Vieni Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo amore.

C R E S I M A N D I

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CON QUALI SIMBOLI È INDICATO LO SPIRITO SANTO?

L’acqua: in quanto lo Spirito Santo, come l’acqua, purifica (dal peccato) e dona la vita (divina) (cfr. Gv 4,10-14). «Battezzati in un solo Spirito», noi «ci siamo» anche «abbeverati a un solo Spirito» (1 Cor 12,13).

Ma la funzione più importante è quella compiuta dalla Spirito Santo nei confronti di Cristo: tale nome significa proprio «unto» dallo Spirito di Dio. Lo Spirito Santo ha un ruolo fondamentale nella vita di Cristo: Gesù è concepito per opera dello Spirito Santo, il quale non solo lo ricolma (cfr. Lc 4,1), ma anche lo risuscita dai morti (cfr. Rm 1,4).

Nella Bibbia, lo Spirito Santo viene rappresentato con vari simboli, che manifestano in modo complementare la ricchezza del suo essere e del suo agire.

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L’unzione con l’olio: nell’Antica Alleanza ci sono stati alcuni «unti» del Signore (cfr. Es 30,22-32), primo fra tutti il re Davide (cfr. 1 Sam 16,13).

Ma la funzione più importante è quella compiuta dalla Spirito Santo nei confronti di Cristo: tale nome significa proprio «unto» dallo Spirito di Dio. Lo Spirito Santo ha un ruolo fondamentale nella vita di Cristo: Gesù è concepito per opera dello Spirito Santo, il quale non solo lo ricolma (cfr. Lc 4,1), ma anche lo risuscita dai morti (cfr. Rm 1,4).

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Il fuoco: esso brucia, purifica, trasforma, illumina, riscalda, protegge. Giovanni Battista annunzia Cristo come Colui che «battezzerà in Spirito Santo e fuoco» (Lc 3,16). Gesù stesso dirà: «Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso!» (Lc 12,49). Lo Spirito Santo, il mattino di Pentecoste, discende sugli Apostoli riuniti nel Cenacolo, sotto la forma di «lingue come di fuoco» (cfr. At 2,3-4).

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La nube e la luce: nell’Antico Testamento, è spesse volte nella nube, oscura o luminosa, che Dio si rivela. Ad esempio con Mosè sul monte Sinai (cfr. Es 24,15-18), e con Salomone al momento della dedicazione del Tempio (cfr. 1 Re 8,10-12).

Ma è soprattutto nel Nuovo Testamento che, riferendosi a Cristo, si parla dello Spirito come nube: lo Spirito Santo stende sulla Vergine Maria la «sua ombra», affinché ella concepisca Gesù (cfr. Lc 1,35); nella trasfigurazione avvolge nella nube Gesù e gli altri con lui, mentre «dalla nube» esce una voce che dice: «Questi è il mio Figlio, l’eletto; ascoltatelo» (Lc 9,35). Infine, nel giorno dell’ascensione, Gesù è sottratto ancora dalla nube allo sguardo dei discepoli (cfr. At 1,9).

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La colomba: la colomba, fatta uscire da Noè alla fine del diluvio, ritorna con un ramoscello d’ulivo, indicando così che la terra è di nuovo abitabile (cfr. Gn 8,8-12). Nel battesimo di Gesù, lo Spirito Santo, sotto forma di colomba, scende su di Lui (cfr. Mt 3,16).

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La mano: imponendo le mani, Gesù guarisce i malati (cfr. Mc 6,5) e benedice i bambini (cfr. Mc 10,16).

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Il sigillo: su Cristo «Dio ha messo il suo sigillo» (Gv 6,27), e in Lui il Padre segna anche noi con il suo sigillo (cfr. 2 Cor 1,22).

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Il dito: la Legge di Dio, data a Mosè, è stata scritta su tavole di pietra «dal dito di Dio» (Es 31,18). «Con il dito di Dio» Gesù scaccia «i demoni» (cfr. Lc 11,20), risuscita i morti.

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