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Newsletter n.10/2012 Buon Natale "Vorrei dire buon Natale e dividerlo con te" Le stime ci riportano un Natale più sobrio ed essenziale, alla riscoperta di una semplicità che per taluni sarà una scelta e per altri necessità, perché certo non fatichiamo ad immaginare quante persone stiano vivendo in ristrettezze queste feste. Tuttavia, il Natale colora sempre gli animi, pone le cose sotto una luce diversa ed offre tonalità migliori e più belle. L'augurio quindi è per un Natale di condivisione, ognuno secondo le proprie disponibilità certo, ma almeno il sorriso... quello non può togliercelo nessuno. E allora, facciamo sì che in questo Natale risalti la nostra presenza, il carisma fiducioso di chi crede che il Signore nasce ogni giorno per ognuno di noi. A tutti i più appassionati auguri di buon Natale e felice 2013. Giuseppe

Buon Natale · 2018. 8. 31. · A tutti i più appassionati auguri di buon Natale e felice 2013. Giuseppe . Andrea propria vita chiedendosi cosa avrebbe “Vi auguro un natale insoddisfacente,

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Page 1: Buon Natale · 2018. 8. 31. · A tutti i più appassionati auguri di buon Natale e felice 2013. Giuseppe . Andrea propria vita chiedendosi cosa avrebbe “Vi auguro un natale insoddisfacente,

Newsletter n.10/2012

Buon Natale

www.azionecattolica.it/aci/MLAC

"Vorrei dire buon Natale e dividerlo con te" Le stime ci riportano un Natale più sobrio ed essenziale, alla riscoperta di una semplicità che per taluni sarà una scelta e per altri necessità, perché certo non fatichiamo ad immaginare quante persone stiano vivendo in ristrettezze queste feste. Tuttavia, il Natale colora sempre gli animi, pone le cose sotto una luce diversa ed offre tonalità migliori e più belle. L'augurio quindi è per un Natale di condivisione, ognuno secondo le proprie disponibilità certo, ma almeno il sorriso... quello non può togliercelo nessuno. E allora, facciamo sì che in questo Natale risalti la nostra presenza, il carisma fiducioso di chi crede che il Signore nasce ogni giorno per ognuno di noi. A tutti i più appassionati auguri di buon Natale e felice 2013.

Giuseppe

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“Vi auguro un natale insoddisfacente, che non riempa, che non colmi la voglia di trascendenza che c'è in ciascuno di noi. Un rapporto con il divino che non possiamo limitare a questi pochi giorni importanti nel quale ricordiamo e rendiamo merito alla sua volontà di camminare con noi sulla terra. Perché quell'evento straordinario ci ha lasciato molto lavoro da compiere nel quotidiano delle persone che incontriamo, nei luoghi di lavoro dove operiamo, nelle emergenze che affrontiamo. Se fossimo soddisfatti della nostra Fede, non saremmo cittadini degni del Vangelo della carità. Vi auguro un natale che incuriosisca, che faccia venire voglia di cercare, che non dia risposte finali, ma che ci aiuti a cercare il Cristo nella quotidianità delle persone che come Movimento Lavoratori di AC abbiamo l'onore di ascoltare, capire e amare.”

Antonello

"L'augurio più grande che mi sento di darvi, per questo Natale ormai prossimo e per il nuovo anno che verrà, è quello di avere il coraggio di affrontare la vita con gli occhi della Speranza con la consapevolezza che il Signore ci rende ogni giorno parte di una Storia più grande in cui siamo chiamati ad essere responsabili gli uni degli altri: perché la felicità diventa reale solo quando viene condivisa" Auguri Elisa

A chi sperimenta la fatica di tradurre il Vangelo nella quotidianità della propria vita chiedendosi cosa avrebbe fatto Gesù al proprio posto. A chi, innamorato di Gesù, sceglie di seguirlo nella coerenza delle scelte, soprattutto di quelle più difficili che, spesso, ti fanno sentire come un pesciolino che arranca controcorrente ....solo ma libero. Di quella libertà che solo il riconoscersi figli di Dio fa assaporare. A chi si impegna affinchè nel mondo del lavoro trionfino la giustizia e l'amore: perché i nostri figli possano un giorno esserci grati e, incrociando il nostro sguardo la mattina di Natale, correrci incontro esclamando felici:" E' nato Gesù: è nato ancora per noi!" Santo Natale a tutti!

Simona

"Un augurio speciale per tutti voi, per un Natale celebrato e vissuto facendo esperienza, ancora una volta, della nascita di Gesù nelle nostre vite, come segno della sua presenza radicata....e che il nuovo anno sia da tutti vissuto con una tensione alla speranza, alla solidarietà ed alla concretezza evangelica."

Isabel

In questi giorni sempre più contrassegnati da assenze, precarietà, depressioni, mancanze di lavoro, di vita e di fururo, la certezza di un Avvenimento attende di abitare i nostri cuori. Giunge ancora una volta e per sempre a noi l' annuncio dell' angelo ai pastori: "Non temete, ecco vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è Cristo Signore".Il "Dio con noi" ci aiuti sempre più ad accorgerci di chi ci sta accanto e ci sproni a fare della giustizia sociale una nostra grande passione. Tanti auguri di Buon Natale.

Andrea

"È uno di noi!" «Dio ci è diventato così vicino che Egli stesso è un uomo: questo ci deve sconcertare e sorprendere sempre di nuovo!». Benedetto XVI Cari aderenti del Movimento Lavoratori spero che questa buona notizia del Vangelo diventi sempre più certezza nella nostra vita. Nonostante un anno pieno di difficoltà e incertezze auguro a Voi e alle Vostre famiglie un Santo Natale e Felice Anno Nuovo.

Valentina

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Centinaia di lettere di Natale anche quest'anno adornano l'albero davanti alla stazione Termini. Molti i bimbi, ma tanti anche i giovani che chiedono un lavoro per mettere fine all’incubo del precariato, poi ci sono anche tanti messaggi lanciati contro i nostri politici, da cui emerge una totale sfiducia. Le letterine sono scritte da adulti e soprattutto da giovani. Spaziano fra disperazione e ironia. L’albero di Natale si è trasformato nella bacheca di un’agenzia di lavoro interinale dove i sogni hanno preso il posto delle qualifiche.

«Caro Babbo Natale, sono una studentessa che fa tanta fatica a mantenersi. Non voglio nulla, solo un lavoro e tanta serenità»... «Che tu sia Babbo Natale o Dio per una volta ascoltami: ti prego fai che questo Paese si risollevi dalla coltre e dalla corruzione. Dai un lavoro a chi lo merita così che le famiglie possano permettere ai loro figli di realizzare i loro sogni».

Natale a Taranto

Federico ha 16 anni. Suona il basso. Ascolta i Sex Pistols. Risparmia per comprarsi un biglietto per Melbourne. E ha un tumore alle ossa. Patrizia è una pediatra e non può avere figli... ha scoperto che a Taranto esistono tante donne come lei. Concetta ha l'asma e al marito Fasulino gli hanno asportato un polmone per un tumore alla pleura. Al figlio del nipote, che è

nato 5 mesi fa, hanno scoperto un cancro cerebrale. È un' antologia di Spoon river ambientata nella città dei due mari, «Perché ogni tarantino ha almeno un parente malato o che è morto per un tumore». E tutto, come sempre, ruota intorno all'Ilva, l'impero della monocultura industriale tarantina. Così Come la maggior parte dei miei amici sono andata via da Taranto dopo il diploma, per fare l'università al Nord per poi rimanerci a lavorare. «per un periodo ho anche pensato di tornare». Era il 2006 e studiavo a Bologna, poi il comune tarantino dichiarò la bancarotta, «e quando vedi che chi ti deve

ANCHE QUESTO E'NATALE

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garantire il futuro è solo un ladro non ti viene certo voglia di tornare». Poi arrivò anche la paura, quella di ammalarsi: «Ogni giorno senti di qualcuno che sta male, parenti, amici e allora inizi a pensare che a Taranto forse non ci devi tornare perché lì i tuoi figli non vuoi farli crescere». È quello che mi ripetono sempre i miei genitori, «mi dicono che devo farmi una vita da un'altra parte perché loro sanno cosa vuol dire vivere lì. E ora se ne vogliono andare anche loro». Di speranze per un futuro migliore ce ne sono poche a Taranto. Il sentimento più comune è «la rabbia e l'amarezza», «da un alto speri che l'Ilva chiuda e provi una grande rabbia perché pensi che tanto aperta potrà solo portare danni irreparabili, ma poi quando vedi migliaia di operai fuori dall'acciaieria, senza lavoro, e magari qualcuno lo conosci pure, allora senti solo l'amarezza». Sentimenti contrastanti, che ogni giorno ti

assalgono, non sopporto le generalizzazioni fatte in questi mesi «spesso dicono che a Taranto c'è una guerra tra poveri, operai dell'Ilva contro cittadini malati, ma non è vero, ognuno di noi ha un amico o un parente che ha a che fare con l'acciaieria». «Tutti in città lottano ogni giorno per difendere il lavoro, ma anche la salute dei propri figli» Alla fine è la frustrazione ad accomunare tutti: «La sensazione è che a parte gli stipendi degli operai, tutta la ricchezza prodotta dall'acciaieria sia rimasta nelle mani dei Riva, per questo vorrei tanto che i loro beni venissero confiscati e dati ai tarantini». «Perché le potenzialità per costruire un futuro migliore ci sono». E ora che l'attenzione mediatica è alta e anche il resto dell'Italia ha puntato i suoi occhi sulla città, «spero solo che non si metta tutto a tacere con un decreto».

Tratto da "Arbeit Macht Frei- Storie Di Una Taranto Non Detta"

Nei prossimi giorni scade il tempo per la presentazione del Bando Progettazione Sociale.

Bando 2013

Il Movimento Lavoratori di Ac in questi giorni si prepara ai prossimi impegni che lo vedranno protagonista, il primo di questi si svolgerà nelle giornate del 2 e 3 febbraio 2013 dedicate alla Progettazione Sociale in cui verranno premiati i vincitori del VI Bando ma saranno anche giorni dedicati ad una riflessione sul progettare insieme. Quest’anno il tema che ci guiderà sarà la “COMUNITA’ = Società a Responsabilità Illimitata”, perché vogliamo guardare ad essa come soggetto protagonista di questo tempo “in crisi”, una comunità capace di prendersi cura del territorio che abita andando oltre i limiti e le barriere,

Progettazione Sociale

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che si senta responsabile di ogni situazione, risorsa e problematicità presente nella propria realtà e pronta a favorire reti di sviluppo sostenibile. Saranno con noi alcune realtà che ci aiuteranno ad approfondire il tema: Libera, la Fondazione Con il SUD, la comunità di famiglie della “Collina del Barbagianni” di Roma e l’ufficio animazione Caritas di Sassari. Ma i veri protagonisti saranno i progetti che parteciperanno al Bando 2013 e le persone che li hanno pensati e sognati che troveranno lo spazio per raccontare come la loro idea è nata, per regalarla agli altri come un seme buono che crescendo moltiplica i suoi frutti. Allora non ci resta che invitarvi alle giornate ed esortarvi a scatenare le vostre idee mettendole in Movimento per contagiare numerosissime persone con la vostra voglia di fare e progettare!!! Vi salutiamo con le stesse parole di San Francesco D’Assisi: “Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista!” Vi auguriamo di poter creare con il vostro lavoro un capolavoro d’esistenza!

L’equipe di Progettazione Sociale

maggiori informazioni online

http://www2.azionecattolica.it/categorie-mlac/progettazione-sociale/progettazione-sociale-2013

http://www2.azionecattolica.it/sites/default/files/Mlac_Bando_2013.pdf

http://www2.azionecattolica.it/sites/default/files/MLAC_bando2013_uso-brochure.pdf

«Non si può mandare alla malora i sacrifici di un anno»

In un’intervista , il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, è intervenuto sulla situazione politica italiana dopo l’annuncio delle dimissioni del premier Mario Monti. «Non si può mandare in malora i sacrifici di un anno, che sono ricaduti spesso sulla fasce più fragili. Ciò che lascia sbigottiti è l’irresponsabilià di quanti pensano a sistemarsi mentre la casa sta ancora bruciando». «La preoccupazione più grande – dice Bagnasco – è la tenuta del nostro Paese e quindi la coesione sociale». Ciò che sta accadendo in questi giorni è la riprova di «una crisi che non è solo economica e sociale ma culturale e morale. Per troppo tempo i partiti sono stati incapaci di pervenire a decisioni difficili e a parlare il linguaggio della franchezza e non quello della

facile demagogia». La decisione di Monti «era forse inevitabile» anche se «la chiusura anticipata della legislatura è sempre un segnale negativo per la politica e un Paese. Ma i grandi sacrifici che sono stati richiesti hanno il diritto di vedere frutti concreti, oltre ad avere permesso di non cadere nel baratro del fallimento del sistema-Paese. Inoltre è saggio tenere in seria considerazione l’autorevolezza che l’Italia ha acquisito in campo europeo e internazionale». Il presidente della Cei insiste su due prospettive: i giovani e la famiglia. «Sono profondamente persuaso che i giovani siano in grado di dare una spinta decisiva al cambio di passo richiesto in questa fase. La famiglia (…) è l’unico ammortizzatore umano e sociale garantito pressoché a tutti».

Attualità

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Anche mons. Bregantini in intervista che vi invitiamo a leggere concorda con il cardinale Bagnasco sul rischio per la tenuta e la coesione sociale del Paese , «c'è bisogno infatti di mantenere alti gli ideali di coesione sociale, di bene comune».- afferma Bregantini -« bisogna fare in modo che davanti a un problema come questo, si mantenga questa capacità di consapevolezza di essere tutti insieme, tutti uniti, tutti in cordata davanti alle cime da conquistare»

http://www.lastampa.it/2012/12/10/blogs/oltretevere/cei-con-monti-avnBxCC9YniCnUwnQ93t0N/pagina.html

Un comico per riscoprire l'attualità della nostra costituzione

Benigni nel suo programma televisivo non solo ci ha fatto riscoprire l'attualità della costituzione, ma ha indicato un'altra strada, un nuovo atteggiamento con cui porsi di fronte alla costituzione Italiana : essa non ci dice soltanto ciò che non possiamo fare, ma ci indica quello che si deve fare per rendere il nostro paese moderno, solidale, attento alle persone. Il comico toscano ci ha invitato a cambiare atteggiamento : semplicemente sottolineando il valore dei verbi che la costituzione utilizza " promuovere, valorizzare, riconoscere ..." ci ha ricordato che il compito della politica e dei politici non è quello di fare tutto ciò che vogliono, ma di comportarsi secondo quello che ci indica la costituzione, cercando di tradurlo, con le leggi e gli altri provvedimenti, nella vita delle persone e della società. Termina con la lettura dell'articolo 12 che parla della bandiera tricolore che avvolge tutte queste splendide regole, che ci spiegano semplicemente come vivere in pace lavorando e amando tutti. Speriamo che tutti, a cominciare dal prossimo Parlamento, sappiano seguire il senso di questa lezione.

17 Marzo 2013

8 regioni ospiteranno la Festa di San Giuseppe

" San Giuseppe 2013 L'Italia dei capoLAVORI"

La festa di san Giuseppe è ormai diventata un appuntamento importante nel cammino annuale del Movimento Lavoratori e, anche quest'anno, non mancherà di animare diverse regioni della nostra penisola (raddoppiate rispetto allo scorso anno!). Come già detto in altre occasioni, dallo scorso anno il Movimento Lavoratori di AC si è dotato di una programmazione annuale che potremmo così sintetizzare: il tema dell'anno, elaborato durante i campi estivi, diviene oggetto di studio del Seminario di inizio anno e, quindi, viene radicato nei

Prossimi appuntamenti

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territori con le feste di San Giuseppe.Premessa importante per capire come da una esperienza estiva nazionale intitolata "La comunità in campo. Il cambiamento che ci mette in movimento" siamo arrivati al seminario "L'impresa: comunità di persone che lavorano" e, ora, alla festa dei capoLAVORI". Ogni festa, infatti, è abbinata ad un modello di impresa, che è motore di sviluppo e strumento per educare allo sviluppo. Le feste sono anche l’occasione per abitare i posti di lavoro e tessere alleanze con i protagonisti delle nostre realtà: l’impresa come luogo di legami e di nuove modalità di relazione. Le feste, ancora, rappresentano un motivo di alleanza con la comunità civile ed ecclesiale, con i soggetti che fanno impresa e con gli stessi modelli imprenditoriali, per un evento di prospettiva. Infine, diventano motivo per aprire l’ambiente di lavoro alla festa ed alla festività. I dettagli, i luoghi, le alleanze ed i contenuti, alla prossima newslettere. Per adesso, possiamo dire che sarà una grande occasione!

Per ulteriori informazioni consultare

www.azionecattolica.it/aci/MLAC

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invia un messaggio all’indirizzo: [email protected]