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Business Plan AD Quattro Mandamenti 1. DEFINIZIONE DELL’ IDEA - presentazione sintetica L’albergo diffuso Quattro Mandamenti nasce dall’idea imprenditoriale di un gruppo di 19 ragazzi della classe 4C dell’ITC Libero Grassi di Palermo che dopo aver approfondito gli studi del settore del turismo hanno deciso di costituire un particolare tipo di albergo, l’albergo diffuso, che ha come obiettivo principale quello di offrire servizi utili ad accogliere il turista e rendere ottimale il suo soggiorno a Palermo. La forma giuridica scelta è di s.a.s. (società in accomandita semplice). Un pó casa e un pó albergo, questa é in poche parole la nuova forma di ospitalità che prende il nome di Albergo Diffuso. Le sue componenti sono dislocate in immobili diversi, che si trovano all'interno dello stesso nucleo urbano. L'aggettivo "diffuso", denota dunque una struttura orizzontale e non verticale come quella degli alberghi tradizionali, che spesso assomigliano ai condomini. L'Albergo Diffuso si rivolge ad una domanda interessata a soggiornare in un contesto urbano di pregio, a vivere a contatto con i residenti, più che con gli altri turisti e ad usufruire di normali servizi alberghieri, come la colazione in camera od il servizio ristorante. L'albergo diffuso é particolarmente adatto per valorizzare il centro storico di Palermo, di grande interesse artistico e architettonico che, in tal modo, può recuperare e valorizzare vecchi edifici chiusi e non utilizzati ed al tempo stesso, può evitare di risolvere i problemi della ricettività turistica con nuove costruzioni. L’Albergo Diffuso Un albergo diffuso è sostanzialmente due cose: - un modello di ospitalità originale - un modello di sviluppo turistico del territorio. Quando è nato Se il termine “albergo diffuso” ha origine in Carnia, nel 1982 all’interno di un gruppo di lavoro che aveva l’obiettivo di recuperare turisticamente case e borghi ristrutturati a seguito del terremoto degli anni ‘70, il modello di ospitalità “albergo diffuso” è stato messo a punto da Giancarlo Dall’Ara, docente di marketing turistico, ed ha una storia che affonda le radici nello specifico dell’ospitalità italiana (calda e relazionale), ed è

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Page 1: Business Plan Albergo Diffuso Quattro Mandamentoquattromandamenti.beepworld.it/files/businessplan....doc  · Web viewBusiness Plan AD Quattro Mandamenti. 1. DEFINIZIONE DELL’ IDEA

Business Plan AD Quattro Mandamenti

1. DEFINIZIONE DELL’ IDEA - presentazione sinteticaL’albergo diffuso Quattro Mandamenti nasce dall’idea imprenditoriale di un gruppo di 19 ragazzi della classe 4C dell’ITC Libero Grassi di Palermo che dopo aver approfondito gli studi del settore del turismo hanno deciso di costituire un particolare tipo di albergo, l’albergo diffuso, che ha come obiettivo principale quello di offrire servizi utili ad accogliere il turista e rendere ottimale il suo soggiorno a Palermo. La forma giuridica scelta è di s.a.s. (società in accomandita semplice). Un pó casa e un pó albergo, questa é in poche parole la nuova forma di ospitalità che prende il nome di Albergo Diffuso. Le sue componenti sono dislocate in immobili diversi, che si trovano all'interno dello stesso nucleo urbano. L'aggettivo "diffuso", denota dunque una struttura orizzontale e non verticale come quella degli alberghi tradizionali, che spesso assomigliano ai condomini. L'Albergo Diffuso si rivolge ad una domanda interessata a soggiornare in un contesto urbano di pregio, a vivere a contatto con i residenti, più che con gli altri turisti e ad usufruire di normali servizi alberghieri, come la colazione in camera od il servizio ristorante. L'albergo diffuso é particolarmente adatto per valorizzare il centro storico di Palermo, di grande interesse artistico e architettonico che, in tal modo, può recuperare e valorizzare vecchi edifici chiusi e non utilizzati ed al tempo stesso, può evitare di risolvere i problemi della ricettività turistica con nuove costruzioni.

L’Albergo Diffuso

Un albergo diffuso è sostanzialmente due cose:-          un modello di ospitalità originale-          un modello di sviluppo turistico del territorio.

Quando è nato

Se il termine “albergo diffuso” ha origine in Carnia, nel 1982 all’interno di un gruppo di lavoro che aveva l’obiettivo di recuperare turisticamente case e borghi ristrutturati a seguito del terremoto degli anni ‘70, il modello di ospitalità “albergo diffuso” è stato messo a punto da Giancarlo Dall’Ara, docente di marketing turistico, ed ha una storia che affonda le radici nello specifico dell’ospitalità italiana (calda e relazionale), ed è stato riconosciuto in modo formale per la prima volta in Sardegna con una normativa specifica che risale al 1998.Nel 2008 l’idea dell’albergo diffuso è stata premiata a Budapest in occasione del Convegno Helping new talents to grow come migliore pratica di crescita economica da trasferire nei paesi in sviluppo.

Cosa è

In estrema sintesi si tratta di una proposta concepita per offrire agli ospiti l’esperienza di vita di un centro storico di una città o di un paese, potendo contare su tutti i servizi alberghieri, cioè su accoglienza, assistenza, ristorazione, spazi e servizi comuni per gli ospiti, alloggiando in case e camere che distano non oltre 200 metri dal “cuore” dell’albergo diffuso: lo stabile nel quale sono situati la reception, gli ambienti comuni, l’area ristoro.Ma l’AD è anche un modello di sviluppo del territorio che non crea impatto ambientale. Per dare vita ad un Albergo Diffuso infatti non è necessario costruire niente, dato che ci si limita a recuperare/ristrutturare e a mettere in rete quello che esiste già. Inoltre un AD funge da “presidio sociale” e anima i centri storici stimolando iniziative e coinvolgendo i produttori locali considerati come componente chiave dell’offerta. Un AD infatti, grazie all’autenticità della proposta, alla vicinanza delle strutture che lo compongono, e alla presenza di una comunità di residenti riesce a proporre più che un soggiorno, uno stile di vita. Proprio per questo un AD non può nascere in borghi abbandonati.

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Punti di forza dell’idea di Albergo diffuso

L'offerta dell'albergo diffuso si pone nel mercato turistico come tipologia ricettiva in grado di offrire diversi plus:

-  Capacità di soddisfare i desideri di un’utenza esigente ed esperta: si tratta di persone che hanno il gusto di viaggiare, che hanno trascorso vacanze e soggiorni in diversi tipi di alberghi e località, e che sono alla ricerca di formule innovative e al tempo stesso in grado di rispecchiare il più possibile le caratteristiche del luogo(1).

-  Rispetto dell’ambiente culturale: la proposta dell’albergo diffuso si muove direttamente nella direzione di recupero del patrimonio artistico e culturale dei centri minori, perseguito con tenacia sia dalla politiche comunitarie che da quelle nazionali e locali, e mostra di possedere la potenzialità per incrementare il reddito e l’occupazione dei piccoli centri, per mantenere o incrementare la popolazione, senza per questo intervenire contaminando la cultura, l’ambiente, l’identità dei luoghi. L’albergo diffuso può avere la funzione di “animatore” culturale ed economico dei centri storici, in particolare nelle città di piccole dimensioni; con l’apertura di un albergo diffuso che utilizza la “reception” anche come “ufficio informazioni” della località, magari in accordo con la Pro Loco, il centro storico può rivitalizzarsi mantenendo al suo interno una complessità di funzioni, residenziale, commerciale, artigianali.

- Autenticità: a differenza degli alberghi tradizionali, l’albergo diffuso permette ai turisti di vivere l’esperienza di un soggiorno in case e palazzi progettati per essere vere abitazioni, con aspetti strutturali, quali muri, spazi, infissi, arredi ed impianti diversi  da quelli progettati per “turisti”.

-      Articolazione della proposta: il turista che si indirizza verso l’albergo diffuso ha a sua disposizione un vasta gamma di scelte tutte offerte dallo stesso operatore ricettivo. Il prodotto “albergo diffuso” è di per sé differenziato in termini di diverso livello di comfort delle varie unità abitative, diversa distanza dal centro, diverse caratteristiche architettoniche degli edifici… e consente una politica di differenziazione (anche di prezzi) con l’intendimento di rivolgersi con proposte diverse a differenti fasce di utenza.

- Originalità-Novità della proposta: una soluzione ricettiva in gran parte originale comporta una maggior visibilità ed offre numerosi vantaggi in termini di strategia di posizionamento nel mercato turistico.

- Servizi alberghieri: gli alberghi diffusi garantiscono tutti i servizi alberghieri, dal ristorante alle sale comuni, alla piccola colazione eventualmente servita anche in camera; e quindi alloggio, vitto e servizi accessori. Inoltre la dimensione complessiva dell’albergo diffuso permette di personalizzare i servizi, di aumentare il coinvolgimento degli ospiti, di avviare il processo di fidelizzazione e di sviluppare il passaparola.

- Stile gestionale: si caratterizza nell’universo ricettivo per l’atmosfera originale, per le modalità di erogazione dei servizi e per il suo collegamento con il territorio. L’albergo diffuso ha uno stile unico perché rispecchia contemporaneamente la personalità di chi lo ha voluto e lo spirito del territorio. La gestione ha l’obiettivo di offrire un’esperienza legata al territorio anche nei tempi e nei ritmi del servizio, oltre che nei servizi e nei prodotti offerti.

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Riferimenti normativiLa legge Quadro sul turismo 217/1983 non menziona l’Albergo Diffuso come tipologia di impresa turistica, supplisce a questa mancanza la normativa regionale della Sardegna con la legge n .22 14 maggio 1984, integrata nel 1998, che è stata la prima a riconoscerlo e classificarlo, si può definire l’albergo diffuso come una multi-struttura dislocata in più edifici con una struttura non più verticale, come i tipici alberghi, ma orizzontale, ovvero più edifici all’interno di una determinata area di un centro storico a gestione unitaria e centralizzata, ma con servizi e camere dislocate in edifici distanti non più di 200mt dalla reception e con almeno 80 posti letto”. Inoltre l’albergo diffuso si differenzia dalle altre tipologie per la sua marcata attenzione all’ambiente, infatti non si costruisce ex-novo, ma si recupera il patrimonio edilizio già esistente, non più utilizzato, nel massimo rispetto degli stili architettonici, senza modificare l’assetto territoriale, favorendo lo sviluppo economico e turistico locale, con ricadute positive sull’occupazione. Gli enti locali possono favorire la nascita di tale struttura, ma la gestione riguarda comunque l’imprenditoria privata; a differenza delle imprese turistiche tradizionali, l’albergo diffuso, necessita di una gestione flessibile e dinamica, non standard, e chi gestisce tale struttura deve essere capace di integrarsi con il territorio, con la sua cultura, con l’economia locale, portando inevitabilmente a considerare e a gestire  l’albergo e  il territorio come un unico prodotto, diventando un ottimo strumento di gestione strategica del territorio. La competitività di un albergo diffuso dipende quindi anche dalle sinergie attivate tra i vari soggetti (privati, volontaristici e pubblici) tramite una filiera capace di relazionare gli attori del processo dal punto di vista produttivo, organizzativo, finanziario, tecnologico e commerciale. Analizzando la situazione italiana, secondo i dati resi noti dal secondo convegno nazionale sull’albergo diffuso, in Italia oggi sono presenti 35 alberghi diffusi, le località dove sorgono tali alberghi sono: per il 33% nei comuni con un numero di abitanti compreso tra 1.000-5.000; per il 30% località con  meno 500 abitanti; per il restante 37%  in località con un numero abitanti superiori alle 5.000 unità. I progetti iniziati oggi in Italia sono circa 200.

2. PROFILO PROFESSIONALE DEI SOCII 19 componenti della compagine sociale, di comune accordo, hanno suddiviso tra loro i compiti istituzionali dell’impresa definendo funzioni e ruoli tra di essi. In particolare la gestione societaria èaffidata a un C.d.A.( consiglio d’ amministrazione) composto da 10 persone: Giammona Francesca, Russo Marco, Cusimano Claudia, Armetta Giulia, Rizzo Andrea, D’Antoni Roberta, Labbruzzo Alessia, Runfolo Alessandro, Consiglio Roberta, Mannino Grazia Serena ( soci accomandatari). Questi hanno eletto di comune accordo un direttore generale e un vice direttore, nella persona di Armetta Giulia e Cusimano Claudia. - Responsabile commerciale marketing: Campanella Edoardo- Responsabile eventi: Di Pasquale Salvatore- Responsabile comunicazione e promozione: Runfolo Alessandro- Responsabile rapporto fornitori: D’antoni Roberta- Accauting: Fiorenza Francesco- Responsabile segreteria organizzativa: Mannino Grazia Serena

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ORGANIGRAMMA AZIENDALE

Direzione Cusimano Claudia

Giammona FrancescaRusso Marco

Amministrazione

ContabilitàFatturazione

Produzione

LavorazioneManutenzione

Commerciale

Marketing Vendita

Armetta Giulia Consiglio RobertaLabbruzzo AlessiaRizzo Andrea

Battaglia VincenzoDi Pasquale SalvatoreFiorenza FrancescoGiacalone AlessandraLeone BeniaminoMannino Grazia SerenaMuratore AlessandroVassallo Maria Cristina

Campanella EdoardoD’Antoni RobertaLo Piccolo SerenaRunfolo Alessandro

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3. LO SCENARIO

- IL TERRITORIO SICILIANO (Analisi del Territorio Siciliano: analisi storica; analisi demografica; analisi socio-culturale; analisi economica)

- LA CITTA’ DI PALERMO

SWOT ANALISI: Punti di forza e di debolezza del territorio

Punti di forza del territorio Punti di debolezza del territorioCLIMA OTTIMALE, STAGIONE LUNGA (damarzo a ottobre)

NECESSITA’ DI POTENZIARE IL NUMERO DIPOSTI LETTO NELLE STRUTTURE RICETTIVE

TURISMO CULTURALE, CONGRESSUALE,D’AFFARI, BALNEARE, RELIGIOSO ENO-GASTRONOMICO, RURALE, SPORTIVO TERMALE E DEL BENESSERE, ECO-TURISMO, DIPORTISMO,TURISMO DI NICCHIA (es. soggiorni in fortificate o dimore storiche di pregio)

SCARSA PRESENZA DI STRUTTUREADEGUATE ALL’ACCOGLIENZA AL TURISTA(assenza quasi totale nella città di Palermo dicampeggi, ostelli per la gioventù, aree adibite allasosta dei caravan, servizi pubblici igienici, struttureadeguate all’accoglienza di portatori di handicap edisabili).

BUONA POSIZIONE GEOGRAFICA FORTE STAGIONALITA’ (giugno-agosto)

TRADIZIONI POPOLARI E FOLKLORE (soprattutto in provincia: eventi,manifestazioni, sagre tipiche)

TRASPORTO PUBBLICO INTERNO POCOEFFICIENTE

PRESENZA NUMEROSE LOCALITA’ DIINTERESSE STORICO-ARTISTICO

MANCANZA DI INFRASTRUTTURETURISTICHE

AREE PAESAGGISTICO-NATURALISTICHE

SCARSA PRESENZA DI ASSISTENZA ECONSULENZA AL TURISTA

ENO-GASTRONOMIA LOCALE BASATASULL’UTILIZZO DI PRODOTTI TIPICITERRITORIALI

MANCANZA DI COOPERAZIONE TRA GLIOPERATORI LOCALI

CALORE NELLA CURA DELL’ACCOGLIENZADEL TURISTA DA PARTE DEI PALERMITANI

MEDIOCRE RETE DI COLLEGAMENTI AEREI,FERROVIARI, MARITTIMI e STRADALI

INTERESSE DEGLI ENTI PUBBLICI APROMUOVERE IL TERRITORIO LOCALE

POCA ATTENZIONE ALLA PULIZIA DELTERRITORIO (es. spiagge e pinete spesso soggetteallo scarico dei rifiuti da parte dei villeggianti)

Spinta al recupero dei centri storici Assenza di una normativa in materia

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4. L’ ANALISI DEL MERCATO

- LOCALIZZAZIONE:

Dove si pensa di localizzare l’iniziativa:• Palermo città – quattro mandamenti (cenni storici)

Scelta della localizzazione dell’iniziativa:• all’interno del centro storico della città;• possibilità di zone con parcheggi;• ampia presenza di negozi “griffati;• in prossimità del frequentatissimo mercato cittadino giornaliero;• in prossimità della Stazione Centrale;• a 50 metri dalle fermate degli autobus per i diversi spostamenti in città ;

- CONCORRENZACome si pensa di differenziarsi dai concorrenti: Elementi d’innovazionedell’iniziativa. L’Albergo Diffuso, è caratterizzato dalla dislocazione delle sue componenti in immobili diversi all’interno dello stesso nucleo urbano con alloggi (case e camere) che distano non oltre 200 metri dal “cuore” dell’albergo diffuso, ovvero, lo stabile nel quale sono situati la reception, gli ambienti comuni e l’area ristoro. Una nuova formula di ospitalità innovativa e soprattutto alternativa a quella tradizionale, l’albergo diffuso si rivela più spesso un ottimo strumento di gestione strategica del territorio. Un albergo diffuso è un modello di ospitalità originale e di sviluppo turistico del territorio e un modello di sviluppo del territorio che non crea impatto ambientale. Per dare vita ad un Albergo diffuso non è necessario costruire niente, dato che ci si limita a recuperare, ristrutturare e mettere in rete quello che esiste già. Un Albergo diffuso funge da "presidio sociale" e anima i centri storici stimolando iniziative e coinvolgendo i produttori locali considerati come componente chiave dell'offerta. Grazie all'autenticità della proposta, alla vicinanza delle strutture che lo compongono e alla presenza di una comunità di residenti, riesce a proporre più che un soggiorno, uno stile di vita. Offrire uno stile di vita è spesso indipendente dal clima, l'Albergo diffuso è fortemente destagionalizzato e può generare indotto economico e può offrire un contributo allo spopolamento dei centri storici. Con la nascita di un Albergo diffuso infatti si avvia un progetto che ha gli obiettivi di: - sviluppare un prodotto turistico di qualità, espressione del territorio e della cultura locale, senza generare impatti negativi; - sviluppare forme di integrazione e di rete tra le offerte e le risorse locali; - facilitare il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio e storico a scopi turistici; - promuovere la conoscenza di destinazioni di valore storico e ambientale, in linea con un´operazione di diversificazione dell´offerta in sintonia con la domanda; - promuovere la cultura dell'accoglienza, i prodotti locali, la cultura del luogo e la cucina tradizionale; - incrementare forme di turismo sostenibile nei centri storici; - contribuire a frenare lo spopolamento dei centri storici

-SUCCESSO DELL’INIZIATIVA Perché si dovrebbe avere successo.

L’albergo Diffuso rappresenta una forma di ospitalità ritenuta particolarmente adatta a innescare sul territorio processi virtuosi di riqualificazione del patrimonio abitativo, di costruzione dell'offerta turistica nonché di un miglioramento dell'attrattività del luogo.Rappresenta anche una risposta concreta a una domanda turistica sempre più orientata alla qualità e alla tipicità, con la proposta di

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nuovi "prodotti" fortemente caratterizzati, che valorizzino la storia, i sapori, i prodotti e le tradizioni dei centri storici. L'Albergo diffuso, a differenza di altre forme ricettive, rappresenta anche una filosofia dell´ospitalità e dello sviluppo turistico dei territori, un modello di sviluppo sostenibile, attento alla cultura dei luoghi.Il turista dell’AD è un turista“capace di adattarsi”, a cui devono essere garantiti tutti i comfort propri di una struttura ricettiva, ma allo stesso tempo deve esso stesso adeguarsi ai ritmi, alla tradizioni culturali del centro storico in cui ha deciso di alloggiare.

5. IL PIANO MARKETINGIl piano marketing per l’Albergo Diffuso “Quattro Mandamenti” ha avuto inizio con un’analisi del territorio locale e con l’individuazione delle risorse turistiche Palermitane e del contesto. Inoltre, si è proceduto ad evidenziare i Punti di Forza e di Debolezza del territorio, al fine di scegliere le azioni mirate di marketing promozionale che l’albergo si propone di raggiungere.Sono stati prefissati in primo luogo gli obiettivi e il posizionamento all’interno del mercato; si è scelta la localizzazione per la struttura; si è poi passati all’analisi della concorrenza, valutando comepotersi differenziare. Successivamente, è stata evidenziata la mission aziendale, il target a cui ci si rivolge, la tipologia di prodotti-servizi offerti, le attività di promozione e marketing che si intendono realizzare e, infine, il perché l’inziativa dovrebbe avere successo.

Attività di promozione e marketing turistico territoriale che si intende realizzare:

PUBBLICITA’ Attraverso mass-media, ovvero la televisione e la radio;cartelli e totem pubblicitari;attività di promotion mediante quotidiani e periodici.

PROMOZIONE EVENDITA

-Partecipazioni a fiere e borse turistiche di settore;-partecipazione a workshop turistici nazionali e internazionali;-inserimento in cataloghi specializzati di settore;-presenze nei maggiori portali internet- inserimento nei CRS (computer reservation sistem).

RELAZIONIPUBBLICHE

Cura delle pubbliche relazioni e collaborazioni con enti pubblici eprivati: Provincia, Comuni, Regioni, Enit, Camera di Commercio,CONFCOMMERCIO, ASSINDUSTRIA, CONFARTIGIANATO,associazioni per tour operator e agenzie di viaggi, associazionicongressuali, consorzi turistici territoriali.

MARKETINGDIRETTO

Attività commerciale con tour operator nazionali e internazionali alfine di promuovere il prodotto offerto.

FORZAVENDITE

Professionalità e operatività dei singoli collaboratori dell’azienda eforte capacità nell’intermediazione commerciale e nel rapporto direttocon i clienti.

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6. LA MISSION AZIENDALE DELL’ IMPRESA TURISTICA- A CHI SI RIVOLGE L’INIZIATIVA E QUALI SONO I “POTENZIALI” CLIENTI

È sufficiente guardarsi attorno per scoprire che a fianco della generazione dello standard è cresciuta una nuova generazione di turisti, caratterizzata da una diversa maturità, da una maggiore esperienza, capacità di scegliere e di confrontare.Una generazione multiforme, difficile da descrivere sulla base di tratti comuni. In generale si può affermare che si tratta di persone che:- se possono, preferiscono autorganizzarsi, o chiedere ai fornitori servizi molto mirati;- sono piuttosto diffidenti rispetto a tutto ciò che è palesemente finto o artefatto, banale;- amano il paesaggio umano almeno tanto quanto amano il contesto storico-ambientale;- chiedono proposte diverse, chiedono di vivere la cultura dei luoghi, chiedono esperienze più che semplici soggiorni. Un nuovo tipo di turista dunque.L'antropologo Canestrini parla di turista permeabile. Il turista permeabile è "chi si lascia toccare dallo spirito del luogo, dai problemi, dagli imprevisti; chi non si limita a scattare foto, ma perde tempo a parlare con le persone. È permeabile chi cerca, nei limiti entro cui è possibile, di instaurare un rapporto di reciprocità con chi incontra". Le caratteristiche del turisti a cui noi facciamo riferimento sono:- desiderio di personalizzazione dei servizi . Le esperienze di vacanza portano ad un raffinamento dei gusti e alla richiesta di personalizzazione che diventa un tratto caratteristico della domanda turistica attuale.- Richiesta di esperienze autentiche . Il sociologo francese Bernard Cova stima che oltre il 50% della domanda oggi cerchi autenticità. La ricerca di autenticità si inserirebbe nel filone della ricerca identitaria, diretta conseguenza del senso di sradicamento che caratterizza la società moderna e dell'idealizzazione del tempo trascorso, lontano dai fenomeni di globalizzazione.- Esigenza di un maggiore legame con la cultura locale. In uno slogan: Going Local, immergersi nella cultura dei luoghi,essere considerati non tanto turisti o consumatori, ma residenti, seppure temporanei.- Esigenza di maggiori informazioni. Rispetto al passato il turista odierno, e in particolare i turisti della terza generazione, si caratterizzano anche per una maggiore esigenza di informazioni. Chi parte desidera conoscere le mete, ipotizzare le escursioni o le visite da prevedere, comparare i prodotti, cercare il prezzo migliore, vedere le vacanze anche come l'occasione per apprendere e aumentare le conoscenze.- Bisogno di relazioni. Uno degli ingredienti di base del prodotto turistico è dato da chi lo consuma, dalle persone stesse. Le relazioni sono il cuore dell'esperienza di vacanza. Il turismo vive di relazioni e la relazione è la parte essenziale del prodotto e del servizio turistico. La centralità delle relazioni nell'esperienza di vacanza è confermata da molte ricerche, leggendo le quali si scopre che tra le tendenze in atto vi è la ricerca di relazioni non stereotipate, ma per così dire di "maggiore spessore" .

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7. PRODOTTI/SERVIZI CHE SI PENSA DI OFFRIRE

Prodotti/servizi DescrizionePacchetti turistici Si tratta di pacchetti formati da molteplici elementi utili al turista

e comprendono i seguenti servizi: sistemazione alberghiera;servizio transfert; servzio di accoglienza/assistenza;visite guidate; animazione; assicurazione.

Visite guidate Si tratta di servizi di accompagnamento durante itinerari e/opacchetti turistici, con l’obiettivo di fornire informazioni specifichesui luoghi, sui monumenti, sulle risorse ambientali, artigianali,eno-gastronomiche e sulle più ampie tradizioni popolari efolcloristiche territoriali

IntermediazioneTuristica

Si tratta di fornire il servizio di intermediazione tra il “potenziale”cliente individuale e/o gruppo turistico che necessita di alloggio e/oservizi ristorativi sul territorio e il fornitore dei servizi stessi.

Consulenza Turistica Si tratta di fornire servizio di consulenza a strutture ricettive, entipubblici e/o privati, aziende, istituti di formazione, ecc. chenecessitano di un supporto professionale per la realizzazione diloro progetti, manifestazioni, corsi di formazione, eventicongressuali e non, ecc.

Servizio Transfert Si tratta di fornire il trasporto dei turisti-clienti dal punto di arrivo(es. stazione, porto, aeroporto, city-terminal) al punto didestinazione.

Servizio di Animazione Si tratta di fornire un servizio completo di animazione, mediantel’organizzazione di serate e/o giornate per l’intrattenimentoturistico del “potenziale” cliente.

Assistenza Turistica Si tratta di fornire servizio di assistenza turistica durante ilsoggiorno del “potenziale” cliente.

Servizio di Biglietteria Si tratta di elaborare, pianificare e progettare eventi di naturaculturale, sociale e ludo-ricreativa con l’obiettivo di promuovere evalorizzare le risorse turistico territoriale.

8.Presentazione del Piano degli investimenti

Attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti

Beni di investimento Quantità Costo unitario Totale investimenti

(Iva esclusa)

Bancone Front-Office 1 170,00 170,00

Sgabelli Front-Office 3 40,00 120,00

Armadio-Archivio 4 100,00 400,00

Cassettiera-portadocumenti 4 90,00 360,00

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Scrivanie direzionali 2 150,00 300,00

Poltrone Direzionali 2 50,00 100,00

Scrivanie Operative 1 70,00 70,00

Poltroncine Operative 1 50,00 50,00

Tavolo Riunioni 1 600,00 600,00

Poltroncine da Riunione 10 80,00 800,00

Mensole/Scaffali 5 50,00 250,00

Sedie Modello Flip per ospiti 15 30,00 450,00

Divanetto attesa 2 150,00 300,00

Tavolini 2 100,00 200,00

Attaccapanni 6 20,00 120,00

Cestini getta-carte 6 5,00 30,00

TOTALE 4320,00

COSTI PLURIENNALI IMMATERIALI

Beni di investimento Quantità Costo unitario Totale investimenti

(Iva esclusa)Licenza Sistema

Operativi Windows 8 130,00 1.040,00

licenza office 8 500,00 4000,00

Pacchetto office 1 400,00Altri Applicativi

Specifici 2 100,00 200,00Costi pluriennali di ristrutturazione e

adeguamento280.000,00

Costi di impianto 15.000,00

TOTALE 300.640,00

ATTREZZATURE E STRUMENTI:HARDWERE

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Beni di investimento Quantità Costo unitario Totale investimenti

(Iva esclusa)

Centralino digitale 1 150,00 150,00

Work-Station 2 150,00 300,00

Personal Computer 6 1400,00 8400,00

Computer Portatili 2 1700,00 3400,00

Stampanti 4 525,00 2100,00

Scanner 1 200,00 200,00Fotocopiatore

digitale 1 200,00 200,00

Fax 2 90,00 180,00

Accessori ed altro 2 50,00 100,00

TOTALE 15030

BENI PLURIENNALI

Beni Q.tà Costo unitario Totale

Struttura letto singolo 10 79,00 790,00Struttura letto matrimoniale 15 159,00 2.385,00

Materasso matrimoniale 15 129,00 1.935,00Materasso singolo 30 59,00 1.770,00Rete matrimoniale 15 129,85 1.947,75

Rete singola 45 80,85 3.638,25Cuscino letto 90 0,99 89,10

Armadio (camera singola) 10 160,00 1.600,00Armadio (camera

matrimoniale)15 200,00 3.000,00

Cassettiera (camera singola) 10 119,00 1.190,00Cassettiera (camera

matrimoniale)15 150,00 2.250,00

Comodino 45 39,95 1.797,75Faretto per comodino 45 11,99 537,75

Plafoniera 25 19,99 499,75Specchio da bagno 25 29,95 748,75Lampada bagno 25 19,99 499,75Lavabo bagno 25 269,00 6725,00

Rubinetto 25 139,00 3475,00Porta asciugamani 25 8,99 224,75

Porta scopino da bagno 25 3,99 99,75Porta carta igienica 25 3,99 99,75

Pattumiera 25 8,99 224,75

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Dispenser per sapone 25 7,99 239,70Portaspazzolino 25 3,99 99,75

Attaccapanni bagno 25 8,99 224,75Scaffale bagno 25 49,95 1.248,75

doccia 17 800,00 13.600,00Vasca da bagno 10 600,00 6.000,00

Vaso e Bidet 30 400,00 1.2000,00Orologio 25 7,50 187,50

Quadro camere 30 9,99 229,70Tappeto bianco 15 59,90 898,50Tappeto nero 10 59,90 599,00

Tende 25 9,95 248,75Bastone per tenda 25 3,99 99,75

Televisore 25 100,00 2.500,00Condizionatori 18 200,00 3.600,00

TOTALE 77.304,00

CONTO ECONOMICOA - VALORE DELLA PRODUZIONE

1 Ricavi delle vendite e delle prestazioni 580.000

5 Altri ricavi e proventi _15.000

TOTALE A 395.000B - COSTI DELLA PRODUZIONE

6 Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci Acquisti materiali di consumo 6.500Acquisti prodotti vari 800Acquisti prodotti alimentari )mini market) 9.500Materiali per pulizia ed igiene 6.000

7 Per serviziServizi per conto clienti 5.500Servizi lavanderia e accessori da terzi 6.700 Servizi di ristorazione, catering e bar da terzi 12.700 Energia elettrica 9.600 Gas, metanoManutenzioni/ripar. Beni propri (dividere per tipo di beni) 3.800Servizi di vigilanza 6.000Pubblicità 8.500 Spese telefoniche 2.600 Servizi di pulizia 7.700 Consulenze amministrative 3.500 Consulenze commerciali 4.200

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Collaborazioni coordinate e continuative 7.900Contributi previd. 6.500Spese bancarie 2.000Servizi di riscaldamento 3.700

8 - Per godimento di beni di terziCanoni di locazione immobili 15.000

9 a - Salari e stipendiSalari, stipendi dipendenti (esclusi i seguenti) 80.000

9 b - Oneri socialiContributi assistenziali/previdenziali dipendenti 16.000

9 c - Trattamento di fine rapportoAccantonamento Tfr 9.000

10a - Ammortamento immobilizzazioni immateriali 15.00010b - Ammortamento immobilizzazioni materiali 25.000 17 - Interessi ed oneri finanziari 5.000

Interessi passivi bancariTotale B 278.700

Risultato prima delle imposte 116.300

22 - IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO 46.520 Irpef o Ires, corrente, differita, anticipataIrap, corrente, differita, anticipata

Utile d’esercizio 69780

PREVENTIVO ECONOMICO ANNI 2011/2012/2013PREVENTIVO ECONOMICO 2011 2012 2013

RICAVI E ALTRE PRESTAZIONI

395000,00 410800,00 427232,00

COSTI E ALTRI ONERI 278700,00 284274,00 289959,48

RISULTATO LORDO 116300,00 126526,00 137272,52

IMPOSTE 46520,00 50610,40 54909,01RISULTATO NETTO 69780,00 75915,60 82363,51

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PREVENTIVO FINANZIARIO 2011FABBISOGNO FINANZIARIO MEDIO LUNGO TERMINE 397294,00DILAZIONE MEDIA DEI PAGAMENTI 45gg COSTI D’ESERCIZIO 278700,00COSTI NON MONETARI -40000,00COSTI MONETARI 238700,00FABBISOGNO FINANZIARIO A BREVE TERMINE 29428,77COSTI MONETARI*DILAZIONE MEDIA/365 238700*45/365 TOTALE 426722,77IVA 20% SU TOTALE 85344,55FABBISOGNO COMPLESSIVO 512067,32

9. CONCLUSIONIL’obiettivo che la classe si è proposto di raggiungere all’inizio del triennio, è stato quello di costituire una società in accomandita semplice con ragione sociale “Quattro Mandamenti”.Un’attività che svolge principalmente il servizio di ricezione e accoglienza al turista.In primis si è realizzato un organigramma aziendale, ripartendo ad ogni singolo allievo delle responsabilità ben precise: si è composto un Consiglio di amministrazione, formato da quattro membri.Successivamente, si è proceduto a nominare un direttore, un vice-direttore, i responsabili commerciali e marketing, il responsabile eventi, il responsabile comunicazione e promozione, l’artdirector, il responsabile rapporto fornitori, l’accaunting manager e il responsabile della segreteria organizzativa.La classe è stata divisa in piccoli gruppi. Ognuno di essi si occupava di realizzare e redigere un’ideaoriginale per realizzare un prodotto turistico adatto a soddisfare le varie richieste dei clienti. Tutte le notizie su cui si è lavorato, sono state estrapolate da Internet, cataloghi, depliant, brochure informative; successivamente sono state rielaborate, mettendo nero su bianco tutte le idee che ogni gruppo realizzava.Suddivisioni dei compiti:I. Un gruppo si è occupato di rilevare informazioni circa il territorio palermitano: la sua posizionegeografica, la storia, le bellezze marine, tradizioni ed eventi folkloristici.II. Un secondo gruppo si è occupato di ricercare e selezionare gli elementi d’arredo e di softwareutili all’interno dell’agenzia.III. Un terzo gruppo ha ricercato i punti di forza e di debolezza del territorio.IV. Un quarto gruppo ha analizzato quali potessero essere i potenziali clienti e concorrenti.V. Un quinto gruppo ha stilato il piano economico-finanziario (i soci ritengono di non dovere fare ricorso all’indebitamento per i primi due anni, dal momento che il capitale apportato è risultato più elevato rispetto alle attuali esigenze. Si sta valutando di acquistare gli immobili che attualmente sono in locazione.) e il piano Marketing.Al termine delle ricerche i lavori sono stati assemblati in un unico documento e si è procedutoalla stesura definitiva del suredatto “BUSINESS PLAN”.