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Attività motoria e Attività motoria e terapia insulinica terapia insulinica multiniettiva multiniettiva Brindisi 2/10/2010 Brindisi 2/10/2010 Angelo Acquafredda Angelo Acquafredda U.O.”Trambusti” Policlinico- U.O.”Trambusti” Policlinico- Bari Bari

Attività motoria e terapia insulinica multiniettiva Brindisi 2/10/2010 Angelo Acquafredda U.O.Trambusti Policlinico-Bari

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Attività motoria e terapia Attività motoria e terapia insulinica multiniettivainsulinica multiniettiva

Brindisi 2/10/2010Brindisi 2/10/2010

Angelo AcquafreddaAngelo Acquafredda

U.O.”Trambusti” Policlinico-BariU.O.”Trambusti” Policlinico-Bari

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INSULINOTERAPIAINSULINOTERAPIA

ESERCIZIO FISICOESERCIZIO FISICO AUTOCONTROLLOAUTOCONTROLLO

DIETADIETA

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SECREZIONE DI INSULINA IN CONDIZIONI NORMALI

8 10 12 14 16 18 20 22 24 8

Secrezione basale (24h)Risposta ai pasti

Ore del giorno

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Cosa accade durante l’attività Cosa accade durante l’attività

fisica?fisica?

GRASSO

ENERGIAMUSCOLO

FEGATOGRASSO

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Cosa accade durante il riposo ?Cosa accade durante il riposo ?

Il glicogeno viene risintetizzato nel fegato e nel muscoloIl glicogeno viene risintetizzato nel fegato e nel muscolo

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Nel bambino diabetico:Nel bambino diabetico:

i meccanismi rimangono gli stessi i meccanismi rimangono gli stessi

MA.........MA.........

L’INSULIA SOMMINISTRATA CONTINUA L’INSULIA SOMMINISTRATA CONTINUA

AD AGIRE (anzi il rilascio è aumentato a AD AGIRE (anzi il rilascio è aumentato a

causa dell’incremento del flusso causa dell’incremento del flusso

ematico)ematico)

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Rischi dell’attività fisicaRischi dell’attività fisicalegati alla terapia legati alla terapia insulinicainsulinica

Ipoglicemia (più frequente)Ipoglicemia (più frequente)

Iperglicemia e chetoacidosiIperglicemia e chetoacidosi

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Cause dell’Ipoglicemia Cause dell’Ipoglicemia

Glicemia prima dell’esercizioGlicemia prima dell’esercizio

Velocità di assorbimento Velocità di assorbimento

dell’insulinadell’insulina

Intervallo di tempo dal pastoIntervallo di tempo dal pasto

Composizione del pastoComposizione del pasto

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IPOGLICEMIA IPOGLICEMIA PrevenzionePrevenzione

disponibilità di zuccheri semplici e disponibilità di zuccheri semplici e glucagone glucagone capacità nella gestione della terapia capacità nella gestione della terapia maggiore attenzione in periodi particolari maggiore attenzione in periodi particolari (cambi di stile di vita, attività fisica (cambi di stile di vita, attività fisica maggiore )maggiore ) riconoscere i primi segni e sintomiriconoscere i primi segni e sintomi istruzione ed educazione personalizzateistruzione ed educazione personalizzate controlli glicemici frequenticontrolli glicemici frequenti alimentazione adeguataalimentazione adeguata compliance terapeuticacompliance terapeutica

EDPG 1998 - ISPAD 2000

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Cause dell’Ipoglicemia Cause dell’Ipoglicemia

Velocità di assorbimento Velocità di assorbimento

dell’insulinadell’insulina

Intervallo di tempo dal pastoIntervallo di tempo dal pasto

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DIFETTI DELLE INSULINE RAPIDE “TRADIZIONALI”

0 30 60 90 120 150 180 210 240 300 360

Minuti dalla somministrazione

Se non effettuati rischio di ipoglicemia

Intervallo tra somministrazione ed inizio azionecon rischio di iperglicemia postprandiale

( somministrare 15-20 min. prima del pasto)Picco di azione dopo 2 ore con necessità di spuntini

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“MERITI” DEGLI ANALOGHI RAPIDI

8 10 12 14 16 18 20 22 24 3

Ore del giorno8

Ridotto intervallo tra somministrazione ed inizio azione(non necessaria somministrazione prima del pasto)

Miglioramento dell’iperglicemia postprandiale

Assente il picco d’azione a due ore. Spuntini inutili

Riduzione dell’insulinizzazione prolungata. Riduzione delle ipoglicemie tardive

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Composizione del pasto Composizione del pasto

Sono da preferirsi carboidrati complessiSono da preferirsi carboidrati complessi

Prima dell’esercizioPrima dell’esercizio

Carboidrati semplici durante l’attivitàCarboidrati semplici durante l’attività

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IPOGLICEMIA IPOGLICEMIA Fattori PredisponentiFattori Predisponenti

assunzione di alcoolassunzione di alcool scarsa compliance terapeuticascarsa compliance terapeutica alimentazione inadeguataalimentazione inadeguata incapacità nel riconoscere l’ipoglicemia incapacità nel riconoscere l’ipoglicemia errori nella somministrazione di insulinaerrori nella somministrazione di insulina controregolazione alteratacontroregolazione alterata attività fisica intensa e/o irregolareattività fisica intensa e/o irregolare scarsi controlli glicemiciscarsi controlli glicemici

EDPG 1998 - ISPAD 2000

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PREVENZIONE DELL’IPOGLICEMIAPREVENZIONE DELL’IPOGLICEMIA

Assunzione di cibo prima dell’attivitàAssunzione di cibo prima dell’attività

Riconoscimento dei sintomi Riconoscimento dei sintomi

Evitare di iniettare l’insulina in Evitare di iniettare l’insulina in

zonezone

interessate all’esercizio interessate all’esercizio

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Per sforzi fisici moderati:Per sforzi fisici moderati:

può essere sufficiente diminuire del 20% la può essere sufficiente diminuire del 20% la dose di insulina che copre il periodo di tempo dose di insulina che copre il periodo di tempo durante il quale si intende svolgere l’attività durante il quale si intende svolgere l’attività

fisica.fisica. Per sforzi fisici intensi:Per sforzi fisici intensi:

occorre diminuire la dose di insulina in occorre diminuire la dose di insulina in maniera più consistente: del 50% e anche di maniera più consistente: del 50% e anche di più, in funzione dell’intensità e della durata più, in funzione dell’intensità e della durata

dell’eserciziodell’esercizioIn caso di sforzo prolungato: consumare carboidrati semplici a intervalli di 60’ e carboidrati complessi

prima e nelle ore successive alla sospensione dell’esercizio

L’ipoglicemia può comparire anche tardivamente

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Cosa accade dopo l’attività fisica?Cosa accade dopo l’attività fisica?

Il glicogeno viene risintetizzato nel fegato e nel Il glicogeno viene risintetizzato nel fegato e nel

muscolomuscolo

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Cause di iperglicemia e Cause di iperglicemia e chetoacidosichetoacidosi

Scarsa insulinizzazioneScarsa insulinizzazione

(il deficit di insulina aumenta la lipolisi)(il deficit di insulina aumenta la lipolisi)

Glicemia oltre i 250 mg/dl prima Glicemia oltre i 250 mg/dl prima

dell’esercizio dell’esercizio

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Quindi....Quindi....

Prima dell’attività fisica controllare Prima dell’attività fisica controllare glicemia ed eventuale stick urine: glicemia ed eventuale stick urine: evitare attività fisica se glicemia > 250 evitare attività fisica se glicemia > 250 mg/dl e presenza di ketoni nelle urine; mg/dl e presenza di ketoni nelle urine; se glicemia > 300 mg/dl ma ketonuria se glicemia > 300 mg/dl ma ketonuria negativa praticare attività sportiva negativa praticare attività sportiva moderata; moderata; se glicemia < 100 mg/dl assumere una se glicemia < 100 mg/dl assumere una quota di carboidrati sempliciquota di carboidrati semplici

ADA Position Statement 2004

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ATTIVITA’ MOTORIA ?ATTIVITA’ MOTORIA ?Si grazie ma con AttenzioneSi grazie ma con Attenzione

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Far tesoro delle esperienze e delle risposte Far tesoro delle esperienze e delle risposte individuali a differenti tipi, intensità e individuali a differenti tipi, intensità e condizioni dell’attività fisicacondizioni dell’attività fisica

Determinare gli effetti dell’esercizio fisico in Determinare gli effetti dell’esercizio fisico in differenti momenti della giornatadifferenti momenti della giornata

(mattino, pomeriggio, sera)(mattino, pomeriggio, sera)

La risposta all’esercizio è sempre individuale e pertanto le contromisure devono essere

individualizzate

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“ “ Il paziente diabetico più Il paziente diabetico più informato sulla sua informato sulla sua malattia,malattia,vive più a lungo”vive più a lungo”

Elliot P. Elliot P. JOSLINJOSLIN