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NUOVA COLLANA ORIENTALE a cura del dipartimento degli studi orientali, sapienza università di roma 1.

Bellino Sindbad 2015

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Arabic literature

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  • NUOVA COLLANA ORIENTALEa cura del dipartimento degli studi orientali ,

    sapienza universit di roma

    1.

  • PARADOSSIDELLE NOTTI

    DIECI STUDI SU LE MILLE E UNA NOTTE

    a cura di

    leonardo capezzone e elisabetta benigni

    PISA ROMA

    FABRIZIO SERRA EDITORE

    MMXV

  • Volume pubblicato con il contributo del

    *

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    *

    isbn 978-88-6227-766-2e- isbn 978-88-6227-767-9

  • SOMMARIO

    Leonardo Capezzone, Sulla natura paradossale delle Mille e Una Notte.Unintroduzione 9

    Marco Di Branco, Tra Bisanzio e la Persia. Nota su Yunan e Rum nelle Millee Una Notte 17

    Gianroberto Scarcia, Lampeggiar di iranismi tra una notte e laltra 27Roberta Denaro, La lezione delladulterio. Su due versioni del racconto cornice

    delle Mille e Una Notte 37Biancamaria Scarcia Amoretti, Lislam delle Mille e Una Notte: un son-

    daggio 51Michelina Di Cesare, Sapiens minime hujusmodi paradisum credit, nec

    talibus decipitur verbis: Pietro Alfonsi e gli Arabes 79Francesca Bellino, I Sette Viaggi di Sindbad il marinaio: un romanzo arabo

    nelle Mille e Una Notte 101Elisabetta Benigni, La Commedia decaduta delle Mille e Una Notte: il viag-

    gio nella Citt di Rame di Alessandro Spina 131Richard Van Leeuwen, Stories without end: Italo Calvino and the Thousand

    and One Nights 163Marco Lauri, La Soglia e il Sapiente. Appunti sulle Notti e la science fiction 179

  • I SETTE VIAGGI DI SINDBD IL MARINAIO: UN ROMANZO ARABO NELLE MILLE E UNA NOTTE

    FRANCESCA BELLINO (Universit di Torino)

    Ecce terra quam quesisti per multum tempus. Ideo statim non potuisti invenire quia Deus voluit tibi ostendere diversa sua secreta in oceano magno. Revertere itaque ad terram nativitatis tuae portans tecum de fructibus istius insulae et de gemmis quantum potest tua navicula ca-pere. Navigatio sancti Brandani (cap. XXXVII)

    I Sette Viaggi di Sindbd il marinaio1 sono un ciclo narrativo entrato a far parte a pieno titolo del corpus delle Mille e Una Notte (Alf Layla wa-Layla) relativamente tardi. La scoperta di Antoine Galland (1646-1715) di un mano-scritto contenente la storia di Sindbd il marinaio, e il suo successivo inseri-mento nella traduzione delle Mille et Une Nuits (1704), ha legato a tal punto i Viaggi alla raccolta che li ospita che la storia testuale dei primi non pu pre-scindere dalla storia testuale della seconda. A riprova del fatto che la figura di Sindbd abbia giocato un ruolo sostanziale nel dare vita e consolidare questo legame, basti pensare che tutte e quattro le edizioni arabe delle Mille e una notte dellOttocento includono i Sette Viaggi di Sindbd il marinaio. Che Sindbd sia stato uno dei pi fortunati hommes-rcits2 della letteratura araba moderna lo dimostra anche la gran quantit di opere a lui ispirate, nonch il numero di studi su questo ciclo narrativo.

    * Il presente articolo stato realizzato nellambito del progetto di ricerca locale La for-

    mazione del romanzo in area vicino-orientale nel periodo post-classico (1200-1800): i Sette Viaggi di Sindbd il marinaio finanziato dallUniversit di Torino (ex 60% - 2013).

    1 Per una introduzione generale ai Viaggi di Sindbd gli studi di riferimento sono: Chauvin V., Bibliographie des ouvrages arabes ou relatifs aux arabes, Lige-Leipzig, Vaillant-CarmanneHarrassowitz, 1903, vol. 7, pp. 1-29, no. 373; Gerhardt M.I., The Art of Story-Telling. A Literary Study of the Thousand and One Nights, Leiden, Brill, 1963, pp. 236-263: Travel-stories: Sindbad the Sailor; Pinault D., Sindbd, in: Meisami J.S., Stakey P. a cura di, Encyclopedia of Arabic Literature, London, Routledge, 1998, vol. 2, pp. 721-723; Mar-zolph U., s.v. Sindbd (the sailor), in EI2 [CdRom edition]; Idem; s.v. Sindbad der Seefah-rer, in Enzyklopdie des Mrchens, 12,2 (2006) 698-707; Marzolph U., van Leeuwen R., The Arabian Nights Encyclopaedia [da qui ANE], Santa Barbara-Denver-Oxford, ABC-CLIO, 2004, vol. 1, pp. 383-389; Garcin J.-C., Pour une lecture historique des Mille et Une Nuits. Essai sur ldition de Blq (1835), Paris, Actes Sud, 2013, pp. 259-280: Sindbd.

    2 Di questo avviso per es. Miquel A., Sept contes des Mille et une Nuits; ou il na pas des contes innocents, Paris, Sindbad, 1981, pp. 79-109: Les voyages de Sindbad le marin, che sostiene: En proposant, dfaut didal moral, un type dhomme et de conduite, et en r-cusant au profit du geste, Sindbd apparat bien comme un de ces hommes-rcits quil soit cite Todorov (p. 85).

  • 102 fr ancesca bellinoFRANCESCA BELLINO

    Il presente contributo si propone di considerare diverse questioni che sono state finora discusse separatamente, riguardanti la storia testuale dei Sette Viaggi di Sindbd il marinaio, alla luce sia di nuove evidenze interne allopera, sia delle pi recenti scoperte e riflessioni sulle Mille e Una Notte. Da una parte, in uno dei pi importanti studi su questa storia, Michael Jan de Goeje3 ha mostrato quanto profondi siano i legami tra i Viaggi e le narrazioni della letteratura geografica, di viaggio e di mirabilia del periodo abbaside (IX-XIII sec.). In tale prospettiva, particolarmente significativo lepisodio dello scambio di lettere e doni tra il re dellisola di Serendb e il califfo Hrn al-Rashd (763-809), con Sindbd nelle vesti di intermediario in una missione diplomatica. Questo episodio, inserito tra sesto e settimo viaggio, ma solo nella redazione pi antica e in alcune versioni, stato al centro delle rifles-sioni di Ahmed Zky4, Victor Chauvin5 e Paul Casanova6, che vi hanno visto il nucleo attorno al quale si sarebbe poi sviluppato il romanzo quale ci giun-to, con una storia a cornice e suddiviso in sette viaggi.

    Dallaltra parte, tutti gli studi pi recenti, a partire da quello di Mia Ge-rhardt7, si sono concentrati su questioni pi strettamente letterarie, esaminan-do aspetti che caratterizzano la figura di Sindbd8, il suo rapporto con il fac-chino9, la struttura dei viaggi10 e la loro organizzazione interna11, anche in rapporto a quella delle Mille e una notte12. un fatto, quasi per nulla esami-nato, che i Sette Viaggi di Sindbd il marinaio abbiano trovato collocazione nelle Mille e Una Notte piuttosto tardi, collocazione che in parte ne ha modi-

    3 De Goeje M.J., De Reizen van Sindebaad, De Gids, 53 (1889), pp. 278-313. 4 Zky A., Lettre du Roi de lInde Rahma au Khalife Abbaside el-Mamoun et rponse de

    ce dernier au sujet dun change de prsents, Revue dEgypte (1894), pp. 23-33. 5 Chauvin V., Les rapports du roi de Srendip et de Hrone al Rachid daprs lhistoire

    de Sindbd le marin, Wallonia. Archives Wallonnes dautrefois, de nagure et daujourdhui, 12 (1904), pp. 58-62.

    6 Casanova P., Notes sur le voyages de Sindbad le marin, Bulletin de lInstitut franais darchologie orientale du Caire, 20 (1922), pp. 113-198.

    7 Gerhardt, The Art of Story-Telling, pp. 236-263. Della stessa Autrice si veda anche Les Voyages de Sindbad le Marin, Studia Litteraria Rheno-Traiectina, 3 (1957), pp. 7-39.

    8 Molan P., Sinbad the Sailor: A Commentary on the Ethics of Violence, Journal of the American Oriental Society, 98, 3 (1978), pp. 237-247.

    9 Bettelheim B., Sindbad the Seaman and Sindbad the Porter, in The Uses of Enchant-ment: The Meaning and Importance of Fairy Tales, New York, Simon and Schuster, 1989, pp. 83-86.

    10 Picot J.-P., Dynamique et rptitivit dans les Mille et une Nuits ou les Septs Voyages de Sindbad le Marin ont-ils un sens?, Littratures, 24 (1990), pp. 33-46; Moucanas-Mehio H., Sindbad le Marin Super-structure narrative, Annales de Lettres Franaises, 13-14 (1995-1996), pp. 71-112, propone unanalisi semiotica con metodi ispirati a Todorov e Grei-mas; Reig D., Les Iles de Sindbad ou lenvers du monde, in Ile des merveilles: Mirage, mi-roir, mythe, a cura di D. Reig, Paris, LHarmattan, 1997, pp. 33-59.

    11 Kilito A., Locchio e lago. Saggio sulle Mille e una notte, Genova, il Melangolo, 1994, pp. 81-106: Il sorriso di Sindbd.

    12 Ghazoul F.J., Nocturnal Poetics: The Arabian Nights in Comparative Context, Cairo, American University in Cairo Press, 1996, pp. 68-81, cap. 6 The Spiral Metaphor.

  • i sette v iaggi d i s indbad marinaio 103I SETTE VIAGGI DI SINDBD IL MARINAIO

    ficato la struttura e il significato. Il risultato di questa operazione ha avuto come esito finale la formazione di una nuova redazione della storia, coerente con il resto della raccolta e con i cambiamenti apportati alle sue recensioni pi moderne, ma distante da quanto aveva trasmesso la letteratura medievale. Oggetto di questa ricerca sar dunque presentare i Sette Viaggi di Sindbd il marinaio in tutte le diverse fasi della sua storia testuale.

    1. ORIGINE DEI VIAGGI DI SINDBD TRA LETTERATURA GEOGRAFICA,

    RESOCONTI DI VIAGGIO E AIB AL-BAR Nessuna fonte secondaria antica che riporta notizie sulle Mille e Una Notte fa esplicitamente riferimento alla storia di Sindbd il marinaio e ai suoi sette viaggi. Ci nondimeno nella cosiddetta biblioteca narrativa medievale co-mune13 il nome di Sindbd14 citato varie volte.

    Le due pi antiche e importanti fonti abbasidi che informano sulla tra-smissione di opere dalla letteratura persiana a quella araba15, vale a dire i Murj al-dhahab di al-Masd (m. 956)16 e il Fihrist di Ibn al-Nadm (m. 995)17, menzionano un Libro di Sindbd. Dallesame dei passi in questione evidente che si tratta del Libro dei Sette savi di Roma (pers. Sindbd-nma, gr. Syntipas, sp. Sendebar), il cui protagonista Sindbd, un saggio e filosofo orientale (al-akm) e non un marinaio (al-bar) che racconta per sette giorni e sette notti una serie di novelle maliziose che hanno come tema co-mune lastuzia femminile.

    13 Formula adottata da Piemontese A.M., Letteratura medievale persiana e percorsi librari

    internazionali, in Medioevo Romanzo e Orientale. Il viaggio dei testi. Atti del III Colloquio Internazionale (Venezia, 10-13 ottobre 1996), a cura di A. Pioletti, F. Rizzo Nervo, Soveria Mannelli, Rubettino, 1999, pp. 1-17. Si veda anche Casari M., Percorsi tematici nel viaggio euro-asiatico dei testi, in Lo Spazio letterario nel Medioevo. 3. Le culture circostanti, vol. 2: La cultura arabo-islamica, a cura di B. Scarcia Amoretti, Roma, Salerno editrice, 2003, pp. 459-498.

    14 Persian Wisdom in Arabic Garb. Al b. Ubayda al-Rayn (D. 219/834) and his Jawhir al-kilam wa farid al-ikam, edited and translated by M. Zakeri, Leiden-Boston, Brill, 2007, vol. 1, pp. 99-115, discute ampiamente il significato del nome Sindbd. Si veda anche Casanova, Notes sur le voyages de Sindbad le marin, cit., pp. 60-63: Le nom de Sindbad.

    15 Sulla questione dellorigine delle Mille Notti (Hazr Afsn) in persiano e del suo pas-saggio allarabo si vedano: Marzolph U., The Persian Nights. Links between the Arabian Nights and Iranian Culture, Fabula, 45, 3/4 (2004), pp. 275-293; Piemontese A. M., Il nu-cleo persiano delle Mille Novelle, in Medioevo romanzo e orientale. Sulle orme di Shahrazd. Le Mille e una notte fra Oriente e Occidente, a cura di M. Cassarino, Soveria Mannelli, Rubettino, 2009, pp. 233-251; Abbott N., A Ninth-Century Fragment of the Thousand Nights: New Lights on the Early History of the Arabian Nights, Journal of Near Eastern Studies, 8 (1949), pp. 129164, in part. 159-160.

    16 Al-Masd, Murj al-dhahab wa madin al-jawhar, ed. a cura di C. Pellat, Beirut, Manshrt al-Jmia al-Lubnniyya, 1965 (ristampa), vol. 8, pp. 67-71.

    17 Ibn al-Nadm, Kitb al-Fihrist, ed. a cura di A. Fud Sayyid, London, Al-Furqn Isla-mic Heritage Foundation, 2009, vol. 2, 1, pp. 321-325, in part. 324: Kitb Sindbd al-akm.

  • 104 fr ancesca bellinoFRANCESCA BELLINO

    Pi controversa invece linterpretazione di un passaggio di al-l (m. 947), uomo di lettere e insegnante di corte di vari califfi. Nel Kitb al-Awrq f akhbr al-khulaf wa al-shuar (Libro dei fogli contenente notizie sui califfi e i poeti) al-l riporta che durante una lezione di letteratura insegnan-te e allievo sono disturbati da alcuni servi che sottraggono dei libri al princi-pe. Linsegnante calma il futuro califfo, osservando che pu essere un bene rendere noto quanto sta leggendo, ossia libri di tradizioni, giurisprudenza, poesia, lingua, storia e opere di dotti, e non libri come le Meraviglie del mare (Ajib al-bar), il Racconto di Sindbd (adth al-Sindbd), e Il gatto e il topo (al-Sinnawr wa al-far)18.

    Il contesto nel quale viene menzionato lo adth al-Sindbd fa supporre che si tratti di una narrazione con protagonista Sindbd il marinaio: di questa opinione sono Aboubakr Chrabi, che sostiene il pourrait sagir aussi de Sindbd le sage, mais quil soit cit simultanment avec les Merveilles de la mer inviterait peut-tre dlaisser cette hypothse19, e Ulrich Marzolph, che rafforza it seems quite likely that this quotation does not refer to Sindbd-nma 20.

    La letteratura araba classica non registra ulteriori riferimenti ai Viaggi di Sindbd, n viene riportata per esteso una tradizione che contenga effettiva-mente una versione (primitiva e sintetica) della storia Sindbd il marinaio. Origine ed eventuali prime redazioni vanno dunque rintracciate nel genere letterario in cui si collocano i Viaggi ed eventualmente nei singoli episodi in essi narrati.

    1. 1. I resoconti di viaggio orientali e occidentali del periodo medioevale Per quanto riguarda il genere, esistono significative analogie tra i Sette Viaggi di Sindbd il marinaio e alcune narrazioni di viaggio, tanto orientali quanto occidentali. La Navigatio Sancti Brendani (redatta ca X sec.)21 e lepica tede-sca Herzog Ernst (ca. 1180) conservano motivi ed episodi che ricorrono an-che nei Viaggi22. Senza necessariamente ipotizzare che ci sia stato un rappor-to diretto tra queste opere, come ha osservato Angelo Michele Piemontese, la navigazione leggendaria, avventura che rappresenta lo spettacolo di natu-

    18 Al-l, Al-Awrq qism akhbr al-shuar, Cairo, Sharikat Amal, 2004, vol. 2, p. 6. 19 Chrabi A., le flottante et uf de rukhkh, Quaderni di Studi Arabi n.s. 3 (2008), pp.

    83-95, in part. p. 84. 20 di questa opinione Marzolph U., Sindbd, EI2. 21 Diversi contributi discutono i legami tra la Navigatio Sancti Brandani e i Viaggi di

    Sindbd. In particolare si vedano de Goeje M.J., La lgende de Saint Brandan, in: Actes du VIII Congrs International des Orientalistes, Leiden, Brill, 1893, vol. 2, pp. 43-76; Dunn J., The Brendan Problem, The Catholic Historical Review, 6, 4 (1921), pp. 395-477, spec. pp. 429-430, 448.

    22 Beckers H., Brandan und Herzog Ernst: Eine Untersuchung ihrer Verhltnisse anhand der Motivparallelen, Leuvense Bijdragen, 59 (1970), pp. 4155, sulle Mille e una notte e Sindbd pp. 49-50.

  • i sette v iaggi d i s indbad marinaio 105I SETTE VIAGGI DI SINDBD IL MARINAIO

    re mirabili per la ricognizione di oceani, costituisce un tema che tra i secoli IX e XI spicca sulle flotte librarie latina e islamica, quale insegna di esplora-zioni rispettive23.

    Il prototipo del viaggiatore, mercante, diretto ad Oriente e di ritorno narra-tore di cose straordinarie, pu essere rintracciato in diversi personaggi della letteratura araba e in alcuni resoconti24 lasciati da famosi viaggiatori come Beniamino di Tuleda (m. 1173)25, Marco Polo (m. 1324) e Ibn Baa (m. 1369).

    Recentemente, studiando i viaggi di Sindbd quale storia classica dorigine autonoma poi inserita nella raccolta delle Mille e Una Notte, Jean-Claude Garcin ha indicato il possibile archetipo di Sindbd in un ebreo di Aleppo, convertito allIslam26, di nome Izz al-Dn Abd al-Azz b. Manr al-Klam, morto ad Alessandria dEgitto nel 1314. Alla morte del padre, al-Klam eredita una grande somma di denari con la quale decide di partire dallIraq alla volta dellOriente. Da Baghdad si reca a Bassora e da qui viag-gia per ben cinque volte in Cina27. Nel corso del quinto viaggio, di ritorno dallIndia, al-Klam viene derubato nella citt di Aden (Yemen). Riesce in ogni caso a tornare in Egitto dove termina i suoi giorni nellagio e con gran rispetto di tutti per la sua prodigalit.

    Di questo famoso mercante (al-tjir) e dei suoi viaggi ne hanno dato noti-zia sia il letterato al-Nuwayr (m. 1333), riferendo che di ritorno al-Klam raccont molte cose straordinarie (ajib kathra) che diceva di aver visto con i propri occhi28, sia alcuni storici del XIV-XV sec. (in pi fonti, non si

    23 Piemontese A.M., La navigazione eroica di Garp tra Alessandro, Sindbd e Branda-

    no, in Medioevo Romanzo e Orientale. Temi e motivi epico-cavallereschi fra Oriente e Occi-dente. VII Colloquio Internazionale, Ragusa, 8-10 maggio 2008, a cura di A. Pioletti G. La-lomia, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2010, pp. 223-247, cit. p. 223.

    24 di questa opinione Kowalska M., From facts to literary fiction. Medieval Arabic Tra-vel Literature, Quaderni di Studi Arabi, 5/6 (1987-1988), pp. 397-403.

    25 Al-Rabb Biniymn Yna al-Tuayl, Rilat Biniymn al-Tuayl, Abu Dhabi, Man-shrt al-majma al-thaqf, 2002, in part. p. 144, sulle somiglianze tra la narrazione di Benia-mino di Tuleda e Sindbd il marinaio.

    26 Al-Musawi M.J., The Islamic Context of the Thousand and One Nights, New York, Co-lumbia University Press, 2009, in part. pp.187-188, discute commerci e affari in Cina in rela-zione alla fede di appartenenza dei commercianti, citando il caso di Sindbd. Sullargomento si veda anche Sheriff, A., Dhow Cultures of the Indian Ocean: Cosmopolitanism, Commerce and Islam, New York, Columbia University Press, 2010, p. 175.

    27 Garcin, Lecture historique des Mille et Une Nuits, cit., pp. 266-267. 28 Al-Nuwayr, Nihyat al-Arab f funn al-adab, Cairo, Dr al-kutub wa-l-wathiq al-

    qawmiyya, 1423, vol. 33, p. 221. Si noti che in un altro passaggio della Nihyat al-Arab, vol. 14, p. 322, al-Nuwayr menziona un kitb al-Sindbd facendo tuttavia esplicito riferimento al Kitb al-wuzar al-saba wa al-muallim wa al-ghulm wa imraat al-malik (Libro dei sette vizir, del maestro e dellallievo e della moglie del re) e non alla storia del marinaio.

  • 106 fr ancesca bellinoFRANCESCA BELLINO

    sono conservati resoconti completi o parziali che corroborino a livello testua-le lipotesi che tale viaggiatore sia Sindbd29.

    In seconda istanza Jean-Claude Garcin dedica particolare attenzione al viaggiatore arabo per eccellenza, Ibn Baa (1304-1369), considerato un ve-ro mule du Sindbd primitif. Si possono vedere tante e tali affinit di ca-rattere tra lui e Sindbd appagamento personale alla fine di una vita trascor-sa in viaggio, fiducia nella provvidenza, amore per il denaro e la prodigalit, desiderio di viaggiare che, in effetti, c da domandarsi si la relation de voyage dIbn Baa na pas fourni le plus rcent modle des Sindbd possi-bles30.

    1. 2. I Viaggi di Sindbd tra letteratura di ajib e letteratura geografica araba

    Letteratura di viaggio a parte, nei trattati di geografia araba del IX-XIII sec. che si trovano le corrispondenze pi rilevanti per quanto concerne origine e fonti di alcuni episodi. I Sette Viaggi di Sindbd il marinaio contengono, in-fatti, diversi passaggi che si direbbero estratti verbatim dal Kitb al-maslik wa al-mamlik (Libro delle vie e dei regni) del geografo Ibn Khurraddhbih (m. 911)31, cos come dalle Ajib al-makhlqt wa gharib al-mawjdt (Le meraviglie del creato e le stranezze degli esseri) di Zakariy ibn Muammad al-Qazwn (m. 1283)32. In quasi tutte le parti conclusive di cia-scun viaggio Sindbd enumera al facchino le pi varie e diverse meraviglie del creato (ajib)33 viste nel corso della sua navigazione.

    29 Chrabi A., Les Mille et une Nuits. Histoire du texte et classification des contes, Paris,

    lHarmattan, 2008, in part. pp. 116-123, colloca i Viaggi tra i racconti les fils de marchand che sviluppano il tema del figlio del mercante che fa fortuna per il mondo.

    30 Garcin, Lecture historique des Mille et Une Nuits, cit., p. 268. 31 Ubayd Allh ibn Abd Allh Ibn Khurraddhbih, Kitb al-maslik wa al-mamlik, ed.

    M.J. de Goeje, Leiden, Brill, 1889. 32 Zakarija ben Muhammed ben Mahmud el-Cazwinis Kosmographie, ed. Ferdinand W,

    Gttingen, Verlag der Dieterichschen Buchhandlung, 1848-1849, 2 vols. Una traduzione della prima parte dellopera (che include episodi che si ritrovano anche in Sindbd) in Le meravi-glie del creato e le stranezze degli esseri, a cura di von Hees S., traduzione di F. Bellino, Mi-lano, Mondadori, 2008.

    33 Una discussione approfondita sulla sezione di ajib allinterno dei Sette Viaggi di Sindbd il marinaio si trova in: Gerhardt, The Art of Story-Telling, cit., pp.237-241, 255; Mo-lan, Sindbad the Sailor, cit., p. 241: Sinbad relates his encounters with marvels more in the manner of his description of adventures than has been the case in the previous voyages. Usual-ly the marvels are simply enumerated. Pi in generale sul rapporto tra la letteratura di ajib e le Mille e una notte, si vedano: Mottahedeh R., Ajib in The Thousand and One Nights, in: The Thousand and One Nights in Arabic Literature and Society, a cura di R. Hovannisian, G. Sabagh, Cambridge, Cambridge University Press, 1997, pp. 4055; Von Hees S., The Astonishing: A Critique and Re-reading of Aib-literature, Middle Eastern Literatures, 8, 2 (2005), pp. 101120.

  • i sette v iaggi d i s indbad marinaio 107I SETTE VIAGGI DI SINDBD IL MARINAIO

    Come gi indicato dal racconto di al-l sopra menzionato, i Sette Viaggi di Sindbd il marinaio possono essere accostati alla letteratura delle ajib al-bar (mirabilia marittime), le cui pi importanti opere conservate sono le Akhbr al-n wa al-Hind (Notizie della Cina e dellIndia) una compilazio-ne anonima presentata da Ab Zayd al-asan b. Yazd al-Srf nel 916 come parte della Silsilat al-Tawrkh (Catena delle narrazioni)34 e di solito attri-buita al mercante Sulaymn (m. ca 850)35 e il Kitb Ajib al-Hind (Libro delle meraviglie dellIndia), che raccoglie i racconti del marinaio Buzurg b. Shahriyr (redatto ca nel 950)36. Con tali opere, i Viaggi condividono diversi episodi, senza trascurare aspetti pi propriamente tecnico-linguistici. Su que-sti, in particolare, si soffermata Suhanna Shafiq37, che ha confrontato la terminologia marittima e marinaresca usata nei Viaggi a quella delle Akhbr al-n wa al-Hind, del Kitb Ajib al-Hind e dellAsn al-taqsm f marifat al-aqlm (La migliore divisione per la conoscenza delle regioni), questultimo un importante trattato di geografia fisica e umana del geografo e letterato al-Muqaddas (m. 988)38. Il confronto serrato su una serie ben defini-ta di campi lessicali ha permesso Shafiq di concludere che, nonostante la sto-ria di Sindbd sia leggendaria, the information regarding the historical back-ground, the place names and trade goods, and, in general, information regar-ding life at sea can be verified in other medieval Arabic literary works39.

    34 Ab Zayd al-asan b. Yazd al-Srf, Silsilat al-tawrkh (Relations des voyages faits

    par les Arabes et les Persans dans lInde et Chine). Texte arabe imprim en 1811 par les soins de feu Langls, pub. avec de corrections et additions et accompagn dune traduction franaise et dclaircissements par M. Reinaud, Paris, Imprimerie Royale, 1845, in part. vol. 1, pp. clxxix-clxxx si parla diffusamente dei Viaggi di Sindbd.

    35 Akhbr a-n wa-l-Hind. Relation de la Chine et de lInde rdige en 851, texte tabli, traduit et comment par J. Sauvaget, Paris, Les Belles Lettres, 1948.

    36 Per ledizione araba del Kitb Ajib al-Hind di Buzurg b. Shahriyr al-Rmhurmuz, si veda Livre des Merveilles de lInde par le capitaine Bozorg fils de Chahriyr de Rmhormoz, texte arabe par P.A. van der Lith, traduction franaise par L. Marcel Devic, Leide, Brill, 1883-1886. Dellopera esistono due traduzioni: Les merveilles de lInde, trad. J. Sauvaget, in Mmo-rial Jean Sauvaget, Damas: Institut Franais de Damas, 1952, pp. 188-309; The Wonders of India by Buzurg Ibn Shahriyar, translation and edition by G.S.P. Freeman-Grenville, The Hague-London, East-West Publications, 1981.

    37 Shafiq S., Seafarers of the Seven Seas. The Maritime Culture in the Kitb Ajib al-Hind by Buzurg Ibn Shahriyr (d. 399/1009), Berlin, Schwarz, 2013, p. 30.

    38 Al-Muqaddas, Asn al-taqsm f marifat al-aqlm, ed. a cura di M. J. de Goeje, Lei-den, Brill, 1906.

    39 Shafiq, Seafarers of the Seven Seas, cit., p. 33. Diversamente la pensano altri studiosi. In part. sul confronto tra Kitb Ajib al-Hind e Sette Viaggi di Sindbd il marinaio si soffer-mato Francesco Gabrieli, I viaggi di Sindibd, in Storia e Civilt musulmana, Napoli, Ric-ciardi, 1947, pp. 83-89, in part. 87, sostenendo che il mondo vivo delle Meraviglie dellIndia, le cui storie veramente odorano di mare e dalga, si diluisce nella stilizzazione alquanto scialba dei nostri Viaggi, dove tutti le capitali, le navi, le isole, i mari hanno uguali e generici il nome e laspetto, n pu dirsi che linteresse si trasferisca al carattere delleroe ab-bastanza anodinoMa habent sua fata libelli.

  • 108 fr ancesca bellinoFRANCESCA BELLINO

    Questa fitta rete di rimandi e informazioni che attraversa i Sette Viaggi di Sindbd il marinaio investe, per alcuni versi, anche il rapporto tra opere della letteratura geografica e di mirabilia. Una serie di episodi ugualmente presenti nel Kitb Ajib al-Hind e nei Viaggi sono, ad esempio, riportati da Ab Imrn Ms b. Rab al-Aws al-Srf (X sec.) nel suo Al-a min akhbr al-bar wa-ajibih (Il giusto delle notizie del mare e delle sue meravi-glie)40. Si tratta di unopera particolarmente significativa non solo perch ci-tata, secoli dopo, dal letterato mamelucco Ibn Fal Allh al-Umar (m. 1349) nellenciclopedia Maslik al-abr f mamlik al-amr41, ma perch verosi-mile redazione seconda dello stesso Kitb Ajib al-Hind42.

    Un esempio relativo ai Sette Viaggi di Sindbd il marinaio che ben illustra la complessa dinamica di rimandi tra le varie fonti e le opere letterarie of-ferto dallepisodio dellisola-pesce. Nel corso del primo viaggio la nave su cui viaggia Sindbd approda su una piccola isola che pare un giardino del pa-radiso. Non appena i compagni di Sindbd accendono dei fuochi per rifocil-larsi, lisola si rivela essere un enorme pesce43 che si inabissa nelle profondit del mare portando con s ogni cosa vi sopra. Sindbd riesce a salvarsi ag-grappandosi ad un ramo e approdare cos su unaltra isola nella quale conti-nuer il suo viaggio.

    Le interpretazioni dellepisodio dellisola-pesce sono state le pi diverse e hanno messo in luce legami ugualmente significativi tanto con la letteratura orientale quanto con quella occidentale. Gustave von Grunebaum ha rintrac-ciato un episodio analogo nella Vita di Alessandro dello Pseudo-Callistene e nellHistoria Indica di Flavio Arriano44. In ambiente arabo, lepisodio

    40 Ab Imrn Ms ibn Rab al-Aws al-Srf, Al-a min akhbr al-bar wa-

    ajibih, ed. Ysuf al-Hd, Damasco, Dr Iqra, 2006, in part. su Sindbd pp. 71, 78, 117, 157, 201, 204.

    41 Ibn Fal Allh al-Umar, Maslik al-abr f mamlik al-amr, ed. Abd Allh ibn Yay al-Sar, Abu Dhabi, Manshrt al-majma al-thaqf, 2006, vol. 2.

    42 Nellintroduzione a Ms ibn Rab, Al-a min akhbr al-bar, cit., in part. pp. 13-23, il curatore al-Hd ha confronto le due opere sostenendo trattarsi di due redazioni di una medesima raccolta di racconti (akhbr) di marinai e mirabilia marittime (ajib al-bar). Al-Hd, pp. 25-27, ha toccato anche la questione del rapporto tra lopera di Ms ibn Rab e i viaggi di Sindbd. Sullargomento si veda la recensione di Ducne J.C., Compte rendu de Ab Imrn Ms ibn Rab al-Aws al-Srf, Al-a min abr al-bar wa aibih, Journal Asiatique, 298/2 (2010), pp. 523-528.

    43 Lepisodio dellisola-pesce corrisponde al motivo J 1761.1 della classificazione di El-Shamy H. M., A Motif Index of The Thousand and One Nights, Bloomington-Indianapolis, In-diana University Press, 2006. Su questo episodio si veda lanalisi di De Goeje, De Reizen van Sindebaad, cit., pp. 4-5; Chauvin, Bibliographie, cit., p. 9; Casanova, Notes sur les voyages de Sindbad le marin, cit., pp. 137-138; pi recentemente si rimanda a Chrabi, le flottante et uf de rukhkh. Una discussione completa dellepisodio in chiave comparatista in Cornelia Catlin Coulter, The Great Fish in Ancient and Medieval Story, Transactions and Proceed-ings of the American Philological Association, 57 (1926), pp. 32-50.

    44 von Grunebaum G.E., Medieval Islam. A Study in Cultural Orientation, Chicago, Uni-versity of Chicago Press, 1962, p. 298.

  • i sette v iaggi d i s indbad marinaio 109I SETTE VIAGGI DI SINDBD IL MARINAIO

    dellisola-pesce (visto come una balena) gi noto ai tempi di al-Ji (m. 869), che lo inserisce nel suo Kitb al-ayawn (Libro degli animali).

    Michael Jan de Goeje45 ha esaminato lepisodio rintracciandovi dapprima varie analogie con opere della letteratura geografica e di mirabilia araba, co-me ad es. il Kitb Ajib al-Hind di Buzurg b. Shahriyr e le Ajib al-makhlqt wa gharib al-mawjdt di al-Qazwn. In un secondo contributo, de Goeje ha sostenuto la tesi di una somiglianza tra lepisodio narrato nei viag-gi Sindbd e quello riportato nella Navigatio di San Brandano si frappante, quon ne saurait douter dun rapport dorigine entre lun et lautre.46

    Il primo studioso a intraprendere unanalisi sistematica di tutti i singoli episodi dei Sette Viaggi di Sindbd il marinaio, con lobiettivo di individuar-ne per ciascuno la provenienza e lorigine, stato Richard Hole a fine Sette-cento.47 Il poeta inglese ha riconosciuto Sindbd in diversi episodi riportati precedentemente in opere geografiche arabe, riservando particolare attenzio-ne ai classici della letteratura di viaggio greca e latina, allOdissea, ai Viaggi di Marco Polo (1254-1324) e ai Viaggi di Jean de Mandeville (redatti tra 1357 e 1371).

    Il profilo di Sindbd che emerge dallo studio di Hole i cui viaggi sono definiti nei termini di una Arabian Odyssey48 ha avuto una notevole eco a suo tempo. Pi in generale, il tema dellinfluenza della letteratura greca su quella araba (attraverso intermediari in traduzione che tuttavia non si sono conservati) stato particolarmente in auge tra Sette e Ottocento. Con questo spirito, Antoine Galland, Richard Hole e altri studiosi hanno colto delle ana-logie tra quanto accaduto a Sindbd tra terzo e quarto viaggio e le avventure di Ulisse, tanto da ipotizzare lesistenza di una versione araba dellOdissea quale fonte (intermedia) di ispirazione dei due episodi conservati Sette Viaggi di Sindbd il marinaio.

    Nel corso del terzo viaggio una tempesta costringe Sindbd e i suoi com-pagni a sbarcare su unisola dove sono catturati da una trib di nani o scim-mie (a seconda delle versioni). I marinai vagano sullisola fino a che rag-giungono un castello abitato da un gigante cannibale (ghl) che li fa ingrassa-re per mangiarseli uno dopo laltro49. Poich stanno diminuendo di numero, Sindbd comincia a costruire in segreto una zattera con la quale fuggire. Do-po essere riuscito a conficcare una punta ferro rovente negli occhi del gigan-

    45 De Goeje, De Reizen van Sindebaad, cit., pp. 4-5. 46 De Goeje, La lgende de Saint Brandan, cit., p. 46. 47 Hole R., Remarks on the Arabian Nights Entertainments, in which the origin of Sind-

    bads voyages is particularly considered, London, Cadell, 1797. 48 Ivi, p. 3. 49 Motivo G 82.0.1. Cannibal tests captives fatness (readiness to be eaten).

    Sullepisodio si veda De Goeje, De Reizen van Sindebaad, cit., pp. 13-16; De Goeje, La lgende de Saint Brandan, cit., pp. 52, 53, 61; Chauvin, Bibliographie, cit., pp. 15-17; Hole, Remarks on the Arabian Nights Entertainments, cit., pp. 63-98, 256-257, 259.

  • 110 fr ancesca bellinoFRANCESCA BELLINO

    te, Sindbd recupera la zattera e riprende il suo viaggio50. Lepisodio evoca in tutta evidenza quanto vissuto da Ulisse con Polifemo.

    Non meno significativo quanto succede nel quarto viaggio. Sullisola in cui approda, Sindbd viene catturato da un gruppo di neri o magi (a seconda delle versioni) il cui re un antropofago (a seconda delle versioni). La trib costringe Sindbd e i suoi compagni a mangiare unerba che li rende pazzi e del riso condito con olio di cocco che li fa ingrassare51. Sindbd riesce a sal-varsi astenendosi dal toccar cibo. In un momento in cui i suoi sorveglianti non sono attenti, trova la via della fuga e riprende cos il suo viaggio.

    Di recente James Montgomery, dopo aver esaminato i due episodi del ter-zo e quarto viaggio di Sindbd e averli confrontati con analoghi episodi pre-senti nel ciclo di avventure di Sayf al-Mulk (anchesso entrato nelle Mille e una notte), nonch lOdissea, ha voluto porre un punto finale sulla questione dellinfluenza della letteratura greca o su eventuali intermediari, sostenendo che the supposed Greek influence on the popular culture of the Arabs should by and large be dismissed as unsubstantiated and insubstantial52. 1. 3. Il Kitb al-maslik wa al-mamlik di Ibn Khurraddhbih una possibile

    fonte dei Viaggi? Sulla base di unanalisi puntuale tra episodi dei Viaggi e parti del Kitb al-maslik wa al-mamlik (Libro delle strade e dei regni) del geografo Ibn Khurraddhbih, Michael Jan de Goeje53 apr una ulteriore nuova ipotesi sulle possibili fonti dei Viaggi di Sindbd. De Goeje riteneva che i Viaggi facesse-ro parte della redazione pi antica delle Mille e una notte (non conservatasi) e che furono scritti a Baghdad nel X sec. quando un certo tipo di letteratura geografica era essenzialmente gi stata messa per scritto54. Con il suo studio, de Goeje ha aggiunto un ulteriore argomento riguardante lorigine dei Viaggi, che sarebbe diventato basilare per le successive ricerche, ipotizzando lesistenza di due redazioni, rispettivamente denominate A e B, riconduci-

    50 Comhaire J. L., Oriental version of Polyphems Myth, Anthropological Quarterly, 31,

    1 (1958), pp. 21-28. 51 Motivo D 1367.1 Magic plant causes insanity. 52 Montgomery J. E., Al-Sindbad and Polyphemus. Reflections on the Genesis of an Ar-

    chetype, in Myths, Historical Archetypes and Symbolic Figures in Arabic Literature, a cura di A. Neuwirth, B. Embalo, S. Gunther, Beirut 1999, pp. 437-466, cit p. 466. Di questa opinione era anche Chauvin V., Homre et les Mille et une Nuits, Le Muse Belge. Revue de philolo-gie classique, 3 (1899), pp. 6-9, che conclude il suo studio sostenendo: rien ne permet en-core daffirmer quHomre ait t traduit en arabe.

    53 De Goeje, De Reizen van Sindebaad, cit., p. 33. 54 Nello stesso modo si espresso Nldeke T., Zu den gyptischen Mrchen, Zeitschrift

    der Deutschen Morgenlndischen Gesellschaft, 42 (1888), pp. 68-72, che ha ipotizzato che il ciclo di Sindbd sia venuto alla luce non tanto a Baghdad quanto piuttosto a Bassora, luogo di partenza delle navi su cui si imbarcato Sindbd e importante citt portuale del periodo abba-side.

  • i sette v iaggi d i s indbad marinaio 111I SETTE VIAGGI DI SINDBD IL MARINAIO

    bili ad un diverso sviluppo della storia di Sindbd. La redazione pi antica, vale a dire A, sarebbe quella in pi stretta relazione con opere della letteratu-ra geografica e, pi nello specifico, del geografo Ibn Khurraddhbih: alcuni episodi e dati del suo Kitb al-Maslik wa al-Mamlik non solo sarebbero confluiti dei Viaggi, ma lopera (almeno in una sua redazione pi antica) po-trebbe addirittura esserne alla base quale fonte geografica.

    Casanova stato il solo studioso a considerare i testimoni della tradizione manoscritta dei Viaggi (limitandosi al fondo della Bibliothque Nationale di Parigi) per sostanziare le tesi di de Goeje e cercare evidenze testuali di un eventuale rapporto con lopera di Ibn Khurraddhbih (non solo a livello di motivi e di singoli episodi, ma anche di trasmissione tra opere). La conclu-sione a cui giunto Casanova, ancora una volta, non definitiva e si sintetiz-za nellassunto che: il est cependant plus rationnel de supposer quIbn Khorddbeh a utilis des donnes antrieures, galement connues du rdac-teur des Voyages, en y ajoutant dautres encore inconnues de ce dernier55. Nelle diverse versioni e redazioni conservate, i Sette Viaggi di Sindbd il ma-rinaio risultano privi di catene di trasmettitori (isnd) a garanzia delle infor-mazioni trasmesse. Le descrizioni presenti, qualora riconducibili a opere di geografia come quella di Ibn Khurraddhbih, si mescolano senza soluzione di continuit con la narrazione di viaggio vera e propria e con descrizioni di mi-rabilia. Risulta pertanto impossibile pensare ad una sola ed unica fonte. Ci detto, Casanova fa notare che un manoscritto tra i pi antichi della reda-zione dei Viaggi, Ms Paris BnF 3648 (f. 3b), presenta unisnd che ascrive la descrizione dellitinerario del primo viaggio ad un anonimo al-Maslik wa al-Mamlik, ipotizzato essere quello di Ibn Khurraddhbih.

    Manca al momento unanalisi sistematica sui testimoni dellintera tradi-zione manoscritta che permetta di valutare la reale incidenza dellopera di Ibn Khurraddhbih sulla formazione dei Sette Viaggi di Sindbd il marinaio, sempre tenuto conto del fatto che la distanza temporale tra la stesura dellopera di Ibn Khurraddhbih (X sec.) e quella dei manoscritti che ci sono pervenuti (ca. XVI-XVII) tanto grande che non si possono trarre conclusio-ni definitive sullargomento. Infine, allo stato attuale delle ricerche manca unedizione critica del testo che permetta di isolare i nuclei pi antichi e de-terminare con ragionevole precisione le varie tappe evolutive della storia.

    2. I VIAGGI DI SINDBD NELLORIZZONTE DEI RAPPORTI MARITTIMI, COMMERCIALI E DIPLOMATICI DEL CALIFFATO ABBASIDE IN INSULINDIA

    Una delle particolarit dei Sette Viaggi di Sindbd il marinaio consiste nellessere ben radicati nellorizzonte geografico e commerciale del primo

    55 Casanova, Notes sur le voyages de Sindbad le marin, cit., p. 119.

  • 112 fr ancesca bellinoFRANCESCA BELLINO

    periodo abbaside56. Leco dei traffici marittimi arabi in Insulindia sembra, in fondo, laspetto pi realistico di questo resoconto infarcito di mirabolanti av-venture57.

    Stando alla relazione che ci pervenuta, Sindbd si mosse tra India, isola di Ceylon (attuale Sri Lanka, nelle fonti arabe Sarandb) e arcipelago indone-siano, con la sola eccezione dellepisodio relativo alluccello Rukhkh (am-bientato nelle isole dellAfrica orientale)58.

    Per quanto riguarda il tragitto, le descrizioni geografiche contenute nei Sette Viaggi di Sindbd il marinaio sono piuttosto vaghe. Il pi accurato, an-corch congetturale, tentativo di ricostruzione del percorso effettuato da Sindbd e i suoi compagni stato fatto dal geografo Charles-Atha-nase Walckenaer59. La sua ipotesi, ripresa e modificata da vari studiosi, ma soprattutto dai traduttori delle Mille e una notte, rimane ancor oggi plausibile nelle sue linee generali e vede sviluppare il viaggio nelle seguenti tappe: Le premier voyage est la ville de Bijenagar, ou la capitale du Dekhnan, partie m-ridionale de lHindoustan. Le second est la presqule de Malakka. Le troisime, aux les Andamans, dans le dtroit de Singapoure et Sumatra. Le quatrime, la cte du Poivre, dans le Malabar, dans lle Nicobar, et Keydah, dans la presqule de Malakka. Le cinquime est aux Maldives, en passant par la cte de Malabar. Les deux derniers voyages sont au cap Comorin, la baie de Manaar, dans lintrieur de lle de Ceylan60. Dal punto di vista storico, i viaggi di Sindbd (in sostanza pi mercante che marinaio) si collocano, dunque, nella complessa rete di rapporti commerciali e traffici marittimi del califfato abbaside nellInsulindia dellVIII-IX sec.61 Il non-arrivo di Sindbd in Cina, o sostanzialmente la non-menzione di episodi ivi ambientati, un dato significativo. I rapporti tra Cina e califfato abbaside furono bruscamente interrotti nell878 in seguito ad una strage di mercanti

    56 Henninger J., Der geographische Horizont der Erzhler von 1001 Nacht, Geographica

    Helvetica, 4 (1949), pp. 214-219. 57 Conferma anche Piemontese, La navigazione eroica di Garp tra Alessandro, Sindbd

    e Brandano, cit., p. 239: la novella di Sindbd, il mercante navigatore di Baghdad che com-pie landirivieni tra mari ricchi di arcipelaghi mirabolanti, riflette qualcosa circa landamento dei traffici marittimi arabi sulla rotta oceanica che dal Golfo Persico guadagna lInsulindia.

    58 Sul rapporto con lAfrica si veda Dan Odhiambo Ojwang, The Pleasures of Knowing: Images of Africans in East African Asian Literature, English Studies in Africa, 43, 1 (2000), pp. 43-64, in part. p. 46 su Sindbd.

    59 Walckenaer C. A., Analyse gographique des voyages de Sindbad le marin, Nouvelles annales des voyages et des sciences gographiques, 3 (1832), pp. 5-26.

    60 Ivi, pp. 23-24. Va detto che tale ipotesi ebbe un certo credito poich si basava sul con-fronto tra informazioni provenienti da fonti geografiche arabe e informazioni fornite da geo-grafi e viaggiatori occidentali del XVII-XVIII sec.

    61 Sui viaggiatori musulmani in Cina si veda Israeli R., Medieval Muslim Travelers to Chi-na, Journal of Muslim Minority Affairs, 20, 2 (2000), pp. 313-321, dove si parla anche di Sindbd.

  • i sette v iaggi d i s indbad marinaio 113I SETTE VIAGGI DI SINDBD IL MARINAIO

    arabi. Su questa vicenda si soffermato in particolare Gabriel Ferrand il qua-le, nel tentativo di datare i Viaggi, ha fatto appunto notare che Sindbd narra di essersi recato unicamente in India e nellarcipelago indonesiano e che lisola visitata pi lontana sia stata Sumatra. Secondo Ferrand il silenzio sulla Cina rappresenterebbe la prova che la storia (o almeno una sua prima reda-zione) sia stata composta dopo l87862.

    Diversamente, Casanova dellopinione che la grande fortune de Basso-rah, due lextension des voyages dans la mer des Indes63 deve portare a re-trodatare i Sette Viaggi di Sindbd il marinaio di quasi un secolo. Nella storia a cornice (supponendo facesse in qualche modo gi parte della redazione pi antica dellopera) si parla di Baghdad, citt in cui risiede Sindbd, ma soprat-tutto di Bassora, citt portuale da cui si imbarca il marinaio per i suoi viaggi e in cui acquista tutti i carichi che si porter appresso.

    Nellottica dei rapporti marittimi e diplomatici del periodo abbaside non meno significativa risulta essere lambasciata di Sindbd presso il re di Se-rendb e lo scambio di lettere con il califfo Hrn al-Rashd (m. 809). Essa riprodotta tra sesto e settimo viaggio, ma solo nella redazione pi antica dei Sette viaggi di Sindbd il marinaio. In questa circostanza (in alcune versioni) sono riprodotte integralmente sia la lettera del re di Serendb al califfo Hrn al-Rashd, con la descrizione dei doni allegati, che la lettera in risposta.

    Lo scambio epistolare tra i califfi omayyadi o abbasidi e re dellIndia o della Cina argomento ben noto nella letteratura araba classica dove sono conservate diverse versioni di questo tipo di scambi epistolari. Il primo a mettere in luce limportanza di questi materiali stato Ignaz Goldziher, che nei suoi Muhammedanische Studien ha commentato il testo di una lettera in-viata da un re dellIndia al califfo omayyade Umar II b. Abd al-Azz (m. 720) (simile a quella dei Viaggi di Sindbd, ma diversa nei suoi protagoni-sti) nellambito di una pi ampia discussione sulla shubiyya. Secondo Golziher questa lettera un esempio di falso riferito da alcuni autori, come al-Ji e Ibn Abd Rabbih (m. 940), i quali to proud traditions of the Arabs they oppose the most glorious events in the history of the non-Arabs64.

    Il testo delle lettere, cos come lelenco dei doni e i nomi dei destinatari, non sono i medesimi in tutte le fonti. Nel Kitb al-ayawn, al-Ji riporta una tradizione secondo la quale Abd al-Malik b. Umayr (m. 743) riferisce

    62 Ferrand G., Relations de voyages et textes gographiques arabes, persans et turks rela-tifs lExtrme Orient du VIIIe au XVIIIe sicles, Paris, 1913, vol. 1, pp. 564-569, in part. p. 564: Je considre le rcit des voyages de Sindbd comme trs ancien, parce quil ny est pas question de la Chine. Les auteurs arabes en donnent gnralement des descriptions enthou-siastes; ils en vantent ltendue, les villes nombreuses, la richesse des habitants et la beaut des difices; si Sindbd ny a pas t conduit, cest trs vraisemblablement que la Chine tait in-connue ou peu connue lpoque o fut rdige la premire version de ses aventures.

    63 Casanova, Notes sur le voyages de Sindbad le marin, cit., p. 121. 64 Goldziher I., Muslim Studies, edited by S.M. Stern, translated from the German by C.R.

    Barber and S.M. Stern, Chicago, Aldine Publishing Com., 1966 (ed or. Halle 1889-1890), cit. alle pp. 154-155.

  • 114 fr ancesca bellinoFRANCESCA BELLINO

    di aver visto una lettera scritta dallimperatore della Cina (kitb malik al-n) indirizzata al primo califfo omayyade Muwiya b. Ab Sufyn (m. 680) nellarchivio (dwn) di questultimo dopo la sua morte65. Il letterato andalu-so Ibn Abd Rabbih riporta invece parte della lettera e della lista dei doni mandati dal re dellIndia al califfo omayyade Umar II in un capitolo che ri-guarda famosi scambi epistolari66.

    Una versione completa delle due lettere, unitamente alla lista dei doni in-viati dal re dellIndia al califfo abbaside al-Mamn (m. 833), presentata nella quanto mai eloquente opera al-Tuaf wa al-Hady (I doni e i regali) dai fratelli al-Khlidiyn67. Lelenco di doni in essa contenuti corrisponde (in parte) a quello riprodotto da al-Masd in una tradizione registrata nei suoi Murj al-dhahab riguardante i doni inviati dal re dellIndia al califfo abbasi-de68.

    Commentando lepisodio e linterpretazione di Goldziher, Michael Jan de Goeje69 ha sostenuto che la lettera da considerare originale sia quella che si riferisce al periodo omayyade, vale a dire la lettera tra il principe dellIndia e il califfo Umar II, o al limite quella tra limperatore della Cina e il califfo Muwiya, ma non lo scambio tra il re di Serendb e il califfo abbaside Hrn al-Rashd riprodotto nei Viaggi di Sindbd.

    Un tassello importante nella questione del rapporto che ha tale materiale con i Sette viaggi di Sindbd il marinaio si aggiunto con ledizione di un manoscritto che conserva il testo di due lettere, con relativo elenco di doni, scambiate tra il re dellIndia Rahm e il califfo abbaside al-Mamn70. Il manoscritto, edito e tradotto da Ahmed Zky (custodito presso la Biblioteca kedivale del Cairo, odierna Dr al-kutub), purtroppo privo di titolo e data per poter tracciare conclusioni definitive sullargomento, ma la sua pubblica-zione ha, in ogni caso, aperto una prospettiva nuova riguardo allorigine dei Viaggi di Sindbd.

    In tale ottica, Paul Casanova ne ha fatto unedizione critica del solo episo-dio in questione, usando come testo base per lappunto il manoscritto del Cai-ro, e mettendolo a confronto con le diverse versioni contenute in al-Ji, Ibn Abd Rabbih, al-Masd, e soprattutto con il testo riprodotto nei manoscritti

    65 Al-Ji, Kitb al-ayawn, a cura di Abd al-Salm Muammad Hrn, Cairo, Muaf al-Bb al-alab, 1968, vol. 7, p. 113: Kitb Malik al-n.

    66 Ibn Abd Rabbih, al-Iqd al-fard, ed. M.M. Qumaya, Beirut, Dr al-Kutub al-Ilmiyya, vol. 2, p. 82. Questa versione si trova, con qualche variante, anche nella letteratura pi tarda. Si veda ad es. Ibn al-Jawz, al-Muntaam f tarkh al-umam wa al-mulk, Bairut, Dr al-kutub al-ilmiyya, 1992, vol. 7, p. 45; Ibn Taghbird, al-Nujm al-zhira, vol. 1, p. 240 (tradizione riportata sullautorit dello storico Ibn Askir); al-Hamadhn, al-Kashkl, Beirut, Dr al-kutub al-ilmiyya, 1998, vol. 2, p. 217.

    67 Al-Khlidiyn, al-Tuaf wa al-hady, Cairo s.d., p. 10, cap. 10. 68 Al-Masd, Murj al-dhahab, cit., vol. 4, pp. 304-305, nr. 2810. 69 De Goeje, De Reizen van Sindebaad, cit., in part. p. 29 . 70 Zky, Lettre du Roi de lInde Rahma au Khalife Abbaside el-Mamoun et rponse de

    ce dernier au sujet dun change de prsents, cit., pp. 21-33.

  • i sette v iaggi d i s indbad marinaio 115I SETTE VIAGGI DI SINDBD IL MARINAIO

    preservati a Parigi e nelle varie edizioni dei Sette viaggi di Sindbd il mari-naio. La conclusione a cui giunge Casanova che la versione da considerare archetipa sia quella di al-Masd: il suo modello tuttavia molto pi anti-co e risalirebbe addirittura allepoca sasanide71.

    Le lettere di scambio di questo tipo preservate in opere della letteratura dadab sollevano diversi interrogativi in rapporto a quelle nei Viaggi. In pro-posito, Casanova si domandato, per esempio, se les deux voyages rels qui rpondent aux sixime et septime de la rdaction actuellement connue ont t renforcs de cinq autres. Le premier en particulier, o Sindbd est en rela-tion avec le Maharadja, parat bien un doublet du sixime. Le cinq premiers sont en quelque sorte une prface. Quant au septime, il a t, dans certains rdactions, dform compltement par lintroduction dlments surnaturels, gnies, etc.72.

    Supporre che la missione diplomatica di Sindbd a Serendb e lo scambio epistolare di cui sarebbe stato ambasciatore siano stati il nucleo pi antico dei Viaggi attorno a cui si sarebbe successivamente sviluppata lopera una que-stione complessa che investe inevitabilmente la loro struttura. A differenza di Casanova, tutti gli studi pi recenti hanno teso a dare interpretazioni diverse, che vedono piuttosto nei viaggi riprodotte delle specie di sequenze tematiche ripetute e inserite in un pi generale meccanismo di super-struttura narrativa. In questo tipo di analisi la struttura precorre il contenuto e linclusione di ma-teriali preesistenti, come in questo caso estrapolati da opere della letteratura dadab o geografica, da considerarsi operazione successiva e tarda. Allinizio degli anni Sessanta Mia Gerhardt ha condotto una importante ana-lisi letteraria che si mossa in tale direzione. La studiosa olandese ha elabo-rato uno schema secondo il quale it can be seen that the composition of the Voyages is always the same, and that the total of them displays a sort of rhythm, first increasing and then decreasing, in the number and quality of the adventures described73. Tale schema prevede unalternanza tra vari episodi, che percorrono tappe fisse, come Calamity, Adventures (da distinguersi in pleasant adventure e dangerous adventure), Wonders e Return. Studi successivi a quello della Gerhardt, pur critici, si sono limitati a propor-ne varianti e aggiustamenti, senza tuttavia mai ricorrere ad unanalisi testuale

    71 Casanova, Notes sur le voyages de Sindbad le marin, cit. pp. 155-166, sostenendo che

    la plus ancienne version remonte Masod, qui donne le texte de trois lettres crites par trois rois diffrents non plus au khalife de Baghdd, mais au rois Sassanide de Perse le fameux Chosros Anochirwn, ha presentato accanto al testo di al-Masd, la versione del poeta Ibn Badrn (1211) e del cosmografo Ibn al-Ward (1348), che riportano parte di questo scambio epistolare in epoca pi tarda.

    72 Casanova, Notes sur le voyages de Sindbad le marin, cit., p. 122. 73 Gerhardt, The Art of Story-Telling, cit., pp. 254-255.

  • 116 fr ancesca bellinoFRANCESCA BELLINO

    o diacronica delle versioni manoscritte ed edite dei Sette Viaggi di Sindbd il marinaio74.

    3. TRADIZIONE MANOSCRITTA E A STAMPA DEI VIAGGI DI SINDBD Lo studio dei Sette Viaggi di Sindbd il marinaio attualmente condotto su unopera elaborata e complessa. La supposta prim(itiv)a redazione di fatto un vero e proprio romanzo. Sia che i Viaggi si presentino in forma indipendente, vale a dire separati dalle Mille e una notte e dunque privi della storia a cornice e delle divisioni in notti, sia che, viceversa, siano inclusi allinterno della raccolta, essi presentano una struttura articolata in una storia a cornice con protagonisti un marinaio e un facchino e uno sviluppo dei singoli viaggi il cui intreccio pu esse-re sintetizzato nelle parole di A.M. Piemontese: il lupo di mare narra a Sindbd il facchino, osservatore di terra, la serie delle sette proprie navigazioni per cui egli esplora le isole, naufraga nel Paese dei Re, sito del sepolcro di Salomone, ma torna sano e salvo a Bassora e Baghdad. Missione eolica compiuta: Salomone detiene, per investitura divina, la regia potest dei comandare il vento (Corano XXI 81, XXXIV 12, XXXVIII 36).75

    Se lidentificazione delle fonti dei diversi episodi dei Sette Viaggi di Sind-bd il marinaio stata, come visto, operazione per nulla agevole, perch ri-manda ad una complessa dinamica di mutui prestiti e scambi, non meno age-vole risulta delineare le modalit di formazione del romanzo e della sua suc-cessiva inclusione nelle Mille e Una Notte. Tempi e modi di questancoraggio non sono noti nel dettaglio; nondimeno le modalit dellapprodo finali76 sono importanti per ricostruire la storia del testo nelle ultime sue fasi e capire la sua relazione con le Mille e Una Notte.

    Come accennato in precedenza, esaminando specifici dati testuali interni ai Viaggi, alcuni studiosi, tra cui de Goeje, hanno sostenuto che linserimento della storia di Sindbd allinterno delle Mille e Una Notte sia avvenuto in una fase di redazione dellopera molto antica (collocabile tra il IX e il X sec. in contemporanea a quella della formazione delle stesse Mille e Una Notte). I materiali che abbiamo oggi a disposizione fanno propendere per lipotesi che tale inserimento sia piuttosto avvenuto in un fase successiva, addirittura tar-da, e che la storia sia stata redatta in modo autonomo rispetto alla raccolta che li ospita.77 In tale prospettiva, ed quella che qui seguiamo, la redazione

    74 Diversi studi hanno proposto analisi sulla struttura dei Viaggi. I pi importanti sono quello di Molan, Sinbad the Sailor, cit.; Picot, Dynamique et rptitivit, cit.; Moucanas-Mehio, Sinbad le Marin Super-structure narrative, cit.; Reig, Les Iles de Sindbad ou lenvers du monde, cit.; Kilito, Il sorriso di Sindbd, cit.; Ghazoul, The Spiral Metaphor, cit.

    75 Piemontese, Il nucleo persiano delle Mille Novelle, cit., pp. 238-239. 76 questa unespressione di Piemontese, La navigazione eroica di Garp tra Alessan-

    dro, Sindbd e Brandano, cit., p. 225. 77 Gi Silvestre De Sacy, Mmoire sur lorigine du recueil de contes intitul Les Mille et

    une Nuits, in: Mmoires de lInstitut Royal de France. Acadmie des Inscriptions et Belles-

  • i sette v iaggi d i s indbad marinaio 117I SETTE VIAGGI DI SINDBD IL MARINAIO

    A (come indicata da de Goeje) pu essere sostanzialmente rintracciata nella maggior parte delle versioni manoscritte indipendenti, nelle edizioni di Lan-gls e di Calcutta I, laddove la redazione B coincide grossomodo con le ver-sioni incluse allinterno delle Mille e Una Notte.

    3. 1. Redazione A: i Viaggi di Sindbd romanzo arabo Il fatto che i Sette Viaggi di Sindbd il marinaio non siano presenti tra le trentacinque storie del manoscritto di Galland (Ms Paris BnF 3609-3611),78 il pi antico testimone delle Mille e Una Notte ad oggi conservato, risalente al XV sec. e di origine siriana,79 un dato particolarmente significativo. Essi sono viceversa inclusi sia nel primo manoscritto egiziano del XVIII secolo (Ms Paris BnF 3615),80 sia in una traduzione turca delle Mille e Una Notte (Ms Paris BnF Supplment turc 356), copiata nel 16361637, appartenente ad una recensione diversa e incompleta.81

    Questi dati, che andranno ulteriormente studiati, sono importanti perch, a meno di nuove scoperte, fanno supporre che linserimento dei Viaggi nelle Mille e una notte sia avvenuto a met Seicento per lo meno nella traduzione

    Lettres, vol. 10, Paris: Imprimerie Royale, 1833, pp. 30-64, in part. p. 42, scriveva: Toutefois je conviens avec M. de Hammer que les Voyages de Sindbad le Marin, roman vraiment arabe dorigine, ne font rellement point partie des Mille et une Nuits.

    78 Il manoscritto stato edito da Muhsin Mahdi, The Thousand and One Nights (Alf Layla wa-Layla) from the Earliest Known Sources, Leiden, Brill, 19841994, 3 vols. Sui manoscritti delle Mille e Una Notte si veda in particolare Grotzfeld H., Les Traditions manuscrites des Mille et une Nuits jusqu ldition de Boulaq (1835), in: Les Mille et une Nuits en partage, a cura di Aboubakr Chrabi, Paris, Sindbad, 2004, pp. 465475; Idem, The Manuscript Tradi-tion of the Arabian Nights, in EAN, pp. 17-21.

    79 La questione della datazione piuttosto controversa. Grotzfeld H., The Age of the Gal-land Manuscript of the Nights: Numismatic Evidence for Dating a Manuscript?, in: Journal of Arabic and Islamic Studies, 1 (19961997), pp. 5064, colloca la data di composizione circa prima del 1430. Ancor pi precisamente Garcin, Lecture historique des Mille et Une Nuits, cit., in part. nel cap. 4, Lapport de lauteur du XVe sicle, pp. 193-214, dedicato al presunto autore del manoscritto gallandiano, attribuisce la redazione siriana ad un Ibn Arabshh operante in Siria prima della sua partenza per il Cairo nel 1436.

    80 Casanova, Notes sur le voyages de Sindbad le marin, cit., pp. 132-133. 81 La storia di Sindbd il marinaio riprodotta nel Ms Paris BnF Suppl. turc 356, tomo 5,

    ff. 42-61, notti 465-475. Sia Mahdi, The Thousand and One Nights, cit., vol. 3, pp. 18 e 190, nota 33, che Grotzfeld, Manuscript Tradition, cit., p. 19, sono dellopinione che il manoscrit-to contenga una diversa versione delle Mille e una notte. A tal proposito David Pinault, Story-Telling Tecniques in the Arabian Nights, Leiden-New York-Kln, Brill, 1992, p. 7, scrive che nel suo complesso il Ms Paris BnF 356 follows these G[alland]-titles with another miscellany of tales, again drawn, as in 1491A, from independent story-cycles. I Viaggi di Sindbd represent borrowings from completely different independent sources. Su questo manoscritto si veda anche Zotenberg H., Notice sur quelques manuscrits des Mille et une nuits et la traduction de Gal-land, Paris, Imprimerie nationale, 1887 (in: Notices et extraits des manuscrits de la Bi-bliothque Nationale et autres bibliothques, vol. 28, 1), in part. pp. 21-27.

  • 118 fr ancesca bellinoFRANCESCA BELLINO

    turca, e in seguito grazie alla traduzione in francese della storia fatta ad inizio Settecento.

    Per quanto riguarda la tradizione manoscritta araba i dati che abbiamo a disposizione sono diversi. Dalla corrispondenza di Antoine Galland si evince che, almeno in una prima fase, lorientalista francese non riteneva ci fosse al-cun collegamento tra le Mille e Una Notte e i Sette Viaggi di Sindbd il mari-naio e che il reperimento dei manoscritti relativi alle due opere sia avvenuto in tempi e modi diversi. In una lettera datata 25 febbraio 1701, Galland in-formava lamico Pierre-Daniel Huet di aver completato la traduzione di un manoscritto acquistato a Costantinopoli che conteneva la storia di Sindbd il marinaio (lOmero arabo).82

    Nello stesso anno (1701), Franois Ptis de la Croix (1653-1713) ultimava a Parigi la sua traduzione in francese della Histoire Arabe de Sindabad le Marin. Il testo non mai stato pubblicato ed preservato solo in versione manoscritta.83

    Sulla base di questa testimonianza, ma soprattutto del fatto che il manoscrit-to siriano delle Mille e Una Notte stato acquistato solo alla fine del 1701, Muhsin Mahdi ha sostenuto che there is hardly any doubt that he [Galland] translated it [Sindbd] from one or more Arabic manuscripts that presented it as a self-contained, independent work having nothing to do with the Nights.84

    Lancoraggio definitivo tra i Viaggi e le Mille e Una nNotte sembra esser-si determinato grazie ad una operazione editoriale. Terminata la traduzione dei Viaggi di Sindbd, Galland ne invi una copia alla figlia del Marquis dO. Guilleragues, senza sapere che leditore avrebbe atteso del tempo prima di pubblicarla, non in forma autonoma, bens allinterno delle Mille e Una Not-te. Nel 1704 la vecchia traduzione dei Viaggi di Sindbd fatta da Galland fu, infatti, inserita allinizio del terzo volume (tra le notti 69 e 90).85 In tal modo, chiss quanto inconsapevolmente, Galland poneva i presupposti per il

    82 La lettera preservata nel Ms Paris BnF fr. 6138, ff. 130-143, che contiene diverse altre

    missive di Antoine Galland datate in un periodo compreso tra maggio 1700 e maggio 1701. 83 Franois Ptis de la Croix, Histoire arabe de Sindabad le Marin mise en franais par F.

    Ptis de la Croix, Paris 1701, 278 pp. Il manoscritto preservato presso la Staatsbibliothek di Munich (Cod. gall. 799). Prossimamente mia intenzione pubblicare un contributo che mette in luce il rapporto tra la traduzione di Galland e quella di Ptis de la Croix. NellAvertissement lorientalista francese non fornisce indicazioni precise sulla fonte da lui utilizzata.

    84 Lintera questione del rapporto tra Galland e i Sette Viaggi di Sindbd il marinaio pre-sentata in Mahdi, The Thousand and One Nights, cit., vol. 3, pp. 17-20: Sindbad and the Nights, p. 18.

    85 Les Mille et une nuits. Contes Arabes traduits en Franais, par M. Galland, Paris, chez la Veuve Claude Barbin, 1704, vol. 3, pp. 1-164. Per la presente ricerca ho usato ledizione successiva: Les Mille et Une Nuits, contes arabes, traduits en franais par M. Galland. Nouvelle dition corrige, Paris, Compagnie des libraires, 1786, vol. 2, pp. 1-104.

  • i sette v iaggi d i s indbad marinaio 119I SETTE VIAGGI DI SINDBD IL MARINAIO

    cambiamento dellassetto delle Mille et une nuits:86 dopo la traduzione del manoscritto siriano, dal settimo al dodicesimo volume, le Mille et une nuits gallandiane hanno ospitato numerose altre storie arabe (anche in forma di romanzo) che sono diventate, con il tempo, parte integrante della raccolta.87

    Un argomento che riveste una certa importanza per la storia testuale di questopera determinare quale sia stato il manoscritto usato da Galland per la sua traduzione, poich lorientalista francese non ne ha mai dato esplicita indicazione. La Bibliothque Nationale di Parigi conserva diversi manoscritti che contengono i Sette Viaggi di Sindbd il marinaio (Mss Paris BnF 3645, 3646, 3647, 3648, 3649, 3667, 5176). Di queste versioni indipendenti senza dubbio il Ms Paris BnF 3645 (Suppl. ar. 1547) faceva parte dei testi apparte-nuti a Galland.88 Secondo Paul Casanova si tratta del pi antico manoscritto fra quelli conservati a Parigi che pu essere datato dbut du XVIIe, peut-tre de la fin du XVIe.89

    Il primo manoscritto acquistato da Galland a Costantinopoli pare comun-que sia stato il Ms Paris BnF 3646 (Suppl. ar. 1762 bis). Si tratta di un testi-mone particolarmente significativo perch, come fa notare Casanova, le tex-te se distingue des autres par deux particularits; la premire est quil parle dans le 6e voyage de la ville de Nkos , qui est dix jours de Serendb [] En second lieu, il donne pour lchange des lettre entre le roi de Seren-db et le khalife Haron ar-Rachd une version divergente [] Il constitue donc lui seul une famille. Esaminando tali dati, Casanova conclude che on peut le dater de la fin mme du dit sicle, et il nest pas impossible quil ait t copi du temps mme de Galland et son usage.90 Degli altri mano-scritti preservati alla Bibliothque Nationale, solo il Ms Paris BnF 3667 risale ad una data antecedente (1672) alla traduzione di Galland; tutti gli altri (Mss Paris BnF 3647, 3648, 3649, 5176),91 qualora datati, risultano posteriori e dunque coevi alle diverse versioni manoscritte delle Mille e Una Notte pro-dotte e circolanti nel Settecento.

    Confrontando le versioni manoscritte indipendenti di Parigi con il testo delle versioni a stampa, limitatamente allepisodio dello scambio di epistole e doni tra il re di Serendb e il califfo abbaside Hrn al-Rashd riportato tra sesto e settimo viaggio, Casanova ha confermato lipotesi di de Goeje

    86 Mahdi, The Thousand and One Nights, cit., p. 29, sostiene anche che Galland abbia tra-dotto la storia di Sindbd before he learned, if we can belive him, that the story was part of a vast collection of stories entitled the Nights.

    87 Mahdi, prende in esame diversi Avertissement che precedono i singoli volumi delle Nuits di Galland mettendoli in relazione con dati (omissioni e/o modifiche) della storia a cornice.

    88 Abdelhalim M., Antoine Galland. Sa vie et son oeuvre, Paris, Nizet, 1964, p. 265, so-stiene che Antoine Galland abbia usato come testo base per la traduzione il Ms Paris, BnF 3645 (Suppl. ar. 1547).

    89 Casanova, Notes sur le voyages de Sindbad le marin, cit. p. 130. 90 Ivi, pp. 128-129. 91 I Mss Paris BnF 3647 e 3649 sono incompleti e mancano rispettivamente del sesto-

    settimo viaggio e del quarto-settimo viaggio.

  • 120 fr ancesca bellinoFRANCESCA BELLINO

    sullesistenza di due redazioni della storia (A e B). Le versioni conservate nei manoscritti indipendenti apparterrebbero ad una recensione pi antica, che contiene tutto lepisodio dellambasciata a Serendb incluso lo scambio epi-stolare tra i due sovrani, mentre quelle allinterno delle Mille e una notte ne fanno solamente un accenno nel sesto viaggio e, per il resto, riportano vicen-de completamente diverse.

    Va detto che oltre alla Bibliothque Nationale di Parigi diversi altri fondi conservano versioni indipendenti dei Sette Viaggi di Sindbd il marinaio che non sono ancora state oggetto di alcuna ricerca specifica.92 La Universitts- und Forschungsbibliothek di Gotha (ex- Herzogliche Bibliothek) preserva, ad esempio, ben quattro versioni, che sono rispettivamente Mss Gotha HB 2650, 2651, 2652, 2653, con datazioni in alcuni casi coeve a quelle dei manoscritti di Parigi. La StaatsBibliothek di Berlino ne conserva altre due copie, pi tar-de, Ms Berlin SBPK 9181 (Do. 185) e 9182 (We. II 1730).

    Lo studio della tradizione manoscritta, e pi in particolare di tutte le versio-ni manoscritte indipendenti, sar in futuro indispensabile per delineare lintera storia testuale dellopera, perch, analogamente a come sostiene Heinz Grotzfeld, the independent versions are better, or less deteriorated, than those in the Nights. This is not surprising, because in many cases, the inde-pendent manuscripts are a hundred or more years older than the manuscript of the Nights in which the corresponding versions have been incorporated.93 Lo studio dei manoscritti consentir di delineare la formazione della storia di Sindbd in forma di romanzo quale ci giunta nella sua redazione finale.

    3. 2. Langls e Calcutta I: dalle versioni indipendenti alle Mille e Una Notte

    Allo studio delle versioni indipendenti imprescindibile affiancare unanalisi della redazione delle prime edizioni a stampa dei Sette Viaggi di Sindbd il marinaio.

    Nel 1813 Louis-Mathieu Langls ha pubblicato la prima edizione del testo arabo dei Viaggi, unitamente ad una traduzione in francese, a partire da una versione indipendente.94 Dal titolo della storia, Qiat al-Sindibd al-Bar f sab safartihi f l-barr wa al-bar al-hind (Storia di Sindbd il marinaio nei suoi sette viaggi per terra e mare dellIndia) e dalla sua formulazione si de-

    92 mia intenzione pubblicare un ulteriore studio specifico sullargomento. 93 Grotzfeld H., Creativity, Random Selection, and pia fraus: Observations on Compilation

    and Transmission of the Arabian Nights, Marvels and Tales, 18, 2 [volume monografico The Arabian Nights: Past and Present] (2004), pp. 218-228, p. 224.

    94 Langls L.M., Qiat al-Sindbd al-bar/Rcit de Sindebad le Marin, in: D. Savary, Grammatica Linguae Arabicae Vulgaris necnon litteralis, dialogos complectens, Paris, Typo-graphia Imperiali, 1813, pp. 471-523. Il testo stato ristampato, corredato da note e una con-sistente prefazione, lanno successivo: Lous Mathieu Langls, Les Voyages de Sind-Bad le ma-rin et La ruse des femmes, Contes arabes, Traduction littrale, accompagne du texte et de notes, Paris: Imprimerie Royale, 1814.

  • i sette v iaggi d i s indbad marinaio 121I SETTE VIAGGI DI SINDBD IL MARINAIO

    duce che questa versione ha molto in comune con quella di Galland. Tra sesto e settimo viaggio si narra lepisodio dellambasciata di Sindbd presso il re di Serendb e si riporta lo scambio di epistole e doni con Hrn al-Rashd. La traduzione non letterale di Galland impedisce di poter appurare con certezza se il manoscritto usato da Langls sia stato il medesimo di quel-lo trovato da Galland e usato per la sua traduzione. Anche Langls non ha, infatti, fornito indicazioni precise sul testo adottato per ledizione, nonostante nellIntroduzione alla seconda edizione del 1814 abbia dichiarato di aver vi-sionato diversi manoscritti preservati presso la Bibliothque Nationale di Pa-rigi.95

    LIntroduzione a questa prima edizione molto importante perch il primo tentativo di guardare ai Sette Viaggi di Sindbd il marinaio come unopera autonoma, in pi redazioni, distinte sulla base del loro diverso livel-lo linguistico: per la maggior parte si tratta sostanzialmente di medio arabo, ma con varianti e differenze tra una versione e laltra.96 La scelta di pubblica-re una versione en arabe vulgaire (lugha mmiyya)97 testimonia un ap-proccio orientalista consono ai tempi, ma mette altres in luce il fatto che i Sette Viaggi di Sindbd il marinaio, prima di trovare una nuova sistemazione nelle Mille e una notte, avevano una loro specifica espressione linguistica e stilistica, che li rendevano simili a tanta altra letteratura di prosa prodotta nel-lo stesso periodo in forma di romanzo.

    Quasi in contemporanea alledizione di Langls stata pubblicata una se-conda versione indipendente dei Sette Viaggi di Sindbd il marinaio, questa volta in appendice al secondo volume della prima edizione delle Mille e una notte a cura dello shaykh Amad Ibn Muammad al-Yamn al-Shirwn.98 In questa prima edizione, nota come Calcutta I, la storia di Sindbd presen-tata con il titolo ikyt al-Sindbd al-bar maa al-Hindibd al-amml (I Racconti di Sindbd il marinaio con Hindbd il facchino), non suddivisa in notti, ma ancora in racconti (ikya). Lintreccio sostanzialmente simile al-la versione edita da Langls, laddove la formulazione e lo stile (ancora molto semplici e lineari, con poche formule) sono stati armonizzati a quelli delle storie precedenti delle Mille e una notte.

    95 Langls, Les Voyages de Sind-Bad le marin, cit., p. xv, a proposito di manoscritti, parla di una dition de Sindbd diffrente de toutes celles que nous connaissons.

    96 Sullargomento si vedano in particolare Lentin J., La langue des manuscrits de Galland et la typologie du Moyen Arabe, in: Mille et une Nuits en partage, cit., pp. 434-455; Halflants B., Le Conte du Portefaix et des Trois Jeunes Femmes dans le manuscrit de Galland (XIVe XVe sicles). dition, traduction et tude du Moyen Arabe dun conte des Mille et Une Nuits, Louvain-la-Neuve, Peeters, 2007, in part. pp. 15-27.

    97 Langls, Les Voyages de Sind-Bad le marin, cit., pp. xvi-xvii. 98 Alf Layla wa-Layla or The Arabian Nights Entertainments, in the original Arabic, pu-

    blished under the patronage of the college of Fort William by Shuekh Uhmud bin Moo-hummud Shirwanee ool Yumunee [Shaykh Amad Ibn Muammad al-Yamn al-Shirwn], Calcutta, P. Pereira, 1814, vol. 2, pp. 378-458.

  • 122 fr ancesca bellinoFRANCESCA BELLINO

    3. 3. Redazione B: I Viaggi di Sindbd allinterno delle Mille e Una Notte

    Nellarco temporale che va dalla traduzione dei Sette Viaggi di Sindbd il ma-rinaio compiuta da Antoine Galland (1704) alla pubblicazione delle edizioni di Calcutta I (1814-1818), Breslau (1825-1843), Blq (1835) e Calcutta II (1839-1842), i Sette Viaggi di Sindbd il marinaio sono stati inseriti in tutte e quattro le principali edizioni arabe e i manoscritti delle Mille e Una Notte. La loro presenza rilevante e va sostanzialmente inquadrata nello sviluppo pi generale delle Mille e Una Notte. La formazione di un canone completo che includeva storie per mille e una notte avvenuta, infatti, per tappe e attraverso la stesura di diverse redazioni dellintera raccolta, non solo delle singole storie in essa contenute. Secondo Heinz Grotzfeld si tratta di un processo, comples-so ed elaborato, che ha sostanzialmente comportato la disintegrazione e suc-cessiva ricomposizione della recensione egiziana per formare quel cosiddetto canonical repertoire of Alf Layla99 concretizzato solo tra met e fine Otto-cento.

    Questa ristrutturazione ha comportato una riformulazione della raccolta sia sul piano della lingua, con un livellamento sempre pi teso al classico (fu), che su quello dello stile, con linserimento di nuove formule, divisioni in notti, aggiunta e/o eliminazione di episodi, senza contare il numero delle storie incluse e le versioni scelte.

    Per quanto riguarda la storia di Sindbd per lappunto in questa dinami-ca che si forma una nuova redazione, che si suole indicare con B, diversa da quella delle versioni indipendenti, da quella di Langls e Calcutta I. A diffe-renza delledizione di Calcutta I, i Sette Viaggi di Sindbd il marinaio delledizione a stampa di Breslau, edita da Maximilian Habicht (1775-1839),100 sono stati inseriti allinterno delle Mille e una notte senza soluzione di continuit. La storia di Sindbd suddivisa in notti (posizionata tra le notti 250 e 271): per evidenziare il passaggio da un viaggio allaltro101 Habicht ha inserito una serie di formule di rimando alla storia a cornice, che, se da una parte rinsaldano ancor di pi il rapporto tra Sindbd il marinaio e Sindbd il facchino, enfatizzando lelemento del doppio anche attraverso luso dello stesso nome, dallaltra parte assimilano quasi del tutto i Viaggi al meccanismo narrativo delle Mille e Una Notte.

    Duncan B. Macdonald, che ha studiato le modalit di composizione di questa edizione e dei singoli racconti in essa contenuti, ha mostrato che nel caso dei Sette Viaggi di Sindbd il marinaio Habicht si avvalso di una ver-

    99 Grotzfeld, Creativity, Random Selection, and pia fraus, cit., p. 220. 100 Kitb Alf layla wa-layla min al-mubtada il al-muntah/Tausend und Eine Nacht. Ar-

    abisch. Nach einer Handschrift aus Tunis, Herausgegeben von Dr. Maximilian Habicht, Bres-lau, Hosef Max & Comp., 1827-1828, vol. 3, pp. 367-394 (primo viaggio), vol. 4, pp. 4-133 (secondo-settimo viaggio).

    101 Va detto che Maximilian Habicht conserva lindicazione della divisione in viaggi, ma allinterno del testo e senza interruzione della narrazione dei viaggi.

  • i sette v iaggi d i s indbad marinaio 123I SETTE VIAGGI DI SINDBD IL MARINAIO

    sione indipendente acquistata in Egitto.102 I Viaggi sono stati suddivisi in notti sul manoscritto originale e solo successivamente, in fase di editing, sono stati uniformati al resto della raccolta, grazie allinserimento delle consuete formule di interruzione ad ogni passaggio di notte.103

    La principale particolarit della versione edita da Habicht consiste nel pre-sentare una formulazione della storia tra sesto e settimo viaggio completamen-te diversa da quella della cosiddetta redazione A. Per quanto riguarda il sesto viaggio non si fa cenno ad alcuno scambio epistolare, ma solo ad un invio di doni da parte del re dellisola al califfo Hrn al-Rashd. Non inoltre speci-ficato che si tratta dellisola di Serendb. Il settimo viaggio presenta una storia di carattere escatologico che ricorda per alcuni aspetti il viaggio di Bulqiy, altra importante storia di viaggio inclusa nelle Mille e Una Notte.104

    Ripartito per il suo settimo ed ultimo viaggio, Sindbd si trova spinto da una tempesta nellultimo dei mari del mondo. Terrorizzato da quanto sta ac-cadendo, il capitano della nave consulta un libro in cui si trova scritto che quello a cui sono giunti un mare da cui non mai tornato nessuno vivo: si tratta del mare della regione del re, dove si erge la tomba del re Salomone. Per sua fortuna Sindbd naufraga su unisola nella quale viene ricevuto con tutti gli onori. Riesce, infatti, a sposare la figlia di un ricco mercante alla mor-te del quale eredita i suoi beni. Gli abitanti dellisola, su cui sorge un impo-nente monte che fa da sfondo a tutto lepisodio, si rivelano essere delle specie di asceti: una volta al mese spuntano loro delle ali e sinvolano al cielo, sfio-rando la volta celeste e gli angeli. Sindbd decide di attaccarsi ad uno di loro, ma viene scaraventato a terra non appena sente le voci degli angeli. In seguito, dopo aver vagato sullisola, Sindbd incontra degli uomini, uno dei quali gli

    102 Macdonald D.B., Maximilian Habicht and his recension of the Thousand and One Nights, Journal of the Royal Asiatic Society of Great Britain and Ireland (1909), pp. 685-704, cit p. 688, e pp. 692-693, sostiene che Habicht us a separate MS. bought in Egypt. [..] It contains the Story as-Sindbd of the Sea and as-Sindbd of the Land and it is not divided into Nights. These have been added on margin by H, who used it in Breslau, vol. iii, p. 367, to vol. iv, o. 133.

    103 Grotzfeld, Creativity, Random Selection, and pia fraus, cit., pp. 222-224, si sofferma sulle diverse tipologie di compilatori e copisti in base ad un diverso modo di inserire le for-mule della notte e sul processo di redazione del testo.

    104 Sulla storia si vedano Marzolph-van Leeuwen, ANE, vol. 1, cit., pp. 130-132, e Richard van Leeuwen, The Thousand and One Nights. Space, Travel and Transformation, London-New York, Routledge, 2007, pp. 29-36. Pu essere interessante notare che ci sono importanti parallelismi tra la storia di Sindbd e quella di Bulqiy: Bulqiy, figlio di un re di una trib israelita che vive al Cairo, letta una descrizione del futuro profeta Muammad e affascinato dal suo messaggio, decide di andarne in cerca e parte per un viaggio. A Gerusalemme incontra Affn che gli riferisce di aver letto che chiunque possieda lanello di re Salomone prender in carica la sua autorit. La tomba di Salomone si trova al di l dei sette mari. Il viaggio di Bulqiy che segue diviso in tappe, in ciascuna delle quali visiter uno dei posti indicati da Affn, le sette isole, i sette mari, la terra dei inn dominata da Shaddd ibn d, il monte Qf, giungendo infine da Jnshh, figlio del re Tighms, che a sua volta gli racconter il lungo viaggio da lui compiuto. Prima di tornare al Cairo, Bulqiy passer dallisola dove vive al-Khair che lo riporta a casa.

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    regala un bastone doro. Con questo Sindbd uccide un serpente che ha in-ghiottito una persona fino alla cintola: costui lo ricompensa riportandolo dalla moglie. La moglie di Sindbd lo informa che gli abitanti del paese sono jinn miscredenti, fratelli del diavolo, e che lei e il padre non appartengono alla loro razza. Sindbd decide allora di vendere tutto e tornare insieme alla moglie a Baghdad.

    La versione di Habicht diverge notevolmente da quella della redazione A. Si tratta del primo testo veramente egiziano: secondo Garcin i suoi indici contestuali risalgono allepoca mamelucca,105 anche se lo scenario della storia, cos come vari particolari in essa contenuti, sono assolutamente consoni al pubblico egiziano a cui rivolta. Garcin solleva quindi il dubbio se la prima edizione di Calcutta I non sia una correction de la version de Breslau dont le texte na pas t juge fiable o, al contrario, se Calcutta I sia loriginale, e di conseguenza la versione di Breslau una dgradation malheureuse.106 Tra sesto e soprattutto settimo viaggio le differenze tra la versione di Breslau e quella di Calcutta I sono sostanziali, ossia tra redazione siriana ed egiziana, o ancora tra redazione A e B. soprattutto tra queste due edizioni (esito eviden-temente di tradizioni manoscritte diverse) che si stabilisce la differenza tra la redazione A e quella B. Mentre nella seconda Sindbd nel settimo viaggio arriva di fatto nel mondo quasi escatologico di Bulqiy, nella prima il viag-gio si colloca nellambito dei rapporti diplomatici tra Serendb e il califfo Hrn al-Rashd.

    Ledizione Blq apparsa al Cairo nel 1835107 preserva una lunga versione dei Sette Viaggi di Sindbd il marinaio che risulta oramai pienamente inserita nel contesto generale di questa edizione del tutto egiziana. La storia scivola-ta in una posizione avanzata della raccolta, vale a dire tra le notti 537 e 566, dalla quale non si sposter pi nelle edizioni successive. Rispetto alle prece-denti, ledizione Blq ha subito unulteriore profonda restaurazione, sia sul piano linguistico-stilistico, che su quello del contenuto. La lingua del testo , infatti, totalmente classicizzata. Il racconto delle avventure di Sindbd ca-denzato da una serie di formule che delimitano il passaggio da una sequenza allaltra. Pur non essendoci sostanziali differenze sul piano del contenuto, ledizione Blq presenta alcune variazioni significative rispetto allintreccio. Di ritorno dal sesto viaggio Sindbd convocato due volte da Hrn al-Rashd e la seconda volta questultimo stupito a tal punto dei doni ricevuti e del racconto di Sindbd che ordina agli storici di mettere per scritto quanto narrato dal marinaio.

    105 Garcin, Lecture historique des Mille et Une Nuits, cit., p. 266. 106 Ivi, pp. 271-272. 107 Alif Laila wa-Laila. The Book of a Thousand and One Nights. Reprint of the original

    copy of the Bulq edition of 1252 A.H./Alf layla wa-layla, Muqbala [wa-]ta al-Shaykh Muammad Qua al-Adaw, Baghdad, Maktabat al-Muthann, (rist.) 1965, vol. 2, pp. 2-37.

  • i sette v iaggi d i s indbad marinaio 125I SETTE VIAGGI DI SINDBD IL MARINAIO

    Secondo Garcin gli indici contestuali di questa edizione mostrano chia-ramente che si tratta di un testo tardo, che rappresenta una sorta di volution de la vision du monde, dsormais plus rationnelle, et quelle corrigerait la ver-sion de Breslau, jugs obsolte, avec ses mauvaises rfrences aux textes an-ciens, ses redites et ses pisodes fantaisistes.108 Sembra che leditore, cono-scendo la versione di Calcutta I, abbia in un certo modo voluto ritoccarla per darle una ulteriore nuova fisionomia.109

    Lultima versione araba pubblicata nellOttocento allinterno delle Mille e Una Notte stata stampata a Calcutta a cura di MacNaghten tra il 1839 e il 1842.110 Questa edizione, nota come Calcutta II, stata preparata su un mano-scritto (di Turner Macan, andato perduto) che ha conservato interi passaggi che si ritrovano sia in Breslau che Calcutta I, mescolando cos due tradizioni che hanno a lungo coesistito separatamente. I Sette Viaggi di Sindbd il mari-naio inclusi in questa edizione ancora tra le notti 537-566, sono pressoch identici a quelli di Blq, anche se presentano aspetti ibridi; le divisioni in notti e in racconti (ikya) sono indicate come dei veri e propri capitoletti, con le consuete formule della notte e le formule per i racconti di ritorno a Bagh-dad.

    Per quanto riguarda lintreccio si notano alcune significative varianti. Il califfo Hrn al-Rashd incarica Sindbd di unultima missione che consiste nel portare una risposta e dei regali al re Serendb. Sulla via del ritorno Sind-bd viene catturato da un gruppo di pirati e poi venduto come schiavo al mer-cante di una grande isola lontana di cui non specificato il nome. Qui Sind-bd e il suo capo sono incaricati di uccidere degli elefanti, missione che porta alla morte del cacciatore a causa della forza e della furbizia di un elefante. Sindbd riesce a salvarsi e scappare alla morte perch viene portato dagli stes-si elefanti al loro cimitero dove si potr procurare dellavorio senza per forza ucciderli. Salvatosi grazie a questa scoperta, Sindbd torner a casa dal suo ultimo viaggio pi ricco di prima.

    4. TRADURRE I VIAGGI DI SINDBD: PREDILIGERE LA MIGLIORE VERSIONE

    O DARE ORIGINE AD UNA NUOVA REDAZIONE?

    Lultima tappa della storia testuale dei Sette Viaggi di Sindbd il marinaio si inserisce nellambito della storia delle traduzioni delle Mille e Una Notte in Occidente, fenomeno di per s complesso e articolato, che in diverse circo-

    108 Garcin, Lecture historique des Mille et Une Nuits, cit., p. 278. 109 Ivi, p. 279: Ici lancien conte a t maintenu au XVIIIe sicle par lauteur de Blq,

    peine arrang, sans doute parce quun enseignement moral pouvait toujours, ici aussi, tre tir de la tradition sur le voyage de Bulqiy vers la tombe de Salomon, avec lequel le septime voyage de Sindbd tait li.

    110 The Alif Laila Or Book of the Thousand Nights and One Night. Commonly known as The Arabian Nights Entertainments, edited by W.H. Macnaghten, Calcutta 1840, vol. 3, pp. 4-83.

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    stanze si intrecciato con la redazione delle varie edizioni ed andato paralle-lamente ad esso.111

    Per quanto riguarda i Viaggi uno degli aspetti pi problematici da affron-tare per i traduttori consistito nel scegliere la migliore versione da tradurre, quella in sostanza che offriva la visione il pi possibile completa e originale della storia di Sindbd. In linea generale, secondo Mia Gerhardt, i traduttori hanno seguito un criterio estetico, che in molti casi ha permesso loro di sce-gliere la miglior versione to be used for subsequent literary criticism of the story. Questa scelta li ha portati ad allontanarsi da problematiche pi specifi-che legate alla tradizione letteraria araba e alla storia del testo. In sostanza, secondo Gerhardt, delle due redazioni up to the separation point, B is prefer-able; thereafter, it must be rejected and A is to be preferred.112

    Per quanto riguarda la redazione A, Ptis de la Croix, Galland e Langls hanno tradotto ciascuno una versione (supponendo non abbiano usato lo stes-so manoscritto come testo base). Non essendo state effettuate ulteriori tradu-zioni di versioni indipendenti, queste traduzioni costituiscono ancor oggi un riferimento per chi vuole conoscere tale redazione in lingua occidentale.

    Diversamente da quanto ci si aspetterebbe, come ha messo in risalto Ge-rhardt, la presenza della redazione A ha fortemente condizionato le modalit di traduzione della redazione B con esiti pi spesso ibridi che coerenti. Il pri-mo caso significativo quello offerto da Edward William Lane (1801-1876). Dopo aver dato alle stampe il famoso Manners and Customs of the Modern Egyptians (1836), Lane ha intrapreso la traduzione delle Mille e una notte sul testo di Blq, come fosse una sorta di extension of his earlier work of de-picting and explaining the manner and the customs of modern Egyptians, which Lane considered to be more or less unchanged since the Middle Ag-es.113 Per quanto riguarda i Sette viaggi di Sindbd il marinaio Lane ha tra-dotto il testo della redazione B a partire dalla edizione Blq fino alla fine del sesto viaggio, per poi optare per la redazione A, nella versione di Langls e Calcutta I, per la traduzione del sesto e del settimo viaggio.114

    111 Una sintesi dei problemi legati alle diverse traduzioni stata tracciata da Irwin R., The

    Arabian Nights. A Companion, London, I.B. Tauris & Co, 2004 (ed. or. 1994), cap. 1: Beauti-ful Infidels.

    112 Gerhardt, The Art of Story-Telling, cit., p. 252. 113 Irwin, The Arabian Nights, cit., p. 24. 114 Lane E.W., The Thousand and One Nights commonly called, in England, The Arabian

    Nights Entertainments. A new translation from the Arabic, with copious notes, by Edward William Lane, London, Charles Knight and Co., 1841, vol. 3, cap. 20, pp. 1-117: Story of Es-Sindibd of the Sea and Es-Sindibd of the Land. Per la scelta tra sesto e settimo viaggio, Lane, vol. 3, p. 109, nota 85, scrive: For the remainder of this voyage, and the whole of the next (which is the last), I follow the text of Calcutta edition of the first two hundred Nights, and occasionally that of Langls edition; for in the Cairo edition, and in that of Breslau also, the latter part of the Sixth Voyage is less amply related, and the Seventh is altogether very dif-ferent from that in the old version. I therefore think it better to subjoin a translation of the Sev-enth V