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TUTTI I GIORNI CON IL GIORNALE Appuntamento con ProvinciaEstate Da oggi i lettori troveranno nel quotidiano “Provincia Estate”: un appuntamento che in questi mesi si rinnoverà tutti i giorni e che permetterà di scegliere il meglio tra gli eventi culturali e di puro divertimento nelle province di Como, Lecco e Sondrio. Prima uscita con la festa multimediale all’Arena del Sociale e molto altro ALLE PAGINE 29-32 SCUOLA, LA PRIMA REGOLA È RAGIONARE di BRUNO PROFAZIO L a buona scuola o la cattiva scuola, a seconda di come la si pensi, è diventata legge. Sulla riforma più che i numeri colpiscono i toni. Si è liberi di pensare tutto a favore o contro questa riforma tenacemente voluta dal premier Renzi. Quello che più colpisce, nei fautori come nei detrattori, sono i toni. Non le parole, l’enfasi. Neppure le ragioni, ma l’accanimento, anzi la foga nel difendere o nell’attaccare una legge che, dopo tutto, rimane solo una legge. Invece si sono usati toni da tregenda, da guerra totale, da fine del mondo. Tutto questo spirito belluino è giustificato? La risposta è no. Soprattutto nella e per la scuola. CONTINUA A PAGINA 7 UNA VITTORIA DI RENZI MA L’AUTUNNO SARÀ CALDO di PIERFRANCESCO FRERÈ I n attesa degli sviluppi della crisi greca, con i primi timidi segnali di disgelo, Matteo Renzi porta a casa la riforma della scuola. Un tassello importante della sua agenda di governo, incassato però tra le proteste della sinistra dem che non ha partecipato al voto o addirittura ha votato contro. Naturalmente il premier ha tutto l’interesse a sottolineare le novità della legge: più merito, più autonomia e centomila assunzioni. Ma il segnale politico che la CONTINUA A PAGINA 7 Buona scuola a Como: 481 assunti Ieri il “sì” definitivo (con polemiche) alla Camera: ufficio provinciale subito al lavoro La riforma della Buona scuola è legge, l’ufficio scolastico già da oggi è al lavoro per immette- re in provincia di Como entro il 31 agosto 481 docenti. Per un totale stimato di 1300 precari che diven- tano di ruolo. A dire la verità già dalla fine di giugno le scuole del territorio si stavano muovendo per recepire i primi dettami della rifor- ma, ieri votata dalla Camera. Rifor- ma che per molte applicazioni ve- dremo solo nel 2016. La principale novità è la stabilizza- zione dei docenti precari presenti nelle graduatorie ad esaurimento e gli ex vincenti concorso. Si co- mincia da subito, con una prima tranche che dovrà salire in cattedra prima dell’inizio delle lezioni di settembre. A Como sono 481 do- centi di cui 25 nell’infanzia, 162 alle primarie, 230 alle medie e 64 alle superiori. SERVIZI ALLE PAGINE 2-3 E 23 Como Life Electric, il primo pezzo è arrivato dal cielo Alle 15.47 di ieri un elicottero è passato su piazza Cavour e si è posizionato esattamente sopra la parte finale della diga foranea. Legato a un cavo d’acciaio c’era un cerchio di 6 metri di diametro, che è stato collocato proprio sul nuovo tondello allargato realizzato dal Consor- zio Como Turistica in fondo alla diga: il primo pezzo di “The Life Electric”, l’opera di Daniel Libeskind che sarà completata tra fine luglio e inizio agosto. SERVIZIO A PAGINA 19 Contrordine: lo svincolo non apre Nessuna auto potrà en- trare direttamente in autostrada in direzione Chiasso dalla nuova tangenziale di Como. Il giorno del passaggio del primo veicolo avrebbe dovuto essere quello di oggi, almeno così avevano comu- nicato lo scorso 22 giugno Socie- tà Autostrade e il sindaco Mario Lucini in consiglio comunale. I motivi sono oscuri, ma la cer- tezza è che il raccordo oggi non aprirà. «Ho ricevuto una chia- mata da un referente tecnico di Società Autostrade - spiega il sindaco Mario Lucini- e mi ha comunicato che la società ha fat- to tutto quanto di sua competen- za e che l’apertura adesso dipen- de da Pedemontana». Intanto il sottosegretario regio- nale Alessandro Fermi guarda oltre. «Il vero problema a mio avviso è quello che nella conven- zione tra Pedemontana e Auto- strade venga chiarito in maniera definitiva quale sia il costo del pedaggiamento per il tratto che va da Milano fino all’uscita della tangenziale». RONCORONI A PAGINA 15 Como Striscioni e lacrime per l’addio a Tommy Vaghi QUADRONI A PAGINA 20 Como Nuova luce sul faro Ma le antenne restano CERRATO A PAGINA 18 Carlazzo Uno “10”, l’altro “100” I fratelli da record SERVIZIO A PAGINA 22 Orsenigo Choc per una medicina Grave giovane cuoco GALIMBERTI A PAGINA 48 Cantù Sospeso e senza paga il “furbo” del Comune CATTANEO A PAGINA 49 Filo di Seta Alla fine a Berlusconi l’hanno tagliato. Il vitalizio. Morta Alice, la sorella del “Neri” Si è spenta a 101 anni a Villa Prandoni di Torno Alice Ca- nali Grigioni. Era la sorella minore del capitano “Neri”, Luigi Canali, il leader della Resistenza comasca sequestrato e ucciso dai suoi stessi compagni poche settimane dopo la Liberazione, il 7 maggio 1945. Alice aveva speso la sua vita nel- l’impegno di far chiarezza sulla morte del fratello e di ottenere, per lui, giustizia. FESTORAZZI A PAGINA 25 Erba In 1.500 al parco per i successi dei Matia Bazar Hanno scelto Erba per prepa- rare il tour del 40° di fonda- zione del gruppo. Ed Erba li ha ripagati con un abbraccio al parco Majnoni. A PAGINA 46 I Matia Bazar a Erba BARTESAGHI ANNO 124 . NUMERO 188 • www.laprovinciadicomo.it VENERDÌ 10 LUGLIO 2015 • EURO 1,30

Buona scuola a Como: 481 assunti - confartigianatocomo.it 10-07-2015.pdf · Buona scuola a Como: 481 assunti Ieri il “sì” definitivo (con polemiche) alla Camera: ufficio provinciale

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TUTTI I GIORNI CON IL GIORNALE

Appuntamento con ProvinciaEstateDa oggi i lettori troveranno nel quotidiano “Provincia Estate”: un appuntamento

che in questi mesi si rinnoverà tutti i giorni e che permetterà di scegliere il meglio

tra gli eventi culturali e di puro divertimento nelle province di Como, Lecco

e Sondrio. Prima uscita con la festa multimediale all’Arena del Sociale e molto altro

ALLE PAGINE 29-32

SCUOLA,LA PRIMAREGOLAÈ RAGIONAREdi BRUNO PROFAZIO

La buona scuola o la cattiva scuola, a secondadi come la si pensi, èdiventata legge. Sulla

riforma più che i numeri colpiscono i toni. Si è liberi di pensare tutto a favore o contro questa riforma tenacemente voluta dal premier Renzi. Quello che più colpisce, nei fautori come nei detrattori, sono i toni. Non le parole, l’enfasi. Neppure le ragioni, ma l’accanimento, anzi la foga nel difendere o nell’attaccare una legge che, dopo tutto, rimane solo una legge. Invece si sono usati toni da tregenda, da guerra totale, da fine del mondo.

Tutto questo spirito belluino è giustificato? La risposta è no. Soprattutto nella e per la scuola.CONTINUA A PAGINA 7

UNA VITTORIADI RENZIMA L’AUTUNNOSARÀ CALDOdi PIERFRANCESCO FRERÈ

In attesa degli sviluppi dellacrisi greca, con i primi timidi segnali di disgelo, Matteo Renzi porta a casa la

riforma della scuola. Un tassello importante della sua agenda di governo, incassato però tra le proteste della sinistra dem che non ha partecipato al voto o addirittura ha votato contro.

Naturalmente il premier hatutto l’interesse a sottolineare le novità della legge: più merito, più autonomia e centomila assunzioni. Ma il segnale politico che la CONTINUA A PAGINA 7

Buona scuola a Como: 481 assuntiIeri il “sì” definitivo (con polemiche) alla Camera: ufficio provinciale subito al lavoro

La riforma della Buona scuola è legge, l’ufficio scolastico già da oggi è al lavoro per immette-re in provincia di Como entro il 31agosto 481 docenti. Per un totale

stimato di 1300 precari che diven-tano di ruolo. A dire la verità già dalla fine di giugno le scuole del territorio si stavano muovendo perrecepire i primi dettami della rifor-

ma, ieri votata dalla Camera. Rifor-ma che per molte applicazioni ve-dremo solo nel 2016. La principale novità è la stabilizza-zione dei docenti precari presenti

nelle graduatorie ad esaurimentoe gli ex vincenti concorso. Si co-mincia da subito, con una prima tranche che dovrà salire in cattedraprima dell’inizio delle lezioni di

settembre. A Como sono 481 do-centi di cui 25 nell’infanzia, 162 alleprimarie, 230 alle medie e 64 allesuperiori. SERVIZI ALLE PAGINE 2-3 E 23

ComoLife Electric, il primo pezzoè arrivato dal cielo

Alle 15.47 di ieri un elicottero è passato su piazza Cavour e si è posizionato esattamente

sopra la parte finale della diga foranea. Legato a un cavo d’acciaio c’era un cerchio di 6 metri

di diametro, che è stato collocato proprio sul nuovo tondello allargato realizzato dal Consor-

zio Como Turistica in fondo alla diga: il primo pezzo di “The Life Electric”, l’opera di Daniel

Libeskind che sarà completata tra fine luglio e inizio agosto. SERVIZIO A PAGINA 19

Contrordine: lo svincolo non apreNessuna auto potrà en-

trare direttamente in autostradain direzione Chiasso dalla nuovatangenziale di Como. Il giornodel passaggio del primo veicoloavrebbe dovuto essere quello dioggi, almeno così avevano comu-

nicato lo scorso 22 giugno Socie-tà Autostrade e il sindaco MarioLucini in consiglio comunale. I motivi sono oscuri, ma la cer-tezza è che il raccordo oggi nonaprirà. «Ho ricevuto una chia-mata da un referente tecnico di

Società Autostrade - spiega ilsindaco Mario Lucini- e mi hacomunicato che la società ha fat-to tutto quanto di sua competen-za e che l’apertura adesso dipen-de da Pedemontana». Intanto il sottosegretario regio-

nale Alessandro Fermi guardaoltre. «Il vero problema a mioavviso è quello che nella conven-zione tra Pedemontana e Auto-strade venga chiarito in manieradefinitiva quale sia il costo delpedaggiamento per il tratto cheva da Milano fino all’uscita dellatangenziale». RONCORONI A PAGINA 15

ComoStriscioni e lacrimeper l’addioa Tommy VaghiQUADRONI A PAGINA 20

ComoNuova luce sul faroMa le antenne restanoCERRATO A PAGINA 18

CarlazzoUno “10”, l’altro “100”I fratelli da recordSERVIZIO A PAGINA 22

OrsenigoChoc per una medicinaGrave giovane cuocoGALIMBERTI A PAGINA 48

CantùSospeso e senza pagail “furbo” del ComuneCATTANEO A PAGINA 49

Filo di Seta

Alla fine a Berlusconi l’hanno tagliato. Il vitalizio.

Morta Alice,la sorelladel “Neri”

Si è spenta a 101 anni a Villa Prandoni di Torno Alice Ca-nali Grigioni. Era la sorella minoredel capitano “Neri”, Luigi Canali,il leader della Resistenza comascasequestrato e ucciso dai suoi stessicompagni poche settimane dopola Liberazione, il 7 maggio 1945.

Alice aveva speso la sua vita nel-l’impegno di far chiarezza sulla morte del fratello e di ottenere, perlui, giustizia.FESTORAZZI A PAGINA 25

ErbaIn 1.500 al parcoper i successidei Matia Bazar

Hanno scelto Erba per prepa-rare il tour del 40° di fonda-zione del gruppo. Ed Erba li haripagati con un abbraccio alparco Majnoni. A PAGINA 46

I Matia Bazar a Erba BARTESAGHI

ANNO 124 . NUMERO 188 • www.laprovinciadicomo.it VENERDÌ 10 LUGLIO 2015 • EURO 1,30

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LA PROVINCIA

9VENERDÌ 10 LUGLIO 2015

COMO

MICHELE SADA

I numeri non men-tono. E quelli resi noti ierimattina dalle Acli dicono chei frontalieri comaschi au-mentano senza soluzione dicontinuità. Quasi 4.500 inpiù in tre anni, visto che nel2011 le persone residenti inprovincia di Como che ognigiorno varcavano il confineper andare a lavorare in Can-ton Ticino erano 20.484 e nel2014 sono arrivati a sfiorarequota 25mila (24.847). Il40% dei frontalieri vive sulterritorio della nostra pro-vincia, visto che in totale i la-voratori di nazionalità stra-niera in Ticino oggi sono61.329. Quelli residenti inprovincia di Varese superanodi poco i comaschi, attestan-dosi a 25.751. Poi ci sono5.312 frontalieri del Verba-no-Cusio-Ossola , 379 in pro-vincia di Lecco e 377 in pro-vincia di Sondrio, 4.548 vivo-no in altre province italiane.Poco più di cento quelli chearrivano da altri Paesi: 51 daStati extra Ue, 33 dalla Fran-cia, 26 dalla Germania, 5 dal-l’Austria.

Nuovo servizio in città

I dati sono stati diffusi du-rante l’inaugurazione dellasede nazionale Caf Acli perl’assistenza fiscale ai fronta-lieri. L’ufficio è aperto da ieriin viale Roosevelt 23 e nasceper assistere i lavoratori “difrontiera” sul fronte della di-chiarazione dei redditi e - te-ma quanto mai attuale - peraiutarli nella procedura di“voluntary disclosure” (mec-canismo che consente di farpace con il fisco dichiarando

L’inaugurazione degli uffici in viale Roosevelt, presenti la presidente Luisa Seveso, il prefetto Bruno Corda, il vescovo Diego Coletti FOTO POZZONI

Apre a Como la casa dei frontalieriLa novità. Inaugurata ieri la sede delle Acli destinata a chi lavora oltreconfine, è intitolata a Giancarlo PedroncelliSeveso: «In vigore nuove norme su tasse e conti correnti, è una fase cruciale». I comaschi interessati sono 25mila

ora quello che non si è dichia-rato in passato) . I comaschiinteressati a quest’ultima no-vità sono frontalieri ma an-che “ex” (pensionati che han-no lasciato i soldi in banchesvizzere), compreso il coniu-ge (nel caso di conto co-inte-stato) e gli eredi.

Una storia partita da lontano

La presidente Luisa Sevesoha definito i nuovi spazi un«punto di riferimento nazio-nale nella trattazione dellecasistiche fiscali proprie deifrontalieri». «Lavoratori che- ha aggiunto - sono parte in-tegrante della storia delleAcli a Como, e viceversa».Presenti al battesimo ufficia-le, tra gli altri, il vescovo Die-go Coletti, il prefetto BrunoCorda, il consigliere regiona-le Luca Gaffuri, il direttoredell’Inps Filippo Pagano,l’assessore Bruno Magatti, ilconsigliere provinciale Mi-rko Baruffini (vicesindaco diUggiate Trevano e frontalie-re), l’ex presidente Acli Fran-co Fragolino e la responsabi-le Caf Acli Silvia Camporini.

«Sono qui - ha detto con unsorriso Coletti - in quantoamico di un tale che venivachiamato il figlio del falegna-me». La sede è stata intitolataufficialmente a Giancarlo Pe-droncelli, fondatore e pertanti anni guida dell’Unionefrontalieri.

Alla presenza della vedova,Piera, è stata scoperta unatarga: «Le Acli di Como aGiancarlo Pedroncelli, per 50anni di impegno sulle fron-tiere, vecchie e nuove, a di-fendere libertà del lavoro edignità dei lavoratori fronta-lieri».

Addio sanità gratis in Italia«No, nessuna legge lo dice»

Il giorno dopo è quel-lo delle telefonate di tanti fron-talieri allarmati, ma è anche il giorno dei dubbi. Si era detto e scritto molto, nelle ore prece-denti, a proposito di uno scena-rio inquietante per i comaschi che lavorano oltre confine: l’obbligo di pagare l’assistenzasanitaria.

Il tema ieri ha tenuto bancoa tutti i livelli. Sindacati, consi-glieri regionali, parlamentari,

tutti alla ricerca di chiarimenti.Ma una parola definitiva sulla questione non è arrivata. «L’al-larme nasce da una circolaredel ministero della Salute, chetuttavia fa riferimento agli stranieri residenti in Italia che lavorano in Svizzera - nota Lui-sa Seveso (Acli) - Al momento la norma non è cambiata, danessuna parte è scritto chequesta novità è entrata in vigo-re». Le indiscrezioni si sono

susseguite, però, fino a sera, qualcuno addirittura si è spin-to a dire che il governo italianoavrebbe “sacrificato” i fronta-lieri sull’altare dell’accordo conla Svizzera sulla fine del segre-to bancario. In Regione è parti-ta una richiesta ufficiale dichiarimenti all’assessore Ma-rio Mantovani, a Roma un’in-terrogazione rivolta al mini-stro Beatrice Lorenzin; si speradi riuscire a dipanare la matas-sa entro pochi giorni anche perché i frontalieri sono - com-prensibilmente - preoccupati.

Sembrano divisi sull’inter-pretazione della circolare gli stessi sindacati svizzeri: qual-

cuno più propenso a credereche non cambierà nulla (Unia),altri di parere opposto (Ocst, l’organizzazione cristiano-so-ciale del Ticino, in una notaparla di «ghigliottina dal mini-stero della Salute» e di «assi-stenza sanitaria italiana a pa-gamento estesa a tutti i fronta-lieri» fino a quando non entre-rà in vigore il nuovo accordo bi-laterale previsto per il 2018, ac-cordo che «prevedrà un paga-mento graduale dell’Irpef per tutti i frontalieri» e a quel pun-to «consentirà ai lavoratori di essere iscritti al Servizio sani-tario nazionale senza costi ag-giuntivi»).

[email protected]. 031 582311 Fax 031 582421

Camera di commercioStop al Mercoledì del cittadinoIl Mercoledì del cittadino è sospeso in Camera dicommercio dal 15 luglio al 15 settembre. In tale periodo sportelli aperti dalle 8.45 alle 12.15.

L'INTERVISTA MARCO GALIMBERTI.

Il vicepresidente della Camera di Commercio di Como interviene nel dibattito

dopo le dimissioni di Fulvio Alvisi dal Centro Tessile Serico

«Obbligatorio unirsi E non solo per il tessile»

Un’unione non soltan-to per il tessile. Ma per tutti isettori. «E un fine che non deveessere diverso da quello di fareil bene per le imprese», rimarcaMarco Galimberti, vicepresi-dente della Camera di Commer-cio di Como.

È sempre più aperto il dibat-tito dopo le dimissioni di FulvioAlvisi dal Centro Tessile Serico- partecipata anche dalla stessa

Camera di Commercio, oltreche da Unindustria e diverseaziende private. Galimberti evi-denzia la necessità di allargarel’ottica anche alle collaborazio-ni con altre Camere, come sot-tolineato ieri dal presidente ca-merale Ambrogio Taborelli.

Vicepresidente, Alvisi dice di aver

lasciato per scuotere proprio Came-

ra di Commercio. Lei che ne pensa?

Mi ritrovo pienamente nelleriposte del presidente Taborelli.Scelte e metodi sono personali.Alvisi ha scelto di comportarsiin quel modo. Non vedo nessunproblema: si affronterà questocome si è affrontato altro.

È possibile unirsi, magari per il tes-

sile e non solo, anche ad altre Came-

re di Commercio?

È più che possibile. Direi che

è obbligatorio. E non solo per iltessile. Il mondo sta cambiandoe richiede anche dei cambia-menti nel modo di fare rappre-sentanza, nel dare servizi, nelsostenere le categorie. Credoche ci sia in atto una rivoluzionegenerale. Si dovrà provare mag-giore sinergia.

Obiettivo comune?

La Camera di Commercio èla casa delle imprese. Dovremolavorare insieme per dare servi-zi, risultati, risposte alle impre-se. Che devono arrivare dalleCamere. Non lo si farà per pro-vincia, ma per aree più ampie.L’obiettivo è proprio questo: lerisposte. E pensare alla Cameracome a uno strumento.

Al di là della vicenda delle dimissio-

ni di Alvisi, e quindi del Centro Tes-

sile Serico, pensa che ci siano parte-

cipate inutili o doppioni?

Non credo che sia una que-stione di doppioni. Magari oggi,con i cambiamenti che ci sonostati, non serve più tutto quelloche c’era prima. Di certo, si pas-serà alle razionalizzazioni. Daun certo punto di vista, c’è statoanche imposto.

Già, perché i tagli sono stati pesanti.

Avete già deciso qualcosa?

Abbiamo fatto alcune nostreriflessioni. Dire quello che servee quello che non serve è un workin progress. Le diverse visioniinterne? Se tutti la pensassimoalla stesso modo, non ci sarebbela ricchezza dello stare insieme.La capacità di confrontarsi e diragionare insieme è di avere unobiettivo comune. Se questo èdiverso dal bene delle imprese,si fatica. Assolutamente. Christian Galimberti Marco Galimberti

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10 EconomiaLA PROVINCIA

VENERDÌ 10 LUGLIO 2015

prenditoria: su oltre 223mila re-sidenti in Italia, ben 66mila gui-dano un’attività economica. E laLombardia è la prima regione italiana per presenza di aziende e società guidate da imprendito-ri cinesi, con un totale di 14mila attività. «Molti imprenditori ci-nesi o di origine cinese contribu-iscono ormai in maniera impor-tante all’economia del nostro territorio» osserva Gioacchino Amato, responsabile Legal di PricewaterhouseCoopers Ita-lia, «ma in molti casi dialogano ancora poco con il settore finan-ziario: l’imprenditore cinese og-gi deve fare un salto di qualità e dovrebbe rivolgersi non solo al settore bancario ma anche agli azionisti e agli strumenti finan-ziari per realizzare investimentie crescere nelle proprie attivi-tà». Alla serata di gala, saranno messe all’asta una serie di opere antiche di calligrafia tradiziona-le cinese, e parte del ricavato an-drà a sostenere l’acquisto di un acceleratore lineare, macchina-rio sofisticato per la radio-tera-pia oncologica, presso l’ospedaleNiguarda di Milano. S. Cas.

una cinquantina di organizza-zioni imprenditoriali cinesi nel mondo. Invitiamo a partecipare tutti gli imprenditori cinesi e italiani dei vari settori, indu-striali e finanziari, investitori e rappresentanti di diversi campi di attività. Il tema dell’incontro sarà “Lo Sviluppo armonioso per un domani migliore”, e in contemporanea al Forum, nelle giornate dal 17 al 20 luglio, sare-mo presenti a Expo 2015, per creare nuove opportunità nel mercato italiano ed europeo».

Dal 2013 a oggi, le società ci-nesi hanno investito circa 6 mi-liardi di euro in Italia, che si piaz-za al terzo posto in Europa per volume di investimenti colloca-ti, dopo Gran Bretagna e Fran-cia. Un dato rende evidente la propensione dei cinesi all’im-

Da tutto il mondoAttesi al convegno

500 imprenditori

e una cinquantina

di organizzazioni

Oltre 500 imprendito-ri cinesi, tra quelli di maggiore spicco e successo in tutto il mon-do, s’incontrano a Campione d’Italia. L’appuntamento è per sabato 18 luglio, in occasione della nona edizione del Conve-gno mondiale degli imprendito-ri cinesi nel mondo. Un’iniziati-va, avviata nel 2006 a Pechino, e poi ospitata a Hong Kong, in Ma-lesia, Francia, Corea, Thailan-dia, Stati Uniti e Russia, che ha l’obiettivo di promuovere pro-getti di collaborazione per gli scambi commerciali, culturali e industriali, tra imprenditori e operatori di diversi settori e na-zionalità.

«Per l’edizione 2015 del Wor-ld Chinese Entrepreneurs Fo-rum è stata scelta Campione d’Italia» sottolinea Giovanni Mao, presidente di Italian Chi-nese Business Association: «e quest’anno saranno presenti

Imprenditori cinesiIl Forum mondialeospitato a Campione

Ieri la presentazione dell’evento a Milano

� Dal 2013 a oggile società cinesi hanno investitoin Italiacirca 6 miliardi

Il convegno è giunto alla nona edizione

L’analisi

Il sindacoPiccaluga«Successodel territorio»

«Ospitare il Forum mondiale

degli imprenditori cinesi, mentre

è in corso Expo 2015» rileva

Maria Paola Mangili Piccaluga,

sindaco di Campione d’Italia,

«rappresenta un momento

molto importante del nostro

programma di marketing territo-

riale, che si propone l’ambizioso

obiettivo di attrarre investimen-

ti e sostenere lo sviluppo del-

l’area». Una strategia in cui si

colloca anche la recente ratifica

di una lettera d’intenti tra il

Comune di Campione d’Italia e

l’International Development

Information Organization di

Shanghai, con l’obiettivo di

promuovere scambi culturali,

instaurare contatti di lavoro,

sviluppare trasferimenti di

tecnologia e cooperazione eco-

nomica. Ed è anche la conferma

dell’attenzione con cui l’Ammini-

strazione di Campione coltiva le

relazioni con le realtà più impor-

tanti dell’associazionismo cine-

se. «Al centro di questa strategia

di promozione turistica abbiamo

posto la comunità cinese di cui

sono riconosciute intraprenden-

za e altissima propensione

all’imprenditorialità» sottolinea

il primo cittadino di Campione

d’Italia.

COMO

BRUNO PROFAZIO

Un appello dallaColdiretti di Como e Lecco ri-volto all’Unione Europea. Leassociazioni degli agricoltoricomasche e lecchesi hannopartecipato con proprie dele-gazioni alla manifestazioneche si è tenuto a Roma persensibilizzare Bruxelles el’opinione pubblica sul dannoche deriverebbe al “made inItaly” se venisse accolta la ri-chiesta avanzata proprio daalcune aziende italiane perpoter realizzare e commer-cializzare il formaggio otte-nuto da latte in polvere.

«Meno 33,5% delle stalleda latte in Lombardia negliultimi dieci anni (e la percen-tuale sale ad oltre il 36% inprovincia di Lecco) - spiega laColdiretti - a causa della crisie delle importazioni di pro-dotti dall’estero. Per questo èimportante difendere la leggen.138 dell’11 aprile del 1974che da oltre 40 anni garanti-sce all’Italia primati a livellointernazionale nella produ-zione casearia anche grazie aldivieto all’utilizzo della pol-

Coldiretti Como-LeccoL’appello all’Europaper difendere il latteManifestazione a Roma. Segnalato il brusco calodella produzione. Si chiede il “no” alla richiesta di aziende italiane di fare il formaggio con le polveri

vere al posto del latte. Il supe-ramento di questa normaprovocherebbe l’abbassa-mento della qualità, l’omolo-gazione dei sapori, un mag-gior rischio di frodi e la perdi-ta di quella distintività che so-lo il latte fresco con le sue pro-prietà organolettiche e nutri-zionali assicura ai formaggi,yogurt e latticini Made inItaly».

Il sistema produttivo re-gionale, denuncia Coldiretti,ha perso 2.936 allevamenti dalatte in dieci anni, visto che siè passati dagli 8.761 del2003/2004 ai 5.825 del2014/2015: «Il record negati-vo spetta a Sondrio che sfioraun taglio del 49 per cento,mentre la provincia che sem-bra aver resistito meglio è Co-mo con una diminuzione del16,8 per cento, anche se neldecennio si sono perse ben 38stalle».

«Stiamo vivendo - affermaFortunato Trezzi, presidentedi Coldiretti Como-Lecco -una fase di acuta ristruttura-zione del sistema produttivoalla quale si sono aggiunti lacrisi economica che dal 2008

sta stringendo il nostro Paesein una morsa e il crollo delprezzo del latte alla stalla peril quale oggi gli allevatoriprendono anche meno di 36centesimi al litro, un valoreche non basta neppure a com-prare un caffè al bar».

«Rispetto alla scorso anno– dice il direttore interpro-vinciale dell’organizzazioneagricola, Francesco Renzoni– la caduta delle quotazioni,causata dalle importazioni dilatte e semilavorati dall’este-ro, ha creato un buco di quasi200 milioni di euro nel siste-ma zootecnico regionale».

Oggi sono stranieri 3 carto-ni su 4 di latte a lunga conser-vazione e la metà di tutte lemozzarelle vendute in Italia.

«Con il via libera alle polve-ri – spiega una nota dellaColdiretti Lombardia – sa-rebbero quindi a rischio an-che i formaggi tipici tradizio-nali lombardi presenti in ogniprovincia e a volte su più ter-ritori: 14 a Como, 15 a Lecco,24 a Bergamo, 29 a Brescia, 8 aLodi, 7 a Cremona, 5 a Monza,5 a Milano, 5 Mantova, 8 a Pa-via, 18 a Sondrio, 13 a Varese».

La manifestazione che si è svolta a Roma con la partecipazione di una delegazione Coldiretti Como-Lecco

Bufera in Italia da parte di tanti

politici, partiti, movimenti ecolo-

gisti e di tutela del “made in

Italy”. Sotto accusa l’Unione

Europea che con i suoi freddi e

astratti burocratici starebbe per

sanzionare il nostro Paese per-

ché, grazie a una legge degli anni

’70, mantiene il divieto di produr-

re e commercializzare formaggi

ottenuti con latte in polvere.

La parte del cattivo è attribuita

da tutti all’Europa e a Bruxelles.

Ma la richiesta contro l’Italia

viene proprio dal nostro Paese.

Sono stati, infatti, proprio alcuni

produttori di formaggio a chiede-

re all’Europa di intervenire e di

far decadere la legge italiana che

pone questo divieto.

«In seguito alla denuncia di

un’entita’ italiana, a difesa della

libera circolazione delle

merci nell’Ue - ha detto il porta-

voce Daniel Rosario del commis-

sario europeo all’Agricoltura, Phil

Hogan - la Commissione ha mes-

so in mora Roma» in quanto

vieta alle aziende lattiero casea-

rie con sede in Italia di

produrre latte e latticini a partire

dal latte condensato e da

quello in polvere. La denuncia

sarebbe giunta da Assolatte, ma

Bruxelles non ha confermato

perché la procedura è sotto

segreto. Lo stesso commissario

Hogan ha precisato: «C’e’ una

indagine in corso avviata dopo la

protesta di un produttore

italiano contro la restrizione alla

libera circolazione delle

merci a base di latte condensato.

Comunque non riguarda prodotti

della filiera lattiero-casearia

protetti da Dop, Igp e neanche la

mozzarella’».

Chi vuole il formaggio da latte in polvere

Accusano l’Unione Europeama la richiesta è tutta italiana

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LA PROVINCIA

15VENERDÌ 10 LUGLIO 2015

elegantissimi. A pochi passi un carretto con i gelati.

Una novità assoluta, che haattirato l’attenzione di cittadini e dipendenti comunali. Gli sposinon hanno versato nulla al Co-mune. «Nessuno ce l’aveva mai chiesto prima - spiega il capo di Gabinetto Valeria Guarisco - e non c’erano motivi per dire no. Autorizzo io l’uso di questi spazi,non ho applicato tariffe sempli-cemente perché non è prevista da nessuna parte la possibilità dicedere a pagamento aree di Pa-lazzo Cernezzi. Per noi è a costo zero, se qualcun altro ce lo chie-derà daremo l’assenso. A patto che si sposi qui e faccia solo un veloce rinfresco in piedi, di gior-no. Il cortile, inoltre, resta aper-to al transito di tutti».

SorpresaIl Comune: ce l’hanno chiestoe per noi è a costo zeroPotranno farlo anche altridopo il “sì” in sala consiliare

Matrimonio con sor-presa, ieri mattina, a Palazzo Cernezzi. Dopo la cerimonia in sala consiliare, gli sposi e gli invi-tati si sono trasferiti nel cortile antico, dove era stato allestito un rinfresco. Su due tavoli, co-perti da tendoni, c’erano cibo e bevande, serviti da camerieri

Nozze a Palazzo CernezziOra si fa anche il rinfresco

Festa ieri nel cortile del Comune

GISELLA RONCORONI

Nessuna auto potràentrare direttamente in auto-strada in direzione Chiassodalla nuova tangenziale. Ilgiorno del passaggio del pri-mo veicolo avrebbe dovuto es-sere quello di oggi, almeno co-sì avevano comunicato loscorso 22 giugno Società Au-tostrade e il sindaco Mario

Lucini in consiglio comunale.I motivi sono oscuri, ma la

certezza è che il raccordo ogginon aprirà. Lucini nelle ulti-me ore ha avuto contatti tele-fonici con i due attori princi-pali, Cal (la società regionaleconcedente per la realizzazio-ne dell’autostrada Pedemon-tana) e Società Autostrade.«Ho ricevuto una chiamata -spiega il primo cittadino - daun referente tecnico di Socie-tà Autostrade per conto del-l’amministratore delegato emi ha comunicato che la so-cietà ha fatto tutto quanto disua competenza e che l’aper-tura adesso dipende da Pede-montana. Ma da Pedemonta-na mi hanno detto che ci sonoancora questioni da definire eche nell’arco di qualche gior-no sarà tutto risolto. Mi augu-ro che effettivamente sia cosìe che si possa aprire il collega-mento».

Nessuna chiarezza sui motivi

Ufficialmente Pedemontanasi è limitata ieri a comunicareche «il raccordo non aprirà».Ma non ha dato alcuna spiega-zione sui motivi e sui tempi.

Niente di ufficiale nemme-no da Autostrade, anche sedalla società è filtrato che, dalloro punto di vista, le proce-dure sono state completate eche a mancare sarebbe l’agibi-lità. Agibilità che è di strettacompetenza di Pedemontana

Resta chiuso lo svincolo in direzione Chiasso che consente dalla tangenziale di accedere all’autostrada A9

Beffa tangenziale, l’uscita non aprePromessa non mantenuta. Il raccordo con la A9 in direzione Chiasso avrebbe dovuto essere percorribile da oggiAutostrade e Pedemontana, nessun chiarimento. Lucini: «Hanno chiesto qualche giorno per questioni tecniche»

e di Cal . Voci di corridoio cherimbalzano dalle due societàmilanesi parlano di una deci-na, 15 giorni al massimo, perrisolvere tutte le questioniburocratiche.

L’«augurio» di fine giugno

Autostrade per l’Italia il 22giugno aveva chiarito in unanota di aver «già deciso e co-municato alla società Pede-montana Lombarda e al Mini-stero delle Infrastrutture lapropria disponibilità ad apri-re il tratto verso la Svizzera,senza pedaggio, il 10 luglio, altermine dei lavori di installa-zione del sistema di pedaggia-mento free flow. Fino al 1 no-vembre, data prevista da Pe-demontana Lombarda per ilcompletamento del sistema dipedaggio».

Una finestra, in pratica, pri-ma dell’apertura anche deglialtri raccordi, per i quali è ne-cessario un accordo sulle quo-te di pedaggio tra Pedemonta-na e Autostrade. Nella stessanota Autostrade sottolineavache la loro disponibilità era«subordinata alla sottoscri-zione di un accordo, i cui con-tenuti sono stati già informal-mente condivisi, con Pede-montana Lombarda. Lo stes-so accordo sarà condiviso conCal e con il ministero delle In-frastrutture, per regolarizza-re tutti gli aspetti ammini-strativi nel pieno rispetto del-le normative in vigore. Ci au-guriamo di concludere taleiter prima del 10 luglio, perpoter assicurare l’apertura altraffico della tratta in questio-ne».

L’augurio, però, è rimastotale. Il raccordo resta chiuso ené al sindaco né ai comaschiper ora sono state comunicatedate alternative.

«Ma si deve fare chiarezza sul pedaggio»

Il sottosegretario re-gionale Alessandro Fermi

(Forza Italia) guarda oltrel’apertura del raccordo con l’autostrada in direzione Chias-so. Al pedaggio e a come dovrà essere calcolato per le auto chenon usciranno alla barriera di Grandate, ma si immetterannodirettamente sulla tangenziale.«Avevo già detto che la data del10 luglio per l’apertura del rac-cordo mi sembrava troppo otti-mistica - commenta - ma auspi-co che si possa aprire nel giro di

qualche settimana. Detto que-sto, il vero problema a mio avvi-so è quello che nella convenzio-ne tra Pedemontana e Auto-strade venga chiarito in manie-ra definitiva quale sia il costo del pedaggiamento per il trattoche va da Milano fino all’uscita della tangenziale perché que-sto credo sia il vero il obiettivo che i comaschi devono portare a casa».

Fermi punta a fare in modoche la tariffa non sia quella di 2,20 euro, che in realtà compren-

de anche il pedaggio ombra peril tratto fino a Chiasso. «Biso-gna evitare - dice - di continua-re a pagare 2, 20 euro per un tratto di strada che una partedegli automobilisti, cioè tutticoloro che escono a Como sud, non percorre. Fondamentale è far valere questo principio det-tato sui chilometri: chi esce perprendere la tangenziale nonpuò pagare anche la tratta fino al confine elvetico, che nemme-no volendo potrebbe percorre-re. Su questo bisogna fare chia-rezza una volta per tutte perchéi comaschi che usano la A9uscendo a Como sud credo ab-biano già pagato abbastanza».Alessandro Fermi

[email protected]. 031 582311 Fax 031 582421

Enrico Marletta [email protected], Stefano Ferrari [email protected], Barbara Faverio [email protected],

Raffaele Foglia [email protected], Marilena Lualdi [email protected], Paolo Moretti [email protected],

Gisella Roncoroni [email protected], Michele Sada [email protected]

Dibattito sul bilancioC’è Consiglio anche domaniContinua la maratone di consiglio comunalisul bilancio. Sedute anche domani dalle 9.30 alle 18.30 e poi il 13, 14, 15 e 16 luglio alle 20.15, il20 luglio alle 17.30, il 21, 22, 23 luglio alle 20.15.

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LA PROVINCIA

Como 19VENERDÌ 10 LUGLIO 2015

ralismo fiscale e da quel mo-mento è un tema che la sinistranon ha più affrontato - conti-nua Molteni - Lucini se la deveprendere con Matteo Renzi, stanno facendo una riforma costituzionale improntata alpeggiore centralismo romano,rimettendo tutto in capo alloStato. Ho parlato della questio-ne Fondo di solidarietà con ilcollega Mauro Guerra, che èalle prese con una beffa ancorapiù eclatante rispetto a quelladi Como. Il suo Comune, Tre-mezzina, è particolarmentevirtuoso, eppure viene preso aschiaffoni da queste norme as-surde».

carico in un’ottica di maggioreequità. D’altra parte il mecca-nismo è frutto della stratifica-zione di norme costruite nel tempo. Non è un tema nuovo,ma la soluzione deve arrivareattraverso un confronto tra ilGoverno e Anci in modo da ria-prire la discussione sul riequi-librio della finanza locale».

Il leghista Nicola Moltenidefinisce quello che regola il Fondo di solidarietà «un mec-canismo sbagliato, che pena-lizza i Comuni virtuosi e quellipiù ricchi, avvantaggiando glialtri». «La colpa è del governo,Mario Monti nel 2011 ha messoin un cassetto la legge sul fede-

La beffaOgni cittadino comasco versa

al Fondo di solidarietà 133

euro, Tremezzina 260. Altri

Comuni vicini un terzo

Il sindaco Mario Lu-cini ha scritto al presidente delConsiglio Matteo Renzi per denunciare la disparità di trat-tamento tra Como e altre cittàcapoluogo rispetto all’entitàdel contributo al fondo di soli-darietà versata. Il deputato PdMauro Guerra, sindaco diTremezzina, aveva già segnala-to di essere ancor più penaliz-zato visto che versa il doppio diComo. E ha auspicato un inter-vento complessivo sulla fisca-lità comunale, rivedendo an-che i contributi.

La collega del Pd Chiara Bra-ga, che siede anche in segrete-ria nazionale, dice: «Lucini po-ne una questione giusta e fon-data. Il meccanismo di revisio-ne è una questione su cui chie-diamo al Governo di aprire untavolo di discussione, sapendoche è oggetto di contrattazionecon i Comuni, visto che ne pe-nalizza alcuni mentre altri nebeneficiano». E aggiunge:«Questo deve diventare un te-ma di cui la stessa rappresen-tanza dei Comuni si deve fare

Soldi a Roma, Como penalizzataI deputati: «Lucini ha ragione»

Il sindaco Mario Lucini ha scritto al premier Renzi

GISELLA RONCORONI

Alle 15.47 un elicotte-ro blu, bianco e rosso, è passa-to sopra piazza Cavour e si èposizionato esattamente so-pra la parte finale della diga fo-ranea.

Legato a un cavo d’acciaioc’era un cerchio di 6 metri didiametro, che è stato collocatoproprio sul nuovo tondello al-largato realizzato dal Consor-zio Como Turistica in fondoalla diga.

La struttura è stata prepa-rata in quattro pezzi distintinei capannoni della ditta Ro-dacciai di Bosisio e trasporta-to alla Officina Officina Mec-canica Michele Orsillo di Co-mo (in via Casati, nella zona divia Varesina), dove è stato as-semblato.

Poco dopo le 15.30 l’elicot-tero era visibile proprio nellazona di Camerlata, dove ha ag-ganciato il maxi cerchio. Hapoi sorvolato la città arrivan-do sopra la diga. Il pezzo è sta-to trasportato sulla diga fora-nea dalla Eliwork con un eli-cottero di tipo As350B3 Aéro-spatiale.

La base dell’opera di Libeskind

Il cerchio è stato posato in po-chissimi minuti, senza alcunintoppo e di fatto costituisce labase della fontana all’internodella quale verrà posata “Thelife electric”, opera progettatada Daniel Libeskind.

«È stata una tappa impor-tante - spiega il responsabile L’elicottero con il maxi cerchio attaccato a cavi di acciaio POZZONI

Libeskind, la base arriva in elicotteroIl progetto. Collocato ieri in fondo alla diga un cerchio di 6 metri di diametro che sarà ai piedi del monumentoTest sull’opera nelle prossime settimane e posa definitiva tra il 30 luglio e il 5 agosto. Inaugurazione a settembre

del progetto Daniele Brunati- perché anche se non partico-larmente difficoltosa, è stataspettacolare visto il mezzo ditrasporto utilizzato, ed è la ba-se di partenza indispensabileper i lavori di impermeabiliz-zazione della vasca interna,dove verranno posati i piedidel monumento. Fa parte degliinterventi di carattere edileche comprendono anche la si-stemazione degli arredi e lesedute del tondello».

La fasi finali

L’opera, intanto, è pratica-mente conclusa nella dittaMetal Sistem di Cantù, dove èstata realizzata in cinque pez-zi distinti per i quali si stacompletando la lucidatura.Complessivamente pesa 300quintali (interno in ferro conuna struttura a scheletro, rive-stimento esterno in acciaioAisi 316 lucidato). Il lato piùalto, da solo, ne pesa circa 110.Il tutto per un’altezza, nelpunto più alto, di quasi 17 me-tri. Dopo un pre assemblaggioalla Rodacciai, che avverrànelle prossime settimane, si potrà procedere al montaggio.Per la collocazione dei cinquemaxi pezzi sul tondello in fon-do alla diga foranea dovrannoessere utilizzate tre gru. I pez-zi verranno portati sulle ban-chine e, da lì, via chiatte, infondo alla diga.

Il monumento sarà com-pletato quasi certamente travenerdì 30 luglio e il 5 agosto.

Il dettaglio del trasporto

La posa del cerchio di acciaio, base dell’opera

verse aste per negozi in via Mi-lano, tutte deserte». Interes-santi il passaggio sulle cause delComune, nell’intervento del sindaco Mario Lucini: «Nel 2014 ne abbiamo vinte 59 e per-se 19, quest’anno ne abbiamo 15attive». Quanto alle paratie: «Lasecretazione temporanea degli atti, fino alla chiusura del-l’istruttoria, non mi sembra unacosa strana e non mi sembra dif-ficilissimo da capire che non di-pende esclusivamente da noi».

Molti i dati emersi in aula.Quelli legati alla società Csu, ri-feriti dall’assessore Savina Ma-relli: 460mila euro di entratedagli autosili, 2 milioni e 650mila euro dai parcheggi blu,20mila dalla gestione dei porti e135mila dall’illuminazione vo-tiva, mentre la gestione degli impianti sportivi fa segnare un passivo di 972mila euro. Ma an-che i numeri sul costo dei nidi (assessore Silvia Magni): l’an-no scorso spesi 4 milioni e 926mila euro a fronte di entrateper 1 milione e 140mila euro.

Infine un dato preoccupan-te: il 13% dei residenti non è ser-vito dalla rete fognaria. «Fare-mo 10 chilometri nuovi e siste-meremo l’esistente - ha detto Gerosa - aumentando del 3% gliabitanti serviti».M. Sad.

negli spazi ai lati sono previste inegozi». E Frisoni (delega al Commercio) ha aggiunto: «En-tro fine settimana pubblichere-mo un avviso per raccogliere manifestazioni di interesse, in vista del bando che servirà per assegnare gli spazi».

Brutte notizie dall’assessoreMarcello Iantorno (Patrimo-nio) sulla vendita degli immobi-li comunali: «Nel 2014 abbiamoincassato 640mila euro su 5,6 milioni indicati a bilancio. Que-st’anno contiamo di incassare un milione e mezzo sui 3,5 ri-portati ma per ora è stato ven-duto solo un appartamento per 85mila euro. Abbiamo fatto di-

Consiglio comunaleLe risposte degli assessori

alle domande

poste dalle minoranze

riservano molte sorprese

«Al momento in cen-tro storico abbiamo 65 teleca-mere, di cui 18 non funzionano. A settembre è in programma unintervento». È solo una delle novità emerse nell’aula di Pa-lazzo Cernezzi durante la se-conda serata dedicata al bilan-cio di previsione. Le parole in questo caso sono dell’assessore Paolo Frisoni, ma anche i suoi colleghi - nel rispondere ai que-siti posti dai consiglieri d’oppo-sizione - hanno toccato punti si-gnificativi. L’assessore alle Reti Daniela Gerosa, per esempio, ha ammesso che è in ritardo la procedure per riscattare gli im-pianti di illuminazione pubbli-ca, oggi in gran parte proprietà di Enel: «Gli uffici che avrebbe-ro dovuto occuparsi anche del-l’illuminazione pubblica sono stati impegnati a seguire la gara“gas”, visto che la legge ci impo-ne di essere stazione appaltanteper 44 Comuni della nostra pro-vincia». La stessa Gerosa ha parlato del cantiere al mercato coperto: «Lavori terminati, al centro si faranno eventi mentre

Nuove luci, mancano i soldiTelecamere, spente 18 su 56

Daniela Gerosa

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LA PROVINCIA

Como 21VENERDÌ 10 LUGLIO 2015

La scheda

Tutta la cronistoriadella telenovela14 aprileLa prima richiesta

La Chops srl di via Giulini presenta

una richiesta di occupazione di suo-

lo pubblico sul lungolago

29 aprileSpunta la casetta

Sulla passeggiata viene montata la

casetta, anche se la concessione ar-

riverà solo il giorno dopo

12 maggioConcessione annullata

Il Comune, dopo aver avviato una

procedura di riesame, annulla la

concessione di suolo pubblico per la

casetta per mancanza, tra l’altro,

delle autorizzazioni paesaggistiche

4 giugnoLo sgombero

Il Comune, dopo una serie di ultima-

tum, rimuove la casetta dal lungola-

go

25 giugnoIl Tar sospende l’annullamento

I giudici amministrativi accolgono

la richiesta di sospensiva della

Chops, che scrive al Comune chie-

dendo l’ottemperanza del provve-

dimento

8 luglioLa casetta vien di notte

La Chops, nel cuore della notte, ri-

mette in piedi la casetta

PAOLO MORETTI

MICHELE SADA

Cinque norme del te-sto unico per la sicurezza sullavoro violate e una sanzioneda quasi 55mila euro (che po-trebbero diventare un quartoin caso di pagamento entro 15giorni). I carabinieri del nu-cleo tutela del lavoro presen-tano il conto alla Chops srl ealle altre due ditte impegnate,nella notte tra martedì e mer-coledì, a rimontare - senza in-formare nessuno - la contro-versa casetta sulla passeggiata“Amici di Como”.

Nel corso del sopralluogoche ha causato la sospensionedei lavori, i carabinieri e gli uo-mini dell’ispettorato del lavo-ro hanno riscontrato una seriedi mancanze sul fronte dellasicurezza sfociate in un’am-menda da 27mila euro circa al-la stessa Chops, di 20mila euroalla Ltm montaggi di Manfre-donia e di 6mila euro alla AMsistemi elettrici di Como. San-zioni che, in caso di pagamen-to entro 15 giorni, potranno ot-tenere uno sensibile “sconto”.

Nel frattempo l’ispettoratodel lavoro sta anche facendoaccertamenti sulla presenza, nel cantiere, di un lavoratorein nero, e sul fatto che i dipen-denti pachistani della Chops impegnati a montare il chio-sco non hanno un contratto daedili, bensì nel settore com-mercio come addetti alle puli-zie. Restano quindi sospesi ilavori di ripristino della caset-

I controlli dei carabinieri del nucleo tutela del lavoro sulla passeggiata Amici di Como

Casetta, arriva la maxi multa alle impreseLavori sospesi. Sul lungolago trovato anche un operaio in nero. Tre ditte rischiano sanzioni fino a 55mila euroEsposto del Comune contro il Consorzio Como Turistica. E i proprietari del chiosco sono pronti a chiedere i danni

ta, ripristino deciso unilate-ralmente dalla Chops nono-stante il mancato via libera delComune. I proprietari delchiosco dovranno infatti pre-disporre il piano di coordina-mento della sicurezza prima diottenere - sotto il profilo dellasicurezza sul lavoro - il nullaosta a ultimare il montaggio.

I privati in lite con PalazzoCernezzi, nel frattempo, stan-no valutando la possibilità diportare l’amministrazione da-vanti a un giudice per chiederei danni per non aver ottempe-rato all’ordinanza di sospensi-va del Tar sul provvedimentodi annullamento della conces-sione di suolo pubblico.

Dal canto suo, invece, il Co-mune ha deciso di inviare unnuovo esposto in Procura.Questa volta l’ente non se laprende solo con la Chops, maanche con il Consorzio ComoTuristica, ovvero l’associazio-ne a cui è affidata la passeggia-ta “Amici di Como”. PalazzoCernezzi vuole capire chi ha autorizzato gli operai a lavora-re di notte sul lungolago, vistoche a mezzanotte il cancellodovrebbe essere chiuso, e lachiusura spetta proprio alConsorzio. Il cui portavoce,Daniele Brunati, pur non ri-lasciando dichiarazioni uffi-ciali, sottolinea che gli operaisarebbero arrivati alle 23,30quando il cancello era ancoraaperto. La telenovela, insom-ma, è ben lontana dalla con-clusione.

La vicenda della casetta non gli va

giù e lo dice senza giri di parole.

L’imprenditore Alessandro Tessu-

to, esperienza anche in Comune e

in Provincia, è diretto: «Il privato

cittadino Sandro Tessuto si do-

manda, leggendo i giornali, se nella

città di Como e nella pubblicazione

amministrazione comasca, leggi il

Comune, la cosa più importante di

cui occuparsi è la casetta sulla

passeggiata del lungolago di Como.

La seconda che mi domando è: ma

quanto costa al cittadino comasco

tutto l’iter burocratico, ammini-

strativo, giudiziario per arrivare a

fare questa vergogna collettiva? E

non mi importa di sapere di chi sia

il torto o la ragione. Non credo che

il mio amico sindaco faccia una

bella figura. E nemmeno tutta la

pubblica amministrazione, diri-

genti compresi. Qui è evidente che

qualcuno ha sbagliato qualcosa.

Sarebbe auspicabile che tutta

questa frenesia ed tempestività

nel procedere contro la casetta

venissero usate per risolvere i

gravi problemi della città che sono

sotto gli occhi di tutti. Questa storia

lascia una grande amarezza».

Lo sfogo dell’imprenditore

Tessuto: «Questa storialascia una grande amarezza»

Alessandro Tessuto

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LA PROVINCIA

Como 25VENERDÌ 10 LUGLIO 2015

AssistenzaParte il servizio di assistenza

domiciliare organizzato

dal Comune in collaborazione

con la Croce Rossa

Dal 13 luglio al 31 ago-sto, in collaborazione con Cro-ce Rossa Italiana, sarà attivo il Pronto Intervento Estivo per anziani. Il servizio, che il Co-mune di Como eroga da oltrediciassette anni, è un insiemecoordinato di attività socio-as-sistenziali per permettere aglianziani, soli o in stato di disa-gio, di fronteggiare il periodoestivo con maggiore tranquilli-tà.

II servizio, a fronte di una ri-chiesta telefonica, accolta da Croce Rossa Italiana e valutatainsieme ai Servizi Sociali delComune, prevede vari inter-venti gratuiti: controllo ed as-sistenza telefonica. Tra gli al-tri, il trasporto e l’accompa-gnamento per visite o esami.

È inoltre prevista l’erogazio-ne di servizi (servizio di assi-stenza domiciliare e pasti caldia domicilio) per i quali viene ri-chiesta una compartecipazio-ne economica. Trattandosi diinterventi urgenti e straordi-nari, è prevista l’applicazionedella tariffa massima (15,73 eu-ro/h per assistenza domicilia-re - 6,25 euro per ogni pastoconsegnato), con possibilità, per l’applicazione della ridu-zione tariffaria, di consegnarel’Isee entro un mese. Il numerodella Croce Rossa da contatta-re è lo 031/22 86 388 e sarà atti-vo tutti i giorni, 24 ore su 24.

AnzianiProntointerventoper l’estate

ROBERTO FESTORAZZI

Si è spenta, ieri mattina,a Villa Prandoni di Torno, dov’eraospite da alcuni anni, Alice Ca-nali Grigioni. Nata a Como il 9marzo 1914, da una famiglia ope-raia di tradizioni socialiste, era lasorella minore del capitano “Ne-ri”, Luigi Canali, il leader moraledella Resistenza comasca, seque-strato e ucciso dai suoi stessi com-pagni comunisti poche settimanedopo la Liberazione, il 7 maggio1945.

Alice Canali ha dedicato l’inte-ra vita a tener desta la memoriapubblica della figura del fratello,verso cui nutriva un amore scon-finato. Donna minuta, dietro l’ap-parente fragilità nascondeva in realtà una tempra d’acciaio: è sta-ta questa grande forza interiore,alimentata sicuramente dalla fiamma delle fede, a consentirledi passare indenne attraverso latempesta infuocata delle “idee assassine” del Ventesimo secolo:quelle idee che hanno armato, prima, i torturatori fascisti e poii sicari, nonché traditori, di suo fratello.

Alice Canali ha condotto per70 anni una battaglia che è statala prosecuzione di quella avviatadalla madre Maddalena Zanoni.Le sue prime iniziative, furono diinondare Como di volantini, e dicompiere opera notturna di at-tacchinaggio sui muri, scudi-sciando quell’opinione pubblica

Alice Canali Grigioni, 101 anni, si è spenta ieri mattina a Torno

Addio alla sorella del capitano NeriLa sua vita per fare luce sul misteroLutto. Alice Canali è mancata a Villa Prandoni dov’era ricoverata da alcuni anni. Aveva 101 anniSi è battuta per tenere viva la memoria del fratello Luigi, comandante partigiano, e della Gianna

cloroformizzata dall’assordantesilenzio dei media: unica voce, fuori dal coro, era quella di don Peppino Brusadelli, il quale, inanni in cui era prudente tacere,osava ricordare la fine cruenta di“Neri” e di “Gianna”, che non era-no certo morti di polmonite.

Fu merito del marito, Arman-do Grigioni, che la fermò in tem-po, se la vita di Alice allora fu salva.Qualcuno aveva infatti già pensa-to di tapparle la bocca per sempre.

La sorella di “Neri” fin dalmaggio del 1945 aveva iniziato aindagare sulla scomparsa del pro-prio congiunto. Fu tra le ultime persone a vedere viva “Gianna”,la staffetta di suo fratello. Si era recata infatti con lei, in alto lago,il 23 giugno 1945, per interrogarei compagni partigiani. Sulla via del ritorno, le due donne si sepa-rarono, e ciò fu all’origine del bru-tale assassinio di “Gianna”, finitanelle mani dei suoi carnefici. Ali-ce non smise di rimproverarsi l’imprudenza di aver lasciato“Gianna”, quella sera.

Ma erano ancora tempi in cuisi credeva di essere circondati dacompagni, non da assassini o dailoro favoreggiatori.

Alice Canali è stata la sorella diun eroe, ma essa stessa merite-rebbe l’appellativo di eroina, per-ché la storia della fine di “Neri” èuna vera tragedia greca. Basti pensare che nessuno ha mai resti-tuito alla famiglia il corpo del co-

mandante partigiano.Nella storica casa della fami-

glia Canali, in via Zezio, sono sfila-ti chissà quanti giornalisti e stori-ci, desiderosi di fare luce su que-sto caso. La porta era aperta a tutti. Soltanto a 97 anni, la sorelladi “Neri” dovette rinunciare a ri-cevere gli studiosi, perché colpitada un infarto, peraltro superatobrillantemente.

Quando guardava il crocefisso,

Alice Canali pensava al fratello, martirizzato a 33 anni, l’età di Gesù. Negli ultimi tempi, pur conservando la piena lucidità e consapevolezza, aveva comincia-to a distaccarsi dalle cose di que-sto mondo, seguitando a gioire per l’affetto della sua straordina-ria famiglia, che, se l’ha veneratada viva, la venererà ancor più dadefunta: le figlie Elena e Sonia, igeneri, la cognata Giovanna, i tan-

glia, un paesino sopra Plesio, abitava Gianpiero Lucini: l’in-tellettuale aveva una corrispon-denza con un armeno di Istan-bul, il traduttore del manifesto futurista di Marinetti».La ricer-ca si sofferma su come la societàitaliana sia riuscita a dare spazioa una presenza culturale diver-sa, a una lingua e una tradizione prima sconosciute.

Oltre ad aver insegnato al-l’università, Manoukian ha par-tecipato alle iniziative associati-ve della comunità degli armeni rin Italia. È stato presidente del-l’Unione degli armeni d’Italia e ne è tuttora il presidente onora-rio. È fondatore e presidente delCentro studi e documentazione della cultura armena. A.Qua.

tatori o semplicemente eredi».Per gli armeni residenti in

Italia più o meno da lungo tem-po, ma anche per chi di armeno ha solo il cognome o vanta ormaiuna lontana origine, la ricerca permette di ricostruire una me-moria e ricomporre una sequen-za di eventi che hanno portato ad avere tanti luoghi e associa-zioni proprie e riconoscimenti sociali e culturali.

Ci sono alcune tracce armenenel territorio lariano: «Sono po-che – aggiunge – ma significati-ve. Ad esempio, al museo civico èstato rintracciato un testamen-to di un mercante trovato mortoa villa Geno. Questo significa chealcuni, in viaggio verso Amster-dam, passavano da Como. A Bre-

noukian - procede lungo un doppio binario. Da un lato, esa-mina in che modo gli armeni ar-rivati nel nostro paese nel corso del Novecento si siano integrati nella società italiana. Dall’altro, mette in luce come alcune élitessociali, politiche e culturali sia-no entrate in contatto e abbianoattivamente interagito con que-sti “stranieri” sforzandosi di scoprire, conoscere e valorizza-re la cultura di cui essi sono por-

lia nel 1925.A cento anni dal ge-nocidio, l’imprenditore ha pre-sentato alla Feltrinelli di Como, di fronte a una sala gremita, il suo libro “Presenza armena in Italia (1915 – 2000) ”, pubblicatolo scorso anno da Guerini e As-sociati. Il testo nasce dal deside-rio di rintracciare circostanze e date della diaspora armena, ri-salente al 1915.

«La ricerca affrontata in que-sto libro - commenta Ma-

L’incontro«Ci sono poche

ma significative tracce

della presenza armena

nel territorio lariano»

Agop Manoukian, per molti Agopik, è nato a Comonel 1938 da madre italiana e da padre armeno, fuggito da picco-lo con la famiglia dai massacri diAdana del 1909 e arrivato in Ita-

Manoukian alla Feltrinelliracconta il dramma armeno

Agop Manoukian alla Feltrinelli

Como non parte da zero. SeMilano è la seconda provincia italiana per incidenza delle im-prese culturali sul totale delle imprese presenti nella provin-cia, Monza e Brianza è quarta, Como quinta. Milano inoltre si piazza all’ottavo posto e Como al decimo nella classifica delle migliori dieci province italiane per ricchezza prodotta dal si-stema produttivo culturale. La Lombardia del resto è la quartaregione del Paese per valore ag-giunto del comparto culturale ecreativo. La cultura inoltre ha un effetto moltiplicatore pari a 1, 7 sul resto dell’economia: cosìper ogni euro prodotto dalla cultura, se ne attivano 1,7 in al-tri settori.

turali e creative e l’insieme del-le attività collegate hanno nel-l’economia e nella società ita-liane».

All’incontro di oggi, oltre alpresidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci (è anche presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera), interverranno: il pre-sidente della Camera di com-mercio Ambrogio Taborelli, ilsindaco Mario Lucini e il pre-sidente della Fondazione Volta Mauro Frangi.

pesare la ricchezza prodotta in Italia da cultura e creatività.

«Visto che Como è entrata afar parte della rosa delle dieci città che si candidano a capitaledella cultura italiana per il 2016e il 2017 con Cernobbio e Bru-nate mai come ora è importan-te iniziare un percorso condivi-so - si legge nella nota di Fonda-zione Volta che presenta l’ini-ziativa - e l’occasione si pone con la presentazione di questo report che analizza ed eviden-zia il peso che le industrie cul-

La presentazioneA Como Ermete Realacci,

presidente della Fondazione

Symbola, presenta

lo studio sulla cultura

La cultura è un buon affare e Como è sulla strada giu-sta. Oggi alle 17 Villa del Gru-mello ospita la presentazione di “Io sono cultura. L’Italia del-le qualità e della Bellezza sfida la crisi”, elaborato da Fondazio-ne Symbola e Unioncamere per

Como può crescere grazie alla culturaL’incontro al Grumello con Realacci

le piante esistenti, integrazio-ne del verde, sistemazione deivialetti e dei sentieri, la posadegli impianti di irrigazione edi illuminazione, la creazionedell’orto botanico. L’importo èdi 2 milioni e 700mila euro. Dalpunto di vista amministrativosi è deciso di procedere con unappalto integrato sulla base delprogetto preliminare. Tratempi di gara e pratiche ammi-nistrative conseguenti, l’obiet-tivo è arrivare all’aggiudicazio-ne dei lavori entro fine anno.

Parco e orto botanico

Sarà pubblicato oggisulla Gazzetta Ufficiale Italia-na il bando di gara per il parco el’orto botanico di Villa Olmo. Ilavori rientrano nell’ambito del progetto “Tra ville e giardi-ni del lago di Como. Navigarenella conoscenza” finanziato da Fondazione Cariplo e pre-vedono la riqualificazione e ilrestauro del giardino storico che si affaccia sul lago e quellodietro alla villa, interventi sul-

Recupero di Villa OlmoPubblicato l’appalto

ti nipoti e pronipoti che nel marzodel 2014 festeggiarono il suo seco-lo.Santa ostinazione, quella di Alice: spes contra spem. Piace im-maginarla, nel suo ultimo giornosu questa terra, con lo sguardo rivolto “oltre”, mentre mormorain una litania infinita il nome disuo fratello.

I funerali di Alice Canaliavranno luogo domani alle 16, nella cappella di Villa Prandoni.