Upload
edmonda-salvatore
View
232
Download
1
Embed Size (px)
Citation preview
Bruno Della Vedova [email protected]
Ing. Enrico Dazzan
Tutela degli Acquiferi per Uso Idro-potabile nella Regione FVG
RISULTATI DEL PROGETTO INTERREG “GAP-UK”Gestione Acquedotti e Protezione – Udine & Klagenfurt
WP4: Caratterizzazione e Salvaguardia Piana di S. Agnese
2/20
1. QUADRO NORMATIVO UE/ITA/FVG
Pressioni antropicheAumento domanda eRisorsa Acqua RISORSA A RISCHIO!!
TUTELA QUALITÀ E QUANTITÀ, GESTIONE
RISORSA ACQUA
Direttiva quadro sulle acque(2000/60/CE - 2006/118/CE)
OBIETTIVI: - qualità ambientale minima per corpi idrici significativi (2015) - strategie integrate per tutela e gestione della risorsa idrica nel lungo periodo
- coinvolgimento attivo stakeholders
• Caratterizzazione distretti idrografici• Analisi impatti antropici• Analisi economica degli utilizzi idrici• Definizione aree salvaguardia• Elaborazione piani monitoraggio quantitativo e qualitativo• Attuazione Politiche dei Prezzi (incentivi)• Informazione e coinvolgimento stakeholders
AZIONI REGIONI E AMM. LOCALI
INTERREG IV - PROGETTO “GAP-UK” – ITA-AUTWP4: SALVAGUARDIA E TUTELA DEGLI ACQUIFERI
3/20
2.1 CARATTERIZZAZIONE INTEGRATA RISORSA→ Miglior Modello Concettuale→ Simulazione processi flusso (Modello Numerico)→ Valutazione Vulnerabilità Intrinseca acquifero
2.2 VALUTAZIONE PRESSIONI ANTROPICHE E ANALISI DI RISCHIO→ Analisi Pericolosità del Territorio (CdP)→ Analisi Rischio sito-specifico di Contaminazione
2.3 MISURE DI RIDUZIONE DEL RISCHIO→ Prevenzione→ Protezione→ Sistemi di monitoraggio
2. WP4: LA PIANA DI S. AGNESE
Percorso metodologico e risultati (2000/60/CE e 2006/118/CE)
4/20
Udine
Nimis
Torre
Cornappo
2.1 CARATTERIZZAZIONE INTEGRATA DELLA RISORSA
La Piana di S. Agnese Inquadramento territoriale
Piana di S. Agnese
GeometrieProprietà fisiche e processi
3-5 m
K ≈ 10-3 m/s
VLmax≥8 m/d
Forzanti idrauliche • Freatico• Eterogeneo• Alte K e VL
• Geometrie complesse• Contorni vicini• Elevata variabilità forzanti
2.1 CARATTERIZZAZIONE INTEGRATA DELLA RISORSA
INPUT
OUTPUT
6/20
• Simulazioni di traiettorie: direzioni di flusso ed influenze dei pompaggi sul campo di moto
Conducibilità idraulica [K] 1,3 ÷ 5,3 ×10-3 m/sRendimento specifico [Sy] 0,18 – 0,22
Porosità efficace [ne] 0,16 – 0,24
• Proprietà dell’acquifero
Velocità lineari di flusso [VL] 5 ÷ 10 m/gVelocità lineari massime [VL] Fino a 18 m/g
Gradienti idraulici [i] 6,5 ÷ 8,5 ‰Andamento dei carichi idraulici / soggiacenze 2-5 m
• Caratteristiche del flusso a seconda della variabilità delle forzanti
MODELLO NUMERICO CALIBRATO E VALIDATO (parametri che influenzano la VULNERABILITÀ)
2.1 CARATTERIZZAZIONE : RISULTATI SPECIFICI
7/20
Il campo di moto 3-D (calibrato e validato – Visual ModFlow 2009.1)
2.1 CARATTERIZZAZIONE : RISULTATI SPECIFICI
8/20
• DRASTIC (sistema parametrico a punteggi e pesi USA - Aller et al., 1985)• EPIK (Svizzera - Dörfliger and Zwahlen 1998; Doerfliger N. et al. 1999)SINTACS R5 (sistema parametrico a punteggi e pesi, Italia – Civita De Maio, 2000)
(ISPRA, PRTA)
LA VULNERABILITÀ INTRINSECA
modello numerico →
bilancio idro./modello num. →
stratigrafie →
ERSA →
modello numerico →
modello numerico →
CTR →
2.1 CARATTERIZZAZIONE : RISULTATI SPECIFICI
9/20
Pericolosità (H = p × I)
• Uso del suolo e tendenze di sviluppo (PRGC)
• Individuazione Centri di Pericolo (CdP)
• Valutazione probabilità eventi ed intensità degli impatti antropici
2.2 PRESSIONE ANTROPICA E ANALISI DI RISCHIO
CdP Tipo di evento Livello eventoIntensità
dannoPericolosità(punteggio)
1 Depuratore Scarico acque reflue Probabile
(p=3)Media(I=2)
Media (H=6)
2Aree di servizio
Perdite, spandimenti, percolamenti
Poco probabile (p=2)
Grave (I=4)
Media(H=6)
3 Rete stradale Ribaltamento
automezziPoco probabile
(p=2)Gravissima
(I=5)Alta
(H=10)
4Zona
IndustrialeScarichi, spandimenti,
percolamentiProbabile
(p=3)Media (I=2)
Media(H=6)
5 Zone agricoleUso di fertilizzanti e
antiparassitariCerto (p=5)
Lieve(I=1-2)
Medio/alta(H=5-10)
10/20
500 m
Bassissima Bassa Media Alta Elevata Elevatissima
VULNERABILITÀ
PERICOLOSITÀ
A
B
CE
E
E
E
D
B
Metodo S.I.N.T.A.C.S. Release 5 (Civita,De Maio, 2000)
2.2 PRESSIONE E RISCHIO: RISULTATI SPECIFICI
RISCHIO = VULNERABILITÀ × PERICOLOSITÀ × VALORE
Confronto tra VULNERABILITÀ e PERICOLOSITÀ
11/20
RISCHIO DI CONTAMINAZIONE2.2 PRESSIONE E RISCHIO: RISULTATI SPECIFICI
Elevatissimo
Elevato
Alto
Medio
Basso
Bassissimo
Prese AMGA
Z.R. AMGA
Aree di servizio
12/20
Rischio sito-specifico connesso alle opere di presa A.M.G.A.2.2 PRESSIONE E RISCHIO: RISULTATI SPECIFICI
Magra Ricarica
Proprietà A.M.G.A.
ZR 200 mZR 200 m
Proprietà A.M.G.A.
CRITICITÀ• Portate elevate e brevi tempi di transito• CdP vicini a prese e Rischio elevato (R=V×I)• Zona di Rispetto non adeguata• Monitoraggio non adeguato
13/20
Magra Ricarica
Proprietà A.M.G.A.
Definizione della Zona di Rispetto
• Tempo di sicurezza (Criterio temporale 60 gg)• Proprietà idrogeologiche e campo di moto• Geometrie dell’acquifero• Posizione CdP
2.3 RIDUZIONE DEL RISCHIO: RISULTATI SPECIFICI
ZR 200mZR 200m
Proprietà A.M.G.A.
14/20
Magra Ricarica
Definizione della Zona di Rispetto2.3 RIDUZIONE DEL RISCHIO: RISULTATI SPECIFICI
Area a prevalentePREVENZION
Edistanze < 200mtempi < 2-3 gg
Area a prevalentePROTEZIONEdistanze > 200m
tempi > 10 gg
15/20
Magra Ricarica
Interventi specifici proposti
PREVENZIONE
PROTEZIONE
M1M4
M2M3
M1M4
M2M3
Rete di monitoraggio M1 – M2: piezometri da realizzare M3: punto di monitoraggio in Cornappo M4: piezometro già esistente
2.3 RIDUZIONE RISCHIO: RISULTATI SPECIFICI
• Limitazioni al traffico
• Coltivazioni a basso impatto (incentivi)
PREVENZIONE
PROTEZIONE
16/20
1a FASE DI MONITORAGGIO: SPERIMENTAZIONE
o Integrazione database chimico – fisico e quantitativo• Integrazione dati e produzione modello concettuale
• Caratterizzazione contaminanti potenziali e monitoraggio dei CdP
o Test ed analisi in laboratorio• Misure in laboratorio sulla variabilità dei parametri chimico – fisici da monitorare
• Misure di laboratorio sui campioni prelevati
o Test e analisi in campagna• Misure in continuo di indicatori chimico-fisici sonde multi-parametriche
• Confronto ed integrazione con le misure di laboratorio
17/20
Parametro Unità di misuraTemperatura °CConducibilità mS/cm
pH pH unitsEh (ORP: Oxidation Reduction Potential) NTU
O2 disciolto mg/l
Ione Ammonio (●) mg/l-NIone Nitrato (●) mg/l-NIone Cloruro (●) mg/lIone Solfato (●) mg/l
• Principali indicatori chimico-fisici di contaminazione della falda:
1a FASE DI MONITORAGGIO: SPERIMENTAZIONE
(●) da verificare in laboratorio
18/20
2a FASE DI MONITORAGGIO: A REGIME
Studio per la realizzazione di un SISTEMA DI ALLARME E DI GESTIONE DELLE EMERGENZE
• Analisi di potabilità in pozzo ed in piezometro
• Misure in continuo di indicatori chimico/fisici in piezometro sonde multiparametriche
19/20
1. FASE CONOSCITIVA• Caratterizzazione risorsa: modello idrogeologico (flusso e trasporto)• Bilanci di massa, variabilità e derivazioni sostenibili• Analisi di qualità della risorsa • Analisi impatti: vulnerabilità, pericolosità e rischio sito-specifico
2. FASE DI PIANIFICAZIONE (INTERVENTI SPECIFICI PER LA SALVAGUARDIA)• Prevenzione: divieti, vincoli e regolamentazioni• Protezione: definizione aree cattura dei pozzi, delimitazione aree
salvaguardia, posizionamento razionale derivazioni, monitoraggi e opere• Strategie di tutela: incentivi, sensibilizzazione, coinvolgimento stakeholders
3. FASE DI MONITORAGGIO PRELIMINARE DI START UP• Analisi, validazione, integrazione database chimico – fisico e quantitativo• Test ed analisi di laboratorio su alcuni contaminanti e relativi indicatori • Sperimentazione misure in campagna (sonde multiparametriche)
4. FASE DI MONITORAGGIO A REGIME sistema di allarme e gestione emergenze
5. INFORMAZIONE E DIFFUSIONE DELLA “BEST PRACTICE”
4 – CRITERI E LINEE GUIDA (ai sensi delle direttive 2000/60/CE e 2006/118/CE)
PROGETTO INTERREG “GAP-UK”Gestione Acquedotti e Protezione – Udine & Klagenfurt
Prof. Bruno Della Vedova (
Ing. Enrico Dazzan
Grazie per l’attenzione