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BUONE PRATICHE DIDATTICHE E SVILUPPO PROFESSIONALE
MGG
Prof. Maria Giovanna Greca
Come si validano le buone pratiche didattiche
Chi le raccoglie, chi le seleziona?
Chi le organizza in occasioni e strumenti per la “cura del sé professionale”?
Prof. Maria Giovanna Greca
La cura della propria professionalità passa attraverso il costante approfondimento e/o la rivisitazione di conoscenze disciplinari
ma può utilmente configurarsi anche come approccio critico a “buone pratiche” didattiche
pratiche da non applicare come ‘ricette’ ma da utilizzare come occasioni per
ripensare criticamente la propria azione didattica
rivedere i propri percorsi educativi
utilizzando i criteri del curricolo verticale
in modo più congruo con le concrete condizioni di lavoro:
Prof. Maria Giovanna Greca
“buone pratiche” didattiche lette sotto vari profili :
- motivazioni-scelta dei contenuti
- preconoscenze- condizioni di contesto
-percorsi- processi-verifiche
-valutazione
Prof. Maria Giovanna Greca
* partendo dalle conoscenze possedute dai ragazzi
* lavorando con tempi distesi su pochi ma essenziali contenuti disciplinari, adeguati all’età degli allievi
* utilizzando un metodo laboratoriale, euristico, induttivo, cooperativo
* sfruttando al meglio le opportunità educative offerte dall’ambiente scolastico ed extrascolastico
* stabilendo una buona relazione educativa.
Prof. Maria Giovanna Greca
“buone pratiche” didatticheriprodotte su carta o in Internet:
significativesuggestive
MA per non essere semplicemente acquisite come ‘ricette’ da applicare
decontestualizzateper poterne meglio evidenziare gli aspetti problematici
erealizzare su di esse quella ‘lettura’ critica capace di stimolare una vera
interazionerichiedono di essere presentate per via orale.
Efficacia dell’oralità
Prof. Maria Giovanna Greca
RIFLESSIONE E APPROFONDIMENTO
FASE IMPEGNATIVA E SIGNIFICATIVAai fini di
- una crescita professionale- una migliore qualità dell’insegnamento
Confronto sulle “buone pratiche” didattiche vero punto forte di una scuola
che ricerca e sperimenta percorsi significativi di apprendimentocapaci di favorire l’avvio di una progettazione curricolare.
Prof. Maria Giovanna Greca
PROGRAMMARE UN LAVORO DI RICERCA SUL CURRICOLO
momenti di approfondimento teorico e di riflessioni generaliesperienze/proposte significative opportunamente discusse insieme
esperienze/proposte maturate in ordini di scuola diversipresentate secondo un criterio di verticalità:
una illustrazione dei vari percorsi didattici che si soffermi criticamente sulle motivazioni
sui passaggi didatticamente più significativisui contesti
sugli obiettivisulle finalità
sui risultati perseguiti e conseguiti (o no),domande, risposte, chiarimenti, riflessioni, spiegazioni,
individuazione di ulteriori problemi
Prof. Maria Giovanna Greca
La presentazione/discussione in sequenza di quattro-cinque esperienze, in ambito disciplinare o
pluridisciplinare, precedute o seguite da qualche intervento teorico e da riflessioni generali come
AVVIO nella scuola dell’attività di un gruppo di ricerca e sperimentazione pertinente con la quotidiana attività di
insegnamentocrea le premesse di un lavoro, anche tra più scuole in rete,
che vede gruppi stabili di ricerca didattico-disciplinare o Dipartimenti
Prof. Maria Giovanna Greca
Cosa è cambiato?
Dalla lezione frontale -didattica trasmissiva
alla didattica delle buone pratiche
Prof. Maria Giovanna Greca
L’apprendimento deve avvenire
- per mezzo degli altri , la scuola
con gli altri , la collaborazione del gruppo
Prof. Maria Giovanna Greca
La prima finalità dell’insegnamento è stata formulata da Montaigne: «è meglio una testa ben fatta che una testa ben
piena».Cosa significa “una testa ben piena”?
«una testa nella quale il sapere è accumulato, ammucchiato, non dispone di un principio di selezione e di organizzazione che gli dia
senso»Cosa significa “una testa ben fatta”?
«una testa ben fatta significa che invece di accumulare il sapere è molto più importante disporre allo stesso tempo di:
un’attitudine generale a porre e a trattare i problemi;principi organizzatori che permettano di collegare i saperi e di
dare loro senso»
Prof. Maria Giovanna Greca
SPAZIO FLESSIBILE (AULA 3.0)
L’aula di tipo tradizionale ha progressivamente accolto al suo interno tecnologie di varia natura
che sono diventate il terzo elemento dell’interazione tra docenti e studenti.
Oggi le aule più avanzate vanno oltre questa logica includono anche l’utilizzo di device mobili
superamento della dimensione fisica dell’aulaaccesso ad ambienti di lavoro collocati nello spazio virtuale.
Prof. Maria Giovanna Greca
DIDATTICA COSTRUTTIVISTA : DALLE TEORIE ALLA PRATICA IN CLASSE
“L’efficacia della scuola è nella sua capacità di promuovere negli studenti un più alto grado di
comprensione (H.Gardner)”
DA
contesti formali di apprendimento/ limiti
trasmissione di contenuti rigidi/codificati dal docente
mancanza di connessione alla realtà della vita e del mondo del lavoro
A
confronto tra l’apprendista naturale - lo studente tradizionale - l’ esperto
attenzione sull’ apprendimento nei contesti di vita quotidiana
sul processo cognitivo dell’apprendistato
acquisizione di competenze esperte sul modello della
bottega artigiana o del laboratorio scientifico
Prof. Maria Giovanna Greca
PERCHÈ CAMBIARE?
• Per superare una didattica orientata esclusivamente allo sviluppo di conoscenze e un modello di lezione solo frontale
Per favorire e supportare attività didattiche centrate sullo studente
Per sperimentare l’impatto di un setting e di arredi d’aula innovativi
Per sviluppare pienamente le potenzialità delle tecnologie digitali
• creare un ambiente adeguato a supportare pratiche didattiche innovative
• assecondare la creatività dei docenti e degli studenti
• creare situazioni didattiche diversificate
• creare un primo esempio di ambiente di apprendimento moderno e flessibile senza dover progettare edifici/strutture nuove
• recuperando/ridefinendo l’utilizzo di ambienti già esistenti
Prof. Maria Giovanna Greca
Necessità del cambiamento
processo inevitabile nel mondo della scuolarealtà attuale - flessibilità - continuo adeguamento dinamico alle
nuove esigenze
Daun mondo chiuso e ovattato, ancorato al mondo dei saperi ,
schematicamente rigidoad
una realtà che si apre al mondo reale
Prof. Maria Giovanna Greca
Funzione delle Unità di apprendimento
DIDATTICA
• se incentrate sull’apprendimentoaccompagnano la modulazione delleforme conoscitive adottate dall’allievomentre si sforza di apprendereU. Margiotta
FORMATIVA
• Ma dovrebbero rendere trasparentiall’allievo le epistemologie, leragioni, che posizionano icontenuti di conoscenza studiatinel più vasto reticolo di teorie,procedure, ipotesi della disciplina;
• dovrebbero aiutare l’allievo acoglierne il valore d’uso possibile, oimmediatamente esperibile, nelcampo della sua vita sociale.
Prof. Maria Giovanna Greca
LE INTERAZIONI EDUCATIVE
Scrisse Bertrand Russell: “Lo scopo dell’istruzione è dare un sensodelle cose diverso dal dominio, aiutare a creare cittadini saggi diuna comunità libera, incoraggiare una combinazione dicittadinanza, libertà e creatività individuale, con l’atteggiamento dichi guarda un ragazzo come un giardiniere guarda un giovanealbero, con una natura intrinseca che si svilupperà solo se glivengano forniti suolo, aria e luce giusti”
Prof. Maria Giovanna Greca
LIBERTÀ e di INTENZIONALITÀ come concetti costitutivi di ogni azione didattica.
In una pedagogia della persona, la dinamica dell’insegnamento apprendimento fa sì che attorno alla disciplina ruotino
l’intenzionalità dello studente tanto quanto quella dell’insegnante.
U. Margiotta
Prof. Maria Giovanna Greca
Le discipline non si identificano coi loro contenuti, né
tanto meno con le nozioni e i fatti rubricati nei libri
scolastici.
Per dirla con Gardner, “sono dei modi di pensare,
messi a punto dai loro cultori, che consentono a chi le
pratica di conferire al mondo un senso particolare e
in larga misura non intuitivo”
Prof. Maria Giovanna Greca
Le interazioni educative, infatti, decollano da una duplice analisi: quella sulla formatività della
disciplina e quella sulla collaborazione e reciproca comunicabilità tra discipline.
Non si può prescindere da requisiti di condivisione e
di collegialità professionale. In questa fase, la
sapienza delle scelte didattiche viene a tradursi nella
interiorizzazione degli apprendimenti.
Prof. Maria Giovanna Greca
far conquistare agli studenti il senso di questa attività una sfida intellettiva
un incontro emozionaleuna raffinata forma di mediazione didattica
procedure di scoperta, l’interpretazione dell’errore
U. Margiotta
Prof. Maria Giovanna Greca
il vero obiettivo non è la trasmissione di
conoscenze senza risonanza significativa, ma il
labor, criticamente fondato, delle congetture e delle
proposte plausibili.
Carattere processuale della conoscenza
enfatizzatoU. Margiotta
Prof. Maria Giovanna Greca
CONOSCENZA PROCEDURALE
CONOSCENZA IDEATIVA
FASE OPERATIVA SUL TESTO
MODELLIZZARE
METTERE IN RELAZIONE
RESPONSABILIZZARE
ASTRAZIONE GENERALIZZANTE
VERIFICA SU NUOVE SITUAZIONI
ESPERIENZA CONCRETA
OSSERVAZIONE E RIFLESSIONE
COMPRENDERE PER TRADURRE, TRADURRE PER APPRENDERE
“IMPARARE AD IMPARARE”
Prof. Maria Giovanna Greca
La VERIFICA come momento metacognitivo irrinunciabile
• non solo per scegliere tra griglie registrare il grado di deviazione dagli obiettivi attesi
• Ma consapevolezza dell’allievo dei progressi raggiunti
rilancio delle motivazioni e delle difficoltà incontrate
eventuale riorientamento
autorevolezza della correzione
maggiore responsabilità dello studente rispetto al suo compito
feedback e allestimento di strumenti, strategie, percorsi per il recupero o per l’eccellenza.
Prof. Maria Giovanna Greca
VALUTAZIONE
vero snodo della professionalità docenteva al di là dell’indagine sul profitto disciplinare dell’allievo
il rendimento reca con sé implicazioni di carattere psicologico e sociale
esigenza di varietà di verifiche e acutezza di valutazione
pergiungere in modo consapevole alla progettazione del
recupero
Prof. Maria Giovanna Greca
Attestare
non solo ciò che l’allievo sa o non sa fare
ma anche la sua disponibilità all’istruzioneattenzione ai processi di acquisizione della conoscenza
e alle modalità con le quali l’allievo la costruisce.
L’inadeguatezza metodologica della verifica rende inadeguato il riscontro valutativo
Prof. Maria Giovanna Greca
NUOVE PROSPETTIVE DIDATTICHE
accanto alle doti naturali di intelligenza spesso condizionate nel bene e nel male da aspetti ambientali
consideriamoi tratti di tipo affettivo: motivazioni allo studio, diverse modalità
di acquisizione del sapere
la pluralità degli stili cognitivi richiede una pluralità di prove su cui saggiare le competenze assimilate.
Prof. Maria Giovanna Greca
ROUTINE TRADIZIONALE
• momento valutativo al terminedi un processo di apprendimento
• funzione di verifica come mero accertamento di profitto
• senza pensare che le informazioni acquisite potessero essere utilizzate in fieri per modificare gli stessi criteri di insegnamento
• non si potrà mai essere valutatori efficaci se ci si accontenta di una interrogazione quadrimestrale e di tre prove scritte, per giunta identiche come tipologia.
• L’accertamento delrendimento e dellosviluppo delle abilitàmetacognitive comportal’abitudine al testingcontinuo, rapido, vario,così da creare un climalaboratoriale diautovalutazione delgruppo classe.
Prof. Maria Giovanna Greca
La valutazione formativa non concerne solo l’allievo, nei termini della sua capacità di apprendere, ma si estende alla
idoneità dell’intervento didattico ed educativo e dei metodi impiegati dall’insegnante per raggiungere i suoi
obiettivi
VALUTAZIONE FORMATIVA E VALUTAZIONE SOMMATIVA
Prof. Maria Giovanna Greca
FOCUS
appropriatezza degli insegnamenti in vista della
significatività degli apprendimenti
legame saldo tra l’atto verificativo e l’intero percorso
didattico, dalla progettazione sino alla pianificazione
Riflessione sugli esiti delle prove somministrate
Prof. Maria Giovanna Greca
Il sapere non è un catalogo di oggetti di apprendimento, da manipolare in una specifica occasione, per poi
passare ad altro
va concepito come una continua relazione e interazione
Prof. Maria Giovanna Greca
FUNZIONE DELL’INSEGNANTE IMPORTANTISSIMA
esperto che fornisce un supporto metodologico a sostegno
dell’allievo, il cosiddetto scaffolding
professionista riflessivo che alla luce dei risultati ottenuti
consolida le proprie metodologie
le ottimizza
sperimenta nuove soluzioni didattiche
le modifica
Prof. Maria Giovanna Greca
La società chiede di progettare in termini globali, ma di realizzare in chiave locale, di preservare la tradizione ma di
coniugarla al futuro
Raccogliere queste sfide significa procedere ad una “riforma dell’insegnamento che deve condurre alla riforma di pensiero e
la riforma di pensiero deve condurre a quella dell’insegnamento”.
Prof. Maria Giovanna Greca
La qualità dell’istruzione secondaria ruota attorno al concetto di autonomia scolastica, ma non è possibile definire l'autonomia senza un effettivo rinnovamento
paradigmatico e culturale delle strategie didattiche
Prof. Maria Giovanna Greca
Concetto Marchesi affermava:
“Ho sentito dire che la scuola deve formare l’uomo moderno.Io non so che cosa sia quest’uomo moderno.
La scuola deve formare l’uomo capace di guardare dentro di sé e attorno a sé;
a formare l’uomo moderno provvederanno i tempi in cui egli è nato. Ogni uomo è moderno nell’epoca in cui vive”.
Prof. Maria Giovanna Greca
METODOLOGIA AGGIORNATA ED EFFICACE
sono i modelli e i metodi di insegnamento che si devono adattare alla struttura della disciplina, e non viceversa:
il preliminare dell’analisi disciplinare ci guida allo statuto epistemologico
si mostra fondamentale proprio perché viene a reggere l’intera piattaforma didattica.
Prof. Maria Giovanna Greca
non dobbiamo mai smettere di accostare ricerca didattica e ricerca epistemologica
la progettazione formativa trova un senso profondo nel rintracciare le relazioni tra strutture disciplinari
Prof. Maria Giovanna Greca
COMUNICAZIONE DIDATTICA
ruolo strategico possibilità di mediare la disciplina in modo efficace
rispetto ai livelli di preconoscenza degli studenti e alla prevalenza di questo anziché quello stile cognitivo
Prof. Maria Giovanna Greca
Corso di Formazione Neoassunti a.s. 2015/2016
13-18-19 aprile 2016
Prof. Maria Giovanna Greca
MGG Prof. Maria Giovanna Greca