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Attivazione nuovi Corsi di Studio Offerta Formativa 2019/2020 Presentazione 12.09.2018 A cura del Settore Programmazione e Valutazione della Didattica e della Ricerca

Attivazione nuovi Corsi di Studio Offerta Formativa 2019/2020 · Risorse strutturali: comprendono le strutture messe a disposizione dei singoli CdS (aule, laboratori, ecc.) o di CdS

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Attivazione nuovi Corsi di Studio

Offerta Formativa 2019/2020

Presentazione 12.09.2018

A cura del Settore Programmazione e Valutazione della Didattica e della Ricerca

1. Riferimenti normativi e Linee guida ANVUR per l’Accreditamento Inziale

2. Documento di progettazione del CdS

3. Suggerimenti sulla gestione delle Consultazioni e Parti Sociali

4. Esempi di valutazioni delle CEV

5. Compilazione delle schede insegnamento

6. Si ricorda che….

7. Raccomandazioni del Nucleo di Valutazione

8. Scadenze

L’Accreditamento iniziale consiste nell’autorizzazione da parte del MIUR ad attivare Sedi, Scuole, CdS (triennali, magistrali, magistrali a ciclo unico, dottorati di ricerca) a seguito della verifica del possesso di requisiti didattici, di qualificazione della ricerca, strutturali, organizzativi e di sostenibilità economico-finanziaria definiti dalla normativa di riferimento (D.Lgs. 19/2012, DM 987/2016, DM 439/2013, DM 45/2013).

Di seguito si riportano i requisiti di Accreditamento iniziale dei CdS [All.A, D.M. 987/2016]:1. Trasparenza: verifica della completezza di tutte le informazioni richieste

nella SUA-CdS;2. Requisiti di docenza: verifica della consistenza del corpo docente e della

sua qualificazione;3. Limiti alla parcellizzazione delle attività didattiche e alla diversificazione

dei CdS: stabiliscono le unità minime di durata delle attività formative.4. Risorse strutturali: comprendono le strutture messe a disposizione dei

singoli CdS (aule, laboratori, ecc.) o di CdS afferenti a medesime strutture di riferimento (Dipartimenti, Strutture di Raccordo), quali biblioteche, aule studio, ecc.

Requisiti per l’AQ dei CdS: prevedono la presenza documentata delle attività di AQ per il CdS.

Le Linee guida per l’accreditamento iniziale dei Corsi di Studio descrivono le procedure per l’accreditamento iniziale dei corsi di studio di nuova attivazione.Le Linee Guida sono state redatte ai sensi dell’art. 4, comma 1 del Decreto Ministeriale 12 dicembre 2016 n. 987 (e s.m.i) e descrivono le procedure valutative, la documentazione richiesta agli Atenei e il confronto con gli Atenei.

Le Linee guida per l’accreditamento iniziale dei Corsi di Studio presentano i seguenti allegati:

Allegato 1: Modello per la presentazione del documento di Progettazione del CdS

Allegato 2: Quadro sinottico degli indicatori e dei relativi punti di attenzione del requisito di qualità R3 per i Corsi di Studio di nuova attivazione.

Allegato 3: Modello per la redazione della richiesta di accreditamento delle sedi decentrate

Documentazione richiesta

Politiche di Ateneo e Programmazione: «È auspicabile che gli Atenei che richiedono l’attivazione di nuovi corsi di studio, presentino un documento di “Politiche di Ateneo e Programmazione” deliberato dall’Organo Accademico centrale competente, coerente con la strategia dell’Offerta Formativa espressa nel Piano Strategico di Ateneo. Nel documento vanno indicati gli obiettivi e le corrispondenti priorità che orientano le politiche di Ateneo, specificando il ruolo assegnato ai nuovi CdS proposti coerentemente con tali scelte e priorità e per il raggiungimento degli obiettivi dichiarati. Nel documento dovrà inoltre essere contenuta una valutazione dell’offerta formativa dell’Ateneo da cui emerga la sostenibilità economico-finanziaria e l’insieme delle risorse riferite alla docenza a regime per il nuovo corso di studio.La mancanza di tale documento può pregiudicare l’accreditamento iniziale dei corsi di studio di nuova attivazione.»

Documentazione richiesta

Scheda Unica Annuale dei Corsi di Studio (SUA-CdS), alla SUA-CdS dovranno essere inoltre allegati, in formato PDF, i seguenti documenti:

• Documento “Progettazione del CdS” (Quadro D5 della SUA-CdS)

Allegato 1: Modello per la presentazione del documento di Progettazione del CdS

• Eventuali altri documenti ritenuti utili (Quadro D6 della SUA-CdS)

Indicazione operativa: Il documento di progettazione deve integrare la scheda SUA-CdS, riportando solo quegli elementi di analisi che non vi hanno trovato posto, con particolare riguardo agli indicatori R3.A e R3.C.

1 – DEFINIZIONE DEI PROFILI CULTURALI E PROFESSIONALE E ARCHITETTURA DEL CDSVerifica dell’Indicatore R3.A: accertare che siano chiaramente definiti i profili culturali e professionali della figura che il CdS intende formare e che siano proposte attività formative con essi coerenti

1.1 Premesse alla progettazione del CdS e consultazione con le parti interessate Descrivere sinteticamente i principali elementi di analisi a sostegno dell’attivazione del CdS, in relazione alle esigenze culturali e le potenzialità di sviluppo umanistico, scientifico, tecnologico,

sanitario o economico-sociale, con riferimento ai quadri della scheda SUA-CdS: A1.a, A1.b, A2,

1.2 Il progetto formativo Descrivere sinteticamente i principali elementi che contraddistinguono i profili culturali e professionali in uscita e il complesso dell’offerta formativa del CdS, con riferimento ai quadri della scheda SUA-CdS: A2.a, A2.b, A4.a, A4.b, A4.c, B1.a.

2 - L’ESPERIENZA DELLO STUDENTEVerifica dell’Indicatore R3.B: Accertare che il CdS promuova una didattica centrata sullo studente, incoraggi l'utilizzo di metodologie aggiornate e flessibili e accerti correttamente le competenze acquisiteInserire, solo laddove ritenuto necessario, sintetiche informazioni ad integrazione di quanto già riportato nei quadri della scheda SUA-CDS: A3, B1.b, B2.a, B2.b, B5

3 – RISORSE DEL CDSVerifica dell’Indicatore R3.C: Accertare che il CdS disponga di un’adeguata dotazione di personale docente e tecnico-amministrativo, usufruisca di strutture adatte alle esigenze didattiche e offra servizi funzionali e accessibili agli studenti

Inserire, solo laddove ritenuto necessario, sintetiche informazioni ad integrazione di quanto già riportato nei quadri della scheda SUA-CDS: B3, B4, B5

4 – MONITORAGGIO E REVISIONE DEL CDSVerifica dell’Indicatore R3.D: Accertare la capacità del CdS di riconoscere gli aspetti critici e i margini di miglioramento della propria organizzazione didattica e di definire interventi conseguenti

Inserire, solo laddove ritenuto necessario, sintetiche informazioni ad integrazione di quanto già riportato nei quadri della scheda SUA-CDS: B1, B2, B4, B5, B6, B7, C1, C2, C3, D

Assenza di un documento di Ateneo sulle modalità delle consultazioni.

L’attività di consultazione con le parti sociali interviene sui seguenti aspetti:• verifica della validità/attualità dei profili professionali individuati;• proposte di modifica dell’offerta formativa in risposta a quanto emerso dal confronto

con le parti sociali e in coerenza con i profili professionali individuati;• proposte di integrazione degli obiettivi di apprendimento;• esplorazione di nuovi bacini di accoglienza dei laureati del CdS e attivazione di protocolli

di collaborazione (cooperazione didattica, possibilità di tirocini e stage);• monitoraggio delle carriere post-universitarie.

La consultazione delle parti sociali si può ritenere efficace se si traduce nella coerenza tra profili professionali, obiettivi formativi e attività formative del CdS.

Fasi di organizzazione di una consultazione

1. Prima di organizzare una consultazione è necessario definire la bozza di progetto formativo del CdS o di revisione/riformulazione di alcuni contenuti.

2. Successivamente è necessario individuare le parti sociali che si intendono consultare in modo che questa scelta risulti coerente con le figure professionali di riferimento del CdS. Possibili tipologie di soggetti da consultare sono:

• le aziende;• le organizzazioni;• gli enti, quali camere di commercio, regioni, province;• le associazioni scientifiche e culturali;• le associazioni di categoria;• i portali di lavoro;• le agenzie interinali;• i partner di Ateneo convenzionati per lo svolgimento di stage e tirocini da parte degli studenti/laureandi;• le associazioni di Alumni;• le associazioni di laureati;• le parti sociali consultate da altri atenei per corsi di studio analoghi (portale Universitaly);• i docenti esterni che partecipano all’offerta formativa post-lauream nell’ambito di riferimento.

Buone pratiche: individuare i soggetti con i quali il CdS mantiene contatti continuativi, coinvolgere sempre i loro referenti delle risorse umane, incentivare la partecipazione delle parti sociali, coinvolgere il Settore Placement di Ateneo.

Fasi di organizzazione di una consultazione

3. Definizione delle modalità di consultazione delle parti sociali.

a) Consultazioni in presenza:● incontri one to one;● interviste;● convegni;● focus group.

b) Analisi di studi di settore e dati statistici relativi alle previsioni occupazionali del mercato dellavoro.

c) Modalità alternative:● strumenti di consultazione non in presenza;● indagini on-line;● forum interattivi;● questionari.

Buone pratiche: predisporre e inviare alle aziende/enti/organizzazioni i contenuti del progetto formativo prima della consultazione; inviare questionari sui contenuti formativi del corso alle parti sociali che non abbiano confermato la propria partecipazione; somministrare questionari bi-direzionali che valutano la qualità dei tirocinanti e il percorso offerto agli studenti/laureati.

Fasi di organizzazione di una consultazione

4. Raccolta e organizzazione dei risultatiÈ necessario rendere tracciabili i risultati emersi, verbalizzando le discussioni che si sono tenutesulla base dei documenti consultati, indicando i riscontri che sono stati presi in considerazione, isingoli incontri o gli esiti delle risposte ricevute e la data della consultazione.

Buone pratiche: discutere i risultati delle consultazioni nell’ambito di un gruppo referente per il CdS; conservare le risposte a questionari, comunicazioni, etc.

Nello stilare il verbale è importante riassumere in una tabella le seguenti informazioni:• organismi o soggetti accademici responsabili della consultazione;• parti consultate;• modalità di consultazione (chi ha partecipato, come è stata organizzata la

consultazione, metodologie adottate, etc.);• documenti che testimoniano l’avvenuta consultazione e le principali conclusioni

(verbali, resoconti questionari, principali esiti, etc.);• luogo di conservazione dei documenti (uffici, dipartimenti, siti web, link);

Le Linee Guida ANVUR prevedono che in fase di progettazione e di valutazione ciclica il CdSassicuri “un’approfondita analisi delle esigenze e potenzialità di sviluppo (umanistico, scientifico,tecnologico, sanitario o economico-sociale) dei settori di riferimento. A tal fine il CdS consultasistematicamente, le principali parti interessate (studenti, docenti, organizzazioni scientifiche eprofessionali, rappresentanti del mondo della cultura, della produzione, anche a livellointernazionale, in particolare nel caso delle Università per Stranieri), sia direttamente, siaattraverso l'utilizzo di studi di settore. In assenza di organizzazioni professionali a cui riferirsi, ilCdS assicura che sia creato un luogo di riflessione (ad esempio un Comitato di Indirizzo) coerente con i profili culturali in uscita, che rifletta, approfondisca e fornisca elementi in merito alle effettive potenzialità occupazionali dei laureati..” Ne consegue che è opportuno che qualunque CdS, i cui laureati non abbiano come unico sbocco una professione che preveda un albo, si doti di un Comitato di Indirizzo.

Organismo composto da esponenti del mondo del lavoro (parti sociali), della cultura e della ricerca, che può essere costituito in rappresentanza stabile delle parti interessate di uno o più CdS. Risulta opportuno però che esso includa anche un numero contenuto di docenti del CdS e di studenti.

Il Comitato di Indirizzo del CdS si riunisce in maniera stabile, di norma almeno una volta all’anno,per analizzare la vigenza dell’offerta formativa e le potenzialità occupazionali dei laureati e, diconseguenza, per stabilire la programmazione degli accessi al CdS. Il Comitato di Indirizzo del CdScostituisce una parte integrante del confronto con le parti sociali anche se non sostituisce completamente il confronto con le parti sociali.

Per l'analisi della domanda di formazione, la consultazione diretta delle organizzazioni interessate è stata adeguatamente rappresentativa a livello regionale, nazionale o internazionale?La consultazione appare svolta unicamente attraverso un questionario inviato a una serie di interlocutori aziendali e territoriali, che però non risulta sufficientemente rappresentativo ai vari livelli. E' mancato un momento di consultazione faccia a faccia che consentisse di acquisire pareri più approfonditi

La consultazione diretta delle organizzazioni interessate è stata adeguatamente rappresentativa a livello regionale ma non è stata adeguatamente rappresentativa a livello nazionale o internazionale.

Le parti interessate consultate hanno espresso un parere motivato e convincente sui profili culturali e professionali?Il parere espresso nelle risposte al questionario è stato positivo, ma non del tutto convincente date le modalità di relazione a distanza.

Le parti interessate consultate hanno partecipato alla progettazione del CdS? La partecipazione e' stata significativa?La partecipazione diretta alla progettazione del CdS delle parti è stata nulla dato che il Consiglio di Dipartimento nella seduta del … si è limitato a discutere gli esiti del questionario.

I risultati di apprendimento sono descritti in maniera adeguata e convincente?I risultati di apprendimento non sono descritti con sufficiente approfondimento a livello dei singoli insegnamenti, lo sono solo in modo generico a livello complessivo. Nei fatti manca una convincente descrizione dei risultati di apprendimento, che vengono esposti a livello molto generale e non specifico per i diversi contenuti formativi.

Considerazioni di sintesi sull'Obiettivo ILa proposta formativa è definita in modo appena sufficientemente nei suoi obiettivi culturali e professionali. La mancata condivisione e progettazione con le parti sociali del progetto non ha permesso di giungere ad una definizione puntuale dei profili professionali e di apprendimento. La proposta è giustificata per la definizione generale del profilo culturale e professionale; manca l'illustrazione del suo significato nell'offerta formativa complessiva dell'ateneo; inoltre la definizione dei risultati di apprendimento attesi resta superficiale e incompleta.

Le modalità di verifica degli insegnamenti sono chiaramente definite e descritte?Le modalità di verifica degli insegnamenti sono descritte in modo generico. Si specifica solo che l'accertamento delle conoscenze e capacità di comprensione avviene con accertamenti in itinere (scritti e/o orali) e con esami finali (scritti e/o orali) che comprendono quesiti relativi agli aspetti teorici disciplinari ed esercizi, integrati, su alcune discipline caratterizzanti, con lo sviluppo di un progetto in laboratorio. L'approfondimento richiederebbe la formulazione delle modalità di accertamento per i singoli insegnamenti che non sono per il momento descritte nei documenti presentati.

Sintesi dei punti di forza e debolezza, delle opportunità e dei rischi rilevati

Punti di debolezza- debole specificità di contenuti- assenza di una progettazione specifica con il coinvolgimento con le organizzazioni potenzialmente interessate.- debole metodologicamente la consultazione con le parti sociali- carente la parte inerente la verifica degli apprendimenti.- assente la presentazione di syllabus dei diversi insegnamenti- Consultazione delle parti interessati effettuate in prevalenza con modalità telematica non adeguatamente

rappresentativa a livello nazionale ed internazionale- Non si fa specifico riferimento a studi di settore a livello regionale- Non vi sono informazioni sulle responsabilità di gestione e organizzazione didattica dei dipartimenti coinvolti nel CdS

Seguire le indicazioni del Documento del Presidio della Qualità «Linee guida per la redazione del Syllabus»

Le schede andranno compilate per tutti gli insegnamenti previsti in offerta programmata

No ai link generici (Ateneo, Dipartimento)

Si ricorda che ai sensi del punto c) dell’Allegato A al DM 987/2016: «…. Gli insegnamenti di base ecaratterizzanti vengono organizzati in modo tale che a ciascuno di essi, ovvero a ciascun modulo coordinato, corrispondano, di norma, non meno di 6 CFU, o, comunque, non meno di 5 CFU, previa delibera dell’organo competente a livello di Ateneo. Per quanto riguarda gli insegnamenti e lle altre attività formative affini e integrativi, è possibile prevedere un numero di crediti inferiore a 6, ovvero a 5, previa delibera motivata delle strutture didattiche competenti.»fanno eccezione ai parametri indicati:

- Classi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria;- Classi di laurea nelle Professioni Sanitarie;- Classi in cui i valori minimi degli ambiti definiti nelle tabelle ai DDMM 16.03,2007 siano inferiori a 5 o 6.

Le Strutture didattiche trasmettono al Settore Programmazione e Valutazione della Didattica e della Ricerca delibere e documentazione prevista dal documento ANVUR “Linee guida per l’accreditamento iniziale dei Corsi di Studio”, congiuntamente alle Schede Uniche dei Corsi di Studio (SUA CdS) nelle loro interezza e non limitatamente ai soli campi ordinamentali, e la sostenibilità a regime delle proposte, con l’indicazione dell’eventuale sostituzione di docenti di riferimento già conteggiati per l’anno 2018/2019 in altri Corsi di Studio. Il Settore Programmazione e Valutazione della Didattica e della Ricerca istruisce le pratiche per Nucleo, CORECO, SA e CdA

Si ricorda che ai sensi del DM 987/2016:«i Nuclei di Valutazione esprimono un parere vincolante all'Ateneo sul possesso dei requisiti per l'accreditamento inziale ai fini dell'istituzione di nuovi corsi di studio (rif. Art. 8, comma 4 d.lgs. 19/2012)»

Alcuni aspetti che il Nucleo raccomanda di prendere in considerazione:

1. Nel caso che a) nello stesso Ateneo, b) negli atenei della regione (e in subordine delle regioni limitrofe) siano attivi CdS della stessa classe di laurea, devono essere date motivazioni convincenti per attivare il CdS. Andrebbe inoltre effettuata, un'analisi degli sbocchi occupazionali dei CdS già attivi nello stesso Ateneo/Regione e verificare che sia soddisfacente per giustificare l'attivazione del CdS.

2. Sarebbe opportuno che dalle parti interessate consultate emergesse una significativa partecipazione alla progettazione del CdS, ad esempio suggerendo alcune funzioni e/o competenze ed eventuali attività formative a queste legate. Non basta presentare il CdS alle parti interessate e riassumere nel verbale e/o nel Quadro A1.b che le parti interessate hanno approvato l’iniziativa o ne hanno dato un giudizio genericamente positivo. Attenzione inoltre alle date delle consultazioni da fare con congruo anticipo sulle scadenze ministeriali.

Esempio di valutazione:Le modalità e i tempi delle consultazioni delle parti interessate sono adeguati? NO

Una prima riunione di un non ben identificato Gruppo di Lavoro si è tenuta lo scorso 8 gennaio, ponendo le basi per l’istituzione del nuovo Corso di Laurea, definendo le caratteristiche basilari della nuova figura professionale e del relativo percorso formativo. Le consultazioni hanno poi avuto un momento di sintesi nella riunione del 18/01/2018, nella quale sono state incontrate le organizzazioni degli specifici settori di riferimento del corso di nuova istituzione. Durante tale incontro, si è discusso delle linee generali e in particolare della fattibilità del progetto di istituzione del nuovo corso di Laurea in XXXX, al fine di verificare l'interesse delle predette parti sociali all'organizzazione dello stesso. Tuttavia, dall’analisi dell’unico verbale riportato, relativo alla riunione del 18 gennaio 2018, si rileva che:- la riunione è avvenuta esclusivamente per via telematica;- oltre alla lista dei partecipanti l’intero verbale riporta esclusivamente una dettagliata descrizione delle caratteristiche del CdS in esame;- non viene riportata alcuna informazione, nemmeno sintetica, circa l’esito di una discussione dalla quale emergano osservazioni, commenti o almeno giudizi delle parti interessate riguardo il CdSproposto;- non viene riportata alcuna indicazione dalle parti interessate in merito ai fabbisogni formativi o alle funzioni e competenze previste per i laureati utilizzate nella progettazione del CdS.Per quanto riguarda i tempi, si rileva che l’unica consultazione documentata è avvenuta in data 18 gennaio 2018, ovvero un solo giorno prima della scadenza ministeriale del 19 gennaio per l’invio al CUN della parte ordinamentale della SUA-CdS, come indicato nella nota MIUR 34280 del 4.12.2017. Tale tempistica non appare del tutto adeguata, atteso che le consultazioni con le parti interessate dovrebbero essere il punto di partenza per il processo di progettazione di un nuovo CdS.

3. Nella progettazione del CdS è opportuno che emerga chiaramente la catena «funzioni -> competenze -> risultati di apprendimento» per ogni profilo professionale distinto identificato, ovvero:• indicare nel quadro A2.a tutte le funzioni che il laureato potrebbe svolgere negli sbocchi

occupazionali previsti per quel profilo professionale;• per ogni funzione indicare sempre nel quadro A2.a tutte le competenze che il laureato dovrebbe

avere per poterla svolgere;• Successivamente indicare nel quadro A4.a gli obiettivi formativi e soprattutto nel quadro A4.b.2 i

risultati di apprendimento necessari per acquisire quelle competenze;• Fare attenzione che ognuno dei risultati di apprendimento dichiarati nel quadro A4.b.2 trovi una

corrispondenza nei risultati di apprendimento inseriti nelle schede di insegnamento in collegamento telematico al quadro A4.b.2.

4. Nel progetto vanno indicati i docenti di riferimento – fra i quali quelli di ruolo appartenenti a SSD di base o caratterizzanti dovrebbe essere almeno i 2/3 – e le strutture a disposizione, aule e laboratori adeguati alla numerosità massima della classe (o all’eventuale numero programmato) e alle caratteristiche del corso.

Scadenza

internaMesi lavoro Attività Responsabile Dettaglio attività

31-lug LuglioComunicazione

Denominazione e ClasseStrutture didattiche

Le Strutture didattiche interessate segnalano al Settore

Programmazione e Valutazione della Didattica e della Ricerca

l’interesse all’attivazione di un nuovo Corso di Studio.

1-15

settembreSettembre Formazione

Settore Programmazione

e Valutazione della

Didattica e della Ricerca

Formazione sulla compilazione del documento di progettazione e sul

processo di accreditamento iniziale.

31-ott Settembre - Ottobre Documento di progettazione CdS I CdS completano la bozza del documento.

1-15 novembre NovembreAudit Nucleo di Valutazione -

PQANdV e PQA

Audit preventivo congiunto da parte del Nucleo di Valutazione e del

Presidio della Qualità sulle nuove proposte.

24-nov Novembre Trasmissione proposta Strutture didattiche/CdS

Le Strutture didattiche trasmettono al Settore Programmazione e

Valutazione della Didattica e della Ricerca delibere e documentazione

prevista dal documento ANVUR “Linee guida per l’accreditamento

iniziale dei Corsi di Studio”, congiuntamente alle Schede Uniche dei

Corsi di Studio (SUA CdS) nelle loro interezza e non limitatamente ai

soli campi ordinamentali, e la sostenibilità a regime delle proposte, con

l’indicazione dell’eventuale sostituzione di docenti di riferimento già

conteggiati per l’anno 2018/2019 in altri Corsi di Studio. Il Settore

Programmazione e Valutazione della Didattica e della Ricerca istruisce

le pratiche per Nucleo, CORECO, SA e CdA.

18-dic DicembreApprovazione Organi

AccademiciSA e CdA

Discussione delle proposte nelle seduta del 4.12.2018 del Senato

Accademico e del 18.12.2018 del Consiglio di Amministrazione.

15-gen GennaioSUA CdS - parte

ordinamentaleCds

I CdS procedono alla compilazione della Scheda SUA CdS limitatamente

alla parte ordinamentale.

31-gen Gennaio U-GOV Didattica CdS Compilazione U-GOV Didattica da parte dei CdS.

28-feb FebbraioSUA CdS - parte non

ordinamentaleCdS Perfezionamento della Scheda SUA CdS da parte dei CdS.