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Occorrono perciò uomi- ni che non tradiscano gli impegni e non arre- trino di un solo passo sulla strada dell’indipendenza della rappresentanza politica della classe lavoratrice

bolletino festa spoleto

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bollettino della festa di spoleto

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Occorrono perciò uomi-ni che non tradiscano gli impegni e non arre-trino di un solo passo

sulla strada dell’indipendenza della rappresentanza politica della classe lavoratrice

IL PROGRAMMA

“Il Comunismo che vogliamo è il Movimento che elimina le differenze di Classe”

Non c’è stato movimento importante in difesa di interessi generali, e non corporativo o di difesa di interessi particolari, che non ci abbia visto in prima fila con i nostri compagni. Noi vogliamo rappresentare queste lotte e questi movimenti a partire dalla nostra identità di comunisti che hanno scelto la strada dell’autonomia dai partiti che rappresentano gli inte-ressi della borghesia. Della borghesia, e sottolineiamo questo concetto, perchè non ci ac-contentiamo di dire che lottiamo contro i poteri forti., una definizione ambigua che consente ad alcuni poteri forti di presentarsi come portatori di giustizia contro altri poteri forti. Vale per tutti come esempio lo “scontro” magistratura/politica, due poteri forti che al di là di con-giunture particolari, agiscono per affermare il proprio potere corporativo a dispetto dell’altro, e si trovano invece saldamente uniti, sempre, quando si tratta di combattere ogni idea intol-lerabile per gli interessi del capitalismo, anarchica, comunista, islamica, ecc…. Facciamo appello a tutte le forze che si richiamano al comunismo o che si definiscono anti-capitaliste perché i principi dell’unità di lotta e per quello che riguarda i comunisti dell’unità politica sono un punto cardine del nostro agire politico, ci rivolgiamo perciò espressamente a Rifondazione Comunista e al PdCI, a cui chiediamo senza troppi giri di parole di sostenere il nostro candidato Sindaco con le loro liste, perché riteniamo di offrire loro una proposta che è il frutto delle battaglie di questi anni. Rivendichiamo questo ruolo per l’assoluta coerenza dimostrata, avendo rifiutato sempre, accordi elettorali con l’attuale Amministrazione, che presentava sia nel 1999 che nel 2004 un chiaro programma liberista, che ha coerentemente applicato, ne di aver mai governato insieme ai suoi uomini. Affermiamo che non faremo accordi elettorali con questo centro sinistra, ma saremo l’opposizione politica di sinistra, rappresentativa degli interessi generali dei lavoratori dipen-denti, operai e impiegati, dei precari, dei disoccupati e degli immigrati, contro la coalizione di interessi a egemonia borghese dei due raggruppamenti ( CentroDestra e CentroSinistra ) che si contendono la rappresentanza di ceti dominanti (Banchieri, Costruttori, Industriali, Commercianti e Professionisti). Facciamo inoltre appello a quanti, democratici conseguenti, sono stufi del sistema di affari-smo e corruzione ormai ovunque dominante a sostenere le nostre proposte, i nostri candi-dati e in primis il nostro candidato a Sindaco. Chiediamo a quanti vogliono sostenere con noi questa battaglia politica 3 co-se fondamentali e imprescindibili: 1° Un programma comune basato sulla Difesa dei diritti democratici e sociali, della difesa dell’ambiente, della difesa del lavoro. 2° La scelta chiara e definitiva di non fare accordi con il Centro Sinistra ( quelli con il Cen-tro Destra sono ovviamente esclusi a priori ), neanche ai ballottaggi. 3° La scelta di non riciclare personaggi compromessi con il potere politico, personaggi che hanno usufruito delle prebende di chi ha governato, o che hanno fatto continui giri di val-zer, passando da un partito all’altro o addirittura da una coalizione all’altra, con assoluta disinvoltura. Non siamo un Partito ma pensiamo da Partito Comunista del XXI secolo. Il Comunismo che vogliamo è il Movimento che elimina le differenze di Classe, ma come era nel programma di Marx procede all’estinzione dello Stato, attraverso la democrazia diret-ta, il potere popolare, la partecipazione consiliare e assembleare. Siamo perciò critici delle esperienze autoritarie staliniste realizzatesi nel XX secolo che hanno sviluppato al contrario il ruolo burocratico dello stato, per superare le quali non sono sufficienti soluzioni identita-rie ma diventano necessari percorsi e forme organizzative innovative ma ugualmente rivolu-zionarie. La nostra città, come tutto il paese ha bisogno di risposte immediate ai bisogni sociali più urgenti, sappiamo con certezza che i Movimenti sono la prima forma spontanea di resisten-za all’attacco sociale, oggi più pesante con la crisi internazionale e con i governi della bor-ghesia decisi a scaricare sui lavoratori i costi della crisi. Abbiamo però bisogno di strumenti per andare avanti. Per questo occorrono mezzi e uomini all’altezza della situazione. Per questo il ruolo di sen-tinella, conoscenza e denuncia che dal Consiglio Comunale si può svolgere può rappresen-tare uno strumento in più per costruire dal basso una prospettiva di cambiamento socia-le radicale che recuperi il comunismo come obiettivo politico strategico.

BILANCIO DI 4 GIORNI DI INCONTRI ALLA XX° FESTA DI CASA ROSSA La Festa di Spoleto è stata una esperienza utile in un momento difficile dove i più, tra i soggetti della rete anticapitalista, trovano difficoltà a proporre inizia-tive e soprattutto a realizzarle. Quattro giorni di discussioni hanno permesso di affrontare alcuni nodi analitici e di fare il punto sui conflitti operai e am-bientali nella Regione dell’Umbria.

Si è scelto di approfondire, per fare chiarezza, la questione della “sinistra” giu-stizialista che è andata occupando la vecchia area elettorale della cosiddetta sinistra radicale ( PRC/PdCI). Si è detto ad esempio che lo spazio che altrove è occupato da soggetti “meno legalitari”( in Germania i verdi, in Francia i Movimenti della Nuova Sinistra) ora è in possesso dei Dipietristi e dei Grillini, con il risultato della rimozione delle questioni fondamentali del conflitto di classe.

Di qui la necessità della ripresa dell’iniziativa sul terreno del conflitto sociale e del lavoro, per il quale ser-vono forze che oggi possono venire solo dalla disponibilità delle realtà militanti rimaste organizzate, a fare fronte comune su questioni fondamentali, quali lavoro, salario, diritti, beni comuni, libertà.

Molto positiva è stata la giornata dedicata alla vicenda Pomigliano e alle sue conseguenze. Lo stesso fatto che per la prima volta i protagonisti delle esperienze di lotta più significative degli ultimi anni in Umbria ( Comitato della Merloni, Comitato contro la privatizzazione dello SMMT, Cobas della Tyssen Krupp) han-no potuto parlarsi, confrontarsi e darsi appuntamento per cercare di combattere le battaglie in corso con l’aiuto degli altri.

Casa Rossa continuerà a lavorare, facendo la propria parte, nella consapevolezza che da soli non si va da nessuna parte, ma occorrono le idee di tutti e che ognuno faccia quello che sa fare meglio, meno generali e più soldati, così funziona un esercito di liberazione nell’epoca della globalizzazione neoliberista.

Ai padroni che fanno il loro mestiere, non possiamo solo rispondere che sono cattivi, occorrono le idee e gli strumenti per combatterli con l’obiettivo di farne a meno per sempre.

Associazione Culturale CASA ROSSA

Il Comunismo che vogliamo è il Movimento che elimina le differenze di Classe, ma come era nel programma di Marx procede all’estinzione dello Stato, attraverso la democrazia diretta, il potere popolare, la partecipazione consiliare e assemble-are. Siamo perciò critici delle esperienze autoritarie staliniste realizzatesi nel XX secolo che hanno sviluppato al contrario il ruolo burocratico dello stato, per supe-rare le quali non sono sufficienti soluzio-ni identitarie ma diventano necessari percorsi e forme organizzative innovative ma ugualmente rivoluzionarie.

La nostra città, come tutto il paese ha bisogno di risposte immediate ai bisogni sociali più urgenti, sappiamo con certez-za che i Movimenti sono la prima forma spontanea di resistenza all’attacco so-ciale, oggi più pesante con la crisi inter-nazionale e con i governi della borghesia decisi a scaricare sui lavoratori i costi della crisi. Abbiamo però bisogno di stru-menti per andare avanti.

Per questo occorrono mezzi e uomini all’altezza della situazione. Per questo il ruolo di sentinella, conoscenza e denun-cia che dal Consiglio Comunale si può svolgere può rappresentare uno stru-mento in più per costruire dal basso una prospettiva di cambiamento sociale radicale che recuperi il comunismo co-me obiettivo politico strategico.

Occorrono perciò uomini che non tradi-scano gli impegni e non arretrino di un s o l o p a s s o s u l l a s t r a d a dell’indipendenza della rappresentanza politica della classe lavoratrice. La no-stra esperienza di questi anni consente di mettere a disposizione per questa battaglia elettorale, uomini che cresciuti nelle lotte per il lavoro, per la difesa dell’ambiente, per la libertà, la democra-

zia, hanno dimostrato di essere capaci di assolvere fino in fondo a questo compito.

Si è ritenuto in tale circostanza di fare la scelta di un profilo politico netto e inequivocabile riassumibile nell’affermazione che per noi le elezioni sono una questione politica e non elettorale. In questo senso si è deciso di partecipare ad ogni prossima tornata elettorale, che in questo momento a giudizio generale di noi tutti esprime in modo pieno questi caratteri, per coerenza di princi-pi, comportamenti, esperienza e capacità. Allo stesso tempo i compagni protagonisti di tante battaglie saranno insieme anche su questo fronte elettorale, mentre continuano le loro battaglie sindacali, a difesa della scuola pubblica, dell’ambiente e si battono contro le ingiustizie e per la libertà.