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LA NUOVA LEGISLAZIONE SUL COMMERCIO 1 L L L EGGE 114/ / / 98 (BERSANI) E E G G G G E E 1 1 1 1 4 4 9 9 8 8 LEGGE REGI IO ONALE N.28 DEL 17.05.99 PER LA DISCIPLINA DEL COMMERCIO IN SEDE FISSA IN A ATTUAZIONE LEGGE 114/ /98 CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA LEGGE 114/98 ESERCIZI DI VICINATO MEDIE STRUTTURE GRANDI STRUTTURE CENTRO COMMERCIALE VENDITA forme speciali al dettaglio VENDITA per mezzo apparec- chi automatici VENDITA per corrispondenza o tramite televisione o altri sistemi di comunicazione VENDITA presso il domicilio del consumatore DIRETTIVE REGIONALI PER LA PROGRAMMAZIONE URBANISTICA COMMERCIALE di cui alla legge Regionale n. 28 del 17.05.99 REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE della Legge Regionale n. 28 del 17.05.99 LEGGE REGIONALE N.9 DEL 03.03.99 COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE

Bersani schema

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schema legge bersani

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LLAA NNUUOOVVAA LLEEGGIISSLLAAZZIIOONNEE SSUULL CCOOMMMMEERRCCIIOO

1

LLLEGGE 114///98

(BERSANI) EEGGGGEE 111144 9988

LLEEGGGGEE RREEGGIIOONNAALLEE NN..2288 DDEELL 1177..0055..9999 PPEERR LLAA DDIISSCCIIPPLLIINNAA DDEELL CCOOMMMMEERRCCIIOO IINN SSEEDDEE FFIISSSSAA IINN AATTTTUUAAZZIIOONNEE LLEEGGGGEE 111144//9988

CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA LEGGE 114/98 ESERCIZI DI VICINATO MEDIE STRUTTURE GRANDI STRUTTURE CENTRO COMMERCIALE VENDITA forme speciali al dettaglio VENDITA per mezzo apparec- chi automatici VENDITA per corrispondenza o tramite televisione o altri sistemi di comunicazione VENDITA presso il domicilio del consumatore

CAMPI DI NON APPLICAZIONE DELLA LEGGE 114/98 Farmacie Rivendite di monopolio Associazioni produttori ortofrutticoli Produttori Agricoli Vendite di carburanti Artigiani iscritti all’Albo per la vendita dei propri prodotti Chi vende proprie opere d’arte Attività di vendite in Fiere e mostre Sale Cinematografiche

DIRETTIVE REGIONALI PER LA PROGRAMMAZIONE URBANISTICA COMMERCIALE di cui alla legge Regionale n. 28 del 17.05.99

REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE della Legge Regionale n. 28 del 17.05.99

LLEEGGGGEE RREEGGIIOONNAALLEE NN..99 DDEELL 0033..0033..9999 CCOOMMMMEERRCCIIOO SSUU AARREEEE PPUUBBBBLLIICCHHEE

OBBIETTIVI DELLA RIFORMA OOBBBBIIEETTTTIIVVII DDEELLLLAA RRIIFFOORRMMAA

SETTORI MERCEOLOGICI SSEETTTTOORRII MMEERRCCEEOOLLOOGGIICCII

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Maggiore effi- cienza della re- te distributiva

Semplificazione amministrativa

Maggior equili- brio tra piccoli e grandi esercizi

Tutela del consumatore

Abolizione delle tabelle merceo- logiche e previsione di sole due Specializzazioni merceologiche

SETTORE ALIMENTARE

SETTORE NON ALIMENTARE

LLLa riforma del commercio al dettaglio aa rriiffoorrmmaa ddeell ccoommmmeerrcciioo aall ddeettttaagglliioo

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Fino a 150 metri di superficie di vendita nei comuni con meno di 10.000 abitanti

Fino a 250 metri di superficie di vendita nei comuni con più di 10.000 abitanti

Esercizio Di vicinato

Fino a 1.500 metri di superficie di vendita nei comuni con meno di 10.000 abitanti

Fino a 2.500 metri di superficie di vendita nei comuni con più di 10.000 abitanti

Media struttura di vendita

Oltre i 1.500 metri di superficie di vendita nei comuni con meno di 10.000 abitanti

Oltre i 2.500 metri di superficie di vendita nei comuni con più di 10.000 abitanti

Grande struttura di vendita

Tipolo- gia degli esercizi

PPPROCEDURA AMMINISTRATIVA PER L’INIZIO DELL’ATTIVITA’ RROOCCEEDDUURRAA AAMMMMIINNIISSTTRRAATTIIVVAA PPEERR LL’’IINNIIZZIIOO DDEELLLL’’AATTTTIIVVIITTAA’’

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ESERCIZI DI VICINATO

Semplice comunicazione trenta giorni prima dell’inizio attività, dichiarando il possesso dei requisiti morali , nel caso del settore alimen- tare i requisiti professionali (vedi modello COM 1 SCHEMA 1). Dichiarazione di confor- Mità dei locali.

Possibilità di limitare o di sospensione degli effetti della comunicazione da parte dei Comuni per un periodo di due anni, in rela- zione all’impatto sugli equilibri commerciali

MEDIA STRUTTURA

Occorre l’autorizzazione comunale, e il possesso dei requisiti morali e nel caso del settore alimentare anche i requisiti professionali

Grande struttura

Occorre l’autorizzazione comunale a seguito della decisione della conferenza di servizi composta da Regione, Provincia e Comuni. Occorre il possesso dei requisiti morali e nel caso del settore alimentare dei requisiti professionali

AAAPETURA AMPLIAMENTO E/O TRASFERIMENTO DI UN ESERCIZIO DI VICINATO PPEETTUURRAA AAMMPPLLIIAAMMEENNTTOO EE//OO TTRRAASSFFEERRIIMMEENNTTOO DDII UUNN EESSEERRCCIIZZIIOO DDII VVIICCIINNAATTOO (SCHEMA 1) ((SSCCHHEEMMAA 11)) APERTURA TRASFERIMENTO AMPLIAMENTO AAPPEERRTTUURRAA TTRRAASSFFEERRIIMMEENNTTOO AAMMPPLLIIAAMMEENNTTOO (nei limiti di superficie detti prima) ((nneeii lliimmiittii ddii ssuuppeerrffiicciiee ddeettttii pprriimmaa))

IL SOTTOSCRITTO DICHIARA INOLTRE: (DA COMPILARE PER CHI SOTTOSCRIVE LE SEZIONI A,B,C, salvo in caso di riduzione di superficie di vendita o eliminazione di settore) 1. ( ) di essere in possesso dei requisiti morali previsti dall’art.5,comma 2 e 4 del d lgs.114/98 (1) 2. ( ) che non sussistono nei propri confronti “cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’ art. 10della legge 31.5.1965, n.575” (antimafia) (2); 3. ( ) di aver rispettato – relativamente al locale dell’esercizio: ( ) i regolamenti locali di polizia urbana; ( ) i regolamenti locali di polizia annonaria e igienico sanitaria; ( ) i regolamenti edilizi; ( ) le norme urbanistiche e quelle relative alla destinazione d’uso in quanto (specificare gli estremi dei relativi provvedimenti) _________________ 4. ( ) di aver rispettato le valutazioni di impatto commerciale adottate ai sensi (eventuale) dell’art. 10 comma 1, lettera c, del d. lgs. 114/98, indicate da codesto Comune con delibera n. ____del ____________ 5. ( ) di essere a conoscenza che per il commercio di determinati prodotti posti (eventuale) in vendita nell’esercizio vanno rispettate le relative norme speciali art.26 comma 3 del d. lgs.114/98.

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Comunicazione, con mo- dello COM 1 trenta giorni prima dell’inizio(qualora non necessitano autoriz- zazioni sanitarie) in quat- tro copie.

PPrreessttaarree aatttteennzziioonnee ssuullllaa ccoommppiillaazziioonnee ddeellllee aauuttoocceerrttiiffiiccaazziioonnii

Negli esercizi di vicinato qui elencati: Pubblici Esercizi, Mense Aziendali, Rosticcerie, Gastronomie; si può consumare immediatamente il prodotto, con esclusione del servizio di somministrazione

(1) �� Coloro che sono stati dichiarati falliti; �� Coloro che hanno riportato condanna, con sentenza passata in giudicato, per delitto non colposo pere il quale è prevista una pena detentiva non

inferiore nel minimo a tre anni, sempre che sia stata applicata in concerto una pena superiore al minimo edittale; �� Coloro che hanno una condanna a pena detentiva accertata, con sentenza passata in giudicato, per uno o più dei delitti di cui al titolo II e VII del

libro II del codice penale, ovvero di ricettazione, riciclaggio, emissione di assegni a vuoto, insolvenza fraudolenta, bancarotta fraudolenta, usura, sequestro di persona a scopo di estorsione, rapina;

�� Coloro che hanno riportato due o più condanne a pena detentiva o a pena pecuniaria, nel quinquennio precedente all’inizio dell’esercizio dell’attività, accertate con sentenza passata in giudicato, per uno dei delitti previsti dagli artt. 442,444,513,513 bis,515,516, e 517 del codice penale, o per delitti di frode nella preparazione o nel commercio degli alimenti, previsti da leggi speciali;

�� Coloro che sono sottoposti ad una delle misure di prevenzione di cui alla legge 27.12.1956, n.1423, o nei cui confronti sia stata applicata una delle misure previste dalla legge 31.5.1965, n.575, ovvero siano stati dichiarati delinquenti abituali professionali o per tendenza.

Il divieto di esercizio dell’attività commerciale permane per la durata di cinque anni a decorrere dal giorno in cui la pena è stata scontata o si sia in altro modo estinta, ovvero, qualora sia stata concessa la sospensione condizionale della pena, dal giorno del passaggio in giudicato della sentenza. (1) In caso di società, tutte le persone di cui al D.P.R. 252/1998 art. 2 compilano l’allegato A. I punti dell’autocertificazione contrassegnati con i numeri 3) 4) sono molto importanti e fondamentali, perché ogni singolo comune ha un suo piano e/o regolamento. II ppuunnttii ddeellll’’aauuttoocceerrttiiffiiccaazziioonnee ccoonnttrraasssseeggnnaattii ccoonn ii nnuummeerrii 33)) 44)) ssoonnoo mmoollttoo iimmppoorrttaannttii ee ffoonnddaammeennttaallii,, ppeerrcchhéé ooggnnii ssiinnggoolloo ccoommuunnee hhaa uunn ssuuoo ppiiaannoo ee//oo rreeggoollaammeennttoo.. Per tutte quelle attività ove necessita l’autorizzazione sanitaria, prima d’iniziare bisogna essere in possesso di tali autorizzazioni (la richiesta va fatta con modelli appositamente predisposti dall’ASL).

PPeerr ttuuttttee qquueellllee aattttiivviittàà oovvee nneecceessssiittaa ll’’aauuttoorriizzzzaazziioonnee ssaanniittaarriiaa,, pprriimmaa dd’’iinniizziiaarree bbiissooggnnaa eesssseerree iinn ppoosssseessssoo ddii ttaallii aauuttoorriizzzzaazziioonnii ((llaa rriicchhiieessttaa vvaa ffaattttaa ccoonn mmooddeellllii aappppoossiittaammeennttee pprreeddiissppoossttii ddaallll’’AASSLL))..

SUBINGRESSO IN ESERCIZIO DI VICINATO SSUUBBIINNGGRREESSSSOO IINN EESSEERRCCIIZZIIOO DDII VVIICCIINNAATTOO

Per la CCIAA , in caso di subingresso per causa morte, la comunicazione di inizio d’attività va portata solo quando l’assetto ereditario sia definito.

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Il cedente deve effet- tuare la comunicazio- ne della cessione della attività lo stesso giorno della cessione o prima.

IIll ssuubbeennttrraannttee ddeevvee eeffffeett-- ttuuaarree llaa ccoommuunnii ccaazziioonnee --eennttrroo 6600 gggg ddaall ppoosssseessssoo ppiieennoo ddeellllaa aattttiivviittàà ((eeffffeettttii ggiiuurriiddiiccii ddeellll’’aattttoo))

Qualora il subentro avviene per causa morte i suben- tranti devono fare più comuni cazioni fino all’assetto definitivo della gestione

In caso di attività alimentare gli eredi hanno tempo un anno per perfezionare i requisiti profes- sionali, esercitando ugualmente l’attività

CESSAZIONE ATTIVITA VVAA FFAATTTTAA LLAA CCOOMMUUNNIICCAAZZIIOONNEE OO PPRRIIMMAA DDEELLLL’’EEVVEENNTTOO OO IILL GGIIOORRNNOO SSTTEESSSSOO DDEELLLL’’EEVVEENNTTOO (( IInn pprreesseennzzaa ddii aauuttoorriizzzzaazziioonnii vvaannnnoo ccoonnsseeggnnaattee aallll’’AAuuttoorriittàà cchhee hhaa pprroovvvveedduuttoo aall rriillaasscciioo))

OORRAARRIIOO DDII AAPPEERRTTUURRAA

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Libera determinazione dello esercente nello stabilire l’orario di vendita entro la fascia 7.00 22.00 massimo 13 ore d’apertura giornaliere

La domenica ed i festivi chiusi. Salvo il mese di Dicembre ed altre 8 Domeniche stabilite dal Comune. Salvo diversi accordi di concertazione.

Se il comune predispone la mezza giornata di chiu sura infrasettimanale de ve essere rispettata ( per la nostra area le mezze giornate sono: Lunedì mattina - Mercoledì o Sabato pomeriggio). Il nuovo accordo prevede la possibilità di scelta fra tutti i giorni della settimana .

In presenza di più di 2 festività consecutive il settore alimentare deve garantire l’apertura in uno dei giorni secondo le disposizioni del Sindaco

Non viene applicato quanto detto prima per: generi di monopolio, esercizi interni a campeggi e strutture turistiche, aree di servizio autostradale, rivendite di giornali gelaterie, gastronomie, rosticcerie, pasticce- rie, specializzati in bevande, fiori ,mobili, libri ,dischi ,nastri, opere d’arte, antiquario, articoli da ricordo e antiquario locale

III comuni posso autorizzare all’orario notturno un limitato numero di esercizi di vicinato. ccoommuunnii ppoossssoo aauuttoorriizzzzaarree aallll’’oorraarriioo nnoottttuurrnnoo uunn lliimmiittaattoo nnuummeerroo ddii eesseerrcciizzii ddii vviicciinnaattoo.. OBBLIGO DI ESPORRE AL PUBBLICO IL CARTELLO DELL’ORARIO E DEL RIPOSO SETTIMANALE. OOBBBBLLIIGGOO DDII EESSPPOORRRREE AALL PPUUBBBBLLIICCOO IILL CCAARRTTEELLLLOO DDEELLLL’’OORRAARRIIOO EE DDEELL RRIIPPOOSSOO SSEETTTTIIMMAANNAALLEE..

COMUNI A PREVALENTE ECONOMIA TURISTICA E CITTA’ D’ARTE CCOOMMUUNNII AA PPRREEVVAALLEENNTTEE EECCOONNOOMMIIAA TTUURRIISSTTIICCAA EE CCIITTTTAA’’ DD’’AARRTTEE

OF ERTE DI VENDITA OOFFFFFEERRTTEE DDII VVEENNDDIITTAA PUBBLICITA’ DEI PREZZI PPUUBBBBLLIICCIITTAA’’ DDEEII PPRREEZZZZII

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Le Regioni con apposita normativa, devono stabilire le aree con le caratteristiche sopra evidenziate, sentite le Associazioni ed i Comuni

nelle aree che possono avvaler-si di tale denominazione è pos- sibile la deroga alla chiusura domenicale e festiva

Ogni capo deve avere il suo prezzo ben evidente e chiaro

Per prodotti identici e dello stesso valore basta un unico cartello, con esclusione degli esercizi che effettuano il sistema di libero servizio si appli- ca quanto detto sopra

REGOLAMENTAZIONE DEL E VENDITE RREEGGOOLLAAMMEENNTTAAZZIIOONNEE DDEELLLLLEE VVEENNDDIITTEE PROMOZIONALi – LIQUIDAZIONE – SOT OCOSTO PPRROOMMOOZZIIOONNAALLii –– LLIIQQUUIIDDAAZZIIOONNEE –– SSOOTTTTTOOCCOOSSTTOO SALDI DI FINE STAGIONE SSAALLDDII DDII FFIINNEE SSTTAAGGIIOONNEE

VENDITE PROMOZIONALI VVEENNDDIITTEE PPRROOMMOOZZIIOONNAALLII PROPOSTE ASSOCIAZIONE PPRROOPPOOSSTTEE AASSSSOOCCIIAAZZIIOONNEE

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REGOLAMENTATE DA LEGGE DELLO STATO (NON E’ STATO FATTO ANCORA NIENTE , l’as sociazione ha chiesto alla Regione che si so stituisca al Governo)

1. Limitazione delle volte in cui è possibile effettuarle, 2 periodi per anno solare massimo 15 gg per periodo settore extralimentare.

2. 4 periodi per anno solare con mas-simo di 15 gg per periodo per set -tore alimentare.

3. Non possono essere fatte durante i saldi di fine stagione e 60 gg pri- ma e 30 gg dopo tale periodo.

4. Devono interessare un solo pro- dotto o linea di prodotti.

VENDITE SOTTOCOSTO PROPOSTE ASSOCIAZIONE PPRROOPPOOSSTTEE AASSSSOOCCIIAAZZIIOONNEE

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REGOLAMENTATE DA LEGGE DELLO STATO (NON E’ STATO FATTO ANCORA NIENTE)

�� Stabilire in casi in cui è possibile effettuare tali vendite e non viceversa. Es. prodotti fuori produzione, non più commerciabili, difettosi, prossima a scadenza.

�� Vincolo assoluto di portare a conoscenza del consumatore finale l’entità dello sconto rispetto al prezzo d’acquisto, e le ragioni della vendita sottocosto.

SALDI DI FINE STAGIONE

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REGOLAMENTATI DA LEGGI REGIONALI

LLEEGGGGEE RREEGG.. NN..2288 DDEELL 1177..0055..9999

�� RIGUARDANO ESCLUSIVAMENTE I PRODOTTI DI CARATTERE STA GIO- NALE SUSCETTIBILI DI DEPREZZA- MENTO SE NON VENDUTI IN TEMPO UTILE.

1. IN TOSCANA SI EFFETTUANO DAL 10.01.AL 10.03 DAL 10.07 AL 15.09 DI OGNI ANNO. 2. NON VA FATTA NESSUNA COMUNI-

CAZIONE AL COMUNE. 3. IN TALE PERIODO E’ VIETATO

EFFETUARE VENDITE PROMOZIONALI.

VENDITE DI LIQUIDAZIONE VENDITE DI LIQUIDAZIONE

LLEEGGGGEE RREEGGIIOONNAALLEE NN..2288 DDEELL 1177..0055..9999

�� IN TUTTE LE VENDITE STRAORDINARIE E’ FAT O DIVIETO

AD OGNI RIFERIMENTO A PROCEDURE FALLIMENTARI O SIMILI.

IINN TTUUTTTTEE LLEE VVEENNDDIITTEE SSTTRRAAOORRDDIINNAARRIIEE EE’’ FFAATTTTTOO DDIIVVIIEETTOO ����

AADD OOGGNNII RRIIFFEERRIIMMEENNTTOO AA PPRROOCCEEDDUURREE FFAALLLLIIMMEENNTTAARRII OO SSIIMMIILLII..

�� IL CARTEL INO DEL PREZZO DEVE CONTENERE:IL PREZZO NORMALE, LO SCONTO IN % ED IL PREZ O SCONTATO. IILL CCAARRTTEELLLLLIINNOO DDEELL PPRREEZZZZOO DDEEVVEE CCOONNTTEENNEERREE::IILL PPRREEZZZZOO ����

NNOORRMMAALLEE,, LLOO SSCCOONNTTOO IINN %% EEDD IILL PPRREEZZZZZOO SSCCOONNTTAATTOO.. �� DURANTE IL PERIODO DI VENDITE DI LIQUIDAZIONE O FINE

STAGIONE E’ VIETATO INTRODUR E NUOVE MERCI, PER QUALSIASI MOTIVAZIONE.

DDUURRAANNTTEE IILL PPEERRIIOODDOO DDII VVEENNDDIITTEE DDII LLIIQQUUIIDDAAZZIIOONNEE OO FFIINNEE ����

SSTTAAGGIIOONNEE EE’’ VVIIEETTAATTOO IINNTTRROODDUURRRRREE NNUUOOVVEE MMEERRCCII,, PPEERR QQUUAALLSSIIAASSII MMOOTTIIVVAAZZIIOONNEE..

�� LA PUB LICITA’ DEVE CONTENERE GLI ESTREMI DEL ’EVEN- TUALE COMUNICAZIONE E LA DURATA DELLA VENDITA. LLAA PPUUBBBBBLLIICCIITTAA’’ DDEEVVEE CCOONNTTEENNEERREE GGLLII EESSTTRREEMMII DDEELLLLL’’EEVVEENN-- ����

TTUUAALLEE CCOOMMUUNNIICCAAZZIIOONNEE EE LLAA DDUURRAATTAA DDEELLLLAA VVEENNDDIITTAA..

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REGOLAMENTATE DA LEGGI REGIONALI

Possono essere fatte per: 1. Cessazione attività (durata non superiore a 10 settimane) 2. Cessione d’azienda (durata non superiore a 10 settimane) 3. Trasferimento in altro luogo (durata non sup. 4 settimane) 4. Trasformazione o rinnovo locali (durata non sup. 4 sett.) �� Comunicazione comune almeno 15 gg prima dell’evento.Deve contenere : �� Comunicazione di cessazione attività �� Sottoscritto atto di cessione d’attività �� Comunicazione di trasferimento attività �� aver ottenuto concessione o autorizzazione edilizia per

trasformazione o rinnovo dell’80% degli aredi

ALTRE FORME DI VENDITA AALLTTRREE FFOORRMMEE DDII VVEENNDDIITTAA

VENDITA TELEVISIVA (3)

1. RReeqquuiissiittoo ssooggggeettttiivvii;; RRiissppeettttoo ddeellllee nnoorrmmee ssuullllaa iiddoonneeiittàà ddeeii llooccaallii;; SSeettttoorree mmeerrcceeoollooggiiccoo;;

UUbbiiccaazziioonnee;; SSuuppeerrffiicciiee ddii vveennddiittaa.. 11..

2. RReeqquuiissiittii ssooggggeettttiivvii;; SSeettttoorree mmeerrcceeoollooggiiccoo;; UUbbiiccaazziioonnee ddeellll00aappppaarreecccchhiioo;; OOsssseerrvvaannzzaa ddeellllee

nnoorrmmee ssuullll’’ooccccuuppaazziioonnee ddeell ssuuoolloo ppuubbbblliiccoo:: 22..

3. RReeqquuiissiittii ssooggggeettttiivvii;; SSeettttoorree mmeerrcceeoollooggiiccoo:: 33.. 4. RReeqquuiissiittii ssooggggeettttiivvii;; SSeettttoorree mmeerrcceeoollooggiiccoo;; LLiicceennzzaa qquueessttoorree:: 44.. 5. RReeqquuiissiittii ssooggggeettttiivvii;; SSeettttoorree mmeerrcceeoollooggiiccoo:: 55.. 6. ““ ““

13

66..

SPACCIO INTERNO (1)

ISTALLAZIONE APPARECCHI AUTOMATICI (2)

VENDITA ATTRAVERSO ALTRI SISTEMI DI COMUNICA ZIONE (4)

VENDITA PER COR- RISPONDENZA (5)

VENDITA DETTAGLIO PRESSO IL DOMICILIO DEL CONSUMATORE (6)

UULLTTEERRIIOORRII DDIISSPPOOSSIIZZIIOONNII DDEELLLLAA LLEEGGGGEE RREEGGIIOONNAALLEE NN.. 2288 DDEELL 1177..0055..9999 EE DDEELLLLEE

DDIIRREETTTTIIVVEE RREEGGIIOONNAALLII PPEERR LLAA PPRROOGGRRAAMMMMAAZZIIOONNEE UURRBBAANNIISSTTIICCAA CCOOMMMMEERRIIAALLEE

�� Conferimento alle Provincie, insieme alle Associazioni di categoria di organizzare i corsi di riqualificazione Professionale degli operatori ed i corsi per la qualificazione per chi vuol operare nel settore alimentare.

����

�� Criteri per la localizzazione degli esercizi commerciali in relazione agli insediamenti urbani e

rurali, con grande attenzione alla riqualificazione del territorio , sia in ambito comunale, provinciale e regionale.

�� Dotazione e caratteristiche dei parcheggi. �� Eliminazione delle barriere architettoniche. �� Viene chiesto uno sforzo programmatico alle varie Amministrazioni Comunali attraverso la

predisposizione di piani per la salvaguardia e la valorizzazione del tessuto commerciale. �� Viene istituito un Protocollo Vetrina Toscana, per valorizzare i prodotti Tipici Toscani

attraverso un sistema distributivo e ricettivo altamente qualificato. �� Istituzione dei centri assistenza tecnica per nuovi operatori in particolare.

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PER INIZIARE UNA DI QUESTE AT IVITA’BISOGNA FARE COMUNI- CAZIONE AL COMUNE DI RESIDEN- ZZZA DELL’OPERATORE (ITER CONCLUSO DECORSO IL TERMINE DI TRENTA GIONI DAL RICEVIMENTO DELLA COMUNICAZIONE DA PARRRTE DEL COMUNE)))

PPEERR IINNIIZZIIAARREE UUNNAA DDII QQUUEESSTTEE AATTTTTIIVVIITTAA’’BBIISSOOGGNNAA FFAARREE CCOOMMUUNNII-- CCAAZZIIOONNEE AALL CCOOMMUUNNEE DDII RREESSIIDDEENN

AA DDEELLLL’’OOPPEERRAATTOORREE ((IITTEERR CCOONNCCLLUUSSOO DDEECCOORRSSOO IILL TTEERRMMIINNEE DDII TTRREENNTTAA GGIIOONNII DDAALL RRIICCEEVVIIMMEENNTTOO DDEELLLLAA

TTEE DDEELL CCOOMMUUNNEECCOOMMUUNNIICCAAZZIIOONNEE DDAA PPAA

--

CCCOMMERCIO SU AREE PUBBLICHE OOMMMMEERRCCIIOO SSUU AARREEEE PPUUBBBBLLIICCHHEE LEG E REG N. 9 DEL 03.03.99 LLEEGGGGGEE RREEGG NN.. 99 DDEELL 0033..0033..9999

Alcune definizioni AAllccuunnee ddeeffiinniizziioonnii

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Mercato: are pubblica o privata con uno o più posteggi che si svolge uno o tutti i giorni della set- timana o del mese per l’offerta integrata di merci al dettaglio, somministrazione di alimenti e bevande ed erogazione di pubblici servizi. Mercato straordinario: aggiuntivo a quello con- sueto

Posteggio: parte di aree pubblica o privata , attrezzata o non della quale il Comune abbia la disponibilità che viene data in concessione decennale all’operatore. Posteggio fuori mercato: area pubblica o privata a disposizione del Comune che viene dato all’operatore in concessione.

Fiera: si intende una manifestazione che si svolge in giorni stabiliti, su aree pubbliche o private a disposizione del Comune, caratterizzata dall’af- flusso di operatori autorizzati ad esercitare il commercio su aree pubbliche. Fiera promozionale: manifestazione per promuo-vere o valorizzare particolari tipologie merceolo- giche o prodotti , o centri storici ecc.; aperta a tutti gli operatori autorizzati al commercio su aree pubbliche, ed a tutti coloro che sono iscritti al Registro imprese

Presenze mercato: tutte le volte che un operatore si è presentato sul mercato, anche se non ha potuto parteciparvi. Presenze Fiera: tutte le volte che l’operatore abbia partecipato effettivamente alla fiera stessa.

AUTORIZZAZIONI AAUUTTOORRIIZZZZAAZZIIOONNII

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Autorizzazione con posteggio

Il rilascio, della autorizzazione e del posteggio, avviene contestualmente dal Comune sede del posteggio

Le concessioni ed autorizzazioni , per un massimo di due nello stesso merca- to, possono essere rilasciate allo stesso soggetto. Per le società fino al massimo del 2% dei posteggi del mercato minimo due.

Autorizzazione senza posteggio

Rilasciate dal comune di residenza del soggetto. Per le Società dal Comune sede della Società

Il posteggio è assegnato tra- mite bando di concorso. La domanda fa fatta entro 45 gg dalla pubblicazione del bando.

In caso di assenza del titolare da un mercato l’esercizio della atti-vità è consentita su delega ai dipendenti o collaboratori. La delega viene richiesta dall’ope- ratore ed annotata dal comune sull’autorizzazione.

RRRevoche e sospensioni dell’ autorizzazioni eevvoocchhee ee ssoossppeennssiioonnii ddeellll’’ aauuttoorriizzzzaazziioonnii

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L’autorizzazione è revocata qualora: 1. Non si inizi l’attività entro sei

mesi dal rilascio. Può essere con- cessa una proroga dal Comune per altri sei mesi per comprovate necessità.

2. Non venga utilizzato il poosteg- gio assegnato per un periodo di tempo complessivo superiore a quattro mesi dell’anno solere. Oppure ad 1/3 dell’operatività del mercato, ove questo sia inferiore all’anno solare.

3. Per le fiere la revoca scatta nel caso di non utilizzo del posteggio per un numero di edizioni supe- riore ad 1/3 di quelle previste in un triennio.

4. Chi viola le delibere comunale che regolano il commercio su aree pubbliche.

Chi non ha i requisiti morali e/o professionali come previsto dalla Legge 114/98, titolare e delegato

Fatti salvi i casi di assenze giustificate e comunicate: malattia, gravidanza, servizio militare

Il Comune avuto notizia di una fattispecie prevista ai punti 1) 2) invia comunicazio- ne all’interessato fissando un termine per le controdeduzio- ni, decaduto il quale provvede alla revoca.

ALTRI ASPETTI DELLA LEGGE

UTIF a partire dal 01/01/1999 non si paga più il rinnovo dell’imposta (pari a L. 65.000) UUTTIIFF anche in fase di rilascio non si paga più. Resta tutto invariato nella procedura da seguire per il rilascio e riconsegna della Licenza. PUBBLICI tutti gli esercizi che vogliono installare una TV o Pay – TV sono tenuti a chiedere PPUUBBBBLLIICCII ESERCIZI l’Autorizzazione Comunale per l’installazione dell’apparecchio, non c’è più il rinnovo EESSEERRCCIIZZII Annuale, e pagare la SIAE. Per ottenere l’Autorizzazione la procedura è molto complessa (specialmente su Firenze). Con le nuove disposizioni di Legge bisogna avere anche la certi- ficazione per la rumorosità (anche con la radio). Il Comune di Firenze, ha creato uno sportello unico per chi vuole iniziare un’attività, dove va presentate tutta la documentazione necessaria. Ha predisposto un modello per ogni singola richiesta o per più richieste colle- gate ad un singolo atto. E’ rimasto escluso dalla gestione dello sportello unico la gestione dei tributi e tutto il settore di competenza della ASL. AASSLL

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Suddivisione dei mercati in settore alimentare e non alimentaree. I posteg gi non posso essere scambiati

Posteggi riservati ai portatori di handicap. Non possono essere ceduti o assegnati ad altri soggetti.

Orari di vendita, per merca-ti e fiere, vengono stabiliti dal Comune in base alla Legge n. 38 del 22.07.98

Le reintestazioni dell’autorizzazioni è uguale a quanto previsto dalla Legge 114/98 e dalla Legge Regionale n. 28 del 17.05.99. Con la sola eccezione dei portatori di handicap, come iter temporale segue quello previsto dalle Leggi prima descritte, mentre il subingresso è possibile farlo solo tra soggetti portatori di handicap.

RIFLES IONI. RRIIFFLLEESSSSSIIOONNII �� Puntualizziamo alcuni concetti generali: 1. Non deve essere messa la marca da bollo in presenza di variazioni al R. E. A. (es. modifica dell’attività,

comunicazione di sospensione etc.). 2. Quando si comunicano più eventi in pari data, si pagano i diritti solo per una variazione. (es. Iscrizione

ditta ed apertura unità locale in contemporanea solo diritti per apertura). 3. Ricordarsi sempre di allegare i modelli per le variazioni al R. E. C. (solo per somministrazione ed

attività turistiche) ed al Ruolo Agenti pagando i relativi diritti. Va allegato il modello anche per quanto riguarda la cancellazione (Ruolo Agenti).

4. Anche per il Ruolo Agenti come per il R. I. (con esclusione dell’iscrizione, ancora per poco) non serve più l’autentifica ma basta la fotocopia del documento LEG IBILE E CHE SI POS A VEDERE LA DATA DI SCADENZA.

LLEEGGGGGIIBBIILLEE EE CCHHEE SSII PPOOSSSSSAA VVEEDDEERREE LLAA DDAATTAA DDII SSCCAADDEENNZZAA..

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