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BULLISMO ? NO, GRAZIE ! All’interno l’inserto sul Cyberbullismo: A CHI NON E’ MAI SUCCESSO SEMBRA TANTO LONTANO....MA E’ INTORNO A NOI, OVUNQUE. TI ATTACCA QUANDO MENO TE LO ASPETTI. NON È UN ANIMALE O UNA PERSONA, E’ UNA FORMA DI VIOLENZA MOLTO PIÙ SUBDOLA E VIGLIACCA, FISICA E NON, ATTIVA O PASSIVA... MA LEGGETE ATTENTAMENTE IL TESTO CHE SEGUE E RIFLETTETE SUL SIGNIFICATO DI QUESTA TRISTE E PAUROSA PAROLA: CYBERBULLISMO PERIODICO DEL L ICEO MUSICALE CARDUCCI Anno 2 n°5 Maggio-Giugno 2016 EDITORIALE Cari lettori, eccoci all’ultimo numero di questo primo biennio: è dunque tempo di un piccolo bilancio. La nostra redazione è diventata sempre più in gamba e si è arricchita in quest’ultimo numero- di un prezioso redattore grafico: la prof. Agata Mirabella. E’ lei la (ir) responsabile della nuova e bella veste grafica del Canto di Orfeo. Ringraziamo anche il prof. Boccaccio per i suoi consigli e il tempo che ci ha dedicato. Lavorando nella redazione i ragazzi hanno sviluppato life skills quali la capacità di ricerca, valutazione, rielaborazione; hanno sostenuto il proprio punto di vista all’interno di una didattica costruttiva; individuato e risolto problemi e difficoltà organizzati- ve; hanno incrementato le loro capacità espressive di tipo verbale e non verbale. Il giornalismo scolastico è una realtà diffusa su tutto il territorio nazionale. Sono numerose le iniziative che ogni anno segnalano e premiano questa attività: è dunque opportuno che anche nella nostra scuola si prenda maggiore coscienza del valore educativo e formativo del giornalismo scolastico e che lo si sostenga maggiormente a tutti i livelli, anche tramite finanziamenti esterni o sponsorizzazioni. Per questo rivolgiamo un caloroso GRAZIE! a tutti coloro famiglie docenti personale ATA che hanno offerto il loro contributo acquistando il numero di Natale : abbiamo così potuto stampare il giornale in copisteria senza alcun contributo della scuola. Ma il nostro obiettivo è più ambizioso: arrivare al totale autofinanziamento. Nel frattempo, godetevi la lettura del 5° numero che, come vedete dal sommario, si arricchi- sce di nuovi contenuti, non necessaria- mente legati alla sfera musicale. O forse sì: e se il prossimo anno organizzassi- mo , tutti insieme, un concerto ispirato dal nostro slogan: BULLISMO? NO, GRAZIE! “ ? ALESSANDRA GHELARDINI

BULLISMO ? NO, GRAZIE

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Page 1: BULLISMO ? NO, GRAZIE

BULLISMO ? NO, GRAZIE !

All’interno l’inserto sul Cyberbullismo:

A CHI NON E’ MAI SUCCESSO SEMBRA TANTO LONTANO....MA

E’ INTORNO A NOI, OVUNQUE. TI ATTACCA QUANDO MENO

TE LO ASPETTI.

NON È UN ANIMALE O UNA PERSONA,

E’ UNA FORMA DI VIOLENZA MOLTO PIÙ SUBDOLA E VIGLIACCA,

FISICA E NON, ATTIVA O PASSIVA...

MA LEGGETE ATTENTAMENTE IL TESTO CHE

SEGUE E RIFLETTETE SUL

SIGNIFICATO DI QUESTA TRISTE E PAUROSA PAROLA:

CYBERBULLISMO

PERIODICO DEL LICEO MUSICALE CARDUCCI

Anno 2 n°5 Maggio-Giugno 2016

EDITORIALE

Cari lettori,

eccoci all’ultimo numero di questo

primo biennio: è dunque tempo di un

piccolo bilancio. La nostra redazione è

diventata sempre più in gamba e si è

arricchita – in quest’ultimo numero- di

un prezioso redattore grafico: la prof.

Agata Mirabella. E’ lei la (ir)

responsabile della nuova e bella veste

grafica del Canto di Orfeo. Ringraziamo

anche il prof. Boccaccio per i suoi

consigli e il tempo che ci ha dedicato.

Lavorando nella redazione i ragazzi

hanno sviluppato life skills quali la

capacità di ricerca, valutazione,

rielaborazione; hanno sostenuto

il proprio punto di vista all’interno di

una didattica costruttiva; individuato e

risolto problemi e difficoltà organizzati-

ve; hanno incrementato le loro capacità

espressive di tipo verbale e non verbale.

Il giornalismo scolastico è una realtà

diffusa su tutto il territorio nazionale.

Sono numerose le iniziative che ogni

anno segnalano e premiano questa

attività: è dunque opportuno che anche

nella nostra scuola si prenda maggiore

coscienza del valore educativo e

formativo del giornalismo scolastico e

che lo si sostenga maggiormente a tutti i

livelli, anche tramite finanziamenti

esterni o sponsorizzazioni. Per questo

rivolgiamo un caloroso GRAZIE! a

tutti coloro – famiglie docenti personale

ATA – che hanno offerto il loro

contributo acquistando il numero di

Natale : abbiamo così potuto stampare il

giornale in copisteria senza alcun

contributo della scuola. Ma il nostro

obiettivo è più ambizioso: arrivare al

totale autofinanziamento. Nel frattempo,

godetevi la lettura del 5° numero che,

come vedete dal sommario, si arricchi-

sce di nuovi contenuti, non necessaria-

mente legati alla sfera musicale. O forse

sì: e se il prossimo anno organizzassi-

mo , tutti insieme, un concerto ispirato

dal nostro slogan: “ BULLISMO? NO,

GRAZIE! “ ?

ALESSANDRA GHELARDINI

Page 2: BULLISMO ? NO, GRAZIE

SOMMARIO

Pagina 2

- Un anno pieno di esperienze;

Pagina 3

- Ennio Morricone e il suo ultimo

Oscar;

- Musici a Venezia;

Pagina 4

- Il museo degli strumenti

musicali antichi a Venezia;

Intervista a Marina Giusti;

Pagina 5-7

- Bullismo? No, Grazie! (inserto);

Pagina 7

- Ricerca sul Canto Gregoriano.

Un esempio di discipline

Trasversali;

Pagina 8

- Le Note del Cuore (Concerto

dell’orchestra del Liceo Carducci

a Vecchiano).

P A G I N A 2

UN ANNO PIENO DI ESPERIENZE

Anche quest'anno il liceo musicale ha partecipato a varie esperienze sia

in ambito musicale che non. Per questo numero abbiamo pensato,

in modo divertente, di riassumerle tutte così...

L'esperienza più divertente

che ora ci viene in mente

è il concerto con i texani,

da noi molto lontani,

tutti studenti

con tradizioni differenti

che suonano strumenti

dimostrando i loro talenti.

L'esperienza più interessante

proposta dalla nostra insegnante

è la lezione sul tango,

che suppongo,

si balli in tutto il mondo.

Provando a ballare

senza inciampare

abbiamo percepito

il ritmo smarrito

di questo ballo proibito.

L'esperienza più avventurosa

per noi sicuramente preziosa,

è la gita a Venezia

nella quale i professori

con i loro navigatori,

ci hanno fatto girare in tondo

senza fermarci un secondo.

Una città da amare

per le meraviglie che ha da presentare

…insomma sicuramente da rifare!

L'esperienza più emozionante

ed anche più incoraggiante

è la lezione di tennis

nella quale abbiamo provato,

osservato e constatato

che anche in sedia a rotelle

si può arrivare alle stelle.

L'esperienza più educativa, sbalorditiva

e allo stesso tempo creativa,

è l'incontro con la Fondazione Cerratelli

che crea modelli di costumi e cappelli.

Guardando da vicino abbiamo compreso

che i costumisti sono veri e propri artisti!

GIULIA SANDRONI,

VALENTINA SGORBINI

Page 3: BULLISMO ? NO, GRAZIE

ENNIO MORRICONE E IL SUO ULTIMO OSCAR

Ennio Morricone è un compositore e

direttore d’orchestra con una

formazione da trombettista. Ha scritto

musiche per più di 500 film e serie

televisive. La fama mondiale l’ha avuta

per le musiche composte per il film

Western di Sergio Leone. Dopo il

premio alla carriera del 2007, il

compositore italiano ha ricevuto l’oscar

per la colonna sonora del film di

Tarantino ‘The Hateful Eight’’.

Ufficialmente i Premi Oscar sono

chiamati Accademy Awards e la

cerimonia si è tenuta al Dolby Theatre

di Los Angeles. Ennio Morricone, 87

anni, è stata la persona più anziana ad

aver vinto un Oscar. Al momento

della premiazione tutto il pubblico del

Dolby Theatre si è alzato in piedi ed è

stata una ‘’standing ovation’’;

ha ricevuto il premio da Quency Jones

produttore e compositore americano.

Ennio Morricone è andato verso il palco

aiutato da uno dei suoi figli e si è

congratulato con gli altri candidati

ringraziando Tarantino. Morricone ha

detto che solo per grandi film si possono

fare grandi musiche.

MICHAEL PONTREMOLI

I L C A N T O D I O R F E O

Nel periodo compreso tra il 14 e il 15 marzo si è svolta la gita d’istruzione a Venezia. Il ritrovo è avvenuto alle 6:15 alla stazione centrale di Pisa e il viaggio è durato all’incirca 3 ore. Una volta arrivati ci siamo diretti verso l’hotel dopo svariati cambi di percorso perché le nostre guide (i professori Deri e Cetara) non conoscevano molto bene le strade, mentre le professoresse (Marano e Noccioli) che le sapevano non venivano considerate minimamente. Una volta arrivati all’hotel abbiamo depositato i bagagli e ci siamo diretti nel centro della città. Abbiamo passato il resto della mattinata a girare per le stradine di Venezia, fino a quando non si è fatta ora di pranzo. Nel pomeriggio abbiamo visitato la Basilica dei Frari e il Museo degli strumenti antichi, del quale ci parlerà approfonditamente il Bracci. Durante il ritorno verso l’hotel i nostri prof si divertivano a farci sbagliare strada (dicono loro). La sera siamo andati a cena in un ristorante del centro, per poi fare un nuovo giro in città che si è concluso all’Hard Rock Caffè dove abbiamo festeggiato il compleanno di una nostra compagna di classe. Verso le 23:30, affaticati, abbiamo deciso di tornare verso l’albergo. Il giorno dopo ci siamo diretti verso Piazza San Marco. Qui abbiamo visitato la Basilica, anche se solo dopo un' interminabile coda, ma ne è valsa la pena! Infatti la basilica è molto imponente ed ha dei bellissimi mosaici; è stata costruita intorno all’XI secolo. Inoltre abbiamo visitato il Palazzo Ducale. Il resto della giornata l’abbiamo trascorso a gironzolare per la città. Nonostante la stanchezza ci siamo divertiti molto perché, oltre i bei posti visitati, il rapporto sia tra noi compagni che tra noi e i professori è migliorato: è stato bello ridere e scherzare con i compagni e i professori.

OMAR GALLINA REBECCA MAGLIONE

MUSICI A VENEZIA.

Page 4: BULLISMO ? NO, GRAZIE

P A G I N A 4

IL MUSEO DEGLI STRUMENTI MUSICALI ANTICHI

A VENEZIA. Durante la gita scolastica a Venezia ci siamo recati a visitare un particolare museo in una chiesa sconsacrata raccogliente una moltitudine di strumenti musicali antichi di ogni tipo e provenienza. All’entrata i nostri occhi sono stati colpiti dalla moltitudine di teche blindate contenenti meravigliosi oggetti sonori. C’erano strumenti d’epoca (specialmente barocchi) d’ogni tipo: una moltitudine di violini e viole antiche di liuteria pregiatissima, tra cui anche alcuni Guarnieri e Stradivari dal valore inestimabile, qualche prezioso violoncello barocco, tre contrabbassi della stessa epoca di cui uno del liutaio Magini (in vendita per 60000 euro!) e uno appartenente al virtuoso del classicismo Dragonetti; a completare la famiglia del violino c’erano due violotte (violoncelli accordati una quinta sopra) un violino pochette, un violoncello piccolo (con 5 corde) e tre violini da bambini. Della famiglia delle viole (da gamba) erano presenti due pardessus francesi del famoso costruttore Colichon, un dessus de viole e due taille de viole provenienti addirittura

da uno dei consort della reggia di Versaille!, una moltitudine di basse de viole a 6 o a 7 corde, quasi tutti francesi (fra cui un Bertrand) tranne uno che era di fattura veneziana e un enorme contrabbasse de viole in re, anche delle viole da gamba era presente qualche rarità: due lironi, una collezione di 5 viole da braccio d’amore veneziane e anche un baryton proveniente dalla germania; a completare la raccolta di strumenti ad arco e a corda erano presenti vielle rinascimentali, una ghironda, varie cetre, chitarre barocche, liuti, tiorbe, mandolini, arpe barocche e anche una spinetta napoletana e 2 clavicembali veneziani.

Nel museo erano anche presenti strumenti a fiato fra cui dei traversieri, un traversiere contralto, alcuni ottavini, un intero consort di flauti dolci, dei flagioletti, degli oboi barocchi, un antico corno inglese, un fagotto barocco, alcuni clarinetti del classicismo e un corno di bassetto della stessa epoca, questo per i legni; erano presenti anche alcuni ottoni, tra cui trombe barocche i varie taglie, corni e antichi tromboni. Era anche presente una curiosità: i resti dell’organo della chiesa probabilmente risalente al primo 700’; era conservata qualche canna della fila del principale

(probabilmente della mostra stessa), alcune canne del flauto in ottava e l’intera fila dei tromboncini (in stile Callidiano); tutte le canne erano posizionate su un muro, dell’organo era conservata anche la tastiera e alcune catenacciature della trasmissione. Nel museo era dedicato uno spazio anche agli strumenti sperimentali e agli oggetti di liuteria; all’uscita si trovava un negozietto che vendeva (a un prezzo ridicolarmente esoso!) dei CD e quindi a mo’ di dispetto nessuno ne ha comprato nemmeno mezzo!! è stata una visita emozionante che mi ricorderò sempre, perché è raro vedere nello stesso posto tanti meravigliosi e perfettamente conservati strumenti antichi!!

GABRIELE BRACCI

Diciamo che non ero agitata tanto per la finale quanto per la paura di non riuscire a far capire agli ascoltatori ciò che sentivo. La canzone è dedicata a qualcuno? Sì, la canzone è dedicata a mia madre. Quando hanno detto il tuo nome perché avevi vinto il primo premio per la categoria inediti cosa hai provato? Non ci credevo perché non me lo aspettavo, io pensavo solamente a eseguire bene la mia canzone poiché è stato il primo concorso a cui ho partecipato con un mio inedito e poi è stata anche la seconda canzone che ho scritto e che sono riuscita a far conoscere, quindi l’emozione era tanta! Infatti quando hanno detto il mio nome ho iniziato a piangere. Per me è stata una vera soddisfazione perché mi sono accorta che tutto ciò che avevo passato mi aveva portato a scrivere quella canzone e credo che tutto sia successo per destino, forse era destino che con le mie parole le persone capissero ciò che ho provato.

ANDREA DELL'INNOCENTI

Marina ricapitoliamo per i nostri lettori che premio hai vinto. Ho vinto il primo premio come miglior inedito, il premio come miglior inter-pretazione ed il secondo premio per il miglior film scritto. Cosa hai ricevuto come premio? Mi hanno dato una targa con un' etichetta discografica. Cosa si intende con miglior film scritto? All’interno del concorso c’era la School Television Academy a cui potevi partecipare volontariamente . Per partecipare dovevi interpretare un monologo tratto da un film a tua scelta. Io ho proposto un monologo tratto dal film “ Labyrinth “, inoltre prima dello stage dovevi scrivere un copione per un film, telenovela, telefilm o altro. Io ho scritto il copione di un film thriller che si intitola ”libera l’anima” che verrà prodotto. Cosa ti ha spinto ad iscriverti? Fin dall’anno scorso avevo progettato di partecipare a questo concorso perché avevo saputo che era una bellissima esperienza per i ragazzi e me ne aveva parlato anche la mia insegnante di canto, Ambra Ambrosini , che è anche l’organizzatrice del concorso. Come hai affrontato le settimane prima delle finali? Ero molto agitata, però volevo dare il massimo, volevo farlo per me stessa perché la canzone che ho cantato l’ho scritta in un momento in cui ho affron-tato dei problemi che mi hanno deluso molto , volevo far arrivare al cuore degli ascoltatori ciò che ho voluto esprimere con questa canzone perché ciò che ho scritto mi rappresenta in tutto e per tutto.

INTERVISTA A MARINA GIUSTI. Vincitrice del premio miglior inedito al Festival del Tirreno 2015

Page 5: BULLISMO ? NO, GRAZIE

Internet ha aperto nuove possibilità per tutti noi,

dandoci l’opportunità di Imparare cose nuove, di

mantenere contatti con persone lontane da noi. L’altra

faccia della medaglia è però rappresentata dai rischi

legati ad un uso improprio di questo strumento:

tra questi c’è il cyber bullismo. Per noi giovani che

stiamo crescendo a contatto con le nuove tecnologie, la

distinzione tra vita online e vita offline è purtroppo

davvero minima. Le attività che svolgiamo online o

attraverso i media tecnologici portano spesso

Le modalità specifiche con cui i ragazzi realizzano atti di

cyber bullismo sono molte. Alcuni esempi sono:

Pettegolezzi diffusi attraverso messaggi sui cellulari,

mail, social network;postando o inoltrando informazioni, immagini o video imbarazzanti

(incluse quelle false);rubando l’identità e il profilo di altri, o costruendone di

falsi, al fine di mettere in imbarazzo o danneggiare la reputazione della vittima;

insultando o deridendo la vittima attraverso messaggi sul cellulare, mail, social

network, blog o altri media; facendo minacce fisiche alla vittima attraverso un

qualsiasi media. Queste aggressioni possono far seguito a episodi di bullismo

(scolastico o più in generale nei luoghi di aggregazione dei ragazzi) o essere

comportamenti solo online.

AIUTATECI A COMBATTERLO….INSIEME POSSIAMO FAR RITORNARE RAGAZZI DI NUOVO FELICI E

AMATI….PERCHE' IN FONDO OGNUNO DI NOI HA BISOGNO DEL SOSTEGNO ELLE PERSONE CHE CI

Si può definire cyber bullismo l’uso delle nuove

tecnologie per intimorire, molestare, mettere in

imbarazzo, far sentire a disagio o escludere altre

persone. Tutto questo può avvenire utilizzando diverse

modalità offerte dai nuovi media.

Alcuni di essi sono:

Telefonate Messaggi(con o senza immagini, Chat sincrone

Social network (per esempio, Facebook), Siti di domande e

risposte, Siti di giochi online, Forum online.

conseguenze anche nella vita reale. Allo stesso modo, le vite online influenzano anche

il modo di comportarsi dei ragazzi offline, e questo elemento ha diverse ricadute che

devono essere prese in considerazione per comprendere a fondo il cyber bullismo.

Qui trovate le risposte alle domande che più frequentemente ricorrono su questo tema:

avrete modo di capirne le cause e gli effetti e cosa fare per aiutare bambini ed

adolescenti a mettere in atto comportamenti responsabili, senza essere autori, vittime

o coloro che guardano senza reagire.

È FACILE PRENDERSELA CON I PIÙ DEBOLI...

..E SE DOMANI IL PIÙ DEBOLE FOSSI TU?

Page 6: BULLISMO ? NO, GRAZIE

LETTERA A BULLO

Caro Bullo,

sono... non importa chi sono. L'unica cosa che

hai bisogno di sapere è che so come ti senti,

anche se non ho la minima idea di chi tu sia. Lo

so che questo discorso non ha senso ma prima di

buttare questa lettera o di andare a deridermi con

i tuoi amichetti ascolta ciò che ho da dirti. Fino

ad una settimana fa ero esattamente come te, un

bullo: forte, popolare e sicuro di sé, ma non dura

per sempre. Prima o poi le cose cambiano e sarai

tu quello a rimetterci. Le persone che giudichi

amiche prima o poi si stancheranno e neanche il

liceo dura per sempre.

Come già ti avevo accennato fino ad una

settimana fa ero come te, insieme ad altri ragazzi

ogni giorno prendevamo in giro una ragazza...

non so neanche il suo nome. Tutti i giorni per un

anno le abbiamo fatto patire le pene dell'inferno,

tra foto imbarazzanti, insulti su facebook,

minacce... ma ora basta.

Sai cosa mi ha fatto cambiare idea? Mia sorella:

la persona che fino ad una settimana fa

consideravo solo come una seccatura.

Non riuscivo a trovarla e il suo cellulare

continuava a suonare, così l'ho preso e ho visto

tutti i messaggi che i bulli come noi le inviavano

ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. A quel punto

mi sono spaventato e ho iniziato ad urlare il suo

nome per tutta la casa fino a quando non l'ho

trovata: era davanti al portico con le lacrime agli

occhi, una coperta l'avvolgeva e la proteggeva

dal freddo e dalla marea di insulti che riceveva

ogni giorno. Mi sono seduto accanto a lei e le ho

preso la mano, chiedendole cosa potevo fare per

farla sentire meglio.

“Tu sei esattamente come loro”: questa è stata la

sua risposta. Solo allora mi sono reso conto che

aveva ragione, che io stesso ero rimasto

disgustato da quelle azioni che io avevo

commesso. Io so come ci si sente quando le

uniche persone su cui speri di fare colpo ridono

ed iniziano ad ammirarti, quando capisci di

essere diventato importante e accettato ma... non

pensi che sia per il motivo sbagliato? Fino ad

allora non me ne ero mai reso conto perché non

era mai stato sotto ai miei occhi e non era mai

successo ad una persona che amavo.

Come sai le cattiverie partono da una persona e poi si diffondono ad altre,

beh lei mi ha detto chi è stato non perché volesse fare la spia. Lei mi ha

chiesto di scriverti questa lettera per chiederti di fermarti finché sei in

tempo, prima che sia troppo tardi. Sono tanti i motivi per i quali puoi

averle fatto del male: punirla per qualcosa che ti ha fatto, o magari provi

invidia verso di lei...non lo so... so soltanto che c'è già abbastanza

afflizione in questo mondo senza che tu gliene aggiunga altra con la tua

testardaggine, amarezza e risentimento, e mia sorella non merita le tue

cattiverie perché non ha mai fatto niente di male.

“Grazie per aver ascoltato”: il messaggio che mi inviò la mattina dopo,

quando andai a scuola incappucciato e con la musica nelle orecchie

come se fossi un altra persona, come se non volessi essere visto, travolto

dalla vergogna. Andai dritto per la mia strada, dritto da lei, la salutai e le

dissi che mi dispiaceva per tutto, per tutte le sofferenze, le cattiverie,

le ingiustizie, gli insulti e le dissi che non lo avrei mai più rifatto e che sarei

cambiato. Lei mi sorrise con le lacrime agli occhi, un sorriso che era la voce

del perdono e della misericordia. Non è troppo tardi per cambiare le cose;

mia sorella non vuole le tue scuse, ci sono tanti modi per chiedere perdono.

Non posso guardare nel tuo cuore e non posso sapere cosa provi ma non c'è

niente di male nel provare pena e affetto per qualcuno e ricorda che le

persone intorno a te sono disposte a perdonare: pensa al male che puoi

provocare e poi pensa alla gioia che la stessa persona potrebbe

provare se tu ti scusassi. Spero che questa lettera ti aiuti a capire e che ti aiuti

ad aprire gli occhi sul mondo che ti circonda, sugli amici che ti stanno

attorno e sulla persona che veramente vorresti essere.

Ah a proposito, mi chiamo Lucas e sono il fratello di Hanna, la ragazza che

per cinque anni hai fatto soffrire e questo è il mio modo per chiederle scusa

per non essermene mai accorto.

“Forti e coraggiosi all'apparenza, ma prova a togliergli mani e gambe

e diventano fragili e insicuri, perché i bulli sono fragili e insicuri”.

Grazie, Lucas.

LA CLASSE IIAMA

P A G I N A 6

Page 7: BULLISMO ? NO, GRAZIE

P A G I N A 7

In quest’articolo oltre a dare delle informazioni sulle origini del Canto Gregoriano, vi vogliamo brevemente

raccontare come da una semplice ricerca sia nato un lavoro per noi gratificante e che ci ha dato la possibilità di

scoprire e toccare con mano il significato di “trasversalità”, di cui si parla tanto a scuola.

Grazie al lavoro magistrale della nostra professoressa Simona Di Bella, insegnante di storia, siamo stati coinvolti in

un lavoro di gruppo sulle origini e le particolarità dei Canti Gregoriani, ma il lavoro non si sarebbe concluso lì,

perché la prof. oltre alla parte teorica ci ha espressamente richiesto di ricercare uno spartito di un canto gregoriano

per poi rielaborarlo insieme e suonarlo mettendo alla prova le nostre competenze musicali: chi con il canto, chi al

pianoforte, chi con il flauto traverso, chi con il violino e con il violoncello, siamo riusciti a realizzare questo lavoro

ad emozionarci insieme e ad emozionare.

Per ritornare invece sulle orme della ricerca, abbiamo appreso come un canto gregoriano sia un canto liturgico in

lingua latina e come abbia accompagnato il rito religioso per più di mille anni; nasce nel 313 con l’editto di Milano,

quando l’imperatore Costantino concesse ai cristiani la libertà di culto. Grazie a Sant’Ambrogio nel IV secolo si

diffusero gli inni, canti in lode di Dio, e i salmi, testi poetici tratti dalla Bibbia.

Tra il VI e il VII secolo con il monachesimo si diffuse la liturgia e i canti gregoriani; i monaci cantavano i canti

gregoriani durante le ore del giorno. I momenti della messa in cui venivano cantati e vengono ancora oggi intonati

sono: l’introito, il graduale, l’alleluia, il tratto, l’offertorio e la comunione.

Il nome di “gregoriani” si ebbe grazie al papa Gregorio Magno e sono stati creati dalla fusione del canto gallicano e

del canto romano.

Entusiasti di questo lavoro abbiamo deciso di esibirlo l’ultimo giorno di scuola nell’aula magna del nostro Liceo per

trasmetterlo ai nostri compagni.

CLIO FIORANTINO

MICHAEL PONTREMOLI

Caro Bill, come vedi ti chiamo per nome perché voglio che questa lettera sia esclusivamente per te. Ce ne sono tanti di bulli in giro, ma tu ormai hai preso me di mira, sei diventato un po' il mio personal- bullo. Ti scrivo questa lettera per dirti ciò che penso: io sinceramente non ho paura di te, ma provo solo tanta pena nei tuoi confronti. Secondo me non sai davvero chi sei. Non è il male fisico quello che ferisce di più, non sono nemmeno le parole. È il silenzio. Ma questo già lo sai, lo fai apposta, no? Ti ricordi quel tuo amico? Marco? Anche lui era come te, ma un giorno che era in pale-stra, camminando a passo veloce e deciso, mentre tutti mi prendevano in giro e ridevano, sono andata dritta da lui e l'ho abbracciato. E ho vinto io. La prossima volta che prendi di mira qualcuno guardalo bene: potresti esserci tu al suo posto. Ora che mi sono " occupata" delle tue serissime faccende, ho di meglio da fare, sai? Ho semplicemente il compito, ogni mattina, ti trovare un motivo per cui la vita è bella nonostante i problemi che mi crei, e la sai una cosa ? Ci riesco sempre senza difficoltà . Buona fortuna e mi raccomando, trova te stesso e non distruggere gli altri. Spero che tu abbia capito ciò che intendo e se vorrai una mano per cambiare, io ci sarò!

LA CLASSE IIAMA

LETTERA A BILL

RICERCA SUL CANTO GREGORIANO. UN ESEMPIO DI DISCIPLINE TRASVERSALI

Page 8: BULLISMO ? NO, GRAZIE

Le Associazioni Vivi la Piazza e

Libera@Mente, in collaborazione con

l'Associazione Cecchini Cuore Onlus, hanno

presentato sabato 16 aprile 2016 alle ore 21.15

presso il Teatro Olimpia di Vecchiano l'evento

“Le Note del Cuore”.

Si è trattato di un concerto tenuto

dall'Orchestra del Liceo Musicale G. Carducci di

Pisa e altri ospiti. L'evento rientra

nel progetto “Il Mio Cuore Batte”

il cui scopo è quello di realizzare

più spettacoli durante il 2016/2017 per far

confluire parte del ricavato in una

raccolta fondi per acquistare dei

defibrillatori da donare ad alcune

scuole di Pisa e Provincia o da posizionare

in altri luoghi di maggior frequentazione.

L'evento è stato patrocinato dalla

Provincia di Pisa, dal Comune di

Vecchiano e dalla SDS (società della Salute).

L’orchestra del Liceo Musicale

G. Carducci ha saputo

emozionare il pubblico con una serie

di brani tra cui:

- Scarborought Fair - Sarabanda

- La vita è bella - Corale dalla cantata n.147

- Old time religion - Good Night

- All you need is love - What a wonderful world

Inoltre alcuni alunni hanno portato in scena dei

brani solistici:

- Niccolò Basile con il brano “Howl’s moving ca-

stle theme”

- Gaetano Pugliano e Gabriele Bracci con il duet-

to “Per un pugno di dollari”

- Michael Pontremoli con i brani “Fantasia in Re

minore” e “Improvviso in La bemolle Op.142 n.2”

- Marina Giusti con il brano “Ain’t other man”

- Andrea Dell’Innocenti “Viva la Vida”

- Gaetano Pugliano con il brano “Preludio in Mi

minore Op.28 n.4”

- Gabriele Bracci con il brano “Mazurka Op.6 n.1”

Come ospite esterno un futuro allievo del Liceo

Musicale

G. Carducci, Samuele Arusa

con i seguenti brani:

- L’emozione non ha voce

- Piazza grande

DIRETTORE (ir) RESPONSABILE

Ghelardini Alessandra

CAPOREDATTORE

Gallina Omar

SEGRETERIA DI REDAZIONE

Sgorbini Valentina

GRAFICA E IMPAGINAZIONE

Mirabella Agata

REDAZIONE

Angrisano Arianna

Basile Niccolò

Bracci Gabriele

Bruno Valentina

Dell’Innocenti Andrea

Fiorantino Clio

Gallina Omar

Giusti Marina

Maglione Rebecca

Pontremoli Michael

Pugliano Gaetano

Sandroni Giulia

Sgorbini Valentina

Spanò Alice

LICEO MUSICALE CARDUCCI

VIA SAN ZENO N°3—56100 Pisa

IL CANTO DI ORFEO PERIODICO DEL

LICEO MUSICALE CARDUCCI- PISA