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34 BREVI CENNI STORICI SULLA PARROCCHIA E SULLA CHIESA Gli inizi “Eravamo prima solo poche case qui a Davoli Marina. Si veniva, si lavorava e poi si ritornava al paese.” Quei pochi che abitavano qui, andavano a messa a Soverato dai Salesiani o partecipavano alla messa in una delle tante cappelle private, sparse nel territorio della Marina: S. Ippolito, Gallo, S.Tecla, Ravaschiera e soprattutto al Magno, che era la chiesa principale, che passò poi nelle mani di chi aveva la cura pastorale della Marina. In occasione di novene e di feste, ma anche di domenica molti, salivano a Davoli Centro, alzandosi presto e facendo tanto cammino. Con il tempo l’Arciprete Bellarmino Ruggero (vedi foto) mise a disposizione uno stanzone, che funzionava da chiesa e qui si celebrava la messa ogni domenica. Tale edificio si trovava in via Certosa, proprio là dove la strada curva per la piazzetta. Sotto una croce di legno stavano appese due campane, che richiama- vano con i loro rintocchi i contadini della Marina alla celebrazione della messa. “Scimus nostri officii curam esse animarun saluti” con questa bella frase latina - si esprime la verità che la salvezza delle anime è la motivazione fondamentale di ogni opera pastorale. Così inizia il decreto di erezione della parrocchia “S. Roberto Bellarmino” di Davoli. La necessità della parrocchia viene motivata “propter percrescentium fidelium numerum, qui frequentes rurales domus aedificant...” (per il numero crescente di fedeli che costruiscono diverse, vicine case rurali) e perchè -continua il decreto- si è vicini a Soverato, dove c’è un fiorente mercato ed inoltre si menziona l’utilità della vicinanza

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BREVI CENNI STORICISULLA PARROCCHIAE SULLA CHIESA

Gli inizi“Eravamo prima solo poche casequi a Davoli Marina. Si veniva, silavorava e poi si ritornava al paese.”Quei pochi che abitavano qui,andavano a messa a Soverato daiSalesiani o partecipavano alla messain una delle tante cappelle private,sparse nel territorio della Marina:S. Ippolito, Gallo, S. Tecla, Ravaschierae soprattutto al Magno, che era lachiesa principale, che passò poi nellemani di chi aveva la cura pastoraledella Marina. In occasione di novenee di feste, ma anche di domenicamolti, salivano a Davoli Centro,alzandosi presto e facendo tantocammino. Con il tempo l’ArcipreteBellarmino Ruggero (vedi foto)mise a disposizione uno stanzone,che funzionava da chiesa e qui sicelebrava la messa ogni domenica.Tale edificio si trovava in via Certosa,proprio là dove la strada curva per lapiazzetta.Sotto una croce di legno stavanoappese due campane, che richiama-vano con i loro rintocchi i contadinidella Marina alla celebrazione dellamessa.

“Scimus nostri officii curam esseanimarun saluti” con questa bellafrase latina - si esprime la veritàche la salvezza delle anime è lamotivazione fondamentale di ogniopera pastorale. Così inizia ildecreto di erezione della parrocchia“S. Roberto Bellarmino” di Davoli.La necessità della parrocchia vienemotivata “propter percrescentiumfidelium numerum, qui frequentesrurales domus aedificant...” (per ilnumero crescente di fedeli checostruiscono diverse, vicine caserurali) e perchè -continua il decreto-si è vicini a Soverato, dove c’è unfiorente mercato ed inoltre simenziona l’utilità della vicinanza

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della strada ferrata. Per potersostentare la Parrocchia né i contadi-ni né i signori hanno messo insiemeil patrimonio necessario. Grazieall’interessamento del sacerdoteBellarmino Ruggero, arciprete delterritorio di Davoli, si è potuto creareun beneficio per poter erigere laparrocchia, avendo egli disposto conatto notarile del 17 Dicembre 1948,presso il notaio Principe in Catanzaro,di dare oltre alla chiesa e allacasa canonica del Magno (oggipurtroppo diroccate ed in pessimecondizioni) anche i due fondi rusticidenominati “Magno” e “Chiusi” diare 200, valutati con perizia giurata alire 650.000 dal Geometra DomenicoParavati in Satriano.

Decreto d’erezione

Il 1° gennaio 1949 entra in vigore ildecreto vescovile di erezione della

parrocchia che ha una superficie dicirca 3 Kmq, e viene delimitata aoccidente, per linea retta, da S. Blasioa Grappidà, a Sud dal comune diS. Sostene, a oriente dal mare Ionioed a settentrione dal territorio diSatriano. ll Presidente della RepubblicaEinaudi e il ministro degli interniScelba ne sottoscrivono il riconosci-mento statale in data 23 aprile 1950.Alla Corte dei Conti la parrocchiaviene registrata il 23 giugno 1950 allapagina 33 N.114. Il 16 gennaio 1949viene nominato come primo parrocoDon Luigi Ruggero. É commoventeleggere e sentire dell’impegno del gio-vane parroco per la nuova parrocchia.Non lascia niente d’intentato percostruire una fiorente comunità.

La chiesetta del 1952

Grazie alla generosità di Don ErnestoCatarisano fu dato alla parrocchia un

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suolo di 16 are in contrada Salicà.Con tanto entusiasmo e con lafattiva collaborazione della genteinizia la costruzione della chiesa cheviene benedetta il 29 marzo 1952 dalCan. Don Cherubino Raspa, delegatodal Vescovo di Squillace. Non c’èancora il campanile. Le due piccolecampane di via Certosa vengonofatte tintennare su cavalletti di legno.ll 1958 viene inoltrato alla curia ilprogetto per la costruzione di un

per visita medica, servizi igienicisanitari, locali per lavanderia, carboni-le e deposito a piano terra, abitazioneper personale al primo piano. L’arrivodi una piccola comunità di suorecostituisce un ulteriore punto diriferimento per tutta la comunitàparrocchiale. Attività catechistiche,teatrali, liturgiche... molto vieneintrapreso per la crescente popolazio-ne di Marina di Davoli. Sotto la guidadi Don Luigi, a livello diocesano iragazzi di Davoli Marina, nel 1970vincono il 1° premio con gagliardettoe croce d’oro nelle gare di catechi-smo. Per circa 25 anni l’asilo e i suoilocali sono a servizio di tutta lacomunità.

Diversi progettiLa Marina cresce; nel boom ediliziodegli anni 70 ognuno cerca di costrui-re quello che può. Un gruppo diimprenditori -si dice 70- si mettonoinsieme e costituiscono un comitatoper l’ampliamento della chiesaparrocchiale.L’unica testimonianza scritta diquesto tempo è un primo progettod’ampliamento della chiesa ed unsecondo che prevedeva l’abbattimen-to dei locali dell’asilo e la costruzionedi nuove strutture per la chiesa.Tutti e due i progetti erano statiredatti dall’ufficio dallo studiotecnico dell’Ing. Procopio. E’ difficile

campanile, che non verrà maiterminato così come previsto. Unaltro progetto viene messo in campoil 1961: l’asilo infantile, dato poi ingestione alla parrocchia.L’edificio consta dei seguenti ele-menti: 3 aule, refettorio con cucinaannessa, locali per direzione, locale

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dedurre per quali motivi non si èrealizzato nulla. Si era perso lo slan-cio di un tempo. Per di più le suorelasciano la fiorente comunità diDavoli Marina. L’asilo versa in uncompleto stato d’abbandono. Il 1987si è presa l’infelice decisione diconsegnare i locali dell’asilo, cheancora rendevano un buon servizioalla comunità per la scuola dicatechismo, al comune di Davoli, cheaveva fatto richiesta al Vescovo perpoter alloggiare provvisoriamenteuna famiglia nomade, che ancoraoggi vi risiede con tutta la suastirpe. Sono passati tanti anni ed ilproblema è ancora irrisolto, privandola comunità di preziosi spazi per ibambini. Il 1989 il parroco Don Luigidava le sue dimissioni.

Il nuovo parrocoIl 3 febbraio 1990 prendeva possessodella parrocchia il nuovo parrocoDon Gregorio Montillo, originario diMontepaone, ma vissuto per 22 anniin Svizzera.

Era necessario trovare spazi pergiovani ed adulti e riprendere ildiscorso della costruzione dellachiesa. Dopo diversi approcci e iltravagliato vaglio delle possibilità cisi accorge che i tempi con cui sideve agire sono lunghi. Bisogna pro-gettare a breve e a lunga scadenza.Si dà una superficiale ristrutturazionealla chiesa, perchè non vi piovessedentro.Si studiano le possibilità per lacostruzione della nuova chiesa, si

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prendono i vecchi progetti, si fannodelle modifiche. Ma la nuovasituazione che si era venuta a crearecon l’abolizione della Cassa delMezzogiorno rende impossibile, abreve termine una realizzazione dellachiesa là dove sorge la vecchia. Èancora oggi irrisolto il titolo diproprietà dell’asilo tra Regione edIstituto Diocesano del Clero a cuil’asilo oggi “appartiene”.

Alla ricercadi un suoloSi rendeva così necessaria la ricercaalternativa di un suolo per l’edifica-zione della chiesa. Sono statevagliate diverse varianti come per

esempio sotto ferrovia, sotto la 106,ai piedi del Felluso. Ma tutte si sonorivelate al momento non idonee perdiverse e lunghe motivazioni. Dopoalcuni incontri con l’Amministrazionecomunale del tempo ci si è decisi perl’attuale soluzione avendo il comunetrovato 1599 mq di terreno e acqui-standone la parrocchia altri 1000 mq.La posizione era centrale, la zona eragià in gran parte urbanizzatae soprattutto vicina alla vecchiachiesa e all’asilo, che ristrutturatiin un secondo tempo, avrebberoofferto, la possibilità alla parrocchia diavere delle strutture polifunzionanti.

La nuova chiesaIn data 29.6.1993 il ConsiglioComunale di Davoli delibera lacessione del diritto di superficiedell’area di mq. 1599 alla parrocchia,realizzata poi con atto notalile del

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28.12.1993. Attraverso i contattipersonali del parroco si rinnovano ilegami con l’architetto Benito Davi,Zurigo che aveva costruito la chiesaparrocchiale di Rueschlikon doveDon Gregorio Montillo risiedevaprima di venire a Davoli.L’Architetto Davi s’era formato aZurigo ed a Parigi. Aveva collaboratoanche nell’equipe che aveva realizzatola grande chiesa sotterranea diLourdes ed il suo progetto era arrivatoterzo nel concorso per la costruzione diun Santuario in onore della Madonnadelle lacrime in Siracusa. In Svizzera hacostruito diverse chiese tra cui la gran-de cripta del piu importante santua-rio mariano svizzero: Einsiedeln. Lostudio tecnico del Dott. Ing. VincenzoProcopio, Torino, ne elabora ilprogetto definitivo, e ne assume ladirezione dei lavori. Ringraziamo idue tecnici che hanno svolto il lorolavoro completamente gratis.La Commissione Diocesana d’ArteSacra dava via libera al progetto. In

data 6/3/1995 il sindaco pro temporedi Davoli, concedeva la licenzaedilizia. Nel maggio dello stessoanno dopo aver apportato lievimodifiche al progetto la ConferenzaEpiscopale Italiana stanzia la sommadi un miliardo e cinquanta milioniper la sua realizzazione.All’inizio di Settembre 1995 ladiocesi -attraverso l’Ufficio TecnicoDiocesano- invita alcune ditte a par-tecipare all’appalto della costruenda

L’arch. Benito Davi e l’ing. dott. Vincenzo Procopio

L’ing. Martucci, S.E. Mons. A. Cantisani, il geom. Gioffré, l’ing. Gatto e il padre, ing. Procopio, l’ing. Tito Arno.

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chiesa. Vi partecipano 11 delle ditteinvitate, tra cui 7 di Davoli.L’appalto è stato vinto dalla dittaGatto di Catanzaro.

Posa Prima PietraIl 24 Settembre 1995 viene posta laprima pietra con la partecipazionegrande del popolo. Nel plico si allegauna pergamena con il seguente testo:

Grande generosità

Già dal 1990 il parroco aprivaun conto in banca a favore dellacostruzione della chiesa ed ogni terzadomenica se ne raccoglie per talescopo l’offerta durante la messa.Diverse azioni, accorati appelli, econcrete iniziative, in cui sonomolti ad essere impegnati, aiutano amettere insieme la somma che nelleprevisioni di bilancio si prevedeva acarico della comunità. Grande èanche la generosità degli svizzeri,cattolici e protestanti, che invianocospicue offerte. Un grazie di cuoreva a tutti i benefattori dall’ltalia edall’estero.

D. O. M.NELLA UBERTOSA DAVOLI MARINA

TERRA Dl GENTE TENACEE LABORIOSA

DURANTE IL PONTIFICATODl GIOVANNI PAOLO II

IL 24 SETTEMBRE 1995 NELLADOMENICA SUCCESSIVAALLA PROMULGAZIONE

DEL PRIMO SINODO DIOCESANOMONS. ANTONIO CANTISANI

ARCIVESCOVODl CATANZARO-SQUILLACE

BENEDICEVAE COLLOCAVA LA PRIMA PIETRA

DELLA NUOVA CHIESA PARROCCHIALE DEDICATA

A S. ROBERTO BELLARMINOPRESENTI CLERO AUTORITÀ

TECNICI E FEDELIAUSPICANDO CHE QUI

IL POPOLO Dl DI0 IN CAMMINODIVENTI SEMPRE PIU`CHIESA Dl PIETRE VIVE

Il 5 Dicembre 1995 iniziano i lavori.

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La dedicazioneNonostante diverse difficoltà laditta Gatto procede con ammirevoleorganizzazione e costanza nella rea-lizzazione della costruzione. Intantola Fonderia Marinelli di Agnone, lapiù vecchia d’Europa fornisce le trecampane della chiesa, regalate damagnanimi benefattori, tra cui laditta Gatto, che offre inoltre tutti gliotto lampadari della chiesa. Congenerosità si risponde all’appello delparroco per una parte dell’ammobilia-mento della chiesa. Il 2 Febbraio 1997Sua Eccellenza Mons. AntonioCantisani officia l’affollatissimacerimonia della dedicazione dellachiesa S. Roberto Bellarmino inDavoli Marina con la partecipazionedi numerosi sacerdoti, autorità civili emilitari. Così la parrocchia può prepa-rarsi con gioia al Giubileo del 2000.

La Chiesadi pietre vive

La costruzione della Chiesa di matto-ni fin dal primo momento diventasegno e monito del più impegnativolavoro della costruzione della chiesadi pietre vive che è la comunità cri-stiana. Con entusiasmo e motivazio-ne si cerca prima di tutto di riparare

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il tetto della chiesetta, perché dentropiove a dirotto. Così pure si trova unluogo d’incontro per la comunità,dopo che i locali dell’asilo accantoalla chiesa erano stati consegnati -certo in buona fede .- ma noncon sguardo lungimirante, ad unafamiglia di quasi nomadi.

Si costituisce un Comitato parroc-chiale che affianca con dedizione edimpegno il parroco nel lavoro. Unfolto gruppo di coadiutrici si prendecura delle pulizie della chiesa e dellapreparazione di un “ambiente liturgi-co” nella piazza del paese per potercelebrare le feste ed i sacramenti dellaPrima Comunione e della Cresima.Il parroco va alla ricerca di un gruppodi catechisti per i tanti bambini dellanostra parrocchia. Dopo diversiapprocci riesce ad ottenere i localidella scuola elementare per la Scuolaparrocchiale di Catechismo e nelsettembre del 1990 si ripartenuovamente con il catechismo intutte le classi.

Si ristruttura una vecchia casa patro-nale che servirà per diverso tempocome casa incontro nella zonaFazzino. Qui i ragazzi cominciano atrovarsi, a lavorare sotto la guida delGruppo di Volontariato Vincenzianoche si era formato nel 1989.

La festa della Prima Comunione in piazza.

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Provvidenziale è stata la fondazionedel gruppo giovanile “Progetto 90”,che dà diversi impulsi alla giovanecomunità. Seguono poi la formazionedella Corale S. Roberto Bellarminonel 1991, l’Azione Cattolica ragazzi.Nell’estate del ’91 esce per la primavolta un giornale parrocchiale daltitolo “L’Orizzonte” (tiratura di ca.1500 copie) che viene distribuitogratis a tutte le famiglie con lo scopodi informare e di coinvolgere anche ilontani.Durante l’estate viene introdotta lacelebrazione della santa messa neivillaggi turistici Costa Verde e laLampara e l’amata festa dell’Incontro,appuntamento importante per laconvivenza tra residenti, turisti edemigrati. Indimenticabili gli incontricon diversi gruppi provenienti dallaSvizzera.Con scrupolosità vengono preparatele Missioni popolari, tenute dai PadriOblati di Maria Immacolata, con visita

a tutte le famiglie, la formazione didiversi centri d’ascolto. Ci saranno poialtri cinque ritorni di missione neglianni seguenti. Tutta la comunità neviene coinvolta.Con intensità e costanza viene offertadal parroco una formazione biblicabasilare e poi anno per anno si studia-no insieme diversi libri della Bibbia.S’iniziano una serie di concerti, chesono diventati ormai amati tradizio-nali appuntamenti, Una collaborazio-ne preziosa viene offerta dalle ragaz-ze del gruppo canto, che animano lemesse domenicali. Dopo l’inaugura-zione della chiesa e delle struttureannesse, nelle sale San Francesco eSan Bruno si offrono possibilità perincontri di formazione, e di convivia-lità. Davoli Marina diventa puntod’incontro di molte attività foraniali:ritiri di sacerdoti, incontri di forma-zione degli operatori pastorali,Scuola della Parola, i corsi di prepara-zione al matrimonio, ecc...

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La comunità parrocchiale intantodopo il sinodo diocesano si arricchi-sce del Consiglio pastorale parroc-chiale che segue il già esistenteConsiglio parrocchiale per gli affarieconomici, la Caritas parrocchiale edil non appariscente, ma sostanziosogruppo degli Amici del Santissimo edella Beata Maria Vergine.Indimenticabile rimane il passaggiodella croce delle Giornate Mondialidella Gioventù e della Croce diSan Damiano. La comunità si senteimpegnata a livello sociale e caritati-vo, con aiuto fattivo ai bisogni all’in-terno ed all’esterno della parrocchiastessa. Insieme alla scuola vengonorealizzati diversi progetti. La Caritasdiocesana apre a Davoli Marina uncentro di accoglienza per gli immi-grati: il Centro Abram.

Nel 1999 vengono celebrati i 50 annidella fondazione della parrocchiacon una missione popolare, conmostra fotografica e solenni celebra-zioni, tra cui il 25° anniversario diordinazione sacerdotale del parrocoDon Gregorio Montillo.

Il nuovo vescovoCon gioia viene accolto in parrocchiaper la S. Cresima e per la festa patro-nale nel 2003 il nuovo Arcivescovodella Diocesi di Catanzaro-SquillaceS.E. Mons. Antonio Ciliberti,che incontra a Davoli Marina iragazzi delle scuole per la festadel Santo Natale. Il 4 febbraio 2007l’Arcivescovo celebra la Santa Messaper il decennale della chiesa.

S. E. Mons. Ciliberti, alla sua destra il dott. Alcaro, dietro il Sindaco ing. Femia, a sinistra il preside Nicola Seminaroti,Don Gregorio, Don Salvatore Tropiano, rag. Raffaele Coloierà, Don Pasquale Gentile, prof.ssa Italia, Don Peppino Russo.

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Nell’anno giubilare 2000, grazieall’iniziativa di alcuni volenterosifedeli del quartiere S. Tecla e MesserJanni, all’impegno del parroco DonGregorio Montillo e alla generosità dimolti fedeli, viene completamenterestaurata la graziosa chiesetta diS. Tecla, le cui origini secondo il Tucci(1845) risalgono al 1500 quando intante parti della Calabria vigevaancora il rito greco-bizantino. La chie-setta è caratterizzata dalle sue formearmoniose e decorata da due suggesti-ve bifore. L’oblò sull’altare riproduceil logo del giubileo del 2000. Lachiesetta è stata solennementeriaperta al culto il 10 agosto 2001 daS. E. Mons. Antonio Cantisani.

Im Jubilaeumjahr 2000 wurde dasKirchlein, das der Hl. Tekla gewidmetist, total renoviert.Der Lokalhistoriker Tucci (1845)schreibt, dass das Kirchlein schon im15. Jahrhundert erwähnt wird. Mitihrer schönen und harmonischenStruktur und den zwei sehr hübschenBiforas macht das Kirchlein einensehr lieblichen Eindruck.Das ovale Fenster im Presbyteriumstellt das Logo des Jubiläums dar. DieKirche wurde am 10. August 2001neu eröffnet.

In the Jubilee year of 2000 thanks tothe initiative of a few faithful volun-teers in the suburb of Saint Tecla andMesser Janni who worked with thepriest Don Gregory Montillo plus the

La chiesettadi S. Tecla

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In ricordo della costruzione della Chiesa S. Roberto Bellarminosull’entrata viene apposta questa lapide:

generosity of many believers whocompleted and restored this gracefulchurch of Saint Tecla, of which hasorigins according to Tucci (1845) resi-des in 1500. This small church is cha-racteristic for its harmonious forms

with two interesting mulled windows.The oblos on the alter is a reproduc-tion of the logo of the Jubilee 2000.This gracious church has been solem-nly reopened to the Christian cult on10th August 2001.