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Servizio Studi, Valutazione delle politiche e Organizzazione Sezione Banche dati e Analisi documentale Atto n. 1344 Disegno di legge di iniziativa della Giunta regionale “Interventi a favore degli umbri all’estero e delle loro famiglie” TESTI A FRONTE

Atto n. 1344 Disegno di legge di iniziativa della Giunta ... · Comunità Abruzzese residente e gli Abruzzesi nel Mondo, compresi i familiari conviventi, nonché i loro discendenti

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Servizio Studi, Valutazione delle politiche e Organizzazione

Sezione Banche dati e Analisi documentale

Atto n. 1344Disegno di legge di iniziativa della Giunta regionale

“Interventi a favore degli umbri all’estero e delle loro famiglie”

TESTI A FRONTE

Regione Umbria – Assemblea legislativa

Servizio Studi, Valutazione delle politiche e organizzazione

Dirigente Simonetta Silvestri

a cura di Laura Arcamone

Sezione Banche dati e Analisi documentale

Gennaio 2018

Stampa: Centro Stampa Xerox – XGS, presso Assemblea legislativa Regione Umbria

Atto n. 1344Interventi a favore degli umbri all’estero e delle loro famiglie

Le politiche a favore degli italiani all’estero si sostanziano fondamentalmente in una serie diinterventi, volti alla tutela dei diritti, alla promozione sociale, economica e culturale dellecollettività italiane all’estero, e finalizzati al rafforzamento dei legami con il nostro Paese.Occorre ricordare che, accanto allo Stato, un significativo ruolo su questo fronte è svolto dalleRegioni, alle quali, a partire dal d.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, il legislatore statale ha attribuito unprimo, ristretto, ambito di competenza in materia internazionale

Dopo la riforma del Titolo V della Costituzione, numerose sono state le Regioni che hannolegiferato in materia di emigrazione.Il nuovo disegno di legge della Giunta regionale Umbria Atto n. 1344 "Interventi a favore degliumbri all'estero e delle loro famiglie" promuove interventi volti a favorire il rafforzamentodell'identità culturale degli umbri all'estero anche attraverso la conservazione del patrimoniolinguistico e culturale di origine, la diffusione dell'associazionismo degli umbri nel mondoincentivando la partecipazione dei giovani per favorire l'integrazione tra le generazioni, lavalorizzazione del ruolo delle comunità umbre nella promozione all'estero dell'Umbria e dei suoiterritori dal punto di vista degli scambi economici, della promozione turistica, culturale, nonchédell'offerta formativa.

Al fine di fornire un quadro riassuntivo in chiave comparativa della normativa regionale in materiadi interventi a favore degli emigrati si analizzano di seguito le principali disposizioni introdottedalle Regioni con l’obiettivo di rendere conto di somiglianze o differenze tra le legislazioniregionali nonché di individuare eventuali disposizioni che distinguano alcune Regioni da altre realtàregionali.

Regioni Umbria

Atto n. 1344

Disegno di legge di iniziativadella Giunta regionale(deliberazione n. 1029 del18/09/2017) “Interventi afavore degli umbri all'estero edelle loro famiglie”.

AbruzzoL.R. 13 dicembre 2004 n. 47Disciplina delle relazioni tra laRegione Abruzzo e le Comunitàdi Abruzzesi nel Mondo.

Basilicata

L.R. 3 maggio 2002, n. 16

Disciplina generale degliinterventi in favore dei Lucaninel mondo

Calabria

L.R. 6 novembre 2012 n. 54(Legge organica in materia direlazioni tra Regione Calabria ecomunità calabresi nel mondo);

Finalità La norma, vuole incentivare losviluppo di legami economici,culturali e sociali tra la Regionee gli Umbri residenti all'estero,attraverso interventi volti, tral'altro, a promuoverel'associazionismo nel mondo, avalorizzare il ruolo dellecomunità umbre nellapromozione all'esterodell'Umbria stessa e a favorirel'inserimento economico eformativo degli umbri chestabiliscono la propria residenzanella regione, anche incollaborazione con i comuni,con le associazioni di umbriall'estero e con leorganizzazioni che svolgonoattività di cooperazioneinternazionale allo sviluppo.(art. 1)

La Regione, cura il rapporto conle comunità dei cittadiniAbruzzesi nel Mondo; sostienel'assistenza dei corregionali incondizioni di disagio o cheintendano rientrare in Patria;riconosce l'alto valore moraledell'operato delle associazionidegli Abruzzesi nel Mondo estabilisce il rapporto con esse,quale principio fondamentaledell'ordinamento sociale edeconomico della Regione;assegna valenza fondamentale alrafforzamento dei legami tra laComunità Abruzzese residente egli Abruzzesi nel Mondo,compresi i familiari conviventi,nonché i loro discendenti. (art.1)

La Regione affronta i problemidell'emigrazione operando nelquadro della programmazioneregionale e definisce le misurenecessarie per sostenere ilrientro degli emigranti. (art. 1)

La Regione opera perincrementare e valorizzare lerelazioni con le comunità diorigine calabrese all'estero einterviene a favore di tutti icorregionali emigrati cheintendono rientraredefinitivamente in Calabria,soprattutto riguardo alle nuovegenerazioni nate all'estero.(art.2)

Destinatari I cittadini di origine umbra pernascita, per discendenza o perresidenza, che si trovano

I cittadini di origine abruzzeseper nascita, per residenza all'attodell'espatrio da almeno due anni,

I cittadini italiani nati inBasilicata ed i propridiscendenti emigrati e residenti

I cittadini di origine calabreseper nascita o residenza all'attodell'espatrio, le loro famiglie ed

stabilmente all'estero per motividi lavoro o di studio, per unperiodo continuativo noninferiore a 2 anni, gli umbriall'estero rientratidefinitivamente nella Regioneda non più di 180 giorni, icomuni della Regione chemettano in atto interventi afavore degli umbri all'estero e leassociazioni dei medesimiumbri all'estero se iscritteall'Albo di cui all'art. 4. (art. 2)

i familiari conviventi, nonché iloro discendenti che si trovinostabilmente all'estero o cherientrino definitivamente nellaRegione dopo un periodo dipermanenza all'estero noninferiore a cinque anniconsecutivi; le Associazionidegli Abruzzesi nel mondo; leAssociazioni nazionali eregionali operanti in Abruzzo daalmeno cinque anni e che perstatuto svolgano attività in favoredelle Comunità nel mondo; leAssociazioni degli Abruzzesi inItalia fuori Regione. (art. 2)

all'estero o che abbiano avuto laresidenza nella RegioneBasilicata e che siano emigratiall'estero per un periodo noninferiore ai tre anni per motividi lavoro dipendente odautonomo e che eleggano laresidenza in un Comune dellaBasilicata; il coniuge, anche seseparato, i figli ed i parenti inlinea retta entro il terzo grado,che trasferiscano la propriaresidenza in un Comune dellaBasilicata; gli emigrati chesiano rientrati nella Regione danon oltre due anni dall'entratain vigore della legge. (art. 2)

i loro discendenti in linea rettada nati in Calabria entro il terzogrado che si trovino stabilmenteall'estero o che rientrinodefinitivamente nella regionedopo un periodo di permanenzaall'estero, per motivi di lavoro,non inferiore a cinque anniconsecutivi, e che siano rientratinella regione da non più di dueanni; i familiari conviventi ed ilconiuge superstite. (art. 3)

Organi consultivi SI SI SI SI

Denominazione Consulta regionale degliUmbria all’estero (art. 3)

Consiglio regionale degliAbruzzesi nel mondo (art. 3)

Commissione regionale deiLucani nel mondo (art. 4)

Consulta regionale deiCalabresi all’estero (art. 17)

Costituzione Decreto Presidente della Giuntaregionale (art. 3, comma 2)

Atto amministrativo del dirigentedel Servizio (art. 3, comma 2)

Decreto del Presidente delConsiglio regionale (art. 5,comma 4)

Decreto del Presidente delConsiglio regionale (art. 18,comma 1)

Presidenza Presidente della Giuntaregionale o suo delegato (art. 3,comma 3)

Presidente della Giunta regionaleo dal componente la Giuntapreposto all'Emigrazione, oppureda un delegato tra i consiglieriregionali eletti nella legislaturacorrente (art. 10, comma 1)

Presidente del Consiglioregionale o consigliere da luidelegato (art. 5, comma 1, lett.a)

Presidente della Giuntaregionale o suo delegato (art.17, comma 2, lett. a)

Presenza digiovani

NO Gli organismi associativioperanti negli Stati che hanno

E’ previsto il Forum dei giovanilucani nel mondo per garantire

diciassette giovani residentiall'estero, discendenti di

più di un rappresentante, nedesignano almeno uno di etàinferiore a 35 anni. (art. 4,comma 5)

un'ampia partecipazione deigiovani alle scelte dellaRegione (art. 11 bis)

calabresi, con età inferiore aitrentasei anni

Presenzafemminile

NO NO All’interno del Forum (art. 11bis, comma 3, lett. b)

Le lett. l) e m) dell’art. 17, perla composizione della Consultarichiamano il settimo commadell'art. 117 della Costituzione,che prevede che le leggiregionali “….. promuovono laparità di accesso tra donne euomini alle cariche elettive”.(art. 17, comma 2, lett. l) e m)

Frequenza deilavori dellaConsulta

Almeno una volta l’anno (art.3, comma 10)

Almeno una volta l’anno (art. 5,comma 2)

Una volta l’anno (art. 8,comma 2)

Una volta l’anno e ogni volta lorichieda almeno un terzo deicomponenti (art. 18, comma 9)

Durata in carica Legislatura regionale (art. 3,comma 7)

Legislatura regionale (art. 3,comma 2)

Legislatura regionale Legislatura regionale (art. 18,comma 1)

Decadenza erieleggibilità

Non più di due mandaticonsecutivi. (art. 3, comma 7)

Due assenze consecutive nongiustificate, comportano ladecadenza automatica damembro del CRAM.

Non più di due mandati (art. 8,comma 2)

Non possono rimanere in caricaper più di dieci anni (art. 6,comma 4)

Tre assenze consecutive nongiustificate, comportano ladecadenza automatica damembro della Consulta (art. 18,comma 7)

Non oltre due volte consecutive(art. 18, comma 2)

Compiti

Programma diLegislatura ePiano annualedegli interventi

La Giunta regionale, sulla basedelle proposte della Consulta,adotta il Programma dilegislatura degli interventi (art.

Il Consiglio regionale degliAbruzzesi nel mondo formulaproposte per la redazione delprogramma annuale delle

La Commissione regionale deilucani propone i programmidelle attività triennali e annuali(art. 7, comma 1, lett a)

La giunta regionale, su pareredella Consulta, approva il Pianoannuale degli interventi (art.27)

5, commi 1 e 2) e sulla base diquesto, il Piano annuale degliinterventi (art. 5, comma 2)

attività, degli interventi e per laripartizione annuale della spesa.(9, comma 1, lett. a)

Il Consiglio regionale approvail Programma triennale (art.17) e il Piano annuale (art. 18)

Interventi disostegno e contributi

Avvio di attivitàproduttive oreinserimentoprofessionale

SI (art. 7, comma 1, lett. a)

SI

(art. 19, comma 1, lett. d).

SI

(art. 20, comma 1, lett. a)

SI

(art. 6)

Iniziative eattività culturaliper la tuteladell’identità deipaesi di origine

SI

(art. 1, comma 2, lett. a)

SI

(art. 1 bis, comma 1, lett. b)

SI

(artt. 8, 9 e 10)

Inserimentoscolastico - Borsedi studio -Formazione

SI (art. 7, comma 1, lett. b)

SI

(art. 1 bis, comma 1, lett. a)

SI

(art. 19, comma 1, lett. i); art.20, comma 1, lett. d); (art. 23)

SI

(art. 7, comma 4)

Insegnamentodella linguaitaliana

SI

(art. 23, comma 1, lett. a)SI

(art. 7, comma, 4, lett. a) e b)

Riqualificazioneprofessionale

SI(art. 20, comma 1, lett. c); art.22)

Interventi socio -assistenziali

SI (art. 7, comma 2)

SI

(art. 1 bis, comma 1, lett. e)

SI

(art. 20, comma 1, lett. p; art.26)

Sostegno in casodi necessità.

SI

(art. 1 bis, comma 1, lett. e)punto 3

SI

(art. 20, comma 1, lett. o)SI

(art. 5, comma 1, lett. b)

Reinserimentoabitativo e primasistemazione

SI (art. 7, comma 3, lett. a)

SI

(art. 20)

SI

(art. 20, comma 1, lett. b);art. 21)

Spese di viaggio edi trasporto dellemasserizie

SI

(art. 1 bis, comma 1, lett. e)punto 1

SI

(art. 20, comma 1, lett. m)SI

(art. 5, comma 1, lett. a)

Trasporto dellesalme diconnazionali

SI (art. 7, comma 3, lett. b)

SI

(art. 1 bis, comma 1, lett. e)punto 2

SI

(art. 20, comma 1, lett. n)SI

(art. 5, comma 1, lett. c)

Contributi a finiprevidenziali

SI

(art. 20, comma 1, lett. p)SI

(art. 5, comma 1, lett. e)

Informazione SI(art. 1, comma 2, lett. g)

SI

(art. 1 bis, comma 1, lett. d)

SI

(art. 24)SI

(art. 11)

Associazionismo SI SI SI SI

Albo regionale delleassociazioni dicittadini emigratiall'estero

SIAlbo regionale delleAssociazioni di umbri all’estero(art. 6)

SI Albo delle associazioni (art. 14)

SI

Albo regionale (art. 14)

SI

Registro delle Associazioni,enti, istituzioni, circoli,federazioni e e confederazioni(art. 15)

Previsione negliStatuti

Tra i principi programmatici(art. 8)

Tra le disposizioni di principio(art. 7, comma 6)

Tra i principi (art. 11) Tra le finalità della Regione(art. 2, comma 2, lett. q)

Regioni Campania

L.R. 19 febbraio 1996, n. 2

Interventi regionali in favore deicittadini campani residentiall'estero

Emilia-Romagna

L.R. 27 maggio 2015 n. 5

Diritti di cittadinanza e politichedi coesione globale tramite lavalorizzazione delle relazioni tragli emiliano-romagnoli nelmondo.

Lazio

L.R. 31 luglio 2003, n. 23

Interventi in favore dei lazialiemigrati all'estero e dei lorofamiliari

Marche

L.R. 30 giugno 1997, n. 39

Interventi a favore deimarchigiani all'estero.

Finalità La regione prevede forme dipartecipazione, di solidarietà e ditutela dei lavoratori campaniresidenti all'estero e delle lorofamiglie; diffusione dellacultura, di origine, tra gliemigrati; interventi peragevolare l'inserimento e ilreinserimento nelle attivitàproduttive regionali degliemigranti che ritornano;superamento delle difficoltàsociali e culturali inerenti lacondizione dei lavoratoricampani residenti all'estero. (art.1)

La Regione riconosce negliemiliano-romagnoli nel mondo,nelle loro famiglie, neidiscendenti e nelle lorocomunità una componenteessenziale della societàregionale e una importanterisorsa per lo sviluppoeconomico, sociale e culturale.Promuove lo sviluppo degliideali federalistici europei e didialogo e reciprocacollaborazione con i popoli ditutto il mondo, anche utilizzandoi programmi e le risorsedell'Unione europea. (art. 1)

La Regione interviene a favoredei lavoratori laziali emigratiresidenti all'estero e dei lorofamiliari per il superamentodelle difficoltà inerenti allavoro ed alle condizioni divita, anche con iniziativefinalizzate a svilupparerelazioni economiche e avalorizzare le professionalitàdegli stessi lavoratori, nonchéper sostenere e rafforzare laloro identità etnica e rinsaldarneil legame con la terra d'origine.Interviene, inoltre, a favore deilavoratori emigrati cheintendano rientraredefinitivamente nel Lazio,agevolandone il reinserimentosociale e produttivo. (art. 1)

La Regione concorre a tutelare, icittadini marchigiani che permotivi di lavoro si sianotrasferiti all'estero.

Adotta i provvedimenti perpromuovere iniziative a favoredegli emigrati, delle lorofamiglie e discendenti, volte aconservare l'identità della terrad'origine e rinsaldare i rapporticulturali con le Marche;promuove la diffusione dellaconoscenza della regione nellesue espressioni culturali,artistiche, naturalistico-paesaggistiche e sociali e losviluppo di rapporti economici,valorizzando la presenza dellacollettività marchigianaall'estero; agevola l'inserimentodegli emigrati nel tessuto socialeed economico della regione.(art. 1)

Destinatari I cittadini campani trasferitiall’estero per motivi di lavoro; i

Gli emiliano-romagnoli, pernascita o per residenza, emigrati

I cittadini di origine laziale, pernascita o residenza, che si

Gli emigrati marchigiani perorigine o residenza, le loro

cittadini già residenti nellaRegione, nonché i figli ed ilconiuge, che abbiano maturatoun periodo di permanenzaall'estero per motivi di lavorodipendente od autonomo, noninferiore ai tre anni negli ultimicinque anni, che eleggano laresidenza in un comune dellaCampania e che siano rientratinella Regione da non oltre dueanni. (art. 15)

all'estero, da un periodo noninferiore a due anni, le lorofamiglie ed i loro discendenti; i cittadini italiani ed i lorofamiliari rimpatriati da non piùdi due anni, che acquisiscano oriacquisiscano la residenza in uncomune della regione; le realtàistituzionali, associative,formative ed universitarie delterritorio regionale in grado divalorizzare il ruolo dellecomunità emiliano-romagnoleall’estero. (art. 2)

trovino stabilmente all'esteroper motivi di lavoro; i cittadiniche, rientrati definitivamente inItalia da non più di tre anni,dopo aver maturato un periododi permanenza all'estero permotivi di lavoro, non inferiore adue anni, abbiano fissato lapropria residenza in un comunedel Lazio; i figli ed il coniuge,anche superstite, nonché, secittadini italiani, i parenti deisoggetti sopracitati, entro ilterzo grado, se in linea retta,entro il primo grado, secollaterali. (art. 2)

famiglie e discendenti cheabbiano maturato un periodo dipermanenza all'estero per motividi lavoro non inferiore a tre annied ai cittadini rimpatriati nelleMarche da non più di tre anni. Siprescinde da tale requisito nelcaso di rientro a causa diinfortunio, malattiaprofessionale gravementeinvalidante o per il verificarsi dieventi socio - politici tali dadeterminare pericolo opregiudizio per la permanenzanei paesi di immigrazione. (art.2)

Organi consultivi SI SI SI SI

Denominazione Consulta regionaledell’emigrazione (art. 3)

Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo (art. 3)

Consulta regionale perl’emigrazione (art. 8)

Consiglio dei marchigianiall’estero (art. 4)

Costituzione Decreto Presidente del Consiglioregionale (art. 6, comma 1)

Decreto del Presidente dellaGiunta regionale (art. 9,comma 1)

Presidente della Giuntaregionale (art. 4, comma 3)

Presidenza Presidente Consiglio regionale(art. 6, comma 1, lett. a)

Nominato dall’Assemblealegislativa, tra i suoicomponenti (art. 4, comma 1.lett. a)

Presidente della commissioneconsiliare competente inmateria di emigrazione o un suodelegato. (art. 8, comma 1,lett. a)

Il Presidente è eletto dalConsiglio dei marchigianiall’estero, nel suo interno (art.6, comma 2)

Presenza digiovani

NO SIOtto giovani, che abbianocompiuto la maggiore età e non

NO SI

Rappresentanti dei giovanidiscendenti di origine

superato il trentacinquesimoanno (art. 4, comma 1, lett. f)

marchigiana (art. 4, comma 1,lett. c), di età non superiore aitrentacinque anni al momentodella designazione (art. 4,comma 7)

Presenzafemminile

NO NO NO SI

Nelle designazioni si deve tenerconto di una equilibratarappresentanza di uomini edonne (art. 4, comma 2)

Frequenza deilavori dellaConsulta

Almeno una volta l’anno (art.11, comma 6)

Due volte l’anno (art. 5, comma2)

Almeno una volta l’anno (art.9, comma 5)

Almeno una volta ogni due anni(art. 6, comma 4, lett. a)

Durata in carica Quattro anni (art. 11, comma 1) Tutta la legislatura (art. 4,comma 1)

Tutta la legislatura (art. 9,comma 1)

Dall’inizio della legislatura finoall’insediamento del nuovoorganismo (art. 4, comma 3)

Decadenza erieleggibilità

Tre assenze consecutive nongiustificate, comportano ladecadenza da membro dellaConsulta (art. 8, comma 2)

Non più di due mandaticonsecutivi (art. 4, comma 1,lett. h)

La Giunta regionale stabilisce lemodalità di funzionamento (art.6, comma 1)

Compiti

Programma diLegislatura ePiano annualedegli interventi

La Giunta provvede, alladefinizione del programmatriennale di massima degliinterventi previo parere dellaConsulta regionaledell'emigrazione, nonché della

L'Assemblea legislativaapprova, su proposta delPresidente della Consulta, ilpiano triennale degli interventi afavore degli emiliano-romagnoliall'estero. (art. 17)

La Giunta regionale, sentita laConsulta regionale perl'emigrazione e previo pareredella commissione consiliarecompetente, adotta unprogramma triennale degli

Il programma degli interventi afavore degli emigrati, èpredisposto dalla Giuntaregionale e e approvato dalConsiglio regionale, previoparere del Consiglio dei

Commissione Consiliareregionale competente (art. 4) eapprova il piano annuale degliinterventi, previo parere delComitato direttivo dellaConsulta (artt. 4 e 5)

interventi a favore degliemigrati laziali (art. 4). LaConsulta esprime parereobbligatorio sul programma(art. 10, comma 1, lett. e)

Marchigiani all’estero. Ilprogramma è attuato mediante ilpiano annuale previo parere delComitato esecutivo delConsiglio dei Marchigianiall’estero.(art. 3)

Finanziamenti

Avvio di attivitàproduttive oreinserimentoprofessionale

SI

(art. 20)

SI

(art. 11, comma 2; art. 12,comma 1)

SI

(art. 3, comma 1, lett. c)

SI

(art. 11, comma 2, lett. b)

Iniziative eattività culturaliper la tuteladell’identità deipaesi di origine

SI

(art. 25)

SI

(art. 11, comma 3; art. 13)

SI

(art. 3, comma 1, lett. g) e h)

SI

(art. 10)

Inserimentoscolastico - Borsedi studio eformazione

SI

(art. 21)

SI

(art. 11, comma 2)

SI

(art. 3, comma 1, lett. d)

SI

(art. 11, comma 2, lett. a)

Insegnamentodella linguaitaliana

(art. 21, comma 2, lett. a) SI

(art. 11, comma 3, lett. a)

SI

(art. 3, comma 1, lett. f)SI

(art. 11, comma 2, lett. a)

Riqualificazioneprofessionale

SI

(art. 11, comma 2; art. 12,comma 1)

SI

(art. 3, comma 1, lett. a)

Interventi socio -assistenziali

SI(art. 19)

SI

(art. 15)

Sostegno in casodi necessità

SI(art. 19, comma 1, lett. a)

SI

(art. 11, comma 4; art. 15)

SI

(art. 3, comma 1, lett. q)

SI

(art. 11, comma 3)

Reinserimentoabitativo e primasistemazione

SI(art. 19, comma 1, lett. a)

SI

(art. 12, comma 1)

SI

(art. 3, comma 1, lett. b)

Spese di viaggioe di trasportodelle masserizie

SI (art. 19, comma 1, lett. b)

SI

(art. 12, comma 2, lett. a)

SI

(art. 3, comma 1, lett. o)

SI

(art. 11, comma 3, lett. a)

Trasporto dellesalme diconnazionali

SI

(art. 19, comma 1, lett. c)

SI

(art. 12, comma 2, lett. b)

SI

(art. 3, comma 1, lett. p)

SI

(art. 11, comma 3, lett. b)

Contributi a finiprevidenziali

SI

(art. 3, comma 1, lett. e)

Informazione SI

(art. 26)

SI

(art. 11, comma 2, lett. a)

SI

(art. 3, comma 1, lett. i)

SI

(art. 9)

Associazionismo SI SI SI SI

Albo regionale delleassociazioni dicittadini emigratiall'estero

Registro regionale delleAssociazioni (art. 28)

Elenco delle associazioni efederazioni fra associazioni diemiliano-romagnoli all'estero(art. 14, comma 2)

Registro regionale delleassociazioni (art. 6)

Albo delle associazioni (art. 12)

Previsione negliStatuti

Tra i principi fondamentaliprevede che la Regionemantiene e garantisce il legamecon i campani emigrati nelmondo. (art. 1, comma 4)

Pone il riconoscimento degliemiliano-romagnoli nel mondo edelle loro comunità, tra gliobbiettivi della Regione. (art. 2,comma 1, lett. g)

Sviluppo civile e sociale Favorisce e rinsalda i legamiculturali con gli emigrati lazialiall’estero e le loro associazionie comunità. (art. 7, comma 2,lett. d)

Sviluppo economico e rapportisociali

Riconosce e promuove l’attivitàdei marchigiani emigratiall’estero e dei loro discendenti.(art. 4, comma 4)

Regioni Molise

L.R. 30 giugno 2015, n. 12

Interventi per la promozione deirapporti con i molisani nelmondo.

Puglia

L.R. 11 dicembre 2000, n. 23

Interventi a favore dei pugliesinel mondo

Toscana

L.R. 22 maggio 2009 n. 26(Disciplina delle attivitàeuropee e di rilievointernazionale della RegioneToscana); D.P.G.R. 25/2/2010n. 19/R “Regolamento diattuazione del titolo IV dellaL.R. 22/5/2009, n. 26”

Veneto

L.R. 9 gennaio 2003, n. 2

Nuove norme a favore deiVeneti nel mondo e agevolazioniper il loro rientro

Finalità La Regione Molise riconoscenei molisani nel mondo, nelleloro famiglie, nei discendenti enelle loro comunità unacomponente essenziale dellasocietà regionale e una risorsada attivare al fine di rafforzare ilegami con i paesi che liospitano e di sostenere laproiezione internazionale delMolise. (art. 1)

La Regione Puglia riconosce neipugliesi nel mondo, nelle lorofamiglie, nei discendenti e nelleloro comunità una componenteessenziale della società regionalee una risorsa da attivare al fine dirafforzare i legami con i Paesiche li ospitano e attribuisce airapporti con tale componente unvalore fondamentale da sosteneree sviluppare. (art. 2)

La Regione Toscana, riconoscenel rapporto con i toscaniall'estero, le loro famiglie, idiscendenti e le loro comunità,un valore fondamentale dasostenere e sviluppareattraverso idonei interventi perfavorire la loro promozione eduna risorsa da attivare al fine dirafforzare i legami con i paesiche li ospitano. (art. 2)

La Regione promuove iniziativedirette a favorire o facilitare ilrientro e l'inserimento nelterritorio regionale dei cittadiniVeneti destinatari della presentelegge; interviene nei confrontidella collettività veneta all'esteroper garantire il mantenimentodella identità veneta e migliorarela conoscenza della cultura diorigine.(art. 1)

Destinatari Possono beneficiare degliinterventi: i cittadini di originemolisana residenti all'estero; iprotagonisti delle nuovemobilità di lavoro e di studio; leassociazioni di molisani e le lorofederazioni iscritte al Registroregionale; gli enti locali dellaregione e le associazioni cheabbiano una sede operativa nelterritorio regionale o nazionale eattuino iniziative a favore dei

Sono destinatari degli interventi:i cittadini di origine pugliese pernascita o residenza, le lorofamiglie e i loro discendenti cheda almeno cinque anni risiedonostabilmente fuori dal territorioregionale per motivi di lavorodipendente o autonomo; icittadini di origine pugliese, leloro famiglie e i loro discendentiche eleggono la propriaresidenza in un Comune della

Sono destinatari degliinterventi: i cittadini residentiin Toscana all'atto dell'espatrio,le loro famiglie e i lorodiscendenti che risiedonoall'estero o che rientrano con laresidenza in Toscana dopo unperiodo di permanenzaall'estero non inferiore a cinqueanni consecutivi; i cittadini diorigine toscana per nascita,residenti in altra regioneall'atto dell'espatrio ma che

Sono destinatari degli interventi:i cittadini italiani emigrati, natinel Veneto o che, per almeno treanni prima dell'espatrio, abbianoavuto residenza in uno deicomuni del Veneto e cheabbiano maturato un periodo dipermanenza all'estero peralmeno cinque anni consecutivi;il coniuge superstite e idiscendenti fino alla terzagenerazione dei soggetti sopra

molisani nel mondo. (art. 2) Puglia dopo aver maturate, permotivi di lavoro dipendente oautonomo, una permanenzaall'estero non inferiore a cinqueanni consecutivi e rientrati nellaRegione da non più di due anni;le associazioni dei pugliesi nelmondo. (art. 2)

non beneficiano di analoghiinterventi da parte della regionein cui erano residenti, le lorofamiglie e i loro discendenti cherisiedono all'estero o cherientrano in Toscana con laresidenza dopo un periodo dipermanenza all'estero noninferiore a cinque anniconsecutivi; le associazioni e igruppi dei toscani nel mondo;le associazioni dei giovanitoscani nel mondo ; gli entilocali della Toscana; leassociazioni operanti inToscana da almeno due anniche per statuto svolgono attivitàin favore delle collettività deitoscani nel mondo; i cittadinidi origine toscana residentitemporaneamente all'estero permotivi di studio o lavoro. (art.29)

citati. (art. 1)

Organi consultivi SI SI SI SI

Denominazione Consiglio dei molisani nelmondo (art. 12)

Consiglio generale dei pugliesinel mondo (art. 7)

Assemblea dei Toscani nelmondo (art. 34)

Consulta dei Veneti nel mondo(art. 16)

Costituzione Decreto del Presidente dellaGiunta regionale (art. 12,comma 5)

Decreto del Presidente dellaGiunta regionale (art. 7,comma3)

Decreto del Presidente dellaGiunta regionale (art. 1 Reg.todi attuazione)

Decreto del Presidente dellaGiunta regionale (art. 16,comma 5)

Presidenza Presidente della Giuntaregionale (art. 12, comma 2,

Presidente della Giunta regionale(art. 7, comma)

Presidente della Giuntaregionale (art. 34, comma 2)

Presidente della Giuntaregionale (art. 16, comma 2)

lett. b)

Presenza digiovani

SI

Dieci giovani in rappresentanzadei continenti: sud America (4),nord America (2), Australia (2);Europa (2). Inoltre il direttoredel Servizio regionalecompetente richiede a ciascunafederazione ed associazione didesignare tre candidati tra cui ungiovane fino a 35 anni. (art. 12,comma 2 lett. c)

SI

Cinque rappresentanti deipugliesi nel mondo di etàinferiore ai trentacinque anni(art. 7, comma 2, lett. b)

SI

L'assemblea si può riunire inuna specifica sessione"giovani", la cui partecipazioneè riservata ai rappresentantidelle associazioni dei giovani(art. 34, comma 3 bis)

SI

Un rappresentante dei giovaniveneti od oriundi veneti entro laquinta generazione e di etàcompresa fra i diciotto e itrentanove anni (art. 16, comma3, lett. g-bis).

Presenzafemminile

NO NO NO NO

Frequenza deilavori dellaConsulta

Una volta l’anno (art. 12,comma 9)

Almeno una volta l’anno (art. 7,comma 7)

L’Assemblea si riunisce dinorma una volta nel periododella legislatura (art. 2, comma6, Reg.to di attuazione)

Una volta l’anno (art. 16,comma 4)

Durata in carica Fino al trentesimo giornosuccessivo all'insediamento delnuovo Consiglio regionale edentro tale termine deve esserericostituito. (art. 12, comma 5)

Cinque anni a decorrere dalladata del decreto di nomina (art.7, comma 3)

Per il periodo della legislaturaregionale (art. 2, comma 5,Reg.to di attuazione).

Fino a sei mesi dopo la scadenzadella Giunta regionale (art. 16,comma 5)

Decadenza erieleggibilità

I vicepresidenti e i coordinatoridi area geografica non possonoricoprire l’incarico per più didue mandati consecutivi (art. 2,comma 4, Reg.to diattuazione)

Programma di Il Consiglio regionale approva, La Giunta regionale, tenuto La Giunta regionale sottopone

Legislatura e Pianodegli interventi

su proposta della Giuntaregionale, il Piano triennaledegli interventi a favore deimolisani nel mondo. Inattuazione di quanto previsto nelPiano triennale la Giunta adottail Piano operativo annuale cheviene è approvato dalla Giunta,che acquisisce il parere nonvincolante della competentecommissione consiliare. (art.10)

conto degli indirizzi generaliespressi Consiglio generale deipugliesi nel mondo, approva ilpiano annuale degli interventi infavore dei pugliesi all'estero(artt. 10 e 11).

all'approvazione del Consiglioregionale il piano di massimadegli interventi da perseguire neltriennio successivo. Inoltreapprova programma annualedegli interventi stabilendo criterie modalità per l'attuazione dellesingole iniziative. (art. 14)

Finanziamenti

Avvio di attivitàproduttive oreinserimentoprofessionale

SI

(art. 9, comma 1, lett. c)

SI

(art. 3, comma 1, lett. g)

SI

(art. 5; (art. 2, comma 1, lett.a)

Iniziative eattività culturaliper la tuteladell’identità deipaesi di origine

SI

(art. 6)

SI

(art. 3, comma 1, lett. a), e b)

SI

(art. 28, comma 1, lett. e)

SI

(art. 9)

Inserimentoscolastico - Borsedi studio

SI

(art. 9, comma 1, lett. a)

SI

(art. 3, comma 1, lett. l)

Insegnamentodella linguaitaliana

SI

(art. 7, comma 1; art. 9,comma 1, lett. a)

SI

(art. 28, comma 1, lett. a)

Riqualificazioneprofessionale e

SI SI

formazione (art. 9, comma 1, lett. b) (art. 3, comma 1, lett. l)

Interventi socio -assistenziali

SI

(art. 28, comma 1, lett. b)

SI

(art. 2, comma 1, lett. c); art.8)

Sostegno in casodi necessità.

SI

(art. 3, comma 1, lett. d)

SI

(art. 8; art. 13)

Reinserimentoabitativo einterventi diprimasistemazione

SI

(art. 3, comma 1, lett. g)

SI

(art. 4; art. 8, comma 1 lett. c))

Spese di viaggioe di trasportodelle masserizie

SI

(art. 8, comma 1, lett. a) e b)

Trasporto dellesalme diconnazionali

SI

(art. 8, comma 1, lett. d)

Contributi a finiprevidenziali

Informazione SI

(art. 5)

SI

(art. 3, comma 1, lett. i)

SI

(art. 28, comma 1, lett. c)

SI

(art. 10)

Associazionismo SI SI SI SI

Albo regionale delleassociazioni dicittadini emigratiall'estero

Registro regionale delleAssociazioni e Federazioni dimolisani (art. 17)

Albo delle Associazioni eFederazioni pugliesi nel mondo(art. 4, comma 7)

Registro delle associazioni chehanno sede nella Regione e cheoperano con carattere dicontinuità da almeno tre anni afavore dei veneti nel mondo;

registro dei circoli aventi sediall'estero, che abbiano almenocinquanta iscritti e che operinocon carattere di continuità, daalmeno tre anni, a favore deiveneti nel mondo;registri dei comitati o dellefederazioni all'estero chesvolgano attività con carattere dicontinuità da almeno tre anni.Inoltre è istituito un elenco delleaggregazioni estere di emigrati eoriundi veneti che operino concarattere di continuità a favoredei veneti nel mondo e cheabbiano un numero di iscrittiinferiore a cinquanta (art. 18)

Statuto La Regione nell’articolo relativoal “Patrimonio storico eculturale” promuove lasalvaguardia e la valorizzazionedel patrimonio storico, artistico,culturale ed architettonico, conparticolare attenzione anche allosviluppo dei legami culturali,sociali ed economici con imolisani residenti all'estero o inaltre regioni e con le loroassociazioni, favorendone lapartecipazione alle iniziativedelle comunità di origine e dellaRegione nei luoghi di residenza,nonché il rientro ed ilreinserimento. (art. 8)

a Regione valorizza il legamecon i pugliesi emigrati. (art. 4)

Prevede, tra le Autorità digaranzia, il Consiglio generaledei pugliesi nel mondo, cheinterviene nella tutela dei dirittidei cittadini pugliesi stabilitisiall’estero. (art. 50)

Tra i principi generali delloStatuto è previsto che laRegione garantisce lapartecipazione dei toscaniresidenti all'estero alle sceltepolitiche regionali e nepromuove l'effettivo eserciziodei diritti politici. (art. 3,commi 4 e 5).

Lo Statuto del Veneto, prevede,tra i principi, che la Regionemantiene i legami con i venetinel mondo, favorendo lacontinuità di rapporto e dipensiero e valorizzando gliscambi e i legami con i paesi neiquali vivono. (art. 8)

ConclusioniRaffrontando le varie legislazioni, si nota come emergano significativi aspetti comuni, tra i quali ilpiù rilevante è rappresentato dalla valorizzazione del patrimonio storico, culturale ed economicorappresentato dalle comunità italiane all’estero.

In concreto, si osserva che la maggior parte delle Regioni pone in essere interventi finalizzati a:–  promuovere iniziative all’estero dirette alla diffusione della conoscenza del patrimonio storico,culturale, artistico, economico, ambientale e sociale delle regioni;

–  garantire il mantenimento della identità regionale e migliorare la conoscenza della cultura diorigine; –  favorire o facilitare il rientro e l’inserimento nel territorio regionale degli emigrati; –  favorire l’informazione degli emigrati sulle attività regionali, sullo sviluppo sociale, culturale,produttivo e sulla situazione occupazionale delle singole regioni;

–  fornire assistenza nel caso si verifichino all’estero particolari eventi socio-politici.Destinatari

Tutte le Regioni prevedono tra i destinatari i rispettivi cittadini per nascita, per residenza, i familiariconviventi, e i loro discendenti che si trovino stabilmente all'estero o che rientrino definitivamentenella Regione dopo un periodo di permanenza all'estero che varia tra le diverse Regioni.Unica la Toscana a prevedere tra i destinatari anche i cittadini di origine toscana per nascita,residenti in altra regione all'atto dell'espatrio ma che non beneficiano di analoghi interventi da partedella regione in cui erano residenti, le loro famiglie e i loro discendenti che risiedono all'estero oche rientrano in Toscana con la residenza dopo un periodo di permanenza all'estero non inferiore acinque anni consecutivi;

Organi consultiviUn altro aspetto che accomuna le varie discipline regionali è l’istituzione di un organo consultivo,differentemente denominato: Consulta (Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Umbria eVeneto), Consiglio (Abruzzo, Marche, Molise, Puglia), Commissione regionale (Basilicata), ,Assemblea (Toscana).

Tale organo opera a favore delle comunità di origine regionale all’estero facendo da tramite con lerealtà istituzionali, economiche e culturali della Regione e coordina anche, tra le varie regioni, lepolitiche per i diversi corregionali residenti all’estero.

Per quanto riguarda la presenza dei giovani, le regioni Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna,Marche, Molise, Puglia, Toscana e Veneto la prevedono tra i componenti della Consulta; laRegione Basilicata prevede il Forum dei giovani lucani nel mondo (art. 11 bis); la Toscana leAssociazioni dei giovani toscani nel mondo (art. 31) e i coordinamenti di area geografica deigiovani toscani nel mondo (art. 38);

Presenza femminile nella ConsultaRelativamente alla presenza femminile, la Calabria per la composizione della Consulta richiamail settimo comma dell'art. 117 della Costituzione, che prevede che le leggi regionali “…..promuovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive” (lett. l) e m) art. 17); leMarche prevedono che “nelle designazioni si deve tener conto di una equilibrata rappresentanzadi uomini e donne” (art. 4, comma 2).

PresidenzaLa carica di Presidente della Consulta nelle Regioni Umbria, Abruzzo, Calabria, Molise, Puglia,Toscana e Veneto, viene ricoperta dal Presidente della Giunta; nelle Regioni Basilicata eCampania dal Presidente del Consiglio regionale; nella regione Lazio dal Presidente dellacommissione consiliare competente in materia di emigrazione o un suo delegato; nella RegioneEmilia-Romagna è nominato dall’Assemblea legislativa, tra i suoi componenti e nella RegioneMarche è eletto dal Consiglio dei marchigiani all’estero, nel suo interno.

Composizione

Relativamente alla composizione della Consulta solo la Regione Campania prevede la presenzadi tre rappresentanti delle Associazioni dell’immigrazione. (art. 6, comma 1, lett e)Presenza dei giovani

Le regioni Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Veneto laprevedono la presenza dei giovani tra i componenti della Consulta; la Regione Basilicata prevedeil Forum dei giovani lucani nel mondo (art. 11 bis); la Toscana le Associazioni dei giovanitoscani nel mondo (art. 31) e i coordinamenti di area geografica dei giovani toscani nel mondo(art. 38);Presenza femminile

Relativamente alla presenza femminile, la Calabria per la composizione della Consulta richiamail settimo comma dell'art. 117 della Costituzione, che prevede che le leggi regionali “…..promuovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive” (lett. l) e m) art. 17); leMarche prevedono che “nelle designazioni si deve tener conto di una equilibrata rappresentanzadi uomini e donne” (art. 4, comma 2).Presidenza

La carica di Presidente della Consulta nelle Regioni Umbria, Abruzzo, Calabria, Molise, Puglia,Toscana e Veneto, viene ricoperta dal Presidente della Giunta; nelle Regioni Basilicata eCampania dal Presidente del Consiglio regionale; nella regione Lazio dal Presidente dellacommissione consiliare competente in materia di emigrazione o un suo delegato; nella RegioneEmilia-Romagna è nominato dall’Assemblea legislativa, tra i suoi componenti e nella RegioneMarche è eletto dal Consiglio dei marchigiani all’estero, nel suo interno.Frequenza dei lavori della Consulta

Analizzando le realtà delle diverse Regioni emergono differenze nella frequenza delle riunionidelle Consulte. Quasi tutte le Regioni prevedono almeno una volta l’anno, l’Emilia-Romagna due volte l’anno,le Marche almeno una volta ogni due anni, la Toscana una volta nel periodo della legislatura.

Decadenza e rieleggibilitàAbruzzo, Calabria, Emilia-Romagna prevedono che i consultori decadono se non partecipano ailavori per più volte consecutive;

Umbria, Calabria, Emilia-Romagna prevedono che non si possa ricoprire la carica di consultoreper più di due mandati consecutivi; in Abruzzo per non più di due volte; in Basilicata iconsultori, non possono rimanere in carica per più di dieci anni; in Toscana, i vicepresidenti e icoordinatori di area geografica non possono ricoprire l’incarico per più di due mandaticonsecutivi.Durata in carica

Per la durata in carica, quasi tutte le Regioni prevedono la durata della legislatura, la Campaniaquattro anni, le Marche dall’inizio della legislatura fino all’insediamento del nuovo organismo, ilMolise fino al trentesimo giorno successivo all'insediamento del nuovo Consiglio regionale edentro tale termine deve essere ricostituito e la Puglia cinque anni a decorrere dalla data deldecreto di nomina.Compiti delle Consulte

Tra i compiti della Consulta il programma di legislatura e il piano annuale degli interventi.Il programma indica le linee, gli indirizzi e gli obiettivi della politica regionale in materia dicorregionali all'estero. Il Piano contiene, le iniziative dirette a valorizzare il ruolo delle comunitànella promozione all'estero delle rispettive regioni.

Quasi tutte le Consulte hanno semplicemente una funzione consultiva, cioè esprimono un pareresulla proposta di programma della Giunta in materia di emigrazione. Ci sono però delle

eccezioni: Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna ed Umbria attribuiscono alle rispettive Consulteanche il compito di avanzare proposte per il Programma di legislatura e il Piano annuale degliinterventi, contribuendo, così, loro stesse alla redazione del piano.

FinanziamentiPer quanto riguarda i finanziamenti si distinguono i contributi per emigrati in caso di un loro rientrodefinitivo in Italia dopo una prolungata permanenza fuori per motivi di lavoro, da quelli peremigrati in caso di residenza all’estero.

Tra i finanziamenti possiamo distinguere:Avvio di attività produttive o reinserimento professionale

Quasi tutte le Regioni prevedono contributi per l’avvio di attività produttive o per ilreinserimento professionale (Umbria, Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Marche, Molise,Puglia e Veneto)Iniziative e attività culturali per la tutela dell’identità dei paesi di origine

Tutte le Regioni promuovono iniziative all’estero dirette alla diffusione della conoscenza del loropatrimonio storico, culturale, artistico, economico, ambientale e sociale per mantenere erafforzare l’identità culturale di origineInterventi socio-assistenziali

Pur se con modalità diverse, la maggior parte delle Regioni prevede il sostegno economico disingoli corregionali all’estero che si trovano in condizioni di bisogno. Tutte le Regioni prevedono il concorso alle spese di viaggio e di trasporto delle masserizie,sostenute per il definitivo rientro proprio e dei propri familiari nella Regione di appartenenza ealle spese sostenute per il rimpatrio delle salme di emigrati o di loro familiari.

In evidenza la Regione Basilicata che promuove sia per i lucani residenti all’estero, sia per ilucani rientrati in Italia, forme di assistenza sanitaria e di previdenza integrativa anche mediantel'assegnazione ai corregionali , indigenti e privi di altra forma di tutela sanitaria ed assistenziale,di contributi, per la stipula di polizza sanitaria e previdenziale, anche con istituti operanti inBasilicataAnche le Regioni Calabria e Lazio tra gli interventi prevedono contributi per il raggiungimentodei requisiti contributivi ai fini pensionistici con riferimento ai periodi assicurativi maturatianche all'estero, contribuendo, in questo modo al riscatto dei periodi di lavoro effettuato in paesinon convenzionati con l'Italia;

Spesso si creano delle situazioni di disparità di trattamento per cui italiani bisognosi, che sitrovano nelle stesse situazioni di necessità, si vedono trattati in base a parametri diversi solo acausa della diversa provenienza regionale.Integrazione scolastica e Borse di studio

Un’alta percentuale di Regioni prevede borse di studio per studenti figli di emigrati che vengonocosì messi nelle condizioni di arricchire le proprie competenze attraverso esperienze universitariein Italia e, al fine di agevolare l'inserimento nell'ordinamento scolastico nazionale dei lavoratoriemigrati, dei loro figli e parenti rimpatriati, promuove corsi di recupero linguistico, corsi dilingua e di cultura italiana.Emilia-Romagna, Lazio, Molise e Toscana prevedono il finanziamento di corsi di Lingua ecultura italiana per emigrati all’estero, mentre Basilicata, Calabria, Campania, Marche e Venetooffrono corsi di lingua italiana in per coloro che rientrano in Regione.

InformazioneLa maggior parte delle Regioni pone in essere interventi finalizzati a favorire l’informazione degliemigrati sulle attività della Regione, sullo sviluppo sociale, culturale, produttivo e sulla situazioneoccupazionale, nonché sulle modalità per accedere ai benefici previsti da leggi regionali, a mezzostampa, diffusione di periodici di informazione, di siti internet, comunicazioni radio televisive ereti telematiche e di altre pubblicazioni che si propongono di diffondere la conoscenza delle attività

della Regione, nonché di tutto quanto possa avere rilevanza ed interesse per i cittadini nel Mondo

AssociazionismoTutte le Regioni riconoscono e sostengono l'associazionismo come momento di aggregazione dellecomunità degli italiani all'estero e valorizzano le attività e le funzioni di carattere sociale, culturale,formativo delle associazioni che operano, con continuità e senza fini di lucro, a favore degliemigrati all'estero, delle loro famiglie e dei loro discendenti.

Albo – Registro delle Associazioni dei cittadini emigrati all'esteroTutte le Regioni prevedono un albo/registro regionale delle associazioni degli emigrati all’estero.

Statuti regionaliPer quanto riguarda gli Statuti delle Regioni tutti hanno preso in considerazione i corregionali nelmondo, riconoscendone così il ruolo e l’importanza. Gli Statuti dell’Umbria (art. 8) e dellaBasilicata (art. 11), li hanno previsti tra i principi programmatici; Abruzzo, Campania, Toscana eVeneto tra le disposizioni di principio; la Calabria tra le finalità della regione; l’Emilia-Romagnapone il riconoscimento degli emiliano-romagnoli nel mondo e delle loro comunità, tra gli obbiettividella Regione; il Lazio tra lo Sviluppo civile e sociale favorisce e rinsalda i legami culturali con gliemigrati laziali all’estero e le loro associazioni e comunità; le Marche tra lo Sviluppo economico erapporti sociali riconosce e promuove l’attività dei marchigiani emigrati all’estero e dei lorodiscendenti; il Molise nell’articolo relativo al “Patrimonio storico e culturale” salvaguardia evalorizza lo sviluppo dei legami culturali, sociali ed economici con i molisani residenti all'estero oin altre regioni e con le loro associazioni, favorendone la partecipazione alle iniziative dellecomunità di origine e della Regione nei luoghi di residenza, nonché il rientro ed il reinserimento.(art. 8); la Puglia valorizza il legame con i pugliesi emigrati e prevede, tra le Autorità di garanzia, ilConsiglio generale dei pugliesi nel mondo, che interviene nella tutela dei diritti dei cittadini pugliesistabilitisi all’estero.

Interventi per la partecipazione degli emigrati alle consultazioni elettorali regionali.Nella tabella che segue, si sono messe a confronto le leggi regionali di Calabria, Lazio, Puglia eToscana, relative agli interventi per la partecipazione degli emigrati alle consultazioni elettoraliregionali, con il disegno di legge di iniziativa della Giunta regionale dell’Umbria “Interventi afavore degli umbri all'estero e delle loro famiglie”.

La leggi Regionali messe a confronto prevedono tutte contributi per favorire la partecipazione deicittadini residenti all’estero alle consultazioni elettorali regionali e amministrative.Il contributo previsto dalle Regioni Umbria e Lazio viene quantificato come mancato guadagno, chela partecipazione alle consultazioni elettorali comporta per gli emigrati; nelle altre Regioni vienequantificato come rimborso spese.

Il Lazio stabilisce la cifra complessiva come rimborso spese di L. 200.000 e la Toscana differenziail contributo concesso ai cittadini toscani provenienti dai paesi europei (103 euro) da quello infavore dei cittadini toscani provenienti dai paesi extraeuropei (206 euro).Nelle altre Regioni viene quantificato dalla Giunta regionale.

Tutte le leggi prevedono che i contributi vengano erogati dai comuni e quindi rimborsati dallaGiunta regionale dietro presentazione della documentazione della effettiva partecipazione allaconsultazione elettorale dei cittadini residenti all’estero e delle spese sostenute.

Interventi per la partecipazione degli emigrati alle consultazioni elettorali regionali.

Tabella comparativa leggi regionali

Umbria

Atto n. 1344

Disegno di legge di iniziativadella Giunta regionale(deliberazione n. 1029 del18/09/2017) “Interventi afavore degli umbri all'estero edelle loro famiglie”.

Calabria

L.R. 6 novembre-2012 n. 54- Legge organica in materia direlazioni tra Regione Calabriae comunità calabresi nelmondo.

Lazio

LR. 16 febbraio 1990, n. 12 -Provvidenze per lapartecipazione degli emigratialle consultazioni elettoraliregionali ed amministrative.

Puglia

L.R. 11 dicembre 2000 n. 23- Interventi a favore deipugliesi nel mondo.

Toscana

L.R. 22 maggio 2009 n. 26

Disciplina delle attivitàeuropee e di rilievointernazionale della RegioneToscana.

Art. 1

1. La Regione, in attuazionedell'articolo 34 dello Statuto,garantisce a tutti i cittadiniemigrati all'estero la tutela deldiritto di partecipazione alleconsultazioni regionali edamministrative consentendoin tal modo l'esercizio realedel diritto-dovere di voto, perla determinazione dellapolitica regionale e locale.

Art. 7

(Interventi di sostegno econtributi)

5. I comuni, allo scopo diagevolare l'esercizio deldiritto dovere di cui

Art. 4

Interventi specifici diretti afavorire la partecipazionealle consultazioni elettoraliregionali.

1. La Regione, per le finalità

Art. 2

1. Considerato che lapartecipazione degli emigratialle consultazioni regionali edamministrative comporta unaperdita per mancato guadagno

Art. 5

Interventi specifici diretti afavorire la partecipazionealle consultazioni elettoraliregionali

1. La Regione al di fuori delle

Art. 32

Interventi specifici diretti afavorire la partecipazionealle consultazioni elettoraliregionali.

1. La Regione, al di fuori

all'articolo 48 dellaCostituzione, concedono, perla partecipazione a ciascunturno delle consultazioniregionali e comunali, unaindennità per mancatoguadagno a favore degliumbri all'estero iscrittinell'elenco dell'Associazioneitaliani residenti all'estero(AIRE).

di agevolare l'esercizio deldiritto al voto regionaledispone la corresponsione diun contributo forfettario atitolo di rimborso di spese infavore dei cittadini calabresiresidenti all'estero.

da parte degli stessi, i comunidella Regione sonoautorizzati ad erogare unaindennità stabilita nellacifra complessiva di L.200.000 a favore dei cittadiniemigrati all'estero ed iscrittinegli appositi elenchi cherientrano per esercitare ildiritto di voto regionale edamministrativo.

procedure di programmazionedi cui al Titolo III, per lefinalità di agevolare l'eserciziodel diritto dal voto regionaledispone la corresponsione diun'indennità forfettaria atitolo di rimborso di spese infavore dei cittadini pugliesiresidenti all'estero.

delle procedure diprogrammazione di cui altitolo V della presente legge,per agevolare l'esercizio deldiritto al voto regionale,dispone la corresponsione diun'indennità forfettaria atitolo di rimborso spese infavore dei cittadini toscaniresidenti all'estero.

6. La Regione rimborsa aicomuni le indennità di cui alcomma 5, su specificarichiesta dei comuni stessi.

7. La Giunta regionalestabilisce, con proprio atto, icriteri, le modalità e laquantificazione deicontributi di cui al comma 3e dell'indennità per mancatoguadagno di cui al comma 5.

2. Il contributo di cui alcomma 1 è dovuto a seguitodella partecipazione allaconsultazione elettoraleregionale e vienedeterminato dalla Giuntaregionale, nei limiti delladisponibilità finanziaria,nell'anno di riferimento dellaconsultazione stessa.

2. L'indennità di cui alcomma 1 è dovuta a seguitodella partecipazione allaconsultazione elettoraleregionale e vienedeterminata dalla Giuntaregionale, nei limiti delladisponibilità finanziaria,nell'anno di riferimento dellaconsultazione stessa.

2. L'indennità di cui alcomma 1 è dovuta a seguitodella partecipazione allaconsultazione elettoraleregionale nella misura di:

a) 103 euro in favore deicittadini toscani provenientidai paesi europei;

b) 206 euro in favore deicittadini toscani provenientidai paesi extraeuropei.

3. Eventuali adeguamentidegli importi indicati alcomma 2 sono stabiliti condeliberazione della Giuntaregionale sulla base degliindici nazionali del costo dellavita determinati dall'Istitutonazionale di statistica(ISTAT).

3. I comuni dannocomunicazione agli aventidiritto del contributo previstodal presente articolocontestualmente all'invio deicertificati e delle cartolineelettorali.

Art. 3

1. L'indennità è corrispostadai comuni dietropresentazione del certificatoelettorale timbrato dallasezione dove è stato esercitatoil diritto di voto e spedita lacartolina a cura del comunecertificante l'iscrizionenell'elenco degli elettoriresidenti all'estero.

3. I comuni dannocomunicazione agli aventidiritto dell'indennità previstadal presente articolocontestualmente all'invio deicertificati e delle cartolineelettorali.

4. I comuni informano gliaventi diritto dell'indennitàprevista dal presente articolocontestualmente all'invio dellecartoline elettorali.

4. I comuni erogano ilcontributo previa verificadell'avvenuto esercizio deldiritto di voto.

2. I comuni sono obbligati adare comunicazione delleprovvidenze contenute nellapresente legge a ciascunodegli elettori residentiall'estero unitamente all'inviodel certificato elettorale odella cartolina d'avviso dielezioni regionali edamministrative.

4. I comuni eroganol'indennità previa verificadell'avvenuto esercizio deldiritto di voto.

5. I comuni eroganol'indennità previa verificadell'avvenuto esercizio deldiritto di voto.

5. La Giunta regionaleprovvede al rimborso dellesomme corrisposte daicomuni su presentazione direndiconto debitamenteapprovato, corredato dallequietanze per avvenutariscossione. Il rendiconto deveessere presentato alla Giuntaregionale entro il 31 dicembredell'anno successivo a quello

3. Ai comuni vienecorrisposto il rimborso dellespese sostenute perl'applicazione della presentelegge con deliberazione dellaGiunta regionale.

5. La Giunta regionaleprovvede al rimborso dellesomme corrisposte daicomuni su presentazione direndiconto debitamenteapprovato, corredato dallequietanze per avvenutariscossione. Il rendiconto deveessere presentato alla Giuntaregionale entro il 31 dicembredell'anno successivo a quello

6. La Giunta regionaleprovvede al rimborso dellesomme corrisposte daicomuni su presentazione direndiconto debitamenteapprovato, corredato dallequietanze per avvenutariscossione. Il rendiconto deveessere presentato alla Giuntaregionale entro il 31 dicembredell'anno successivo a quello

4. A tale scopo i comunimedesimi presentanoall'assessorato competente peri problemi dell'emigrazioneuna certificazione contabile

in cui si sono svolte leelezioni.

delle spese sostenute.

5. Ai comuni che ne faccianoespressa richiesta, corredatada previsione di spesa riferitaal numero dei possibilibeneficiari, può essereconcessa, con deliberazionedella Giunta regionale, unaanticipazione fino al 70 percento della spesa prevista.

in cui si sono svolte leelezioni.

in cui si sono svolte leelezioni.

Art. 4

1. All'onere derivante dallapresente legge si farà frontecon l'inserimento nel bilancioannuale per l'anno in cuiricadono le scadenze elettoraliregionali ed amministrative,degli stanziamenti occorrentida iscrivere nel capitolodenominato: "Trasferimento aicomuni della Regione dellesomme occorrenti pergarantire ai cittadini emigratiall'estero il diritto di votonelle elezioni regionali edamministrative.