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Bilancio Sociale 2007

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Bilancio Sociale dell'Associazione Pozzo di Giacobbe

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2007BILANCIO SOCIALE

Associazione di Volontariato “Pozzo di Giacobbe” onlusVia Fiume, 53 - 51039 - Quarrata - Pistoia Tel./Fax 0573/739626 [email protected] www.pozzodigiacobbe-onlus.com

2007BILANCIO SOCIALE

Pozzo di GiacobbeAssociazione di Volontariato

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BILANCIO SOCIALE 2007

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Gruppo di redazione:

Rosanna Attanasi, Arianna Baldi, Giuditta Biancalani, Valentina Chericoni, Rossano Ciottoli, Alessio Frangioni,

Emiliano Innocenti, Annarita Naselli, Assunta Parisi.

Supervisione esterna: Riccardo Bemi (Associazione INTESA)

Impaginazione ed elaborazione grafica:

Rossano Ciottoli

Disegni: Annarita Naselli

Stampa: Tipografica Pistoiese

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE”

Il Bilancio Sociale del Pozzo di Giacobbe rispetta l’ambiente perché è stampato su carta riciclata.

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BILANCIO SOCIALE 2007

INDICE Lettera del Presidente pag. 8

Valutazione dell’esperto pag. 10

L’IDENTITA’

1. La storia pag. 14

2. Valori, Missione, Visione pag. 20

3. Organizzazione pag. 22

3.1 Assemblea dei Soci pag. 22

3.2 Consiglio Direttivo pag. 23

3.3 Gestione operativa pag. 24 3.4 Volontariato pag. 25

GLI INTERLOCUTORI

1. Mappa degli interlocutori pag. 30 2. I nostri interlocutori pag. 31

2.1 Interlocutori interni pag. 31

2.2 Interlocutori esterni pag. 32

3. Visti con gli occhi degli altri pag. 37

LE ATTIVITA’

1. Bisogni primari pag. 43

1.1 Banco Alimentare pag. 43

1.2 Distribuzione di vestiario e mobilio pag. 44

2. Bisogno di integrazione, lavoro, casa pag. 45

2.1 Centro d’Ascolto pag. 45

2.2 Progetto “S.A.L.T.I.” pag. 47

2.3 Corsi di italiano pag. 48

2.4 Internet per i migranti pag. 49

2.5 Autocostruzione associata pag. 49

3. Bisogno di sostegno alle famiglie pag. 51

3.1 Centro per minori di Quarrata pag. 51

3.2 Centro per minori di Signa pag. 52 3.3 “Stanzattiva” per i bambini più piccoli pag. 53

3.4 Centro Estivo “Luglio Insieme” pag. 54

3.5 Accoglienza dei bambini negli ultimi dieci anni pag. 54

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE”

4. Bisogno di sostegno ai giovani pag. 56

4.1 Centro di aggregazione giovanile pag. 56

4.2 Percorso Nazionale “Albachiara” pag. 58

5. Bisogno di formazione pag. 59

5.1 Corsi di formazione per Volontari pag. 59

5.2 Formazione Caritas per il Servizio Civile pag. 60

6. Bisogno di prevenzione pag. 61

3.1 Sicurezza stradale pag. 61

3.2 Educazione alla legalità pag. 62

L’ECONOMIA

1. Entrate e uscite pag. 65

1.1 Entrate pag. 65

1.2 Uscite pag. 65

2. Ricchezza prodotta e distribuita pag. 67

2.1 Fonti di “finanziamento” pag. 67

2.2 “Investimenti” pag. 68

3. Evoluzione storica delle risorse pag. 69

4. Alcune considerazioni pag. 71

Appendice

Verso il Bilancio Sociale 2008 pag. 75

Questionario di valutazione del Bilancio Sociale 2007 pag. 77

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BILANCIO SOCIALE 2007

BILANCIO SOCIALE 2007

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE”

LETTERA DEL PRESIDENTE Ciò che da sempre contraddistingue il Pozzo di Giacobbe è la sua volontà di cre-

scere.

Parlo di crescita in termini di servizi sul territorio, ma anche di crescita del

gruppo dei volontari ed educatori che con slancio ed entusiasmo hanno voluto e

realizzato questo Bilancio Sociale, consapevoli di realizzare un mezzo utile per

capire e far capire meglio quello che siamo e come operiamo.

E’ stato questo un esercizio faticoso che ha portato a spendere molte energie e

tempo, ma che sono certo hanno prodotto un ottimo documento che sono lieto

di presentare.

In quanto Presidente sento la forte esigenza e responsabilità di divulgare co-

stantemente il nostro operato, come sento profondo il desiderio di ringraziare

chi, in varia misura, ha creduto in quello che facciamo e ci ha sostenuto ed

aiutato: soci, donatori, enti e realtà ecclesiali.

Reputo anche importante evidenziare come il lavoro svolto quotidianamente

sia sempre stato coerente con lo Statuto dell’Associazione ed in linea con gli

indirizzi stabiliti dall’Assemblea dei Soci.

Lo spunto per iniziare la redazione del Bilancio Sociale è stato dato dal forte

sentimento di responsabilità che sentivamo di avere nei confronti dei soci, dei

sostenitori e della comunità ed è quindi mirato al dialogo con tutti i nostri in-

terlocutori.

Ci siamo resi conto durante la stesura di quanto il Bilancio Sociale sia prezioso

per far conoscere le attività dell’Associazione e di quanto servisse anche a noi

per acquisire dati ed informazioni che prima non ci erano evidenti.

Nel nostro documento, in forma chiara e facilmente leggibile, c’è un riassunto

della storia del Pozzo di Giacobbe a partire dal 1986, l’anno di costituzione.

Vengono poi esplicitati i valori fondanti della nostra Associazione; la persona,

la cristianità e la professionalità che ci sostengono nell’opera di promozione

umana e nella valorizzazione di tutti coloro che si rivolgono a noi.

Il documento serve anche a comprendere la nostra organizzazione, il ruolo

dell’Assemblea dei Soci, del Consiglio Direttivo e di tutti gli attori che permet-

tono lo svolgimento delle attività quotidiane.

Nel Bilancio Sociale si parla anche dei volontari, la nostra ricchezza, la vera a-

nima e la sintesi dei nostri valori. Nell’arco del 2007 cinquanta persone hanno

donato il loro tempo per sostenere tutte le nostre attività, in risposta ai biso-

gni del territorio, e questo numero mi rende estremamente orgoglioso.

Ogni lettore potrà rendersi conto dell’ampio raggio di azione della nostra Asso-

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BILANCIO SOCIALE 2007

ciazione e dei numerosi progetti che portiamo avanti ogni giorno con entusia-

smo, con competenza e professionalità.

La precarietà del lavoro e la sempre crescente disoccupazione, l’immigrazione

e tutte le problematiche di integrazione che ne conseguono, il problema abita-

tivo e l’incertezza del futuro sono tutti temi che ci interrogano e che dobbiamo

affrontare in maniera seria.

E’ da questa analisi e dalle richieste sempre più numerose delle persone che

nascono idee e progetti per cercare di dare risposte concrete a chi è in difficol-

tà.

La nostra associazione da sempre accoglie tutti coloro che chiedono aiuto, e

con spirito Cristiano riconosce in loro il volto sofferente di Cristo.

Ecco: il bilancio sociale racconta tutto questo, racconta il nostro territorio, ma

vuole anche mostrare il volto di una Associazione che ogni giorno opera con o-

nestà, trasparenza e nella piena valorizzazione di coloro in cui noi crediamo.

Le Persone...

Tutte.

IL PRESIDENTE (Emiliano Innocenti)

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE”

VALUTAZIONE DELL’ESPERTO La prima edizione del bilancio sociale dell’associazione “Pozzo di Giacobbe”

rappresenta il tentativo di rendere conto alla comunità di appartenenza

dell’attività istituzionale svolta dall’ente nel corso del 2007. Il documento,

inoltre, si pone l’obiettivo di evidenziare le relazioni che legano

l’organizzazione ai propri interlocutori (stakeholders) sul territorio: utenti, fa-

miglie, volontari, dipendenti e collaboratori, finanziatori, pubblica ammini-

strazione, Caritas, scuole, comunità locale in genere.

Per realizzare questo ambizioso progetto, l’associazione si è affidata alle linee

guida per la redazione del bilancio sociale delle organizzazioni di volontariato

elaborate dal Centro Servizi al Volontariato della Toscana in collaborazione con

il Dipartimento di Scienze Aziendali dell’Università di Firenze.

Il gruppo di lavoro per il bilancio sociale composto da Rosanna Attanasi, Anna-

rita Naselli (collaboratrici), Arianna Baldi, Giuditta Biancalani, Valentina Che-

riconi, Rossano Ciottoli, Alessio Frangioni, Assunta Parisi (dipendenti), Emiliano

Innocenti (Presidente) e Riccardo Bemi (consulente esterno dell’associazione

Intesa) ha partecipato all’individuazione e alla raccolta delle informazioni sulle

diverse attività implementate nel tempo dall’associazione.

Il documento si articola in quattro parti: identità, interlocutori, attività, dati

finanziari.

La sezione sull’identità comprende informazioni essenziali sulle origini storiche

dell’associazione dal 1986 (anno di costituzione) al 2007, sui valori, sulla mis-

sione, sulla visione e sull’organizzazione interna.

La sezione successiva, nella quale si elencano e si descrivono i rapporti in esse-

re con i principali stakeholders, rappresenta la naturale prosecuzione

dell’identità, aiutando il lettore nell’inquadramento dell’ente all’interno del

suo contesto di riferimento.

In queste prime due parti sono correttamente applicati i principi di significati-

vità e rilevanza del bilancio sociale, con un buon bilanciamento fra la comple-

tezza, sintesi espositiva e capacità comunicativa.

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BILANCIO SOCIALE 2007

La sezione sulle attività espone in maniera chiara ed intelligibile le tipolo-

gie di servizi realizzati dal Pozzo di Giacobbe negli ultimi anni, illustrando

la composizione e le caratteristiche dell’utenza, il tipo di figura professio-

nale (dipendente, collaboratore, volontario) impiegata e gli obiettivi di mi-

glioramento per il 2008. Mancano indicatori di efficacia dell’attività istitu-

zionale (outcome) e di impatto che consentano di evidenziare i risultati rag-

giunti nella formazione delle persone coinvolte, il raggiungimento degli o-

biettivi dichiarati e le esternalità positive prodotte sul territorio. È tutta-

via necessario sottolineare che anche nelle migliori pratiche di bilancio so-

ciale di organizzazioni del terzo settore raramente sono rintracciabili gli in-

dicatori appena richiamati e, in considerazione della novità dello strumento

utilizzato, il quadro informativo delineato appare comunque soddisfacente.

Inoltre, i servizi e le attività implementati sono molto eterogenei e alcuni

di questi non si prestano ad una misurazione in chiave quantitativa.

Infine, la quarta sezione presenta i principali dati finanziari dell’ente con

particolare attenzione all’articolazione delle uscite per natura, ossia sulla

base della ragione per le quali sono state sostenute. Nell’ultimo triennio i

finanziamenti di fonte privata si mantengono costantemente sopra il 50%,

anche se il crescente ricorso alle convenzioni con enti pubblici ha reso il

rapporto fra fonti pubbliche e private ormai paritario.

La capacità di attrarre risorse attraverso strumenti tipici del fund-raising

(tesseramento, donazioni, lasciti, feste, sagre e pesche di beneficenza) è

cresciuta costantemente dal 2002 ad oggi, indice di una crescente visibilità

dell’ente e di una costante attività di sensibilizzazione sul territorio.

L’associazione articola e presenta i dati di bilancio sulla base di logiche di

competenza finanziaria (uscite ed entrate di cassa nel periodo amministrati-

vo). Ciò rende le informazioni espresse non conformi al principio di compe-

tenza economica, per il quale il costo dei fattori produttivi è ripartito sulla

base della loro effettiva partecipazione al processo produttivo e/o erogati-

vo. Tuttavia, le organizzazioni di volontariato che presentano una contabili-

tà economica sono una piccola minoranza e, date le dimensioni dell’ente, la

scelta risulta condivisibile.

Complessivamente considerato, il bilancio sociale del Pozzo di Giacobbe rap-

presenta e “racconta” in maniera efficace le caratteristiche e le attività

dell’organizzazione, riuscendo a coinvolgere il lettore nella comprensione

delle principali dinamiche gestionali.

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE”

Nell’ottica di un miglioramento continuo, si raccomanda al Consiglio Diretti-

vo di perseguire l’obiettivo di “misurare” l’impatto delle proprie attività

sul territorio attraverso l’introduzione di indicatori quali-quantitativi di ef-

ficacia e di risultato, nonché di adottare una contabilità economica con arti-

colazione per aree gestionali di concreta operatività.

Si auspicano, inoltre, una continuità di pubblicazione del documento con-

trassegnata dalla chiara identificazione di obiettivi di miglioramento a ca-

denza annuale, un costante coinvolgimento degli interlocutori sociali in tut-

te le fasi del processo rendicontativo e la raccolta di feedback sul bilancio

sociale attraverso un’apposita scheda di gradimento.

Giacomo Manetti Dipartimento di Scienze Aziendali

Università degli Studi di Firenze

E-mail: [email protected]

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L’IDENTITA’ BILANCIO SOCIALE 2007

Page 13: Bilancio Sociale 2007

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” L’IDENTITA’

Il rispetto dei diritti di ogni persona e la promozione umana a tutti i livelli sono la base irrinunciabile di ogni intervento del Pozzo di Giacobbe che, da più di venti anni, opera in favore di famiglie, giovani e bambini in dif-ficoltà. Costituita nel 1986, l’Associazione opera attraverso interventi e progetti di aiuto realizzati assieme ad enti pubblici ed altre organizzazioni non profit, nel totale rispetto delle diversità culturali e con particolare atten-zione a coloro che sono emarginati per ragioni legate al genere, alla con-dizione sociale, all'appartenenza etnica o religiosa. In questa sezione, oltre a fornire un quadro delle tappe di sviluppo stori-co e dei valori sui quali si basa la nostra missione, ci soffermeremo sull’assetto organizzativo che ci permette di sviluppare le nostre azioni a favore della comunità. In particolare saranno forniti elementi quantitativi e qualitativi utili a comprendere la composizione della base sociale e co-me il volontariato che fa capo all’Associazione si è sviluppato negli ultimi anni, ponendo attenzione alle sue caratteristiche fondamentali rilevate nel 2007.

1. LA STORIA Nel gennaio 1986, con l’obiettivo superare le iniquità e di promuovere migliori condizioni di vita per tutti, nasce la Casa di Accoglienza “Pozzo di Giacobbe”, grazie alla volontà dell’allora Vescovo di Pistoia Mons. Simone Scatizzi e di Don Giordano Favillini, Vice-direttore della Caritas Diocesana di Pistoia e Responsa-bile Obiettori di Coscienza in servizio civile presso la Caritas. Viene ristrutturata una casa in via di Lucciano, in località “Silvione”, nella quale iniziano le prime attività, grazie soprattutto al servizio degli Obiettori di Coscienza e dei volonta-ri, che cominciano così a lavorare per rispondere all’emergenza del disagio mi-norile e familiare. Questa “casa che si costruisce” viene vista con occhi strani e curiosi che chiedono di che cosa si tratti e che cosa rappresenti quel luogo nuo-vo e pieno di persone, giovani e non, intraprendenti fondatori di un viaggio per e con gli altri. All’inizio vengono organizzati ritiri per giovani in modo da sensi-bilizzare ed informare i parrocchiani su questo nuovo centro. Questi incontri so-no chiamati “Casa di Pace”. Ogni giorno vengono invitate persone a pranzo e a cena, la sera viene celebrata la Messa con la condivisione della Parola.

Valori, missione, Visione

(Pag. 16) Da dove veniamo

L’organizzazione (Pag. 18)

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L’IDENTITA’ BILANCIO SOCIALE 2007

Nel 1987 il Pozzo di Giacobbe effet-tua l'iscrizione al Registro Regiona-le del Volontariato. Nel 1988 comincia a formarsi un pri-mo gruppo di volontari. E’ questo l’anno in cui Don Patrizio Guidi su-bentra come guida Spirituale e l’Assemblea dei Soci nomina come presidente Maria Teresa Fois, ani-ma del “Pozzo” per ben 18 anni (fino al 2006). Il nuovo Consiglio si riunisce frequentemente, si creano incontri formativi per volontari e obiettori, si realizzano verifiche sul lavoro svolto con minori ed adulti. Il “Pozzo” inizia ad essere un punto di riferimento per il sistema dei servizi sociali territoriali. Nel 1989 la Cassa Rurale ed Artigia-na di Vignole da un contributo per l’acquisto di un pulmino, indispen-sabile per le attività del Centro per minori. A partire dal 1990, oltre al recupero scolastico per minori, i servizi principali prevedono la distribuzione di vestiario e generi alimentari, l’organizzazione di giornate ed occasioni di sensibilizzazione ai temi della solidarietà, della pace e della non violenza. Nel 1991, a cinque anni dalla sua costituzione, l’Associazione stila un primo bi-lancio della sua opera: 25 le famiglie sostenute, 20 i bambini accolti, una venti-na i volontari e gli obiettori di coscienza che prestano il loro tempo. Nel 1992 l’Associazione consolida il collegamento territoriale con le parrocchie,

i donatori, le imprese e gli istituti bancari che permettono, nell’arco dell’anno, la raccolta di generi alimentari da distribuire alle famiglie in difficoltà, materiale per svolgere l’attività con i minori e di giochi per i pacchi regalo da distribuire a Natale. Gli anni a cavallo tra il 1993 e il 1994 Maria Teresa Fois, al lora Presidente dell’Associazione, diviene Coordinatrice della Consulta del Volontariato di Quarra-ta, nata con l’obiettivo di evidenziare i bisogni della città e suggerire all’Amministrazione comunale le linee di

IL CONTESTO STORICO

”La Storia siamo noi.... nessuno si senta escluso...”: non c’è frase più vera che rappresenti il modo in cui una varietà di per-sone diverse riesca a trovare uguaglianza e unicità stando insieme. E non parliamo soltanto di volontari e opera-tori che “lavorano” ma di tutte le persone, (adulti, ragazzi, bambini) che transitano e bevono da questo “Pozzo”. Negli anni ’80, in Italia, si respira un grande fermento, sia a livello politico che a livello ecclesiale; qualche anno prima gli “anni di piombo” avevano evidenziato problemi di convivenza e di scelte condivise, avevano creato momenti di tensioni, timori, preoccupazioni tipici di una società divisa e intrisa di conflitti. La maggior parte delle associazioni nate in quel periodo voleva creare luoghi dove le persone potessero far nascere idee che portassero benefici all’intera comunità. Su quest’onda emotiva anche la Caritas Italiana e Diocesana vollero improntare il loro messaggio ponendosi di fronte alle povertà emergenti, non più in modo assistenzialista, ma soprattutto attra-verso la condivisione e l’ascolto tra persone. Questo per cercare di dare risposte più effica-ci alle varie problematiche di emarginazione e disagio che emergevano in maniera sempre più evidente.

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” L’IDENTITA’

intervento in ambito sociale. Questi sono anche anni di grande difficoltà per l’Associazione. Da una parte la scelta non facile di avviare una collaborazione sempre più stret-ta con gli enti pubblici, che secondo alcuni rischia di metterne in discus-sione l’autonomia e di appesantirne oltre misura la struttura. Dall’altra le sempre maggiori difficoltà econo-miche mettono a rischio la stessa esistenza dell’Associazione. Sono pe-rò anche gli anni in cui l’Associa-zione, per rispondere ai propri pro-blemi interni, matura un approccio più aperto al territorio, alle istitu-zioni e al confronto con le altre as-sociazioni. Tra il 1995 e il 1996 prendono avvio le iniziative dedicate ai giovani at-traverso manifestazioni musicali, ar-tistiche e sportive. Fondamentali in questo periodo sono i percorsi for-mativi interni che consentono a tutti i volontari ed educatori di formarsi personalmente per riuscire a lavorare con il “disagio”. Un giorno a settimana si tiene un incontro in cui tutti hanno voce e possono raccontare la loro esperienza, ascoltare il vissuto altrui e confrontarsi. Nel 1997 al Pozzo di Giacobbe viene vissuto un grave lutto. Davide, ex obiettore di coscienza rimasto come volontario, muore in seguito ad un gravissimo inci-dente stradale assieme alla madre. A lui sono dedicati i progetti di sicurezza stradale promossi oggi dall’Associazione. Nel 1998 iniziano ufficialmente le collaborazioni con il Comune di Quarrata. E-mozioni intense alla firma della prima convenzione per il centro socio-educativo che accoglie ogni anno 15 bambini. Ven-gono inoltre realizzati specifici progetti per adulti (ognuno nato dai bisogni e-spressi dalle persone che si rivolgono al Centro di Ascolto). I primi corsi di italiano per stranieri; il percorso scolastico per il conseguimento della licenza media per 5 donne e 2 ragazzi che avevano abbando-nato la scuola; i laboratori di cucito per imparare un mestiere; il corso sull’euro per far capire a tutti l’utilizzo della nuova moneta…

MARIA TERESA FOIS (Presidente dal 1988 al 2006)

Maria Teresa Fois ha lavora-to con il proprio coraggio, la propria forza, la propria caparbietà, la pro-pria preparazione, affinché il “Pozzo” crescesse, si ampliasse, mi-gliorasse i propri servizi. Maria Teresa è stata il volto rappre-sentativo dell'accoglienza e non solo per le persone che sono passate, in un loro momento difficile, dal Cen-tro di Ascolto, ma per tutti i volon-tari, gli obiettori e gli educatori. E' stata lei a gestire, inizialmente, tut-ti gli aspetti fondamentali dell'Asso-ciazione riuscendo a trasmettere mo-tivazione e competenze ad un gruppo di lavoro solido, stabile e giovane. Il maggiore riconoscimento per lo svi-luppo del “Pozzo di Giacobbe” va a lei, che ha costituito per tanto tem-po un punto di riferimento impre-scindibile per tutta l’Associazione.

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L’IDENTITA’ BILANCIO SOCIALE 2007

Il 1999 segna la prima uscita pubblica di un certo rilievo per l’Associazione, che partecipa con un proprio collabo-ratore ad un convegno regionale a Fi-renze. Nel 2000 la Casa di Accoglienza “Pozzo di Giacobbe” cambia il proprio nome in Associazione di Volontariato “Pozzo di Giacobbe”. Nel 2001 emerge sul territorio una nuo-va problematica legata ai ricongiungi-menti familiari, con la conseguente crescita delle presenze di donne stra-

niere con gravi difficoltà di integrazione nel nuovo contesto sociale. Nasce così un nuovo filone di attività del “Pozzo”. Nel 2002, infatti, l’Associazione ottiene il suo primo finanziamento dalla Fon-dazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, su un progetto che mira a conso-lidare attività che andranno via via specializzandosi nella ricerca di soluzioni innovative per l’accoglienza e l’integrazione delle famiglie recentemente immi-grate da altri paesi. Il 2003 è l’anno in cui viene organizzata la prima festa dell’Associazione, un ap-puntamento annuale fisso che richiama centinaia di persone negli spazi del Par-co Verde di Olmi. Nel 2004 partono i progetti per l’accoglienza di volontari provenienti dal altri paesi dell’Unione Europea, che nei successivi tre anni ha permesso a tre giovani (una ragazza spagnola, un ragazzo polacco ed uno ungherese) di impegnarsi sul nostro territorio. Nel 2005 partono le campagne di promozione della sicurezza stradale, che por-teranno all’installazione di diciotto sagome nere ai bordi delle strade di Quar-

rata, nei luoghi degli incidenti mortali. A novembre nasce la Cooperativa So-ciale “GEMMA”, costituita da otto gio-vani che, da anni, fanno parte del “Pozzo di Giacobbe” e che hanno deci-so di fare del proprio impegno sociale ed educativo una ragione di vita e di crescita professionale. “Gemma” ha la propria sede in quella dell’Associa-zione, proprio a significare il forte le-game che unisce le due realtà. Il 2006 è stato un anno di grande cam-biamento, con il saluto al Presidente “storico” Maria Teresa Fois, che ha la-

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” L’IDENTITA’

sciato il proprio incarico. Una persona fondamentale per la storia e lo sviluppo dell’Associazione, che le sarà sempre grata per quello che è riuscita a tessere in tutti gli anni della sua presidenza, nei quali ha promosso la crescita e la forma-zione delle persone che sono passate dal “Pozzo”. Emiliano Innocenti, da dieci anni attivo all’interno dell’Associazione prima come obiettore di coscienza, poi come volontario e Vicepresidente, diventa il nuovo Presidente. Con lui, il nuovo Consiglio Direttivo intende proseguire ed ampliare ancora maggiormente i pro-getti promossi dal “Pozzo” in questi ventuno anni di storia. Il 2007 segna un importante passo in avanti nelle attività rivolte ai giovani. La concessione in comodato di alcuni locali (adiacenti alla nostra sede) del Centro Culturale “Sbarra” da parte della Parrocchia di Quarrata ha permesso la riorga-nizzazione dello spazio-gioco per bambini sotto i tre anni e la realizzazione del centro di aggregazione giovanile, attivato grazie al nuovo progetto “Sbarra - Spazio Giovani”. Inoltre, aumentano (da 15 a 20) i posti disponibili per l’accoglienza di bambini in difficoltà nel Centro per minori di Quarrata. Lo stesso Centro d’Ascolto è stato completamente riorganizzato: oggi sono quattro i volontari impegnati in questo importante luogo di accoglienza. Sempre nell’ambito dei progetti rivolti agli a-dulti, è da segnalare la concessione in comodato da parte del Comune di Quarrata di un fondo ad uso industriale che ha permesso la realizzazione di un laboratorio di cucito per donne italiane e straniere in difficoltà, finalizzato alla creazione di nuove opportunità di lavo-ro.

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L’IDENTITA’ BILANCIO SOCIALE 2007

TABELLA 1 - La linea del tempo con altre importanti tappe storiche del “Pozzo di Giacobbe”

1986 Nasce la Casa di Accoglienza “Pozzo di Giacobbe”.

1987 Iniziano a strutturarsi le prime attività per i minori e le famiglie.

1988 L’Associazione cambia indirizzo, stabilendosi nell’Attuale sede di Via Fiume 53, a Quarrata.

1989 Esce uno dei primi articoli che parlano del “Pozzo”.

1990 L’Associazione è coinvolta, come tutto il territorio, sulla problemati-ca della tossicodipendenza: i volontari chiedono corsi sulla devianza e maggiore informazione sul problema.

1991 A cinque anni dalla sua nascita il “Pozzo di Giacobbe” intensifica l’attività di denuncia dei problemi locali.

1992 L’Associazione di specializza nell’accoglienza di minori “a rischio”.

1993 Vengono formalizzate le prime collaborazioni con l’ente pubblico.

1994 Si organizza il primo soggiorno estivo per bambini, grazie al contribu-to del Lions Club di Quarrata.

1995 Iniziano a svilupparsi attività organizzate di reperimento fondi.

1996 Il “Pozzo di Giacobbe” compie dieci anni.

1997 Nasce l’attenzione verso il problema della sicurezza stradale.

1998 Siglata la prima convenzione con il Comune di Quarrata per il centro per minori.

1999 Prima partecipazione ad un convegno regionale. Prima manifestazione per i giovani in Piazza Risorgimento.

2000 Inaugurato ufficialmente il Centro d’Ascolto, già attivo da molti anni.

2001 Prima edizione del Centro Estivo per bambini “Luglio Insieme”.

2002 Primo corso di formazione per conto del Centro Servizi Volontariato Toscana (CESVOT).

2003 Arrivo delle prime due Volontarie del Servizio Civile Nazionale.

2004 Con la sospensione della leva obbligatoria termina il proprio servizio l’ultimo obiettore di coscienza.

2005 Apertura del Centro per Minori “Impariamo Insieme”, nel Comune di Signa (FI).

2006 Per i suoi venti anni, l’Associazione pubblica il libro “Venti di Vita”. Siglata la prima convenzione con la Provincia di Pistoia per il sostegno al Percorso Nazionale Albachiara.

2007 Viene realizzato il progetto “S.A.L.T.I.” grazie ai contributi dell’8xMille della Chiesa Cattolica. Inizia il percorso di redazione del primo Bilancio Sociale.

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” L’IDENTITA’

2. VALORI, MISSIONE, VISIONE

Ciò che ispira le nostre azioni, il nostro modo di lavorare, il nostro impegno nei confronti della comunità e del territorio si basa su alcuni Valori fondanti: 1. La Persona, la cui valorizzazione rappresenta il nucleo fondamentale del nostro lavoro; da sempre promuoviamo e realizziamo progetti che mirano all’accoglienza, all’accettazione, al sostegno, all’emancipazione e alla promo-zione delle capacità e delle potenzialità di ogni singolo individuo. 2. La Cristianità, che sostiene la nostra scelta preferenziale per gli “ultimi”, espressa ogni giorno con la semplicità, l’umiltà, l’onestà, la solidarietà e l’azione concreta di amore e di aiuto verso tutti indistintamente. 3. La Professionalità, che per noi è condizione indispensabile per svolgere il lavoro sociale con metodo e continuità. L’esperienza e la formazione continua ha permesso lo sviluppo di una metodologia educativa pratica, condivisa, pro-gettuale, aggiornata e coerente con gli obiettivi dell’Associazione e con i pro-blemi che affrontiamo. Ciò permette la progettazione di interventi da sempre innovativi. L’ Associazione di volontariato “Pozzo di Giacobbe” opera per la promozione umana a tutti i livelli, per la piena valorizzazione della persona. Tale impegno si concretizza in interventi educativi e di sostegno psicosociale nei confronti di bambini, adolescenti, giovani, adulti e gruppi familiari al fine di promuovere l’autonomia, lo sviluppo di una coscienza civica ed ecologica, la cooperazione e la solidarietà. Tramite il nostro lavoro favoriamo la creazione di un contesto di pari opportuni-tà dove attuare un processo di partecipazione attiva dei soggetti alla compren-sione e all’elaborazione di strategie efficaci a soddisfare i propri bisogni. Con il Volontariato l’Associazione promuove la partecipazione alla solidarietà e alla cooperazione in una prospettiva che contribuisce alla costruzione del benessere sociale per tutto il territorio.

“Il Pozzo di Giacobbe, con generosità e una sempre maggiore prepa-razione, ha operato nel nome del Signore per vent’anni, portando aiuti materiali e morali, acculturazione e sostegno psicologico, ricer-cando ponti tra la gente e le istituzioni, seminando speranza e fidu-cia. […] L’associazione raccoglie da chi può dare e ha in se stessa una sorgente di acqua viva che è l’amore del prossimo, capace di motivare ogni sacrificio, ogni fatica.”

[Mons. Simone Scatizzi, già Vescovo della Diocesi di Pistoia] “..L’Associazione svolgeva una azione chiara di valorizzazione e pro-mozione umana. […] Frequentissime erano le riunioni di consiglio,

VALORI PERSONA

CRISTIANITA’

PROFESSIONALITA’

Missione Piena valorizzazione della per-sona attraverso interventi edu-cativi e di sostegno psicosociale per bambini, adolescenti, giova-ni, adulti e famiglie.

Visione Comunità capace di accogliere, promotrice di partecipazione attiva dei cittadini, dei loro dirit-ti fondamentali, di condizioni di vita dignitose per tutti...

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21

L’IDENTITA’ BILANCIO SOCIALE 2007

gli incontri organizzativi e formativi con i Volontari e Obiettori, le verifiche sui minori e lo loro situazione familiare. Non si può aiutare solo il minore, ma tutto il nucleo familiare deve essere sostenuto in modo adeguato perché possa camminare con le sue gambe: è un la-voro a trecentosessanta gradi. […] il Pozzo di Giacobbe ha sempre cercato di attivare altri servizi sul territorio tramite i Volontari […] sensibilizzando anche le comunità parrocchiali […]. Altro aspetto importante è l’umiltà, la semplicità, la professionalità…”

[Maria Teresa Fois, Presidente del Pozzo di Giacobbe fino al 2006] “Al Pozzo si pratica il servizio all’Altro, con coerenza, si fa solidarie-tà e non si fa elemosina. Ognuno da il proprio contributo originale, perché ognuno può e deve essere protagonista della propria crescita […], ognuno può essere attore della propria storia personale, a patto di lasciarsi alle spalle la propria solitudine e di crescere nella gran-de rete della condivisione di scelte responsabili.”

[Sabrina Sergio Gori, Sindaco di Quarrata] “Mi sarà sempre presente quel silenzio […] in quella casa di acco-glienza fatta solo di essenzialità, dove anche la scomodità delle scale e altri problemi logistici si leggevano nel vivere normale e nella ten-sione umana di ben gestire le grandi utopie della carità. Vivere espe-rienze con i bisogni dei bambini e della famiglia; inserire i problemi dell’ascolto talvolta difficile di una parola che non puoi sapere subi-to da dove viene e come verrà; immergere ogni tentativo d’amore comunque e sempre nella preghiera, celebrata con la presenza fisica dell’uomo, del bambino, del genitore se possibile, dell’operatore, dell’assistente spirituale.”

[Don Patrizio Guidi, Socio e Parroco di Valenzatico]

La nostra Associazione vuole essere un modello di comunità che pone al centro del proprio agire la capacità di accoglienza e di ascolto. Con i piedi per terra, sogniamo i territori nei quali lavoriamo come Comunità dove le politiche nascono dalla partecipazione attiva de cittadini rispondendo così ai loro bisogni reali: integrazione, sicurezza, rispetto per le regole e per le persone, pari opportunità; dove i giovani hanno spazi e modi per assumere un ruolo attivo e partecipante, nella comunità, secondo la loro creatività; dove l’impegno volontario significa formazione continua, al fine di rispondere in mo-do adeguato a bisogni sempre più complessi; dove l’emancipazione e il godi-mento dei diritti fondamentali di cittadinanza non sono più un’utopia; dove le persone possano sviluppare una coscienza civica ed una responsabilità civile per promuovere attivamente soluzioni alle problematiche sociali. Attraverso la nostra azione quotidiana, intendiamo attivare tutti quei processi di cambiamento che migliorino le nostre comunità e le rendano luoghi dove co-loro che sanno e che hanno, facciano dono a coloro che non sanno e che non hanno.

Page 21: Bilancio Sociale 2007

22

ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” L’IDENTITA’

3. ORGANIZZAZIONE 3.1. ASSEMBLEA DEI SOCI

L’Assemblea dei Soci è composta da tutti i Soci e rappresenta l’organo decisio-nale supremo dell’Associazione. L’Assemblea, come stabilito dallo Statuto:

• delinea gli indirizzi generali dell’attività dell’Associazione; • approva i bilanci; • elegge i membri del Consiglio Direttivo e il Presidente; • sostituisce i membri del Consiglio dimissionari o decaduti; • approva i regolamenti che disciplinano l’attività dell’Associazione; • delibera sulle modifiche allo Statuto (in questo caso si riunisce in seduta

straordinaria). L’Assemblea si compone di tre tipologie di Soci:

• SOCI FONDATORI (coloro che hanno partecipato alla costituzione dell’Associazione);

• SOCI ORDINARI (coloro che richiedono l’iscrizione e partecipano diret-tamente o indirettamente alla vita dell’Associazione);

• SOCI ONORARI (quelli nei cui confronti sono riconosciuti particolari me-riti nel perseguimento degli obiettivi dell’Associazione, o abbiano presta-to servizi degni di particolare nota)

Tutte e tre le categorie di Soci godono degli stessi diritti e doveri nei confronti dell’Associazione. GRAFICO 1 - Sviluppo della base sociale dal 1987 ad oggi

4 4 6 11 11 16 1826 26 28 29

46

87

121 127138

149

178

195

232

253

46

0

50

100

150

200

250

1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Numero dei Soci

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23

L’IDENTITA’ BILANCIO SOCIALE 2007

Come si può notare dal grafico 1, la base sociale è cresciuta costantemente an-no dopo anno. I soci oggi sono in tutto 253. Il grafico 2 ci mostra che il Socio “tipo” del Pozzo di Giacobbe è giovane (il 50,6% tra i 26 ed i 45 anni) e donna (69,5%). GRAFICO 2 - Composizione della base sociale per età e per sesso (al 31 dicembre 2007)

3.2. CONSIGLIO DIRETTIVO

Il Consiglio Direttivo è eletto ogni due anni dall’Assemblea dei Soci ed è compo-sto dal Presidente e da un minimo di 5 ad un massimo di 7 Consiglieri. Il Consi-glio Direttivo definisce ed attua il programma dell’Associazione e prende tutte le iniziative che ritiene utili alla stessa, in aderenza agli scopi fissati dallo Sta-tuto e dall’Assemblea dei Soci. E’ al Consiglio Direttivo che spetta il coordinamento ed il controllo del buon an-damento di tutte le attività dell’Associazione. TABELLA 2 - Composizione dell’attuale Consiglio Direttivo

1

2822

8 10 814

3840

23 2734

0

10

20

30

40

50

60

70

18-25 26-35 36-45 46-55 56-65 oltre 66

classi di età

uomini donne

RUOLO NOME ETA’ PROFESSIONE

PRESIDENTE EMILIANO INNOCENTI 33 IMPIEGATO

VICEPRESIDENTE ALESSIO GALARDI 33 GEOMETRA

TESORIERE FRANCESCA DI PAOLO 22 STUDENTE UNIVERSITARIO

SEGRETARIO FRANCESCA GORI 32 EDUCATRICE

CONSIGLIERE RITA FERRI 59 CASALINGA

CONSIGLIERE MARIA GRAZIA GABBANINI 69 INSEGNANTE IN PENSIONE

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” L’IDENTITA’

L’attuale Consiglio Direttivo è stato eletto il 27 giugno 2006 ed è attualmente composto dal Presidente e da 5 consiglieri. Nel 2007 si è riunito 11 volte ed ha registrato una percentuale di presenze tra i componenti del 95,8% ; le decisioni più importanti deliberate sono state:

• La ridefinizione dei ruoli del Direttore e del Responsabile Educativo ed il relativo conferimento degli incarichi.

• Il rinnovo per un ulteriore anno dei contratti di lavoro per i 3 dipendenti part-time a tempo determinato.

• L’avvio del progetto di riorganizzazione del Centro di Ascolto. • La delibera per l’acquisto di un nuovo pulmino. • L’attivazione di un contratto a progetto per una educatrice diversamente

abile da impiegare nelle attività di recupero scolastico per minori. • La stipula del contratto di comodato con la Parrocchia di Quarrata per

l’utilizzo dei locali adibiti a centro di aggregazione giovanile ed il relativo accordo di collaborazione con il Centro Culturale “Sbarra” per lo sviluppo di un progetto rivolto ai giovani di Quarrata (cfr. pagg. 56 e 57).

3.3. GESTIONE OPERATIVA

• DIRETTORE - Dal 2005 il Consiglio Direttivo ha istituito la figura del Diret-tore, al fine di rendere più agevole il coordinamento interno di una realtà organizzativa ed operativa sempre più complessa. Il Direttore ha il compi-to di attuare gli indirizzi ed i programmi stabiliti dall’Assemblea dei Soci e dal Consiglio Direttivo e rappresenta il braccio operativo di quest’ultimo nell’espletamento quotidiano delle attività, dei progetti e delle iniziative dell’Associazione. In generale il Direttore coadiuva il Consiglio Direttivo nell’attuazione de-gli scopi sociali, nelle azioni di consolidamento e sviluppo dei servizi e dei progetti, nelle attività di gestione e controllo amministrativo, contabile ed economico, così come nell’organizzazione del personale dipendente e volontario.

• RESPONSABILE EDUCATIVO - Il Responsabile Educativo ha il compito di attuare i programmi educativi dell’Associazione, così come definiti dallo Statuto ed all’interno dei singoli progetti che l’Associazione promuove e realizza. In generale il Responsabile Educativo coadiuva il Direttore nella realizzazione delle attività educative e formative, nelle azioni di consoli-damento e sviluppo dei servizi e dei progetti, nelle attività di verifica dell’efficacia delle azioni educative, così come nella formazione e nell’aggiornamento del personale dipendente e volontario.

• RESPONSABILE DEL CENTRO D’ASCOLTO - Il Responsabile del Centro di Ascolto ha il compito di salvaguardare la corretta gestione del Centro di Ascolto secondo le metodologie, i criteri e le finalità indicate dalla Cari-tas di Pistoia e dalla Caritas Italiana.

• REFERENTI DI PROGETTO O DI SERVIZIO - I Referenti di progetto o di servizio hanno il compito di tradurre operativamente le indicazioni fornite dal Direttore per lo sviluppo delle attività per cui sono stati nominati.

Come si può vedere dall’organigramma riportato in figura 1, l’Associazione ope-ra prevalentemente su tre macro-aree di intervento:

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L’IDENTITA’ BILANCIO SOCIALE 2007

1. L’Area Educativa, che ricomprende tutti i progetti, i servizi e le atti-vità che L’Associazione realizza in aderenza agli obiettivi statutari e che si suddivide a sua volta in aree di intervento più specifiche a secon-da dei destinatari e dei bisogni rilevati.

2. L’Area di promozione sociale e comunicazione, che si compone di tutte le azioni di sensibilizzazione del territorio rispetto ai temi ogget-to dell’attività istituzionale del Pozzo di Giacobbe e di tutti gli aspetti legati alla comunicazione interna ed esterna verso gli interlocutori.

3. L’Area amministrativa, che cura la gestione del personale e l’attività di amministrazione interna. A questa area fanno capo due studi di con-sulenza esterna: a) lo Studio Berti C.D.L. (Pistoia) per la tenuta delle buste paga del personale dipendente e per le consulenze sulla gestione del personale remunerato; b) lo Studio Commerciale Bellini (Quarrata) per la gestione di tutti gli adempimenti fiscali e tributari, oltre che per il controllo e la verifica contabile ed economica.

FIGURA 1 - Organigramma dell’Associazione per aree di intervento

3.4. VOLONTARIATO Il Volontariato è l'anima e la ricchezza dell'Associazione, il fondamento su cui si è costituita, la gratuità dell'esserci per stare con gli altri. E' un bisogno anche questo: cercare attraverso l'aiuto offerto all'altro di aiutare se stessi poiché nes-suno è immune alle difficoltà e alle sofferenze della vita. La bellezza del Volontariato si rispecchia nei vari modi in cui si può svolgere: a tutte le età, con ogni titolo di studio, nell'arco di tutta la giornata a diverse o-re, con gli adulti, con i giovani, con i minori.

ASSEMBLEA DEI SOCI

CONSIGLIO DIRETTIVO

DIRETTORE

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNICAZIONE

PROMOZIONE DEL VOLONTARIATO

REPERIMENTO FONDI

SENSIBILIZZAZIONE

RAPPORTI CON I SOCI

MANIFESTAZIONI

ADDETTO STAMPA, WEB

AREA EDUCATIVARESPONSABILE EDUCATIVO

RESPONSABILE CENTRO D’ASCOLTO

BISOGNI PRIMARI

INTEGRAZIONE, LAVORO, CASA

SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE

SOSTEGNO AI GIOVANI

FORMAZIONE

PREVENZIONE

AREA AMMINISTRATIVA

GESTIONE DEL PERSONALE

CONTABILITA’

PRIVACY

CONSULENTI ESTERNI (CONSULENTE DEL LAVORO E

COMMERCIALISTA) REFE

RENT

I DI P

ROGE

TTO

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” L’IDENTITA’

Queste modalità rendono il Volontariato comunità, condivisione e crescita, per-mettono a chi lo svolge di rendersi conto del valore di ogni singolo individuo con cui viviamo il nostro tempo. Nel corso di tutto il 2007 hanno svolto servizio pres-so l’Associazione 50 Volontari. GRAFICO 3 - Numero dei Volontari per sesso ed età (al 31 dicembre 2007)

Come possiamo vedere nel grafico 3, il Pozzo di Giacobbe può contare su un nu-mero assai consistente di giovani volontari. A differenza di molte altre associa-zioni che da tempo lamentano la disaffezione dei giovani nei loro confronti, il Pozzo di Giacobbe è scelto da molti volontari di età compresa tra i 18 ed i 35 anni (che rappresentano il 52% del totale). I volontari più giovani (18-25 anni) sono quasi esclusivamente ragazze, mentre la maggior parte di quelli di età compresa tra i 26 ed i 45 anni sono maschi. Superati i 56 anni, sono essenzial-mente le donne che si prestano a portare avanti le attività dell’Associazione. Se si considera la professione svolta (cfr. grafico 4 a pagina seguente) possiamo tracciare con precisione il profilo del Volontario del Pozzo di Giacobbe, che si presenta distribuito in due categorie principali: 1) i giovani volontari, di età compresa tra 18 e 35 anni, la maggior parte dei quali deve ancora finire gli stu-di; 2) una consistente rappresentanza di donne casalinghe dai 46 anni in su, che sono la categoria più numerosa tra quelle che svolgono servizio al Pozzo di Gia-cobbe. Considerati assieme, infatti, gli studenti e le casalinghe compongono per quasi la metà (46%) il gruppo dei Volontari dell’Associazione, seguiti da operai (16%), impiegati e disoccupati (entrambi 10%). Il 2007 è stato un anno ricco an-che per il numero di nuovi volontari (in tutto 11) che hanno iniziato a svolgere servizio presso il Pozzo di Giacobbe. Di questi, 8 hanno scelto le attività ed i progetti rivolti ai minori.

1

11

3 2 1

8

6

2 5

65

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

18-25 26-35 36-45 46-55 56-65 oltre 66

classi di età

uomini donne

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L’IDENTITA’ BILANCIO SOCIALE 2007

GRAFICO 4 - Numero dei Volontari per professione (al 31 dicembre 2007)

GRAFICO 5 - Numero dei Volontari dal 2000 al 2007

Se consideriamo le ore di volontariato prestate (cfr. grafico 6), nel 2007 si regi-stra un aumento del 14% rispetto all’anno precedente (1.136 ore in più). Dall’analisi delle aree di intervento si può vedere che, mentre aumentano le ore di volontariato dedicate agli adulti (+360), diminuiscono sensibilmente quelle svolte nei servizi rivolti ai minori (-1.180). E’ da dire comunque che, nel com-plesso, l’area educativa è l’ambito nel quale vengono svolte la maggior parte delle ore di volontariato (34%). Un notevole aumento si registra anche nell’area della promozione sociale e del-

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Casalinga

Studente/ssa

Operaio/a

Impiegato/a

Senza impiego

Agente di commercio

Architetto

Autista

Commerciante

Fisioterapista

Geometra

Libera professione

Musicista

Pensionato

2226

3033

27

32

39

50

0

10

20

30

40

50

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Numero dei Volontari

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” L’IDENTITA’

la comunicazione, che comprende tutte quelle attività ed eventi pubblici di sensibilizzazione che l’Associazione svolge sul territorio. Rispetto al 2006, infat-ti, sono quasi 800 in più le ore di volontariato svolte in questo ambito. Sostanzialmente stabili sono le ore dedicate alla formazione, mentre raddoppia-no le ore dei Volontari del Servizio Civile Nazionale. Escluse queste ultime, l’Associazione ha contribuito allo sviluppo dei servizi territoriali di aiuto alle persone garantendo una media settimanale di circa 140 ore di volontariato nel corso di tutto il 2007. GRAFICO 6 - Ore di volontariato svolte per tipo di attività (anni 2006 e 2007)

1602

2386

1821

849

1562

1962

1206

2618

750

2820

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

Area Educativa(Adulti)

Area Educativa(Minori)

Promozionesociale e

comunicazione

Formazione Servizio CivileNazionale

2006 2007

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29

GLI INTERLOCUTORI BILANCIO SOCIALE 2007

Page 29: Bilancio Sociale 2007

30

ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” GLI INTERLOCUTORI

Il bilancio sociale si propone di rendere conto della missione, delle atti-vità realizzate e dei risultati conseguiti tenendo conto degli interessi e delle aspettative dei vari interlocutori (comunemente indicati come “stakeholders” o “portatori di interesse”), in modo tale da consentire loro di esprimere una valutazione consapevole sulle scelte e l’operato della nostra organizzazione. Sulla base della situazione attuale, sono stati individuati una serie di in-terlocutori, suddivisi in categorie secondo la natura che assume la rela-zione instaurata con il Pozzo di Giacobbe. In questa sezione riportiamo inoltre i risultati di 50 interviste fatte ad altrettanti interlocutori, che ci forniscono un quadro preciso di come gli “altri” ci vedono e valutano il nostro operato quotidiano.

1. MAPPA DEGLI INTERLOCUTORI Di seguito riportiamo i nostri interlocutori esterni, suddivisi per area geografica. L’analisi delle relazioni che legano il “Pozzo di Giacobbe” ad ogni realtà elenca-ta sarà approfondita nei paragrafi successivi. Nella cartina sono evidenziati i comuni nei quali l’Associazione opera.

- COMUNE DI QUARRATA - PARROCCHIE - DONATORI - ASSOCIAZIONI - COOPERATIVE E CONSORZI - SCUOLE - BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI VIGNOLE

- COMUNE DI SIGNA - ASSOCIAZIONI - COOPERATIVE - SCUOLE

- CARITAS DIOCESANA DI PISTOIA - PROVINCIA DI PISTOIA - FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI PISTOIA E PESCIA - ASSOCIAZIONI - COOPERATIVE - DONATORI

- CENTRO SERVIZI VOLONTARIATO TOSCANA - FONDAZIONE BANCO ALIMENTARE

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GLI INTERLOCUTORI BILANCIO SOCIALE 2007

2. I NOSTRI INTERLOCUTORI 2.1. INTERLOCUTORI INTERNI SOCI E VOLONTARI - La base sulla quale si fonda l’Associazione è costituita dai Soci e dai Volontari. Nelle pagine precedenti (cfr. paragrafi 3.1 e 3.4 della se-zione “L’identità”) abbiamo già analizzato nel dettaglio la composizione di que-ste due fondamentali componenti, non stiamo quindi a ripeterci. Resta solo da dire che senza l’apporto costante di forze, sostegno, idee ed energia che deriva dalle profonde motivazioni di così tante persone, molti dei risultati ottenuti fino ad oggi non sarebbero stati nemmeno pensabili. DIPENDENTI E COLLABORATORI - Dalla fine degli anni ’90 l’Associazione ha fatto l’importante scelta di specializzare alcuni settori di attività affidando a personale retribuito la gestione di aspetti strategici dell’organizzazione e della progettazione. Questa scelta, se da una parte ha permesso di aumentare il livello di professio-nalità dei servizi e delle attività, dall’altra parte ha posto al centro della di-scussione il tema della “convivenza” tra Volontariato e personale retribuito che risulta, ancora oggi, un tema dibattuto e centrale dell’Associazione. La politica dell’Associazione rispetto all’attivazione dei contratti di lavoro si è basata su parametri precisi. Prima di tutto la salvaguardia del ruolo del volontariato, attraverso un limite di presenza di personale retribuito che assicura l’apporto fondamentale della com-ponente volontaristica (cfr tabella 3). Inoltre, il ricorso a personale retribuito è avvenuto solo nei casi in cui si è ravvi-sata l’assoluta necessità di avere a disposizione competenze professionali (educative, amministrative, gestionali) che garantissero la continuità dei servizi (ad es. quelli convenzionati con gli enti pubblici) ed il sostegno ai volontari nel-le dinamiche educative più complesse (ad es. bambini con gravi problematiche). Tutto questo secondo quanto previsto dalla Legge Quadro sul Volontariato (L. 266/1991, art. 3, comma 4). Infine, la possibilità (per quanto minima) di creare lavoro per giovani che scel-gono l’aiuto alla persona come propria missione e professione, rappresenta essa stessa uno dei risultati di crescita più importanti per la comunità locale e per i giovani che hanno voglia di spendersi e confrontarsi con le problematiche del nostro tempo. TABELLA 3 - Personale retribuito per tipologia contrattuale al 31/12/2007 e sua incidenza percentuale riferita ai Volontari

NOTA: Per il personale dipendente l’Associazione si avvale del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro delle Cooperative Sociali

DIPENDENTI COLLABORATORI Tempo indeterminato full-time 3 A progetto 3

Tempo determinato part-time 3 Occasionali 3

24% INDICE DI EFFICIENZA DEL VOLONTARIATO (= tot. dipendenti e collaboratori / n° Volontari x 100) VALORE MASSIMO DI RIFERIMENTO = 30%

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” GLI INTERLOCUTORI

OBIETTORI DI COSCIENZA - Il Pozzo di Giacobbe deve molto agli obiettori di co-scienza. Dal 1985 al 2004 (anno della sospensione della leva obbligatoria) hanno svolto servizio presso l’Associazione 46 obiettori più una ragazza che ha vissuto l’esperienza dell’Anno di Volontariato Sociale (AVS). Nei primi anni l’attività dell’Associazione si sosteneva quasi esclusivamente sulle profonde motiva-zioni di questi giovani ragazzi. Molti di questi hanno continuato a svolgere ser-vizio all’interno dell’Associazione a vari livelli. Oggi quasi il 60% di loro svolge un ruolo importante: 25 sono Soci e, tra questi, 4 sono volontari e 2 fanno parte del Consiglio Direttivo. Lo stesso Diret-tore ed un educatore, così come il Presi-dente provengono dall’esperienza dell’obiezione di coscienza. VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE - Un discorso simile vale anche per i Volontari del Servizio Civile Nazionale (in tutto 8 ragazze dal 2004). La loro permanenza in Associazione dopo la fine del periodo di Servizio è più marcata rispetto all’obiezione di coscienza. Tutte, eccetto una, sono tuttora impegnate in Associazione: 3 come volontarie, 3 come educatrici, una nell’area ammini-strativa. 2.2. INTERLOCUTORI ESTERNI PERSONE CHE USUFRUISCONO DEI SERVIZI E DEI PROGETTI - I destinatari cui si rivolgono le nostre attività sono interlocutori privilegiati rispetto a tutti gli al-tri. E’ da loro che nascono le idee sulle quali sviluppiamo i nostri progetti, sulla base di bisogni che più o meno esplicitamente emergono dal contatto quotidia-no con le molte famiglie, giovani e bambini che ogni anno accogliamo. I destina-tari non sono i nostri “utenti”, bensì persone che con noi concordano percorsi di crescita individuale e di gruppo per usci-re da condizioni di vita difficili, per l’affermazione dei diritti fondamentali di ogni persona. E’ sulla base delle loro problematiche quotidiane e sul supera-mento delle stesse che misuriamo l’efficacia del nostro operato. In qual-siasi situazione, di fronte a qualsiasi al-tro interlocutore, l’Associazione è porta-voce delle istanze e dei problemi delle persone che sul territorio vedono minac-ciata o negata la propria dignità (per un analisi più dettagliata dei destinatari si veda la sezione “Le attività”, a pag. 41).

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33

GLI INTERLOCUTORI BILANCIO SOCIALE 2007

CARITAS DIOCESANA DI PISTOIA - Quando la Caritas di Pistoia presenta la nostra Associazione in occasione di e-venti ed incontri, la definizione usata è quella di “Opera Segno” sul territorio di Quarrata: un’esperienza che nasce da un gruppo Caritas locale e che, con il supporto dei primi Obiettori di Co-scienza, si sviluppa compiendo una “Scelta preferenziale per gli ultimi”. Questo è quello che caratterizza mag-giormente il nostro legame con la Cari-tas di Pistoia e che ci responsabilizza ogni giorno nella testimonianza dell’aiuto agli altri e nell’applicazione della “pedagogia dei fatti”. PARROCCHIE - Il Pozzo di Giacobbe, fin dalla sua nascita, opera a contatto con le realtà parrocchiali del territo-rio, dalle quali provengono la maggior parte dei volontari che svolgono servi-zio in associazione. In alcuni casi (Parrocchia di Valenzatico, Parrocchia di Vignole, Parrocchia di Casini, Par-rocchia di Quarrata) è stato possibile attivare collaborazioni su progetti spe-cifici ed usufruire del contributo dei parroci in termini di supporto spiritua-le e motivazionale. La stessa sede dell’Associazione è di proprietà della Parrocchia di Quarrata, che ha conces-so proprio nel 2007 altri locali adiacen-ti nei quali poter aprire un centro di aggregazione giovanile. DONATORI - La raccolta fondi svolta dalla nostra associazione si esprime in un insieme di attività che valorizzano la partecipazione delle realtà econo-miche e produttive e dei singoli citta-dini nei progetti che realizziamo sul territorio. I Donatori abituali sono cir-ca 50, oltre ad un altro centinaio di Donatori saltuari ogni anno. Nel corso degli anni l'Associazione ha consolidato relazioni molto importanti con le realtà produttive, commerciali e imprenditoriali del territorio. Queste relazioni si concretizzano nella sponso-

DONATORI Possono essere donatori sia le singole persone (persone fisiche soggette all’IRPEF), sia le impre-se (enti soggetti all’IRES).

DONARE CONVIENE... DEDUCIBILITA’ In base alla Legge 80/2005 (cosiddetta “+ DAI - VERSI”), è possibile, per imprese e persone fisiche, per gli enti commerciali e non commerciali, dedurre dal proprio reddito im-ponibile fino al 10% dello stesso - e fino ad un valore massimo di 70.000,00 euro - qualora questo sia stato oggetto di donazione, in dena-ro o in natura, nei confronti di soggetti non profit. In base all’art. 13 del D.Lgs 460/97 (cosiddetta Legge sulle ONLUS) è prevista la deducibilità dal reddito di impresa per un im-porto non superiore a € 2.065,83, oppure il 2,00% del reddito d’impresa dichiarato. DETRAIBILITA’ Sempre in base all’art. 13 del D.Lgs. 460/97, per le erogazioni liberali in denaro eseguite da persone fisiche a favore delle ONLUS, con il limite di € 2.065,83 , è prevista una detrazione d’imposta ai fini IRPEF pari al 19,00% della donazione effettuata.

COSA DONARE... DONAZIONI IN DENARO Le donazioni in denaro a favore delle associa-zioni non profit devono essere effettuate avva-lendosi di specifici sistemi di pagamento: ban-ca, ufficio postale, carte di credito e prepaga-te, assegni bancari e circolari. Il vincolo è fis-sato per avere effettiva documentazione dell’avvenuta donazione. DONAZIONI IN NATURA La nuova normativa amplia la possibilità delle donazioni in natura, ma anche in questi casi ci sono dei vincoli. L’identificazione del valore normale del bene dovrà fare riferimento al valore desumibile in modo oggettivo da listini, tariffari, o dal prezzo di mercato. Se non è possibile desumere il valore sulla base di altri criteri oggettivi, chi dona potrà ricorrere alla stima di un perito.

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” GLI INTERLOCUTORI

rizzazione, nella fornitura gratuita di materiali o di prestazioni di servizio da parte di negozi, ditte, imprese, ecc. I Progetti e le attività dell’Associazione divengono quindi un’occasione in cui tutte le realtà territoriali possono impe-gnarsi direttamente e a più livelli. CENTRO SERVIZI VOLONTARIATO TOSCANA - Oltre ad aver aderito al Cesvot e ad esprimere un proprio rappresentante nel Consiglio della Delegazione di Pi-stoia, Il Pozzo di Giacobbe ha fin dall’inizio colto le opportunità offerte, a livel-lo regionale, dal Centro Servizi. Importante a questo proposito è stata la possi-bilità di organizzare corsi di formazione per Volontari. Il Cesvot inoltre rappresenta un punto di riferimento importante per il continuo aggiornamento dei processi di qualità interni all’Associazione: la stessa redazio-ne di questo primo Bilancio Sociale non sarebbe stata possibile senza il sostegno e lo stimolo del Cesvot. ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO ED ALTRE REALTA’ ASSOCIATIVE - Il Pozzo di Giacobbe collabora da anni con altre realtà associative non solo per la realizza-zione di progetti e servizi, ma soprattutto per cercare di instaurare rapporti si-gnificativi che riescano a far crescere una cultura dell’aiuto condivisa e capace di contrastare in tempo reale le problematiche emergenti in ambito sociale. Molte le Associazioni con le quali questo rapporto è consolidato da anni e di cui forniamo un elenco nella tabella 4. TABELLA 4 - Elenco delle associazioni con le quali il Pozzo di Giacobbe collabora più assiduamente

COMUNE DI QUARRATA - Il Comune di Quarrata è l’ente locale con il quale, per ovvi motivi di competenza territoriale, il Pozzo di Giacobbe ha maturato nel tempo collaborazioni e condivisione di percorsi su quasi tutti i progetti realizza-ti. Dal 1999 è attivo un rapporto di convenzione che disciplina la gestione del Centro per minori di Quarrata, ma moltissime ormai sono le collaborazioni sulle varie attività, frutto anche di una fiducia reciproca e di una convinta condivisio-ne di obiettivi e metodologie.

TIPO DI ASSOCIAZIONE QUARRATA SIGNA PISTOIA

ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO

- Associazione Nazionale Alpini - Centro Aiuto alla Vita - Croce Rossa Italiana - Misericordia - O.A.M.I. - Rete Radié Resch

-

- Arcobaleno - Emergency - Ente Camposampiero - Misericordia (Spaccio della Solidarietà) - Portaperta (Agliana) - San Martino de’ Porres

ALTRE REALTA’ ASSOCIATIVE

- Arci Sez. Olmi - Arci Sez. Quarrata - Centro Culturale “Sbarra” - Club degli Atleti - Comunità Emmaus - Gruppo Aquilonisti “Girovolando” - Gruppo parrocchiale di Vignole - Il Parco Verde - Moto Club - Polisportiva Olmi - Pro-Loco - Scuola di Musica “Harmony”

- Arci Sez. Colli Alti - Ars Newton

- Arciragazzi Valdinievole - Centro Diocesano “G. La Pira”

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GLI INTERLOCUTORI BILANCIO SOCIALE 2007

PROVINCIA DI PISTOIA - La collaborazione organica con la Provincia di Pistoia (assieme all’Associazione “Gruppo Abele” di Torino) nasce e si sviluppa attorno alla promozione del Percorso Nazionale “Albachiara” (cfr. pag. 58), rivolto ai giovani di tutta Italia e incentrato sui temi della partecipazione, dei diritti, del-la cittadinanza e della legalità. Nel 2007 è stato consolidato un rapporto di con-venzione che impegna il Pozzo di Giacobbe (come capofila di un gruppo di asso-ciazioni e cooperative pistoiesi che gestiscono centri socioeducativi per minori) nell’implementazione delle politiche a favore dei giovani del nostro territorio. COOPERATIVE E CONSORZI - La collaborazione organica con il mondo della coo-perazione sociale assume particolare rilevanza soprattutto dal 2006, dopo la co-stituzione della Cooperativa “Gemma”, nata grazie ad alcuni giovani volontari ed educatori del Pozzo di Giacobbe. Inoltre, il Pozzo di Giacobbe ha stabilito legami stabili con la Cooperativa Sociale “L’Orizzonte” di Quarrata, oltre a col-laborare con la Coop. “Di Vittorio” (per la progettazione educativa nel territorio di Signa) e con le cooperative “Gli Altri” e “Pantagruel” per lo sviluppo delle politiche giovanili nell’ambito del percorso Albachiara. Per quanto riguarda i consorzi di cooperative, oltre a collaborare con il “Con.Noi” (di cui fa parte la coop. “Gemma”) il Pozzo sta progettando assieme al Consorzio “ABN” di Peru-gia gli interventi di autocostruzione asso-ciata da realizzare nel comune di Quarra-ta (cfr. pag. 49). COMUNE DI SIGNA - Il rapporto con il Comune di Signa è stato di fondamentale importanza per l’apertura e lo sviluppo del Centro per minori “Impariamo Insie-me”, che nasce nel 2004 ed oggi accoglie 14 bambini segnalati dalla Scuola e dai Servizi Sociali. Dopo il primo anno di spe-rimentazione, il sostegno dell’Ammini-strazione Comunale di Signa è stato fon-damentale per consolidare nel tempo u-na intensa attività di progettazione edu-cativa, condivisa con molti altri soggetti che sul territorio lavorano nell’ambito del sostegno sociale ai minori. Nel 2007 il Comune di Signa ha rinnovato la convenzione con la nostra Associazione, se-gno di una consolidata fiducia nel nostro lavoro quotidiano. SCUOLE - Gestendo due Centri per minori, l’Associazione ricerca continuamente un rapporto di collaborazione con le istituzioni scolastiche, che si è concretizza-to nel tempo con la creazione di un iter metodologico che prevede incontri pe-riodici tra gli educatori e gli insegnanti dei minori iscritti ai Centri. Tali incontri hanno l’obiettivo di realizzare e verificare programmi di recupero scolastico in-dividualizzati. Particolarmente significativa è la relazione instaurata con l’Istituto Comprensivo Statale di Signa, che si traduce da tempo non solo nella segnalazione e l’invio di minori al nostro progetto, ma anche in azioni di proget-tazione comune nel tentativo di migliorare ed incrementare i servizi di aiuto ai bambini del territorio.

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” GLI INTERLOCUTORI

BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI VIGNOLE - La Banca di Credito Coopera-tivo di Vignole ha costantemente dimostrato nei nostri confronti una forte voca-zione all’impegno sociale ed uno sguardo molto attento ai problemi delle perso-ne e della comunità in genere. Nell’arco di tutta la vita dell’Associazione, mol-tissimi sono stati i contributi concessi a favore di progetti o per l’acquisto di at-trezzature e materiali indispensabili all’organizzazione delle attività. I due pul-mini e l’autovettura attualmente in dotazione sono il frutto di altrettante dona-zioni del Credito Cooperativo di Vignole, così come gli arredi ed i giochi dello spazio per i bambini da tre a sei anni. Nel corso del 2007 la Banca ha rinnovato il suo sostegno, contribuendo alle attività del Centro di aggregazione giovanile ed all’acquisto di un nuovo pulmino. FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI PISTOIA E PESCIA - Il rapporto con la Fondazione nasce e si sviluppa attorno alla possibilità che essa offre alle realtà non profit del territorio provinciale di usufruire di fondi per la realizzazione di progetti in vari ambiti, tra cui il sociale. Quasi ogni anno l’Associazione ha potu-to beneficiare di contributi per la realizzazione di molte attività. Dal primo pro-getto finanziato nel 2002 (“Io Donna”) ad oggi abbiamo avuto la possibilità di creare servizi permanenti di insegnamento della lingua per i migranti, così come attività sperimentali di avviamento al lavoro per donne in difficoltà. A questo proposito, nel 2007, la Fondazione ha finanziato il progetto “Integra”, che si configura come la continuazione delle attività realizzate con il Progetto “S.A.L.T.I.” (cfr. pag. 47). FONDAZIONE BANCO ALIMENTARE DI FIRENZE - La nostra Associazione è con-venzionata con la fondazione Banco Alimentare per la distribuzione di generi alimentari alle famiglie indigenti del territorio. In virtù di questa collaborazio-ne, ogni anno a Quarrata organizziamo la raccolta locale inserita nella “Giornata Nazionale della Colletta Alimentare”: l’ultima, il 24 novembre 2007, ha permesso di raccogliere 1.663 kg di generi alimentari, grazie al lavoro di 39 Volontari.

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GLI INTERLOCUTORI BILANCIO SOCIALE 2007

3. VISTI CON GLI OCCHI DEGLI ALTRI

Nel tentativo di capire come “gli altri” valutano la qualità dei rapporti e delle relazioni che l’Associazione ha costruito negli anni, abbiamo deciso di intervi-stare alcune persone rappresentative di tutte le categorie di interlocutori sopra descritte, chiedendo di rispondere ad alcune domande sulla natura della colla-borazione tra l’interlocutore e l’Associazione e di evidenziarne un aspetto posi-tivo ed uno negativo. I dati delle interviste sono riportati in forma aggregata nel grafico 7.

GRAFICO 7 - Distribuzione degli intervistati per tipologia di risposta

Come si può notare, mentre 26 intervistati rilevano solo aspetti positivi nella collaborazione con il Pozzo di Giacobbe e 24 sia aspetti positivi che negativi, nessuno degli interlocutori sottolinea aspetti solo negativi. Questo ci rende or-gogliosi, ma crediamo sia necessario evidenziare alcune delle criticità più signi-ficative emerse dalle interviste, il superamento delle quali rappresenta sicura-mente uno degli obiettivi del nostro lavoro futuro.

«Il tempo limitato (solo due volte a settimana) in cui svolgere le attività». [Sofia Sarchi - Educatrice del Centro per minori di Si-gna] «Ci dovrebbero essere maggiori momenti di condivisione tra le due associazioni». [Roberto Del Coro - Associazione il Club degli Atleti] «Molte attività non ufficializzate portate avanti singolarmente dalle associazioni. Magari fare qualcosa di più insieme». [Umberto Colaone - Croce Rossa Italiana, Comitato Locale Piana Pistoiese]

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Solo aspetti positivi Solo aspetti negativi Sia aspetti positivi che negativi

Persone intervistate

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” GLI INTERLOCUTORI

«La necessità di un maggior dialogo che vada a rafforzare la siner-gia». [Francesca Meoni - Associazione Portaperta] «Modalità operative e tecniche un po’ individuali per realizzare gli obiettivi». [Sourur Ben Ali - Mediatrice culturale del Progetto S.A.L.T.I.] «Il poco tempo che veniamo a scuola». [Zora B. - Destinataria del Progetto S.A.L.T.I.]

GRAFICO 8 - Distribuzione delle criticità per tipologia di problema sottolineato.

Come si può vedere anche dal grafico 8, le maggiori criticità dell’Associazione risiedono soprattutto in questioni legate all’organizzazione e alla capacità di far rete. Rispetto all’organizzazione gli interlocutori chiedono di ampliare il tem-po di apertura dei servizi; rispetto alla capacità di far rete emerge forte la richiesta di un maggior dialogo in termini costanza nel tempo e non limitato solo a sporadiche occasioni. Partendo dagli importanti stimoli di cui ci fanno dono le persone a noi più vici-ne, in riferimento all’organizzazione l’impegno per i prossimi mesi sarà concen-trato sul tentativo di ampliare l’orario di apertura del Centro per minori di Si-gna, così come sull’apertura di un giorno in più per il Centro di Ascolto. Rispetto ai corsi di italiano per stranieri, tenteremo di attivarli anche in orari diversi da quelli della mattina. Infine, per quanto riguarda il Centro di aggregazione giova-nile, il nostro impegno sarà finalizzato ad un ampliamento delle attività anche in orario serale. Per quanto riguarda la capacità di far rete tenteremo di coinvolgere (e di farci coinvolgere) in quante più azioni possibili, in modo da consolidare i rapporti di

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5

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0

2

4

6

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Organizzazione Capacità di far Rete Altro

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GLI INTERLOCUTORI BILANCIO SOCIALE 2007

reciproco sostegno soprattutto con quelle realtà che, tramite le interviste, ci hanno invitato esplicitamente a lavorare sul rafforzamento della rete locale. Oltre alle criticità, ci sembra opportuno riportare un paio di valutazioni partico-larmente significative degli aspetti positivi sottolineati da alcuni intervistati e che colgono secondo noi aspetti essenziali del nostro impegno.

«L’appassionato desiderio di riuscire a fornire risposte adeguate all’esigenza contingente». [Vincenzo Mauro - Assessore alle politi-che sociali del Comune di Quarrata] «Mi piace molto venire qua perché organizzano tante cose per i ragazzi». [Nicolaj M. - Frequentante del Centro di aggregazione giovanile] «Le persone del Centro d’Ascolto sono gentili e cordiali si interes-sano veramente ai bisogni altrui. Qui ho sostegno nel parlare, mi sento ascoltata». [Rosaria N. - Persona che si è rivolta al Centro di Ascolto]

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” GLI INTERLOCUTORI

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LE ATTIVITA’ BILANCIO SOCIALE 2007

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” LE ATTIVITA’

L’idea che porta alla nascita di un servizio o di un progetto è sempre frut-to di un contatto diretto e partecipato con situazioni di disagio sociale, economico e culturale. Per questo motivo abbiamo deciso di presentare le attività realizzate dalla nostra Associazione distribuendole non per set-tori e tipi di destinatari (minori, giovani, famiglie, ecc.), ma in relazione ai bisogni che si manifestano su più dimensioni e che coinvolgono contem-poraneamente molteplici tipologie di destinatari. Le persone e le famiglie che si rivolgono a noi vengono spesso accompa-gnate e supportate in maniera globale: dal bisogno di ascolto e acco-glienza, alle necessità di trovare un lavoro, all’educazione dei figli, al bi-sogno di imparare la lingua italiana per potersi inserire nella comunità.

PRINCIPALI BISOGNI ATTIVITA’ DESTINATARI

Bisogni primari [pag. 43]

• Banco Alimentare • Distribuzione vestiario e mobilio

Famiglie

Bisogno di integrazione, lavoro, casa [pag. 45]

• Centro d’Ascolto • Progetto “S.A.L.T.I.” • Corsi di italiano • Internet per migranti • Autocostruzione associata

Famiglie Adulti

Migranti

Bisogno di sostegno alle famiglie [pag. 51]

• Centri per minori • Spazio gioco per bambini piccoli • Centro estivo

Famiglie Minori

Bisogno di sostegno ai gio-vani [pag. 56]

• Centro di aggregazione giovanile • Percorso Nazionale Albachiara

Minori Giovani

Bisogno di formazione [pag. 59]

• Corsi di formazione per Volontari • Formazione per il Servizio Civile

Adulti Giovani

Bisogno di prevenzione [pag. 61]

• Sicurezza Stradale • Educazione alla legalità

Adulti Minori

Giovani

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LE ATTIVITA’ BILANCIO SOCIALE 2007

1. BISOGNI PRIMARI Molte persone che attualmente si rivolgono ai servizi di aiuto alla persona ma-nifestano problematiche legate ad uno stato di povertà e di deprivazione di ca-rattere economico. Secondo i dati forniti dalla Caritas Toscana, e riportati nel Dossier 2007 sulle povertà in Toscana, il 48,1% delle richieste rilevate dai diversi Centri d’ascolto del territorio riguarda beni e servizi materiali, tra cui vestiario e generi ali-mentari. Tale necessità è riscontrata anche nel territorio di Quarrata, in cui l’esigenza primaria di sfamarsi continua a rappresentare un problema conside-revole per una parte importante della popolazione, che cresce anno dopo anno. 1.1. BANCO ALIMENTARE Il servizio è convenzionato con la Fondazione Banco Alimentare di Firenze e pre-vede la distribuzione di generi alimentari di prima necessità per le famiglie indi-genti del territorio. Nel 2007, dopo un percorso di riflessione e di riorganizza-zione del Centro d’Ascolto, abbiamo deciso di valorizzare la dimensione del “dono” attraverso il servizio di banco alimentare che è diventato strumento di solidarietà per tutta la comunità. Il rifornimento del magazzino avviene grazie agli alimentari donati dalla Fondazione Banco Alimentare di Firenze e da alcuni fornai della città. Nel 2007 sono stati distribuiti tramite il banco alimentare 2.431 kg di generi di prima necessità.

GRAFICO 9 - Persone che hanno usufruito del Banco alimentare nel 2007 (per nazionalità)

1615

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Marocchina Albanese Italiana Altre nazionalità

Numero di persone

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” LE ATTIVITA’

GRAFICO 10 - Persone che hanno usufruito del Banco alimentare negli ultimi tre anni

Stabilire con il Comune di Quarrata un accordo che consenta la progettazione condivisa con le Assistenti Sociali sulle mo-dalità ed i criteri di distribuzione dei generi di prima neces-sità.

1.2. DISTRIBUZIONE DI VESTIARIO E MOBILIO Fino al 1999, i cittadini di Quarrata portavano direttamente il vestiario nella no-stra sede. Esso veniva poi distribuito alle persone che si rivolgevano al Centro d’Ascolto. Per ovviare agli inconvenienti dovuti alla mancanza di spazi per lo stoccaggio del materiale, oggi una volontaria si occupa di prendere i vestiti a domicilio e di portarli direttamente al Centro Diocesano “Giorgio La Pira” di Pi-stoia. La distribuzione diretta del vestiario avviene solamente nei casi in cui, il Centro d’Ascolto, individuata una particolare situazione di disagio economico, predi-spone un intervento che richieda anche un aiuto di tipo materiale. Spesso insie-me al vestiario viene distribuito anche mobilio per la casa.

Predisporre una modalità di registrazione dei beni distribuiti che ci permetta di quantificare l’impatto locale di questa attività.

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2005 2006 2007

Numero di persone

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LE ATTIVITA’ BILANCIO SOCIALE 2007

2. BISOGNO DI INTEGRAZIONE, LAVORO, CASA Il bisogno d’integrazione è legato soprattutto all’aumento considerevole della popolazione straniera residente. La scarsa conoscenza della lingua italiana rap-presenta il primo ostacolo nell’accesso ai servizi territoriali, nella creazione di legami sociali, nella ricerca di un’occupazione. Molto diffusa è anche la proble-matica lavorativa che riguarda non solo la popolazione straniera, ma anche quella italiana. Infatti, come emerge dal Dossier Caritas 2007, gli stranieri che si rivolgono ai Centri d’Ascolto per avere aiuto e orientamento nel mondo del lavoro (26,8%) superano di poco gli italiani (23,6%). L’inserimento nel mondo del lavoro risulta essere ancora più difficile per le donne, le quali devono spesso conciliare le esigenze lavorative con quelle lega-te alla gestione della sfera familiare. Anche situazioni di disagio e di povertà abitativa sono diffusissime e riguardano tanto gli italiani quanto gli stranieri. La possibilità di trovare un alloggio a prezzi accessibili è sempre più difficile: un numero in crescita di famiglie, la cui insoddisfazione del fabbisogno abitati-vo è collegata ad un mercato in cui alla domanda di affitto non corrisponde un’offerta a prezzi moderati. 2.1. CENTRO D’ASCOLTO Il Centro d’Ascolto è una "porta aperta" dove tutte le persone in difficoltà pos-sono incontrare Volontari pronti ad ascoltarle e accompagnarle nella ricerca di soluzioni ai propri problemi. Valutata la situazione, i volontari cercano di defini-re con la persona ascoltata un progetto di aiuto specifico, sostenibile e rispetto-so delle potenzialità e della dignità di ciascuno. Quando necessario e compati-bilmente con le risorse della comunità, vengono offerti degli aiuti concreti (generi alimentari di prima necessità, vestiario, mobilio per la casa, ecc.). In ogni caso viene garantita un’azione di orientamento e accompagnamento ai servizi e alle risorse del territorio. Il Centro d’ Ascolto è un luogo attraverso cui GRAFICO 11 - Persone accolte dal Centro di Ascolto negli ultimi tre anni

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2005 2006 2007 (otto mesi di attività)

Numero di persone

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” LE ATTIVITA’

la comunità cristiana vive concretamente la dimensione dell’ospitalità nei con-fronti di chi si trova in una situazione difficile. Nel corso del 2007 il Centro d’Ascolto è stato oggetto di una profonda riorganizzazione, dal punto di vista sia motivazionale che metodologico. Innanzi tutto i volontari hanno nel tempo preso coscienza che il sostegno materiale, se non è accompagnato da un proget-to di cambiamento, non può più considerarsi una forma di aiuto efficace per la promozione della dignità personale. In più, il lavoro di riflessione e di formazio-ne, durato per alcuni mesi, ha permesso la costituzione di un nuovo gruppo for-mato da 4 volontari. GRAFICO 12 - Persone accolte nel 2007 per nazionalità

Il numero di persone accolte nel 2007 è molto elevato, sebbene a prima vista nettamente inferiore al 2006 (vedi grafico 11). Infatti, dobbiamo considerare che la riorganizzazione del Centro è durata per buona parte del 2007 (da maggio a settembre). Si capisce quindi che quello che sembra un dato incoraggiante, in realtà conferma una tendenziale crescita dei bisogni delle persone del nostro territorio. Per quanto riguarda infine la nazionalità delle persone che si sono rivolte al Centro d’Ascolto (cfr. grafico 12), più del 77% sono migranti, provenienti preva-lentemente dal Marocco e dall’Albania.

• Aumentare i giorni settimanali di apertura del Centro di Ascolto da uno a due;

• Garantire il servizio anche in orario serale; • Reperire nuovi volontari.

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Marocchina Albanese Italiana Altre nazionalità

Numero di persone

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LE ATTIVITA’ BILANCIO SOCIALE 2007

2.2. PROGETTO “S.A.L.T.I.”

Il Progetto S.A.L.T.I. (Servizi di Ac-compagnamento al Lavoro e Tutela dell'Integrazione) rappresenta la prima sperimentazione organicamente con-tenuta in un percorso progettuale di molte attività che già da anni l'Asso-ciazione aveva posto in essere per donne italiane e straniere in difficoltà (corsi di lingua, gruppi di discussione, laboratorio di cucito, ecc.). Lo scopo generale del progetto è stato quello di rafforzare, a livello locale, politiche e azioni di integrazione rivolte a 13 don-ne italiane e straniere che vivono par-ticolari condizioni di disagio e di mar-ginalità.

GRAFICO 13 - Distribuzione delle donne destinatarie del progetto per nazionalità

• Continuare le attività di laboratorio e dei corsi di italiano; • Costruire possibilità di lavoro per le donne inserite.

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0

1

2

3

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7

Marocchina Albanese Italiana Rumena

Numero di donne

COME NASCE IL PROGETTO Fin dalla sua nascita l’Associazione ha

posto attenzione al sostegno delle donne. Nel 2001 viene studiato il primo progetto speri-mentale (“Io Donna”), finalizzato alla valoriz-zazione ed al riconoscimento delle risorse per-sonali di donne italiane e straniere che aveva-no difficoltà ad integrarsi nel contesto socio-culturale di riferimento. Questo progetto ha dato la possibilità di creare un servizio perma-nente di alfabetizzazione primaria e seconda-ria per adulti. Nel 2003 viene realizzato il pro-getto ”Famiglie in affido”, con l’obbiettivo di sostenere famiglie al cui interno vi fossero minori con particolari problemi di disagio e marginalità. Nel 2004 viene realizzato il pro-getto “Famiglie Insieme” che, oltre a ripropor-re attività già strutturate, ottiene l’attivazione di uno sportello di consulenza legale per stranieri e di un laboratorio di cuci-to. Questo complesso insieme di attività è sta-to inserito nel 2005 all’interno del progetto “N.O.I.- Nuovi Obiettivi di Integrazione”, an-cor più incentrato sulle problematiche di inte-grazione della popolazione extracomunitaria presente su Quarrata. Con il Progetto “L.A.I.F.” (2006) si pongono le vere basi per attività strutturate di formazio-ne e avviamento al lavoro di donne in difficol-tà, che confluiscono nel 2007 all’interno del progetto “S.A.L.T.I.”

NUMERI E DATI - 18 Volontari - 13 donne inserite nelle attività - Corso di italiano suddiviso in 4 livelli - 2 laboratori di avviamento professionale (cucito e patchwork) - 700 ore di formazione - 9 incontri di educazione alla genitorialità - 4 incontri di sensibilizzazione nelle parrocchie - Trasporto gratuito - Spazio-gioco per i figli delle destinatarie - 11 borse lavoro di 700 Euro per le donne - 169 capi di biancheria e patchwork

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” LE ATTIVITA’

2.3. CORSI DI ITALIANO I corso di italiano si rivolgono essenzialmente a persone straniere e ad italiani analfabeti o analfabeti di ritorno. Il 2007 è stato un anno importante per la messa a punto metodologica dei programmi di apprendimento: i corsi sono at-tualmente suddivisi per livello di conoscenza della lingua italiana ed esistono varie opportunità di frequenza (al mattino e alla sera). I corsi con frequenza se-rale sono realizzati in collaborazione con il Comune di Quarrata, e costituiscono un’importante possibilità formativa per le persone che di giorno lavorano. Oltre alla collaborazione con il Comune di Quarrata, nel 2007 è stata attivata una convenzione con la Provincia di Pistoia sul progetto “Percorsi di Cittadinanza” che ha riunito in un progetto integrato a livello provinciale le varie esperienze locali di insegnamento della lingua ai migranti. Un progetto importante, che po-ne le basi per una condivisione sul piano metodologico e didattico per tutte le realtà che lavorano con persone straniere e che offre a queste ultime la possibi-lità di sostenere un esame di abilitazione linguistica riconosciuto e spendibile nel mondo del lavoro. GRAFICO 14 - Numero di persone iscritte ai corsi di italiano negli ultimi tre anni

• Realizzare nel Comune di Quarrata nuovi corsi di italiano per migranti;

• Rendere permanente la collaborazione con la Provincia di Pistoia sul progetto “Percorsi di Cittadinanza.

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2005 2006 2007

Mattino Serali

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LE ATTIVITA’ BILANCIO SOCIALE 2007

2.4. INTERNET PER I MIGRANTI Il PAAS (Punto di Accesso Assistito ai Servizi e a internet) gestito dalla nostra associazione fa parte di quasi trecento Punti toscani, tutti gestiti da associazio-ni o cooperative in collaborazione con le amministrazioni comunali. Il progetto regionale che ha portato alla nascita dei PAAS ha come obiettivo la promozione dell’accesso alla società della conoscenza, agevolando l’apprendimento delle tecniche informatiche e la messa in rete dei cittadini e delle famiglie, così da rimuovere il digital divide. Il PAAS di Quarrata, oltre a fornire i servizi previsti dal progetto regionale, si rivolge anche ai cittadini non italiani, nel tentativo di rimuovere parte degli ostacoli economici, linguistici e culturali generati dalla loro condizione di migranti. Nel 2007, a causa di una interruzione dei finanziamenti regionali in questo ambito, il nostro PAAS ha subito una battuta di arresto nelle proprie attività. Infatti, se nel 2006 erano state 28 le per-sone che frequentavano con assiduità il servizio, nel 2007 si registra un sensibile calo: solo 7 iscritti. La nota comunque importante è che è stato possibile mantenere il servizio atti-vo (anche se con orari molto ridotti) gra-zie all’inserimento delle attività correla-te nella convenzione del Centro per mi-nori, il che ci permetterà di rilanciare le attività nel 2008.

• Riportare l’orario settimanale di apertura ad un minimo di otto ore, distribuite sia nel pomeriggio che alla sera;

• Permettere ad almeno 35 iscritti di usufruire del servizio. 2.5. AUTOCOSTRUZIONE ASSOCIATA L’autocostruzione associata è una particolare metodologia costruttiva che cerca di favorire l’acquisto della casa per le fasce deboli e nella quale i protagonisti del processo edificativo sono gli stessi futuri proprietari. L’impegno degli auto-costruttori a prestare la propria opera manuale in cantiere per un numero pre-stabilito di ore, guidati da architetti e tecnici esperti in questa particolare tec-nica, consente un forte contenimento dei costi di edificazione. La finalità è dunque quella di soddisfare a costi accettabili il bisogno abitativo di nuclei fa-miliari a basso reddito (e tuttavia in grado di rimborsare un mutuo bancario, an-che se stipulato a condizioni favorevoli), e al tempo stesso di promuovere la convivenza tra le componenti etniche presenti nel territorio e garantirne la coe-sione sociale. In sintesi l’autocostruzione associata si pone due finalità: 1) l’acquisizione della prima casa per soggetti esclusi dal mercato immobiliare;

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” LE ATTIVITA’

2) la realizzazione di una "urbanistica multiculturale". La nostra Associazione sta tentando di promuovere percorsi di autocostruzione associata sul territorio del Comune di Quarrata. Nel 2007 abbiamo lavorato soprattutto sul rafforzamento del rapporto di colla-borazione avviato con gli assessorati ai Servizi Sociali ed all’Urbanistica del Co-mune di Quarrata e con il consorzio ABN di Perugia. Questo lavoro ha permesso la realizzazione di due convegni promozionali sull’autocostruzione: il primo il 14 febbraio, che ha coinvolto gli addetti ai lavori (comuni, architetti, ingegneri, ecc.); il secondo il 2 luglio, aperto a tutta la cittadinanza. E’ stato inoltre pre-disposto un progetto di autocostruzione per il Ministero dell’Interno, di cui stia-mo aspettando l’esito. In caso di approvazione, saremmo impegnati per tutte le attività che riguardano la scelta del gruppo dei destinatari, in alcune delle atti-vità formative e nella gestione delle dinamiche del gruppo di autocostruttori.

• Avviare un progetto di autocostruzione associata nel terri-torio di Quarrata;

• Permettere ad almeno 10 famiglie in difficoltà di costruir-si una casa di proprietà.

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LE ATTIVITA’ BILANCIO SOCIALE 2007

3. BISOGNO DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE Nelle famiglie del territorio, in particolare quelle che vivono una condizione di marginalità sociale, economica e culturale, è forte il bisogno di essere sostenu-te ed orientate nell’educazione e nella gestione dei rapporti con i figli. Allo stesso tempo, la possibilità di poter usufruire di servizi per la prima infan-zia, a basso costo o gratuiti, va di pari passo con l’inserimento delle donne nel mondo del lavoro. Nel caso di bambini e ragazzi in età scolare, non tutte le fa-miglie, da sole, riescono ad affrontare serenamente gli impegni scolastici dei figli ed i cambiamenti legati ai vari momenti di crescita del bambino. Proprio per tale motivo l’Associazione, fin dalle sua nascita, si propone di of-frire alle famiglie in difficoltà servizi e interventi volti all’educazione alla ge-nitorialità e al superamento di carenze, interne al nucleo familiare, legate alla quotidianità e alla capacità organizzativa. Ciò costituisce il presupposto per lo sviluppo dell’autonomia del figlio e per la prevenzione di nuove forme di mar-ginalità sociale. 3.1. CENTRO PER MINORI DI QUARRATA Attualmente l’associazione offre sul territorio di Quarrata un servizio rivolto a minori segnalati dai Servizi Sociali e che si traduce nella gestione del Centro So-cioeducativo “Il Pozzo di Giacobbe”. Lo scopo principale è quello di contrastare situazioni di disagio per minori e adolescenti, al fine di promuovere il sostegno scolastico, lo sviluppo della creatività, la promozione dell’autonomia e di una coscienza sociale, civica ed ecologica, la formazione alla cooperazione e alla solidarietà. La metodologia prevede un itinerario educativo che coinvolge la sfera cogni-tiva, emotiva e relazionale attraverso attività di recupero scolastico, educa-zione alla legalità, espressiva, sportiva ed ambientale. Oltre alla stretta inte-g r a z i o n e t r a l e a t t i v i t à dell’Associazione, della scuola e dei Servizi Sociali Territoriali, due attività specifiche del Centro sono realizzate in collaborazione con altre realtà del territorio:

- il Progetto “Ritmondo” (attivo dal 2005) che permette a ragazzi tra gli 11 ed i 14 anni di fare esperienze attraverso la musica. Il progetto è realizzato in collaborazione con la Scuola di musica “Armony” e l’altro Centro Socioeducativo di Quarrata (“Il Girasole”). Ogni anno l’attività si conclude con l’organizzazione di un saggio musicale che si è svolto l’8 maggio 2007 al Teatro Nazionale ed ha registrato la partecipazione di circa 100 persone.

- l’attività di atletica, che vede dal 2004 la collaborazione con l’Associazione quarratina “Club degli Atleti”. L’attività sportiva viene

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” LE ATTIVITA’

svolta negli spazi dello stadio comunale, offrendo in tal modo la possibi-lità di uscire sul territorio, sviluppare la sfera corporea e apprendere il rispetto delle regole e il senso del lavoro di squadra.

Il 2007 è stato un anno particolarmente significativo per due importanti traguar-di: la concessione definitiva dell’autorizzazione al funzionamento da parte della ASL ed il rinnovo della Convenzione con il Comune di Quarrata. L’ampliamento dello spazio a disposizione ha reso il Centro idoneo ad accogliere 20 minori (5 in più rispetto agli anni passati). Inoltre il rinnovo per tre anni della Convenzione con il Comune di Quarrata, ci ha permesso di inserire all’interno dell’accordo un progetto per la gestione del centro di aggregazione giovanile (si veda pag. 56), permettendoci di accogliere ragazzi e ragazze dai 15 anni in poi.

• Portare il numero dei bambini accolti da 15 a 17; • Organizzare almeno 3 incontri di educazione alla

genitorialità con i genitori dei bambini.

3.2. CENTRO PER MINORI DI SIGNA L’impegno dell’Associazione a favore dei bambini non si limita al solo territorio di Quarrata. Nel 2004 il Pozzo di Giacobbe ha promosso un progetto (“Impariamo Insieme”) che coinvolge l’intero territorio comunale di Signa, nella Provincia di Firenze. Realizzato con un contributo del Centro Servizi Volontaria-to Toscana sul Bando “Percorsi d’innovazione 2003” ed in collaborazione con il Comune di Signa, il Coordinamento Comunale dei Circoli ARCI e l’Istituto Com-prensivo Statale di Signa, il progetto ha permesso di sperimentale un nuovo ser-vizio per l’accoglienza di minori in difficoltà segnalati dai Servizi Sociali territo-riali e dalla Scuola. Il servizio, attivo due giorni a settimana, è rivolto a 14 bambini italiani e stra-nieri di recente immigrazione delle scuole elementari e medie e si propone di offrire spazi per il sostegno scolastico e per la socializzazione. Il 2007 ha segna-to importanti cambiamenti. Il lavoro si è concentrato non solo sulle attività di recupero scolastico, ma anche su a-spetti fondamentali quali: il lavoro e-ducativo con i genitori; le attività di socializzazione; la progettazione edu-cativa individualizzata; l’utilizzo di strumenti di osservazione e di verifica. All’interno delle riunioni del gruppo di coordinamento del P.I.A. (piano inte-grato di area) che si svolgono alla pre-senza di tutti i referenti (compresi la scuola ed il servizio sociale comunale) che si occupano di minori in disagio, abbiamo promosso un lavoro di elabo-

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LE ATTIVITA’ BILANCIO SOCIALE 2007

razione degli strumenti di osservazione per l’individuazione dei bisogni, forma-lizzando e regolarizzando così una collaborazione che permettesse la realizza-zione di interventi educativi integrati ed innovativi.

Aumentare di almeno due giorni a settimana lo svolgimento delle attività.

3.3. “STANZATTIVA” PER I BAMBINI PIU’ PICCOLI E’ uno spazio-gioco educativo per bam-bini fino ai 6 anni, rivolto ai figli delle donne inserite nei progetti. Il servizio nasce per consentire alle donne con figli, che non possono conta-re sul sostegno di familiari o accedere ad altri servizi educativi, di frequenta-re le attività. Nel 2007, i bambini che hanno usufruito del servizio sono stati 9, di nazionalità marocchina e albane-se. Per accogliere bambini appartenenti a questa fascia di età, l’Associazione ha allestito uno spazio idoneo, con tappe-ti, cuscini, giochi, libri, materiale per dipingere e colorare, ed altri supporti didattici al fine di permettere ai bimbi di esprimere la loro creatività e favorire il loro sviluppo in uno spazio curato e at-tento ai loro bisogni. Sempre nel 2007, per consentire l’inserimento di uno dei nove bambini al nido d’infanzia, è stato garantito alla famiglia il servizio di tra-sporto dall’abitazione al nido.

Permettere l’accesso al servizio ad almeno 10 famiglie, dan-do disponibilità ad accudire anche i figli dei dipendenti e dei volontari dell’Associazione negli orari in cui questi ulti-mi sono in servizio.

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” LE ATTIVITA’

3.4. CENTRO ESTIVO “LUGLIO INSIEME” Nel mese di luglio la nostra Asso-ciazione organizza un centro estivo per bambini e ragazzi dai 3 ai 15 anni. Il servizio è rivolto ai Soci, e nasce per rispondere alla grande richiesta di servizi ludici ed educa-tivi nel periodo in cui la scuola è chiusa. Nel 2007 il centro estivo ha accolto 40 bambini. Il programma del centro è variega-to e per due giorni alla settimana si svolge presso il “Parco Verde” di Olmi, dove i bambini delle le scuo-le elementari e medie svolgono i compiti delle vacanze, mentre i più piccoli si dedicano al gioco. Gli altri giorni sono dedicati alle gite al mare, in montagna e in piscina. Il Centro estivo prevede una quota di iscrizione che serve in parte a coprirne le spese organizzative, in parte a finanziare altre attività dell’Associazione. Purtroppo nel 2007 non siamo stati in grado di rispondere affermativamente a tut-te le domande di iscrizione: la scelta di limitare i posti è dettata in particolare dal numero di mezzi di trasporto impiegati per le gite, dal numero di educatori e dalla volontà di offrire un servizio di qualità più che di quantità.

• Mantenere invariati i costi di iscrizione; • Portare il numero dei bambini iscritti da 40 a 45.

3.5. ACCOGLIENZA DEI BAMBINI NEGLI ULTIMI DIECI ANNI Il grafico 15 mostra come il Pozzo di Giacobbe abbia accresciuto, nel corso degli anni, la propria capacità di accogliere i bambini del territorio e di rispondere così al bisogno di sostegno delle famiglie nell’accudimento dei figli.

Come si può vedere, dal 1999 il numero dei bambini accolti è notevolmente au-mentato. Se all’inizio l’Associazione poteva contare solo sul Centro per minori di Quarrata, col passare degli anni i servizi sono aumentati, così come il numero dei bambini iscritti: il numero più alto si registra nel 2003 (90 bambini). Nel 2007 l’Associazione ha accolto in tutto 78 bambini, 6 in meno rispetto all’anno precedente. Se si eccettuano servizi limitati a brevi periodi (come il Centro Estivo ed i pro-

COME NASCE IL CENTRO ESTIVO

Le prime attività organizzate du-rante l’estate erano i cosiddetti “Campi estivi” per i minori del cen-tro socio educativo. Una settimana di vacanza in monta-gna, insieme ai volontari, nelle case coloniche della diocesi di Pistoia. A partire dal 2000, viste le crescen-ti richieste da parte di molte fami-glie, la possibilità di partecipare al nostro centro estivo viene allargata anche a bambini non iscritti al cen-tro socio educativo. Viene così aumentato il numero dei bambini accolti, la durata (da una settimana si passa ad un mese) ed il luogo (non più in montagna ma a Quarrata).

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LE ATTIVITA’ BILANCIO SOCIALE 2007

getti compresi nella voce “altri servizi”, che rispondevano a bisogni contingenti che poi sono confluiti in altri progetti a carattere permanente), è da sottolinea-re che la capacità di accoglienza relativa ai servizi che si svolgono nell’arco di tutto l’anno è più che raddoppiata: dai 15-17 bambini accolti fino al 2003 ai 38 del 2007. Particolare importanza da questo punto di vista ha avuto l’apertura nel 2004 del Centro per minori di Signa e la strutturazione dello spazio-gioco “Stanzattiva”. GRAFICO 15 - I minori accolti dall’Associazione dal 1998 al 2007

• Aumentare il numero totale dei bambini accolti nei vari servizi e progetti (minimo 85).

• Aumentare il numero dei Volontari impegnati nei pro-getti rivolti ai minori.

15 15 15 15 15 15 15 15 15 15

19 23 18 1410 15 13

43

2928 41

40

2

24 4

109

30

6 530

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Centro Minori Quarrata Centro Minori Signa Centro Estivo Stanzattiva Altri Servizi

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” LE ATTIVITA’

4. BISOGNO DI SOSTEGNO AI GIOVANI Negli ultimi anni a Quarrata stanno emergendo, in maniera sempre più netta, fenomeni di disagio giovanile legati alla mancanza di opportunità sociali, rela-zionali, culturali, ecc. rivolte alla fascia di età compresa tra i 14 e i 25 anni. Ad un complesso abbastanza sviluppato di politiche sociali ed educative nel campo dell’infanzia, si contrappone la totale assenza di interventi volti a favo-rire la promozione di stili di vita “positivi” e di benessere psicosociale per i giovani che escono dal circuito dell’obbligo scolastico. Sono gli stessi giovani a denunciare la mancanza di spazi fisici, culturali, sociali e relazionali nei quali poter esprimere le proprie capacità personali, le proprie aspirazioni ed aspettative, le proprie emozioni… per imparare a vivere la pro-pria vita insieme agli altri.

4.1. CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE Il progetto “Sbarra – Spazio Giova-ni” ha permesso l’allestimento e la strutturazione di un Centro di Ag-gregazione giovanile in alcuni locali adiacenti alla sede del Pozzo di Giacobbe. Lo scopo è quello di raf-forzare e consolidare le politiche giovanili a livello locale, mediante la creazione di un luogo capace di offrire ai giovani la possibilità di incontrarsi, condividere esperienze e idee, imparare a gestire il proprio tempo libero in modo costruttivo, sfruttando il patrimonio di valori positivi che derivano dalle espe-rienze e dalle capacità dei nostri educatori. Nel 2007 il Centro è stato attivo due giorni a settimana; i ragazzi che lo hanno frequentato, oltre ad incontrarsi ed organizzare il proprio tempo libero nell’ideazione e rea-lizzazione di eventi sportivi, musi-cali, ecc., hanno avuto la possibilità di essere aiutati nello studio e di essere supportati nel difficile im-patto con il mondo della scuola su-periore. Come si può vedere dal grafico 16 , nel 2007 hanno frequentato il Cen-tro di aggregazione 66 ragazzi (33 in meno rispetto al 2006). Di questi, 37 hanno un’età compresa tra gli 11 ed i 15 anni, 29 tra i 16 ed i 20 anni. E’ inoltre da sottolineare la scarsa presenza di ra-gazze (solo 3).

LE ORIGINI DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE

GIOVANILE Con la riforma della scuola ed il conseguen-te innalzamento dell’obbligo scolastico, l’Associazione si trova di fronte a degli in-terrogativi: come può il Centro per minori far fronte alle esigenze dei ragazzi “obbligati” a proseguire gli studi ma carenti di requisiti necessari quali la motivazione, l’autostima, l’appoggio familiare, la dispo-nibilità economica? Inoltre, il Centro così com’è strutturato risponde efficacemente ai bisogni di autonomia dei ragazzi più gran-di? La risposta è stata la creazione di servizi rivolti agli adolescenti inizialmente impron-tati sul recupero scolastico ed ampliatisi poi con attività di socializzazione ed educazio-ne alla legalità. Nel 2004 l’Associazione promuove il Progetto “PUZZLE - Gruppo Giovani”, uno dei vincitori del bando “Percorsi di Innovazione” indetto dal Centro Servizi Volontariato della Toscana e che si è concluso nel 2006 con la creazione di un primo Centro di Aggregazione. Il sostegno e la concessione di propri locali da parte del Centro Culturale “Sbarra” ha permesso la continuazione di “Puzzle”, le cui attività sono confluite nel nuovo Progetto “Sbarra - Spazio Giovani”, attivo da gennaio 2007.

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LE ATTIVITA’ BILANCIO SOCIALE 2007

E’ d’obbligo un’ulteriore distinzione tra chi frequenta assiduamente il Centro (circa un quarto del totale) ed i ragazzi che invece partecipano alle attività che hanno un carattere limitato nel tempo (tornei di calcetto, spettacoli, concerti, dimostrazioni di skate-board, ecc.). Infine, anche nel Centro di aggregazione giovanile è molto forte la presenza di ragazzi stranieri (43,9%), come si può vedere dal grafico 17.

GRAFICO 16 - Giovani coinvolti nelle attività del Centro di aggregazione dal 2005 a oggi

GRAFICO 17 - Distribuzione dei giovani per nazionalità (anno 2007)

• Coinvolgere nelle attività almeno 100 giovani; • Portare la percentuale delle ragazze coinvolte almeno al

10% sul totale degli iscritti.

3714

132

Italiana Marocchina Albanese Rumena

39

66

99

0

20

40

60

80

100

2005 (Progetto "Puzzle") 2006 (Progetto "Puzzle") 2007 (Progetto "Sbarra")

Numero di giovani

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” LE ATTIVITA’

4.2. PERCORSO NAZIONALE “ALBACHIARA” L’impegno nei confronti dei giovani si realizza anche mediante la con-venzione che l’Associazione ha sti-pulato nel 2006 con la Provincia di Pistoia, per il sostegno alle azioni legate al percorso “Albachiara”. Assieme ad altre associazioni e cooperative di Pistoia il “Pozzo di Giacobbe” ha il compito di suppor-tare l’organizzazione del “Campus di Montecatini” e della rete di co-municazione via-web da e verso i partner su tutto il territorio nazio-nale, oltre a promuovere azioni lo-cali per lo sviluppo dei principi con-tenuti nel “Manifesto nazionale sul-la cittadinanza”. Nel 2007, tra le azioni locali pro-mosse nell'ambito di "Albachiara" dal "Pozzo di Giacobbe" e dalle al-tre organizzazioni aderenti, vi è stato un intenso lavoro di formazio-ne e di riflessione sul ruolo dei Centri socio educativi come luoghi privilegiati per lo sviluppo delle politiche giovanili, con un'attenzio-ne particolare a quei giovani che vivono condizioni di disagio o mar-ginalità. Dal lavoro, condotto sot-to la supervisione di formatori del-l'Associazione “Gruppo Abele” di Torino, è scaturito un Manifesto identitario dei Centri SocioEduca-tivi che delinea nuovi ambiti di azione dei Centri stessi, intesi co-me luoghi aperti sul territorio alle istanze non solo dei bambini, ma anche dei ragazzi e dei giovani.

Nelle foto: (a destra) i ragazzi del Pozzo alla XXII^ Giornata della memoria e dell’impegno (Polistena—RC), assieme a Don Luigi Ciotti, Presidente e fondatore dell’Associazione “Libera”; (a sinistra) alcuni ragazzi del Centro di aggregazione giovanile di Quarra-ta.

• Implementare la collaborazione con la Provincia di Pistoia; • Ampliare le attività del Centro di aggregazione giovanile

di Quarrata e renderlo luogo di sperimentazione dei prin-cipi ispiratori del percorso “Albachiara”.

COS’E’ “ALBACHIARA”

Il Percorso Nazionale “Albachiara”, avviato nel 2004 dalla Provincia di Pistoia e dal Gruppo Abele di Torino, si propone di costruire una rete di relazioni tra singoli, istituzioni, e organizzazioni sociali impe-gnate concretamente sui territori per l’affermazione piena dei diritti di cittadi-nanza dei giovani. Albachiara prende l’avvio dal lavoro di migliaia di giovani che, insieme a docenti e amministratori provenienti da diverse re-gioni d’Italia, si sono incontrati a Monteca-tini Terme nei giorni 23 e 24 aprile 2004 per confrontarsi sui temi della cittadinan-za, della legalità e dei diritti, dando vita al Manifesto nazionale sulla cittadinanza, “Cittadini non si nasce, ma si diventa”. Il Pozzo di Giacobbe partecipa attivamente da anni alla realizzazione del Campus di Montecatini (momento di incontro e di con-fronto nazionale tra tutti gli aderenti al Percorso “Albachiara”) e promuove la par-tecipazione dei ragazzi che frequentano l’Associazione alla “Giornata Nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di tutte le mafie”, organizza-ta ogni anno dall’Associazione “Libera”.

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LE ATTIVITA’ BILANCIO SOCIALE 2007

5. BISOGNO DI FORMAZIONE Dal 1996 l’Associazione garantisce con vari incontri la formazione permanente e la supervisione ai Volontari e agli educatori. Inoltre l’Associazione organizza e cura percorsi formativi in ambito psicosociale aperti a tutta la cittadinanza o mirati all’aggiornamento e alla qualificazione di personale da impiegare nei servizi di aiuto. L’Associazione è iscritta all’Albo provinciale delle agenzie formative informali per l’educazione degli adulti. Inoltre, da marzo 2006, l’Associazione collabora alla formazione dei Volontari del Servizio Civile Nazionale della Caritas di Pistoia.

5.1. CORSI DI FORMAZIONE PER VOLONTARI Durante il 2007, oltre la formazione in itinere rappresentata dagli incontri quin-dicinali del mercoledì sera e dagli incontri di coordinamento e supervisione edu-cativa dei vari progetti, sono stati due i corsi di formazione realizzati dalla no-stra associazione. Il primo, “Vincere Insieme”, organizzato per conto del Centro Servizi Volonta-riato della Toscana (CESVOT), rivolto a volontari delle associazioni del territorio GRAFICO 18 - Volontari formati tramite i corsi di formazione organizzati dal 2002 al 2007

Convenzioni attive Tipo di formazione

Università degli Studi di Firenze (Facoltà di Scienze della Formazione)

Tirocinio di studenti del Corso di Laurea in Scienze della Formazione

Centro Studi “Benedetto Croce” Tirocinio di studenti del Corso per Dirigenti di Comunità

20

26

20 1916

52

0

10

20

30

40

50

2002 2003 2004 2005 2006 2007

Numero di Volontari

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” LE ATTIVITA’

e a tutti i cittadini interessati. Il corso, che aveva l’obiettivo di costruire e conso-lidare le strategie e le competenze dei volontari necessarie per la mediazione e la risoluzione dei conflitti nei gruppi edu-cativi, si è svolto dal 10 gennaio al 17 marzo 2007 per un totale di 66 ore di for-mazione tra lezioni in aula e tirocinio. Gli iscritti al corso sono stati 27. Il secondo è stato organizzato dall’Associazione per i Volontari del Cen-tro d’Ascolto e si è svolto dal 2 al 30 mag-gio 2007. Il corso, a carattere interno e finalizzato alla riorganizzazione del Cen-tro di Ascolto, ha promosso un percorso di riflessione che ha coinvolto 25 Volontari sul tema dell’ascolto come forma di aiuto per le persone in difficoltà.

• Organizzare almeno un corso di formazione basato su bisogni specifici rilevati sul territorio;

• Offrire la possibilità di partecipare ad almeno 30 Volon-tari.

5.2. FORMAZIONE CARITAS PER IL SERVIZIO CIVILE Dal 2006 il “Pozzo di Giacobbe” collabora con la Caritas Diocesana di Pistoia per la formazione dei Volontari del Servizio Civile che svolgono servizio nelle strut-ture della Diocesi di Pistoia. Nel 2007 un nostro educatore ha affiancato altri formatori della Caritas per elaborare percorsi formativi e di riflessione rivolti a 10 servizio-civilisti. La formazione è stata incentrata su temi quali la legalità e la cittadinanza (con particolare riferimento al percorso “Albachiara) ed ai servi-zi di aiuto ai minori. Tra i temi più importanti trattati: le condizioni di vita dei bambini in Italia e nel mondo; la figura di Don Milani; Il consumo critico. Inoltre sono state organizzate visite alla Chiesa di Barbiana, al Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano, ed a varie Associazioni del territorio. Da ottobre 2007 l’attività formativa si è arricchita grazie alla collaborazione con la Caritas di Prato, con l’organizzazione di 2 incontri mensili tra i servizio-civilisti delle Diocesi di Prato e Pistoia.

• Incentivare la collaborazione con la Caritas di Pistoia; •Organizzare almeno un momento di incontro e scambio di esperienze tra tutti i Volontari del Servizio Civile che ope-rano nei Centri della Diocesi ed i Volontari del “Pozzo”.

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LE ATTIVITA’ BILANCIO SOCIALE 2007

6. BISOGNO DI PREVENZIONE Negli ultimi dieci anni, sulle strade di Quarrata si sono verificati 33 incidenti mortali. Inoltre, alcuni bambini frequentanti il centro per minori, sono stati coinvolti oppure hanno assistito ad incidenti anche gravi. E’ proprio sulla base dell’esperienza diretta che l’Associazione ha maturato l’esigenza di promuovere comportamenti responsabili sulle strade, al fine so-prattutto di prevenire e rendere consapevoli i cittadini delle conseguenze degli incidenti stradali. Il bisogno di interiorizzare le regole stradali e di tradurle in comportamenti responsabili è un aspetto del più ampio bisogno di legalità, in-tesa non semplicemente come rispetto formale delle norme, ma come parteci-pazione attiva e critica dei cittadini alla vita politica e sociale. Le persone che si rivolgono all’Associazione spesso si trovano ai margini della comunità, e ciò può generare comportamenti illegali. Da questo nasce l’esigenza di attuare, a partire dai bambini e dai giovani, percorsi di cittadi-nanza finalizzati all’acquisizione di comportamenti democratici e alla forma-zione di personalità mature, responsabili e capaci di scegliere criticamente. 6.1. SICUREZZA STRADALE Il “Pozzo di Giacobbe” è la prima realtà in Italia ad essere riuscita a promuove-re e realizzare (nel 2006) l’installazione di 18 sagome umane nei luoghi degli incidenti mor-tali, così come da anni avviene sulle strade francesi. Le sagome hanno l'obiettivo di ri-cordare le vittime della strada, mettere in risalto i rischi legati alla circolazione, sottoli-neare la responsabilità sociale degli automo-bilisti. Nel 2007, oltre a promuovere l’iniziativa tra-mite il sito internet e campagne mail, l’attività si è concentrata sull’osservazione dell’efficacia delle sagome. Sebbene sia diminuito il numero di incidenti gravi, si è registrata comunque una vittima sulle strade di Quarrata dopo quasi un anno dalla messa in posa delle sagome. Ciò mostra l’efficacia limitata della singola iniziativa, che rischia di esaurire i propri effetti positivi in termini di prevenzione se non accompagnata da altre attività. Il 2007 è stato inoltre il secondo anno in cui il Pozzo di Giacobbe, ha supportato i familiari di una giovane vittima nell’organizzazione della fiaccolata in memoria della figlia, a due anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 14 luglio 20-05. Per Sara, lo stesso giorno del 2006 e per volontà della madre, era stata in-stallata la prima sagoma nera.

Attivare un progetto di promozione della sicurezza stradale che coinvolga le scuole medie e superiori del territorio.

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” LE ATTIVITA’

6.2. EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ L'attività di educazione alla legalità coinvolge direttamente i bambini ed i ra-gazzi del Centro per minori di Quarrata. Nel 2007 è stata organizzata settima-nalmente ed i ragazzi hanno avuto modo di conoscere la realtà dell'Italia e del mondo riguardo ai diritti negati, con particolare riferimento alla situazione dei bambini: lavoro minorile, bambini soldato, scuola sono i principali temi affron-tati e discussi grazie anche alla collaborazione di Volontari di Emergency. Il ri-sultato è stata la pubblicazione di alcuni lavori realizzati dai ragazzi dove sono presenti le loro riflessioni e le loro frasi in riferimento ad i vari temi affrontati. Alla fine del 2007 è stato realizzato insieme ai ragazzi un calendario nel quale sono riportate date importanti in riferimento ad avvenimenti e ricorrenze parti-colarmente significative dal punto di vista dei diritti, della cittadinanza e della legalità. L'ultimo lavoro in cantiere prevede la stesura di una “costituzione” scritta dai ragazzi ed incentrata sulla riflessione attorno ai principi fondamenta-li della Costituzione Italiana, che nel 2008 compierà 60 anni. Oltre all’attività didattica, il Pozzo di Giacobbe promuove esperienze dirette dei ragazzi e dei giovani a contatto con altre realtà in cui il problema della legalità è particolar-mente sentito. Un gruppo dei ragazzi ha partecipato alle giornate del Campus Nazionale sulla Cittadinanza, svoltosi a Montecatini terme dal 25 al 28 ottobre, ed alla “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie” organizza-ta dall’Associazione “Libera” e svol-tasi il 21 marzo a Polistena, in pro-vincia di Reggio Calabria.

Incrementare le attività di educazione alla legalità coin-volgendo i ragazzi che frequentano il Centro di Aggrega-zione giovanile dell’Associazione.

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L’ECONOMIA BILANCIO SOCIALE 2007

Page 63: Bilancio Sociale 2007

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” L’ECONOMIA

Ogni Associazione di Volontariato opera come organizzazione di persone e cose tesa al raggiungimento di obiettivi condivisi. La differenza tra una associazione di volontariato ed un qualsiasi altro soggetto di natura commerciale o imprenditoriale risiede nel fatto che per la prima le risorse finanziare ed il reddito non costituiscono un fine, bensì uno strumento per il raggiungimento dei propri scopi sociali. Le pagine che seguono hanno l’obiettivo di delineare un quadro preciso che renda conto di come le risorse a disposizione sono state impiegate a fa-vore dei territori in cui l’Associazione svolge la propria azione. Nel primo paragrafo verranno analizzate le entrate e le uscite in riferi-mento alle tipologie di spesa effettuata o di finanziamento ottenuto. Nel secondo paragrafo approfondiremo l’analisi suddividendo le entrate per tipo di soggetto finanziatore (per capire da dove provengono le risorse che l’Associazione investe) e per tipologia di bisogno per cui sono state utilizzate. In questo modo ricaveremo un quadro di insieme che ci per-metterà di capire quanto l’Associazione ha risposto, in termini di investi-menti, ai bisogni rilevati. Nell’ultima parte raffronteremo i dati di bilancio 2007 con quelli degli anni passati, nel tentativo di “misurare” la crescita del nostro impegno sociale e del valore aggiunto legato alle nostre attivi-tà. Tutti i dati economici ed i rendiconti sono elaborati tenendo conto del principio di cassa e sono riferiti all’anno solare (dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno), che rappresenta il periodo di riferimento dei nostri conti economici.

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L’ECONOMIA BILANCIO SOCIALE 2007

1. ENTRATE E USCITE

1.1. ENTRATE Le entrate dell’Associazione, seguendo una tendenza positiva che si registra dal 2001, sono aumentate considerevolmente rispetto all’anno precedente ed han-no consentito di registrare un avanzo di gestione che andrà a coprire nel 2008, assieme all’attivo consolidato negli anni precedenti, le spese per l’acquisto di un nuovo pulmino e la continuazione delle attività del progetto “S.A.L.T.I.” (cfr. pag 47). Come si evince anche dal grafico 20 (a pag. 69), il “Pozzo di Gia-cobbe” negli ultimi quindici anni è cresciuto in maniera considerevole dal punto di vista delle risorse. Infatti, se fino al 1999 l’andamento delle entrate risulta abbastanza stabile e contenuto, dal 2000 il volume di bilancio cresce notevol-mente, superando ad oggi i 220.000 Euro. Le proiezioni per il 2008, che tengono conto dei finanziamenti consolidati e di nuovi contributi ottenuti su alcuni pro-getti presentati nel corso del 2007, indicano che nel prossimo bilancio le entra-te supereranno quota 250.000,00 Euro.

1.2. USCITE L’aumento del volume totale delle uscite rispetto al 2006 risponde essenzial-mente ai maggiori progetti ed attività realizzati rispetto all’anno passato, che ha comportato una crescita delle spese su quasi tutte le voci di bilancio. L’aumento più consistente si registra rispetto alle spese per il personale educa-tivo impiegato nei singoli progetti. Da anni infatti l’Associazione si avvale di e-ducatori ed esperti nelle varie aree di intervento e di cui abbiamo già parlato (cfr. pag. 31).

TIPO DI ENTRATA 2007 +/- 2006 (variazione)

OPERATIVE 104.456,20 + 10.831,01

Rientrano in Operative le i contributi percepiti e le convenzioni/contratti stipulati con enti sia pubblici che privati, per l’organizzazione e la gestione di servizi operativi e di corsi di formazione. +

REPERIMENTO FONDI 116.686,36 + 55.090,00 Rientrano in reperimento fondi i proventi da quote associative, donazioni, offerte, feste e manifestazioni pubbliche, contributi generici o vincolati su singoli progetti da parte di altri enti e banche. =

TOTALE ENTRATE 221.142,56 + 65.921,01

Page 65: Bilancio Sociale 2007

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” L’ECONOMIA

VOCI DI SPESA 2007 +/- 2006 (variazione)

MATERIE E BENI STRUMENTALI 15.321,11 + 6.099,15

Rientrano in “materie e beni strumentali”: le attrezzatu-re, i generi alimentari, la cancelleria, il materiale didatti-co e per le attività (che rappresenta la voce più consi-stente: € 6.828,68). +

SERVIZI 30.526,16 + 8.710,09

Rientrano in servizi: le assicurazioni su beni mobili e immobili, le spese per i mezzi di trasporto (che rappre-senta la voce più consistente: € 8.338,56), l’elettricità, il gas, il telefono, la manutenzione dei locali, le spese postali e bancarie, le consulenze esterne (commercialista e consulente del lavoro). +

DIPENDENTI E ASSIMILATI 98.418,41 + 26.993,44

Rientrano in dipendenti e assimilati: il personale dipen-dente (che rappresenta la voce più consistente: € 71.408,00), i collaboratori, i liberi professionisti, i rimborsi spese e le assicurazioni sui volontari. +

SUSSIDI, EROGAZIONI E CONTRIBUTI A TERZI

9.172,48 + 6.017,03

Rientrano in sussidi, erogazioni e contributi a terzi: i sussidi alle persone assistite, le erogazioni liberali ad altre associazioni ed i compensi per il personale di altre associazioni partner di nostri progetti. +

IMPOSTE E TASSE 40.527,53 +10.106,10

+

MANIFESTAZIONI PUBBLICHE E ALTRI EVENTI

14.551,58 - 2.201,74

=

TOTALE USCITE 208.517,27 + 55.724,07

SALDO BILANCIO 2007

TOTALE ENTRATE 221.142,56

- TOTALE USCITE 208.517,27

= AVANZO DI GESTIONE + 12.625,29

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L’ECONOMIA BILANCIO SOCIALE 2007

2. RICCHEZZA PRODOTTA E DISTRIBUITA 2.1. FONTI DI “FINANZIAMENTO” Il 2007 ha rappresentato un salto di qualità nella capacità dell’Associazione di raccogliere fondi in maniera autonoma, dato che i contributi privati rappresen-tano quasi il 60% del volume complessivo delle entrate. Confrontando i dati contenuti nella tabella 5 (riferiti agli ultimi tre anni), è evi-dente che l’indice di efficienza dell’autonomia (dato dalla percentuale delle entrate da fonte privata rispetto al totale delle entrate) è sensibilmente cre-sciuto nell’ultimo anno. Se infatti nel 2005 e nel 2006 questo indice era di poco superiore al 50%, nel 2007 arriva al 59,4%, anche grazie ad un consistente incre-mento delle attività di raccolta fondi dell’Associazione e a nuove risorse ottenu-te dalla Caritas Italiana. Questo dato conferma non solo un elevato grado di au-tonomia “politica” dell’Associazione, ma anche una evidente capacità di garan-tire la continuità di buona parte dei propri servizi e progetti anche nel caso, certo non auspicabile, che una o più convenzioni con gli enti locali non vengano rinnovate.

TABELLA 5 - Raffronto tra entrate pubbliche e private dal 2005 al 2007 e calcolo dell’indice per l’efficienza

dell’autonomia

Analizzando i singoli finanziatori, possiamo fare alcune considerazioni. Rispetto ai soggetti pubblici, il Comune di Quarrata è l’ente che ha maggior-mente contribuito allo sviluppo delle nostre attività (29,7%), finanziando preva-lentemente servizi rivolti ai minori e alle famiglie del Centro Socioeducativo convenzionato. Per quanto riguarda i soggetti privati, molto importanti nel 2007 sono stati la Caritas (23,2%), i soci, i donatori e i cittadini che hanno risposto alle nostre campagne di raccolta fondi (16,7%), il Cesvot (7,7%), la Banca di Cre-dito Cooperativo di Vignole (7%) e la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia (4,7%).

TIPO DI RISORSE 2005 2006 2007

DA FONTE PUBBLICA • Comune di Quarrata • Comune di Signa • Provincia di Pistoia • Unione Europea

71.305,72 56.290,72 3.800,00

- 11.215,00

76.941,67 53.941,67 9.000,00

14.000,00 -

89.715,00 65.715,00 10.000,00 14.000,00

-

DA FONTE PRIVATA • Banca di Credito Cooperativo di Vignole • Banca di Credito Cooperativo di S. Pietro in Vincio • Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia • Caritas di Pistoia • Caritas Italiana • Centro Servizi Volontariato Toscana (Cesvot) • Raccolta Fondi dell’Associazione • Singoli cittadini (Soci e donatori)

75.466,18 12.000,00

500,00 12.000,00 15.000,00

- 9.200,00

16.885,39 9.880,79

77.977,60 - -

5.000,00 15.000,00

- 16.000,00 27.765,93 14.211,67

131.427,56 15.500,00

- 10.500,00 18.718,00 32.589,81 17.020,00 30.440,25

6.659,50

TOTALE 146.771,90 154.919,36 221.142,56

INDICE DI EFFICIENZA DELL’AUTONOMIA (= Totale entrate private / Totale entrate x 100) 51,4% 50,3% 59,4%

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” L’ECONOMIA

2.2. “INVESTIMENTI” Nel 2007 l’Associazione ha investito oltre 208.000 euro per rispondere ai bisogni del territorio. Di questi, il 10,25% ha coperto i costi di gestione (amministrazione, segreteria, consulenti esterni, ecc.), mentre il restante 89,75% è stato impiegato direttamente nella realizzazione e nello sviluppo dei progetti e dei servizi. GRAFICO 19 - Distribuzione percentuale delle risorse per tipologia di bisogno (2007)

Come si può vedere dal grafico 19, la maggior parte delle risorse (41,1%) sono andate a coprire i costi per i servizi rivolti alle famiglie per i problemi legati al-la genitorialità e all’accudimento dei figli (Centri per minori di Quarrata e Si-gna, Centro estivo, ecc.). Leggermente inferiore (36,3%) è stata la quota di in-vestimenti per rispondere a bisogni quali l’integrazione, il lavoro e la casa (corsi di italiano per stranieri, progetto S.A.L.T.I., Centro d’Ascolto, ecc.). E’ da sot-tolineare anche l’importanza sempre maggiore che sta assumendo la spesa per soddisfare i bisogni dei giovani (15,8%), mentre stabili rispetto al passato riman-gono le quote di investimento riservate alla formazione e alla prevenzione (5,7%). Un discorso a parte meritano, infine, le risorse destinate a rispondere ai bisogni primari. Sebbene la percentuale superi di poco l’1% del totale, è da sottolineare il fatto che la scarsa incidenza di questa voce sul totale degli investimenti è frutto, nel nostro caso, di una scelta precisa che limita l’elargizione di aiuti e-conomici alle persone, così da prevenire forme di assistenzialismo che non aiu-terebbero certo a superare le loro condizioni di difficoltà. Sia per il servizio di banco alimentare che per la distribuzione di indumenti e mobilio per la casa, l’Associazione si appoggia quasi esclusivamente su beni materiali reperiti trami-te donatori che, nel 2007, hanno permesso la distribuzione di 2.431 kg di generi alimentari di prima necessità, più altri beni (vestiario, mobilio, ecc.) non quan-tificabili.

36,3%

1,2%

41,1%

15,8%5,7% Integrazione, lavoro, casaBisogni primariBisogni delle famiglie (genitori e bambini)Bisogni dei giovaniFormazione e prevenzione

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L’ECONOMIA BILANCIO SOCIALE 2007

3. EVOLUZIONE STORICA DELLE RISORSE

Nel corso degli ultimi quindici anni il volume delle entrate dell’Associazione è costantemente cresciuto (cfr. grafico 20). Un ruolo fondamentale nell’incremento delle risorse a disposizione è giocato dall’intensa attività di progettazione che l’associazione quotidianamente svolge in tutte le sue aree di intervento. Come è stato sottolineato al paragrafo 1, nel 2007 le risorse ricavate da attività di reperimento fondi superano quelle legate a convenzioni o contributi per servizi gestiti per conto di enti pubblici o privati. Questo significa che la maggior parte dei contributi ottenuti dall’Associazione sono frutto della propria attività progettuale e di sensibilizzazione di altri sog-getti rispetto ai problemi del territorio: questo fa sì che i singoli cittadini, le banche, le fondazioni, le imprese, ecc., prendano a cuore bisogni specifici e contribuiscano tramite l’Associazione a dare risposte adeguate. E' particolar-mente significativo a questo proposito l’andamento dell’attività di raccolta fon-di annuale, che comprende le quote associative, le donazioni ed i proventi da feste, sagre o manifestazioni (cfr. grafico 21). Anche in questo caso si registra una sensibile crescita nel corso degli ultimi quindici anni, con un picco tra il 2000 ed il 2001 (dovuto alla donazione di due pulmini da parte della Banca di Credito Cooperativo di Vignole). Nel 2007 il Pozzo di Giacobbe è stato in grado di raccogliere circa 49.000,00 Euro, utilizzati nell’implementazione di molte at-tività e per coprire parte delle spese di struttura dell’Associazione.

GRAFICO 20 - Il volume delle entrate totali dal 1992 al 2007 (€)

Se mettiamo a confronto la capacità di raccogliere fondi “in proprio” ed il volu-me dei contributi percepiti dagli Enti Pubblici (cfr. grafico 22), si può notare come nel tempo l’Associazione abbia saputo diversificare le tipologie di finan-

-

20.000,00

40.000,00

60.000,00

80.000,00

100.000,00

120.000,00

140.000,00

160.000,00

180.000,00

200.000,00

220.000,00

240.000,00

1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Volume delle entrate

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” L’ECONOMIA

ziamento, a garanzia della propria autonomia e della propria stabilità di fronte ad eventi sfavorevoli. Se nel 1999 l’Associazione “dipendeva” quasi esclusivamente da contributi pub-blici, dal 2000 in poi la somma tra contributi privati e risorse reperite tramite la raccolta fondi tende sempre a superare la quota di finanziamenti provenienti dal pubblico. GRAFICO 21 - La raccolta fondi da quote associative, donazioni, feste ed eventi dal 1992 al 2007 (€)

GRAFICO 22 - Andamento dei contributi per categoria dal 1992 al 2007 (€)

-

5.000,00

10.000,00

15.000,00

20.000,00

25.000,00

30.000,00

35.000,00

40.000,00

45.000,00

50.000,00

1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Attività raccolta fondi

-

10.000,00

20.000,00

30.000,00

40.000,00

50.000,00

60.000,00

70.000,00

80.000,00

90.000,00

100.000,00

110.000,00

1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Contributi pubblici Contributi privati Raccolta fondi

Page 70: Bilancio Sociale 2007

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L’ECONOMIA BILANCIO SOCIALE 2007

4. ALCUNE CONSIDERAZIONI L’analisi dei dati di bilancio relativi al 2007 conferma la costante crescita dell’Associazione anche dal punto di vista economico e finanziario. Al 31 dicembre 2007 la disponibilità di spesa dell’Associazione ammonta a poco più di € 34.000,00 (dati dall’attivo di bilancio del 2007, pari a € 12.625,29, e dalla disponibilità iniziale frutto degli avanzi di gestione degli anni passati, pari a € 21.399,65). Per queste risorse è già stato individuato un utilizzo sul 2008 che prevede l’acquisto di un nuovo pulmino (€ 20.000,00), l’organizzazione di attività per migranti (€ 10.000,00) e la copertura di parte delle spese di gestio-ne (€ 4.000,00). I maggiori punti di forza che l’Associazione ha consolidato negli anni rispetto alla gestione economica e finanziaria sono:

• La capacità di diversificare notevolmente le proprie fonti in entrata, cer-cando di sviluppare una strategia che permettesse di raccogliere “poche” risorse da “molti” soggetti diversi.

• La capacità di raccogliere fondi “in proprio”, coinvolgendo direttamente singoli donatori, imprese, ecc., che nel 2007 contribuisce da sola a copri-re il 22,2% del fabbisogno annuo.

• Un “investimento” costante sul lato delle proprie capacità progettuali che, oltre a garantire una costante crescita dei contributi su bandi di fi-nanziamento, permette di sperimentare sempre nuove attività e metodo-logie pronte a rispondere ai problemi più complessi del territorio di rife-rimento.

Se consideriamo invece le criticità maggiori, possiamo riscontrare:

• Una limitata capacità a proporre campagne di sensibilizzazione su larga scala, perché comporterebbero spese non sostenibili per le attività di co-municazione.

• Una sensibile diminuzione nel 2007 (- € 7.642,17) rispetto all’anno passa-to per quanto riguarda le entrate da donazioni e da quote associative; a questo riguardo è già stato assunto l’impegno per il 2008 ad una riorga-nizzazione del lavoro che permetta di recuperare un più stretto rapporto con i donatori abituali e di reperirne di nuovi.

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE” L’ECONOMIA

Page 72: Bilancio Sociale 2007

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BILANCIO SOCIALE 2007

APPENDICE

Verso il bilancio sociale 2008

Questionario di valutazione

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE”

Page 74: Bilancio Sociale 2007

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BILANCIO SOCIALE 2007

VERSO IL BILANCIO SOCIALE 2008 La redazione del nostro primo bilancio sociale ha rappresentato un’importante

occasione di riflessione e di crescita per le persone che animano l’Associazione.

Forse per la prima volta si è tentato di raccontare in maniera sistematica e

condivisa tutto quello che facciamo, giorno dopo giorno.

E’ stato bello e gratificante condividere questo percorso con molte persone,

tutte appassionate dall’idea di redigere un documento che non è semplice sin-

tesi dell’esistente, ma proiezione verso il futuro.

Proprio nell’ottica di un continuo miglioramento il Bilancio Sociale esprime ap-

pieno il proprio valore. Esso quindi non è un punto di arrivo, un semplice risul-

tato, ma si pone in tutta la sua essenza come slancio verso il domani, come

un’assunzione piena di responsabilità verso quei processi di qualificazione che

sono propri di tutte le realtà che vogliono crescere migliorandosi.

Siamo coscienti di avere redatto un documento che esprime in maniera abba-

stanza chiara e diretta quello che siamo, quello che facciamo e come lo faccia-

mo. Siamo altresì consapevoli che il prossimo Bilancio Sociale potrà essere mi-

gliorato e arricchito. E’ da questa consapevolezza che derivano alcuni obiettivi

da realizzare nel 2008.

In primo luogo lavoreremo alla costruzione di indicatori (sia qualitativi che

quantitativi) che possano “misurare” l’efficacia dei servizi e dei progetti che

realizzeremo, così da sottolineare il raggiungimento degli obiettivi dichiarati

ed i benefici per il territorio derivanti dalla nostra azione.

In secondo luogo, sarà importante predisporre un sistema di tenuta contabile

che possa permetterci di evidenziare sia gli aspetti finanziari (entrate ed uscite

di cassa nel periodo considerato), sia quelli economici (analisi dei fattori e dei

processi “produttivi”).

Dal punto di vista del coinvolgimento degli interlocutori nella fase di rendicon-

tazione sociale e di redazione del Bilancio Sociale 2008, l’obiettivo sarà quello

di costituire un gruppo di lavoro composto per almeno il 50% da volontari

dell’Associazione, tra cui il Presidente ed un altro componente del Consiglio

Direttivo. Inoltre, con l’obiettivo di favorire la massima partecipazione possibi-

Page 75: Bilancio Sociale 2007

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE”

le degli interlocutori interni, sono previsti almeno tre incontri di condivisione

e verifica del percorso tra Soci, Volontari, dipendenti e collaboratori.

Infine, rispetto alle strategie di diffusione del documento finale, l’obiettivo

sarà quello di elaborare ed affiancare al Bilancio Sociale sia un documento di

sintesi sia un supporto multimediale (cd-rom), che possano permettere di diver-

sificare il piano di comunicazione esterna e di raggiungere più interlocutori

possibili sui vari territori di riferimento.

Page 76: Bilancio Sociale 2007

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BILANCIO SOCIALE 2007 Questionario di valutazione del Bilancio Sociale 2007 1. Come valuta complessivamente il Bilancio Sociale dell’Associazione

“Pozzo di Giacobbe”?

2. Il Bilancio Sociale le ha fatto conoscere qualcosa dell’Associazione che prima non conosceva?

No Si, in particolare ________________________________________ 3. Ritiene che nel Bilancio Sociale manchino alcune informazioni rilevanti?

No Si, in particolare ________________________________________ 4. Quale argomento è stato più interessante per lei?

_________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________

5. Ritiene che l’Associazione abbia operato in coerenza con i valori dichia-rati nel Bilancio Sociale e nel rispetto delle aspettative degli interlocutori?

Si No, perché _____________________________________________

6. Quali osservazioni e suggerimenti raccomanderebbe per migliorare il Bi-

lancio Sociale del prossimo anno?

_____________________________________________________

_____________________________________________________

_____________________________________________________

_____________________________________________________

_____________________________________________________

_____________________________________________________

La preghiamo di inviare il questionario compilato per posta a: Associazione di Volontariato “Pozzo di Giacobbe”, Via Fiume 53 - 51039 Quarrata (PT), oppure via fax al numero 0573.739626.

Molto buono Buono Sufficiente Scarso

Chiarezza degli obiettivi Leggibilità e semplicità Completezza delle informazioni Aspetto grafico Valutazione complessiva

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE”

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BILANCIO SOCIALE 2007

Annotazioni ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE”

__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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BILANCIO SOCIALE 2007

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ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE”

Finito di stampare Marzo 2008

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2007BILANCIO SOCIALE

Associazione di Volontariato “Pozzo di Giacobbe” onlusVia Fiume, 53 - 51039 - Quarrata - Pistoia Tel./Fax 0573/739626 [email protected] www.pozzodigiacobbe-onlus.com

2007BILANCIO SOCIALE

Pozzo di GiacobbeAssociazione di Volontariato