Bestie Di Satana - Sentenza Appello Parte 2

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  • 5/13/2018 Bestie Di Satana - Sentenza Appello Parte 2

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    tutti partecipi della loro angoscia e cercavano di sviare Ie rieerche accreditando latesi della fuga volontaria dei due ragazzi

    Riehiamati quindi i criteri legali d! valutazione della chiamata in correlta ed i principi (Igiurisprudenziali formatisi in materia, la sentenza precede alia verifiea 1 :delJ'attendibilitadelle diehiarazioni dei tre collaborantl nel contesto di tutti g/i elementiacquisiti, evidenziando sotto H profllo dell'affldabillta soggettiva e della credlbillta ,intrinseca, la piena ammissione dl responsabllita da parte degli stessi in ordine a l ;gravissimi reati nonche 1 0 stretto legame con tutti i protagonisti delle vicende narrate, ' I : 'comprese Ie vittime,In partieo/are per quanta riguarda VOLPE si eonfutano gli argomenti difensivi volti ascreditare Ie dichiarazioni accusatorie sui rilevo dell'assenza di spontaneita,dell'interesse a condividere con altri Ie sue responsablllta, dell'incostanza, conriferimento al non breve periodo durante iI quale egli aveva resistito aile pressioni deifarnillarl di dire tutto quanta sapeva, prima di squarciare il velo di ornerta che per anniaveva coperto la fine di Fabia, Chiara ed Andrea BONTADE, facendo plena luce suicontesto delittuosa nel quale era maturato I'amicidia di Mariangela PEZZOTTA: egliracconta fatti di inaudita feracia, attribuendosene la responsaolllta, in una faseinvestigativa in cui a carlco suo e dei suoi cornpllci non sussistevano elementiindiziari significativi, ma solo meri sospetti; ha consentito iI reeupero dei resti di Fabioe Chiara, che senza la sua collaborazione non sarebbero rnai statl trevati; ha datocanto dell'esistenza, consistenza, storia, attlvlta di una setta come quella delle cdBestie di Satana, della quale nessuno aveva mai parlato, rendendo comprensibilequanta accaduto soprattutto con riferimento aU'inspiegabile suicidio di AndreaBONTADE; mentre di nessuna rilevanza e la questione che alia scelta collaborativa ilVOLPE sia stato indotto dall'interesse a fruire di vantaggi premiali piuttosto chedall'esigenza di liberarsi la coscienza. Si aggiunge iI rilievo dell'analiticita, loqlclta,chiarezza e completezza delle dichiarazioni auto ed eteroaccusatorie, che spessoanticipando Ie domande del PM in sede di esame diretto con aggiunta di dettagli ivinon menzionati, da I'impressione di un racconto liberatorio e credibile.Sui suo narrato si innestano Ie diehiarazioni di MACCIONE e GUERRIERI, la cuiautonomia ed indipendenza e comprovata dalla lora scansione temporale risultantein atti, nonche dalla considerazione che fra Ie dichiarazioni del VOLPE e quelle deg/ialtri intercorre il fatto del ritrovamento dei resti di Fabio e Chiara, determinato dallacollaborazione del prlrno: considerazione che esdude l'ipofizzablllta di un pianoconcertato del dichiaranti, nessuno dei qua/i dall'inizio della propria collaborazioneha potuto comunicare con g/i altri, stanti i tempi di esecuzione delle misure cautelari.Le chiamate riguardanti gli accadimenti precedenti I'omicidio di MariangelaPEZZOTTA, si riscontrano reciprocamente in quanto convergenti sui nucleo centraledei deBtti confessmi e sulla Icostrazrone del l'lter criminoso, dar progeftoall'esecuzione, con eoncorde individuazione dei soggetti coinvolti nell'ldeazlone enegli incontri organizzativi, dei ruoli e delle condotte di ciascuno, precedenti,contestuali e successive ai delitti, dei depistaggi concordati ed attuati.Le versioni sono sovrapponibili quanto aJla fase prodromica ed esecutiva delmassacro, sui co~ne satanica nel quale 1 0 stesso e maturato, suitentativo di soppressione delle due vittime mediante esplosione dell'auto ove eranostate fatte satire, che 1 0 ha preeeduto di pochi giorni, sui dettagli raccapricciantj dellecondotte dl ciascuno, in particolare queJia orrendamente oltraggiosa di SAPONE a

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    mattanza conclusa, can I'indicazione di particolari che solo chi era state presentepoteva conoscere. .Altrettanto convergenti sana Ie versioni riguardanti la fase successiva dei depistaggi,della consegna di silenzio assoluto, rispettata dal VOLPE per anni sino all'inizio dellasua collaborazione, dei progetti di soppressione di colore che avrebbero potutorompere il patto di ornerta, soprattutto Andrea BONTADE, che can iI suo tradimentoera divenuto inaffidabile. .Solo apparente e la discra2i? suI movente del narrato di MACCIONE, nel sen so che rIe due viftime fossero consapevoli di andare incontro alia morte 0 si fossero / i \ .addirittura offerti quali vittime sacrlflcall nel rituale a Satana - ipotesi in contrasto con / 1 gliaccertamenti tecniei che per entrambi hanno evidenziato lesioni derivanti da gesti iI .da difesa - non potendosi escludere ehe dalla posizione di soggezione emergente '\dai loro scritti gli stessi fossero stati indotti ad aderire alia proposta di una prova di/coraggio di llvello plu elevato rispetto a quella, gia affrontata, del tentativo di I 'esplosione dell'auto per salire nella scala gerarchica del gruppo, forse convinti disuperare tale prova, senza pensare aile conseguenze estreme del loro omicidio per Jmano dei loro amici.II contrasto sui punto non e comunque riconducibile ad intenzionale falslta deidichiaranti, in ragione dei dati processualmente acquisiti circa iI ruolo subalterno epasslvo di Chiara, come pure quello del suo tentativo di staccarsi dalle condizioni disfruttamento, anche economica, nelle quali l'avevano ridatta imembri maschi dellasetta; e per Fabio considerato iI dato delle sue perplesslta sui progetti omicidiari dlalcuni membri della setta nonche della sua ironia, gia in precedenza sanzionata,sullo spettacolo delle sed ute spiritiche; fattl che avevano reso entrambi lnaffldablll.

    I

    Come per I'omicidio di Golasecca, innumerevoli sono i riscontri esterni che siaggiungono alia convergenza delle tre chiamate in correlta per quanto riguardaI'omicidio di Fabio e Chiara:'- i dati dl ordine testimoniale, documentale, reale, logico e confesso rio relatlvialia storia ed aile caratteristiche del gruppo di appartenenza degli imputati edelle vitti me; .gli accertamenti tecnici effettuati sui luogo del delltto, ove vengono rinvenuteun contenitore can tracee di ammoniaca ed una bottiglia di acqua, un piccone,un fodero di pugna/e; ed in corrispondenza della scavo 3 guanti di lattice, unalama, i portafogli delle vittime, filtri di sigarette.La CT collegiaie antropologico-archeologico-genetica sui resti recuperati haconfermato il numero, la natura, la localizzazione delle lesioni rife r ite daichiamanti, nonche iI tipo di arma con la quale Ie stesse erano state prodotte,compreso 1 0 sgozzamento finale delle vitti me; mentre la distribuzione dei colpiin varie parti del corpo e 1~1~~tQ.DLs.ug l i_ i?_r t iuperiori escludono che Ie vittime Iavessero accettqtQ.p.assLvarnente la loro uccisl.one; ! ; Lsono stati rinvenuti i luoghi ove si sarebbero ten uti rituali in Vignate ed il Vmagazzino nella dlsponlblllta di SAPONE in Busto Arsizio, ave sarebberostate concordate Ie modallta di attuazione del duplice omicidio;Ie intercettazioni telefoniche sulle utenze in uso a LEONI, SAPONE,ZAMPOLLO e MONTEROSSO dimostrano la persistenza dl contatti fra icomponenti storicl del gruppo a distanza di anni, la loro preoccupazione per Ieindagini in corso soprattutto dopo l'arresto di SAPONE e I'esigenza disostenere questl economicamente, gli incontri, gli scambi di informazioni,rendendo verosimile I'ipotesi che gli stessi fossero uniti dal seqretoinconfessabile dell'eccidio e degli altri fatti criminosi, che per mesi aveva

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    impedito anche al VOLPE di parlare. Le stesse intercettazioni confermanoI'asserto del VOLPE, che I'omicidio di Mariangela avesse costituitoI'esecuzione di un mandato ricevuto da SAPONE nell'interesse dell'interasetta; asserto comunque da ritenersi provato in base alia considerazione chei 1 VOLPE non risulta aver avuto alcun motivo per uecidere la PEZZOn A, conla quale i rapporti, pur diradati, erano rimasti buonl,Quanto all'lstiqazlone al suicidio di Andrea BONTADE, Ie chiamate in correltaconvergenti di VOLPE e GUERRIERI trovano riscontro oltre che in dati di ordinetestimoniale (FERRA-LOMAZZI-TASCA-iI fratello della vittima) anche di ordineteenico (CT sulle cause della morte e tossicologica disposte ex 507 cpp) nonchenelle stesse dichiarazioni di SAPONE, ove depurate dagli intenti difensiviPassando quindi ad esaminare Ie singole posizioni la sentenza motiva Ieaffermazioni di responsablllta nei termini seguenti:capo A) e reati connessi sub B) eO):SAPONE risulta essere state non solo iI mandante, rna anche I'esecutore materialedell'omicidia, in quanta a fronte dell'lncapaclta dlmostrata dal-VOLPE di portare aTermine I'esecuzione del mandata provvede lui stessa devastando a calpi di pala iIvisa e, la testa della vittima, can la stessa crudelta dimostrata in occasione deiprecedenti arnicidi. .Ricarrono Ie aggravanti contestate: crudelta, mativi abietti, premeditazione, rna nonquella relativa al numero dei concarrenti, la cui posizione e stata stralciata per lanecessita di ulteriori accertarnentl, in quanta nan risulta allo stato adeguatamenteriscontrata la chiarnata in correita del VOLPE nei confronti degli altri componenti delgruppa, non essendo emersa processualrnente con certezza ne la natura dellegamepersistente fra i membri storici del gruppo ne la ragione per la quale la vitti rna nel2004 fosse divenuta perlcolosa per il gruppo stesso.Quanta ai reati connessi, risulta che SAPONE, giunto sulluogo del crimine prendevain mano la situazione danda ordini sui da farsi, sia per I'occultamento del cadavere,lui stesso attivandosi nello scavare la buea e sotterrare sommariamente la vittima,sia per la cancellazione delle tracce di sangue, I'eliminazione delJ'auto della vittima edi tutto quanta potesse essere collegato alia sua sparizione.BALLARIN: risponde di cO_Qg9 [~0_ nell'omlcldlo volontario, escluse Ie aggravanti dellapremeditazione e dei motivi abietti, essendo provata la sua colpevolezza aldlla diragionevoli dubbi: nonostante VOLPE abbia negate di averle parlato delle sueintenzioni omicidiarie nei confronti di Mariangela e che lei fosse al corrente dei fatticriminasi del 98, la BALLARIN disponeva di elementi di conoscenza idonei a farlecomprendere quanto sarebbe accaduto dopo che iI VOLPE Ie aveva ingiunto diprendere if fucile, a sua volta armandosi di pistola, per' ricevere Mariangela, Iconvocata in piena notte nel luogo isolato ove essi si trovavano; era per lei L~prevedibile che si stesse apprestando un agguato mortale, tenuto conto delladichiarazione di intenti inequivocamente espressa in sua presenza dal VOLPEqualche settimana prima di Capodanno 2004; secondo la testimonianzaPAVONCELLI, confermata dalle dichiarazioni del MACCIONE aggetto diintercettazione ambientale" quella sera iI VOLPE continuava a ripetere che avrebbeucciso Mariangela come aveva fatto con Fabio e Chiara".L'imputata ha quindi aderito al progetto ornicldlarlo del VOLPE, pur nonconoscendone la genesi remota, come risulta dal fatto che non abbia mai posto indubbio che si fosse trattato di sparo accidentale; il suo ,contributo non si e esauritonella predisposizione dell'agguato, ma e state attivo, prestandosi ad aiutare VOLPE

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    e SAPONE nel trasporto e interramento di Mariangela, ha ripulito la scena delcrimine, ha segnalato i movimenti agonici della vittima scatenando la violentareazione di SAPONE, cosl fornendo un apporto determinante nell'esecuzionedell'omicidio e reati connessi, senza segnalare incertezze, tentativi di desistenza,ricerca di aiuto durante it prolungato iter criminis; nessun moto di pleta alia vista dellavittima inerme, attirata in trappola, minacciata, raggiunta da uno spare, abbandonataagonizzante sui pavimento, trascinata nella serra e sommariamente sepolta ancoraviva. Nonostante la giovane eta di 18 anni, I'alterazione psicofisica indotta dalladroga e dalla protratta veglia, ha dimostrato lucldita e determinazione non comuni,sintomatiche di specifica capaclta criminale .La sua capaclta di intend ere e di volere non e stata posta seriamente in dubbioneppure dal Consulente Tecnico della Difesa, che ha diagnosticato a suo carico undisturbo della personalita complesso - borderline e dipendente - che hasicuramente agevolato I'emulazione e la partecipazione al comportamenti antisocialie criminosi del VOLPE, maggiore di quasi 10 anni e abituato ad esperienze estrerne,rna la stessa, come evidenziato dal CT del PM rlsulta aver conservato significativispazi di autonomia (la prosecuzione degli studi da privatista, il lavoro in aero porto )ed ambiti di attlvlta cui non ha permesso al compagno di insinuarsi,mantenendoanche un buon grado di crltlclta rispetto aile condotte devianti di questi, sebbene inparte condivise.Le sue facolta cognitive, intellettive e volitive inoltre sono sempre rimaste integre,non risultando aver mai data luogo a segni di alterazione della struttura del pensieroo aver manifestato condotte indicative di disturbo psicotico.La responsabtlita viene affermata anche per il porto e detenzione armi e munizionisub C) e per la rapina sub G), in relazione alia quale la chiamata in correlta hatrovato riscontro nella plena confessione della BALLARIN.Capi /-LLEONI, ZAMPOLLO e MONTEROSSO sono ritenuti coinvolti a pieno titolonell'omicidio di Chiara e Fabio, per avere tutti e ciascuno volute, organiZzato,pianificato e attuato tali accadimenti, apportando un contributo apprezzabile erilevante ex art.110 cp all'evento, anche se non ne furono gJi esecutori materiali.Essen;sII.il,n;j9Jq;!9i.~@'.f'.JI.rJE?t;mi9gg91J9iqr~.(3hia~~ii9.~i....~.I~~.~ill1e~~iCl.II?~t~.~atasirgpPQ;j{srall: . . sen Imentale ::;uleieserCitatd,maahche ilo amento assunto la sera del delitto quando, inaspettato, si presento al pubMidnight iI padre di Fabio, nascondendo la correlazione fra I'allontanamento dei dueragazzi, da poco awenuto, e quello coevo di VOLPE, MACCIONE, SAPONE, e coslponendo Ie basi della falsa pista, poi da tutti sostenuta.Finge, come gli altri, partecipazione ed interessamento per Ie ansie dei familiari,rassicurandoli con la falsa ipotesi .della fuga sentimentale delle due vittime.Le testimonianze acquisite hanno evidenziato il suo ruolo caris matico di leader delgruppo, interprete del messaggio di Satana, del quale parla come dl suo padre. Si~~ibi~~~,i,n ringhi'Qr~Q~i!i.ll1g.~D(;~ein morsi, graffi, bruciature dl sigarette umiliandoe.:~fITtJtt~Q8.9?9g~'P~'\96QmiCCinJntE?T-on iI sostegno materiale e psicologico deglialtri, semprepresenti nelle clrcostanze di tali esibizioni - i pill giovani e fragili, che"incapacl dl reagire e dl allontanarsi, subiscono, suggestionati ed intimoriti daimessaggi di violenza e negativita lora inculcati.ZAMPOLLO: it pomeriggio del delitto passa a prendere Fabio con it comune amicoMACCIONE, insistendo per farlo uscire, e successivamente scoraggiandolo dal farrientro a casa; anche lui nasconde al padre di Fabio che questi si era allontanato dalpub poco prima del suo arrivo per riunirsi a MACCIONE, del quale gli vieneespressamente chiesto dove fosse, a VOLPE e SAPONE. .

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    MONTEROSSO. non ha avuto un ruolo specifico, ma con la sua silente presenzapresso i J pub per tutta la serata ed iI giorno dopo al parco Sempione ha anch'egliofferto un contributo morale nel rafforzare il comune proposito criminoso ed hapartecipato all'attlvlta di depistaggio, iniziata ancor prima del delitto e portata. avantiper lungo tempo:Si e trattato di un duplice ornlcidlo dl gruppo e del gruppo che 1 0 ha ideato,progettato ed attuato per mana dei componenti plu violenti e sanguinari, il cuicoinvolgimento nella filosofia della setta all'epoca era pervasivo e totale.Per I'assurda ed abietta causale ispirata al satanismo e all'occultismo, ne devonorispondere tutti coloro che ne han no condiviso i f progetto, facendo ricorso ailesuggestioni negative e truculente offerte da queste correnti di pensiero, qualepretesto per giustificare ed esaltare pratiche collettive di violenza, sempre piuestreme sino a teorizzare, organizzare con razionale ripartizione di ruoll, e ad attuareun rituale di omicldio, che forse singolarmente gli stessi non sarebbero stati in gradodl portare a termine.Quanto alia capaclta di intendere e volere: per ZAMPOLLO la stessa non e mai stataposta in discussione.Per MONTEROSSO, ad istruttoria esaurita, non sono ernersl elementi nuovl, cheimpongano un giudizio diverso, rispetto a quello gia espresso, avendo anzi I'imputatodimostrato una notevole capaclta comunicativa e decisionale nel corso dellecomunlcazioni telefoniche intercettate nel prlrno semestre del 2004. .Per LEONI nessun indicatore di patologia mentale potenzialmente incidentesull'lrnputabillta emerge dalla CT della Difesa: la problematlclta del suo vissuto, latraqiclta delle sue esperienze farnlllarl, se possono aver inciso sullo sviluppo dellasua personallta, non risulta abbiano determinato patologie psichiche penal menterilevanti.Ricorrono Ie contestate aggravanti anche per i co nco rrenti morali, in quanto ilprogetto da tutti condiviso prevedeva un agguato mortale teso a due amici, ingannatisui loro destino di morte, che si fanno portare di notte in un luogo inaccessibile aisoccorsi, da coloro che Ii avrebbero trucidati con Ie modallta accertate.L.C!. responsablllta viene affermata anche per iI fatto di cui al capo L,riqualiflcato 'nella plu grave ipotesi di soppressione di cadavere prevista dall'art.411cp, essendosi verificato I'evento della definitiva sottrazione aile ricerche dei carpidelle vittime, recuperati solo a seguito delle indicazioni del VOLPE.SAPONE: I'inconsistenza della linea difensiva seguita dallo stesso, limitatosi a dire dinon ricordare come avesse trascorso quella notte, esonera. da ulteriore motivazione,essendo sufficiente iI richiamo aile convergenti chiamate in correlta, che 1 0 indicanoin termini precisi e clrcostanzlatl quale partecipe all'esecuzione materiale del dupllceomicidio e della successiva soppressione dei cadaveri.Capo P:ricorrono tutti gli elementi costltutlvl del reato d! induzione al sulcldio, risultandoraggiunta la prova che VOLPE e SAPONE avessero determinato in AndreaBONTADE il proposito suicidiario facendo ricorso ad una protratta, sottile opera dipersuasione, accompagnata e potenziata dalla riduzione in state di alterazionepsicofisica, attraverso la somministrazione ripetuta, all'insaputa della stesso, disostanze stupefacenti.Dopo if duplice ornlcidlo, iI BONTADE, come da piu fonti riferito, fu vittima disistematiche condotte denigratorie, umiliazioni, derisioni davanti a tutti con if continuorichlarno al tradimento, alia vllta e lndeqnita daluT dimosfratl.

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    La chiamata in correlta di VOLPE ha trovato numerosi riscontri, nelle stessedichiarazionl del SAPONE: per quaJche mese egli d'accordo con gli altri del gruppo,che avevano deciso di eJiminarlo sia a scopo punitive e dimostrativo, sla a scopoprecauzionale, in quanta si era dimostrato non in grado di reggere IIpeso psicologicodell'accaduto, dandosi termine sino al settembre 98; 1 0 aveva tenuto sotto controlloquotidiano, gli drogava Ie bevande, impedendogli dl sottrarsi all'influenza del gruppo.Durante il ritrovo della Festa della Luna nell'agosto 98 lui e SAPONE glisomministrarono potenti allucinogeni allo scopo di "manipolargli la mente", tanto cheper 24 are rirnase nella stessa posizione. Lo sfruttavano economicamente, comeconfermato dal padre e dal fratello nel riferire che dopa la morte di Andreaverificarono I'ammanco di diversi rnillonl di lire; prima di morire aveva data aSAPONE, come in altre occaslonl, circa un rnlllone di lire, e questi ave vacommentato "sl sta pagando la sua morte" in quanto tale somma sarebbe statadestinata all'acquisto di Lsd da somministrargli a sua insaputa.La sera della morte trascorsa con lui e SAPONE al Midnight, quest'ultimo dandogli10.000 lire per la benzina - circostanze entrambe ammesse al SAPONE - avevadetto ad Andrea BONTADE scendendo dalla sua auto "se non 1 0 fai tu, 1 0 facciamonol". Subito dopo, come riferito dalla testimone TASCA e confermato dalla CTdinamica, Andrea si Iancera a veloclta elevatissima contro una rotondaschiantandosi, contro un muro e morendo all'istante.I testl hanno riferito che Andrea era un guidatore sin troppo prudente, aveva presoda poco la patente, e Ie stesse rnodalita dell'incidente dimostrano I'intento suicida.La chiamata in correlta del VOLPE trova riscontro anche nella circostanza, riferitadal frateII0, che Andrea era terrorlzzato dalle minacce del gruppo dal quale non erariuscito a staccarsi.Ricorre I'aggravante del numero delle persone, perche a differenza dell'omicldlosub A, sussistono a carico dei concorrenti la cui posizione e stata stralclata, veri epropri indizi di reita, derivanti dall'accertata colpevolezza degli stessi per il dupliceomicidio, costituente la premessa del fatto in esame, in ragione della breve distanzadi tempo intercorsa tra i due eventi e della stretto legame all'epoca esistente tra isoggetti coinvolti nel duplice omicidio, che avevano un interesse attuale aliasoppressione del BONTADE, come emerge dalla frase attribuita da VOLPE aZAMPOLLO "finalmente una cosa fatta bene" .

    /i;Viene escluso il vincolo della continuazione tra i due episodi omicidiari, in quanto lachiamata in correita del VOLPE nei confronti di soggetti diversi da BALLARIN eSAPONE, con riferimento al mandato da quest'ultimo rlcevuto, non esufficientemente preclsa e non trova riscontri individuaJizzanti, non essendo stataaccertata la persistenza della setta all'epoca dell'omicidio PEZZOTTA t con Iecaratteristiche avute nella fase antecedente.Quanta aile stetutziont liberatorie:

    Ie contravvenzioni relative aile armi, contestate in continuazione interna al6i~~PQ;.r,;sonolchlarate estinte per prescrizione.

    ~~~~~~!~~ ~~;~~~~ ~ie~~nL~ ! = . : ~ ~., d~.os.t~d.v.arroi..~aond.t.ri.un........d..a........I..l.~..;.~..~..a.~.I.\.:~..........a..t f . ~ J . ~ ~ ~ '. = F.I.e.:a~~~GUERRIERI e MACCIONE,CfC!J;pnmo;lndlc(3tl:c()m~.prE3sgntr.E3.patteclpantFa1IIlIecltacondotta. .' .. ....... .... .... '.'Anche per iI tentato omicidio;:y~r\,.1mediante incendio od esplosione si ritlene nonraggiunta una prova esaustiva:pur convergendo Ie dichiarazioni dei collaboranti sui

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    progetto di sopprimere con tali mcdallta Fabio e Chiara, e pur risultando tale fatto deltutto verosimile in ragione dei tragici venti seguiti a dlstanza di meno di tre settimane,i dati a disposizione non sono sufficienti a sorreggere I'accusa sotto ll profilodell'ldoneita causale della condotta sia perche la ternpistica riferita dai collaboranti edar testi e confusa, sia perche la perizia acquisita col consenso delle parti -essenzialmente compilativa - ha escluso che ['introduzione di petardi accesi nelserbatoio avrebbe potuto determinare una defiagrazione coinvolgente la struttura delveicolo, tenuto conto della normativa di sicurezza per 1 0 stoccaggio di liquid!infiammabili in materia automobilistica; la stesa perizia ha prospettato in termini dimera posslbflita l'eventuallta della propagazione di un incendio, nelle circostanzedifficilmente realizzabile per la situazione metereologica riferita da un teste, che haparlato di pioggia scrosciante; un incendio sempre secondo la perizia, avrebbeesposto a rischlo di morte per inalazione di prodotti della combustions gli occupantidell'auto solo qualora gJi stessi non fossero stati vigili, condizione anche questaindimostrata nelle circostanze, in quanto iI petardo veniva inserito nel serbataioquando idue ragazzi erana appena entraf in auto.Infondata in fatto e in diritto viene infrne considerata I'imputazione sub 0, dlassociazione per delinquere, sui rillevo che la storla del gruppo di giavani,inizialmente legati da camuni interessi rnusicall, degenerato in setta satanica, qualeprocessualmente accertata, non consente di individuare un programma criminosopreventivamente concardato, ne la predisposizione di mezzi per realizzarlo.

    Le impugnazioni

    Con il ricorso per cassazione del PM, convertito in appello si censurano per erroneaappllcazione dell'art.192 co.3 cpp Ie statuizioni assolutorie relative ai tentati omicidicontestati ai capi M ed N d'imputazione nei confro nti di SAPONE, LEONI,ZAMPOLLO, MONTEROSSO, evidenziandosi gli elementi di fatto e Ie raglani dldiritto che avrebbero imposto Ia condanna.Con il contestuale atto di appello del PM si chiede la riforma della sentenzacon J'esclusione delle attenuanti generiche, iIIegittimamente ed erroneamenteconcesse a LEONI, ZAMPOLLO e MONTEROSSO, nonche I'aumento della penaagli stessi infIitta in quella dell'ergastolo. /

    Con I'appello proposta netl'lnteresse dl Elisabetta BALLARIN. si chiede la Uparziale riapertura dell'istruzione dibattimentale per l'esarne dei tre imputati di reato Lconnesso VOLPE, MACeIONE, GUERRIERI, nonche per I'espletamento dl periziapsichiatrica volta a verificare la capaclta di intendere e di volere dell'imputata almomento del fatto, contestualmente impugnandasi Ie ordinanze con le quali Iestesse richieste erano state rigettate. Nel merito sl chiede la riforma della sentenzacan I'esclusione dell'aggravanfe della premeditazione, la derubricazione del reatasub A) in quello di omicidio colposo, if riconosclrnento della prevalenza dellericonosciute attenuanti generiche suJl'aggravante residua nonche dell'attenuantespeciale ex art.114 cp per iI capo G e del vincolo della continuazione tra tutti i reati alei ascritti, can rideterminazione della pena nei minimi edittali.

    Can l'appello proposto nell'interesse di Nicola SAPONE sl chiede in viapreliminare la parziale rinnovazione dell'istruzione dibattimentale per l'audizlone exart.210 cpp degli imputati di reato connesso VOLPE, MACCIONE, GUERRIERI, concontestuale impugnazione delle ordinanze con Ie quail tale richiesta era stata26

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    rigettata. Nel merito si chiede I'assoluzione dai reati addebitati con la formula digiustizia, in subordine l'esclusione dell'aggravante della premeditazione per il capoA), la derubricazione delle stesso reato in quelJodi favoreggiamento personale, laconcessione delle attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti, con ifcontenimento della pena nei minimi edittali, Il riconoscimento del vincolo dellacontinuazione tra tutti i reati addebitati.Con I'atto di appello proposto nell'interesse di Paolo LEONI dall'avv.EttoreTRAINI si chiede in prlnclpallta I'assoluzione delle stesso da tutti i reati ascrittigli pernon aver commesso iI fatto ed in subordine il riconoscimento delle attenuantigeneriche prevalenti rispetto aile aggravanti contestate, con rlduzlone della penainflitta.Con altro atto d'appeIJo proposto nell'interesse del LEONI dall'avv.UqoGIANNANGELI oltre aile gia citate concluslonl si propone la richiesta diriconoscimento, in via subordinata dell'attenuante del vlzlo parziale di mente exart.89 cp e quella di cui all'art.114 cp, contestualmente impugnandosi I'ordinanza21/6/2005.Con I'atto d'appello proposto nell'interesse di Eros MONTEROSSO e di MarcoZAMPOLLO si chiede per entrambi in via principale l'assoluzlone quantomeno aisensi dell'art.530 cpp dai reati loro ascritti al capi I e L per non aver commesso ilfatto; in via subordinata per iI MONTEROSSO I'assoluzione per lncapaclta diintendere e di volere ovvero I'applicazione della diminuente della semlnterrnitamentale e delle attenuanti generiche can giudizio di prevalenza sulle contestateaggravanti, can la riduzione della pena inflitta al minimo edittale. Per 1 0 ZAMPOLLOin via subordinata si chiede iI riconoscimento della prevalenza delle concesseattenuanti generiche sulle contestate aggravanti e la riduzione della pena al minimaedittale.Con altro atto d'appello nell'interesse di Marco ZAMPOLLO si chiede in viaprincipale I'assoluzione del medesimo quantomeno dal reato sub L ed in viasubordinata oltre alia prevalenza delle concesse attenuanti generiche sullecontestate aggravanti, esc/usa quella del motivo abietto, la diminuzione della penanei minimi edittali e l'appJicazione della diminuente ex art.438 e segg.cpp, negatacon Ie precedenti ordinanze contestualmente impugnate.

    MOTIVI DELLA DECISfONE

    Le questioni di natura processuale.

    Preliminarmente, vanno rigettate, in assenza dei presuppostl previsti dall'art.603cpp, Ie istanzedi parziale riapertura dell'istruzione dibattimentale propostenell'interesse della BALLARIN e del SAPONE, aventi ad oggetto la nomina di unperito al fine di valutare la capaclta d'intendere e di volere della BALLARIN almomenta del fatto nonche la reiterazione dell'esame e del controesame di VOLPE,MACCIONE, GUERRIERI, gia svolti in sede di incidente probatorio.Quanto alia prima istanza si richiamano Ie motivazioni espresse dalla Corte dlprlrnogrado con l'ordlnanza 15/11/2005, ave s! rlleva che dall'esame dibattimentale dei CTsia del PM che della Difesa, aldtla di una concorde diagnosi di disturbo della

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    personallta complesso, che pub aver agevolato, unitamente alJ'alterazionepsicofisica indotta dalla droga, la partecipazione della BALLARIN aIle condottecriminose a lei contestate, non emerge I'accertamento di patologie mentali, cheabbiano eliminato 0 diminuito grandemente la capaclta di intendere e di volere;accertamento non desumibile da altri elementi processualmente acquisiti, nonrisultando la BALLARIN aver mai dato luogo a segni di alterazione della struttura delpensiero 0 tenuto comportamenti indicativi di dlsturbo psicotico.Quanto alia seconda istanza, trattasl di prove gia acquisite al dibattimento di primogrado, per la reiterazione delle quali gJi istanti non allegano, ne emerge aliunde, ~I'assoluta necesslta all~indi.della dec/isi/oneai se1nsidell'arth.603cpp, tenuto conto ?el _.'rilievo contenuto ne or rnanza 21 62005 ne sensa c e "a fronte di esaustivoesame e controesame in sede di incidente probatario, i difensori non hanna indicatoulteriori temi di prova, nuovi ad incompleti, tali da giustificare la reiterazione delmezzo istruttorio gia assunto",

    N e I'istanza puo trovare fondamento nell'assunto della inutlllzzabllita delledichiarazioni rese da VOLPE, MACCIONE e GUERRIERI in sede di incidenteprobatorio, inutlllzzabilita gia eccepita in primo grada sotto iI profile della violazioneda parte del PM del divieto di rivolgere a[J'esaminato domande suggestive 0 disuggerire la risposta ex artA99 cpp ed eccepita qui per la prima volta sotto il profilodella vlolazlone dell'obbJigo di deposito da parte del PM, unitarnente alia richiesta diincidente probatorio, delle dichiarazioni dell'esaminando, contenute nelleintercettazioni telefoniche 0 ambientali, come irnposto dall'art.398 cpp.Laprima _eccezionedl lnutlllzzabllita, riproposta in questa sede anche da uno I" )del Difensori di LEONI, e gia state disattesa come infondata edj(lte!'l1pe~tiv~l1!~e_ I.dedotta dalla Corte di primo grado con esaustiva e condivisibifemOtlVazi6f ie; - aliaquale ci si puc riportare - anche solo nei termini sintetizzati in premessa espositiva -considerato che gli atti di appello non contengono argomenti diversi, rispetto a quelliadeguatamente gia confutati; vi e solo da aggiungere che la dedotta inosservanzadelle regole di assunzione dell'esame di cui all'art.ass cpp ai fini della legittimaacquisizione della prova non e di pe~ sufficiente a rendere quest'ultimainutiJizzabile, in quanto iI disposto dell'a,rf.191,);pp, che ha previsto l'lnutlllzzabllltacome sanzione di carattere generale appllcablle aile prove acquisite in violazione dl"divieti probatori" - quindi prove in se e per S8 il/egittime - non riguarda I'assunzionedi prove, previste dalra-Ie-gge; seriza iI rlspetto delle regole formaJi dettate per Iemodalita della lora acquisizione, trattandosi di violazione passlbile eventualmsnte /della sanzione della nulllta, ch: .nella .~pe~i:.~p:r.~(}~:~~~~:~t~t~!:f"r"Ip:tiyarl1ente L (

    .Sotto iJ secondo profilo e sufficiente osservare che la tesi propugnata dallaDifesa LEONI, nel senso che I'obbligo di deposito prevlsto dall'art.398 c.3 cppricomprenderebbe Ie comunicazioni intercettate provenienti dall'esaminando, nonsolo non e stata fatta oggetto di eccezione di lnamrnlssiblllta della richiesta del PMentre il termine previsto dall'art.396 cpp, rna contrasta can I'interpretazione letterale,logica e sistematica della norma - ove il termine "dichiarazioni gia rese dalla personada esaminare" deve ritenersi riferito, come in altredlsposlzion! (es. artt,62-63-500'cpp), esclusivarnente a quelle rese a soggetti istituzionalmente preposti a raccoglierein forma tipica e con Ie garanzie di [egge Ie dlchlarazlonl degJi indagati; ancheperche, in__c_as.99_QDtrario,I'incidente probatorio dlsposto per I'acquisizionedell'esame di soggetti indicati dall'art.210 cpp verrebbe arbitrariamente estesoall'acquisizione del diverse mezzo probatorio, avente ad oggetto "l'lntercettazione diconversazioni 0 comunicazioni", regolato dagli artt.266 e segg. cpp.

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    Va peraltro considerato che [a sentenza impugnata si propone espressamente dl non ~utilizzare alcuna delle risposte date a domande effettivamente suggestive e che lnessuno degli appellanti ha in questa sede lamentato, con speclfica indicazione, i l l .mancato rispetto di tale proposito.Ne infine integra Il presupposto per procedere a nuovo esame di VOLPE,MACCIONE, GUERRIERI sulle circostanze gia oggetto delle dlchlarazlonl daglistessi rese in sede di incidente probatorio, nel contraddittorio delle parti, I'argomento- sui quale ha insistito nella discussione finale iI Difensore di SAPONE e BALLARIN- della necessita della percezione vislva da parte del Collegio giudicante dellapersona fisica dei dichiaranti nell'atto di reiterare Ie loro gravissime accuse inpresenza dei destinatari delle stesse, considerata la natura eccezionale dellastrumento previsto daJl'art.603 cpp rispetto alia presunzione di completezzadell'istruzione dibattimentale di primo grado.La rinnovazione dell'esame non pUG neppure trovare tltolo nell'argomento piu I Ntecnico, ma non meno infondato, svolto dalla Difesa LEONI - che peraltro non ha f ' " proposto istanza in tal senso, Iimitandosi a censurare iI modus procedendi della 1 , 1Corte di prime grado, asseritamente incorsa nella violazione dell'art.190 bis cpp nel ~;disconoscere iI diritto della Difesa, di esaminare in dibattimento i soggetti lndlcatl .dal/'art.210 cpp, che abbiano gia reso dichiarazioni in sede di incidente probatorioove non ricorrano Ie eccezlonl ivi previste.Anche su tale eccezione si e gia espressa la Corte di prime grado con congrua ;....motivazione, da ritenersi qui richiamata, dovendosi osservare, a fronte dellearticolate censure dell'appellante Difesa, che il diritto riconosciuto aile parti delprocesso di chiedere, rna non di ottenere, la reiterazione nel giudizio ordinariodall'art.190 bls deJl'esame del soggetti indicati dall'art.210 cpp, che abbiano gia resodichiarazioni in sede di incidente probatorio, non pregiudica iI potere di ammissionedelle prove attribuito in via generale al Giudice dall'art.190 cpp; potere che nellaspecie rlsulta correttamente esercitato, in osservanza dei criteri enunciati da talenorma, sia con riferimento all'esclusione delle prove ritenute manifestamentesuperflue, sia con riferimento alia preclusione, desumibile dal combinato dispostodegli artt.495 co.4 - 523 co.6 cpp, per la proposizione delle eccezioni delle parti inordine all'arnmlssibllita deUe prove, che deve intervenire "nel corso dell'istruzionedibattimentale", in quanta "la discussione non puo essere interrotta se non in caso diassoluta neeessita" con prowedimento a norma del/'art.SOl cpp .'Premessa espositivaNel merito, in punto resoonsabilita, Ie acquisite risultanze processuali impongono, adavviso di questa Corte, la conferma di tutte Ie statuizioni di condanna, con la riforma~.~llase~t~nz:a appellata limitatamente aile statuizioni assolutorie per le imputazioni;ig.I.iRi!N1};,,~g.'m'lJeionfront; di SAPONE, LEONI, MONTEROSSO e ZAMPOLLO, inaccoglimentOdei motivi del ricorso per Cassazione, convertito in appello, propastodaiPM.Le censure in fatto ed in diritto mosse dalle Difese appellant; alIa sentenza di primogrado, anche se richiedono alcune puntualizzazioni ed integrazioni mativazionali,sono invero inidonee ad inficiare sotto iI profilo logico e probatorlo. I'iterargomentativo attraverso iI quale sl perviene alia ricostruzione storica delle vicendein contestazione ed all'accertamenta delle singole responsablllta, in base alia

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    valutazlone positiva dell'attendiblllta intrinseca ed esterna del racconto auto edeteroaccusatorio del VOLPE, nonche di MACCIONE e GUERRIERI; valutazione cherisulta operata con carretta applicazione dei principi interpretativi elaborati dallagiurisprudenza formatasi in materia di chiamata in correlta e con incontrovertibilerispondenza aile acquislte risultanze processuall.. H Mentre J'accoglimento dei rilievi del PM ricorrente, concernenti J'erronea

    A i applicazione dell'art.192 cO.3 cpp, nonche la mancanza, iIIogicita e contraddltorletaf ir della motivazione quanta aile statuizioni HberatorieperleitT1p~ta2j?~i~utJrv1=N} ~on_ _ J ! I ~ i ~ i i ] ; ; i i ~ : : : w ~ : ~ ~ g ~ q ~ ~ 9 ~ ~..c;tE:fl)fecedentlconslderazlonr esimono dal ripercorrere in questa sede tutti i passaggidell'iter argomentativo della sentenza impugnata, del quale si e dato ample conto inpremessa e che deve ritenersi qui integralmente richiamato per quanto riguarda Iestatuizioni di condanna, secondo it principio per il quale Ie motivazioni dellasentenza di primo grado e di appelJo,in ipotesi di conferma, si integrano a vicenda,fondendosi e confluendo in un risultato organico ed insclndiblle.Ci si llmitera quindi a verificare la correttezza della decisione impugnatalimitatamente aile questioni devolute can i motivi di impugnazione, soffermandosisulle stesse solo in quanto attengano ad elementi od argomenti diversi rispetto aqueJligia esaminati e disattesi.L'operazione di verifica della correttezza della decisione impugnata, verra quicondotta riesaminando criticamente, alia stregua delle censure degJiappellanti e nelcontesto cornplesslvo delle acquisite Ie risultanze processuali, i dati di valutazione,utilizzati dalla Corte di primo grado per qualificare come attendibili soggettivamenteed oggettivamente nonche riscontrate ab externo Ie dichiarazioni del VOLPE, sullabase delle quaJisono state formulate tutte Ie ipotesi accusatorie in contestazione, alfine di stabilire se ed in quale rnisura Ie plurime chiamate in correita del VOLPEsiano da ritenersi dotate dei requisiti previsti dall'art.192 co.3 cpp e possano quindiassumere valenza di piena prova della responsablllta degli accusati, posta che laprova disciplinata da tale norma, ove conseguita con iI rigore metodologico iviimposto, costituisce strumento non meno qualiflcato della prova diretta 0 storica.Tale operazione, richiedendo I'applicazione di precise regole codificate e dei criteri ('logico-giuridici flssati da costante giurisprudenza. consente una trattazione, perquanto possibile, llneare ed esente dai lamentati condizionamenti rnass-rnedlatlcl L - (ovvero da lettura pregiudizialmente colpevoliste, delle molteplici questioni propostedagli appellanti con riferimento ad una decisione, come quella in esame, connotatada estrema cornplesslta, per iI numero, gravita e consistenza delle imputazioni, oltreche per la rilevante entlta del materiale probatorio acquisito; ed avente ad oggettovicende inusuali nella casistica giudiziaria sia per iI contesto "satanico" nel qualeesse, secondo Ia recepita ipotesi accusatoria, si sono verificate, sia per Ieconnotazioni dei protagonisti delle stesse - tutti giovani, alcunl minorenni,incensurati, legati calla comune passione per la musica heavy-metal, can una vita direlazione e di lavoro I condotta per anni in modo apparentemente normalenonostante gli sconvolgenti gravissimi fatti verlflcatlsi all'interno del gruppo diappartenenza, sino aile rivelazioni provenienti da uno di loro durante la suadetenzione cautelare per altro efferato omicidio.Si affronteranno anzitutto Ie questioni, comuni a piu appellanti e nei termini. daglistessi proposte, concernenti l'ldoneita della chiamata in correita del VOLPE adessere valutata, in ragione della sua attendibllita soggettiva ed intrinseca, ai sensi e

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    per gli effetti dell'art.192 co.3 cpp, nonche l'idoneita delle ulteriori chiamate incorreita e delle acquisite testimonianze a riscontrare, nel contesto degli altri elementi,i passaggi del racconto accusatorio del VOLPE relativi alia sussistenza dei fatti incontestazione ed al loro movente nonche all'esistenza, consistenza, regale e ruolidel gruppo di comune appartenenza; si passera quindi all'analisi delle singoleposizioni ed al riesame critico devoluto con gli atti di appello, degli elementi diriscontro individualizzanti che consentano di far assumere, a carico di ciascuno degliimputati, la valenza di plena prova della lora responsablllta per Ie imputazioni ad essicontestate agJi asserti accusatori, dal VOLPE mossi nei [oro confronti., canriferimento agli elernenti di contrasto, agB alibi 0 aile ipotesi alternative prospettate;infine verranno trattate Ie ulterior! question! devolute in tema di trattamentosanzionatorio ovvero di capaclta dl intendere e di volere.

    L'attendlblllta intrinseca e l'autonomla delle chiamate in correlta

    Circa l'affldabilita intrinseca delle chiamate in correlta, if Difensore di ZAMPOLLO eMONTEROSSO - unlco tra gli appellanti a svolgere sui tema un'organica disaminacritica - contesta la valutazione posltlva operata-in sentenza con artlcolatl argomenti,sostenendo che Ie stesse non possono considerarsi realmente frutto della decisionedi dire la verlta su quanta accaduto, dopo oltre sei anni dal massacro di Fabio eChiara, in ragione della loro strurnentalita, tutte essendo ispirate al fine di "limitare ilpill possibile i danni": intento reso espllcito dalla frase del VOLPI, oggetto diintercettazione ambientale, di voler tirare dentro una sacco di gente, inventandosi "nomi a palla"; intento desumibile per il GUERRIERI dal tenore delle suedichiarazioni con le quall egli si propane sistematicamente con un ruolo di vittima delclima lntlrnldatorio asseritamente esistente nel gruppo - richiamando il codiced'onore secondo il quale I'entrata nel gruppo avrebbe comportato l'lnevltabl'ltadell'adesione aile ma/efatte commesse nel suo ambito e I'lmposslblllta di uscita 0 ditradimento pena la morte; intento dimostrato per il MACCIONE dalla sua assurdaprospettazione del massacro di Fabio e Chiara in termini di omicidio delconsenziente, scaricando sulle vittime Ie sue responsabilita,La tesi della rlconduclbllita dei delitti alia concertazione dell'intero gruppo digiovani, aggregatosi per una comune passione musicale e degenerato nella settanominata "bestie di Satana", aile cui determinazioni non ci si sarebbe potuti sottrarre C cuna volta entrati a farne parte, sarebbe stata utilizzata dal tre collaboranti, nelmomenta in cui vedevano la loro posizione irrimediabilmente compromessa, sla perridimensionare la loro responsabillta per i gravissimi fatti da essi confessati,collocandola in un piu ampio ambito di responsaohlta collettiva indotta da violenzaambientale, sia per ottenere benefici premiali, con i J coinvolgimento di quante piupersone possibile.In particolare, strumentale sarebbe stata la scelta del VOLPE, consapevoledella necessita di acquistare crediblllta agli occhi degli lnqulrentl nel proporre unatale tesi - inverosimile, indimostrata, contraddetta da numerosi elementi - e nelcontempo interessato ad assicurarsi un trattamento sanzionatorio per quantapossibile pill indulgente per i tre omicidi confessati, quale collaboratore, di rlvelare illuogo di sepoltura di Fabio e Chiara, "giocando d'anticipo" , quando si rendeva cantoche Ie indagini sull'omicidio della PEZZOTTA avrebbero portato a scovare nelretroterra dei suoi rapporti personali can la vittima, alia ricerca delle ragioni del suogesto, la scoperta della sua appartenenza a quel gruppo di amici di cui, oltre aliavittima, facevano parte gJiscomparsi Fabio e Chiara.

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    GUERRIERI e MACCIONE a loro volta, messi, con il progredire delle indagini,difronte all'evidenza del lore coinvolgimento nell'omicidio di Fabio e Chiara,avrebbero confessato in termini ridutlivi solo quanta a loro carico non potevanonegare, senza rivelare nulla ehe gJi inquirenti non sapessero gia, chiamando incausa altri eon dichiarazioni inventate rna iI plu posslbile conformi all'indirizzoassunto dalle indagini, ed allineando la propria versione su quanta venivano via viaa conoseere delle dichiarazioni rese dai coindagati, per assecondare Ie esigenzedegli stessl inquirenti.Con I'adesione di tutte Ie Difese appellanti si sostiene, inoltre, che la valenzaeteroaccusatoria del narrato dei tre eollaboranti sarebbe eompromessairrimediabilmente dalle discrasie, llloqlclta, confusioni, imprecisioni, assenza diriscontri esterni, connotanti Ie dichiarazioni degli stessi, relative alia fase progettualeed organizzativa dei delitti, con partieolare riferimento al movente nonchealJ'esistenza e consistenza di una setta satanica, nell'amblto della quale i singolirimanevano prlvl di una propria llberta decisionale; mentre solo Ie dichiarazioniconcernenti la fase esecutiva delle gravissime condotle confessate, sarebberodotate dei requisiti di precisione, concordanza e eonvalida proveniente daincontrovertibiHelementi esterni di riscontro, ad iniziare dal rinvenimento dei cadaveridi Fabio e Chiara, e costituirebbero, come tali, piena prova esclusivamente a caricodegJi autori delle confessioni, dimastrando nella loro rlspondenza alia realta e nellalora convergenza individualizzante la diretta partecipazione degli stessi ai fatti incontestazione.Gli efferati delitti confessati sarebbero quindi solo frutto della follia omicida deitre chiamanti in correlta, da anni assuntori di droghe e allucinogeni, mentre nessunaprova, aldlla delle inattendibili diehiarazioni di costoro, emergerebbe dalle risultanzeprocessuali a carico degli lrnputatl che rispondono di solo concorso morale od hannacomunque negate ogni lora coinvolgimento in tali delitti. E la prestuoslta delriferimento a moventi riconducibili a flnallta ritual! 0 spirltualita demoniache, impostein un c1imadi ornerta e di oppressione psicologica dall'adesione al programma di unasetta satanica, emergerebbe non solo da/l'ignoranza e dalla superficiale conoscenzadi tematiche elementari del satanismo, manifestate dai chiamanti in correlta, rnaanche dall'insussistenza di un'associazione criminosa ai sensi dell'art.416 cp,sancita in questa processo, come nel giudizio abbreviato ed in quello minorile, con lamotivazione del mancato accertamento di un pactum sceleris.Ad avvlso di questa Corte, nessuno dei suddetti argomenti consente di discostarsi ; 1dalla valutazione positiva, operata in sentenza in ordine alia credlbllita soggettiva e i , I Iil.ll'attendiblllta intrinseea delle chiamate in correlta, v IOccorre anzitutto ricordare che, per costante giurisprudenza, I'indagine sulla genesidella scelta collaborativa deve prescindere sia dalla considerazione delle qualltamorall del collaborante sia dall'accertamento di un sincero pentimento - categorie dinatura etica estranee aH'istit~t~. Er89~~~.~~.lf:1egolato datl' . . . . . . : : 9 P H i -~~e~o_~_~.mena dichiarat6~ (jiottellerebenefici premialinOnsolorl6ri;eostafivo a talevalutazione in termini positivi, ma costituisce di per se garanzia di affldablllta delcollaborante, in quanto I'accertamento di eventuali falslta nelle sue dichiarazionideterminerebbe l'irnpossfblllta di ottenere il risultato dallo stesso perseguito.Nella specie, aldila di generiche alfegazioni circa I'allineamento dei collaborantia/l'indirizzo aile indagini impresso dagJi inquirenti, per assecondarne Ie esigenze

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    investigative, anche atlraverso non me lio indicate domande sug estive a Ii stessi !rivolte dal PM in sede I incidente probatorio, 0 circa non meqlio indicati lntentl ' ,ritorsivi del VOLPE nei confronti di BALLARIN, ZAMPOLLO e SAPONE, ovvero diMACCIONE nei co nfronti di ZAMPOLLO, ed aldlla dei sospetti di non meglioprecisati concerti calunniosi espressi da uno dei difensori di LEONI, non emergonomotivazioni per Ie tre chiamate in correlta, diverse dall'intento di far conoscere laverita in ordine ai fatli riferiti a carlco degli appel/anti.Mentre i f data, evidenziato da tutte le Difese appellanti, relativo alia dichiarazione dlintenti, espressa dal VOLPE durante uno dei colloqui con i genitori in carcere,oggetto di intercettazione ambientale, non assume alcun riJievo in quanta precedentel'lnlzlo del protratto e travagliato percorso, che 1 0 avrebbe portato alia sceltacollaborativa; anzi, la considerazione che tale frase fosse stata pronunciata inrisposta aile esortazioni del familiari, che dalle stesse intercettazioni arnblentallrisultano al corrente del coinvolgimento del SAPONE nell'omicidio PEZZOTTA, diraccontare tutta la verita senza coprire resporisablllta di altri che potevano non averenei suoi confronti gli stessi riguardi, sembra confermare iI fatto che sino a quelmomenta il VOLPE aveva inteso rispettare il vincolo di assoluta ornerta impostoglidall'appartenenza al gruppo, e che I'acquisita lucldlta dopo i primi difficili mesi dldetenzione, durante i quall si era disintossicato dalJ'eroina, unitamente aile pressionidei farnlllarl ed alia proqresslone delle indagini 1 0 avevano indotto a riflettereflnalrnente suI suo passato ed a rendersi conto di cosa gli poteva riservare iI suofuturo.Quanto alia spontaneita della chiamata in correlta del VOLPE, va rilevato che lastessa interviene in una fase investigativa in cui a carico suo e dei suoi complici nonvi erano elementi lndizlari significativi per l'omicldlo di Fabio e Chiara, ma solo merisospetti e neppure quest! per I'induzione al suicidio di Andrea BONTADE, Ie cuitragiche vicende, risalenti a circa sei anni prima, e la relativa assurda causa Ie,riconducibile all'adesione dl tutti i protagonisti ad una sino a quel momentosconosciuta setta satanica, sarebbero rimaste ignote in forza di un patto di omortainfranto solo con I'inizio della collaborazione del suddetto VOLPE.Tale collaborazlone innescava Ie altrettanto spontanee chiamate in correita diMACCIONE e GUERRIERI iquali, ciascuno attraverso un autonomo percorso diriflessione, ammettevano Ie rispettive responsablllta, chiamando in causa iconcorrenti morall e materiali nel duplice omicidio di Fabio e Chiara nonche neltentato omicidio degli stessi presso iI parco dell'Aquatica, in termini sostanzialmentecorrispondenti aile dichiarazioni del VOLPE, pur non avendo con questi, detenuto giada molti mesi, alcun modo di comunicare.Prlvo di consistenza e anche it rilievo che scopo delle chiamate in correlta sarebbestato quello di scaricare su altri Ie proprie responsablllta 0 di condividerle nell'ambitodi un gruppo, in quanta i tre i collaboranti si dichiarano autori materiali di fatti dlestrema gravita, che in assenza della loro collaborazione non sarebbero mai staticonosciuti e che hanno sicuramente aggravato la loro posizione, senza nascondere iparticolari di inaudlta ferocia e perversione da essi confess at; , partlcolarl tuttisistematica mente riscontrati in base aile loro stesse indicazioni: cosl per i f VOLPE,la sua Incondlzlonata adesione ai progetti di violenza e di morte conosciuti almomento della sua introduzione nel gruppo ad opera di SAPONE, la preparazionedella siringa con una dose letale di eroina per simulare la morte per overdose diChiara, Ie coltellate inferte con furia selvaggia a Fabio, la partecipazione al tentativoi bruciare vivi i due ragazzi, iI successlvo proditorio tranelio nei quale idue ragazzivenivano attirati, I'occultamento del lore cadaveri oltraggiati nella fossa da essi stessiscavata a tal fine, la cancellazione delle tracce del delitto, i'annlentarnento flslco e

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    psicologico del BONTADE per indurlo al suicidio, I'agguato teso a Mariangela, ilmancato soccorso alia stessa dopo if colpo non mortals di plstola alia gola, con i ftrascinamento del suo corpo ancora vivo sino alia buca scavata nella serra, iltentativo di simulare iI suicidio della stessa affondando la sua auto con j documentied oggetti personali nel canale.Anehe MACCIONE non ha nascosto nulla della sua adesione ai progetti criminosidella setta, a partire dall'episodio dell'Aquatica, raecontando della sua spontaneadisponlbtllta a scavare la fossa destinata ad occultare i corpi dei due ragazzi esoprattutto della ferocia con la quale ha colpito a martellate Fabio, da lui definitocome iI suo migliore amico, dopo essere passato a prenderlo a casa per uscire,come ogni sabato, averlo intrattenuto fino a sera perche non tornasse a casa edaverlo accompagnato sul luoqo del massacro.A sua volta GUERRIERI ha incondizionatamente ammesso di aver partecipato adiseorsi di "fare del male", dapprima a Chiara poi anche a Fabio nel contesto diesaltazione satanica del gruppo, di aver scavato la fossa destinata alla soppressionedei cadaveri dei due ragazzi e di aver rnesso a disposizione la sua auto per farlibruciare vivi, nel tentativo che di poehi giorni ha preceduto il lora massaero,provvedendo lui stesso all'acqulsto dei petardi ed alia collocazione di questlall'interno dell'abitacolo e, previa accensione, nel serbatoio dell'auto.Le precedenti considerazioni consentono di superare anche il rilievo ehe tutti ichiamanti in correlta tenderebbero a ridimensionare la portata della propria adesione- peraltro non fattuale ma solo morale e pslcoloqlca - ai delitti, proponendo versioniasseritamente inverosimili e tra lora contrastanti: come VOLPE, che attribuisce i suoidelitti ad ordini impartiti, sempre tramite SAPONE, per motivi "satanici", da soggettiterzi in contatto con quest'ultimo, quale prova dl essere degni di appartenere aliasetta quanta all'ornlcldio di Fabio e Chiara, owero per punire il tradimento diE?ONTADE,defilatosi la sera di detto omicidio, a per assicurare il vincolo di ornertamesso in pericolo dall'allontanamento dal gruppo della PEZZOTTA , che era alcorrente dei precedenti misfatti; come GUERRIERI, che si sarebbe costantementerappresentato quale vittima delle prepotenze e delle strumentalizzazioni dei membriplu forti del gruppo, attribuendo I'omicidio di Fabio e Chiara a un ordine provenientedal demone evocato dal MACCIONE durante una delle sue sedute splrltlche: comeMACCIONE che parla deWeccidio dl Fabio e Chiara attrlbuendolo ad un rltosacrificale dagli stessi accettato quale prova piu impegnativa, rispetto a quella giapositivamente superata la notte dl eapodanno.l~t~~~:tI{u{~i]Ii~~~~~i:::~:~Iiq; del quale nonsrvedenedalleappeJiahtidifesevieneindicata la ragione, L le sono solo apparentemente incolrnablll, trattandasi del risultato di ~RPrceziqni e ricordi della stessa realta vissuta da parte di giovani - MACCloeraall'epoca minorenne - con differenti soggettivita ed in diversa rnlsura coinvolti nelletematiche esoteriche della "setta", tematiche aile quali comunque sono tutterlconduclblll le motivazioni del delitti prospettate dai collaborantl,Va poi considerato che Ie discordanti indicazioni di VOLPE e GUERRIERI sulfaprovenienza di ordini da soggetti esterni in' carne ed ossa ovvero da entitametafisiche per I'ornicldio di Fabio e Chiara sono entrambe oggetto di dichiarazionide relata, da verificarsi nella loro veridlclta in relazione alia fonte di riferimento:veridlclta che non trova smentita in atti, considerato che SAPONE non ha mai negatoI'esistenza di contatti con soggetti appartenenti ad altre sette, mentre MACCIONE hapiu volte parlato del demone evocato con richiesta dl eliminare entlta positivedurante Ie sedute spiritiche da lui condotte, e non ha neppure escluso che i due

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    ragazzi sl fossero res! dlspon'blll per un rituals piu impegnativo rna non per la lorosoppressione.Va inoltre considerato che 1 0 stesso VOLPE asserisce, come gli altri duecoHaboranti, che sl e trattato di un ornicldio rltuale, per if compimento del quale gliadepti non incaricati della materiale esecuzione avrebbero dovuto celeb rare del ritipropiziatori di partecipazione; e che gli inquietanti scritti "satanlcl" lasclatl dallevittime, ove si presagiva anche la lore morte come punizione (Chiara) 0 come provada affrontare (Fabio) non escludono che essl stessi possano essersi prestativolontariamente, nel clima di esaltazione e di emulazione esistente all'interno delgruppo nonche dalla loro posizione di soggezione rispetto ai membri carismatici delgruppo, a rituali di punizione, iniziazione 0 di coraggio sempre piO estremi, che Iiavrebbe fatti progredire nel Ilvello gerarchico; senza probabtlmente pensareseriamente ad un rituale che si sarebbe concluso con if lora omicidio per mana deiloro stessi amiciTS()T.~9imostr~Q

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    Ha ammesso di avere senza esitazioni aderito al progetto, del quale gia sl parlava,di uccidere Chiara, perche allontanatasl dal gruppo, progetto comunicatogli alMidnight, in presenza di tutti i membri e dt aver attivamente partecipato aliaprogrammazione e all'attuazlone di tale progetto, dapprima con iI tentative nonriuscito di soppressione della stessa con una do..se mortale di eroina da_Lniettarledopo averle somministrato del Valium, poi facendola esplodere, unitamente a Fabio,divenuto anch'egli pericoloso per Ie perplesslta manifestate in occasione delprecedente tentative, nell'auto del GUERRIER!; ha inoltre rlferlto delle rlunionltenutesi alia presenza di tutti i membri e all'insaputa delle vitti me predestinate, perorganizzare la soppressione del due ragazzi con un delitto perfetto, facendoli sparirein una buca ove non sarebbero mal stati trovati, indicando il luogo ove "sl epianificato tutto" in un magazzino nella dlsponiblllta di SAPONE a Busto Arsizio, avevennero,,s;;9nSgtq.itj.i.rH91i.',.f1.g,.i;.9pmpPrtamenti;oa

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    i)1)!"~b"""",lJ:;M"e8bb8"."~'i.ry1,9,~T~J38gg8.",Y.~n~g,?,8999S,P[q",f3,[D,'~,Rt.pacfUmsceleds " s 'g?;~I.i.,ig?ti~f:lti.",q.~Ji!tI".HJ:g9r9.mJc::J.'nQ/"l.isolo.Eic;[pilt!?l?e,le~f:lI.,IJJ~Qt~'!.f:l,t9Rt~.HJ:9,Pf:l!9~i,fl,:8titjJ~[i~"fappresehtf:lt~".~i:iJ,~8be!=...rna farebbe ven irmeria ogrllfiievanzaa.ccusat6riaalla>mera presehzasilerifedeisuddetti appellantiaile presunte riunioni organizzative owero al presunti depistaggi nei confronti deigenitori dei due ragazzi durante Ie loro disperate ricerche.Tali argomenti peraltro muovono dall'assunto indimostrato e contraddetto dalleacquisite testimonianze - circa la struttura rigidamente gerarchica e Ie dinamicheinJ_gme-ct~~po, co notate da inflessibili regole di appartenenza e dalla presenzadl uri-Jeader, LEONI "che pUG fare quello che vuole, gli basta uno sguardo perottenerB-ubbfef a' (SAGGIORO)e che "ness uno S f permetteva di contraddire"(DEL FIOL) - che fossero previste procedure particolari per I'assunzione di decisionicomuni, con proposte, maggioranze ed espressioni motivate dl voto; mentreI'estrerna gravita del progetto ornlcldlario deliberate E;lsclude cbs jI SQlo fatto del lU Isilenzio di qualcuno dei presenti sia sufficiente a qualificarne la condotta in termini di rmera passlva-conrt~veFl-za_1l00-p.unlb.iia,_pluttQs.t.a.__che_dLc..onCOr:sG-ffiefa~ \di qnahmque-eermo-dtrftsserrsn a Olssoclazlone.

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    Inconsistente rlsulta poi il riferimento alia statuizione assolutoria per iI reatoassociative, in quanto if coinvolgimento dei concorrenti morali nel duplice omicidio efondato sla nelle dlchlarazionl dei chiamanti in correlta sia nella sentenza impugnatasu ulteriori e diversi elementi, rispetto a! fatto dell'adesione ad un programmacriminoso di ispirazione satanica, che peraltro, pur essendo state ritenuto inidoneo aconfigurare gli estremi del pactum sceleris sanzionato dall'art.416 cp, harappresentato il contesto, nel quale detti delltti sono stati consumati; comeinconsistente e iI riferimento a! fatto che nel presente giudizio j concorrenti moralinon siano chiamati a rispondere per l'induzione al suicidio di BONTADE e I'omicidio ,di GOLASECCA, essendo tale fatto riconducibile non ad intervenute statuizioni ! [liberatorie rna' alia scelta processuale del PM di stralciare Ie posizioni dei suddetti f 'li_mitatamente a tali deriffi . - l ,Va infine disatteso l'arqomento, secondo ll quale l'lnconqrulta delle dichiarazioni delVOLPE deriverebbe dalla sua approssimativa conoscenza delle tematiche e dellerltuallta sataniste, avendo dlrnostrato di non conoscere esattamente Ie fasi lunari, iJsignificato della luna nera 0 del pentacolo: trattasl di rilievo inidonea ad invalidarel'attendlbitlta soggettiva od intrinseca delle dichiarazioni, in quanto 1 0 stesso VOLPEha riconosciuto che la sua cultura in materia si e formata in base a quanta da luiappresa, quale neofita, all'interno della setta alia quale aveva aderito, attratto daidlscorsi di violenza e perversione che ivi si facevano, ad in base ad informazionicercate su Internet.E per escludere che il suo racconto sull'esistenza, consistenza, attlvlta della setta siafrutto di pura invenzione, e sufficiente rilevare che iI VOLPE e stato in grada diriferire, negli stessi termini di GUERRIERI e MACCIONE, i nomi dei demoni evocatida quest'ultlmo, di indicare i luoghi, i protagonisti e Ie rnodallta del rituali praticatl, dlprecisare la denominazione attribuitasi dalla setta ed i soprannomi di battagliaassunti dagli adepti, di riportare Ie inderogabili regole di appartenenza, confermateanche da numerosi testi.Si amette di motivare circa irilievi difensivi concernenti I'incastanza delle chiamate incorrelta, in quanta facenti tutti riferimento a dlchlarazlonl intervenute durante iltravagliato percorso che avrebbe portato i collaboranti ad infrangere iI vincolo diornerta per anni rispettato, ed a riconoscere incondizionatamente Ie proprieresponsablllta, ovvero a comunicazioni intercettate, che nulla hanno ache vederecon la coerenza e la lealta della collaborazione. I"'attendlblllta esterna della chiamata in correlta di VOLPE, con riferimento al / 1contesto ed al moven!e dei dellttl in contestazione. (/ ~Nel procedere all'analisi dei motivi di appello concernenti I'operaziane logicaconcluslva, che consenta aile chiamate in correlta , gia positivamente valutate nellalora attendibllita intrinseca, soggettiva ed oggettiva, di acquisire ai sensi dell'art.192ca.3 cpp iI valore di prova diretta idonea ad essere posta a fondamenta di unasentenza di condanna, occorre anzitutta rilevare che nessuna degJi att! diimpugnazione, roposti dalle Difese co . ne un'organica d/samma cntica detlap essiva valutazlofie operata daUa sentenza nel pervenire alle.statulzlonl di~condaQDEJropugAa~--I difensori, infatti, s/ limitano a generiche censure di preconcetti colpevolisti,che, ponendosi quale chiave di lettura di ogni singola prova, anche per iI clamoremass-mediatico creatosl sui caso, avrebbe condotto all'affermazione di unaresponsabllita concorsuale indimastrata in accoglimento di un teorema accusatorio,

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    fondato sull' esistenza di una setta satanica raccontata in termini contraddittori efarneticanti da soggetti ignoranti in materia, autari materiali di omicidi, senza altrornovente che non fosse la lora violenta follla di tossicodipendenti, e smentito dallastessa sentenza nell'escludere la conflqurabllita del contestato reato associatlvo: maomettono di rapportare ogni singolo passaggio del racconto del VOLPE, aventespecifica rilevanza accusatoria, ai dati di ordine logico-probatorio valutati dallasentenza impugnata come riscontro diretto od indiretto, provenienti da altre fontiacquisite, quaJi Ie ulteriori chiamate in correlta, Ie deposizioni testirnonlall, Ieintercettazioni teiefoniche ed ambientali, la documentazione prodotta, g/i oggettisequestrati, gli accertamenti tecnici e Ie stesse dichiarazioni rese dagli appellanti.In particolare sui tema della convergenza delle chiamate in correlta i rilievi degliappellanti consistono nella prospettazione puntigliosa di numerosissime asseriteinconqruita logiche e contraddizioni fattuaJi, operata enucleando Ie stesse,totalmente 0 parzialmente secondo la convenienza, dal contesto delle altre risultanzeprocessuali, la cui camplessiva considerazione, ad avvlso di questa Corte, consentenon solo di confutare la fondatezza dei rilievi, nonche di superare alcune, apparenti,contraddizioni motivazionali e di soddisfare la pretesadella Difesa LEONI di ottenererisposta a quesiti asseritamente rimasti insoluti, ma anche di pervenireall'accertamento dell'efficacia pienamente probante delle dichiarazione del VOLPEcon riferimento a tutte Ie imputazioni devol ute al presente giudizio, ivi compresi gliepisodi di tentato omicidio sub M ed N, in accoglimento delle impugnazioni propostedal PM.Non si prendera qui in esame ciascuna delle dedotte lnconpruita per dlmostrarneI'infondatezza, in applicazione del principia giurisprudenziale consolldato, secondo Hquale la conferma dell'attendibillta della chiamata in correita proveniente dagli "altrielementi di prova" deve "riguardare la complessiva dichiarazione del coimputatorelativamente all'eplsodlo crirninoso nelle sue component; oggettive e soggettive, enon ciascuno del punti rlferltl dal dichiarante" (Cass. Sez.1 sent.25/2/1997 n.1801);trattasi infatti di incongruitil inidonee ad incidere su dati essenziali del raccontoaccusatorio e non riconducibili ad intenti inquinatori, che devono essere valutatetenendo canto del principio giurisprudenziale altrettanto consolidato in tema divalutazione dl dichiarazioni accusatorle "lncroclate" a "plurime" nel senso che"I'esigenza che Ie medesime, per costituire riscontro I'una dell'altra, sianoconvergenti, non pUG lrnpllcare la necesslta di una loro totale e comp/etasovrapponiblllta (la quale anzi, a ben vedere, potrebbe essa stessa costituire talvolta ~rnotlvo d! sospetto) dovendosi al contrario ritenere necessaria solo la concordanzasugli elementi essenziali . Bum, fermo restando il potere-dovere del Lgiu Ice J esaminare crltlcarnente gJi elementi di discrasia, i~Qmg~j';rY:ITifjg,'t;",:ig!i?~iii1]~~.g, : :~tr~.I~~1"! 'I!!~~COS I non si vede quale significativa incidenza sull'attendlblllta intrinseca edestrinseca della narrazione del VOLPE possano avere Ie solo apparenti discrasiedesumibili dalle dlchiarazlonl degJi altri due collaborantl, di seguito indicate,trattandosi di discrasie, che per la lora rilevanza marginale escJudono interessiinqulnatorl ed appaiono essere II risultato didiverse percezioni soggettive della rea Itao di diversi ricordi a distanza di oltre 6 anni, spiegabili in molti casi can la natura "derelate" del partico/are riferito, la cui verldlcita va verificata in relazlone non tanto alcontenuto della notizia appresa da altri rna al fatto di aver appreso la notlzla riferlta:privo di concludenza e anzitutto il rilievo che Ie chiamate riferiscano varlarnente,peraltro in termini non molto diversi, di rituali satanici, sedute splritlche, di ipnotismo

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    o di orientarnento di pentacoli, perche non si tratta qui di verificare I'ortadossia delsatanismo praticato dal gruppo, rna di valutare la cornpatlbllita del contesta descrittodai chiamanti, rispetto ai crimini oggetto delle loro dichiarazioni accusatorie; quantoal rlllevo che solo GUERRIERI abbia parlato di imitazione delle cadute in trance diMACCIONE da parte di Fabio, quale ragione del suo omlcldlo a tltolo punltlvo, 0ancora dell'ordine impartito da un demone, va tenuto conto del fatto che ilGUERRIERI - il membro piu suggestionabiJe del gruppo, che se ne allontana nonreggendo all'orrore della crudele soppressione dl Fabio e Chiara, e, temendo perpropria lnco lumi ta, impaurito per la capaclta criminale della setta, e costretto aricorrere a cure psichiatriche - parla non per sclenza propria ma per aver appreso daaltri all'interno della setta; irrilevante il fatto che del magazzino del SAPONE, avesarebbe state pianificato il dupllce omicidio non parlino MACCIONE e GUERRIERI,che peraltro riferiscono anch'essi di diverse riunioni preparatorie tenutesi aliapresenza dl tutti i membri della setta, per sopprimere dapprima solo Chiara, poianche Fabio; quanta al fatto che MACCIONE attribuisca all'entrata del VOLPE ladegenerazione violenta della setta, mentre questi ha affermato che dell'omicidio diChiara gia si parlava quando lui e entrato, va ricordato che il MACelONE ha anchedetto che in precedenza iI sacrificio umano "era solo teorizzato", confermando quindiche gia se ne parlava prima di divenire "concreto progetto sanguinario" con l'arrivodel VOLPE; il fatto che GUERRIERI abbia accennato, come il VOLPE, ad uncollegamento del gruppo con una "setta X di Torino" per il tramite di alcuni congiuntidi MACeIONE, trattasi pur sempre di dichiarazione de relate, da quest'ultimosrnentlta contraddicendosi e con scarsa convinzione; quanta ai riti di concentrazione,che i membri non incaricati dell'esecuzione del duplice omicidio avrebbero dovutofare per propiziarne iI buon esito, e quanta all'inserimento in un computer da partedel LEONI degli scritti satanici compromettenti preventivamente ritirati e distrutti, dicui parla contrariamente all'assunto delle Difese non solo il VOLPE rna anche iIMACeIONE, trattasi ancora di notizie riportate de relata, peraltro non smentite, comesostengono Ie Difese dalle generiche negatorie de.ll.g.8~

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    riacqulstato progressivamente lucid ita nel corso del contestuale non facile processodi disintossicazione dalla droga; l'lnlzio del percorso del GUERRIERI risale aquando, cinque anni prima, sconvolto dall'orrore del massacro dei giovani amici, dalrimorso di averne scavato la tomba senza pensare a quanto sarebbe poi successo,dall'lncapaclta di sostenere ulteriormente iI silenzio imposto dalla setta, era riuscitoad allontanarsene divenendo anche lui vittima delle attenzioni minacciose dei suoimembri, tra i quall egli indica LEONI, SAPONE, ZAMPOLLO, MONTEROSSO, ed inpreda a deliria di persecuz[one aveva deciso di curarsi; MACC!ONE, come da luidlchiarato nel giudizio rnlnorile, dope it duplice ornicldlo trascorreva "6 annidisperati senza riusclre a combinare niente", travolto dal senso di colpa e dall'usosostante di sostanze stupefacenti, cercando di prendere Ie distanze dal gruppo ed a-sua volta entrando nel mirino dei capi storici, come confldera al compagno di cella.Quanto al contenuto, e sufficiente, per escludere intese calunniatoriefraudolente 0 interessati allineamenti,r!Gri~~ri'"D~8!9.~IIf1.Il~Q'l~FRR~iP:H~ .~

    {it!!~~!~~:l!ll~ilis!~;I~iar c::Ollaborariti;rria sopraftiitto al fattD cha rl6SSUnO degli accusati ha propostoplausibili ricostruzioni alternative 0 ha spiegato Ie ragioni delle pesanti accuse lororivolte dai chiamanti in correlta , essendosi tutti limitati ad una generica protesta diestraneita ai fatti e dl non appartenenza a sette, negando la lora partecipazione arituali e proponendosi come frequentatori degli stessi ambienti per if comuneinteresse per il genere musicale metal.Aile conclusioni cui si perviene all'esito della verifica della convergenza delle trechiamate in correita e pertanto della lora valenza probatoria con portataindividualizzante a carico di ciascuno degli appellanti per tutte Ie imputazioni loracontestate , non puo ritenersi ostativo neppure I'ulteriore argomento di censura,riferito ai dati dl riscontro della chiamata in correita del VOLPE, provenienti da fontidiverse dalle altre chiamate; argomento di censura che muove dall'assunto -indimostrato nonche smentito dall'esaustiva e congrua valutazione probatoria delletestimonianze, delle intercettazioni ambientaliltelefoniche, delle acquisizionidocumentali e reali utlllzzate, contenuta nella sentenza impugnata - che la verificaestrinseca dell'attendlblllta delle chiamate in correlta sarebbe stata effettuata dallaCorte di primo grado in un'ottlca interpretativa distorta, pill su congetture che daticerti, enfatizzando in malam partem solo gli elementi a carico ed omettendo laconsiderazione di quelli a discarico, soprattutto con riferimento all'esistenza di unasetta satanica in grado di imporre in un clima di intimidazione e di ornerta ai suoiadepti comportamenti anornali, isplraf alia religione del male e connotatl dallaviolenta sopraffazione mentale e fisica dei pill deboli ad opera del pill forti, sino alcompimento del sacrificio umano, quale strumento di esaltazione della potenza dellasetta e di rafforzamento della sua compattezza interna.Quanto al rilievo che nella valutazione delle deposizioni testimoniali concernenti lasetta e i suoi adepti in termini satanici, non si sarebbe tenuto conto che alcune diqueste sarebbero frutto di rielaborazioni di fattl precedentemente vissuti,condizionate dalle tragiche vicende emerse a seguito delle confessioni dei trecollaboranti e dal c1amore massmediatico, ovvero che altre deposizioni sarebberonon disinteressate, inquinate da sentimenti di rlvalita 0 di rancore per vicendeperso nal i, J.~.B.~.~i..lit..~l. [i9b.i~rtl8' ..98.l"Jt~P.l.lt()oP.retl.l:lttQil]~ii.c:Jy.~..tti... . I . . .PH~llo1]~..I : . .Pb~.~~~.. . . . . ..~:~~I; ..~.? ! g .l .l h ~ : t ~ ~ i :~ . 1 ~ ~ p . o l @ t x.c : J ~ I . I ~ 8 . ~ 8 . Q . ~ i ~ I 8 . 6 . .9 8 t f l p . I ~ ~ . ~ i y ~g ~ i . f ~ ~ . i .~ 9.h . .e.n.()h.. i . Q . h i f I 9 a ! I X ~ .~ f . .1.im....... . . . D t i. Q J i 8 ? ~ i () n ~. .. ~ ~ I ~ t ~ n t ~.rl.~.II~. S 6 t t E l ..dei ? c O m p O r t a m e r i H a f v i O l e n t a s O p r a f f a z ! o n e f i s i c a e p s i c o l o g i c a t e n u H d a L E G N I " o d e l

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    suo ruolo di leader caris matico , consente un rinvio al contenuto della sentenza, ovesi motiva ampiamente in ordine all'attendibillta ed alia concludenza delledlchlarazlonl di colora che ebbero a venire a contatto con iI gruppo senza maientrarvi 0 che vi entrarono uscendone prima della degenerazione del gruppo nellasetta, oggetto di accertamento.II richiamo ad alcune indicaziani, significativamente collimanti, fornite da saggetti cheall'epoca ebbero a frequentare iI gruppo e sufficlente a confutare la censura dltravisamento di testimonianze, che avrebbera evidenziato solo un campionario diluoghi comuni, di mera folclore, tutt'alplu di comportamenti poco commendevoli dinormale disagio giovanile, inidonei a consentire una lettura in chiave criminal-satanista di delitti provocati dall'uso pluriennale di droga, ovvera l'assunto che solo lamorbosa attenzione mediatica avrebbe fatto apparire come setta satanica unfenomeno di aggregazione giovanile connotato da un modo di esprimersianticonformista nell'abbigliamento, nel linguaggio e nel comportamento, all'lnterno.della quale ciascun aderente presentava confuse adesioni a diversi stili religiosi 0filosofici can 1 0 sfondo della musica heavy metal, come I'occultismo, un satanismo difacciata 0 I'animismo,

    Non si vede infatti come possa essere rapportate a semplicl intemperanzegiovanili il crudele trattamento subito a titolo dimostrativo e punitivo, in silenzio esenza reagire, da Fabio e dal teste BERNUZZI, morsi a sangue in pubblico, dalLEONI al cospetto degU altri adepti, raccolti in cerchlo - tra i quali gli odierniappelianti SAPONE ,ZAMPOLLO, MONTEROSSO - che a loro volta spegnevanosui malcapitati le loro sigarette, trattamento accompagnato dalla frase ricorrente "chisbagli'tpaga chi tradisce muore"; 0 la marchiatura a fuoco di una croce rovesciata,subita dal teste STRANIERI ad opera del LEONI, mentre gli altri 1 0 tenevanoirnrnobillzzato, dopo essersi allontanato dal gruppo; 0 I'aggressione sublta dallaSAGGIORO, scaraventata a terra e colplta ad unghiate da un LEONI ringhiante esbavante. .Dai raccanti dei testi emerge anche, a riscantra delle chiamate in correlta, 1 0 ~ .stato dl soggezione psicologica di alcuni membri del gruppo e la figura di leadercarismatico del LEONI, rappresentato come "strana persona" che si dichiaravasatanista, guida degli adepti, figlio di Satana ed interprete della filosofia di Satana,che incuteva soggezione. e timore con atteggiamenti aggressivi e prevaricatori,esibendosi in estemporanee ed immotivate aggressioni flsiche accampagnate daringhi e grugniti per dimostrare la sua disapprovazione 0 per minacciare, cheprendeva Ie decisioni per iI gruppo "nessuno si permetteva di contraddirlo",circondato da alone di "immenso rispetto"; iI teste BELLI riferisce anche Ie subdolemanovre ed iI sottile terrorismo psicologico, con il quale il LEONI aveva tentato diirretire lui ed iI BERNUZZI, con j'invito ad entrare con la lora band metal nef suogruppo sostenendo che la lora musica si adattava ad un dlscorso satanico e, dopaqualche mese di frequentazione, quasi costringendoli ad accettare di far parte delgiro, nel considerarli come tali, aveva cercato con violenza di impedire loro diallontanarsi e preteso che essi soggiacessero alia sua autorlta: 1 0 stesso teste hariferito di come egJi rimase impressionato dall'entusiasmo e dall'assenza dipreoccupazione manifestati dal membri per la svolta violenta assunta dalla loraaggregazione per opera del LEONI.La riduttiva prospettazione della Difesa e pertanto smentita dalle acquisite risultanzetestimoniali, dalle quali emerge una rappresentazione convergente, precisa edunivoca delle dinamiche aberranti nei rapporti personall, pienamente compatibilecon gli accadimenti rlferlf dai chiamanti in correita: la strutturazione del gruppo insenso gerarchico, la fissazione di regole inderogabili funzlonall all'instauraziane di unclima intimidatorio ed ornertoso, la riduzione dei p ;u giovani e deboli di carattere a

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    ubbidienti comprimari da sfruttare con aberranti prove di urnlllazlone, di fedelta, dicoraggio, di punizione, it ricorso alia violenza fisica e psicologica gratuita, il tuttoaH'insegna di una ideologia satanica ispirata al nichilismo, all'indifferenza emotiva,all'obiettivo di fare if male quale strumento di affermazione, nonche capace digenerare fantasie di violenza e onnipotenza in soggetti giovani e con personalltaproblematiche, facendo loro perdere progressivamente if contatto con la realta:ideologia che, unitamente alia pratica della spiritismo e dell'ipnotismo, noncheall'abuso di sostanze stupefacenti ed aile suggestioni della musica metal, connotatada accordi ossessionanti, percusslonl esplosive, suoni e voci alterate, volumiesasperati, oltre che da testi sanguinari e blasfernl, ave si parla di morte violenta,sgozzamenti, cannibalismo, ferocia, perversioni maniacall, odio, hanno sicuramentecreato un contesto adeguato per azioni criminali di gruppo come quelle raccontate, inquallta di diretti protagonisti, dal chiamanti in correlta,Le vicende oggetto del presente giudizio dimostrano infatti che anche un superficialeapproccio al satanismo, quale moda deH'ambiente metallara che si esprime conatteggiamenti, abbigliamenti, acconciature anticonformisti e con il Iinguaggioblasfemo e truculento della musica death-metal, senza una vera adesione alsatanismo quale filosofia di vita, pUG portare ad una concorde determinazionedellttuosa, reiterata nel tempo, come quella accertata; ed iI fatto che if gruppo delle"bestie di Satana" non presenti i requisiti che secondo gli studi plu accreditati inmateria connotano il .vera fenomeno del satanismo non esclude ne I'esistenzaall'interno dello stesso del clima e delle dinamiche di intimidazione, di omerta, disopraffazione dei soggetti pill deboli e fragiii, .creati dalla strumentalizzazione daparte di alcuni delle suggestioni, simbologie, ritual! satanici, perversioni, patti disangue, discorsi truculenti della musica, come riferiti da testi e collaborantl, ne che intale contesto possano essere maturati i delitti contestatl.In...conferenteed lndirnostrata e anche la censura che aile intercettazioni ambientali etelefoniche, ai documenti acqulsltl, ed agJioggetti sequestrati sarebbe state attribuitocostantemente ed ingiustificatamente un significato accusatorio; irrilevante inparticolare e la considerazione che nessuna delle telefonate intercettate intercorsetra ZAMPOLLO, SAPONE, LEONI, MACCIONE e MONTEROSSO dopo I'arresto diVOLPE e SAPONE contenga ammissioni di responsabilita, riferimenti a circostanzeinteressanti la sparizione di Fabio e Chiara, timori per iI pericolo di un rinnovatointeresse giudiziario 0 mass-mediatico su tale sparizione, in quanto la persistenza dicontatti telefonici a distanza di anni tra imembri storlcl della setta, iI riferimento aile ~/indagini in corso, dell'evofuzione delle quali il MONTEROSSO sembraparticolarmente informato, j'organizzazione di incontri per parlarne, la concordatssolldarleta economica a favore del SAPONE, I'ora notturna ed il linguaggio criptico,sono tutti dati utilizzati in sentenza quali elementi di riscontro diretto ed indiretto,idonei a convalidare dall'esterno la chiamata in correita del VOLPE; dati che non enecessaria rivestano il valore di prova autonoma autosufficiente e che, valutati nelcontesto delle altre risultanze, non consentono la prospettazione rlduttiva delleDifese, nef sensa che si tratterebbe di semplici conversazlonl tra conoscenti, noncompromettenti, fatte in ora tarda come si usa tra giovani nel week-end, chemanifestano solo solldarieta nei confronti di un comune amico.Le stesse considerazioni valgono per il rilievo che nulla di inquietante risulterebbedimostrato dagli sms 0 dalle telefonate intercorse tra ZAMPOLLO ed if cellulare diVOLPE 0 BALLARIN ovvero dalla singolare oggettistica rinvenuta nelle dueabitazioni del LEONI.

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    La ricostruzione storica dei fattl in contestazione e fa lora qualificazionegiuridica

    Disattesi i rilievi difensivi in tema di valutazione probatoria, la ricostruzione storicadelle vicende e del contesto nel quale Ie stesse si sana verificate, pUG esserelegittimamente effettuata nei termini indicati dal racconto auto ed eteroaccusatoriodel VOLPE, in quanto risultato soggettivamente ed intrinsecamente affidabile,nonche riscontrato in clascuno dei suol asserti di rilevanza penale, da molteplici edeterogenee fonti probatorie, di ordine testimoniale, documentale, tecnico, logico,oltre che da ulteriori attendibili chiamate in correlta, che nella loro convergenzaindividualizzante concorrono alia conflqurablllta dei requisiti costitutivi della provaregolata dall'art.1 92 cO.3 cpp a carico di tutti gli imputati.Capo NIn particolare, in accoglimento dell'impugnazione del PM, la chiamata in correlta delVOLPE deve ritenersi riscontrata anche per quanto riquarda il primo tentato omicidionei confronti della sola Chiara - motivato dal suo allontanamento dalla setta edattuato secondo iI coilaborante, dopo che la stessa era stata riagganciata da OZZYun sabato sera dell'autunno 1997, con la somministrazione a sua insaputa di acquamiscelata a barbiturici per precJuderle ogni reazione alia successlva iniezione di unadose mortale di eroina - dovendosi dissentire dalla riduttiva motivazione dellestatuizione Iiberatoria adottata dalla Corte di primo grado, limitatasi a rilevare chetale episodio non trova conferma nelle dlchlarazloni degli altri due collaboranti di cuiai capi M-N, ne tale conferma potrebbe desumersi dalla successiva consumazionedell'omicidio da parte degJi accusati.Numerosi, di diversa fonte probatoria ed incontrovertibili sono invero j dati esterni diconferma dell'attendlbllita dell'accusa, tenendo conto del fatto che si e trattato delprimo _episodio di una serie di delitti commessi dai medesimi protagonisti, tuttiravvicinati nel tempo, di analoga tipologia, con movent; e rnodallta riconducibili .all'essenza ed all'ideologia della setta descritta dal VOLPE, il quale non avevamotivo alcuno di raccontare il falso solo su questo~latto, che senza la suapropalazione sarebbe nmasto del tutto ignofo agB inquirenti.Gli stessi MACCIONE e GUERRIERI offrono un primo riscontro, laddove nonsolo diCOnbal non ricordare 0 l1tllurrpoteresctodere-c1Teri1 f a U o si Fo'S"seenflcato,niaFfferiscono che gli intenti omicidiari della setta in un primo momento riguardavanola sola Chiara, poi sarebbero stati estesi a Fabio perche considerato inaffidabile,confermando la piCs precisa ragione indicata dal VOLPE per tale lnaffldablllta,derivante dalle perplessita manifestate dal ragazzo, che, messo alia prova con iJsuocoinvolgimento nel delitto di gruppo, non avrebbe dimostrato sufficientedeterminazione e convinzione.Ulteriore riscontro proviene daJla deposizione della madre di Chiara, checonferma sia il fatto che la stessa da prima dell'estate 1997 si era allontanata dalgruppo, venendo quindi riagganciata dal LEONI - riferisce la teste un sabato delmese di . NI era passato prendere Chiara, dopo che if aare dl que~aveva lasciato un biglietto Innve , rna preceduto da altro, pro otto In a Iecondivisibilmente ritenuto dalla sentenza contenere un inquietante messaggiotrasversale, dissimulato da un augurio anche a nome del figlio di buone vacanzefirmato con una stella a 5 punte - siajl_fatto_che Chiara al suo rientro stava male.Declsivo riscontro e infine-rappresentato dall'evidente contlgUJra rattnate,logica, teleologica e temporals ravvisabile nelle modalita operative del gruppo

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  • 5/13/2018 Bestie Di Satana - Sentenza Appello Parte 2

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    ravvlsabili in tale episodio delittuoso e quelli a breve dlstanza dl tempo seguiti: ifbranco si muove compatto, tutti, anche chi non svolge un ruolo operative, devonoessere coinvolti nel crimine perche si possa saqqlare la loro determinazione nelperseguire Ie perverse flnalita della setta e nel contempo si rafforzi il comune vincolodi ornerta: I'azione tende simulare una morte per overdose verificatasi in luogofrequentato da tossicodipendenti, in una prospettlva dl depistaggio e dl eluslonedelle indagini, anche questa una costante. riscontrabile sia nella programmataesplosione del due ragazzi fattl salire su un'auto riemplta di petardi ia norte dlcapodanno cosl da sembrare un fatto accidentale, nel massacro dei due ragazzi,convinti di partecipare ad un nuovo rituale e fatti sparire in una fossa con ladiffusione della voce dl una fuga d'amore, rna anche nell'ornlcldlo dl Golaseccaquando iI VOLPE con I'aiuto della BALLARIN, su consiglio del "tecnlco" SAPONE,cerca di affondare nel Vil/oresi I'auto di Mariangela con tutte Ie sue cose per simulareun suicidlo e nell'induzione al suicidio dl Andrea BONTADE, -schiantatosi alia guidadella sua auto, dopo essere stato annientato pslcoloplcamente e fisicamente daumiliazioni e dalla proditoria somministrazione dl allucinogeni miscelati a sostanzealcoliche. Altra costante e la captazione dell'affidamento della vittima predestlnata,coinvolta in una situazione apparentemente arnlcale, fatta salire su una delle autodella compagnia di amici. stretta fra due di loro che Ie fanno bere da una bottiglia dlacqua il Valium con essa miscelato, per intontirla ed impedirle ogni posslbllita direazione al momento dell'iniezione letale con la siringa, preparata dal VOLPE sualtra autovettura.L'ldonelta del suindicati elementi a rendere la chiamata del VOLPE pienamenteprobante ai sensi deJl'art.192 co.3 cpp nei confronti degJi accusati, deriva dallaconsiderazione che, per giurisprudenza consolidata, la funzione processuale delriscontro, che pub consistere in qualsiasi elemento probatorio, non predeterminatonella specie e quallta, di natura sia rappresentativa sla logica, e quelJa diconfermare, anche indirettamente, l'attendlblllta della chiamata relativamente al fattostorico rlferlto e al coinvolgimento dell'accusato; non e quindi necessario che ifriscontro concerna direttamente it thema probandum, e tantomeno che conslsta inuna prova autonoma di colpevolezza, che renderebbe superflua la chiamata incorrelta (Cass, sez.V sent,20/4/2000 n.4888).Va anche ricordato che una chiamata in correlta come quella del VOLPE di naturadiretta, proveniente da soggetto, la cui accertata lntranelta al gruppo diappartenenza sla degfi accusati sia delle vittime e la cui confessata partecipazione aicrimini oggetto delle sue propalazioni, sono ampiamente giustificativi del patrimon