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BIOGAS Gas naturale prodotto dalla fermentazione anaerobica di reflui animali, biomasse vegetali e scarti delle industrie agro- alimentari. Il compost è impiegato come ammendante agricolo. Il biogas è utilizzato come combustibile per la generazione di energia elettrica e calore o per la trazione dopo essere stato purificato a metano al 95%. codigestione dei liquami con colture energetiche (mais e sorgo zuccherino) La Germania, : 2 mila impianti 400 MW. L’Italia nel 2004 di 356 mila tep (tonnellate equivalenti petrolio). Potenziale Biomasse da biogas in Italia: 180 mil. di tonn. di deiezioni animali; 12 mil. di tonn di scarti agroindustriali; 10 mil. di tonn. di residui colturali (paglia ecc.); 2-3 mil.di fanghi di depurazione; 2 mil. di tonn. di scarti di macellazione; 230 mila ha di colture energetiche (mais, sorgo).

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BIOGAS

Gas naturale prodotto dalla fermentazione anaerobica di reflui animali, biomasse vegetali e scarti delle industrie agro-alimentari.Il compost è impiegato come ammendante agricolo.

Il biogas è utilizzato come combustibile per la generazione di energia elettrica e calore o per la trazione dopo essere stato purificato a metano al 95%.

codigestione dei liquami con colture energetiche (mais e sorgo zuccherino) La Germania, : 2 mila impianti 400 MW. L’Italia nel 2004 di 356 mila tep (tonnellate equivalentipetrolio). Potenziale Biomasse da biogas in Italia:

180 mil. di tonn. di deiezioni animali; 12 mil. di tonn di scarti agroindustriali; 10 mil. di tonn. di residui colturali (paglia ecc.); 2-3 mil.di fanghi di depurazione; 2 mil. di tonn. di scarti di macellazione; 230 mila ha di colture energetiche (mais, sorgo).

Da un ettaro si ottengono:8.000/15.000 kWh elettrici (mais) ed energia per il riscaldamento di 60/100 m2 di edifici

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L’energia elettricaL’UE fissato un obiettivo ambizioso per l’impiego delle FER: passare, nel 2010, dall’attuale 6%, al 12% dei consumi totali d’energia.

E con obiettivo del 22%, per l’elettricità.Per gli impieghi vanno privilegiati quelli che assicurano un elevato rendimento, favorendo gli impianti che recuperano il calore di cogenerazione.

Solare termico e fotovoltaico come pure, nelle zone adatte, pale eoliche di piccola e media potenza da installare presso le aziende agricole.

Infine, è da sottolineare il ritardo nell’applicazione del D.Lgs. 387/03

FILIERE PER SISTEMI AGRICOLO-INDUSTRIALI(Centrali a biomassa di media taglia)

da un ettaro si ottengono:A – 10.000/12.000 kWh (centrali dedicate)B – 20.000/25.000 kWh (co-combustione)

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Costi di alcune tipologie di investimento:

Tipo impianto investimento (€)

• 1 kWe CC 500-600• 1 kWe eolico 1-1.200• 1 kWe Biomassa 2-2.500• 1 kWe idro 3-4.000• 1 kWe fotovoltaico 5-6.000

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• Classificazione CTI Prof.Riva :

Filiere centrate sull’azienda agricola o sue aggregazioni

- Produzione di energia elettrica, termica o combustibili da parte dell’agricoltore

- Si va quindi “oltre” le tradizionali produzioni agroforestali (esempi: servizio calore, produzione di energia elettrica in proprio ecc.- concetto di “energificio”)

Filiere centrate su sistemi agricolo-industriali

- L’agricoltura rimane un produttore di materia prima (sostanzialmente materiale ligneo-cellulosico, semi oleaginosi e coltivazioni zuccherine o amidacee)

- E’ comunque possibile pensare a un maggiore coinvolgimento dell’agricoltura nella trasformazione

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• QUALE É LA FILIERA PIÙ VANTAGGIOSA?

• La scelta può essere operata solo a livello locale in considerazione delle sito, specificità e risorse disponibili

• Le specificità sono infatti numerose:- tutte le variabili che incidono sulla produzione agricola(orografia, clima, suolo, disponibilità di acqua, dimensione media degli appezzamenti....)

• - costi del trasporto e dello stoccaggio• - esistenza di utenze termiche e loro carico annuale• - tutti i fattori che incidono sulla conversione energetica

(rendimenti, taglie di impianto....)• - tutti i fattori che incidono sul controllo e gestione delle

emissioni gassose e non (climatologia, disponibilità di terreni....)

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• ASPETTI ECONOMICIFiliere centrate sull’azienda agricola o sue aggregazioni

• fornisce servizi aggiuntivi (es.: servizio calore; vendita di pellet all’utente finale)

• beneficia dei Certificati Verdi (CV)• accede a capitali e dispone di spirito imprenditoriale• (PLV) possono variare tra 600 e oltre 1.500 €/ha

Filiere centrate su sistemi agricolo-industriali

• le PLV variano allo stato attuale delle cose tra 400 e

600 €/ha

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Un’ipotesi di “distretti bioenergetici” in Toscana

Fonte Prof.Bonari