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Corso di Formazione “Le vaccinazioni oggi, SItI Marche” 24/02/2017 – Fano
Accademia degli Scomposti
Calo coperture vaccinali:
competenze e ricerca scientifica
per affrontare il fenomeno
I DETERMINANTI DELLA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE NEGLI OPERATORI SANITARI DALL’INDAGINE MULTISCOPO 2012-2013 Aura Brighenti CONOSCENZA, ATTITUDINI E COMPORTAMENTI DEGLI OPERATORI SANITARI IN TEMA DI VACCINAZIONE Gemma Zocco
VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE IN GRAVIDANZA: IL PROTOCOLLO DI RICERCA FLU-PREG Sara Galmozzi
Completed immunization rates are also suboptimal globally, ranging from 18.8% to 70.5% against measles and mumps, 22.2% to 70.5% against rubella, 1.9% to 3% against varicella, 0% to 49% against pertussis, 3.6% to 5.8% against hepatitis A, 40% to 95% against hepatitis B, and 35.7% to 47.3% against tetanus-diphtheria. Unknown immunization status is also common among HCPs. Despite the fact that annual influenza immunization has been consistently recommended for the past three decades, influenza vaccine uptake by HCPs remains low over the last few years, ranging from 5% to 42% in many countries except the United States.
Le motivazioni citate più frequentemente a supporto del ricorso alla vaccinazione
• Proteggere i pazienti
• Proteggere se stessi
• Proteggere I familiari
• Accessibilità
Ovvero la ‘praticità’: l’offerta sul luogo di lavoro, la gratuità, e l’occasione di evitare di perdere giornate di lavoro
La motivazione citata più frequentemente a supporto dell’esitazione invece riguarda:
• La sicurezza del vaccino
• Percezione di un basso rischio di contrarre la malattia
• Scarsa efficacia nel prevenire la malattia
• Insufficiente conoscenza delle linee guida nazionali o raccomandazioni
P.Verger, 2015
Uno studio Cross Sectional francese ha cercato di indagare le motivazioni che spingono gli operatori sanitari a vaccinarsi o meno
Raccomandata per tutti gli HCWs
Raccomnadata per alcuni HCWs
Nessuna raccomandazione
Di 30 stati che hanno risposto alla survey: • 29 hanno direttive specifiche nazionali • in 24 la raccomandazione è per tutti gli HCWS • in 3 la raccomandano solo a chi si dedica ad attività assistenziale che prevede contatto diretto col paziente • in 1 solo a chi è a contatto con pazienti severamente immunocompromessi • la Danimarca non ha nessuna raccomandazione Nazionale al riguardo In tutti questi paesi la vaccinazione è volontaria, offerta gratuitamente e non è prevista alcuna sanzione per coloro che non si vaccinano
TECHNICAL REPORT Seasonal influenza vaccination and antiviral use in Europe 2013-2014 and 2014-2015
Ricorso alla vaccinazione antinfluenzale negli HCWs 2013-14 e 2014-15
Fonte: National seasonal influenza vaccination survey, Dicembre 2015
Media poco superiore 20%
L’Indagine Multiscopo dell’Istat: "Condizioni di salute e ricorso ai Servizi sanitari" è un'indagine campionaria che viene svolta con l’obiettivo di conoscere i bisogni dei cittadini in tema di salute e di qualità della vita, mettendo a disposizione un ampio ventaglio di informazioni demografiche, socio-economiche e sanitarie come la diffusione di patologie croniche, la salute percepita, condizioni di disabilità, stili di vita e prevenzione, ricorso ai servizi sanitari.
0
5
10
15
20
25
2005 2012
Vaccinazione antinfluenzale negli HCWs dall’indagine Multiscopo 2005 e 2012
% Fra queste anche il ricorso alla vaccinazione antinfluenzale. E’ stato possibile identificare nel campione gli operatori sanitari tramite una domanda specifica su il settore di attività lavorativa, e differenziarli fra medici e personale sanitario non medico.
Uomini
Nord Est e Isole
45-64 anni
Con più di 64 anni
Coniugati/conviventi
Vedovi
Medici
Malati cronici
Basso stato di salute percepita
Conoscenze, attitudini e comportamenti degli operatori sanitari in tema di vaccinazione
Dr.ssa Gemma Zocco, Scuola di Specializzazione di
Igiene, Medicina Preventiva, III anno – DMP AORMN
1982 United States Advisory Committee on immunization Practicies (AICP) raccomanda la vaccinazione contro HBV per gli Operatori sanitari
1984 AICP raccomanda la vaccinazione contro l’influenza per i gruppi lavorativi a rischio.
“per gli operatori sanitari un adeguato intervento di immunizzazione è fondamentale per la prevenzione ed il controllo delle infezioni (anti-epatite B, anti-influenzale, anti-morbillo, parotite, rosolia (MPR), anti-varicella, anti-pertosse). Nella maggior parte dei casi, l‟immunizzazione attiva riveste un ruolo non soltanto di protezione del singolo operatore, ma soprattutto di garanzia nei confronti dei pazienti, ai quali l’operatore potrebbe trasmettere l’infezione determinando gravi danni e persino casi mortali. Anche per gli studenti dei corsi di laurea dell’area sanitaria sono fortemente raccomandate le medesime vaccinazioni indicate per gli operatori sanitari”.
1. Response to the 2009 influenza A(H1N1) pandemic in Italy. National Centre for Epidemiology, Surveillance and Health Promotion- ISS 2. Influenza vaccination in Italy, season 2010/2011: Analysis of vaccine coverage
Obiettivo principale: promuovere un corretto atteggiamento verso la pratica vaccinale, permettendo l’acquisizione di una maggiore consapevolezza del problema fra il personale sanitario, attraverso la messa a punto e la somministrazione – fra gli operatori sanitari che operano in diversi ambiti – di uno strumento di comunicazione ad hoc (toolkit).
Il toolkit è costituito da: Per i 5 vaccini prioritari (Varicella, Mpr (morbillo-parotite, rosolia), Influenza, Epatite B, Dtp)
• opuscoli informativi e poster Materiale per la Direzione Sanitaria
• Guida per pianificare un intervento di vaccinazione in ambito ospedaliero • Modulo di rifiuto della vaccinazione questionari pre /post valutazione
• Valutare l’adesione del personale sanitario alla vaccinazione antiinfluenzale ed alle vaccinazioni raccomandate per questa categoria professionale dalle linee guida nazionali, ed indagare eventuali fattori socio-demografici associati ad una bassa copertura vaccinale.
• Comprendere le motivazioni alla base del rifiuto vaccinale da parte degli operatori sanitari nella loro duplice posizione di professionisti e genitori.
Studio cross-sectional multicentrico condotto mediante la somministrazione di un questionario in forma cartacea agli operatori sanitari (medici e personale delle professioni sanitarie) che prestano il proprio servizio presso l’ Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti di Ancona” , presso l’ “Ospedale Generale provinciale Macerata” e i Dipartimenti di Prevenzione dell’ Area Vasta n.1 e n.2. Lo studio è stato suddiviso in due momenti: • Studio Pilota • Studio multicentrico
Progettazione di un questionario ad hoc 64 domande, suddivise in 5 parti, finalizzate alla rilevazione di dati riguardanti: •informazioni socio demografiche; •formazione professionale; •opinioni nei confronti dei vaccini; •vaccinazioni negli operatori sanitari; •vaccinazioni nei figli.
Campione: 270 partecipanti
- 134 Operatori sanitari -136 studenti dei C.d.L. Professioni Sanitarie
…nonostante il 90% degli intervistati affermi che l’influenza è la malattia più facilmente contratta e trasmessa dagli
operatori sanitari!
Il 50% sostiene che gli effetti avversi gravi dei vaccini vengano tenuti nascosti
Il 53% non crede che le reazioni avverse gravi dei vaccini siano rare
Il 22% non crede che se si smettesse di vaccinare molte malattie, oggi rare, potrebbero tornare in circolazione
Il 42% non crede che i dipendenti del SSN siano disponibili a risolvere dubbi e perplessità sulle vaccinazioni
il 50% degli operatori sanitari non crede che gli stessi siano preparati e aggiornati sul tema delle vaccinazioni
Sono stati raccolti durante la stagione influenzale 2016-2017 30 questionari. •3 medici (10,4%) •17 Ostetriche(58,6%) •9 infermieri (31%). Il 43,3% ha dichiarato di svolgere tale attività da più di 10 anni.
Nessun operatore ha dichiarato di essersi vaccinato per l’influenza nella stagione passata
13%
13%
6%
13% 23%
10%
19%
3%
Motivazione al rifiuto vaccinale Preoccupazione per eventi avversi
Non efficacia del vaccino
Maggiore pericolosità della vaccinazionerispetto al Virus
Scarsa probabilità di contarre la malattia
Mancanza di preoccupazione perconseguenze dovute al contagio
Vaccini sono ritenuti un businnes
Nessun motivo specifico
Contrarietà ai farmaci
Indagando le opinioni degli operatori sanitari ponendo loro delle domande attraverso delle scale di likert (1 per nulla d’accordo – 4 molto d’accordo) è emerso che: • il 62% degli operatori sono “molto d’accordo” sul fatto che le vaccinazioni siano utili per proteggere la popolazione da malattie gravi e che se si dovesse smettere di vaccinare molte malattie gravi ritornerebbero (72,4%); •il 51,7% è totalmente in disaccordo sul fatto che la malattia sia meno pericolosa del vaccino; • il 68% è d’accordo sul fatto che gli effetti collaterali dei vaccini vengano tenuti nascosti; •il 79,3% sono “d’accordo/molto d’accordo” nel affermare che le reazioni gravi da vaccino siano molto rare.
•Il 30,4% non erano a conoscenza che la vaccinazione anti-influenzale fosse raccomandata per le donne in gravidanza. • Il 26% non erano a conoscenza che tale vaccinazione fosse raccomandata anche per gli operatori sanitari .
153 questionari AV n.1
96 questionari Ospedale Generale
provinciale Macerata
175 questionari AV n.2 91 AOU “Ospedali riuniti di Ancona”
84 Dipartimenti di Prevenzione
L’influenza è una patologia particolarmente grave nelle donne in gravidanza, in quanto responsabile di complicanze temibili.
I cambiamenti fisiologici cui va incontro la donna durante la gestazione (sistema immunitario, sistema cardiovascolare, sistema respiratorio), la rendono più suscettibile all’infezione, con maggiori probabilità di ospedalizzazione per complicanze gravi.
A questo si aggiunge il pericolo di andare incontro a complicazioni relative la gravidanza, come travaglio e parto precoce, basso peso del nascituro e interruzione della gravidanza.
Il vaccino antinfluenzale può ridurre tutti questi rischi e
numerosi studi hanno dimostrato che possiede un’azione protettiva
nei confronti del nascituro
Fonte: https://www.cdc.gov/flu/
PIANO NAZIONALE PREVENZIONE VACCINALE PNPV 2017-2019
La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e viene
offerta gratuitamente a tutte le donne che si trovino nel 2° o nel 3° trimestre di gestazione all’inizio della
stagione influenzale.
Tuttavia la copertura vaccinale per l’influenza nelle donne in gravidanza è molto bassa (2% )
[Fabiani – 2015]1
1: Fabiani M, Bella A, Rota MC. A/H1N1 pandemic influenza vaccination: A retrospective evaluation of adverse maternal, fetal and neonatal outcomes in a cohort of pregnant women in Italy . Vaccine 2015;33:2240–2247
Protocollo di ricerca FLU-PREG:conoscenze delle gestanti sull’influenza e sulla vaccinazione
Le informazioni di interesse sono state acquisite attraverso la somministrazione di un questionario anonimo appositamente realizzato e validato
Gestanti reclutate negli ambulatori delle SOD di Ginecologia ed Ostetricia aziende ospedaliere “Ospedali Riuniti” di Ancona e “Marche Nord” di Pesaro, nonché negli ambulatori pubblici presenti nelle strutture sanitarie della Regione Marche (AV1 e AV2) tra Dicembre2015-Marzo 2016 e Ottobre-Dicembre2016
Obiettivi dello studio cross-sectional: Valutare la prevalenza della vaccinazione; Valutare le motivazioni correlate al rifiuto vaccinale; Studiare le variabili socio-demografiche associate alla
mancata vaccinazione
Caratteristiche socio-demografiche del campione
Sono stati raccolti 377 questionari.
età media 32 anni (18 min-45 max)
90% italiana
78% III trimestre di gravidanza*
63% primipara*
90,5% sposata/convivente
88% istruzione medio alta
Professioni eterogenee 43% cambio mansione per
contatto con categorie a rischio
Conoscenze sull’influenza e intenzioni sulla vaccinazione
82% consapevoli delle possibili complicazioni legate alla malattia 88% consapevole della possibilità di ricovero in ospedale
97% consapevole che: la malattia è provocata da un virus si trasmette da uomo a uomo si presenta prevalentemente ma non esclusivamente nei mesi invernali
1% ha dichiarato di essersi vaccinata 4% ha dichiarato l’intenzione di farlo
27,5% consapevole di essere una categoria a rischio, per cui vaccinazione raccomandata e gratuita 94% non ha mai ricevuto informazioni sulla vaccinazione antinfluenzale da parte degli operatori sanitari*
Rifiuto della vaccinazione: motivazioni dichiarate
30%: nessuna motivazione specifica
23% vaccino più pericoloso della malattia
19% paura eventi avversi
18% non preoccupata delle conseguenze
7% vaccini solo un business
19% 1% 1%
18%
7%
1%
30%
23%
Principale motivazione al rifiuto vaccinale
Preoccupazione per eventi avversi
Non efficacia del vaccino
Vaccinazione più pericolosa di virus naturale
Contrarietà compagno
Non preoccupazione per conseguenze contagio
Vaccini sono solo un businnes
Non sa dove trovare il vaccino
Nessun motivo specifico
Contrarietà ai farmaci
Rifiuto alla vaccinazione: determinanti statisticamente significativi
I fattori maggiormente legati al rifiuto della vaccinazione antinfluenzale in gravidanza,correlano con una mancanza di corretta informazione:
Scarsa percezione dei rischi correlati all’infezione durante la
gravidanza
Assenza di informazioni fornite dal personale sanitario
… ma è un problema che riguarda solo la vaccinazione antinfluenzale?
DATI RELATIVI ALL’INDAGINE REGIONALE “I DETERMINANTI DELLA SCELTA VACCINALE NELLA REGIONE MARCHE”2
69,7
8,6
11,2
8,8 1,7
No
Si
Rivolgersi all'ASL o PLS
Non sa/Non ricorda
Missing
Esitazione vaccinale e Mancanza di informazione: un problema concreto e diffuso
L' ospedale in cui è avvenuto il parto ha fornito informazioni sulle vaccinazioni
N % % Cum.
No 405 69,7 69,7
Si, è stato affrontato l'argomento vaccinazioni 50 8,6 78,3
Solo comunicazione di rivolgersi all'ASL o PLS 65 11,2 89,5
Non sa/Non ricorda 51 8,8 98,3
Missing 10 1,7 100,0
Totale 581 100,0 100,0
2: Indagine Istituto Superiore Sanità-Dati Marche. Indagine sui determinanti delle scelte vaccinali-Anno 2016 (CNESPS-ISS). Estratto della tesi di Specializzazione della Dr.ssa S. Giuliani; per gentile concessione della Dr.ssa Giuliani
Il corso di accompagnamento alla nascita ha fornito informazioni sulle vaccinazioni pediatriche
N % % Cum.
No 265 45,6 45,6
Si, è stato affrontato l'argomento vaccinazioni 129 22,2 67,8
Solo cominicazione di rivolgersi all'ASL o PLS 11 1,9 69,7
Non ha frequentato il corso 101 17,4 87,1
Non sa/Non ricorda 66 11,4 81,1
Missing 9 1,5 82,6
Totale 581 100,0 100,0
45,6
22,2
1,9
17,4
11,4
1,5 NoSiRivolgersi all'ASL o PLSNon ha frequentato il corsoNon sa/Non ricordaMissing
DATI RELATIVI ALL’INDAGINE REGIONALE “I DETERMINANTI DELLA SCELTA VACCINALE NELLA REGIONE MARCHE”2
Esitazione vaccinale e Mancanza di informazione: un problema concreto e diffuso
2: Indagine Istituto Superiore Sanità-Dati Marche. Indagine sui determinanti delle scelte vaccinali-Anno 2016(CNESPS-ISS). Estratto della tesi di Specializzazione della Dr.ssa S. Giuliani; per gentile concessione della Dr.ssa Giuliani
DATI RELATIVI ALL’INDAGINE REGIONALE “I DETERMINANTI DELLA SCELTA VACCINALE NELLA REGIONE MARCHE”2
Esitazione vaccinale e Mancanza di informazione: un problema concreto e diffuso
Il ginecologo/ostetrica ha fornito informazioni sulle vaccinazioni pediatriche
N % % Cum.
No 476 81,9 81,9
Si, è stato affrontato l'argomento vaccinazioni 42 7,2 89,2
Solo cominicazione di rivolgersi all'ASL o PLS 19 3,3 92,4
Non sa/Non ricorda 34 5,9 98,3
Missing 10 1,7 100,0
Totale 581 100,0 100,0
81,9
7,2 3,3 5,9
1,7
No
Si
Rivolgersi all'ASL o PLS
Non sa/Non ricorda
Missing
2: Indagine Istituto Superiore Sanità-Dati Marche. Indagine sui determinanti delle scelte vaccinali-Anno 2016(CNESPS-ISS). Estratto della tesi di Specializzazione della Dr.ssa S. Giuliani; per gentile concessione della Dr.ssa Giuliani
Disinformazione e/o assenza di conoscenza in merito
alla promozione della salute e alla prevenzione
Gli operatori sanitari, sia del territorio che
ospedalieri, sono consapevoli del ruolo che hanno
per chi cerca riferimenti per le scelte proprie e dei
familiari?
Le metodologie formative tengono conto delle
nuove tecnologie?