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Bollettino Internazionale Passionista Chiusura dell’Anno dell’Eucaristia 2004 - 2005 L’Eucaristia: “il sommo Bene Sacramentato, che è la fiamma viva del santo amore”(San Paolo della Croce) N° 9 Nuova Serie, Ottobre 2005

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Chiusura dell’Anno dell’Eucaristia 2004 - 2005L’Eucaristia: ““iill ssoommmmoo BBeennee SSaaccrraammeennttaattoo,,

cchhee èè llaa ffiiaammmmaa vviivvaa ddeell ssaannttoo aammoorree””(San Paolo della Croce)

N° 9 Nuova Serie, Ottobre 2005

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Bollettino Internazionale PassionistaN° 9 - Nuova Serie - Ottobre 2005

EditoreCuria Generalizia dellaCongregazione della Passione

Consultore Generale per l’InformazioneLuis Alberto Cano, C.P.

Redazione e traduzione testiFloriano De Fabiis, C.P.Giovanni Pelà, C.P.Lawrence Rywalt, C.P. Ramiro Ruiz, C.P.

Fotografie Augusto Canali, C.P.Donald Webber, C.P.Floriano De Fabiis, C.P.Jefferies Foale, C.P.Lawrence Rywalt, C.P.Marcello FaraoneNancy Nickel

IndirizzoUfficio ComunicazioniCuria GeneraliziaPza. Ss. Giovanni e Paolo, 1300184 Roma - ITALIATel. 06.77.27.11Fax: 06.700.84.54Pagina Web: http://passiochristi.orgE-mail: [email protected]

GraficaMarco Animobono

Logo della CopertinaLoretta Lynch

CopertinaProcessione del Corpus Domini, Roma 2005S. S. Benedetto XVI

StampaGrafica Animobono s.a.s.Via dell’Imbrecciato, 71a00149 Roma

INDICELa Curia Informa

P. Ottaviano D’Egidio, Superiore Generale, C.P.Lettera alla Congregazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 3

P. Ottaviano D’Egidio, Superiore Generale, C.P.Seconda Fase del Processo di Ristrutturazione. . . . . . . . . . p. 6

P. Luis Enrique Bernal, C.P.Realtà delle Province:Provincia FFAM (Sacra Famiglia)AM (Sacra Famiglia). . p. 9

P. Jefferies Foale, C.P.Assemblea dell’ Asia/Pacifico Conferenza (PASPAC)Conferenza di Apertura . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 11

P. José Augusto Canali, C.P.VII FORPAL. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 15

Timothy O’BrienUn cuore aperto: la chiave di un cambiamento riuscito . . p. 16

Notizie dalla CuriaIl Consiglio Generale ha incontrato la Conferenza PASPAC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 18

P. Christopher Gibson, C.P.Costruzione della Pagina Web sulla Missione Passionista Internazionale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 20

P. Fabiano Giorgini, C.P. e P. Paulino Alonso, C.P.L’Apostolato Passionista nelle Galere Pontificie di Civitavecchia. . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . p. 22

P. Giovanni Zubiani, C.P.I Processi di Canonizzazione Seconda Parte . . . . . . . . . p. 25

Vita PassionistaNotizie dalle ConferenzePASPAC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 27CII. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 29CLAP. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 31IPCM. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 32CIPI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 33NECP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 34Religiosi e Laici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 35Vita Passionista - Testimoni . .. . . . . . . . . . . . . . . p. 36Vita Passionista - Monache e Suore. . . . . . . . . . . p. 38Eventi Speciali. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 40Ordinazioni e Professioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 44Nuove Pubblicazioni .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 46Obitus. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 47

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LETTERAALLA CONGREGAZIONE

Introduzione

Cari confratelli, Vi ringrazio anche a nome del ConsiglioGenerale e dei componenti della Commissionedella Ristrutturazione per le molte e positiverisposte che avete condiviso con noi come partedel processo della Ristrutturazione dellaCongregazione nel quale siamo coinvolti. Comericorderete, nella lettera inviata alla Congre-

gazione lo scorso maggio 2005 chiedevo levostre preghiere e le vostre riflessioni sopra tredomande che riguardavano il futuro della vitapassionista. In particolare: a) come dobbiamofortificare ed approfondire la nostra consacra-zione al “carisma” passionista; b) in quali nuovestrade dobbiamo sperare di vedere crescere la“presenza” passionista; c) quali sono le intuizio-ni per aiutare a pianificare la testimonianza dellaPassione nella nostra “missione”. Ho invitato ogni Consiglio Provinciale ed ognicomunità e religioso della Congregazione arispondere alle suddette tre domande.

Fino adesso abbiamo ricevuto circa 170 risposteed altre stanno ancora arrivando. Come poteteimmaginare, esse includono un'ampia gamma divisioni e differenti prospettive. Riflettono infattile differenti culture, situazioni ed orientamentidella ricchezza della vita passionista nel mondo.Non è stata un’inchiesta scientifica: non erainfatti un questionario che avrebbe dovuto porta-re a conclusioni premature o a una ridefinizionedell'organizzazione della Congregazione.

L'invito è stato rivolto a tutti i confratelli passio-nisti, ognuno dei quali dedito e coinvolto in unavasta varietà di situazioni nelle 59 nazioni nelle

quali siamo presenti e lavoriamo.L'invito è nato dalla convinzione delSinodo Generale 2004 che soltanto conil coinvolgimento più ampio possibiledei religiosi nel processo, laRistruttura-zione potrà dare i suoi frut-ti e una nuova vitalità alla Congre-gazione; altrimenti rimarrà un eserci-zio teorico e sterile. Il fatto che molti hanno risposto al que-stionario ci incoraggia. Per me e per imembri del Consiglio Generale levostre risposte dimostrano il grandeamore e la dedizione verso la Congre-gazione. In una risposta un religioso cita la poe-

sia di Charles Péguy (Il portico del mistero dellaseconda virtù) nella quale vi è l’immagine di tresorelle che camminano tenendosi per mano. Lesorelle maggiori sono la Fede e la Carità, e lasorella piccola è la Speranza, ma è la Speranzabambina che trascina in avanti le altre due.Questa era una -maniera di concludere la suarisposta al nostro questionario e d'incoraggiarciad andare avanti con speranza per il futuro. Cisono problemi, difficoltà differenti nelle variezone ed aree della Congregazione, ma è presen-te anche tanta vitalità, capacità di sacrificio, dilavoro e di speranza nel futuro.

LETTERA DEL SUPERIORE GENERALEP. OTTAVIANO D’EGIDIO, C.P.

Apertura della Assemblea PASPAC - Glen Osmond, Australia

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Lavoro della Commissione per la Ristrut-turazione.

Come vi renderete conto, per analizzare eorganizzare queste 170 risposte è richiesto ungrande lavoro. Il Padre Elie Muakasa, comesegretario della Commissione per laRistrutturazione, ha inviato le risposte allaCommissione. I tre membri della commissio-ne le hanno analizzate in modo da poterdiscernere le visioni condivise e/o differentisul modo in cui procedere nel cammino.Purtroppo, a causa della sua malattia, il PadreAdolfo Lippi non ha potuto essere presentecon la Commissione nell’incontro con ilnostro Consiglio Generale in Adelaide(Australia); però, nonostante questo inconve-niente, egli ha inviato per iscritto il suo contri-buto agli altri due membri della Commissione.La Commissione per la Ristrutturazione ha

fatto il rapporto al Consiglio Generale nellanostra riunione in Adelaide lo scorsoSettembre. Abbiamo discusso i primi risultatie, conseguentemente, faremo delle altrerichieste per essere aiutati a comprenderemeglio la direzione nella quale la Congre-gazione vuole camminare. Ad ogni modo, èimportante prendere coscienza che le 170risposte sono state scritte in 8 lingue diverse,quindi per studiarle sirichiederà un temposufficiente e adegua-to.

La fase attuale nelprocesso della Ris-trutturazione.

È importante ricor-dare che siamo soloall’inizio di un pro-cesso che continuerànel prossimo Capi-tolo Generale e neisusseguenti due Sino-di, fino al CapitoloGenerale del 2012.Quindi, sarebbe unerrore anticipare inquesto stadio iniziale,

tutte le susseguenti fasi del processo. Il cam-mino sarà illuminato dalle nostre stesse rifles-sioni e dalle tappe che da esse nasceranno.Non vi sono soluzioni già precostituite, ma viarriveremo con l’ascolto dello Spirito che simanifesterà nel dialogo e per le preghiere ele-vate in tutta la Congregazione e dalle sofferen-ze dei religiosi ammalati e della Famiglia pas-sionista offerte a Dio per questo scopo; la lorosofferenza e debolezza vissuta con fede diven-ta la forza della Congregazione.

Durante questa prima fase intendiamo prose-guire nel coinvolgimento dell’intera Congre-gazione nel Processo della Ristrutturazioneverso il Capitolo Generale che si celebrerànell’ottobre del 2006. Assicuriamo, inoltre chela preparazione precapitolare ed il processodella Ristrutturazione saranno due parti diun’unica dinamica. A questo scopo le vostrerisposte ai questionari saranno essenziali perdiscernere le priorità future della Congre-gazione.

Ho scritto alle Superiore maggiori dellePassioniste per informarle delle nostre speran-ze. Per poter progredire in unione, le invito acondividere con noi la loro saggezza e a offri-re qualsiasi appoggio e collaborazione possi-bile.

P. Adolfo Lippi, CP. Commissione della Ristrutturazione

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Inoltre è nostra intenzione invitare i laicidella Famiglia Passionista a partecipare a que-sto processo. Questo avverrà nelle tappe suc-cessive.

Secondo passo della fase corrente dellaRistrutturazione:“Verso il CapitoloGenerale del2006”.L'essenza del lavo-

ro che dobbiamorealizzare tra questomomento e il Ca-pitolo è di chiarirele scelte che dovre-mo affrontare cre-ando anche l’am-biente che favoriscaun dialogo efficacee fruttuoso per esse.Solo identificandole priorità possiamoraggiungere una piùprofonda unità divita e di missionecreando le premesseper il futuro passio-nista nel mondo didomani.

Il prossimo Capi-tolo Generale è unatappa significativanell’intero processodella Ristruttura-zione. Esso dovràrifocalizzare la no-stra “visione” per il futuro della Congrega-zione.

Due compiti immediati. Per proseguire nella preparazione capitolare

sollecito un aiuto ulteriore dai Provinciali,Vice-provinciali e Vicari Regionali. È un invi-to che rivolgo a tutti, anche se oberati di lavo-ro. Tutti devono sentirsi coinvolti e responsabi-li di fronte a Dio e alla Congregazione. È uncompito questo dal quale nessuno può esimer-si. Allegato alla presente vi è il questionario alquale devono rispondere i Superiori Maggiori

inviando le loro risposte entro il 1 dicembreprossimo.

Inoltre, chiedo che i Superiori Maggiori cer-chino opportunità nelle quali i membri giovanidella Provincia, Viceprovincia o Vicariato pos-sano elaborare le loro speranze per questo pro-

cesso della Ristrut-turazione. Mentreogni passionista èpreoccupato per ilfuturo della Con-gregazione, saran-no specialmente igiovani a portareavanti e a realizza-re i sogni dellaC o n g r e g a z i o n estessa.

Le domande pro-poste nell’allegatosono per i Su-periori Maggiori.Però, le condivi-diamo con la Con-gregazione intera,inviandole a tuttele comunità, nelrispetto della tra-sparenza che cer-chiamo di creareper il Processo in-tero della Ristrut-turazione.

San MicheleArcangelo, che SanPaolo della Croceconsiderava come

uno dei protettori della Congregazione nascen-te, ci liberi da ogni male e allontani da noi latentazione dell’indifferenza, dello scoraggia-mento e del disimpegno e ci faccia essereassertori e missionari della vita di Dio in noi enel mondo.

P. Ottaviano D`EgidioSuperiore Generale CP.

Roma, 29 settembre 2005Festa di San Michele Arcangelo

San Paolo della Croce il giovedì santo visita a Castellazzo il Santo Sepolcroportando una Croce posta sulla sue spalle, con la corona di spine sulla testa,

seguito da una moltitudine di gente.

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Seconda fase del processo di Ristrutturazione

CONSULTAZIONEdei Provinciali, Viceprovinciali

e Vicari regionali.

Caro Superiore maggiore,Nel Sinodo del 2004 siamo stati d’accordo nel

decidere di iniziare un processo di Ristruttu-razione per la Congregazione, che servissecome strumento per rinvigorire la vita e ilnostro ministero e per aprire nuovi orizzonti eprospettive passioniste.

Ci troviamo ora nella prima fase del processoche si prevede durerà fino al Capitolo generaledel 2012.

Con la presente fase ci proponiamo tre obiet-tivi:• Incoraggiare ogni religioso a lasciarsi coin-volgere nel rinnovamento al quale crediamo ilSignore chiami la Congregazione. • Trovare un’unità d’intenti e accordi per pia-nificare un processo di condivisione che ci fac-cia comprendere e cogliere meglio la realtà dioggi, operando scelte prioritarie che possanoguidarci nel futuro. • Discernere e riformulare cosa significa“essere passionista oggi”, fedeli al nostro

Fondatore e attenti allesfide del domani.

Riesprimo una doman-da che vi ho rivolto nellalettera di maggio: Chegenere di Congregazionevogliamo per il nostromondo? Come dovrem-mo progettare la nostravita e missione in questomomento presente e peril futuro, di fronte a unmondo caratterizzato dasecolarizzazione, violen-za, terrorismo e fame:mali che colpiscono ognidimensione della vita?Possiamo rispondere aquesta domanda solo seagiamo con solidarietà in

tutta la Congregazione. Abbiamo bisogno diandare oltre le nostre situazioni immediate peraiutarci reciprocamente a focalizzare una mag-giore unità internazionale. È necessario infattievidenziare e condividere più chiaramente econcretamente la ricchezza delle diversità pre-senti nella Congregazione.

Il seguente questionario è presentato nellaforma di alcune “polarità” che sono stateestratte dalle risposte pervenute dai religiosi,dalle comunità e dai Consigli dei Superiorimaggiori. È bene chiarire che la polarizzazionedelle scelte che si propone non significa che laCongregazione deve scegliere l’una o l’altrarisposta. Si può infatti anche fare una sceltaintermedia tra le due o suggerirne altre che daesse nascono.

Molte sono le preoccupazioni espresse nellerisposte pervenute, così come molte sono lesperanze. Ne abbiamo scelte cinque. Anche senon sono tutte, né sono esaurienti, sonocomunque significative ed emergono dallediverse parti della Congregazione.Speriamo che le prossime vostre risposte ciaiutino a chiarire ulteriormente le prioritàessenziali che diventeranno la base per un dia-logo in preparazione al Capitolo Generale2006. Potranno inoltre ispirarci a formulare ledinamiche del Capitolo stesso.

P. Denis Travers CP, e Nicholas Postlethwaite CP. Commissione della Ristrutturazione

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1. Nelle risposte ricevute molti hanno evi-denziato un futuro nel quale ci sia una mag-giore espressione pratica della nostra inter-nazionalità. A. Per alcuni questa maggiore enfasi alla

nostra internazionalità ha luogo con uno sforzopiù immediato e collaborativo a livello trans-globale. Ciò comporta una maggiore centraliz-zazione progettuale ed operativa che ci per-mette di raggiungere una presenza mondialepiù focalizzata: disponibilità a trasferire enominare i religiosi nelle aree bisognose; mag-giore immediatezza nel rispondere alle situa-zioni di necessità. In questa visione la nostravita sarà chiamata ad una maggiore e più dina-mica comunione e solidarietà nella Congre-gazione.

B. Per altri la natura globale della Congre-gazione si esprime più attraverso discussioni edialogo, coinvolgendo accordi e collaborazioniinterprovinciali. La nostra internazionalità èevidenziata attraverso un maggiore uso dellatecnologia e dei media per mantenere la rela-zione tra di noi e per proclamareil messaggio al mondo. Ci si per-cepisce come una realtà decentra-lizzata, che vive la propria identi-tà come Province: da questa basecollaboriamo più efficacemente.

D I: Quale delle due opzioniriflette più accuratamente la tuapropria visione?

D II: La tua risposta a questealternative ha rilevanza per la tuaRegione e per la collaborazionenelle altre aree della Congre-gazione?

D III: Quale impatto provoca latua risposta per il futuro sviluppodella Congregazione?

2. Tutte le risposte sottolinea-no l’importanza di porre il cari-sma passionista al centro di tutto quello chesiamo e che saremo nel futuro.A. Per alcuni questo significa che dovrem-

mo riesprimere il nostro carisma a livello espe-rienziale, reinterpretandolo come forza libera-trice di Dio in mezzo a tutti quelli che soffro-no. Questa visione riflette l’insegnamento del

Concilio Vaticano II su Dio presente nel miste-ro dell'esperienza umana, in particolare nei“crocifissi” di oggi.

B. Per altri questo significa che dovrem-mo approfondire il nostro vivere il carisma alivello personale e comunitario, come è radica-to nelle origini e nella tradizione passionista.La sfida è di rispondere maggiormente allachiamata alla santità, rinnovando i nostri sfor-zi con lo studio, promuovendo e condividendoil carisma per mezzo della nostra predicazionead ogni sofferente di questo mondo. D I: Quale delle due opzioni riflette più accu-

ratamente la tua propria visione?D II: La tua risposta a queste alternative ha

rilevanza per la tua Regione e per la collabora-zione nelle altre aree della Congregazione?

D III: Quale impatto provoca la tua rispostaper il futuro sviluppo della Congregazione?

3. Nelle risposte ricevute viene posta inevidenza l’importanza dei religiosi più gio-vani della Congregazione.

A. Per alcuni c’è un’enfasi nell’incorag-

giare i giovani religiosi ad essere pronti adesplorare e scoprire nuove espressioni di vitapassionista. Ciò comporta la necessità di inco-raggiare strutture sperimentali ed altre iniziati-ve sia “ad intra” che interprovinciali e localicondivise con i laici passionisti.

Membri della Curia Generale e partecipanti alla Assemblea PASPAC

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Si pone l’evidenza su unamaggiore assistenza solidaleper il sostegno di progetti edi apostolato per i giovani.

B. Per altri l’enfasi èposta sulla formazione deimembri più giovani per pre-pararli ai nostri apostolatitradizionali e attuali.

D I: Quale delle due opzio-ni riflette più accuratamentela tua propria visione?

D II: La tua risposta a que-ste alternative ha rilevanzaper la tua Regione e per lacollaborazione nelle altrearee della Congregazione?D III: Quale impatto provo-

ca la tua risposta per il futurosviluppo della Congrega-zione?4. Ci sono molte risposte che si riferiscono al

rapporto tra i Passionisti e i poveri.A. Da una parte ci sono coloro che credono

che i Passionisti devono essere aperti a tutti. Sipuò incontrare Cristo sia nei poveri spiritualiche nei poveri materiali.

B. Altri affermano che dovremmo viverepiù radicalmente una vita che cerchi di scoprireil mistero del Crocifisso accanto a coloro chesono emarginati dalla società.

D I: Quale delle due opzioni riflette più accu-ratamente la tua propria visione?

D II: La tua risposta a queste alternative harilevanza per la tua Regione e per la collabora-zione nelle altre aree della Congregazione?

D III: Quale impatto provoca la tua rispostaper il futuro sviluppo della Congregazione?

5. Nelle risposte ricevute c’è una varietà divisioni circa il nostro rapporto con la Chiesalocale.A. Alcuni affermano che per noi passionisti

l’obiettivo principale del nostro apostolato è ilservizio alla chiesa locale tramite i ministeri tra-dizionali, quali missioni, ritiri, direzione spiri-tuale, parrocchie, ecc…

B. Altri affermano che abbiamo bisogno diuna maggiore libertà per offrire apostolati alter-nativi e iniziare missioni in nuovi modi. Questopotrebbe significare lasciare alcuni nostri apo-

stolati tipici o liberare alcunireligiosi per attuare tali nuoveiniziative.

D I: Quale delle due opzioniriflette più accuratamente la tuapropria visione?

D II: La tua risposta a questealternative ha rilevanza per latua Regione e per la collabora-zione nelle altre aree dellaCongregazione?

D III: Quale impatto provocala tua risposta per il futuro svi-luppo della Congregazione?

Risposta personaleDesideri, come Superiore,

nominare e/o commentareun’altra area di preoccupazione

o di speranza che potrebbe esse-re utile per il secondo giro di

consultazione con gli altri Superiori?Quali altri elementi pensi possano contribuiread una “visione” per il futuro della Congre-gazione?Vedi altri temi che debbano essere presi in con-

siderazione durante questa fase consultiva inmodo che possano far parte delle discussionicapitolari o che possano contribuire a chiariremeglio la “visione” della Congregazione? Le tue risposte sono molto importanti. Per cor-tesia invii la tua risposta a P. Elie Muakasa entroil 1 dicembre 2005.

tuo fraternamente,

P. Ottaviano D`EgidioSuperiore Generale CP

Roma, 29 settembre 2005Festa di San Michele Arcangelo

Indirizzo:Elie MuakasaSegretario Commissione per la RistrutturazioneP.za SS. Giovanni e Paolo, 1300184 ROMAITALYE-Mail: [email protected]

Immagine di san Michele Arcangelo, Coro dellaComunità dei Santi Giovanni e Paolo, Roma

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(Nota dell’editore: In genere questo spazio èriservato alla colonna del P. Luis Alberto Cano,Primo Consultore Generale e moderatore dellaConferenza CII (Interprovinciale Iberica).Questa volta offriamo una intervista ad uno deiProvinciali di questa Conferenza CII, il P.Fernando Rabanal della Provincia FAM inSpagna).

1. Padre Fernando, potrebbe farci un breveriassunto della situazione attuale della suaProvincia, per quanto riguarda il numero direligiosi, l’età, le presenze ed i luoghi doveoperano?

La mia comunità provinciale sta vivendo ilmomento attuale della vita religiosa inOccidente: molte domande, attese e risposte nonchiare, come ci piacerebbe avere. Alcuni credo-no che la vita religiosa finirà ed altri sognanoche sta nascendo qualcosa di nuovo e di bello. Ilnostro coinvolgimento nei paesi dell’AmericaLatina, ci contagia e ci regala vitalità e speran-za. Ora che si compiono cento anni della nostrapresenza, c’è in noi un vero senso di ringrazia-mento per tanti nostri fratelli, veri eroi, che cihanno preceduto in momenti assai duri e diffici-li; e siamo aperti al futuro per andare dove loSpirito ci condurrà.

Oggi siamo 152 religiosi, con un’età media di60 anni. Abbiamo 24 comunità: 9 in Spagna, 4in Messico, 5 in Venezuela. 2 a Cuba e 4 inAmerica Centrale. Considerando che la presen-za in Honduras é in otto punti, i cui membri for-merebbero una sola comunità. La Provinciaquindi é presente in 8 nazioni: in Spagna ed in 7paesi dell’America Latina che sono: Honduras,Guatemala, Costa Rica, El Salvador, Cuba,Venezuela e Messico.

2. Dal punto di vista delle vocazioni, come stala tua Provincia? Come è andato il processovocazionale che avete sviluppato negli ultimianni?

Vivo questo momento con gioia e gratitudine,ma anche con preoccupazione, facendo il possi-bile e disponendo tutti i mezzi necessari perorganizzare al meglio la formazione.

I giovani in formazione sono circa 40 in tuttala Provincia. Più che il numero mi preoccupa laqualità, la perseveranza, la radicalità ed il “tipo”di passionista che oggi desideriamo per la nostraCongregazione. La fraternità comunitaria, l’au-tenticità dei voti, il nostro carisma e la missioneapostolica, la sintonia con i poveri e con gliesclusi mi sembra che influiscono direttamentenel passionista che desideriamo formare e, quin-di, nell’ambiente che dobbiamo vivere e tra-smettere ai giovani. Essi devono vedere questoin noi, capire che questa è la nostra identità.Come nel Vangelo, quando gli inviati daGiovanni Battista compaiono davanti a Gesùper sapere se era Lui il Messia o se dovevanoaspettare un altro.

Negli ultimi anni abbiamo potenziato la pasto-rale vocazionale, anche se dobbiamo ancoraprogredire. Abbiamo ristrutturato e centralizza-to il noviziato ed il teologato per favorire il rap-porto, la conoscenza e l’interculturalitá dei gio-vani passionisti. Stiamo creando comunità for-mative, in modo che gli aspiranti o i giovanipassionisti non abbiano come unico punto diriferimento uno o due religiosi. Ma in questosenso c’é ancora molto da fare.

Realtà delle Province:Provincia FFAM (Sacra Famiglia)AM (Sacra Famiglia)

P. Fernando Rabanal, Superiore Provinciale della Provincia della Sacra Famiglia ( FAM )

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3. Secondo te, quali sono le prospettive di futurodella nostra presenza passionista in Spagna? Ho un’opinione assai positiva; credo che le prospet-

tive di futuro siano enormi. La nuova evangelizza-zione costituisce una grande sfida che riguarda inpieno la nostra vita e la nostra missione carismatica.L’evangelizzazione è un’urgenza imperiosa, maancora da mettere in atto. Dobbiamo riorganizzarcise vogliamo affrontarla con vitalità. Abbiamo bisog-no di proporre, di andare alla ricerca delle pecorellesmarrite, non aspettare che esse vengano a noi.Dobbiamo perdere la paura e metterci dove si giocail futuro della vita e dove le persone soffrono in soli-tudine. Dobbiamo occuparci maggiormente deimezzi di comunicazione, della cultura, degli immi-grati. Ciò richiede alcuni cambiamenti da parte nos-tra, audacia, rischio. Il nostro carisma, la forza dellaCroce, può sradicare perfino le cause del peccato edel male. Dobbiamo prendere l’iniziativa in modocreativo.

4. Quale è il bisogno più vivo nella vita passionis-ta della tua zona?La maggior parte di noi direbbe che è il vuoto gene-

razionale per mancanza di nuove vocazioni. Questoè un dato di fatto. Ma ciò che mi interpella di più ècome possiamo essere oggi significativi, essere lucecollocata sul tavolo e non sotto il moggio.

5. Avete strutturato un lavoro con la FamigliaPassionista (religiose passioniste, laici passionisti)nella tua Provincia? Di che tipo?

Certamente svolgiamo un lavoro in questa linea. InSpagna si coordina a livello interprovinciale, conuna struttura propria che sta funzionando sempremeglio. Programmazione diobiettivi, analisi e valutazione.In ogni presenza locale passio-nista si lavora anche in una tri-plice dimensione: formazione,celebrazione ed azione. E’importante segnalare anche ilcoordinamento interprovincia-le con i giovani passionisti chehanno una loro metodologia,espressione, incontri e dinami-che proprie. Per quanto riguar-da l’integrazione ad una vitacondivisa, c’è ancora un lungocammino da percorrere. In America la famiglia passio-

nista assume le caratteristichedel paese in cui è inserita.Anche se si sono svolti incontria livello internazionale. La

forma, il metodo ed il numero cambiano molto da unluogo all’altro. Ma crescono il lavoro ed il desideriodei laici di vivere il nostro carisma con sempre mag-giore intensità. 6. Come vedi questo processo di ristrutturazioneiniziato nella Congregazione dopo il SinodoGenerale? E’ applicabile alla tua zona? In qualemisura?

Mi riempie di speranza perché penso che sarà unelemento che possa rivitalizzarci. Lo considero assainecessario ed urgente. Dobbiamo studiare e discer-nere insieme tutto ciò che la Curia Generale ci pro-pone affinché la ristrutturazione non sia traumatica,bensì supponga uno slancio verso il futuro e generivita. Abbiamo bisogno di attualizzare la struttura perrendere più dinamica la nostra missione nel mondoodierno. Nella mia zona è applicabile ovviamente,ma bisogna non dimenticare alcuni principi chiari:un dialogo aperto, una consapevolezza chiara dellanostra internazionalità, una dimensione geograficacome ambito missionario, la lingua comune e lacomprensione culturale, la reciprocità e lo scambiocostante dei nostri paesi dove stiamo lavorando. Se sitiene conto di questi criteri, il tutto può essere assaipositivo, ma non é opportuno stabilire parametriidentici ed omogenei per tutti. Il buon senso, la sin-tonia con la realtà, la proiezione della missione ed ilradicamento della Congregazione saranno fattoridecisivi che motiveranno noi tutti e favoriranno imezzi e le condizioni già esistenti per raggiungerequesto ideale. Per questo sono pieno di speranza ecredo in un risultato incoraggiante per tutti. Sonoconvinto che il Sinodo é stato un momento vitale diaudacia e di vera profezia. Una presenza delloSpirito tra di noi che ci ha dato vita.

“ La Evangelizzazione è un imperativo urgente... è la nostra grande sfida”.

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Il P. Jefferies Foale, C.P., è il Consultore Generale per la Conferenza PASPAC (Regione Asia – Pacifico).Essa si riunisce ogni due anni e vi partecipano i Superiori Maggiori e i rappresentanti delle diverse real-tà passioniste dell’area, Province ( SPIR-Australia, Nuova Zelanda; MACOR-Corea; PASS –Filippine),Vice-Province ( MAIAP-Giappone; REPAC-Indonesia) e Vicariati ( VERB-SPIR- Papua Nuova Guinea;THOM-CRUC-India).Quest’anno 2005, nel mese di Settembre, la Conferenza si è incontrata con il Consiglio Generale e conla Commissione della Ristrutturazione, nel nostro Ritiro di Glen Osmond vicino ad Adelaide in Australia.Anche il p. Battista Ramponi, Economo Generale, ha incontrato gli Economi Provinciali, viceprovinciali evicariali dell’area.Riportiamo il testo della relazione di apertura della Conferenza del P. Ottaviano D`Egidio, CP., SuperioreGenerale della Congregazione dei Passionisti.

Cari Confratelli,

è una gioia partecipare a questo primo incontro tral'Assemblea PASPAC e la Curia Generale e laCommissione per la ristrutturazione qui nel Ritiro diGlen Osmond, vicino Adelaide. Stiamo godendo dellabellezza e della fraterna e calda ospitalità di questacasa, del paesaggio e degli amici della comunità e dellaparrocchia. Grazie. Saluto oltre a voi tutti, anche lesuore passioniste presenti e gli economi delle Province,Vice province e Vicariati che per l'occasione si sonoincontrati, anche loro per la prima volta, con l'Economogenerale, P. Battista Ramponi; così come saluto conpiacere P. Kevin Dance, rappresentante della Congre-gazione all'ONU. A tutti: benvenuti!, siamo davverocontenti di vivere insieme questi giorni di riflessione edi preghiera.

Lo Spirito Santo, titolare della Provincia che ci acco-glie, ci apra il cuore e la mente perché possiamo segui-re le sue indicazioni per attraversare il Mar Rosso dellaRistrutturazione. Dio che abita la luce, come dice S.Paolo Apostolo a Timoteo (1 Tm 6, 13-16), ci facciaessere strumenti dello Spirito perché non rendiamovana la parola della Croce e lanostra vocazione di contem-plazione e annuncio dellaPassione di Gesù.

Sono contento che in questitre giorni di Assemblea PAS-PAC, ci saranno momenti dipreghiera e contemplazione edi meditazione sui valori tipicipassionisti. Sì, perché soltantodopo averla contemplata sulcalvario e meditata in comuni-tà nei nostri cori, possiamoabbassare la croce e metterlacome ponte tra riva e riva sulfiume delle umane incompren-sioni, dell'individualismo edell'ingiustizia per farne pas-

saggio alla fraternità, alla solidarietà, alla comprensio-ne e pietà vicendevole. La croce, posta in orizzontale,tra riva e riva è il ponte dell'amore e della carità. E ciconfermiamo nel nostro carisma e nella vocazione pas-sionista.

E ci domandiamo certi della risposta: Quale carisma,quale dono spirituale, avrebbe donato Dio a S. Paolodella Croce per il mondo di oggi? A quale vocazioneDio lo avrebbe chiamato? E quale Congregazioneavrebbe fondato? Sarebbe ancora convinto oggi, S.Paolo della Croce, che "la causa dei mali del nostrotempo è la dimenticanza della Passione di Gesù" e cheessa è ancora il rimedio più efficace per i mali cheaffliggono il mondo moderno?

Ci rendiamo conto che la dimenticanza di cui parlavaS. Paolo della Croce era quella stessa indicata da S.Paolo Apostolo quando parlava del pericolo di "rende-re vana la Croce di Cristo" (1 Cor. 1, 17). La Croce èl'unico mistero di salvezza e partendo da essa si può"prendere parte alle tribolazioni degli uomini, special-mente poveri e abbandonati" (Cost. n.3).

Qui il Crocifisso prende nome concreto e reclama lanostra parte nella sua Passione (Cost. n.65).

Assemblea dell’Asia/Pacífico Conferenza (PASPAC)Conferenza di Apertura del P. Ottaviano D`Egidio, C.P. Superiore Generale

P. Ottaviano D’Egidio CP e i partecipanti all’Assemblea PASPAC

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Se domandiamo come gli Apostoli: "Maestro doveabiti?" (Gv. 1,38) sentiamo che lui ci risponde: vivo inmezzo ai crocifissi di oggi. Lui stesso ci rimanda allarealtà violenta e alle situazioni del nostro mondo. Cosasignifica allora oggi far memoria o rendere testimo-nianza alla Passione del Signore? Gesù Crocifisso è illuogo offerto dal Padre che costituisce la grande possi-bilità di salvezza. Sulla Croce comprendiamo chi è Dioe chi è l'uomo e si comprende la solidarietà che esistetra il Crocifisso e i crocifissi e come la morte di Gesùsia un progetto di vita per l'uomo. Essa è la manifesta-zione suprema del Dio-Amore. Dalla Croce nasce unanuova comprensione della realtà del mondo. La Crocesvela il Dio del futuro, della nuova creazione dove sirealizzerà la pace predetta dai profeti per i tempi mes-sianici: pace con se stessi, pace tra gli uomini e con lanatura. Questo si potrà realizzare soltanto con l'acco-glienza dello Spirito della Passione.Il recupero in Congregazione e in noi della piena iden-

tità nella "memoria passionis" darà nuova vitalità ecapacità di vita con incremento della credibilità e quin-di con possibilità di avere nuove vocazioni con mag-giore perseveranza ed autentica testimonianza.Non è principalmente la quantità di lavoro che fa cre-scere la comunità sia essa religiosa o familiare, ma laqualità: una comunità, non la si organizza, ma la sigenera con la fecondità dei carismi. E fra tutti i carismiquello della santità è il più fecondo. Ritorniamo, anchequi, al bisogno della centralità di Dio e della sua Parolanella nostra vita. La nostra vita è su un piano di fede edin essa va vista e valutata.La più alta espressione della vita di Gesù è stata la sua

morte in croce, nell'obbedienza totale alla volontà delPadre e nel suo dono d'amore. Mentre accettava lamassima "improduttività" che è la morte, svuotandosidi ogni potere in cielo e in terra (kenosi), realizzava lapiù alta "produttività" ristabilendo un'Alleanza Nuovacon il supremo atto d'amore al Padre e a noi. È su que-sto piano d'amore e di obbedienza che il passionista,sia esso religioso o laico, pone le sue difficoltà anchefisiche, i problemi, l'età avanzante, le malattiecon l'impedimento spesso al "fare". È la parte-cipazione al mistero pasquale di Gesù e la suacontinuazione.

È iniziato, con il Sinodo generale celebratosia Roma alla fine di novembre passato, il pro-cesso di Ristrutturazione della Congregazione.Compito del Sinodo infatti è stato di discerne-re "il disegno e la volontà divina", oggi, in rife-rimento alla nostra Congregazione e alle suestrutture; è stato riflettere sulla nostra vita,come Congregazione, all'interno dell'attualemondo globalizzato e sul senso e l'efficaciadella nostra missione in esso.Non ci nascondiamo le difficoltà della ristrut-

turazione ed è giusto non nascondercele. Saràfatica e ci saranno ostacoli; ci vorrà anche

chiarezza e non sempre all'inizio sarà tutto chiaro. Anziall'inizio potrà accadere che sarà molto oscuro. Quelloche si nasconde, quello che si ignora sono soprattuttole vie dell'avvenire che Dio sta preparando per laCongregazione e per noi.Spesso ci sentiamo come ciechi alla ricerca della luce,

della libertà dell'anima. E anche a noi, come aveva ras-sicurato Israele, il Signore dice: "Farò camminare i cie-chi per vie che non conoscono, li guiderò per sentierisconosciuti" (Is 42, 16). Dio è la nostra certezza eguida nel cammino della Ristrutturazione. E saranno lestesse scelte di vita, se sceglieremo la vita, che cisospingeranno ad andare avanti. Le risposte e le indica-zioni sulla ristrutturazione non sono precostituite, sca-turiranno dal processo di discernimento attuato in tuttala Congregazione. Infatti oltre i messaggi e le decisio-ni del Sinodo, è stata inviata alla Congregazione la let-tera di Avvio della Ristrutturazione e con la collabora-zione esperta e appassionata del confratelli dellaCommissione, P. Nicholas Postlethwaite, P. DenisTravers e P. Adolfo Lippi, sono state inviate letterenominali a tutti i religiosi, alle comunità e ai SuperioriMaggiori e rispettivi Consigli. Un coinvolgimento cheancora andrà avanti e sarà parte essenziale anche delprossimo Capitolo Generale dell'ottobre del 2006.

La ristrutturazione è una possibilità che ci viene offer-ta dallo Spirito, è un aprire le porte e va vissuta comeuna ricchezza e non come un impoverimento o comeun imprigionamento del cuore; va vissuta in un climadi carità vicendevole. Io credo che dobbiamo andareavanti con fiducia e speranza; perché nonostante le dif-ficoltà abbiamo le potenzialità per ben operare.

Il Signore ci aiuti nel cammino verso l'Emmaus dellaristrutturazione, ci illumini e dia tanta positività a noi,ai nostri confratelli e anche ai laici della Famiglia pas-sionista che saranno anch'essi parte di questo processo.

Due giovani indiane offrono il tradizionale benvenuto dell’India durantel’Assemblea PASPAC.

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Il carisma è forte, è presente. Alto è il senso d'identi-tà, ma dobbiamo liberarci con coraggio dalle cose chefrenano e ci impastoiano. Il Signore della vita è con noie non possiamo perdere il momento storico. È il tempoultimo, è la chiamata “prima che arrivi lo sposo” echiuda la porta, come ci ammonisce la parabola dellevergini sapienti e delle stolte.( Mt 25,1-13)

Certo la prima ristrutturazione nasce dal cuore con ilrecuperare una forte vita interiore nella Passione diGesù, ma nel contempo non dobbiamo temere di cam-biare le nostre strutture, anche a livello giuridico. Nondimentichiamo poi che San Paolo della Croce ha cam-biato le Regole addirittura fino a pochi mesi primadella sua morte. Noi possiamo dare nuovo impeto e unnuovo impulso alla Congregazione. Quindi dico a voie a me stesso: Andiamo avanti, anche se non vediamotutto chiaro, perché il Signore ci vuole in questa dire-zione, il Signore lovuole; vuole il Pas-sionista in camminoper il rinnovamento. Itimori che abbiamomettiamoli ai piedi delCrocifisso come face-va San Paolo dellaCroce. Non dubitia-mo: il Signore è nellabarca con noi per pas-sare all'altra riva.Sono convinto che S.Paolo della Croce vor-rebbe che questo no-stro cammino avessecome solida fondazio-ne una forte comunio-ne con il Signore in-centrata nel suo miste-ro pasquale della morte e resurrezione. Lui ne è consa-pevole, ne sono piene le sue lettere e lo ha lasciato anoi come eredità che soltanto una forte presenza di vitadi Dio in noi può dare efficacia alla Missione. Maconosce, da Padre, la nostra fragilità e ci riproporrebbeanche oggi, a noi, i valori che possono facilitare lanostra vita spirituale e quindi la presenza di Dio in noi.Ne ricordo brevemente alcuni "tipici" della sua e quin-di anche nostra spiritualità passionista.

S. Paolo della Croce aveva una devozione particolarea Gesù Bambino dormiente sulla croce, del qualecustodiva nella stanza un quadro che ancora conservia-mo. Lo commuoveva fino alle lacrime la notte diNatale nel portare in Chiesa in processione con lacomunità la piccola statua del Bambino stretto e avvol-to in fasce. Mistero d'amore e di passione già l'incarna-zione, per lui non era meno re dei giudei il Bambinoadorato dai Magi, dall'uomo cui Pilato fece apporreuna scritta sulla Croce: "Gesù Nazareno, re dei giudei".La grotta di Betlemme e il Calvario sono un unico dise-

gno d'amore.Il silenzio è possibilità di ascolto nel raccoglimento.

Il silenzio delle cose e dell'anima permette di poterascoltare le parole sommesse del Verbo e dello Spiritod'amore che provengono dal Padre. Fare silenzio dallecose, da noi, lasciare sulla soglia dell'anima la nostrastessa presenza per essere il niente che ascolta il tutto.Nel silenzio Dio può parlare e comunicare.La stessa meditazione silenziosa della Passione diGesù di tutta la comunità passionista riunita in corosarà una segreta e misteriosa comunione d'amore che ciillumina sulle pene di Gesù.

E la solitudine è lo spazio dove il silenzio è possibi-le. Parla la natura e Dio. Sul Monte, soli con se stessi econ Dio, si può naufragare nella stessa presenza amo-rosa di Dio. I frastuoni del mondo sono lontani, c'è unadistanza critica e un ridimensionamento delle preoccu-

pazioni. Fondare i"Ritiri" sul Montein solitudine è statoper essere più vici-ni a Dio. È ritem-prarsi per la Mis-sione. È possibilitàdi immergersi nel-l'orazione e con-templare i misteridi Dio. Si può av-vertire Dio presen-te. L'Orlandini di-ceva del Fonda-tore ai tempi in cuivivevano all'eremodi S. Antonio sulMonte Argentario:"spessissimo" lasera andava a na-

scondersi "tra due scogli" per trattenersi in preghieranel silenzio della notte fino all'ora del mattutino.

"La sua orazione", testimoniava la Calabresi, "eraaltissima, la sua vita era una continua orazione". Confervore un giorno disse a Fratel Francesco "Io nonposso capire come mai si possa trovare alcuno che nonpensi sempre a Dio." Ma custodiva e proteggeva lecondizioni e le premesse per poter pregare. In una let-tera in cui parla di contemplazione fatta nel silenzio o"in spirito e verità" conclude: "Questa divina pesca nelmare della divina carità, da cui procede questo maredella Santissima Passione di Gesù Cristo che sono duemari in uno, si fa nel regno interno dello Spirito in fedepurissima e ardente amore".

La povertà sarà un altro valore che permetterà diimmergersi nei misteri di Dio per la libertà che puòdonare e per il distacco dalle cose. Il nostro Fondatoredava molta importanza a questo "vessillo" dietro alquale cammina la Congregazione in libertà di spirito.

Immagine originale del Bambino Gesù che dorme sulla croce. Stanza del Fondatore, Roma.

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Ma non possiamo concludere senza ricordare MariaSs.ma. S. Paolo della Croce oltre ad aver compresoche l'unico rimedio per i mali del mondo è la Passionedi Gesù, "il miracolo dei miracoli dell'amore", con-templata, testimoniata ed annunciata, aveva ancheuna forte spiritualità mariana: la Passione del FiglioGesù e della Madre costituiscono una sola Passione.Egli compara i dolori di Maria all'oceano, e dice che"nella Passione di Gesù, ci sono due oceani di dolori,l'uno è quello del figlio e l'altro è della madre" e ineffetti è lei che comprende fino in fondo il misterodella misericordia di Dio avendo sperimentato la par-tecipazione dolorosa alla passione del Figlio.

Dolore separato uno dall'altro tanto da non potersiidentificare, né farne di due uno, eppure così intima-mente legati da non poterci scoprire distanza. Lamorte del cuore senza versamento di sangue, quellodella Madre, e la morte di sangue entrato per la "portastretta" aperta dai chiodi, dai flagelli e dal fascio dispine in testa, quella del Figlio; eppure morte di san-gue anche quella di Maria che si dissanguava nelFiglio.

Stava sotto lo croce esanime e forte, appena un sot-tile pallore sul volto mentre Gerusalemme le trapas-sava il cuore.

Invisibile e tenue unguento sulla ferita la nostalgiadi Nazareth e il ricordo dei giorni passati insieme alFiglio e allo sposo Giuseppe, il giusto. Nazareth, ilTabor di Maria, con la tenda costruita sul monte:

La bottega del falegname, l'odore di resina dei trucio-li di legno piallato e le acri volute della colla sul fuocobollita in recipienti di rame.

"L'odore dei tuoi profumi sorpassa tutti gli aromi (Ct.3, 10). Profumi di famiglia e nostalgia di casa, nostal-gia del Tabor domestico con Dio incarnato - trasfigu-rato in Figlio.

E ora, esuli in Gerusalemme, come rifiutati e portativia, rimangono.

Si consegnano nelle mani degli uomini e al dolore.Sanno infatti, che consegnandosi agli uomini si conse-gnano al dolore. Consegna incondizionata, resa senzapatteggiamento, senza alzare voce o proferire parolacome agnelli condotti al patibolo.

È crocifisso, Madre! Perderai il figlio, l'unigenito esarai per un attimo come sterile, per generare poid'improvviso alla sua voce, "Donna ecco tuo Figlio",coloro che lo insultavano ridendo e che non sapevanodel tuo essere loro madre, che non sapevano di esseredi nuovo nati come fratelli del Crocifisso dileggiato.

Dalla maternità di Maria infatti nasceranno i figli piùstranieri: finalmente gli orfani, i derelitti, i peccatori incalliti avranno una madre in comune con Dio.Anche Adamo ed Eva avranno una madre e perfinoGiuda, se lo volesse, avrebbe la più dolce delle madri.Un nuovo mondo nasce sotto la Croce.

Ed oggi, qui nel Ritiro di Glen Osmond, vicinoAdelaide, in occasione dell'Assemblea PASPAC e l'in-contro di essa con il Consiglio Generale poniamo sottola protezione di Maria, Madre della Ristrutturazionedella Congregazione, il processo di rivitalizzazionedella nostra vita e missione nel mondo, deciso ed ini-ziato nel Sinodo di fine novembre 2004 a Roma.

Sono brevi cenni, e solo di alcuni, dei valori della spi-ritualità di S. Paolo della Croce, il quale li ritenevacome un habitat per "l'immersione" nel "mare" dellaPassione di Gesù. Li reputiamo ancora validi per ilnostro tempo e da perseguire sia dai religiosi che dailaici, anche se in contesti diversi: daranno benefici siaper l'anima che per la salute del corpo.

S. Paolo della Croce, nostro Padre ci benedica e ciaccompagni.

Immagine originale della Madre della Santa Speranza. Santuario di s. Gabriele, Italia.

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La settima riunione annuale di FORPALMeeting (Personale della Formazione dellaFamiglia Passionista dell'America Latina e deiCaraibi) si è svolta dal 10 al 21 Luglio del 2005,nella Casa di Spiritualità delle Suore delle MadreCabrini, a Sao Paulo, Brasile. Vi hanno partecipa-to 61 tra religiosi e religiose impegnati nella for-mazione; una coppia delle Comunità LaichePassionisti; superiori provinciali; economi, rap-presentanti della pastorale vocazionale; ilConsultore Generale responsabile della formazio-ne, Padre Luigi Vaninetti e Padre Augusto Canali,Consultore Generale e presidente della CLAP.

L'atelier si è svolto dal 10 al 17 luglio sul tema"Memoria Passionis" nella FormazionePassionista. E sono intervenuti Suor MarisBolzan (Presidente della Conferenza Nazionaledelle Religiose del Brasile), Padre AdaltoChitolina ed il Dottor Agostinho Busato, ambeduepsicologi. L'atelier è stato ben ricevuto, ed harisposto alle aspettative dei partecipanti. Si è chia-rita l'importanza e la necessità di sottolineare laricerca di quegli "ideali" e "valori" che dannosenso alla nostra vita e missione Passionista nelcontesto dell'America Latina e dei Caraibi.

Padre Augusto Canali, Consultore Generale ePresidente del CLAP, ha presieduto l'Assembleadi FORPAL svoltasi dal 18 al 20 luglio. Nel corsodell'Assemblea sono stati eletti a svolgere iseguenti incarichi nel governo di FORPAL: PadreJuan Montero (Colombia); Padre Juan Martínez(Messico); Padre José Roberto dos Reis (Brasile)y Suor Maria Cristina Albornoz (Argentina).

Il 17 luglio, giorno di riposo, i partecipanti hannovisitato fabbriche di artigianato locale e di alimen-ti tipici del luogo. E la giornata è terminata nelCentro di Spiritualità San Paolo della Croce dellaProvincia CALV, a 70 Km da Sao Paulo. Lecomunità dei Laici Passionisti hanno partecipato aquesto incontro con vari gruppi che hanno rappre-sentato musica e danza del Brasile.

Al termine della VII riunione di FORPAL i par-tecipanti si sono recati in pellegrinaggio alSantuario di Nostra Signora “Aparecida” dove èstata celebrata una Messa di ringraziamento per laprotezione e la benedizione ricevute nel corsodella riunione.

La Riunione di FORPAL si è vista caratterizzatada un'eccellente dinamica usata dai moderatori persviluppare il tema, offrendo ai partecipanti conte-nuti utili e strumenti pratici per la formazione.

Molto importante è stato anche il tempo dedica-to a condividere esperienze e scambiare idee sullaformazione.

Siamo grati a Dio per questa attività dellaConferenza Passionista CLAP.

P. José Augusto Canali, C.P.Consultore Generale

VII FORPAL

Simboli rappresentativi utilizzati durante l’AssembleaFORPAL in Brasile.

Partecipanti all’Assemblea FORPAL

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Nota dell’editore: In generale queste spazio èriservato al P. Robert Joerger ConsultoreGenerale e moderatore dalla Conferenza IPCM(Conferenza Passionista del Nord di America eNord Europa). In questo numero presentiamo ilseguente articolo scritto dal signor TimothyO`Brien direttore della Formazione del Laicatodella Provincia della Santa Croce, U.S.A.

Recentemente, il vecchio fenomeno del rinno-vamento è stato al centro di molti aspetti dellavita e del lavoro. La tecnologia della comunica-zione e la rivoluzione digitale in corso fanno sìche i cambiamenti avvengano ad una velocitàimpensabile. La globalizzazione sta devastandoil tessuto della vita. Il cambiamento può avveni-re ovunque. Il dialogo tra il cambiamento emer-gente nel campo manageriale e la nostra fedepuò aiutarci a capire il fenomeno e come affron-tare il cambiamento.

I teorici del ‘management’ hanno identificatodue tipi generali di cambiamento; il cambia-mento di primo ordine consiste nella rispostache diamo alle situazioni che affrontiamo nellaquotidianità. Si tratta di un tipo di cambiamentoche la maggior parte di noi sperimenta nellanostra vita organizzativa. Il secondo tipo dicambiamento é molto piú profondo ed ampio.E’ chiamato cambiamento di secondo ordine edavviene quando tutto è messo in dubbio e siprocede ad esaminare tutto il proprio modo dipensare.

Viviamo in un momento in cui dobbiamo cer-care di creare un futuro che stima e rispetta lenostre tradizioni sacre e nello stesso tempo ciapre a nuove possibilità. Lo facciamo in atteg-giamento di preghiera e di scambio in comuni-tà. La prima domanda che dobbiamo rivolgerci in

tale circostanza é : cominciamo? La domandainiziale é di discernimento. Per lasciare emer-gere nuove forme di significato condiviso nelle

nostre conversazioni, dobbiamo in primo luogoesaminare le nostre menti ed i cuori. Ognuno dinoi porta con sè presupposti, convinzioni, pre-giudizi che costituiscono il significato persona-le che abbiamo della vita e del mondo. La rifles-sione è necessaria per capire questi aspetti chespesso in noi restano inconsci. Ci si apre, ci simantiene in un atteggiamento di ascolto.L’impegno nel dialogo crea una attiva parteci-pazione ed una visione condivisa del futuro. Ciòpuó sembrare semplice, ma é necessario con-centrarsi, cercare di capire noi stessi e nellostesso tempo essere capaci di entrare in dialogopartendo da un atteggiamento di apertura.Queste capacità di riflessione e di dialogo sonogià in noi ma vanno rafforzate anche da quantoci ha insegnato Gesú e dal vissuto di san Paolodella Croce. L’autocoscienza ed il dialogorichiedono una radicale apertura a Dio e aglialtri.

L’apertura radicale é quindi il primo passo nelprocesso di cambiamento. E lo spirito di ricercaaccompagna generalmente questa apertura radi-cale. Dobbiamo esaminare quello che pensiamoin modo da cambiarlo da “o/o” a “sia/che”, (daalternativa a possibilità).

“Un cuore aperto: la chiave di un cambiamento riuscito” di Timothy O’Brien

Timothy O’Brien, Direttore del Laicato della Provincia della Santa Croce (CRUC)

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L’inserimento del laicato nella vita della con-gregazione lancia sfide e possibilità. Comeapprofondire questo inserimento pur mantenen-do le frontiere e le tradizioni della vita religiosa?Quali sono i ruoli effettivi ed opportuni che ilLaicato Passionista può svolgere? Non ci sonorisposte facili a queste domande, ma con fiduciain Dio e rimanendo aperti alle possibilità sapre-mo cosa fare. Il Carisma ci offre il terreno comu-ne, il nostro punto di partenza verso l’ignoto.

Per coloro che hanno posti di governo è peròimportante capire che non tutti hanno la stessacapacità o tolleranza verso il cambiamento. Isuperiori devono riconoscerlo e cercare di creareun ambiente in cui le persone si sentano libere diesprimere i loro sentimenti sul cambiamento.

Il cambiamento suppone sofferenza e possiamoguardare alla Passione di Gesú in modo dalasciarcene ispirare. Assumiamo un atteggiamen-to compassionevole verso coloro per i quali ilcambiamento è difficile. Prepariamoci al cam-biamento con misericordia. I superiori nel prepa-rare il cambiamento lo adattino alle persone chese ne difendono, infondendo speranza e incorag-giando, ed indicandone la direzione. Essi pre-sentano l’urgenza della attuale situazione e lanecessità di affrontarla con fiducia in Dio e nellavoro che viene compiuto.

La gestione del cambiamento contemporaneo èanche caratterizzata dalla collaborazione e dallapartecipazione, a partire dalla convinzionesecondo cui la nostra forza sta nella nostra diver-sità. E ciò rispecchia, a me sembra, le paroledell’Apostolo Paolo:“Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo é

lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma unosolo é il Signore; vi sono diversità di operazioni,ma uno solo è Dio, che opera in tutti. Ed a cia-scuno é data una manifestazione particolaredello Spirito per l’utilità comune”. (1Cor 12,4-7)

Abbiamo ricevuto diversi doni e questa diversi-tà può arricchirsi attraverso uno scambio apertodi idee e di sentimenti. Fare questo costituisceun’occasione per andare avanti alla ricerca dellasaggezza di Dio, con fiducia in questa saggezzae procedendo con risolutezza.

Per sua natura, il cambiamento ci conduce versociò che è sconosciuto. Può essere tenebroso ecaotico, ma é anche una stagione di grande crea-tività. San Paolo della Croce si rese conto chequesta incertezza può essere l’inizio di una atti-vità creativa. Così descrive l’idea che ha delladinamica del cambiamento e dell’ignoto:

“Oh quale grande opera di Dio è questaCongregazione della Passione!

Con quanta profonda e segreta provvi-denza il Signore l’ ha portata a questo punto!

Un santo uomo mi ha detto che questa èstata interamente opera di Dio e che Dio l’haportata al suo fine per vie che erano nascoste,segrete, che io non avrei mai pensato”.

Ora che la Congregazione attraversa questoperiodo di cambiamento, di revisione e di ristrut-turazione, possiamo leggere la Scrittura e guar-dare l’esempio del santo fondatore per attingereidee ed ispirazioni. Possiamo anche considerarel’opera di teorici contemporanei. Trovare ilnostro terreno comune ed entrare più profonda-mente nel mistero della Passione può aiutarci avivere il cambiamento con maggior partecipazio-ne. Mediante la preghiera, l’affetto reciproco, losviluppo della conoscenza possiamo partecipareveramente alla grande opera creatrice di Dio.

Antica stampa di san Paolo della Croce in occasione dellasua canonizzazione ( 1867).

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Il Consiglio Generale in ottemperanza al Capitologenerale ultimo del 2000 in Itaici, Brasile, che invita-va il medesimo Consiglio a incontrare le conferenzedella congregazione (Cap. Gen. 4.7, ultimo capover-so), dopo avere incontrato in Kenia nel maggio passa-to la Conferenza del continente africano (CPA) haincontrato in settembre la conferenza PASPAC checomprende le realtà passioniste presenti in Asia e nel-l’area del Pacifico. La maggior parte del Consiglio èpartita da Roma il giorno 9 settembre e vi ha fattoritorno il 23, dopo due lunghissimi viaggi di andata eritorno. Il Superiore Generale li ha preceduti di qual-che giorno per parteci-pare, il 12 settembre,alla benedizione e i-naugurazione dellarinnovata ed ampliatacasa provincializia diMarrickville a Sydney.La cerimonia è statafraterna e festosa connumerosa partecipa-zione di religiosi amicidella comunità e fede-li della parrocchia.Dal 13 al 21 settem-bre, nella nostra casadi Glen Osmond

(Adelaide), si sono svolti diversiincontri con le varie realtà PASPAC,con la Commissione per la Ristrut-turazione e si è avuta la Consulta ge-nerale.

L’Economo generale, P.BattistaRamponi, ha incontrato gli economiprovinciali e vicariali dell’area.

Le informazioni dei Consultoririguardanti le aree di pertinenza.

Un tempo abbastanza prolungato èstato dedicato, come di consueto, alloscambio di informazioni all’internodel Consiglio. Si riportano i puntisalienti; questi riguardano prevalente-mente l’impatto del processo di Ris-trutturazione nelle varie zone della

Congregazione.- Nel Nord America e nel Nord Europa

sono presenti l’accettazione del processo dellaRistrutturazione, speranze e difficoltà. Secondo ilparere di alcuni religiosi il processo arriva già in ritar-do per l’età avanzata di molti nell’area.- I Capitoli provinciali iberici (CII) hanno presocoscienza dell’importanza del processo della Ristrut-turazione, sono positivi al riguardo. Hanno deciso,nelle loro programmazioni, di assumere come prioritàgli orientamenti e le decisioni del Generale e suoConsiglio sulla Ristrutturazione.- Nei confronti del processo di Ristrutturazione inAmerica Latina c’è una consapevolezza con differen-ti sentimenti d’accoglienza e di timore.

- L’Africa Passionista(CPA) sta preparando unCongresso culturale aNairobi nel gennaio 2006sulla Ristrutturazione.- Quest’anno la CIPI haaperto tre noviziati provin-ciali dopo la quasi trenten-nale esperienza di novizia-to unitario.- La Ristrutturazione èstata inoltre il tema delleultime due Assemblee an-nuali CIPI.

Il Consiglio Generale ha incontrato la Conferenza PASPAC

Notizie dalla Curia

Papua Nuova Guinea: da destra: PP.John Auram, Jerome Dunn e Tony Egar,Superiore Regionale

Assemblea PASPAC: P. Ottaviano D’Egidio, CP., P. Battista Ramponi, CP., P. Luis Alberto Cano, CP., e il P. Luigi Vaninetti, CP.

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L’incontro con la PASPACL’incontro con la Conferenza di Australia e del-

l’area del Pacifico è stato positivo. Esso ha offerto alConsiglio generale l’opportunità per una più profon-da conoscenza della Congregazione che vive e operain quest’area molto vasta e divisa in realtà e lingueassai diverse per cui la comunicazione diventa unasfida.

L’invio, ai singoli religiosi, della lettera sullaRistrutturazione ha avuto un’accoglienza positiva:ognuno si è sentito coinvolto e valorizzato.

La necessità della Ristrutturazione suscita rispostedifferenziate; le realtà nuove e recenti percepisconomeno la sua urgenza, e anche il valore e l’importan-za appare in maniera più sfumata. La situazionemulticulturale della Conferenza, tuttavia, è un’espe-rienza che può illuminare tutta la Congregazione.

Il p. Ottaviano ha sottolineato l’importanza delcoinvolgimento dei Consigli provinciali: la loroazione pastorale rappresenta il punto nevralgico perla sensibilizzazione al processo di Ristrutturazionedelle comunità e dei singoli religiosi!

Incontro con la Commissione della Ristruttu-razioneLa Commissione (assente p. Adolfo Lippi per pro-blemi di salute) si è incontrata diverse volte, in queigiorni, con il Consiglio Generale per portarlo aconoscenza della panoramica emersa dalle rispostepervenute durante la prima fase. Congiuntamente èstata fatta una prima valutazione e sono stati pro-grammate le altre tappe del processo di Ristruttu-razione. Una nuova Lettera del Superiore Generale,con il questionario allegato, è stata già inviata aiSuperiori Maggiori per avere i loro suggerimenti erisposte, e anche alle comunità perché possanoseguire il proseguimento del processo.

Capitolo Generale – ottobre 2006Si è deciso che il Capitolo Generale 2006 sarà cele-

brato ai ss. Giovanni e Paolo, Roma. Si è parlatoanche del Moderatore e del Segretario del Capitolo,della Commissione preparatoria, della Commissionedella comunicazione, degli interpreti e dei traduttori.Nella Consulta dei primi di dicembre prossimo sipuntualizzeranno le varie fasi e il cammino per lapreparazione al Capitolo Generale 2006.

Casi giuridiciSono stati affrontati diversi casi giuridici che inter-

pellano il Governo Generale special-mente in riferi-mento alle ultime celebrazioni degli ultimi capitoliprovinciali con le conseguenti decisioni prese e inriferimento al mutamento delle legislazioni. Neimesi passati, infatti, si sono celebrati i CapitoliCORI e SANG in Spagna, FAM in Messico e CALV

in Brasile. Il Superiore generale, oltre ad aver presie-duto i suddetti Capitoli ha partecipato, dopo ilCapitolo CALV, anche all’Assembla del VicariatoDOL-VICT, nella città di Vitória ed ha visitato peralcuni giorni il Vicariato PRAES-DOMIN, nelloStato della Bahia, sempre in Brasile.

Decreto per l’apprendimento delle lingueStraniereIl Superiore Generale con il consenso del suoConsiglio, ha deliberato nella stessa consulta, diinserire nei Piani di Formazione della Congrega-zione e delle realtà locali passioniste, lo studio obbli-gatorio delle lingue straniere. Le lingue più in uso e

ufficiali nella Congregazione sono l’inglese, lo spa-gnolo e l’italiano. Il decreto sarà specialmente per igiovani in formazione e i giovani religiosi, fratelli esacerdoti; anche se si invitano tutti i religiosi, anchenon più giovanissimi, all’apprendimento delle sud-dette lingue.

Missione in VietnamPrima di concludere la Conferenza, si è celebrata

una suggestiva cerimonia liturgica di benedizione edi invio dei tre missionari che inizieranno la presen-za passionista in Vietnam. Nella liturgia, presentitutti i partecipanti agli incontri PASPAC, la comuni-tà di Glen Osmond e alcuni laici della famiglia pas-sionista, il Superiore Generale ha dato il “MANDA-TO” ai tre missionari: P.Jefferies Foale, Consultoregenerale e Superiore della Missione, P. FranciscoMurray (CONC), Br. Tomas Anamattathil Varughese(CRUC-THOM).

Il Consiglio Generale s’incontrerà nuovamente aRoma, ai SS.Giovanni e Paolo, dal 3 al 15 dicembreprossimo, per la consulta, l’incontro con ilModeratore del Capitolo generale, con la Commis-sione della Ristrutturazione, con la Conferenza CIPIe i Formatori della stessa Conferenza.

Provincia MACOR: da destra: H. Laurence Finn, PP. Peter Seo,Andrew Song, Augustine Kim, Provinciale e Louis Kim

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Mentre continuo il mio itinerario in terra di mis-sione, desidero condividere con voi alcune ideesulla pagina Web sulla missione.

Fin dall’inizio dell’incarico affidatomi (Gennaio2004), mi ero posto un importante obiettivo:costruire una Pagina Web sulla Missione. E ciò èdiventato realtà. C’é voluto molto tempo permettere tutto insieme, ma considero che ne évalsa la pena. Ho molti altri piani. Tutto si farà.

Il perché di una Pagina Web sulla MissioneDa alcuni anni mi rendo conto dell’importanza

di Internet quale mezzo poderoso per la comuni-cazione nell’era attuale. Si tratta di uno strumen-to che si é sviluppato in fretta e non é stato faci-le mantenersi aggiornati. Inoltre, ho osservatoche le giovani generazioni se ne servono comeun mezzo fondamentale per ricevere molte

buone informazioni. Ho pensato, quindi, che sitrattasse di uno strumento indispensabile nel mionuovo ministero di Segretario della Missione. Mirendo conto dei suoi limiti, perché non tutti nepossono usufruire, ma le 10 e 20 visite che cisono ogni giorno, mi dicono che questo mezzo dicomunicazione si aggiunge a molti altri che con-tinuano ad essere assai validi, attraverso il BIP o

il bollettino annuale sulle nostre missioni, che èpossibile leggere anche nella Pagina Web sullaMissione.

Obiettivi della Pagina Web sulla Missionea. La Pagina vuole essere un mezzo di comuni-cazione sulla nostra presenza missionaria nelmondo, per condividere nella Congregazione, ocon i nostri fratelli e sorelle passionisti laici econ chiunque sia interessato. I Links servonoper permettere alle persone di arricchirsi conl’informazione proveniente da altre Web passio-niste del mondo intero.

b. Indubbiamente, la nostra preoccupazione perla missione é legata alla preoccupazione delle

vocazioni missionarie, perché senza di esse nonci sarebbe un ministero missionario. E’ questa laragione per cui c’é una parte vocazionale nellapagina web che fondamentalmente unisce con lepagine Web passioniste che già trattano il temadelle vocazioni. Viene aggiunta, inoltre, unapagina Web in spagnolo che ho creato in questianni, non legata a nessuna provincia in particola-re, ma che offre la possibilità ai giovani di sape-re dove si trovano le nostre comunità nel mondodi lingua spagnola. Ci sono stati giovani che sisono avvicinati alle nostre comunità servendosidi questo mezzo.

P. Christopher Gibson, C.P.Segretario Generale delle Missioni

Costruzione della Pagina Web sulla Missione Passionista Internazionale

Preparazione di un container nella Provincia (CORM) da inviare in Tanzania

P. Christopher Gibson, CP. nella missione in Papua NuovaGuinea

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c. C’é anche una parte specialmente dedicata ainostri missionari, che possono trovare alcuniorientamenti in riferimento a tutto ciò cheriguarda la preparazione di progetti come pureidee pratiche che possono essere utili per aiutarei nostri fratelli e sorelle più poveri in situazionedi missione.

d. Infine c’é una sezione che offre a potenzialidonatori di sapere come contribuire alle nostremissioni passioniste. Ogni tanto giungono ancheofferte attraverso questo mezzo.

Guardando verso il futuro

Non c’é dubbio che c’é ancora molto da faresulla Pagina Web sulla Missione. Mi piacerebbeavere già foto di ognipaese dove si trovanoi Passionisti. Alcunele ho già, ma devonoessere selezionate edadattate per il forma-to web. Per lo menoora ho “cartine pas-sioniste” di ognipaese. Un compitoancora da svolgere, enon facile, oltre allefotografie è quello diaggiungere il riferi-mento sotto ognifoto. Ció si complicaquando bisogna farloin tre lingue o quando

devo aggiornare la foto, cioè quando devo riscri-vere i riferimenti sotto ogni foto. Ho in mente di avere una chat room o blog pagedove i missionari possono avere la possibilità discambiare idee ed opinioni. Ci sono molte buoneidee nelle missioni passioniste che potrebberoessere utili ai Passionisti che si trovano altrove.

Il vostro aiutoIl vostro aiuto è molto apprezzato. Se avete foto

digitali di situazioni in missione, specialmentequelle che mostrano il rapporto dei Passionisticon la gente del luogo, per favore mandatemele.I donatori si lasciano attrarre dalle foto, perchéparlano da sole. In questo senso, sono grato aiPadri Jefferies Foale, CP e Giovanni Cipriani,CP per le molte foto che hanno mandato.

Se notate un errore sulla pagina Web per piacerefatemelo sapere ([email protected]).Sono molto grato a coloro che mi aiutano amigliorare la pagina Web. Ed in questo sensosono particolarmente grato a Anita Lewis che sioccupa di 2 Pagine Web per la PAUL negli USA,e che ha dedicato molto del suo tempo libero adaiutarmi per migliorare la Pagina Web sullaMissione, soprattutto la sezione in inglese.Grazie anche a Ettore da Tarquinia (Italia) peravermi dato una mano per “ridimensionare” lefotografie. Sarebbe anche molto utile riceverenote o links sulle nostre missioni non ancoramenzionate.

La Pagina Web sullaMissione si trova ininglese, spagnolo editaliano, ma sarebbeutile sapere se ne esi-stono in altre lingue,per creare un link conquesti siti. Siccome cisono molti siti perso-nali di Passionisti suInternet, non possounirvi molti links. Mamolti di questi si pos-sono trovare sui sitiweb provinciali oregionali.

P. Rick Frechette, CP., Missionario della Provincia (PAUL), in Haiti

P. Christopher Gibson, CP. mentre saluta la Comunitàdi Flores, Indonesia

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La città di Civitavecchia, situata nel mare tirreno,nominata dai romani Centocelle per i piccoli baci-ni della spiaggia, chiamati ”celle”, è conosciuta ,fin dall’epoca romana, per il suo porto. Durante loStato Pontificio divenne la base più importantedelle galere pontificie nel mediterraneo per ilcomercio, le operazioni militari e il trasporto deiviaggiatori, fino ad essere chiamato il porto diRoma. Per capire meglio l’apostolato dei passioni-sti è utile ricordare che l’equipaggio delle galee ogalere si componeva di marinai, borbardieri, sol-dati e rematori, in tutto fino a 500 persone per ognigalera. I rematori erano i condannati per delitti ailavori forzati dei remi, ed avevano una catena adun piede.

Il porto di Civitavecchia è stato ben conosciutodai passionisti fin dalle origini della Congrega-zione. Il fondatore vi arrivò la prima volta nel set-tembre del 1721, San Vincenzo Mª Strambi vi nac-que nel 1745 e Mons. Tommaso Mª Struzzieri partìda Civitavecchia per la Corsica nel 1760, tornandodieci anni dopo.

Apostolato della Congregazione nellacittà di Civitavecchia

I passionisti prima di evan-gelizzare gli addetti alle ga-lere espletarono molti serviziapostolici nella città. Nel1742 S. Paolo della Croce eil suo fratello GiovanniBattista predicarono unamissione con sommo profittodella popolazione e guada-gnarono alla congregazioneil P. Marco Aurelio Pasto-relli. Un’altra missione ven-ne predicata nel 1746 ed untriduo nel 1767. Nella mis-sione del 1773, dove si trovava San Vicenzo MªStrambi, accorse tanta folla che si dovette predica-re in piazza S. Giovanni. In questa missione alcu-ni giovani abbracciarono la vita religiosa.

Dopo la morte di S. Paolo della Croce sei passio-nisti predicarono una missione nel 1783 ed anchegli esercizi spirituali al clero. Nel 1845 fu predica-ta un’altra fruttuosa missione nelle chiese di S.Francesco e di Santa Maria. Il cardinale Macchi,vescovo di Civitavecchia, sede vescovile dal 1825,venne da Roma per assistere alla missione.Ricevette i missionari sulla porta maggiore dellachiesa con un commovente discorso ed assistetteogni sera alla missione in S. Francesco. Vi fugrande concorso alle prediche ed alle confessioni.Due volte predicarono i passionisti gli esercizipublici , nel 1850 e nel 1853, su richiesta del car-dinale Lambruschini in occasione del giubileo. Lachiesa non poteva contenere la folla e i missionaridovettero rimanere diversi giorni per le confessio-ni.I passionisti predicarono gli esercizi spirituali nel

seminario, istituito nel 1828, almeno quattro volte:1842; 1843, 1847 e 1899. Il cardinale Macchi,vescovo di Porto e Santa Rufina e Civitavecchiachiese al P. Antonio Testa di designare un religio-so per predicare gli esercizi spirituali al Sinododiocesano, celebrato nei giorni 28-30 maggio

1846. Fu deputato ilBeato Lorenzo MªSalvi, che predicònella cappella delseminario, alla pre-senza del cardinaleMacchi, di Mons.Bocci, vescovo suf-fraganeo, dei duevicari generali, deicanonici della catte-drale e della colle-giata di Castelnuo-vo, dei 19 arcipreti,dei superiori religio-si esistenti nella dio-

cesi e degli alunni del seminario.Nell’orfanatrofio camerale di Civitavecchia,

diretto dalle Maestre Pie, i Passionisti predicaronodal 1840 al 1857 gli esercizi ben sette volte; e trail 1847-1862 quattro volte alle ragazze della primacomunione.

L’APOSTOLATO PASSIONISTA NELLE GALERE PONTIFICIE DI

CIVITAVECCHIA P. Fabiano Giorgini, C.P.

P. Paulino Alonso, C.P.

Civitavecchia, Molo del Lazzaretto Bocca di Ponente

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La predicazione nella galere pontificie

Nel 1758 quattro passionisti predicarono due tri-dui nelle galere pontificie in occasione del giubileoproclamato da Clemente XIII. La prima vera mis-sione fu tenuta, per incarico di Clemente XIV, nel1772. I missionari PP. Giovanni Battista Gorresio,Vincenzo Mª Strambi e Antonio Galvagno, rimase-ro profondamente colpiti dal “bisogno di quellapovera gente, /che/ era grandissimo e non volevaconfessarsi che dai nostri”. I detenuti erano 1896,perciò furono mandati in aiuto a confessare i capi-tolari, che stavano giungendo a Tarquinia e furimandato il capitolo della Provincia dellaPresentazione, alla fine della missione. Tra i dete-nuti si trovavano 136 turchi,, alcuni dei quali siconvertirono alla fede cristiana e, furono inviati aRoma per essere catechizzati.Una missione “digrandissima fatica e patimento notabilissimo” peri missionari, ma si ebbero “conversioni mirabilis-sime”, dicono gli Annali del P. Giammaria.

Più famosa e spettacolare fu la missione richiestadal Cardinale Vicario di Sua Santità e dalCardinale Segretario di Stato, nel 1783. Predicatada 10 passionisti, diretti dal P.Giovanni BattistaPorta, consultore generale. Essendo il mese dinovembre non sempre si poteva predicare all’aper-to, perciò i missionari dovevano dividersi nellecinque galere.Tutti i missionari erano ben preparati e cercarono

di impegnarsi con volontà e fervore in aiuto aicirca 3000 “poveri forzati”. Causò profondaammirazione la eroicità del comportamento delP.Bartolomeo Pepini. Nato a Andonno (CN), nel1727 e professato nel 1759, fu religioso di grandecarità e si dedicò con tutte le sue forze a confessa-re ed aiutare i poveri condannati, fino ad essereconsiderato “un martire dei galeotti”. In realtà eraarrivato a Civitavecchia con fama disanto. Fin dalla infanzia si diede allacontemplazione ed era conosciutocome “uomo di orazione” La con-templazione era per lui l’occupazio-ne più gradita del suo cuore e a suavolta diventò un vero specialistacome confessore nel ritiro e nellemissioni. Era conosciuto dentro efuori della Congregazione come unstraordinario servitore dei poveri cheamava con tutto l’ardore della suacarità. Gli era sfuggito in una occasio-ne, che desiderava aiutare i galeotti, e morire in

una galera e Iddio diede compimento a tali deside-ri. Andando alla missione aveva il presentimentoche quella sarebbe stata l’ultima e lo diceva aglialtri. “So che vado alla morte, ma vi vado volentie-ri, perchè vado a morire per obbedienza”. Conquesta disposizione eroica, tutto il tempo che glirimaneva dai suoi obblighi lo impiegò nell’ assi-stenza ai galeotti, ascoltando con invitta pazienzae carità le loro confessioni e, se gli avanzavatempo, si incamminava all’ospedale per assistere iforzati malati.

Durante la missione si ammalò di gastricismo epolmonite o pleurite, malattie contratte nell’eserci-zio delle confessioni nell’ospedale. Nonostante irimedi, il 4 dicembre del 1783 consegnò la suaanima al Signore. Nella celebrazione delle esequiei galeotti, grati al servo di Dio, che per aiutarliaveva preso la malattia, mandarono a loro spesetrenta torce, per farle ardere nel suo funerale, enelle galere recitarono per il di lui suffragio treuffici di morti. Per assecondare la sua richiesta fuseppellito nella chiesa della morte nel cimitero deigaleotti ed iscritto nella confraternita della buonamorte.Durante la missione anche i forzati predicarono ai

missionari. Questi, infatti, rimasero ammirativedendoli, umili e compunti, dare segni manifestidi vera conversione. Benchè carichi di pesanticatene, stavano per propria iniziativa le nottate inpiedi, per poter ricevere il Sacramento dellaRiconciliazione, alcuni più d’una volta. In questaoccasione, sei o sette schiavi turchi dichiararano divoler diventare cristiani chiedendo di essere istrui-ti nella fede cristiana.

Dieci passionisti predicarono una terza missionenel mese di marzo del 1795. A continuazione pre-dicarono per otto giorni gli esercizi spirituali “allatruppa di Civitavecchia”. I due ministeri produsse-

ro un fruttoabbondantis-simo e si os-servarono mi-rabili conver-sioni. Il costodi questi mi-nisteri fu discudi 120 ebaiocchi 88,pagati dallaCamera Apo-

stolica.Civitavecchia, l’ Arsenale e la Capitaneria del Porto

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Dalla fine d’ottobre al 15 novembre del 1840 fupredicata dai passionisti una quarta missionerichiesta al P. Antonio Testa dal cardinaleAntonio Testi, Pro-Tesoriere Generale di SuaSantità Gregorio XVI. Si divisero in due gruppi:una predicava nella Darsena e l’altro nel luogochiamato il “Bagno”, in cui si trovavano circa100 forzati chiamati gl’Incoreggibili. Cinquepassionisti si occuparono esclusivamente nelleconfessioni, frequentate da circa 1200 galeotti, enegli ultimi tre giorni da una ottantina di soldati.Tra i 10 missionari si trovavano il primo consul-tore Generale Antonio Colombo, superiore dellamissione, il P. Raimondo Vaccari, futuro PrefettoApostolico della missione in Australia, il Servodi Dio P. Fortunato Mª De Gruttis, e il famosomissionario P. Benedetto Macera. E’ la prima, edunica volta che la cronaca parla d’una missione,pur giudicata fruttuosa, “ma inutile ad una quan-tità di forzati i quali non si vollero confessare, e,duri, rimasero ostinati nella loro malvaggia vita”.

Nel 1842 furono predicati, sempre da 10 missio-nari, gli esercizi spirituali Negli esercizi spiritua-li del 1846 i missionari videro “una speciale gra-zia di Dio in quei poveri forzati, mentre quieti

stavano ad ascoltare la divina parola e spontaneisi condussero ai piedi del confessore mostrandodesiderio ardente d’amicarsi col loro Dio”.

Sette passionisti predicarono gli Esercizispirituali nel 1851 ed alloggiarono nell’ episco-pio e ad ognuno fu affidato uno dei “Bagni”.“Grazie al Signore ...quei poveri forzati pigliaro-

no le parole dei missionari come venute dal cielo,modesti, attenti, devoti... Onde i missionari nebenedicevano il Signore restando ammirati ditanta docilità in quella povera e disgraziatagente”. Simili caratteristiche ebbero gli esercizispirituali dell’anno seguente, predicati da seipassionisti ai 1500 detenuti nelle Darsene, che siconfessarono quasi tutti. Negli esercizi spiritualidel 1855 i missionari predicarono anche separa-tamente nelle Darsene “due volte al dì a quellapovera gente detenuta che ascoltò con attenzionela parola di Dio, si accostarono tutti aiSacramenti di riconciliazione e comunione,eccetto solamente alcuni pochi”

La predicazione nelle galere pontificie diCivitavecchia è stato un ministero che risponde-va alla finalità che il Fondatore indicò dall’ini-zio: “istruire pazientemente la plebe sopra imisteri della santa fede, usando maggiore dili-genza verso di quelli che saranno più bisognosi,affinchè un’opera sì accetta a Gesù Cristo produ-ca frutto tanto più abbondante, quanto sarà piùincolto il terreno”(Regola 1775, c.23). Un lavorodifficilissimo, ma il P. Bartolomeo Pipini e glialtri religiosi designati seppero dare la parte

migliore di se stessiai “poveri e disgra-ziati” forzati.

I cronisti di que-sto apostolato usanouna terminologiaspeciale che non sitrova nelle descri-zioni di altri mini-steri:“povera gente,gente disgraziata,poveri forzati”, lasituazione di con-danna, addiritturadell’ergastolo, dellaschiavitù, suscitònei missionari unaprofonda compas-

sione ed una sentita tenerezza, scoprendoci d’unaparte la essenzialità della vocazione apostolicanella loro vita passionista e dall’altra la squallidasituazione umana dei galeotti, nonostante l’impe-gno di alcuni Pontefici per migliorarla.

Civitavecchia, il Bagno del Carcere Penale.

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Continuazione dell’articolo del P. GiovanniZubiani, Postulatore Generale, pubblicato nelBIP n. 6 del mese di novembre del 2004 sui pro-cessi di canonizzazione.

Le tappe dell’inchiesta diocesana

A) Informazione preliminare.Il postulatore, dopo essersi bene informato sul buonfondamento della causa, chiede al vescovo di iniziarel’inquisizione diocesana. Al supplice libello allega:una biografia critica o almeno una relazione sulla vitae l’attività del candidato; tutti gli scritti editi del sdDin un esemplare; in una causa recente, un elenco dellepersone che possono testimoniare sulla vita, sullevirtù o sul martirio del sdD (NS 10, 3°). Il vescovo,visto questo materiale, deve consultare i vescovi vici-ni e anche, se crede opportuno, la Conferenza regiona-le o nazionale sull’opportunità di iniziare la causa erendere pubblica la petizione del postulatore (NS 11a.b).

B) Proseguimento dell’inchiesta. Il vescovo procederà nel modo seguente: affiderà adue o più censori teologi l’esame degli scritti editi del

sdD; se negli scritti risultassero errori contro la fede oi buoni costumi, il vescovo non potrebbe procedereulteriormente (NS 13). I censori devono redigere periscritto i voti, che saranno inviati con gli scritti editi aRoma se l’inchiesta diocesana sarà portata a termine.

Se i voti dei censori teologi sarannofavorevoli alla causa, il vescovo affi-derà ad esperti in ricerche storiche earchivistiche il compito di raccoglie-re tutti gli scritti inediti del sdD etutte le fonti scritte su di lui (NS 14a).I documenti raccolti devono esserecorredati di una presentazione criticae i periti dovranno redigere una rela-zione sulle ricerche compiute, sulvalore della documentazione eaggiungere un giudizio sulla persona-lità morale del sdD (NS 14c).

Tutti i documenti sopraddetti vengo-no affidati dal vescovo al promotoredi giustizia perché possa prepararegli interrogatori (NS 15 a). Nellecause antiche gli interrogatori devo-no riferirsi soltanto alla fama di san-tità o del martirio ancora esistenti, ese è il caso, al recente culto (NS 15b).

C) Informazione per la Santa Sede.Quando il vescovo avrà una relazione sulle buone pro-spettive della causa, manderà alla Congregazione perle Cause dei Santi una informazione: uno sguardo bio-grafico cronologico e una relazione sulla rilevanzadella causa (NS 15c; Reg. art. 11, §3).

D) Ottenuto il nulla osta della Santa Sede, il vescovodarà il via all’esame dei testi, in maggioranza oculari(possono essere aggiunti i testi auricolari). L’esamedei testi segue la procedura finora seguita secondo ilCIC (NS 21a.b; 16c). f) Secondo le norme, il promo-tore di giustizia, prima della chiusura dell’inchiestadiocesana, prenda visione del materiale documentarioper eventuali supplementi (NS 27b). Se la causa pre-senta problemi che richiedono speciali studi, il vesco-vo incaricherà le persone esperte e i loro studi dovran-no essere allegati agli atti della causa.

P. Giovanni Zubiani, C.P.Postulatore Generale

P. Giovanni Zubiani, CP. Postulatore Generale, durante lalettura di Beatificazione all’ inizio della Cerimonia

I Processi di CanonizzazioneSeconda Parte

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E) Prima di chiudere l’inchiesta, il vescovo o il dele-gato ispezionerà il sepolcro del sdD, la camera in cuivisse o morì ed altri posti per rendersi conto dell’osser-vanza dei decreti di Urbano VIII riguardanti il culto deiservi di Dio non ancora beatificati o canonizzati. Ilvescovo farà una formale dichiarazione sull’osservan-za dei predetti decreti (NS 28a.b).

F) L’originale degli atti rimarrà nell’archivio diocesa-no mentre a Roma verrà mandata una copia conformeall’originale o “Transunto” (Transumptum) in duplicecopia (NS 3 la). Se gli atti fossero redatti in una linguanon ammessa presso la Congregazione, il vescovodovrà provvedere alla traduzione degli atti in lingualatina o italiana, e in due copie mandarla col“Transunto” a Roma (NS 31b). Il vescovo o il delega-to manderà al cardinale prefetto uno scritto in cui atte-sta la credibilità dei testi e la legittimità degli atti (NS3 le).

-L’iter della causa presso la congregazione.

Il portatore con premura consegna il “ Transunto ” allaCongregazione per le Cause dei Santi. Il postulatore chiede il decreto d’apertura del“Transunto”.

L’addetto della Congregazione, ricevuto dal postula-tore il decreto, procede all’apertura del processo eprovvede alla confezione della Copia pubblica. Il postulatore chiede alla Congregazione il voto sullavalidità del processo e ottenutolo chiederà l’affidamen-to al relatore. Presso la Congregazione, infatti, fu isti-tuito dalla DPM il Collegio dei relatori. È una istituzio-ne del 1983 e dalla prassi di ormai diversi anni risultache i relatori hanno agevolato il corso delle cause ealzato il livello scientifico delle Posizioni. Sotto laguida del relatore il collaboratore esterno o il postula-tore, preparano la Positio in base ai documenti proces-suali e archivistici. Il relatore rileva eventuali lacune odifficoltà, affinché si possano colmare o risolvereprima della pubblicazione della Positio super virtuti-bus. Poi interviene al Congresso particolare deiteologi, in qualità di esperto, senza diritto divoto (DPM II, 7; Reg., art 5, §2; art. 17).

Attualmente il Collegio dei relatori sarebbecomposto da 7 studiosi di diverse nazionalitàcui presiede il relatore generale (Reg. artt. 5 e6). La preparazione delle Positiones super mira-culis è affidata ad un relatore particolarmentecompetente, il quale poi interviene alla Consultamedica e al relativo Congresso dei teologi(Reg., art. 5, §6).La Positio passa al promotore della fede o pre-

lato teologo, il vecchio avvocato del diavolo, ilquale la studia e formula il suo votum; convocain Congresso particolare i consultori teologi,dirige la discussione e ne fa la relazione; inter-viene in qualità di esperto, senza diritto di voto,

alla Congregazione dei cardinali e dei vescovi (Reg.,art. 7, §1). La discussione sulle virtù eroiche o sul mar-tirio in sede di Congresso dei teologi e diCongregazione dei cardinali e dei vescovi, nella nuovaprocedura non ha subito speciali cambiamenti.Promulgato il decreto sull’eroicità delle virtù e sulmiracolo si procede alla beatificazione.

- Il passaggio alla canonizzazione.

Nell’attuale procedura, il passaggio alla canonizza-zione avviene in seguito ad un solo miracolo ottenutoper intercessione del sdD dopo la sua beatificazione eripercorre l’iter diocesano e romano attraverso il vagliodei medici, teologi, Congregazione dei cardinali evescovi e decreto papale.

Dal punto di vista cerimoniale non ci sono sostanzia-li differenze, ma nella Canonizzazione, il Papa, richia-mando l’autorità dei SS. Pietro e Paolo, se non esplici-tamente nella forma, ma certamente nel contenuto, pro-cede ad una definizione in cui si richiama all’infallibi-lità pontificia.

Le conseguenze scaturite da tale uniformità di ceri-monie hanno creato problemi delicati, soprattutto inrapporto al rito della canonizzazione, sino al puntod’alimentare correnti tendenti alla soppressione pura esemplice della beatificazione.Naturalmente, i sostenitori di tale tesi non si rendono

conto non solo dell’antichità di questo istituto giuridi-co a cominciare dai primi secoli, ma anche del suoruolo provvidenziale e cautelativo nei confronti delSommo Pontefice, prima che quest’ultimo procedaall’atto supremo della canonizzazione, riguardante laChiesa universale. In parole semplici, si tratta di unistituto prudenziale: la Santa Sede, in pratica, prima dicoinvolgere il Santo Padre in un atto che impegna l’in-fallibilità del suo magistero, vuole essere sicura del-l’incisività della devozione e della funzione pastoraledel sdD, arricchita con gli atti liturgici scaturenti dallabeatificazione.

P. Giovanni Zubiani, CP. ringrazia S.S. Giovanni Paolo II dopo laproclamazione dei nuovi beati.

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PASPACConferenza dell’Asia - Pacifico

Quest’anno il Vicariato di S. Tommaso Apostolo della Provincia della Santa Croce, celebra ilsuo 25 ° anniversario di apostolato in India. Il Vescovo Paolo Boyle, allora Superiore Generale,ufficialmente ha istituito la fondazione Indiana nel 1987. Egli ha chiesto a p. Walter Kaelin c.p.di servirvi come primo superiore. Assieme ad altri quattro passionisti p. Walter si è stabilito inuna zona abbandonata in Cochin ed ha iniziato il difficile compito di iniziare l’ apostolatoPassionista ed una comunità in India.

Oggi le vocazioni Passioniste e l’apostolato stanno prosperando in India. Sono stati istituitiquattro seminari così come un centro per ritiri in Bangalore. I Passionisti prestano servizioanche in due parrocchie ed alcune stazioni missionarie, hanno fondato una prigione secondo ilprogramma ministeriale e stanno procurando una vitale assistenza ai villaggi rurali con i loroprogrammi di educazione, costruzione di case e prestiti per l’acquisto di bestiame. In aprile ilDirettore Esecutivo dello Sviluppo, Michael P. Scholl e il Direttore delle Comunicazioni, NancyNickel hanno fatto un viaggio in India per visitare le attività dei Passionisti e partecipare allaMessa del 25° anniversario in Bangalore.

Celebrazione eucaristica nel 25° del Vicariato di San Tommaso Apostolo (THOM), della Provincia CRUC

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Perchè Nilo? (Indonesia)

Nilo e’ il nome di unpiccolo villaggioposto tra id u e

mari,quellodi Floresa nord el ’ O c e a n oIndiano alsud, a oltre 700metri sul livellodel mare.

Alcuni annifa la Curia decise diincrementare la pre-senza dalla Congrega-zione in quell’isola amaggioranza cattolica.Dopo aver iniziato con lacura spirituale di una parroc-chia di Nagahure nella diocesi diEnde, si decise di passare allaseconda fase con la formazionedelle vocazioni provenienti dall’iso-la, gia’ molto numerose. Il terreno scel-to era molto vicino al SeminarioMaggiore di Ledalero, conosciuto in tutto ilmondo come uno dei seminari che ha prodottoun gran numero di sacerdoti e Vescovi.

Si decise di erigere una grande croceche si potesse vedere anche dalla città diMaumere. Così il grande Crocifisso alto 17metri, costruito a Malang e trasportato viamare, fu inaugurato il 30 ottobre 2003 con lapartecipazione di varie migliaia di fedeli. Illuogo, già sacro per tutta la zona, lo divenneancora maggiormente con la presenza di dettocrocifisso; molte persone vi giungono da tuttele parti per passare una notte in preghiera aipiedi del crocifisso. Per completare l’opera sidecise di fare anche una “ Via Passionis “.

Su questa prima collina, pure luogosacro per gli abitanti, decidemmo di erigereuna statua della Madonna nell’atteggiamento

di dispensare grazie agli abitanti della cittàdi Maumere posta a circa tre km di distan-

za e molto più in basso. La statua è stataeretta solo con forze umane. Tutti gli

uomini del villaggio hanno presoparte, mentre le donne e i bambini

pregavano e cantavano inni allaMadonna. Per l’inaugurazione e

benedizione della statua dellaMadonna tutti hanno preso

parte, dal capo del governo,ai responsabili dei vari

uffici statali, compresi iprotestanti e gli islami-

ci. L’ex presidentedella nazione, Me-

gawati Sukarno-putri, ha preso

parte alle festedell’inaugu-

razione.

Croce ed immagine della SS.ma Vergine Mariaa Nilo - Indonesia

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Il 30° Capitolo Provinciale della Provincia FAM (Sacra Famiglia) si è svolto aCacalomacán, Toluca, Messico dal 18 al 22 luglio del 2005. E' stato rieletto Provinciale ilPadre Fernando Rabanal, Primo Consultore il Padre Jesús María Gastón e Secondo Consultoreil Padre Laurentino Novoa. Ecco alcune parole indirizzate dal Padre Ottaviano D’Egidio,Superiore Generale, al termine del Capitolo:

“E' stata un'idea eccellente celebrare il Capitolo qui in Messico, dove la provincia ènata. Oltre a celebrare il centenario della Provincia, questo avvenimento ha costituito un fortesegno di unità per la Famiglia Passionista, per i religiosi, e per i laici che vivono qui come pureper quelli che vivono in Spagna. Un segno di unità sperimentato anche nella decisione giuridi-ca di riassorbire i Vicariati… I Vicariati non sono morti, piuttosto è una forma giuridica che hacessato di esistere. Voi religiosi che lavorate qui continuati ad essere molto vivi, insieme a colo-ro che vi vogliono bene. Il vostro senso di appartenenza alla Provincia ed alla Congregazione èmolto forte: avanti, quindi, con forza e speranza!"

CIIConferenza Interprovinciale Iberica

Curia della Provincia FAM , da sinistra: P. Laurentino Novoa, CP., P. Fernando Rabanal, CP., Provincial, P. Jesús María Gastón, CP.

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Il 37° Capitolo Provinciale della ProvinciaCORI (Spagna) si è svolto nella città di Angosto(Spagna) dal 27 giugno al 2 luglio. Il Padre JuanMaría Santamaría Sáez è stato eletto Provincialeed i membri del suo consigliosono: Primo Consultore, PadreJesús Goikoetxea; SecondoConsultore, Padre Jesús MaríaAristín; Terzo Consultore, PadreJon Abaroa e Quarto Consultore ,Padre José María Arzalluz.

Ecco a continuazione parte deldiscorso indirizzato al Capitolodal Provinciale, Padre José MaríaIturrioz:

Gli anni passano rapidamente edè difficile per noi passare da unacasa all'altra.

Certamente siamo molto preoccupati per lanostra salute e per la propria sicurezza. Stamorendo in noi la luce della nostra fede nelSignore della Storia? Stiamo schiavizzando ilnostro spirito e rendendolo codardo? Quando pen-siamo di farepassi verso il

futuro, l'elenco dei religiosi è molto breve. Esenza scambio di personale, senza rinnovamento erivitalizzazione delle comunità sta diventandoimpossibile.

Sarebbe utile per tutti noirileggere la storia di Abramo.Lui ebbe fiducia in Dio edabbandonò la sua casa, la suagente, il suo paese e si mise incammino, con fiducia e spe-ranza che Dio sarebbe statofedele alle sue promesse.

San Paolo della Croce,profondamente commossodall'oceano d'amore manife-stato in Cristo crocifisso,"riunì compagni per vivere

insieme e proclamare il Vangelo di Cristo a tutti"(Cost. 1)

Cosa ci dice la testimonianza di questi uomini?Forse non ci stanno invitando ad affrontare conaudacia le sfide del nostro mondo?

P. Juan María Santamaría Saez, CP.Provinciale CORI

Curia Provinciale CORI: da sinistra: P. Luis Alberto Cano, CP. Consultore Generale, P. Juan María Santamaría,CP,Provinciale, P. Jesús Goikoetxea, CP., P. Jesús María Aristín, CP., José María Arzalluz, CP., P. Jon Abaroa, CP., e il

P. Ottaviano D’Egidio, CP. Superiore Generale.

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Il 25° Capitolo Provinciale della ProvinciaSANG ( Preziosissimo Sangue) della Spagna si èsvolgo dal 7 al 9 luglio del 2005, nel Centro diSpiritualità di Las Presas, Santander, Spagna. E'stato rieletto Provinciale Padre Eulogio Cordero, perun secondo periodo di quattro anni. Ed inoltre sonostati eletti Padre José Luis Quintero Sánchez, PrimoConsultore e Padre Antonio San Juan, SecondoConsultore.

Quanto segue è un riassunto degli Atti del Capitolocon le proposte approvate nel "Pianodella Provincia" per il periodo 2005-2009.

Tema centrale: "Passionisti ora e qui".Per arricchire la vita carismatica e lanostra missione, insieme, a livello perso-nale e comunitario, il Capitolo ha fatto leseguenti proposte: • Fare passi concreti, in diverse istanzeparticolari, per accrescere la conoscenzadel nostro carisma a livello personale ecomunitario mediante una più profondaconoscenza delle nostre Costituzioni, deidocumenti della Congregazione, dellateologia e delle fonti della nostra spiri-tualità. • Ricreare ed attualizzare quei simboli equelle pratiche che esprimono la nostraidentità Passionista per la nostra vita di

comunità e per la proclamazione del messaggiodella Croce. • Sviluppare e mettere in atto scelte comunitarie chemanifestano il nostro carisma di solidarietà con ilCrocifisso e con coloro che sono crocifissi nel con-testo della nostra vita e missione. (Cost. 65)• Essere particolarmente attenti alla celebrazione deinostri giorni di festa, preparandoli con cura e trasfor-mandoli in occasione per celebrare riunioni fraternein clima di fede, per la Famiglia Passionista.

26° Capitolo Provinciale CALV (Brasile)Dal 25 al 29 luglio 2005 si è svolto a SaoPualo, Brasile, nella Casa di Spiritualità"Lareira San José" il 26° CapitoloProvinciale della Provincia CALV, che hatrattato il tema seguente: “E' questo il tempodel rinnovamento! Il rinnovamento è essen-ziale!” Il Capitolo è stato presieduto dapadre Ottaviano D’Egidio, SuperioreGenerale e vi hanno partecipato anche dueConsultori Generali: Padre Augusto Canali(CLAP, campo dell'apostolato e dei laici) eLuigi Vaninetti (CIPI, Formazione) comepure il Vescovo Afonso Fioreze, CP, vescovodi Luziânia (GO), moderatore del Capitolo.Ecco la composizione del ConsiglioProvinciale: Padre Augusto José Canali(Superiore Provinciale); Padre Clovis LuizRombaldi (Primo Consultore) e Padre JoséMarques da Silva Sobrinho (SecondoConsultore).

Il delegato al Capitolo Generale 2006 èPadre Amilton Manoel da Silva. Sostituto:Padre Alcides David Bassani.

Curia Provinciale SANG. Da sinistra: P. Luis Alberto Cano,C.P. ConsultoreGenerael, P. José Luis Quintero, CP., P. Eulogio Cordero, CP. Provinciale, P.Ottaviano D’Egidio, CP., Superiore Generale e il P. Antonio San Juan, CP.

Curia Provinciale CALV (Brasil), Izq-Der: P. José Marquez Silva Sobrinho,CP., P. Augusto José Canali, CP., Provinciale, P. Clóvis Luis Rombaldi,, CP.

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Passionisti Laici e Professi aiutano le vittime del-l'uragano Katrina

Dopo la terribile devastazione dell'uragano Katrina, isacerdoti Passionisti, Padre Alex Steinmiller, Padre CedricPisegna, Padre Sebastian MacDonald, Padre Jim Stromanne Padre Pat Brennan hanno aiutato a servire pasti caldi edaccompagnato spiritualmente le migliaia e migliaia di sfol-lati temporalmente ospitati nello stadio della città diHouston, TX.

Joyce Hansen, che lavora nell'ambito della pastorale gio-vanile a Detroit, ha percorso molti chilometri per aiutare levittime dell'uragano, in qualità di volontario. Altri membrilaici della Famiglia Passionista si sono uniti a lei per servire laprima colazione nello Stadio di Houston.

IPCMConferenza USA - CANADA

STAUROS U.S.A.

Nel 1986 la Congregazione Passionista ha fondatoStauros Internazionale, una organizzazione con il com-pito di cercare al di fuori della propria realtà le variesituazioni di sofferenza esistenti nel nostro mondo.Vari paesi hanno accolto la sfida e hanno avviato delleorganizzazioni regionali di Stauros, ciascuna con unoscopo preciso e adatto alle necessità della loro area ealle risorse disponibili. Uno di questipaesi sono gli U.S.A.

Stauros Usa è dedicato ad aiutare colo-ro che cercano senso, speranza e pace trale sofferenze. L’Organizzazione è direttada un “ Board of Directors”, metà deiquali Passionisti e l’altra metà laici. DueDirettori non sono cattolici e il DirettoreEsecutivo è una donna laica. Stauros USAva alla ricerca di coloro che soffrono e dicoloro che si occupano di loro in varimodi. Il programma più impegnativo è lapubblicazione del nostro periodico trime-strale intitolato: “ Suffering: The StaurosNoteboook” [La sofferenza: il quadernodella Croce]. La versione stampata contie-ne articoli, poemi, opere artistiche ed untesto che raccoglie riflessioni sul misterodella sofferenza.

La versione raccolta in CD contiene itesti registrati della copia stampata ed inol-tre musica, preghiere e canti che guidano l’ascoltatore

più in profondità nella riflessione. Entrambi sonodisponibili su richiesta.

In aggiunta, Stauros USA valorizza l’educazione inse-gnando nelle classi e nel lavoro circa il dolore la malat-tia e la morte. Offriamo concerti di musica per recaresollievo e comprensione. Offriamo quotidianamentepreghiere con il registro di preghiere del nostro Circolodi Compassione. Spediamo mensilmente una letteracon le notizie, le riflessioni e scritti ispirati di Stauros.

Tutto quello che facciamo loviviamo come missione dicompassione di Cristo versocoloro che maggiormente neabbisognano.

Per maggiori informazionisu Stauros USA , offerte, orichiesta di abbonamento a“Suffering“, vedere il nostrosito web: www.stauros.org ocontattare Amy Florian ,direttore esecutivo, in unodei seguenti modi:Email: [email protected]: 773-484-0581 fax: 773-631-8059

Mail: Stauros U.S.A., 5700 North Harlem Avenue,Chicago, IL USA 60631

A destra P. Patrick Brennan, CP.

Pubblicazione “Staurós Notebook” (Quaderno Staurós)

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Vita Passionista - Notizie dalle Conferenze

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NOTIZIE CIPI (ConferenzaInterprovinciale Passionista Italiana)

• Il 7 giugno 2005, nella comunità dei passioni-sti di Laurignano (CS), si è riunita la commis-sione economica Cipi, presente anche l’econo-mo generale P. Battista Ramponi.Gli argomenti all’ordine del giorno sono stati: 1. Programma di contabilità delle province –2. Collaborazione economica tra le province invista della ristrutturazione3. Gestione dei beni immobili4. Informazioni da parte dell’economo genera-le.

• Il 1 ottobre ai Santi Giovanni e Paolo si ètenuto l’incontro degli Assistenti Provincialidel Movimento Laicale Passionista. All’ordinedel giorno la preparazione del Convegno nazio-nale del Movimento che si terrà a Mascalucia(Catania) dal 22 al 24 aprile 2006.

Il 1 ottobre nella medesima sede vi è stato l’in-contro della commissione Vita Comunitaria eSpirituale dove i vari Consultori hanno presen-tato le attività in atto o programmate per ilprossimo anno.

In particolare:nella Provincia dell’Addolorata si celebra ilcentenario della morte (28 dic. 1905) del ven.p. Fortunato de Gruttis, ricorrenza che si ricor-derà il 27-28 dicembre; e nella Provincia dellaPietà il centenario della morte del ven p.Giovanni dello Spirito Santo (12 dic. 1905); nella provincia della Presentazione si sono fattii primi passi in vista dell’apertura del processodi canonizzazione di p. Candido Amantini,noto esorcista alla Scala Santa.

• Dal 3 al 6 ottobre presso la casa al mare dei

Passionisti della Pro-vincia Corm a DianoMarina (Imperia) si ètenuto l’incontro Na-zionale dei ReligiosiFratelli PassionistiItaliani sul tema :

“L’Eucarestia nellastoria e nella vita del-la Comunità Passionista”, conferenza svolta dapadre Tito Zecca , che sottolinea:“ L’originalità della dottrina eucaristica di

Paolo d. C deriva dal vedere che l’anima ètabernacolo vivo di Gesù, poiché fa presente inlei la sua morte e la sua risurrezione; questedue realtà (morte e risurrezione) non sono maiseparate, per cui si partecipa al mistero nellasua unità e totalità.”

e “la spiritualità eucaristica di fratel GiacomoGianiel “ 1714-1750, primo passionista nonitaliano ( dalla Svizzera ), tema svolto da p.Pierluigi D’Eugenio.Di fratel Giacomo, dice di lui il suo Maestro, p.Fulgenzio:"Per guidarlo nello spirito, bisognava avere

l'occhio molto purgato e veramente di aquila edi aquila grande. E quantunque avessi letto deilibri ascetici, con tutta la pratica anche comemaestro dei novizi, alle volte non lo sapevoconoscere. Lascio considerare in che labirintomi trovavo. Quando faceva meco la conferenzasuccedeva che invece di istruirlo ne restavapiuttosto confuso e istruito. Il descrivere aminuto le virtù di questo fratello non è impresada farsi così facilmente. Ciò che posso dire inpoche parole si è che in lui ho sempre cono-sciuto una virtù veramente grande da nonpotersi spiegare. Si immagini l'uomo perfetto:questi è fratel Giacomo”.

CIPIConferenza Italiana

P. Giovanni Pelà, CP. Segretario della CIPI

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Vita Passionista - Notizie dalle Conferenze

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I "DISCEPOLI" DI PAPA BENEDETTO XVIOgni anno, fin dal 1977, gli ex alunni e colleghi dell'allora Cardinal Ratzinger si riuniscono

a Regensburg, in Germania, per trascorrere insieme giornate di studio e convivialità. Si trattadi persone che hanno sostenuto la tesi con Ratzinger o di cui lui è stato il moderatore.Quest'anno il gruppo ha deciso di non riunirsi in Germania, bensì a Castelgandolfo dall'1 al 4di Settembre per un simposio intitolato “Cristianismo ed Islam”. Ecco una fotografia che illu-stra la visita del gruppo al Santo Padre, Benedetto XVI

NECPConferenza del Nord d’Europa

Papa Benedetto XVI, P. Martín Bialas, CP., e gli antichi studenti e compagni dell’allora card. Joseph Ratzinger.

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Vita Passionista - Laici

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ISTITUTO DELLE MISSIONARIE SECOLARIDELLA PASSIONE

L'Istituto delle Mis-sionarie Secolari del-la Passione, fondatoa Catania nel 1968,promosso di DirittoPontificio nel 1999, èun Istituto di vitaconsacrata.I Collaboratori -Sposi aderiscono allaspiritualità e all'apo-stolato dell'Istituto;accolgono le Pro-messe di Castitàconiugale, di Po-vertà, di Obbedienzae di far memoriadella Passione diGesù.

L'Istituto è presentein Italia, in Brasile, inMessico, negli StatiUniti, in Austria, inArgentina, in Cile eultimamente in Colombia.

Dal 2 al 6 Agosto 2005 si è svolta a Mascalucia ( Ct ),nella sede internazionale dell'Istituto, l'AssembleaGenerale, convocata ogni sei anni, per eleggere laPresidente e il suo Consiglio.

L'anno sociale dell'Istituto, che ha inizio la prima dome-nica di Ottobre, si conclude con il ciclo di EserciziSpirituali annuali.

In Italia il primo corso si è tenuto a Brescia, dal 27Giugno al 2 Luglio. Animatore di questo corso P. LuigiVaninetti, Consultore Generale, C.P.Il secondo corso ha avuto luogo a Piazza Armerina( Enna ), dal 28 Luglio all' 1 Agosto. Animatore il P.Francesco Guerra, C.P.Il terzo corso, ancora a Piazza Armerina, è stato animatoda P. Luigi Vaninetti, C.P.Il 9 Ottobre p.v. si concluderà l'ultimo corso di EserciziSpirituali a Laragua ( Sao Paulo - Brasile ); di questil'animazione sarà curata da P. Mauro Odorissio, C.P.

ASSOCIATI PASSIONISTI(PAUL)

Gli Associati Passionisti (laici che con-dividono il ministero e la spiritualitàpassionista) esistono attualmente inquattro Centri di Spiritualità dellaProvincia PAUL (Scranton, Riverdale,North Palm Beach and Greenville).Recentemente gli Associati Passionistiche si trovano nel Monastero di SanPaolo della Croce, nella città diPittsburgh (USA) si sono recati nellostato di West Virginia per conosceremeglio la vita ed il ministero passioni-sta in quella zona e per riflettere sullaloro identità e sulle loro relazioni reci-proche, e con la famiglia religiosadella provincia. Padre Donald Ware,CP, moderatore locale degli Associati aPittsburgh, riassume così le conversa-zioni: (1) Gli Associati Passionistivogliono avere una Regola di Vita perdescrivere meglio cos’è un Associato ecosa ci si aspetta da loro. (2) Cercanochiarezza riguardo al termine“Associati Passionisti” o “LaiciPassionisti”. (3) Vorrebbero approfon-dire i loro rapporti con i religiosi. (4)Cercano mezzi per comunicare conAssociati di altri Centri di Spiritualitàdella Provincia e (5) Desideranomigliorare la comunicazione tra diloro.

María Madre dell’ Istituto Secolare dellaPassione

Laicato dell’Associazione PassionistaPAUL

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Vita Passionista - Testimoni

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P. Marco Albarella (DOL) (1972-2005)

E’ con profonda tristezza che annunciamo la morte di Padre Marco Albarelladella Provincia DOL, Italia, avvenuta l’11 luglio del 2005. Padre Marco era nato il21 Agosto del 1972 a Napoli, Italia. Professò i primi voti il 15 Settembre del 1992 efu ordinato sacerdote il 4 Marzo del 2000. Padre Marco era assistente del direttoredegli studenti nel convento dei San Giovanni e Paolo a Roma, e lo è stato dal 1999fino alla sua morte. Ha fondato la versione attuale del Bollettino PassionistaInternazionale (PIB) 2002 – 2005. Pur lottando contro il cancro ai polmoni che loaffliggeva, ha continuato a svolgere questi importanti ministeri per le ProvincePassioniste Italiane (CIPI) e per l’intera Congregazione.

Ecco un estratto della lettera indirizzata dal Padre Generale ai genitori diPadre Marco ed ai presenti al suo funerale celebratosi nella Basilica dei SantiGiovanni e Paolo il 13 luglio del 2005: “Marco è stato per noi la perla rara delVangelo, il tesoro nascosto nel campo, che è di incomparabile valore e per acquistar-lo o conservarlo si è disposti a vendere tutto; è stata la perla rara per Dio stesso chelo ha voluto consacrare completamente a lui prima con il Battesimo, poi con la voca-zione chiamandolo alla consacrazione religiosa e al Sacerdozio ed infine, con quasila stessa età di Gesù, lo ha consacrato martire della sofferenza sulla Croce dellamalattia. Ma anche per P. Marco Dio e la vocazione passionista sono stati il tesoronascosto nel campo, la perla rara del Vangelo per il qualetutto si vende anche la propria vita. Marco, riposa in pacenel cuore di Dio che è la sua vita e ... continua la sua mis-sione dal cielo. P. MARCO, LA TUA MISSIONE NON HAFINITO ANCORA”.

P. Marco Albarella, CP. precedente redattore del BIP

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Vita Passionista - Testimoni

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RETROSPETTIVA DELL’OPERA ARTI-STICA DI PADRE TITO AMODEI, CP

Dall’1 al 25 di Ottobre2005, il famoso monu-mento a VittorioEmanuele in PiazzaVenezia, centro storico diRoma, ha accolto una mostraretrospettiva dell’opera artisticadi Padre Tito Amodei, CP(PRAES) intitolata: “TITO: Operedal 1979 – 2005”. Sono state esposte 25sculture in legno e 25 disegni e schizzi.

Padre Tito è nato ad Isernia, in Italia, nel1926. Ha frequentato la scuola deiPassionisti a Nettuno e più tardi è entrato nelnoviziato al Monte Argentario. E’ statoordinato sacerdote nel 1953. E’ stato asse-gnato a Firenze dove si è laureatonell’Accademia delle Belle Arti. Pur avendoiniziato la sua carriera artistica nel campodella pittura, ed aver partecipato in variemostre artistiche a Roma e Venezia. Nel1964, decise di dedicarsi alla scultura. Nel1961 fu destinato alla comunità passionistadella Scala Santa a Roma, e da questo cen-tro la sua opera artistica continuò a diffon-dersi e ad essere conosciuta nel mondonazionale ed internazionale tramite la sua

partecipazione in varie mostre ed esposizio-ni.

In tutte le opere artistiche di Padre Tito, inun modo o nell’altro, spicca il carisma pas-sionista, “come una tautologia del cuore cheemana dalla vita religiosa dell’artista.”Come lo stesso Padre Tito ha affermato:“Quando mi viene chiesto cosa rappresenta-no le mie sculture rispondo che non rappre-sentano nulla: sono. Un albero non signifi-ca nulla, semplicemente è. Non ho mai cer-cato di rappresentare Dio secondo un’esteti-ca di devozioni. L’importante per me è chele mie opere cerchino di comunicare l’es-senza del sacro, che non si può ridurre a

dipinti sacri.” L’opera d’arte di Padre Tito è famosa

nella famiglia Passio-nista italiana(Santuario di Santa Maria

Goretti a Nettuno: Tombadel Beato Lorenzo Sal-

vi,Vetralla; Chiesa diSan Paolo della

Croce, Ovada )ed all’estero

(Chiesa Passio-nista, Itabuna, Bahia,

Brasile).

.

1

2

3

1. P. Tito Amodei, CP.2. Mosaico di Santa María Goretti, del P. Tito Amodei ,a Nettuno, Italia.3. Manifesto pubblicitario della mostra delle operedel P. Tito.

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Le Monache Passioniste in Corea

Le monache Passioniste in Corea sono statefondate dal Giappone, dove le Monache eranoda tempo stabilite. Nel 1986 le prime treMonache professe sono giunte dal Giappone( Suor John Mary, Suor Mary Dolores e SuorMary Grace). Suor Mary Grace ( Maria grazia)è la prima Monaca Passionista Coreana. Sonostate invitate a fondare il loro monastero dalvescovo di Cheongiu- una città a metà stradatra la capitale, Seoul e Kwangiu, il luogo dellaprima casa di esercizi Passionista e il primoritiro in Corea. Dopo due anni di studio dellalingua a Seoul, si sono trasferite a Cheongiu inuna vecchia fattoria che è stata risistemata perrispondere alle loro necessità. Questa aerea èdi circa cinque acri [21 mila metri quadrati ].

Oggi vi sono dodici Monache professe, tuttecon voti perpetui. Esse hanno vissuto incostruzioni provvisorie per diciassette annifino al 2004, quando è iniziata seriamente lacostruzione del nuovo monastero costruitonello stesso posto dov’era la vecchia fattoria.E’ un grande edificio con stanze per più diventi monache ed una grande casa di ritiro percoloro che desiderano fare ritiri privatamente.Si pensa che la costruzione sarà terminataall’inizio del 2006. Fino alla fine della costru-zione esse risiedono nel convento maschileche si trova all’incirca a sette chilometri dalloro monastero. Questo luogo, che si trova nelChoksan-ni, è stato recentemente acquistato eattende il trasferimento delle Monache al loronuovo monastero prima che il titolo di proprie-tà passi a coloro che lo hanno acquistato.

Vita Passionista - Suore - Monache

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XIX CAPITOLO GENERALE DELLEFIGLIE DELLA PASSIONE DI GESU’ CRI-

STO E DI MARIA ADDOLORATA

Dal 3 al 6 Gennaio si é svolto il XIX Capitolodelle Figlie della Passionedi Gesú Cristo e di MariaAddolorata nella CasaGeneralizia Ritiro SanPaolo della Croce inMessico D.F. ed aCuernava – Morelos.E’ stata rieletta SuperioraGenerale Madre MaríaGuadalupe Aguilera Casi-llas, e Suor María LuisaLuja Vicaria Generale.Consigliere: Suor MaríaVirginia Alfaro, SuorClaudia Cecilia Echeverríae Suor Rosario Téllez.Nei mesi di luglio ed ago-sto si sono svolti i due capitoli provinciali: • Provincia di Gesú Crocifisso svoltosi aCholula – Puebla (Messico), nel quale è stata elet-ta Superiora Provinciale il 1 Agosto Madre PaulaMaría Lucatero, Prima Consigliera Suor MarthaLuja e Seconda Consigliera Suo Piedad Ruiz.• Provincia Madre Dolores Medina e P.Diego Alberici svoltosi a Tequisquiapan –Querétaro (Messico) nel quale è stata elettaSuperiora Provinciale Madre Lourdes MargaritaMeza, Prima Consigliera Suor María Santos Soto eSeconda Consigliera Suor Adela Resendiz.A Saragozza, Spagna, si é svolta la XVIII assem-blea della regione “Maria Addolorata”. Ecco diseguito i nomi dell’équipe responsabile del trien-nio: Regionale: Suor Bertha Tapia, PrimaConsigliera María del Carmen Pérez e SecondaConsigliera Patricia Rodríguez.

Nuove PresenzeIl 4 Settembre del 2005 è iniziata la nuova pre-

senza delle Figlie della Passione di Gesú Cristo e diMaria Addolorata a Monte Cosaro, Italia, nellascuola materna della Santa Famiglia, Parrocchia diSan Lorenzo Martire. Le suore che formano lacomunità sono: Rosalía Gómez Bolaños, PatriciaRodríguez Chávez e María de la Luz RodríguezMejía.

Poster commemorativo delCapitolo Generale delle Figlie

della Passione

Costruzione del Monastero delle Monache Passioniste in Corea.

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Vita Passionista - Suore - Monache

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Suore della Croce e della Passione, Inghilterra

Verso la metà del XIX secolo, Elizabeth Prout, con l’aiuto dei Padri Passionisti Gaudentius Rossi eIgnatius Spencer, fondò le Suore della Croce e della Passione, una nuova comunità che dette conforto,educazione e speranza ai poveri ed agli oppressi abitanti le zone industriali dell’Inghilterra. Oggi leSuore della Croce e della Passione sono in dieci paesi e in tre continenti.

Ecco alcune delle parole pronunciate il 19 Aprile del 2005, da Padre Nicholas Postlewaithe,Provinciale dell’ IOS, in occasione della partenza delle Suore dalla loro fondazione di Bolton,Inghilterra dove hanno svolto il loro apostolato fin dal 1882.

“Cosa ci dice Elizabeth Prout nella nostra Chiesa attuale? Quando i Cardinali si riuniscono per deci-dere sul governo, Elizabeth ricorda a loro ed a noi che Cristo ha condiviso il suo amore con tutti colo-ro che ha incontrato, specialmente con le persone vulnerabili. Elizabeth imitò la testimonianza di Cristo,facendo in modo che le ragazze e le bambine povere fossero considerate e riconosciute ‘preziose’. Lachiesa ai tempi di Elizabeth cercò di trovare risposte nuove e lei oggi incoraggia tutti noi a non lasciar-ci sopraffare dal timore. Piuttosto ci invita ad impegnarci in una Chiesa capace di ascoltare l’eco dellasua voce alla ricerca di vedere le nuove prodezze di Dio che vengono alla luce nel mondo di oggi.L’ispirazione della vostra Congregazione, disposta ad abbandonare la sicurezza per un avvenire nuovoè un segno meraviglioso dei tempi ed una saggia ispirazione per tutti coloro che lo vogliono leggere.”

Partecipanti della Assemblea PASPAC, Suore di San Paolodella Croce (Signa, Italia): da sinistra Kanistal Soosai.

Arriba, Crucifixa Lovato, Jasmine Lawrence, MariaWinancey, Joan Mary Topor. Suore che sono in India,

Filippine, Indonesia e Australia.

Fundadori (P. Ignatius Spencer, CP., P.Gaudentius Rossi, CP., e la Fondatrice (Madre Elizabeth Prout, C.P)e collaboratori nella fondazionedell’Istituto delle Suore della Croce ePassione

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Vita Passionista - Eventi Speciali

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TENDOPOLI25° ANIVERSARIO

Nell’ultima set-timana di agostomiglia di giovanida tutta Italia sisono accampatiper quattro giorniattrno al Santua-rio di S. Gabrieledell’Addolorataper la Festa dellaTendopoli, un ra-duno a livelloreligioso con in-contri, conferen-ze, preghiere etes t imonianze .Quest’anno la“festa della Ten-da” ha compiutoil suo 25° anni-versario.

L'anno chesegna l'inizio del-l'esperienza è il1980. Diversi fattori hanno favorito la nascita e la cre-scita della Tendopoli. Il terreno in cui l'esperienza haposto le radici è stata la festa dei giovani al Santuariodi S. Gabriele che si celebrava fin dal 1976, in un sologiorno. Il secondo fattore determinante alla gestazio-ne dell'esperienza, fu il servizio pastorale che P.Francesco Cordeschi aveva svolto nei primi anni disacerdozio: le missioni al popolo.

In quegli anni si era venuta chiarendo in lui la con-vinzione, condivisa anche da altri confratelli, cheaccostare i giovani nei giorni delle missioni era abba-stanza facile, come semplice era pure creare entusia-smo e attese. Ci si rendeva conto che molti parroci,seppur validissimi, non avevano possibilità concretedurante la missione. Con il passare degli anni il pro-blema si pose a livello di coscienza "fino a che puntoè lecito suscitare aspettative se poi non si possonoseguire i giovani?" Spesso si entrava in crisi di frontealle domande di alcuni giovani: "Bella la missione maora che partite tutto torna come prima!"

Un elemento non trascurabile a livello spiritualefurono le parole che il Papa Giovanni Paolo II indiriz-zò ai giovani: "Dovete creare nel concreto dellavostra parrocchia spazi di preghiera e riconciliazio-ne". Queste parole sembravano una chiara risposta aquello che si cercava in sintonia con l'insegnamentodi S. Paolo della Croce: meditare la Passione del

Signore.Quest’anno la ricorrenza è stata particolar-

mente importante, perché la Tendopoli è arrivata allaventicinquesima edizione, e come ogni anno, pur

ripetendo gesti e situazioni di sempre, ha brillato diluminosità nuova, vissute alla luce del tema, cheguardava al quinto comandamento ed aveva comeriferimento la frase biblica “Sono forse io?”.

il tema annuale è stato analizzato sotto vari punti,costringendo i partecipanti a porsi delle domandeserie ed a cercare insieme le risposte vere: cioè aguardare dentro di sé e a ripensare il proprio rapportocon Dio. A tale proposito, è stata molto apprezzatal’iniziativa di preparare, nel grande santuario delSanto passionista, una cappella per l’adorazione conl’esposizione del Santissimo (anche tenendo contodell’Anno dell’Eucarestia voluto dal compianto pon-tefice Giovanni Paolo II).

Come diceva p. Piergiorgio Bartoli, provincialePIET, “una realtà giovanile come questa che portauna nota di giovinezza, di vivacità quando l'etàcomincia a creare dei problemi a noi è qualche cosadi nuovo, quindi che da entusiasmo, specialmente ainostri giovani consacrati. Loro in particolare si sen-tono sicuramente entusiasmati, si sentono spronati afare qualche cosa di più, a vivere anche più intensa-mente la loro vita come religiosi, al servizio dei fra-telli”.

P. Francesco Cordeschi, CP., (PIET) al centro, e participanti alla 25° Tendopoli, nel Santuario di San Gabriele, Teramo (Italia)

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Vita Passionista - Eventi Speciali

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L’ ANNO DALL’ EUCARISTIA: Ottobre 2004 – Ottobre 2005

( Nota dell’Editore: con la lettera Apostolica ManeNobiscum Domine, il precedente santo PadreGiovanni Paolo II proclamò dall’ottobre 2004 all’ot-tobre del 2005 “ Anno dell’Eucarestia”. In questodocumento il Santo Padre disse : “Voi consacrati econsacrate, chiamati per la vostra propria consacra-zione a una contemplazione più prolungata , ricordateche Gesù nel tabernacolo attende di avervi al suo fian-co per riempire i vostri cuori con questa intima espe-rienza della sua amicizia, l’unica che può dare signifi-cato e pienezza alla vostra vita” (n° 30)Alla chiusura di questo anno dell’Eucaristia offriamola seguente riflessione del p. Fabiano Giorgini allaCongregazione Passionista per meditare i misteridell’Eucarestia attraverso la spiritualità del nostroFondatore san Paolo della Croce.)

San Paolo della Croce e l’Eucaristia:

“il sommo Bene Sacramentato, che è la fiammaviva del santo amore”

Paolo era convinto che nell'Eucaristia vi “èil fonte dell'amore e della santità”. Scrivevaalla Calcagnini: “In quanto alla s. comunionevorrei la faceste ogni mattina, senza lasciarlamai, ed ivi bevete nel fonte della santità leacque vive dell'eterna vita”. Ripeteva ai diret-tori e confessori che “non v'è esercizio di pietàche più unisca a Dio della S. Comunione”;essa “è il fonte dell'amore e della santità”. “Ilpovero Paolo ha intenzione che le anime cono-scano Dio e brucino del suo amore e per questonon sa altra strada che dar loro spesso ilsommo Bene Sacramentato, che è la fiammaviva del santo amore”1. Augurava ad A. Grazi:“viva, respiri e faccia tutto con la vita e nella vitadi Gesù Sacramentato ”2.

L’esperienza compiuta nei 40 giorni di ritiro a S.Carlo del Castellazzo diede a Paolo la comprensio-ne profonda che l’Eucaristia è viva memoria dellapassione di Gesù e che questa è l’opera più grandedel divino amore. Da questa esperienza nacque inlui una fede viva nella presenza di Gesù nellaEucaristia che diventava adorazione, ringraziamen-to e intercessione.

Scriveva Brovetto: L'ardore eucaristico del santo ètalmente unito al suo carisma della Passione che -come giustamente annota Zoffoli – “non ha sensodistinguere in lui una spiritualità di Passione daquella eucaristica: l'una comprende l'altra”. EBarsotti ha semplicemente incentrato sull'Euca-ristia un suo recente profilo del nostro Santo: "Volerseparare in lui la pietà eucaristica dalla sua teolo-gia mistica - dice - sarebbe voler comprometterel'unità d'una dottrina che ci si presenta al contrariomeravigliosamente semplice e profonda". In unaformula collaudata da tutta la tradizione patristica,Paolo esprime la portata mistica della vita eucaristi-ca: "Ricevete passivamente le divine operazioni,spogliati però sempre del proprio intendere, delproprio sentire e del proprio godere. Gesù che è lanostra via, verità e vita, v'insegnerà tutto, massimequando l'avrete dentro di voi Sacramentato; malasciate che siccome voi vi cibate di lui, così esso sicibi di voi e vi trasformi in sé per amore”3 .

__________________________1. Let I, 213, III, 342, 375, 391, 809. 2. Let I, 252, 278.3. COSTANTE BROVETTO, La memoria Passionis nell'annun-cio: essenziale radicalismo evangelico per l'oggi, in <LaTeologia della Croce nella Nuova Evangeliz.>, cit., p. 187. Lacitazione di Zoffoli, S. Paolo della Croce. Storia critica, Roma1966, vol. II, p. 1477; per la citazione di Barsotti, L'Eucarestiain S. Paolo della Croce, Roma 1980, p. 9. Let II, 464.

Calice e patena usati da san Paolo della Croce nell’altare dei santi Giovanni ePaolo , Roma, dove celebrava l’Eucaristia.

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Vita Passionista - Eventi Speciali

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Ricevere l’Eucarestia esige, infatti, di assumere levirtù di Gesù specialmente quelle che più risaltanonella sua vita e passione.

Esortava la religiosa G. Gandolfi: “nel Cuorepurissimo del Verbo divino Gesù Sacramentato,nascosta in lui,state unita conlui, dove sta luistesso, cioè insinu Patris, nelseno del divinPadre [cf Gv 1,1-2; Ef 2,6]; e là inq u e l l ' a b i s s od'amore non sipuò più nulla ditemporale, matutto si è delSommo ed In-creato Amore”4.Nella regolaPaolo raccoman-da ai passionisti:“Abbiano iFratelli una te-nerissima devo-zione al SS. Sa-cramento; lo vi-sitino spesso con atti di profondissima adorazione,ed amorosissimi ringraziamenti, acciò il loro cuorearda sempre più di santo amore”.

Paolo orientò la comunità a concentrarsi sul SS.Sacramento facendo comunitariamente alcuni minu-ti di adorazione silenziosa al mattino prima dell’Oraliturgica, al dopo pranzo, prima del vespro, dopocena, e alla sera prima di andare al riposo5.In viaggio i religiosi, se scorgono un paese, “si pro-streranno a terra ad adorare il SS. Sacramento, che siconserva nelle chiese per lo spazio di un Pater etAve”. Entrati in un paese “la prima cosa andrannoad adorare il SS. Sacramento”.

Paolo volle che l'atto di fondazione di un nuovoritiro fosse costituito non tanto dalle necessarie for-malità giuridiche, quanto dalla celebrazione dellaMessa e dalla processione con il SS.mo Sacramentoche alla fine veniva posto nel tabernacolo. Questogesto significava “porre il Sovrano Padrone incasa” e considerare Gesù sacramentato come un“amorosissimo Pastore, padre e maestro venuto astarsene giorno e notte con le minime sue pecorelle,poveri figliuoli ed ignorantelli discepoli”6.

Suggeriva ai religiosi che durante la Messa si unis-sero alle intenzioni di Gesù: “preghino SDM per lipeccatori, per la conversione degl'infedeli, per lacongregazione acciò sia conosciuto e venerato il dilui SS.mo Nome, ed acciò credendo sì ineffabilimisteri, tutte le genti compatiscano e piangano, esiano divoti delle amarissime pene di Gesù e dellasua SS.ma Madre”7.

A quattro neosacerdoti passionisti disse: “Andatead offerire all'Eterno Padre il suo Divin Figliuolo, eportate al suo divino cospetto le suppliche di tutto ilmondo. Figuratevi che i poveri peccatori vi porghi-no memoriali da presentarsi alla SS.ma Trinità, peressere sprigionati dalla schiavitù del peccato”8.

Non possiamo dimenticare l’appassionata richiestache Paolo faceva ai sacerdoti passionisti di preparar-si alla celebrazione eu-caristica “con gran puri-tà di spirito, e con divo-to raccoglimento a cele-brare santamente laMessa, e di osservarecon ogni esattezza eriverenza i sacri riti, e dicompiere con la dovutaintegrità e decenza lecerimonie che dallaChiesa si prescrivono,facendo spiccare e nelleparole e negli atti, ildecoro della religione edella santità.

Dopo la celebrazionedel divin Sacrificioavvertano di non subi-to rivolgersi ad altrecose, ma si trattenganonelle dovute lodi e neidovuti ringraziamenti verso il Signore. Così facendoriporteranno dal celebrato Sacrificio più copioso ilfrutto, cresceranno ogni giorno più nell’amore diDio, e si renderanno insieme disposti e degni per untal ministero”9.______________________________4. Lettere II, 466-467.5. Regole 1736-1741.6. FABIANO GIORGINI, Storia della Congregazione dellaPassione di Gesù Cristo, Ed. Staurós Pescara, 1981, vol. I, 310-311.7. Paolo della Croce, Guida per l'animazione spirituale, cit, nn.35-36.8. I Processi, I, 627.9. Regola 1775, cap. XIX.

San Paolo della Croce si iscrive allaCrociata della Repubblica di Venezia contro i

Turchi. Pregando in una chiesa di Cremadavanti al ss.mo Sacramento, si sente chia-

mato ad un’altra milizia e abbandonale armi.

Ostensorio attribuito alla Scuola del Bernini,secolo XVII, usato nella Basilica dei SantiGiovanni e Paolo, Roma, al tempo di san

Paolo della Croce.

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Vita Passionista - Eventi Speciali

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Domenica 2 ottobre ,di questo anno 2005, è iniziato con la Concelebrazione nella Basilicadi S. Pietro in Roma, presieduta da Sua Santità Benedetto XVI°, il Sinodo dei Vescovi che hacome tema: “Eucaristia : Fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa”. Il Sinodosi svolgerà per tre settimane e pertanto si concluderà domenica 23 ottobre. Esso è presiedutodal Sommo Pontefice ed è composto da 256 Sinodali, dieci dei quali sono Superiori Generalireligiosi, eletti in rappresentanza degli oltre 250 Ordini o Congregazioni, nell’Assemblea gene-rale dell’ Unione dei Superiori Generali (U.S.G.); uno di essi è P. Ottaviano D’Egidio,Superiore Generale della nostra Congregazione.

Lo accompagniamo con la nostra preghiera e auguriamo buon lavoro a lui e agli altrisinodali. Sia questa del Sinodo una ulteriore opportunità per incrementare la vitalità dellaChiesa, e per mantenere vivo l’autentico spirito di collegialità.(cfr. Paolo VI°, ApostolicaSollicitudo,15 novembre 1965). Il Sinodo inoltre svolga efficacemente il suo compito di aiuta-re con il suo consiglio il Papa nel servizio alla Chiesa universale per il Regno di Dio e per lagiustizia, e l’Eucaristia, tema del Sinodo, sia seme e fermento di pace e di unione nel nostromondo aggressivo e diviso.

PARTECIPAZIONE DEL NOSTROSUPERIORE GENERALE

P. OTTAVIANO D’EGIDIO AL SINODO DEI VESCOVI

Partecipanti al Sinodo dei Vescovi, Città delVaticano, Roma, ottobre 2005.

P. Ottaviano D’Egidio, sopra, terzo da destra..

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Vita Passionista - Ordinazioni e Professioni

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ORDINAZIONI SACERDOTALIIl 2 Luglio ed il 24 Settembre 2005, sono stati ordinati rispettiva-

mente: Massimo Pasqualato e Gianluca Garofalo della ProvinciaCORM. Il 27 Agosto, é stato ordinato Gerardo Méndez Alfonsodella Provincia FAM. Il 6 Ottobre é stato ordinato Luca Fracassodella Provincia LAT. Lorenzo Mazzocante della Provincia PIET éstato ordinato il 15 Luglio. Aldo Pangallo della Provincia PRAESé stato ordinato il 6 Agosto. Nella Provincia REPAC il 4 Giugnosono stati ordinati Damianus Juin, Yulianus Enggo, Alysius BudiHartoko, Stefanus Suryanto, Donatus Anggur e Damasus Jehautdella Provincia REPAC.

PROFESSIONE DEI PRIMI VOTI

Il 17 Settembre 2005, al Monte Argentario, hanno emesso i primi voti i seguenti novizi:Firmus Firman Rii (CFIXI); Matteo Piccioni (PIET); Kennedy (Antonio) Okeafor,Augustine Ekechukwu, John Okafor and Luigi Imbasti (PRAES). Il 16 Luglio, nellaProvincia GEMM, Dominic Samamba, Placid Siyoyi, Marcel Joseph Tarimo, Julius JosephNyinda; e nel Vicariato CARLW: Tobias Francis Otieno, Eliud K. Otunga, Daniel Nyangoyaand Daniel Akello, della Provincia CORM hanno emesso i voti. Nel Vicariato di GUADVicariate della Provincia FAM, Gerardo Ariel Cruz Arias, Melquíades Antonio PérezZambrano, Santiago de Mar Bravo Álvarez Malo and Lenin Martínez Osio hanno emesso ivoti il 5 Agosto. Il 2 Luglio Julio César Augusto Calderón Ramos, Fernando Alfredo RuizSaldarriaga, José Gregorio Quintero Gaona e Julio Alejandro Blanco González della Vice-Provincia FID Vice-Province hanno emesso i voti. Ed il 31 Luglio hanno emesso i voti JeanMaphasi Mbenza della Provincia SALV.

P. Luca Fracasso, CP. (LAT)

P. Gerardo Méndez CP. (FAM)

Da destra: Luigi Imbasti (PRAES), Kennedy Okeafor (PRAES), Matteo Piccioni (PIET),John Okafor (PRAES)Firmus Firman Rii (CFIXI),Augustine Ekechukwu (PRAES)

da destra: P. Emery Kibal CP.,Vice-Provinciale (SALV), eFaustin Mapassy, CP.

P. Lorenzo Mazzocante, CP. (PIET)

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Vita Passionista - Ordinazioni e Professioni

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PROFESSIONI PERPETUENella Provincia FAM , Luis Manuel Díaz Sanz ha fatto la professione perpetua il 06 Settembre. Il 02

Luglio Vincenzo (Enzo) Di Clerico e Marco Cola della Provincia PIET hanno emesso i voti perpetui. NellaProvincia REG, Víctor Hugo Álvarez Hernández hanno emesso i voti perpetui il 18 giugno. E nellaProvincia SALV, René Dikhi Mbunzu, Thierry Ntam Yer-ivo, Anaclet Miuke Samba, Alain NdombeMuamba, Blaise-Pascal Muswar Mutini e Gaston Djonga-Otokoye wa Otepa hanno emesso i voti perpetuiil 31 Luglio. Il 1 Ottobre, Mario Adolfo Martí Brenes, nella provincia FAM ed il 02 Ottobre, Bruno DinisMoreira Da Silva, nella Provincia FAT hanno emesso i voti perpetui.

Provincia FID: da sinistra: Julio Alejandro Blanco. Fernando Ruiz. Juan DavidMontero (Maestro dei Novizi). César Augusto Calderón e

José Gregorio Quintero.

Provincia FAMMelquíades Antonio Peres Zambrano.

Gerando Ariel Cruz Arias.Santiago De Ma. Bravo Álvarez Malo.

Lenin Martínez Osio.

Coh. Hugo Henry Saavedra Silva (CORI)

Da destra : Conf. Marco Cola ed Enzo Di Clerico (PIET)Coh. Mario Adolfo Martí Brenes, CP. (FAM)

Coh. Víctor Álvares (REG)

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Nuove Pubblicazioni

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Lupo, A.M., LA CROCE DI CRISTO SEGNO DEFINITIVO DELL’ALLEANZA TRA DIO E L’UOMO.CIPI – PUL, Roma, 2005, pp.182.

Campanaro, D e G., EMILIO GIACOMO CAVALIERI, un vescovo a piedi scalzi. Comunità in Cammino –Troia – 2004, pp. 303.

García Macho, P., LAS SIETE PALABRAS DE JESUS EN LA CRUZ, segunda edición, Ediciones Sígueme,Salamanca, 2005, pp. 126.

García Macho, P., SANTA GEMA, EDICEP C.B. Valencia, 2005, pp. 79.

García Macho, P. & De La Cruz, J., SAN GABRIEL DE LA DOLOROSA, EDICEP C.B. Valencia, 2005, pp.119.

García Macho, P., LAS CRIATURAS NOS HABLAN DE DIOS, los animales, EDICEP C.B. Valencia, 2005,pp. 287.

García Macho, P., MARIA JUNTO A LA CRUZ, Reproponer los dolores de María. San Pablo, Madrid, 2005,pp. 212.

González, O., “CUANDO EL GRANO MUERE...”, historia de un si, Lima, 2004, pp. 44.González, O., EVANGELIO EN VIVO, las cartas que tu nunca has leído, Lima 2005, pp. 66.Pereira, J.C., O ENCANTAMENTO DA SEXTA-FEIRA SANTA, Manifestaçoes do catolicismo no folclorebrasileiro, Annablume, Sao Paolo, Brazil, 2005, pp. 293.

Artola, A.M., MONS. MARTIN ELORZA, CP, Primer Prelado De Moyobamba, Lima – 2005, segunda edi-ción, pp. 73.

Brossard G. Dott., OEUVRES DU P. STANISLAS BRETON – ORDRE CHRONOLOGIQUE, pp. 59.

Taccone, F., FORMAZIONE DEI MISSIONARI PARROCCHIALI, Per Edificare La Comunità Missionaria,Curia Provinciale – Recanati (MC), 2005, pp. 42.

Carbonneau, R.E., CHINA: ECCLESIASTICAL HISTORY, 19-20TH CENTURIES, Passionist Generalate,Rome, 2005, pp. 61.

Giorgini, F., ORGANIZZAZIONE E RISTRUTTURAZIONE NELLA STORIA DELLA CONGREGAZIO-NE PASSIONISTA, Curia Generale Passionisti, Roma, 2005.

Ramos Lores, F., Merino A., Villa Lores, E., SEMBLANZAS DE VENTANILLA, Un Pueblo De La MontañaPalentina, Corella (Navarra) 2005, pp. 223.

Pereira, J.C., A EFICACIO SIMBOLICA DO SACRIFICIO, Estudo de uma devoçao popular do Catolicismo,Zouk 2005, 2nd ediçao, pp. 224.

AA.VV., SANTOS Y BEATOS DE LA CONGREGACION PASIONISTA, Por orden en el calendario litúrgi-co, 2004, pp. 163.

Costa, C., COMMENTO AL CANTICO DEI CANTICI, curato da P. Max Anselmi, cp, Tipografia CittàNuova della P.A.M.O.M., 2005, pp. 1073.

Calabrese, A., SANTA GEMMA GALGANI, Libreria Editrice Vaticana, 2005, pp. 269.

Fioravanti, M., IL MONASTERO DELLA PRESENTAZIONE, DI MARIA SANTISSIMA AL TEMPIO, LaLitografica, Civitavecchia, 2005, pp. 31.

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Notitiae Obitus

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DIE OBDORMIVIT PROVINCIA NATUS VOTAIN DOMINO NUNCUPAVERAT

10 iunii 2005 Sac.Luis Antxia Arrate CORI 1936 2 septembris 195415 iunii 2005 Sac. Berard Tierney PAUL 1920 15 augusti 194120 iunii 2005 Sac. Hugh McAvoy PATR 1949 25 septembris 197722 iunii 2005 Sac. Egide Van Luydt GABR 1921 8 septembris 194226 iunii 2005 Sac. Luke Connolly CRUC 1922 9 iulii 19452 iulii 2005 Sac. Franciscus Xaverius Jansen SPE 1913 1 septembris 193711 iulii 2005 Sac. Marco Albarella DOL 1972 15 septembris 199218 iulii 2005 Sac. Mario Urso CFIXI 1920 30 ianuarii 194019 iulii 2005 Sac. Ambrosio Geoghegan CONC 1915 4 maii 193221 iulii 2005 Sac. Austin Kenny SPIR 1920 6 februarii 194425 iulii 2005 Sac. Alfons De Cocker GABR 1924 4 septembris 194426 iulii 2005 Sac. Buenaventura Fernández FAM 1930 7 octobris 194919 augusti 2005 Sac. Andrzej Tenenbaum ASSUM 1930 4 septembris 194919 augusti 2005 Fra. Gabriel Baumann VULN 1914 4 iulii 193721 augusti 2005 Sac. Rafael Monedero Peña SANG 1923 2 iunii 194122 augusti 2005 Sac. Cathal Butler PATR 1935 16 iulii 195823 augusti 2005 Sac. Tomás Múzquiz Beraza CORI 1922 11 iunii 19392 septembris 2005 Fra. Paschal Ross PATR 1917 1 novembris 19455 septembris 2005 Sac. Jaime González Bermejo SANG 1918 29 septembris 19355 septembris 2005 Sac. Innocenzo Bellia CFIXI 1918 29 septembris 1934

MONIALES ET SORORES

30 iunii 2005 Sr. Jane Frances Milgrew Inst.Crucis et Passionis (Anglia) 1910 26 octobris 19363 iulii 2005 Sr. Catherine O’Brien Inst.Crucis et Passionis (Anglia) 1931 2 martii 19539 augusti 2005 Sr. Marguerite Marie Marboeuf Monastero Passionistarum Nantes 1913 26 octobris 193617 augusti 2005 Sr. Mary Elizabeth Davis Inst. Crucis et Passionis (Anglia) 1916 26 maii 193512 septembris 2005 Sr. Maria Vittoria di San Luigi Inst.S.P.S. Paulo a Cruce (Signa) 1936 21 martii 196513 septembris 2005 Sr. Mariangela di S. Giuseppe Inst. S.P.S. Paulo a Cruce (Signa) 1917 18 octobris 196521 septembris 2005 Sr. Maria Regina del Paradiso Inst. S.P.S Paulo a Cruce (Signa) 1933 24 martii 1956

Usque ad diem 30 septembris 2005, acceptae

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CONSIGLIO GENERALE e-mail

Superiore GeneraleP. Ottaviano D'Egidio, C.P. [email protected]

Luis Alberto Cano, C.P. [email protected]

Augusto Canali, C.P. [email protected]

Jefferies Foale, C.P. [email protected]

Luigi Vaninetti, C.P. [email protected]

Robert Joerger, C.P. [email protected]

Vital Otshudialokoka C.P. [email protected]

Procuratore GeneraleUmberto Palmerini, C.P. [email protected]

Segretario GeneraleFloriano De Fabiis, C. P. [email protected]

Curia PassionistaUfficio comunicazioni [email protected]