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POR SARDEGNA 2000-2006
AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO
PATTO TEMATICO PERSONE SOFFERENTI MENTALI
Novembre 2006
UNIONE EUROPEA
REPUBBLICA ITALIANA
FORMULARIO PER LA PREDISPOSIZIONE
DEI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
2
INDICE
1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO..............................................................................3
2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO.............................................................6
3. PARTENARIATO DI PROGETTO...........................................................................................................8
3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto.................................................. 8
3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto........................................................................ 10
4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO.......................................................13
4.1. Analisi di contesto ............................................................................................................ 13
4.2. Analisi SWOT................................................................................................................... 33
5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO.............................................................35
5.1. Costruzione dell’albero dei problemi................................................................................ 35
5.2. Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari..................... 40
5.3. Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione
dei Progetti Integrati”........................................................................................................ 48
6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO ......................................................51
6.1. Definizione della strategia ................................................................................................ 51
6.2. Definizione delle operazioni ............................................................................................. 69
6.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità ....................................................... 75
6.4. Analisi della sostenibilità ambientale ............................................................................... 77
6.5. Definizione degli indicatori .............................................................................................. 79
7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO.....................................................83
7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni .................................. 83
7.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l’attuazione
dell’operazione.................................................................................................................. 89
7.3. Accordi di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo .................. 93
8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO ..............................................................94
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1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO
A. Titolo del Progetto Integrato
PATTO TEMATICO PERSONE SOFFERENTI MENTALI
B. Classificazione del Progetto Integrato
Tipologia del Progetto Integrato
X Progetto Integrato di Sviluppo Regionale
Progetto Integrato di Sviluppo Territoriale
Tematico
Tema / Settore di Riferimento del Progetto Integrato
(Fare riferimento agli Allegati dell’Avviso Pubblico)
Tipologia di Partenariato di Progetto
Barrare la Casella di Interesse
Industria, Artigianato e Servizi Regionale �
Filiere e Produzioni Agroalimentari. Regionale �
Pesca, Acquacoltura e Aree Umide. Regionale �
Rete Ecologica Regionale. Regionale �
Parchi e Compendi Forestali Regionali. Regionale �
Itinerari di Sardegna (Itinerari Turistici) Regionale �
Inclusione, Sociale Regionale X
Sicurezza e Legalità. Regionale �
Industria, Artigianato e Servizi Territoriale �
Filiere e Produzioni Agroalimentari. Territoriale �
Sviluppo delle Aree Rurali e Montane. Territoriale �
Turismo Sostenibile e Valorizzazione del Patrimonio Ambientale e Culturale.
Territoriale �
Aree Urbane e Reti di Comuni. Territoriale �
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4
Provincia/e di Riferimento del Progetto Integrato
(Barrare la/e Provincia/e solo per i Partenariati di Progetto Territoriali)
Cagliari X Carbonia Iglesias � Medio Campidano � Oristano �
Nuoro � Ogliastra � Olbia Tempio � Sassari �
C. Partenariato di Progetto
Tipologia e Numero di Soggetti del Partenariato di Progetto
(Articolo 10, Comma 2 dell’Avviso Pubblico) Numero
Ente Locale (Comune, Comunità Montana, Provincia) 3 Enti Locali in Forma Associata (Associazioni, Unioni e Consorzi di Enti Locali) 0 Impresa 5 Imprese in Forma Associata (Consorzi, Società Consortili, Associazioni Temporanee di Impresa, etc.)
1
Università, Centro di Ricerca Pubblico, Centro di Ricerca Privato, Parco Scientifico 0 Associazione di Categoria e/o Datoriali 0 Organizzazione Sindacale 0 Associazione Ambientalista 0 Associazione Culturale 0 Organizzazione del Terzo Settore (No – Profit) 5 Costituendi Partenariati di Progetto (ai sensi dell’articolo 10, comma 2 dell’Avviso Pubblico)
1
Altro 1
Composizione del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore)
Cognome Nome Organismo Posta Elettronica DEMARTIS ROSALBA COMUNE
CAGLIARI [email protected]
ZEDDA MARIA VITTORIA ASL 8 [email protected] TEDDE SILVIA CONSOZIO
SOLIDARIETA’ [email protected]
MASCIA FABRIZIO A.R.E.E. Onlus- A.P.S.I.A.
ZONCA ANDREA CTR- Cooperativa Sociale ONLUS
Data di Sottoscrizione del Protocollo d’Intesa (Allegato al Progetto Integrato)
Data 18/12/2006
Luogo CAGLIARI
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5
D. Approvazione del Progetto Integrato
Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Partenariato di Progetto
Data
Luogo CAGLIARI
Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Tavolo di Partenariato Regionale/Provinciale
Data
Luogo
E. Presentazione del Progetto Integrato
Firma dei Componenti del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore)
Cognome Nome Firma DEMARTIS ROSALBA
ZEDDA MARIA VITTORIA
TEDDE SILVIA
MASCIA FABRIZIO
ZONCA ANDREA
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2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO
Sintesi della Proposta Progettuale
Il progetto integrato è stato definito a partire da un forte interesse istituzionale e comunitario nei confronti di una fascia di cittadini gravemente condizionati nel loro esercizio di diritti fondamentali di cittadinanza a causa dello stato di sofferenti mentali, nonostante importanti riforme legislative e sollecitazioni continue da parte di organismi di rappresentanza delle persone e delle loro famiglie. Mediante il supporto di un’attenta analisi di contesto territoriale e di settore d’intervento (in ordine ai problemi, criticità, risorse ed opportunità), il progetto individua linee di sviluppo, azioni e metodologie d’intervento, aventi la finalità generale di Costruire percorsi di normalità per persone con disagio mentale e di sostegno per le loro famiglie. Il progetto, tematico e con chiara definizione territoriale (ASL 8, Provincia di Cagliari e Comune di Cagliari), si sviluppa lungo le direttrici fondamentali della personalizzazione dei percorsi di cura mediante il progetto terapeutico abilitativo individuale, dell’organizzazione e cogestione di piccoli gruppi appartamento con livelli assistenziali differenziati, dell’organizzazione e cogestione di attività ricreative e culturali mirate stimolare l’espressività e la socializzazione, rivolte alla generalità della cittadinanza, della costruzione e attivazione di un sistema integrato di servizi secondo logiche di lavoro di rete fra partner pubblici e privati in materia di formazione e inserimento lavorativo, della predisposizione di progetti individualizzati di inserimento lavorativo mediante la promozione e attivazione di varie forme d’inserimento lavorativo: Tirocini Formativi, PIP, Apprendistato, assunzioni, collaborazioni, ecc. attraverso varie azioni di sostegno all’occupazione: tutoraggio, incentivi, agevolazioni, ecc. Il progetto, inoltre, individua l’opportunità dell’Affido familiare per le persone con disturbo mentale e si fonda sul raccordo con gli interventi di assistenza domiciliare ed extra domiciliare personalizzati; gruppi di auto mutuo aiuto e altri interventi contenuti nella programmazione socio-sanitaria definita nel PLUS della città di Cagliari. Il presente partenariato di Progetto Integrato di Sviluppo Regionale , patto tematico salute mentale si propone di dare avvio ad una serie di azioni che promuovano la partecipazione all’occupazione, l’accesso a risorse e diritti e gli interventi a favore delle persone con sofferenza mentale. Tali azioni si articolano in collaborazione tra soggetti pubblici (Comune, Asl 8) e del privato sociale che propongono, in un’ottica integrata, interventi di promozione dell’integrazione sociale, di sollievo per le famiglie e di inserimento e reinserimento lavorativo. In particolare ogni soggetto partecipante al Progetto Integrato di Sviluppo si ripromette di realizzare specifiche operazioni in base alle manifestazioni d’interesse presentate in seguito all’Avviso Pubblico di cui alla Determinazione n° 167/CRP del 11/05/2006. Un primo gruppo di interventi, realizzati nell’ambito dell’area vasta del Comune di Cagliari, si articola in 9 differenti operazioni : 1. Adeguamento funzionale della ex Scuola “Santa Maria Goretti” per la realizzazione e l’avvio di piccole strutture residenziali con realizzazione di uno spazio diurno polifunzionale 2. Inserimento eterofamiliare supportato di disabili adulti affetti da disturbo psichiatrico 3. Promozione di azioni di integrazione sociale e progetti rivolti alla persona con disturbo mentale (laboratori teatro musica e danza) da attuarsi presso lo spazio diurno polifunzionale 4. Realizzazione di una attività stabile di avvicinamento alla vela e creazione di una microimpresa (Cooperativa tipo B) nel settore del turismo sostenibile 5. Laboratorio teatrale con costruzione e uso di burattini 6. Comunità educativa per minori a carattere residenziale (Comune di Capoterra) 7. Realizzazione di una struttura per l’avvio di una fattoria sociale con foresteria 8. Incentivi per la realizzazione di progetti pilota finalizzati ad agevolare l’inserimento lavorativo in imprese sociali 9. Incentivi per la realizzazione di progetti pilota finalizzati ad agevolare l’inserimento lavorativo nel territorio
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7
Contribuiranno alla realizzazione di dette operazioni : Comune di Cagliari, ASL 8, Solidarietà Consorzio cooperativo sociale , Associazione famiglie per l’accoglienza, Associazione Il Gabbiano ONLUS, Società cooperativa Cada die teatro, Primavera ’83 ( n.prot.B79). Un secondo intervento del Progetto Integrato offre risposte al problema della donna con disturbo mentale e individua la creazione di opportunità abitative per piccoli gruppi di donne anche con carico familiare prevedendo l’apertura di 5 case autogestite e monitorate. Dovrà occuparsi della messa in opera di questa specifica azione l’Associazione di volontariato Donne al Traguardo (n.prot.D246). L’APSIA si occuperà invece dalla realizzazione di una comunità terapeutica per minori nel Comune di Villasor (prot. G36). Questa operazione risponde ad un’esigenza specifica del territorio stante la carenza attuale di strutture residenziali e semiresidenziali a carattere terapeutico per minori con patologie complesse ad esordio pubero-adolescenziale. Si tratta di una carenza che causa l’allontanamento del minore dal contesto sociale di appartenenza, con conseguenti difficoltà per il reinserimento. L’esigenza di realizzare la deistituzionalizzazione, attraverso spazi abitativi alternativi alle Case Famiglia e alle Comunità Protette verrà attuata dalla cooperativa CTR mediante la creazione di gruppi famiglia (n. prot. E 204) destinati ad utenti giovani e a forete rischio di istituzionalizzazione. Il Progetto prevede inoltre la partecipazione attiva dell’ASARP, associazione a cui aderiscono familiari e utenti dei servizi di salute mentale. L’ASARP prospetta la realizzazione, all’interno dei locali dell’ex O.P. di “Villa Clara” di uno spazio di relazione aperto a tutti, in cui le persone con sofferenza mentale trovino una collocazione lavorativa. Si propongono diverse attività di tipo ricreativo (piccola ristorazione, bar, paninoteca, vendita di prodotti sardi), sociale (punto Internet, incontri a tema, sede dell’associazione degli utenti), culturale (realizzazione di piccole mostre, bottega artigiana, piccole mostre,rassegna cinematografica, presentazione libri e altro),(n.prot. I 24). L’azione della cooperativa sociale Giardino Aperto, che impiega persone sofferenti mentali, mira a realizzare una rete di acquisto solidale di prodotti tipici sardi, per lo sviluppo della quale verranno affidati una serie di servizi (carico, scarico, trasporto, ritiro ecc.) alla componente svantaggiata della cooperativa (n.prot. F 65). La logica che sottende l’intero progetto è quella della cooperazione e della concertazione per l’operatività integrata, individuata tra quelle possibili e maggiormente in grado di sostenere lo sviluppo operativo del progetto medesimo al fine di migliorare la capacità di gestione della vita di relazione, sociale e lavorativa delle persone con disturbo mentale, attraverso il coinvolgimento e la valorizzazione delle risorse del territorio, la condivisione e la diffusione di strategie di emancipazione, la creazione/implementazione di reti di solidarietà e di servizi a supporto delle persone con disturbo mentale, con ricadute positive sulla famiglia, sul contesto sociale e sulla comunità locale. L’adozione e la realizzazione del presente progetto integrato per costruire percorsi di normalità fonda tutta la sua visione ed azione sulla promozione dei diritti di cittadinanza, la coesione e l’inclusione sociale delle persone e delle famiglie, le pari opportunità, attraverso la realizzazione di azioni di prevenzione, la riduzione ed eliminazione delle condizioni di bisogno e disagio individuale e familiare derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia. Ancora, sviluppa la promozione di azioni positive per favorire pari opportunità tra donne e uomini, per favorire il rispetto dei diritti dell'uomo e dei principi di solidarietà e di pari opportunità tra cittadini, senza distinzione di razza, provenienza geografica, lingua e religione, nel riconoscimento e nella valorizzazione delle differenze. Utilizza la strategia dell’ attuazione di una logica di welfare locale delle responsabilità, attraverso il rafforzamento dell’integrazione, della cooperazione e dell’interazione interistituzionale tra gli attori pubblici e privati del territorio che partecipano a programmare e realizzare le politiche sociali. Individua operazioni coerenti e logiche per dare vita alla piena attuazione e applicazione dei dettami della normativa in materia sociale e sanitaria, nazionale e regionale, al Rafforzamento dell’offerta di assistenza alternativa e maggiore flessibilità dell’offerta di servizi alle persone con disturbo mentale.
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3. PARTENARIATO DI PROGETTO
3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto
Tabella 1 - Elenco degli Enti Pubblici che partecipano al Partenariato di Progetto
Ente Pubblico Titolo Operazione Proposta Codice Operazione
COMUNE DI CAGLIARI PERCORSI DI NORMALITA’ E SOSTEGNO PER LE PERSONE CON DISTURBO MENTALE
B79
PROVINCIA DI CAGLIARI PERCORSI DI NORMALITA’ E SOSTEGNO PER LE PERSONE CON DISTURBO MENTALE
B79
ASL 8 PERCORSI DI NORMALITA’ E SOSTEGNO PER LE PERSONE CON DISTURBO MENTALE
B79
COMUNE DI VILLASOR COMUNITA’ TERAPEUTICA ORPHEUS
G36
Tabella 2 - Elenco delle Imprese che partecipano al Partenariato di Progetto.
Imprese Titolo Operazione Proposta Codice Operazione
COOP SOCIALE GIARDINO APERTO RETE D’ACQUISTO SOLIDALE SARDEGNA
F65
COOP SOCIALE CTR ONLUS GRUPPO FAMIGLIA E204 COOPERATIVA SERVIZI SOCIALI PERCORSI DI NORMALITA’ E
SOSTEGNO PER LE PERSONE CON DISTURBO MENTALE
B79
COOPERATIVA CADA DIE TEATRO PERCORSI DI NORMALITA’ E SOSTEGNO PER LE PERSONE CON DISTURBO MENTALE
B79
PRIMAVERA 83 PERCORSI DI NORMALITA’ E SOSTEGNO PER LE PERSONE CON DISTURBO MENTALE
B79
CONSORZIO SOLIDARIETA’ PERCORSI DI NORMALITA’ E SOSTEGNO PER LE PERSONE CON DISTURBO MENTALE
B79
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Tabella 3 - Elenco degli Altri Soggetti che partecipano al Partenariato di Progetto.
Altri Soggetti Titolo Operazione Proposta Codice Operazione
ASSOCIAZIONE IL GABBIANO ONLUS
PERCORSI DI NORMALITA’ E SOSTEGNO PER LE PERSONE CON DISTURBO MENTALE
B79
A.R.E.E. e A.PS.I.A. COMUNITA’ TERAPEUTICA ORPHEUS
G36
ASSOCIAZIONE DONNE AL TRAGUARDO
FONDO DI SOLIDARIETA’ PER UNA RESIDENZA INTEGRATA
D246
A.S.A.R.P. (ASSOCIAZIONE SARDA ATTUAZIONE RIFORMA
PSICHIATRICA)
PROGETTO DI INSERIMENTO LAVORATIVO IN CAMPO RICREATIVO SOCIALE CULTURALE PER IL MIGLIORAMENTO DEL BENESSERE SOCIALE
I24
Associazione IAL CISL PERCORSI DI NORMALITA’ E SOSTEGNO PER LE PERSONE CON DISTURBO MENTALE
B79
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3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto
Tabella 4 - Impegni specifici assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto
Soggetto del Partenariato Impegno Specifico Priorità Attribuita all’Impegno
Specifico
Comune di Cagliari
Realizzazione delle operazioni indicate nel
progetto integrato e raccordo con le linee
d’azione, i servizi, le risorse umane e
strutturali indicati nel PLUS della Città di
Cagliari, per quanto attiene il settore di
riferimento del presente P.I.
Indispensabile
Comune di Cagliari
Disponibilità di spazi attrezzati per
l’attività stabile del Gruppo Tecnico, del
comitato di coordinamento e per le
assemblee di partenariato al fine di
costituire un ufficio stabile di
programmazione, coordinamento,
attuazione del Progetto Integrato.
Indispensabile
ASL 8 Dipartimento Salute Mentale
Intervento specialistico nella presa in
carico della persona,nella globalità e
complessità dei bisogni, della famiglia e
dei contesti in relazione a tutte le
operazioni previste nel Patto
Importante
ASL 8 Dipartimento Salute Mentale Budget di salute – budget ad personam Indispensabile
ASL 8 Dipartimento Salute Mentale
Disponibilità di spazi attrezzati per
l’attività stabile del Gruppo Tecnico, del
comitato di coordinamento e per le
assemblee di partenariato al fine di
costituire un ufficio stabile di
programmazione, coordinamento,
attuazione del Progetto Integrato.
Indispensabile
Il partenariato di progetto ha caratteristiche di settorialità, determinate dalla presenza di organismi
dediti in misura considerevole e/o esclusiva ad azioni ed interventi rivolti a persone sofferenti
mentali, nonché caratteristiche di territorialità definita, determinata dalla presenza di enti pubblici a
valenza comunale (Cagliari) e sovracomunale (ASL 8 e provincia di Cagliari). Il Partenariato di
Progetto ha mantenuto la composizione del pre-partenariato con incremento del numero dei
partecipanti a seguito di accorpamenti successivi alla prima assemblea. Un solo organismo ha
rinunciato alla firma del Protocollo d’Intesa per sopraggiunti problemi in capo alla sua
organizzazione.
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Cooperativa Sociale CTR
Attività di assistenza educativa a
domicilio, accompagnamento e guida
(impiego di circa 07
educatori/02psicologi/01psichiatra).
Costituzione di n° 06 gruppi famiglia da
localizzare in aree prioritarie del
territorio della ASL8
Indispensabile
Solidarietà Consorzio
Supportare, facilitare la nascita e lo
sviluppo imprenditoriale di cooperative
sociali in una logica di concertazione e
integrazione
Indispensabile
Primavera 83 Realizzazione di una fattoria sociale e
annessa foresteria Indispensabile
Servizi Sociali Comunità educativa Integrata per
minori Indispensabile
A.S.A.R.P. Promuovere la nascita della
associazione degli utenti della salute mentale
indispensabile
A.S.A.R.P. Promuovere la costituzione della
Cooperativa Sociale di tipo B di utenti della salute mentale
indispensabile
A.S.A.R.P.
Favorire la socializzazione e l’emancipazione delle persone con
sofferenza mentale in spazi sociali e culturali aperti al territorio
indispensabile
A.S.A.R.P. Creare opportunità di lavoro stabile e duraturo nel tempo per persone con
sofferenza mentale indispensabile
Cooperativa Sociale Giardino Aperto
Sviluppare opportunità di lavoro per persone svantaggiate attraverso un sistema solidaristico basato “sulla
convenienza reciproca”
indispensabile
Cooperativa Sociale Giardino Aperto
Creare situazioni lavorative basate sulle potenzialità/attitudini della
persona sofferente mentale indispensabile
Cooperativa Sociale
Giardino Aperto
Far diventare la persona sofferente mentale parte socialmente attiva
attraverso la sua azione lavorativa
Indispensabile
A.R.E.E. Onlus - A.Ps.I.A.
Realizzare una comunità terapeutica
per adolescenti con patologie
psichiatriche
Indispensabile
Associazione Donne al Traguardo
Acquisire n. 5 alloggi, sostenendone gli oneri di avvio (contratti, allacci utenze,
arredi, attrezzature) Indispensabile
Associazione Donne al Traguardo
Rendere disponibile il proprio circolo di aggregazione per i lavori di gruppo e
per attività di inclusione sociale e animazione
Importante
Associazione Donne al Traguardo
Utilizzare i centri di prima accoglienza già avviati dall’associazione come osservatori di transito prima della
creazione dei 5 nuovi gruppi famiglia
Indispensabile
A.S.A.R.P mette a disposizione la propria sede
legale e gli strumenti operativi importante
Cooperativa sociale Giardino Aperto
mette a disposizione la propria sede e strumenti operativi importante
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Solidarietà Consorzio mette a disposizione la sua sede legale per incontri fra i partners
Importante
A.R.E.E. Onlus. mette a disposizione le proprie
professionalità Importante
A.Ps.I.A. mette a disposizione le proprie professionalità
importante
Tabella 5 - Impegni collettivi assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto
Impegno Specifico Priorità Attribuita all’Impegno Specifico Definizione e sottoscrizione di un accordo di cooperazione per la gestione del Progetto Integrato e il funzionamento del Partenariato di Progetto
indispensabile
Definizione e sottoscrizione di una Carta di Principi
importante
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4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO
4.1. Analisi di contesto
A. Situazione attuale del contesto territoriale / tematico / settoriale del Progetto Integrato di Sviluppo
Contesto istituzionale e normativo. La proposta di Progetto Integrato di Sviluppo ha come oggetto la promozione e l’implementazione dei servizi della salute mentale, rivolti al territorio di competenza della ASL 8, coincidente con il territorio della Provincia di Cagliari così come definito dalla L.R. 9/2001. In particolar modo, nell’area urbana di Cagliari a cui si farà riferimento specifico per evidenziarne le peculiarità che la differenziano dal resto del territorio. La salute mentale rappresenta un obiettivo prioritario per la Regione Sardegna. In particolare il Piano sanitario della Regione si propone di riorganizzare i propri servizi di salute mentale sulla base dei principi contenuti nella Dichiarazione di Helsinki, sottoscritta da tutti i Governi europei. Il Piano sanitario Regionale, di concerto con il Piano dei servizi sociali, prospetta dunque un sistema integrato che consenta una presa in carico del sofferente mentale basata su promozione del benessere mentale, lotta contro esclusione e stigmatizzazione, prevenzione dei problemi legati alla salute mentale, creazione di servizi integrati ed efficaci e sul recupero e il reinserimento in società di coloro che hanno sofferto gravi problemi di salute mentale. Nello specifico, la ASL 8 di Cagliari, approvando il Piano strategico triennale, ha istituito in via sperimentale e dato avvio al Dipartimento di Salute Mentale, onde garantire, a livello territoriale, l’uniformità nella risposta alla domanda di salute e rafforzare e qualificare i servizi e i programmi per la tutela della salute mentale prevedendo l’apertura, pur graduale nel tempo, di 6 Centri di Salute Mentale distribuiti in maniera uniforme su tutto il territorio, aperti 24 ore su 24 tutti i giorni della settimana, dotati di posti letto per l’accoglienza diurna e notturna. Infine con la L.R. 23/2005, ha recepito la Legge Quadro 328/2000, prevedendo una nuova programmazione degli interventi di Politica Sociale. Lo strumento di questa programmazione è il Piano Locale Unitario dei Servizi alla Persona (PLUS), che consente l’integrazione tra le politiche sociali e sanitarie. Tale integrazione assume particolare rilievo nel caso della salute mentale che rappresenta un terreno di confine tra sociale e sanitario. La salute mentale è stata indicata nei PLUS della Provincia come una delle priorità della programmazione e, nel PLUS dell’ambito di Cagliari, si fa esplicito riferimento al patto per il sociale…… Contesto economico e sociale La Provincia di Cagliari è la più estesa della Sardegna e conta il maggior numero di abitanti (33%) sul totale della popolazione isolana. I residenti nell’area in oggetto, al 31 dicembre 2004, erano di 550.697, con un incremento nel numero di abitanti del 2,8% rispetto al censimento del 1991. Da questa situazione bisogna distinguere il Comune di Cagliari che, nel medesimo periodo, ha subito un decremento della popolazione del 12%. Lo stato della popolazione residente al 31 dicembre 2004 (Tab. 1) mostra, sia per il tasso di femminilità che per la percentuale di stranieri residenti, valori superiori nel comune di Cagliari confrontati con gli analoghi valori provinciali, rispettivamente 53,3% e 1,5% contro il 51,2% e l’1,1%. Tab.1 Stato della popolazione al 31 dicembre 2004
Popolazione residente Famiglie
MF Ambito M F
v.a % di colonna
Tasso di femminilità v. a. % di
colonna
% stranieri residenti
Comune di Cagliari 75.272 86.193 161.465 29,3% 53,4% 67.954 32,9% 1,5%
Provincia 268.967 281.730 550.697 100,0%
51,2% 206.343 100,0%
1,1%
Fonte: Elaborazione della Provincia di Cagliari su dati Istat
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È da segnalare inoltre che, mentre la Provincia di Cagliari nel suo complesso è la più giovane d’Italia, nel capoluogo si assiste ad un processo di invecchiamento della popolazione particolarmente accentuato. Dal punto di vista economico, la Provincia di Cagliari è caratterizzata da una forte concentrazione delle attività produttive con una capacità di generare occupazione per i propri abitanti e rappresenta, insieme a quella di Olbia-Tempio, il volano dell’economia regionale (vedi tab. 2). Tab.2 Indicatori macroeconomici delle nuove provincie Provincia Composizione % addetti
2001 Tasso crescita addetti
1991-2001 Produttività
Tasso di crescita 1996-2002
Cagliari
38,10
1,4
3,6
Carbonia Iglesias 7,01 -0,89 5,7
Medio Campidano 4,65 0,63 3,0
Nuoro 9,65 0,21 2,7
Ogliastra 2,82 -0,19 5,6
Olbia-Tempio 10,08 0,87 4,4
Oristano 8,46 -0,14 1,7
Sassari 19,24 0,23 0,1
Sardegna
100
0,50
3,1
Fonte: Elaborazione CRENOS su dati ISTAT
Il tasso di occupazione, in quanto rapporto tra occupati e popolazione residente di età superiore a 14 anni, misura la capacità del sistema di utilizzare le risorse umane. Per l'Italia questo indicatore risulta particolarmente basso: solo il 56% (come a dire che circa una persona su due in età lavorativa è impiegata nel ciclo produttivo), contro il 64% della media dei paesi dell'Unione Europea e degli Stati Uniti.” [Istat, La rilevazione delle forze di lavoro] La Provincia di Cagliari con un tasso di occupazione totale del 38,8% evidenzia una scarsa capacità di utilizzo delle risorse umane. Ciò si ripropone anche nel Comune di Cagliari, sebbene il valore sia superiore a quello provinciale (39,4%). Anche la partecipazione al lavoro da parte della popolazione femminile risulta essere inferiore rispetto al dato nazionale (42,7%).
Tab.3 Tasso di occupazione per genere e totale
Ambito Maschi Femmine Totale
Comune di Cagliari 48,6% 31,5% 39,4%
Provincia di Cagliari 50,9% 27,5% 38,8%
Fonte: Elaborazione della Provincia di Cagliari su dati Istat
L’indicatore più importante nell’analisi del mercato del lavoro di un territorio è il tasso di disoccupazione. Mentre a livello provinciale il tasso di disoccupazione è del 21,6%, il comune capoluogo registra un tasso di disoccupazione del 19,4%, con una disoccupazione femminile del 21,6% superiore a quella maschile di quattro punti percentuali.
Tab. 4 Tasso di disoccupazione per genere e totale
Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione giovanile
Ambito Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale
Comune di Cagliari 17,6% 21,6% 19,4% 53,42% 63,06% 57,76%
Provincia di Cagliari
17,9% 27,3% 21,6% 49,75% 64,53% 56,11%
Fonte: Elaborazione della Provincia di Cagliari su dati Istat
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Per quanto riguarda il capitale umano, con riferimento agli obiettivi sanciti a Lisbona dall’Unione Europea, non potendo disporre di dati disaggregati per provincia, possiamo individuare alcuni indicatori che ci permettono di fare il punto sulla qualificazione professionale in Sardegna. In primis, i giovani che hanno completato la scuola superiore 56,7% con un abbandono scolastico del 32,6%. Inoltre gli adulti che partecipano a percorsi di formazione permanente sono il 6%. Questi dati mostrano un ritardo nel perseguimento degli obiettivi europei. Entrando nello specifico delle problematiche sociali, relative alla salute mentale i dati epidemiologici evidenziano che nella Regione Sardegna il 20-25% della popolazione adulta soffre una condizione di disagio psichico; in particolare 1,5 -2,5% della popolazione presenta un disturbo di tipo psicotico. Una quota di adolescenti, tra il 7 e il 10%, manifesta problemi di disagio e difficoltà nell’esistenza. Il tasso di suicidi è intorno al 10,3 contro alla media nazionale del 8 ogni 100.000 abitanti. Il 10% della popolazione carceraria presenta un disturbo mentale significativo. Il numero di cittadini sardi negli ospedali psichiatrici giudiziari è più del doppio della media nazionale, 46 per milione di abitanti, di contro alla media nazionale del 22 per milione. Per quanto concerne il settore specifico della salute mentale è necessario indicare ulteriori elementi. Per esempio, la Legge Finanziaria 1995 n°724/94, articolo 3 comma 5, ha stabilito che i redditi prodotti dai beni mobili ed immobili degli ospedali psichiatrici dimessi siano destinati all’attuazione di quanto previsto dal Progetto Obiettivo Tutela Salute Mentale 1994/1996, ovvero, in generale, per interventi nel settore psichiatrico come successivamente confermato e stabilito dalla Legge Finanziaria per il 2001 n°388/2000 art.98, che impone specificamente di destinare alla produzione di reddito, attraverso la vendita o locazione, i beni mobili ed immobili degli ex OO.PP., già assegnati o da destinare alle Aziende Sanitarie Locali o Ospedaliere, nonché di utilizzare i redditi in tal modo prodotti prioritariamente per la realizzazione delle strutture territoriali, in particolare residenziali, nonché centri diurni con attività riabilitative. Allo stato attuale le opportunità lavorative e socio riabilitative per le persone con problemi di sofferenza mentale sono fortemente carenti e i servizi territoriali di salute mentale e la comunità nel suo insieme faticano a dare risposte soddisfacenti. Le famiglie sopportano un carico assistenziale enorme e le persone con sofferenza mentale si sentono private del diritto alle cure e alla speranza di guarigione. I servizi di emergenza sono fortemente incentrati su sistemi coercitivi che peggiorano le condizioni di salute delle persone e i servizi territoriali su un modello prevalentemente ambulatoriale e farmacologico. E’ in atto nella ASL n° 8, e anche nel resto della Sardegna, un processo di grande trasformazione che richiede condivisione, presenza e partecipazione attiva, oltre che degli operatori della salute mentale, dei familiari e degli stessi tenti della salute mentale. Un processo orientato verso la piena attuazione della riforma psichiatrica e dei diritti fondamentali della persona. Il contesto in cui il progetto si inserisce è quindi in evoluzione e presenta una ricchezza straordinaria di attori istituzionali e della società civile.
B. Risorse materiali e immateriali di riferimento per il Progetto Integrato di Sviluppo Il Progetto Integrato di Sviluppo si propone di valorizzare le risorse materiali e immateriali cui il Patto "Sofferenti mentali" fa riferimento, potenziando indirettamente anche le risorse istituzionali e comunitarie non direttamente coinvolte nel Progetto Integrato. Dall’analisi del contesto sono emerse criticità che non consentirebbero di utilizzare e valorizzare pienamente le risorse. Tali criticità si riferiscono alla debolezza dell’integrazione tra le attività sanitarie e le attività sociali e altri limiti si sono evidenziati in alcune aree di intervento. Per quanto riguarda l’integrazione sociosanitaria, la situazione attuale si caratterizza per la separazione degli interventi svolti dalle aziende sanitarie e dai comuni in relazione ai bisogni delle persone e delle famiglie. In riferimento all’adolescenza si riscontra una rara partecipazione dei soggetti appartenenti a questa fascia d’età, come corresponsabili nella gestione degli interventi. I servizi a loro destinati non coglierebbero la specificità dell’adolescenza, oppure la rappresentano in modo parziale. Le criticità delle azioni rivolte alle persone con disabilità in sintesi si possono ricondurre ad una mancanza di integrazione tra servizi, alla insufficiente assunzione di responsabilità degli enti locali finalizzata alla progettazione e attuazione degli interventi, e al carente sostegno alle famiglie per la costruzione di piani personalizzati. I servizi territoriali risultano inadeguati ai bisogni, non collegati in modo sinergico con le altre agenzie educative e sociali e con debole capacità di valorizzare le risorse nel territorio.
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Si riportano sinteticamente gli elementi essenziali relativi alle risorse materiali (risorse ambientali, e culturali, infrastruturali, aziendali, etc.) immateriali (capitale umano, competenze specifiche, etc.). A.S.A.R.P. L’Associazione fa parte della rete nazionale dell’UNASAM (Unione Nazionale Associazioni Salute Mentale – oltre 150 Associazioni impegnate su tutte le regioni d’Italia) e, attraverso l’UNASAM, della rete Europea EUFAMI. Attualmente l’ASARP mette in campo le seguenti risorse: immateriali :
• Gli scambi culturali ed esperenziali con Associazioni italiane ed Europee • Il Centro di ascolto della Sede Regionale • Il Segretariato sociale • La formazione dei volontari, familiari, utenti e cittadini • I Gruppi di auto-mutuo-aiuto • Il servizio di consulenza previdenziale e giuridica • La redazione del periodico degli utenti “Onde Corte” • Il laboratorio di informatica • I laboratori culturali (ceramica, dècoupage, pittura, canto musicato, ecc..) • L’organizzazione e gestione di seminari e convegni sul tema della salute mentale • L’organizzazione di gite e attività di socializzazione • Il sostegno alle famiglie e l’accompagnamento in situazioni specifiche materiali: • la sede Regionale sita in Quartu S.Elena (con gli strumenti operativi) • la sede provinciale di Nuoro (per interscambi di esperienze) • la sede provinciale di Sassari (per interscambi di esperienze) • n°20 volontari
COOPERATIVA SOCIALE GIARDINO APERTO La Cooperativa Sociale Giardino Aperto ha tra i suoi fini statutari l’inserimento lavorativo di persone socialmente svantaggiate con particolare attenzione a quelle sofferenti mentali. Dal 2003 la Cooperativa svolge un attività commerciale. L’esperienza fatta ha portato ad intendere il commercio in maniera “collaborativa ” in modo tale da intendere produttori e consumatori non come soggetti divisi ma come un’unica entità organica. Per questo motivo la cooperativa Giardino Aperto aderisce all’A.G.C.I. (Centrale Cooperativa) all’interno della quale è promotrice di un Consorzio nel quale sono presenti i Produttori, i Prestatori di Servizi e i Gruppi di Consumo. Questa organizzazione si è data delle regole principali che vedono come priorità imprescindibili l’utilizzo del lavoro di persone socialmente svantaggiate, il consumo di prodotti “sardi”, la trasparenza dei prezzi nel passaggio tra produzione e consumo. In questo patto tematico le professionalità messe a disposizione sono 1 responsabile commerciale ed 1 Quadro. Tra le risorse materiali la Sede Operativa attrezzata e un mezzo di trasporto. Con questo progetto si intende valorizzare la professionalità e le produzioni di quelle Cooperative che hanno al loro interno persone socialmente svantaggiate che non riescono a veder riconosciuti per il valore reale i prodotti nell’organizzazione del mercato tradizionale. Comune di Cagliari Assessorato delle Politiche Sociali, cui fanno capo la programmazione, la progettazione e la realizzazione dei servizi rivolti alla generalità della popolazione, agli anziani, alle persone con disabilità, ai minori e alle famiglie, agli immigrati e nomadi, ai sofferenti mentali, alle donne in condizione di particolare disagio. I servizi erogati sono inquadrabili nelle tipologie "domiciliari", "intermedi", "residenziali" e "trasferimento di denaro".
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La struttura dell'Assessorato, rispetto alle risorse umane disponibili è costituita da: Dirigente 1 Funzionario in P.O. 3 Funzionario amministrativo 2 Assistente Sociale Resp. Servizio area
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Assistente Sociale Resp. Territoriale
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Assistente Sociale 30 Collaboratore amministrativo
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Vigilatore d’infanzia 4 Esecutore socioassistenziale
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Operatore tecnico 36 Psicologo 4 Pedagogista (in convenzione)
3
Il comune si è dotato di un CESIL con il relativo personale (in convenzione) Responsabile 1 Operatore di sportello 2
L’offerta di servizi a regia comunale è comprensiva di strutture socio-assistenziali così riassumibili: 5 asili nido, 1 Centro polivalente per bambini e famiglie, 4 comunità alloggio, 7 Centri di aggregazione polivalenti 1 ludoteca 1 Casa di riposo “Vittorio Emanuele” (4 comunità alloggio e 2 case protette), 3 Centri di aggregazione polivalenti, Ex Casa delle madri - ( Ristrutturazione richiesta su fondi POR 2000-2006 – Mis. 5.2 per azioni a favore dei disabili), 1 Centro per l’autonomia, Ex Scuola “S. Maria Goretti” - Ristrutturazione richiesta su fondi POR 2000-2006 – Mis. 5.2, per attuazione del presente progetto integrato, 1 Centro della Solidarietà “Giovanni Paolo II” ( al cui interno sono garantiti servizi di accoglienza residenziale descritti in seguito), 1 Casa Albergo, 1 campo sosta per ROM1 Centro di pronta accoglienza. L'Azienda Sanitaria Locale n. 8 di Cagliari Il Dipartimento di Salute Mentale è la struttura preposta all'erogazione delle prestazioni finalizzate alla prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione del disagio psichico, del disturbo mentale e della disabilità psicofisica della persona nell'arco della vita; i servizi del DSM sono quindi rivolti all’età evolutiva e all’età adulta. Il Dipartimento di Salute Mentale è dipartimento strutturale, costituisce il sistema integrato di strutture, presidi, operatori che nell'ambito della ASL programma, promuove, attua, coordina e verifica le attività di prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento sociale a favore degli utenti, anche mediante l'integrazione socio-sanitaria I Servizi di Neuropsichiatria Infantile si occupano dell’accoglienza e presa in carico degli utenti nella fascia di età compresa fra 0 e 18 anni, affetti da patologie o da situazioni di disagio nella sfera neuropsichica. Nel territorio aziendale sono presenti cinque presidi ai quali afferiscono 44 operatori
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Le articolazioni funzionali del Dipartimento per la Salute Mentale in età adulta, diffusi su tutto il territorio dell’ASL 8, sono: Centro di salute mentale
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Centro diurno 2 Centro alocologia 1 Centro psichiatria forense 1 Servizio psichiatrico di diagnosi e cura
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Comunità terapeutica 2 Casa famiglia 2
Le risorse umane impegnate nel Dipartimento ammontano a 338 unità così suddivise: Direttore DSM 1 SALUTE MENTALE ADULTI Tot. Unità 293 Direttore CSM 5 Medici dirigenti struttura semplice 17 Medici dirigenti 38 Psicologo dirigente struttura semplice 1 Psicologo dirigente 16 Collab.re prof.le Assistente sociale coord. 1 Collab.re prof.le Assistente sociale 17 Collab.re prof.le san. Esperto infermiere 1 Collab.re prof.le san. Infermiere coord. 5 Collab.re prof.le san. Infermiere 119 Collab.re prof.le san Educatore prof.le 10 Opera.re prof.le II^ cat. Infermiere generico 2 Ausiliario spec.socio economale 3 Ausiliario spec.socio assistenziale 15 Operatore Sociosanitario 14 Operatore tecnico addetto assistenza 16 Collab.re amministrativo 3 Assistente amministrativo 4 Coadiutori Amministrativi 2 Commesso 1 NEUROPSICHIATRIA INFANZIA E ADOLESCENZA Tot. Unità 44 Neuropsichiatri infantili 6 di cui 4 a convenzione Fisiatri 1 Psicologi 8 Assistenti Sociali 2 Logopedisti 6 Fisioterapisti 15 Ausiliari socioeconomali 6 Ausiliari sociosanitari 2 Coadiutore amministrativo 1
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Cooperativa Sociale CTR La Cooperativa Sociale CTR - Comunicazione Territorio Relazione opera da vent'anni per offrire proposte e soluzioni nei servizi sanitari, sociali, di comunicazione e di formazione. L’attività si distingue per l'approccio interdisciplinare ai problemi delle persone e per la ricerca continua di nuove soluzioni per la qualificazione dei servizi pubblici e privati. Il progressivo consolidarsi di CTR è legato allo spiccato spirito di impresa sociale, all'attenzione che riserviamo all'efficienza organizzativa, alla pianificazione e controllo dei risultati e ad un sistema di valutazione costante delle attività dei dipendenti e dei collaboratori. A partire dal 1998 la CTR ha maturato una significativa esperienza nel campo della riabilitazione psichiatrica. I servizi della CTR per la salute mentale sono articolati in strutture residenziali (Comunità), strutture semiresidenziali (Centri diurni) e attività di carattere socio-educativo. La struttura della cooperativa rispetto alle risorse umane disponibili nell’area della Salute mentale presso la provincia di Cagliari è costituita da: Dirigente 1 Responsabile d’area 1 Coordinatore 4 Educatore professionale 16 Infermiere professionale 15 Medico psichiatra 2 Supervisore Medico psichiatra
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Operatori sociosanitari 6 A.R.E.E. onlus - Associazione Regionale Età Evolutiva - è un'associazione avente come finalità la promozione e l’attuazione di servizi ed interventi in ambito socio-assistenziale, sanitario ed educativo connessi alle problematiche dell’età evolutiva. A questi obiettivi, essenziali per garantire aiuto, guida, assistenza sociale ed educativa ai minori e alle loro famiglie, si aggiungono le seguenti finalità:
− lo studio e la ricerca relativa alle problematiche connesse all'età evolutiva, con particolare attenzione alle situazioni biologiche, psicologiche, sociali, culturali, fonti di disagio e difficoltà;
− la promozione di iniziative a carattere scientifico, culturale e informativo, tendenti a favorire il dibattito attorno alle tematiche proprie dell'età evolutiva, nel soggetto normale ed eccezionale secondo modalità e canali ritenuti via via più opportuni, compresa la redazione della rivista aree;
− la formazione e aggiornamento dei propri soci e di tutti coloro che operano nell'ambito dell'età evolutiva, nel settore pubblico e privato;
− la sperimentazione finalizzata alla progettazione e attuazione di servizi rivolti ai soggetti in difficoltà, indispensabile premessa per il miglioramento delle conoscenze sull’età evolutiva e per la realizzazione di progetti di intervento più efficaci.
Il personale a disposizione del progetto è: 1 Neuropsichiatra Infantile 3 Psicoterapeuti dell’adolescenza 2 Psicologi
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L'A.Ps.I.A. (Associazione Psicoterapia Infanzia Adolescenza) nasce in data 09.12.1993 grazie ad alcuni operatori dell'Istituto di Neuropsichiatria Infantile dell'Università di Sassari e delle AA.SS.LL., già operanti all'interno dell'associazione A.R.E.E., con lo scopo di garantire un approccio più sistematico al lavoro teorico-clinico e di ricerca proponendo un Corso organico di formazione per «OPERATORI PSICOTERAPEUTI DELL'ETÀ EVOLUTIVA». Con Decreto Ministeriale 25 maggio 2001 l’Associazione ha ottenuto il riconoscimento di Scuola di Specializzazione in psicoterapia parificata per laureati in Psicologia e Medicina e chirurgia.
Il personale a disposizione del progetto è: 1 Neuropsichiatra Infantile 3 Psicoterapeuti dell’adolescenza 2 Psicologi
Solidarietà Consorzio Cooperativo Sociale SOLIDARIETÀ è un consorzio cooperativo sociale che opera nel tessuto sociale della provincia di Cagliari con lo scopo di stimolare e favorire la collaborazione fra le cooperative e le associazioni di volontariato e quelle di utenti organizzati sviluppando il principio della sussidarietà, offrendo servizi innovativi mirati a migliorare la qualità globale della vita delle fasce deboli, con particolare attenzione all’inserimento sociale e lavorativo dei cittadini che soffrono condizioni di svantaggio e di emarginazione. Questi sono i numeri aggregati del consorzio: 15 cooperative sociali 574 posti di lavoro 297 SOCI 68 ”preziosi inserimenti (persone svantaggiate)” 10,5 milioni di euro di fatturato 8 COOPERATIVE CERTIFICATE UNI EN ISO 9001 Capitale sociale € 150.000 Il Consorzio Solidarietà coordina le attività delle cooperative socie impegnate in attività di: • Gestione di servizi socio – assistenziali, sanitari ed educativi, • Sostegno educativo specializzato nell’ambito delle devianze minorili e assistenza ai portatori di handicap, • Assistenza domiciliare e/o educativa agli anziani, ai minori, disabili, sofferenti mentali e a tutte le fasce deboli della comunità locale, • Attività educativa residenziale e semiresidenziale a favore di tossicodipendenti, di sofferenti mentali e di persone in condizione di marginalità sociale, • Gestione di attività diverse finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Nello specifico il consorzio si è organizzato in aree tematiche. Nel 2002 ha aderito al progetto Salute Mentale promosso dal Consorzio Nazionale Gino Mattarelli e assieme ad altri 16 consorzi provinciali di cooperative sociali ha sviluppato un percorso, che oltre che formare ha consolidato delle prassi organizzative. In parternariato con il Consorzio Nazionale, SOLIDARIETA’ ha partecipato al progetto “Mondi Solidali”, attivato in collaborazione con le cooperative socie, la Caritas Italiana e le Caritas locale realizzando l’apertura a Cagliari, (2005) di due Sportelli d’Ascolto rivolti a cittadini con disagio mentale e alle loro famiglie, al fine di creare intorno a queste problematiche, una rete di sostegno costituita da Enti Locali, Associazioni, imprese sociali. L’esperienza maturata ha permesso di avviare questi importanti progetti in collaborazione con le cooperative socie e gli attori istituzionali del territorio: 1) N° 2 gruppi appartamento nel comune di Dolianova 2) Costruzione di progetti individuali integrati di assistenza educativa col CSM Cagliari Ovest, la famiglia, la persona 3) Protocollo d’intesa con l’Azienda U.S.L. n°8 per l’inserimento lavorativo di persone con disturbo mentale nelle cooperative socie 4) Avvio di cantieri per la creazione di opportunità di inserimento lavorativo di persone con disturbo mentale _
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Il Gabbiano Onlus Il Gabbiano Onlus opera nel campo della prevenzione e superamento del disagio psico-sociale attraverso lo sport, la cultura e il lavoro. Nata dalle attività riabilitative all'interno di un Centro di Salute Mentale, per la spontanea esigenza di utenti, familiari e operatori, tende a porsi in un contesto quanto più solidale con la rete comunitaria volendosi distinguere e decentrare, ma anche integrare, rispetto alle funzioni istituzionali delle strutture psichiatriche L’associazione iIl Gabbiano conta attualmente 121 soci, di cui 12 volontari. Essendo una associazione, è aperta a tutti e non esistono distinzioni formali fra soci e volontari. Attualmente le attività sono le seguenti: nuoto, calcio, yoga, atletica, teatro, tennis. Cooperativa Servizi Sociali La Cooperativa Servizi Sociali costituita nell’ 1986 è composta prevalentemente da Pedagogisti, Psicologi, Educatori, Assistenti Sociali.. Essendo una organizzazione non lucrativa di utilità sociale, (L.381/91) con le sue attività persegue l’interesse generale della comunità, la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio-assistenziali ed educativi. L'attività prevalente dall'inizio del suo operare sino al 2001, si è caratterizzata per la collaborazione con la Provincia di Cagliari con cui ha co-gestito per quindici anni svariati servizi sociali specialistici di competenza dell'Ente rivolti prevalentemente a sostegno di minori in difficoltà e alle loro famiglie, secondo un approccio multidisciplinare e sistemico. La Cooperativa Servizi Sociali ha maturato esperienza pluriennale nel settore dei servizi alla persona ed in particolare nella gestione di Comunità Alloggio per minori; a questo proposito già collabora con numerosi Servizi Sociali comunali per l’ attivazione di progetti di inserimento residenziale di minori presso le Comunità gestite dalla Cooperativa. La gestione di Comunità Alloggio per minori ha costituito in questi ultimi anni, dal 1998 ad oggi, l’ attività prevalente della Cooperativa che ha ravvisato in questo tipo di progetto la sua vocazione prevalente in questo momento storico L’elevata specializzazione e il continuo aggiornamento riguardante tematiche educative e psicologiche nonché quelle relative alla gestione di comunità e in senso più ampio alla gestione d’impresa sociale, hanno portato il management della cooperativa, a ritenere opportuno capitalizzare le proprie esperienze, investendo nell’acquisto di un immobile, nel comune di Capoterra, per la creazione di una Comunità Alloggio a carattere socio-educativo per adolescenti in gravi situazioni di disagio familiare che ha visto l’avvio nell’anno 2004. Nell’ambito specifico della sofferenza mentale, la Cooperativa ha gestito,dal 2001 al 2005, un Gruppo Appartamento per disabili mentali adulti portatori di disturbo mentale, in convenzione con il Comune di Cagliari, ampliando così la sua esperienza di gestione di Comunità anche in questo settore. Ha aderito inoltre al progetto “Mondi Solidali”, attivato in collaborazione con il Consorzio Solidarietà di Cagliari e di quello Nazionale “CGM”, la Caritas Italiana e le Caritas locali e ha realizzato l’apertura a Cagliari, (2005) di uno Sportello d’Ascolto rivolto a cittadini con disagio mentale e alle loro famiglie, al fine di creare intorno a queste problematiche, una rete di sostegno costituita da gli Enti Locali, Associazioni, imprese sociali. Ha realizzato inoltre in collaborazione con il CSM di Cagliari ovest, da maggio a settembre 2005, un Progetto di Assistenza educativa domiciliare rivolto a sofferenti mentali adulti. L’ organigramma della cooperativa rispetto alle risorse umane disponibili è costituita da: Dirigente 1 Responsabile 1 Coordinatore 1 Supervisore Medico Neuropsichiatria Infantile
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Educatore professionale 7 Collaboratore amministrativo
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Operatore ausiliario 1 Animatore 1 Volontari Servizio Civile 2
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Cooperativa Primavera 83 La cooperativa PRIMAVERA 83, nasce nel 1983 su iniziativa dell’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Cagliari. Nel 1999 entra a far parte della compagine sociale del consorzio Solidarietà. Nello svolgimento delle proprie attività, la cooperativa PRIMAVERA 83, si muove tra tre diversi obiettivi: - come Impresa, fornire servizi ai clienti, secondo criteri di qualità ed economicità; - come Cooperativa, dare continuità di occupazione lavorativa alle migliori condizioni economiche, sociali e professionali tramite la gestione in forma associata; - come Cooperativa Sociale, perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di attività produttive che determinano l’integrazione sociale nella vita attiva di persone svantaggiate attraverso il loro inserimento nel mondo del lavoro. La PRIMAVERA 83 possiede la certificazione di qualità UNI EN ISO 9001-2000 per inserimento lavorativo e sull’ attività imprenditoriale della gestione del verde. Inoltre possiede la certificazione SOA Categoria OS24:VERDE E ARREDO URBANO – CLASS. V - € 5.164.568,99
Organico medio annuo complessivo 63 Soci 23 Persone svantaggiate 20 ”preziosi inserimenti” Capitale sociale € 57.500 Fatturato medio € 1,8 milioni
Associazione Donne al Traguardo Donne al Traguardo è nata nel 2001 per promuovere un’azione sociale a vantaggio delle donne maltrattate o disagiate in un’ottica di rete e un’azione culturale per valorizzare la presenza femminile. Attualmente conta 38 socie e circa 550 fruitori delle varie iniziative attivate con l’impiego di personale volontario in possesso di adeguate qualifiche tra cui psichiatri, psicologici, counselor, educatori, avvocati, giornalisti, insegnanti ed altri esperti nelle varie materie (cucina, ceramica, pittura, teatro, bioetica, danza, ginnastica estetica, giardinaggio, lingue straniere, musicoterapica ed altro). Nel 2002, nell’hinterland cagliaritano, ha aperto una casa autogestita di prima accoglienza alla quale, nel 2005, se n’è aggiunta una seconda a Cagliari sita nel centro di solidarietà comunale. Nel 2003 ha avviato un centro di aggregazione sociale aperto a tutti (uomini e donne) che ospita iniziative di intrattenimento, di inclusione sociale, di sostegno psicologico (singolo e di gruppo) e di aiuto materiale. L’azione intrapresa comprende anche una mirata e personalizzata fornitura di viveri, vestiario, arredi, attrezzature per favorire e sostenere il ritorno ad una vita normale e indipendente delle donne assistite con le quali, quando possibile, si mantiene una costanza di rapporto. Dal 2002 promuove un premio per storie di donne che raccoglie e pubblica, a scopo pedagogico e di tutela, i vissuti e le capacità di resistenza femminile e dal 2003 organizza un concorso di cucina sarda per valorizzare un sapere tipico della popolazione femminile. Entrambe le iniziative coinvolgono emigrati sardi residenti in Italia e all’estero. Comune di Villasor Assessorato ai Servizi Sociali – in capo a tale assessorato è la programmazione e la realizzazione di tutti i servizi alla persona e alla famiglia, mediante utilizzo di personale interno, in convenzione e risorse strutturali.
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IAL – CISL Lo IAL, Istituto Addestramento Lavoratori, in Sardegna ha iniziato la propria attività come Associazione no profit in maniera stabile nel 1975, con il Centro di Formazione Professionale di Alghero, in Provincia di Sassari. Il settore di intervento prescelto, poi consolidato nel tempo, è stato quello Turistico-alberghiero, con attività formative di primo livello rivolte a giovani disoccupati. Dal 1980 la medesima attività è stata realizzata anche nel Centro di Oristano, capoluogo della provincia omonima. Dal 1984 lo IAL SARDEGNA ha orientato la propria strategia di intervento nel senso di una diversificazione di settori, estendendo la propria presenza alla provincia di Cagliari con il Centro di Quartu S. Elena, rafforzando successivamente quella nella provincia di Sassari con i Centri di Ozieri e di Sassari e ponendo le basi per un’azione concreta e stabile nella provincia di Nuoro. Sin dalla seconda metà degli anni ’90, si è andato definendo un concreto intervento, sempre più pervasivo e mirato, dell’Informatica applicata e, trasversalmente in tutti i settori, di monografie di orientamento/alfabetizzazione; di fatto lo IAL ha individuato la strategicità dell’Information Technology, predisponendo iniziative di disseminazione di una delle competenze di base più rilevanti nell’attuale Società dell’Informazione. Allo scopo si è dotato di un sistema informativo interno, strutturato a rete, per la gestione delle variabili amministrative e per la relazionalità fra settori, sedi formative e funzioni operative; attualmente l’Istituto è predisposto per i lavoro in rete, per i collegamenti fra soggetti e funzioni, come la progettazione e la gestione, e per la condivisione di risorse di conoscenza e di know how. Lo IAL SARDEGNA è in possesso dell’accreditamento della regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del lavoro e Formazione Professionale per le Macrotipologie: A-B-C- UTENZE SPECIALI nelle diverse sedi Formative dislocate sul territorio regionale. L’Agenzia è, altresì, in possesso della certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2000 Rilasciata da CERTIQUALITY nel 2003. Negli ultimi anni lo IAL Sardegna ha maturato una forte esperienza nella formazione nel settore dell'assistenza socio – sanitaria e/o socio assistenziale divenendo tra l’altro PROVIDER ECM ACCREDITATO nell’ambito del Progetto “Integrazione e comunicazione nell’area della riabilitazione integrata, salute mentale e tossicodipendenze” in riferimento al programma POR. Sardegna Asse III Misura 5.3.
C. Analisi in ottica di genere del Progetto Integrato di Sviluppo.
I principi ispiratori che stanno alla base del presente Progetto Integrato promuovono pari opportunità fra uomini e donne nell’ambito delle tre variabili sociali che compongono il Progetto Individuale Integrato: la casa, il lavoro, la socialità nella prospettiva del benessere psico-sociale dei cittadini. Per tutte queste variabili, il Progetto Integrato, prevede attraverso le varie operazioni, soluzioni articolate e diversificate in modo da consentire l’effettiva realizzazione di pari opportunità. Il Progetto dedica un’attenzione particolare ai problemi delle donne, più vulnerabili in situazioni di disgregazione del nucleo familiare, in quanto spesso non titolari di un reddito proprio e quindi con maggiore difficoltà ad emanciparsi da situazioni di maltrattamenti intra-familiare che, spesso, sono all’origine di una situazione transitoria o permanente di disagio psichico. Riservando quote dell’abitare in eguale misura per gli uomini e per le donne; ampliando la specificità delle opportunità di diverse professionalità nell’ambito lavorativo; prevedendo luoghi di vita che valorizzino competenze di genere attraverso percorsi che consentano l’attuazione di un reale diritto di cittadinanza. il Progetto intende attivare azioni finalizzate al superamento dell’isolamento, in un’ottica di inclusione sociale e di valorizzazione e implementazione dei saperi, con particolare attenzione alle specificità femminili. Il Progetto prevede anche la realizzazione di piccoli nuclei abitativi per le donne e i loro figli
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che vivono un momento particolarmente difficile per quanto riguarda la salute mentale, in un’ottica di superamento delle problematiche legate alla mancanza di reale autonomia: assenza o carenza di reddito (determinata da una forte esclusione dal mondo del lavoro); difficoltà nel reperire soluzioni abitative adeguate, alternative al vivere in famiglia, in grado di accogliere la madre con i figli; assenza di una rete sociale/relazionale di supporto. Se consideriamo i partners del Progetto Integrato si nota una particolare attenzione nella valorizzazione delle differenze di genere sia nell’ambito della progettualità che nell’ambito delle compagini sociali: - l’Associazione Donne al Traguardo, costituita da sole donne, impegnata a favorire l’inclusione sociale delle stesse su vari fronti, propone un progetto interamente dedicato a quelle donne che, al disagio psichico, uniscono difficoltà abitative, di inserimento lavorativo e di carenza o assenza di reddito. - Il Comune di Cagliari valorizza l’ottica di genere attraverso l’intervento complessivo che si dovrà realizzare successivamente all’azione infrastrutturale di recupero della ex scuola elementare. L’efficacia sui risultati di pari opportunità, a più livelli, è così riassumibile: A) alta incidenza della presenza femminile nei servizi di cura alla persona al cui interno sono riconducibili l’insieme di servizi ( a carattere residenziale e diurni) che troveranno localizzazione nella ex scuola S.Maria Goretti; B) benefici in termini di sollievo, sostegno e accompagnamento nelle funzioni di cura, generalmente, svolte dalla donna nella famiglia “normale” così come, e a maggior ragione, nelle famiglie in cui sono presenti uno o più persone con disturbo mentale; C) garantire a donne in condizione di disagio psichico l’accesso a fonti di finanziamento. - La cooperativa Giardino Aperto applica il Contratto Collettivo Nazionale consentendo, alle lavoratrici inserite al lavoro, di godere di tutti i diritti riconosciuti loro per legge, inoltre, i “tempi di lavoro” della Cooperativa sono “flessibili”, in quanto pensati in funzione di inserimenti lavorativi di persone sofferenti mentali ma, estesi secondo la necessità, a chiunque ci lavori. La compagine sociale si configura in tal modo: tre soci su 5 sono donne. Nel Consiglio di Amministrazione 2 amministratori su 3 sono donne. - Solidarietà Consorzio. Nel Consiglio di Amministrazione 5 membri su 7 sono donne. Fra i soci, 10 su 15 cooperative socie hanno come loro rappresentante legale una donna. - Servizi Sociali. Tutte e 4 le componenti del Consiglio di Amministrazione, inclusa la presidente, sono donne. Nella compagine sociale 8 soci su 11 sono donne. - Primavera 83 . La presidente del Consiglio di Amministrazione, rappresentante legale della cooperativa, è una donna - A.S.A.R.P: Il Consiglio Direttivo è composto da 9 persone: 8 donne e 1 uomo. La rappresentante legale è una donna. AREE Onlus Il personale che verrà impiegato nella realizzazione del progetto sarà composto al 50% da donne. A.Ps.I.A Il personale che verrà impiegato nella realizzazione del progetto sarà composto al 50% da donne.
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D. Analisi della sostenibilità ambientale del Progetto Integrato di Sviluppo
L’insieme delle azioni infrastrutturali proposte nel presente progetto integrato, prevedono l’abbattimento delle barriere architettoniche e/o l’adeguamento in tal senso degli spazi utilizzati.
S. M. Goretti - Centro diurno polivalente e residenze autogestite
(strutture residenziali e/o semiresidenziali ad alta intenzionalità terapeutica, con sostegno continuativo (24h), destinate ad ospitare persone con disturbo mentale). Nella ristrutturazione dell’immobile verranno utilizzati materiali riciclabili ed a basso impatto energetico; in particolare è previsto:
- l’utilizzo di infissi in legnoalluminio con vetrocamera selettivo, prevedendo la tecnologia di installazione “a secco” con utilizzo del precedente telaio a muro;
- le nuove murature saranno realizzate con laterizi ad elevate prestazioni termoigrometriche (tipo poroton);
- gli impianti di climatizzazione invernale sono del tipo radiante (a pavimento o a soffitto) con impiego di fluido vettore a basse temperature, caldaia a condensazione alimentata a gas ed utilizzo della struttura come volano termico, con miglioramento generale del benessere ambientale dato dalla assenza di moti convettivi forzati;
- si prevede l’integrazione dell’acqua calda sanitaria con pannelli solari termici.
- si prevede il recupero delle acque meteoriche raccolte in copertura per l’irrigazione degli spazi esterni di pertinenza
L’intervento prevede il recupero di una ex scuola elementare, attualmente inutilizzata poiché sostituita da due edifici scolastici edificati negli ultimi anni a servizio del quartiere; l’ubicazione dell’immobile permetterà il suo utilizzo sia alla scala locale che sovracomunale, poiché si colloca nella prima cintura urbana dell’area metropolitana, garantita tale ampia accessibilità anche dalla presenza di servizi di mobilità urbana.
Per quanto concerne invece gli interventi:
Comunità Educativa Integrata a carattere residenziale per adolescenti
La Comunità Educativa Integrata necessita in primo luogo di una struttura abitativa adeguata e funzionale sotto tutti i punti di vista, rispondente alle esigenze dei minori e a quelle della normativa in vigore. Verrà realizzata usufruendo dell’ area fabbricabile di proprietà della stessa cooperativa Servizi Sociali, a completamento della Comunità per adolescenti attualmente esistente, prevedendo la sopraelevazione dell’immobile sito a Capoterra.
Tale intervento verrà realizzato mediante l’utilizzo di materiali ecocompatibili e tecnologie a basso impatto ambientale: utilizzo di tecniche di risparmio idrico, di risparmio energetico e di fonti energetiche rinnovabili) Al contempo verranno rispettati i canoni di costruzione preesistenti. L’ubicazione della struttura permetterà la fruizione della stessa da parte di enti ed istituzioni appartenenti al contesto territoriale appartenente alla Provincia di Cagliari.
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È a disposizione il progetto preliminare su cui ha già espresso parere favorevole di fattibilità il Comune di Capoterra ed è in corso di redazione il progetto definitivo.
Fattoria Sociale con annessa foresteria per persone con disturbo mentale
Si prevede di realizzare una struttura per l’avvio di una fattoria sociale con annessa foresteria per persone con disturbi mentali anche dimessi da Ospedali psichiatrici giudiziari in AREA AGRICOLA ( MQ.17.000, SERRE MQ 2000, SPAZI COPERTI CONNESSI ALL’ATTIVITA’ MQ. 350)
Gli interventi verranno realizzati su strutture preesistenti di proprietà della Cooperativa Primavera 83 e avranno come oggetto la realizzazione di :
• costruzione ed avvio di una foresteria per 6 persone con disturbi mentali
• costruzione di spazi dedicati all’accoglienza e attività di laboratorio e di formazione
• realizzazione di pertinenze infrastrutturali e sistemazioni esterne con arredo a parco giardino
Tutti gli interventi verranno realizzati mediante l’utilizzo di materiali eco-compatibili e tecnologie a basso impatto ambientale che si caratterizzano per il risparmio idrico ed energetico; al contempo verranno rispettati i canoni di costruzione preesistenti. L’ubicazione della struttura permetterà la fruizione della stessa da parte di enti ed istituzioni appartenenti al contesto territoriale appartenente alla Provincia di Cagliari.
Per tutte le strutture residenziali: nel pieno rispetto delle normative vigenti, risultano caratterizzate dalla dimensione di tipo familiare, situate in centri abitati, facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici, integrate nel tessuto sociale, per evitare “villaggi” di tipo manicomiale.
L’intervento denominato Fondo di solidarietà per una residenza integrata ha l’obbiettivo di creare cinque nuclei familiari (massimo tre donne per ciascuno oltre agli eventuali figli al seguito) che trovino nella convivenza una soluzione ai problemi comuni. Nella ricerca delle abitazioni si cercherà di privilegiare soluzioni adeguate e a norma che rispettino le esigenze di adulti e bambini. Le case, possibilmente, dovranno essere dotate di spazi all’aperto. Inoltre, l’accorpamento di più nuclei, consentirà una migliore gestione dei consumi.
Struttura di cura residenziale
Associazione Donne al Traguardo. L’intervento denominato Fondo di rotazione per una residenza integrata ha l’obbiettivo di creare cinque nuclei familiari (massimo tre donne per ciascuno oltre agli eventuali figli al seguito) che trovino nella convivenza una soluzione ai problemi comuni. Nella ricerca delle abitazioni si cercherà di privilegiare soluzioni adeguate e a norma che rispettino le esigenze di adulti e bambini. Nell’inidividuazione degli alloggi si privilegeranno quelli dotati di spazi verdi all’aperto. Inoltre, l’accorpamento di più nuclei, consentirà una migliore gestione dei consumi. A.R.E.E-A.Ps.IA. Nella struttura di cura residenziale per adolescenti nell’adattamento e nella gestione della struttura verrà prestata particolare attenzione all’impatto ambientale e inoltre sarà rigorosamente rispettata la normativa vigente in materia di smaltimento di rifiuti.(al posto di quello di prima)
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Cooperativa Giardino Aperto. L’intervento, che ha come obiettivo la nascita di una rete di consumo di prodotti “sardi” e tipici provenienti dalle zone interne della Sardegna destinati alle zone più popolate e turistiche, promuove il rapporto diretto tra produttore e consumatore sostenendo l’ambiente. Lo fa in quanto diminuiscono i materiali di imballaggio delle merci, che percorrono pochi chilometri per arrivare del produttore al consumatore con un notevole risparmio di energia e la produzione di minore inquinamento.
E. Progetti in atto correlati con il Progetto Integrato di Sviluppo Il progetto integrato si inserisce nell’ambito della programmazione socio-sanitaria definita mediante lo strumento del PLUS, in fase di approvazione nei diversi ambiti della ASL 8. Per quanto riguarda il PLUS della città di Cagliari, il settore della salute mentale è emerso come prioritario per la programmazione socio-sanitaria all’interno del PLUS medesimo e, per l’attuazione delle politiche di sviluppo individuate, il presente progetto è stato considerato strategico. Nell’ambito delle finalità che il presente Progetto Integrato di Sviluppo intende realizzare, si evidenziano alcune iniziative promosse da alcuni soggetti del partenariato che rientrano nella tematica della sofferenza mentale:
• Progetto d’Inserimento Lavorativo Pazienti Psichiatrici - Deliberazione n° 52/6 del 09/11/2005 della Regione della Sardegna “Finanziamenti in favore ai Comuni per la realizzazione dei progetti obiettivo a favore di soggetti affetti da disturbi mentali e da minorazione psichica L.R 15/92 e L.R. 20/97” finanziamento richiesto dal Comune di Cagliari e promosso in collaborazione con l’ASL n° 8 di Cagliari;
• Centro Servizi per l’inserimento Lavorativo dei Soggetti Svantaggiati ORIENTA-LAVORO
CAGLIARI POR Sardegna 2000/2006 Misura 3.4 Fondo Sociale Europeo promosso dal Comune di Cagliari;
• Progetto “Intervento riabilitativo rivolto a soggetti da disturbi mentali gravi, mediante inserimento lavorativo” promosso dall’ASL n° 8 di Cagliari Dipartimento di Salute Mentale e finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna;
• Centro di ascolto, attività di sostegno psicologico, counseling individuale e gruppi di aiuto-aiuto promossi dall’Associazione Donne al Traguardo nell’ambito del circolo di aggregazione sociale di Cagliari. Le donne affette da disagio psichico che ne fanno richiesta o le ospiti delle case autogestite di prima accoglienza attivate dall’associazione possono accedere gratuitamente a questi servizi.
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F. Soggetti coinvolti nella definizione e attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo Nell’ambito della definizione e attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo, i soggetti che sono stati coinvolti sono:
• Comune di Cagliari • Provincia di Cagliari • ASL 8 • Comune di Villasor • Associazione Sarda per l’Attuazione della Riforma Psichiatrica (A.S.A.R.P.) • Solidarietà Consorzio • Coop. Cada Die • Coop. Servizi Sociali • Ass. ne Donne al Traguardo • Ass. ne AREE e Ass. ne APSIA • Coop. Sociale Giardino Aperto a.r.l. • Coop. Sociale CTR • Ass. ne Il Gabbiano • Coop. Primavera 83 • IAL-CISL
Associazione Donne al Traguardo Motivazioni: Il nostro obbiettivo principale è quello di promuovere l’inclusione culturale, sociale, politica delle donne. La popolazione femminile è colpita tuttora (specialmente nelle realtà meno evolute), da una insufficiente considerazione del suo ruolo sociale dalla quale origina, spesso, disistima, malessere generalizzato, emarginazione fino a sfociare in vero e proprio disagio psichico. Le donne, e in special modo quelle che investono tutto nella vita familiare e affettiva, si ritrovano a dover assorbire in pieno la crisi che colpisce in questi anni la famiglia con l’aggravante di un maggiore (se non totale) carico di cure parentali (figli minori, parenti anziani e disabili). Accade sempre più spesso di incontrare donne le cui famiglie si sono disgregate e che, prive di casa e di lavoro, sollecitano dai servizi del territorio una risposta immediata a questi problemi. Se già per le donne cosiddette “normali” la strada è in salita, per quelle con disagio psichico l’ostacolo è quasi invalicabile per la difficoltà di trovare e mantenere un’occupazione. Si registra, inoltre, una condizione di isolamento e di emarginazione che difficilmente le donne svantaggiate riescono a superare con le proprie forze per la carente offerta di momenti e luoghi socializzanti. A questa realtà se ne aggiunge un’altra meno conosciuta che riguarda le donne immigrate spesso con figli minori che fanno registrare tutti i disagi legati alla emarginazione sociale e all’impiego in ruoli lavorativi che non consentono una vita familiare e sociale neppure lontanamente vicina alla sufficienza. Ciò è all’origine di un disagio psichico i cui pesanti effetti sono prevedibili a breve scadenza. Obbiettivo generale: Offrire alle donne con disagio psichico una risposta abitativa senza vincoli o limiti di permanenza, alla quale possano concorrere con le proprie risorse nel superamento dei vecchi modelli assistenzialistici. Garantire sostegno e monitoraggio costante nelle relazioni di convivenza, nel ruolo educativo e nel percorso verso una vita del tutto autonoma, offrendo una adeguata rete di figure specializzate e ambiti sociali “aperti” attinti dal volontariato. Promuovere adeguati percorsi di orientamento professionale. Obbiettivi specifici: Reperire alloggi sul libero mercato, arredarli e attrezzarli per l’ospitalità di donne svantaggiate (massimo tre per casa oltre gli eventuali figli minori al seguito). Sostenerle nelle fasi di avvio (contratti, organizzazione della casa, regole interne). Favorire l’inserimento lavorativo e sollecitare la partecipazione delle donne svantaggiate ad iniziative e contesti amicali che ne favoriscano la socializzazione e l’inclusione sociale. Risultati attesi. Favorire l’uscita delle donne con disagio psichico dagli istituti di ricovero e cura e dalle comunità protette con azioni che garantiscano il ritorno ad una vita autonoma, compreso il ricongiungimento con l’eventuale prole.
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IL Comune di Cagliari partecipa alla progettazione integrata con una pluralità di intenzioni e motivazioni: 1) Realizzare logiche di concertazione permanente nella prospettiva della costituzione di una rete stabile, in grado di operare in modo integrato, sulla base di un’attività congiunta, nella prospettiva del superamento delle cause di marginalità sociale delle persone con disturbo mentale, attraverso la valorizzazione di tutte risorse delle comunità locali; 2) Costruire un partenariato stabile che condivide linguaggio, metodologie e obiettivi, per rispondere al meglio ai bisogni delle persone con disturbo mentale; 3) Costruire percorsi di normalità per le persone con disturbo mentale, tramite l’attuazione di progetti personalizzati che mirano a corresponsabilizzare ciascuna organizzazione/ente locale/servizio territoriale nel proprio ruolo; 4) Realizzare interventi multistakeholder che possano favorire l’integrazione, verso l’inclusione sociale delle persone con disturbo mentale, con un particolare riferimento alla possibilità di configurare risposte orientate sulle tre variabili sociali: casa, lavoro, socialità, nella prospettiva del benessere psico-sociale dei cittadini. 5) Costruire percorsi condivisi permanenti per l’individuazione di strumenti di valutazione che consentano il monitoraggio degli interventi attivati 6) Implementazione rafforzamento di esperienze di buone prassi integrate tra gli attori del patto come metodo di lavoro I risultati attesi sono: 1) Attuazione di una logica di welfare locale delle responsabilità, attraverso il rafforzamento dell’integrazione, della cooperazione e dell’interazione interistituzionale tra gli attori pubblici e privati del territorio che partecipano a programmare e realizzare le politiche sociali 2) Miglioramento delle condizioni economiche e della qualità della vita delle fasce deboli della popolazione nelle aree urbane 3) Rafforzamento dell’offerta di assistenza alternativa e maggiore flessibilità dell’offerta di servizi alle persone con disturbo mentale 4) Miglioramento delle competenze professionali di tutti gli attori del patto 5) Qualificazione, rafforzamento e messa in rete delle cooperative sociali e delle organizzazioni di volontariato 6) Aumento dell’occupabilità delle persone con disturbo mentale
Cooperativa PRIMAVERA 83: MOTIVAZIONI: Valorizzare il potenziale imprenditoriale nella gestione e manutenzione del verde della stessa cooperativa per offrire alla comunità locale nuove opportunità di inserimento sociale e lavorativo di persone con disturbo mentale in una logica integrata. Obiettivo generale: contribuire ad implementare le occasioni di integrazione sociale e lavorativa delle persone con disturbo mentale.
Obiettivi specifici: 1) restituire alle persone con disturbo mentale, contemporaneamente, il diritto al lavoro, alla casa ed all’abitare facilitando il raggiungimento degli obbiettivi fissati dal Piano Regionale dei Servizi Sociali e Sanitari; 2) contribuire al processo di “deistituzionalizzazione” e al reinserimento sociale dei pazienti ricoverati negli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG), con particolare riferimento ai dimessi, implementando così programmi di lotta allo stigma e al pregiudizio nei confronti delle patologie mentali.” I risultati attesi dall’attuazione del progetto sono: Avviare la Fattoria sociale per permettere a persone con disturbo mentale, anche dimesse dagli ospedali psichiatrici giudiziari, di reinserirsi nella comunità locale.
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Cooperativa Servizi Sociali MOTIVAZIONI: realizzare interventi multistakeholder che possano favorire l’integrazione, verso l’inclusione sociale di ragazzi con disturbo mentale all’interno di un contesto educativo, non individuabile come sanitario, quindi non stigmatizzante, ma ugualmente protettivo. Obiettivo generale: implementare l’offerta di residenzialità qualificata, nel territorio regionale, per adolescenti con problematiche familiari e con disturbo mentale. Obiettivo specifico: 1) ridurre il rischio di istituzionalizzazione degli adolescenti, causato dallo sradicamento a lungo termine, dai propri ambiti di appartenenza; 2) favorire il rientro dei minori nel nucleo di appartenenza. Risultati attesi dall’attuazione del progetto sono: 1)ridurre il fenomeno dell’allontanamento dei minori con disturbo mentale dal territorio regionale, dal contesto familiare e sociale di riferimento per prevenire il rischio di istituzionalizzazione e creare le condizioni per il rientro del minore nel suo nucleo; 2)implementare i servizi attualmente esistenti, per meglio venire incontro alle diverse esigenze dell’utenza, in una logica di filiera; 3)consolidare il lavoro di rete con i Servizi socio-sanitari e sociali del territorio, il Tribunale per i Minorenni, il privato sociale, il volontariato, le famiglie; 4)diminuire la devianza minorile e i fenomeni di disagio sociale. . SOLIDARIETA’ Consorzio MOTIVAZIONE: il Consorzio è stato il primo promotore del Patto “Percorsi di normalità e sostegno per le persone con disturbo mentale”, con lo scopo di costruire, implementare, rafforzare un parternariato stabile, al fine di promuovere l’integrazione e la condivisione di strumenti, metodologie e obiettivi verso un welfare di comunità che risponda al meglio ai bisogni delle persone con disturbo mentale. Obiettivo generale: Consolidare e rafforzare l’area consortile “Salute mentale” per facilitare, ottimizzare, orientare le cooperative socie nelle attività di cura e di inserimento lavorativo e sociale di persone con disturbo mentale. Obiettivi specifici: 1) implementare le opportunità di inserimento lavorativo delle persone con disturbo mentale; 2) implementare l’offerta di soluzioni abitative per persone con disturbo mentale adulte e minori; 3) contribuire al processo di deistituzionalizzazione di adulti e minori con disturbo mentale nella logica del programma “Ritornare a casa” (delibera regionale n. 42/11 del 4.10.2006). Risultati attesi dall’attuazione del progetto: Coordinare, orientare e supportare le cooperative socie al fine di rafforzare le azioni imprenditoriali nelle attività di cura e di inserimento lavorativo di persone con disturbo mentale in una logica di integrazione gli attori pubblici e privati del territorio che partecipano a programmare e realizzare le politiche sociali;
A.S.A.R.P. MOTIVAZIONI: L’Associazione è fermamente convinta che attraverso il lavoro e l’integrazione sociale è possibile intraprendere percorsi di ripresa concreti. Ciò è fortemente sostenuto anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla Conferenza di Helsinky. Inoltre esiste ampia letteratura che dimostra che solo ridando senso alla propria esistenza sono possibili percorsi di guarigione. Inoltre il rapporto diretto e costante con le persone con sofferenza mentale rafforza la nostra convinzione: il tempo della vita non può essere cadenzato dal nulla. Gli affetti, le relazioni sociali, l’impegno, il lavoro, sono fondamentali per il benessere delle persone. Obiettivo specifico dell’intervento è migliorare le condizioni di salute delle persone riducendo il ricorso ai ricoveri, aumentare il grado di autostima restituendo dignità e diritti alle persone, alleggerire il carico assistenziale delle famiglie creando opportunità di socializzazione e impegno lavorativo. I risultati attesi sono: la nascita della Associazione e Cooperativa degli utenti, miglioramento delle condizioni economiche e della qualità della vita delle persone con sofferenza mentale attraverso la produzione di reddito, migliorare il benessere sociale della collettività aumentando le opportunità di occupazione per le persone svantaggiate e contrastando ogni forma di esclusione sociale, combattere stigma e pregiudizi.
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Cooperativa sociale Giardino Aperto. MOTIVAZIONI: Incentivare il lavoro delle persone svantaggiate attraverso un sistema solidaristico non vincolato alla commessa pubblica ma basato sulla “convenienza reciproca” che porta occupazione e miglioramento del tenore di vita per tutti livelli coinvolti nella rete. Creazione di un modello ripetibile di interscambio tra zone fortemente popolate e paesi dell’entroterra applicabile in tutte le aree della Sardegna. Nascita di impiego anche nelle aree di produzione interne della Sardegna con la gestione dei servizi primari affidati a “persone del luogo”. Obiettivo generale: migliorare la qualità della vita di tutti i soggetti coinvolti produttori, consumatori, lavoratori svantaggiati e non. Obiettivi specifici: inserimento lavorativo di persone svantaggiate con particolare attenzione alla salute mentale, incentivare il consumo di prodotti locali, agevolare a fronte di una stessa o inferiore spesa l’acquisto di prodotti di migliore qualità e la produzione lavoro. I risultati attesi sono:
• rafforzamento dell’impresa sociale orientata all’inserimento lavorativo di persone con sofferenza mentale che agisce sul mercato senza vincolarsi esclusivamente al rapporto col pubblico;
• dar vita ad un modello d’impresa ripetibile in altri contesti territoriali; • inserimento lavorativo di persone sofferenti mentali con rapporto di lavoro duraturo; • diminuire il carico assistenziale del servizio pubblico; • fidelizzare il cliente; • dare servizi non ancora offerti sul mercato.
A.R.E.E. Onlus - A.Ps.I.A. – Comune di Villasor Motivazioni:
Promuovere l’accesso alle risorse, e ai servizi soprattutto legato al disagio mentale in età adolescenziale.
Obiettivi Specifici
Promuovere azioni di integrazione sociale dei soggetti a rischio di esclusione.
Garantire la presa in carico personalizzata per i sofferenti mentali in età pubero-adolescenti
Risultati Attesi
• Creazione di un centro di eccellenza per la cura del disagio mentale giovanile La ASL n° 8 di Cagliari Dipartimento Salute Mentale partecipa alla progettazione integrata con una pluralità di intenzioni e motivazioni: 1) Realizzare logiche di concertazione permanente nella prospettiva della costituzione di una rete stabile, in grado di operare in modo integrato, sulla base di un’attività congiunta, nella prospettiva del superamento delle cause di marginalità sociale delle persone con disturbo mentale, attraverso la valorizzazione di tutte risorse delle comunità locali; 2) Costruire un partenariato stabile che condivide linguaggio, metodologie e obiettivi, per rispondere al meglio ai bisogni delle persone con disturbo mentale; 3) Costruire percorsi di normalità per le persone con disturbo mentale, tramite l’attuazione di progetti personalizzati che mirano a corresponsabilizzare ciascuna organizzazione/ente locale/servizio territoriale nel proprio ruolo; 4) Realizzare interventi multistakeholder che possano favorire l’integrazione, verso l’inclusione sociale delle persone con disturbo mentale, con un particolare riferimento alla possibilità di configurare risposte orientate sulle tre variabili sociali: casa, lavoro, socialità, nella prospettiva del benessere psico-sociale dei cittadini. 5) Costruire percorsi condivisi permanenti per l’individuazione di strumenti di valutazione che consentano il monitoraggio degli interventi attivati 6) Implementazione rafforzamento di esperienze di buone prassi integrate tra gli attori del patto come metodo di lavoro
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I risultati attesi sono: 1) Attuazione di una logica di welfare locale delle responsabilità, attraverso il rafforzamento dell’integrazione, della cooperazione e dell’interazione interistituzionale tra gli attori pubblici e privati del territorio che partecipano a programmare e realizzare le politiche sociali 2) Miglioramento delle condizioni economiche e della qualità della vita delle fasce deboli della popolazione nelle aree urbane 3) Rafforzamento dell’offerta di assistenza alternativa e maggiore flessibilità dell’offerta di servizi alle persone con disturbo mentale 4) Miglioramento delle competenze professionali di tutti gli attori del patto 5) Qualificazione, rafforzamento e messa in rete delle cooperative sociali e delle organizzazioni di volontariato 6) Aumento dell’occupabilità delle persone con disturbo mentale Cooperativa Sociale CTR Le motivazioni che sostengono la partecipazione della Coop Soc CTR al presente progetto integrato sono quelle di incentivare la sperimentazione e realizzazione di modelli progettuali di deistuzionalizzazione di utenti inseriti presso comunità protette mediante la creazione dei gruppi famiglia. Inoltre, ci si propone di partecipare ad un adeguamento degli assetti organizzativi dei servizi, rinforzare la compartecipazione di interessi e strategie nelle azioni degli enti locali e servizi comunitari.
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4.2. Analisi SWOT
Tabella 6 - Rappresentazione sintetica della SWOT
Punti di Forza Punti di Debolezza Ambito A A.1 Riorganizzazione dei servizi di salute mentale A.2 Programmazione integrata nei PLUS A.3Crescente interesse politico-istituzionale e dell’associazionismo per le problematiche legate alla salute mentale A.4 La presenza e il ruolo attivo delle Associazioni di familiari e utenti A.5 Rapporto diretto tra strutture di consumo e produzione A.6 Affrancamento della persona dalla dipendenza dell’intervento assistenziale di sostegno economico A.7 Costituzione di un sistema economico/commerciale integrato a sostegno dell’impresa sociale A.8 I gruppi d’acquisto organizzati dai sofferenti mentali rivolti a persone “non svantaggiate” fanno diventare i proponenti parte sociale attiva Ambito B B.1 Presenza di personale qualificato e specializzato B.2 Crescita e diversificazione dei servizi incentrati sulla persona B.3 La presenza di una rete (enti locali, asl, cooperative, associazioni di tutela, volontariato, gruppi di auto-mutuo-aiuto) B.4 Presenza di risorse umane di elevata professionalità con competenze specifiche in materia di servizi ai minori B.5 Ripetibilità del modello Ambito C C.1 Integrazione fra tutti gli interventi a favore della persona, in un’ottica di presa in carico globale. C.2 Disponibilità di adeguate risorse per rispondere ai bisogni specifici delle donne. C.3 La forte presenza femminile nella cooperazione sociale e nelle associazioni di volontariato con ruoli di direzione Ambito D D.1 Ristrutturazione a basso impatto ambientale e utilizzo immobili pubblici in disuso e/o sottoutilizzati D.2 Ubicazione degli immobili in posizione centrale nel contesto cittadino D.3 Ampliamento di struttura presso edificio in cui è già presente un servizio di tipo educativo D.4 Ristrutturazione edificio privato messo a disposizione per creazione servizio terapeutico e riabilitativo innovativo legato alla cura dell’ambiente e alla sostenibilità ambientale D.5 Risparmio energetico, D.6 Riduzione materiali per l’imballaggio Ambito E E. 1 Esperienza quinquennale nella gestione di case di accoglienza per donne svantaggiate e nel loro reinserimento sociale e lavorativo E. 2 Esperienze maturate nell’ambito della gestione di impresa sociale nell’ambito dell’inserimento lavorativo e della gestione di servizi alla persona E. 3 Far parte di una rete in cui sono presenti risorse umane di elevata professionalità con competenza specifiche in materia di politiche del lavoro in favore di soggetti svantaggiati E.4 Presenza di risorse umane di elevata professionalità con competenza specifiche in materia di politiche del lavoro in favore di soggetti svantaggiati
Ambito A A.1 Tessuto sociale non inclusivo desumibile da alcuni indicatori (presenze OPG, suicidi, ecc.) A.2 Stigmatizzazione delle persone con disturbo mentale A.3 Forti pregiudizi sul disturbo mentale (es. incurabilità, pericolosità, inaffidabilità, incomprensibilità, ecc.) A.4 Difficoltà da parte dei soggetti svantaggiati a rinuncia a consolidate forme di aiuto e sostegno economico A.5 Grave carenza di sostegno adeguato alle famiglie con persone con disturbo mentale e scarsa informazione sui diritti e le opportunità di cura e assistenza A.6 Difficoltà a individuare un “significativo” numero di persone disponibili a dedicare parte del loro tempo (in maniera stabile) a persone con disturbo mentale. A.7 Difficoltà per le persone con sofferenza mentale a mantenere e trovare amici Ambito B B.1 limitate risorse materiali B.2 Frammentazione dell’offerta dei servizi B.3 limitata disponibilità di risorse economiche a sostegno di iniziative in favore dell’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati B.4 Limitata disponibilità all’accoglienza dei soggetti svantaggiati da parte del mondo del lavoro B.5 limitata possibilità di stabilizzazione dell’offerta B.6 Incertezza sulla possibilità di prosecuzione dei servizi Ambito C C.1 Scarsa cultura di genere; C.2 Insufficienti opportunità lavorative rispetto alle attitudini e professionalità delle donne. C.3 Il grande carico assistenziale che ricade prevalentemente sulle donne C.4 Difficoltà delle donne con d.m. a reperire alloggi sul libero mercato Ambito D D.1 Limitata disponibilità di immobili e spazi D.2 Limitata integrazione logistica con strutture già preesistenti nel territorio D.3 Prevalenza degli interventi in ambito cittadino Ambito E E.1 Elevata componente di sperimentazione nell’ambito della realizzazione dei progetti E.2 Modalità operative e prassi non consolidate Ambito F F.1 Gestione di personale appartenente ad ambiti svantaggiate (sofferenza mentale); F.2 Necessità di adattare mezzi e macchinare a persone con handicap fisici; F.3 Insufficiente disponibilità di risorse per affrontare nuovi investimenti. F.4 Difficoltà di collaborazione con i referenti del servizio pubblico F.5 Sistema di gare d’appalto al ribasso
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E.5 Personalizzazione dei percorsi di inserimento lavorativo in favore dei soggetti svantaggiati E.6 Esperienze maturate nell’ambito dell’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati Ambito F F.1 Consolidata esperienza in ambito commerciale; F.2 Elasticità e capacità di adattamento ai cambiamenti generati dalle situazioni in divenire; F.3 Lunga esperienza diretta nel campo della salute mentale e dei diritti; F.4 Creazione di punti di riferimento di familiari in gran parte del territorio regionale F.5 Impegno a mantenere viva l’attenzione della collettività sulle questioni della salute mentale
Opportunità Rischi Ambito A A.1 Vivacità economica e nel tessuto produttivo della Provincia di Cagliari nel contesto dell’isola A.2 Nuovo utilizzo dei fondi della L.R. 20/1997 (budget di salute) A.3 Sviluppo sperimentazione nel contesto di progetti volti all’integrazione ed espressività A.4 Esistenza nel territorio di associazionismo impegnato nell’accoglienza familiare di persone svantaggiate A.5 Consolidata presenza della cooperazione sociale nella Provincia di Cagliari A. 6 Consolidata presenza di case di accoglienza per donne svantaggiate A.7 Esistenza di un grande mercato di consumo aggredibile Ambito B B.1 Costituzione di sinergie e lavoro di rete di tipo formale e informale per l’inserimento lavorativo B.2 Sviluppo di innovative politiche sul lavoro B.3 Possibilità di accedere a varie fonti di finanziamento per la realizzazione di progetti volti all’inserimento lavorativo mediante forme di collaborazioni fra enti pubblici e privati B.4 Superamento logiche di tipo assistenziale da parte degli utenti in capo ai servizi sociali e sanitari nell’area della salute mentale B.5 Possibilità di integrare le opportunità rivolte alle donne con disagio sociale ed economico con quelle rivolte alle donne con disagio psichico Ambito C C.1 Finanziamenti attraverso le misure dei POR C.2 Sussidi regionali (L.R. 20/97, Legge 68/99) nella fase di start up Ambito D D.1 Sviluppo politiche di sostenibilità ambientale in ambito sociale D.2 Riduzione dei costi di realizzazione e gestione di servizi di tipo residenziale e semiresidenziale Ambito E E.1 Sviluppo di rapporti di collaborazione con soggetti pubblici e privati E.2 Integrazione con iniziative a livello locale, regionale e nazionali Ambito F
Ambito A A.1 Crisi generale del mercato del lavoro A.2 Offerta formazione professionale inadeguata e limitata A.3 Sovraccarico eccessivo per le famiglie che fanno accoglienza senza adeguata formazione e sostegno A.4 Creazione di false aspettative nei confronti dei soggetti svantaggiati in merito all’acquisizione di livelli di autonomia A.5Organizzazione del lavoro che esclude l’integrazione di persone svantaggiate A.6 “Abbandono” del sostegno alla persona da parte delle strutture pubbliche preposte dei sofferenti mentali che entrano nel mercato del lavoro con pericolo di regressione Ambito B B.1 Duplicazione e molteplice offerta della stessa tipologia di servizi (effetto doppione) B.2 offerta limitata di disponibilità all’accoglienza rispetto all’eccessiva richiesta B.3 Aumento del carico di lavoro degli operatori appartenenti ai servizi sociali e sanitari Ambito C C.1 Ritardi significativi nell’erogazione dei finanziamento pubblici Ambito D Ambito E Ambito F
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5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO
5.1. Costruzione dell’albero dei problemi
Tabella 7 - Descrizione dell’albero dei problemi
Problema Generale
Problemi di Livello 1 Problemi di Livello 2
Problema 1 Percorsi di assistenza e cura standardizzati e non integrati per adulti e minori
Problema 1.1 Parcellizzazione degli interventi
Problema 2 Situazioni abitative e relazionali inadeguate
Problema 2.1 Abbandono e istituzionalizzazione anche fuori Sardegna di adulti
Problema 3 Habitat sociale non inclusivo
Problema 3.1 Grave isolamento sociale e affettivo
Problema 4.1 Interventi istituzionali a carattere assistenziale cronicizzanti e marginalizzanti Problema 4.2 Crisi del mercato del lavoro e del settore formativo Problema 4.3 Carenza nel settore della Formazione professionale
Problema 4 Livelli di autonomia gravemente limitati
Problema 4.4 Esclusione dal mondo del lavoro
Problema 5 Sovraccarico emotivo e assistenziale delle famiglie
Problema 5.1 Vissuti di isolamento ed abbandono delle famiglie
Problema 6 Allentamento delle relazioni di cura e solidaristiche all’interno delle famiglie
Problema 6.1 Sovraccarico di cure parentali e fragilità economica delle donne sole sofferenti mentali spesso anche con figli a carico Problema 7.1 Istituzionalizzazione di minori ed adolescenti in strutture fuori dalla Sardegna Problema 7.2 Allontanamento dal contesto sociale di appartenenza
Problema 7.3 ospedalizzazione e psichiatrizzazione crescente di minori e adolescenti
Problema 7.4 ricorso eccessivo all’utilizzo di psicofarmaci
Problema Generale Marginalità sociale e lavorativa delle persone con disturbo mentale
Problema 7 Luoghi di vita e contesti relazionali-affettivi inadeguati per minori e adolescenti con disturbo mentale
Problema 7.5 insufficiente sostegno alle famiglie
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Problema 8.1 Percorsi formativi insufficienti inadeguati e standardizzati Problema 8.2 Socializzazione insufficiente e/o “deviante”
Problema 8 Habitat sociale non inclusivo per minori ed adolescenti con disturbo mentale
Problema 8.3 Dispersione scolastica
Problema 9.1. Spopolamento dei “paesi” della provincia Problema 9.2. Mancanza di strutture di inserimento sociale/lavorativo
Problema 9 Mancanza di lavoro/socialità per le persone sofferenti mentali nella comunità di appartenenza Problema 9.3. Deficitario utilizzo delle
risorse dei “paesi” della Provincia
A. Descrizione dei singoli problemi
Problema Generale Marginalità sociale e lavorativa delle persone con disturbo mentale. L’attuale contesto sociale regionale comporta per la persona con disturbo mentale significative difficoltà di inserimento sociale e lavorativo e di esercizio dei diritti di cittadinanza. Problema 1 Percorsi di assistenza e cura standardizzati e non integrati per adulti e minori L’attuale sistema dei servizi di salute mentale offre interventi prevalentemente di tipo ambulatoriale, con limitata capacità di integrazione con i servizi sociali del territorio e con le organizzazione del terzo settore Problema 1.1 Parcellizzazione degli interventi Gli interventi nel campo della Salute Mentale forniscono spesso risposte frammentarie tendenti a contrastare il sintomo piuttosto che orientate alla presa in carico globale della persona sofferente. Problema 2 Situazioni abitative e relazionali inadeguate Per le persone con disturbo mentale esistono poche possibilità abitative sia autonome sia con livelli differenziati di assistenza. Problema 2.1 Istituzionalizzazione ed abbandono anche fuori Sardegna di adulti Spesso, a causa dell’impossibilità di trovare soluzioni abitative e di cura per persone con disturbo mentale, si ricorre all’istituzionalizzazione fuori dal territorio regionale. Problema 3 Habitat sociale non inclusivo Il pregiudizio e la stigmatizzazione nei confronti della malattia mentale producono rifiuto ed esclusione delle persone con disagio psichico. Problema 3.1 Grave isolamento sociale e affettivo Le persone con problematiche di sofferenza mentale spesso vivono in una situazione di solitudine ed esclusione. Problema 4 Livelli di autonomia gravemente limitati La malattia e l’emarginazione riducono le abilità e i livelli di autonomia dei sofferenti mentali.
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Problema 4.1 Interventi istituzionali a carattere assistenziale e cronicizzante Le risposte di tipo assistenziale dei servizi tendono alla cronicizzazione del disturbo mentale ed ostacolano l’emancipazione e l’esercizio dei diritti di cittadinanza. Problema 4.2 Crisi del mercato del lavoro e del settore formativo La crisi del mercato del lavoro riduce ulteriormente le possibilità di intraprendere percorsi di formazione ed inserimento lavorativo per i soggetti svantaggiati. Problema 4.3 Carenza del Settore della Formazione Professionale Il settore della Formazione Professionale in Sardegna è attualmente in crisi, inoltre nell’ambito della sofferenza mentale si rilevano ridotte possibilità di inserimento di persone con tale problematica in percorsi di formazione professionale Problema 4.4 Esclusione dal mercato del lavoro Le persone sofferenti mentali vengono escluse dal mercato del lavoro perché discontinue e hanno delle sintomatologie imprevedibili, per cui con loro è difficile pianificare e programmare.Non reggono allo stress. Molto spesso la difficoltà dell’inserimento è causata dallo stigma. La resa economica del loro lavoro è inferiore a quella di una persona non sofferente mentale. Problema 5 Sovraccarico emotivo e assistenziale delle famiglie La mancanza di una presa in carico globale delle persone con disturbo mentale da parte dei servizi lascia sole le famiglie nella gestione del carico assistenziale. Problema 5.1
Vissuti di isolamento ed abbandono delle famiglie La frammentarietà nella presa in carico non offre un adeguato sostegno alle famiglie che si trovano a da sole a vivere il dramma del disturbo mentale del proprio congiunto. Problema 6 Allentamento delle relazioni di cura e solidaristiche all’interno delle famiglie La trasformazione delle relazioni familiari anche in riferimento alla crisi del welfare state, porta le donne con disturbo mentale ad affrontare da sole il peso del carico familiare Problema 6.1 Sovraccarico di cure parentali e fragilità economica nelle donne sole sofferenti mentali anche con figli a carico Le donne sofferenti mentali vivono con maggiori difficoltà e minori risorse i problemi derivanti dal carico familiare Problema 7 Luoghi di vita e contesti relazionali-affettivi inadeguati per minori e adolescenti con disturbo mentale Gli ambienti di vita, familiari e comunitari producono spesso rifiuto, stigmatizzazione e isolamento sociale. Problema 7.1 Istituzionalizzazione di minori ed adolescenti in strutture fuori dalla Sardegna. Minori e adolescenti che necessitano di inserimenti in strutture di tipo residenziale, sia terapeutiche che di tipo integrato, non trovano risposte all’interno del territorio della regione.
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Problema 7.2
Allontanamento dal contesto sociale di appartenenza L’utilizzo di strutture di cura fuori dal territorio regionale rende più problematico il reinserimento sociale dei minori e degli adolescenti. Problema 8 Habitat sociale non inclusivo per minori ed adolescenti con disturbo mentale Gli ambienti di vita, familiari e comunitari producono spesso rifiuto, stigmatizzazione e isolamento sociale. Problema 8.1 Percorsi formativi insufficienti inadeguati e standardizzati
I percorsi della formazione professionale degli ultimi anni non favoriscono la partecipazione di
adolescenti con disagio mentale.
Problema 8.2 Socializzazione insufficiente e/o “deviante” Lo stigma nei confronti del disturbo mentale produce solitudine, esclusione ed emarginazione dal gruppo dei pari e dai contesti scolastici e formativi degli adolescenti che mettono in atto atteggiamenti provocatori e devianti. Problema 8.3 Dispersione scolastica La regione Sardegna ha indici di dispersione scolastica superiori sia alla media europea che nazionale, questo fenomeno riguarda soprattutto le persone più a rischio di esclusione quali quelle portatrici di disturbo mentale e rivela un disagio sociale diffuso. Problema 9 Mancanza di lavoro/socialità per le persone sofferenti mentali nella comunità di appartenenza Nella comunità di appartenenza si evidenziano gravi carenze in termini di accoglienza nell’ambito dell’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati. Problema 9.1. Spopolamento dei “paesi” della provincia Molti paesi vivono una situazione di spopolamento con relativo impoverimento economico e sociale, questo produce una situazione in cui le persone più deboli vedono mancare progressivamente indispensabili sostegni di inserimento socio/lavorativo, che gli permettono di vivere dignitosamente nella loro realtà, e sono costretti ad abbandonare il proprio paese di appartenenza per essere accolti in strutture lontane dai loro affetti. Problema 9.2. Mancanza di strutture di inserimento sociale/lavorativo L’inserimento lavorativo delle persone sofferenti mentali richiede delle situazioni appositamente create in cui i servizi sociali devono avere un ruolo di primo piano. Per un paese isolato creare da solo quest’organizzazione è molto difficoltoso e talvolta impossibile.
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Problema 9.3. Deficitario utilizzo delle risorse dei “paesi” della Provincia Molti “paesi” hanno in potenza le risorse legate al territorio che gli permetterebbero di organizzare una situazione che può realizzare un interessante numero di posti di lavoro, sottoforma di imprese sociali, in cui accogliere persone sofferenti mentali.
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5.2 Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari
Tabella 8 - Descrizione della matrice progettuale
Obiettivo Generale
Obiettivo Specifico Obiettivo Operativo
Operazioni
Obiettivo Specifico 1 Logiche di concertazione per l’operatività integrata
Obiettivo Operativo 1.1 Percorsi di normalità mediante l’adozione di progetti integrati
budget di salute – budget ad personam – progetto terapeutico abilitativo individuale
Obiettivo Specifico 2 Soluzioni abitative e di accoglienza rispondenti ai bisogni delle persone
Obiettivo Operativo 2.1 Soluzioni diversificate per abitare assistito a diversa intensità assistenziale
Adeguamento funzionale mediante ristrutturazione e recupero struttura ex-scuola Santa Maria Goretti, Organizzazione e cogestione di piccoli gruppi appartamento con livelli assistenziali differenziati
Obiettivo Specifico 3 Occasioni di integrazione individuate e implementate
Obiettivo Operativo 3.1 Opportunità diversificate di sviluppo relazionale e di partecipazione alla vita culturale e ricreativa
Adeguamento funzionale mediante ristrutturazione e recupero struttura ex-scuola Santa Maria Goretti, Organizzazione e cogestione di attività ricreative e culturali mirate stimolare l’espressività e la socializzazione, rivolte alla generalità della cittadinanza
Obiettivo Operativo 4.1 Opportunità di formazione e di inserimento lavorativo
Costruzione e attivazione di un sistema integrato di servizi secondo logiche di lavoro di rete fra partner pubblici e privati in materia di formazione e inserimento lavorativo
Obiettivo Operativo 4.2 Condizioni definite per l’attivazione di progetti individualizzati per l’inclusione lavorativa
Predisposizione di progetti individualizzati di inserimento lavorativo. Promozione e attivazione di varie forme d’inserimento lavorativo: Tirocini Formativi, PIP, Apprendistato, assunzioni, collaborazioni, ecc. attraverso varie forme di sostegno all’occupazione: tutoraggio, incentivi, agevolazioni, ecc.
Percorsi di normalità per persone con disagio e disturbo mentale e di sostegno per le loro famiglie
Obiettivo Specifico 4 Percorsi per l’autonomia definiti
Obiettivo Operativo 4.3 Sistema della formazione professionale riorganizzato anche in funzione delle esigenze delle persone con disturbo mentale
Corsi di formazione specifici
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Obiettivo Operativo 4.4 Nuova logica di intendere il lavoro finalizzata all’inclusione attraverso la valorizzazione della persona
Inserimento al lavoro persone con sofferenza mentale nel progetto Rete d’acquisto solidale Sardegna
Obiettivo Specifico 5 Allentato sovraccarico emotivo ed assistenziale delle famiglie
Obiettivo Operativo 5.1 Organizzati e rimodulati interventi di sollievo del carico familiare sia domiciliare che extra domiciliare
Affido familiare; interventi di assistenza domiciliare ed extra domiciliare personalizzati; gruppi di auto mutuo aiuto
Obiettivo Specifico 6 Allentato sovraccarico emotivo e di cura della donna
Obiettivo Operativo 6.1 Opportunità di accoglienza e sostegno offerte per donne con disturbo mentale e carico familiare
Creazione di opportunità abitative per piccoli gruppi di donne anche con carico familiare
Obiettivo Operativo 7.1 Costruiti percorsi di cura e sostegno atti a prevenire la cronicizzazione del disturbo mentale con esordio in adolescenza
Realizzazione di gruppi di convivenza per utenti giovani a forte rischio di istituzionalizzazione. Realizzazione di strutture di cura residenziale e semiresuidenziale ( anche a carattere integrato) per minori con patologie complesse ad esordio pubero-adolescenziale
Obiettivo Specifico 7 Spazi di vita sostenuti ed implementati dove minori ed adolescenti con disagio mentale possano trovare accoglienza Obiettivo Operativo 7.2
Favorita permanenza nel contesto sociale di appartenenza di minori e adolescenti con disagio mentale
budget di salute – budget ad personam – progetto terapeutico abilitativo individuale Progetto educativo individualizzato. Comunità educativa integrata per minori e adolescenti portatori di disagio psichico
Obiettivo Operativo 8.1 Percorsi formativi diversificati e personalizzati atti a rispondere alle esigenze dei minori con disturbo mentale
Predisposizione di progetti individualizzati, tramite la presenza di tutor/educatore, miranti all’ inserimento lavorativo.
Obiettivo operativo 8.2 Risposte di cura e sostegno diversificate capaci di garantire l’integrazione sociale
Progetto educativo individualizzato. Comunità educativa integrata per minori e adolescenti portatori di disagio psichico Inserimento degli adolescenti in attività ricreative e culturali miranti stimolare la socializzazione e la creatività
Obiettivo Specifico 8 Sviluppati percorsi di normalità per adolescenti con disagio psichico
Obiettivo 8.3 Favorita permanenza nell’ ambito scolastico dei ragazzi con disturbo mentale
Predisposizione di percorsi individualizzati di sostegno nell’ ambito scolastico atti a prevenirne l’ abbandono
Obiettivo Specifico 9 Ambito del lavoro/socialità per le persone sofferenti mentali potenziato nella comunità di appartenenza
Obiettivo Operativo 9.1 Residenza delle persone mantenuta nei loro paesi di origine.
Inserire nella Rete d’acquisto i luoghi in cui le persone sofferenti mentali risiedono
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Obiettivo Operativo 9.2 Nascita di Imprese Sociali per l’inserimento lavorativo e potenziamento di quelle esistenti
Inserimento lavorativo delle persone sofferenti mentali in imprese sociali presenti nelle zone di residenza a seguito di una pianificazione commerciale
Obiettivo Operativo 9.3 risorse del territorio utilizzate e commercializzate
Commercializzazione delle produzioni delle imprese sociali attraverso la rete di commercio solidale Sardegna
Obiettivo operativo 10.1 Favorito il protagonismo e la partecipazione critica nella programmazione sanitaria e sociale e implementata la rete nazionale e internazionale delle associazioni degli utenti
Promuovere la nascita della associazione degli utenti dei servizi di salute mentale
Obiettivo operativo 10.2 Avviati corsi specifici di formazione nei settori di lavoro individuati in base alla propensioni naturali e abilità possedute
Promuovere la costituzione della cooperativa sociale di tipo b degli utenti dei servizi di salute mentale
Obiettivo operativo 10.3 Favoriti percorsi di ripresa attraverso la creazione di opportunità di reinserimento sociale, eventi culturali, attività formativa, inserimenti lavorativi
Sostenere la cooperativa e l’associazione fino al raggiungimento della totale autonomia
Obiettivo 10.4 Promossi e gestiti percorsi formativi gratuiti
Favorire e sostenere l’auto-mutuo-aiuto dei familiari e delle persone con sofferenza mentale
Obiettivo specifico 10 Occupazione stabile garantita a persone con sofferenza mentale; migliorate le loro condizioni di salute, alleggerite il carico assistenziale delle famiglie, migliorato il benessere sociale della comunità, combattuti stigma e pregiudizi.
Obiettivo operativo 10.5 Promossi cultura di inclusione sociale.
Combattere stigma e pregiudizi
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A. Descrizione dei singoli obiettivi
Obiettivo Generale
Percorsi di normalità per persone con disagio e disturbo mentale e di sostegno per le loro famiglie
L’obiettivo generale del Progetto Integrato è dare avvio ad una serie di azioni che promuovano la partecipazione
all’occupazione, l’accesso a risorse e diritti e gli interventi a favore delle persone con sofferenza mentale.
Obiettivo Specifico 1 Logiche di concertazione per l’operatività integrata
Si intende migliorare la capacità di gestione della vita di relazione, sociale e lavorativa delle persone con
disturbo mentale, attraverso il coinvolgimento e la valorizzazione delle risorse del territorio, la condivisione e la
diffusione di strategie di emancipazione, la creazione/implementazione di reti di solidarietà e di servizi a
supporto delle persone con disturbo mentale, con ricadute positive sulla famiglia, sul contesto sociale e sulla
comunità locale.
Obiettivo Operativo 1.1 Percorsi di normalità mediante l’adozione di progetti integrati
Promozione di azioni di sostegno per le persone con disturbo mentale attraverso la realizzazione di percorsi di
inclusione e cittadinanza attiva
Operazioni
budget di salute – budget ad personam – progetto terapeutico abilitativo individuale
Il budget di è alla base della costruzione di welfare comunitario inclusivo delle persone a bassa contrattualità
sociale. Si tratta di una riconversione della spesa per la spesa destinata ai sofferenti mentali sulla base di un
progetto costruito sulle necessità di ogni singolo individuo.
Obiettivo Specifico 2 Soluzioni abitative e di accoglienza rispondenti ai bisogni delle persone
Reperire soluzioni abitative perché il sofferente mentale possa disporre di opportunità per una vita autonoma e/o
al di fuori della famiglia d’origine quando questa non è presente, disponibile o versa in condizioni di particolare
aggravio e disagio.
Obiettivo Operativo 2.1 Soluzioni diversificate per abitare assistito a diversa intensità assistenziale
Prevenire l’istituzionalizzazione del sofferente mentale, anche fuori dall’isola, e promuovere l’inserimento nel
contesto sociale d’appartenenza.
Operazioni
Organizzazione e cogestione di piccoli gruppi appartamento con livelli assistenziali differenziati
Obiettivo Specifico 3 Occasioni di integrazione individuate ed implementate
Evitare che il pregiudizio e la stigmatizzazione nei confronti della sofferenza mentale conducono al rifiuto e
all’esclusione delle persone con disagio psichico da parte del contesto sociale.
Obiettivo Operativo 3.1 Opportunità diversificate di sviluppo relazionale e di partecipazione alla vita culturale e ricreativa
Contrastare le condizioni di solitudine e di esclusione che spesso vivono le persone con problematiche di
sofferenza mentale.
Operazioni
Organizzazione e cogestione di attività ricreative e culturali mirate stimolare l’espressività e la socializzazione,
rivolte alla generalità della cittadinanza
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Obiettivo Specifico 4 Percorsi per l’autonomia definiti
Offrire un supporto per lo sviluppo delle abilità dei sofferenti mentali che spesso sono inespresse.
Obiettivo Operativo 4.1 Opportunità di formazione e di inserimento lavorativo
Attivazione di un sistema di servizi e di opportunità che promuovano l’emancipazione e l’esercizio dei diritti di
cittadinanza, primo fra tutti il diritto al lavoro.
Operazioni
Costruzione e attivazione di un sistema integrato di servizi secondo logiche di lavoro di rete fra partner pubblici
e privati in materia di formazione e inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati
Obiettivo Operativo 4.2 Condizioni definite per l’attivazione di progetti individualizzati per l’inclusione lavorativa
Offrire opportunità formative e inserimenti in contesti lavorativi reali
Operazioni
Predisposizione di progetti individualizzati di inserimento lavorativo mediante la promozione e l’attivazione di
varie forme d’inserimento lavorativo: Tirocini Formativi, PIP, Apprendistato, assunzioni, collaborazioni, ecc.
attraverso varie azioni di sostegno all’occupazione: tutoraggio, incentivi, agevolazioni, ecc.
Obiettivo 4.3 Sistema della formazione professionale riorganizzato anche in funzione delle esigenze delle persone con
disturbo mentale
Analizzare e rilevare il bisogno formativo delle persone coinvolte nei processi d’inclusione sociale, attivare
specifici percorsi formativi inclusivi delle persone con disturbo mentale.
Obiettivo 4.4 Nuova logica di intendere il lavoro finalizzata all’inclusione attraverso la valorizzazione della persona
Creare dei modelli ripetibili che possono espandersi dove al profitto individuale viene preferito il vantaggio per
la collettività facendo diventare cittadini attivi le persone che pur non raggiungendo possibilità di alti guadagni
per le aziende possono produrre quanto necessario per il proprio sostentamento e allo stesso tempo guadagni utili
all’azienda per poter essere protagonista nel mercato.
Operazioni.
Inserire al lavoro persone con sofferenza mentale nel progetto Rete d’acquisto solidale Sardegna
Obiettivo Specifico 5 Allentato sovraccarico emotivo ed assistenziale delle famiglie
Offrire un adeguato sostegno alle famiglie che si trovano a vivere da sole il dramma del disturbo mentale del
proprio congiunto
Obiettivo Operativo 5.1 Organizzati e rimodulati interventi di sollievo del carico familiare sia domiciliari che extra domiciliari
Sperimentare un sostegno alla persona disabile adulta e alla sua famiglia, alternativo di interventi tradizionali, in
una dimensione il più possibile simile al contesto di appartenenza. Offrire alla persona disabile adulta
l’opportunità di accoglienza presso una famiglia o, quando necessario,una separazione temporanea dalla propria
famiglia d’origine con modalità individualizzate secondo il bisogno..
Dare la possibilità alla famiglia di dedicare più tempo a sé con periodi di separazione.
Operazioni
Affido familiare; interventi di assistenza domiciliare ed extra domiciliare personalizzati;
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Obiettivo Specifico 6 Allentato il sovraccarico emotivo e di cura della donna
Sostenere le donne con disturbo mentale nell’affrontare il carico familiare ed evitare che ne vivano in solitudine
le difficoltà.
Obiettivo Operativo 6.1 Opportunità di accoglienza e sostegno offerte per donne con disturbo mentale e carico familiare
Favorire il ritorno alla normalità e all’autonomia di donne con carico familiare, che vivono l’esperienza del
disturbo mentale
Operazioni
Creazione di opportunità abitative per piccoli gruppi di donne anche con carico familiare
Obiettivo Specifico 7 Spazi di vita sostenuti ed implementati dove minori ed adolescenti con disagio mentale possano trovare
accoglienza
Offrire a minori e adolescenti una presa in carico globale che, anche mediante interventi terapeutici e di tipo
integrato presso strutture residenziali e semiresidenziali, possa favorire la permanenza nel contesto di
appartenenza.
Obiettivo Operativo 7.1 Costruiti percorsi di cura e sostegno atti a prevenire la cronicizzazione del disturbo mentale con esordio in
adolescenza
Fornire risposte terapeutiche di tipo residenziale e semiresidenziale all’interno della Regione.
Operazioni
Realizzazione di gruppi di convivenza per utenti giovani a forte rischio di istituzionalizzazione.
Realizzazione di strutture di cura residenziale e semiresuidenziale ( anche a carattere integrato) per minori con
patologie complesse ad esordio pubero-adolescenziale
Obiettivo Operativo 7.2 Favorita permanenza nel contesto sociale di appartenenza di minori e adolescenti con disagio mentale
Rendere possibile il reinserimento sociale nel contesto di appartenenza evitando l’allontanamento dal territorio
regionale.
Operazioni
budget di salute – budget ad personam – progetto terapeutico abilitativo individuale
Progetto educativo individualizzato.
Comunità educativa integrata per minori e adolescenti portatori di disagio psichico
Obiettivo Specifico 8 Sviluppati percorsi di normalità per adolescenti con disagio psichico
In favore dei minori con disturbo mentale vengono predisposti progetti educativi individualizzati integrati volti a
realizzare adeguati percorsi di cura e inclusione sociale
Obiettivo Operativo 8.1 Percorsi formativi diversificati e personalizzati atti a rispondere alle esigenze dei minori con disturbo mentale
Supportare e favorire percorsi formativi individualizzati
Operazioni
Predisposizione di progetti individualizzati, tramite la presenza di tutor/educatore, miranti all’ inserimento
lavorativo.
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Obiettivo operativo 8.2 Risposte di cura e sostegno diversificate capaci di garantire l’integrazione sociale
Offrire cure e sostegno capaci di supportare il minore nel percorso di inserimento all’interno del contesto sociale
di appartenenza
Operazioni
Progetto educativo individualizzato.
Comunità educativa integrata per minori e adolescenti portatori di disagio psichico
Inserimento degli adolescenti in attività ricreative e culturali miranti stimolare la socializzazione e la creatività
Obiettivo 8.3 Favorita permanenza nell’ ambito scolastico dei ragazzi con disturbo mentale
Supportare l’inserimento scolastico dei minori con disturbo mentale
Operazioni
Predisposizione di percorsi individualizzati di sostegno nell’ ambito scolastico atti a prevenirne l’ abbandono
Obiettivo Specifico 9 Ambito del “lavoro/socialità” per le persone sofferenti mentali potenziato nella comunità di appartenenza.
Potenziare le opportunità di lavoro e inserimento sociale a partire dalla valorizzazione delle risorse della
comunità di appartenenza.
Obiettivo Operativo 9.1
Residenza delle persone mantenuta nei loro paesi di origine.
Ogni comunità ha delle peculiarità sia culturali che economico/produttive, valorizzandole e favorendone la
commercializzazione e quindi producendo reddito si incentiva la permanenza degli individui all’interno delle
stesse. In questo modo si evita il trasferirsi quasi obbligato delle persone nelle città.
Operazioni. Inserire nella Rete d’acquisto i luoghi in cui le persone sofferenti mentali risiedono
Obiettivo Operativo 9.2
Nascita di Imprese Sociali per l’inserimento lavorativo e potenziamento di quelle esistenti.
L’inserimento lavorativo delle persone sofferenti mentali può essere effettuato in qualsiasi ambito. La struttura
che accoglie al lavoro queste persone deve avere un’organizzazione finalizzata all’integrazione della persona
valorizzando le proprie caratteristiche e peculiarità e tenendo presente le problematiche senza che queste possano
essere di ostacolo ad un effettivo processo produttivo.
Operazioni. Inserimento lavorativo delle persone sofferenti mentali in imprese sociali presenti nelle zone di
residenza a seguito di una pianificazione commerciale.
Obiettivo Operativo 9.3
Risorse del territorio utilizzate e commercializzate
Operazioni.
Commercializzazione delle produzioni delle imprese sociali attraverso la rete di commercio solidale Sardegna
Obiettivo Specifico 10 Occupazione stabile garantita a persone con sofferenza mentale; migliorate le loro condizioni di salute,
alleggerito il carico assistenziale delle famiglie, migliorato il benessere sociale della comunità, combattuti
stigma e pregiudizi.
Obiettivo Operativo 10.1
Favorito il protagonismo e la partecipazione critica nella programmazione sanitaria e sociale e implementata la
rete nazionale e internazionale delle associazioni degli utenti
Operazioni
Costituire l’associazione degli utenti della salute mentale
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Obiettivo Operativo 10.2
Avviati corsi specifici di formazione nei settori individuati in base alla propensione naturali e abilità possedute
Operazione
Costituire la cooperativa sociale di tipo b
Obiettivo Operativo 10.3
Favoriti percorsi di ripresa attraverso la creazione di opportunità di reinserimento sociale, eventi culturali,
attività formativa, inserimenti lavorativi
Operazione
Realizzazione del Progetto “Il Giardino di Clara” che si attiverà nello stabile della Direzione dell’ex Ospedale
Psichiatrico di Cagliari e negli spazi circostanti
Obiettivo Operativo 10.4
Promossi e gestiti percorsi formativi e informativi gratuiti
operazione
sviluppare la rete dei familiari e la rete degli utenti, migliorare la conoscenza delle problematiche legate alla
salute mentale, promuovere il self-help, in continuità con l’attività svolta dall’Associazione che ogni anno
promuove eventi formativi sui seguenti temi:
a) auto-mutuo-aiuto
b) carico familiare e disturbo mentale
Promuovere e gestire i corsi di formazione aperti alla partecipazione gratuita
Obiettivo Operativo 10.5Promossi cultura di inclusione sociale
Operazione promuovere eventi culturali aperti alla cittadinanza, seminari formativi aperti agli studenti,
campagne anti stigma, realizzare e diffondere opuscoli informativo
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5.2 Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati”
Tabella 9 - Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione
dei Progetti Integrati”
Obiettivi Specifici
(Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati)
Obiettivi Specifici
(Albero degli Obiettivi) Note
Obiettivo Specifico - OS 1 Promuovere azioni di integrazione sociale dei
soggetti a rischio di esclusione
Obiettivi operativi
Politiche per i sofferenti mentali
- Garantire la presa in carico personalizzata di sofferenti
mentali ed il sostegno alle famiglie, attraverso l’interventi
di assistenza domiciliare e sostegno per la riduzione del
carico familiare
- Realizzare piccole residenze autogestite e/o eterogestite
che favoriscano il reinserimento sociale e lavorativo
Obiettivo Specifico 1
Logiche di concertazione per l’operatività
integrata
Obiettivo operativo 1.1
Percorsi di normalità mediante l’adozione di
progetti integrati
Obiettivo Specifico 2
Soluzioni abitative e di accoglienza rispondenti ai
bisogni delle persone
Obiettivo operativo 2.1
Soluzioni diversificate per abitare assistito a
diversa intensità assistenziale
Obiettivo Specifico 3
Occasioni di integrazione individuate e
implementate
Obiettivo Operativo 3.1
Opportunità diversificate di sviluppo relazionale e
di partecipazione alla vita culturale e ricreativa
Obiettivo Specifico 5
Allentato sovraccarico emotivo ed assistenziale
delle famiglie
Obiettivo Operativo 5.1
Organizzati e rimodulati interventi di sollievo del
carico familiare sia domiciliare che extra
domiciliare
Obiettivo Specifico 6 Allentato sovraccarico emotivo e di cura della donna
Obiettivo Operativo 6.1 Opportunità di accoglienza e sostegno offerte per donne con disturbo mentale e carico familiare
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Obiettivo Specifico 7 Spazi di vita sostenuti e implementati dove minori ed adolescenti con disagio mentale possano trovare accoglienza
Obiettivo Operativo 7.1
Costruiti percorsi di cura e sostegno atti a
prevenire la cronicizzazione del disturbo mentale
con esordio in adolescenza
Obiettivo Operativo 7.2 Favorita permanenza nel contesto sociale di appartenenza di minori e adolescenti con disagio mentale
Obiettivo Specifico 8 Sviluppati percorsi di normalità per adolescenti con disagio psichico
Obiettivo Operativo 8.1 Percorsi formativi diversificati e personalizzati atti a rispondere alle esigenze dei minori con disturbo mentale Obiettivo operativo 8.2 Risposte di cura e sostegno diversificate capaci di garantire l’integrazione sociale Obiettivo operativo 8.3
Favorita permanenza nell’ambito scolastico dei
ragazzi con disturbo mentale
Obiettivo Specifico OS 2 Promuovere azioni di inserimento, reinserimento
lavorativo e riqualificazione dei soggetti
svantaggiati
Obiettivi operativi
Attuare specifici progetti di inserimento o reinserimento
lavorativo e sociale
Aumentare il grado di occupabilità delle categorie
svantaggiate
Favorire la nascita di nuove microimpresa promosse da
giovani, donne e soggetti del no profit
Realizzare interventi caratterizzati da elevata
integrazione tra attività formative, di consulenza, di
creazione di micro-imprese e di forme di auto-impiego
Sostenere percorsi integrati di informazione,
preformazione, bilancio di competenze, orientamento,
consulenza personalizzata finalizzati all’inserimento o
reinserimento nel mercato del lavoro e/o nel sistema
Obiettivo Specifico 4 Percorsi per l’autonomia definiti Obiettivo Operativo 4.1 Opportunità di formazione e di inserimento lavorativo Obiettivo Operativo 4.2 Condizioni definite per l’attivazione di progetti individualizzati per l’inclusione lavorativa Obiettivo Operativo 4.3
Sistema della formazione professionale
riorganizzato anche in funzione delle esigenze
delle persone con disturbo mentale
Obiettivo 4.4
Nuova logica di intendere il lavoro finalizzata
all’inclusione attraverso la valorizzazione della
persona
Obiettivo Specifico 9 Ambito del Lavoro/socialità per le persone sofferenti mentali potenziato nella comunità di appartenenza
Obiettivo Operativo 9.1 Residenza delle persone mantenuta nei loro paesi di origine. Obiettivo Operativo 9.2 Nascita di Imprese Sociali per l’inserimento lavorativo e potenziamento di quelle esistenti
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formativo
Sperimentare strumenti finanziari maggiormente fruibili
dalle persone svantaggiate
Promuovere la diffusione di progetti pilota che
consentano di affrontare in maniera più incisiva le crisi
aziendali riferite ai processi di riorganizzazione, nella
direzione del potenziamento del sistema di welfare e
dell’introduzione di nuovi e più efficaci istituti di
protezione sociale
Obiettivo Operativo 9.3 Risorse del territorio utilizzate e commercializzate Obiettivo specifico 10 Occupazione stabile garantita a persone con sofferenza mentale; migliorate le loro condizioni di salute, alleggerito il carico assistenziale delle famiglie, migliorato il benessere sociale della comunità, combattuti stigma e pregiudizi Obiettivo operativo 10.1 Favorito il protagonismo e la partecipazione critica nella programmazione sanitaria e sociale e implementata la rete nazionale e internazionale delle associazioni degli utenti Obiettivo operativo 10.2 Avviati corsi specifici di formazione nei settori di lavoro individuati in base alla propensioni naturali e abilità possedute Obiettivo operativo 10.3 Favoriti percorsi di ripresa attraverso la creazione di opportunità di reinserimento sociale, eventi culturali, attività formativa, inserimenti lavorativi Obiettivo 10.4 Promossi e gestiti percorsi formativi gratuiti Obiettivo operativo 10.5 Promosse cultura e inclusione sociale.
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6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO
6.1. Definizione della strategia
Obiettivo Specifico N° 1 – Logiche di concertazione per l’operatività integrata
Punto di Forza A.1 - Riorganizzazione dei servizi di salute mentale
Descrizione
- Supportare e incrementare le abilità di base della persona con disturbo mentale, favorirne il reinserimento nel contesto sociale, alleggerire il carico assistenziale della famiglia.
Strategia di Valorizzazione
- Sperimentazione di un modello di presa in carico integrata sociale e sanitaria per l’accesso al
servizio di assistenza domiciliare per persone con disturbo psichiatrico. La tipologia dell’intervento è
di natura domiciliare, comprensivo di interventi di sostegno alla persona e alla sua famiglia offerti
domicilio, con la finalità di alleggerire il carico assistenziale familiare e migliorare la qualità della vita
delle persone.
Operazioni
- Realizzazione del budget di salute, presa in carico globale della persona e attivazione del
progetto terapeutico abilitativo individuale – B79/1a
Punto di Forza A.2 - Programmazione integrata nei PLUS
Descrizione
- Promuovere i diritti di cittadinanza, la coesione e l’inclusione sociale delle persone e delle
famiglie, le pari opportunità, attraverso la realizzazione di azioni di prevenzione, riduzione ed
eliminazione delle condizioni di bisogno e disagio individuale e familiare derivanti da inadeguatezza
di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia. Promuovere azioni positive per favorire
pari opportunità tra donne e uomini, favorire il rispetto dei diritti dell'uomo e dei principi di solidarietà
e di pari opportunità tra cittadini, senza distinzione di razza, provenienza geografica, lingua e
religione, nel riconoscimento e nella valorizzazione delle differenze.
Strategia di Valorizzazione
- Attuazione di una logica di welfare locale delle responsabilità, attraverso il rafforzamento
dell’integrazione, della cooperazione e dell’interazione interistituzionale tra gli attori pubblici e privati
del territorio che partecipano a programmare e realizzare le politiche sociali
Operazioni
- Piena attuazione e applicazione dei dettami della normativa in materia sociale e sanitaria,
nazionale e regionale. Rafforzamento dell’offerta di assistenza alternativa e maggiore flessibilità
dell’offerta di servizi alle persone con disturbo mentale - B79/1a
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Punto di Forza A.3 - Crescente interesse politico-istituzionale per le problematiche legate alla salute
mentale
Descrizione
- Promozione di politiche d’inclusione sociale mediante il coinvolgimento del territorio sulla
problematiche legate alla salute mentale
Strategia di Valorizzazione
- Coinvolgimento della collettività mediante azioni di promozione sia nei confronti del singolo
cittadino che in forma associata.
Operazioni
- Diffusione a mezzo stampa e altri canali di comunicazione (internet, ecc.) degli esiti delle
iniziative legate all’inclusione sociale che si intendono sviluppare. – I24/5; B79/1a
Punto di Forza n° E.2 – Esperienze di impresa sociale nell’ambito dell’inserimento lavorativo e della gestione di servizi alla persona Descrizione - il Consorzio fa parte della rete nazionale d’impresa sociale Consorzio Nazionale “Gino Mattarelli” ed ha maturato specifica esperienza, negli ambiti su indicati, lavorando in rete con le Organizzazioni Pubbliche e private del Territorio della provincia di Cagliari Strategia di Valorizzazione Sviluppare e promuovere servizi di cura e d’inserimento lavorativo per persone con disturbo mentale in una logica di filiera rafforzando la connessione tra le cooperative di tipo A e di tipo B del territorio. Valorizzare le competenze imprenditoriali maturate per favorire il trasferimento di buone prassi da una cooperativa all’altra all’interno delle reti nazionali e locali per sostenere azioni in rete di start up e di follow up che favoriscano la nascita e il rafforzamento di cooperative sociali. Rafforzare, sostenere ed implementare le performance imprenditoriali delle cooperative sociali attraverso l’utilizzo appropriato di strumenti quali la pianificazione, il controllo di gestione, la capitalizzazione e l’accesso al credito sulla base degli accordi di “Basilea 2”, e la gestione delle risorse umane. Operazioni Sono previste attività e servizi inerenti lo sviluppo dell’autonomia delle persone con disturbo mentale , la loro inclusione sociale e l’inserimento lavorativo. B79/5 - B79/6 Opportunità N°A.1 - Vivacità economica e nel tessuto produttivo della Provincia di Cagliari nel contesto dell’isola Descrizione Negli ultimi anni si è assistito in Sardegna ad uno sviluppo del privato sociale sia per quanto riguarda le cooperative di tipo A che quelle di tipo B. Le prime sono diventate in un interlocutore privilegiato per gli Enti Locali nell’erogazione di servizi alla persona; le seconde sono un importante strumento di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.
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Strategia di Valorizzazione: favorire l’integrazione fra le cooperative e il Territorio al fine di migliorare la qualità della vita delle fasce deboli svolgendo il ruolo di agenzia strategica del territorio sui temi dell’inclusione sociale e dei servizi alla persona, fungendo, inoltre da incubatore per nuove attività imprenditoriali del sociale.
Operazioni Sono previste attività e servizi inerenti lo sviluppo dell’autonomia delle persone con disturbo mentale , la loro inclusione sociale e l’inserimento lavorativo. – B79/ 6 – F65/1
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Obiettivo Specifico n° 2 – Soluzioni abitative e di accoglienza rispondenti ai bisogni delle persone Punto di Forza D.1 Ristrutturazione a basso impatto ambientale e utilizzo immobili pubblici in disuso
e/o sottoutilizzati
Descrizione
- Adeguamento funzionale ex-Scuola Elementare “Santa Maria Goretti” (via Santa Maria
Goretti – Comune di Cagliari) e gestione di piccole residenze abitative. Si prevede, inoltre,
l’organizzazione gestionale dello spazio diurno polifunzionale fruibile a seguito dell’intervento di
adeguamento funzionale.
Strategia di Valorizzazione
- l’Azione si rivolge principalmente alle persone con disturbo mentale del Comune di Cagliari
che sono ospitate, attualmente, in strutture della Penisola o nel territorio regionale, per mancanza, nel
territorio di appartenenza, di risposte articolate, diversificate e integrate, rispetto al bisogno di una
casa, di un lavoro, di relazioni interpersonali. In definitiva il Progetto si pone in una logica di “ritorno
a casa” di queste persone e di sviluppo dell’autonomia abitativa per le persone con d.m..
Operazioni
- Si prevede la realizzazione, l’organizzazione e cogestione di piccoli gruppi appartamento con
livelli assistenziali differenziati, atti a favorire lo sviluppo di percorsi di normalità delle persone con
disturbo mentale. La finalità da perseguire è legata all’apertura della persona verso l’esterno della
struttura, ampliando gli spazi di vita e aumentando la sua l’articolazione sociale, in modo che
diminuisca sensibilmente il numero di persone destinate ad essere confinate in ambienti “ristretti” o
destinate a vagabondare per le strade e nelle piazze, senza il senso di una meta significativa della
propria esistenza. Si prevede, inoltre, l’organizzazione gestionale dello spazio diurno polifunzionale
fruibile a seguito dell’intervento di adeguamento funzionale. B79/2
Punto di Forza D.2 - Ubicazione degli immobili in posizione centrale nel contesto cittadino
Descrizione
- L’immobile individuato si trova in posizione centrale nel contesto cittadino di Cagliari. E’
inserito in un contesto territoriale dotato di ogni servizio atto a supportare la vita quotidiana e in modo
particolare la fruizione di servizi e la vita di relazione.
Strategia di Valorizzazione
- La posizione dell’immobile favorirà la valorizzazione degli interventi sociali e riabilitativi in
ordine alle esigenze di integrazione sociale delle persone con disturbo mentale.
Operazioni
- La struttura potrà assumere con il tempo un ruolo centrale nelle dinamiche di aggregazione
legate a situazioni di disturbo mentale ma con apertura e coinvolgimento della comunità locale, anche
mediante il coinvolgimento del terzo settore e del volontariato oltre che dei servizi specialistici. B79/2
Punto di Forza D.3 - Ampliamento di struttura presso edificio in cui è già presente un servizio di tipo
educativo
Descrizione
- Diversificazione di soluzioni per abitare assistito a diversa intensità assistenziale mediante
l’ampliamento di una struttura educativa preesistente.
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Strategia di Valorizzazione
La Comunità Educativa Integrata rappresenta il punto di partenza per l’offerta di una risposta abitativa
adeguata e funzionale sotto tutti i punti di vista, alle esigenze dei minori con disturbo mentale.
l’Azione intende implementare l’offerta di residenzialità qualificata, nel territorio regionale, per
adolescenti con problematiche familiari e con disturbo mentale; si rivolge principalmente ad
adolescenti con disturbo mentale che attualmente si trovano in strutture della Penisola a causa della
carenza, nel territorio regionale, di Comunità residenziali in grado di accoglierli. Si vuole ridurre il
rischio di istituzionalizzazione degli adolescenti, causato dallo sradicamento a lungo termine, dai
propri ambiti di appartenenza per favorire il loro rientro nel contesto territoriale di appartenenza
Operazioni
Potenziamento di una struttura già esistente appartenente alla Cooperativa Servizi Sociali già adibita a
comunità residenziale per minori, che accolga anche adolescenti con disturbo mentale . Ampliamento
dell’offerta di servizi e della capacità di accoglienza. B79/7 – B79/8
Punto di Forza - D.4 Ristrutturazione edificio privato messo a disposizione per creazione servizio
terapeutico e riabilitativo innovativo legato alla cura dell’ambiente e alla sostenibilità ambientale Descrizione - Realizzazione di una Fattoria Sociale con annessa foresteria per persone con disturbo mentale Strategia di Valorizzazione
- Realizzazione di una struttura ad elevata componente terapeutica riabilitativa legata alla cura
del verde, alle produzioni agricole fondata sul rispetto dell’ambiente.
Operazioni
- Gli interventi verranno realizzati su strutture preesistenti di proprietà della Cooperativa
Primavera 83 e avranno come oggetto la realizzazione di :
• costruzione ed avvio di una foresteria per 6 persone con disturbi mentali
• costruzione di spazi dedicati all’accoglienza e attività di laboratorio e di formazione
• realizzazione di pertinenze infrastrutturali e sistemazioni esterne con arredo a parco giardino.
B79/4
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Opportunità D.1 - Sviluppo politiche di sostenibilità ambientale in ambito sociale
Descrizione
- Sviluppo di attività riabilitative a carattere residenziale con l’utilizzo di laboratori e iniziative
legate alla cura dell’ambiente
Strategia di Valorizzazione
- Potenziamento delle produzioni agricole a basso impatto ambientale
Operazioni - Realizzazione di una Fattoria Sociale con annessa foresteria per persone con disturbo mentale B79/4
Opportunità D.2 Riduzione dei costi di realizzazione e gestione di servizi di tipo residenziale e
semiresidenziale
Descrizione
- Potenziamento della capacità ricettiva di strutture residenziali per persone con disturbo
mentale.
Strategia di Valorizzazione
- Potenziamento delle strutture già esistenti nel territorio
Operazioni
- realizzazione di interventi di abitare assistito – gruppi famiglia E204
Obiettivo Specifico N° 3 – Occasioni di integrazione individuate e implementate Punto di Forza B.2 – Crescita e diversificazione dei servizi incentrati sulla persona
Descrizione
- L’azione è mirata a realizzare la cosiddetta filiera dei servizi per la salute mentale, tra cui le
strutture residenziali con diversi livelli di protezione e laboratori espressivi che stimolano la creatività
e favoriscono la comunicazione, laboratori di addestramento professionale dove è possibile svolgere
attività attinenti al campo lavorativo.
Strategia di Valorizzazione
- Diversificare le opportunità di sviluppo relazionale e di partecipazione alla vita culturale e
ricreativa
Operazioni
- Organizzazione e cogestione di attività ricreative e culturali mirate stimolare l’espressività
e la socializzazione, rivolte alla generalità della cittadinanza B79/3 – I24/3
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Obiettivo Specifico n° 4 – Percorsi per l’autonomia definiti Punto di Forza E.4 - Presenza di risorse umane di elevata professionalità con competenza specifiche in
materia di politiche del lavoro in favore di soggetti svantaggiati
Descrizione
- Nell’ambito della realizzazione delle iniziative volte all’inserimento lavorativo si prevede il
coinvolgimento del Centro servizi per l’Inserimento Lavorativo dei Soggetti Svantaggiati del Comune
di Cagliari.
Strategia di Valorizzazione
- Promuovere opportunità di formazione professionale e di inserimento lavorativo in favore di
persone con disturbo mentale
Operazioni
- Costruzione e attivazione di un sistema integrato di servizi secondo logiche di lavoro di rete
in materia di formazione e inserimento lavorativo; costruzione di un partenariato stabile che condivide
linguaggio, metodologie e obiettivi, per rispondere al meglio ai bisogni delle persone con disturbo
mentale Attività di ricerca, analisi e valutazione degli esiti delle iniziative presenti nel territorio
nell’ambito dell’inserimento lavorativo. B79/1b – B79/4
Punto di Forza E.5 – Personalizzazione dei percorsi di inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati
Descrizione
- Le varie iniziative legate all’inserimento lavorativo che si intendono promuovere saranno
centrate sui bisogni specifici dell’utenza e a seconda della tipologia di attività da realizzarsi
Strategia di Valorizzazione
- Realizzare le condizioni per l’attivazione di progetti individualizzati per l’inclusione sociale e
lavorativa mediante interventi volti al perseguimento della piena autonomia delle persone con
disturbo mentale
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Operazioni
- Predisposizione di progetti individualizzati di inserimento lavorativo; Promozione e
attivazione di varie forme d’inserimento lavorativo: Tirocini Formativi, PIP, Apprendistato,
assunzioni, collaborazioni. B79/4 – B79/5
Punto di Forza E.6 Esperienze maturate nell’ambito dell’inserimento lavorativo dei soggetti
svantaggiati
Descrizione
- Potenziamento e sviluppo delle pratiche e metodologie attualmente in uso nell’ambito
dell’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati mediante il coinvolgimento del mondo del lavoro
e delle istituzioni attive nelle politiche del lavoro
Strategia di Valorizzazione
- Coinvolgimento del mondo del lavoro e in modo particolare del settore no-profit verso
l’attivazione di innovative strategie d’accoglienza dei soggetti svantaggiati, attraverso l’elaborazione
di forme di collaborazione con associazioni dei datori di lavoro e ditte singole. La strategia si fonderà
sullo strumento della concertazione partecipata, attraverso la quale si intende promuovere il reale
coinvolgimento attivo delle imprese
Operazioni
- Implementazione e rafforzamento di esperienze di buone prassi integrate tra gli attori del patto
come metodo di lavoro, promozione, attivazione e sviluppo di varie forme d’inserimento lavorativo.
B79/4
Opportunità B.1 Costituzione di sinergie e lavoro di rete di tipo formale e informale per l’inserimento
lavorativo
Descrizione
- Promozione, attivazione e potenziamento dei rapporti di collaborazione con la realtà
produttiva e il mondo del lavoro al fine di promuovere l’integrazione lavorativa dei soggetti con
disturbo mentale
Strategia di Valorizzazione
- Implementazione delle attività già in essere mediante la realizzazione di Progetti attualmente
in fase di realizzazione, nell’ambito dell’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati.
Operazioni
- Costruzione e attivazione di un sistema integrato di servizi secondo logiche di lavoro di rete
in materia di formazione e inserimento lavorativo B79/4
Opportunità B.2 Sviluppo di innovative politiche sul lavoro
Descrizione
- incremento di politiche del lavoro in favore dei soggetti con disturbo mentale mediante
interventi di animazione territoriale, nei confronti della collettività, volti alla diffusione e promozione
dell’accoglienza lavorativa.
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Strategia di Valorizzazione
- promozione dell’attivazione di innovative politiche sociali legate all’inclusione socio-
lavorativa e promozione al contempo di un approccio alla problematiche in linea con le esigenze della
popolazione, anche mediante l’applicazione della normativa di settore.
Operazioni
- Costruzione e attivazione di un sistema integrato di servizi secondo logiche di lavoro di rete
in materia di formazione e inserimento lavorativo B79/5
Opportunità B.3 - Possibilità di accedere a varie fonti di finanziamento per la realizzazione di
progetti volti all’inserimento lavorativo mediante forme di collaborazioni fra enti pubblici e privati
Descrizione
- Sviluppo di progetti volti al reperimento di fonti di finanziamento legate all’inserimento
lavorativo dei soggetti svantaggiati
Strategia di Valorizzazione
- Ampliamento dei rapporti di partenariato a soggetti appartenenti a contesti regionale e
nazionali anche attraverso forme di compartecipazione e condivisione degli obiettivi.
Operazioni
- Sviluppo di attività volte alla ricerca di fonti di finanziamento, reperimento risorse materiali ed
immateriali per potenziare le attività e promuovere al contempo maggiori ricadute occupazionali per i
soggetti con disturbo mentale. B79/1a
Opportunità B.4 - Superamento logiche di tipo assistenziale da parte degli utenti in capo ai servizi
sociali e sanitari nell’area della salute mentale
Descrizione
- Sviluppo di adeguate politiche del lavoro finalizzate al superamento dei fenomeni di
assistenzialismo che inducono le persone ad assumere stili di vita poveri di possibilità occupazionali
Strategia di Valorizzazione
- Incremento e sviluppo capacità delle persone ad assumere un atteggiamento attivo verso il
lavoro
Operazioni
- Approccio innovativo volto al tentativo di modificazione culturale verso l’assistenzialismo
indotto tramite varie forme di tutela economica della persona con disturbo mentale. (L.R. 20/97) B79/1a
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Punto di Forza n° C.1 Integrazione fra tutti gli interventi a favore della persona, in un’ottica di presa
in carico globale.
Descrizione
1) realizzazione e avvio si un’attività imprenditoriale per produzione florovivaistiche ed agricole con
l’inserimento di persone vulnerabili (AREA AGRICOLA MQ.17.000, SERRE MQ 2000, SPAZI
COPERTI CONNESSI ALL’ATTIVITA’ MQ. 350); 2) costruzione e avvio di una foresteria per
persone con disturbo mentale anche dimesse dagli 0.P.G.; 3) costruzione di spazi dedicati
all’accoglienza ed ad attività di laboratorio e di formazione per l’inclusione sociale e lavorativa
Strategia di Valorizzazione
Il Progetto nasce condiviso con il Dipartimento di Salute Mentale e prevede lo strumento del progetto
personalizzato integrato al fine di costruire percorsi di normalità per le persone con disturbo mentale.
Dal punto di vista operativo, il progetto della Fattoria sociale è da intendersi come la “piazza virtuale”
dove, sia le persone, ospiti della Foresteria che la cooperativa sociale Primavera 83, che ha costruito la
sua reputazione attraverso gli inserimenti lavorativi di persone vulnerabili, incontrano la comunità
locale
La persona partecipando alla costruzione del suo Progetto di Vita è partecipe delle decisioni che la
riguardano. Tutte le imprese, anche quelle profit, sono incentivate a fare inserimenti lavorativi di
persone vulnerabili.
Operazioni
- “Realizzazione di una fattoria sociale con annessa foresteria per persone con disturbi mentali anche
dimessi da Ospedali Psichiatrici Giudiziari” – B79/6
Opportunità n° C.2 – Sussidi regionali (L.R.20/97 L. 68/99) nella fase di start up
Descrizione
Nuovo utilizzo dei fondi della L.R. 20/1997 prevede la definizione del progetto terapeutico
riabilitativo attraverso la partecipazione della persona, titolare del progetto, della Azienda U.S.L., del
Comune di residenza del titolare e dei partner privati, in una logica di piena integrazione tra servizi
sociali e sanitari, pubblici e privati. La Legge 68/99 prevede incentivi e sgravi fiscali alle imprese che
attuano inserimenti lavorativi.
Strategia di Valorizzazione
la persona partecipando alla costruzione del suo Progetto di Vita è partecipe delle decisioni che la
riguardano. Tutte le imprese, anche quelle profit, sono incentivate a fare inserimenti lavorativi di
persone vulnerabili.
Operazioni
- “Realizzazione di una fattoria sociale con annessa foresteria per persone con disturbi mentali anche
dimessi da Ospedali Psichiatrici Giudiziari – B79/6
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Punto di forza C.1 – Integrazione fra tutti gli interventi a favore della persona, in un ottica di presa in carico globale. Descrizione L’attività sportiva è individuata come strumento terapeutico riabilitativo in favore di persone con disagio psichico con la possibilità di creare attraverso essa un’opportunità lavorativa di micro imprenditorialità nel settore del turismo nautico e nicche tematiche di turismo sostenibile. Strategia di Valorizzazione Favorire l’integrazione fra le cooperative e il Territorio al fine di migliorare la qualità della vita delle fasce deboli svolgendo il ruolo di agenzia strategica del territorio sui temi dell’inclusione sociale e dei servizi alla persona, fungendo, inoltre da incubatore per nuove attività imprenditoriali del sociale. Operazioni Realizzazione di una unità stabile di avvicinamento alla vela con finalità terapeutico riabilitative - B79/3
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Obiettivo Specifico N° 5 – Allentato sovraccarico emotivo ed assistenziale delle famiglie
Punto di Forza A.3 Crescente interesse politico-istituzionale e dell’associazionismo per le
problematiche legate alla salute mentale
Descrizione
- Il settore della salute mentale, con le sue specificità e gravi criticità, è al centro dell’attenzione
di atti di programmazione socio-sanitaria sia regionale che locali (vedi PLUS)
Strategia di Valorizzazione
- Sviluppo di innovative forme di aiuto e accoglienza finalizzate a sostenere il carico familiare e
il processo d’integrazione sociale per la persona con disturbo mentale.
Operazioni
- Affido familiare; interventi di assistenza domiciliare ed extra domiciliare personalizzati;
gruppi di auto mutuo aiuto – B79/1c
Opportunità A.4 Esistenza nel territorio di associazionismo impegnato nell’accoglienza familiare di
persone svantaggiate
Descrizione
- Creazione di una rete solidale che permetta l’attivazione di un sistema di accoglienza in
famiglia attivato dalle istituzioni mediante il coinvolgimento dell’associazionismo.
Strategia di Valorizzazione
- Stimolo, promozione e sostegno di gruppi familiari disponibili all’accoglienza.
Operazioni
- Affido familiare; interventi di assistenza domiciliare ed extra domiciliare personalizzati;
gruppi di auto mutuo aiuto - B79/1c
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Obiettivo Specifico N° 6 – Allentato sovraccarico emotivo e di cura della donna Punto di Forza N. E.1 Esperienza quinquennale nella gestione di case di accoglienza per donne svantaggiate e nel loro reinserimento sociale e lavorativo. Descrizione: Tra le difficoltà delle donne con d.m. sole con figli minori figura l’isolamento, la carenza di rapporti e l’assenza (specialmente quando lavorano) di figure di supporto nelle cure parentali. La convivenza con altre donne con problemi simili promuove un circuito solidaristico somigliante a quello delle famiglie tradizionali oltre che favorire la condivisione delle spese.. Tuttavia è necessario monitorare preventivamente ogni singolo caso per stabilirne la compatibilità con gli altri prima della formazione dei nuclei di convivenza. Strategia di Valorizzazione: L’esistenza di strutture già operative per l’accoglienza delle donne disagiate consente di ipotizzarne l’utilizzo come incubatori per uno studio preventivo dei casi con d.m. per un loro ottimale inserimento nei 5 nuclei abitativi relativi al progetto. . Operazioni Il progetto “Fondo di rotazione per una residenza integrata” ha l’obbiettivo di reperire sul mercato cinque alloggi da destinare a gruppi famiglia (max tre donne con d.m. per ciascuno oltre i figli minori) che consentano sostegno nei costi e nella condivisione delle cure parentali. I gruppi saranno monitorati e sostenuti da un’equipe multidisciplinare nell’affrontare un percorso individuale e di gruppo verso un graduale ritorno ad una vita autonoma superando i vecchi modelli assistenzialistici. D246 Opportunità N A.6: Consolidata presenza di case di accoglienza per donne svantaggiate Descrizione Nella promozione e gestione di case autogestite di prima accoglienza per donne maltrattate e a disagio sociale e familiare che non di rado manifestano forte stress psicologico, è stato possibile stabilire quali possano essere i percorsi per il recupero di una esistenza autonoma sia nella costruzione di rapporti solidaristici, sia con l’inclusione in contesti amicali non selettivi, sia nella presa d’atto che la convivenza consente la condivisione dei problemi comuni.
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Strategia di Valorizzazione E’ possibile valorizzare l’esistenza di queste strutture ipotizzandone un utilizzo integrato. I casi di donne con d.m. che si prenderanno in considerazione saranno alloggiati in queste strutture in qualità di incubatori temporanei. Ciò consentirà un’osservazione accurata in vista della formazione dei nuovi gruppi famiglia sulla base delle caratteristiche e dei bisogni di ciascuna donna. Operazioni: Ascolto delle problematiche individuali, inserimento nella casa di accoglienza-incubatore, studio e monitoraggio del caso. Trasferimento e inserimento in uno dei 5 gruppi famiglia di nuova costituzione. D246
Obiettivo Specifico N° 7 – Spazi di vita sostenuti e implementati dove i minori e gli adolescenti
con disagio mentale possano trovare accoglienza
Punto di Forza B.4 Titolo Presenza di risorse umane di elevata professionalità con competenza
specifiche in materia di servizi ai minori.
Descrizione La Comunità Educativa Integrata si propone di accogliere adolescenti con problematiche familiari gravi e, integrati a questi, intende ospitare minori con disturbi mentali riferibili a competenze socio-sanitarie. Vuole fornire una risposta che individua nell’integrazione il suo principio ispiratore, ragazzi con disturbo mentale all’interno di un contesto educativo, non individuabile come sanitario ma ugualmente protettivo dove vengono attivati interventi personalizzati adeguati alle loro esigenze, comprendenti anche aspetti di cura. Strategia di Valorizzazione Il Progetto è scaturito in seguito ad una condivisione avvenuta tra diverse realtà istituzionali quali la Provincia e il Comune di Cagliari, l’Azienda USL 8, il Comune di Capoterra per dare risposta all’esigenza di residenzialità di tipo integrato dei minori con disturbo mentale che fosse rispondente agli obiettivi stabiliti nel Piano Regionale dei Servizi Sociali e Sanitari, cioè la piccola dimensione, l‘ adozione del Progetto Educativo Individualizzato, il sostegno per l’ attivazione di percorsi di socializzazione e integrazione, l’ organizzazione della Comunità secondo un modello di tipo familiare. l’ importanza dell’ abitare in un contesto gradevole e accogliente, non solo accoglienza e residenzialità quindi ma “abitabilità” cioè residenza qualificata. Potrà essere realizzata usufruendo dell’ area fabbricabile di proprietà della stessa cooperativa, a completamento della Comunità per adolescenti attualmente esistente, prevedendo la sopraelevazione dell’immobile sito a Capoterra.
Operazioni
“Realizzazione di una comunità integrata per adolescenti con disturbo mentale” B79/7
Opportunità N.C.1 Finanziamenti attraverso le misure dei POR Descrizione per l’ampliamento della struttura già esistente la cooperativa intende usufruire del finanziamento
messo a disposizione dal bando con la misura su indicata che consente la sopraelevazione di un
immobile già adibito a comunità.
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Strategia di Valorizzazione potenziamento delle strutture già esistenti sul territorio. Operazioni
“Realizzazione di una comunità integrata per adolescenti con disturbo mentale” B79/7
Punto di Forza A.3 Crescente interesse politico-istituzionale e dell’associazionismo per le problematiche legate alla salute mentale Descrizione Il settore della salute mentale, con le sue specificità e gravi criticità, è al centro dell’attenzione di atti di programmazione socio-sanitaria sia regionale che locali (vedi PLUS). Una attenzione particolare viene dedicata all’adolescenza come si nota nel nuovo Piano Sanitario Regionale. Strategia di Valorizzazione Sviluppo di innovative forme di presa in carico globale di adolescenti finalizzate a prevenire la cronicizzazione del disturbo mentale. Operazioni realizzazione di struttura di tipo residenziale per adolescenti per una presa in carico globale. G36 Obiettivo Specifico N° 8 – Sviluppati percorsi di normalità per adolescenti con disagio psichico Punto di Forza…B.4 – Presenza di risorse umane di elevata professionalità con competenze specifiche in materia servizi ai minori Descrizione Nell’ambito della realizzazione delle iniziative volte alla formazione e all’inserimento lavorativo degli adolescenti ospiti della Comunità Integrata, si prevede in primo luogo il coinvolgimento delle cooperative di tipo B del Consorzio Solidarietà e di tutti i partner del Progetto integrato, delle risorse del territorio anche per quanto riguarda il loro inserimento in attività di sostegno capaci di garantire l’ integrazione sociale Strategia di Valorizzazione Diversificare e personalizzare i percorsi formativi per rispondere alle esigenze degli adolescenti con disturbo mentale tramite la predisposizione di progetti individualizzati Promuovere opportunità di formazione professionale e di inserimento lavorativo in favore di persone con disturbo mentale Operazioni Costruzione e attivazione di un sistema integrato di servizi secondo logiche di lavoro di rete in materia di formazione e inserimento lavorativo; costruzione di un partenariato stabile che condivida linguaggio, metodologie e obiettivi, per rispondere al meglio ai bisogni di inserimento degli adolescenti con disturbo mentale in attività formative e lavorative
Attività di ricerca, analisi e valutazione degli esiti delle iniziative presenti nel territorio
nell’ambito dell’inserimento lavorativo B79/7
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Opportunità B.1 Costituzione di sinergie e lavoro di rete di tipo formale e informale per l’inserimento lavorativo Descrizione - Promozione, attivazione e potenziamento dei rapporti di collaborazione con la realtà produttiva e il mondo del lavoro, anche del settore no profit, al fine di promuovere l’integrazione lavorativa degli adolescenti con disturbo mentale Strategia di Valorizzazione Implementazione delle attività già in essere mediante la realizzazione di Progetti attualmente in fase di realizzazione, nell’ambito dell’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati. Operazioni Costruzione e attivazione di un sistema integrato di servizi secondo logiche di lavoro di rete
in materia di formazione e inserimento lavorativo B79/4 Obiettivo Specifico 9 – Ambito del “lavoro/socialità” per le persone sofferenti mentali potenziato nella comunità di appartenenza. Punto di Forza A.7 Costituzione di un sistema economico/commerciale integrato a sostegno dell’impresa sociale. Descrizione. Il progetto può contare un cospicuo numero di consumatori in crescita organizzati in gruppi d’acquisto verso i quali si possono indirizzare le produzioni delle imprese sociali esistenti nel territorio di residenza delle persone sofferenti mentali da inserire al lavoro. Strategia di valorizzazione. Il rapporto diretto produttore consumatore permette al consumatore di acquistare con un rapporto qualità prezzo vantaggioso e al produttore di vendere a prezzi più alti eliminando gli intermediari in questo modo i maggiori profitti delle imprese coprono la minore produttività delle persone sofferenti mentali. In questo processo vengono incluse esclusivamente imprese che praticano l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Operazioni. “Rete d’acquisto solidale Sardegna”. F65/1 - F65/2 - F65/3 - F65/4 Punto di Forza A.8 I gruppi d’acquisto organizzati dai sofferenti mentali rivolti a persone
“non svantaggiate” fanno diventare i proponenti parte sociale attiva.
Descrizione. Nell’ambito della vendita le persone sofferenti mentali sono quelle che si approciano al consumatore finale sono quindi in primis i fautori di un nuovo e migliore modo di consumare. Per quanto riguarda la produzione inoltre si inverte la tendenza di abbandonare quelle tipiche e tradizionali perché difficilmente commerciabili e poco redditizie proponendo così un sistema innovativo sia sociale che economico.
Strategia di Valorizzazione. I rapporti interpersonali nel confronto fra persone sofferenti mentali e non tolgono i primi dal ruolo stereotipato di incapaci di provvedere a se stessi e li fa diventare soggetti propositivi per un miglioramento dell’ambito sociale nel quale risiedono. Operazioni. “Rete d’acquisto solidale Sardegna”. F65/1 - F65/2 - F65/3 - F65/4
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Punto di Forza B.5 Ripetibilità del modello Descrizione. Ogni territorio ha le sue peculiarità produttive e identità di problemi, la metodologia adottata per creare il sistema in una area specifica può essere ripetuta per valorizzare prodotti di un’altra zona. Così come ogni area urbana ha delle esigenze di consumo che possono essere soddisfatte nello stesso modo applicato nelle precedenti esperienze. Strategia di Valorizzazione. Si intende avviare una campagna informativa presso tutti i servizi sociali dei comuni sul progetto della Rete d’Acquisto e inoltre si cercherà la collaborazione dei servizi di salute mentale in tutto il territorio di competenza della ASL 8. Operazioni. “Rete d’acquisto solidale Sardegna”. F65/1 - F65/2 - F65/3 - F65/4 Punto di Forza C.3 La forte presenza femminile nella cooperazione sociale e nelle associazioni di volontariato con ruoli di direzione Descrizione. All’interno degli organismi del Partenariato di Progetto la presenza femminile è rilevante sia nei ruoli di rappresentanza e dirigenza (Provincia di Cagliari, Comune di Cagliari, ASL n° 8, Cooperativa Servizi Sociali, Cooperativa Primavera 83, Associazione APSIA, Associazione Donne al Traguardo), che nei ruoli di cura e sostegno. Anche all’interno della Cooperativa Giardino Aperto il ruolo di Quadro è occupato da una donna e due componenti del Consiglio di Amministrazione sono donne. Strategia di Valorizzazione. Nei piani futuri di inserimenti lavorativi della Cooperativa la presenza femminile minima verrà mantenuta al 50%. Operazioni. “Rete d’acquisto solidale Sardegna”. F65/1 - F65/2 - F65/3 - F65/4 Punto di Forza D.5 Risparmio energetico, Descrizione. Il passaggio diretto da produttore a consumatore consente minori spostamenti e ridotti tempi di percorrenza delle merci. Strategia di Valorizzazione. Razionalizzazione del processo di movimentazione delle merci. Operazioni. “Rete d’acquisto solidale Sardegna”. F65/1 - F65/2 - F65/3 - F65/4 Punto di Forza D.6 Riduzione materiali per l’imballaggio Descrizione. Il passaggio diretto da produttore a consumatore non necessita di ripetuti confezionamenti. L’imballaggio viene effettuato una sola volta con conseguente riduzione di materiale di imballaggio. Strategia di Valorizzazione. Si intende nel futuro prossimo utilizzare prodotti per il confezionamento provenienti da riciclaggio e biodegradabili al 100% Operazioni. “Rete d’acquisto solidale Sardegna”. F65/1 - F65/2 - F65/3 - F65/4
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
68
Punto di Forza E.2 Avviate esperienze in materia di inserimento lavorativo soggetti svantaggiati Descrizione. Nelle Cooperative Sociali aderenti al Partenariato gli inserimenti lavorativi delle persone in condizione di sofferenza mentale sono cresciuti in maniera considerevole. La CooperativaGiardino Aperto ha assunto nel 2003 su 3 inserimenti lavorativi con contratto collettivo nazionale 2 persone svantaggiate di cui 1 sofferente mentale. La Cooperativa ha inoltre accolto 3 borsisti sofferenti mentali per 1 anno, senza incentivi all’azienda ospitante. Strategia di Valorizzazione. L’esperienza fatta ci ha consentito di strutturare un metodo per l’inserimento lavorativo di persone sofferenti mentali che ne rende il lavoro economicamente produttivo attraverso la valorizzazione delle attitudini personali. Operazioni. “Rete d’acquisto solidale Sardegna”. Punto di Forza F.1 Consolidata esperienza in ambito commerciale Descrizione. Dal 2003 la Cooperativa Sociale Giardino Aperto svolge l’attività di Commercio all’ingrosso di Consumabili per Stampa. Nel 2006 ha iniziato un’operazione in cui svolge la funzione di collegamento tra produttori agricoli e gruppi d’acquisto derivata dalla precedente esperienza nella gestione di un’azienda agricola in cui aveva praticato la vendita diretta dei propri prodotti. Strategia di Valorizzazione. Il vantaggioso rapporto qualità prezzo nonché e l’aspetto sociale dell’operazione sono gli aspetti che permettono di programmare una crescita della Rete d’Acquisto. Operazioni. “Rete d’acquisto solidale Sardegna”. F65/1 - F65/2 - F65/3 - F65/4 Punto di Forza F.2 Elasticità e capacità di adattamento ai cambiamenti generati dalle situazioni in divenire Descrizione. La Rete d’Acquisto sarà collegata in maniera informatica, avrà un suo sito Internet e delle postazioni per ogni produttore che consentiranno a tutti i consumatori di fornire informazioni pareri e quant’altro sui propri bisogni, in questo modo il servizio potrà essere costantemente adeguato alle loro esigenze, inoltre potranno costantemente informarsi sugli sviluppi sociali dell’iniziativa e sui problemi delle persone impegnate nella produzione. Strategia di Valorizzazione. Tutte le aziende che partecipano all’operazione possono essere meta di visite in cui poter valutare direttamente sia la validità delle produzioni ma soprattutto l’effetto sociale che la partecipazione a questo sistema d’acquisto produce. Operazioni. “Rete d’acquisto solidale Sardegna”. F65/1 - F65/2 - F65/3 - F65/4 Opportunità A.7 Esistenza di un grande mercato di consumo aggredibile Descrizione. Come si desume dai dati Istat il rapporto tra produzioni interne e consumo delle stesse è bassissimo, vengono così favorite le merci di importazione. Allo stesso tempo i prezzi praticati nella vendita di questi prodotti sono sostenibili anche per le produzioni locali. Strategia di Valorizzazione. Con il rapporto diretto tra produttore e consumatore praticando prezzi inferiori rispetto a quelli mediamente proposti dalla grande distribuzione si hanno dei guadagni per le aziende produttrici abbondantemente realistici per mantenere una gestione imprenditoriale sana e una notevole convenienza per il consumatore. Operazioni. “Rete d’acquisto solidale Sardegna”. F65/1 - F65/2 - F65/3 - F65/4
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
69
Obiettivo Specifico n°10 - Garantire occupazione stabile a persone con sofferenza mentale; migliorare le loro condizioni di salute, alleggerire il carico assistenziale delle famiglie, migliorare il benessere sociale della comunità, combattere stigma e pregiudizi. Punto di forza A4: La presenza e il ruolo attivo delle Associazioni dei familiari e degli utenti Punto di forza B3: la presenza di una rete (enti locali, ASL, cooperative, associazioni di tutela, volontariato, gruppi di auto-mutuo-aiuto Punto di forza B5: ripetibilità del modello Punto di forza F5: impegno a mantenere viva l’attenzione della collettività sulle questioni della salute mentale Descrizione: L’immobile sede del Progetto è dismesso e parzialmente utilizzato; con l’affidamento all’ASARP in comodato d’uso si consente la realizzazione del Progetto indicato nell’obiettivo specifico denominato nella domanda di finanziamento del POR 2000/2006 ASSE V MISURA 5.2 AZIONE 5.2A “IL Giardino di Clara” Strategia di Valorizzazione: Sviluppo delle competenze già sperimentate dall’Associazione (con la costituzione della Cooperativa Sociale di tipo b Asarp Uno, la costituzione della Comunità Alloggio Casamatta, la partecipazione a vari partenariati regionale e nazionale, la partecipazione ai Plus), coinvolgimento delle famiglie e degli utenti della salute mentale, collaborazione con importanti partner non istituzionali che si pensa di coinvolgere nella realizzazione del progetto (ARCI, ANPIS, Centro Studi e Documentazione Cooperativa la Tarantola, Cada Die Teatro, Cooperativa Giardino Aperto, Cooperativa Asarp Uno, Unasam, rete Italiana e Europea delle Associazioni degli utenti) Operazioni: promuovere la nascita della associazione degli utenti dei servizi di salute mentale; promuovere la costituzione della cooperativa sociale di tipo b degli utenti dei servizi di salute mentale; sostenere la cooperativa e l’associazione degli utenti fino al raggiungimento della totale autonomia; favorire e sostenere l’auto-mutuo-aiuto dei familiari e persone con sofferenza mentale; combattere stigma e pregiudizi. I24/1 - I24/2 – I24/3 – I24/4 – I24/5
6.2. Definizione delle operazioni
Tabella 10 - Analisi, verifica e classificazione delle operazioni interne ed esterne al Progetto
Integrato di Sviluppo.
Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione
Operazione
Numero Titolo Soggetto
Proponente Titolo
Codice
Operazio
ne
Proposta
Puntu
ale /
Siste
ma
Tipologia
Rilevanza Operazio
ne
Obiettivo
Operativ
o 1.1
Percorsi di
normalità
mediante
l’adozione di
progetti
integrati
COMUNE DI
CAGLIARI
e tutti i Partner
della
manifestazione
d’interesse
Percorsi di
normalità e
sostegno per
le persone
con disturbo
mentale
B79/1a Puntu
ale
Attivare modalità
di intervento
integrate attraverso
lo strumento del
budget di salute
indispensa
bile
Obiettivo
Operativ
o 2.1
Soluzioni
diversificate
per abitare
assistito a
diversa
intensità
assistenziale
COMUNE DI
CAGLIARI e
ASL 8,
Consorzio
Solidarietà
Percorsi di
normalità e
sostegno per
le persone
con disturbo
mentale
B79/2 Puntu
ale
Ristrutturazione e
recupero struttura
pubblica ex scuola
Santa Maria
Goretti – Misura
5.2 - per
realizzazione
piccole strutture
residenziali
Indispensa
bile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
70
Obiettivo
Operativ
o 3.1
Opportunità
diversificate
di sviluppo
relazionale e di
partecipazione
alla vita
culturale e
ricreativa
COMUNE DI
CAGLIARI e
ASL 8,
Cooperativa
Cada Die
Teatro,
Associazione
Il Gabbiano,
Consorzio
Solidarietà
Percorsi di
normalità e
sostegno per
le persone
con disturbo
mentale
B79/3 Puntu
ale
Ristrutturazione e
recupero struttura
pubblica ex scuola
Santa Maria
Goretti – Misura
5.2 per
realizzazione
spazio diurno
polifunzionale -
Organizzazione e
cogestione di
attività ricreative e
culturali mirate a
stimolare
l’espressività e la
socializzazione
indispensa
bile
Obiettivo
Operativ
o 4.1
Opportunità di
formazione e
di inserimento
lavorativo
COMUNE DI
CAGLIARI e
ASL 8,
Provincia di
Cagliari,
Consorzio
Solidarietà,
Percorsi di
normalità e
sostegno per
le persone
con disturbo
mentale
B79/4 Puntu
ale
Costruzione e
attivazione di un
sistema integrato di
servizi secondo
logiche di lavoro di
rete in materia di
formazione e
inserimento
lavorativo
Indispensa
bile
Obiettivo
Operativ
o 4.2
Condizioni
definite per
l’attivazione di
progetti
individualizzat
i per
l’inclusione
lavorativa
COMUNE DI
CAGLIARI e
ASL 8,
Provincia di
Cagliari,
Consorzio
Solidarietà
Percorsi di
normalità e
sostegno per
le persone
con disturbo
mentale
B79/5 Puntu
ale
Erogazione
finanziamenti a
singoli destinatari
(aziende) per
inserimenti
lavorativi
Indispensa
bile
Obiettivo
Operativ
o 4.3
Sistema della formazione professionale riorganizzato anche in funzione delle esigenze delle persone con disturbo mentale
COMUNE DI
CAGLIARI e
ASL 8,
Provincia di
Cagliari, IAL
CISL
Percorsi di
normalità e
sostegno per
le persone
con disturbo
mentale
B79/1b Siste
ma
Corsi di
formazione
specifici
Important
e
Obiettivo
Operativ
o 5.1
Organizzati e
rimodulati
interventi di
sollievo del
carico
familiare sia
domiciliare
che extra
domiciliare
COMUNE DI
CAGLIARI
ASL 8,
Provincia di
Cagliari
Percorsi di
normalità e
sostegno per
le persone
con disturbo
mentale
B79/1c Puntu
ale
Individuazione di
interventi di
sostegno alla
persona disabile
adulta e alla sua
famiglia alternativi
a quelli interventi
tradizionali,
con modalità
indispensa
bile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
71
individualizzate
secondo il bisogno.
Obiettivo
Operativ
o 2.1
Soluzioni
diversificate
per abitare
assistito a
diversa
intensità
assistenziale
Soc Coop
CTR
Gruppi
Famiglia E 204
Puntu
ale
Altro: erogazione
di servizi
Indispensa
bile
Obiettivo
operativo
4.1
Opportunità di
formazione e
di inserimento
lavorativo
COMUNE DI
CAGLIARI
ASL 8,
Provincia di
Cagliari,
Coop.
Primavera 83
Percorsi di
normalità e
sostegno per
le persone
con disturbo
mentale
B79/6 Puntu
ale
Realizzazione di
strutture di
integrazione
sociale e lavorativa
per persone con
disturbo mentale
Indispensa
bile
Obiettivo
7.1
Costruiti
percorsi di cura
e sostegno atti a
prevenire la
cronicizzazione
del disturbo
mentale con
esordio in
adolescenza
COMUNE DI
CAGLIARI
ASL 8,
Provincia di
Cagliari,
Coop. Servizi
Sociali
Percorsi di
normalità e
sostegno per
le persone
con disturbo
mentale
B 79/7 Puntua
le
Realizzazione di
una comunità
integrata per
adolescenti con
disturbo mentale,
mediante
ampliamento di
immobile già
esistente.
Indispensa
bile
Obiettivo
Operativ
o 7.2
Favorire la
permanenza nel
contesto sociale
di appartenenza
degli adolescenti
con disagio
mentale
COMUNE DI
CAGLIARI
ASL 8,
Provincia di
Cagliari,
Coop. Servizi
Sociali
Percorsi di
normalità e
sostegno per
le persone
con disturbo
mentale
B79/8 Puntu
ale
Realizzazione di
una comunità
integrata per
adolescenti con
disturbo mentale,
mediante
ampliamento di
immobile già
esistente.
Obiettivo
7.1
Costruiti
percorsi di cura
e sostegno atti a
prevenire la
cronicizzazione
del disturbo
mentale con
esordio in
adolescenza
AREE e A.Ps.I.A. e Comune di
Villasor
Comunità
terapeutica
Orpheus
G36 Puntua
le
Altro:
Realizzazione
comunità
terapeutica per
adolescenti
Indispensa
bile
Obiettivo
6.1
Opportunità di
accoglienza e
sostegno
offerte per
donne con
disturbo
mentale e
carico
familiare
Associazione
Donne al
Traguardo
Fondo di
solidarietà
per una
residenza
integrata
D246 Puntu
ale
Altro: Progetto
integrato di
accoglienza e
sostegno alle donne
Indispensa
bile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
72
Obiettivo
4.4 Nuova logica di
intendere il lavoro finalizzata
all’inclusione
attraverso la
valorizzazione
della persona
Cooperativa
sociale
Giardino
Aperto
Rete
d’Acquisto
Solidale
Sardegna
F65/1 Puntua
le
Acquisizione di
beni e servizi
Indispensa
bile
Obiettivo
9.1 Residenza delle
persone mantenuta
nei loro paesi di
origine.
Cooperativa
sociale
Giardino
Aperto
Rete
d’Acquisto
Solidale
Sardegna
F65/2 Puntua
le
Acquisizione di
beni e servizi
Indispensa
bile
Obiettivo
9.2 Nascita di Imprese
Sociali per
l’inserimento
lavorativo e
potenziamento di quelle esistenti
Cooperativa
sociale
Giardino
Aperto
Rete
d’Acquisto
Solidale
Sardegna
F65/3 Puntua
le
Acquisizione di
beni e servizi
Indispensa
bile
Obiettivo
9.3 Risorse del
territorio utilizzate
e
commercializzate
Cooperativa
sociale
Giardino
Aperto
Rete
d’Acquisto
Solidale
Sardegna
F65/4 Puntua
le
Acquisizione di
beni e servizi
Indispensa
bile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
73
Obiettivo
10.1
Favorito il
protagonismo
e la
partecipazione
critica nella
programmazio
ne sanitaria e
sociale e
implementata
la rete
nazionale e
internazionale
delle
associazioni
degli utenti
A.S.A.R.P.
Garantire
occupazione
stabile a
persone con
sofferenza
mentale;
migliorare le
loro
condizioni di
salute,
alleggerire il
carico
assistenziale
delle
famiglie,
migliorare il
benessere
sociale della
comunità,
combattere
stigma e
pregiudizi
I24/1 puntual
e
Promuovere la
nascita della
associazione
degli utenti dei
servizi di salute
mentale
Indispensa
bile
Obiettivo
10.2
Avviati corsi specifici di
formazione nei settori di lavoro
individuati in base alle
propensioni naturali e abilità
possedute
A.S.A.R.P.
Garantire
occupazione
stabile a
persone con
sofferenza
mentale;
migliorare le
loro
condizioni di
salute,
alleggerire il
carico
assistenziale
delle
famiglie,
migliorare il
benessere
sociale della
comunità,
combattere
stigma e
pregiudizi
I24/2 Puntuale
Promuovere la
costituzione
della cooperativa
sociale di tipo b
degli utenti dei
servizi di salute
mentale
Indispensa
bile
Obiettivo
10.3
Favoriti percorsi di ripresa
attraverso la creazione di
opportunità di reinserimento sociale, eventi culturali, attività
formativa, inserimenti lavorativi
A.S.A.R.P.
Garantire
occupazione
stabile a
persone con
sofferenza
mentale;
migliorare le
loro
condizioni di
salute,
alleggerire il
carico
assistenziale
I24/3
SISTEM
A
Sostenere la
cooperativa e
l’associazione
fino al
raggiungimento
della totale
autonomia
Indispensa
bile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
74
delle
famiglie,
migliorare il
benessere
sociale della
comunità,
combattere
stigma e
pregiudizi
Obiettivo
10.4
Promossi e gestiti percorsi
formativi gratuiti
A.S.A.R.P.
Garantire
occupazione
stabile a
persone con
sofferenza
mentale;
migliorare le
loro
condizioni di
salute,
alleggerire il
carico
assistenziale
delle
famiglie,
migliorare il
benessere
sociale della
comunità,
combattere
stigma e
pregiudizi
I24/4
sistema
Favorire e
sostenere l’auto-
mutuo-aiuto dei
familiari e delle
persone con
sofferenza
mentale
Indispensa
bile
Obiettivo
10.5
Promossa cultura di inclusione
sociale
A.S.A.R.P.
Garantire
occupazione
stabile a
persone con
sofferenza
mentale;
migliorare le
loro
condizioni di
salute,
alleggerire il
carico
assistenziale
delle
famiglie,
migliorare il
benessere
sociale della
comunità,
combattere
stigma e
pregiudizi
I24/5
Puntuale
Combattere
stigma e
pregiudizi
Indispensa
bile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
75
6.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità
Tabella 11 - Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità
Codice Operazione Contesto di Vita Accesso al Mercato
del Lavoro
Situazione Occupazionale
Partecipazione alla Creazione di
Attività Socio-Economiche
D246
Si favorisce l’uscita
delle donne con
d.m. da case
protette e l’ingresso
in gruppi famiglia
autonomi, integrati
e costantemente
monitorati.
Si cura
l’orientamento
professionale delle
donne con d.m. per
un migliorare e
valorizzare le
competenze
personali favorendo
il rientro e la
permanenza nel
mondo lavorativo.
Si sostengono le
donne con d.m.
nella tutela dei
propri diritti in
qualità di lavoratrici
con un’azione di
segretariato sociale,
tutela legale e
sostegno
psicologico.
Sulla base di un
bilancio di
competenze e un
percorso di
orientamento, si
stimolano le donne
dei gruppi famiglia
a trovare di
concerto, laddove
possibile,soluzioni
autonome al
problema
occupazionale
(cooperative,
artigianto etc.)
B79
Potenziamento
capacità
di accoglienza
servizi di tipo
abitativo anche in
favore di donne
Incremento
opportunità
occupazionali in
favore delle donne
Aumento della
presenza femminile
nel mondo del
lavoro in settori a
bassa accoglienza
delle donne
I24
Si alleggerisce il
carico assistenziale
delle donne madri
di persone con
disturbo mentale e
si promuovono
forme di
partecipazione
sociale delle donne
con disturbo
mentale
Si sperimentano
diverse forme di
inserimento nel
mercato del lavoro
Le donne avviate al
lavoro e alle attività
di socializzazione
saranno non meno
del 50% degli utenti
interessati
La cooperativa che
si andrà a costituire
sarà composta per
almeno il 50% da
donne
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
76
Note
Il Progetto intende favorire il rispetto del Principio delle Pari Opportunità nell’ambito delle varie
azioni che intende sviluppare, nello specifico si evidenzia che verranno perseguite le seguenti finalità:
- maggiore offerta di servizi a fronte di un’elevata domanda da parte di donne per i servizi di cura
alla persona, riconducibili all’insieme di servizi (a carattere residenziale e diurni) che troveranno
localizzazione nella ex scuola Santa Maria Goretti di Cagliari
- benefici in termini di sollievo, sostegno e accompagnamento nelle funzioni di cura generalmente
svolte dalla donna nella famiglia “normale” come, e a maggior ragione, nelle famiglie in cui sono
presenti uno o più membri portatori di bisogni particolari ( in questo caso con disturbo mentale).
- garantire a donne in condizione di disagio psichico l’accesso a servizi per l’inserimento lavorativo
mediante forme di inserimento lavorativo innovative e supportate da accompagnamento, tutoraggio e
sostegno di tipo tecnico-professionale e di tipo economico
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
77
6.4. Analisi della sostenibilità ambientale
Tabella 12 - Valutazione dell’impatto delle operazioni a diretta finalità ambientale.
Obiettivi ambientali
Codice Operazione A B C D E
Note
Nell’ambito delle azioni proposte nel presente progetto integrato, si rileva l’assenza di azioni a diretto
impatto ambientale.
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
78
Tabella 13 - Valutazione dell’impatto delle operazioni ad esclusiva finalità di sviluppo economico
o sociale
Obiettivi ambientali
Codice Operazione A B C D E F
F65 X X B79 X X X X I24 X X X X
D246 X X E204 X X G36 X X
Note
Si evidenzia che si è proceduto ad un ulteriore codificazione mediante l’attribuzione di sotto classi per
le operazione composte da varie azioni:
F65: è composta da F65/1; F65/2; F65/3; F65/4;
B79 è composta da: B79/1a; B79/1b; B79/1c; B79/2; B79/3; B79/4; B79/5; B79/6; B79/7; B79/8
I24 è composta da: I24/1; I24/2; I24/3; I24/4; I24/5
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
79
6.5. Definizione degli indicatori
Tabella 14 - Indicatori oggettivamente verificabili
Obiettivo
Generale
Obiettivi Specifici
Obiettivi Operativi Indicatori di Realizzazione Target Note
Obiettivo
Specifico 1
logiche di
concertazion
e per
l’operatività
integrata
Obiettivo Operativo
1.1 percorsi di
normalità mediante
l’adozione di
progetti integrati
1.1.1) n° di progetti
terapeutici abilitativi
individualizzati attivati per il
progetto entro l’anno
Utenti
adulti del
DSM e
Comune
di
Cagliari
2.1.1) n. alloggi attivati entro
l’anno
2.1.2) n° persone inserite nei
singoli alloggi entro l’anno
Utenti
DSM e
Comune
di
Cagliari
Obiettivo
Specifico 2
soluzioni
abitative e di
accoglienza
rispondenti
ai bisogni
delle persone
Obiettivo operativo
2.1
soluzioni
diversificate per
abitare assistito a
diversa intensità
assistenziale
2.1.3) n°ore assistenza per
alloggio entro l’anno
Utenti
DSM e
Comune
di
Cagliari
3.1.1) n° laboratori attivati nel
Centro polivalente
entro l’anno
Utenti
DSM e
Comune
di
Cagliari
Obiettivo
Specifico 3
occasioni di
integrazione
individuate e
implementat
e
Obiettivo Operativo
3.1
opportunità
diversificate di
sviluppo relazionale
e di partecipazione
alla vita culturale e
ricreativa
3.1.2) n° utenti/fruitori dei
laboratori entro un anno
dall’avvio degli stessi
Utenti
DSM e
Comune
di
Cagliari
Obiettivo
Generale
percorsi
di
normalit
à per
persone
con
disagio
mentale
e di
sostegno
per le
loro
famiglie
Obiettivo
Specifico 4
percorsi per
l’autonomia
definiti
Obiettivo Operativo
4.1 opportunità di
formazione e di
inserimento
lavorativo
4.1.1) n° persone in
formazione entro l’anno
mediante percorsi di
formazione o tirocini formativi
e di orientamento
Utenti
DSM e
Comune
di
Cagliari
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
80
4.1.2) aumento del 20% degli
inserimenti lavorativi entro
l’anno
Utenti
DSM e
Comune
di
Cagliari
4.2.1) n° coop sociali attivate
entro l’anno
Utenti
DSM
4.2.2) n° progetti
individualizzati attivati entro
l’anno
Utenti
DSM
Obiettivo Operativo
4.2
condizioni definite
per l’attivazione di
progetti
individualizzati per
l’inclusione
lavorativa
4.2.3) % degli inserimenti
lavorativi sul totale nelle
cooperative sociali entro
l’anno
Utenti
DSM
5.1.1) n. interventi di sollievo
a domicilio attivati entro
l’anno
Utenti
DSM
Obiettivo
Specifico 5
Allentato il
sovraccarico
emotivo ed
assistenziale
delle
famiglie
Obiettivo Operativo
5.1
Organizzati e
rimodulati
interventi di
sollievo del carico
familiare sia
domiciliari che
extra domiciliari
5.1.2) n. interventi di sollievo
extra domicilio attivati entro
l’anno
Utenti
DSM
6.1.1) n. appartamenti attivati
entro l’anno
Obiettivo
Specifico 6
Allentato il
sovraccarico
emotivo e di
cura della
donna
Obiettivo Operativo
6.1
Opportunità di
accoglienza e
sostegno per donne
con disturbo
mentale e carico
familiare
6.1.2) n. donne inserite negli
appartamenti entro l’anno
Utenti
DSM
Obiettivo Operativo
7.1
Costruiti percorsi di
cura e sostegno atti
a prevenire la
cronicizzazione del
disturbo mentale
con esordio in
adolescenza
7.1.1) n° gruppi residenziali
di minori attivati entro l’anno
Utenti
DSM
Obiettivo
Specifico 7
spazi di vita
sostenuti e
implementati
dove minori
ed
adolescenti
con disagio
mentale
possano
trovare
accoglienza
Obiettivo Operativo
7.2
Favorita
permanenza nel
contesto sociale di
appartenenza di
minori e adolescenti
con disagio mentale
7.2.1) n° minori inseriti in
comunità entro l’anno
Utenti
DSM
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
81
Obiettivo
Specifico 8
Sviluppati
percorsi di
normalità per
adolescenti
con disagio
psichico
Obiettivo Operativo
8.1
Percorsi formativi
diversificati e
personalizzati atti a
rispondere alle
esigenze dei minori
con disturbo
mentale
8.1.1) N° minori inseriti nei
percorsi formativi
individualizzati entro l’anno
Utenti
DSM
Obiettivo Specifico 4 Creazione di percorsi per l’autonomia
Obiettivo Operativo 4.4 Nuova logica di intendere il lavoro finalizzata all’inclusione attraverso la valorizzazione della persona
4.4.1) aumento del 10% degli
inserimenti lavorativi entro
l’anno
Utenti
DSM
Obiettivo Specifico 9 Creazione e potenziamento dell’ambito“lavoro/socialità” per le persone sofferenti mentali nella comunità di appartenenza
Obiettivo Operativo 9.1 Mantenere la residenza delle persone nei loro paesi di Origine.
9.1.1) aumento percentuale di
inserimenti lavorativi nel
luogo di residenza
Utenti
DSM
Obiettivo Operativo 9.2 Nascita di Imprese Sociali per l’inserimento lavorativo e potenziamento di quelle esistenti
9.2.1) n° coop sociali attivate
entro l’anno
Utenti
DSM
Obiettivo Operativo 9.3 Utilizzo e commercializzazione delle risorse del territorio
9.3.1) % del prodotto locale
commercializzato sul totale
del prodotto commercializzato
Utenti
DSM
Obiettivo
specifico 2
Individuate e
implementat
e soluzioni
abitative e di
accoglienza
rispondenti
ai bisogni
delle persone
Obiettivo operativo
2.1 soluzioni
diversificate per
abitare assistito a
diversa intensità
assistenziale
2.1.1) n° giovani/adulti con
disturbo
psichico inseriti in gruppi di
convivenza entro un anno
Utenti
DSM
Garantire
occupazione
stabile a
persone con
sofferenza
mentale;
migliorare le
loro
Obiettivo operativo
10.1
Favorire il
protagonismo e la
partecipazione
critica nella
programmazione
sanitaria e sociale e
10.1.1) n° utenti delle
associazioni coinvolti negli
organismi di partecipazione
previsti dalla normativa in
vigore
Utenti
DSM
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
82
condizioni di
salute,
alleggerire il
carico
assistenziale
delle
famiglie,
migliorare il
benessere
sociale della
comunità,
combattere
stigma e
pregiudizi.
implementare la rete
nazionale e
internazionale degli
utenti
Obiettivo operativo
10.2
Avviare corsi
specifici di
formazione nei
settori di lavoro che
verranno individuati
in base alle
propensioni naturali
e abilità possedute
10.2.1) n° corsi avviati
nell’anno
Utenti
DSM
Obiettivo operativo
10.3
Favorire percorsi di
ripresa attraverso la
creazione di
opportunità di
reinserimento
sociale, eventi
culturali, attività
formativa,
inserimenti
lavorativi
10.3.1) n° eventi realizzati
nell’anno
Utenti
DSM
Obiettivo operativo
10.4
Promuovere e
gestire percorsi
formativi gratuiti
10.4.1) N° interventi
realizzati nell’anno
Utenti
DSM
Obiettivo operativo
10.5
Promuovere cultura
di inclusione sociale
10.5.1) n° azioni di
promozione realizzate
nell’anno
Utenti
DSM
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
83
7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO
7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni
Tabella 15 - Stato della progettazione delle operazioni. Codice
Operazione Tipologia di Operazione
Stato della Progettazione
Note
B79/1a
Attivare modalità di
intervento integrate
attraverso lo strumento
del budget di salute
Idea progettuale
B79/2
Ristrutturazione e
recupero struttura
pubblica ex scuola Santa
Maria Goretti – Misura
5.2 - per realizzazione
piccole strutture
residenziali
Progetto preliminare
B79/3
Ristrutturazione e
recupero struttura
pubblica ex scuola Santa
Maria Goretti – Misura
5.2 per realizzazione
spazio diurno
polifunzionale -
Organizzazione e
cogestione di attività
ricreative e culturali
mirate a stimolare
l’espressività e la
socializzazione
Progetto preliminare
B79/4
Costruzione e attivazione
di un sistema integrato di
servizi secondo logiche di
lavoro di rete in materia
di formazione e
inserimento lavorativo
Progetto preliminare
B79/5
Erogazione finanziamenti
a singoli destinatari
(aziende) per inserimenti
lavorativi
Progetto preliminare
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
84
B79/1b
Corsi di formazione
specifici
Idea progettuale
B79/1c
Individuazione di
interventi di sostegno alla
persona disabile adulta e
alla sua famiglia
alternativi a quelli
interventi tradizionali,
con modalità
individualizzate secondo
il bisogno.
Idea progettuale
E 204
Altro: erogazione di
servizi
Progetto preliminare
B79/6
Realizzazione di strutture
di integrazione sociale e
lavorativa per persone con
disturbo mentale
Progetto preliminare
B 79/7
Realizzazione di una
comunità integrata per
adolescenti con disturbo
mentale, mediante
ampliamento di immobile
già esistente.
Progetto definitivo
B79/8
Realizzazione di una
comunità integrata per
adolescenti con disturbo
mentale, mediante
ampliamento di immobile
già esistente.
Progetto definitivo
G36
Altro: Realizzazione
comunità terapeutica per
adolescenti
Progetto preliminare
D 246 Altro: progetto integrato
di accoglienza e sostegno
alle donne Progetto preliminare
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
85
F65/1
Acquisizione di beni e
servizi Progetto preliminare
F65/2
Acquisizione di beni e
servizi Progetto preliminare
F65/3
Acquisizione di beni e
servizi Progetto preliminare
F65/4
Acquisizione di beni e
servizi Progetto preliminare
I24/1
Promuovere la nascita
della associazione degli
utenti dei servizi di salute
mentale
Progetto preliminare
I24/2
Promuovere la
costituzione della
cooperativa sociale di tipo
b degli utenti dei servizi
di salute mentale
Progetto preliminare
I24/3
Sostenere la cooperativa e
l’associazione fino al
raggiungimento della
totale autonomia
Progetto preliminare
I24/4
Favorire e sostenere
l’auto-mutuo-aiuto dei
familiari e delle persone
con sofferenza mentale
Progetto preliminare
I24/5
Combattere stigma e
pregiudizi
Progetto preliminare
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
86
Tabella 16 - Stato dell’iter procedurale degli adempimenti preliminari per la realizzazione delle
operazioni.
Codice Operazione
Adempimento Soggetto
Responsabile Stato adempimento Data di conclusione
prevista
B79/1a Definizione accordi Comune di
Cagliari, ASL n° 8,
Partner privati
In corso di
definizione Dicembre 2007
B79/2 Progetto definitivo Comune di Cagliari
In corso di
redazione il
progetto definitivo
Settembre 2007
B79/3 Progetto definitivo Comune di Cagliari
In corso di
redazione il
progetto definitivo
Settembre 2007
B79/4
Definizione accordi
e redazione
progetto definitivo
Comune di
Cagliari, ASL n° 8,
Partner privati In corso di
definizione Dicembre 2007
B79/5
Definizione accordi
e redazione
progetto definitivo
Comune di
Cagliari, ASL n° 8,
Partner privati In corso di
definizione Dicembre 2007
B79/1b Bando R.A.S. Partner privati
In attesa di
pubblicazione
bando della R.A.S.
Dicembre 2008
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
87
B79/1c Definizione accordi Comune di
Cagliari, ASL n° 8,
Partner privati
In corso di
definizione Dicembre 2007
E 204
Progetto definitivo
e richieste
autorizzazioni Soc. Coop. C.T.R.
In corso di
redazione progetto
definitivo cui
seguirà richiesta di
autorizzazioni
Settembre 2007
B79/6
Progetto definitivo
e richieste
autorizzazioni Cooperativa
Primavera 83
In corso di
redazione progetto
definitivo cui
seguirà richiesta di
autorizzazioni
Settembre 2007
B 79/7
Richiesta di
concessione
edilizia Cooperativa
Servizi Sociali
Progetto definitivo
in attesa di
concessione
edilizia
Giugno 2007
B79/8
Richiesta di
concessione
edilizia Cooperativa
Servizi Sociali
Progetto definitivo
in attesa di
concessione
edilizia
Giugno 2007
G36
Progetto definitivo
e richieste
autorizzazioni A.R.E.E. e
A.P.S.I.A.
In corso di
redazione progetto
definitivo cui
seguirà richiesta di
autorizzazioni
Settembre 2007
D 246
Progetto definitivo
e richieste
autorizzazioni
Associazione
Donne Al
Traguardo
In corso di
redazione progetto
definitivo cui
seguirà richiesta di
autorizzazioni
Dicembre 2007
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
88
F65/1
Progetto
preliminare
Cooperativa
Sociale Giardino
Aperto
In corso di
redazione progetto
definitivo
Dicembre 2007
F65/2
Progetto
preliminare
Cooperativa
Sociale Giardino
Aperto
In corso di
redazione progetto
definitivo
Dicembre 2007
F65/3
Progetto
preliminare
Cooperativa
Sociale Giardino
Aperto
In corso di
redazione progetto
definitivo
Dicembre 2007
F65/4
Progetto
preliminare
Cooperativa
Sociale Giardino
Aperto
In corso di
redazione progetto
definitivo
Dicembre 2007
I24/1 Progetto
preliminare A.S.A.R.P.
In corso di
redazione progetto
definitivo
Settembre 2007
I24/2 Progetto
preliminare A.S.A.R.P.
In corso di
redazione progetto
definitivo
Settembre 2007
I24/3
Progetto
preliminare A.S.A.R.P.
In corso di
redazione progetto
definitivo
Settembre 2007
I24/4
Progetto
preliminare A.S.A.R.P.
In corso di
redazione progetto
definitivo
Settembre 2007
I24/5
Progetto
preliminare A.S.A.R.P.
In corso di
redazione progetto
definitivo
Settembre 2007
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
89
Tabella 17 – Cronogramma procedurale delle fasi per la realizzazione delle operazioni
Codice operazione Progettazione
Selezione Soggetto Attuatore
Realizzazione Collaudo
B79/1a Dicembre 2007
Gennaio 2008 Febbraio 2008 Non previsto
B79/2 Settembre 2007
Ottobre 2007 Ottobre 2008 Dicembre 2008
B79/3 Settembre 2007
Ottobre 2007 Ottobre 2008 Dicembre 2008
B79/4 Dicembre 2007
Gennaio 2008 Febbraio 2008 Non previsto
B79/5 Dicembre 2007
Gennaio 2008 Febbraio 2008 Non previsto
B79/1b Dicembre 2008
Dicembre 2008 Dicembre 2008 Non previsto
B79/1c Dicembre 2007
Gennaio 2008 Febbraio 2008 Non previsto
E 204 Settembre 2007
Ottobre 2007 Dicembre 2007 Non previsto
B79/6 Settembre 2007
Ottobre 2007 Ottobre 2008 Dicembre 2008
B 79/7 Giugno 2007
Luglio 2007 Aprile 2008 Maggio 2008
B79/8 Giugno 2007
Ottobre 2007 Ottobre 2008 Dicembre 2008
G36
Settembre 2007
Ottobre 2007 Ottobre 2008 Dicembre 2008
D 246 Dicembre 2007
Gennaio 2008 Febbraio 2008 Non previsto
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
90
F65/1 Dicembre 2007
Gennaio 2008 Febbraio 2008 Non previsto
F65/2 Dicembre 2007
Gennaio 2008 Febbraio 2008 Non previsto
F65/3 Dicembre 2007
Gennaio 2008 Febbraio 2008 Non previsto
F65/4 Dicembre 2007
Gennaio 2008 Febbraio 2008 Non previsto
I24/1 Settembre 2007
Ottobre 2007 Ottobre 2008 Dicembre 2008
I24/2 Settembre 2007
Ottobre 2007 Ottobre 2008 Dicembre 2008
I24/3 Settembre 2007
Ottobre 2007 Ottobre 2008 Dicembre 2008
I24/4 Settembre 2007
Ottobre 2007 Ottobre 2008 Dicembre 2008
I24/5 Settembre 2007
Ottobre 2007 Ottobre 2008 Dicembre 2008
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
91
Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l’attuazione dell’operazione.
Descrizione delle funzioni e dei servizi degli Enti Locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione (unici es. sportelli per le imprese, uffici comuni, etc).
Descrizione delle esperienze di servizi alle comunità locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione.
Per le caratteristiche territoriali del partenariato di progetto, si possono evidenziare tutti i servizi della
ASL 8 che, nel settore salute mentale, sono dislocati e organizzati su base intercomunale. Inoltre si
evidenzia la presenza del CESIL ORIENTA-LAVORO Cagliari attivato dal Comune di Cagliari
Assessorato delle Politiche Sociali nell’ambito delle attività previste dal POR Sardegna 2000/2006
Misura 3.4
Max 1 pagina
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
92
Descrizione delle esperienze di programmazione territoriale innovative attivate e funzionanti e/o in corso di attivazione (es. Agenda 21).
7.2.
Oltre a quanto evidenziato nel paragrafo precedente, si segnala la programmazione socio-sanitaria contenuta nei PLUS degli ambiti individuati nel territorio ASL 8 - Provincia di Cagliari e inoltre il Centro Servizi per l’inserimento Lavorativo dei Soggetti Svantaggiati ORIENTA-LAVORO CAGLIARI POR Sardegna 2000/2006 Misura 3.4 Fondo Sociale Europeo promosso dal Comune di Cagliari;
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
93
7.3.
7.4. Accordi di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo
Accordo di Cooperazione N° – Titolo
Oggetto dell’accordo sottoscritto. Nel corso dell’Assemblea del Partenariato del 18/12/06 si deciso che verrà definito e stipulato
un accordo fra i soggetti per la definizione dei rapporti di Cooperazione per la gestione del
Progetto Integrato.
Inoltre l’Assemblea ha ritenuto di dover prevedere la stesura di una Carta dei Principi
Soggetti sottoscrittori dell’accordo.
Soggetti non sottoscrittori dall’accordo.
Motivazioni della non sottoscrizione dell’Accodo.
Data di sottoscrizione dell’accordo.
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
94
8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO
Tabella 18 - Quadro Finanziario.
Codice Operazione
Tipologia Titolo Operazione Costo Totale Contributo richiesto
B79/1a
Attivare modalità di
intervento integrate
attraverso lo strumento del
budget di salute
Percorsi di
normalità e
sostegno per le
persone con
disturbo mentale
0 0
B79/1b Corsi di formazione
specifici
Percorsi di
normalità e
sostegno per le
persone con
disturbo mentale
0 0
B79/1c
Individuazione di interventi
di sostegno alla persona
disabile adulta e alla sua
famiglia alternativi a quelli
interventi tradizionali,
con modalità
individualizzate secondo il
bisogno.
Percorsi di
normalità e
sostegno per le
persone con
disturbo mentale
0 0
€ 2.495.000,00
(per adeguamento
funzionale)
€ 600.000,00
per adeguamento
funzionale Misura 5.2
B79/2
Ristrutturazione e recupero
struttura pubblica ex scuola
Santa Maria Goretti –
Misura 5.2
Percorsi di
normalità e
sostegno per le
persone con
disturbo mentale
€ 40.000,00 a
gruppo
appartamento
per un totale di 2
gruppi
appartamento
€ 80.000,00
€ 80.000,00
B 79/3
Organizzazione e
cogestione di attività
ricreative e culturali mirate
a stimolare l’espressività e
la socializzazione
Percorsi di
normalità e
sostegno per le
persone con
disturbo mentale
€ 185.000,00 € 185.000,00
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
95
B 79/3
Attività sportive
terapeutiche riabilitative e
micro imprenditorialità nel
settore del turismo nautico
e nicchie tematiche di
turismo sostenibile
Percorsi di
normalità e
sostegno per le
persone con
disturbo mentale
€ 250.000,00 € 250.000,00
B 79/3
Organizzazione e
cogestione di attività
ricreative e culturali mirate
a stimolare l’espressività e
la socializzazione e
inserimento lavorativo
“Matti per il Gelato”
Percorsi di
normalità e
sostegno per le
persone con
disturbo mentale
€ 80.000,00 € 80.000,00
B79/4
Costruzione e attivazione
di un sistema integrato di
servizi secondo logiche di
lavoro di rete in materia di
formazione e inserimento
lavorativo
Percorsi di
normalità e
sostegno per le
persone con
disturbo mentale
€ 324.700,00 € 324.700,00
B79/5
Erogazione finanziamenti a
singoli destinatari (aziende)
per inserimenti lavorativi
Percorsi di
normalità e
sostegno per le
persone con
disturbo mentale
€ 296.200,00 € 296.200,00
B 79/6
Completamento attività di
giardinaggio con
realizzazione “fattoria
sociale con annessa
foresteria per persone con
disturbi mentali anche
dimessi da Ospedali
Psichiatrici Giudiziari”
“Realizzazione di
una fattoria sociale
con annessa
foresteria per
persone con
disturbi mentali
anche dimessi da
Ospedali
Psichiatrici
Giudiziari”
€ 1.700.000,00 € 1.300.000,00
B 79/7
Ampliamento di immobile
per la realizzazione di una
comunità integrata per
adolescenti
Realizzazione di
una comunità
educativa integrata
per adolescenti con
disturbo mentale
B 79/8
Ampliamento di immobile
per la realizzazione di una
comunità integrata per
adolescenti
Realizzazione di
una comunità
educativa integrata
per adolescenti con
disturbo mentale
€ 466.552,08
€ 466.552,08
a carico della misura
5.2
G36 Realizzazione Comunità
terapeutica per adolescenti
Comunità
terapeutica
Orpheus
€ 600.000,00 € 600.000,00
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
96
D246
Progetto integrato di
accoglienza e sostegno alle
donne
Fondo di
solidarietà per una
residenza integrata
€ 172.000,00 € 99.500,00
F65/1
F65/2 F65/3 F65/4
Acquisti di macchinari e
attrezzature
Rete d’acquisto
solidale Sardegna € 150.000,00 € 150.000,00
I24/1
I24/2
I24/3
I24/4
I24/5
Adeguare, arredare e
attrezzare l’immobile della
direzione dell’ex ospedale
psichiatrico di Cagliari
Garantire
occupazione
stabile a persone
con sofferenza
mentale;
migliorare le loro
condizioni di
salute, alleggerire
il carico
assistenziale delle
famiglie,
migliorare il
benessere sociale
della comunità,
combattere stigma
e pregiudizi
€ 800.000,00 € 650.000,00
E 204
Erogazione di servizi Gruppo Famiglia € 278.000,00 € 278.000,00
Totali
€ 7.877.452,08 € 5.359.952,08