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1 L’ARCHISTAR CHIPPERFIELD Insieme in armonia da pag. 4 COSTITUITA L’ASSOCIAZIONE Per una Bolzano con nuove prospettive pag. 2-3 IP | MAGGIO 2014, 2ª EDIZIONE NUOVE PROSPETTIVE PER LA GENTE, LA CITTÀ E L’ECONOMIA BOLZANO DOMANI Bolzano Creare del nuovo, salvaguardare il patrimonio storico

Bolzano Domani - Edizione di Maggio

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Page 1: Bolzano Domani - Edizione di Maggio

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L’archistarchipperfieLdInsieme in armoniada pag. 4

costituita L’associazionePer una Bolzano con nuoveprospettive pag. 2-3

IP | MAGGIO 2014, 2ª EDIZIONE

N U O V E P R O S P E T T I V E P E R L A G E N T E , L A C I T T À E L’ E C O N O M I A

BoLZANo DOMANIBOLZANO DOMANI

Bolzano Creare del nuovo, salvaguardare il patrimonio storico

Page 2: Bolzano Domani - Edizione di Maggio

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Bolzano Domani L’associazione

“Sostenere Bolzano”Bolzano ci sta a cuore! Nella nostra città tante cose funzionano bene, ma tante buone idee si perdono per stra-da. È proprio su questo che vogliamo far leva: noi di “Zukunft Bozen – Bol-zano Domani” vorremmo supporta-re l’amministrazione comunale ad imboccare nuove vie, a promuovere il dibattito sui progetti importanti per il futuro di Bolzano.Partecipate anche Voi! Vogliamo concretizzare tante buone idee, ri-chiamare l’attenzione degli urbani-sti e dell’amministrazione su nuove iniziative.Vogliamo organizzare tavole roton-de, informare, intervenire: è questo il nostro compito. Eventi come quello che ha visto protagonista l’archistar David Chipperfield fanno parte di questo lavoro. Vogliamo una Bolza-no migliore!Più siamo, più verremo ascoltati quindi unitevi a “Zukunft Bozen – Bolzano Domani”! L’adesione è gra-tuita. Aiutateci a realizzare progetti importanti per rilanciare Bolzano commercialmente e turisticamente.

Anna Pitarelli

Il commento

Bolzano domani - la rivista dell’associazione

elmar pardeller, heinz peter hager, robert Widmann

paul Bacher, richard Burchia, il notaio Luca tomasi

i soci fondatori da sin.: evi seebacher cazzanelli, Letizia ragaglia, alberto stenico, heinz peter hager, anna pitarelli, il notaio Luca tomasi, paul Bacher, elmar pardeller

socio hannes profanter (fashion-stores “Maximilian”) con il notaio Luca tomasi.

Page 3: Bolzano Domani - Edizione di Maggio

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Nel capoluogo altoatesino molte cose procedono a rilento o sono arenate. Un gruppo di cittadini riunitisi nell’associazione “Bolzano Domani - Zukunft Bozen” intende cambiare le cose e partecipare in futuro al dibattito sui temi importanti.

Un’associazione per una Bolzano migliore

Il dIrettIvoPresidente Anna Pitarelli (giurista presso l’ammini-strazione provinciale), Vicepresidente Alberto Stenico (socio di cooperativa, Bolzano), Paul Bacher (presi-dente della fondazione Kofler, controllore su incarico di EOS, Bolzano), Heinz Peter Hager (commercialista, Bolzano), Evi Seebacher Cazzanelli (commerciante, Bolzano), Elmar Pardeller (dipendente e imprenditore, Nova Levante)

GlI obIettIvIPromuovere il dibattito su temi importanti per la città di Bolzano e fare proposte concrete e costruttive. L’as-sociazione è indipendente dal punto di vista politico e aggrega le persone di tutti i gruppi linguistici, aperte, moderne e orientate al futuro.

GlI arGomentIAvviare la discussione costruttiva sullo sviluppo eco-nomico, culturale e sociale di Bolzano con l’obiettivo di consolidarne la posizione di piattaforma turistica e commerciale internazionale.

l’adesIoneL’adesione è gratuita e non prevede obblighi se non quello di sostenere gli obiettivi dell’associazione per la città di Bolzano. I soci non sono in alcun modo responsabili dell’attività associativa. La richiesta di adesione potrà essere inoltrata online al sito www.bolzano-domani.it o alla sede di “Zukunft Bozen – Bolzano Domani”, Via della Mostra 2, 39100 Bozen.

Ci trovate su Facebook: facebook.com/zukunftbozen.bolzanodomani www.bolzano-domani.it

zukunft bozen – bolzano domani

l’assocIazIone – IdentIkIt

Bolzano Domani L’associazione

Ad oggi l’associazione conta già centinaia di associati intenzionati a dare attivamente un contributo

per favorire lo sviluppo del capoluogo. “Bolzano ha un enorme potenziale per diventare una città di importanza sovrare-gionale. Noi vogliamo sfruttarlo!” dichiara la presidentessa e fondatrice Anna Pitarel-li. Bolzano ha bisogno di rinnovamento per diventare una città dei fatti concreti, indipendente da qualsiasi lobby.

Qualità della vita, viabilità ed economiaLa qualità della vita rappresenta l’argo-mento più importante ed è strettamente legata al tema della viabilità. “Per quanto concerne le infrastrutture di trasporto, negli ultimi anni Bolzano non ha vissuto grandi sviluppi. In questo ambito vi è un urgente bisogno di nuove idee e soluzioni” spiega Anna Pitarelli. Ciò vale sia in riferimento alla realizzazione della rete stradale, sia in riferimento a progetti come la stazione del-le autocorriere e alla stazione ferroviaria.Ma Bolzano deve consolidare la sua posi-zione anche come piattaforma economica. “Nel corso della sua storia plurisecolare Bolzano è stata più volte un importante centro economico, ad esempio come città-mercato e di città commerciale” spiega Evi Seebacher Cazzanelli, membro del consi-glio direttivo. Proprio in un periodo di crisi economica in cui il numero di fallimenti e di disoccupati è in aumento, la gente ha bisogno di nuove prospettive: “Inten-diamo lavorare affinché Bolzano possa tornare a svolgere un ruolo importante come città commerciale, vivacizzando il

la FondazIone dell’ assocIazIone

PresIdentessa anna PItarellI I socI

Guarda i filmati!seguici su www.youtube.com/user/zukunftbzdomani

commercio e creando nuove opportunità per le imprese”. Da ciò potrebbero trarre beneficio numerose persone in cerca di lavoro e i consumatori si troverebbero a poter scegliere fra un più ampia offerta economica. “Vorremmo riuscire a supe-rare i blocchi voluti e imposti da decenni da alcuni gruppi di interesse” sottolinea Seebacher Cazzanelli.È in particolare il settore dell’edilizia a sof-frire delle conseguenze di questa situazione di stallo. “Nel corso degli ultimi anni sono stati persi migliaia di posti di lavoro nell’e-dilizia. Bolzano ha la possibilità di con-trastare la situazione e capovolgerla, non impedendo, bensì permettendo la realiz-zazione di nuovi progetti” dichiara Alberto Stenico, membro del Consiglio direttivo.

superare l’immobilismoTanti fra argomenti fatti propri dall’associa-zione “Bolzano Domani - Zukunft Bozen” risultano essere molto sentiti a Bolzano già da molti anni. “Forse il progetto Kaufhaus Bozen-Bolzano è stato l’impulso giusto che ci ha spinto a fondare questa associazione” sostengono i fondatori. “Noi siamo dell’i-dea che la città non possa più permettersi di aspettare, ma debba riconoscere l’op-portunità e coglierla al volo” rileva Paul Bacher, membro del Consiglio direttivo.La partecipazione rappresenta un aspet-to fondamentale: “Non sappiamo se il Comune intenda fare un referendum o meno. Noi in ogni caso vogliamo prende-re l’iniziativa e far sentire la nostra voce” sottolinea Elmar Pardeller, membro del Consiglio direttivo.

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March Un plus per Bolzano

Fra il pubblico non soltanto membri dell’associazione, ma anche nume-rosi rappresentanti del mondo poli-

tico e della vita pubblica tra cui il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli e i due assessori Chiara Pasquali (urbanistica) e Judith Ko-fler Peintner (mobilità), il presidente del Collegio Notarile Walter Crepaz, l’ex senato-re Roland Riz, numerosi architetti, avvocati e operatori economici.

Lo showroom di “Kaufhaus Bolzano” era letteralmente straripante: in più di 200 hanno seguito l’invito dell’associazione “Zukunft Bozen – Bolzano Domani” a partecipare all’incontro informativo e al dibattito con l’archistar britannico David Chipperfield e con l’ex direttore della ripartizione edilizia, architetto Josef March.

“Un progetto che fa bene alla città”È considerato un esperto in materia an-che al di fuori del mondo dell’architettu-ra: è Josef March, per anni è stato capo della ripartizione ai Lavori Pubblici della Provincia, da poco è in pensione. Ha af-fiancato David Chipperfield nel dibattito sul progetto “Kaufhaus Bolzano” spiegan-done l’importanza per il futuro della città. March è convinto della bontà della proposta di Chipperfield per la valo-rizzazione dell’area della stazione delle autocorriere che vede come una logica integrazione del progetto di riqualifica-zione dell’areale ferroviario: “La riorga-nizzazione di questo quartiere è neces-saria e tutta la città ne trarrà beneficio” ha spiegato March convinto che il pro-getto possa valorizzare ulteriormente l’architettura altoatesina: “Per anni la pubblica amministrazione in veste di committente e gli architetti locali hanno lavorato per migliorare la qualità dell’ar-chitettura portandola ad un buon livello”. Il fatto di avere per il “Kaufhaus Bozen” un luminare come Chipperfield, una star di calibro internazionale porrà un ulte-

riore accento sul livello dell’architettura dell’Alto Adige”. La città deve fare una riflessione: “Sia-mo realmente interessati a salvaguardare quella porzione di parco nello stato in cui versa oggi o vogliamo invece dare un nuovo volto a un quartiere importante del centro?” Nella sua riflessione March ha ricordato la discussione sulla realiz-zazione dell’università. Anche all’epoca c’era chi voleva salvare il verde e alcuni alberi. “Sono convinto che oggi queste strutture sono un’espressione del nostro tempo” ha spiegato March. Lo stesso è accaduto anche per il Museion e in gene-rale si verifica quando è in gioco la realiz-zazione di grandi opere. March ha lodato il lavoro dell’associazione “Zukunft Bo-zen – Bolzano Domani” per l’impegno e l’attività di sensibilizzazione sul progetto.

Josef march

architetto Josef March

Grande l’entusiasmo di Anna Pitarelli, pre-sidente di “Zukunft Bozen – Bolzano Do-mani”: “È davvero una grande occasione per Bolzano! Dalla matita di David Chip-perfield è nato un progetto che consentirà alla nostra città di fare un enorme salto di qualità”, opinione condivisa dal nutrito pubblico di ascoltatori. “Ora è arrivato il momento di decidere” ha dichiarato Anna Pitarelli.

“Un’opportunità imperdibile per Bolzano”

sviluppare Bolzano come città mercantile tradizionale

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Creare del nuovo,per salvaguardare il patrimonio storico

Signor Chipperfield, che cosa ci fa un archistar a Bolzano?chIPPerfIeld: A Bolzano ci sono venuto per la prima volta nel 1992 per allestire una mo-stra. Qualche anno più tardi siamo arrivati secondi al con-corso per la realizzazione del Museion. Oggi Bolzano deve decidere in quale direzione crescere. Le nostre città, e quindi anche Bolzano, hanno vissuto uno sviluppo notevole nel corso dell’Ottocento e del Novecento. E oggi?chIPPerfIeld: Negli ultimi de-cenni l’attività urbanistica non è sempre stata di qualità. Per fortuna, oggi si torna ad attri-buire maggiore peso agli aspet-ti qualitativi. Si tratta di affron-tare questioni legate al modo in cui i cittadini desiderano vivere e agli spazi in cui desi-derano incontrarsi per passa-re del tempo. Si tratta di capire come si possono organizzare i quartieri cittadini al fine di mi-gliorare la qualità della vita, di individuare la direzione nella quale la città vuole svilupparsi. Ci compete una molteplicità di compiti: pensiamo ai cittadini, alla storia e alla cultura citta-dina, ma anche agli investitori, alla fattibilità economica. Nel complesso si tratta di creare

del nuovo salvaguardando il prezioso patrimonio storico.I commercianti di Via Portici temono il contrario. Sostengo-no che per Bolzano il Suo pro-getto è sovradimensionato...chIPPerfIeld: Non dovrebbero averne paura, ma vederlo po-sitivamente! Per la società di oggi fare shopping è un modo per trascorrere il tempo libero. Quando pensiamo allo shop-ping spesso immaginiamo i piccoli negozi di fascino, ma al tempo stesso cerchiamo i gran-di negozi con i marchi di spicco e dotati di ampi spazi. La verità è che abbiamo bisogno di en-trambi. E i palazzi d’epoca del centro non sono adatti ai gran-di negozi che il consumatore ricerca. Quegli spazi si trovano solo all’interno dei centri com-merciali. Ma tanti centri commerciali si trovano in periferia...chIPPerfIeld: Purtroppo questa è stata la tendenza degli ultimi anni per semplificare la vita agli investitori: il commercio cittadino è andato in crisi, il potere d’acquisto ha abban-donato le città per spostarsi in periferia. Oggi si sta lavorando per integrare i grandi centri commerciali nel tessuto urba-no storico, una cosa non sem-pre facile, ma necessaria per

riportare la gente e la vitalità del commercio nei centri sto-rici. L’intenzione per Bolzano è proprio questa: creare am-pie superfici per i grandi mar-chi nelle immediate vicinanze dell’area pedonale. Il Kaufhaus Bolzano è concepito in modo tale da poter fungere da ponte fra l’areale ferroviario e il cen-tro storico, in particolare nella prospettiva della riqualificazio-ne del quartiere della stazione. È un progetto virtuoso per il centro storico. Innsbruck ne è la dimostrazione.

“I centri commerciali nei centri storici sono un elemento di richiamo che portano una nuova energia in città” David Chipperfield, archistar di fama internazionale, lo dice chiara-mente “Per la società di oggi lo shopping è diventato un’occupazione a cui dedicarsi nel tempo libero. Abbiamo bisogno sia dei piccoli negozi di fascino che delle grandi superfici”.

È nato nel 1953 in Inghilterra e gode della fama di ar-chistar a livello mondiale. I suoi studi hanno sede a Londra, Berlino,

Milano e Shanghai. Tra le sue realiz-zazioni principali si ricordano nu-merosi musei (il Folkwang a Essen, la ristrutturazione del nuovo museo di Berlino, il Figge Art Museum di Davenport e molti altri), ma anche il Kaufhaus Tyrol di Innsbruck. Di recente ha vinto il concorso per la realizzazione del nuovo Centro No-bel di Stoccolma.

InFo su davId chIPPerFIeld

Chipperfield L’archistar

continua a pag. 6

Page 6: Bolzano Domani - Edizione di Maggio

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Chipperfield L’archistar

Quale sarà la mole dell’e-dificio progettato per il “Kaufhaus Bolzano”?chIPPerfIeld: Il progetto è ampio, ma non composto da un solo edificio. Progettiamo una nuova parte di città per i cittadini. In realtà riprendia-mo le situazioni incontrate lungo le strade interessate e le sviluppiamo. Il modo in cui il complesso si presenta ai citta-dini sarà diverso su ogni lato, offrendo nuovi scorci, corti, piazze, spazi per incontrar-si. Pertanto nei dintorni del Kaufhaus Bolzano sono pre-visti numerosi percorsi pedo-ciclabili e zone verdi. Oltre al megastore che interesserà sol-tanto la metà della superficie, ci saranno grandi spazi ad uso residenziale e commerciale. All’interno dell’edificio stesso è prevista la realizzazione di

un albergo nonché di esercizi gastronomici. Vogliamo crea-re uno spazio urbano dinamico dotato di buone infrastrutture per il trasporto nell’interesse della città: il traffico veicolare verrà infatti convogliato in am-biente ipogeo a favore di quello pedonale.Che decisione dovrebbe pren-dere l’amministrazione co-munale?chIPPerfIeld: L’esigenza degli abitanti di Bolzano di tutela-re e sviluppare la loro città è palpabile. Credo che questa loro intenzione sarà determi-nante. Oggi il tessuto urbano è caratterizzato da una serie di manufatti tutt’altro che in buono stato, incapaci di offri-re spazi adeguati alle persone. Non avrebbe senso rifiutare il rinnovamento.

il consiglio direttivo con l’archistar (da sin.): alberto stenico, heinz peter hager, elmar pardeller, david chipperfield, evi seebacher cazzanelli, anna pitarelli, paul Bacher

affollato fino all’ultimo posto: lo showroom del “Kaufhaus Bolzano”

(da sin.) Josef March, conduttrice susanne Barta, david chipperfield

david chipperfield: il progetto si adatta all’immagine della città

Josef March: il progetto fa bene alla città

politica urbana incontra chipperfield: assessora chiara pasquali, sindaco Luigi spagnolli e Judith Kofler peintner in prima fila

Page 7: Bolzano Domani - Edizione di Maggio

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Tyrol” ha rega-lato alla città un nuovo aspetto del suo caratte-re rendendola

più accattivante. Ne è una di-mostrazione la frequenza di pubblico sulla Maria-There-sien-Straße rilevata negli anni successivi all’apertura. Il fatto di “andare in centro” a fare ac-quisti è diventato un’esigenza in termini qualitativi. Il fascino della vivacità urbana, il mix merceologico, gli stimoli, le occasioni di socializzazione, la possibilità di trasformare l’acquisto in un’esperienza, un’offerta gastronomica ampia e creativa: il centro offre tutto questo. E in questo contesto il “Kaufhaus Tyrol” è un volano potentissimo.

“35 nuovi posti di lavoro”

Peter haIder, direttore di Wintersport Tirol Handels s.r.l.

AVErE APErTO UN punto vendita all’interno del nuovo “Kaufhaus Tyrol” nel 2010 ci

ha consentito di consolidare la nostra posizione nel nostro set-tore di competenza, quello degli articoli sportivi. Oggi, a 4 anni di distanza, abbiamo raddoppia-to il nostro fatturato e creato 35 nuovi posti di lavoro! Con una superficie di vendita di 4.800 m² siamo diventati il più grande negozio di articoli sportivi del centro storico di Innsbruck. Il segreto del nostro successo? Differenziare l’offerta! Nel no-stro negozio storico “Okay”, a soli

200 metri dal “Kaufhaus Tyrol”, proponiamo articoli per la cor-sa, la bicicletta e la montagna. L’assortimento dell’Intersport Kaufhaus Tyrol è pensato per tutta la famiglia. Oggi l’attività della nostra sede storica e quella all’interno del nuovo Kaufhaus si integrano alla perfezione.

“Successo su tutta la linea”

ulrIch mIller, Miller Optik Innsbruck

SIAMO TITOLArI di due negozi storici di ottica nelle im-mediate vicinan-ze del “Kaufhaus

Tyrol”. L’idea di un centro com-merciale in pieno centro storico ci ha convinti fin dall’inizio e così abbiamo aperto una filiale

La rimonta di Innsbruck

Nel 2013 Innsbruck ha raggiunto il secondo posto nella graduatoria delle città dello shopping dell’Austria. Nel 2010 era soltanto al quinto.

Il parallelo fra Bolzano e Innsbruck è calzante. Non solo perché le due città si somigliano come dimensione (Innsbruck è poco più grande), ma perché molti altoatesini conoscono molto bene il capoluogo tirolese, anche come meta dello shopping.Da quando la Maria-Theresien-Straße è diventata un luogo cult per fare acquisti, Innsbruck è salita al secondo posto fra le più principali città austriache dello shopping. Tutto ha avuto ini-zio nel 2010 con la riapertura del grande magazzino Kaufhaus Tyrol riprogettato dall’archistar David Chipperfield su incarico del gruppo SIGNA.La ristrutturazione del Kaufhaus Tyrol ha rappresentato una vera e propria rivoluzione per la città: anche molti altri negozi nelle immediate vicinanze si sono rifatti il look e la Maria-Theresien-Straße è diventata isola pedonale. Nel 2010 Innsbruck si collocava al quinto posto fra le città dello shopping dell’Austria preceduta da Vienna, Linz, Graz e Salis-burgo. Nel 2012 le presenze sono raddoppiate e Innsbruck è salita al secondo posto, battuta solo da Vienna. Anche nel 2013 Innsbruck ha difeso la sua posizione, dividendosi il primato con Linz.

al suo interno: un punto vendi-ta innovativo per un pubblico giovane! È stato un successo per tutti i nostri negozi! Con il “Kaufhaus Tyrol” molti big pla-yer come Saturn, Peek & Clop-penburg e H&M sono approdati in città richiamando tanti nuovi clienti. Al commercio del cen-tro storico si sono aperte nuove opportunità: chi le sa sfruttare e si approccia con realismo alla concorrenza in aumento non ha bisogno di temere l’apertura di un megastore in centro città.

“Nuovi clienti per il centro storico”

Peter zelGer, presidente dell’associazione

“Innsbruck Innenstadt”

LA rEALIZZAZIONE DEL “Kaufhaus

il “Kaufhaus tyrol” a innsbruck è centro di attrazione

i top 10 di frequenza nel 2013 (Valori ott. 2013, lun.-sab. ore 8 fino 19)

335.800

211.200

183.200

82.900

92.800

125.900

93.500

207.500

69.600

Wien

Innsbruck + Linz

Graz

Salzburg

Klagenfurt

Leoben

Villach

Krems

St. Pölten

Wien

Innsbruck

Graz

Salzburg

Klagenfurt

Leoben

St. Pölten

Villach

KremsLinz

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Il centro di Bolzano ha veramente bisogno di un centro commerciale? Se sì, di quali dimensioni? Se ne discute ormai da anni, ma oggi una risposta ufficiale c’è: per dare al commercio una possibilità di sviluppo sostenibile, il centro ha bisogno di nuove, ampie superfici di vendita. È emerso da risultati di uno studio commissionato dal Comune di Bolzano al noto istituto GMA di Ludwigsburg.

autocorriere? Nello studio condotto su in-carico dell’assessore comunale alle attività economiche Klaus Ladinser, il GMA è arri-vato alla seguente conclusione: ebbene sì! Bolzano ha bisogno di un centro commer-ciale con una superficie di vendita di circa 30.000 m2. Un’estensione sufficiente per ospitare i brand di calibro internazionale e sviluppare quel carattere e quella forza di attrazione di cui Bolzano ha bisogno per imporsi come meta dello shopping e com-petere con Innsbruck e Verona.Per il gruppo SIGNA i risultati dello studio rappresentano un’ulteriore conferma. “SIGNA vanta una vasta esperienza nel settore dello sviluppo di centri commer-ciali in contesti urbani in Germania e Au-

Quello degli spazi commercia-li di Bolzano è un tema sempre attuale. Dal Mebo-Center ai

vari progetti per la realizzazione di altri centri commerciali a quello attuale per il “Kaufhaus Bozen”. Periodicamente la discussione si infiamma: i commercianti storici di via Portici e l’unione commercio turismo e servizi Alto Adige paventano la morte dei piccoli negozi. Il Comune di Bolzano ha voluto (e dovuto) approfondire la cosa anche perché il Grup-po SIGNA di Innsbruck è in attesa di una risposta in merito alla sua proposta di pro-getto. La questione di fondo è la seguente: quanta superficie commerciale può essere realizzata sull’areale della stazione delle

“Un nuovo splendore per Bolzano”

Studio GMA Sì a 30.000 m2

Via Garibaldi, stazione degli autobus o addirittura i portici (sopra): molte volte Bolzano non si presenta in uno stato ottimale.

Page 9: Bolzano Domani - Edizione di Maggio

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klaus ladInser Vice-Sindaco di Bolzano e Assessore al Commercio

“Un nuovo splendore per Bolzano”

stria e gestisce il Kaufhaus Tyrol, un mega-store di grande successo situato nel cuore di Innsbruck” spiega Heinz Peter Hager, commercialista e consulente del gruppo a Bolzano. Attualmente la città non è in grado di imporsi come destinazione per lo shopping né nel contesto regionale, né in quello transfrontaliero. “Ciò significa che vi è un enorme potenziale da sfruttare” continua Hager.In particolare va sottolineato l’approccio adottato da GMA: lo studio mette in evi-denza con grande chiarezza la professio-nalità e la serietà del lavoro svolto. “La città di Bolzano è stata analizzata in un’ottica globale considerando anche le superfi-ci commerciali delle zone produttive e distinguendo tra superfici all’ingrosso e superfici al dettaglio. Inoltre è stata svolta un’analisi precisa anche in riferimento agli

afflussi e ai deflussi di potere d’acquisto. Questo è un tratto caratteristico di tutti gli studi comparativi moderni” precisa Hager.A Bolzano, e in particolare nel centro sto-rico, mancano spazi commerciali di una certa estensione. Attualmente sarebbe impossibile procedere a un’integrazione perché le possibilità di sviluppo risultano limitate a causa della struttura storica e ur-banistica del centro. Bisogna inoltre consi-derare che al di là delle dimensioni è im-portante sviluppare progetti commerciali innovativi, non ancora presenti a Bolzano. “Su questo punto l’analisi contenuta nello studio coincide con gli esiti dei rilevamenti effettuati da noi. Infatti il nostro obiettivo non è aggiungere qualcosa che già esiste, ma creare una nuova offerta che possa stimolare la concorrenza e contempora-neamente fungere da attrattiva per nuovi clienti stimolandoli a visitare Bolzano” aggiunge Hager.

“OFFErTE NUOVE AL POSTO DELLE SOLITE COSE” Heinz Peter Hager

“Bolzano deve sfruttare le opportunità che le si presentano. La cosa più grave che potrebbe accadere alla città sia commer-cialmente che in termini di spazio vitale, sarebbe la comparsa di ulteriori strutture commerciali in periferia o nelle aree cir-costanti. L’evoluzione di questi ultimi anni in queste zone è andata a scapito delle strutture commerciali del centro storico di Bolzano” rileva Hager.“Intendiamo rafforzare Bolzano come piattaforma economica vivacizzando i set-tori del commercio e del turismo, creando nuovi posti di lavoro e una nuova offerta rivolta ai consumatori che si distingua per la sua varietà”.

Studio GMA Sì a 30.000 m2

“qUESTO STUDIO CI POrTA UNA BUONA VISIONE SULLE POSSIBILIà DI SVILUPPO DELLA CITTà.”

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Il Kaufhaus Bolzano: un valore aggiunto per tante persone!

Bolzano La città deve decidere

In questi sei mesi centinaia di altoatesini hanno perso il lavoro. Hoppe, Memc, Fre-ner Reifer, Rubner Holzbau, ZH sono solo

alcune delle grandi aziende costrette a licen-ziare o a chiudere i battenti. E molti posti di lavoro sono andati persi anche in tante piccole e medie imprese, soprattutto nell’edilizia.L’apertura del “Kaufhaus Bolzano” creerebbe automaticamente nuovi posti di lavoro dura-turi, almeno un migliaio fra negozi, albergo e

ristoranti. La fase di costruzione che dovreb-be durare all’incirca tre anni, garantirebbe la creazione di centinaia di posti di lavoro oltre a quelli legati a manutenzione, riparazioni e rimaneggiamenti.I vantaggi ci saranno anche per i consumatori locali: avere nuovi negozi a Bolzano significa avere più scelta a prezzi competitivi. Tutti vantaggi che non avremo finché il Comu-ne non prenderà una decisione.

Sono trascorsi sei mesi da quando rené Benko ha inoltrato all’amministrazione comunale il suo progetto per la realizzazione del centro commerciale “Kaufhaus Bolzano”. Per legge, dopo 30 giorni il Comune avrebbe dovuto lanciare il relativo bando di concorso, bando che a tutt’oggi non è ancora stato pubblicato.

piazza erbe e i suoi problemi: un simbolo per tutto il centro storicoLa vista futura da piazza Walther

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claudIo corraratI

Presidente della Confederazione Nazionale dell’Artigianato CNA

Stiamo vivendo una fase di pro-fonda crisi. A Bolzano da anni tutto è blocca-

to, molti progetti nemmeno partono. Nel capoluogo 3.000 aziende appartenenti al set-tore dell’edilizia e delle forni-ture sono in ginocchio e negli ultimi anni sono andati persi migliaia di posti di lavoro. La realizzazione di un progetto della portata del “Kaufhaus Bolzano” darebbe a queste aziende una sferzata di ener-gia creando centinaia di nuovi posti di lavoro. Come cittadino e imprenditore mi aspetto che il Comune faccia la sua scelta e prenda una decisione. E che lo faccia in tempi brevi.

Gert lanz

Presidente dell’Associazone provincia dell’artigianato APA

L’iniziativa pri-vata è indispen-sabile. Viviamo un’epoca di in-certezza quindi

abbiamo urgente bisogno di persone che abbiano delle idee e delle visioni. Il progetto esi-ste, bisogna fare delle valuta-zioni e prendere una decisione. Un progetto come questo è un segnale forte anche per altre

strutture, porta movimento e dinamismo sul mercato. Che cosa vogliamo e di che cosa ab-biamo bisogno per far cresce-re la città? L’amministrazione deve pensarci. E deve lasciare all’investitore sufficiente mar-gine di manovra.

elmar Pardeller

impiegato e imprenditore (chiosco dei würstel, via Museo)

I l progetto “Kaufhaus Bol-zano” porta brio nella vita del centro storico,

è una ventata di aria fresca. A Bolzano si possono fare tante, tantissime cose. Più gente arri-va in centro, meglio è per tutti!

mauro basso

Norma Parrucchieri

È un progetto che ha un senso e quindi ha un fu-turo. Offrirà tante occasioni per tutti.

evI seebacher cazzanellI

Commerciante

È giunto il mo-mento di cam-biare le cose in città. Per dare una nuova qua-

lità a Bolzano ci vogliono pro-getti come il “Kaufhaus Bolza-no”.

“Parliamo di progetti importanti in un’area strategica di Bolzano.”Il Comune di Bolzano deve assumersi le proprie responsa-bilità e quindi decidere! Parliamo di progetti importanti in un’area strategica di Bolzano. Non si tratta infatti di fare il tifo per l’una o per l’altra proposta. Il Comune deve decide-re, presto e bene, che tipo di sviluppo vuole dare a quella zona, ed evitare altri errori come quelli già commessi in via Alto Adige. Per quanto riguarda il progetto presentato da Chipperfield, la cosa per me più interessante è la pro-posta di canalizzazione di diverse strade in questa zona mediante un tunnel. Già negli anni 90 il Comune aveva ipotizzato analoghi progetti, ma già a suo tempo manca-vano le risorse.

tonI seraFInI

Segretario Generale UIL-SGK, ex Assessore all’Urbanistica, Bolzano

Bolzano La città deve decidere

un insieme nuovo ed armonico

Page 12: Bolzano Domani - Edizione di Maggio

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1. valorizzare bolzano come piatta-forma commercialeIl giusto mix è importante: una città commercialmente vivace a livello sovra-regionale ha bisogno di negozi grandi e negozi piccoli, come previsto dal proget-to “Kaufhaus Bolzano”. Affinchè il nuovo quartiere sia un quartiere vissuto sia di giorno che di notte, il progetto prevede su-perfici commerciali solo per il 50% dell’e-stensione; la restante superficie ospiterà appartamenti, un hotel, attività gastrono-miche e uffici.

2. viabilità / stazione delle autocorriereIl centro di Bolzano necessita urgente-mente di una viabilità nuova e moderna, in particolare nell’area compresa fra pon-te Loreto e piazza Stazione. Il „Kaufhaus Bolzano“ ha la soluzione: gallerie sotter-ranee convoglieranno il traffico veicolare in ambiente ipogeo. I percorsi in super-ficie saranno riservati a pedoni e ciclisti. I collegamenti con la stazione ferroviaria saranno garantiti.

3. spazio per i cittadini / aree verdiOggi il quartiere tra la stazione delle auto-corriere e quella ferroviaria non offre uno spazio pubblico fruibile dalla popolazione. In particolare gli edifici lungo via Garibal-di, ma anche il parco della Stazione (dove fino alla seconda Guerra Mondiale sor-geva il teatro), versa in stato di completo degrado e non viene vissuto dai cittadini. Il “Kaufhaus Bolzano” rivaluta le aree verdi esistenti ridistribuendole e creandone di nuove.

4. Prospettive per il commercioChi gestisce un’attività commerciale nel centro storico di Bolzano o intende avviar-ne una non ha molto margine di azione: nei palazzi soggetti a tutela storico-arti-stica è difficile prevedere ampliamenti.

10 buone ragioni per dire di sì al “Kaufhaus Bolzano”

Il “Kaufhaus Bolzano” offre lo spazio ne-cessario per nuove attività che creano nuo-vi posti di lavoro.

5. oltre 1.000 nuovi posti di lavoro sicuriRealizzare un nuovo quartiere significa creare nuove opportunità occupazionali: nella fase della costruzione nasceranno centinaia di posti di lavoro nel settore dell’edilizia (attualmente in sofferenza). Successivamente si aggiungeranno quelli relativi alla manutenzione. Altri 1.000 ad-detti si aggiungeranno per far fronte alle esigenze di negozi, ristoranti, hotel, uffici, servizi e forniture.

6. un investimento privato alimenta le casse pubblicheSe finora è stata una cosa insolita, anche per l’Alto Adige sarà il futuro: i grandi progetti (inclusi viabilità e infrastrutture pubbliche) dovranno necessariamente essere finanziate dai privati. Il “Kaufhaus Bolzano” è un investimento privato di oltre 200 milioni di euro che vanno a confluire nella gestione economica locale e nelle casse pubbliche (tasse, IVA e imposte su-gli immobili).

7. abbattere i vecchi monopoliPer anni il settore del commercio bolzani-no è stato caratterizzato dalla presenza in-cisiva di un’imprenditoria che escludeva la concorrenza e ostacolava il nuovo: a sca-pito dei consumatori! Un monopolio che decideva sull’offerta e sui prezzi. I nuovi arrivati non avevano accesso alle location più prestigiose del centro. Il “Kaufhaus

Bolzano“ offre una valvola di sfogo e un modo per cambiare le cose.

8. nuovi spazi per i cittadiniBolzano ha un grande potenziale di svilup-po. In molti frangenti questi ultimi decen-ni sono stati caratterizzati dall’immobili-smo. La città ha bisogno di infrastrutture anche a servizio del pubblico come previ-sto dal progetto “Kaufhaus Bolzano”: sale conferenze, spazi per le manifestazioni, per la cultura giovanile, per le strutture pubbliche.

9. bolzano può offrire più del mercatino di nataleIl Mercatino di Natale è un’iniziativa com-merciale che dà visibilità alla città fuori provincia e garantisce ai commercianti introiti consistenti. La città investe molto in termini di denaro e di energia per pub-blicizzare l’iniziativa. Quello di cui Bolza-no ha bisogno è una collocazione duratura e costante sul mercato come destinazione turistica e commerciale. Anche questo è previsto dal progetto “Kaufhaus Bolzano”.

10. euroregione tiroloDa decenni decine di migliaia di bolzani-ni si recano a Innsbruck soprattutto per fare shopping. Questo sposta il potere di acquisto fuori dall’Alto Adige (senza ritor-no). È interessante il fatto che sia il gruppo SIGNA di Innsbruck a portare avanti l’idea del “Kaufhaus Bolzano”: il know-how in materia di shopping arriva proprio dal luogo nel quale da anni gli altoatesini si recano per fare acquisti.

in totale sorgeranno più aree verdi

COLOFONE bolzano domanI n. 2/2014, anno 1, periodicità trimestrale. Editore e proprietario: KHB srl, via Museo 1, Bolzano. Iscrizione: Tribunale di Bolzano il 10.01.2014, n. reg. 2/2014. Direttore responsabile: Michael Mühlberger. Fotografie © SIGNA Ibk, © Seehauserfoto. Concetto/layout/redazione: succus. Comunicazione srl. Stampa DigiPrint, stampato il 20.05.2014