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Bestie Di Satana - Sentenza Appello Parte 3

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Trattasi.~i fonti di prova di sicura genuinita per iI contesto nel quale si sono

formate, che non lasciano spazio ad equivoci interpretativi quantomeno sulla

consapevolezza degli appellanti su quanta si andava da tempo=-1ramando in danno

d'eiaue ragazzi.

MAGNI parla in particolare del destino di Chiara da tempo segnato nel progetto

omicidiario del gruppo "io sape~alJ'inizio ... che dovevano fare gualcosa

alia Chiara ... so che volewano farla fuorL. .c'era in ballo gualcosa guella sera ...poi

quan 0 sono scomparsl 0 caplto ..e c e non S6 ne leva ar are neanc e ra no I",

Ieva a nguar 0 a sen e e_se-·· .-;-mrnurel1ne e peTS'onaggie-marplna Ie,

era' a conoscenza del progetto ornlclda, deve ritenersi che i com~onenti "storici" delgrupp'cr [EaNI~'·-ZAMPOttO-e-l'ii10NTERt)SSO - ai .qual! non solo i chiamanti in

correita rna anche diversi testi frequentatori occasion ali del gruppo attribuiscono un

ruolo di primo piano - fossero al corrente che la serata, si sarebbe conclusa conl'eJiminazione fislca dei due ragazzi. .-

In tal senso .depone anche la pretestuoslta delle loro comuni versioni

difensive, secondo Ie quall essi non avrebbera saputo, ne prima ne dopo l'ornlcldlo,

che VOLPE e MACCIONE avessero ucciso i due ragazzi, con la significativa

omissione di qualunque riferimento a SAPONE, che pure ha ammesso di essersitrovato nelle circostanze suI luogo del massacro, ma di nulla sapere perche dormiva Inella macchina del VOLPE, pretendendo di sostenere di non aver mai sospettato L t _ ,J'esistenza di una relazione tra la scomparsa dei due ragazzi e I'allontanamento dal

pub quasi contestualmente agli stessi di VOLPE, SAPONE, MACCIONE, mentre un

membra di secondo piano neUa setta come MAGNI 0 testimoni come DEL FIOL e .

TOlLiS Michele ebbero a collegare sin dall'inizio la sparizione del plugiovane e

dell'unica ragazza del gruppo, agli "amici" dagJi stessi freguentati.

A tali argamenti si aggiunge il dato del mantenimento stabile ed ininterrotto

dei rapporf tra i membri della setta per molti anni fino all'ornlcldlo PEZZOTT A, come

risulta dalle testimonianze LOMAZZf, PAVONCELLI, MONACO, nonche dalle

acquisite intercettazioni telefoniche ed ambientali, oltre che dagJi sms inviati daZAMPOLLO al VOLPE if giorno prima dell'omicidio (per domani tutto ok?).

Ne gli imputati hanno data una spiegazionne plauslblle aile qravisslme accuse

lora rivalte dai chiamanti in correlta, tali non potendo ritenersi I'accenno di

ZAMPOLLO e SAPONE alia gelosia di VOLPE per il feeling creatosi tra ciascuno dl

loro e la BALLARIN(!!},

Nef valutare l'attendlbilita delle chiarnate in correlta, convergenti in ordine alia

consapevole partecipazione di costoro aile riunioni nel corso delle quali venne ideato

e pianificato il duplice omicidio, non pUDneppure essere trascurata la considerazione

dei riferimenti fatti da alcuni testi - che ebbero ad allantanarsi dal gruppo prima che

degenerasse in setta - ad episodi sicuramente isoiati, rna estremamente inquietanti

e significativi de/l'inserimento organico degli stessi, al/'epoca, in un gruppo, le cul

caratteristiche di ornerta, rigido senso di appartenenza, utifizzo della violenza a fini

prevartcatorl ed adesione incondizionata, per quanto approssimativa, al culto di

Satana, eseludono che chi ne fosse entrato a far parte potesse ignorarne i plant

soprattutto S8 riguardanti I'aberrante soppresslone a scope punltlvo-dlmostratlvo-

rituale dl suol membri ad opera di altri; e MONTEROSSO tra guelli che ridono a

fronte della brutale aggressione subita dalla teste SAGGIORO ad opera di OZZY-

LEONI e quello che spiega al neofita GUERRIERI "Questa e una setta e da qui non

si pUDuscire tranne che da morti", mentre ZAMPOLLO aggiungeva "Se uno tradisce,

pUD passare un anno, 10, 20, ma nol ci saremo e gliela faremo pagare"; eZAMPOLLO che viene riconosciuto dalla teste FERRA tra il gruppo di "amici" visti

ridere al funerale di BONTADE; sono entrambi che insieme agli altri del gruppo,bloccano fisicamente iI teste STRANIERI per marchiargli sui polso una croce

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rovesciata can una lametta da barba arroventata e spengono Ie sigarette sui braccio

del teste BERNUZZI dopo che 1 0 stesso, avendo manifestato I'intenzione di

allontanarsi dal gruppo era stato morso a sangue da lEONI in pieno giorno,

ripetendo la frase "che sbaglia paga, chi tradisce muore"; entrambi parlana la sera

dell'omicidio can il padre dl Fabio senza dirgli che 1 0 stesso si era da poco

allontanato dal locale insieme a MACC/ONE, VOLPE e SAPONE, successivamente

partecipano alle visite a casa TOluS proponendo la tesi imprababile della fuga

sentimentale dei due ragazzi ucclsl ed avallando la falsa spiegazione della ferita al

polso di MACCIONE, come riferiscono non solo i chiamanti in correlta ma anche Hteste DEL FIOL, anche se ZAMPOllO sara poco dopo impossibilitato a proseguire

nel depistaggio per iI grave intervento chirurgico subito; ed entrambi fanno parte del

gruppo che neH'autunno 1998 spingono contro il muro iI padre dj Fabio, recatosi

ancora al Midnight alla ricerca disperata di notizie del figlio dopo una trasmissione

televisiva che se ne era occupata, ingiungendogli per bacca del lEONI di lasciarli in

pace; entrambi sono autori e destinatari delle telefonate intercettate dopo I'arresto di

VOLPE e successivamente di SAPONE, correttamente valutate in sensa accusatorio

nel contesto delle altre rlsultanze.

Entrambi infine, come LEONI - arrivato a dire alla madre di Chiara do po la sua

sparizione,che lei stava bene - osservano la consegna dl assoluto silenzio impartita

dagli esecutori materiali dell'eccidio, al punto di rifiutare di rispondere agli inquirenti

dopo essere stat! arrestati, per tutto H corso delle indagini preliminari, tenendo una

condotta processuale ben poco compatibile con quella di un ragazzo incensurato e

dalla vita apparentemente normale, che venga accusato ingiustamente

dell'aberrante e feroce omicidlo, risalente a diversi anni prima, in danno di a/tri due

ragazzi all'epoca assiduamente frequentati, i cui corpi erano stati fatti sparire in una

fossa all'uopo scavata, nel contesto di una setta satanica; ancora plu sorprendenteed lndlcatlvo della ersistente adesione ad un oscuro vincolo di 0 ". atto che

MONTEROSSO e ZA OllO, I qua I nelle scia urate . svolto uno slcuramente gregano a esrvo Ialtrui iniziative non s! fossero avvalsi dj

alcllno del rimedi de libertate revisti aalla Ie per ottenere iI riconosclmento della

laro-innocenza, a essi solo prociamata 1!;t~,:;Qffi'§1:!,ttf§B,p~,~~;jn'9H,~~,t8'!J,~§1~,>"djg.i.gg,i§i

~;~aiiijfi~/)'!Tti~~~i:~!t'lilfcontributo alia ricostruzione delle sciagurate \,IiCende in esame; ne alcun contributo eravvisabile nelle e,cil¢tli§[ggiQmi;l'i§PQJ1Jt§ng§)ifA11,~/);p;rJIJ)A;ggl,iQgB.8,git8?gi;"t§lj,sGritti;i)dt,e;ldl,g~f;JJ;;iluale dalla sua posizione dl· leader Cai"ismatiC6,Come ilsApONE aVe\lG--,percorso tutti I gradi del riesame, rna a differenza dl quest'ultimo, astenutosi in

questo grado da dichiarazioni, si e limitato a ribadire di essere state inglustamente

condannato per if suo modo anticonformista di vestirsi e per isuoi interessi musicali.

N e infine pUG dirsi inflclata da aprioristico convlncimento colpevolista la valutazione

operata dalla Corte dl primo grado nel ritenere prive di decisivo rilievo Ie confidenze

fatte dal MACCIONE al compagni di cella BUCCI e lEITIERI, Ogg6tto di

intercettazione ambienta/e, ove 1 0 stesso, sollecitato dalle domande di costoro

sembrerebbe negare if coinvolgimento e persino la consapevo/ezza del

MONTEROSSO e del 1 0 ZAMPOllO, trattandosi di dichiarazioni rese prima

dell'inizio della collaborazione del MACC/ONE, inquinata dai sospetti espressamente

manifestati da quest' ultimo circa la presenza nella cella di microspie e contraddetta

da altre dichiarazloni, anch'esse oggetto di intercettazione ambientale dl segno

opposto.

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Quanta aile mancate ri ste di cui si chiede conto in uesta sede da parte dellaifesa . I, .al quesito su cosa avesse fatto il gruppo di COS! grave da rrcorrere

-all'omicidio di due dei suoi membri per assicurare la sua sopravvivenza, una rispostaviene dalle eausali indicate, in termini pienamente compatibili e complementari, per I"

quanto gia· si e detto, nelle tre chiamate in correita, vale a dire iI dato acclaratodell'allontanamento di Chiara e delle incertezze dimostrate da Fabio nella "prova" del ~

primo aftentato alia vita di costel, e dena conseguente inaffldabllita degli stessi per iI I Irisehio che potessero comunicare ad altrl che "c'era di mezzo una setta" come riferitoanche dal GUERRIERI unitamente ai moventi "esoterici" da lui appresi dai membristorlci della setta; sussisteva inoltre la concorrente final ita verificare il Iivello di {adesione e resistenza al male raggiunto dai membri della setta nonche la capacita Idei capi di infJuenzare gli adepti trasformando in vittime sacrificali gli elementi plu !

deboli, e la flnalita di assicurare la compattezza interna del gruppo in un inscindibile /'legame di ornerta e di paura, derivante dalla consapevolezza di tutti imembri di averpartecipato alia congiura ordita per eliminare due di loro dimostratisi inadeguati,elevando nel contempo iI livello dei rituall satanici praticati dal gruppo, attraverso iI

sacrificio umano.

Quanto al rilievo della contraddittorleta dell'assunto relativo aWallontanamento dalgruppo di Chiara, la quale spontaneamente la sera dell'Aquatica si sarebbe unita agliamici "bidonando" iI suo corteggiatore MARVUlLi eon una scusa improbabile perdisdire l'impegno con lui in precedenza preso, ogni perplessita puo essere superatocon il richiamo aile dichiarazio ' adre~-della stessa, che confermano al-rlguar o Ie convergenti chiamate in correlta; quanto al nllevo che numerose eranostate Ie defezioni dal gruppo verificatesi senza alcuna conseguenza, va ricordato chesecondo Ie concordi dichiarazioni dei chiamanti in correlta con I'entrata del VOLPE ilgruppo sl chlude all'esterno, nessuno plu entra od esce, lATTANZIO si allontanasubito dopo essere stato avvertito da MACCIONE dell'imminente saito di qualitadella setta, impressionato dai rltl che vi celebravano, psicologieamente dlstrutto,

avendo assistito ai trattamenti subiti da chi tentava di ailontanarsi, sentendosicostantemente in pericolo per la frequente presenza di SAPONE con altri vlclno aliasua abitazione; egli riferisce anche il crudele trattamento punitivo, gia annotate intempi non sospetti dal padre di Fabio nelle sue agende, subito da BERNUZZI,morsicato senza preavviso ad un braccio a sangue dal lEONI, che incontrandalodigrignava i denti ringhiando; .altrettanto pUGdirsi per la SAGGIORO, che puressendo uscita sin dal 1996, aveva subito la via/enta aggressione fisica da lei riferitain dibattimento ed anch'essa riportata nei diari di Michele TOlLlS; il teste (STRANIERI ha riferito del rnarchlo satanico che gli e stato inciso sui polso con unalametta arroventata; anche per GUERRIERI e MAGNI si pe!}~6alia soppressione per I l 'prevenire if pericolo che gJi stessi potessero rivelare qLia'lcosa degli inconfessabili vsegreti della setta, dopo il loro allontanamento. .Quanto all'asserita inconqrulta del fatto che i tre concorrenti morali, pur non essendovincolati da problemi di orario e controlli farniliarl a differenza di alcuni di colore cheebbero a scavare la fossa in orario notturno, la rlsposta e plausibilmente fornita dalGUERRIERI, nel senso che tutti gJiaddetti allo scavo abitavano nelle vicinanze, ad {-eccezione di lui, che non rlusclva mai a sottrarsi aile imposizioni dei mernbrl dl splccodella setta e che ebbe a dormire a casa di BONTADE; la spiegazione trova indirettaeonferma anche nel fatto, riferito dallo stesso LEONI, che lui, alJ'epoca, era senzaauto perche gli era stata rubata e per questo usava it rnotorino di Chiara.

'y-a-.dj fondamento infine e la censura della Difesa lEONI di errata valutazione/lI'alibl'dallo stesso fornlto per i f primo pomeriggia del sabato 17/1 /8 , quando egli

s reb stato ininterrottamente al lavoro fino aile ore 20 e non avrebbe patutotrovarsi alia fiera di Senigallia a tramare I'omicidio dei due ragazzi, per disattendere il

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quale sarebbe stato dato maggior credito ad un teste lnaffldabile, in quantolicenziato per gravi violazioni dlsclpllnarl, rispetto a testi quallflcatl per Ie funzionidirettive svolte, lamentando che, per superare tali obiezioni la Corte di prime gradoabbia ritenuto irrilevante tale presenza.

r Trattasl di alibi non inatlaccabile perche Ie circostanze oggettive riferite dal teste

J LEPORE circa Ie caratteristiche ed i sistemi di controllo della METRO di CesanoI Boscone (area di mq.6.500, una decina di porte sempre spalancate per il continuoj afflusso di cllentl e personale, i'orario del caporeparto addetlo al controllo non copre'i I'intera giornata lavorativa) non possono essere considerate inattendibili per iI soloi), fatto che iI teste sia stato licenziato per motivi disciplinari, in quanta non smentite daaltre fonti, e fanno ritenere praticabile I'allontanamento di un dipendente duranteI'orario di lavaro, mentre la circostanza riferita dalla teste MERCATELLI, nel sensoche non risultano segnalazioni di casi di timbratura deJegataa terzi per eludere gJiorari di lavoro in tale sede.jion esclude che c ia possa essersi verificato.

Resta iI dato processuale della incontrovertibile convergenza delle trechiamate in correita, aile quali, come fa notare uno dei Difensori del LEONIriconoscendo I'inspiegabilita di tale convergenza, deve aggiungersi la dichiarazionedel MAGNI, circa /a presenza del medesimo nel primo pomeriggio alJariunione nellaquale venne comunicata che la buca era completata e, secondo iI programmaconcordato si poteva procedere; presenza non smentita neppure dalla timbratura delcartellino in dotazione, di cui alia produzione· difensiva, 90nsiderata la piena't;15mpatrbllrtadi un allontanamemo durante la pausa pranzo desumibile ddis anze I percorrenza (annotaz. Oi PG pro 0 a a PM e confermata dal testerfCHoC-CMARCOlLl); nonche da quanta riferita dalla teste ANTONINI, nel sensoche it lEONI ebbe a prelevare 1 0 scooter di Chiara, come era sollto fare senzachiedere nulla a nessuno disponendo delle chiavi e dei documenti, verso Ie 13,30-14, con if quale ebbe modo di allontanarsi alle ore 13,19 dalla METRO e farvi ritorno,dopo essere passato per Corsico, per timbrare iI cartellino aile 13,50 .

Va comunque condivisa la valutazione di irrilevanza della presenza alia tiera diSenigallia, an

e progettuale del dupJiceomicidio, a qagevolazione e copertura presso iI Midnight, a quella successiva dl sviamenta delleindagini. Risulta altresi provato iI contributo materiale del LEONI nella faseorganizzativa, in quanta la dichiaraziane di MACCIONE, nel sensa che egli quello

so pomeriggio si sarebbe recato a casa di Chiara per favorirne l'usclta endurla alia fiera di Senigallia, trova riscontro sia nella dichiarazione di VOLPE, aluale sembra "I,

/Va pertanto condivisa Ia conclusione, cui perviene la Corte di prime grado, nel senso G~che iI concorso riferibile a LEONI, ZAMPOLlO e MONTEROSSO segna tutti imomenti cruciali delJ'iter criminoso, dalla lunga fase ideativa ed organizzativa, finoalia fase successiva volta ad eludere all'esterno le indagini e ad imporre l'ornertaall'interno; i tre hanno condiviso con gJi altri l'inlziale progetto e la successivapianificazione, sl.soncadoperatl perche Ie vittime cadessero nella trappola mortaleda tutti preparata, hanno condiviso con VOLPE, SAPONE e MACCIONE'le orelmrnedlatarnente precedenti la consumazione dell'omicidio e poi Ia giornataseguente, allorquanda la pianificata opera di depistaggio prendeva avvioprotraendosi per oltre 6 anni.

L'incontrovertibile natura di gruppo del delitto esclude che Ia presenza/isilente' dei ~ ' jconcorrenti marali in tali fasi possa essere ridutlivamente qualiflcate ~omeJ:1eraconnivenza non punibile, comportando la confiqurabllita di un ~ributo

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·~a" i~; ;~~;~~ol~~ i~~~~~~~~:~~1!~r : ! i : :~~fn~~~df~o~pne~~~~~eov~n~~l

t~ i ! ' i l l ' :_ ; I 'L~t ; ;~~~·6r . t i i~~~L'appello nell'interesse del SAPONE, si fonda - oltre che sull'assunto indimostrato

che la chiamata in correlta sarebbe stata determinata dalla gelosia del VOLPE nei

confronti dello stesso per la BALLARIN, smentita dal protratto tentativo di questi di

tenere fuori da ogni responsabilita I'amico venuto in suo aiuto la sera dell'omicidio di

Mariangela, mentre gli altri due chiamanti si sarebbero allineati aile verita richieste

dalla Pubblica Accusa con domande suggestive - sulle sconcertanti dichiarazioni

della stesso SAPONE, nel senso che la sera del massacro di Fabio e Chiara

dormiva nell'auto del VOLPE, per cui non sarebbe in grado di ricordare cosa fosse

successo; dichiarazioni che non solo sono contraddette dalla precisione con la quale

egli seppe descrivere ai Carabinieri, nel verbale richiamato net corso

dell'interrogatorio reso al PM, i partico/ari di quella notte, peraltro riportando iI falso

alibi preventivamente concordato con i complici, ma che nella . loro assoluta

pretestuosita possono considerarsi sostanzialmente arnrnrssive della sua

partecipazione al delitto; partecipazione che in presenza dei numerosi elementi di

riscontro, a cominciare dal rinvenimento del pugnale spezzato di cui si era vantato

nel raccontare la violenza usata nel colpire Chiara, non puc ritenersi contraddetta

dal fatto che siano stati rinvenuti neJla fossa solo quattro guanti di lattice e non seL

Capo P

Passando all'esame dei motivi di appello concernenti ll fatto, cronologicamente di

pochi mesi successivo e strettamente connesso sotto i f profilo causale dell'induzione

al suicidio, deve rilevarsi che, a fronte dell'articolata motivazione con la quale lasentenza indica gli elementi idonei a confermare l'attendlblllta della chiamata in

correita del VOLPE anche su tale episodio - episodio che, non essendo stato

oggetto dell'incidente probatorio, e stato dallo stesso riferito in sede di esame

dibattimentale nel contraddittorio delle parti - in ragione dei numerosi, precisi ed

individualizzanti riscontri provenienti dalle dichiarazioni degli altri chiamanti in

correlta, dalle testimonianze, dai rilievi tecnici e dai dati /ogici desumibili dalla

versione ancora una volta parzialmente ammissiva del SAPONE, la Difesa dl

quest'ultimo si e limitata a proporre I'ipotesi alternativa che si sarebbe trattato di un

comune tragico incidente stradale causato dall'assunzione di droga, .

AI riguardo e sufficiente richiamare le convergenti dichiarazioni, provenientl dei

chiamanti in correlta circa il clirna di odic creatosi nei confronti del BONTADE per itsuo "tradimento" con espllciti propositi di ritorsione espressi da SAPONE, Ie

umillazioni, iI martellamento psicologico e 1 0 sfruttamento economico dallo stesso Lsubito da parte dei soggetti dominanti nella setta soprattutto VOLPE e SAPONE, che

gli continuavano a ricordare minacciosamente la sua mancanza di coraggio, Ia sua !

lndeqnlta ed ll suo tradimento, annebbiandogli contemporaneamente la mente con la \._

somministrazione a sua insaputa di sostanze allucinogene misce/ate a sostanze

alcooliche, sino a renderlo in certi momenti "una larva" secondo la definizione della

teste LOMAZZI, /'esp/icito invito minaccioso rivoltoqll, I'agghiacciante frase attribuita

nquidatE~'c6me inattendibili In base al generico assunto che si tratterebbe di

rielaborazioni successive condizionate da campagne di stampa - circa la prudenza

persino eccessiva del BONTADE, neopatentato, nella guida, il suo stato di

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abbattimento psicologieo e di paura nei mesi precedenti la morte riferito dai farnillarl,che hanno confermato anehe I'ammanco di rllevanti somme di denaro coristatatodopa "!'incidente", la presenza di VOLPE e SAPONE, da quest'ultimo non negata,Jelle ultlrne ore di vita del ragazzo, Ie risate durante il funerale da parte degli "amici",la inquietante frase riportata nel diario di Mariangela sull'episodio, sono tutti elementi

che forniscona un adeguato riscontro individualizzante alia chiarnata in correita delVOLPE a carico del SAPONE e che consentono di ritenere la sussistenza degliestremi del reato contestato.

Capi A-B-C-D

Anche per i rnotlvl d'appello in punto responsablllta e qualificazione giuridica svoltlnell'interesse del SAPONE e della BALLARIN per /'omicidio di Golasecca va rilevatoche nessun argomento logico 0 dato probatorio lvl contenuto puo compromettere Iaricostruzione operata nella sentenza impugnata con piena aderenza aile acquisiterisultanze processuali ed esaustiva mativazione, al richiamo della quale ci sipotrebbe limitare in questa sede considerando Ia totale inconsistenza dellaricostruzione alternatlva prospettata dalla Oifesa in termini di tentata rapina finitatragicamente posta in essere dal VOLPE, con la rappresentazione dellaincontrovertibile presenza dei suddetti sulla scena del delltto, come di due spettatori,vicinissimi tra loro rna ehe non s t vedono e non si sentono, terrorizzati dal delirioomlclda dl questi e pertanto incapaci di assumere utili iniziative; ricostruzionealternativa illogica, inverosimile, in alcuni punti essenziali neppure corrlspondenteaile inattendibili versioni degli imputati e comunque smentita in atti.

Secondo tale ricostruzione la sera del 24/1/2004 VOLPE avrebbe convocatoMariangela con una scusa, per continuare ad estorcerle denaro, come era solito fareanche dopa I'interruzione della loro relazione sentimentale, in quanto 1 0 state di

tossicodipendenza suo e della BALLARIN aveva azzerato Ie loro risorse economichee la rapina nei confronti degJi spacciatori marocchini aveva prodotto soloJ'impossessamento dl cocaina; accoglieva Mariangela impugnando il revolver equando lei, esasperata dLfronte all'ennesima pretesa di denaro si sarebbe ribellatacon un gesto di inaspettato reazione, l'avrebbe colpita; la BALLARIN non erapresente e, sopraggiunta, erede, toccandola, che Mariangela sia morta, quindi vienecondotta dal VOLPE nella serra a scavare la buca, ove sl sarebbe trattenuta non saper quanto tempo essendo imbottita di droga e Tavor, senza accorgersi dell'arrivoallo chalet di SAPONE - fatto oqqettivarnente accertato ed incontroverso; quindi,andato via SAPONE, avrebbe aiutato VOLPE a trasportare iI corpo, apparentementesenza vita, nella serra, caricandolo sulla carriola e poi trascinandolo sino alia buca:

poi, sempre seguendo gJiordini di VOLPE, ehe ad un certo punta avrebbe coJpito abadllate il visa di Mariangela imprecando contro di lei perche aveva aderito alia suarichiesta di raggiungerlo, Ia BALLARIN puliva i locali e si metteva alia guida dell'autodi Mariangela per portarla ai canali; non aveva chiamato soecorsi percheterrorizzata, avendo sperimentato, dopo aver visto 1 0 sparo ricevuto in visa daMariangela, cosa significava non ubbidire at VOLPE, che aveva anche sparato indirezione dell'auto da lei occupata, desistendo solo al pensiero di non essere ingrado da solo di disfarsi dell'auto di Mariangela. Anche SAPONE, giunto allo chaletpensando che la richiesta di aiuto del VOLPE fasse connessa al suo usa eccessivodi droga, dopa aver appreso da questi di aver sparato a Mariangela e vedendo aterra iI "fagotto nero" coperto da una tenda sotto la quale si trovava il eorpo dellastessa apparentemente senza vita, non avrebbe chiamato i soccors! ne avvisato Ie

Forze dell'Ordine, perche terrorizzato dali'atteggiamento minaccioso del VOLPE, che

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1 0 avrebbe accolto impugnando un fucile, col quale avrebbe sparato in alto plu volte,e avrebbe solo voluto andarsene via.

Tale ricostruzione, volta a suffraqare le richieste subordinate di riqualiftcazionegiuridica in termini di ornlcidio colposo e di favoreggiamento delle imputazioni di

ornicldlo ed occultamento di cadavere, nonche ad escludere I'aggravante dellapremeditazione e qualunque collegamento del fatto can Ie ftnallta della setta, oltreche a rendere credibile la versione concordemente proposta a reciproca coperturadal SAPONE e dalla BALLARIN nel senso che quella notte non si sarebberoincontrati pur essendo entrambi contemporaneamente presenti per almeno un'ora ernezza al piano terra e nell'area della chalet, non solo presenta numerosi elementi dlillogicita, rna e smentita dalle stesse dichiarazioni di quest'ultima che non ha maiparlato dl minacce 0 richieste di denaro quando, nei primi interrogatori avevasostenuto di aver udito iI diverbio tra VOLPE e Mariangela che precedeva il colpo dipistola, ne ha mai parlato del protratto inverosimile intervallo di tempo -corrispondente all'ora e mezza di presenza del SAPONE nello chalet - durante ilquale lei sarebbe stata relegata non si sa per quale ragione nella serra 'a scavare labuca, avendo invece sempre descritto senza soluzlone di contlnuita la sequenzadegli accadimenti successivi allo sparo: lei portava la carrlola, col VOLPE caricavanoil corpo di Mariangela e 1 0 trasportavano alia serra ove 1 0 seppellivanosommariamente. La BALLARIN descrive inoltre un VOLPE sconvolto "nel panlco",dopo aver colpito Mariangela, lncapace di organizzare freddamente if da farsi, e nonha mai negate quanto riferito dal VOLPE nel senso che lei stessa avrebbe visto deimovimenti del corpo sernisepolto di Mariangela 0 del vapore acqueo come serespirasse, anche se ha cercato di ridimensionare tali dichiarazioni asserendo diaver creduto fossero delle allucinazlonl: precisazione quest'ultima che non consentecerto di aderire alia richiesta della Difesa di derubricazione del contestato concorsoin omicidio nell'ipotesi colposa.

La BALLARIN neppure nel corso del suo esame dibattimentale ha accennato aminacce 0 richieste di denaro da parte del VOLPE a Mariangela da lei percepitementre sorseggiavano insieme 1 0 spumante prima del colpo di pistola; mentre,contrariamente all'assunto della Difesa appellante, i genitori di Mariangela hannonegate che vi fossero state da parte della ftglia corresponsioni dl denaro al VOLPE,a partire dall'estate precedente quando la stessa aveva deftnitivamente interrottoogni rapporto col VOLPE in coincidenza dell'inizio della convivenza di questi con laBALLARIN, rispedendogli anche it pitone da lui a suo tempo avuto in regalo, edaveva rivolto altrove i suoi interessi lavorativi e sentimentali.Ne risponde alia realta processuale iI fatto che il foro rilevato sui tetto dell'auto diMariangela fosse state determinato da un colpo di pistola, trattandosi del segno

lasciato dalla caduta del rastreIIa, rinvenuto spezzato nella stessa auto, come daaccertamento tecnico in attl.

rI

~l

Si rinvia all'arnpla motivazione svolta in sentenza per dar canto dell'lnattendibilitadella concordata versione di reciproca copertura degli imputati, con riferimentosoprattutto al tenore delle intercettazioni ambientali delle conversazlonl intrattenutedai due con i familiari ed alia deposizione della convivente del SAPONE, alia qualequesti, al suo ritorno a casa, aveva detto di aver visto anche la BALLARIN; del tuttoincredibile e poi la tesi pervicacemente sostenuta da quest'ultima di non essersi resacanto della presenza del SAPONE, che a sua volta ha negato di averia vista -evidentemente nell'intento di screditare Ie dichiarazioni accusatorie del VOLPE,intento esplicitato nelle conversazloni oggetto di intercettazione ambientale -nonostante questi fosse giunto nel silenzio della notte can iI suo furgone allo chaletdopo due telefonate del VOLPE e si fosse trattenuto, a pochi metri di distanza dalla

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serra, ove si sarebbe trovata la BALLARIN, per oltre un'ora e mezza: ne tale tesi puc

trovare giustificazione nelle condizioni psicofisiche della BALLARIN, che e stata in

. grado di raccontare fin nei dettagli la sequenza degJi accadimenti, e che gia la sera

del suo ricovero veniva dimessa in perfette condlzlonl, come risulta in atti.

Decisivi per contra per affermare la responsablllta deg/i imputati sono, per quantoriguarda quest' ultima le sue stesse dlchlarazionl aventi costantemente, nonostante fa

varieta di versioni, natura confesso ria, costituendo nei contesto delle altre risultanze

processua/i, pieno riscontro alia chiamata in correita del VOLPE, ad iniziare dalle

frasi da lei rivolte alla madre del VOLPE a poche ore dall'omicidio; e, per quanta

riguarda il SAPONE, iI data aggettivo emerso dagli accertamenti biologici e

dattiloscopici - tracee ematiehe non visibile a occhio nudo della PEZZOTT A

riscontrate sui giubbotto sequestrato in occasione del suo arresto e sue impronte

digitaJi sui sacchetto contenente gli effetti personal! della vittima destinate ad essere

affondate nel canale con la sua auto - dato di per se sufficiente a provare la

presenza del SAPONE nello chalet la notte dell'omicidio ed iI suo contatto fisico con

la vittima nei termini indicati dal chiamante in correlta,

II trattamento sanzionatorio

L'appello del PM, volto ad ottenere I'esclusione delle attenuanti generiche concesse

ai tre concorrenti rnorali, merita accoglimento solo nei confront; del LEONI in ragione

_ del ruolo di indiscusso leader-carisrria1iro., attrlbuttoqli.da nUrJ)erose fonti all'interno

della setta, non anche nei confronti di MONTEROSSO e ZAMPOLLO

esclusivame nte per iI motivo chem().!1/.g~B;.;[email protected]~n@'{~99iB9.r<r.te.';.fCl.pp§i~18P~·8ip.Oi

• • t ! ~ I ; I ~ i i t ! t t ! ' ! ! t : : ~ ! ! ! '~ ! ! ' ! i i ~ ; if i§19geipsicologic8>praticatahella setta in danno del soggetti plu giovani e fragili del

.. gruppo, e I'esecuzione dei crirnlnl in tale contesto maturati.

Le acqulslte risultanze, per vero, non consentono di rawisare alcun data di

valutazione positiva, idoneo a giustificare if riconoscimento di tali attenuanti, tenuto

conto della incommensurabile gravita dei fattl, della notevole lntenslta del dolo,

dell'abnorrnlta dei motlvl a delinquere, della rilevante capacita crlrnlnale, della

condotta precedente, contemporanea e susseguente ai delitti, connotata da estrema

freddezza e determinazione, da assoluta indifferenza prima ancora che morale,

emotiva, difronte all'altrui dolore, nef perseguire con deliberata strategia, la

realizzazione del delitto perfetto con i l massacro, pianificato accuratamente anche

nella fase dl depistaggio, di due giovani da tempo appartenenti al lora gruppo, dopa

l'insuccesso dei due tentativi di omicidio di poco precedenti.

Non diversa la valutazione del comportamento processuale, connotato dall' assenza

di qualunque forma di apertura alia verlta e resipiscenza, anche nel presente grado

di giudizio avendo tutti negato I'evidenza can Ia reiterazione delle indicazioni

rnlstlflcatorie gia proposte al genitori delle vitti me.

/ !

' i . ' Nessun rilievo per contro puc assumere il dato, valorizzato in termini positivi dalla

~

Corte di primo grado, della mancata parteclpazione alia materiale esecuzione del

I duplice efferato omlcidlo ovvero allo seavo della fossa, dato denotante anzl unaf maggior spregiudicatezza e capaclta dei concorrenti moral! di indurre altri 0 d!

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rafforzarne la determinazione ad esporsi ai rischi ed afl'impegno non solo fislco e ditempo richiesto da tali operazionl, anche per precostituirsi un alibi reciproco, facendopubblicamente notare la loro presenza al pub durante il massacro; mentre ifcontributo morale fornito ai tre esecutori materiali, condividendo can gli stessi e canIe vittime Ie are immediatamente precedenti gJi ornicidi, nonche assicurando una

copertura durante I'esecuzione e garantendo if successlvo sostegno connesso aliaprogrammata ed effettivamente attuata opera di depistaggio viene condivisibilmentericonosciuto dalla stessa sentenza essere stato della "massima rilevanza eziologia".

; 'f . ? ~ f 0 ( m E ; § ~ I ,come per ZAMPOLLO va inoltre considerato iI ruolo fattiYQ dai medesimisvelte, avvalendosi del particalare rapporto di "amicizia" secondo la pragrammata ,;

organizzazione dell'eccidio, nel candurre Ie JiuELJlittJme-J*8aesttftate--al-I'l:J0§G--d'~~

, T " " ' " c , , a , n , ' , tr ? , . C ? g ; , e ? I ~ [ p - " , : : :' '' '' '' " . ,c , . . ' " r , . " " " , ~ , , ; ! ; " ~ ' R ? = ; : t ~ ~ : : ; ~ ! , , : ~ ~ : : I : , : , : ; : : ; : : : ~ : s s i o n e .M & ~ ( ; l» j i l tg . R l > O Ippcne;,;are,r/J/'8nIJ"lQ,!an~~~E3r@,ac;aS-~<(3f;llar?}iIINseconda Fable, nen uconfronti del quale svolgeva anche operadi conviriCirilento, come testimaniato daigenitori, a riscontro delle convergenti chiamate in correita,

La valutaziane negativa con riferimenta a tutti i parametri previsti dall'art.133 cpimpone l'adozlone del criterio di equivalenza, nel ricanoscimento a ZAMPOLLO eMONTEROSSO delle attenuanti generiche esclusivamente per if ruolo gregaria, matutt'altro che insignificante, dag/i stessi svolta nelle circostanze dei delitti enell'ambito del gruppo; mentre, iI diverso apporto contrfbutlvo addebitablle al primo,per la canduzione di Fabio sui luogo dl incontro del gruppo ove avrebbe avuto inizioI'esecuzione del piano dellttuoso, e la posizione piu defilata del secondoprocessualmente emersa nelle vicende del gruppo e nelle circostanze, essendo egligiunto al pub in tarda serata, poco prima dell'allontanamento delle due vittime e deiloro assasslnl, impone dl differenziare la determinazione della pena base.

Quanto aile richieste difensive vanno disattese quelle concernenti I'esclusione per iconcorrenti rnorall delle contestate aggravanti e I'assoluzione dal reato disoppressione dl cadavere, considerato che I'accertata ideazione e progettazionedelJ'assurda e crudele ucclsione dei due ragazzi con Ie modallta di un sacrificioumano e di un delitto perfetto, prevedeva anche la sottrazlone del cadaver] ad ogniricerca, perdurata per anni sino alia confessione del VOLPE, presentando Ieconnotazioni della premeditazione e dell'efferatezza, ed e addebitabile a tutti, inparticolare ai membri "storlci" della setta, in quanta pianificata nel corso di numeroseriunioni, senza la manifestazione di dissenso alcuno.

Tra Ie ragioni per Ie quali non pUG essere ricanosciuta la diminuente del ritaabbreviate a favore di ZAMPOLLO, indicate nella sentenza impugnata,

assolutamente ostativa e la considerazione dell'assaluta inutilita ed lmpratlcabllltadeJl'accertamento tecnico sull'Idonelta della condotta contestata a! capo N, al qualeera stata subordinata la richiesta del rita speciale.

Priva di fondamento e anche la richiesta di riconosclmento di lnferrnita mentale per iI

LEONI iI cui percorso esistenziale, quale e processualmente emerso, non haevidenziato stati di alterazione pslchlca apprezzablli in termini dl vizio parziale 0

totale di mente, non desumibile neppure, come dedotto dalla Oifesa, dalJa graveanornalla di alcuni suoi comportamenti; la stessa CT della Oifesanon ha evidenziatoindicatori di patologia mentale potenzialmente incidente sulrlmputabilita, ne rilevanterisurta if riferimento alia problematiclta del suo vissuto e alia traqlclta delle sue

vicende familiari che possono aver determinato II diagnasticato disturbo dipersonalita complesso, perche privo delle connotazioni di gravita e di idonelta

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causale, richieste dalla giurisprudenza della Cassazione per far rientrare un taledisturbo nel concetto di malattia mentale.

Analoghe considerazioni vanno fatte per la richiesta di riconoscimento della parzialeinferrnita mentale di MONTEROSSO, rinviandosi all'ampia motivazione dellasentenza di primo grado sui punto, che non e stata oggetto di speciflcl argomenti dicensura da parte della Difesa appellante.

Pertanto, ritenuta la responsablllta di LEONI, ZAMPOLLO e MONTEROSSO ancheper i reati sub M-N, ritenuta la continuazione con i reati sub I-L, determinatoI'aumento a tale titolo da effettuarsi sulla pena per il reato plu grave in misura di anni

1 di reclusione per ciascuno di essi con l'aumento dim~si .. . p ( 3 T . .ICl88:nti.n~Cl?i8n.~

'r ati, la pena per i suddetti va ridete,+hinatacomedi seguitOindicato: ..... ..

per LEONI ergastolo con isolamento diurno per mesi 9, secondo questa ealeolo: p.b.dell'ergastolo per I'omicidio plu grave+anni 2 per il concorso formals eon I'altro

omicidio(capo I)+anni 2 mesi 3 (capi M-N)+ anni1 (capo L), unificati in continuazione;per ZAMPOLLO anni 29 mesi 3 di reclusione: pb.comprensiva del concorso formaleanni 26 (capo I: 24+2)+anni 1 per i f capo L+anni 1 per capo M+anni 1 mesi 3 per ilcapo N (annl 1+ mesi 3 per la continuazione interna contestata relativamente aliadetenzione di eroina);per MONTEROSSO anni 27 mesi 3 di reclusione, partendo da una pena base perI'omicidio plu grave sub I di anni 22 e eon gJistessi aumenti indicati per ZAMPOLLO.

Per SAPONE, tutt'altro che lrnrnotlvato, come sostiene la Difesa senza peraltroaddurre alcun elemento di valutazione positiva, il diniego delle attenuanti generiche,che qui si conferma soprattutto tenendo conto del rilevantissimo spessore criminale

della stesso per1 0sconcertante grado di perversione, ferocla, sadismo, indifferenza (ed anzi compiacimento per Ie sofferenze altrui, manifestato nei delitti di cui e

sempre stato protagonista, quale mandante ed esecutore nel suo ruolo di bracclo i lviolento della setta, eon funzioni di arruolatore di nuovi adepti e di "tecnico" nel L~

valutare l'ldonelta e il grado di aberrazione dei comportamenti degli adepti; rna anchetenendo conto del mistificatorio e sprezzante comportamento processualecostantemente da lui tenuto, fornendo spiegazioni assurde in ordine ai fatti materialiche non poteva negare, nel ribadire che lui non ha mal saputo, vlsto 0 sentito nulladelle sciagurate vicende che 1 0 hanno visto protagonista, e eercando dl inquinarecostantemente la verita processuale.

Va dlsattesa la richiesta di rieonoscimento del vincolo della continuazione fra i due

episodi omicidiari e reati connessi, richiesta invece accoglibile con riferimento ai duetentativi ed al duplice omicidio sub M-N e I-L, stante la contlqulta temporals, l'ldentltadel movente e delle vittime; quanto al due episodi omicidiari non e sufficiente if datodella riconduclblllta degli stessi ad un movente di gruppo riconduciblle alJasetta delle"bestie di Satana", in difetto del requisito dell'unlclta del disegno criminoso, alia cuiconfigurabilita sono ostativi sia il dlvarlo temporale, sla Ie modallta esecutive, sia Ieflnallta perseguite nelle relative circostanze: fra i due ornlcidl intercorrono plu di seianni, iI primo dupllce omicidio avvenuto di notte, in un bosco, can la luna piena, conarmi bianche, con 1 0 sgozzamento finale delle vittime e con I'occultamento di ognitraccia dei lore corpi secondo Ie modalita di un aberrante rito sacrificale, e stateaccuratamente pianificato per reallzzare un delitto perfetto: mentre iI secondo e state

approssimativo ed improvvisato nella sua esecuzione, verificatasi all'internodell'abitazione occupata dal VOLPE e dalla BALLARIN, che vengono subito arrestati;

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e stato impasto a! VOLPE in quanta responsabile del rischio al quale egJi avevaesposto l'lnteqrita della setta rivelando alia PEZZOTTA alcuni dei misfatti maturati, all'lnterno della stessa, con la conseguente possiblllta di iniziative delatrici da parte diquest'ultima connessa al suo definltlvo distacco dal VOLPE; l'azione lnlzla con unmaldestro colpo non mortale da arma da fuoco, seguito da colpi di badile inferti dal

SAPONE - intervenuto da "tecnico" a controllare la carretta esecuzione dell'ordinedella setta - ad un corpo ancora vivo, semisepolto nella serra adiacente I'abitazione,in una tragica sequenza da film dell'orrore.

Pertanto, ritenuta la responsablllta anche per i reati di cui ai capi M ed N, ritenuta lacontinuazione di questi con i reati di cui ai capi I-L, quantificato I'aumento a taletltolo in misura corrispondente a quello determinato per iconcorrenti, va confermataper SAPONE la condanna all'ergastolo, aggravato dall'isolamento diurno per mesi18.

La sentenza va riformata nei confronti della BALLARIN in accoglimento dellerichieste del PG di udienza can il riconoscimento del vlncolo della contlnuazlone, tra

tutti i reati alia stessa addebitati, potendosi ritenere la rapina funzlonale all'omicldloconsumato la sera successiva, mentre va respinta la richiesta della Difesa diriconoscimento della prevalenza delle gia concesse attenuanti generiche, dellaparziale lncapaclta di intendere e di volere, di rideterminazione della pena, per Ieragioni indicate nella sentenza impugnata con motivazione da ritenersiintegralmente richlamata ed oggetto di censura da parte della Difesa solo conriferimento alia disattesa ricostruzione della vlcenda prospettata negIi atti di appello.

Anche in questa sede dalla BALLARIN non e venuto un segno di ripensamentocritico delle vicende oggetto di questa giudizio, come ricostruite nella sentenzaimpugnata; a fronte dell'ampia motivazione, con la quale si e dato canto del

contributo attivo e consapevole addebitatole nella predisposizione dell'agguato aliaPEZZOTTA, nel procurare la carriola per i J trasporto, nell'interramento del corpodella stessa, ancora viva, della quale lei stessa segnalava i movlmentl agonici; dellasua indifferenza, nell'omettere qualunque gesto di pleta a tentativo di interrompereI'iter criminoso con la prestazione 0 una ricerca di aiuto, assistendo inerte ai brutalifendenti inferti al viso della vittima, manifestando la sola preoccupazione di ripullre lascena del crimine e fame sparire ogni traccia, la BALLARIN non si e mal discostatadalla insostenibile versione di copertura delle responsablllta del SAPONE,dimostrando di aver preso solo in parte Ie distanze dal proprio vissuto.

/,

Quanta all'attenuante ex art.114 cp, chiesta per iI concorso nella rapina sub G, perescluderla e sufficiente rilevare che si e trattato di azione concordata anche dalla

BALLARIN, la quale ha anche ammesso che I'inziativa di prendere la pistola a casadel padre proprio per fare la rapina era stata sua.

II diagnosticato disturbo dipendente di personalita, concomitante con un disturboborderline, risulta dalla stessa CT dl parte aver solo agevolato la partecipazione aicomportamenti criminosi del VOLPE, avendo la BALLARIN costantementeconservato un'autonoma capacita decisionale - come gia detto, si attribuisceI'iniziativa di sottrarre la pistola a casa del padre e di trovare il sistema pertrasportare if cadavere di Mariangela in serra per la sepoltura - le sue facoltacognitive, intellettive e volitive sono sempre rimaste integre, come risulta dal fattoche la BALLARIN non ha mai data segni dl alterazione della struttura del pensiero 0

manifestato condotte indicative di disturbo pslcotlco.

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La pena alia stessa inflitta va pertanto rideterminata in anni 23 di reclusione,. COS!

calcolata: pb anni 21, ai quali va agglunto I'aumento gia stabilito per i reati sub B-C-D

di anni 1 e I'aumento, anch'esso di anni 1 tenuta canto della continuazione interna,

per la rapina sub G.

Va infrne data atto della revoca nei confronti della stessa della costituzione di Partecivile dei familiari di Mariangela PEZZOTTA, a favore del quali va disposto il

dissequestro e la restituzione degli oggetti dl pertinenza della vittima.

La sentenza va confermata in ogni altra parte, in particolare per quanta riguarda Ie

statuizioni civili, can conseguente condanna degli imputati alia rifusione delle spese

processuali sostenute in questa grado di giudizio dalle costituite Parti clvlll, nei

termini precisati in dispositivo.

Tutti gli imputati, ad eccezione della BALLARIN, vanna condannati in solido al

pagamento delle spese di questo grado di giudizio

Ricorrono i presupposti per la fissazione del termine di gg.90 per iI deposito dellamotivazione.

P.Q.M

letti gli artt.S92-60S cpp,

in parziale riforma della sentenza della CORTE d'ASSISE di BUSTO ARSIZIO in

data 31/1 /2006, in parziale accoglimento degli appelli del PM e dl BALLARIN

Elisabetta, cosl provvede:

1) riconosciuta la continuazione fra tutti ireati contestati a BALLARIN Elisabetta,

ridetermina la pena inflitta nei suol confronti in quella di anni 23 di reclusione;

2) dichiara Nicola SAPONE, Paolo LEONI, Marco ZAMPOLLO, Eros

MONTEROSSO, colpevoll dei reati di cui ai capi M ed N, ed escluse Ie

attenuanti generiche concesse a LEONI, ritenuta la continuazione can i capi Ied L, nonche per SAPONE anche can if capo P,

RIDETERMINA

la pena inflitta al LEONI in quella deU'ergastolo, con isolamento diurno per mesi 9;

la pena inflitta a ZAMPOLLO in quella di anni 29, mesi 3 di reclusione;

la pena inflitta a MONTEROSSO in quella di anni 27, mesi 3 di reclusione;3) dlchiara LEONI in stato di interdizione legale;

4) dispone la pubblicazione della sentenza di condanna a carico di Paolo LEONI

mediante affissione nei Comuni di Busto Arsizio, Somma Lombardo e Corsica,

nonche la pubblicazione, una sola volta e per estratto, sui quotidiani La

Prealpina, La Repubblica, II Corriere della Sera;

5) condanna gli imputati SAPONE, LEONI, ZAMPOLLO e MONTEROSSO, in via

solldale tra loro, al pagamento delle spese processuali del grado;

6) revoca la condanna di BALLARIN per quanto riguarda Ie statuizioni civili;

7) condanna SAPONE al pagamento delle spese processuaJi so.stenute dalle

Parti civili PEZZOTIA Silvio e PE Annamaria, di quelle sostenute dalle Parti

civiJi BONTADE Giuseppe e BASSETTI Annamaria, difese dall'avv, COSCO,

liquidate in complessivi eura 1.500,00 pili IVA e CPA; nonche al pagamento

delle spese sostenute dalla Parte civile BONTADE Gianluca e PEZZOTTA

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Marina, difese dall'aw. ARRIGONI, liquidate in complessivi eura 1.000,00 piu

IVAeCPA;

8) condanna SAPONE, LEONI, ZAMPOLLO, MONTEROSSO, in solido tra loro,

al pagamento delle spese sostenute dalle Parti clvill MARINO Savino e

ANTONINI Pasqualina, difese dall'aw. GALLO, liquidate in euro 1.000,00 piD

IVA e CPA, nonche di quelle sostenute dalle Parti civili TOLLIS Michele,

Giuseppe, Annamaria e NUZZO Elena, difese dall'aw. BERETTA, liquidate in

euro 2.000,00 piu IVA e CPA;

9) dispone iJ dissequestro delle case di pertinenza di Mariangela PEZZOTIA e

la restituzione aile Parti civili PEZZOTT A e PE;

10) Conferma nel resta l'impugnata sentenza;

11) Assegna iI termine di giorni 90 per iI deposito della sentenza.

Oeciso in Milano iI 15/5/2007

PRESIDENTE

(dr.Sergio VAGUO)

D e p o s i t o f a n e l l a C a n c e l l a r i a d e n a

C O R T E A S S I S t A P P E l L O 0 1 M ! L A N O o g g i

Milano, 2 5 L U G . 2 0 0 7

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