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CAA COMUNICAZIONE AUMENTATIVA ALTERNATIVA

CAA COMUNICAZIONE AUMENTATIVA ALTERNATIVA · La Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) rappresenta un’area della pratica clinica che cerca di compensare la disabilità temporanea

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CAA

COMUNICAZIONE AUMENTATIVA

ALTERNATIVA

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STEFANIA

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"Se volete sapere come ci si sente quando si è

impossibilitati a comunicare, andate ad una riunione e

fingete di non poter parlare. Usate le mani ma non carta e

matita, perché queste generalmente non possono venir

usate da persone con gravi disabilità fisiche,

impossibilitate ad esprimersi verbalmente. Sarete

circondati da persone che parlano: che parlano davanti a

voi, dietro di voi, intorno a voi, sotto di voi, attraverso voi

ed anche per voi, ma mai con voi. Voi verrete ignorati

finché vi sentirete come un elemento dell’arredamento".

J. Creek

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Qualunque azione attraverso la quale una persona

DA’ o RICEVE INFORMAZIONI da un’altra persona

sui suoi bisogni, desideri, percezioni, conoscenze o

stati affettivi.

La comunicazione può essere intenzionale o non

intenzionale, può utilizzare segnali convenzionali o

non convenzionali, può prendere forme linguistiche

o non linguistiche, e può avvenire attraverso il

canale verbale oppure altri canali.

National Joint Committee for

the Communicative Needs

of Persons with

Severe Disabilities.

COMUNICAZIONE

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“…abbiamo capito sempre di più che la

comunicazione ha soltanto un prerequisito; esso

non ha niente a che fare con l’età mentale,

cronologica, le abilità, le formule matematiche o

qualsiasi altro modello che si è sviluppato per

decidere chi è candidato e chi non lo è.

Respirare

è l’unico prerequisito per la comunicazione”.

Mirenda, Pat 1992

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“L’abilità vale

poco senza

opportunità”

- Napoleone Bonaparte -

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Probabilmente i soli veri

prerequisiti per la comunicazione

riguardano le

di comunicazione

- Mirenda and Iacono, 1990 -

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…..i modelli di intervento…

• Modello basato sui prerequisiti

• Modello basato sui bisogni

• Modello basato sulla partecipazione

Beukelman & Mirenda 1998

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• L’operatore di CAA valuta le limitazioni della persona e cerca i prerequisiti (es. intenzionalità, livello cognitivo, comprensione linguistica, ecc.) • L’operatore di CAA valuta le competenze, ipotizza i suoi bisogni e inizia un intervento con lui, definendo simboli, tabelle, ausili, training da usare a casa o a scuola in base ai migliori strumenti per il bambino (es. strumenti uguali per tipologia di disturbo e non personalizzati) • L’operatore di CAA valuta le competenze del soggetto con le persone maggiormente significative e possibilmente nel contesto di vita. Ascolta la conoscenza che i familiari hanno dell’utente e delle sue diverse modalità di funzionamento e coinvolgimento. Può così costruire un intervento su misura per lui, basato sui suoi interessi, competenze e obiettivi, nonché sulle barriere e facilitazioni che ci sono nel suo specifico contesto di vita e sulle priorità della famiglia in questo momento.

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quindi…

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è

un fondamentale

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La Carta dei diritti alla comunicazione

1992

National Joint Committee for the Communication Needs of

Persons with Severe Disability

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La Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA)

rappresenta un’area della pratica clinica che cerca di

compensare la disabilità temporanea o permanente di

persone con bisogni comunicativi complessi.

Cosa sono i bisogni comunicativi complessi?

Una persona con BCC ha non solo difficoltà ad esprimersi e

quindi a farsi capire dagli altri, ma anche e soprattutto ha

difficoltà a capire quanto gli altri vogliono comunicare, sul piano

linguistico, cognitivo o direttamente comunicativo.

E’ pertanto necessario programmare interventi focalizzati

innanzitutto sul supporto alla comunicazione «in entrata»,

linguistica e non linguistica.

COMUNICAZIONE AUMENTATIVA

ALTERNATIVA

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La CAA utilizza tutte le

competenze comunicative

della persona, includendo

le vocalizzazioni o

il linguaggio verbale esistente,

i gesti, i segni, la

comunicazione con ausili e

la tecnologia avanzata.

Non si tratta semplicemente di applicare una tecnica

riabilitativa, ma di costruire un sistema flessibile su misura

per ogni persona, da promuovere in tutti i momenti e

luoghi della vita poiché la comunicazione è per ognuno di noi

necessaria ed indispensabile in ogni momento, e non solo

nella stanza di terapia.

CAA

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Si definisce aumentativa perché non sostituisce

ma incrementa le possibilità comunicative naturali

della persona.

Si definisce alternativa perché utilizza modalità

di comunicazione alternative e diverse da quelle

tradizionali. Si tratta di un approccio che tende a

creare opportunità di reale comunicazione anche

attraverso tecniche, strategie e tecnologie e a

coinvolgere la persona che utilizza la C.A.A. e tutto

il suo ambiente di vita.

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La CAA nasce ufficialmente negli U.S.A. nel 1983

con la creazione dell’ISAAC (International Society

for Augmentative Alternative Communication).

In Isaac convergono tutti i ricercatori universitari e i clinici che si

occupano della riabilitazione di persone non parlanti provenienti

soprattutto dagli USA, dal Canada e dall’Europa Scandinava. In

particolare convergono in Isaac alcuni filoni di ricerca e clinici

relativi alla sperimentazione di tecnologie avanzate, alla

comunicazione gestuale, alla comunicazione tramite simboli

pittografici e ideografici.

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• Anni 70

– nei disturbi motori, con competenze cognitive e linguistiche intatte

– Canada, USA, Inghilterra

• Anni 80

– autismo, disabilità intellettiva

– soprattutto paesi anglofoni, nord Europa

– fondazione dell’ISAAC

• Anni 90 e 2000

– sindromi genetiche, sempre maggiore estensione degli ambiti di

intervento

– netto incremento in Europa e in Italia

STORIA DELLA CAA

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1996 – Scuola di Formazione in CAA (inizio): Centro Benedetta d’Intino (MI)

2002 – Chapter ISAAC-Italy

2005 – 1° Conferenza italiana ISAAC – Genova

2007 – 2° Conferenza italiana ISAAC – Roma

2009 – 3° Conferenza italiana ISAAC – Torino

2011 – 4° Conferenza italiana ISAAC – Napoli

2015 – 5° Conferenza italiana ISAAC – Roma

2017 - 6° Conferenza italiana ISAAC – Prato (FI)

2019 – 7° Conferenza italiano ISAAC - Catania

Sito: www.isaacitaly.it

IN ITALIA …

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L’accesso agli interventi di CAA è ancora un

bisogno largamente inevaso nella maggior parte

dei paesi, in modo variabile a secondo degli anni

considerati e delle nazioni.

I pochi studi disponibili mostrano che tra il 22% e

il 60% dei ragazzi non ricevono alcun intervento

di CAA.

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Migliorare la qualita’ della vita

e le opportunita’ delle persone

non parlanti in tutto il mondo

SCOPO DELL’ISAAC

ISAAC

è un’associazione non governativa che si occupa

del miglioramento della vita dei bambini e degli

adulti con bisogni comunicativi complessi.