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L’arte in Campania. Art in Campania. L’arte in Campania. Art in Campania. Si ringrazia il Comune di Napoli - Assessorato alla Cultura - per la collaborazione e la disponibilità nell’implementazione dell’offerta campania>artecard Napoli

Campania Artecard Guida Campania

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Campania

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Si ringrazia il Comune di Napoli - Assessorato alla Cultura - per la collaborazione e la disponibilità nell’implementazione dell’off erta campania>artecard Napoli

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Si ringrazia il Comune di Napoli - Assessorato alla Cultura - per la collaborazione e la disponibilità nell’implementazione dell’offerta campania>artecard Napoli

L’arte in Campania.Art in Campania.

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2 Museo Archeologico Nazionale di Napoli6 MADRE_Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina 10 Museo Diocesano di Napoli14 Pio Monte della Misericordia18 Museo Civico Gaetano Filangieri22 Sala degli Arredi Sacri della Basilica di San Domenico Maggiore 26 Museo ARCA – Arte Religiosa Contemporanea (Complesso Monumentale di S. Maria La Nova)30 Museo Nazionale di Capodimonte34 Catacombe di Napoli (San Gennaro e San Gaudioso)38 Museo Civico di Castel Nuovo42 Palazzo Reale di Napoli 46 MEMUS - Museo e Archivio Storico del Teatro di San Carlo 50 Teatro di San Carlo54 Museo del Corallo Ascione58 Tunnel Borbonico62 Museo Pignatelli Cortes66 Fondazione PLART - Plastiche e Arte70 Museo Duca di Martina74 Castel Sant’Elmo78 Certosa e Museo di San Martino82 Polo Museale Suor Orsola Benincasa86 Città della Scienza90 Museo del Mare di Napoli94 Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore95 Museo Cappella Sansevero96 Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche97 Complesso Monumentale di Santa Chiara

98 Complesso Museale Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco99 Museo Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee Hermann Nitsch100 Napoli Sotterranea101 Gallerie d’Italia - Palazzo Zevallos Stigliano102 Museo del Tessile e dell’ Abbigliamento Elena Aldobrandini103 Area Marina Protetta Parco Sommerso Gaiola104 Parco Archeologico-Ambientale del Pausilypon105 MuSA - Museo degli Strumenti Astronomici presso l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte106 Ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili107 MUSA - Museo Universitario delle Scienze e delle Arti107 Convento di San Domenico Maggiore108 Complesso della Real Casa dell’Annunziata108 Fondazione Morra Greco - Palazzo Caracciolo di Avellino108 Archivio di Stato di Napoli109 Cimitero delle Fontanelle109 Galleria dell’Accademia di Belle Arti di Napoli110 Associazione “Circolo Artistico Politecnico” fondato nel 1888111 Castel dell’Ovo 111 Museo di Etnopreistoria Alfonso Piciocchi

111 Acquario della Stazione Zoologica Anton Dohrn112 PAN - Palazzo delle Arti Napoli113 Masseria Luce

indice/indexNapoli Visita gratuitamente i primisiti in cui accedi (il numero dei siti varia a seconda della tipologia della card utilizzata) e con biglietto ridotto >artecardgli altri siti del circuito

Free admission to the first sites visited (the number of sites included depends on the type of >artecard used) and discounted >artecard tickets to the other sites on the circuit

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Come arrivare / DirectionsLe indicazioni riportatepossono essere suscettibili di variazioni. Per aggiornamenticonsultare il sito web www.unicocampania.itThe directions given here may be subject to change. For updates go to www.unicocampania.it

In caso di mostre ed appuntamenti culturali l’accesso ai siti potrebbe prevedere un supplemento non incluso in >artecard.In the case of special exhibitions and cultural events, admission to sites might include a supplement not covered by >artecard.

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ARTECARDSEGNALA RECOMMENDS

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116 Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia120 Parco Archeologico di Baia 124 Anfiteatro Flavio128 Parco Archeologico di Cuma132 Scavi di Pompei136 Scavi di Ercolano140 Scavi di Oplontis144 Scavi di Stabia148 Scavi di Boscoreale ed Antiquarium 152 MAV - Museo Archeologico Virtuale156 Vulcano Solfatara157 Villa Arbusto158 Villa La Colombaia159 Museo Correale di Terranova160 Museobottega della Tarsialignea - Muta162 Reggia di Caserta166 Real Belvedere San Leucio170 Museo Archeologico dell’Antica Capua174 Museo dei Gladiatori178 Anfiteatro Campano182 Mitreo186 Museo Provinciale Campano di Capua

188 Museo Archeologico Nazionale di Paestum192 Parco Archeologico di Paestum196 Parco Archeologico di Elea Velia200 Certosa San Lorenzo - Padula204 Grotte dell’Angelo a Pertosa208 Circuito Ravello (Complesso monumentale di Villa Rufolo, Villa Cimbrone, Museo del Duomo di Ravello, Auditorium “Oscar Niemeyer”, Sito di Scavi della Santissima Trinità)224 Grotte di Castelcivita225 Museo Vichiano225 Museo “Paestum nei percorsi del Grand Tour”226 Museo Diocesano “San Matteo”227 Abbazia di Santa Maria dell’Olearia228 Museo Paleo-Lab di Pietraroja230 Servizi / Services232 Trasporti / Transport

indice/indexCampania

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Napoli

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INFO

Museo Archeologico Nazionale di NapoliPiazza Museo, 19 - Napoli

_ aperto dalle 9.00 alle 19.30l’ingresso è consentito fino adun’ora prima della chiusura_chiuso il martedì

_info/prenotazioni 848800288+39 06 39967050dai cellulari e dall’estero

Biglietti_intero: € 8.00_ridotto: € 4.00 per i cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: € 4.00_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Visite guidate _su prenotazione

Audioguide_ € 5.00; € 3.50 perpossessori >artecard _lingua: italiano, inglese, francese_durata: 1 ora e 10 minuti

Servizi_informazioni, guardaroba, libreria

Come arrivare_Metro linea 2, fermata Piazza Cavour, 100 mt a piedi_Metro linea 1, fermata Museo, 100 mt a piedi_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

DA NON PERDERE

Nelle sale della Collezione Farnese, sono imperdibili l’Ercole Farnese, copia colossale dell’originale di Lisippo, e il Toro Farnese, forse la più grande scultura giuntaci dall’antichità. Tra le gemme della stessa collezione, la tazza cd. Farnese, realizzata da un pezzo unico di agata, è il cammeo più celebre dell’antichità, appartenuto a Federico II di Svevia e Lorenzo il Magnifico.Nella sezione dei mosaici, quelli della casa del Fauno di Pompei costituiscono il nucleo più prezioso per qualità, ricchezza figurativa e fama seguita alla scoperta. Il più celebre tra questi, il mosaico di Alessandro, copia di una famosa pittura ellenistica è realizzato con tessere di piccole dimensione e raffigura la battaglia tra Alessandro Magno a cavallo e Dario III in fuga sul carro.Dell’arredo scultoreo della Villa dei Papiri, sono degni di attenzione i busti di filosofi e letterati, le cinque cd. danzatrici (Danaidi), e i veri e propri capolavori: le celebri statue in bronzo dei due corridori, un Hermes e il Satiro ebbro.

sotterranei, vi sono la Collezione Epigrafica e quella Egizia, seconda per importanza solo al Museo Egizio di Torino; nell’ammezzato, il Medagliere, la sezione dei Mosaici -staccati all’epoca degli scavi borbonici nelle case delle città vesuviane- e il Gabinetto Segreto -materiali di tema erotico raccolti dal Settecento e sottratti per molto tempo alla vista del pubblico.Al primo piano, il Salone della Meridiana, una delle più importanti e grandi aule d’Europa; la sezione degli Affreschi, staccati tra la metà del XVIII e gli inizi del XX sec. da case ed edifici di Pompei ed Ercolano; le sale della Villa dei Papiri di Ercolano, con le sculture che decoravano una delle più lussuose ville mai rinvenute nel mondo romano, celebre per la sua biblioteca di papiri con testi greci e latini; Napoli antica, con una selezione di reperti della Napoli greca e romana; le sale del Tempio di Iside di Pompei.

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Alla scoperta di uno dei più importanti musei al mondo per l’archeologia.Discover one of the world’s most important archaeology museums.

Museo Archeologico Nazionale di NapoliNapoli

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è tra i più importanti musei del mondo per l’archeologia classica. Per la sua storia, prima ancora che per la ricchezza straordinaria delle sue collezioni, rappresenta un momento fondamentale della formazione della cultura classica in Europa. Il Museo affonda le sue radici in quella vicenda culturale che nel Settecento portò alla prima formazione dell’archeologia moderna: vicenda nella quale Napoli si trovò a giocare un ruolo da protagonista, molto al di sopra della stessa posizione che il Regno di cui era capitale occupava tra gli Stati europei.Nel 1777 il re Ferdinando IV decise di destinare il seicentesco Palazzo degli Studi a sede del Museo Borbonico e della Real Biblioteca. Si andava così realizzando il progetto dei Borbone di creare a Napoli, capitale del Regno, un grandioso istituto per le arti, riunendo in un solo complesso il fondo librario, la ricchissima raccolta di antichità, appartenute ad Elisabetta Farnese, madre di Carlo III, divisa tra Roma e Capodimonte, e le collezioni archeologiche formatesi durante gli scavi intrapresi nelle cittadine vesuviane dal 1738 e

precedentemente esposte nel Museo Ercolanese di Portici. Arricchito di altre importanti collezioni, quali la Borgia e parte della stessa collezione personale formata a Napoli da Carolina Murat, il Museo fu inaugurato nel 1816 col nome di Real Museo Borbonico.Nel corso del XIX secolo si susseguirono molte nuove immissioni sia di collezioni private, sia di materiali provenienti dagli scavi eseguiti in Campania e nell’Italia meridionale e soprattutto nell’agro Pompeiano e Vesuviano: tra il 1830 ed il 1840, tra i monumenti di prestigio, giunsero al Museo il mosaico di Alessandro e gli altri mosaici della Casa del Fauno di Pompei, il “Vetro blu”, il “Vaso di Dario”. Nel 1860, con l’Unità d’Italia, il Real Museo Borbonico divenne proprietà dello Stato, assumendo la nuova denominazione di “Museo Nazionale”.Al piano terra, la Farnese, di recente riallestita e riaperta al pubblico, è una Collezione di antichità formatasi nel XVI sec. per donazioni, acquisti e scavi, quali quelli delle Terme di Caracalla, promossi dalla famiglia Farnese a Roma; nei

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INFO

Museo Archeologico Nazionale di NapoliPiazza Museo, 19 - Napoli

_open from 9.00 to 19.30last admission one hour before closing_closed Tuesday

_info/bookings 848800288 +39 06 39967050from cell phones and from abroad

Tickets_full price: € 8.00_concession: € 4.00 EU citizens 18 – under 25_concession with >artecard: € 4.00_free: EU citizens aged under 18 and over 65

Guided tours_subject to booking

Audio guides_€ 5.00; € 3.50 >artecard holders _in Italian, English, French_duration: 1 hour and 10 minutes

Services_information, cloakroom, bookshop

Directions_Metro line 2, Piazza Cavour stop,100 m on foot_Metro line 1, Museo stop,100 m on foot_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

DON’T MISS

In the rooms hosting the Farnese Collection, be sure to see the Farnese Hercules, a colossal copy of the original by Lysippos, and the Farnese Bull, perhaps the largest sculpture to have survived from antiquity. Among the other gems in this collection are the so-called Farnese cup, made from a single piece of agate, and the most famous cameo from antiquity, which belonged to Frederick II of Swabia and Lorenzo the Magnificent.In the mosaics section, the pieces from the House of the Faun at Pompeii are the most highly-prized in terms of quality, figurative richness, and the fame that followed their discovery. The most celebrated of them is the mosaic of Alexander, a copy of a famous Hellenistic painting, it is made from tiny tesserae and depicts the battle between Alexander the Great on horseback and Darius III, fleeing on his chariot.Among the sculpted decorations from the Villa of Papyruses, the busts of philosophers and men of letters are worthy of attention, as are the five dancing girls (Danaids) and the absolute masterpieces that are the famous bronze statues of the two athletes, a Hermes and the Drunken Satyr.

out at the Baths of Caracalla, promoted by the Farnese family in Rome; the basement holds the Epigraphic Collection and the Egyptian Collection, which is second in importance only to the one in the Museo Egizio in Turin; the mezzanine level hosts the Coins and Medals Collection, the Mosaics – which were removed at the time of the Bourbon excavations of houses in the Vesuvian cities – and the Secret Cabinet, which contains materials on an erotic theme collected since the eighteenth century and for many years kept from public view.The first floor features the Salone della Meridiana, one of the most important and largest halls in Europe; Frescoes, which were detached between the middle of the eighteenth century and the early twentieth century from houses and buildings in Pompeii and Herculaneum; the rooms of the Villa of the Papyruses at Herculaneum, with the sculptures that decorated one of the most luxurious villas ever found in the Roman world, famous for its library of papyruses with Greek and Latin texts; Ancient Naples, with a selection of finds from Greek and Roman Naples; and the rooms of the Temple of Isis at Pompeii.4

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The Museo Archeologico Nazionale di Napoli is one of the most important museums in the world for classical archaeology. Setting aside the extraordinary richness of its collections, its history alone makes it a fundamental monument in the formation of classical culture in Europe. The roots of the Museum go back to the particular cultural event in the eighteenth century that led to the first formation of modern archaeology: this event was one in which Naples found itself playing a leading role, far beyond the position that the Kingdom of which it was capital occupied among the European states.In 1777 King Ferdinand IV decided to use seventeenth-century Palazzo degli Studi to house the Museo Borbonico and the Real Biblioteca. This action signalled the start of the Bourbon project to create in Naples, the capital of the Kingdom, a magnificent institute for the arts, bringing together in a single building the library, the valuable collection of antiquities that belonged to Elisabetta Farnese, mother of Charles III, which was divided between Rome and Capodimonte, and the archaeological collections made during the excavations carried out in the Vesuvian towns

from 1738 and previously exhibited in the Museo Ercolanese di Portici. Enriched with other important collections, such as the Borgia collection and part of the personal collection formed in Naples by Carolina Murat, the Museum opened in 1816 under the name of the Real Museo Borbonico.During the nineteenth century it was further enriched, both with private collections, and with materials from the excavations carried out in Campania and in southern Italy, and particularly in the Pompeian and Vesuvian district: between 1830 and 1840, some of the prestigious pieces to reach the Museum were the mosaic of Alexander and the other mosaics from the House of the Faun at Pompeii, the ‘Blue glass vase’, and the ‘Vase of Darius’. In 1860, with the Unification of Italy, the Real Museo Borbono fell into state ownership, and took the new name of ‘Museo Nazionale’.On the ground floor, the Farnese Collection of antiquities, which has recently been reorganised and reopened to the public, was amassed in the sixteenth century by means of donations, acquisitions and excavations, such as those carried

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INFO

MADRE_Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina Via Settembrini, 79 - Napoli

_aperto dal lunedì al sabatodalle 10.00 alle 19.30domenica dalle 10.00 alle 20.00l’ingresso è consentito fino ad un’ora prima della chiusura_chiuso il martedì

_info/prenotazioni 081 19313016www.museomadre.it

Biglietti _intero: € 7.00_ridotto: € 3.50 per i cittadini dell’UE tra i 6 e i 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: € 3.50_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 6 anniLunedì ingresso gratuito

Visite guidate_su prenotazione

Audioguide_ € 4.50; € 2.50 per possessori >artecard _lingua: italiano, inglese_durata: 1 ora e 10 minuti

Servizi_informazioni, guardaroba, libreria, caffetteria

Come arrivare_Metro linea 2, fermata Piazza Cavour, 400 mt a piedi_Metro linea 1, fermata Museo, 400 mt a piedi_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus6

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Nel cuore del centro storico uno splendido spazio museale per l’arte contemporanea.A splendid museum of contemporary art in the heart of the historic centre.

MADRE_Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina Napoli

Il MADRE è il primo museo per l’arte contemporanea situato nel centro storico di una città. L’architetto portoghese Alvaro Siza ha trasformato l’antico palazzo Donnaregina in uno splendido e funzionale spazio moderno per l’arte contemporanea. Nel cuore nascosto di Napoli, dove pulsa l’anima popolare della città, a pochi passi dal Duomo e dal Tesoro di San Gennaro, a cento metri dal Museo Archeologico, la presenza del Museo MADRE è anche l’occasione per ridisegnare la vocazione turistica di un quartiere ricco di valori sociali da recuperare e di beni culturali da riscoprire. Al suo interno trovano collocazione sia opere permanenti di artisti che hanno già contribuito a segnare con la loro arte spazi simbolici e luoghi storici della città, sia opere che si dipanano nelle vicende più significative dei linguaggi artistici dalla fine degli anni Cinquanta ad oggi.

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INFO

MADRE_Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina Via Settembrini, 79 - Napoli

_open Monday to Saturdayfrom 10.00 to 19.30Sunday from 10.00 to 20.00last admission one hour before closing_closed Tuesday

_info/bookings +39 081 19313016www.museomadre.it

Tickets_full price: € 7.00_concession: € 3.50 EU citizens6 - under 25_concession with >artecard: € 3.50_free: EU citizens aged under 6

Guided tours_subject to booking

Audio guides_€ 4.50; € 2.50 >artecard holders _in Italian, English, French_duration: 1 hour and 10 minutes

Services_information, cloakroom, bookshop, café

Directions_Metro line 2, Piazza Cavour stop, 400 m on foot_Metro line 1, Museo stop, 400 m on foot_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

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MADRE is the first museum of contemporary art to be located in the historic centre of a city. The Portuguese architect Alvaro Siza has transformed the old Palazzo Donnaregina into a magnificent and functional modern space for contemporary art. Situated in the hidden heart of Naples, where the city’s genuine soul still throbs, just a stone’s throw from the Duomo and from the Tesoro di San Gennaro, and only a hundred metres away from the Museo Archeologico, the Museo MADRE has also provided an opportunity to reshape the tourist vocation of a neighbourhood with a wealth of social values that need to be reclaimed and a cultural heritage that needs to be rediscovered. The museum is home both to permanent works by artists whose art has put its mark on symbolic spaces and historical sites in the city, as well as to works that wind their way through the most significant moments of artistic language from the end of the 1950s to the present day.

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INFO

Museo Diocesano di NapoliLargo Donnaregina - Napoli

_aperto dal lunedì al sabatodalle 9.30 alle 16.30 domenica dalle 9.30 alle 14.00_chiuso il martedì

_info/prenotazioni 081 5571365 www.museodiocesanonapoli.it

Biglietti_intero: € 6.00_ridotto: € 4.00 per le persone sopra i 65 anni e gruppi;€ 3.00 per studenti, scolaresche e parrocchie_ridotto con >artecard: € 3.00_gratuito: fino ai 6 anni, ministri di culto, disabili e accompagnatori

Visite guidate_su prenotazione

Servizi_informazioni, libreria, caffetteria

Come arrivare_Metro linea 2, fermata Piazza Cavour, 500 mt a piedi_Metro linea 1, fermata Museo, 500 mt a piedi_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

DA NON PERDERE

Il percorso museale delinea due temi importanti della fede cristiana: la raffigurazione di Maria e la rappresentazione di San Gennaro, Patrono di Napoli e della Campania, martire e testimone della fede. Per il tema martiriale vi sono opere di Giovan Bernardo Lama, Fabrizio Santafede e Pietro Torres, mentre le opere ispirate al tema mariano vantano nomi come quelli di Teodoro D’Errico, Francesco Solimena, Aniello Falcone, Andrea Vaccaro e Marco Pino. Il Museo custodisce opere di grande pregio, come l’Immacolata Concezione del lorenese Charles Mellin, del 1646; il San Francesco che riceve i simboli del sacerdozio, rara iconografia del Solimena; la tenera Madonna con Bambino di Massimo Stanzione. nel coro delle converse, sulla controfacciata, e

negli ambienti sopra le cappelle laterali. Nelle sale espositive è possibile scorgere il “Compianto sul Cristo Morto” del pittore Andrea Vaccaro, il polittico di ignoto pittore napoletano del XV sec. “San Benedetto e sue storie”, reliquari quali il busto di San Massimo e Santa Candida in argento di Giovan Domenico Vinaccia e molte altre testimonianze artistiche. Altre sale sono dedicate ai temi della Passione di Cristo e dei sacramenti, al martirio, alla vita consacrata (monachesimo, ordini mendicanti, chierici regolari) e alle opere di misericordia. Preziosi e reliquie, statue lignee e un piccolo lapidario completano il percorso.

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Le opere d’arte più preziose dell’Arcidiocesi di Napoli nel cuore del centro storico.The most prized works of art belonging to the Archdiocese of Naples in the heart of the historic centre.

Museo Diocesanodi Napoli Napoli

All’inizio del Seicento le Clarisse del monastero di Santa Maria Donnaregina decisero di costruire una nuova chiesa barocca. I lavori per la costruzione del nuovo edificio sacro -detto perciò di Santa Maria Donnaregina Nuova - iniziarono nel 1617. Salendo la maestosa scala si entra nella navata della chiesa, rivestita di marmi policromi con una volta seicentesca interamente affrescata con la Gloria della Vergine. Sul presbiterio si trova un affresco del giovane Francesco Solimena, che rappresenta “Il Miracolo delle rose di San Francesco” e, accanto all’altare maggiore, vi sono le ultime tele dipinte da Luca Giordano. All’interno della chiesa ha sede il Museo Diocesano di Napoli, che vanta una collezione di più di trecento opere di arte sacra. E’ una nuova realtà artistica che vive nel cuore del centro storico sulla linea del decumano maggiore.

La sua superficie di circa 3000 mq custodisce opere di artisti napoletani e non, di indiscutibile pregio artistico, che provengono dal patrimonio ecclesiastico non accessibile precedentemente al pubblico. Le opere sfilano dinanzi agli occhi dei visitatori conducendoli in un viaggio storico, religioso, culturale e artistico intriso di tradizione locale. Le sezioni espositive comprendono, al piano terra, la navata, le cappelle (a sinistra, le cappelle dell’Immacolata, del Rosario e del Carmine e, a destra, quelle di Sant’Antonio, dell’Annunziata e di San Francesco) e il presbiterio della chiesa, a cui si aggiungono gli ambienti ai lati e dietro il presbiterio. Al piano terra si ammirano gli affreschi di Francesco de Benedictis, il crocifisso ligneo di ignoto scultore del XIV sec., l’olio su tela di Fabrizio Santafede “Madonna in trono e Santi”.Al primo piano le opere sono allestite nel coro delle monache, che si affaccia sul presbiterio,

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INFO

Museo Diocesano di NapoliLargo Donnaregina - Napoli

_open Monday to Saturdayfrom 9.30 to 16.30 Sunday from 9.30 to 14.00_closed Tuesday

_info/bookings +39 081 5571365 www.museodiocesanonapoli.it

Tickets_full price: € 6.00_concession: € 4.00 over 65 and groups€ 3.00 students, schoolchildren and parishes_concession with >artecard: € 3.00_free: aged up to 6, ministers of worship, disabled and carers

Guided tours_subject to booking

Services_information, bookshop, café

Directions_Metro line 2, Piazza Cavour stop, 500 m on foot_Metro line 1, Museo stop, 500 m on foot_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

DON’T MISS

The museum highlights two themes that are important to Christian belief: the portrayal of the Virgin Mary and the portrayal of San Gennaro, patron saint of Naples and of Campania, martyr and witness to the faith. The theme of martyrdom is expressed in works by Giovan Bernardo Lama, Fabrizio Santafede and Pietro Torres, while paintings inspired by the Marian theme can boast artists such as Teodoro D’Errico, Francesco Solimena, Aniello Falcone, Andrea Vaccaro and Marco Pino.The Museum houses works of great merit, including the ‘Immaculate Conception’ by Charles Mellin of Lorraine, of 1646; ‘Saint Francis receiving the symbols of the priesthood’, a rare iconography painted by Solimena; and the tender ‘Madonna Child’ by Massimo Stanzione.

On display in the exhibition rooms are the ‘Mourning of the Dead Christ’ by the painter Andrea Vaccaro, the fifteenth-century polyptych by an anonymous Neapolitan painter depicting ‘Saint Benedict and his stories’, reliquaries such as the silver bust of San Massimo and Santa Candida by Giovan Domenico Vinaccia and many other works of art. Other rooms are devoted to themes such as the Passion of Christ and the sacraments, martyrdom, the consecrated life (monasticism, mendicant orders, regular clerics) and works of charity. Jewels and relics, wooden statues, and a small lapidarium complete the exhibition.

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At the start of the seventeenth century the Poor Clares at the convent of Santa Maria Donnaregina decided to build a new baroque church. Work on the new sacred building – hence known as Santa Maria Donnaregina Nuova – began in 1617. The majestic staircase leads up into the nave of the church, which is faced with polychrome marbles and has a seventeenth-century ceiling entirely frescoed with the Glory of the Virgin. The presbytery houses a fresco by the young Francesco Solimena, which depicts ‘The Miracle of the roses of Saint Francis’, and next to the high altar are the last two paintings made by Luca Giordano. Within the church is the Museo Diocesano di Napoli, which boasts a collection of more than three hundred works of sacred art. This new art venue to grace the old town of Naples stands on the axis of the decumanus maximus.

It occupies a space of about 3000 m2 and exhibits works by Neapolitan and non-Neapolitan painters and craftsmen of unquestionable artistic merit, which are part of the church’s art collection not previously available to the public. As these wonderful works of art stream past their eyes, visitors will be taken on an historical, religious, and artistic journey, imbued with local tradition.The exhibition sections include, on the ground floor, the nave, the chapels (on the left, the chapels of the Immacolata, the Rosario and the Carmine and, on the right, the chapels of Sant’Antonio, the Annunziata and San Francesco) and the church presbytery, with the rooms either side and behind. Also on the ground floor, visitors can admire the frescoes by Francesco de Benedictis, the fourteenth-century wooden crucifix by an anonymous sculptor, and the oil painting by Fabrizio Santafede depicting the ‘Madonna enthroned with Saints’.On the first floor, artworks are exhibited in the nuns’ choir, overlooking the presbytery, in the choir of the converse sisters, on the counterfacade, and in the spaces above the side chapels.

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INFO

Pio Monte della MisericordiaVia dei Tribunali, 253 - Napoli

_aperto dal lunedì alla domenicadalle 9.00 alle 14.30_chiuso il mercoledì

_info/prenotazioni 081 446944 - 081 446973 www.piomontedellamisericordia.it

Biglietti_intero: € 6.00_ridotto: € 5.00 per le persone sotto i 25 e sopra i 65 anni, giornalisti, studenti, insegnanti, gruppi superiori a 10 persone;€ 4.00 per gruppi superiori a 10 persone del Distretto Culturale di Via Duomo_scuola: € 2.00_ridotto con >artecard: € 4.00_gratuito: associati al Pio Monte della Misericordia, disabili con accompagnatori, bambini fino a 6 anni

Visite guidate _su prenotazione

Audioguide_gratuite _lingua: italiano, inglese, francese

Servizi_informazioni, guardaroba, libreria

Come arrivare_Metro linea 1, fermata Museo, 800 mt a piedi_Metro linea 2, fermata Piazza Cavour, 800 mt a piedi_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

DA NON PERDERE

Tre gruppi importanti formano l’attuale esposizione: il primo è composto da 41 dipinti, tra cui molti bozzetti, di Francesco De Mura, da egli stesso lasciati in eredità al Monte nel 1783; il secondo si compone di un gruppo di 31 tele provenienti dalla donazione del patrimonio di Maria Sofia Capece Galeota dei Duchi della Regina, fatta dal Barone Giuseppe Carelli: si segnalano tra questi l’Autoritratto di Luca Giordano, grandi ritratti equestri, la Sacra famiglia con Santa Lucia di Santafede e la Pietà di Andrea Vaccaro; infine i dipinti di artisti vari commissionati direttamente per la Chiesa di Nostra Signora della Misericordia o diversamente pervenuti al Pio Monte nel corso dei secoli.Presso il Pio Monte fu commissionato ed eseguito da Caravaggio il quadro Sette opere di Misericordia, di cui si conserva il contratto originale con firma del pittore e il compenso (470 ducati).

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Un grande patrimonio pittorico da quattro secoli di donazioni al Pio Monte della Misericordia.A vast legacy of paintings donated over four centuries to the Pio Monte della Misericordia.

Pio Monte della MisericordiaNapoli

Il Pio Monte della Misericordia sorge nel 1602, ad opera di sette nobili napoletani che vollero costituire un’istituzione laica che esercitasse le opere di misericordia corporale. La prima sede, opera di Giovan Giacomo di Conforto, divenne ben presto disagevole per il rapido sviluppo del Monte, e fu sostituita da quella attuale, situata sulla chiassosa e frequentatissima Via dei Tribunali. L’architetto Francesco Antonio Picchiatti, incaricato del progetto nel 1658, dovette affrontare notevoli problemi di esiguità spaziale che risolse dividendo in tre ordini il disegno della facciata, con un ampio porticato proiettato sulla strada, espressione dell’accoglienza adottata dalla pia istituzione e ricordata dall’iscrizione del fregio superiore “Fluent ad eum omnes gentes”. Forse furono gli stessi committenti ad esigere un edificio dove prevalessero elementi di architettura civile, piuttosto che religiosa, a conferma della laicità dell’opera; perciò la chiesa non è visibile dall’esterno. La sobrietà e la compostezza della facciata esterna sono replicate dal Picchiatti anche nel disegno della chiesa, realizzata a pianta ottagonale con una cupola a spicchi a sesto acuto e due ordini di finestre che diffondono una luce rarefatta. Alcuni elementi di gusto barocco, come le mensolette su cui poggiano le lesene dei pilastri, le singolari acquasantiere, o il pavimento in cotto incorniciato da marmi policromi,

si inseriscono con estro in questo contesto classicizzante. Nel corso di quattro secoli si è formato un cospicuo patrimonio d’arte grazie a legati testamentari o donazioni di dipinti che venivano ceduti al Monte per essere venduti: il ricavato era destinato ad opere di beneficenza. Fortunatamente i Governatori sono stati sempre restii alla vendita del patrimonio: oggi si ammira quanto scampato alle vendite, avvenute sostanzialmente nelle aste del 1845 dove furono venduti ben 80 dipinti.Il sodalizio ha dunque agito come un «centro propulsore di cultura» ed ha raccolto una ragguardevole collezione di dipinti, argenti e pianete, mobili ed elementi d’arredo pregiati e libri antichi. Il piano nobile della sede del Pio Monte ospita la Quadreria, allestita secondo il criterio di una casa-museo, in cui sono esposti la collezione di dipinti (ca. 150) e altri beni artistici della congregazione. L’ingente patrimonio pittorico è costituito essenzialmente da tre nuclei principali di opere.

INGRESSO CONADMISSION WITH ARTECARD

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INFO

Pio Monte della MisericordiaVia dei Tribunali, 253 - Napoli

_open Monday to Sundayfrom 9.00 to 14.30_closed Wednesday

_info/bookings +39 081 449644 - 081446973 www.piomontedellamisericordia.it

Tickets_full price: € 6.00_concession: € 5.00 under 25, over 65, journalists, students, teachers, groups of more than 10 people; € 4.00 groups of more than 10 people from the Distretto Culturale di Via Duomo_concession with >artecard: € 4.00_school: € 2.00_free: members of the Pio Monte della Misericordia, disabled visitors with carers, children aged up to 6

Guided tours_subject to booking

Audio guides_free in Italian, English, French

Services_information, cloakroom, bookshop

Directions_Metro line 1, Museo stop, 800 m on foot_Metro line 2, Piazza Cavour stop, 800 m on foot_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

DON’T MISS

The current exhibition comprises three important groups: the first consists of 41 paintings, including a large number of sketches, by Francesco De Mura, which he himself bequeathed to the Monte in 1783; the second is a group of 31 canvases from the patrimony of Maria Sofia Capece Galeota dei Duchi della Regina, donated by Barone Giuseppe Carelli: among these mention should be made of the Self-Portrait by Luca Giordano, large equestrian portraits, the Holy Family with Saint Lucy by Santafede, and the Pietà by Andrea Vaccaro; the last group contains either paintings for the Church of Nostra Signora della Misericordia personally commissioned from various artists, or paintings that have reached the Pio Monte by other means over the past few hundred years.Caravaggio was commissioned by the Pio Monte to make the painting The Seven Works of Mercy for the church; the original contract, signed by the artist and specifying his payment (470 ducats), has been preserved.

for charitable works. Fortunately, the Governors were always reluctant to part with this inheritance: today, visitors can admire the artworks that escaped being sold, although at least 80 paintings met this fate, most of which were auctioned off in 1845.The brotherhood has thus acted as a ‘propelling centre for culture’, amassing a remarkable collection of paintings, silver, chasubles, valuable furniture and furnishings, and antique books. The piano nobile of the Pio Monte’s headquarters hosts the Picture Gallery, which is laid out according to the criterion of a house-museum and displays the collection of paintings (approximately 150) and other artistic assets belonging to the congregation. This huge legacy of paintings basically consists of three main nuclei of artworks.

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The Pio Monte della Misericordia was founded in 1602 by seven Neapolitan nobles who wished to form a lay institution that would carry out works of corporal mercy. The organisation’s first seat, designed by Giovan Giacomo di Conforto, very soon became unusable, due to the rapid growth of the brotherhood, and was replaced by the current building, situated on the noisy and extremely busy Via dei Tribunali. The architect Francesco Antonio Picchiatti, who was tasked with its design in 1658, had to overcome considerable difficulties in terms of lack of space, which he resolved by dividing the design of the façade into three orders, with a large porch projecting onto the street, as an expression of welcome on the part of the pious institution, recorded by the inscription on the top frieze ‘Fluent ad eum omnes gentes’.

It may have been the commissioners themselves who required a building where elements of civil, rather than religious, architecture would prevail, as a corroboration of the secular nature of their work; as a result the church is not visible from the outside. The sobriety and moderation of the external façade is replicated by Picchiatti in the design of the church as well, which has an octagonal plan with a pointed gored dome and two orders of windows that diffuse a rarefied light. Various features in baroque taste, including the consoles on which the pilasters rest, the unusual holy-water stoups, and the terracotta floor framed by polychrome marbles, are fancifully introduced into this classical-style interior. Over the course of four centuries, a substantial collection of art has been formed, thanks to legacies or donations of paintings that were given to the Monte to be sold: the profits were intended

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INFO

Museo Civico Gaetano FilangieriVia Duomo, 288 - Napoli

_aperto martedi, giovedì e sabatodalle 9.00 alle 13.00_chiuso il lunedì

_info/prenotazioni 081 203175

Biglietti_intero: € 5.00_ridotto con >artecard: € 3.00

Come arrivare_Metro linea 1, fermata Museo, 800 mt a piedi_Metro linea 2, fermata Cavour, 800 mt a piedi_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

DA NON PERDERE

La collezione, che offre un’ampia visione del panorama artistico napoletano, raccoglie un vasta gamma di arti applicate (maioliche e porcellane, vetri, avori, armi e armature, medaglie, di busti e di pastori presepiali del XVIII e XIX secolo) ma anche una biblioteca con manoscritti dal XIII al XIX secolo. La pinacoteca raccoglie dipinti che spaziano dal XVI al XVIII secolo, con una notevole serie di pitture del Seicento napoletano, tra cui opere di Jusepe de Ribera, Luca Giordano, Francesco Solimena e Mattia Preti.

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Il Museo “della città e per la città” fondato dal principe Filangieri.The museum ‘of the city and for the city’ founded by Prince Filangieri.

Museo Civico Gaetano FilangieriNapoli

Il museo civico “Gaetano Filangieri” ha sede nel quattrocentesco palazzo Como, costruito tra il 1464 ed il 1490 dal ricco mercante Angelo Como (o Cuomo) nelle forme del Rinascimento fiorentino su disegno, forse, di Giuliano da Maiano. Nel 1881-82 per allargare la via fu demolito e ricostruito 20 metri più addietro. Il museo, inaugurato nel 1888, fu fondato da Gaetano Filangieri iuniore (1824-92), principe di Satriano, che vi raccolse tutte le sue varie e pregevoli collezioni d’arte, numismatiche, la biblioteca e l’archivio Filangieri. Purtroppo una parte del materiale raccolto andò distrutto nell’incendio appiccato dalle truppe tedesche nel deposito di San Paolo di Belsito nel settembre 1943. Il museo ha anche una sezione distaccata nella Villa Livia al parco Grifeo 13, donata da Domenico de Luca Montalto, con collezioni di quadri, porcellane, e mobili e dove ha sede il Centro Internazionale di Studi Numismatici.

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INFO

Museo Civico Gaetano FilangieriVia Duomo, 288 - Napoli

_open Tuesday, Thursday and Saturday from 9.00 to 13.00_closed Monday

_info/bookings +39 081 203175

Tickets_full price: € 5.00 _concession with >artecard: € 3.00

Directions_Metro line 1, Museo stop, 800 m on foot_Metro line 2, Piazza Cavour stop, 800 m on foot_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

DON’T MISS

The collection offers a wide overview of the artistic scene in Naples, and includes a vast range of applied arts (maiolica and porcelain, glass, ivory, weapons and armour, medals, busts and shepherd nativity figures dating back to the eighteenth and nineteenth century), as well as a library with manuscripts from the thirteenth to the nineteenth century. The picture collection ranges from the sixteenth to the eighteenth century, and includes a remarkable series of Neapolitan seventeenth-century paintings, including works by Jusepe de Ribera, Luca Giordano, Francesco Solimena and Mattia Preti.

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The ‘Gaetani Filangieri’ civic museum is housed in fifteenth-century Palazzo Como, which was built between 1464 and 1490 by the wealthy merchant Angelo Como (or Cuomo) in the Florentine Renaissance style, perhaps to a design by Giuliano da Maiano. In 1881-82, in order to widen the road, it was demolished and rebuilt 20 metres further back. The museum, which opened in 1888, was founded by Gaetano Filangieri the Younger (1824-92), Prince of Satriano, who amassed there all his various precious art and coin collections, the library and the Filangieri archive. Unfortunately,

part of the collected material was destroyed in the fire started by German troops at the storage facility in San Paolo di Belsito in September 1943. The museum also has a branch in Villa Livia, at Parco Grifeo 13, which was donated by Domenico de Luca Montalto and houses collections of paintings, porcelain, and furniture. It is also the headquarters of the International Centre for Numismatic Studies.

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INFO

Sala degli Arredi Sacri della Basilica di San Domenico Maggiore Piazza San Domenico Maggiore, 8 - Napoli

_aperto dal martedì al giovedìdalle 9.30 alle 12.00venerdì e sabato dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.30 alle 19.00domenica dalle 9.30 alle 12.00_chiuso il lunedì

_info/prenotazioni 081 4420039

Biglietti_intero: € 3.00 _ridotto: € 2.50 per gruppi di minimo 15 persone_ridotto con >artecard: € 1.50_gratuito: per le persone sotto i 12 e sopra i 65 anni, dipendenti Soprintendenza e Ministero dell’Interno

Visite guidate _incluse nel prezzo del biglietto

Audioguide_€ 0.50_lingua: italiano e inglese

Servizi_informazioni

Come arrivare_Metro linea 2, fermata Montesanto, 900 mt a piedi_Metro linea 1, fermata Dante, 600 mt a piedi_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

DA NON PERDERE

Elemento attrattore è la ri-scoperta degli abiti dei sovrani aragonesi, unici nel loro genere. Attraverso lo studio di questi reperti si può avere una chiara idea di come Napoli avesse conseguito fama europea nell’artigianato in particolare nei mestieri legati all’abbigliamento.

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Uno scrigno nascosto, un viaggio nel passato alla scoperta di preziosi abiti aragonesi e di oggetti e paramenti sacri di inestimabile valore.A hidden treasure trove: a journey into the past to discover precious Aragonese apparel and sacred objects and vestments of inestimable worth.

Sala degli Arredi Sacri della Basilica di San Domenico Maggiore Napoli

La Sala degli Arredi Sacri, conosciuta anche come Sala del Tesoro, si trova nella Sagrestia della Basilica di San Domenico Maggiore a Napoli. La Sala nasce sull’antico complesso di San Michele Arcangelo a Morfisa al fine di ospitare le teche contenenti i cuori di Carlo II d’Angiò, Alfonso il Magnanimo, Ferdinando d’Aragona. Un’aura misteriosa avvolge la sorte delle tre teche contenenti i cuori reali: all’inizio dell’800, quando i francesi occuparono il paese, le teche furono fuse e dei cuori non si ebbe più notizia. Del 1685 i grandi armadi in legno di noce, intagliati e decorati, custodiscono il prezioso patrimonio esposto in una mostra permanente suddivisa in 4 sezioni tematiche: Le arche aragonesi Sono esposti accessori ed abiti dei sovrani e dei nobili aragonesi recuperati dalle Arche presenti in Sagrestia. Alla fine degli anni ottanta del ‘900, gli abiti indossati dalle mummie, datati tra il XV e XVI secolo, furono prelevati dai corpi, restaurati ed in seguito esposti. Si possono osservare l’abito di Isabella Sforza d’Aragona, i Cuscini di Ferrante I e Ferdinando II, un abito di bambino della famiglia aragonese, l’abito di una fanciulla, quello di Don Pedro d’Aragona, di Ferdinando d’Avalos e Maria d’Aragona, del Duca di Gravina, il Soprabito di Don Giovanni d’Avalos, i cappelli cardinalizi e alcuni abiti di bambini.

Le processioni Sono presenti busti reliquiari di Santi domenicani in cartapesta e foglia d’argento. Nella zona centrale è conservato un Panno ricamato in oro e seta del ‘600, donato alla Basilica dalla famiglia D’Aquino, raffigurante la “Castità” e candelabri a giardinetto in ferro battuto e vasi in legno dorato con palme del secolo XIX. Il tesoroSono custoditi gli apparati liturgici più preziosi che i frati domenicani possedevano: piviali, pianete e paliotti ricamati in oro, argento e sete policrome, damascati e broccati, palmette floreali in madreperla, reliquiari, ostensori, candelabri. Gli arredi sacriSono visibili i busti reliquiari in cartapesta di San Domenico e Papa San Pio V, promotore della storica battaglia di Lepanto del 1571, un Crocefisso in bronzo dorato e cristallo di rocca, dono di Alfonso d’Aragona all’ordine dei Domenicani. Nel centro, in posizione frontale all’altro Panno, il “Carro del Sole”, panno ricamato in oro e seta del XVII secolo, vasi in legno con palme in madreperla del sec. XIX. Chiude la sezione un Leggio in legno dorato e velluto del XIX secolo.

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INFO

Sala degli Arredi Sacri della Basilica di San Domenico Maggiore Piazza San Domenico Maggiore, 8 - Napoli

_open Tuesday to Thursdayfrom 9.30 to 12.00Friday and Saturday from 9.30 to 12.00 and from 16.30 to 19.00Sunday from 9.30 to 12.00_closed Monday

_info/bookings +39 081 4420039

Tickets_full price: € 3.00 _concession: € 2.50 for groups minimum 15 people_concession with >artecard: € 1.50_free: over 65, under 12 and staff of the Soprintendenza and Ministero dell’Interno

Guided tours_included in admission ticket

Audio guides_€ 0.50 _in Italian and English

Services_information

Directions_Metro line 2, Montesanto stop, 900 m on foot_Metro line 1, Dante stop,600 m on foot_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

DON’T MISS

The rediscovery of the apparel of the Aragonese sovereigns, which is unique of its kind, has proved a great attraction. Studying these exhibits will give visitors a clear idea of how Naples gained a European reputation for its craftsmanship, and in particular for its skills in the field of clothing.

TreasuryThe most precious church ornaments and vestments that the Dominican friars owned are kept here, including: copes, chasubles and altar frontals embroidered in gold, silver and multicoloured silks, damasked and brocaded, mother of pearl floral palmettes, reliquaries, monstrances, reliquaries, and candelabra.Sacred ornamentsVisitors can see papier mâché reliquary busts of Saint Dominic and Pope Saint Pius V, promoter of the historic battle of Lepanto in 1571, and a gilt bronze and rock crystal Crucifix, a gift from Alphonsus of Aragon to the Dominican order. At the centre, facing the other Cloth, is the ‘Chariot of the Sun’, a seventeenth-century gold and silk embroidered cloth, and nineteenth-century wooden vases with mother of pearl palms. The section concludes with a nineteenth-century gilt wood and velvet Lectern. 24

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The Sala degli Arredi Sacri, also known as the Sala del Tesoro, can be found in the Sacristy of the Basilica di San Domenico Maggiore in Naples. The Treasury was set up over the old church of San Michele Arcangelo a Morfisa to act as a repository for the reliquaries containing the hearts of Charles II of Anjou, Alphonsus the Magnanimous, and Ferdinand of Aragon. A mysterious aura shrouds the fate of the three reliquaries containing the royal hearts: in the early nineteenth century, when the French were occupying Italy, the reliquaries were melted down and it is not known what became of the hearts. The large carved and decorated walnut cabinets, dating back to 1685, hold the Treasury’s precious heritage, which is on permanent display and laid out in 4 sections: Aragonese arksAccessories and apparel belonging to Aragonese sovereigns and nobles retrieved from the arks, or coffins, in the Sacristy are displayed. At the end of

the 1980s, the clothes worn by the mummies, dating back to the fifteenth and sixteenth century, were removed from the corpses, restored and subsequently exhibited. Visitors can see the dress worn by Isabella Sforza d’Aragona, the Cushions of Ferrante I and Ferdinand II, a dress belonging to a child of the Aragonese family, a young girl’s dress, the clothing of Don Pedro d’Aragona, Ferdinando d’Avalos, Maria d’Aragona, and the Duca di Gravina, an overgarment of Don Giovanni d’Avalos, cardinals’ hats and various children’s clothes. ProcessionsReliquary busts of Dominican saints made of papier mâché and silver leaf are displayed. In the centre is a seventeenth-century silver and gold embroidered Cloth, which was donated to the Basilica by the D’Aquino family, depicting ‘Chastity’ and a wrought iron Candelabra with floral motifs and nineteenth-century gilt wood vases with palms.

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Museo ARCA - Arte Religiosa Contemporanea (Complesso Monumentale di S. Maria La Nova)Piazza S. Maria La Nova, 44 - Napoli

_aperto dal lunedì al venerdìdalle 10.00 alle 16.00l’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima della chiusura.Domenica dalle 10.00 alle 13.00, ingresso solo con visita guidata su prenotazione per gruppi di minimo 20 persone

_info/prenotazioni 081 5521597 – 081 5523298 – 081 0143583www.oltreilchiostro.orgwww.santamarialanova.info

Biglietti_intero: € 5.00_ridotto: € 2.50 per bambini e ragazzi tra 6 e 18 anni_ridotto con >artecard: € 3.00

Visite guidate _su prenotazione

Servizi_informazioni, guardaroba, videoguide, libreria

Come arrivare_Metro linea 2, fermata Montesanto, 900 mt a piedi_Metro linea 1, fermata Università o Toledo,400 mt a piedi_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

DA NON PERDERE

Il bellissimo soffitto ligneo (1603) all’interno della Chiesa Monumentale, il Chiostro conventuale (XVI sec.), un’inedita collezione d’arte contemporanea sul tema della ricerca religiosa, un presepe dell’artigianato napoletano.

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L’Arte Religiosa Contemporanea a Napoli.The contemporary religious art in Naples.

Museo ARCA – Arte Religiosa Contemporanea(Complesso Monumentale di S. Maria La Nova)Napoli

Il Museo d’Arte Religiosa Contemporanea - ARCA, allestito negli spazi del bellissimo Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova (XVI sec.) ed inaugurato nel dicembre 2006, si pone come superamento del concetto classico di museo, sia per il tema delle opere esposte che per l’idea espositiva: rendere contemporaneo il contatto con la produzione artistica più recente, tentando di riformulare il senso stesso dell’esperienza estetica, che non può essere oggetto di esclusivi e classici percorsi didattico-didascalici, ma proposta di lettura innovativa. Il ruolo che si propone di svolgere l’ARCA, è di mediare la relazione che si instaura tra l’opera d’arte ed il visitatore che, percorrendo l’intera struttura, ha modo di contaminare passato e presente.

INGRESSO CONADMISSION WITH ARTECARD

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Museo ARCA - Arte Religiosa Contemporanea (Complesso Monumentale di S. Maria La Nova)Piazza S. Maria La Nova, 44 - Napoli

_open Monday to Friday from 10.00 to 16.00, last admission 30 minutes before closingon Sunday admission only with guided tour from 10.00 to 13.00 (minimum of 20 people per group), subject to booking

_info/bookings +39 081 5521597 – 081 5523298 – 081 0143583www.oltreilchiostro.orgwww.santamarialanova.info

Tickets_full price: € 5.00_concession: € 2.50 children, young person aged 6 - 18_concession with >artecard: € 3.00

Guided tours_subject to booking

Services_information, cloakroom, video guides, bookshop

Directions_Metro line 2, Montesanto stop,900 m on foot_Metro line 1, Università or Toledo stop,400 m on foot_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

DON’T MISS

The magnificent wooden ceiling (1603) inside the church, the convent cloister (sixteenth century), a previously unseen collection of contemporary art on the theme of the religious quest, and a crib of fine Neapolitan craftsmanship.

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ARCA, a museum showcasing contemporary religious art, is housed in various spaces in the beautiful complex of Santa Maria la Nova (sixteenth century) and was opened in December 2006. Its mission is to move away from the traditional idea of a museum, both in terms of the theme of the works on display and as regards the actual concept of exhibiting. ARCA’s aim is to render interaction with the most recent artistic production contemporary, attempting to reformulate the very meaning of the aesthetic experience, which, rather than being subjected to dogmatic and traditional didactic approaches, should instead invite innovative interpretation. ARCA hopes to play a mediating role in the relationship that is established between the work of art and the visitor, who, as he or she progresses through the museum, is able to make connections between the past and the present.

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INFO

Museo Nazionale di CapodimonteVia Miano, 2 - Napoli

_aperto dalle 8.30 alle 19.30l’ingresso è consentito fino ad un’ora prima della chiusura _chiuso il mercoledì

_info/prenotazioni 848800288+39 06 39967050dai cellulari e dall’esterowww.polomusealenapoli.beniculturali.it

Biglietti_intero: € 7.50, € 6.50 dopo le 14.00 _ridotto: € 3.75 per i cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: € 3.75_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Visite guidate _su prenotazione

Audioguide_€ 5.00, € 3.50 perpossessori >artecard _lingua: italiano, inglese, francese_durata: 1 ora e 10 minuti

Servizi_informazioni, guardaroba, libreria, caffetteria

Come arrivare_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

DA NON PERDERE

La Collezione Farnese, con opere dei grandi maestri del Rinascimento, italiani (soprattutto veneti, lombardi ed emiliani) e stranieri (in particolare fiamminghi) è una raccolta d’arte davvero unica al mondo, giunta per eredità nel patrimonio dei re di Napoli: l’Antea del Parmigianino, la Danae di Tiziano, il Misantropo di Pieter Bruegel il Vecchio, l’Ercole al bivio di Annibale Carracci sono solo alcuni fra i celebri dipinti che si possono ammirare nella galleria Farnese di Capodimonte. Fu Alessandro Farnese, papa con il nome di Paolo III, a commissionare e collezionare gran parte delle opere per Palazzo Farnese a Roma, mentre altri capolavori della raccolta provengono dai palazzi ducali di Parma e Piacenza. Alla collezione Farnese appartengono anche preziosissimi oggetti di arte decorativa, come il Cofanetto Farnese in argento dorato e cristallo di rocca, e numerosi altri argenti, bronzi e marmi di eccezionale valore.

Capodimonte. Interessante anche l’armeria, con armi da fuoco di varie fabbriche, prodotte tra i secoli XVI e XVIII. In mostra fucili, elmi, armature di membri delle famiglie nobiliari e reali. Al secondo piano, la visita prosegue con la Galleria delle Arti a Napoli dal Duecento al Settecento, la collezione d’Avalos e la sala degli arazzi. Al terzo piano, la sezione dedicata all’Ottocento comprende, tra l’altro, diverse opere di pittori neoclassici, dipinti della scuola di Posillipo, da Pitloo a Hackert, e del tardo Ottocento napoletano.L’esposizione dedicata all’arte contemporanea (secondo e terzo piano), ospita capolavori di artisti di fama internazionale, tra cui Andy Warhol, Mimmo Jodice, Alberto Burri, Mario Merz, Joseph Kosuth, Enzo Cucchi, Michelangelo Pistoletto.

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Collezioni d’arte uniche al mondo nella residenza di caccia dei Borbone, nel bosco lussureggiante di Capodimonte.Unique art collections housed in the Bourbon hunting lodge, set in the leafy wood of Capodimonte.

Museo Nazionale di CapodimonteNapoli

L’origine del Palazzo Reale di Capodimonte è legata al re Carlo di Borbone, che nel 1738 ne commissionò la costruzione, affidandone il disegno a Giovanni Antonio Medrano. Il magnifico bosco di oltre 120 ettari che lo circonda, riserva di caccia reale già dal 1734, fu sistemato da Ferdinando Sanfelice con l’apertura dei grandi viali che si diramano a raggiera dal palazzo. La residenza di corte di Carlo e dei suoi discendenti fu anche la dimora preferita di Gioacchino Murat, e dopo il 1860 ospitò in più occasioni i principi di casa Savoia. Oggi il palazzo accoglie uno dei più grandi e importanti musei italiani, dopo che nel 1949 vi fu trasferita dal Museo Nazionale (l’attuale Museo Archeologico) l’antica Pinacoteca Nazionale, che si aggiunse alle collezioni d’arte già presenti a Capodimonte.

Nucleo principale del museo è la collezione Farnese, con capolavori straordinari di Pieter Bruegel il Vecchio, Tiziano, Parmigianino, Carracci, El Greco e altri maestri, che Carlo di Borbone ereditò dalla madre Elisabetta Farnese e trasferì a Napoli nel 1734. Da quel momento in poi, la storia delle raccolte d’arte che oggi si ammirano a Capodimonte fu un susseguirsi di donazioni, lasciti e acquisizioni. Le dismissioni di chiese napoletane e meridionali lasciarono in eredità opere preziose di artisti come Simone Martini, Colantonio, Caravaggio. In qualche caso, si ereditarono intere collezioni (Borgia, d’Avalos); numerosi sono anche i dipinti di scuola napoletana che nel corso del tempo si sono aggiunti alle collezioni reali.Lungo il percorso di visita del museo si incontrano, al piano ammezzato, il Gabinetto dei disegni e delle stampe; al primo piano la galleria Farnese, la collezione Borgia, l’Appartamento Reale, la galleria delle porcellane e il celebre salottino di porcellana. Quest’ultimo, fatto eseguire da Carlo di Borbone per Maria Amalia, è il tipico esempio di chinoiserie europea, pensato per la Reggia di Portici, dove restò fino al 1866, quando venne trasferito a

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Museo Nazionale di CapodimonteVia Miano, 2 - Napoli

_open from 8.30 to 19.30last admission one hour before closing _closed Wednesday

_info/bookings 848800288+39 06 39967050from cell phones and from abroad www.polomusealenapoli.beniculturali.it

Tickets_full price: € 7.50, € 6.50 after 14.00 _concession: € 3.75 EU citizens aged 18 - uner 25_concession with >artecard: € 3.75_free: EU citizens aged under 18 and over 65

Guided tours_subject to booking

Audio guides_€ 5.00; € 3.50 >artecard holders _in Italian, English, French_duration: 1 hour and 10 minutes

Services_information, cloakroom, bookshop, café

Directions_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

DON’T MISS

The Farnese Collection, with works by the great masters of the Renaissance, both Italian (mainly from Veneto, Lombardy and Emilia), and foreign (Flemish in particular), truly is a one-of-a-kind art collection, which the Kings of Naples acquired through inheritance: Antea by Parmigianino, Danae by Titian, Misanthrope by Pieter Bruegel the Elder, Hercules at the Crossroads by Annibale Carracci are just some of the famous paintings that visitors can admire in the Farnese gallery at Capodimonte. It was Alessandro Farnese, otherwise known as Pope Paul III, who commissioned and collected many of the artworks for Palazzo Farnese in Rome, while other masterpieces in the collection come from the ducal palaces of Parma and Piacenza. A number of precious decorative art objects also belong to the Farnese collection, such as the silver gilt and rock crystal Farnese casket, as well as numerous other silver, bronze and marble pieces of exceptional value.

of noble and royal families are on display.On the second floor, the tour continues with the Gallery of Arts in Naples from the Thirteenth to the Eighteenth Century, the d’Avalos collection and the Tapestry Room. On the third floor, the section dedicated to the nineteenth century includes various works by neoclassical painters, paintings by the school of Posillipo, from Pitloo to Hackert, and examples of the Neapolitan late nineteenth century.The exhibition dedicated to contemporary art (second and third floor) includes masterpieces by artists of international repute, such as Andy Warhol, Mimmo Jodice, Alberto Burri, Mario Merz, Joseph Kosuth, Enzo Cucchi, and Michelangelo Pistoletto.32

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The origin of the Palazzo Reale di Capodimonte is linked to King Charles of Bourbon, who in 1738 commissioned its construction, entrusting the design to Giovanni Antonio Medrano. The magnificent wood of more than 120 hectares that surrounds it, a royal hunting reserve since 1734, was landscaped by Ferdinando Sanfelice, who introduced great avenues that radiated out from the palace. This court residence of Charles and his descendants was also the favourite home of Gioacchino Murat, and after 1860 gave hospitality on more than one occasion to princes of the House of Savoy. Today the palace is home to one of the largest and most important museums in Italy, after the long-established Pinacoteca Nazionale was transferred in 1949 from the Museo Nazionale (now known as the Museo Archeologico), and its artworks were thus added to the collections already present at Capodimonte. The main nucleus of the museum is the Farnese collection, with outstanding masterpieces by Pieter Bruegel the Elder, Titian, Parmigianino, Carracci, El Greco and other great painters, which Charles of Bourbon inherited from his mother Elisabetta

Farnese and transferred to Naples in 1734. From then on, the history of the art collection that visitors can now admire at Capodimonte was one of successive donations, bequests and acquisitions. The demise of Neapolitan and southern Italian churches led to the bequeathing of precious works of art by artists such as Simone Martini, Colantonio, and Caravaggio. In some cases, entire collections were inherited (Borgia, d’Avalos); there are also numerous paintings of the Neapolitan school, which in the course of time joined the royal collections.On the mezzanine level, visitors to the museum will be able to admire the Cabinet of drawings and prints; on the first floor, the Farnese gallery, the Borgia collection, the Royal Apartment, the porcelains gallery, and the famous Chinoiserie Room. The latter, built by Charles of Bourbon for Maria Amalia, is a typical example of European chinoiserie, and was designed for the Reggia di Portici, where it remained until 1866, when it was transferred to Capodimonte. The armoury is also of great interest, with firearms of various manufacture, made between the sixteenth and eighteenth century. Guns, helmets, and armour belonging to members

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INFO

Catacombe di NapoliCatacombe di San Gennaro Via Capodimonte, 13 - NapoliCatacomba di San Gaudioso Piazza Sanità, 14 - Napoli

Catacombe di San Gennaro_ aperto dal lunedì al sabatodalle 10.00 alle 17.00domenica e festividalle 10.00 alle 13.00ingresso solo con visita guidata

Catacomba di San Gaudioso _aperto dal lunedì alla domenica dalle 10.00 alle 13.00ingresso con visita guidataogni ora

_info/prenotazioni 081 7443714www.catacombedinapoli.it

Biglietti_intero: € 8.00_ridotto € 5.00 per le persone sotto i 18 e sopra i 65 anni, studenti universitari_ridotto con >artecard: € 4.00_gratuito: per i bambini sotto i 6 anni, disabili

Servizi_informazioni, guardaroba, caffetteria

Come arrivareCatacombe di San Gennaro_Metro Linea 2, Fermata Cavour _Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

Catacombe di San Gaudioso_Metro Linea 2, Fermata Cavour _Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

DA NON PERDERE

Le visite guidate alle Catacombe di Napoli consentono un viaggio indietro nel tempo alla scoperta di strade, basiliche e antichi sepolcri scavati nella roccia vulcanica. Le Catacombe di Napoli sono delle vere e proprie città sotterranee decorate con affreschi e mosaici dove l’Oriente incontra nell’Occidente e il sacro si fonde nel profano.

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Antri misteriosi, 2000 anni di fede, arte e storia. Mysterious chambers: 2000 years of faith, art and history.

Catacombe di Napoli (San Gennaro e San Gaudioso)Napoli

Catacombe di San GennaroLe Catacombe di San Gennaro sono le più importanti del Sud Italia per ampiezza e valore storico artistico. Si compongono infatti di due livelli non sovrapposti che seguono uno schema di scavo ampio, orizzontale e non profondo per un totale di 5.600 mq calpestabili. La stratificazione artistica è chiara e impressionante in quanto gli ambienti, decorati con affreschi e mosaici, sono datati dal II al VI sec. d.C. Di particolare bellezza è il “vestibolo inferiore” che si presenta come una vera e propria città sotterranea e la “Basilica maior”, una basilica sotterranea a tre navate scavata nel tufo e dedicata all’antico culto del patrono di Napoli. Quest’ultima conserva numerosi affreschi del V-VI sec. d.C.

Catacomba di San GaudiosoDalla Basilica di Santa Maria della Sanità (comunemente conosciuta con il nome di “Chiesa di San Vincenzo” o “del Monacone”) si accede alla  catacomba dell’africano S. Gaudioso. La Catacomba prende il nome dal vescovo africano arrivato a Napoli nel V sec. d.C. All’interno della cripta paleocristiana, nel XVI secolo fu ritrovata la più antica immagine mariana esistente a Napoli datata V-VI sec. oggi esposta in Basilica.L’elemento caratterizzante delle Catacombe di San Gaudioso sono le famose “cantarelle” o “scolatoi” ambienti sotterranei nei quali si trovano i famosi “seditoi”, sedili scavati nel tufo con un vaso sottoposto, all’interno dei quali i nobili defunti venivano lasciati a disseccare. Al termine di questa “preparazione” avveniva la sepoltura dei crani dei defunti incassati nelle pareti dell’ambulacro centrale ancora oggi visibili al pubblico.

INGRESSO CONADMISSION WITH ARTECARD

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INFO

Catacombe di NapoliCatacombe di San Gennaro Via Capodimonte, 13 - NapoliCatacomba di San Gaudioso Piazza Sanità, 14 - Napoli

Catacombe di San Gennaro_ Monday to Saturdayfrom 10.00 to 17.00Sunday and holidaysfrom 10.00 to 13.00Entrance only with the guided tour

Catacomba di San Gaudioso _Monday to Sunday from 10.00 to 13.00guided tours hourly

_info/bookings +39 081 7443714www.catacombedinapoli.it

Tickets_full price € 8.00_concession € 5.00 for under 18,over 65, university students_concession with >artecard: € 4.00_free: children under 6 and disabled

Services_information, cloakroom, café

DirectionsCatacombe di San Gennaro_Metro line 2, Cavour stop _For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

Catacomba di San Gaudioso_Metro line 2, Cavour stop_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

DON’T MISS

A guided tour of the catacombs; a journey back in time to discover streets, basilicas and ancient tombs dug into the volcanic rock. Naples’s catacombs are just like underground cities, decorated with frescoes and mosaics where East meets West and the sacred merges with the profane.

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Catacombe di San GennaroThe catacombs of San Gennaro are the most important in southern Italy in terms of size and historical/artistic value. They lie on two, not directly overlapping, levels, which follow a wide, horizontal, rather than vertical, excavation pattern over a total walkable area of 5,600 square meters. The artistic stratification is clear and impressive, showing that the rooms, which are decorated with frescoes and mosaics, date from the 2nd to the 6th century A.D. The so-called ‘lower vestibule’ is particularly striking, looking as it does like a proper underground city, and the ‘Basilica maior’, a subterranean basilica with three naves dug out of the tuff and dedicated to the ancient cult of San Gennaro, the patron saint of Naples, is also very beautiful. The basilica preserves numerous frescoes dated to the 5th-6th century A.D.

Catacomba di San GaudiosoThe basilica of Santa Maria della Sanità (commonly known as the ‘Church of San Vincenzo’ or ‘of the Monacone’) gives access to the tomb of the African saint San Gaudioso. The catacomb takes its name from the African bishop, who arrived in Naples in the 5th century A.D. The oldest image of the Virgin Mary existing in Naples was found in the sixteenth century inside this early Christian crypt; dated to the 5th-6th century it is now displayed in the basilica.The distinctive feature of the Catacombs of San Gaudioso are the famous cantarelle, the underground areas fitted with seats dug into the tuff with a vessel placed beneath, within which noble corpses were left until they had been drained of liquid and had dried out completely. At the end of this ‘preparation’ process, the skulls of the dead were set into the walls of the central ambulacrum and can still be viewed by visitors today.

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INFO

Museo Civico di Castel NuovoPiazza Municipio - Napoli

_aperto dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 19.00l’ingresso è consentito fino ad un’ora prima della chiusura_chiuso la domenica Biglietti_intero: € 6.00_ridotto con >artecard: € 3.00_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Servizi_informazioni

Come arrivare_Funicolare Centrale, fermata Augusteo, 500 mt a piedi_Metro linea 1, fermata Toledo, 750 mt a piedi_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

DA NON PERDERE

La trecentesca Cappella Palatina conserva oggetti, arredi sacri e opere di Caracciolo, Solimena e Giordano, accanto a dipinti di arte moderna. L’interno, a navata unica, venne interamente affrescato, nel ‘300, con le storie del Vecchio e del Nuovo Testamento da Giotto e i suoi allievi: di questo ciclo restano solo pochi frammenti. Nella parete destra della navata, affreschi del fiorentino Niccolò di Tommaso; all’interno sculture del Rinascimento napoletano. Sulla parete di fondo della sacrestia le due Madonne con il Bambino di F. Laurana (‘400). Il primo piano accoglie opere di committenza prevalentemente religiosa (XV-XVIII sec.), provenienti da chiese ed enti soppressi, (Crocifissione di B. Caracciolo; Miracolo di San Giovanni di Dio del Solimena). Al secondo piano opere che vanno dal XVIII al XX sec., fra cui una pregevole raccolta di pittura dell’’800 napoletano allestita per nuclei tematici.

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Un itinerario museale nel “Maschio Angioino”, simbolo della storia di Napoli.A museum housed in the ‘Maschio Angioino’, or Angevin Keep, a symbol of the history of Naples.

Museo Civico di Castel NuovoNapoli

Il Castello, costruito nel 1279 per volere di Carlo I d’Angiò, fu chiamato da subito “Castrum novum” (Castel Nuovo), per distinguerlo dalle due fortezze antiche della città (Castel dell’Ovo e Castel Capuano). Durante il regno di Roberto d’Angiò il Castello divenne un centro di cultura dove soggiornarono artisti, medici e letterati fra cui Giotto, Petrarca e Boccaccio. Agli Angioini successero gli Aragonesi con Alfonso I che, seguendo la scelta dei predecessori, fissò la sua dimora reale in Castel Nuovo, iniziandone i lavori di ricostruzione e facendo innalzare all’esterno, fra la Torre di Mezzo e quella di Guardia, il grandioso Arco di Trionfo, per celebrare il suo vittorioso ingresso nella città di Napoli. Con gli Aragonesi si assiste al passaggio dal medioevale castello-palazzo alla fortezza di età moderna, adeguata alle nuove esigenze belliche; la zona intorno al Castello perde il carattere residenziale che aveva con gli Angioini. Il monumento presenta una pianta trapezoidale formata da una cortina di tufo in cui si inseriscono cinque torri cilindriche, poggianti su un basamento in cui si aprono dei cammini di ronda.

L’area del cortile, che ricalca quella angioina, è formata da elementi catalani come il porticato ad arcate ribassate e la scala esterna in piperno, opera dell’architetto maiorchino Guglielmo Sagrera, che conduce alla Sala dei Baroni e conferisce a questo angolo della corte il caratteristico aspetto dei patii spagnoli. Durante il periodo vicereale (1503-1734), le strutture difensive del castello, adibito ad un uso prettamente militare, vennero ulteriormente modificate. Con l’avvento di Carlo III di Borbone, il castello venne circondato in varie riprese da fabbriche di ogni genere, depositi ed abitazioni. Attualmente il complesso monumentale viene destinato ad un uso culturale ed è, tra l’altro, la sede del Museo Civico. L’itinerario museale si articola tra la Sala dell’Armeria, la trecentesca Cappella Palatina o di Santa Barbara, il primo ed il secondo piano della cortina meridionale a cui si aggiungono la Sala Carlo V e la Sala della Loggia destinate ad ospitare mostre ed iniziative culturali. Il Museo Civico espone affreschi, dipinti e sculture dal sec. XIV al sec. XX.

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INFO

Museo Civico di Castel NuovoPiazza Municipio - Napoli

_open from Monday to Saturday 9.00 - 19.00last admission one hour before closing_closed Sunday

Tickets_full price: € 6.00_concession with >artecard: € 3.00_free: EU citizens aged under 18 and over 65

Services_information

Directions_Funicolare centrale, Augusteo stop, 500 m on foot_Metro line 1, Toledo stop, 750 m on foot_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

DON’T MISS

The fourteenth-century Cappella Palatina houses objects, church ornaments and paintings by Caracciolo, Solimena and Giordano, alongside modern artworks. The interior has a single nave and was frescoed in its entirety in the fourteenth century with stories of the Old and the New Testament by Giotto and his pupils: only a few fragments of this cycle survive. On the right-hand wall of the nave, frescoes by the Florentine artist Niccolò di Tommaso; inside, sculptures of the Neapolitan Renaissance. On the back wall of the sacristy two versions of the Madonna and Child by F. Laurana (‘400). The first floor contains works primarily painted for religious commissioners (fifteenth-eighteenth century), originating from churches and institutions that were abolished, (Crucifixion by B. Caracciolo; Miracle of Saint John of God by Solimena). The second floor houses works dating from the eighteenth to the twentieth century, including a valuable Neapolitan painting collection from the 1800s, hung according to subject.

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Built in 1279 at the behest of Charles I of Anjou, from the outset the castle was known as the “Castrum novum” (New Castle), to distinguish it from the city’s two ancient fortresses (Castel dell’Ovo and Castel Capuano). During the reign of Robert of Anjou, the castle became a cultural centre where artists, physicians and literati came to stay, including figures such as Giotto, Petrarch and Boccaccio. The House of Anjou was succeeded by the Aragonese under Alphonsus I, who, electing to do as his predecessors had done, chose Castel Nuovo as his royal residence, initiating reconstruction works and ordering the erection outside, between the Torre di Mezzo and the Torre di Guardia, of the majestic Triumphal Arch, to celebrate his victorious entry into the city of Naples. Under the Aragonese, the medieval castle/palace was transformed into a modern-age fortress, in keeping with the new demands of warfare; the area around the castle lost the residential character that it had under the Angevins. The castle has a trapezoidal plan, consisting of a tuff curtain with five cylindrical towers resting on a podium around which the sentry paths run. The courtyard area,

which faithfully follows its Angevin predecessor, consists of Catalan elements such as the arcade with camber arches and the outside staircase made of piperno stone, designed by the Majorcan architect Guillem Sagrera, which leads to the Sala dei Baroni and gives this corner of the court the characteristic aspect of a Spanish patio. During the Viceregal period (1503-1734), the defensive structures of the castle, which was used purely for military purposes, were further modified. With the accession of Charles III of Bourbon, the castle was surrounded in successive stages by buildings of all kinds, including warehouses and residential accommodation. The castle is currently used for cultural purposes and is, among other things, home to the Museo Civico. The museum spaces consist of the Sala dell’Armeria, the fourteenth-century Cappella Palatina or Chapel of Santa Barbara, the first and second floors of the south curtain, as well as the Sala Carlo V and the Sala della Loggia, which are used to host exhibitions and cultural events. The Museo Civico contains frescoes, paintings and sculptures dating from the fourteenth to the twentieth century.

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INFO

Palazzo Reale di NapoliPiazza Plebiscito, 1 - Napoli

_aperto dalle 9.00 alle 20.00l’ingresso è consentito fino adun’ora prima della chiusura_chiuso il mercoledì

_info/prenotazioni 848800288 +39 0639967050dai cellulari e dall’estero www.palazzorealenapoli.it

Biglietti_intero: € 4.00 _ridotto: € 3.00 per i cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: € 3.00_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Visite guidate per gruppi_su prenotazione

Audioguide_incluse nel biglietto d’ingresso_lingua: italiano, inglese, francese_durata: 1 ora e 10 minuti

Servizi_informazioni

Come arrivare_Funicolare Centrale, fermata Augusteo, 500 mt a piedi_Metro linea 1, fermata Toledo, 750 mt a piedi_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

DA NON PERDERE

L’appartamento Reale offre la visita delle stanze reali al piano nobile, rimaste intatte negli arredi e nelle testimonianze dell’epoca. Questo nucleo di stanze corrisponde al “Grande Appartamento di Etichetta” voluto da Ferdinando di Borbone. Alcune stanze sono state sistemate a galleria di opere d’arte con ordinamento di tipo tematico e storico-stilistico. Di grande bellezza è il teatrino di Corte allestito da Ferdinando Fuga, in occasione delle nozze di Maria Carolina d’Asburgo con Ferdinando IV nel 1768. Dal teatrino si accede alle tre anticamere che conducono alla Sala del Trono, che ospita il grande baldacchino del trono ottocentesco. Imperdibili il Salone d’Ercole –antica sala dei Vicerè, trasformata nel ‘700 in sala da ballo e adornato nell’800 con arazzi delle Storie di Amore e Psiche- e la comunicante Cappella Palatina –destinata alle cerimonie religiose e nel Sei e Settecento alla Scuola musicale napoletana –, in cui si segnalano lo straordinario altare seicentesco in pietre dure e bronzo dorato e un grande presepe settecentesco.

Le nicchie della facciata, inizialmente lasciate libere, nel 1888 furono riempite con le statue dei re di Napoli: Ruggero il Normanno, Federico II di Svevia, Carlo I d’Angiò, Alfonso I d’Aragona, Carlo V d’Asburgo, Carlo III di Borbone, Gioacchino Murat, Vittorio Emanuele II di Savoia. Al centro della facciata si vedono gli stemmi reali e vicereali; sotto il balcone è invece lo stemma dei Savoia. Entrati nel Palazzo si accede al Cortile d’Onore, che conserva l’impronta architettonica del Fontana. Di fronte vi è una fontana ottocentesca con la statua della Fortuna; a sinistra, vi sono i Giardini, mentre a destra il Cortile delle Carrozze e il Cortile del Belvedere. Si accede all’Appartamento storico per il monumentale e luminoso Scalone d’onore, che fu progettato nel 1651. La sala da Ballo dell’ala delle Feste, nel lungo braccio occidentale del Palazzo, ospita dal 1927 la Biblioteca Nazionale di Napoli. 42

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Il Palazzo di re e vicerè di quattro dinastie: un luogo-simbolo di Napoli.The Palace of the Kings and Viceroys of four dynasties: a symbolic site of Naples.

Palazzo Reale di Napoli Napoli

Sede di alta rappresentanza del potere reale durante i lunghi anni della monarchia borbonica (1734-1860), il Palazzo Reale di Napoli è fondato durante il viceregno spagnolo.Nel 1600 il vicerè Fernandez Ruiz de Castro affidò i lavori per la costruzione a Domenico Fontana e, dal 1611, il figlio del vicerè, don Pedro, avviò la decorazione, che ha il suo culmine nelle pitture manieriste che celebrano le grandi imprese spagnole: ne sono testimonianza gli affreschi di Battistello Caracciolo nella Sala del Gran Capitano e i due di Belisario Corenzio per il Salone degli Ambasciatori e la seconda Anticamera. Tra il palazzo e il mare, don Pedrò realizzò i grandi giardini vicereali, il cui ricordo resta nelle aree verdi di Palazzo Reale.L’abitabilità del palazzo iniziò presto e la vita della corte vicereale tra “cavalieri che corteggiano, dame che ricevono, suoni e musiche e ogni allegro

intrattenimento” si fece intensa, acquistando anche un’inclinazione colta. Nel 1734, quando il giovane Carlo di Borbone entrò in Napoli vincitore, la città tornò a essere capitale di un regno indipendente. Nella complessa operazione di restyling dell’intera città, erano compresi anche gli interventi sul palazzo, destinato a diventare la “casa del re”. La ristrutturazione borbonica fu affidata a Giovanni Antonio Medrano, Ferdinando Sanfelice e Luigi Vanvitelli. La decorazione interna venne rinnovata, chiamando a corte i pittori che meglio interpretavano il nuovo clima culturale: Francesco De Mura e Domenico Antonio Vaccaro. Contemporaneamente si avviò la sistemazione del largo antistante, destinato a diventare il luogo simbolo del potere, ma anche lo spazio aggregante di grandi eventi pubblici, civili e religiosi.

INGRESSO CONADMISSION WITH ARTECARD

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INFO

Palazzo Reale di NapoliPiazza Plebiscito, 1 - Napoli

_open from 9.00 to 20.00last admission one hour before closing_closed Wednesday

_info/bookings 848800288 +39 06 39967050from cell phones and from abroadwww.palazzorealenapoli.it

Tickets_full price: € 4.00_concession: € 3.00 EU citizens aged 18 - under 25_concession with >artecard: € 3.00_free: EU citizens aged under 18 and over 65

Guided tours_subject to booking

Audio guides_included in admission ticket_in Italian, English, French_duration: 1 hour and 10 minutes

Services_information

Directions_Funicolare Centrale, fermata Augusteo, 500 mt a piedi_Metro linea 1, fermata Toledo, 750 mt a piedi_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

DON’T MISS

In the Royal Apartment, visitors can view the royal rooms on the piano nobile, whose period decorations and furnishings have remained intact. This suite of rooms corresponds to the ‘Grande Appartamento di Etichetta’ commissioned by Ferdinand of Bourbon. A number of rooms have been converted into an art gallery, whose works are arranged according to a thematic and historical-stylistic layout. The small Court Theatre, which was designed by Ferdinando Fuga to celebrate the marriage of Maria Carolina of Habsburg to Ferdinand IV in 1768, is an absolute gem. The theatre leads to the three antechambers that give onto the Sala del Trono and its great nineteenth-century canopy over the throne. It is well worth visiting the Salone d’Ercole – an old room used by the Viceroys, which in the eighteenth century was converted into a ballroom and adorned in the nineteenth century with tapestries depicting Stories of Cupid and Psyche – and the communicating Cappella Palatina – which was used for religious ceremonies and in the seventeenth and eighteenth centuries for the Neapolitan Music School – which houses an outstanding seventeenth-century altar made of semi-precious stones and gilt bronze and a large eighteenth-century nativity crib.

such a way that it would become not only a symbolic place of power, but also a space for people to gather on the occasion of great public, civil and religious events.The niches in the façade, which were initially left empty, in 1888 were filled with the statues of the kings of Naples: Roger the Norman, Frederick II of Swabia, Charles I of Anjou, Alphonsus I of Aragon, Charles V of Habsburg, Charles III of Bourbon, Gioacchino Murat, Victor Emanuel II of Savoy. At the centre of the façade the royal and viceregal coats of arms are visible, whereas the coat of arms of Savoy can be seen beneath the balcony. Having entered the Palace, we come to the Courtyard of Honour, which still bears the architectural stamp of Fontana. Opposite stands a nineteenth-century fountain with a statue of Fortune; on the left are the Gardens, while on the right is the Courtyard of the Carriages and the Courtyard of the Belvedere. The luminous monumental Staircase of Honour, which was designed in 1651, leads to the Historic Apartment. The Ballroom in the ‘Ala delle Feste’, the long west wing of the Palace where festive gatherings were held, has housed the Biblioteca Nazionale di Napoli since 1927. 44

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A lofty symbol of royal power during the long years of the Bourbon monarchy (1734-1860), the Palazzo Reale di Napoli was founded during the Spanish Viceroy period.In 1600 the Viceroy Fernandez Ruiz de Castro entrusted the project for its construction to Domenico Fontana and, in 1611, the son of the Viceroy, don Pedro, began work on the decoration, which reached its peak with the Mannerist paintings celebrating great Spanish feats: examples include

the frescoes by Battistello Caracciolo in the Sala del Gran Capitano and the two by Belisario Corenzio in the Salone degli Ambasciatori and the second Antechamber. Don Pedrò had the area between the palace and the sea landscaped with the extensive viceregal gardens, whose memory has been preserved in the green spaces of Palazzo Reale.The palace was soon habitable and viceregal court life, which was a whirl of ‘gentlemen wooing, ladies complying, sounds and music and every sort of merry entertainment’ became eventful, not least in its cultural leanings. In 1734, when the young Charles of Bourbon entered Naples in triumph, the city went back to being the capital of an independent kingdom. The complex operation to restyle the entire city also involved carrying out modifications to the palace, which it was intended would become the ‘king’s residence’. The Bourbon renovation was entrusted to Giovanni Antonio Medrano, Ferdinando Sanfelice and Luigi Vanvitelli. The internal decoration was updated, and the painters best able to interpret the new cultural climate were called to court: Francesco De Mura and Domenico Antonio Vaccaro. At the same time, the square in front was laid out in

Page 27: Campania Artecard Guida Campania

INFO

MEMUS - Museo e Archivio Storico del Teatro di San CarloPiazza Plebiscito, 1 - Napoliingresso da Palazzo Reale

_aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00sabato e domenica dalle 9.00 alle 19.00_chiuso il mercoledì

_info/prenotazioni 081 7972448 - 081 7972449www.memus.org

Biglietti_intero: € 6.00_ridotto: € 5.00 per le persone sotto i 30 e sopra i 65 anni, possessori del biglietto di ingresso a Palazzo Reale di Napoli, visitatori del Teatro di San Carlo, abbonati o appartenenti agli Istituti convenzionati con il Teatro_ridotto con >artecard: € 3.00

Visite guidate_su prenotazione Servizi_informazioni

Come arrivare_Funicolare Centrale, fermata Augusteo, 500 mt a piedi_Metro linea 1, fermata Toledo, 750 mt a piedi_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

DA NON PERDERE

Una galleria multimediale in 3D, dove videoproiezioni e videoinstallazioni interattive consentiranno di allestire complessi ed emozionanti scenari. Il virtuale diventa allora la simulazione immaginifica della “messa in scena”, potenziata da tecnologie all’avanguardia in questo campo, in un ambiente reso più dinamico e immersivo da soluzioni che sviluppano una visione di tipo emozionale.Un centro documentazione dotato di postazioni fisse dove è possibile consultare l’Archivio del San Carlo attraverso una specifica Teca Digitale - contenente i documenti afferenti al percorso espositivo di “Memus”- e l’Archivio in iPad, dove attraverso una speciale applicazione sviluppata per iPad, è possibile attingere a contenuti per tablet condivisibili via mail o sul proprio profilo facebook.

(dove è possibile acquistare prodotti realizzati ad hoc dalla sartoria del Teatro) e, infine, un centro documentazione sulla prestigiosa storia del San Carlo, corredata da documenti e testimonianze multimediali consultabili in iPad e condivisibili in rete attraverso e-mail e social network. Un archivio “aperto” alla condivisione, che “vive e respira” attraverso la memoria della “rappresentazione”, reinterpretandone il senso più immaginifico: un Archivio che non intende “mummificare” i suoi beni ma che li rende attivi e reattivi nell’atto stesso della fruizione.

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“La scena è l’eco, il riflesso di qualcosa che è già stato…L’atmosfera è quella di un archivio, di una biblioteca, di un museo dove traspare e risuona il peso del tempo” (Giulio Paolini)“The stage is the echo, the reflection of something that has already been… The atmosphere is that of an archive, of a library, of a museum where the weight of time shines through and resounds” (Giulio Paolini)

MEMUS - Museo e Archivio Storico del Teatro di San Carlo Napoli

“Memus” è il Museo e Archivio Storico del Teatro di San Carlo ospitato nei locali di Palazzo Reale. Inaugurato il primo ottobre 2011, il nuovo spazio del Lirico napoletano non è pensato come un tradizionale museo, ma si presenta come un vero e proprio centro polifunzionale dotato delle più moderne tecnologie per raccontare la storia di un Teatro, il San Carlo, che vive da quasi trecento anni. L’acronimo “MeMus” fonde le parole “memoria” e “musica”, decretando già nell’atto di nascita la sua missione: la musealizzazione in situ del suo Archivio Storico, nel segno della condivisione di una memoria che rivive grazie alla valorizzazione del suo patrimonio. Luogo di memoria e innovazione, visioni multimediali e segni d’autore, per far rivivere le grandi vicende artistiche che hanno illuminato la storia del più antico teatro lirico d’Europa, il “Memus” è un’istituzione permanente al servizio della comunità,

che custodisce, conserva, valorizza e promuove lo studio e la conoscenza delle proprie collezioni, documenti e, in genere, del patrimonio che ne costituisce la dotazione. Un Museo che intende offrire una finestra privilegiata sull’immenso patrimonio di un Teatro che da sempre è il cuore pulsante della città, luogo-simbolo di eccellenza, sperimentazione e innovazione. “Memus” nasce dalla volontà di recuperare, conservare e comunicare il patrimonio storico del San Carlo, mai catalogato dal 1737, anno in cui è stato edificato il Teatro. Memus usa le nuove tecnologie per sovvertire il concetto stesso di archivio storico: le diverse tipologie di documenti - dai programmi di sala ai libretti d’opera, dai bozzetti di scena ai figurini di costumi, dai manoscritti autografi alle foto storiche dei più grandi artisti che hanno abitato le scene di questo Teatro fino al ricco materiale audio-video, prendono vita grazie alla tecnologia si reincarnano durante un percorso che è a un tempo emozionale e conoscitivo, valorizzato da un’ampia area espositiva di 300 mq, una galleria virtuale in 3D, una sala per eventi di almeno 50 posti, uno shop

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INFO

MEMUS - Museo e Archivio Storico del Teatro di San CarloPiazza Plebiscito, 1 - Napolientrance from Palazzo Reale

_open Monday to Friday from 9.00 to 17.00_Saturday and Sundayfrom 9.00 to 19.00_closed Wednesday

_info/bookings +39 081 7972448 - 081 7972449www.memus.org

Tickets_full price: € 6.00_concession: € 5.00 under 30 and over 65Palazzo Reale ticket holders, visitors to Teatro di San Carlo who are season - ticket holders or members of organization who have an arrangement with the theater_concession with >artecard: € 3.00

Guided tours_subject to booking Services_information

Directions_Funicolare Centrale, fermata Augusteo, 500 mt a piedi_Metro linea 1, fermata Toledo, 750 mt a piedi_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

DON’T MISS

A 3D multimedia gallery, where interactive video projections and video installations allow visitors to stage complex and thrilling scenarios. Virtual means, maximised by state-of-the-art technologies, allow visitors to imaginatively simulate a ‘mise en scène’, in an atmosphere made more dynamic and immersive by solutions that make viewing an emotional experience.

A documentation centre equipped with computer stations where visitors can access the San Carlo Archive via a special ‘Digital Theca’, which holds documents relating to the exhibition at ‘MeMus’, and consult the Archive on iPads, where a special application developed for iPads enables users to access tablet content and share it via email or on their Facebook page.greatest artists who have trodden the boards

of this theatre and to rich audio-video material - come to life thanks to technology and are reincarnated for visitors as part of what is at once an emotional and cognitive experience, enhanced by a spacious 300 m2 exhibition area, a 3D gallery, an events room that can seat at least 50 people, a shop (where visitors can buy products made ad hoc by the theatre’s tailoring department), and, lastly, a documentation centre on the prestigious history of San Carlo, accompanied by documents and multimedia accounts that can be viewed on iPads and shared online through email and social networks. The archive is ‘open’ to sharing, and ‘lives and breathes’ through the memory of ‘representation’, reinterpreting it in the most imaginative way: this archive does not set out to ‘mummify’ its assets but instead makes them active and reactive in the very act of engagement.48

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MeMus is the Museum and Historical Archive of the San Carlo Theatre, and is housed at the Palazzo Reale. Inaugurated on 1st October 2011, this new space devoted to opera in Naples is not designed like a traditional museum, but instead has been set up as a multifunctional centre equipped with the most cutting edge technology to tell the story of the San Carlo Theatre, which is almost three hundred years old. The acronym MeMus is a fusion of the words ‘memory’ and ‘music’, thus already stating its mission at the moment of its inception: to make a museum of the theatre’s historical archives, as a way of sharing a memory that is revived by this enhancement of its heritage. A place of memory and innovation, multimedia screenings and signature works, designed to bring back to life the great artistic events that have lit up the history of Europe’s oldest opera house, MeMus is a permanent institution at the service

of the community, which safeguards, preserves, enhances and promotes the study and knowledge of its collections, documents and, in general, of the heritage it constitutes.

Its intention is to open a privileged window onto the huge legacy of a theatre that has always been the city’s beating heart, a place/symbol of excellence, experimentation and innovation. MeMus came into being out of the desire to recover, preserve and communicate the historical heritage of San Carlo, which has not been catalogued since 1737, the year in which the theatre was built. MeMus uses new technologies to subvert the very concept of an historical archive: the various types of document – from theatre programmes to opera librettos, from stage sketches to costume designs, from autograph manuscripts to vintage photos of the

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INFO

Teatro di San CarloVia S. Carlo 98/F - Napoli

_aperto dal lunedì al giovedì ingresso solo con visita guidata alle 11.30 e alle 15.30venerdì e sabato, ingresso solo con visita guidata alle 10.30, 11.30, 12.30, 14.30, 15.30, 16.30domenica ingresso solo con visita guidata alle 10.30, 11.30, 12.30 _info/prenotazioni 081 7972331 – 081 7972412 – 081 7972468www.teatrosancarlo.it

Biglietti_intero: € 6.00 comprensivo di visita guidata negli orari prestabiliti_ridotto: € 5.00 comprensivo di visita guidata negli orari prestabiliti _ridotto con >artecard: € 5.00 comprensivo di visita guidata negli orari prestabiliti

Servizi_informazioni, guardaroba, caffetteria

Come arrivare_Funicolare Centrale, fermata Augusteo, 500 mt a piedi_Metro linea 1, fermata Toledo, 750 mt a piedi_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

DA NON PERDERE

Le visite al Teatro di San Carlo prevedono un percorso guidato all’interno della Sala Storica, degli ordini di palco, dei Foyer (Storico e Ridotto).

Il lirico partenopeo, offre l’opportunità di scegliere tra un’ampia offerta di spettacoli rientranti nella Stagione d’Opera, Balletto, Sinfonica.

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“La prima impressione è di essere piovuti nel palazzo di un imperatore orientale. Gli occhi sono abbagliati, l’anima rapita...” (Stehdhal, Rome, Naples et Florence, 1817) “I believed I was transported into a Palace of some oriental Emperor of the East. My eyes were dazzled, my soul ravished...” (Stendhal, Rome, Naples and Florence, 1817)

Teatro di San CarloNapoli

Il Teatro di San Carlo è stato costruito nel 1737 per volontà del Re Carlo III di Borbone, fortemente intenzionato a dare alla città un nuovo teatro che rappresentasse il potere regio. Il progetto fu affidato all’architetto Giovanni Antonio Medrano e ad Angelo Carasale, già direttore del San Bartolomeo, il quale completò la “Real Fabrica” in circa otto mesi. Dopo l’incendio del 1816 la ricostruzione, compiuta nell’arco di nove mesi, fu diretta da Antonio Niccolini. L’architetto toscano ne conservò, infatti, l’impianto a ferro di cavallo e la configurazione del boccascena, sebbene allargato e ornato nella superficie interna dal bassorilievo raffigurante “Il Tempo e le Ore”, ancor oggi esistente. Al centro del soffitto la tela con Apollo che presenta a Minerva i più grandi poeti del mondo dipinta da Antonio, Giuseppe e Giovanni Cammarano riprendendo il soggetto delle precedenti edizioni. Il sipario completa l’arredo fisso della sala: più volte ridipinto da Giuseppe Cammarano, è sostituito nel 1854 dall’attuale esemplare dovuto a Giuseppe Mancinelli e Salvatore Fergola, raffigurante un «simbolico Parnaso» con ottanta poeti e musicisti.

Ma la fabbrica del Teatro non può dirsi completa senza menzionare la facciata laterale realizzata su progetto di Francesco Gavaudan e Pietro Gesuè a seguito dell’abbattimento dell’ultimo baluardo del Palazzo Vecchio (1838-42). Quale «Architetto decoratore de’ Reali Teatri», Niccolini diresse anche i successivi interventi di manutenzione e di restauro. Fra questi si ricorda l’ammodernamento compiuto nel 1844, insieme al figlio Fausto e a Francesco Maria dei Giudice, di cui rimane testimonianza in una memoria autografa pubblicata nello stesso anno. L’attuale Foyer, realizzato nella zona orientale del giardino di Palazzo Reale fu, invece, realizzato nel 1937 su disegno di Michele Platania. Distrutto da un bombardamento nel 1943 è stato ricostruito nell’immediato dopoguerra. I recenti e imponenti lavori di restauro, artistici e tecnologici, ultimati nel gennaio 2010, hanno restituito alla città di Napoli l’incantevole magnificenza del Teatro d’Opera più antico d’Europa. Il tempio lirico italiano sorge accanto a Piazza del Plebiscito, simbolo della città di Napoli, con una data di nascita che anticipa di 41 anni la Scala di Milano e di 55 la Fenice di Venezia.

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Teatro di San CarloVia S. Carlo 98/F - Napoli

_open from Monday to Thursdayentrance including guided tour at 11.30 and 15.30Friday and Saturday, entrance including guided tour at 10.30, 11.30, 12.30, 14.30, 15.30, 16.30Sunday entrance including guided tour at 10.30, 11.30, 12.30

_info/bookings 081 7972331 – 081 7972412 – 081 7972468www.teatrosancarlo.it

Tickets_full price: € 6.00 including guided tour_concession: € 5.00 including guided tour_concession with >artecard: € 5.00 including guided tour

Services_information, cloackroom, cafè

Directions_Funicolare Centrale, fermata Augusteo, 500 m on foot_Metro linea 1, fermata Toledo, 750 m on foot_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

the demolition of the last bastion of Palazzo Vecchio (1838-42). In his capacity as ‘Architect and decorator of the Royal Theatres’, Niccolini also directed subsequent maintenance and restoration works. These included the modernisation carried out in 1844, together with his son Fausto and Francesco Maria dei Giudice, details of which can be found in an autograph memoir published that same year. The present-day Foyer, built in the east part of the garden of Palazzo Reale, however, was built in 1937, to a design by Michele Platania. After being destroyed by a bombing raid in 1943, it was rebuilt in the immediate post-war period. The impressive artistic and technological restoration works recently carried out, which were completed in January 2010, have restored the enchanting magnificence of Europe’s oldest Opera House to the city of Naples. Italy’s temple to opera stands adjacent to Piazza del Plebiscito, the symbol of the city of Naples, with a date of birth that anticipates by 41 years La Scala in Milan and by 55 years La Fenice in Venice.

DON’T MISS

Guided tours will allow visitors to see the interior of the Historic Theatre, the tiers of boxes, the Foyers (Old and New).

San Carlo’s programme offers the opportunity to choose from a wide range of performances in its Season of Opera, Ballet, and Symphony Music.

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The San Carlo Theatre was commissioned in 1737 by King Charles III of Bourbon, who was determined to give the city a new theatre that might symbolise his royal power. Its design was entrusted to the architect Giovanni Antonio Medrano and to Angelo Carasale, former director of San Bartolomeo, who completed the royal opera house in about eight months. After the fire in 1816, its reconstruction, which took nine months, was directed by Antonio Niccolini. The Tuscan architect kept its horseshoe shape and the configuration of the proscenium, although it was enlarged and adorned on the inside with the bas relief depicting ‘Time and the Hours’, which

still exists today. At the centre of the ceiling is the canvas of ‘Apollo presenting the world’s greatest poets to Minerva’ painted by Antonio, Giuseppe and Giovanni Cammarano, reprising the subject of previous versions. The curtain completes the fixed furnishings of the theatre: repainted several times by Giuseppe Cammarano, it was replaced in 1854 by the current curtain, the work of Giuseppe Mancinelli and Salvatore Fergola, depicting a ‘symbolic Parnassus’ with eighty poets and musicians. However, no discussion of the Theatre’s construction would be complete without mentioning the side façade designed by Francesco Gavaudan and Pietro Gesuè following

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Museo del Corallo AscioneAngiporto Galleria Umberto I, Piazzetta Matilde Serao, 19 - Napoli

_aperto lunedì dalle 16.00 alle 19.30 dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00_chiuso la domenica

_info/prenotazioni 081 421111www.ascione.it

Biglietti_intero: € 5.00 _ridotto con >artecard: € 2.50

Visite guidate_su prenotazione

Servizi_informazioni, guardaroba

Come arrivare_Funicolare Centrale, fermata Augusteo, 500 mt a piedi_Metro linea 1, fermata Toledo, 750 mt a piedi_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

DA NON PERDERE

Le parure in corallo del XIX secolo e le parure in stile “fiori e foglie” realizzata per Farida, regina d’Egitto, in occasione delle sue nozze con Faruk nel 1938.

mercati ai quali erano e sono destinate. Uno spazio è dedicato anche alla lavorazione del cammeo: le conchiglie, gli strumenti, le fasi di lavorazione, gli oggetti finiti danno al visitatore un quadro completo ed esaustivo di questa particolarissima arte. La seconda sezione è riservata alla gioielleria: sono in mostra più di 300 oggetti in corallo, cammei, pietra lavica, testimonianze di una rara e raffinata produzione che va dagli inizi del XIX secolo agli anni ’60 del secolo scorso. Il percorso è corredato da una ricca documentazione cartacea e fotografica che illustra l’attività dell’azienda e i suoi numerosi riconoscimenti per la qualità e l’originalità dei suoi gioielli.

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Documenti originali e creazioni artistiche in corallo dall’Ottocento al contemporaneo.Original documents and artistic coral creations from the nineteenth century to the contemporary age.

Museo del Corallo AscioneNapoli

La ditta Ascione è la più antica manifattura di Torre del Greco nel delicato e prestigioso settore della lavorazione artistica del corallo, del cammeo, della madreperla, delle pietre dure e dei metalli preziosi. Nel 1855 Giovanni Ascione, figlio dell’armatore di “coralline” e commerciante di corallo grezzo Domenico, decise di dedicarsi alla manifattura del coralli, attività importata a Torre del Greco agli inizi del XIX secolo. Giovanni e i suoi dieci figli riuscirono a far conoscere il marchio Ascione per la raffinatezza della loro produzione tanto da meritare numerosi riconoscimenti internazionali e da divenire fornitori della famiglia reale, che gli conferì il privilegio di fregiare il marchio con le insegne di Casa Savoia.

I due brevetti reali e i numerosi riconoscimenti ottenuti nelle principali esposizioni nazionali e internazionali, alle quali la ditta Ascione è stata fino ad oggi invitata a partecipare, hanno costantemente premiato quelle prerogative che da sempre ne costituiscono il vanto e il nerbo: originalità ed eleganza per una produzione sensibile come poche al modificarsi del gusto e delle tendenze e pronta a tradurlo in modelli unici e di limpida compostezza formale.Lo spazio museale è articolato in due sezioni: nella prima, di tipo didattico, sono presentati rami di corallo di diversa provenienza e tipologia, gli antichi sistemi di pesca, gli antichi utensili per la lavorazione, numerose collane nei vari tagli e stili, i

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Museo del Corallo AscioneAngiporto Galleria Umberto I, Piazzetta Matilde Serao, 19 - Napoli

_open Monday from 16.00 to 19.30 _from Tuesday to Saturday from 10.00 to 13.00 and from16.00 to 19.00_closed Sunday

_info/bookings +39 081 421111www.ascione.it

Tickets_full price: € 5.00_concession with >artecard: € 2.50

Guided tours_subject to booking

Services_information, cloakroom

Directions_Funicolare Centrale, fermata Augusteo, 500 m on foot_Metro linea 1, fermata Toledo, 750 m on foot_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

DON’T MISS

The nineteenth-century matching sets of coral jewellery and the set in the ‘flowers and leaves’ style made for Farida, Queen of Egypt, on the occasion of her marriage to Faruk in 1938.

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The Ascione company is the oldest manufacturer in Torre del Greco working in the delicate and prestigious sector of the artistic carving of coral, cameos, mother of pearl, gemstones and precious metals. In 1855 Giovanni Ascione, son of coral fishing boat owner and raw coral dealer Domenico, decided to turn his attention to crafting coral jewellery, an activity introduced to Torre del Greco in the early nineteenth century. Giovanni and his ten children succeeded in establishing a name for the Ascione brand on account of the refinement of their work, so much so as to receive numerous international recognitions and to become suppliers of the royal family, who bestowed on the company the privilege of using the insignia of the House of Savoy on its trademark.The two royal patents and the numerous recognitions won in major Italian and international exhibitions, in which the Ascione company has been, and still is, invited to take part, have constantly rewarded those special qualities that have always been its pride and strength: originality and elegance, which combine to create

a product that is sensitive as few others are to changes in taste and trends and is ready to express these changes in unique pieces of limpid, formal elegance. The museum is divided into two sections: the first has an educational mission and presents branches of coral of various provenance and type, old coral fishing systems, the old tools used for carving, numerous necklaces in various sizes and styles, and the markets for which they were, and are, made. One particular space is given over to cameo carving: shells, tools, stages of carving, and finished objects provide visitors with a complete picture of this very special art. The second section is set aside for jewellery: more than 300 coral and lava stone objects and cameos bear witness to a rare and refined production that goes from the early nineteenth century to the 1960s. The exhibition is accompanied by ample printed and photographic documentation illustrating the company’s activity and its numerous awards for the quality and originality of its jewellery.

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Tunnel BorbonicoVico del Grottone, 4 - Napoli

_aperto venerdì, sabato, domenica e giorni festivi, ingresso solo con visita guidata in italiano e in inglese alle 10.00, 12.00, 15.30, 17.30_chiuso da lunedì a giovedì

_info/prenotazioni 081 7645808www.tunnelborbonico.info

Biglietti_intero: € 10.00 comprensivo di visita guidata al percorso “standard” negli orari prestabiliti_ridotto: € 5.00 per le persone sopra i 75 anni, bambini dagli 11 ai 13 anni, disabili, comprensivo di visita guidata al percorso “standard” negli orari prestabiliti_ridotto con >artecard: € 5.00 comprensivo di visita guidata al percorso “standard” negli orari prestabiliti_gratuito: per bambini fino a 10 anni

Servizi_informazioni

Come arrivare_Funicolare Centrale, fermata Piazzetta Augusteo, 700 mt a piedi_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

DA NON PERDERE

Percorso “Speleo”Come dei veri speleologi sarete dotati di elmetto speleologico con luce frontale, di tuta ed imbraco per esplorare i cunicoli dell’antico acquedotto sotterraneo fino a raggiungere meravigliose cisterne, ancora parzialmente riempite d’acqua e decorate con simboli misteriosi.

Percorso ”Avventura” Si scende nella grande cisterna attraverso una scala in ferro per ammirare i camminamenti ad arco utilizzati dai “pozzari” ed imbarcarsi, poi, su una zattera che navigherà sulla falda acquifera sotterranea di Napoli, nella galleria abbandonata della linea L.T.R. (Linea Tranviaria Rapida mai completata).

I percorsi “Speleo” e “Avventura” non sono inclusi in >artecard.

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Signori… si scende, nelle profondita’ del sottosuolo, alla scoperta di uno straordinario viaggio nella Napoli “di sotto”.Ladies and gentlemen… we’re going down, into the bowels of the earth, on an extraordinary journey in search of ‘Underground’ Naples.

Tunnel BorbonicoNapoli

Un percorso emozionante, di inestimabile valore: l’acquedotto del ‘600; il Tunnel Borbonico, percorso militare Ottocentesco con le sue maestosità dell’ingegneria civile dell’800; i ricoveri della II Guerra Mondiale; le auto, le moto d’epoca e le statue ritrovate sepolte.Di facile accessibilità per tutti, anche ai disabili in carrozzella, per il 50% del percorso, entrando da via Domenico Morelli, 40.

INGRESSO CONADMISSION WITH ARTECARD

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Tunnel BorbonicoVico del Grottone, 4 - Napoli

_open Friday, Saturday, Sunday and holidays, entrance including guided tour at 10.00, 12.00, 15.30, 17.30, in Italian and English_closed Monday to Thursday

_info/bookings +39 081 7645808www.tunnelborbonico.info

Tickets_full price: € 10.00 including guided tour for “standard” tour _concession: € 5.00 over 75, disabled visitors, children aged 11 - 13, including guided tour for “standard” tour _concession with >artecard: € 5.00including guided tour for “standard” tour_free: children aged up to 10

Services_information

Directions_Funicolare Centrale, Piazzetta Augusteo stop, 700 m on foot_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

DON’T MISS

“Speleo” TourWith you own lighted helmet, overalls and gloves you will crawl along the ground through aqueduct tunnels to reach the most beautiful cisterns still full of water.

“Adventure” TourWe’ll go down in another cistern still full of water and from here we’ll go through the old 90s-LTR metro gallery, where you could embark on a raft and sail under the city.

The “Speleo” and “Adventure” tours are not covered by >artecard.

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It is a thrilling and well worthwhile experience to visit the Bourbon Tunnel: a seventeenth-century aqueduct; a military passage in the 1800s complete with magnificent feats of nineteenth-century civil engineering; an underground shelter in the Second World War; and a dumping ground where vintage motorbikes, cars, and statues have been unearthed.Fifty percent of the tunnel offers easy access to all, including wheelchair users, and has its entrance at Via Domenico Morelli, 40.

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Museo Pignatelli CortesRiviera di Chiaia, 20 - Napoli

_aperto dalle 8.30 alle 14.00l’ingresso è consentito fino adun’ora prima della chiusura_chiuso il martedì

_info/prenotazioni 848800288+39 06 39967050dai cellulari e dall’estero www.polomusealenapoli.beniculturali.it

Biglietti _intero: € 2.00_ridotto: € 1.00 per i cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: € 1.00_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Le visite ai 3 siti Castel Sant’Elmo, Museo Duca di Martina e Museo Pignatelli Cortes valgono come un solo accesso con >artecard.

Visite guidate_su prenotazione

Servizi_informazioni

Come arrivare_Metro linea 2, fermata Piazza Amedeo, 450 mt a piedi_Funicolare Chiaia, fermata Parco Margherita, 450 mt a piedi_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

DA NON PERDERE

In fondo al giardino con piante esotiche c’è il Museo delle Carrozze, in ambienti ricavati dalle antiche scuderie, con esemplari napoletani inglesi, francesi di epoca otto-novecentesca.Nato grazie al dono della collezione del marchese Mario d’Alessandro di Civitanova, conserva, oltre a esemplari di carrozze, anche accessori d’epoca come finimenti, bordature e altri oggetti. La ricca raccolta si è completata, nel corso degli anni, con altre donazioni che hanno contribuito a rendere il museo uno dei più interessanti in Europa. Villa Pignatelli è anche Casa della fotografia, museo-archivio per esposizioni, seminari, laboratori.

Bernardo Cavallino, al San Giorgio di Francesco Guarino. La grande natura morta è documentata dai dipinti di Giuseppe Recco, Porpora, Ruoppolo, fino agli esempi settecenteschi di Baldassarre De Caro. Il secondo Seicento napoletano, tra naturalismo e barocco, è rappresentato da opere di Hendrick van Somer, Nicola e Domenico Antonio Vaccaro, oltre a un dipinto di Luca Giordano, l’Immacolata. Per proseguire nel Sette e Ottocento, con preziosi dipinti di Francesco Solimena, Paolo de Matteis, Gaspare Traversi, Giacinto Gigante, Morelli, Cammarano, Migliaro, oltre alla pittura di veduta di Gaspar van Wittel e della Scuola di Posillipo. L’esposizione si chiude con le Magnolie che si specchiano di Giacomo Balla, capolavoro dell’ultima produzione dell’artista. Nella sezione grafica sono esposti disegni di Domenico Morelli, nel boudoir le sculture e i disegni di Vincenzo Gemito.

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Un’elegante villa-museo di fine Ottocento: un gioiello al centro di Napoli.An elegant late nineteenth-century villa-museum: a jewel in the heart of Naples.

Museo Pignatelli CortesNapoli

Il museo ha sede nella neoclassica Villa Pignatelli, costruita nel 1826 da Pietro Valente per Ferdinando Acton. L’edificio appartenne in seguito ai Rotschild, e fu acquistato nel 1867 dai principi Aragona Pignatelli Cortes. Nel 1955 la principessa Rosina donò la villa allo Stato, e nel 1960 venne aperto il museo. All’interno si trovano gli arredi originali di questa elegante dimora, testimonianza del gusto eclettico tipico della fine dell’Ottocento: caratteristica che crea una particolare atmosfera, facendo della villa una casa-museo.La visita si snoda attorno ai tre salottini centrali: in quello azzurro, che introduce alla grande Sala da ballo, si trova anche il ritratto fotografico della principessa Rosina; quello rosso, che conserva l’aspetto fastoso del periodo Rothschild, mette in comunicazione il Vestibolo circolare dell’ingresso con la monumentale veranda neoclassica; quello verde costituisce il raccordo tra la sontuosa Biblioteca e la Sala da pranzo, restituita all’antico splendore con l’esposizione della tavola imbandita con piatti e posaterie di casa Pignatelli.

La villa è arredata con ricche suppellettili: argenti, mobili ottocenteschi, oggetti in bronzo dorato (candelabri e orologi di manifattura francese), bronzetti (fra i quali il Narciso firmato da Vincenzo Gemito). Importante anche la collezione di ceramiche di diverse provenienze: dai vasi e dalle coppe cinesi e giapponesi del Sette-Ottocento alle porcellane di Limoges (notevole il Servizio da tavola di manifattura Bonneval), Sèvres, Zurigo, Chelsea, Meissen, Vienna. Non mancano le produzioni napoletane, tra cui porcellane della Real Fabbrica di Capodimonte, maioliche delle fabbriche Giustiniani e Del Vecchio, e un raffinato biscuit raffigurante Carolina Murat, realizzato nella manifattura Poulard Prad. Al primo piano è ospitata la raccolta del Banco di Napoli, composta da opere dal XVI al XX secolo, in prevalenza di scuola napoletana. Il percorso espositivo parte da dipinti cinquecenteschi (con il ferrarese Battista Dossi e Andrea da Salerno) per passare poi alla grande pittura del Seicento napoletano. Si va dall’Adorazione dei Magi del Maestro dell’Annuncio ai Pastori alle due tele San Paolo e il centurione e il Ritrovamento di Mosè di

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Museo Pignatelli CortesRiviera di Chiaia, 20 - Napoli

_open 8.30 to 14.00 last admission one hour before closing_closed Tuesday

_info/bookings 848800288 +39 06 39967050from cell phones or from abroadwww.polomusealenapoli.beniculturali.it

Tickets_full price: € 2.00_concession: € 1.00 EU citizens aged 18 - under 25_concession with >artecard: € 1.00_free: EU citizens aged under 18 and over 65

Entry to 3 sites Castel Sant’Elmo, Museo Duca di Martina e Museo Pignatelli Cortes counts as a single admission with >artecard.

Guided tours_subject to booking

Services_information

Directions_Metro linea 2, Piazza Amedeo stop, 450 m on foot_Funicolare Chiaia, Parco Margherita stop, 450 m on foot_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

DON’T MISS

At the bottom of the garden, full of exotic plants, is the Museo delle Carrozze, a carriage museum housed in the former stables, with vintage Neapolitan, English and French examples dating back to the nineteenth-twentieth century. Established thanks to the Marquis Mario d’Alessandro, who gifted his collection, in addition to carriages, it also exhibits vintage accessories such as harnesses, trims, and other objects. This rich collection has been completed, over the years, with other donations that have helped to make the museum one of the most interesting of its kind in Europe. Villa Pignatelli is also home to the Casa della fotografia, a museum-archive for exhibitions, seminars and workshops.

the Shepherds, to the two canvases of Saint Paul and the centurion and the Finding of Moses by Bernardo Cavallino, and the Saint George by Francesco Guarino. The great still-life genre is represented by paintings by Giuseppe Recco, Porpora, and Ruoppolo, moving on to eighteenth-century examples by Baldassarre De Caro. The Neapolitan late seventeenth century, between naturalism and baroque, is represented by works by Hendrick van Somer, and Nicola and Domenico Antonio Vaccaro, as well as by a painting by Luca Giordano, the Immaculate Conception. The exhibition continues in the eighteenth and nineteenth century, with wonderful paintings by Francesco Solimena, Paolo de Matteis, Gaspare Traversi, Giacinto Gigante, Morelli, Cammarano, and Migliaro, as well as landscape paintings by Gaspar van Wittel and the School of Posillipo. The exhibition concludes with Magnolia by Giacomo Balla, a late masterpiece by this artist. The graphics section displays drawings by Domenico Morelli, with sculptures and drawings by Vincenzo Gemito in the boudoir.

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The museum is housed in neoclassical Villa Pignatelli, built in 1826 by Pietro Valente for Ferdinand Acton. The building subsequently belonged to the Rothschilds, and in 1867 was bought by the Aragona Pignatelli Cortes princes. In 1955 Princess Rosina gave the villa to the Italian state, and in 1960 the museum opened. Inside, visitors can admire the original furnishings of this elegant residence, which testifies to the eclectic taste typical of the late nineteenth century: a characteristic that creates a special atmosphere, transforming the villa into a house-museum.The tour winds its way through the three central drawing rooms: the blue room, which gives onto the great Ballroom, has a photographic portrait of Princess Rosina; the red room, which still preserves the lavish aspect it had in the Rothschild period, connects the circular entrance Vestibule to the monumental neoclassical veranda; the green room links the sumptuous Library to the Dining Room, which has been restored to its former splendour with its table laid with crockery and cutlery from Villa Pignatelli.

The villa is magnificently furnished: silverware, nineteenth-century furniture, gilt bronze objects (candelabra and clocks of French workmanship), and small bronzes (including a Narcissus by Vincenzo Gemito). There is also an important collection of ceramics of various provenance: from Chinese and Japanese vases and bowls from the eighteenth and nineteenth centuries to porcelain from Limoges (note the dinner service made by Bonneval), Sèvres, Zurich, Chelsea, Meissen, and Vienna. There are also Neapolitan wares, including porcelain pieces made at the Real Fabbrica di Capodimonte, maiolica from the Giustiniani and Del Vecchio factories, and an elegant biscuit bust of Carolina Murat, made by the Poulard Prad company. The first floor houses the Banco di Napoli collection, comprising works from the sixteenth to the twentieth century, mainly from the Neapolitan school. The exhibition starts with sixteenth-century paintings (with Battista Dossi from Ferrara and Andrea da Salerno) and then moves on to the grand paintings of the Neapolitan seventeenth century. These go from the Adoration of the Magi by the so-called Master of the Annunciation to

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INFO

Fondazione PLART -Plastiche e ArteVia Giuseppe Martucci, 48 - Napoli

_aperto dal martedì al venerdìdalle 10.00 alle 13.00 edalle 15.00 alle 18.00sabato dalle 10.00 alle 13.00_chiuso la domenica e il lunedì

_info/prenotazioni 081 19565726www.fondazioneplart.it

Biglietti_intero: € 8.00_ridotto: € 7.00 per gruppi scolastici e gruppi di minimo 15 persone_ridotto con >artecard: € 4.00_gratuito: per disabili

Visite guidate_su prenotazione

Servizi_informazioni, libreria, videoguide, caffetteria

Come arrivare_Metro linea 2, fermata Piazza Amedeo,100 mt a piedi_Funicolare di Chiaia, fermata Parco Margherita, 150 mt a piedi_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

DA NON PERDERE

Plastic Poetry – Tutti i grandi alchimisti del passato erano anche uomini di letteratura e poesia. Anche ai visitatori toccherà cimentarsi con una serie di composizioni poetiche. Sul touchcreen interattivo avete una serie di ruote digitali che recano indicate diverse parole e disegni. Una volta composta la frase poeticamente plastica, cliccando con il dito sulla freccia, la frase uscirà dal monitor andando a riempire lo spazio della bocca di lupo.

Sun Flower – Ormai la plastica tradizionale è diventata bioplastica, trasformazione pulita di materiali organici e naturali. Alla fine del percorso alchemico, il visitatore si avvieràall’uscita camminando in uno speciale prato dove i girasoli si moltiplicano e lo seguono, simboli di una nuova plastica completamente ecologica.

ecosostenibili prodotte con materiali vegetali.Il racconto alchemico nasce con la rivelazione dei polimeri sintetici e si conclude avvolgendo il visitatore in un campo di girasoli che invitano al rispetto della natura. La fondazione Plart affianca a queste attività quella di ricerca per il recupero, la conservazione e il restauro delle opere d’arte e di design in plastica. Nei suoi spazi è stato realizzato un laboratorio datato di strumentazioni ad alta tecnologia per la caratterizzazione dei materiali polimerici. Inoltre, la Fondazione è attiva in modo particolare nella formazione e nella didattica e propone incontri, visite guidate e laboratori ludico-creativi basati su una cultura dei polimeri rispettosa dell’ambiente.Accanto alla collezione permanente la Fondazione Plart promuove importanti eventi espositivi, il cui filo conduttore è il rapporto che l’arte e il design hanno con il mondo delle plastiche d’autore.

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La Fondazione Plart è uno spazio polifunzionale nato per promuovere la storia e la cultura dei materiali polimerici e la conservazione e la comunicazione di un’importante raccolta di plastiche storiche.The Fondazione Plart is a multifunctional space set up to promote the history and culture of polymeric materials and the conservation and communication of an important collection of historical plastic artefacts.

Fondazione PLART - Plastiche e ArteNapoli

La collezione della Fondazione Plart si compone di oltre 1500 pezzi, tra oggetti di design anonimo, di uso quotidiano e di opere di designer e artisti contemporanei, frutto della trentennale attività collezionistica di Maria Pia Incutti che, dagli anni ’90, espone in varie località d’Italia nel mondo.E’ una delle collezioni di plastiche storiche più importanti al mondo e si presenta come una selezione curiosa e raffinata di opere d’arte e di design. Borse, gioielli, lampade, utensili, vasi, giocattoli, radio, apparecchiature elettroniche, realizzati, a partire dalla metà dell’Ottocento fino agli anni Sessanta del Novecento, in bois durci, celluloide, acrilico e resina fenolica, la vecchia bachelite, fino ad arrivare al polietilene, pvc, abs, vengono esibiti in una teca in corian e plexiglass.Il doppio binario dell’uso comune e dell’oggetto unico, è testimoniato dai prototipi della ditta Gufram di Torino, realizzati tra la fine degli anni Sessanta e i primi Settanta: Capitello, la dormeuse a forma di capitello inclinato a firma dello studio

65; Cactus, l’attaccapanni-cactus di Guido Drocco e Franco Mello; Tavolo-erba, l’esemplare unico del tavolo-prato e Incastro la seduta-scultura in due parti, entrambi di Mello; Pratone, la poltrona fatta di steli giganti di Giorgio Ceretti, Pietro Derossi e Riccardo Rosso e la seduta Farfalla e il tappeto Pavè Piuma di Pietro Gilardi, tutti in poliuretano. Un incontro unico tra design d’autore e Pop Art. La collezione storica accoglie, inoltre, opere di Lucio Fontana, Enrico Baj, Tony Cragg, Haim Steinbach combinate alle celebri sedute di Verner Panton, Peter Ghyczy, Eero Arnio, Ugo La Pietra, Michele De Lucchi, Gaetano Pesce, e nuove e recenti acquisizioni a firma di: Tom Dixon, Amanda Levete, Sonia Biacchi, Wanda Romano, Formafantasma, Mischer’Traxler, Sander Bokkinga, Fabio Novembre, Felix Policastro, Sergio Fermariello, Riccardo Dalisi, e di altri autori.Da aprile 2011 la Fondazione Plart ha ampliato i suoi spazi con una nuova sezione intitolata “Plastiche Alchemiche”, installazioni interattive e multimediali che testimoniano l’evoluzione della complessa e affascinante famiglia dei polimeri dalle plastiche derivate dal petrolio a quelle

INGRESSO CONADMISSION WITH ARTECARD

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INFO

Fondazione PLART -Plastiche e ArteVia Giuseppe Martucci, 48 - Napoli

_open Tuesday to Fridayfrom 10.00 to 13.00 and from 15.00 to 18.00Saturday from 10.00 to 13.00_closed Sunday and Monday

_info/bookings +39 081 19565726www.fondazioneplart.it

Tickets_full price: € 8.00_concession: € 7.00 for school groups and groups of minimum 15 people_free: disabled visitors

Guided tours_subject to booking

Services_information, bookshop, video guides, café

Directions_Metro line 2, Piazza Amedeo stop, 100 m on foot_Funicolare di Chiaia, Parco Margherita stop, 150 m on foot_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

DON’T MISS

Plastic Poetry – All the great alchemists of the past were also men of letters and poetry. Visitors too will have a chance to try their hand at a series of poetic compositions. On the interactive touchscreen you have a series of digital dials with various words and drawings on them. Once you have composed your poetically plastic phrase, click on the arrow with your finger and the phrase will come out of the monitor and fill up the space in the ‘mouth of the wolf’.

Sun Flower – Traditional plastic has now become bioplastic, through the clean transformation of organic and natural materials. At the end of the alchemy tour, visitors will make their way to the exit through a special meadow where sunflowers, symbolic of a new completely ecological plastic, multiply and follow them as they leave.

installations that testify to the evolution of the complex and fascinating family of polymers from petroleum-based plastics to eco-sustainable plastics made from biomass sources.The alchemy story starts with the revelation of synthetic polymers and concludes by enveloping the visitor in a field of sunflowers, which urge respect for nature. The Fondazione Plart supplements these activities with research aimed at the recovery, conservation and restoration of works of art and design made of plastic. Its spaces house a workshop equipped with high-technology instruments for the characterisation of polymeric materials. Moreover, the Fondazione is particularly active in the fields of training and teaching, organising meetings, guided tours and creative/play workshops based on an approach to polymers that is respectful of the environment.Alongside the permanent collection, the Fondazione Plart organises important exhibitions, whose leitmotiv is the relationships that art and design have with the world of designer plastics.

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The Fondazione Plart collection consists of more than 1500 pieces, including objects of anonymous design for everyday use, and works by contemporary designers and artists, the result of thirty years’ collecting activity by Maria Pia Incutti, which, since the 1990s, she has exhibited at various locations in Italy and worldwide. It is one of the most important collections of historical plastic artefacts in the world and consists of a curious and refined selection of works of art and design. Bags, jewellery, lamps, utensils, vases, toys, radios, electronic equipment, made between the mid-nineteenth century and the 1960s, of bois durci, celluloid, acrylic and phenolic resin, and old bakelite, moving on to polyethylene, PVC, and ABS, are exhibited in a Corian and plexiglass showcase.The twin track approach of combining everyday use with a unique object is testified to by prototypes from the Gufram company of Turin, made between the late 1960s and the early 1970s:

Capitello, the armchair in the shape of an inclined column capital designed by Studio 65; Cactus, the cactus-shaped coat stand by Guido Drocco and Franco Mello; Tavolo-erba, the only example of the grass-table and Incastro the sculpture-seat in two parts, both by Mello; Pratone, the armchair made of giant blades of grass by Giorgio Ceretti, Pietro Derossi and Riccardo Rosso, and the Farfalla butterfly chair and the Pavè Piuma mat by Pietro Gilardi, all made of polyurethane. These objects embody a unique encounter between signature design and Pop Art. The historical collection also includes works by Lucio Fontana, Enrico Baj, Tony Cragg, Haim Steinbach, combined with the famous chairs by Verner Panton, Peter Ghyczy, Eero Arnio, Ugo La Pietra, Michele De Lucchi, Gaetano Pesce, and new and recent acquisitions designed by: Tom Dixon, Amanda Levete, Sonia Biacchi, Wanda Romano, Formafantasma, Mischer’Traxler, Sander Bokkinga, Fabio Novembre, Felix Policastro, Sergio Fermariello, Riccardo Dalisi, and others.Since April 2011 the Fondazione Plart has expanded and opened a new section called ‘Alchemic Plastics’, interactive and multimedia

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INFO

Museo Duca di MartinaVia Cimarosa, 77 (Villa Floridiana) - Napoli

_aperto dalle 8.30 alle 14.00l’ingresso è consentito fino adun’ora prima della chiusura_chiuso il martedì

_info/prenotazioni 848800288+39 06 39967050dai cellulari e dall’esterowww.polomusealenapoli.beniculturali.it

Biglietti _ingresso libero

Le visite ai 3 siti Castel Sant’Elmo, Museo Duca di Martina e Museo Pignatelli Cortes valgono come un solo accesso con >artecard.

Visite guidate _su prenotazione

Servizi_informazioni

Come arrivare_Funicolare Montesanto, fermata Morghen, 500 mt a piedi_Funicolare Chiaia, fermata Cimarosa,200 mt a piedi_Funicolare Centrale, fermata Piazza Fuga, 250 mt a piedi_Metro linea 1, fermata Vanvitelli, 300 mt a piedi_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

DA NON PERDERE

Gli avori romanici e gotici sono in esposizione assieme agli smalti limosini e rappresentano il nucleo principale dei manufatti medievali conservati al museo, realizzati tra Parigi, il nord della Francia, la Spagna, l’Inghilterra e l’Italia. In mostra anche oggetti di culto di piccole dimensioni e accessori preziosi come specchi, pettini, corredi da toletta, table à écrire. Da ricordare la piccola edicola bifronte con la Madonna con bambino e la Crocifissione, il pettine con scene di vita cortese della metà del Quattrocento, avori barocchi tra i quali il San Sebastiano, un boccale e un calice tedeschi, intagliati e lavorati al tornio. Il nucleo degli smalti di Limoges comprende smalti su rame risalenti ad epoca medievale e smalti dipinti cinquecenteschi. Tra i primi si annoverano la cassetta-reliquiario di Santa Valeria e il frammento di coperta di evangelario con Crocifissione. Sono visibili anche una trentina di smalti dipinti su rame tra i quali si distingue la placca con Crocifissione attribuita al Maestro del trittico d’Orléans, databile intorno al 1510.

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Una dimora neoclassica per uno dei più importanti musei delle arti minori.A neoclassical setting for one of the most important museums of the minor arts.

Museo Duca di MartinaNapoli

Villa Floridiana, la residenza donata da Ferdinando I alla moglie morganatica Lucia Migliaccio, è oggi un parco urbano particolarmente amato e frequentato dagli abitanti del Vomero. In posizione panoramica, ha un’estensione di 8 ettari. Al suo interno sorge la costruzione neoclassica che ospita la collezione di oggetti di arte applicata donata nel 1911 alla città dagli eredi di Placido de Sangro, duca di Martina.Il duca nacque a Napoli nel 1829. Trasferitosi a Parigi, cominciò ad acquistare manufatti d’arte per poi spedirli nella sua residenza a Napoli. Si tratta di una raccolta consistente (circa seimila pezzi) di porcellane, maioliche, vetri, smalti, coralli, tartarughe. Sono presenti anche bozzetti di pittori napoletani del Settecento. Tra gli oggetti in esposizione, mobili e tavoli intarsiati, smalti e avori bizantini, scrigni lavorati. Nell’ambito delle porcellane si annoverano, oltre a quelle napoletane, con una collezione completa di Capodimonte (tra le più ricche esistenti), anche qualità provenienti da fabbriche europee e dall’Estremo Oriente, con giade, pietre dure e bronzetti cinesi e indiani.

Il museo si sviluppa su tre piani. Al piano terra, oltre ai dipinti, sono visibili avori, smalti, tartarughe, coralli e bronzi di epoca medioevale e rinascimentale, maioliche rinascimentali e barocche e vetri e cristalli dei secoli XV- XVIII, mobili, cofanetti e oggetti d’arredo. Al primo piano è custodita la raccolta di porcellane europee del XVIII secolo con pezzi delle più importanti manifatture del Settecento, Meissen, Doccia, Napoli e Capodimonte, oltre a porcellane francesi e inglesi. Al piano seminterrato è la sezione di oggetti d’arte orientale, tra cui pregevoli porcellane cinesi di epoca Ming, Qing e porcellane giapponesi in stile Kakiemon e Imari.

INGRESSO CONADMISSION WITH ARTECARD

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INFO

Museo Duca di MartinaVia Cimarosa, 77 (Villa Floridiana) - Napoli

_open from 8.30 to 14.00last admission one hour before closing_closed Tuesday

_info/bookings 848800288+39 06 39967050from cell phones and from abroad www.polomusealenapoli.beniculturali.it

Tickets_free admission

Entry to 3 sites Castel Sant’Elmo, Museo Duca di Martina e Museo Pignatelli Cortes counts as a single admission with >artecard.

Guided tours_subject to booking

Services_information

Directions_Funicolare Montesanto, Morghen stop, 500 m on foot_Funicolare Chiaia, Cimarosa stop,200 m on foot_Funicolare Centrale, Piazza Fuga stop, 250 m on foot_Metro line 1, Vanvitelli stop, 300 m on foot_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

DON’T MISS

The Romanesque and Gothic ivories are displayed alongside Limoges enamels and constitute the main nucleus of the medieval artefacts kept at the museum. They come from Paris, northern France, Spain, England and Italy. The exhibition also includes small-scale objects of worship and precious accessories such as mirrors, combs, toilet sets, and tables à écrire. Particular mention should be made of the small double-fronted shrine with the Madonna and Child and the Crucifixion, the comb with scenes of courtly life from the mid fifteenth-century, and the baroque ivories including a Saint Sebastian, and a German jug and goblet, incised and turned on a lathe. The collection of Limoges enamels includes enamels on copper dating back to the Middle Ages and sixteenth-century painted enamels. Among the former, mention should be made of the reliquary-case of Santa Valeria and the fragment of the cover of an Evangeliary with a Crucifixion. Some thirty enamels painted on copper are displayed, outstanding among which is the plaque with the Crucifixion attributed to the Master of the triptych of Orléans, datable to around 1510.

Meissen, Doccia, Napoli and Capodimonte, as well as French and English porcelain. The basement hosts the section of oriental objets d’art, including valuable Chinese porcelain from the Ming and Qing eras, and Japanese porcelain in the Kakiemon and Imari style.

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Villa Floridiana, the house given by Ferdinand I to his morganatic wife Lucia Migliaccio, is now an urban park and particularly dear to and popular with the residents of Vomero. Occupying a panoramic position, it extends over 8 hectares. Standing in the park is a neoclassical building that houses the collection of objects of applied art donated in 1911 to the city by the heirs of Placido de Sangro, Duke of Martina.The Duke was born in Naples in 1829. After moving to Paris, he began to purchase objets d’art, which he then sent back to his home in Naples. It is a large collection (some six thousand pieces), consisting of porcelain, maiolica, glass, enamels, corals, and tortoiseshell. It also includes sketches by eighteenth-century Neapolitan painters.

Among the objects on display are pieces of inlaid furniture, Byzantine enamels and ivories, and carved caskets. The porcelains consist not only of Neapolitan pieces – there is a complete Capodimonte collection (one of the richest that exists) – but also include items originating from European factories and from the Far East, with jades, semi-precious stones, and Chinese and Indian bronzes.The museum is laid out over three floors. On the ground floor, as well as paintings, visitors will also find ivories, enamels, tortoiseshell, corals and bronzes of the medieval and Renaissance period, Renaissance and baroque maiolica and fifteenth to eighteenth-century glass and crystal, furniture, caskets and decorative objects. The first floor houses the eighteenth-century collection of European porcelains, with pieces from the most important factories active in the 1700s:

Page 41: Campania Artecard Guida Campania

INFO

Castel Sant’ElmoVia Tito Angelini, 20 - Napoli

_aperto dalle 8.30 alle 19.30l’ingresso è consentito fino adun’ora prima della chiusura_chiuso il martedì

_info/prenotazioni 848800288+39 06 39967050dai cellulari e dall’esterowww.polomusealenapoli.beniculturali.it

Biglietti _intero: € 5.00 _ridotto: € 2.50 per i cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: € 2.50_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Le visite ai 3 siti Castel Sant’Elmo, Museo Duca di Martina e Museo Pignatelli Cortes valgono come un solo accesso con >artecard.

Visite guidate _su prenotazione

Servizi_informazioni, libreria

Come arrivare_Funicolare Centrale, fermata Piazza Fuga, 800 mt a piedi_Funicolare Montesanto, fermata Morghen, 500 mt a piedi_Funicolare Chiaia, fermata Cimarosa, 800 mt a piedi_Metro linea 1, fermata Vanvitelli, 800 mt a piedi_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

DA NON PERDERE

Il Museo Napoli Novecento documenta la produzione artistica a Napoli nel corso del XX secolo. In esposizione, opere di pittura, scultura e sperimentazioni grafiche. Il museo si trova negli spazi del Carcere alto e ospita circa 170 opere realizzate da 90 artisti napoletani ai quali si aggiungono artisti che, con ruoli diversi, sono stati attivi in città. Il percorso espositivo si articola in diverse sezioni: la Secessione dei ventitrè (1909), il primo Futurismo a Napoli (1910-1914), il movimento dei Circumvisionisti e il secondo Futurismo (anni Venti-Trenta), le testimonianze sulla produzione nel secondo dopoguerra, dal 1948 al 1958. Seguono le sezioni riservate agli anni Settanta. Nell’ultima sezione è documentata l’attività degli artisti sperimentatori degli anni Ottanta. In esposizione, tra l’altro, opere di Carlo Alfano, Enrico Baj, Mathelda Balatresi, Renato Barisani, Nino Longobardi, Augusto Perez, Renato De Fusco, Mimmo Paladino.

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Sulla collina di Napoli, uno dei monumenti più rappresentativi e più raffigurati nelle vedute della città.On the hill of Naples, one of the most symbolic and most depicted monuments in views of the city.

Castel Sant’ElmoNapoli

Risalgono al 1275 le prime notizie relative a un castello sulla collina. Nel 1329 Roberto d’Angiò affidò l’incarico del suo ampliamento allo scultore e architetto senese Tino di Camaino, che trasformò l’edificio in un vero e proprio palazzo per il re e per la corte, a pianta quadrilatera, con due torri; nel 1348 viene definito nei documenti come castrum Sancti Erasmi, per la presenza in quel luogo di una cappella dedicata a Sant’Erasmo.Durante il viceregno spagnolo (1504-1707) il castello, chiamato Sant’Ermo e poi Sant’Elmo, venne trasformato, su progetto di Pedro Luis Escrivá, in fortezza difensiva a pianta stellata, per volontà del viceré Pedro de Toledo. La costruzione dell’edificio nell’attuale configurazione, a pianta stellare, iniziò nel 1537 e nel 1538 venne posta sul portale di ingresso l’epigrafe, sormontata dallo stemma di Carlo V con l’aquila bicipite asburgica.Sant’Elmo fu uno dei castelli più importanti del viceregno spagnolo. Al suo interno si trovavano un tribunale, un maestro d’arte e altri funzionari. Nella Piazza d’armi sorgevano le residenze per il castellano e gli ufficiali, la chiesa di Sant’Erasmo e il deposito per le polveri e le munizioni.

Nel 1547 Pietro Prato costruì la chiesa, distrutta nel 1587 da un fulmine con gli alloggi militari e la palazzina del castellano. Tra il 1599 ed il 1610 il castello fu restaurato da Domenico Fontana. Vennero riedificati la chiesa all’interno del piazzale, la dimora del castellano e il ponte levatoio.Nella fortezza furono incarcerati numerosi prigionieri celebri, come Tommaso Campanella e, alla fine del Settecento, i patrioti della Repubblica Napoletana, tra cui Gennaro Serra di Cassano, Giuliano Colonna di Stigliano, Ettore Carafa d’Andria, Mario Pagano, Ferdinando Pepe, Eleonora Pimentel Fonseca, Luigia Sanfelice. Dopo l’entrata a Napoli di Garibaldi, l’esercito borbonico abbandonò il castello. Il 9 settembre 1860 fu innalzata la bandiera italiana. Da allora Castel Sant’Elmo venne adibito a carcere militare, fino al 1952. Dopo imponenti restauri, nel 1982 il complesso monumentale è stato dato in consegna alla Soprintendenza per Beni Artistici e Storici di Napoli: solo da quel momento si può affermare che Castel Sant’Elmo sia entrato a far parte a pieno titolo della vita di Napoli, e oggi l’edificio è sede di grandi mostre ed eventi. Dagli spalti dell’edificio si ammira uno splendido panorama sulla città.

INGRESSO CONADMISSION WITH ARTECARD

Page 42: Campania Artecard Guida Campania

INFO

Castel Sant’ElmoVia Tito Angelini, 20 - Napoli

_open from 8.30 to 19.30 last admission one hour before closing_closed Tuesday

_info/bookings 848800288+39 06 39967050from cell phones and from abroadwww.polomusealenapoli.beniculturali.it

Tickets_full price: € 5.00_concession: € 2.50 for EU citizens aged 18 - under 25_concession with >artecard: € 2.50_free: for EU citizens aged under 18 and over 65

Entry to 3 sites Castel Sant’Elmo, Museo Duca di Martina e Museo Pignatelli Cortes counts as a single admission with >artecard.

Guided tours_subject to booking

Services_information, bookshop

Directions_Funicolare Montesanto,Morghen stop, 500 m on foot_Funicolare Chiaia, Cimarosa stop, 900 m on foot_Metro line 1, Vanvitelli stop, 800 m on foot_Funicolare Centrale, Piazza Fuga stop, 800 m on foot_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

DON’T MISS

The Napoli Novecento museum documents artistic production in Naples throughout the twentieth century. Paintings, sculptures and graphics are on display. The museum is housed in spaces in the upper Prison, and exhibits some 170 works made by 90 Neapolitan artists as well as by artists who, in various capacities, have been active in the city.The exhibition is divided into various sections: the ‘Secession of the twenty-three’ (1909), early Futurism in Naples (1910-1914), the Circumvisionists movement and later Futurism (1920s-1930s), and examples of artistic production in the post-Second World War period, from 1948 to 1958. We then move on to the sections devoted to the 1970s. The final section documents the activity of experimental artists of the 1980s. Exhibits include works by Carlo Alfano, Enrico Baj, Mathelda Balatresi, Renato Barisani, Nino Longobardi, Augusto Perez, Renato De Fusco, Mimmo Paladino.

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The earliest information relating to a castle on the hill dates back to 1275. In 1329 Robert of Anjou entrusted the job of enlarging it to the Sienese sculptor and architect Tino di Camaino, who transformed the building into a palace for the king and for the court; it had a quadrilateral plan and two towers. In 1348 it was referred to in documents as castrum Sancti Erasmi, due to the presence on the site of a chapel dedicated to Sant’Erasmo. During the Spanish Viceroy period (1504-1707), the castle, which was called Sant’Ermo and then Sant’Elmo, was converted, following a design by Pedro Luis Escrivá, into a defensive fortress with a stellar plan, at the behest of the Viceroy Pedro de Toledo. The construction of the building in its present-day configuration, with a stellar plan, began in 1537 and in 1538 the epigraph was placed on the entrance portal, surmounted by the coat of arms of Charles V with the Habsburg double-eagle. Sant’Elmo was one of the most important castles of the Spanish Viceroy period. It housed a law court, and accommodated an art master and other officials. The residences for the castellan and other officers stood in the Piazza d’Armi, alongside the church of Sant’Erasmo and the storehouse where powder and ammunitions

were kept. In 1547 Pietro Prato built the church, which was then destroyed in 1587 by lightning, together with the military quarters and the castellan’s house. Between 1599 and 1610 the castle was restored by Domenico Fontana. The church in the square, the castellan’s residence and the drawbridge were rebuilt. Many famous prisoners were incarcerated in the fortress, including Tommaso Campanella and, at the end of the eighteenth century, the patriots of the Neapolitan Republic, among whom were Gennaro Serra di Cassano, Giuliano Colonna di Stigliano, Ettore Carafa d’Andria, Mario Pagano, Ferdinando Pepe, Eleonora Pimentel Fonseca, and Luigia Sanfelice. After Garibaldi entered Naples, the Bourbon army abandoned the castle. On 9 September 1860 the Italian flag was raised. After that, Castel Sant’Elmo was used as a military prison until 1952. Following major restoration work, in 1982 the huge complex was handed over to the Soprintendenza per Beni Artistici e Storici di Napoli: only since then can it be said that Castel Sant’Elmo has legitimately become part of life in Naples, and the building is now used to host important exhibitions and events. From the castle battlements there is a magnificent view across the city.

Page 43: Campania Artecard Guida Campania

INFO

Certosa e Museo di San MartinoLargo San Martino, 8 - Napoli

_aperto dalle 9.00 alle 19.30l’ingresso è consentito fino ad un’ora prima della chiusura_chiuso il mercoledì

_info/prenotazioni 848800288+39 06 39967050dai cellulari e dall’estero www.polomusealenapoli.beniculturali.it

Biglietti_intero: € 6.00 _ridotto: € 3.00 per i cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: € 3.00_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Visite guidate _su prenotazione

Audioguide_ € 5.00; € 3.50 per possessori >artecard _lingua: italiano, inglese, francese_durata: 1 ora e 10 minuti

Servizi_informazioni, guardaroba, libreria

Come arrivare_Funicolare Centrale, fermata Piazza Fuga, 800 mt a piedi_Funicolare Montesanto, fermata Morghen, 500 mt a piedi_Funicolare Chiaia, fermata Cimarosa, 900 mt a piedi_Metro linea 1, fermata Vanvitelli, 800 mt a piedi_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

DA NON PERDERE

Il Quarto del Priore è l’appartamento della guida spirituale della comunità certosina; comprendeva anche sale di rappresentanza, dove erano ricevuti gli ospiti di maggior riguardo. Nelle stanze erano esposti i dipinti della celebre collezione della Certosa. La ‘Quadreria’ del monastero è confiscata dai francesi nel 1806 e negli anni successivi il patrimonio viene disperso. Testimonianza delle antiche collezioni sono le tavole di Jean Bourdichon con la Madonna e il Bambino, Crocifissione e Santi, e gli sportelli del trittico di un ignoto pittore ispano-fiammingo, dell’ultimo quarto del secolo XV, con i ritratti in vesti di re magi, del re Roberto d’Angiò e del figlio Carlo di Calabria. Nell’ambiente che un tempo era cortile aperto ora è esposto uno dei capolavori della statuaria dei primi anni del Seicento: la Vergine con Bambino e San Giovannino di Pietro Bernini.

atmosfere romantiche e alle riprese realistiche degli artisti dell’Ottocento, documento degli ultimi eventi della monarchia borbonica e della città postunitaria. Accanto alle raffigurazioni della città, i ritratti dei re di casa Borbone, insieme ad una documentazione più minuta, realizzata nelle tecniche più varie (porcellane, miniature, monete, cere), relativa ai sovrani ed alla Corte, selezione della mole di ‘ricordi storici’ che, fin dalle origini, costituisce uno dei tratti più caratteristici del Museo. A partire dal 2000 le collezioni sono visibili in un nuovo allestimento dei percorsi: Immagini e memorie della città, Collezioni di Arti Decorative, Sezione Teatrale, Museo dell’Opera della Certosa, Quarto del Priore, Sezione di vedute della Fondazione Alisio, Spezieria, Sezione Navale.

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Uno straordinario complesso monumentale con opere splendide dell’arte napoletana.An outstanding monumental complex with magnificent works of Neapolitan art.

Certosa e Museo di San MartinoNapoli

La Certosa, fondata nel secolo XIV per volontà di Carlo II d’Angiò (vi lavorò, tra gli altri, Tino di Camaino), fu ristrutturata tra la fine del Cinquecento e il secolo successivo. A Cosimo Fanzago si devono gli apparati decorativi che ammiriamo in vari ambienti del monastero e che fanno di questo monumento una delle espressioni più celebri del Barocco napoletano: come la splendida decorazione marmorea della chiesa, impreziosita anche dagli stucchi di Vaccaro, dal pavimento marmoreo della navata centrale, opera di Fra’ Bonaventura, e da numerose opere d’arte: le statue del Battista e di San Girolamo poste all’ingresso, sempre del Fanzago, due tele con Mosè ed Elia di Jusepe de Ribera, la Deposizione di Massimo Stanzione. Nella Cappella del Tesoro si trovano l’altare settecentesco in lapislazzuli, una Deposizione di Ribera e numerosi affreschi di Luca Giordano, tra cui il Trionfo di Giuditta, del 1704, che adorna la volta. Di rara bellezza è anche il Coro dei Conversi, con gli stalli lignei intarsiati con santi, paesaggi e vedute.

Anche nella sagrestia, a pochi passi, si notano gli armadi in legno intagliati, dove, nei pannelli, sono riprodotte le storie bibliche dell’Apocalisse. Nel museo, la Sezione storica racconta con immagini e oggetti la storia di Napoli dal Quattrocento all’Ottocento, dalla monarchia angiona e aragonese al vicereame spagnolo, al regno dei Borbone, fino all’Unità d’Italia, in parallelo con lo sviluppo urbano della città, ben documentato dalla cartografia. La Tavola Strozzi, il dipinto che raffigura il ritorno a Napoli della flotta aragonese, è uno straordinario documento della città quattrocentesca. La città è anche scenario di avvenimenti drammatici: Piazza Mercato, luogo della rivolta di Masaniello (1647), il Largo del Mercatello ricordo della terribile epidemia di peste del 1656, il Rendimento di grazie per la scampata peste commissionato dai certosini, tutti ritratti sullo sfondo della veduta della città, opere di Domenico Gargiulo. Nel XVII secolo Gaspar van Wittel ritrae Napoli con strumenti prospettici e padronanza di mezzi pittorici, seguito da Antonio Joli, che illustra nei dipinti anche aspetti della vita quotidiana e di Corte, dal raffinato Jacques Volaire, fino alle

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Page 44: Campania Artecard Guida Campania

INFO

Certosa e Museo di San MartinoLargo San Martino, 8 - Napoli

_open from 9.00 to 19.30last admission one hour before closing_closed Wednesday

_info/bookings 848800288+39 06 39967050from cell phones and from abroadwww.polomusealenapoli.beniculturali.it

Tickets_full price: € 6.00 _concession: € 3.00 EU citizens aged 18 - under 25_concession with >artecard: € 3.00_free: EU citizens aged under 18 and over 65

Guided tours_subject to booking

Audio guides_€ 5.00; € 3.50 >artecard holders _in Italian, English, French_duration: 1 hour and 10 minutes

Services_information, cloakroom, bookshop

Directions_Funicolare Montesanto,Morghen stop, 500 m on foot_Funicolare Chiaia, Cimarosa stop, 900 m on foot_Metro line 1, Vanvitelli stop, 800 m on foot_Funicolare Centrale, Piazza Fuga stop, 800 m on foot_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

DON’T MISS

The Quarto del Priore is the apartment belonging to the spiritual guide of the Carthusian community; it also included reception rooms, where distinguished guests were received. The various rooms were hung with paintings from the Charterhouse’s famed collection. The paintings in the monastery’s ‘Picture Gallery’ were confiscated by the French in 1806 and in subsequent years the assets were dispersed. The former collections are testified to by paintings such as the Madonna and Child, Crucifixion and Saints by Jean Bourdichon, and the doors of the triptych by an unknown Spanish-Flemish painter, dating back to the last quarter of the fifteenth century, with portraits of King Robert of Anjou and his son Charles of Calabria in the guise of the Magi. The space that was once an open courtyard is now used to exhibit one of the masterpieces of early seventeenth-century statuary: the Virgin and Child and the Infant Saint John by Pietro Bernini.

media, followed by Antonio Joli, whose paintings also illustrate aspects of daily life and of Court, and by the refined Jacques Volaire. We then come to the romantic atmospheres and realistic reprises of nineteenth-century artists, documenting the final events of the Bourbon monarchy and of the post-unification city. Depictions of the city are accompanied by portraits of the kings of the House of Bourbon, and by smaller-scale documentation, created using the most varied techniques (porcelains, miniatures, coins, wax figures), relative to various sovereigns and to the Court, constituting a selection of the mass of ‘historical memories’ which, from the outset, have been one of the museum’s most distinctive features. Since the year 2000 the collections have been exhibited in a new layout: Images and memories of the city, Collections of Decorative Arts, Theatrical Section, Museo dell’Opera della Certosa, Quarto del Priore, Section with landscapes belonging to the Fondazione Alisio, Spicery, Naval Section.

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The Certosa, or Charterhouse, founded in the fourteenth century at the behest of Charles II of Anjou (Tino di Camaino, among others, worked on the project), was reconstructed between the late 1500s and the following century. Cosimo Fanzago was responsible for the decorative compositions that we can admire in various rooms of the monastery, and that make this monument one of the most celebrated expressions of Neapolitan baroque: examples include the splendid marble decoration in the church, further embellished with stuccoes by Vaccaro, the marble floor of the central nave, by Fra’ Bonaventura, and numerous works of art – the statues of the Baptist and of Saint Jerome at the entrance, also by Fanzago, two paintings of Moses and Elijah by Jusepe de Ribera, and the Deposition by Massimo Stanzione. The Cappella del Tesoro houses the eighteenth-century altar in lapis lazuli, a Deposition by Ribera and numerous frescoes by Luca Giordano, including the Triumph of Judith, of 1704, which adorns the ceiling. The Coro dei Conversi, is also of exceptional beauty, its wooden choir stalls inlaid with saints, landscapes and views.

Close by, in the sacristy, the wooden cupboards have also been inlaid, their panels depicting the Biblical stories of the Apocalypse. In the museum, the Historical Section uses images and objects to tell the story of Naples from the fifteenth to the nineteenth century, from the Angevin and Aragonese monarchy to the Spanish Viceroy period, the Bourbon reign, and the Unification of Italy, in parallel with the urban development of the city, which is clearly documented by maps. The Tavola Strozzi, the painting that depicts the return of the Aragonese fleet to Naples, is an extraordinary document of the fifteenth-century city. The city was also the scene of dramatic events: Piazza Mercato, the site of Masaniello’s insurrection (1647), the Largo del Mercatello is a reminder of the terrible plague epidemic of 1656, the Thanksgiving for the plague averted commissioned by the Carthusians, all of whom are depicted against a background showing a view of the city, are works by Domenico Gargiulo. In the seventeenth century Gaspar van Wittel portrayed Naples with perspective instruments and a masterful command of pictorial

Page 45: Campania Artecard Guida Campania

INFO

Polo Museale Suor Orsola BenincasaVia Suor Orsola, 10 - Napoli

Museo Storico-Artistico dell’Istituto Suor Orsola Benincasa_aperto lunedì e mercoledì su prenotazione, venerdì dalle 09.30 alle 14.00_chiuso martedì, giovedì e sabato

_info/prenotazioni081 2522371www.unisob.na.it/ente

Servizi_informazioni, guardaroba, caffetteria

Museo del Giocattolo di Napoli_aperto lunedì e mercoledì su prenotazione venerdì dalle 09.00 alle 14.00_chiuso martedì, giovedì e sabato

_info/prenotazioni081 252 2353www.museodelgiocattolodinapoli.it

Biglietti Polo Museale_intero: € 5.00_ridotto: € 3.00 per le persone sottoi 12 e sopra i 70 anni, studenti_ridotto con >artecard: € 3.00 _gratuito: dipendenti e studenti dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli

Come arrivare_Funicolare Centrale, fermata Corso Vittorio Emanuele, 100 mt a piedi_Funicolare Montesanto, fermata Corso Vittorio Emanuele, 900 mt a piedi_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

DA NON PERDERE

Tra le curiosità del Museo del Giocattolo, c’è una bambola comprata in Germania, negli anni Trenta, da Benedetto Croce per la figlia Silvia. Un esemplare con la testa in celluloide che la stessa Silvia Croce, ha donato al museo, poco prima della sua recente scomparsa. Il percorso include la scoperta di molti altri pupazzi e personaggi. Antichi e rarissimi Pinocchi si accompagnano ai Pulcinella, ai giochi da tavola, i robot e…

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Il Polo Museale dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa.The ‘Polo Museale’ of the Università degli Studi Suor Orsola Benincasa.

Polo Museale Suor Orsola BenincasaNapoli

Museo Storico-Artistico dell’Istituto Suor Orsola BenincasaIl Museo accoglie le opere d’arte conservate dall’Ente Morale dell’Istituto Suor Orsola Benincasa. Nelle sale è esposto l’importante arredo pittorico costituito dai dipinti di Josepe Ribera, Onofrio Palumbo, Andrea Malinconico, Paolo De Matteis, Loreno De Caro, Giuseppe Marullo e altri. Inoltre, sculture lignee, oggetti e arredi sacri provenienti dalla cittadella monastica fondata da Orsola Benincasa e dal lascito della principessa di Strongoli, promotrice della trasformazione del monastero in istituto laico di cultura, rivivono negli antichi ambienti che oggi accolgono il Museo.All’interno è presente un percorso tattile-narrativo.

Museo del Giocattolo di NapoliIl Museo del Giocattolo di Napoli nasce dall’incontro tra uno dei principali centri di studi e ricerca nel campo dell’educazione e dell’infanzia, qual è l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, e una delle più raffinate collezioni di giocattoli (oltre 1500 pezzi) antichi presenti sul territorio italiano, quella di Vincenzo Capuano, docente di Storia del Giocattolo presso la Facoltà di Scienze della Formazione. Il Museo del giocattolo è dedicato al bambino zingaro Ernst Lossa, ucciso dai nazisti nel 1944 a soli 14 anni. Il Museo è inserito in una cittadella monastica fondata nel Seicento dall’ omonima mistica intellettuale napoletana all’epoca della controriforma alle pendici del colle di Sant’Elmo per evitare che la legge per l’incameramento statale dei beni di ordine religioso confiscasse l’intero vasto complesso architettonico, che oggi si estende su 33.000 m².

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INFO

Polo Museale Suor Orsola BenincasaVia Suor Orsola, 10 - Napoli

Museo Storico-Artistico dell’Istituto Suor Orsola Benincasa_open Monday and Wednesday subject to booking Friday from 09.30 to 14.00_closed Tuesday, Thursday and Saturday

_info/bookings+39 081 2522371www.unisob.na.it/ente

Services_information, cloakroom, cafè

Museo del Giocattolo di Napoli_open Monday and Wednesday subject to booking Friday from 09.00 to 14.00_closed Tuesday, Thursday and Saturday

_info/bookings+39 081 252 2353www.museodelgiocattolodinapoli.it

Tickets Polo Museale_full price: € 5.00_concession: € 3.00 under 12 and over 70, students_concession with >artecard: € 3.00 _free: staff and students of Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli

Come arrivare_Funicolare Centrale, Corso Vittorio Emanuele stop, 100 m on foot_Funicolare Montesanto, Corso Vittorio Emanuele stop, 900 m on foot_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

DON’T MISS

Among the curiosities kept at the Museo del Giocattolo is a doll bought in Germany, in the 1930s, by Benedetto Croce for his daughter Silvia. The doll has a celluloid head and was donated to the museum by Silvia Croce herself, shortly before her recent death. Visitors will have the chance to discover many other dolls and toy characters. Antique and very rare Pinocchio figures jostle for space with Punch puppets, board games, robots, and lots more…

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Museo Storico-Artistico dell’Istituto Suor Orsola BenincasaThe museum houses works of art preserved by the charitable trust of the Istituto Suor Orsola Benincasa. Its rooms are magnificently decorated with paintings by Josepe Ribera, Onofrio Palumbo, Andrea Malinconico, Paolo De Matteis, Lorenzo De Caro, Giuseppe Marullo and others. Moreover, wooden sculptures, objects and church ornaments from the monastic citadel founded by Orsola Benincasa and from the bequest of the Princess of Strongoli, who was a keen advocate of the monastery’s conversion into a secular cultural institution, are given a new lease of life in the historic rooms that are now home to the museum.There is a tactile-narrative tour available inside.

Museo del Giocattolo di NapoliThe Museo del Giocattolo di Napoli came out of an encounter between one of the main centres for study and research in the field of education and childhood, the Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, and one of the finest collections of antique toys (over 1500 pieces) in Italy, owned by Vincenzo Capuano, who teaches History of the Toy in the Faculty of Formation Sciences. The Toy Museum is dedicated to Ernst Lossa, a Romany boy murdered by the Nazis in 1944 when he was just 14 years old. The museum is housed in a monastic citadel founded in the seventeenth century, at the time of the Counter-Reformation, by Orsola Benincasa, a Neapolitan mystic and intellectual, on the slopes of the hill of Sant’Elmo, as a way of preventing the law that permitted the state to appropriate the assets of religious orders from confiscating the whole of the vast building, which now extends over an area of 33,000 m².

Page 47: Campania Artecard Guida Campania

INFO

Città della ScienzaVia Coroglio, 104-57 - Napoli

_aperto dal martedì al sabatodalle 9.00 alle 17.00_domenica dalle 10.00 alle 18.00_chiuso il lunedì tranne nei mesi di marzo, aprile e maggio_chiuso in agosto

_info/prenotazioni 081 2420024www.cittadellascienza.it

Biglietti_intero: € 7.50 _ridotto: € 5.50 per le persone sotto i 18 anni_ridotto con >artecard: € 3.50 _gratuito: per le persone sopra i 65 anni Visite guidate per gruppi_su prenotazione

Servizi_informazioni, caffetteria, ristorante

Come arrivare_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

fedelmente le costellazioni, quello che è visibile a occhio nudo e i moti della volta celeste. Il planetario è stato rinnovato per combinare al meglio gli effetti delle nuove tecnologie offerte dal Digistar 3 e la riproduzione della volta celeste del proiettore ottico Zeiss, coniugando valore scientifico-didattico e spettacolarità.Infine, il Bit, burattino virtuale di Città della Scienza, accompagna i bambini da 0 a 9 anni, nell’Officina dei Piccoli, uno dei principali musei per l’infanzia d’Italia, costruito con un occhio particolare alla tecnologia.

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Imparare divertendosi: percorsi interattivi tra le meraviglie della scienza e della tecnologia.Learn while having fun: interactive exhibits among the wonders of science and technology.

Sito momentaneamente chiuso al pubblico

Città della ScienzaNapoli

Città della Scienza nasce in un opificio dell’800 ristrutturato, su una superficie di dodicimila metri quadrati e in un luogo sospeso tra Posillipo e Nisida. Offre ai visitatori un percorso interattivo tra meraviglie della scienza e della tecnologia: giochi, esposizioni interattive e multimediali, video, mostre, curiosità scientifiche e tecnologiche. La storia della ricerca scientifica e della sua divulgazione è fortemente presente nel Science Centre, il primo museo scientifico interattivo, “hands-on”, nato in Italia. Si colloca nella tradizione dei musei scientifici, iniziata nel 1969 dall’Exploratorium di San Francisco, il cui principale scopo è quello di fornire ai cittadini, specialmente ai giovani, e ai “non addetti ai lavori”, occasioni di incontro con scienza e tecnologia, per stimolare la voglia di capire i fenomeni scientifici attraverso una metodologia innovativa. I visitatori, grandi e piccoli, sono chiamati a sperimentare direttamente i fenomeni scientifici presenti in natura e nella vita quotidiana: non ci sono oggetti in mostra da “guardare e non toccare”, ma esperienze da fare.

Nella Palestra della scienza si ricordano i successi ottenuti nei secoli più recenti e che hanno consentito l’avvio del progresso nel campo della comunicazione. Per secoli, a partire da Galileo e Newton, i sistemi e le teorie hanno prodotto un patrimonio di certezze scientifiche che a lungo è stato utilizzato per spiegare le relazioni di causa/effetto dei fenomeni naturali e le loro evoluzioni e per realizzare ogni tipo di esperienza tecnica e ingegneristica. Attraverso un percorso di esperimenti interattivi, osservazione di fenomeni, illusioni percettive, la Palestra della Scienza si propone come una sorta di filo d’Arianna che guida il visitatore alla scoperta delle leggi della natura e della complessità dei sistemi naturali.Il Planetario, uno dei più innovativi in Italia, è tra le attrazioni più spettacolari e apprezzate del Science Centre. Conduce il visitatore alla scoperta delle stelle, dei pianeti e delle galassie. Conta 64 posti a sedere ed è dotato di un sistema ottico e di uno digitale. Si tratta di un “simulatore di cielo”: tante luci proiettate sulla cupola riproducono

INGRESSO CONADMISSION WITH ARTECARD

Page 48: Campania Artecard Guida Campania

INFO

Città della ScienzaVia Coroglio, 104-57 - Napoli

_open Tuesday to Saturdayfrom 9.00 to 17.00_Sunday from 10.00 to 18.00_closed Monday except in March, April and May_closed in August

_info/bookings +39 081 2420024www.cittadellascienza.it

Tickets_full price: € 7.50_concession: € 5.50 under 18_concession with >artecard: € 3.50_free: over 65 Guided tours_subject to booking

Services_information, café, restaurant

Come arrivare_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

visitors to discover the stars, planets and galaxies. It can seat 64 people and is equipped with an optical and a digital system. Its ‘sky simulator’ projects multiple lights onto the domed ceiling, faithfully recreating the constellations, everything that is visible to the naked eye and the movements of the celestial vault. The planetarium was updated to unite the best of the effects of the new technologies offered by Digistar 3 with the reproduction of the celestial vault using the Zeiss optical projector, thus combining scientific-education value with a spectacular experience.Finally, Bit, the Città della Scienza’s virtual cartoon mascot, accompanies children aged 0 – 9 into the Officina dei Piccoli, one of the most important children’s museums in Italy, which was built with the accent on technology.

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Site temporarily closed to the public

Città della Scienza is housed in a renovated nineteenth-century factory, and extends over an area of twelve thousand square meters, in a seafront location between Posillipo and Nisida. It provides visitors with an interactive experience amid various wonders of science and technology: games, interactive and multimedia exhibitions, videos, displays, and scientific and technological curiosities. The history of scientific research and its dissemination features heavily at the Science Centre, which is Italy’s first hands-on interactive science museum. It is part of the tradition of science museums initiated in 1969 by the Exploratorium in San Francisco, whose main aim is to provide the public, especially young people, and ‘non-experts’, with opportunities to engage with science and technology, to stimulate their desire to understand scientific phenomena using

an innovative methodology. Visitors, old and young alike, are called on to experiment directly with the scientific phenomena found in nature and in daily life: there are no objects to be looked at but not touched, instead there are experiences to be had. The Palestra della Scienza, or Science Gym, commemorates the successes of recent years that have allowed progress to be made in the field of communication.For centuries, starting with Galileo and Newton, systems and theories have produced a wealth of scientific certainties which for a long time have been used to explain the relationships of cause and effect of natural phenomena and their evolutions, and to carry out any type of technical or engineering project.By means of a series of interactive experiments, observation of phenomena, and perceptive illusions, the Palestra della Scienza acts as a sort of Ariadne’s thread, guiding visitors to discover the laws of nature and the complexity of natural systems.The Planetarium, which is one of the most innovative in Italy, is among the Science Centre’s most spectacular and popular attractions. It allows

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INFO

Museo del Mare di NapoliVia di Pozzuoli, 5 - Napoli

_aperto dal lunedì al sabatodalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, la domenica solo su prenotazione

_info/prenotazioni 081 19361967www.museodelmarenapoli.it

Biglietti_intero: € 3.00 _ridotto: € 2.00 per scolaresche_ridotto con >artecard: € 1.50_gratuito: per le persone sopra i 65 anni

Visite guidate _su prenotazione

Servizi_informazioni

Come arrivare_Metro linea 2, fermata Bagnoli, 800 mt a piedi_Cumana, fermata Bagnoli, 100 mt a piedi_Per le linee Bus ANMwww.anm.itnumero verde 800639525App City & Bus

DA NON PERDERE

Sala delle Navi, ricca di modelli di cantiere e di arsenale dal XVIII al XX secolo. Sala Marconi o delle comunicazioni, illustrativa della rivoluzione iniziata da Marconi nel campo della comunicazione, della navigazione e della sicurezza.

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Luogo della memoria e testimonianza dell’evoluzione della marineria napoletana degli ultimi tre secoli.A place of memory and a testimony to the evolution of the Neapolitan navy in the last three centuries.

Museo del Mare di NapoliNapoli

Con la ricchezza delle sue collezioni di grande valore storico ed artistico e con la sua pregevole raccolta di volumi di interesse specifico, il Museo del Mare rappresenta l’unica realtà museale nautica in una città marinara di antichissime tradizioni come Napoli. Il nucleo iniziale del Museo del Mare risale al 1904, anno in cui l’Istituto Tecnico Nautico Statale “Duca degli Abruzzi” di Napoli, che vanta una lunga e illustre tradizione nel settore della didattica dell’arte della navigazione e della conoscenza dell’ambiente marino, ottenne l’autonomia scolastica nella storica sede di via Tarsia. Al nucleo iniziale del patrimonio che conservava la seicentesca eredità della Scuola dei Pilotini, si sono aggiunte successive acquisizione e donazioni che ne hanno arricchito il patrimonio e ampliato l’offerta culturale. Il Museo si affaccia sul golfo di Pozzuoli e sui Campi Flegrei ed è non solo luogo di tutela e conservazione del patrimonio culturale marinaro campano, ma anche sede stabile di iniziative culturali, espositive, didattiche ed artistiche ispirate alla memoria storica e sociale della marineria e alla realtà del mare in senso lato. La raccolta museale documenta l’evoluzione della

scienza della navigazione e dell’arte marinara. La Sala delle navi comprende modelli, tutti di raffinata fattura, tra i quali eccelle per pregio quello di una lancia sorrentina del XVIII secolo. La Sala Marconi, dedicata alle comunicazioni, illustra l’evoluzione della radio dai suoi inizi fino ad oggi e dello sviluppo della radionavigazione fino alle rilevazione della possibile via satellite. La Sala di Navigazione illustra le origini e l’evoluzione della navigazione attraverso bussole, ottanti, sestanti, orologi solari, inclinometri in perfetto stato di conservazione e funzionamento. Nella Sala delle Scienze viene presentata la strumentazione utilizzata, nel corso dei secoli, nei laboratori della Scuola per Pilotini fondata nel 1623. La Sezione Documenti comprende raccolte di atlanti, carte nautiche, testi rari, videotape, DVD, archivi fotografici e documentari. Punto di riferimento della memoria marinara e della storia della conoscenza nautica a Napoli, il Museo contribuisce alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale materiale ed immateriale del nostro territorio e alla definizione della sua identità.

INGRESSO CONADMISSION WITH ARTECARD

Page 50: Campania Artecard Guida Campania

INFO

Museo del Mare di NapoliVia di Pozzuoli, 5 - Napoli

_open Monday to Saturdayfrom 9.00 to 13.00 and from 15.00 to 19.00closed Sunday unless booked

_info/bookings +39 081 19361967 www.museodelmarenapoli.it

Tickets_full price: €3.00 _concession: €2.00 school children_concession with >artecard: € 1.50_free: over 65

Guided tours _subject to booking

Services_information

Directions_Metro line 2, Bagnoli stop, 800 m on foot_Cumana Bagnoli stop, 100 m on foot_For Bus Lines ANMwww.anm.itFreefone 800639525App City & Bus

DON’T MISS

Sala delle Navi, which has a wealth of models of shipyards and dockyards from the eighteenth to the twentieth century. Sala Marconi (or the Communications Room) illustrates the revolution that Marconi began in the field of communication, navigation and safety.

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The Museo del Mare has a wealth of exhibits of enormous historical and artistic value and a highly-prized collection of books of specific interest; furthermore, it is the only nautical museum in Naples, a seafaring city of ancient tradition. The initial nucleus of the Museo del Mare dates back to 1904, the year that the Istituto Tecnico Nautico Statale “Duca degli Abruzzi” di Napoli, which boasts a long and illustrious tradition in the sector of teaching the art of navigation and disseminating knowledge of the marine environment, obtained scholastic autonomy at its historic headquarters in Via Tarsia. The initial nucleus of the collection, which preserved the seventeenth-century legacy of the School for ‘Pilotini’, was added to with subsequent acquisitions and donations, which enriched the existing heritage and widened its cultural reach. The Museum overlooks the Bay of Pozzuoli and the Campi Flegrei and is not only a place for the safeguarding and conservation of Campania’s seafaring cultural heritage, but is also a permanent centre for cultural, exhibition, teaching and artistic initiatives inspired by the historic and social memory of seafaring and of the sea in the widest sense. The museum’s collection documents the evolution of

the science of navigation and the seafaring art. The Sale delle Navi holds a collection of models, all of exquisite workmanship, the most outstanding of which is a Sorrentine launch of the eighteenth century. Sala Marconi focuses on communications and illustrates the evolution of the radio from its beginnings to the present day and the development of radio navigation, concluding with the use of satellite navigation to determine location. The Sala di Navigazione illustrates the origins and the evolution of navigation through compasses, octants, sextants, solar clocks, and inclinometers in a perfectly preserved working state. The Sala delle Scienze presents the instruments used, over the centuries, in the laboratories of the School for ‘Pilotini’, founded in 1623. The Documents Section includes collections of atlases, nautical charts, rare texts, videotapes, DVDs, and photographic and documentary archives. As a point of reference in relation to the seafaring memory and to the history of nautical knowledge in Naples, the Museum contributes to the conservation and enhancement of the material and immaterial cultural heritage of the Campania region and to the definition of its identity.

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Museo Cappella SanseveroVia Francesco de Sanctis, 19/21- Napoli

_aperto dal lunedì al sabatodalle 10.00 alle 17.40 domenica e festivi dalle 10.00 alle 13.10 / open Monday to Saturday from 10.00 to 17.40, Sunday and holidays from 10.00 to 13.10_chiuso il martedì / closed Tuesday

_info/prenotazioni _info/bookings +39 081 55158470www.museosansevero.it

Biglietti / Tickets_intero / full price: € 7.00 _ridotto / concession: € 5.00 per giovani dai 10 ai 25 anni / for young people aged 10 - 25_gratuito / free: per bambini fino a 10 anni, disabili / for children aged up to 10, disabled

Visite guidate / Guided tours_su prenotazione / subject to booking

Servizi / Services_informazioni, libreria, caffetteria / information, bookshop, cafè

Sconto con >artecard biglietto ridotto € 5.00 Discounted admission >artecard ticket concession € 5.00

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Situato nel cuore del centro antico di Napoli, il Museo Cappella Sansevero è un gioiello del patrimonio artistico internazionale. Creatività barocca e orgoglio dinastico, bellezza e mistero si intrecciano creando qui un’atmosfera unica, quasi fuori dal tempo. Con capolavori come il celebre Cristo velato, la cui immagine ha fatto il giro del mondo per la prodigiosa “tessitura” del velo marmoreo, meraviglie del virtuosismo come il Disinganno ed enigmatiche presenze come le Macchine anatomiche, la Cappella Sansevero rappresenta uno dei più singolari monumenti che l’ingegno umano abbia mai concepito. Un mausoleo nobiliare, un tempio iniziatico in cui è mirabilmente trasfusa la poliedrica personalità del suo geniale ideatore: Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero.

Located at the heart of Naples old town, the Cappella Sansevero museum is a jewel in the world’s art heritage. Baroque creativity and dynastic pride, beauty and mystery interweave here to produce a unique, almost timeless environment. Housing masterpieces such as the celebrated Veiled Christ, an image known the world over on account of the remarkable ‘texture’ of the marble veil, wonderful virtuoso works such as Disillusion, and enigmatic pieces such as the Anatomical machines, the Cappella Sansevero is one of the most extraordinary monuments that the human mind has ever devised.At once a nobleman’s mausoleum and an initiatic temple, it is marvellously imbued with the multifaceted personality of its inspired designer: Raimondo di Sangro, seventh Prince of Sansevero.

Museo Cappella SanseveroNapoli

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Complesso Monumentale di S. Lorenzo Maggiore Piazza San Gaetano, 316 - Napoli

_aperto dal lunedì al sabatodalle 9.30 alle 17.30domenica dalle 9.30 alle 13.30 /open Monday to Saturday from 9.30 to 17.30Sunday from 9.30 to 13.30

_info/prenotazioni _info/bookings +39 081 2110860www.sanlorenzomaggiore.na.it

Biglietti / Tickets_intero / full price: € 9.00_ridotto / concession: € 7.00per le persone sopra i 65 anni /over 65

Visite guidate / Guided tours_su prenotazione / subject to booking

Servizi / Services_informazioni / information

Sconto con >artecard 20% sul biglietto d’ingresso interoDiscounted admission >artecard 20% discount on full price ticket

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Dal chiostro settecentesco, scendendo circa 15 m, si possono visitare i resti archeologici dell’antico mercato romano (macellum, III sec. a.C. – V sec. d.C.). Il Museo dell’Opera di San Lorenzo conserva al primo livello le porcellane e i vasellami di epoca eromana, al secondo e terzo livello affreschi e sarcofagi di epoca medioevale e moderna. Al quarto livello arredi liturgici, abiti sacri di Papa Sisto V e i pastori del Settecento napoletano. La Sala Capitolare, utilizzata dai frati minori conventuali per discutere questioni interne alla comunità è stata affrescata nel 1600 da Luigi Rodriguez di Messina.La Sala Sisto V, costruita nel XIII sec. d.C. come refettorio dei frati, divenne poi sede parlamentare del Regno di Napoli nel 1442.

From the eighteenth-century cloister, a descent of some 15 m allows visitors to access the remains of the old Roman market (macellum, 3rd century B.C. – 5th century A.D.). Museo dell’Opera di San Lorenzo: Roman pottery and earthenware are displayed on the first floor, medieval and modern frescoes and sarcophagi are on the second and third floors. The fourth floor houses church ornaments, sacred garments of Pope Sixtus V, and figurine shepherds made in Naples in the eighteenth century.Sala Capitolare: used by the Friars Minor Conventual to debate issues pertaining to the community, frescoed in the 1600s by Luigi Rodriguez di Messina.Sala Sisto V: built in the 13th century A.D. as the friars’ refectory, it later became the seat of parliament of the Kingdom of Naples in 1442.

Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore Napoli

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Nei pressi / Nearby

Complesso Monumentale di Santa ChiaraVia S. Chiara 49/c - Napoli

_aperto dal lunedì al sabatodalle 9.30 alle 17.30 domenica dalle 10.00 alle 14.30 / open Monday to Saturdayfrom 9.30 to 17.30Sunday from 10.00 to 14.30_la biglietteria chiude 30 minuti prima / the ticket office closes 30 minutes before closing time

_info/prenotazioni _info/bookings +39 081 5516673 - 081 7971224www.monasterodisantachiara.eu

Biglietti / Tickets_intero / full price: € 6.00_ridotto / concession: € 4.50studenti fino a 30 anni, persone sopra i 65 anni / students under 30, over 65_gratuito / free: disabili, bambini fino a 6 anni / disabled, children under 6

Visite guidate / Guided tours_su prenotazione / subject to booking

Servizi / Services_informazioni, libreria, caffetteria / information, bookshop, cafè

Sconto con >artecard biglietto ridotto € 4.50Discounted admission >artecard ticket concession € 4.50

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Situato nel Centro storico di Napoli in via S. Chiara, nei pressi di piazza del Gesù e a due passi da S. Domenico Maggiore, il Complesso si snoda all’interno della citta della francescana.Il Complesso Museale di Santa Chiara comprende il celebre Chiostro Maiolicato con i suoi affreschi, il Museo dell’Opera, la Zona Archeologica e il Presepe artistico del Settecento. Inaugurato nel 1995 negli spazi che in passato erano destinati alle attività manuali delle clarisse, come la cucitura e la tessitura, il Museo dell’Opera consente di cogliere le vicende costruttive e lo sviluppo storico-artistico della cittadella francescana.

Located in Naples old town, in Via S. Chiara, near Piazza del Gesù and a stone’s throw from S. Domenico Maggiore, the complex lies within the Franciscan citadel.The Santa Chiara museum complex includes the famous maiolica-tiled cloister, with its frescoes, the museum, the archaeological area, and the eighteenth-century artistic crib. The Museo dell’Opera, which was opened in 1995 in various spaces previously used by the Poor Clares for handiwork activities such as sewing and weaving, illustrates the story of the construction of the Franciscan citadel and its historical and artistic development.

Complesso Monumentale di Santa Chiara Napoli

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Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche Via Mezzocannone, 8 - Napoli

_aperto dal lunedì al venerdìdalle 9.00 alle13.30lunedì e giovedì anche dalle 14.30 alle16.50 / open Monday to Friday from 9.00 to 13.30, Monday and Thursday also open from 14.30 to 16.50_chiuso sabato e domenica /closed Saturday and Sunday

_info/prenotazioni _info/bookings +39 081 12537587www.musei.unina.it

Biglietti / Tickets_intero:1 museo / museum: € 2.502 musei / museums: € 3.504 musei / museums: € 4.50_ridotto / concession: per giovani sotto i 18 anni / young persons under 18 1 museo / museum: € 1.502 musei / museums: € 2.004 musei / museums: € 3.00 _gratuito / free: studenti universitari, bambini sotto i 5 anni, persone sopra i 70 anni / University students, under 5, over 70

Visite guidate / Guided tours_su prenotazione / subject to booking

Servizi / Services_informazioni / information

Sconto con >artecard 20% sul biglietto d’ingressoDiscounted admission >artecard 20% discount on admission ticket

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Il Centro Musei delle Scienze Naturali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, istituito nel 1992, è costituito da cinque Musei. Il complesso dell’Antico Collegio Massimo dei Gesuiti ospita il Real Museo Mineralogico, il Museo Zoologico, il Museo di Antropologia e il Museo di Fisica. Il Museo di Paleontologia è invece ubicato nel limitrofo complesso di San Marcellino e Festo, opera architettonica di indubbio valore astorico e artistico. Sin dall’inizio dell’istituzione, il Centro ha svolto una costante attività educativa rivolta a tutta la comunità, promuovendo mostre, con segni, seminari.

The Natural and Physical Sciences Museums Centre at the Università degli Studi di Napoli Federico II, which was set up in 1992, is made up of five museums. The Antico Collegio Massimo dei Gesuiti complex is home to the Royal Mineralogical Museum, the Zoological Museum, the Museum of Anthropology and the Museum of Physics, while the Museum of Paleontology is housed in the neighbouring complex of San Marcellino e Festo, which as a work of architecture is of unquestionable historical and artistic merit. Ever since the institution was founded, the Centre has constantly undertaken educational activities aimed at the entire community, organising exhibitions, conventions and seminars.

Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche Napoli

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Page 53: Campania Artecard Guida Campania

Nei pressi / Nearby

Museo Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee Hermann NitschVico Lungo Pontecorvo, 29d - Napoli

_aperto dal lunedì al venerdìdalle 10.00 alle 19.00sabato dalle 10.00 alle 14.00 / open Monday to Fridayfrom 10.00 to 19.00Saturday from 10.00 to 14.00_chiuso la domenica / closed Sunday

_info/prenotazioni _info/bookings +39 081 5641655 www.museonitsch.org

Biglietti / Tickets_intero / full price: € 10.00_ridotto / concession: € 5.00 _gratuito / free: giovani sotto i 18 anni, persone sopra i 65 anni / under 18, over 65

Visite guidate / Guided tours_su prenotazione / subject to booking

Servizi / Services_informazioni, libreria / information, bookshop

Sconto con >artecard 25% sul biglietto d’ingresso Discounted admission >artecard 25% discount on admission ticket

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Una ex centrale elettrica nel cuore storico di Napoli, alle spalle di piazza Dante, la “Stazione Bellini”, è il complesso immobiliare di primo Novecento nel quale si è insediato il Laboratorio/Archivio di documentazione Hermann Nitsch, per iniziativa della Fondazione Morra. Vivace approdo di un’amicizia ed una comunione creativa che da oltre trent’anni lega Peppe Morra all’artista austriaco. Il laboratorio organizza azioni, eventi, performances, happenings. Il centro di documentazione, ricerca e formazione promuove sistematici discorsi sulle arti visive a partire dalla metà del XX secolo.

‘Stazione Bellini’, a former power station in the historic heart of Naples, behind Piazza Dante, is the early twentieth-century building that now houses the Hermann Nitsch workshop and documentation archive, which was set up by the Fondazione Morra. The workshop organises actions, events, performances and happenings, and is a dynamic expression of the friendship and creative communion that for more than thirty years have linked Peppe Morra to the Austrian artist Nitsch. The documentation, research and training centre has organised regular talks on the visual arts since the mid twentieth century.

Museo Hermann NitschNapoli

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Complesso Museale di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad ArcoVia Tribunali, 39 - Napoli

Chiesa / Church:_aperto dal lunedì al sabatodalle 10.00 alle 17.00 / open Monday to Saturdayfrom 10.00 to 17.00

Visita al Museo e all’Ipogeo / Admission to the Museum and the Hypogeum: _dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 14.00sabato dalle 10.00 alle 17.00 / Monday to Friday from 10.00 to 14.00Saturday from 10.00 to 17.00_chiuso la domenica / closed Sunday

_info/prenotazioni _info/bookings www.purgatorioadarco.com

Biglietti / Tickets_intero / full price: € 4.00_ridotto / concession: € 3.00 per i giovani sotto i 25 anni / under 25_gratuito / free: per bambini sotto i 6 anni / under 6

Visite guidate / Guided tours_incluse nel biglietto / included in admission ticket

Servizi / Services_informazioni / information

Sconto con >artecard Discounted admission >artecard _intero / full price: € 3.00_ridotto / concession: € 2.00

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Il Complesso di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco è ubicato sul decumano maggiore, attuale via dei Tribunali, e costituisce una realtà unica al mondo. Dedicato al culto del Purgatorio ha mantenuto inalterata negli anni la sua missione ed ogni sua parte –la chiesa, l’ipogeo, il Museo dell’Opera, l’archivio –è un tassello e una viva testimonianza di questa missione. Custodisce un’importante patrimonio storico artistico, antropologico e archivistico ed è stato teatro dell’antico culto delle anime pezzentelle.

The Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco museum complex lies on the main decumanus, present-day Via dei Tribunali, and is the only one of its kind in the world. Dedicated to the cult of Purgatory, it has not veered from its mission over the years and each of its constituent parts – church, hypogeum, museum, archive – is a piece of the overall mosaic and a vivid reminder of this mission. The complex preserves important artistic/historical, anthropological and archive heritage assets, and was the site of the ancient cult of the anime pezzentelle, or ‘wretched souls’.

Complesso Museale Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco Napoli

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Page 54: Campania Artecard Guida Campania

Nei pressi / Nearby

Palazzo Zevallos StiglianoVia Toledo, 158 - Napoli

_aperto da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00sabato dalle 10.00 alle 20.00 / open from Tuesday to Sunday from 10.00 to 18.00Saturday from 10.00 to 20.00_chiuso il lunedì / closed Monday

_info/prenotazioni _info/bookings 800454229 +39 081 7917233 www.gallerieditalia.com

Biglietti / Tickets_intero / full price: € 4.00_ridotto / concession: € 3.00 studenti fino a 26 anni, clienti gruppo Intesa Sanpaolo / students aged up to 26, clients of the Intesa Sanpaolo group_gratuito / free: ragazzi fino a 14 anni, disabili con accompagnatore, guide turistiche / children aged up to 14, disabled and carers, tour guides

Servizi / Services_informazioni, guardaroba, libreria / information, cloackroom, bookshop

Audioguide / Audio guides_gratuite / free_italiano, inglese, francese, spagnolo / Italian, English, French, Spanish Sconto con >artecard 25% sul biglietto d’ingressoDiscounted admission >artecard 25% discount on admission ticket

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Le Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano, sede museale a Napoli di Intesa Sanpaolo, ospitano il Martirio di sant’Orsola, celebre dipinto realizzato da Caravaggio poche settimane prima della sua morte. Completano l’esposizione un corpus di vedute sette-ottocentesche di Napoli e del territorio campano, realizzate da Gaspar van Wittel e Anton Smink Pitloo. Il Palazzo è un edificio che fa parte integrante della storia della città, grazie agli illustri personaggi che nel tempo ne sono stati i proprietari e ai tanti artisti di fama che vi hanno lavorato, tra cui Luca Giordano e Alessandro Scarlatti.

The galleries at Palazzo Zevallos Stigliano, a museum in Naples owned by the Intesa Sanpaolo bank, are home to the Martyrdom of Saint Ursula, a celebrated painting made by Caravaggio just a few weeks before his death. The exhibition also includes a collection of eighteenth-nineteenth century views of Naples and the Campanian region, painted by Gaspar van Wittel and Anton Smink Pitloo. The Palazzo plays an integral part in the city’s history, thanks to the eminent figures who over the years have owned it and to the many famous artists who have worked there, including Luca Giordano and Alessandro Scarlatti.

Gallerie d’Italia - Palazzo Zevallos Stigliano Napoli

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Napoli Sotterranea Piazza San Gaetano, 68 - Napoli

_aperto tutti i giorni / open every day.Tour in italiano/ Tours in Italian: 10.00-11.00-12.00-13.00-14.00-15.00-16.00-17.00-18.00Tour in inglese/ Tours in English: 10.00-12.00-14.00-16.00-18.00Tour in altre lingue su prenotazione / Tours in other languages subject to booking

_info/prenotazioni _info/bookings +39 081 296944 www.napolisotterranea.org

Biglietti / Tickets_intero / full price: € 9.30_ridotto / concession: € 8.00 per studenti e insegnanti / students and teachers _ridotto / concession: € 6.00 per bambini dai 5 ai 10 anni / children aged 5 - 10_gratuito / free: per bambini sotto i 5 anni / under 5

Servizi / Services_informazioni, guardaroba, libreria, caffetteria e ristorante / information, cloackroom, bookshop, cafè and restaurant

Sconto con >artecard 10% sul biglietto d’ingressoDiscounted admission >artecard 10% discount on admission ticket

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La visita comprende tre percorsi: 1) acquedotto greco-romano. Ad una profondità di ca. 40 m, si visitano alcune delle cavità tufacee scavate in epoca greca (IV sec. a.C.), sfruttate come cisterne per l’approvvigionamento idrico di Napoli per circa 23 secoli. La visita ha una durata complessiva di circa un’ora; 2) visita di una parte del Teatro Romano di Napoli, inglobato nel XV sec, dalle abitazioni oggi esistenti in Via Anticaglia, Vico Cinquesanti e Via S. Paolo; 3) summa cavea del Teatro romano. E’ stata allestita una mostra permanente con una trentina di scarabattoli antichi in legno, a custodire scene della natività e del presepe popolare.

The tour of ‘Underground Naples’ is divided into three sections: 1) Graeco-Roman aqueduct. At a depth of approximately 40 m, visitors can explore the tuff chambers dug in the Greek period (4th century B.C.), used as cisterns for Naples’s water supply for about 23 centuries. The tour lasts about an hour; 2) tour of part of the city’s old Roman Theatre, which in the fifteenth century was incorporated into some houses still standing on Via Anticaglia, Vico Cinquesanti and Via S. Paolo; 3) summa cavea of the Roman Theatre. A permanent exhibition has been set up here, which uses some thirty antique wooden cabinets to house a collection of folk-art nativity and crib scenes.

Napoli SotterraneaNapoli

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Area Marina Protetta Parco Sommerso di GaiolaDiscesa Gaiola (scogliera cala S. Basilio) - Napoli

_aperto dal martedì alla domenica: dal 1 aprile al 30 settembre dalle 10.00 alle 16.00 - dal 1 ottobre al 31 marzo dalle 10.00 alle 14.00/ open from Tuesday to Sunday:from1 April to 30 Septemberfrom 10.00 to 16.00 - from 1 October to 31 March from 10.00 to 14.00_chiuso il lunedì / closed Monday

_info/prenotazioni _info/bookings +39 081 2403235www.areamarinaprotettagaiola.it

Biglietti / TicketsAquavision_intero / full price: € 12.00 _ridotto / concession: € 10.00 per bambini sotto 12 anni / under 12Snorkeling_intero / full price: € 20.00Diving_intero / full price: € 35.00

Visite guidate / Guided tours_incluse nel biglietto / included in admission ticket

Servizi / Services_informazioni, spogliatoio, attrezzatura snorkeling e diving / information, changing room, snorkelling and diving equipment

Sconto con >artecard Discounted admission >artecard Acquavision: € 10.00Snorkeling: € 18.00Diving: € 30.00

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L’Area Marina Protetta “Parco Sommerso di Gaiola”, che prende il nome dai due isolottisituati a pochi metri dalla costa di Posillipo, si estende dal pittoresco borgo di Marechiaro alla suggestiva Baia di Trentaremi. Istituita nel 2002 deve la sua particolaritàalla fusione tra aspetti vulcanologici, biologici e storico-archeologici, il tutto nella cornice di un paesaggio costiero tra i più suggestivi del Golfo. Resti di ville marittime, ninfei epeschiere giacciono oggi a pochi metri di profondità a causa del bradisismo. Il Parco èvisitabile mediante il battello dal fondo trasparente Aquavision, itinerari snorkeling edimmersione subacquea.

The Gaiola underwater park protected marine area, which is named after two small islands lying just a few metres off the coast of Posillipo, extends from the picturesque village of Marechiaro to the scenic Bay of Trentaremi. Established in 2002, its distinctiveness lies in its blend of volcanological, biological and historical/archaeological features, and its setting in one of the most beautiful coastal landscapes in the Bay of Naples. The ruins of seaside villas, nymphaea and fishponds now lie at a depth of just a few metres as a result of the phenomenon of bradyseism. Visitors can explore the park from aboard the glass-bottom boat Aquavision, on snorkelling trails, or by scuba diving.

Area Marina Protetta Parco Sommerso Gaiola Napoli

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Museo del Tessile e dell’Abbigliamento Elena AldobrandiniPiazzetta Mondragone, 18 - Napoli

_aperto dal lunedì al venerdìdalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 17.00 sabato dalle 9.30 alle 13.00 / open Monday to Friday from 9.00 to 13.00 and from 15.30 to 17.00 Saturday from 9.30 to 13.00_chiuso la domenica / closed Sunday

_info/prenotazioni _info/bookings +39 081 4976104www.fondazionemondargone.it

Biglietti / Tickets_intero / full price: € 5.00_ridotto / concession: € 3.00 per gruppi superiori a 10 persone / groups of more than 10 _gratuito / free: giovani sotto i 12 anni, persone sopra i 65 anni / under 12, over 65

Servizi / Services_informazioni, guardaroba, libreria / information, cloackroom, bookshop

Visite guidate / Guided tours_su prenotazione / subject to booking

Sconto con >artecard 10% sul biglietto d’ingressoDiscounted admission >artecard 10% discount on admission ticket

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Il Museo si pone come centro permanente di alta cultura per la promozione e valorizzazione dell’arte e della produzione tessile antica e contemporanea in Campania, nonché della sua tradizione sartoriale conosciuta a livello internazionale. Oltre al nucleo storico, costituito da paliotti e paramenti sacri di produzione campana, databili dalla fine del Seicento fino all’Ottocento, e tessuti e manufatti ricamati, il Museo offre un ricco repertorio di tessuti di arredamento e passamanerie contemporanei di manifattura leuciana. Di particolare interesse la collezione Mare Moda Capri di Livio De Simone e la rassegna di cappelli, ombrellini e guanti di fine Ottocento-prima metà del Novecento.

The textile and clothing museum’s mission is to be a permanent centre of high culture to promote and enhance Campania’s antique textile art and production, as well as its sartorial tradition, which enjoys an international reputation. In addition to the historical collection, comprising altar frontals and vestments made in the region, dating from the end of the seventeenth century to the nineteenth century, and embroidered textiles and artefacts, the museum has a vast holding of contemporary furnishing fabrics, ribbons and braids made at San Leucio. The Mare Moda Capri collection by Livio De Simone and the assortment of hats, parasols and gloves dating from the late nineteenth century to the first half of the twentieth century are particularly interesting.

Museo del Tessile e dell’Abbigliamento Elena Aldobrandini Napoli

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L’Osservatorio Astronomico di Capodimonte è uno dei 12 osservatori astronomici che fa parte dell’Istituto Nazionale di AstroFisica - INAF - l’ente italiano per la ricerca astronomica e astrofisica da terra e dallo spazio. Completato nel 1819 sotto il regno di Ferdinando I di Borbone, il complesso si erge sulla collina di Miradois, un’altura vicina alla reggia borbonica di Capodimonte. Inaugurato nel 2012, il MuSA – Museo degli Strumenti Astronomici – raccoglie nei nuovi spazi espositivi tutti gli strumenti principali della collezione storica ed una larga parte degli strumenti secondari e degli accessori. Un viaggio affascinante negli oltre due secoli di vita dell’astronomia a Napoli.

The Osservatorio Astronomico di Capodimonte is one of the 12 astronomical observatories that make up the INAF (Istituto Nazionale di AstroFisica), the Italian national institute for astronomical and astrophysical research from Earth and from space. Completed in 1819 under the reign of Ferdinand I of Bourbon, the observatory stands on the Miradois hill, close to the Bourbon Royal Palace at Capodimonte. The new exhibition spaces at the MuSA – Museo degli Strumenti Astronomici – house all the principal instruments in the historic collection and a large number of minor instruments and accessories. It is a fascinating journey through the more than two-hundred-year history of astronomy in Naples.

35MuSA – Museo degli Strumenti Astronomicipresso l’Osservatorio Astronomico di CapodimonteSalita Moiariello 16 - Napoli

_aperto dal lunedì al venerdì, visite alle ore 11.00 e 15.30 / open Monday to Friday, Guided tour at 11.00 and 15.30

_info/prenotazioni _info/bookings tel +39 081 5575 435www.oacn.inaf.it/museo

Biglietti / Tickets_intero / full price: € 5.00 _ridotto / concession: € 2.00 persone sopra i 70 anni, studenti / over 70, students _gratuito / free: bambini sotto i 10 anni / under 10

Visite guidate / Guided tours_incluse nel biglietto / included in admission ticket

Sconto con >artecard 20% sul biglietto d’ingressoDiscounted admission >artecard 20% discount on admission ticket

MuSA – Museo degli Strumenti Astronomici Napoli

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Nei pressi / Nearby

Parco Archeologico - Ambientale del PausilyponDiscesa Coroglio, 36 - Napoli

_aperto dal lunedì alla domenica / open Monday to Sunday

_info/prenotazioni _info/bookings +39 081 2403235www.areamarinaprotettagaiola.it

Biglietti / Tickets_intero / full price: € 5.00_ridotto / concession: € 3.00 per scolaresche / schoolchildren

Servizi / Services_informazioni / information

Visite guidate / Guided tours_incluse nel biglietto / included in admission ticket_prenotazione obbligatoria / subject to booking

Sconto con >artecard 20% sul biglietto con visita guidataDiscounted admission >artecard 20% discount on admission ticket including guided tour

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Di estremo interesse archeologico, paesaggistico e naturalistico, il Parco Archeologico Ambientale del Pausilypon si estende sulla collina di Posillipo dal promontorio di Trentaremi alla Gaiola. Il complesso, a cui si accede attraverso l’imponente Grotta di Seiano, traforo di epoca romana lungo più di 700 m, racchiude parte delle antiche vestigia della villa d’otium del Pausilypon, fatta erigere nel I sec. a.C. dal cavaliere romano Publio Vedio Pollione, e divenuta alla sua morte possedimento imperiale, Gli itinerari di visita guidata si snodano tra terra e mare, alla scoperta di uno dei luoghi più ameni della città di Napoli.

Lying on the Posillipo hill, where it extends from the Trentaremi promontory to Gaiola, the Pausilypon Archaeological-Environmental Park is of outstanding archaeological, landscape and naturalistic interest. The park is accessed through the awe-inspiring Grotta di Seiano, a Roman-age tunnel more than 700 m long, and contains part of the ancient remains of the Pausilypon ‘villa otium’, a place of leisure built in the 1st century B.C. by the Roman equestrian Publius Vedius Pollio, and inherited by the Emperor on Pollio’s death. Guided tours conduted both on land and sea allow visitors to discover one of the most delightful locations in the city of Naples.

Parco Archeologico -Ambientale del Pausilypon Napoli

INGRESSOSCONTO DISCOUNTEDADMISSION ARTECARD

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farmaci, nonché antichi strumenti per preparazioni chimico-fisiche._ MUSA is a University Services Centre for the acquisition, conservation, enhancement, management and enjoyment of artistic, naturalistic and scientific collections.Anatomy sectionVenue: Complesso Monumentale di Santa PatriziaThis section houses collections originating from city hospitals, and in particular a number of seventeenth-century exhibits by Marco Aurelio Severino, which describe the evolution of the discipline. The museum is home to various collections, including 350 anatomical wax models, 400 vascular injection specimens, 30 petrifications, collections of calculi, calcinations, and 500 skeletological exhibits, the teaching collection of specimens in formalin, and the collection of animal and human monstrosities. The museum preserves a series of historical instruments such as optical microscopes and the first example of a cellular micromanipulator and a collection of treatises including texts from the fifteenth to the nineteenth century.Pharmacology section Venue: Complesso Monumentale di Sant’Andrea delle DameOld wooden display cases on the second floor contain medicinal herbs and officinal essences, bearing witness to the history of medicines, as well as early instruments used for chemical/physical preparations.

NapoliVia Luciano Armanni, 5

_aperto solo su prenotazione / opening times subject to bookings

_info/prenotazioni _info/bookings +39 081 5666909Sezione di Anatomia / Anatomy section+39 081 5666013www.museoanatomico-napoli.itSezione di Farmacologia / Pharmacology section+39 081 5665834

Biglietti / Tickets_ingresso gratuito / free admission

Visite guidate / Guided tours_su prenotazione / subject to booking

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Convento di San Domenico Maggiore

Il convento di San Domenico Maggiore, che forma con la chiesa un complesso di grandiose proporzioni, è il risultato di una secolare stratificazione che fu avviata a partire dal 1227 quando papa Gregorio IX inviò a Napoli un piccolo gruppo di domenicani che si stabilirono nell’antico monastero di San Michele Arcangelo a Morfisa abitato prima dai monaci brasiliani e poi dai benedettini. Nel 1272 Carlo I d’Angiò vi stabilì uno Studio Generale ossia una facoltà teologica. Il recente restauro è stato improntato alla ricostituzione delle originarie

caratteristiche architettoniche e spaziali e, per una parte rilevante l’intervento ha riguardato la ‘pelle’ decorativa di questi ambienti monumentali con il recupero dei superstiti cicli pittorici, degli stucchi tardo seicenteschi e della Cella di San Tommaso, interamente decorata negli anni venti del Settecento, nonché di numerosi arredi tra i quali la Macchina liturgica per le Quarantore conservata nell’attigua basilica._ The convent of San Domenico Maggiore, which together with the church forms a complex of majestic proportions, is the result of centuries of progressive modifications that began in 1227 when Pope Gregory IX sent a small group of Dominicans to Naples, who established themselves in the ancient monastery of San Michele Arcangelo a Morfisa, formerly inhabited by Basilian monks and later by Benedictines. In 1272 Charles I of Anjou established a Studium Generale, or theological faculty, on the site. The approach taken by the recent restoration was to renovate the original architectural and spatial features, and an important part of the intervention focused on the decorative ‘skin’ of these monumental spaces, with the reclamation of the surviving fresco cycles, the late seventeenth-century stuccoes and the Cell of Saint Thomas, which was entirely decorated in the 1720s, as well as the refurbishment of numerous ornaments, including the liturgical apparatus for the Forty Hours Devotion kept in the adjacent basilica.

ARTECARD SEGNALARECOMMENDS

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Ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili

Nel cortile degli Incurabili, le corti cinquecentesche e le antiche sale dell’ospedale fondato dalla beata Lorenza Longo, si respira un barocco un po’ speciale: qui l’arte aiuta a guarire. Il Museo delle Arti Sanitarie accoglie il pubblico negli ambienti dell’ex-monastero delle Convertite. Vecchi ferri chirurgici, farmacie portatili, antichi strumenti medici, stampe anatomiche e libri sono disposti tematicamente e voglio no salvare la memoria della Scuola Medica Napoletana: oltre cento pezzi esposti nelle prime due sale del Museo illustrano le pratiche operatorie di un tempo e le straordinarie vicende dell’Ospedale del Reame. _

A rather special baroque atmosphere permeates the sixteenth-century courts and the ancient rooms of the Hospital for Incurables founded by the blessed Lorenza Longo: they say that here, art can assist recovery. The Museum of the Sanitary Arts welcomes the public to its rooms in the former monastery of the Convertite, where old surgical instruments, medicine chests, early medical equipment, anatomical prints and books are thematically arranged to preserve the memory of the Neapolitan Medical School. More than one hundred pieces are exhibited in the first two rooms of the museum, illustrating early operating practices and the extraordinary history of the Royal Hospital for Incurables.

NapoliVia Maria Longo, 50 - Napoli

_aperto dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 13.00 / open from Monday to Saturday 9.00 - 13.00_chiuso la domenica / closed on Sunday

_info/prenotazioni _info/bookings +39 081 440647

Biglietti / Tickets_ingresso gratuito / free admission

Visite guidate / Guided toursalla/to Farmacia degli Incurabili _€ 5.00 _su prenotazione / subject to booking_domenica dalle 10.00 alle 13.00 / on Sunday from10.00 to 13.00

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MUSA - Museo Universitario delle Scienze e delle Arti

Un Centro di Servizi di Ateneo per l’acquisizione, la conservazione, la valorizzazione, la gestione e la fruizione delle raccolte artistiche, naturalistiche e scientifiche. Sezione di AnatomiaPresso il complesso monumentale di Santa PatriziaRaccoglie collezioni provenienti da ospedali cittadini in particolare pezzi seicenteschi di Marco Aurelio Severino che descrivono l’evoluzione della disciplina. Il museo propone diverse collezioni tra cui 350 cere anatomiche, 400 esemplari di iniezioni vascolari, 30 pietrificazioni, collezioni di calcoli, calcinazioni e 500 reperti scheletrologici, la collezione didattica dei preparati in formalina e la collezione delle mostruosità animali e umane. Il museo custodisce una serie di strumenti d’epoca come microscopi ottici e il primo esemplare di micromanipolatore cellulare e una raccolta di trattatistica che comprende testi tra il ‘400 e l’800.Sezione di Farmacologia Presso il complesso monumentale di Sant’Andrea delle DameAl secondo piano, in antiche teche di legno, sono conservate erbe medicinali ed essenze officinali testimonianza della storia dei

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vita di San Benedetto. Seguono poi la Sala Catasti, già stanza del Capitolo, e la Sala Filangieri, affrescate da Belisario Corenzio agli inizi del Seicento. _Housed in the monastery of Santi Severino e Sossio, the Naples state archive is one of the largest and oldest cultural institutions in Europe: it is among the city’s most important yet little-known monuments, and bears precious witness to the identity and history of the whole of southern Italy.Its attractions include the room where Torquato Tasso stayed, the impressive Atrio dei Marmi, and the Atrio del Platano, which Antonio Solario, known as Lo Zingaro, frescoed with the story of the life of Saint Benedict. The rooms that follow are the Sala Catasti, formerly known as the Stanza del Capitolo, and the Sala Filangieri, which were frescoed by Belisario Corenzio in the early seventeenth century.

NapoliPiazzetta Grande Archivio, 5

_info/prenotazioni / info/bookings +39 081 5638301 - 081 5638256www.archiviodistatonapoli.it

Biglietti / Tickets_ingresso gratuito / free admission

Visite guidate / Guided tours_su prenotazione / subject to booking

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Cimitero delle Fontanelle

Il cimitero delle Fontanelle è un antico ossario situato in una ex cava di tufo nel cuore del rione Sanità, destinato a seppellire le salme della popolazione che non trovarono posto nelle pubbliche sepolture delle chiese all’interno della città. Ben presto divenne luogo di culto popolare, in cui si concentrano riti, leggende e racconti di miracoli. Di grande devozione le ossa anonime che vengono da sempre adottate dai napoletani con il nome di “anime pezzentelle”, creando così quel legame tra vivi e non vivi eternamente presente nella città partenopea._The Fontanelle cemetery is an old charnel house located in a former tuff quarry at the heart of the Sanità district, once used to bury the corpses of people for whom there was no room in the public graves at the churches within the city. Before long it become a place of popular worship and the focal point for various rites, legends and tales of miracles. The anonymous bones are the object of great devotion and have always been referred to by the Neapolitans as the anime pezzentelle, or ‘little wretches’, thus creating that link between the living and the dead that is ever present in the Parthenopean city.

NapoliVia Fontanelle, 80

_ aperto dal lunedì alla domenica dalle 10.00 alle 17.00 / open from Monday to Sunday 10.00 - 17.00

_info/prenotazioni / info/bookings +39 081 19703197www.comune.napoli.it

Biglietti / Tickets_ingresso gratuito / free admission

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Galleria dell’Accademia di Belle Arti di Napoli

L’Accademia di Belle Arti di Napoli fu fondata da Carlo di Borbone nel 1752 con sede a San Carlo alle Mortelle. Trasferita nel Regio Palazzo degli Studi, ebbe l’attuale collocazione nel 1861, andando ad occupare il complesso conventuale di San Giovanni delle Monache, riadattato al nuovo uso dall’architetto Errico Alvino. La Galleria dell’Accademia, parte integrante dell’istituzione, raccoglie un patrimonio di notevole interesse artistico tra dipinti, sculture e disegni a partire dal XVI al XX secolo, attraverso il quale è possibile seguire la storia stessa della prestigiosa istituzione. Di particolare rilievo è la Sala Palizzi nella quale sono esposte le opere di Filippo Palizzi e dei suoi fratelli Giuseppe, Nicola e Francesco

NapoliVico S. Domenico Maggiore, 18

_ aperto dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.00 / open from Monday to Friday 10.00 - 17.00

_info/prenotazioni / info/bookings +39 081 7956160www.comune.napoli.it

Biglietti / Tickets_ingresso gratuito / free admission

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Complesso della Real Casa dell’Annunziata

Nasce nel XIV secolo insieme all’annessa Chiesa, come istituzione assistenziale per la cura dell’infanzia abbandonata. Ricostruita una prima volta nel XVI secolo in forme rinascimentali e nel XVII secolo, dopo un incendio, da Luigi e Carlo Vanvitelli.Attraverso il raffinato portale marmoreo di Tommaso Malvito, con battenti lignei di Pietro Belverte (XVI secolo), si accede al monumentale cortile della Casa, dove si nota la “Ruota” in legno a tamburo girevole, in cui venivano introdotti i bambini abbandonati._This complex was built in the fourteenth century, along with the adjacent church, as a charitable institution for the care of abandoned infants. It was rebuilt in the sixteenth

century in Renaissance style, and then again in the eighteenth century, following a fire, by Luigi and Carlo Vanvitelli.The elegant marble portal designed by Tommaso Malvito, with wooden doors by Pietro Belverte (sixteenth century), gives on to the grand Casa courtyard and its wooden “Wheel” with a revolving drum, in which abandoned babies were placed.

NapoliVia Annunziata, 34www.comune.napoli.it

_ aperto dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 18.00 / open from Monday to Saturday 9.00 - 18.00

Biglietti / Tickets_ingresso gratuito / free admission

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Fondazione Morra Greco - Palazzo Caracciolo di Avellino

La Fondazione Antonio Morra Greco per l’arte contemporanea nasce a Napoli, nel cuore del centro storico, in un’ala del Palazzo dei Principi di Avellino, con l’intento di promuovere e sviluppare la cultura creativa (arti visive, architettura, design, fotografia, musica e new media).Un centro attivo volto sia alla documentazione di quello che accade, sia alla ricerca. _

The Fondazione Antonio Morra Greco for contemporary art was established in Naples, at the heart of the historic centre of the city, in a wing of the Palazzo dei Principi di Avellino, with the intention of promoting and developing creative culture (visual arts, architecture, design, photography, music, and new media). This active centre is engaged both in documenting what is happening, as well as in research.

NapoliLargo Proprio di Avellino, 17

_info/prenotazioni / info/bookings +39 081 210690www.fondazionemorragreco.com

Biglietti / Tickets_ingresso gratuito / free admission

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Archivio di Stato di Napoli

L’Archivio di Stato di Napoli, con sede nel monastero dei Santi Severino e Sossio, è una delle istituzioni culturali più grandi e antiche d’Europa: è monumento fra i più importanti e sconosciuti della città e documento prezioso dell’identità e della storia dell’intero Meridione d’Italia. I visitatori potranno ammirare, tra l’altro, la Sala abitata da Torquato Tasso e l’imponente Atrio dei marmi, l’Atrio del platano, affrescato da Antonio Solario, detto lo Zingaro, con le storia della

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Biglietti / Tickets_ingresso gratuito / free admission

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Castel dell’Ovo

Una delle più fantasiose leggende napoletane farebbe risalire il suo nome all’uovo che Virgilio avrebbe nascosto all’interno di una gabbia nei sotterranei del castello. Il luogo ove era conservato l’uovo, fu chiuso da pesanti serrature e tenuto segreto poiché da “ quell’ovo pendevano tutti li facti e la fortuna dil Castel Marino”. Da quel momento il destino del Castello, unitamente a quello dell’intera città di Napoli, è stato legato a quello dell’uovo. _One of the most fanciful Neapolitan legends has it that the castle gets its name from the egg that Virgil was supposed to have hidden inside a cage in its dungeons. The place where the egg was safeguarded was under lock and key and kept secret because ‘on that egg depended all the fates and fortunes of the Sea Castle’. Ever since then, the destiny of the Castle, as well as that of the entire city of Naples, has been tied to the destiny of the egg.

NapoliVia Eldorado, 3 (Via Partenope – Borgo Marinaro)www.comune.napoli.it

Biglietti / Tickets_ingresso gratuito / free admission

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Museo di Etnopreistoria Alfonso Piciocchi

Il Museo documenta una piccola parte della preistoria regionale (soprattutto dell’area del Cilento).Sono, poi, molte le testimonianze raccolte dai soci nelle aree al di là della regione ed in varie parti del mondo. L’obiettivo è quello di mostrare il legame che unisce queste diverse realtà, molto distanti tra loro, e la successione cronologica dal punto di vista della tecnica che segna il grande progresso evolutivo dell’uomo negli ultimi 700.000 anni. Di particolare interesse sono i reperti ritrovati nelle Grotte dell’Ausino e Castecivita, di Nardantuono (Olevano sul Tusciano), Vallone del Carmine (Cannalonga)._The museum, which was founded by the Naples chapter of the Italian Alpine Club (CAI), documents a small part of the region’s prehistory (mainly the Cilento area).In addition there is a wealth of exhibits donated by members of the club, which have been collected from places outside the region and in various parts of the world. The museum’s aim is to demonstrate the link that unites these diverse locations, despite the distances between them,

and their chronological succession from the point of view of the technology that has marked the great progress of human evolution in the last 700,000 years. The finds made in the caves of Ausino and Castelcivita, the cave of Nardantuono (Olevano sul Tusciano), and at Vallone del Carmine (Cannalonga) are of particular interest.

NapoliCastel dell’Ovo, Via Eldorado, 3 (Via Partenope – Borgo Marinaro)

_ aperto il venerdì dalle 10.00 alle 15.00, in altri giorni solo su prenotazione / open Friday from 10.00 to 15.00, subject to booking on other days

_info/prenotazioni / info/bookings +39 081 5463288www.museoetnopreistoriacainapoli.it

Biglietti / Tickets_ingresso gratuito / free admission

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Acquario della Stazione Zoologica Anton Dohrn

L’Acquario di Napoli, unico Acquario ottocentesco ancora operante, fu aperto al pubblico il 12 gennaio 1874, tra i primi in Europa, per iniziativa di Anton Dohrn. Fin dall’inizio l’Acquario si è dato sempre lo stesso tema: il Mediterraneo. Nelle 23 vasche d’esposizione, illuminate in gran parte dall’alto da luce naturale, sono esposti

Paolo, nonché un nucleo della Scuola di Barbizon._The Naples Academy of Fine Arts was founded by Charles of Bourbon in 1752 and was housed at San Carlo alle Mortelle. After relocating to the Regio Palazzo degli Studi, in 1861 it moved to its current premises in the convent complex of San Giovanni delle Monache, converted for its new purpose by the architect Errico Alvino. The Gallery of the Academy, which is an integral part of the institution, is home to a collection of significant artistic interest, comprising paintings, sculptures and drawings from the sixteenth to the twentieth century, through which it is possible to trace the history of this prestigious institution. The Sala Palizzi is particularly important, exhibiting as it does works by Filippo Palizzi and his brothers Giuseppe, Nicola and Francesco Paolo, as well as a nucleus of paintings from the Barbizon School.

NapoliVia Costantinopoli, 107

_aperto dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 14.00 / open from Tuesday to Saturday 10.00 - 14.00

_info/prenotazioni / info/bookings +39 081 441900www.accademiadinapoli.it

Biglietti / Tickets_ingresso gratuito / free admission

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Associazione “Circolo Artistico Politecnico” fondato nel 1888

Il Museo è stato istituito nel 1988, in occasione del centenario dalla nascita dell’ Associazione, che in tal modo ha inteso preservare e rendere alla città uno storico patrimonio. L’Ente si trova al 2° piano dello storico Palazzo Zapata, ed è rappresentativo dell’ “Ottocento napoletano”. L’intera collezione è maturata nel corso dei 125 anni di attività sociale dell’Associazione, fondata in casa di Edoardo Dalbono, nel 1888, dai grandi pittori professionisti dell’epoca con il nome di “Società degli artisti”. L’Associazione è stata anche sede della prima Scuola di Arte Drammatica di Napoli e della prestigiosa Accademia Napoletana degli Scacchi. Di notevole pregio è il salone in stile liberty creato dall’architetto G. B. Comencini nel 1912. Nelle sale sono conservate opere d’arte contemporanea che vanno dalla fine dell’800 fino ai gironi nostri. Il Museo è dotato di una Biblioteca con alcune edizioni pregiate e di una Fototeca con foto e dediche autentiche di artisti, letterati e personaggi di fama nazionale ed internazionale aperti al pubblico. _The museum was established in 1988, coinciding with the centenary of the founding of the Association,

as the means of preserving a great heritage asset and restoring it to the city. It is housed on the 2nd floor of historic Palazzo Zapata, and showcases ‘Neapolitan nineteenth century’ painting. The entire collection was amassed over the course of the 125 years of the social activity undertaken by the Association, which was founded under the name of the ‘Artists’ Society’ at the home of Edoardo Dalbono, in 1888, by the most important professional painters of the day. The Association was also home to Naples’s first School of Dramatic Art and to the prestigious Neapolitan Chess Academy. The art nouveau hall created by the architect G. B. Comencini in 1912 is of great merit. Contemporary art works from the late nineteenth century to the present day hang in the various rooms.It is home to a Library, containing a number of valuable editions, and to a Photographic Library, containing original photos and dedications by artists, literati and figures of Italian and international fame, both of which are open to the public.

NapoliPiazza Trieste e Trento, 48

_ aperto dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00 / open from Monday to Friday from 10.00 to 13.00 and from 17.00 to 20.00

_info/prenotazioni / info/bookings +39 081 426543www.associazionecircoloartistico.it

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The museum/workshop is housed in an old eighteenth-century manor farm complex, which is itself a monument to rural civilisation, with its courtyards, chapel, cellar, staircase to the upper storeys, well, wash-house, and garden. The museum is divided into the following sections: popular piety, which gathers together relics of ancient confraternities and associations and sacred objects from the chapel; agriculture (divided into the three categories of ploughing, sowing and harvesting), where old agricultural equipment is exhibited and a rural household reconstructed; a collection of period photographs and documents of old Neapolitan farmhouses.

NapoliS. Pietro a Patierno (NA)Via Luce (Quartiere di S. Pietro a Patierno)

_ aperto dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 al tramonto / open from Tuesday to Saturday from 10.00 to 13.00 and from 17.00 to sunset

_info/prenotazioni / info/bookings +39 081 7389344www.museomasserialuce.com

Biglietti / Tickets_intero / full price: € 3.00 con visita guidata / with guided tour

Sconto con >artecard10% sul bigliettoDiscounted admission >artecard10% discount on admission ticket

NapoliVia dei Mille, 60

_ aperto il lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle 9.30 alle 19.30, ingresso consentito fino ad un’ora prima della chiusura / open Monday, Wednesday, Thuersday, Friday and Saturday 9.30 - 19.30, last admission one hour before closing

_info/prenotazioni / info/bookings +39 081 7958601www.comune.napoli.it

Biglietti / Tickets_ingresso gratuito / free admission

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Masseria Luce

Il museo è collocato in una antica masseria padronale del ‘700, essa stessa un monumento alla civiltà contadina con le sue corti, la cappella, la cantina, lo scalone ai piani superiori, il pozzo, il lavatoio,il giardino. Il museo si articola nelle seguenti sezioni: la religiosità popolare, in cui sono raccolti cimeli di antiche confraternite ed associazioni ed oggetti sacri della cappella; l’agricoltura nella quale, divisi per sezioni (aratura,semina raccolto), sono esposti antichi attrezzi agricoli e ricostruita la casa contadina; infine la raccolta di foto d’epoca e i documenti degli antichi casali agricoli di Napoli._

si diversificano in una pluralità di funzioni, offrendo servizi e strumenti per l’incontro con le arti e il linguaggio contemporaneo, e con una serie di iniziative che si articolano in tre piani di azione e proposta: -l’esplorazione della produzione artistica contemporanea attraverso mostre ed eventi espositivi; -lo sviluppo di progetti di ricerca, raccolta e trattamento di documenti e archivi del contemporaneo; -la programmazione di rassegne laboratori ed eventi d’arte, occasioni di conoscenza e confronto tra esperienze e sperimentazioni artistiche internazionali._Public Exhibition Space and Documentation Centre for the languages of contemporary art.PAN is a multi-functional exhibition space providing access to facilities and tools that allow the public to engage with contemporary arts and language, as well as organising a series of initiatives that fall under the following three headings:-exploration of contemporary artistic production through exhibitions and events;-development of research projects, collection and processing of documents and archives of contemporary art;-programming of shows, workshops and art events, and providing opportunities to introduce and exchange international artistic experiences and experiments.

creatures face in adapting, all the main zoological groups are on view. The Aquarium prides itself on certain ‘delicate’ invertebrates, including squid and many species of fish that are now becoming ever more rare. The water in the tanks comes from the Bay of Naples. A major turtle conservation programme underway has led to the creation of a special Centre for the care and rehabilitation of these creatures.

NapoliVilla Comunale, 1 www.szn.it

_ aperto dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 17.00 / open from Tuesday to Sunday 9.30 - 17-00_chiuso il lunedì / closed Monday

Biglietti / Tickets_intero / full price: € 1.50_ridotto / concession: € 1.00 per studenti, gruppi di almeno 10 persone / for students, groups of at least 10 people_gratuito / free: bambini sotto i 6 anni, disabili / children aged up to 6, disabled visitors

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PAN - Palazzo delle Arti Napoli

Polo espositivo pubblico e Centro di documentazione dei linguaggi del contemporaneo.Il Pan è uno spazio espositivo entro il quale le opportunità di fruizione

animali rari e comuni provenienti dal Golfo di Napoli, considerata, ancora oggi, una delle aree a più alta biodiversità del Mediterraneo. Come decoro sono utilizzati soltanto substrati naturali e rocce ricche di incrostazioni di organismi viventi. Compatibilmente con le esigenze di spazio e le difficoltà di adattamento di alcuni animali, si possono vedere tutti i principali gruppi zoologici. Vanto dell’Acquario sono alcuni invertebrati “delicati”,tra cui i calamari e molte specie di pesci che sono, oggi, in rarefazione. L’acqua delle vasche proviene dal Golfo di Napoli. Notevole è il programma di conservazione delle tartarughe marine, per le quali è stato allestito un Centro dedicato alla loro cura e riabilitazione._The only nineteenth-century aquarium still in operation, the Naples Aquarium was one of the first in Europe and was opened to the public on 12 January 1874, on the initiative of Anton Dohrn. Since then the Aquarium has always embraced the same theme: the Mediterranean. The 23 display tanks, which are mainly lit from above by natural light, are home to both rare and common creatures found in the Bay of Naples, still today considered to be one of the most biodiverse areas in the Mediterranean. The sole form of decoration comes from natural substrates and rocks covered with incrustations of living organisms. After allowing for space constraints, as well as the difficulties some

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Servizi / Services

Teatro di San CarloVia San Carlo, 98 Napoli+39 081 7972331www.teatrosancarlo.it10% di sconto sul biglietto degli spettacoli / 10% discount on performance tickets

Teatro Stabile della città di Napoli Piazza Francese, 46 Napoli +39 081 5513396 www.teatrostabilenapoli.it15% di sconto sul biglietto degli spettacoli / 15% discount on performance tickets

Centro di Musica AnticaPietà de’ Turchini Via Santa Caterina da Siena, 38 Napoli +39 081 402395 www.turchini.it 10% di sconto sul biglietto degli spettacoli / 10% discount on performance tickets

Associazione Alessandro Scarlatti Piazza dei Martiri, 58Napoli +39 081 406011 - 081 405637 www.associazionescarlatti.it 10% di sconto sul biglietto degli spettacoli / 10% discount on performance tickets

Teatro Trianon VivianiPiazza Vincenzo Calenda, 9 Napoli +39 081 225 8285 Per gli spettacoli convenzionati sconto dai € 2 ai € 3 sul costo unitario singolo biglietto / Discount of between € 2 and € 3 on the unit cost of a single ticket to shows participating in the scheme

Teatro Le Nuvole +39 081 2395653 - 081 2395666 www.lenuvole.com 30% di sconto sul biglietto degli spettacoli / 30% discount on performance tickets

City Sightseeing Napoli Infopoint Capolinea di Piazza Municipio - Largo CastelloNapoli+39 081 5517279 www.napoli.city-sightseeing.it 10% di sconto sul biglietto / 10% discount on tickets

Libreria Guida Portalba Librinonsolo Srl Via Port’Alba 20-23 Napoli +39 081 446377 www.guida.it 10% di sconto sui testi di varia, saggistica, narrativa / 10% discount on various texts, fiction and non-fiction

Teatro Comunale Carlo GesualdoPiazza XXIII Novembre Avellino +39 0825 771611 - 0825771620 www.teatrogesualdo.it 10% di sconto su abbonamenti, biglietto spettacoli in cartellone, salvo diverse indicazioni singole compagnie. Esclusi concerti / 10% discount on season tickets, tickets for billed shows, unless otherwise indicated by individual companies. Exclusive of concerts

Tappeto Volante spettacoli ed eventi culturali +39 081 8631581 www.tappetovolante.org 10% di sconto sul biglietto / 10% discount on tickets

City Sightseeing Sorrento Via degli Aranci, 172Sorrento (Na) +39 081 8774707 www.sorrento.city-sightseeing.it 10% di sconto sul biglietto / 10% discount on tickets

McArthurGlen Designer Outlets - La Reggia Designer OutletS.P. 336 Sannitica Marcianise (CE) sconto dal 10% al 15% sui prezzi Outlet nei negozi aderenti all’iniziativa / Discount between 10% and 15% on Outlet prices in stores participating in the scheme

Grimaldi Lines +39 081 496444 www.grimaldi-lines.com 8% di sconto sul passaggio nave / 8% discount on ferry fares

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Campania

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Il Museo Archeologico dei Campi Flegrei nell’antico baluardo della costa flegrea.The Museo Archeologico dei Campi Flegrei housed in the old coastal bastion.

Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia Bacoli

Il Museo Archeologico dei Campi Flegrei, inaugurato nel 1993, è ospitato all’interno di una fortezza di età aragonese, opportunamente restaurata ed adeguata alla nuova destinazione espositiva, collocata sulla sommità dell’alto promontorio che chiude a Sud il golfo di Baia, e dal quale si domina l’intero golfo di Pozzuoli e le isole di Capri, Ischia e Procida.Nel museo sono esposti reperti archeologici unici e di straordinario valore provenienti dai Campi Flegrei, un territorio la cui fama, legata all’amenità dei luoghi e alla salubrità delle sue sorgenti termali e del clima, è celebrata e tramandata anche nelle fonti antiche.Nella splendida cornice paesaggistica che si ammira dalla fortezza aragonese, l’allestimento museale ricostituisce contesti smembrati di provenienza flegrea, riunendo reperti di vecchio ritrovamento, finora custoditi prevalentemente nei depositi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, a quelli provenienti dai recenti scavi, secondo una esposizione ragionata per contesti topografici e tematici.

Nelle ex camerate dei soldati della fortezza, la visita comincia con la Sezione di Cuma al secondo livello: ventiquattro sale con l’illustrazione della storia del sito dall’abitato opico di IX sec. a.C., alla città greca dall’VIII al V sec. a.C. (con la sua topografia: mura, strade, santuari, necropoli), alla città sannitica di IV sec. a.C. (con l’esposizione nella sala n. 12 di un rarissimo fregio di metope dipinte e triglifi di un edificio templare), alla città romana (con l’esposizione di reperti scultorei e architettonici dagli edifici pubblici del foro), fino all’ultima fase di occupazione nel periodo bizantino.

La Sezione di Pozzuoli, costituita da venti sale nel primo livello, illustra la storia del sito: la prima espansione urbana della colonia augustea (edifici per spettacoli, acquedotto, la città cosmopolita con la ricostruzione della Grotta del Wady Minahy nel deserto egiziano), la colonia neroniana e il nuovo assetto urbano voluto dagli imperatori, la ripresa tardo-antica, le ville suburbane e le necropoli.

INGRESSO CONADMISSION WITH ARTECARD

INFO

Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di BaiaBacoli, località Baia (NA)Via Castello, 39

_aperto dalle 9.00 alle 14.30l’ingresso è consentito fino adun’ora prima della chiusura_chiuso il lunedì

_info/prenotazioni 848800288 +39 06 39967050 dai cellulari e dall’estero

Bigliettibiglietto combinato Complesso Monumentale Archeologico Flegreo (Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Parco Archeologico di Baia, Anfiteatro Flavio e Serapeo a Pozzuoli, Parco Archeologico di Cuma), valido 2 giorni

Nei giorni di sabato, domenica e festivi_intero: € 4.00_ridotto: € 2.00 per i cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: € 2.00_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Da martedì a venerdì_ingresso libero

Le visite ai quattro siti del Circuito Campi Flegrei (Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Parco Archeologico di Baia, Anfiteatro Flavio, Parco Archeologico di Cuma) valgono come un solo accesso con >artecard

Visite guidate_su prenotazione

DA NON PERDERE

La sezione dei calchi in gesso è composta da un centinaio di frammenti di età romana che testimoniano l’attività di botteghe di scultori nell’area flegrea in età romana. Sono calchi ricavati direttamente dagli originali delle più importanti sculture greche in bronzo dell’età classica ed adoperati come modelli per realizzare copie in marmo, che l’aristocrazia romana acquistava per decorare le proprie ville e gli edifici pubblici. Il Museo ospita anche la ricostruzione del Sacello degli Augustali, il monumento per il culto imperiale che sorgeva nel Foro di Miseno: in bella vista il frontone del santuario con le statue in marmo di Vespasiano e Tito e la statua equestre in bronzo di Domiziano/Nerva. Altra eccellenza del Museo è il celebre complesso del Ninfeo di Punta Epitaffio: le statue di Ulisse (che offre il vino a Polifemo), Baio, Dioniso e di personaggi della famiglia imperiale decoravano il triclinio acquatico -che si è ricostruito- di una villa, oggi sommersa a causa del bradisismo.

Servizi_informazioni, libreria

Come arrivare_Cumana, fermata Lucrino + Bus EAV_Cumana, fermata Fusaro + Bus EAV

per le linee Bus EAV www.eavbus.it

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Sulla piazza d’Arme è visitabile la Sezione del Rione Terra, con l’esposizione dei reperti provenienti dai recenti scavi e pertinenti alla decorazione architettonica del Capitolium e a quella scultorea di altri edifici pubblici del foro augusteo: da statue ideali, tra cui la testa di Athena Lemnia, a una serie di ritratti di età giulio-claudia e frammenti di statue di cariatidi e clipei, che ricordano l’attico del foro di Augusto a Roma, di cui si propone all’esterno un’ipotesi di ricostruzione.

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Page 64: Campania Artecard Guida Campania

The Museo Archeologico dei Campi Flegrei, which opened in 1993, is housed inside a fortress dating back to the Aragonese period, which has been specially restored and adapted to fulfil its new role as an exhibition venue. It stands on the top of the high promontory that to the south closes off the gulf of Baia, and from which the entire bay of Pozzuoli and the islands of Capri, Ischia and Procida are visible.The museum displays unique archaeological finds of extraordinary value from the Campi Flegrei, an area whose fame, associated with the pleasantness of its places and the health-giving properties of its thermal springs and climate, has been celebrated and handed down since the ancient sources.In its splendid landscape setting, which can be admired from the Aragonese fortress, the museum reconstitutes dispersed contexts of Flegrean origin, thus reuniting objects found long ago that up until now have been kept in storage at the Museo Archeologico Nazionale di Napoli, with objects discovered in recent excavations, following a logical exhibition layout organised by

topography and by theme.The tour begins with the Cuma Section on the second floor, housed in the former barrack-rooms used by the fortress soldiers: twenty-four rooms illustrate the history of the site from the 9th-century B.C. Opican settlement to the 8th-5th century B.C. Greek city (with its topography: walls, streets, sanctuaries, necropolises), to the 4th-century B.C. Samnite city (with the exhibition in room no. 12 of a very rare frieze of painted metopes and triglyphs from a temple building), to the Roman city (with the exhibition of sculptural and architectural finds from public buildings in the forum), to the final phase of occupation in the Byzantine period.The Pozzuoli Section, which consists of twenty rooms on the first floor, illustrates the history of the site: the first urban expansion of the Augustan colony (buildings for theatrical spectacles, aqueduct, the cosmopolitan city with the reconstruction of the Grotta del Wady Minahy in the Egyptian desert), the Neronian colony and the new urban conformation imposed by the emperors, the late-ancient revival, the suburban

INFO

Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di BaiaBacoli, località Baia (NA)Via Castello, 39

_open from 9.00 to 14.30Last admission one hour before closing_closed Monday

_info/bookings 848800288 +39 06 39967050 from cell phones or from abroad

Ticketscombined ticket to the Complesso Monumentale Archeologico Flegreo (Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Parco Archeologico di Baia, Anfiteatro Flavio e Serapeo a Pozzuoli, Parco Archeologico di Cuma), valid 2 days

Saturday, Sunday and holidays_full price: €4.00_concession: €2.00 EU citizens aged 18 - under 25_concession with >artecard: € 2.00_free: EU citizens aged under 18 and over 65

Tuesday to Friday_free admission

Entry to 4 sites on the Campi Flegrei Circuit (Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Parco Archeologico di Baia, Anfiteatro Flavio, Parco Archeologico di Cuma) counts as a single admission with >artecard

Guided tours_subject to booking

Services_information, bookshop

Directions_Cumana, Lucrino Stop + Bus EAV_Cumana, Fusaro Stop + Bus EAV

for the Bus lines EAV www.eavbus.it

DON’T MISS

The plaster casts section comprises around a hundred Roman-age fragments, which are proof of the activity of workshops of sculptors in the Campo Flegrei in Roman times. These casts are obtained directly from the originals of the most important Greek bronze sculptures of the classical age and used as models to make marble copies, which Roman aristocrats bought to decorate their villas and public buildings.The Museum also has a reconstruction of the Sacellum of the Augustales, the monument for the imperial cult that stood in the Forum of Miseno: the pediment of the sanctuary clearly stands out with the marble statues of Vespasian and Titus and the bronze equestrian statue of Domitian/Nerva. Another highlight of the Museum is the famous Nymphaeum of Punta Epitaffio: the statues of Ulysses (giving wine to Polyphemus), Baios, Dionysus and personages of the Imperial family decorated the aquatic triclinium (banqueting area) – which has been reconstructed – of a villa, now submerged as a result of bradyseism.

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villas and the necropolises. The Rione Terra Section on the Piazza d’Arme exhibits finds made in recent excavations relating to the architectural decoration of the Capitolium and the sculpted decoration of other public buildings in the Augustan forum: ideal statues, including the head of Athena Lemnia, a series of portraits of Julio-Claudian age and fragments of statues of caryatids and clipei, reminiscent of the attic in the forum of Augustus in Rome, which has been reconstructed as it might have looked.

Page 65: Campania Artecard Guida Campania

Un patrimonio archeologico ineguagliabile: il sito di villeggiatura per antonomasia dei Romani.An archaeological legacy without equal: the Romans’ quintessential holiday resort.

Parco Archeologico di BaiaBacoli

L’area del Parco archeologico di Baia comprende resti imponenti di impianti termali e idraulici, le Cento Camerelle, la Piscina Mirabile, la tomba di Agrippina, il porto militare di Miseno, il teatro, le tombe monumentali: un patrimonio archeologico ineguagliabile.Baiae fu il centro flegreo residenziale per antonomasia, ambìto dalle più eminenti personalità romane e prescelto dalla famiglia imperiale stessa per la salubrità del clima e le proprietà terapeutiche delle sue acque. La più cospicua testimonianza di tale sfruttamento è il vasto ed articolato complesso architettonico delle cosiddette Terme, nel quale è da riconoscere verosimilmente ciò che resta del Palatium imperiale. Il complesso - nel quale è possibile distinguere vari nuclei edilizi e diverse fasi costruttive - si dispiega scenograficamente lungo il pendio della collina con una serie di terrazze, scalinate, portici, ninfei, e con ardite soluzioni architettoniche, come nelle Terme di Sosandra e nelle tre sale denominate dalla letteratura antiquaria napoletana “Tempio di Diana”, “Tempio di Mercurio” e “Tempio di Venere”.

Oltre al complesso, che occupava - come recenti indagini subacquee hanno dimostrato - anche la zona attualmente sommersa per gli effetti del bradisismo, è possibile visitare l’adiacente parco monumentale che, inaugurato nel 1980 come area attrezzata a verde, racchiude al suo interno numerose strutture non ancora sistematicamente esplorate, ma senz’altro pertinenti al complesso suddetto, il cui nucleo originario, identificato con la villa di C. Giulio Cesare, è stata recentemente riportato alla luce. La maggior parte dei favolosi edifici di Baia è sommersa dal mare. Queste rovine costituiscono il Parco Archeologico Sommerso di Baia. Grazie ad escursioni con apposite barche e alle riprese subacquee, sono visibili pavimenti in mosaico, mura, colonne, e altri resti. Riferibili ad una dimora imperiale sono i ruderi sommersi del Ninfeo di Punta Epitaffio, il cui complesso statuario di epoca giulio-claudia è stato riproposto con un nuovo allestimento ricostruttivo nel Museo Archeologico dei Campi Flegrei, istituito nel 1994 all’interno del restaurato Castello Aragonese.

INFO

Parco Archeologico di BaiaBacoli località Baia (NA)Via Fusaro, 37

_aperto dalle 9.00 alle 14.30l’ingresso è consentito fino adun’ora prima della chiusura_chiuso il lunedì

_info/prenotazioni 848800288 +39 06 39967050 dai cellulari e dall’estero

Bigliettibiglietto combinato Complesso Monumentale Archeologico Flegreo (Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Parco Archeologico di Baia, Anfiteatro Flavio e Serapeo a Pozzuoli, Parco Archeologico di Cuma), valido 2 giorni

Sabato, domenica e festivi_intero: € 4.00_ridotto: € 2.00 per i cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: €2.00_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Da martedì a venerdì_ingresso gratuito

Le visite ai quattro siti del Circuito Campi Flegrei (Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Parco Archeologico di Baia, Anfiteatro Flavio, Parco Archeologico di Cuma) valgono come un solo accesso con >artecard

Visite guidate_su prenotazione

DA NON PERDERE

Le terme di Venere sono centrate su una grande sala termale con copertura a semicupola. Di questo complesso faceva parte anche la grande aula circolare fuori del parco archeologico, quasi sulla banchina del porto, nota come Tempio di Venere. Le terme di Sosandra si sviluppano su terrazze scenografiche con un portico inferiore, un teatro-ninfeo, ambienti residenziali, con passeggiate e giardini porticati, da immaginare adorni di mosaici, statue, pitture. Il complesso termale di Mercurio prende il nome dalla grande sala con volta a cupola, dove riecheggia l’eco. Poco a nord del parco, visibile dalla strada, il Tempio di Diana (III sec. d.C.), così chiamato per una serie di rilievi marmorei con figure di animali, è una grande sala termale ottagonale.

Servizi_informazioni

Come arrivare_Cumana, fermata Lucrino + Bus EAV_Cumana, fermata Fusaro + Bus EAV

per le linee Bus EAV www.eavbus.it

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Nella vicina Bacoli, denominata in antico Bauli, sono ancora visibili una grandiosa cisterna sotterranea del I sec. a.C. denominata “Cento Camerelle” ed i suggestivi ruderi denominati “Sepolcro di Agrippina”, in realtà un teatro-ninfeo pertinente ad un’altra residenza imperiale.

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INGRESSO CONADMISSION WITH ARTECARD

Page 66: Campania Artecard Guida Campania

The archaeological park area contains impressive ruins of thermal and hydraulic structures, the ‘Cento Camerelle’, the ‘Piscina Mirabilis’, the Tomb of Agrippina, the military port of Miseno, the theatre, and various monumental tombs: it is an archaeological legacy without equal. Baiae was the quintessential Phlegraean residential resort, patronised by the most eminent Roman figures and the chosen destination of the imperial family itself on account of its salubrious climate and the therapeutic properties of its waters. The most prominent proof of this use of the town is the vast and complex architectural structure of the so-called ‘Thermae’, in which it is possible to recognise what are probably the remains of the imperial Palatium. This complex – in which various groups of buildings and diverse phases of construction can be distinguished – unfolds in a spectacular manner along the slope of the hill in a

series of terraces, flights of steps, colonnades, and nymphaea, adopting bold architectural solutions, as in the Thermae of Sosandra and in the three rooms referred to by Neapolitan antiquarian literature as the ‘Temple of Diana’, the ‘Temple of Mercury’ and the ‘Temple of Venus’. In addition to the complex, which – as recent underwater surveys have demonstrated – once also occupied the area that is now submerged as the result of the phenomenon of bradyseism, visitors can also access the adjacent monumental park, which, established in 1980 as an equipped green space, encloses numerous structures that have not yet been systematically explored, but pertain without doubt to the above-mentioned complex, whose original nucleus, identified as the villa of Julius Caesar, has recently been brought to light.The majority of Baia’s fabulous buildings are submerged by the sea; these ruins form the

INFO

Parco Archeologico di BaiaBacoli località Baia (NA)Via Fusaro, 37

_open from 9.00 to 14.30last admission one hour before closing_closed Monday

_info/bookings 848800288 +39 06 39967050 from cell phones and from abroad

Ticketscombined ticket to the Complesso Monumentale Archeologico Flegreo (Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Parco Archeologico di Baia, Anfiteatro Flavio e Serapeo a Pozzuoli, Parco Archeologico di Cuma), valid 2 days

Saturday, Sunday and holidays_full price: € 4.00_concession: € 2.00 EU citizens aged 18 - under 25_concession with >artecard: € 2.00_free: EU citizens aged under 18 and over 65

Tuesday to Friday_free dmission

Entry to 4 sites on the Campi Flegrei Circuit (Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Parco Archeologico di Baia, Anfiteatro Flavio, Parco Archeologico di Cuma) counts as a single admission with >artecard

Guided tours_subject to booking

DON’T MISS

The central part of the Thermae of Venus consists of a large thermal room with a semi-domed roof. The large circular room known as the Temple of Venus, which stands outside the archaeological park, almost on the quay at the port, was also part of this thermal bath complex. The Thermae of Sosandra are laid out on spectacular terraces with a lower colonnade, a theatre-nymphaeum, and residential areas with colonnaded walks and gardens, which visitors should imagine adorned with mosaics, statues, and paintings. The thermal bath complex of Mercury contains a large room with a domed ceiling around which sounds can be heard to echo. Just north of the park, visible from the road, stands the Temple of Diana (3rd century A.D.), a large octagonal thermal room, so called after its series of marble reliefs depicting figures of animals.

Services_information

Directions_Cumana, Lucrino Stop + Bus EAV_Cumana, Fusaro Stop + Bus EAV

for the Bus lines EAV www.eavbus.it

Parco Archeologico Sommerso di Baia. Thanks to excursions on specially adapted boats and to underwater film footage, mosaic floors, walls, columns, and other remains can be seen. The submerged ruins of the Nymphaeum of Punta Epitaffio are also part of an imperial residence. The statuary from this grotto, dating to the Julio-Claudian Age, has recently been reconstructed and exhibited at the Museo Archeologico dei Campi Flegrei, which was set up in 1994 inside the restored Castello Aragonese. In nearby Bacoli, known in antiquity as Bauli, it is still possible to see a mighty underground cistern dating back to the 1st century B.C. known as the ‘Cento Camerelle’, and the atmospheric ruin dubbed the ‘Tomb of Agrippina’, which in actual fact is a theatre-nymphaeum belonging to another imperial residence.

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Il terzo anfiteatro per dimensioni del mondo romano.The third largest amphitheatre in the Roman world.

Anfiteatro FlavioPozzuoli

Dell’antico centro della colonia romana di Puteoli sopravvivono cospicue testimonianze monumentali quali l’Anfiteatro Flavio. L’Anfiteatro, esplorato tra il 1839 ed il 1845, poi tra il 1880 ed il 1882, ed infine nel secondo dopoguerra, è la terza arena per dimensioni del mondo romano, dopo quelle di Roma (Colosseo) e Capua. Venne costruito verso la metà del I sec. d.C. in sostituzione di uno più antico (in parte conservato), divenuto insufficiente. In età imperiale lo spettacolo gladiatorio si era infatti diffuso notevolmente, sostituendosi a quello teatrale come momento di aggregazione ludica della comunità urbana. Costruito nello stesso periodo del Colosseo, come quest’ultimo anche l’Anfiteatro Flavio è una gigantesca costruzione che testimonia la tecnica straordinaria raggiunta dall’ingegneria romana alle prese con gli enormi problemi di calcolo, struttura, trasporti, idraulica ed organizzazione dei cantieri. L’edificio venne inaugurato in età flavia, come mostra l’orgogliosa iscrizione Colonia Flavia Augusta Puteolana pecunia sua.

L’enorme edificio (m. 149 x 116) era strutturato all’esterno in tre ordini sovrapposti, coronati in alto da un attico. Il veloce afflusso e deflusso degli spettatori ai settori dei gradini più bassi venivano consentiti mediante quattro ingressi principali e dodici secondari, mentre venti rampe di scale conducevano ai settori più alti e all’attico. La cavea conteneva trentanove file di gradini, su cui trovavano posto circa 40.000 spettatori. Come il Colosseo, anche qui l’arena conserva memoria di martiri cristiani: si ricorda il supplizio apprestato nel 305 d.C. per Gennaro, il celebre vescovo di Benevento.

INFO

Anfiteatro FlavioPozzuoli (NA)Corso Nicola Terracciano, 75

_aperto dalle 9.00 alle 14.30 l’ingresso è consentito fino ad un’ora prima della chiusura _chiuso il martedì

_info/prenotazioni 848800288 +39 06 39967050 dai cellulari e dall’estero

Bigliettibiglietto combinato Complesso Monumentale Archeologico Flegreo (Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Parco Archeologico di Baia, Anfiteatro Flavio e Serapeo a Pozzuoli, Parco Archeologico di Cuma), valido 2 giorni_intero: € 4.00; _ridotto: € 2.00 cittadini dell’UE di età compresa tra i 18 ed i 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: €2.00_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Le visite ai quattro siti del Circuito Campi Flegrei (Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Parco Archeologico di Baia, Anfiteatro Flavio, Parco Archeologico di Cuma) valgono come un solo accesso con >artecard Visite guidate_su prenotazione

Servizi_informazioni

DA NON PERDERE

Di particolare suggestione è la visita dei sotterranei dell’anfiteatro; ben conservati: vi si legge chiaramente la complessa organizzazione dei servizi logistici che consentivano il funzionamento degli spettacoli. Nelle stanze intorno ai corridoi erano conservate le attrezzature, le macchine, le scenografie, le gabbie degli animali che venivano poi sollevate, mediante le botole, sul piano dell’arena. Né meno interessanti sono gli impianti idraulici, soprattutto con la presenza di un canale che doveva raccogliere la gran quantità di acque piovane intercettate dalla cavea e convogliarle verso il mare.

Come arrivare_Metro linea 2, fermata Pozzuoli-Solfatara52

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INGRESSO CONADMISSION WITH ARTECARD

Page 68: Campania Artecard Guida Campania

Extensive monumental evidence of the ancient centre of the Roman colony of Puteoli has survived, with the Flavian Amphitheatre being an important example. The Amphitheatre, which was explored between 1839 and 1845, then between 1880 and 1882, and finally in the post Second World War period, is the third largest arena in the Roman world, after the ones in Rome (Colosseum) and Capua. It was built towards the middle of the 1st century A.D. to replace an older arena (partly preserved), which was no longer big enough. In the Imperial Age gladiatorial combat had indeed become much more common, replacing theatrical performance as an opportunity for the urban community to come together for the purposes of entertainment.Built around the same time as the Colosseum, like the Roman arena, the Flavian Amphitheatre is a massive construction that bears witness to the extraordinary technical feats achieved by Roman engineering in the face of complex issues related to calculation, structure, transport, hydraulics and the organisation of building sites. The amphitheatre was inaugurated in the Flavian Age,

as demonstrated by the proud inscription Colonia Flavia Augusta Puteolana pecunia sua.The enormous edifice (149 x 116 m) was externally constructed in three superimposed orders, completed by an attic on top. The rapid inflow and outflow of spectators to and from the lower steps was enabled thanks to four main and twelve secondary entrances, while twenty flights of stairs led to the upper tiers and to the attic. The cavea contained thirty-nine rows of steps, which could seat 40,000 spectators. Like the Colosseum, this amphitheatre also preserves the memory of Christian martyrs: Gennaro, the celebrated Bishop of Benevento, faced torture here in 305 A.D.

INFO

Anfiteatro FlavioPozzuoli (NA)Corso Nicola Terracciano, 75

_open from 9.00 to 14.30 last admission one hour before closing_closed Tuesday

_info/bookings 848800288 +39 06 39967050 from cell phones and from abroad

Ticketscombined ticket to the Complesso Monumentale Archeologico Flegreo (Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Parco Archeologico di Baia, Anfiteatro Flavio e Serapeo a Pozzuoli, Parco Archeologico di Cuma), valid 2 days_full price: € 4.00 _concession: € 2.00 EU citizens aged 18 - under 25 _concession with >artecard: € 2.00 _free: EU citizens aged under 18 and over 65

Entry to 4 sites on the Campi Flegrei Circuit (Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Parco Archeologico di Baia, Anfiteatro Flavio, Parco Archeologico di Cuma) counts as a single admission with >artecard Guided tours_subject to booking

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Directions_Metro line 2, Pozzuoli-Solfatara stop

DON’T MISS

Visiting the amphitheatre’s underground areas is particularly fascinating; they are well preserved and it is easy to see how logistical issues were tackled to enable spectacles to run smoothly. The rooms surrounding the corridors were used to store equipment, machines, sets, and animal cages, which were then hoisted up through trapdoors onto the floor of the arena. No less interesting are the water systems, especially the channel that was used to collect the great quantity of rainwater tapped from the cavea and transport it to the sea.

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Page 69: Campania Artecard Guida Campania

“Vidi la patria e la casa della Sibilla, e quello speco tremendo onde gli stolti non tornano indietro, e dove i saggi non si attentano di penetrare”. Francesco Petrarca, 1343.‘I saw the land and the home of the Sibyl, and that ghastly cave whence the foolish do not return, and where the wise do not dare enter.’ Francesco Petrarch, 1343.

Parco Archeologico di CumaPozzuoli

Dell’antica Cuma, la prima colonia greca di Occidente fondata nella seconda metà dell’VIII secolo a.C., si conosce ancora piuttosto poco, se si escludono i numerosi bei vasi greci che nell’Ottocento furono estratti dalle sue necropoli e poi dispersi in tutti i musei d’Europa.Nel Novecento gli scavi si sono concentrati soprattutto sull’acropoli, dove sono visitabili i due grandi templi testimoni della fase greca, trasformati in chiese nel Medioevo: sulla terrazza più bassa il tempio di Apollo, sottoposto ad un rifacimento romano in età augustea, di cui restano un monumento a sedile e una cisterna forse pertinente ad una fontana monumentale di età ellenistica; e, sulla cima più alta dell’acropoli, il secondo tempio, detto (senza certezza) di Giove. Sull’acropoli è il cosiddetto “Antro della Sibilla”, il monumento più celebre di Cuma, città che era considerata in età romana un luogo sacro: Virgilio aveva descritto come avvenuta qui la profezia della Sibilla ad Enea. Da Cuma si facevano derivare i Libri Sibillini, contenenti le profezie che i più alti magistrati dello stato romano consultavano nei giorni più difficili della repubblica; e ancora da qui

si facevano venire, obbedendo ad antichi rituali, le sacerdotesse del culto di Demetra-Cerere.Visibili dall’acropoli sono anche i resti della “città bassa”, con i Templi italici del Foro ed i grandiosi ruderi di un edificio termale detto “Masseria del Gigante”; inoltre, l’anfiteatro di recente riportato alla luce, nonché l’”Arco Felice”, impiantato sul valico che fu aperto nel monte Grillo, confine orientale della città antica, per il passaggio della antica via Domitiana.

INFO

Parco Archeologico di CumaPozzuoli (NA)Via Monte di Cuma, 3

_aperto dalle 9.00 alle 14.30l’ingresso è consentito fino adun’ora prima della chiusura_chiuso il martedì

_info/prenotazioni 848800288 +39 06 39967050 dai cellulari e dall’estero

Bigliettibiglietto combinato Complesso Monumentale Archeologico Flegreo (Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Parco Archeologico di Baia, Anfiteatro Flavio e Serapeo a Pozzuoli, Parco Archeologico di Cuma), valido 2 giorni_intero: € 4.00_ridotto: € 2.00 per i cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: €2.00_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Le visite ai quattro siti del Circuito Campi Flegrei (Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Parco Archeologico di Baia, Anfiteatro Flavio, Parco Archeologico di Cuma) valgono come un solo accesso con >artecard

Visite guidate_su prenotazione

Come arrivare_Cumana, fermata Fusaro + Bus EAV

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DA NON PERDERE

Il cosiddetto Antro della Sibilla è un lungo tunnel scavato nella roccia, che corre con un percorso rettilineo terminante in una stanza che fa da vestibolo ad un locale a tre nicchie. La penombra del tunnel, tagliata a tratti dalla luce penetrante dalle aperture laterali, è di suggestione tale da comprendere come mai nella tarda antichità si localizzarono qui l’oracolo e la sacerdotessa di Apollo con i suoi vaticini. In realtà si tratta quasi certamente di un corridoio di origini militari, sorto per scopi difensivi. L’altra galleria, nota come Crypta Romana o “grotta di Cocceio”, con la quale si collegò in età tardo-repubblicana il porto di Cuma con il porto di Puteoli sui laghi d’Averno e di Lucrino, al fine di potenziare militarmente la zona, è accessibile dal piazzale situato di fronte all’Antro della Sibilla e dal quale si imbocca la via Sacra, che conduce all’acropoli.

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Relatively little is known about ancient Cuma, the first Greek western colony founded in the second half of the 8th century B.C., apart from what can be learned from the many beautiful Greek vases that were removed from its necropolises in the nineteenth century and then dispersed among all the museums of Europe.In the twentieth century excavations centred mainly on the Acropolis, where it is possible to visit two large temples testifying to the Greek phase, which were converted into churches in the Middle Ages: on the lower terrace stands the temple of Apollo, which was modified by the Romans in the Augustan Age, and of which a seat monument

and a cistern survive, the latter perhaps linked to a monumental fountain of the Hellenistic period; and, right at the top of the Acropolis stands the second temple, known (without any certainty) as the Temple of Jupiter. The Acropolis is also home to the so-called ‘Cave of the Sibyl’, the most famous monument in Cuma, a city that in the Roman Age was deemed to be a sacred place: Virgil described how it was here that the Sibyl had given the prophecy to Aeneas. The Sibylline Books, containing the prophecies that the highest magistrates of the Roman state would consult in the most difficult days of the Republic, are said to have come from Cuma; moreover, the priestesses

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Parco Archeologico di CumaPozzuoli (NA)Via Monte di Cuma, 3

_open from 9.00 to 14.30last admission one hour before closing_closed Tuesday

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Ticketscombined ticket to the Complesso Monumentale Archeologico Flegreo (Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Parco Archeologico di Baia, Anfiteatro Flavio e Serapeo a Pozzuoli, Parco Archeologico di Cuma), valid 2 days_full price: € 4.00_concession: € 2.00 EU citizens aged 18 - under 25_concession with >artecard: € 2.00_free: EU citizens aged under 18 and over 65

Entry to 4 sites on the Campi Flegrei Circuit (Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Parco Archeologico di Baia, Anfiteatro Flavio, Parco Archeologico di Cuma) counts as a single admission with >artecard

Guided tours_subject to booking

Directions_Cumana, Fusaro Stop + Bus EAV

for the Bus lines EAV www.eavbus.it

DON’T MISS

The so-called ‘Cave of the Sibyl’ is a long tunnel dug into the rock, which runs straight until it reaches a space that acts as a vestibule to a room with three niches. The half-shadow of the tunnel, which is cut through at intervals by light penetrating from the side apertures, is so evocative that it is easy to understand why in late antiquity the oracle and the priestess of Apollo with her prophecies were located here. In actual fact, this structure was almost certainly a corridor of military origins, built for defensive purposes. The other tunnel, known as the Crypta Romana or ‘Cave of Cocceius’, which in the late-Republican Age linked the port of Cuma to the port of Puteoli on the lakes of Averno and Lucrino, as a means of militarily strengthening the area, can be accessed from the square in front of the ‘Cave of the Sibyl’, from where you can also take Via Sacra to get to the Acropolis.

of the cult of Demeter/Ceres, who followed ancient rituals, were also said to have come from here.The ruins of the ‘lower city’ can also be seen from the Acropolis, and include the Italic Temples in the Forum and the mighty ruins of a thermal baths building known as the ‘Masseria del Gigante’ (‘Giant’s Homestead’), the amphitheatre recently brought back to light, as well as the ‘Arco Felice’, the archway built over the pass dug into Monte Grillo, the eastern border of the ancient city, to allow for the passage of the old Via Domitiana.

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Il sito archeologico più suggestivo e famoso del mondo.The most evocative and famous archaeological site in the world.

Scavi di PompeiPompei

Le testimonianze più antiche datano le origini della città tra la fine del VII e la prima metà del VI sec. a.C., quando si realizza la prima cinta muraria in tufo. Divenne colonia romana nell’80 a.C. e fu arricchita di edifici privati e pubblici soprattutto nell’età degli imperatori Augusto (27 a.C.-14 d.C.) e Tiberio (14-37 d.C.). Nel 62 d.C. un violento terremoto colpì l’intera area vesuviana. A Pompei la ricostruzione ebbe subito inizio, ma, per l’entità dei danni, prese molto tempo: 17 anni dopo, quando il 24 agosto del 79 d.C. l’improvvisa eruzione del Vesuvio la seppellì di ceneri e lapilli, si presentava come un cantiere aperto. La sua riscoperta si verificò nel XVI secolo, ma solo nel 1748 cominciò l’esplorazione, con il re di Napoli Carlo III di Borbone, e continuò sistematicamente nell’Ottocento, fino agli interventi più recenti di scavo, restauro e valorizzazione della città antica e del suo eccezionale patrimonio di architetture, sculture, pitture, mosaici. L’area archeologica di Pompei si estende per circa sessantasei ettari, dei quali circa quarantacinque sono stati scavati. Passeggiare per gli scavi pompeiani è un’esperienza unica. È come compiere un

viaggio nel tempo: si respira l’atmosfera della vita nell’antichità, quella pubblica, e soprattutto quella privata. Il Foro era il centro vivo della città: una grande piazza rettangolare, pavimentata in travertino e cinta su tre lati da un porticato. Sulla piazza si affacciano il Capitolium, il Tempio di Apollo e la Basilica, il più importante edificio pubblico, sede del tribunale e centro della vita economica. Sul Foro si affacciano anche il Tempio di Vespasiano, i Granai dove si raccoglievano i cereali per la vendita, e il Macellum, il mercato coperto dei generi alimentari freschi, come carne e pesce. Sulla più importante arteria cittadina, via dell’Abbondanza, si affacciavano botteghe artigiane, osterie, locande, tintorie, abitazioni e le Terme Stabiane, il più antico impianto pompeiano.

INFO

Scavi di PompeiPompei (NA)Via Villa dei Misteri, 2

_apertoda novembre a marzo dalle 8.30 alle 17.00 da aprile a ottobredalle 8.30 alle 19.30l’ingresso è consentito fino adun’ora e mezzo prima della chiusura_chiuso: 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre

_info/prenotazioni081 8575347www.pompeiisites.org

Bigliettisingolo sito (valido 1 giorno)_intero: € 11.00_ridotto: € 5.50 per i cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti _ridotto con >artecard: € 5.50_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

biglietto con accesso a cinque siti: Pompei, Ercolano, Oplonti, Stabia,Boscoreale (valido 3 giorni)_intero: € 20.00_ridotto: € 10.00 per i cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Audioguide_ € 6.50; € 4.00 ragazzi_lingua: italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco

DA NON PERDERE

Tra le abitazioni, la casa del Fauno è la più bella per l’eleganza delle sue architetture e per i famosi mosaici che la impreziosivano, come quello raffigurante La battaglia di Alessandro e Dario, un capolavoro oggi al Museo Archeologico di Napoli. Celebri per gli affreschi la casa dei Vetti e soprattutto la megalografia della Villa dei Misteri, forse una scena d’iniziazioneal culto dionisiaco o ai misteri orfici. Nel quartiere dei teatri, sono ubicati il Teatro Grande e il piccolo Odeion, e nei pressi il Tempio di Iside. Notissimo è il lupanare, un edificio a due piani la cui destinazione è rivelata da esplicite pitture erotiche e dai graffiti. Particolarmente emozionante al tramonto la visita alla via dei Sepolcri, la strada fiancheggiata di monumenti funebri che conduceva verso Ercolano.

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Servizi_informazioni, guardaroba, libreria, caffetteria, ristorante

Come arrivare_Circumvesuviana linea Napoli-Sorrento, fermata Pompei Villa dei Misteri (ingresso Porta Marina o Piazza Esedra)_ Circumvesuviana linea Napoli-Poggiomarino, fermata Pompei Santuario (ingresso Piazza Anfiteatro)www.vesuviana.it_Trenitalia linea Napoli-Salerno, fermata Pompei (ingresso Piazza Anfiteatro)

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Pompeii The earliest evidence dates the city’s origins to between the end of the 7th and the first half of the 6th century B.C. when the first tuff boundary wall was built. It became a Roman colony in 80 B.C. and was enlarged with private and public buildings particularly in the age of the Emperors Augustus (27 B.C. - 14 A.D.) and Tiberius (14-37 A.D.). In 62 A.D. a violent earthquake struck the entire area around Vesuvius. Reconstruction work began at once in Pompeii, but, due to the extent of the damage, it took a very long time: 17 years later, when the sudden eruption of Vesuvius on 24 August 79 A.D. buried it in ashes and lapilli, it looked much like an open-air building site. It was rediscovered in the sixteenth century, but its excavation only began in 1748, under the King of Naples Charles III of Bourbon, continuing systematically in the nineteenth century, up until

the most recent interventions to excavate, restore and enhance the ancient city and its outstanding heritage of architecture, sculptures, paintings and mosaics. Pompeii’s archaeological area extends over some sixty-six hectares, of which about forty-five have been excavated. Walking through Pompeii’s excavations is a unique experience. It is like taking a journey back in time, a journey on which you can drink in the atmosphere of public life, and more especially private life, as they were lived in antiquity. The Forum was the vibrant centre of the city: a large rectangular square, paved in travertine and enclosed on three sides by a colonnade. Standing on the square are the Capitolium, the Temple of Apollo and the Basilica, the most important public building, the seat of the court and the centre of economic life. Also looking out onto the Forum are the Temple of Vespasian, the Granaries where cereals for sale

INFO

Scavi di PompeiPompei (NA) - Via villa dei Misteri, 2

_openNovember to March from 8.30 to 17.00from April to Octoberfrom 8.30 to 19.30last admission one hour and a half before closing_closed: 1 January, 1 May, 25 December

_info/bookings+39 081 8575347www.pompeiisites.org

Ticketssingle site (valid 1 day)_full price: € 11.00_concession: € 5.50 EU citizens aged 18 - under 25_concession with >artecard: € 5.50_free: EU citizens aged under 18 and over 65

ticket for admission to five sites: Pompeii, Herculaneum, Oplonti, Stabia, Boscoreale (valid 3 days)_full price: € 20.00_concession: € 10.00 EU citizens aged 18 - under 25_free: EU citizens aged under 18 and over 65

Audio guides_€ 6.50; € 4.00 young people_in Italian, English, French, Spanish and German

Services_information, cloakroom, bookshop, café, restaurant

DON’T MISS

Of the residential buildings, the House of the Faun is the most splendid in terms of its architecture and the famous mosaics that embellished it, such as the one depicting ‘The Battle of Alexander and Darius’, a masterpiece now kept at the Museo Archeologico di Napoli. The House of the Vettii is well-known for its frescoes, and the Villa of the Mysteries particularly celebrated for its megalography (large-scale painting), perhaps illustrating a scene of initiation into the cult of Dionysus or the Orphic mysteries. The theatre district is home to the Great Theatre and the small Odeion, with the Temple of Isis nearby. The infamous Lupanar (brothel) is a two-storey building, whose function is revealed by its explicit erotic paintings and graffiti. At sunset, it is a particularly thrilling experience to visit the Via dei Sepolcri, the street lined with funeral monuments that led to Herculaneum.

Directions_Circumvesuviana Napoli-Sorrento line, Pompei Villa dei Misteri stop(Porta Marina entrance or Piazza Esedra)_ Circumvesuviana Napoli-Poggiomarino line, Pompei Santuario stop (Piazza Anfiteatro entrance)www.vesuviana.it_Trenitalia Napoli-Salerno line, Pompei stop (Piazza Anfiteatro entrance)

were assembled, and the Macellum, the covered market for fresh foodstuffs, such as meat and fish. The most important thoroughfare in the city, Via dell’Abbondanza, was lined with artisan workshops, taverns, inns, dye-shops, houses and the Stabian Thermal Baths, the oldest bathhouse in Pompeii.

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“Vengo dall’aver parlato… del Vesuvio e della recentissima scoperta dell’antica città di Ercolano. Niente al mondo è più singolare che aver ritrovato un’intera città nel seno della terra”. Charles de Brosses, 1739.“I have just been speaking… about Vesuvius and the very recent finding of the ancient city of Herculaneum. Nothing in the world is more singular than having rediscovered an entire city in the bowels of the earth.” Charles de Brosses, 1739.

Scavi di ErcolanoErcolano

Dionigi di Alicarnasso attribuisce la fondazione di Ercolano ad Eracle di ritorno dall’Iberia, mentre Strabone riferisce che la città fu dapprima in mano agli Opici-Osci, poi agli Etruschi e ai Pelasgi e infine ai Sanniti. Al pari di Pompei e di Stabiae, anche Ercolano dovette rientrare nell’orbita della confederazione nucerina. Ribellatasi a Roma durante la Guerra Sociale, venne assalita e conquistata nell’89 a.C. dal legato di L. Cornelius Sulla, Titus Didius.Ercolano, provvista di mura modeste, fu costruita su un pianoro vulcanico a strapiombo sul mare e ai piedi del Vesuvio. Un profondo rinnovamento edilizio interessò la città nell’età dell’imperatore Augusto (27 a.C.-14 d.C.), quando furono costruiti o profondamente restaurati molti edifici pubblici, fra i quali si ricordano il Teatro, la Basilica di M. Nonio Balbo, l’acquedotto, la rete delle fontane pubbliche e dei castella aquarum, i templi dell’Area sacra, le Terme Suburbane, le Terme Centrali, la Palestra.Il rovinoso terremoto del 62 d.C. rese pericolanti molti edifici. Vespasiano finanziò il restauro della cosiddetta Basilica (costruita in età claudia: 41-52 d.C.) e del tempio, non ancora scavato,

posto presso la palestra e dedicato alla Magna Mater, ma molti altri restauri sono documentati archeologicamente.Le dimensioni della città erano piuttosto modeste. È stato ipotizzato che la superficie complessiva racchiusa dalle mura fosse di circa 20 ettari, per una popolazione di circa 4000 abitanti; visibili a cielo aperto sono solo 4,5 ettari, mentre alcuni importanti edifici pubblici, scavati per cunicoli nel Settecento, sono oggi inaccessibili (la Basilica di Nonio Balbo, la cosiddetta Basilica) o si trovano all’esterno del parco archeologico (il Teatro e la Villa dei Papiri).A Herculaneum i ricchi Romani passavano le vacanze, come testimoniano le ville rivolte scenograficamente verso il mareLa particolare dinamica del seppellimento di Ercolano, sommersa da flussi di materiale vulcanico solidificatisi per un’altezza media di 16 m, per via dell’elevata temperatura ha consentito la carbonizzazione e dunque la conservazione assolutamente originale e priva di confronti a Pompei, di tutti i materiali organici (vegetali, alimenti, stoffe, arredi e parti in legno di edifici,

INFO

Scavi di ErcolanoErcolano (NA)Corso Resina 1 (pedonale)Via Alveo

_apertoda novembre a marzo dalle 8.30 alle 17.00da aprile a ottobredalle 8.30 alle 19.30l’ingresso è consentito fino adun’ora e mezzo prima della chiusura_chiuso: 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre

_info/prenotazioni081 8575347www.pompeiisites.org

Bigliettisingolo sito (valido 1 giorno)_intero: € 11.00_ridotto: € 5.50 per i cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: € 5.50_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

biglietto con accesso a cinque siti: Pompei, Ercolano, Oplonti, Stabia,Boscoreale (valido 3 giorni)_intero: € 20.00_ridotto: € 10.00 per i cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Audioguide_ € 6.50; € 4.00 ragazzi_lingua: italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco

Servizi_informazioni, guardaroba, libreria

Come arrivare_Circumvesuviana linea Napoli-Sorrento, fermata Ercolano _Circumvesuviana linea Napoli-Poggiomarino, fermata Ercolano _Circumvesuviana linea Napoli-Torre Annunziata, fermata Ercolanowww.vesuviana.it

DA NON PERDERE

Dalla Villa dei Papiri -parzialmente scavata, ma visitabile- è stato estratto un patrimonio di sculture in bronzo e in marmo (oggi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli) e la biblioteca di papiri (più di 1800 testi di argomento filosofico, ora alla Biblioteca Nazionale di Napoli).Tra le più belle dimore della città si segnala la casa dell’Atrio a mosaico, che deve il suo nome al bel pavimento bianco e nero. Nel giardino della lussuosa casa dei Cervi sono state ritrovate statue di cervi assaliti da cani, del Satiro con otre e di Ercole ubriaco. Nella casa del mobilio carbonizzato si conserva ancora al suo posto il mobilio in legno, composto da un letto triclinare e una piccola mensa. La casa del mosaico di Nettuno e Anfitrite, con annessa bottega (la meglio conservata), ha un atrio grandioso e la più bella decorazione a mosaico della città. La casa di Argo, a due piani, ha un giardino circondato da un portico a colonne.

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oltre ad una barca recuperata nel 1982 sull’antica marina), ma anche e soprattutto dei piani superiori degli edifici.

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Herculaneum Dionysius of Halicarnassus attributes the founding of Herculaneum to Hercules, on his way back from Iberia, while according to Strabo the city was first held by the Opicans-Oscans, then by the Etruscans and the Pelasgians, and finally by the Samnites. Like Pompeii and Stabiae, Herculaneum must also have been included in the sphere of the Nucerine confederation. Having turned against Rome during the Social War, it was attacked and conquered in 89 B.C. by Titus Didius, legate of L. Cornelius Sulla.Encircled by modest walls, Herculaneum was built on a volcanic plateau overhanging the sea and at the foot of Vesuvius. A major reconstruction campaign was carried out in the city during the Age of Emperor Augustus (27 B.C.-14 A.D.), when many public buildings were erected or substantially restored, including the Theatre, the Basilica of M. Nonius Balbus, the aqueduct, the network of public fountains and castella aquarum, the temples in the Sacred Area, the Suburban Thermal Baths, the Central Thermal Baths, and the Palaestra.

The disastrous earthquake of 62 A.D. made the walls of many buildings unsafe. Vespasian financed the restoration of the so-called Basilica (built in the Claudian Age: 41-52 A.D.) and the temple, as yet unexcavated, located near the palaestra and dedicated to the Magna Mater, but many other restorations are archaeologically documented.The city was of fairly modest size. It has been conjectured that the overall area enclosed by the walls was around 20 hectares, and that the population numbered about 4000 inhabitants; only 4.5 hectares are exposed, while several important public buildings, excavated by means of tunnels in the eighteenth century, are now inaccessible (the Basilica of Nonius Balbus, the so-called Basilica) or are situated outside the archaeological park (the Theatre and the Villa of the Papyruses).That wealthy Romans used to spend their holidays in Herculaneum is demonstrated by the villas spectacularly looking out over the sea.At the time Herculaneum was buried, when it was engulfed beneath layers of solidified volcanic material 16 m high on average, the very high

INFO

Scavi di ErcolanoErcolano (NA)Corso Resina 1, (pedestrian)via Alveo

_openfrom November to March from 8.30 to 17.00from April to Octoberfrom 8.30 to 19.30last admission an hour and a half before closing_closed: 1 January, 1 May, 25 December _info/bookings+39 081 8575347www.pompeiisites.org

Ticketssingle site (valid 1 day)_full price: € 11.00_concession: € 5.50 EU citizens aged 18 - under 25 _concession with >artecard: € 5.50_free: EU citizens aged under 18 and over 65

ticket for admission to five sites: Pompeii, Herculaneum, Oplonti, Stabia, Boscoreale (valid 3 days)_full price: € 20.00_concession: € 10.00 EU citizens aged 18 - under 25_free: EU citizens aged under 18 and over 65

Audio guides_€ 6.50; € 4.00 young people_in Italian, English, French, Spanish and German

DON’T MISS

A wealth of bronze and marble sculptures (now in the Museo Archeologico Nazionale di Napoli) was extracted from the Villa of the Papyruses, which is only partially excavated but accessible, as well as its library of papyruses (more than 1800 texts on philosophical subjects, now in the Biblioteca Nazionale di Napoli). One of the finest dwellings in the city is the House of the Mosaic Atrium, whose name derives from its beautiful black and white floor. Statues of stags being attacked by hounds, a Satyr with a wineskin, and a Drunken Hercules were found in the garden of the sumptuous House of the Stags. The House of the Carbonised Furniture still retains its wooden furniture in situ, consisting of a banqueting couch and a small table. The House of the Mosaic of Neptune and Amphitrite, with the adjacent workshop (the best preserved), has a grand atrium and the finest mosaic decoration in the city. The two-storey House of Argus has a garden enclosed by a colonnade.

Services_information, cloakroom, bookshop

Directions_Circumvesuviana Napoli-Sorrento line, Ercolano stop _Circumvesuviana Napoli-Poggiomarino line, Ercolano stop _Circumvesuviana Napoli-Torre Annunziata line, Ercolano stopwww.vesuviana.it

temperature caused carbonisation to occur, resulting, in an unprecedented manner that has no equivalent in Pompeii, in the preservation of all its organic materials (vegetable matter, food, fabrics, furnishings, and the wooden parts of buildings, as well as a boat salvaged in 1982 from the ancient marina), but also, and most importantly, the upper storeys of the buildings were saved, due to the depth of the city’s burial.

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Nella lussuosa villa di Poppea.The luxurious villa of Poppaea.

Scavi di OplontisTorre Annunziata

A Oplontis, nell’antichità quartiere suburbano di Pompei distrutto dall’eruzione del 79 d.C., è stata ritrovata una villa forse appartenuta a Poppea Sabina, seconda moglie dell’imperatore Nerone. Si tratta di una grandiosa costruzione residenziale della metà del I secolo a. C., uno dei migliori esempi conservati di villa d’otium. La villa (per la decorazione e la bellezza del panorama) non aveva nulla da invidiare alle residenze imperiali. L’apparato decorativo di sculture e splendidi affreschi è strabiliante.Gli scavi si trovano al centro della moderna città di Torre Annunziata. Il nome Oplontis è attestato unicamente nella Tabula Peutingeriana, copia medioevale di un’antica mappa relativa alle strade esistenti in Italia all’epoca dell’Impero Romano. Pertanto è stata attribuita ad Oplontis una serie di rinvenimenti archeologici, che in realtà sono relativi ad una zona suburbana di Pompei: a parte la villa attribuita a Poppea Sabina, una villa rustica attribuita a L. Crassius Tertius, nella quale, accanto a numerosi corpi di vittime dell’eruzione, è stata rinvenuta una notevole quantità di monete in oro e argento, assieme a numerosi pezzi di finissima

oreficeria; una struttura termale, attribuita al console M. Crassus Frugi.Il monumento principale, unico visitabile negli scavi di Oplontis, è la villa di Poppea inserita tra i beni che l’UNESCO ha definito “Patrimonio dell’Umanità”: La villa di Poppea, grandiosa per dimensioni, qualità degli affreschi e adorna di numerose sculture in marmo, venne ampliata in età claudia. L’attribuzione a Poppea Sabina si deve al rinvenimento di un’iscrizione dipinta su di un’anfora, indirizzata a Secundus, liberto di Poppea: in ogni caso essa doveva appartenere al ricchissimo patrimonio della famiglia imperiale che, come molti altri esponenti del patriziato romano, prediligeva la costa campana, famosa già nell’antichità per la salubrità del clima e lungo la quale amava edificare sontuose ville residenziali.La villa era disabitata al momento dell’eruzione: non c’erano infatti suppellettili nelle stanze, né vasellame nella cucina. Molti oggetti rinvenuti, come colonne e lucerne, erano accantonati in poche stanze. Materiali edili e lavori in corso dimostrano che nella villa si stavano riparando i

INFO

Scavi di OplontisTorre Annunziata (NA)Via Sepolcri, 12

_aperto da novembre a marzo dalle 8.30 alle 17.00da aprile a ottobredalle 8.30 alle 19.30l’ingresso è consentito fino adun’ora e mezzo prima della _chiuso: 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre

_info/prenotazioni081 8575347www.pompeiisites.org

Bigliettibiglietto con accesso a tre siti: Oplonti, Boscoreale, Stabia (valido 1 giorno)_intero: € 5.50_ridotto: € 2.75 per i cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: € 2.75_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

biglietto con accesso a cinque siti: Pompei, Ercolano, Oplonti, Stabia,Boscoreale (valido 3 giorni)_intero: € 20.00_ridotto: € 10.00 per i cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Servizi_informazioni

Come arrivare_Circumvesuviana linea Napoli-Poggiomarino, fermata Torre Annunziata-Oplontis _Circumvesuviana linea Napoli-Sorrento, fermata Torre Annunziata-Oplontiswww.vesuviana.it

DA NON PERDERE

La decorazione pittorica, con finte porte e colonne, è correlata all’architettura reale, creando così giochi prospettici, corrispondenze fra reale ed immaginario. Numerosi e di grande qualità i particolari delle decorazioni pittoriche, costituiti da maschere, cesti di frutta, fiaccole, uccelli. La villa era originariamente adorna di numerose sculture, in prevalenza copie romane di originali di ambito ellenistico del III-II secolo a.C.

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danni di uno dei numerosi terremoti che colpivano con frequenza l’area vesuviana. Essa si sviluppa, lungo un asse est - ovest, in modo simmetrico al corpo centrale, il vecchio nucleo della villa, che, sopraelevato, sporge nel giardino ed è affiancato da portici. L’ingresso originario e il prospetto anteriore, non scavato, si trovano oltre il cinquecentesco canale artificiale Conte di Sarno, sotto l’abitato moderno. La zona orientale è quasi interamente scavata, mentre quella occidentale non è stata del tutto posta in luce per la presenza della strada moderna e di un edificio militare, l’ antica Real Fabbrica d’Armi.

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In Oplontis, which in antiquity was a suburban district of Pompeii destroyed by the eruption of 79 A.D., a villa has been found that may have belonged to Poppaea Sabina, the second wife of the Emperor Nero. It is a magnificent residential building from the mid 1st century B.C., and one of the best preserved examples of an otium villa. Its decoration and the beauty of its views meant this villa had no reason to envy other imperial residences. The decorative scheme of sculptures and splendid frescoes is breathtaking.The excavations lie at the centre of the modern city of Torre Annunziata. The name Oplontis is only attested to in the Tabula Peutingeriana, a medieval copy of an ancient map of the road network existing in Italy at the time of the Roman Empire. As a result, a series of archaeological finds has been attributed to Oplontis, which relate in reality to a suburban area of Pompeii: besides the villa attributed to Poppaea Sabina, these include a rustic villa attributed to L. Crassius Tertius, in which, alongside numerous bodies of victims of the eruption, a remarkable quantity of gold and silver coins has been found, as well as numerous

pieces of very fine goldwork; and a thermal bath structure, attributed to the consul M. Crassus Frugi.The main monument, and the only one currently accessible at the Oplontis excavations, is the villa of Poppaea, which has been listed as a ‘World Heritage Site’ by UNESCO: the villa of Poppaea, which is built on a grand scale and adorned with splendid frescoes and numerous marble sculptures, was extended in the Claudian Age. The attribution to Poppaea Sabina stems from the discovery of an inscription painted on an amphora, addressed to Secundus, Poppaea’s freedman: it must in any case have been part of the vast property of the imperial family, who, like many other members of the Roman aristocracy, favoured the Campanian coast, already famed in antiquity for the salubriousness of its climate, and delighted in building sumptuous residential villas there. At the time of the eruption the villa was uninhabited: there were neither ornaments in the rooms, nor earthenware in the kitchen. Many of the objects found, such as columns and oil-lamps, were restricted to just a few rooms. Building

INFO

Scavi di OplontisTorre Annunziata (NA)Via Sepolcri, 12

_ open November to March from 8.30 to 17.00April to Octoberfrom 8.30 to 19.30last admission one hour and a half before closing_closed: 1 January, 1 May, 25 December

_info/bookings+39 081 8575347www.pompeiisites.org

Ticketsticket for admission to three sites: Oplonti, Boscoreale, Stabia (valid 1 day)_full price: € 5.50_concession: € 2.75 EU citizens aged 18 - under 25_concession with >artecard: € 2.75_free: EU citizens aged under 18 and over 65

ticket for admission to five sites: Pompeii, Herculaneum, Oplonti, Stabia, Boscoreale (valid 3 days)_full price: € 20.00_concession: € 10.00 EU citizens aged 18 - under 25_free: EU citizens aged under 18 and over 65

Services_information

DON’T MISS

The pictorial decoration, with faux doors and columns, is correlated to actual architectural features, thereby creating tricks of perspective and correspondences between the real and the imaginary. The numerous details of the painted decorations, consisting of masks, baskets of fruit, torches, and birds, are of very high quality. The villa was originally adorned with numerous sculptures, most of which were Roman copies of originals of the Hellenistic sphere of the 3rd-2nd century B.C.

Directions_Circumvesuviana line Napoli-Poggiomarino, Torre Annunziata-Oplontis stop _Circumvesuviana line Napoli-Sorrento, Torre Annunziata-Oplontis stopwww.vesuviana.it

materials and works in progress show that the villa was undergoing repairs in the wake of one of the numerous earthquakes, possibly the one of 62 A.D., that frequently struck the Vesuvian area. The villa develops along an east-west axis, symmetrically to the central main body that constitutes the original nucleus, which is raised, projects into the garden and is lined with colonnades. The original entrance and the front façade, which has not been excavated, lie beyond the sixteenth-century Conte di Sarno artificial canal, below the modern built-up area. The eastern part is almost entirely excavated, while the western part has not been fully brought to light due to the presence of the modern street and a military building, the old Real Fabbrica d’Armi.

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Le ville dell’otium.The otium villas.

Scavi di StabiaCastellammare di Stabia

Stabiae è l’antico nome latino della città di Castellammare di Stabia, cittadina collocata tra Pompei e Sorrento. Grazie alla sua splendida posizione geografica e al suo clima particolarmente mite, il suo territorio è stato frequentato sin dal VII secolo a.C. come documenta il materiale rinvenuto nella vasta necropoli, ricca di oltre trecento sepolture, scoperta in via Madonna delle Grazie. L’importanza dei reperti rinvenuti rivela immediatamente l’importante ruolo commerciale svolto da questa città. L’abitato doveva trovarsi sull’estremità settentrionale della collina di Varano, da dove era possibile esercitare un controllo sia sullo scalo marittimo che sul nodo viario. Doveva trattarsi di un oppidum, cioè di una città fortificata di una certa importanza come si deduce dal fatto che Silla, comandante supremo dell’esercito romano nel corso della guerra sociale (91-88 a.C.), non si limitò ad occuparla (come fece per Pompei ed Ercolano), ma la distrusse militarmente e politicamente il 30 aprile dell’89 a.C. Sulla collina di Varano, in posizione panoramica,

sorsero poi numerose ville d’otium, concepite prevalentemente a fini residenziali, con vasti quartieri abitativi, strutture termali, portici e ninfei splendidamente decorati. La Villa San Marco, risalente alla prima età augustea (fine I sec. a.C.), subì successive trasformazioni in età claudia. L’ingresso principale dalla strada, oggi interrato, dava su un cortile porticato da cui si accedeva al tablino e quindi all’atrio tetrastilo, su cui si aprono quattro cubicoli. Si accede quindi al quartiere termale, tramite un piccolo atrio la cui decorazione con scene di amorini lottatori e pugili fu rinnovata anch’essa in età claudia. Sontuoso doveva essere anche l’ambiente di rappresentanza della villa, con pareti rivestite di marmo nella parte inferiore e affrescate nella parte superiore. Sempre sulla collina di Varano è visitabile la vicina Villa Arianna, così denominata per la grande pittura a soggetto mitologico rinvenuta nel triclinio. Lo scavo nel Settecento è stato condotto attraverso esplorazioni sotterranee, che prevedevano solo il recupero degli oggetti: le suppellettili e gli affreschi meglio conservati

INFO

Scavi di StabiaCastellammare di StabiaVia Passeggiata Archeologica

_apertoda novembre a marzo dalle 8.30 alle 17.00da aprile a ottobredalle 8.30 alle 19.30l’ingresso è consentito fino adun’ora e mezzo prima della chiusura_chiuso: 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre

_info/prenotazioni081 8575347www.pompeiisites.org

Bigliettibiglietto con accesso a tre siti: Oplonti, Boscoreale, Stabia (valido 1 giorno) _intero: € 5.50_ridotto: € 2.75 per i cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: € 2.75_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

biglietto con accesso a cinque siti: Pompei, Ercolano, Oplonti, Stabia,Boscoreale (valido 3 giorni)_intero: € 20.00_ridotto: € 10.00 per i cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Come arrivare_Circumvesuviana linea Napoli-Sorrento, fermata via Nocera + BUS 1 Rosso EAV

per le linee Bus EAV www.eavbus.it

DA NON PERDERE

Per Villa San Marco, si segnalano il quartiere termale e il giardino porticato con piscina, sulla cui parete di fondo ad emiciclo vi era un ninfeo decorato da stucchi. In fondo ai portici laterali vi erano le sale destinate al riposo splendidamente decorate. Nella decorazione dei piccoli ambienti di soggiorno di Villa Arianna prevale il gusto per una decorazione miniaturistica, che predilige piccole figure volanti, amorini, personaggi mitologici, quadretti di paesaggi, maschere, busti di personaggi entro medaglioni. Negli ambienti più grandi e nei saloni, invece, sono rappresentati prevalentemente temi mitologici con figure quasi a grandezza naturale ispirati a Dioniso, come il quadro raffigurante ‘Arianna abbandonata da Teseo’ nella parete di fondo del triclinio.

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venivano prelevati e inviati al Museo Borbonico presso il Palazzo Reale di Portici (oggi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli). La villa, la cui area scavata si estende per circa 2500 mq, ha una pianta complessa, sia perché frutto di successivi ampliamenti, sia perché si adatta alla conformazione della collina di cui segue l’andamento. È articolata in quattro nuclei essenziali: atrio e ambienti circostanti risalenti ad età tardo-repubblicana; ambienti di servizio e termali; ambienti ai lati del triclinio estivo, risalenti ad età neroniana; la grande palestra annessa alla villa in età flavia. Una lunga galleria, inoltre, partendo dalle rampe sottopassava gli ambienti residenziali per giungere nella parte rustica, dove vi era l’accesso alla villa dal pianoro di Varano. Gli apparati decorativi testimoniano non solo l’alto tenore di vita che qui doveva svolgersi, ma anche il gusto estremamente raffinato di una committenza altolocata ed esigente.

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Stabiae is the ancient Latin name for the city of Castellammare di Stabia, which lies between Pompeii and Sorrento. Thanks to its magnificent geographical position and its particularly mild climate, it was inhabited since the 7th century B.C., as testified to by material found in the vast necropolis, containing more than three hundred graves, which was discovered in Via Madonna delle Grazie. The importance of the finds made here immediately reveals the major commercial role played by this city. The built-up area must have occupied the northern tip of the Varano hill, from where it was possible to keep control both of the maritime port and the road junction. Stabiae would have been an oppidum, in other words a fortified city of a certain importance, as can be deduced from the fact that Sulla, the supreme commander of the Roman army during the Social War (91-88 B.C.), did not stop at occupying it (as he did with Pompeii and Herculaneum), but destroyed it both militarily and politically on 30 April 89 B.C. Many otium villas were then built in a panoramic position on the Varano hill; intended mainly for

residential purposes, they boasted vast living quarters, thermal bath structures, colonnades and splendidly decorated nymphaea. Villa San Marco, which dates back to the early Augustan Age, underwent successive transformations in the Claudian Age. The main entrance from the street, which is now filled in, gave onto a colonnaded courtyard giving access to the tablinum and then to the tetrastyle atrium, with four cubicula opening off it. The thermal bath quarters are reached by way of a small atrium whose decoration with scenes of wrestling and boxing cupids was also renovated in the Claudian Age. The villa’s entertaining room must also have been sumptuous, with its walls clad with marble at the bottom and frescoed at the top. The Varano hill is also home to nearby Villa Arianna, so called for the large painting of the mythical heroine Ariadne found in the triclinium. The eighteenth-century excavation was carried out by means of underground explorations, which only allowed for the retrieval of objects: the best-preserved ornaments and frescoes were removed and sent to the Museo Borbonico at the Palazzo

INFO

Scavi di StabiaCastellammare di StabiaVia Passeggiata Archeologica

_openNovember to March from 8.30 to 17.00April to Octoberfrom 8.30 to 19.30last admission one hour and a half before closing_closed: 1 January, 1 May, 25 December

_info/bookings+39 081 8575347www.pompeiisites.org

Ticketsticket for admission to three sites: Oplonti, Boscoreale, Stabia (valid for 1 day) _full price: €5.50_concession: €2.75 EU citizen aged 18 - under 25_concession with >artecard: € 2.75_free: for EU citizens under 18 and over 65

ticket for admission to five sites: Pompeii, Herculaneum, Oplonti, Stabia, Boscoreale (valid for 3 days)_full price: € 20.00_concession: € 10.00 EU citizens aged 18 - under 25_free: EU citizens aged under 18 and over 65

Directions_Circumvesuviana line Napoli-Sorrento, Via Nocera stop + BUS 1 Red EAV

for the Bus lines EAV www.eavbus.it

DON’T MISS

The highlights at Villa San Marco include the thermal bath quarters and the colonnaded garden with a pond, against whose semicircular end wall there was once a nymphaeum decorated with stuccoes. At the end of the side colonnades were the splendidly decorated rooms used for rest. The decoration of the small living rooms at Villa Arianna shows an overwhelming taste for miniaturism, which favours tiny flying figures, cupids, mythological figures, small landscape pictures, masks, and busts of figures inside medallions. In the larger rooms and halls, however, mythological subjects prevail with almost life-size figures inspired by Dionysus, such as the picture of ‘Ariadne abandoned by Theseus’ on the back wall of the triclinium.

Reale di Portici (now in the Museo Archeologico Nazionale di Napoli). The villa, whose excavated area extends over an area measuring 2500 m2, has a complex layout, both because it is the result of successive enlargements, and because it follows the curve of the hill, adapting to its conformation. It is divided into four main areas: atrium and surrounding rooms dating back to the late-Republican Age; service and thermal bath areas; rooms at the sides of the summer triclinium, dating back to the Neronian Age; and the large palaestra annexed to the villa in the Flavian Age. Furthermore, a long tunnel, starting at the ramps and passing under the residential quarters, emerged in the rustic area, where there was access to the villa from the Varano plateau. The decorative schemes testify not only to the high standard of living that must have prevailed here, but also to the extremely refined taste of a high-ranking and demanding client.

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La vita quotidiana sotto il Vesuvio prima dell’eruzione del 79 d.C.Daily life at the foot of Vesuvius before the eruption in 79 A.D.

Scavi di Boscoreale ed AntiquariumBoscoreale

Boscoreale è una località a nord di Pompei posta alle pendici del Vesuvio, da taluni identificata con il Pagus Augustus Felix Suburbanus. Per la sua fertilità fu abitata fin dalla protostoria e rioccupata dopo l’eruzione del 79 d.C. In età romana fu ricca di ville e fattorie dedite alla coltura della vite, dell’ulivo e di cereali.L’Antiquarium di Boscoreale, istituito nel 1991, illustra, con reperti provenienti dai siti archeologici di Pompei, Ercolano, Oplontis, Stabiae, Terzigno, Boscoreale e con apparati didascalici di corredo, le caratteristiche principali dell’ambiente vesuviano in epoca romana e l’utilizzo delle risorse naturali da parte dell’uomo. Con il supporto di varie scienze applicate all’archeologia, è possibile, infatti, ricostruire quale fosse lo stato dei luoghi, la tipologia della flora e della fauna, in parte scomparse, del territorio vesuviano, la realtà agricola e pastorale e, più in generale, il modo di vivere delle popolazioni vesuviane di epoca antica ed il loro rapporto con l’ambiente.Il percorso museale si completa con la visita ad una fattoria, ubicata nelle immediate adiacenze: la villa rustica in località Villa Regina, l’unica

interamente scavata visitabile. Anche per questa villa la produzione di vino era l’attività principale, come documentano gli ambienti destinati alla torchiatura dell’uva, con la vasca di pigiatura (calcatorium) e gli apprestamenti fissi per il montaggio del torchio ligneo (torcular), e la grande cella vinaria con gli orci fittili infossati (dolia defossa) per la conservazione del vino. Di questa e di altre ville del territorio vengono esposti nell’Antiquarium numerosi reperti.Villa Regina è composta da vari ambienti disposti sui tre lati di un cortile scoperto che ospita la cella vinaria con diciotto dolia. La villa, che presentava anche un piano superiore, è databile nel suo impianto originario al I sec. a.C. e fu ampliata in almeno due fasi successive in età augustea e giulio-claudia. Nel portico venne ritrovato durante lo scavo un carro da trasporto (plaustrum), di cui restano evidenti, in una stradina adiacente alla villa, i solchi lasciati dalle ruote nel terreno.Il piano di calpestio dell’area circostante la villa è costituito dal terreno agricolo del 79 d.C., che conserva le tracce delle antiche coltivazioni e di cui sono stati eseguiti i calchi delle radici di vite.

INFO

Scavi di Boscoreale ed AntiquariumBoscoreale (NA)Via Settetermini, 15 località Villa Regina

_apertoda novembre a marzo dalle 8.30 alle 17.00da aprile a ottobredalle 8.30 alle 19.30l’ingresso è consentito fino adun’ora e mezzo prima della chiusura_chiuso: 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre

_info/prenotazioni081 8575347www.pompeiisites.org

Bigliettibiglietto con accesso a tre siti: Oplonti, Boscoreale, Stabia (valido 1 giorno) _intero: € 5.50_ridotto: € 2.75 per i cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: € 2.75_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

biglietto con accesso a cinque siti: Pompei, Ercolano, Oplonti, Stabia,Boscoreale (valido 3 giorni)_intero: € 20.00_ridotto: € 10.00 per i cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Come arrivare_Circumvesuviana linea Napoli-Poggiomarino (via Scafati), fermata Boscoreale e poi 15 minuti a piediwww.vesuviana.it

DA NON PERDERE

Tra gli ambienti della villa, in cui si conservano alcuni calchi degli infissi in legno di porte e finestre, si segnalano in particolare: un ampio porticato che delimita il cortile scoperto; un vano utilizzato come deposito e temporanea cucina; il torcularium con i resti del torchio ligneo ed i fori e pozzetti per il suo ancoraggio al suolo, la vasca di premitura ed il contenitore per la raccolta del mosto; il triclinio, dalle pareti decorate da pitture attribuite alla fase di transizione tra il III e il IV stile; la cucina, in disuso al momento dell’eruzione, con forno e focolare.

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Accanto ad esse sono state ripiantate le viti per la ricostruzione dimostrativa dell’impianto del vigneto.Lungo le pareti dello scavo la stratigrafia del terreno mostra chiaramente la successione dei depositi di materiale piroclastico determinati dall’eruzione del 79 d.C. che causò la distruzione della piccola fattoria.

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Boscoreale is a town north of Pompeii, lying on the slopes of Vesuvius, identified by some as the Pagus Augustus Felix Suburbanus. On account of its fertility it was inhabited since protohistorical times and reoccupied after the eruption of 79 A.D. In the Roman age it was full of villas and farms that specialised in cultivating vines, olives and cereals.Established in 1991, the Antiquarium di Boscoreale illustrates, by means of exhibits found at the archaeological sites of Pompeii, Herculaneum, Oplontis, Stabiae, Terzigno, and Boscoreale, and accompanying captions, the main characteristics of the Vesuvian environment in the Roman Age and the human use of its natural resources. With the aid of various sciences applied to archaeology, it is in fact possible to reconstruct what the situation was in various places in the Vesuvian area, the types of flora and fauna there, some of which have disappeared, as well as the agricultural

and pastoral state of affairs and, more generally, the way of life of the local people in antiquity and their relationship with the environment.The museum tour ends with a visit to a farm located in the immediate vicinity: the ‘villa rustica’ at Villa Regina, the only one accessible to visitors that is fully excavated. For this villa too, the production of wine was the main activity, as demonstrated by the rooms used for pressing grapes, with the pressing vat (calcatorium) and the fixed arrangements for assembling the wooden press (torcular), and the great ‘cella vinaria’ with its sunken clay jars (dolia defossa) for conserving wine. Numerous finds from this and from other villas in the district are exhibited in the Antiquarium.Villa Regina has a number of rooms laid out on three sides of an open-air courtyard, which houses the ‘cella vinaria’ with its eighteen dolia. In its original layout, the villa, which once also had an

INFO

Scavi di Boscoreale ed AntiquariumBoscoreale (NA)Via Settetermini, 15 località Villa Regina

_openNovember to March from 8.30 to 17.00from April to Octoberfrom 8.30 to 19.30last admission an hour and a half before closing_closed: 1 January, 1 May, 25 December

_info/bookings+39 081 8575347www.pompeiisites.org

Ticketsticket for admission to three sites: Oplonti, Boscoreale, Stabia (valid 1 day) _full price: € 5.50_concession: € 2.75 EU citizens aged 18 - under 25_concession with >artecard: € 2.75_free: EU citizens aged under 18 and over 65

ticket for admission to five sites: Pompeii, Herculaneum, Oplonti, Stabia, Boscoreale (valid 3 days)_full price: € 20.00_concession: € 10.00 EU citizens aged 18 - under 25_free: EU citizens aged under 18 and over 65

Directions_Circumvesuviana Napoli-Poggiomarino line (via Scafati), Boscoreale stop and 15 min. on foot www.vesuviana.it

DON’T MISS

Of the various areas in the villa, which preserve a number of casts of wooden door and window frames, those most particularly worthy of note are: a spacious colonnade that closes off the open-air courtyard; a room used as a storehouse and temporary kitchen; the torcularium with the remains of the wooden press and the holes and shafts used to anchor it to the soil, the pressing vat and the container for collecting the must; the triclinium, whose walls are decorated with paintings attributed to the transition phase between the 3rd and the 4th style; and the kitchen, which was not in use at the time of the eruption, with an oven and hearth.

upper storey, can be dated back to the 1st century B.C. and was extended in at least two subsequent phases in the Augustan and Julio-Claudian Age. During excavation a wagon (plaustrum) was found in the colonnade, of which evidence remains in the ruts left by its wheels on the surface of a lane adjacent to the villa.The land surrounding the villa was being used for agricultural purposes in 79 A.D. and preserves traces of its ancient crops; casts have been made of the roots of the vines. Alongside these, vines have been replanted to reconstruct for visitors the layout of the vineyard. Along the walls of the excavation the stratigraphy of the terrain clearly shows the succession of deposits of pyroclastic materials as a result of the eruption of 79 A.D., which led to the destruction of this small farm.

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Page 81: Campania Artecard Guida Campania

Un viaggio nella storia attraverso un’esperienza multisensoriale.A multisensory journey back in time.

MAV - Museo Archeologico VirtualeErcolano

Un viaggio nella storia attraverso un’esperienza multisensoriale, per conoscere e scoprire nel dettaglio le realtà storiche di Ercolano e Pompei prima dell’eruzione vesuviana del 79 d.C. Oltre settanta installazioni multimediali restituiscono vita e splendore alle principali aree archeologhe di Pompei, Ercolano, Baia, Stabia e Capri.

INFO

MAV - Museo Archeologico VirtualeErcolano (NA)Via IV Novembre, 44

_aperto dal martedì alla domenicadalle 9.00 alle 17.00 _chiuso il lunedì

_info/prenotazioni 081 19806511www.museomav.it

Biglietti_intero: € 11.50_ridotto: € 10.00 per le persone sotto i 18 anni e sopra i 65 anni insegnanti, studenti_ridotto con >artecard: € 5.00_gratuito: disabili, insegnanti accompagnatori

Audioguide_€ 5.00 _lingua: inglese, francese, tedesco, spagnolo

Visite guidate_su prenotazione

Servizi_informazioni, guardaroba, libreria, audioguide, caffetteria

Come arrivare_Circumvesuviana linea Sorrento e Poggiomarino via Pompei, fermata scavi di Ercolanowww.vesuviana.it

DA NON PERDERE

Il film in i3D/MultiD “Ercolano e Pompei 79 d.C.: l’eruzione del Vesuvio” riproduce l’evento straordinario che ha cambiato la storia e il volto di Ercolano e Pompei. Imperdibile anche la ricostruzione del Teatro Antico e delle Terme dell’antica Herculaneum.

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Page 82: Campania Artecard Guida Campania

Take a multisensory journey back in time to find out more about the history of Herculaneum and Pompeii before the eruption of Vesuvius in 79 A.D. More than seventy multimedia installations bring the main archaeological sites of Pompeii, Herculaneum, Baia, Stabia and Capri magnificently back to life.

INFO

MAV - Museo Archeologico VirtualeErcolano (NA)Via IV Novembre, 44

_open Tuesday to Sunday from 9.00 to 17.00_closed Monday

_info/bookings +39 081 19806511www.museomav.it

Tickets_full price: € 11.50_concession: € 10.00 under 18 over 65, teachers, students_concession with >artecard: € 5.00_free: disabled visitors, teachers carers

Audio guides_€ 5.00 _in English, French, German and Spanish

Guided tours_ subject to booking

Services_information, cloakroom, bookshop, audio guide, café

Directions_Circumvesuviana line to Sorrento and Poggiomarino Via Pompei, Ercolano Scavi stopwww.vesuviana.it

DON’T MISS

The film in i3D/MultiD ‘Herculaneum and Pompeii 79 A.D.: the eruption of Vesuvius’ re-enacts the extraordinary event that changed the story and the face of Herculaneum and Pompeii forever.The reconstruction of the Old Theatre and the Thermae of the ancient city of Herculaneum is very interesting.

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Page 83: Campania Artecard Guida Campania

Il Vulcano Solfatara è senz’altro il più interessante vulcano dei Campi Flegrei, un comprensorio a nord di Napoli costituito da circa 40 antichi vulcani. Con un’estensione di circa 33 ettari, esso è un’oasi naturalistica che offre gli spunti per una interessante passeggiata con la presenza, oltre che dei noti fenomeni vulcanici, quali le fumarole, le mofete ed i vulcanetti di fango, anche di zone boschive e di zone di macchia mediterranea nonché di alcune singolarità naturali, geologiche, botaniche e faunistiche. La Solfatara offre l’occasione per una tranquilla passeggiata in un’area ricca di verde naturale, al riparo dagli abituali rumori della città.

Villa Arbusto è la sede di un importante Complesso Museale, che comprende il Museo Civico Archeologico di Pithecusae. Il Museo consta di sette sale espositive dedicate alle varie epoche storiche dell’isola d’Ischia: dall’età preistorica, al periodo greco di Pithecusae, all’epoca romana di Aenaria. Dalla valle di San Montano provengono i celebri corredi con i preziosi vasi geometrici, tra cui il Cratere detto “del naufragio” e la famosa Coppa di Nestore, con una delle più antiche testimonianze di scrittura in lingua greca finora conosciute (725 a.C.).

Solfatara is undoubtedly the most interesting volcano in the Campi Flegrei, a district north of Naples consisting of some 40 ancient volcanoes. Extending over an area of approximately 33 hectares, this naturalistic oasis offers visitors a number of interesting attractions. In addition to its well-known volcanic phenomena, such as fumaroles, mofettes and mud volcanoes, walkers can enjoy its areas of woodland and Mediterranean scrub, as well as its particular natural and geological features, and distinctive flora and fauna. Solfatara is a perfect place for a peaceful stroll in an area rich in natural vegetation, out of earshot of the customary noise of the city.

Villa Arbusto is home to a major Museum Complex, which includes the Museo Civico Archeologico di Pithecusae. The museum has seven exhibition rooms devoted to the various historical periods of the island of Ischia: from the prehistoric age, to the Greek Pithecusae period, and ending up with the Roman age Aenaria. The haul of grave goods from the valley of San Montano is exhibited here, consisting of geometric vessels of enormous value, including the so-called Bowl ‘of the shipwreck’ and the celebrated Cup of Nestor, which bears one of the oldest examples of Greek writing known to us (725 B.C.).

Vulcano SolfataraPozzuoli

Villa Arbusto IschiaVulcano Solfatara

Pozzuoli - NapoliVia Solfatara, 161

_aperto tutti i giorni dalle 8.30 ad un’ora prima del tramonto / open every day, from 8.30 to one hour before sunset

_info/prenotazioni_info/bookings+39 081 5263241www.solfatara.it

Biglietti / Tickets_intero / full price: € 7.00 _ridotto / concession: € 6.00per gruppi di almeno 15 persone / for groups of at least 15 people_gratuito: bambini fino ai 4 anni / free: children aged up to 4 Visite guidate / Guided tours_su prenotazione / subject to booking

Servizi / Services_informazioni, libreria, caffetteria / information, bookshop, café

Sconto con >artecard20% sul biglietto d’ingresso intero /Discounted admission >artecard 20% discount on the full price ticket

Villa ArbustoIschia (NA)corso Angelo Rizzoli

_aperto da martedì a domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 20.00 / open Tuesday to Sunday from 9.00 to 13.00 and from 15.00 to 20.00_ chiuso il lunedì / closed Monday

_info/prenotazioni_info/bookingswww.pithecusae.it

Biglietti / Tickets_intero / full price: € 5.00 _ridotto / concession: € 3.00 per persone sopra i 65 anni / € 3.00 over 65_gratuito: bambini e disabili / free: children and disabled Visite guidate / Guided tours _su prenotazione / subject to booking

Servizi / Services_informazioni, libreria / information, bookshop

Sconto con >artecard 20% sul biglietto d’ingresso /Discounted admission >artecard 20% discount on admission ticket

INGRESSO SCONTO DISCOUNTED ADMISSIONARTECARD

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La Colombaia è la mitizzata residenza estiva di Luchino Visconti. Oggi è il principale luogo della memoria viscontiana e dal 2004 ospita il primo nucleo del museo permanente dedicato al grande Maestro. La villa ospita oltre 300 immagini, cimeli che compongono un racconto speciale della vita e delle opere del Maestro. La Colombaia è incastonata tra il mare, il cielo e il fitto bosco ed all’esterno ospita un anfiteatro ricavato dall’antico roseto che il Visconti curava personalmente. L’anfiteatro, che può contenere circa 500 persone, nel periodo estivo ospita importanti manifestazioni culturali, nonché concerti e proiezioni.

Il Museo Correale di Terranova nasce a Sorrento, grazie alla donazione dei Conti Correale, raffinati conoscitori d’arte vissuti nell’Ottocento. Al piano terra, i ritratti dei Conti Correale, la cappella gentilizia e la sala che ospita le tarsie storiche sorrentine, con capolavori di ebanisti del XIX secolo. Al primo piano, trovano posto dipinti sei-settecenteschi di scuola napoletana con soggetti di genere sacro e storico. Al secondo piano, dipinti di Nature morte e opere di paesaggisti dell’Ottocento della “Scuola di Posillipo”. Al terzo piano la più affascinante collezione del Museo: maioliche e porcellane che documentano il gusto europeo del Settecento.

La Colombaia (dovecote) is the legendary summer home that belonged to Luchino Visconti. Nowadays it is the most important repository of Visconti’s memory, and since 2004 has housed the first nucleus of the permanent museum dedicated to the great director. The villa contains more than 300 photos, and these souvenirs combine to create a special account of Visconti’s life and works. La Colombaia is set between the sea, the sky and dense woodland, and in its grounds has an amphitheatre where once there was an old rose garden that Visconti himself tended to. The amphitheatre can seat up to 500 people, and in the summer season major cultural events, as well as concerts and film screenings, are held here.

The Museo Correale di Terranova was founded in Sorrento as a result of a donation made by the noble Conti Correale, great connoisseurs of art who lived in the nineteenth century. Attractions on the ground floor include the portraits of the Conti Correale, the aristocratic chapel and the room that houses examples of period intarsia work from Sorrento, with masterpieces by nineteenth-century cabinet-makers. Seventeenth and eighteenth-century paintings of the Neapolitan school depicting sacred and historical subjects hang on the first floor. Nineteenth-century paintings of still lives and works by landscape artists of the ‘School of Posillipo’ can be found on the second floor. The third floor houses the museum’s most fascinating collection: maiolica and porcelain wares documenting European taste in the eighteenth century.

Villa La ColombaiaIschia

Museo Correale di TerranovaSorrentoVilla La Colombaia

Ischia (NA)Via Francesco Calise, 130

_aperto da aprile ad ottobredal martedì alla domenica dalle 15.30 alle 19.30 / open April to October Tuesday to Sunday from 15.30 to 19.30_ chiuso il lunedì / closed Monday

_info/prenotazioni_info/bookings +39 081 1987118www.fondazionecolombaia.it

Biglietti / Tickets_intero / full price: € 5.00 _gratuito: residenti / free: residents Visite guidate / Guided tours _su prenotazione / subject to booking

Audioguide / Audio guides_ gratuito / free_lingua: italiano, inglese e tedesco /in Italian, English and German

Servizi / Services_informazioni, libreria, caffetteria / information, bookshop, café

Sconto con >artecard 20% sul biglietto d’ingresso /Discounted admission >artecard 20% discount on admission ticket

Museo Correale di TerranovaSorrento (NA)Via Correale, 50

_aperto dal martedì alla domenica / open Tuesday to Sunday_chiuso il Lunedì / closed Monday

_info/prenotazioni_info/bookings +39 081 8781846 www.museocorreale.it

Biglietti / Tickets_intero / full price: € 7.00_ridotto / concession: € 5.00 per gruppi superiori a 20 persone_ridotto / concession: € 3.00 per scolaresche / €3.00 schoolchildren

Visite guidate / Guided tours _su prenotazione / subject to booking

Servizi / Services_informazioni, guardaroba, libreria / information, cloakroom, bookshop

Sconto con >artecardbiglietto ridotto € 5.00 / Discounted admission >artecard ticket concession € 5.00

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Page 85: Campania Artecard Guida Campania

Il MUTA è un museo privato aperto al pubblico nel 1999, nel Palazzo Pomarici Santomasi (1700) e segnalato già da alcuni anni tra i TOP TEN Musei della Campania. L’esposizione delle collezioni è stata realizzata in modo da ricostruire il contesto storico nel quale si sviluppò nell’Ottocento a Sorrento l’arte della tarsia. Insieme ai mobili realizzati dai maestri intarsiatori locali sono esposti quadri, stampe e documenti vari che illustrano il paesaggio e l’economia della Sorrento del Gran Tour. Nel Museo esiste anche una collezione di mobili intarsiati moderni, firmati da noti designer, ed un laboratorio per l’insegnamento dell’arte dell’intarsio.

MUTA is a private museum that was opened to the public in 1999, in Palazzo Pomarici Santomasi (1700), and in recent years has already been numbered among the TOP TEN museums in Campania. The collections have been laid out in such a way as to reconstruct the historical context in which the art of intarsia developed in the nineteenth century in Sorrento. As well as inlaid furniture made by local master craftsmen, the museum showcases various pictures, prints and documents illustrating the landscape and the economy of Sorrento as it was at the time of the Grand Tour. MUTA also houses a collection of modern inlaid furniture, created by well-known designers, and a workshop where the art of intarsia is taught.

Museobottega della Tarsialignea - Muta Sorrento

Museobottega della Tarsialignea - MutaSorrento (NA)Via S. Nicola, 28

_apertodal lunedì alla domenicada novembre a marzo dalle 10.00 alle 17.30 da aprile a ottobre dalle 10.00 alle 18.00 / open from Monday to Sundayfrom November to Marchfrom 10.00 to 17.30from April to Octoberfrom 10.00 to 18.00

_info/prenotazioni_info/bookings +39 081 8771942www.alessandrofiorentinocollection.it

Biglietti / Tickets_intero / full price: € 8.00_ridotto / concession: € 5.00 per ragazzi dai 12 ai 18 anni, persone sopra i 65 anni / €5.00 young people aged 12 - 18, over 65_gratuito / free: under 12

Visite guidate / Guided tours_su prenotazione / subject to booking

Servizi / Services_informazioni, guardaroba, libreria, caffetteria, ristorante / information, cloakroom, bookshop, café, restaurant

Sconto con >artecard biglietto ridotto € 6.50 / Discounted admission >artecard ticket concession € 6.50

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Page 86: Campania Artecard Guida Campania

“I giardini del Parco sono stupendi, in armonia perfetta con un lembo di terra che è tutto un giardino”. J.W. Goethe, 1787.‘The gardens of the Park are magnificent, in perfect harmony with a strip of land that is all one garden.’ J.W. Goethe, 1787.

Reggia di Caserta Caserta

Nel 1750 Carlo di Borbone decise di erigere la reggia quale centro ideale del nuovo regno di Napoli. Il progetto dell’imponente costruzione fu affidato all’architetto Luigi Vanvitelli: la costruzione ebbe inizio nel 1752, ma nel 1773, alla morte del progettista, i lavori non erano ancora completati. Altri architetti nel secolo successivo portarono a compimento questa grandiosa residenza reale.L’edificio presenta una pianta rettangolare con quattro grandi cortili interni e si estende su una superficie di circa 47.000 mq per un’altezza di 5 piani. Il maestoso palazzo presenta tre navate -una per le carrozze e le altre due per i pedoni- e si sviluppa in 1200 stanze, 34 scale, 1742 finestre.Si accede all’interno attraverso lo scalone d’onore, invenzione dell’arte scenografica settecentesca, e, attraversando il vestibolo, si giunge agli appartamenti reali. Le sale destinate alla famiglia reale vennero realizzate in più di un secolo, tra Settecento e Ottocento. Tra gli ambienti più rappresentativi si segnalano la Sala degli Alabardieri, con affreschi di Domenico Mondo e stucchi preziosi; la Sala delle Guardie del Corpo; la Sala di Alessandro, detta “Sala di marmi”, nelle

cui vicinanze è visitabile la mostra permanente d’arte contemporanea Terrae Motus. Si passa poi all’Appartamento nuovo o dell’Ottocento, con la Sala di Marte, la Sala del Trono (la più ampia), l’appartamento del Re con la Sala del Consiglio, il salotto di Francesco II con una consolle con un piano di pietre dure realizzato da artigiani napoletani, la camera da letto e quella da bagno. L’appartamento murattiano conserva gli arredi in stile impero provenienti dal palazzo Reale di Portici, dimora prediletta da Gioacchino Murat e Carolina Bonaparte. Infine si apre l’appartamento vecchio o del Settecento con i due ambienti destinati a Ferdinando IV di Borbone -dominato dai colori bianco e oro di mobili e decori, e con tessuti delle seterie di San Leucio- e l’appartamento di Maria Carolina. Segue la Biblioteca Palatina, da cui si passa nella sala ellittica, dove è custodito il presepe reale con i pastori del Settecento e Ottocento. Sul vestibolo superiore, di fronte allo scalone d’onore, si apre la Cappella Palatina, l’ambiente che più di tutti mostra una chiara analogia con il modello di Versailles.

INFO

Reggia di CasertaCaserta - Via Douhet, 22

AppartamentiAperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30l’ingresso è consentito fino a 30 minuti prima della chiusura_chiuso il martedì

Parcoaperto dalle 8.30 ad un’ora prima dell’ultimo ingresso parco:_gennaio / febbraio / novembre /dicembre: chiusura parco ore 14.30_marzo: chiusura parco ore 16.00_aprile: chiusura parco ore 17.00_giugno / luglio / agosto:chiusura parco ore 18.00_ottobre: chiusura parco ore 16.30

Il giardino inglese chiude un’ora prima della chiusura del parco

_info/prenotazioni+39 0823 448084www.reggiadicaserta.beniculturali.it

Biglietti

Appartamento(acquistabili solo negli orari di chiusura del Parco)_ intero: € 9.00 _ridotto: € 4.50 cittadini UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: € 4.50_gratuito: cittadini UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Appartamento e Parco_ intero: € 12.00 _ridotto: € 6.00 cittadini UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: € 6.00_gratuito: cittadini UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Parco_intero € 3.00_ridotto: € 1.50 cittadini UE

DA NON PERDERE

Imperdibile l’imponente portico (“canocchiale ottico”) che costituisce l’ideale collegamento con il parco e la cascata, posta scenograficamente in fondo al percorso. La visita al Palazzo Reale è occasione per vedere, negli appartamenti storici, le decorazioni, i mobili, i tessuti preziosi e i dipinti. Nelle retrostanze dell’Appartamento dell’Ottocento, la mostra “Cose mai viste” espone una selezione di manufatti d’eccellenza delle collezioni borboniche: due pregiatissimi organi meccanici a cilindro, le preziose culle dei Principi Savoia e modelli lignei delle giostre commissionate per il parco annesso alla Villa “La Favorita”. Al piano terra, nel secondo cortile, la Quadreria, aperta di recente, espone dipinti dal XVI al XIX sec. commissionati dai Sovrani o pervenuti dal territorio, raggruppati per tema.

tra i 18 e i 25 anni non compiuti_gratuito: cittadini UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Le visite ai 5 siti del circuito Caserta e Antica Capua (Reggia di Caserta, Museo Archeologico dell’Antica Capua, Museo dei Gladiatori, Anfiteatro Campano, Mitreo) valgono come un solo accesso con >artecard

Visite guidate_su prenotazione

Audioguide_€ 5.00

Servizi_informazioni, guardaroba, libreria, caffetteria, ristorante

Come arrivare_Trenitalia, fermata Caserta

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Nel lato occidentale della Reggia vi è il Teatro di Corte, tempio della musica e delle feste che si svolgevano a corte: esempio di rara bellezza di architettura teatrale settecentesca.Di grande maestosità è il parco che circonda la Reggia: prati, fontane scenografiche con giochi d’acqua, cascate, ponti, sculture, fanno del sito una delle attrattive più importanti e ricercate dai turisti. Tra i tanti luoghi di svago dei Borbone è da ricordare il Giardino Inglese voluto dalla Regina Maria Carolina, caratterizzato dalla presenza di piante provenienti da diverse parti del mondo: cedri del Libano, lecci, platani, piante grasse e camelie, piantate qui per la prima volta. La Reggia ospita anche il Museo dell’Opera e del Territorio, dove si apprende la storia della Real Fabbrica di Caserta.

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INGRESSO CONADMISSION WITH ARTECARD

Page 87: Campania Artecard Guida Campania

In 1750 Charles of Bourbon decided to build the Reggia, or palace, intending it to be the ideal centre of the new Kingdom of Naples. The design of the impressive construction was entrusted to the architect Luigi Vanvitelli: building started in 1752, but in 1773, on the death of Vanvitelli, the works had still not been finished. In the following century other architects brought this majestic royal residence to completion.The building has a rectangular plan with large inner courtyards, extends over an area of approximately 47,000 m2 and rises five storeys high. The magnificent palace has three entrances - one for carriages and the other two for pedestrians - and boasts 1200 rooms, 34 staircases and 1742 windows.The staircase of honour, a creation of eighteenth-century scenographic art, leads inside. Across from the entrance hall are the royal apartments; these rooms for the use of the royal family were built over the course of more than one century, between the 1700s and the 1800s. Among the most typical rooms, mention might be made of the Sala degli Alabardieri, with frescoes by Domenico Mondo and valuable stuccoes; the Sala

delle Guardie del Corpo; the Sala di Alessandro, known as the ‘Sala di marmi’, next door to which visitors can view the permanent exhibition of contemporary art Terrae Motus. Moving on we come to the New Apartment, or Nineteenth-Century Apartment, with the Sala di Marte, the Sala del Trono (the largest), the Apartment of the King with the Sala del Consiglio, the drawing room of Francis II, which houses a console table with a top made from semi-precious stones worked by Neapolitan craftsmen, the bedroom and the bathroom. The Murat Apartment contains the Empire-style furnishings from the Palazzo Reale di Portici, the favourite residence of Gioacchino Murat and Carolina Bonaparte. Finally, we come to the Old Apartment or Eighteenth-Century Apartment, with the two rooms used by Ferdinand IV of Bourbon, which is dominated by the colours white and gold on the furniture and furnishings, and has fabrics from the silk mills of San Leucio, and then to the Apartment of Maria Carolina. Next is the Biblioteca Palatina, which gives on to the elliptical room where the royal nativity crib is kept with its eighteenth and

INFO

Reggia di CasertaCaserta - Via Douhet, 22

Apartments open every day from 8.30 to 19.30last admission 30 minutes before closing time_closed: Tuesday

Parkopen from 8.30 to one hour before the last park admission:_January / February / NovemberDecember: park closes 14.30_March: park closes 16.00_April: park closes 17.00_June / July / August: park closes 18.00_October: park closes 16.30

The English Garden closes one hour before the park closes

_info/bookings+39 0823 448084www.reggiadicaserta.beniculturali.it

Tickets Apartment (can only be bought at times when the Park is closed)_ full price: € 9.00 _concession: € 4.50 EU citizens aged 18 - under 25_concession with >artecard: € 4.50_free: EU citizens aged under 18 and over 65

Apartment and park_full price: € 12.00 _concession: € 6.00 EU citizens aged 18 - under 25_concession with >artecard: € 6.00_free: EU citizens under 18 and over 65

Park _full price: € 3.00_concession: € 1.50 EU citizens aged 18 - under 25_free: EU citizens aged under 18 and over 65

DON’T MISS

The imposing arcade (an ‘optical spyglass’) that provides an imaginary link between the park and the cascade, which is spectacularly positioned at the end of the vista. A tour of the Royal Palace provides an opportunity to see decorations, furniture, precious fabrics and paintings in the historic apartments. In the backrooms of the Nineteenth-Century Apartment, the exhibition ‘Cose mai viste’ displays a selection of outstanding artefacts from the Bourbon collections: two highly-prized mechanical cylinder organs, the costly cradles of the Savoy Princes and wooden models of the carousels commissioned for the park adjacent to Villa “La Favorita”. On the ground floor, in the second courtyard, the recently opened Picture Gallery exhibits paintings from the sixteenth to the nineteenth century commissioned by the Sovereigns or of local provenance; these are grouped by subject.

Entry to 5 sites on the Caserta and Antica Capua (Reggia di Caserta, Museo Archeologico dell’Antica Capua, Museo dei Gladiatori, Anfiteatro Campano, Mitreo) counts as a single admission with >artecard

Guided tours_subject to booking

Audio guides_€5.00

Services_information, cloakroom, bookshop, café, restaurant

Directions_Trenitalia train, Caserta stop

nineteenth-century shepherds.Leading off the upper lobby, opposite the staircase of honour, is the Cappella Palatina, the space that more than any other shows a clear analogy with the model of Versailles.On the west side of the Reggia is the Teatro di Corte, a temple of music and for the parties that were held at court. It is an example of eighteenth-century theatre architecture of rare beauty.The park that surrounds the Reggia is awe-inspiring, and its lawns, spectacular fountains with jets of water, cascades, bridges, and sculptures make the site one of the most important and popular tourist attractions in the region. Among the many places of recreation frequented by the Bourbons, mention should be made of the English Garden created for Queen Maria Carolina, characterised by plants originating from various parts of the world: cedars of Lebanon, holm-oaks, plane trees, succulent plants and camellias, which were planted here for the first time. The Reggia also houses the Museo dell’Opera e del Territorio, where visitors can learn about the history of the Real Fabbrica di Caserta maiolica factory.

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Il Borgo borbonico famoso per la produzione di sete di alta qualità.The Bourbon village famous for manufacturing high-quality silk.

Real Belvedere San LeucioSan Leucio

San Leucio è un esempio concreto di come i Borbone costruivano i nuovi borghi per sperimentare impianti industriali, basandosi sulla autonomia industriale.Il sito fu acquistato da Carlo di Borbone nel 1750, ma fu suo figlio Ferdinando a volere qui un grande setificio, i cui prodotti divennero famosi e richiesti in tutto il regno per l’alta qualità. Re Ferdinando IV trasformò quella che era una riserva di caccia in un modello di industria serica, che considerò il maggior sito di produzione del regno, tanto da trasferirsi qui per un periodo in modo da seguire da vicino i lavori. Il suo interesse specifico, più da imprenditore illuminato che da Re, era costruire un centro produttivo all’avanguardia che potesse divenire uno strumento per la crescita del Sud. Il sito iniziò a crescere e presto furono necessari lavori di ampliamento. Venne ristrutturato il Belvedere e realizzati la filanda, il filatoio e vari opifici. Ferdinando IV mise a disposizione degli artigiani i più recenti ritrovati tecnici e i più moderni macchinari, tra cui il filatoio ad acqua e il mangano a ruota idraulica. Nei sotterranei un complesso

sistema di ruote e leve, mediante la forza motrice dell’acqua proveniente dall’acquedotto, metteva in moto tutta la rete e azionava telai e macchine per la lavorazione dei tessuti. Si procedette così alla formazione di maestranze specializzate. Ferdinando IV costituì la Colonia di San Leucio, ovvero un’entità autonoma (si è parlato di “Ferdinandopoli”), con uno statuto dedicato che fece del sito uno degli esperimenti sociali più all’avanguardia d’Italia. La politica riformatrice del codice delle leggi è visibile anche nell’aspetto architettonico e urbanistico del borgo, non ispirato all’assolutismo monarchico ma ai principi di uguaglianza. La città è organizzata infatti con la piazza della seta al centro e il portale settecentesco, che dà accesso alla reggia-filanda e ai quartieri con le case operaie.Ma il sogno di una città ideale con teatro, ospedale, cattedrale e aree verdi finì con la fine del Settecento e l’avvento della Rivoluzione francese. Sono rimasti il borgo e soprattutto gli artigiani e i maestri che ancora tessono la seta.

INFO

Real Belvedere San LeucioSan Leucio (CE)Via del Setificio, 5

_aperto tutti i giorni su prenotazione_chiuso il martedì

_info/prenotazioni800411515 - 0823 273151 www.comune.caserta.it

Biglietti_intero: € 6.00 _ridotto: € 3.00per gruppi superiori a 25 persone, per giovani dai 6 ai 18 anni e persone sopra i 60 anni, cittadini residenti iscritti all’anagrafe di Caserta con apposito documento di riconoscimento_ridotto con >artecard: € 3.00_gratuito: bambini al di sotto dei 5 anni

Visite guidate_su prenotazione

Servizi_informazioni, caffetteria

Come arrivare_Trenitalia, fermata Caserta + autobus di linea da Piazza Vanvitelli

DA NON PERDERE

All’interno del complesso monumentale, ci si imbatte in un percorso di archeologia industriale. Si trovano, oltre ai telai restaurati e ancora funzionanti, strumenti e attrezzi per la lavorazione della seta, una ruota idraulica per i torcitoi della stoffa. Questi ultimi possono essere messi in funzione, a scopo dimostrativo. Poco distante, il museo della seta che espone vari tessuti amati da nobili e reali di qualche secolo fa. Oltre ai telai antichi e agli appartamenti reali, da non perdere il Casino reale del Belvedere, la cui costruzione si deve a Ferdinando II. L’edificio è affrescato con scene allegoriche, mentre il Bagno della Regina è impreziosito dalle opere di Philipp Hackert. Nell’edificio principale, sono visibili i telai antichi, in un’esposizione di grande suggestione.

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INGRESSO CONADMISSION WITH ARTECARD

Page 89: Campania Artecard Guida Campania

San Leucio is a concrete example of how the Bourbons built new villages to experiment with industrial installations based on industrial autonomy. The site was acquired by Charles of Bourbon in 1750, but it was his son Ferdinand’s decision to establish a large silk factory here, whose products became famous and sought-after throughout the kingdom on account of their high quality.King Ferdinand IV converted what had been a hunting lodge into a model silk factory, which he considered to be the most important production site in the kingdom, so much so that he himself moved here for a period in order that he might supervise the works more closely. His specific interest, more typical of an enlightened entrepreneur than of a king, was to set up an avant-garde manufacturing centre that could become a means for the growth of southern

Italy. The site began to expand and it was soon necessary to begin works to enlarge it further. The Belevedere was renovated and a silk mill, throwing machine, and various workshops were added. Ferdinand IV made the most recent technical inventions and the most up-to-date machinery available to the workers, including a water-powered spinner and a mangle with a hydraulic wheel. In the basement a complex system of wheels and levers, using the motor force of the water from the aqueduct, put the entire network in motion and activated the looms and machines for manufacturing textiles. Specialised workers were trained as part of this process. Ferdinand IV constituted the Colony of San Leucio, which was an autonomous entity (referred to as ‘Ferdinandopoli’), with a special statute that made the site one of the most avant-garde social experiments to be conducted in Italy. The

INFO

Real Belvedere di S. LeucioSan Leucio (CE)Via del Setificio, 5

_open every day subject to booking_closed tuesday

_info/bookings800411515 - +39 0823 273151 www.comune.caserta.it

Tickets_ full price: € 6.00 _concession: € 3.00 for groups of more than 25 people,schoolchildren, person under 18, over 60_concession with >artecard: € 3.00_free: for children under 5

Guided tours_subject to booking

Services_information, café

Directions_Trenitalia train, Caserta station stop + bus from Piazza Vanvitelli

DON’T MISS

Inside the building complex, industrial archaeology comes alive. In addition to the looms, which have been restored and still function, visitors can admire various silk-working tools and utensils, and a hydraulic wheel for the silk doubling machines. The latter can be operated for demonstration purposes.Close by, the silk museum houses various fabrics prized by the nobility and royalty of several centuries ago. Having seen the antique looms and the royal apartments, be sure not to miss the Belvedere Royal Hunting Lodge, which was built at the behest of Ferdinand II. The building is frescoed with allegorical scenes, while the Queen’s Bathroom is hung with paintings by Philipp Hackert.The main building houses various antique looms, as part of a magnificent exhibition.

reforming policy of the code of laws can even be seen in the architecture and town-planning of the village, which is inspired not by monarchical absolutism but by principles of equality. In fact the town is organised with the Piazza della Seta (Silk Square) at the centre, and with the eighteenth-century portal providing access to the royal palace/silk mill and to the areas where the workers’ houses stand.However, the dream of an ideal city with a theatre, hospital, cathedral and green spaces, came to an end in the late eighteenth century with the coming of the French Revolution. Despite this, the village survives, as do the workers and master craftsmen who still weave silk here.

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I reperti archeologici dal territorio dell’antica Capua.Archaeological finds from the district of ancient Capua.

Museo Archeologico dell’Antica Capua S. Maria Capua Vetere

Il Museo Archeologico dell’Antica Capua è ospitato nell’ottocentesco edificio che sorge in uno dei più antichi nuclei abitativi di Capua, prima occupata dalla Torre di Sant’Erasmo in epoca longobarda, scuderia regia e archivio reale sotto Roberto D’Angiò, caserma militare e Istituto di Incremento Ippico. Il museo inaugurato nel 1995 espone, secondo moderni criteri di museografia, i reperti archeologici provenienti dagli scavi effettuati nel territorio di Capua nella seconda metà del novecento. Dodici sale, pannelli esplicativi e didascalie aiutano i visitatori a ripercorrere la storia dell’antica Capua e del suo territorio dal X al I sec. A.C. Il percorso museale inizia con reperti che illustrano il passaggio dalla fine dell’età del Bronzo all’inizio dell’età del Ferro. I corredi dell’età del Ferro presentano reperti di origine etrusca (bacini bronzei, buccheri), greca e danubiana. Le ceramiche di tipo proto corinzio e corinzio illustrano il tema dell’assorbimento di modelli culturali greci nel periodo orientalizzante, per mezzo del contatto con gli Etruschi. Numerose ceramiche di importazione, coppe ioniche e vasi

attici a figure nere e rosse con scene mitologiche, e altri esemplari di produzione locale presentano il periodo arcaico (VI-V sec. a.C.). L’affermarsi dei Sanniti sugli Etruschi alla fine del V sec. a.C. è illustrato da corredi tombali maschili caratterizzati dalle armi, mentre in quelli femminili sono presenti gioielli in oro e vasi figurati. Seguono le tombe a cassa dipinta, della fine del IV sec. a.C., e i corredi con i vasi a figure rosse di produzione cumana, ampiamente diffusi nel territorio capuano. L’ultima sala presenta reperti provenienti dai recenti scavi presso i santuari della zona, in particolare da quello, ritrovato, del Fondo Patturelli.

INFO

Museo Archeologico dell’Antica Capua S. Maria Capua Vetere (CE)Via Roberto d’Angiò, 48

_aperto dal martedì alla domenicadalle 9.00 alle 19.30 l’ingresso è consentito fino alle 18.45_chiuso il lunedì

_info/prenotazioni 081 2395653 - 081 2395666

Bigliettibiglietto cumulativo per accedere ai 4 siti del circuito Antica Capua (Museo Archeologico dell’Antica Capua, Anfiteatro Campano, Museo dei Gladiatori e Mitreo)_intero: € 2.50_ridotto: € 1.25 cittadini dell’UE tra i 18 ed i 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: € 1.25_gratuito: per i cittadini dell’UEsotto i 18 anni e sopra i 65 anni

Le visite ai 5 siti del circuito Caserta e Antica Capua (Reggia di Caserta, Museo Archeologico dell’Antica Capua, Museo dei Gladiatori, Anfiteatro Campano, Mitreo) valgono come un solo accesso con >artecard Visite guidate_su prenotazione

Servizi_informazioni

Come arrivare_Trenitalia, fermata S. Maria Capua Vetere, 15 minuti a piedi dalla stazione

DA NON PERDERE

L’abitudine di dipingere le pareti interne della tomba a camera si diffonde in Campania nel IV sec. a.C. in centri come Capua, dove le sepolture a camera sono tipiche dei ceti dominanti di stirpe sannitica. Il Museo propone la ricostruzione di una tomba cd. del Sacerdote con l’originaria struttura architettonica interna che comprendeva due letti funebri e pareti dipinte con figure umane a grandezza quasi naturale. Il defunto, abbigliato come un magistrato locale, è raffigurato mentre viene accolto nell’aldilà, immaginato come un giardino popolato di uccelli, tra musiche e danze di fanciulle. I corredi ceramici e gli oggetti personali rivelano l’appartenenza di sepolture come questa databili tra il IV e gli inizi del III sec. a.C., alla classe aristocratica che contribuì, anche con i propri cavalieri e mercenari, a tenere alto il prestigio di Capua.

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Page 91: Campania Artecard Guida Campania

The Museo Archeologico dell’Antica Capua is housed in a nineteenth-century building that stands in one of Capua’s oldest settlements, first occupied by the Tower of Sant’Erasmo in the Longobard era, later a royal stable and archive under Robert of Anjou, a military barracks and the home of the Istituto di Incremento Ippico (horse-breeding institution). Opened in 1995, the museum uses modern exhibiting criteria to display archaeological finds from the excavations carried out in the Capua district in the second half of the twentieth century. Over twelve rooms, illustrative and informative panels help visitors to trace the history of ancient

Capua and its surrounding area from the 10th to the 1st century B.C. The tour begins with objects that illustrate the transition from the late Bronze Age to the early Iron Age. The grave goods from the Iron Age include finds of Etruscan origin (bronze basins, bucchero ware), as well as objects from Greece and the Danube. Ceramics of a proto-Corinthian and Corinthian type illustrate the theme of the absorption of Greek cultural models in the ‘orientalising’ period, through contact with the Etruscans. Numerous imported ceramics, Ionic cups and Attic vases showing black and red-figure decoration and mythological scenes and other examples of local production introduce the

INFO

Museo Archeologico dell’Antica Capua S. Maria Capua Vetere (CE)Via Roberto d’Angiò, 48

_open Tuesday to Sundayfrom 9.00 to 19.30 last admission at 18.45_closed Monday

_info/bookings [email protected]+39 081 2395653 - 081 2395666

Ticketscombined ticket for admission to 4 sites on the Antica Capua circuit(Museo Archeologico dell’Antica Capua, Anfiteatro Campano, Museo dei Gladiatori and Mitreo)_full price: €2.50 _concession: €1.25 EU citizens aged 18 - under 25_concession with >artecard: € 1.25_free: under 18 and over 65

Entry to 5 sites on the Caserta and Antica Capua (Reggia di Caserta, Museo Archeologico dell’Antica Capua, Museo dei Gladiatori, Anfiteatro Campano, Mitreo) counts as a single admission with >artecard

Guided tours_subject to booking

Services_information

Directions_Trenitalia train, S. Maria Capua Vetere stop, 15 min. on foot from the station

DON’T MISS

The practice of painting the inside walls of chamber tombs spread in Campania in the 4th century B.C. in centres such as Capua, where chamber burials are typical of the ruling classes of Samnite stock. The museum contains a reconstruction of a tomb, known as the Priest’s Tomb, showing the original internal architectural structure, which included two funeral beds and walls painted with human figures on an almost lifelike scale. The dead man, who is dressed as a local magistrate, is depicted as he is being welcomed into the afterlife, which is imagined as a garden full of birds, with maidens playing music and dancing. The grave goods and personal objects reveal that graves such as this, datable to between the 4th and the early 3rd century B.C., belonged to the aristocratic class, which contributed, not least with its cavalrymen and mercenaries, to upholding the prestige of Capua.

archaic period (6th-5th century B.C.). The supremacy of the Samnites over the Etruscans at the end of the 5th century B.C. is illustrated by the male grave goods, which are characterised by weapons, whereas the female grave goods include gold jewellery and figured vases. A series of painted cist tombs follows, dating back to the late 4th century B.C., with grave goods comprising red-figure vases made in Cuma, which are commonly found in the Capua district. The final room exhibits finds from recent excavations carried out at local sanctuaries, in particular from the rediscovered site of the Fondo Patturelli.

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Page 92: Campania Artecard Guida Campania

Le decorazioni superstiti dall’anfiteatro dell’antica Capua.The surviving decorations from the amphitheatre of ancient Capua.

Museo dei Gladiatori S. Maria Capua Vetere

Annesso all’anfiteatro è il Museo dei Gladiatori dove, con innovative soluzioni espositive, sono presentati al pubblico gli elementi superstiti della decorazione dell’Anfiteatro Campano, conservati per decenni nei sotterranei e sotto le arcate dell’edificio. Nella prima sala sono state sistemate tre delle chiavi d’arco, che decoravano l’esterno del monumento: una testa maschile con berretto frigio identificata con Mitra o Attis, una femminile con diadema (forse Giunone), una testa di Minerva con elmo attico ed il calco del busto del Volturno, il cui originale è conservato al Museo Campano. Al di sotto, sono alcune iscrizioni onorarie con dedica agli imperatori Adriano ed Antonino Pio, provenienti dagli scavi dell’anfiteatro. Al centro della sala è stato collocato un plastico che riproduce lo stato attuale dell’edificio ed il suo aspetto originario.In vetrina, le teste di Ercole, di Athena con elmo corinzio, di Apollo e di una divinità femminile (forse Diana) appartenevano alle statue che ornavano le arcate dei piani alti. Con un originale allestimento che ripropone i

gradini della cavea, è stata ricostruita per intero la decorazione di uno dei vomitoria (accessi alla cavea); sul fondo è collocato il rilievo con corteo di magistrati e littori, raffigurati nell’atto di entrare nell’anfiteatro per occupare i propri posti. Sui lati, immagini di animali che sembrano correre verso l’arena: gazzelle, orsi, elefanti, leoni. Tra i temi rappresentati spiccano scene di sacrificio, una raffigurazione dell’anfiteatro in costruzione e scene mitologiche; in particolare si segnalano, sulla parete di destra, le imprese di Ercole (pulizia delle stalle di Augia, Ercole ed Anteo) e due frammenti con i Dioscuri. Sulla parete di sinistra si vedono scene di centauromachia e la raffigurazione di Atteone sbranato dai cani. I rilievi, la scelta dei soggetti e l’esecuzione (II sec. d.C.) rivelano un forte gusto classicheggiante tipico dell’età adrianea, epoca in cui si data l’esecuzione delle sculture.

INFO

Museo dei Gladiatori S. Maria Capua Vetere (CE)Anfiteatro Campano

_aperto dal martedì alla domenicadalle 9.00 ad un’ora prima del tramonto_chiuso il lunedì

_info/prenotazioni 0823 844206 - 081 5752524www.sba-sa.beniculturali.it

Bigliettibiglietto cumulativo per accedere ai 4 siti del circuito Antica Capua (Museo Archeologico dell’Antica Capua, Anfiteatro Campano, Museo dei Gladiatori e Mitreo)_intero: € 2.50 _ridotto: € 1.25 cittadini dell’UE tra i 18 ed i 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: € 1.25_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 anni e sopra i 65 anni Le visite ai 5 siti del circuito Caserta e Antica Capua (Reggia di Caserta, Museo Archeologico dell’Antica Capua, Museo dei Gladiatori, Anfiteatro Campano, Mitreo) valgono come un solo accesso con >artecard

Visite guidate per gruppi_su prenotazione

Servizi_informazioni

Come arrivare_Trenitalia, fermata S. Maria Capua Vetere, 15 minuti a piedi dalla stazione

DA NON PERDERE

Il Museo espone calchi di due elmi, di una coppia schinieri e di uno spallaccio: una selezione delle numerose armi gladiatorie rinvenute a Pompei nel Quadriportico dei Teatri. L’edificio pompeiano, adibito a caserma dei gladiatori, ha restituito infatti due casse di legno, contenenti resti di sontuosi abiti ricamati in oro e nucleo di armi in bronzo da parata: elmi, schinieri, scudi, lance e pugnali, riccamente decorati a rilievo, conservati al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Un diorama rappresenta poi un combattimento tra gladiatori e belve: sono riconoscibili il reziario con rete e tridente, il secutor con elmo e corta spada, il trace con grifo sull’elmo e la spada ricurva (sica) ed il venator che affronta un leone.

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Adjacent to the amphitheatre, the Museo dei Gladiatori uses innovative exhibition solutions to present to the public the surviving elements of the decoration of the Anfiteatro Campano, which for decades were conserved in the building’s underground areas and beneath its arcades. In the first room are three of the keystones that decorated the exterior of the monument: a male head with a Phrygian cap identified as Mithra or Attis, a female head with a diadem (perhaps Juno), a head of Minerva with an Attic helmet and the cast of the bust of Volturnus, the original of which is kept at the Museo Campano. Below, there are several honorary inscriptions dedicated to the Emperors Hadrian and Antoninus Pius, originating from the excavations of the amphitheatre. At the centre of the room is a three-dimensional model representing the current state of the building and its original aspect.

A glass showcase contains the heads of Hercules, Athena with a Corinthian helmet, Apollo and a female divinity (perhaps Diana); these belonged to statues that adorned the arcades round the upper tiers. Using an innovative installation designed to represent the steps of the cavea, it has been possible to reconstruct the decoration of one of the vomitoria (entrances to the cavea) in its entirety; at the back is a relief showing a procession of magistrates and lectors, depicted in the act of entering the amphitheatre to take their seats. Either side, images of animals seem to run towards the arena: gazelles, bears, elephants, and lions. Among the various subjects represented, the most outstanding are the scenes of sacrifice, a depiction of the amphitheatre being built, and the mythological scenes; special mention should be made, on the right-hand wall, of the labours

INFO

Museo dei Gladiatori S. Maria Capua Vetere (CE)Anfiteatro Campano

_open Tuesday to Sundayfrom 9.00 to one hour before sunset_closed Monday

_info/bookings +39 0823 844206 - 081 5752524www.sba-sa.beniculturali.it

Ticketscombined ticket for admission to 4 sites on the Antica Capua circuit(Museo Archeologico dell’Antica Capua, Anfiteatro Campano, Museo dei Gladiatori and Mitreo)_full price: € 2.50 _concession: € 1.25 EU citizens aged 18 - under 25_concession with >artecard: € 1.25_free: EU citizens aged under 18 and over 65

Entry to 5 sites on the Caserta and Antica Capua (Reggia di Caserta, Museo Archeologico dell’Antica Capua, Museo dei Gladiatori, Anfiteatro Campano, Mitreo) counts as a single admission with >artecard

Group guided tours_subject to booking

Services_information

Directions_Trenitalia train, S. Maria Capua Vetere stop, 15 min. on foot from the station

DON’T MISS

The museum has casts of two helmets, a pair of shin guards and a shoulder plate: a selection of the numerous gladiatorial weapons found in Pompeii in the Quadriporticus of the Theatres. The Pompeian building, which was used as a barracks for the gladiators, has in fact restored to us two wooden chests containing remains of sumptuous garments embroidered in gold and a collection of bronze parade weapons: helmets, shin guards, shields, lances and daggers, richly decorated in relief and now kept at the Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Finally, a three-dimensional model represents a fight between gladiators and wild beasts: visitors will be able to recognise the ‘retiarius’ with his net and trident, the ‘secutor’ with helmet and short sword, the Thracian with a griffin on his helmet and a curved sword (‘sica’), and the ‘venator’, who is facing up to a lion.

of Hercules (cleaning of the Augean stables, Hercules and Antaeus) and two fragments with the Dioscuri. The left-hand wall shows scenes of Centauromachy and the depiction of Actaeon torn to pieces by his hounds. The reliefs, the choice of subjects, and the execution reveal a marked taste for the classical style, which was typical of the Hadrian age, the time to which the sculptures have been dated.

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L’anfiteatro secondo per dimensioni solo al Colosseo.The second largest amphitheatre after the Colosseum.

Anfiteatro CampanoS. Maria Capua Vetere

È una delle costruzioni più imponenti esistenti in Italia, seconda soltanto al Colosseo. Costruito da Augusto, fu poi restaurato da Adriano nel 119 ma si annoverano anche interventi di abbellimento voluti da Antonino Pio. Il monumento, distrutto dai Saraceni guidati da Genserico, fu devastato per diversi secoli e spoliato di molti dei suoi elementi. Colonne e pietre furono utilizzate per costruire il Duomo e molti edifici della città andata distrutta anch’essa dal saccheggio dei vandali. Solo negli ultimi anni è stato rivalutato, divenendo oggetto di lavori di consolidamento e risistemazione. L’edificio originariamente presentava una pianta ellittica, più grande dell’anfiteatro Flavio a Roma, al quale architettonicamente era ispirato. L’edificio, sebbene non più integro, fu illustrato da numerosi studiosi nel ‘700 e nell’800. Veniva chiamato all’epoca del suo splendore “rocca rotonda” che, in lingua germanica, significa “piazza degli orsi” che allude alle spettacolari cacce alle belve che si volgevano nell’area. L’edificio aveva 4 piani, di ordine tuscanico, le arcate del secondo e terzo piano erano adornate con statue dove furono rinvenute Venere, Psiche e Adone. La gradinata era

divisa in 5 cavee con 4 recinzioni, le cavee erano divise in 16 cunei. Al di sopra vi era il portico fatto costruire con colonne monolitiche marmoree dall’imperatore Adriano. All’ingresso si trovano due arcate ben conservate, all’interno delle quali si vedono ancora le raffigurazioni di due divinità, Cerere e Giunone. I sotterranei sono simili a quelli dell’anfiteatro Flavio di Pozzuoli, ma sono molto più ampi. I corridoi sono dieci, tre sono i grandi posti lungo l’asse maggiore, uno gira intorno all’arena, gli altri sei sono coperti da volte e presentano qualche apertura. Una piccola sala degli ampi sotterranei fu trasformata in oratorio e qui sono ancora visibili resti di pitture e qualche frammento dell’altare. I corridoi conservano, anch’essi, resti di affreschi, pitture murali e stucchi. Si può fare il giro dell’intera cavea seguendo i corridoi. I gradini sono ormai distrutti, ma si può salire fino a vedere la parte superiore del monumento. L’area davanti all’edificio è un giardino dove sono esposte frammenti di sculture e decori architettonici provenienti dallo stesso monumento.

INFO

Anfiteatro Campano S. Maria Capua Vetere (CE)Piazza Adriano

_aperto dal martedì alla domenicadalle 9.00 ad un’ora prima del tramonto_chiuso il lunedì

_info/prenotazioni 081 2395653 -081 2395666

Bigliettibiglietto cumulativo per accedere ai 4 siti del circuito Antica Capua (Museo Archeologico dell’Antica Capua, Anfiteatro Campano, Museo dei Gladiatori e Mitreo)_intero: € 2.50_ridotto: € 1.25 per i cittadini dell’UE tra i 18 ed i 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: € 1.25_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 anni e sopra i 65 anni Le visite ai 5 siti del circuito Caserta e Antica Capua (Reggia di Caserta, Museo Archeologico dell’Antica Capua, Museo dei Gladiatori, Anfiteatro Campano, Mitreo) valgono come un solo accesso con >artecard Visite guidate per gruppi_su prenotazione

Servizi_informazioni

Come arrivare_Trenitalia, fermata S. Maria Capua Vetere, 15 minuti a piedi dalla stazione

DA NON PERDERE

All’interno dell’arena si aprono diverse botole. Lungo il percorso effettuato dal visitatore, è interessante scovarle e ricostruire gli utilizzi dell’epoca. Grazie all’aiuto di apposite carrucole ed argani, le buche servivano per introdurre nella cavea gli elementi scenografici (alberi, colonne, massi, oggetti decorativi) facevano da “scenografia” agli spettacoli. Da qui venivano introdotte, solo al momento dell’esibizione, le gabbie con le belve. Le botole venivano chiuse con tavole di legno che si muovevano su una scanalatura. I materiali dell’Antiquarium ritrovati all’interno dell’anfiteatro sono oggi esposti al Museo Archeologico dell’Antica Capua. Tra i reperti più importanti: due tombe romane, frammenti decorativi, iscrizioni terrecotte votive e decorate, sculture in tufo, vasi e anfore di diverse epoche. Da vedere anche le sculture greco-romane, statuette di Afrodite ed Hermes, statue muliebri e acefale - come quella di Artemide risalente al periodo ellenistico -, ritratti romani di età repubblicana e imperiale (come quelli di Marco Aurelio e Settimio Severo), rilievi decorativi dell’anfiteatro e quadretti con mosaici.

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Da queste parti si trovava la Scuola per gladiatori, dove nel 73 a.C. (prima che nascesse l’anfiteatro stesso) scoppiò la rivolta degli schiavi guidata da Spartaco, repressa a fatica da Crasso due anni dopo.

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One of Italy’s most awe-inspiring buildings, this amphitheatre is second only to the Colosseum. Built by Augustus, and then restored by Hadrian in 119, it was also later embellished by order of Antoninus Pius. The monument, which was destroyed by the Saracens under the leadership of Gensericus, lay waste for several centuries and was despoiled of many of its elements. Its columns and stones were used to build the Cathedral and many buildings in the city, this too having been devastated by the sack of the Vandals. Only in recent years has it been reappraised and been the object of a strengthening and restoration project. The building originally had an elliptical plan, on a larger scale than the Flavian amphitheatre in Rome, from which it took architectural inspiration. Although no longer intact, the building was illustrated by numerous scholars in the eighteenth and nineteenth century. At the time of its splendour it was referred to by a name thought to mean ‘round fortress’, but which probably derives from the word for ‘bear den’ in the Germanic language, in allusion to the spectacular wild animal hunts that took place in the arena. The

edifice had 4 floors, of Tuscan order; the arches on the second and third floor were adorned with statues, and it was here that Venus, Psyche and Adonis were found. The terrace was divided into 5 caveae with 4 enclosures; the caveae were divided into 16 cunei. Above was the colonnade, built of monolithic marble columns by the Emperor Hadrian.At the entrance are two well-preserved arches, inside which the depictions of two divinities - Ceres and Juno - can still be seen.The underground areas are similar to those beneath the Flavian amphitheatre at Pozzuoli, but are much larger. There are 10 corridors, three major ones following the major axis, one circling around the arena, with the other 6 being covered by vaults and having various openings. A small room in the spacious underground area was converted into an oratory and remains of paintings and some fragments of the altar are visible here still. The corridors also preserve the remains of frescoes, mural paintings and stuccoes. By following the corridors it is possible to walk round the entire cavea. The steps have been destroyed,

INFO

Anfiteatro Campano S. Maria Capua Vetere (CE)Piazza Adriano

_open Tuesday to Sundayfrom 9.00 to one hour before sunset_closed Monday

_info/bookings +39 081 2395653 - 081 2395666

Ticketscombined ticket for admission to 4 sites on the Antica Capua circuit(Museo Archeologico dell’Antica Capua, Anfiteatro Campano, Museo dei Gladiatori and Mitreo)_full price: €2.50 _concession: €1.25 EU citizens aged 18 - under 25_concession with >artecard: € 1.25_free: EU citizens under 18 and over 65

Entry to 5 sites on the Caserta and Antica Capua (Reggia di Caserta, Museo Archeologico dell’Antica Capua, Museo dei Gladiatori, Anfiteatro Campano, Mitreo) counts as a single admission with >artecard

Guided tours_subject to booking

Services_information

Directions_Trenitalia train, S. Maria Capua Vetere station stop, 15 min. on foot from the station

DON’T MISS

Inside the arena there are a number of trap doors. As they explore the amphitheatre, visitors will find it interesting to track these down and work out what they were used for at the time. Thanks to the help of special pulleys and winches, these holes were used to haul up scenographic elements into the cavea (trees, columns, boulders, decorative objects), which served as ‘sets’ for performances. They were also used to bring up the cages holding wild beasts when these were needed in the show. The trap doors were closed with wooden boards that moved on a groove.The Antiquarium materials found inside the amphitheatre are now exhibited in the Museo Archeologico dell’antica Capua. The most important finds include: two Roman tombs, decorative fragments and votive, decorated terracotta inscriptions, tuff sculptures, vases and amphorae from various periods.It is also worth seeing the Graeco-Roman sculptures, small statues of Aphrodite and Hermes, female headless statues, such as the one of Artemis dating back to the Hellenistic period, Roman portraits of the Republican and Imperial age (including those of Marcus Aurelius and Septimius Severus), decorative reliefs of the amphitheatre, and small mosaic pictures.

but it is possible to climb up to see the upper part of the monument.The area in front of the amphitheatre is a garden where fragments of sculptures and architectural decorations from the monument are exhibited.It was here that the School for Gladiators stood, where in 73 B.C. (before the amphitheatre itself was built) the revolt of the slaves led by Spartacus broke out, which was repressed with difficulty by Crassus two years later.

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Un ambiente ipogeo dedicato al culto del dio persiano Mitra.An underground room dedicated to the cult of the Persian god Mithra.

MitreoS. Maria Capua Vetere

Di grande interesse per lo studio della diffusione delle religioni orientali in Campania, il Mitreo di Capua, costruito alla fine del II sec. d.C., è un ambiente ipogeo dedicato al culto del dio persiano Mitra. La sala principale, a cui si accede tramite un criptoportico, è coperta da una volta a botte, dipinta a stelle rosso e blu. Sulla parete di fondo, sopra l’altare, è dipinto un affresco raffigurante Mitra, giovane e abbigliato con il colorato costume orientale, che uccide il toro. La scena si svolge davanti all’ingresso di una grotta, in presenza di diversi personaggi. Ai lati sono due dadophoroi vestiti in abito frigio ed armati di arco e frecce. In basso le teste di Oceano e della Terra; in alto il Sole e la Luna. Sulle facciate dei podi sono scene d’iniziazione dell’adepto, il quale, nudo ed accompagnato da sacerdoti, attraversa i vari gradi di purificazione. Il culto si diffuse in seguito allo svilupparsi dei nuovi culti, anche a Capua, per effetto dei traffici commerciali con l’Oriente. Mitra rappresentava il dio persiano della luce e incarnava tutte le virtù che si riteneva un soldato romano dovesse

possedere. Chi lo venerava, giurava segretezza: tant’è che poco o nulla si conosce dei riti, a parte le informazioni che vengono dai dipinti e dalle iscrizioni ritrovate in diversi santuari. La leggenda narra che il Sole ordinò a Mitra di uccidere un grosso toro: questo venne cacciato, catturato e sacrificato in una grotta. Da questa impresa, il mito vuole che Mitra creò il mondo: quando il sangue del toro morente fuoriuscì sulla terra, da essa scaturì la vita. In molti dipinti, infatti, viene raffigurato il grano che spunta dalla coda del toro, per simboleggiare la vita sulla terra portata da Mitra. Si credeva che Mitra assicurasse la salvezza e la vita eterna, ma l’iniziazione non era aperta a tutti. Le donne ne erano escluse, mentre gli uomini dovevano provare la loro fedeltà, sottoponendosi a prove. Le iniziazioni avvenivano in santuari simili a grotte, proprio per ricordare, con il rituale del battesimo, il luogo dove fu ucciso il toro. Nel 394 d. C. Teodosio vietò il culto, considerandolo una pratica diabolica; il mitraismo così scomparve del tutto.

INFO

MitreoS. Maria Capua Vetere (CE)Vico Mitreo

_aperto su richiestadalle 9.00 alle 19.00_chiuso il lunedì

_info/prenotazioni 0823 844206 - 081 5752524www.sba-sa.beniculturali.it

Bigliettibiglietto cumulativo per accedere ai 4 siti del circuito Antica Capua (Museo Archeologico dell’Antica Capua, Anfiteatro Campano, Museo dei Gladiatori e Mitreo)_intero: € 2.50 _ridotto: € 1.25 per i cittadini dell’UE tra i 18 e 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: € 1.25_gratuito: per i cittaditi dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Le visite ai 5 siti del circuito Caserta e Antica Capua (Reggia di Caserta, Museo Archeologico dell’Antica Capua, Museo dei Gladiatori, Anfiteatro Campano, Mitreo) valgono come un solo accesso con >artecard Visite guidate per gruppi_su prenotazione

Servizi_informazioni

Come arrivare_Trenitalia, fermata S. Maria Capua Vetere, 15 minuti a piedi dalla stazione

DA NON PERDERE

Sui lati lunghi del Mitreo, accessibile attraverso una piccola porta, sono visibili i banconi che erano riservati ai fedeli: sono in muratura con il piano inclinato verso la parete, muniti di piccole vasche e pozzetti. Il canaletto serviva a raccogliere il sangue degli animali sacrificati e a convogliarli in un pozzetto. Sulla parete sud, è fissato un rilievo in marmo, contornato di colore rosso, con la rappresentazione di Amore e Psiche.

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The Mithraeum, which was built at the end of the 2nd century A.D., is an underground cavern dedicated to the cult of the Persian god Mithra, and is of great interest for the study of the dissemination of eastern religions in the Campania region.The main room, which is entered through a cryptoporticus, has a barrel-vault ceiling painted with red and blue stars. On the back wall, above the altar, is a fresco depicting Mithra as a young man clothed in a colourful oriental costume killing the bull. The scene takes place in front of the entrance to a cave, in the presence of several figures. Either side are two dadophoroi clothed in Phrygian garb and armed with bow and arrows. At the bottom are the heads of Oceanus and Terra; at the top the Sun and the Moon. The podium facades are decorated with scenes showing the initiation of a follower, who, nude

and accompanied by priests, passes through the various stages of purification. Worship of Mithra spread following the development of new cults, in Capua as well as other places, brought about as a result of commercial trade with the East. Mithra was the Persian god of light and embodied all the virtues that it was thought a Roman soldier should possess. Those who worshipped him were sworn to secrecy, which is why little or nothing is known of the rites, apart from the information provided by paintings and inscriptions found in various sanctuaries.Legend has it that the Sun ordered Mithra to kill a great bull: the beast was hunted, captured and sacrificed in a cave. According to myth, Mithra created the world following this feat: when the blood of the dying bull spurted out onto the earth, life sprang forth from it. In fact many

INFO

MitreoS. Maria Capua Vetere (CE)Vico Mitreo

_open on requestfrom 9.00 to 19.00_closed Monday

_info/bookings +39 0823 844206 - 081 5752524www.sba-sa.beniculturali.it

Ticketscombined ticket for admission to 4 sites on the Antica Capua circuit(Museo Archeologico dell’Antica Capua, Anfiteatro Campano, Museo dei Gladiatori and Mitreo)_full price: € 2.50_concession: € 1.25 EU citizens aged 18 - under 25_concession with >artecard: € 1.25_free: EU citizens 18 and over 65

Entry to 5 sites on the Caserta and Antica Capua (Reggia di Caserta, Museo Archeologico dell’Antica Capua, Museo dei Gladiatori, Anfiteatro Campano, Mitreo) counts as a single admission with >artecard

Guided tours_subject to booking

Services_information

Directions_Trenitalia train, S. Maria Capua Vetere station stop, 15 min. on foot from the station

DON’T MISS

On the long sides of the Mithraeum, which is accessed through a small door, the benches reserved for believers can be seen: they are made of masonry with the top inclined towards the wall, and are fitted with small basins and wells. The channel served to collect the blood of sacrificed animals and drain it into a well. Fixed to the south wall there is a marble relief, edged in red, representing Cupid and Psyche.

paintings depict grain sprouting from the bull’s tail to symbolise Mithra having brought life to earth.It was thought that Mithra would guarantee salvation and eternal life, but initiation was not open to everyone. Women were excluded from it, while men had to prove their loyalty by undergoing ordeals. Initiations took place in cave-like sanctuaries to recall, through the ritual of baptism, the place where the bull was slain. In 394 A.D. Theodosius banned the cult, considering it to be a devilish practice; as a result Mithraism disappeared altogether.

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Il Museo è ospitato nello storico palazzo Antignano, la cui fondazione risale al IX secolo d.C. ed incorpora le vestigia di San Lorenzo ad Crucem, una chiesetta di età longobarda. II Museo è diviso in due reparti: Archeologico e Medievale con annessa un’importante Biblioteca, tre grandi cortili e un giardino. La più preziosa collezione del Museo è quella delle “Madri”: un numero considerevole di statue in tufo (dal VI al II sec. a.C.) riproducenti quasi tutte una donna seduta, con uno o più bambini tra le braccia, da considerarsi ex voto del culto della Mater Matuta, antica divinità italica dell’aurora e della nascita, venerata anche nell’antica Capua.

The museum is housed in historic Palazzo Antignano, whose foundation dates back to the ninth century and incorporates the remains of San Lorenzo ad Crucem, a small church of the Longobard period. The museum has an archaeological section and a medieval section, as well as an important library, three large courtyards and a garden adjacent to it. The museum prides itself most on its collection of ‘Mothers’, consisting of a large number of tuff statues (from the 6th to the 2nd century B.C.), almost all of which depict a seated woman, with one or more infants in her arms. These have been identified as ex voto used in the cult of the Mater Matuta, an ancient Italic divinity of daybreak and birth, who was also worshipped in ancient Capua.

Museo Provinciale Campano di Capua S. Maria Capua Vetere

Museo Provinciale Campano di Capua S. Maria Capua Vetere (CE)Via Roma, 68

_aperto dalle 9.30 alle 13.30 dal martedì alla domenica martedì e giovedì anche dalle 15.00 alle 18.00l’ingresso è consentito fino a 30 minuti prima della chiusura / open Tuesday to Sunday from 9.30 to 13.30 Tuesday and Thursday also from 15.00 to 18.00 last admission 30 minutes before closing time _chiuso il lunedì / closed Monday

_info/prenotazioni_info/bookings +39 0823 620076www.museocampano.it

Biglietti / Tickets_intero / full price: € 6.00; _ridotto / concession: € 3.00 per le persone sopra i 65 anni e per gruppi / € 3.00 over 65 and groups_gratuito / free: per i bambini sotto i 4 anni / children under 14 Servizi / Services_informazioni, libreria, caffetteria / information, library, café

Sconto con >artecard30% sul biglietto d’ingresso intero / Discounted admission >artecard 30% discount on full price ticket

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Uno scrigno museale con reperti tra i più importanti della Magna Grecia.A treasure chest of a museum, home to some of the most important finds from Magna Graecia.

Museo Archeologico Nazionale di PaestumCapaccio

Di fronte all’area archeologica, il Museo archeologico Nazionale di Paestum, sorto nel 1952, raccoglie gli eccezionali reperti provenienti dalla città e dal territorio di Poseidonia-Paestum: documenta l’evoluzione e le trasformazioni della città, dalla fondazione della colonia greca tra la fine del VII e gli inizi del VI secolo a.C. fino all’istituzione della colonia latina, e illustra le trasformazioni nell’organizzazione sociale e pubblica, i riti religiosi, gli aspetti della vita quotidiana, l’arte e l’artigianato. Una sezione introduttiva ricostruisce la storia della scoperta del sito archeologico; un’altra è dedicata alla preistoria, con i corredi eneolitici della necropoli del Gaudo. Un nucleo importante, nell’atrio, è costituito dall’insieme delle decorazioni architettoniche e scultoree provenienti dagli scavi dell’Heraion del Sele. Le famose metope arcaiche in arenaria facevano parte del primo Thesauros: di queste, diciotto sono dedicate alle imprese di Eracle. A queste si aggiungono una serie di ex voto (frammenti di terrecotte, vasi, oggetti in metallo e in osso), che i fedeli offrivano alla dea Hera nel santuario. Notevoli le decorazioni a gronde

leonine e le dieci metope superstiti del tempio maggiore dell’Heraion, che compongono una narrazione continua raffigurante un gruppo di danzatrici.Di straordinario interesse sono le lastre tombali dipinte, tra cui la più celebre è la tomba del Tuffatore del 480-470 a.C., a cui si aggiunge il ciclo delle tombe dipinte di epoca lucana. L’uso delle tombe dipinte si afferma a Paestum in modo assai diffuso nel IV secolo a.C., durante il dominio lucano. Si tratta di lastre affrescate: le più antiche sono decorate solo nella parte centrale, con fasce, corone, bende o rami; in seguito si afferma l’uso di vere e proprie scene figurate per le tombe maschili (prevalentemente guerrieri a cavallo con elmo e corazza, con la tipica scena del “ritorno del guerriero”) e di elementi decorativi per quelle femminili. La sezione romana documenta, attraverso diversi materiali, plastici e grafici di ricostruzione, l’evoluzione storica della colonia latina dal 272 a.C., anno della conquista romana della città, fino alla decadenza. La sezione espone notevoli esempi di statuaria, un tesoretto di denari d’argento e importanti documenti epigrafici.

INFO

Museo Archeologico Nazionale di PaestumCapaccio (SA)Via Magna Grecia, 919

_aperto dalle 8.30 alle 19.30 l’ingresso è consentito fino alle 18.45_chiuso il I e il III lunedì del mese

_info/prenotazioni 081 2395653/66

Biglietti

Museo e Parco Archeologico _intero: € 7.00 _ridotto: € 3.50 per i cittadini dell’UE di età compresa tra i 18 ed i 25 anninon compiuti_ridotto con >artecard: € 3.50_gratuito: per i cittadini dell’UE al di sotto dei 18 e sopra i 65 anni

Parco Archeologico (acquistabile solo nei giorni e negli orari di chiusura del Museo) _intero: € 6.00_ridotto: € 3.00 per i cittadini dell’UE di età compresa tra i 18 ed i 25 anninon compiuti_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Museo (acquistabile esclusivamente nei giorni e nelle ore di chiusura del parco)_intero: € 4.00 _ridotto: € 2.00 per i cittadini dell’UE di età compresa tra i 18 ed i 25 anninon compiuti_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Cumulativo Museo e Parco Archeologico di Paestum, Parco Archeologico di Velia (valido 3 giorni)_intero: € 8.00

DA NON PERDERE

Il pezzo forte del museo sono gli affreschi della tomba del Tuffatore: una tomba a cassa dipinta, costituita da quattro lastre laterali decorate con scene di banchetto. Il coperchio raffigura un giovane che si tuffa: la scena simboleggia probabilmente il passaggio al mondo dei morti. Di grande interesse i reperti di epoca arcaica (la statua di terracotta raffigurante Zeus), classica ed ellenistica (la statua bronzea del Sileno Marsia). Nella sezione delle tombe dipinte è ricostruita la tomba a camera di Agropoli, nella quale erano sepolti un uomo e una donna, del cui corredo fa parte un vaso famoso, l’hydria firmata da Assteas col mito di Bellerofonte.

_ridotto: € 4.00 per i cittadini dell’UE di età compresa tra i 18 ed i 25 anninon compiuti_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Le visite ai 2 siti del circuito Paestum (Museo Archeologico Nazionale di Paestum e Parco Archeologico di Paestum) valgono come un solo accesso con >artecard

Visite guidate _su prenotazione

Audioguide_ € 5.00_ lingua: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo

Servizi_informazioni, libreria, videoguide

Come arrivare_Trenitalia linea Napoli-Reggio Calabria, fermata Paestum

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INGRESSO CONADMISSION WITH ARTECARD

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Standing opposite the archaeological area, the Museo archeologico Nazionale di Paestum, which was established in 1952, is home to the extraordinary finds made in the city and district of Poseidonia-Paestum: it documents the evolution and transformations of the city, from the foundation of the Greek colony between the late 7th and the early 6th century B.C. to the institution of the Latin colony, and illustrates the changes in its social and public organisation, religious rites, aspects of daily life, art and handicrafts. An introductory section reconstructs the history of the discovery of the archaeological site; another section is devoted to prehistory, with Eneolithic grave goods from the Gaudo necropolis. An important collection in the atrium consists of the set of architectural and sculpted decorations from the excavations of the Heraion at the mouth of the Sele river. The famous archaic sandstone

metopes were part of the first Thesauros: eighteen of these are dedicated to the labours of Hercules. Alongside these is a series of ex voto (terracotta fragments, vases, metal and bone objects), which the faithful offered to the goddess Hera in the sanctuary. Note the remarkable decorative lion gargoyles and the ten surviving metopes from the great temple of the Heraion, which create a continuous narrative depicting a group of female dancers.The painted tomb slabs, of which the most famous is the Tomb of the Diver of 480-470 B.C., are of exceptional interest, as is the series of painted tombs of the Lucanian period. The use of painted tombs became very common in Paestum in the 4th century B.C., when it was under Lucanian domination. The oldest of these frescoed slabs are decorated only in the central part, with fillets, crowns, bands or branches; later on, the use of

INFO

Museo Archeologico Nazionale di PaestumCapaccio (SA) Via Magna Grecia, 919

_open from 8.30 to 19.30 last admission at 18.45_closed 1st and 3rd Monday of the month

_info/bookings +39 081 2395653/66

Tickets

Museum and Archaeological Park_full price: € 7.00 _concession: € 3.50 EU citizens aged 18 - under 25_concession with >artecard: € 3.50_free: EU citizens under 18 and over 65

Archaeological Park (can only be bought on days and at times when the museum is closed)_full price: € 6.00 _concession: € 3.00 EU citizens aged 18 - under 25_free: EU citizens under 18 and over 65

Museum (can only be bought on days and at times when the Park is closed)_full price: €4.00 _concession: €2.00 EU citizens aged 18 - under 25_free: EU citizens under 18 and over 65

Combined ticket to Museum and Parco Archeologico di Paestum, Parco Archeologico di Velia (valid 3 days)_full price: €8.00 _concession: €4.00 EU citizens aged 18 - under 25_free: EU citizens under 18 and over 65

Entry to 2 sites on the Paestum Circuit (Museo Archeologico Nazionale di Paestum e Parco Archeologico di Paestum) counts as a single admission with >artecard

Guided tours_subject to booking

Audio guides_€ 5.00_in Italian, English, French, German and Spanish

Services_information, bookshop, video guides

Directions_Trenitalia train, Napoli-Reggio Calabria line, Paestum Stop

DON’T MISS

The highlight of the museum is the frescoed Tomb of the Diver (480-470 B.C.): this is a painted cist tomb, comprising four side slabs decorated with banqueting scenes. The lid depicts a young man diving; the scene probably symbolises the transition to the world of the dead. There are some extremely interesting finds from the archaic epoch (the terracotta statue depicting Zeus), and from the classical and Hellenistic age (the bronze statue of Marsyas the Silenus). The painted tombs section has a reconstruction of the chamber tomb of Agropoli, in which a man and a woman were buried, whose grave goods included a famous vase, the hydria made by Assteas depicting. the myth of Bellerophon.

scenes with actual figures became the norm for male tombs (mainly warriors on horseback in helmet and body armour depicted in the typical scene of the ‘return of the warrior’), while decorative elements were used for female tombs. Through various materials, and three-dimensional and graphic reconstructions, the Roman section documents the historical development of the Latin colony from 272 B.C., the year the city was conquered by the Romans, up until its decline. This section exhibits remarkable examples of statuary, a treasure of silver coins, and important epigraphic documents.

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Uno dei più preziosi gioielli archeologici d’Italia, celebre in tutto il mondo per i suoi templi dorici.One of the most precious archaeological jewels in Italy’s crown, famous throughout the world for its Doric temples.

Parco Archeologico di PaestumCapaccio

Ai margini della piana del Sele, all’inizio del Cilento, s’incontra Paestum, uno dei più preziosi gioielli archeologici d’Italia, celebre in tutto il mondo soprattutto per i suoi spettacolari templi dorici. La leggenda ne attribuisce la fondazione agli Argonauti, ma nella realtà furono i greci di Sibari a fondarla intorno al 600 a.C. con il nome di Poseidonia. Sin dalla fondazione lo spazio urbano fu diviso in aree sacre, pubbliche e private. La fascia centrale della città fu destinata ad uso pubblico: nella parte Nord fu ubicato il santuario di Athena, al centro l’agorà, a Sud il santuario di Hera. Solo negli ultimi decenni del VI sec. a.C. furono materialmente tracciate le strade e forse costruita la prima cinta muraria. Tra il 530 e il 450 a.C. furono realizzati i grandi programmi architettonici, con la costruzione dei templi dorici ancora oggi splendidamente conservati.Alla fine del V sec. a.C. Poseidonia fu sconfitta in guerra dai Lucani, una popolazione di stirpe sannitica che si sostituì ai Greci nel governo della città. La conquista non portò modifiche sostanziali all’impianto urbano, ma da questo momento Poseidonia cambiò il nome in Paestum.

Nel 273 a.C. Roma, dopo aver sconfitto i Lucani, dedusse a Paestum una colonia latina. La trasformazione dell’assetto politico segnò radicali cambiamenti nell’organizzazione dello spazio pubblico: nella parte meridionale dell’agorà fu insediato il foro con gli edifici sacri e pubblici della colonia latina. I monumenti di età imperiale danno di Paestum l’immagine di una città di provincia con una limitata attività edilizia, già dall’inizio del II sec. d.C., avviata ad un lento quanto inarrestabile declino. La sua decadenza cominciò con la caduta dell’impero romano. Gli edifici furono spogliati per la costruzione di chiese e palazzi, e le rovine furono dimenticate fino al XVIII secolo, quando i viaggiatori del Gran Tour ricominciarono a spingersi fin qui.

INFO

Parco Archeologico di PaestumCapaccio (SA)Via Magna Grecia

_aperto dalle 8.45 ad un’ora prima del tramonto _chiuso il I ed il III lunedì del mese

_info/prenotazioni 081 2395653/66

BigliettiMuseo e Parco Archeologico_intero: € 7.00 _ridotto: € 3.50 cittadini dell’UE di età compresa tra i 18 ed i 25 anninon compiuti_ridotto con >artecard: € 3.50_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Parco Archeologico (acquistabile solo nei giorni e negli orari di chiusura del Museo) _intero: € 6.00_ridotto: € 3.00 per i cittadini dell’UE di età compresa tra i 18 ed i 25 anninon compiuti_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni Museo (acquistabile solo nei giorni e nelle ore di chiusura del parco)_intero: € 4.00 _ridotto: € 2.00 per i cittadini dell’UE di età compresa tra i 18 ed i 25 anninon compiuti_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Cumulativo Museo e Parco Archeologico di Paestum, Parco Archeologico di Velia (valido 3 giorni)_intero: € 8.00 _ridotto: € 4.00 per i cittadini dell’UE di età compresa tra i 18 ed i 25 anninon compiuti

DA NON PERDERE

La grande meraviglia del Parco Archeologico sono i tre templi dorici, tra i meglio conservati dell’antichità, che si ergono maestosi sulla piana davanti al mare: il Tempio cd. di Nettuno, la cd. Basilica, il Tempio cd. di Cerere. I primi due sono in realtà legati al culto della deaHera, e il terzo, ubicato a nord, al culto della dea Athena. Le mura costituiscono uno dei circuiti fortificati meglio conservati di tutta la Magna Grecia, lungo quasi 5 chilometri. Nell’area della città romana, oltre al Capitolium, ci sono altri resti significativi: il Foro, l’Anfiteatro, e i resti di molti edifici religiosi. A ovest dei templi corre la via Sacra, la strada delle processioni, il cui tracciato risale all’epoca greca.

_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto 18 e sopra i 65 anni

Le visite ai 2 siti del circuito Paestum (Museo Archeologico Nazionale di Paestum e Parco Archeologico di Paestum) valgono come un solo accesso con >artecard

Visite guidate_su prenotazione

Audioguide_€ 5.00_lingua: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo

Servizi_informazioni, libreria, videoguide

Come arrivare_Trenitalia, linea Napoli-Reggio Calabria, fermata Paestum

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INGRESSO CONADMISSION WITH ARTECARD

Page 102: Campania Artecard Guida Campania

On the edge of the Sele plain, where Cilento begins, lies Paestum, one of the most precious archaeological jewels in Italy’s crown, famous throughout the world, in particular for its spectacular Doric temples. According to legend it was founded by the Argonauts, but in reality it was established around the year 600 B.C. by the Greeks of Sybaris, who called it Poseidonia. Since its foundation the urban space was divided into sacred, public and private areas. The central strip of the city was set aside for public use: the sanctuary of Athena was located in the northern part, the agorà in the centre, and the sanctuary of Hera in the southern part.Only in the final decades of the 6th century B.C. were the roads roughly laid out and the first boundary wall perhaps built. Between 530 and 450 B.C. major architectural programmes were implemented, with the construction of the Doric

temples, still standing in all their splendour today.At the end of the 5th century B.C. Poseidonia was defeated in war by the Lucani, a people of Samnite stock who ousted the Greeks to govern the city. This conquest did not lead to any substantial modifications to the urban layout, but it was at this time that Poseidonia changed its name to Paestum.In 273 B.C. Rome, having defeated the Lucani, created a Latin colony at Paestum. The transformation of the political set-up led to radical changes in the organisation of the public space: the forum with the sacred and public buildings of the Latin colony was established in the southern part of the agorà. The monuments of the Imperial Age give an impression of Paestum as a provincial city with limited building activity, which already at the beginning of the 2nd century A.D. was on its way to a slow and inexorable decline. This

INFO

Parco Archeologico di PaestumCapaccio (SA)Via Magna Grecia _open from 8.45 to one hour before sunset_closed 1st and 3rd Monday of the month

_info/bookings +39 081 2395653/66

Tickets

Museum and Archaeological Park_full price: € 7.00 _concession: € 3.50 EU citizens aged 18 - under 25_concession with >artecard: € 3.50_free: under 18 and over 65

Archaeological Park (can only be bought on days and at times when the museum is closed)_full price: € 6.00 _concession: € 3.00 EU citizens aged 18 - under 25_free: EU citizens under 18 and over 65 Museum(can only be bought on days and at times when the Park is closed)_full price: €4.00 _concession: €2.00 EU citizens aged 18 - under 25_free: EU citizens under 18 and over 65

Combined ticket to Museum and Parco Archeologico di Paestum, Parco Archeologico di Velia (valid 3 days)_full price: €8.00 _concession: €4.00 EU citizens aged 18 - under 25_free: EU citizens under 18 and over 65

Entry to 2 sites on the Paestum Circuit (Museo Archeologico Nazionale di Paestum e Parco Archeologico di Paestum) counts as a single admission with >artecard

Guided tours_subject to booking

Audio guides_€ 5.00_in Italian, English, French, German and Spanish

Services_information, bookshop, video guides

Directions_Trenitalia train, Napoli-Reggio Calabria line, Paestum Stop

DON’T MISS

The great wonders of the Parco Archeologico are the three Doric temples rising majestically on the plain overlooking the sea, which rank among some of the best preserved of all antiquity: the Temple of Neptune, the so-called Basilica, and the so-called Temple of Ceres. The first two are in fact linked to the cult of the goddess Hera, and the third, situated in the north, to the cult of the goddess Athena. The fortified walls are among the best-preserved in the whole of Magna Graecia, running for almost 5 kilometres. In the area of the Roman city, in addition to the Capitolium, there are other significant remains: the Forum, the Amphitheatre, and the remains of many religious buildings. West of the temples runs the Via Sacra, the street where processions took place, whose route dates back to the Greek period.

decline began with the fall of the Roman Empire. Its buildings were plundered for materials to build churches and palaces, and the ruins were forgotten until the eighteenth century, when travellers began to venture here once more.

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Page 103: Campania Artecard Guida Campania

I resti della città greca di Elea, la cui fama è legata ai filosofi Parmenide e Zenone e alla celebre scuola di medicina.The remains of the Greek city of Elea, whose fame is linked to the philosophers Parmenides and Zeno, and to its renowned school of medicine.

Parco Archeologico di Elea VeliaAscea Marina

L’antica città di Elea, che deriva il suo nome dalla sorgente locale Hyele, fu fondata intorno al 540 a.C. da un gruppo di esuli provenienti dalla città greca di Focea, nell’attuale Turchia, occupata dai Persiani. La città, nota nel V sec. a.C. soprattutto per Parmenide e Zenone, fondatori della famosa scuola filosofica eleatica, raggiunge un periodo di grande sviluppo in età ellenistica e in età romana (fine IV a.C. - V sec. d.C.), quando il suo nome viene modificato in Velia. Con il Medioevo l’abitato si ritira sull’Acropoli, dove viene costruito un castello. Il percorso di visita, comincia dalla città bassa, dove gran parte degli edifici risalgono all’età ellenistica e romana. Tra questi un criptoportico a tre bracci di età augustea (27 a.C. - 14 d.C.), rifatto nel II sec. d.C., è variamente identificato come palestra o scuola medica o sacello del culto imperiale, viste le numerose statue ed erme di medici locali e di membri della famiglia imperiale qui rinvenute. Presso la Masseria Cobellis, un altro edificio di carattere pubblico di età medio-imperiale è contraddistinto da un raffinato impianto scenografico, su due livelli, con ninfeo e vasca.

Salendo verso l’Acropoli, si trova il più antico abitato di Velia (VI sec. a.C.), di cui sono visibili i resti di abitazioni allineate lungo una strada. L’area venne abbandonata nel V sec. a.C. per permettere di costruire edifici pubblici. Di questi sono parzialmente conservati un teatro di età romana, un tempio e un edificio con fronte porticata funzionale alle esigenze religiose. Gli edifici dell’acropoli sono stati danneggiati nel medioevo quando venne costruito un castello. Di questo periodo si conservano la Torre angioina, resti di mura e due chiese, la cappella Palatina e la chiesa di Santa Maria, che ospitano dei piccoli ma esaurienti antiquaria. Partendo dall’acropoli è possibile seguire un suggestivo itinerario che si sviluppa lungo il crinale della collina, permettendo di visitare piccole aree sacre con edifici di età ellenistica e tratti della cinta muraria. La visita si conclude con il Castelluccio, punto culminante del sistema difensivo di Velia.

INFO

Parco Archeologico di Elea VeliaAscea Marina (SA)Via Contrada Piana di Velia

_aperto dalle 8.45 ad un’ora prima del tramonto

_info/prenotazioni +39 081 2395653 - 081 2395666

Biglietti

Parco Archeologico_intero: € 3.00 _ridotto: € 1.50 per i cittadini dell’UE tra i 18 ed i 25 anni non compiuti _ridotto con >artecard: € 1.50_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 anni e sora i 65 anni

Cumulativo Museo e Parco Archeologico di Paestum, Parco Archeologico di Elea Velia (valido 3 giorni)_intero: € 8.00 _ridotto: € 4.00 per i cittadini dell’UE tra i 18 ed i 25 anni non compiuti_gratuito: per i cittadini dell’UEsotto i 18 anni e sopra i 65 anni Visite guidate _su prenotazione

Audioguide_€ 5.00_lingua: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo

Servizi_informazioni, libreria

Come arrivare_in auto: autostrada Salerno-Reggio Calabria, uscita Battipaglia, proseguire per la SS 18, uscita Vallo Scalo, seguire direzione Ascea

DA NON PERDERE

La via di porta Rosa arriva in una grande gola che permetteva il passaggio verso il Quartiere meridionale non ancora esplorato: è un vero e proprio valico artificiale dove negli anni ‘60 è stata trovata la Porta Rosa, splendido esempio dell’utilizzo dell’arco da parte dei Greci.

Percorrendo la via di Porta Rosa, si visitano le Terme Adrianee (II sec. d.C.), dove sono visibili vari ambienti del calidarium e la sala del frigidarium, decorata da uno splendido mosaico con tessere in bianco e nere che raffigurano animali e mostri marini. Continuando la salita, vi è la cosiddetta agorà, probabilmente un santuario dedicato ad Asclepio, divinità medica e guaritrice: si distribuisce su almeno tre livelli, di cui quello inferiore con porticato e una fontana.

Appena giunti sull’Acropoli si possono ammirare i resti del piccolo teatro risalente al IV secolo a.C., che ancora oggi ospita spettacoli teatrali.

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INGRESSO CONADMISSION WITH ARTECARD

Page 104: Campania Artecard Guida Campania

The ancient city of Elea, which derives its name from the local spring Hyele, was founded around 540 B.C. by a group of exiles from the Greek city of Phocaea, in present-day Turkey, occupied by the Persians. The city, which was known in the 5th century B.C. mainly for Parmenides and Zeno, founders of the famous Eleatic philosophy school, reached a period of great development in the Hellenistic Age and in the Roman Age (late 4th century B.C. - 5th century A.D.), when its name was modified to Velia. In the Middle Ages the settlement retreated onto the Acropolis, where a castle was built. The tour of the excavations begins in the lower city, where many of the buildings date back to the Hellenistic and Roman Age. These include a cryptoporticus with three wings of the Augustan Age (27 B.C. - 14 A.D.), rebuilt in the 2nd century A.D., which has been variously identified as a

palaestra or a medical school or a sacellum for the Imperial cult, in view of the numerous statues and hermae of local physicians and of members of the Imperial family that have been found here. Near here is the Masseria Cobellis, another building of a public character dating back to the mid-Imperial Age, which is distinguished by its elegant scenographic layout, on two levels, with a nymphaeum and a pond. Walk up towards the Acropolis, and you will come to Velia’s most ancient settlement (6th century B.C.), where the remains of houses lined up along a road are still visible. The area was abandoned in the 5th century B.C. to allow public buildings to be erected. Some of these have partially survived, and include a Roman-age theatre, a temple and an edifice with an arcaded façade used for religious purposes. The buildings on the Acropolis were damaged in the Middle Ages when the castle was

INFO

Parco Archeologico di Elea VeliaAscea Marina (SA)Via Contrada Piana di Velia

_open from 8.45 to one hour before sunset

_info/bookings +39 081 2395653 - 081 2395666

Tickets

Archaeological Park_full price: €3.00 _concession: €1.50 EU citizens aged 18 - under 25_concession with >artecard: € 1.50_free: under 18 and over 65

Combined ticket to Museum and Parco Archeologico di Paestum, Parco Archeologico di Elea Velia (valid 3 days)_full price: €8.00 _concession: €4.00 EU citizens aged 18 - under 25_free: under 18 and over 65 Guided tours_subject to booking

Audio guides_€5.00_in Italian, English, French, German and Spanish

Services_information, bookshop

Directions_by car: autostrada Salerno-Reggio Calabria, Battipaglia exit, follow SS 18, exit Vallo Scalo, and follow signs for Ascea

DON’T MISS

Via di Porta Rosa comes out in a great gully that made it possible to reach the southern quarter, which is as yet unexplored: this veritable artificial pass was where, in the 1960s, the Porta Rosa was discovered, a splendid example of the use of the arch by the Greeks.

Walk along Via di Porta Rosa and you will be able to visit Hadrian’s Baths (2nd century A.D.) and admire the various rooms of the calidarium and the frigidarium, which is decorated with a splendid mosaic of black and white tesserae depicting animals and sea monsters. Continue upwards and you will come to the so-called agorà, probably a sanctuary dedicated to Aesculapius, god of medicine and healing: it is laid out on at least three levels, of which the lower one has an arcade and a fountain.

Having reached the Acropolis, you can admire the remains of the small theatre dating back to the 4th century B.C., where theatrical performances are still staged today.

constructed. The architecture that survived from this period includes the Angevin Tower, remains of walls and two churches, the Capella Palatina and the church of Santa Maria, which house small but comprehensive antiquaria. Starting from the Acropolis, visitors can follow an evocative trail that runs along the crest of the hill, stopping along the way at various small sacred areas with buildings of the Hellenistic Age and stretches of the boundary wall. A visit to the Castelluccio, the culminating point of Velia’s defensive system, concludes the tour.

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Page 105: Campania Artecard Guida Campania

Il maggiore monumento monastico del Meridione d’Italia.The greatest monastic monument in southern Italy.

Certosa San LorenzoPadula

La Certosa è uno dei più grandiosi monumenti dell’Italia meridionale ed uno dei più importanti complessi monastici d’Europa, riconosciuto dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. La costruzione, iniziata per volere di Tommaso Sanseverino nel 1306, proseguì fino al ‘700. Dedicata a S. Lorenzo, la struttura richiama l’immagine della graticola sulla quale il santo fu bruciato vivo. La parte principale della Certosa è in stile barocco ed occupa una superficie di 51.500 m² sulla quale sono edificate oltre 320 stanze. Il monastero ha il più grande chiostro del mondo (circa 12.000 m²) e presenta due ordini di portici e ben 84 archi. L’impianto planimetrico rispecchia nella distribuzione e organizzazione degli spazi architettonici la vita religiosa dell’ordine certosino. Si suddivide infatti in due grandi aree: la “casa bassa”, più a contatto col mondo esterno, ove si svolgevano le attività di sostentamento della comunità certosina (spezieria, stalle, granai e depositi ubicati nella corte esterna) e la “casa

alta” con gli spazi della vita comunitaria dei monaci (chiesa, cucina, refettorio, sala del tesoro e del capitolo) e gli ambienti di stretta clausura organizzati intorno al chiostro grande (celle dei monaci e giardini, appartamento del priore, biblioteca). Oltre a questi, vi erano le grandi cantine con le enormi botti, le lavanderie ed i campi limitrofi dove venivano coltivati i frutti della terra per il sostentamento dei monaci, oltre che per la commercializzazione con l’esterno. I monaci producevano vino, olio di oliva, frutta ed ortaggi.La Certosa fu meta di pellegrini e, nel corso dei secoli, ospitò viandanti e re. È rimasta celebre la visita di Carlo V, per il quale, la leggenda narra, fu preparata una frittata di 1000 uova nella grande cucina.L’ambiente più suggestivo resta il portico con le celle dei certosini, ognuna delle quali contiene tre o quattro stanze. Visibile anche il finestrino attraverso il quale si passava il cibo e un’apertura murale dove si passava il lume della candela. Elemento prezioso della Certosa è lo scenografico

INFO

Certosa San LorenzoPadula (SA)Viale Certosa

_aperto dal lunedì alla domenicadalle 9.00 alle 19.00 _chiuso il martedì

_info/prenotazioni +39 0975 777445 - 0975 77552

Biglietti_intero: € 4.00_ridotto: € 2.00 per i cittadini dell’UE tra i 18 ed i 25 anni non compiuti_ridotto con >artecard: € 2.00_gratuito: per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni

Visite guidate_su prenotazione

Servizi_informazioni

Come arrivare_in auto: autostrada Salerno-Reggio Calabria, uscita Padula - Buonabitacolo direzione Padula

DA NON PERDERE

La chiesa conserva gli altari con le raffinate decorazioni policrome in scagliola con inserti in madreperla, gli affreschi del XVI-XVIII sec., il pavimento di maioliche settecentesche, i cori lignei intagliati e intarsiati del primo Cinquecento.

La Certosa ospita anche il Museo Archeologico della Lucania Occidentale, interventi paesaggistici sui giardini delle celle realizzati nell’ambito della manifestazione “Ortus Artis” ed una vastissima collezione d’arte contemporanea con oltre cento opere realizzate durante le mostre “Le Opere e i Giorni” e “Fresco Bosco”. Nella saletta dell’appartamento del Priore è in esposizione la mostra permanente “La Certosa di Padula nel libro di Thomas Salmon del 1763 e nella cartografia del XVIII secolo”, facilitandone la visione e la consultazione mediante l’installazione espositiva inserita nel normale percorso di visita museale in Certosa.

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scalone ellittico, che conduce alla passeggiata dei monaci, al chiostro grande e alla zona dove si trovava l’appartamento del Priore, dotato di un giardino con un portico ligneo decorato con affreschi di paesaggi della fine del Seicento.

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INGRESSO CONADMISSION WITH ARTECARD

Page 106: Campania Artecard Guida Campania

The Certosa, or Charterhouse, is one of the grandest monuments in southern Italy and one of the most important monasteries in Europe, recognised by UNESCO as a World Heritage site. Its construction, which began at the behest of Tommaso Sanseverino in 1306, continued until the eighteenth century. Dedicated to Saint Lawrence, the structure recalls the image of the gridiron on which the saint was burnt alive. The main part of the Charterhouse is in the baroque style and occupies an area of 51,500 m², on which more than 320 rooms have been built. The monastery has the largest cloister in the world (approximately 12,000 m²) and has two orders of arcades and a staggering 84 arches. In terms of the distribution and organisation of architectural spaces, its plan mirrors the religious life of the Carthusian order. It is subdivided into two large areas: the ‘lower house’, which was in

greater contact with the outside world and where activities for the maintenance of the Carthusian community were carried out (spicery, stables, granaries and storehouses located in the external courtyard) and the ‘upper house’ with spaces for the monks’ communal life (church, kitchen, refectory, treasury and chapterhouse) and the strictly secluded rooms organised around the large cloister (monks’ cells and gardens, prior’s apartment, library). In addition there were the great cellars full of enormous barrels, the laundries and the neighbouring fields where the fruits of the earth were cultivated for the sustenance of the monks, as well as for marketing to the outside world. The brothers produced wine, olive oil, fruit and vegetables.The Charterhouse was a destination for pilgrims, and, over the centuries, has taken in both wayfarers and kings. A well-known story goes that

INFO

Certosa San LorenzoPadula (SA)Viale Certosa

_open Monday to Sundayfrom 9.00 to 19.00 _closed Tuesday

_info/bookings +39 0975777445 - 0975 77552

Tickets_full price: €4.00 _concession: €2.00 EU citizens aged 18 - under 25 _concession with >artecard: € 2.00 _free: EU citizens aged under 18 and over 65

Guided tours_subject to booking

Services_information

Directions_by car: autostrada Salerno - Reggio Calabria at the Padula-Buonabitacolo exit, follow signs for Padula

DON’T MISS

The church contains altars with refined polychrome decorations in scagliola with mother of pearl inlay, frescoes from the sixteenth-eighteenth century, an eighteenth-century maiolica floor, and early sixteenth-century engraved and inlaid wooden choirs.

Visitors to the Charterhouse can also take a tour of the Museo Archeologico della Lucania Occidentale, and enjoy the landscaping interventions carried out in the cell gardens as part of the exhibition ‘Ortus Artis’, as well as a vast collection of contemporary art comprising more than one hundred works made during the exhibitions ‘Le Opere e i Giorni’ and ‘Fresco Bosco’. The small hall in the Prior’s apartment is home to the permanent exhibition ‘The Certosa di Padula in Thomas Salmon’s book of 1763 and in eighteenth-century cartography’, an installation integrated into the standard museum tour as a tool of reference to facilitate visitors’ understanding of the Charterhouse.

when Charles V visited, an omelette was made in the great kitchen using 1000 eggs.The most atmospheric space is the arcade housing the cells of the Carthusians, each of which contains three or four rooms. It is also possible to see the small window through which food was passed and an opening in the wall for candle light to shine through. A further striking feature is the spectacular elliptical staircase that leads to the monks’ promenade, to the great cloister and to the area where the Prior had his apartment and his garden, whose wooden arcade is decorated with frescoes of landscapes dating back to the late seventeenth century.

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Il lavoro incessante della natura, da 35 milioni di anni.Nature’s ceaseless activity for the past 35 million years.

Grotte dell’AngeloPertosa

Il lavorio incessante della natura, da 35 milioni di anni, ha creato quella che oggi è una magica esperienza alla portata di tutti. Il sito delle Grotte dell’Angelo attrae ogni anno migliaia di visitatori per diversi aspetti, che vanno dall’interesse naturalistico- speleologico a quello archeologico.La Grotta, abitata nell’età della pietra, come dimostrano i resti di palafitte neolitiche ed eneolotiche, fu adibita a luogo di culto dai Greci e dai Romani. In epoca cristiana fu consacrata all’Arcangelo Michele.Oggi è possibile seguire ed ammirare i tragitti che si snodano per circa 3000 metri sotto l’imponente mole del massiccio degli Alburni. Il tratto iniziale è invaso dalle acque del fiume Negro, da cui si arriva nelle viscere della terra immersi in un silenzio magico, laddove luci ed ombre si incontrano allo scrosciare della grande cascata naturale. L’ambiente è surreale, con cunicoli, gallerie e caverne che si aprono dinanzi all’occhio del visitatore. Gruppi di stalattiti e stalagmiti si modellano di volta in volta in forme misteriose,

cui spesso la fantasia ha assegnato un nome. Immaginare soltanto il tempo che impiega una stalattite o una stalagmite per crescere di un solo centimetro dà l’idea dell’enormità del miracolo che la natura ha compiuto e continua a compiere ancora oggi.

INFO

Grotte dell’AngeloPertosa (SA)Contrada Muraglione

_aperto dal martedì alla domenica da aprile ad agostodalle 9.00 alle 19.00 marzo, settembre, ottobredalle 10.00 alle 18.30gennaio, febbraio, novembre e dicembredalle 10.00 alle 16.00

_info/prenotazioni+39 0975 397037www.grottedellangelo.sa.it

Biglietti_intero € 13.00 percorso base€ 16.00 percorso intermedio€ 20.00 percorso completo_ridotto: per le persone sopra i 65 anni e per i ragazzi € 10.00 percorso base€ 13.00 percorso intermedio€ 15.00 percorso completo_ridotto con >artecard: € 7.00 percorso base_gratuito: per disabili Audioguide_gratuite_lingua: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo

Servizi_informazioni, libreria, caffetteria, ristorante

DA NON PERDERE

La visita si effettua a bordo di una zattera, che dall’ingresso conduce a caverne dai nomi pittoreschi, come il Braccio delle Meraviglie, con le cascate di stalattiti che si intrecciano alle colonne di stalagmiti, o la Sala del Trono, a volta e con una formazione calcarea che ricorda un trono reale.Sono previsti diversi percorsi, che permettono a tutti di visitare zone diverse delle Grotte con modalità differenti a seconda del tipo di interesse, godendo di una temperatura interna costante tutto l’anno di 16°

Come arrivare_in auto: autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, uscita Petina (nord) o Polla (sud), seguire indicazioni per Pertosa_in auto: Basentana Sicignano-Potenza, seconda uscita Buccino, seguire indicazioni per Grotte dell’Angelo

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INGRESSO CONADMISSION WITH ARTECARD

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Nature’s ceaseless and intense activity for the past 35 million years has created what is now a magical experience within the grasp of everyone. Each year the site of the Grotte dell’Angelo attracts thousands of visitors, some of whom are interested in its naturalistic/speleological features, others in its archaeology.The cave, which was inhabited in the Stone Age, as shown by the remains of Neolithic and Eneolithic pile dwellings, was used as a place of worship by the Greeks and the Romans. In the Christian era it was consecrated to the Archangel Michael.Today, visitors can follow in amazement the

passages that wind their way for about 3000 metres beneath the awe-inspiring mighty structure of the Alburni massif. The initial stretch, which is flooded with water from the river Negro, leads into the bowels of the earth, where immersed in a magical silence, lights and shadows interweave to the roar of the huge natural waterfall. It is a surreal environment, with passages, tunnels and caverns opening up before the visitor’s eyes. Groups of stalactites and stalagmites have moulded themselves into a series of mysterious shapes, which have often inspired imaginative names. If you just think of the time it takes a stalactite or a stalagmite to grow by

INFO

Grotte dell’AngeloPertosa (SA)Contrada Muraglione

_open Tuesday to Sunday April to Augustfrom 9.00 to 19.00March, September, Octoberfrom 10.00 to 18.30January, February, November and Decemberfrom 10.00 to 16.00

_info/bookings+39 0975 397037

Tickets_full price€ 13.00 basic route€ 16.00 intermediate route€ 20.00 complete route_concession: over 65, children aged 6 - 15€ 10.00 basic route€ 13.00 intermediate route€ 15.00 complete route_concession with >artecard: € 7.00 basic route_free: disabled visitors Audio guide_free_in Italian, English, French, German and Spanish

Services_information, bookshop, café, restaurant

DON’T MISS

Visitors take the tour on board a raft, which from the entrance transports them to caves with picturesque names, such as the Arm of Wonders, with cascades of stalactites interlacing with columns of stalagmites, and the Throne Room, which has a vaulted ceiling and a limestone formation reminiscent of a royal throne. There are various tours available, allowing visitors admission to different areas of the caves, and by different means, according to their particular interest. The inside temperature is a constant 16° all year round.

Directions_by car: autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, Petina exit (coming from North) or Polla (coming from South) and follow signs for the Grotte dell’Angelo - Pertosa_by car: from Basentana highway Sicignano-Potenza second exit Buccino and follow signs for the Grotte dell’Angelo

a single centimetre, you will have some idea of the enormity of the miracle that nature has performed and is still continuing to perform today.

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Un immenso patrimonio storico e architettonico su di un altopiano da dove lo sguardo spazia nel mare.A vast historical and architectural heritage on a plateau whence the gaze sweeps to the sea.

Circuito RavelloRavello

Complesso Monumentale di Villa RufoloResidenza medioevale e giardini ottocenteschi

Villa Rufolo è la punta di diamante dell’immenso patrimonio storico e architettonico di Ravello. Un complesso monumentale che porta il nome della famiglia che lo realizzò e che nel periodo di massimo splendore, intorno al XIII secolo, contava “più stanze che i giorni dell’anno”. Di quell’immenso patrimonio, una parte è stata erosa dal tempo e dall’incuria, un’altra parte è stata recuperata e nuovi tasselli sono stati aggiunti in epoca più recente, a partire dalla preziosa opera dell’industriale scozzese Francis Neville Reid che ne fu proprietario tra il XIX e il XX secolo. In dieci secoli, al modello originario, sintesi perfetta e unica di architettura araba, sicula e normanna, si sono sovrapposte nuove linee, da quella più pesante dei nuovi volumi del chiostro (XVIII secolo) a quella più romantica dei giardini ottocenteschi, fino ad arrivare ai giorni nostri, in cui gli spazi soddisfano le esigenze funzionali della Fondazione Ravello, del Ravello Festival e del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali.

Villa Rufolo è stata meta prediletta di musicisti, artisti e poeti, decantata nei versi del Boccaccio, e luogo d’ispirazione per Richard Wagner che nel suo giardino rivide la materializzazione delle sue opere e della sua immaginazione: un’esperienza unica da vivere in cui scoprire un mondo al di fuori delle convenzioni.

INFO

Complesso Monumentale di Villa RufoloPiazza Duomo Ravello (SA)

_aperto tutto l’anno dal lunedì alla domenica dalle 9.00 al tramonto

_info/prenotazioni www.villarufolo.itwww.fondazioneravello.it

Biglietti_intero: € 5.00 _ridotto: € 4.00 per gruppi di minimo 15 persone; € 3.00 per persone sopra i 65 anni e bambini tra i 5 e 12 anni _gratuito: per disabili_biglietto con >artecard per il Circuito Ravello: € 9.00

Il biglietto con >artecard include l’ ingresso ai 5 siti del circuito Ravello (Villa Rufolo, Villa Cimbrone, Auditorium Oscar Niemeyer, Museo del Duomo e Sito di scavi del Monastero della Santissima Trinità). Le visite ai 5 siti del circuito Ravello valgono come un solo accesso

Servizi_informazioni

Come arrivare_Trenitalia, fermata Salerno + bus Sita Sud

per le linee Bus Sita www.sitasudtrasporti.it

DA NON PERDERE

Il giardino di Villa Rufolo. Conosciuto anche come “giardino dell’anima”, con la sua avvolgente atmosfera riporta alla dimensione antica del giardino romantico voluto da F.N. Reid, in cui ancora riecheggiano gli emozionanti versi del Boccaccio. E’ all’epoca di Reid, nel 1880, che Wagner visita Villa Rufolo dove rivede il tanto sognato giardino di Klingsor e lo immortala quale degna scenografia per l’atto conclusivo del suo Parsifal. Da non perdere il RavelloFestival, il più antico festival italiano dopo il Maggio Fiorentino, una kermesse internazionale di musica classica, jazz, danza e arti visive, che si svolge ogni anno, da giugno a settembre, proprio nei giardini della Villa e che, con il suo palco a sbalzo sul mare, lascia senza fiato il pubblico proveniente da ogni parte del Mondo.

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Complesso Monumentale di Villa RufoloMedieval residence and nineteenth-century gardens

Villa Rufolo is the jewel in the crown of Ravello’s vast historical and architectural heritage. This monumental complex bears the name of the family who built it, and at the height of its splendour, around the thirteenth century, it had ‘more rooms than there are days in the year’. Part of the immense property has been eroded by time and neglect, part of it has been renovated and new pieces added more recently, starting with the invaluable work carried out by the Scottish industrialist Francis Neville Reid, who owned it between the nineteenth and the twentieth century. Over the course of ten centuries, the original model, which is a perfect synthesis of Arab, Siculan and Norman architecture, has been overlaid with new building styles, from the heavier style that characterises the more recent spaces of the cloister (eighteenth century) to the more romantic style of the nineteenth-century gardens, and to the present day, which sees the venue

being used to accommodate the functional needs of the Fondazione Ravello, the Ravello Festival and the Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali. Villa Rufolo was a much-favoured destination for musicians, artists and poets, extolled in Boccaccio’s verses and a place of inspiration for Richard Wagner, who saw in its gardens the materialisation of the setting he had imagined for his opera. The Villa provides visitors with a unique experience that will allow them to discover a world outside conventions.

INFO

Complesso Monumentale di Villa RufoloPiazza Duomo Ravello (SA)

_All year round Monday Sunday from 9.00 to sunset

_info/bookingswww.villarufolo.itwww.fondazioneravello.it

Tickets_full price: € 5.00 _concession: € 4.00 for groups of 15 people or more; € 3.00 over 65 and children aged 5 - 12 _free: disabled visitors_the ticket with >artecard for Ravello Circuit: € 9.00

The ticket includes entry to 5 sites on Ravello Circuit (Villa Rufolo, Villa Cimbrone, Auditorium Oscar Niemeyer, Museo del Duomo and Sito di scavi del Monastero della Santissima Trinità). Entry to the 5 sites counts as a single admission

Services_information

Directions_Trenitalia train, Salerno stop plus Sita Sud bus

for the Bus lines Sita www.sitasudtrasporti.it

DON’T MISS

The garden at Villa Rufolo. Also know as the ‘garden of the soul’, with its enveloping atmosphere it whisks you back to the former grandeur of the romantic garden created by F.N. Reid, in which Boccaccio’s moving verses still resound. It was in Reid’s day, in the year 1880, that Wagner visited Villa Rufolo, and it was here that he saw his longed-for garden of Klingsor, which he immortalised as a worthy setting for the final act of his opera Parsifal. Another must is the RavelloFestival, the oldest Italian festival after the Maggio Fiorentino, an international celebration of classical music, jazz, dance and the visual arts, which takes place annually, from June to September, in the gardens of Villa Rufolo. The audiences who flock to it from all over the world are left speechless by the spectacular stage jutting out over the sea.

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Circuito RavelloRavello

Museo del Duomo di RavelloLa testimonianza più autorevole della storia e della Fede di una Città, delle sue nobili famiglie, munifiche committenti di capolavori straordinari

Il Museo ha sede nella cripta della basilica (Sezione Lapidea) e nell’antica sede dell’Arciconfaternita del SS. Nome di Gesù (Sezione Pittorica), già cimitero della cattedrale. Accoglie inoltre una raccolta d’arte contemporanea, allestita nella “Via Tecta”, e la collezione delle Icone orientali di San Pantaleone, custodita nella cappella feriale, ubicata in prossimità degli ambienti appartenuti alla Corte Vescovile, in cui era solito riunirsi il Capitolo della Cattedrale.La cripta corrisponde, quanto a dimensioni, all’intero vano della crociera sopraelevata. E’ attraversata per tutta la sua larghezza da una fila di sei colonne in granito, che determinano quattordici campatelle voltate a crociera, coronate da capitelli diversi mentre altre due colonne sono poste all’ingresso dell’abside centrale. L’aula che accoglie la pinacoteca è costituita da due

campate coperte da volte a crociera e presenta una terminazione ad abside poligonale con tre monofore aperte lungo il perimetro, realizzata nel corso del Trecento, che si inserisce sotto la veste barocca riconducibile agli interventi di consolidamento-rifacimento eseguiti nel corso del sec. XVIII. Nelle sezioni espositive si possono ammirare reperti di interesse storico-artistico e archeologico, sculture di pregevole fattura, ornati lapidei e arredi liturgici in metalli nobili. L’accesso pomeridiano al museo comprende un percorso più ampio che consente la visita della celebre porta di bronzo di Barisano da Trani (1179), dell’ambone Rogadeo (sec. XII) e del pulpito realizzato da Nicola di Bartolomeo da Foggia (1272). Opere straordinarie cui si aggiunge la cappella dedicata al principale patrono della città, San Pantaleone, in cui si custodisce la reliquia del sangue del santo che suole liquefarsi nell’anniversario del martirio. (27 luglio).

INFO

Museo del Duomo di RavelloPiazza Duomo, 7 Ravello (SA)

_aperto tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 19.00_chiuso il 27 luglio (festa patronale)

_info/prenotazioni 089 858311 www.museoduomoravello.com

Biglietti_intero: € 3.00_ridotto: € 1.50 per bambini dai 7 ai 13 anni, gruppi di minimo 25 persone _biglietto con >artecard per il Circuito Ravello: € 9.00

Il biglietto con >artecard include l’ ingresso ai 5 siti del circuito Ravello (Villa Rufolo, Villa Cimbrone, Auditorium Oscar Niemeyer, Museo del Duomo e Sito di scavi del Monastero della Santissima Trinità). Le visite ai 5 siti del circuito Ravello valgono come un solo accesso

Servizi_informazioni, libreria

Visite guidate_su prenotazione

Come arrivare_Trenitalia, fermata Salerno + bus Sita Sud

per le linee Bus Sita www.sitasudtrasporti.it

DA NON PERDERE

Tra le opere più significative vanno annoverati il ritratto di Sigilgaida Rufolo (1272), il Falconiere, sculture legate al gusto antichizzante di Federico II di Hohenstaufen già esposte con successo al Metropolitan Museum di New York e ai Reiss-Engelhorn-Museen di Mannheim, e il “Giobbe” del celebre scultore Francesco Messina.

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Museo del Duomo di RavelloThe most convincing proof of the history and Faith of a city and its noble families, bountiful patrons of outstanding masterpieces

The Museum is housed in the crypt of the basilica (Lapidarium section) and in the ancient seat of the Arciconfraternita del SS. Nome di Gesù (Paintings section), formerly the cathedral cemetery. It also includes a contemporary art collection, exhibited in the ‘Via Tecta’, and the collection of eastern icons of Saint Pantaleon, kept in the Ferial Chapel, situated in the vicinity of the rooms that belonged to the Episcopal Court, where the Cathedral Chapter used to meet.In terms of size, the crypt corresponds to the entire space occupied by the cross vault overhead. Its entire width is traversed by a row of six granite columns, which create fourteen

small cross-vaulted bays, crowned with various capitals, while two further columns are placed at the entrance of the central apse. The room that contains the picture gallery consists of two cross-vaulted bays and ends in a polygonal apse with three single-light windows opening onto its perimeter. Although the latter was built during the fourteenth century, it is concealed by a baroque veneer that dates back to the consolidation and renovation works carried out during the eighteenth century. The exhibition sections display finds of historical, artistic and archaeological interest, sculptures of exquisite workmanship, stone decorations and church ornaments made of noble metals. In the afternoon, admission to the museum includes a more extensive tour, which allows access to the famous bronze door by Barisano da Trani (1179), the Rogadeo ambo (twelfth century) and the

INFO

Museo del Duomo di RavelloPiazza Duomo, 7 Ravello (SA)

_open daily from 9.00 to 19.00_losed only on 27 July (patron saint’s feast day)

_info/bookings+39 089 858311 [email protected]

Tickets_full price: € 3.00_concession: €1.50for: children aged 7 - 13; groups of more than 25 people _the ticket with >artecard for Ravello Circuit: € 9.00

The ticket includes entry to 5 sites on Ravello Circuit (Villa Rufolo, Villa Cimbrone, Auditorium Oscar Niemeyer, Museo del Duomo and Sito di scavi del Monastero della Santissima Trinità). Entry to the 5 sites counts as a single admission

Services_information, bookshop

Guided tours_subject to booking

Directions_Trenitalia train, Salerno stop plus Sita Sud bus

for the Bus lines Sita www.sitasudtrasporti.it

DON’T MISS

Among the most significant works, mention should be made of the portrait bust of Sigilgaida Rufolo (1272), and the Falconer, sculptures linked to the antiquising taste of Frederick II of Hohenstaufen, formerly exhibited to great acclaim at the Metropolitan Museum in New York and at the Reiss-Engelhorn-Museen in Mannheim, and the ‘Job’ by the famous sculptor Francesco Messina.

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pulpit made by Nicola di Bartolomeo da Foggia (1272). In additional to these outstanding works, mention should also be made of the chapel dedicated to the city’s principal patron saint, Saint Pantaleon, in which the relic containing the saint’s blood is kept, which regularly liquefies on the anniversary of his martyrdom (27 July).

Page 113: Campania Artecard Guida Campania

Circuito RavelloRavello

Villa Cimbrone“Incomparabile... che sorge tra le rose e gli oleandri su di un altopiano da dove lo sguardo spazia nel mare”

Così nell’estate 1835 definì Villa Cimbrone il viaggiatore tedesco Gregorovius, che non ebbe alcun dubbio in merito ad un luogo tanto emozionante e magico.La Villa ed i magnifici Giardini, paragonati agli “Orti d’Armida fra le rose e le ortensie” hanno origini remote che si fondono con la storia stessa di Ravello. I primi documenti d’archivio risalenti all’XI secolo ci dicono che la Villa fu edificata su un promontorio di un vasto podere chiamato “Cimbronium”, da cui la Villa trae il nome.Il complesso attuale di Villa Cimbrone, costituito dall’edificio principale e dal parco secolare di circa sei ettari, è unanimemente riconosciuto tra gli esempi più importanti che la cultura romantica anglosassone – paesaggistica e botanica – abbia generato nell’area mediterranea tra la fine dell’800 e i primi del ‘900.

INFO

Villa CimbroneS.Chiara, 26 Ravello (SA)

_ aperto tutti i giorni dalle 9.00 ad un’ora prima del tramonto

_info/prenotazioni+089 857459www.villacimbrone.com

Biglietti_intero: € 7.00_ridotto: € 4.00 per gruppi e ragazzi sotto i 12 anni _biglietto con >artecard per il Circuito Ravello: € 9.00

Il biglietto con >artecard include l’ ingresso ai 5 siti del circuito Ravello (Villa Rufolo, Villa Cimbrone, Auditorium Oscar Niemeyer, Museo del Duomo e Sito di scavi del Monastero della Santissima Trinità). Le visite ai 5 siti del circuito Ravello valgono come un solo accesso

Visite guidate_su prenotazione

Servizi_informazioni, ristorante, hotel

Come arrivareTrenitalia, fermata Salerno + Bus Sita Sud

per le linee Bus Sita www.sitasudtrasporti.it

DA NON PERDERE

Il Chiostro, La Cripta, Il Viale dell’Immenso, La Statua di Cerere, Il Terrazzo dell’Infinito, Il Poggio di Mercurio, Il Tempietto di Bacco, La Grotta di Eva, Il David, Il Terrazzo delle Rose, Il Tea Room, Il Viale delle Ortensie

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Page 114: Campania Artecard Guida Campania

DON’T MISS

The Cloister, The Crypt, The Avenue of Immensity, The Statue of Ceres, Terrace of Infinity, Mercury’s seat, Temple of Bacchus, Eve’s Grotto, David, Rose Terrace, Tea Room, Ortensia Avenue

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Villa Cimbrone“Incomparable... rising above the roses and oleanders on a plateau whence the gaze sweeps to the sea”

This was the description of Villa Cimbrone given in summer 1835 by the German traveller Gregorovius, who was in no doubt about the charms and magic of this place. The Villa and its wonderful grounds, which have been compared to the “Gardens of Armida amongst the roses and the hydrangeas”, have remote origins that are intermingled with the history of Ravello itself. Early archive documents from the eleventh century tell us that the Villa was built on a headland of a vast estate called “Cimbronium”, from which it got its name. The current complex at Villa Cimbrone, consisting of the main building and the centuries-old six hectare park, is universally recognized as one of the most important sites – in landscaping and botanical terms – produced by the English romantic culture in the Mediterranean area in the late 19th and early 20th century.

INFO

Villa CimbroneS.Chiara, 26 Ravello (SA)

_ open every day from 9.00 to one hour before sunset

_info/bookings +39 089 857459www.villacimbrone.com

Tickets _full price: € 7.00 _ concession:€ 4.00 for groups and under 12 _the ticket with >artecard for Ravello Circuit: € 9.00

The ticket includes entry to 5 sites on Ravello Circuit (Villa Rufolo, Villa Cimbrone, Auditorium Oscar Niemeyer, Museo del Duomo and Sito di scavi del Monastero della Santissima Trinità). Entry to the 5 sites counts as a single admission

Guided tours_subject to booking

Services_information, restaurant, hotel

Directions_Trenitalia, Salerno station + Bus Sita Sud

for the Bus lines Sita www.sitasudtrasporti.it

Page 115: Campania Artecard Guida Campania

Circuito RavelloRavello

Auditorium “Oscar Niemeyer”

Adagiato su una splendida terrazza naturale da cui si gode un panorama spettacolare della Costiera Amalfitana, l’Auditorium Oscar Niemeyer nasce dal genio creativo del famoso architetto brasiliano che ha voluto far dono alla Città della Musica di un progetto “semplice e ardito al tempo stesso, capace di inserire nel paesaggio ravellese un segno inconfondibile ma non dissonante”. L’auditorium ha il profilo sinuoso di un’onda e vi si accede tramite una piazza oblunga che mette in risalto l’eccezionalità dell’opera. La sala, che sfrutta il naturale declivio del terreno, ha una capienza di circa 400 posti; il foyer ed il posto per l’orchestra sono aggettanti nel vuoto. L’ampia vetrata d’ingresso e l’oblò di fronte al pubblico spalancano la vista sul mare e sul paesaggio circostante.“Non è l’angolo retto che mi attrae, e nemmeno la linea retta, dura, inflessibile creata dall’uomo. Ciò che mi attrae è la curva libera e sensuale. La curva che incontro nelle montagne del mio paese, nella donna preferita, nelle nuvole del cielo e nelle onde del mare. Di curve è fatto tutto l’universo. L’universo curvo di Einstein.” (Oscar Niemeyer)

Sito di scavi del Monastero della Santissima Trinità

I resti dell’antico monastero benedettino della Santissima Trinità le cui fondamenta furono riportate alla luce in occasione di scavi eseguiti nei primi anni di questo secolo. Il monastero femminile dell’ordine benedettino, dedicato alla SS. Trinità, fu fondato, secondo lo storico Marino Frezza, da Francone Rogadeo, nobile ravellese, nel 944, per accogliere le nobili fanciulle ravellesi che volevano consacrarsi a Dio. Per “punire” le monache che si rifiutavano di abbandonarlo in seguito al Decreto del 1810 che sopprimeva buona parte dei monasteri ne venne ordinata la completa demolizione.La ricchezza di questo monastero, legata soprattutto all’origine nobile delle professe che qui venivano accolte, può essere simboleggiata da uno dei pezzi artistici che la decoravano: la lastra con l’Adorazione dei Magi, che salvata dalla dispersione dallo scozzese Francis Nevile Reid, è ora nell’Antiquarium di Villa Rufolo.

INFO

Auditorium “Oscar Niemeyer”Via della RepubblicaRavello (SA)

_infowww.comune.ravello.sa.it

Biglietti_ingresso libero

Servizi_informazioni, guardaroba, caffetteria Come arrivare_Trenitalia, fermata Salerno + Bus Sita Sud

Sito di scavi del Monastero della Santissima TrinitàVia San Francesco, Ravello (SA)

DA NON PERDERE

L’Auditorium Oscar Niemeyer si presta a diventare la location esclusiva per concerti, spettacoli teatrali e di danza, convegni, cerimonie di premiazione e meeting aziendali.

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The Auditorium “Oscar Niemeyer“lends itself to become the exclusive venue for concerts, theater and dance performances, conferences, award ceremonies and corporate events.

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Auditorium “Oscar Niemeyer”

Perched on a splendid natural terrace offering the most spectacular view over the Amalfi Coast, the Auditorium Oscar Niemeyer was born from the creative genius of the famous Brazilian architect who wanted to make a gift to the City of Music: a project “simple and bold at the same time, capable of inserting unmistakable but not dissonant sign into the landscape of Ravello “.The auditorium has the sinuous outline of the wave and is accessed via an oblong square, which highlights the exceptional work. The hall, which exploits the natural slope of the land, has a capacity of 400 seats, the foyer and stage for the orchestra are protruding into the void. The large glass entrance and the eye shape door wide open to the public in front of the sea and surrounding countryside.“It is not the right angle that attracts me, and even the straight line, hard, unyielding man-made. What attracts me is the free and sensual curve. The curve that I meet in the mountains of my country, in my favorite lady, in the clouds of the sky and sea waves. It’s made of curves throughout the universe. The curved universe of Einstein. “ (Oscar Niemeyer)

Ruins of Monastero della Santissima Trinità

The ruins of the ancient Benedictine monastery of Holy Trinity whose foundations were discovered during excavations in the early years of this century.The monastery was founded in 944 to host the noble maidesn of Ravello who wished to consecrate themselves to God. The monastery was was demolished to “punish” the nuns who refused to leave it according the Decree of 1810 that removed most of the monasteries

The richness of this monastery can be symbolized by one of the decorative pieces of art: the plate with the “Adorazione dei Magi”, saved by Francis Nevile Reid and now situated at the Antiquarium of Villa Rufolo.

INFO

Auditorium “Oscar Niemeyer”Via della Repubblica, Ravello

_infowww.comune.ravello.sa.it

Tickets _free admission

Services_information,clockroom, cafè

Directions_Trenitalia, Salerno station + Bus Sita Sud

Ruins of Monastero della Santissima TrinitàVia San Francesco, Ravello (SA)

Page 117: Campania Artecard Guida Campania

Alle porte del Parco Nazionale del Cilento - Vallo di Diano e Alburni, in Provincia di Salerno, le Grotte di Castelcivita costituiscono con i loro 4800 mt. uno dei complessi speleologici più estesi dell’Italia meridionale. Due gli itinerari, percorribili da chiunque senza difficoltà: uno turistico di 1200 mt. con la durata di un’ora, ed il secondo Speleologico - amatoriale di 3000 mt. con la durata di circa 3 ore.Il surreale paesaggio sotterraneo attivo, in cui l’incessante stillare delle volte, continua a formare stalattiti e stalagmiti, accompagna il camminodi numerosi visitatori durante tutto l’anno.

Lying just outside the Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, in the Province of Salerno, the Castelcivita caves extend for 4800 m, making them one of the largest speleological complexes in southern Italy. There are two trails, both of which are easy to follow: the 1200 m trail is designed for tourists and takes an hour to complete; the second trail is 3000 m long, takes around 3 hours to complete, and is intended for amateur speleologists. The surreal active underground landscape, in which the ceaseless dripping from the ceilings continues to form stalactites and stalagmites, provides the backdrop for the numerous visitors throughout the year who explore the caves.

Grotte di CastelcivitaCastelcivita

Grotte di CastelcivitaCastelcivita (SA)Piazzale Nicola Zonzi

_aperto/open marzo e ottobre 10.30, 12.00, 13.30, 15.00da aprile a settembre 10.30, 12.00, 13.30, 15.00, 16.30, 18.00 da novembre a febbraio su prenotazione /March and October 10.30, 12.00, 13.30, 15.00April to September 10.30, 12.00, 13.30, 15.00, 16.30, 18.00from November to February subject to booking

_info/prenotazioni_info/bookings +39 0828 772397 www.grottedicastelcivita.com

Biglietti / Tickets_intero / full price: € 10.00 _ridotto / concession: € 8.00 per giovani dai 6 ai 12 anni e gruppi di minimo 20 persone / € 8.00 children aged 6 to 12 andgroups of at least 20 people_gratuito / free: bambini sotto i 5 anni / under 5

Servizi / Services_informazioni, videoguide, caffetteria, ristorante / information, video guides, café, restaurant

Visite guidate / Guided tours_incluse nel biglietto d’ingresso / included in admission ticket

Sconto con >artecard30% sul biglietto d’ingresso /Discounted admission >artecard 30% discount on admission ticket

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Museo Vichiano

Nel Castello De Vargas soggiornò dal 1686 al 1695 Giambattista Vico al servizio del marchese Domenico Rocca in qualità di precettore dei figli. In questo sito, definito “di bellissimo sito e di perfettissima aria” il filosofo maturò il suo pensiero e scrisse il suo testo fondamentale “la Scienza Nuova”. La Fondazione Giambattista Vico ha fatto rivivere il castello, dove, dopo il restauro, ha istituito Il Museo Vichiano e la Biblioteca del Parco Nazionale del Cilento e Vallo del Diano, che raccoglie oltre 20 mila volumi. Vagando per le stanze del palazzo ad ogni passo riecheggia la presenza del Vico e il suo pensiero. L’abitato di Vatolla si pone a meta

ARTECARDSEGNALA RECOMMENDS

strada tra Paestum ed Elea- Velia in un percorso ideale alle origini della civiltà occidentale e del pensiero moderno._From 1686 to 1695 Giambattista Vico resided at Castello De Vargas in the service of the Marquis Domenico Rocca, who employed Vico to tutor his children. It was at this place, said to enjoy ‘a most beautiful situation and the most perfect air’, that the philosopher developed his thinking and wrote his fundamental text ‘New Science’. The Fondazione Giambattista Vico restored the castle, bringing it back to life, and established on its site the Museo Vichiano and the Biblioteca del Parco Nazionale del Cilento e Vallo del Diano, which holds more than 20 thousand volumes. As visitors wander through the rooms of the palace, the presence of Vico and his thought will echo with every step they take. The small town of Vatolla lies halfway between Paestum and Elea-Velia, thus creating a metaphorical link between the origins of western civilisation and of modern thought.

Museo VichianoVatolla (SA) - Palazzo De Vargas

_aperto dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 /open Monday to Saturday from 10.00 to 13.00 and from 16.00 to 20.00domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00 / Sunday from 10.00 to 12.00 and from 16.00 to 19.00

_info/prenotazioni_info/bookings+39 0974 845549

Biglietti / Tickets Offerta libera / Donations welcome

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Museo “Paestum nei percorsi del Grand Tour”

Dopo aver visitato gli scavi ed il Museo Archeologico di Paestum, non si dimentichi di salire a Capaccio paese per godere del panorama su tutta la piana e visitare il “ Museo Paestum nel Grand Tour”, realizzato dalla Fondazione Giambattista Vico nel Complesso monumentale di S. Antonio. Il Museo propone una collezione di oltre 150 opere che costituiscono un itinerario sulla rappresentazione iconografica di Paestum, dal documentarismo settecentesco alla vivacità delle opere ottocentesche: opere del Morghen, di Thomas Major, tavole di Giovan Battista Piranesi e un dipinto di Franz Ludwig Catel._After visiting the excavations and the Museo Archeologico di Paestum, be sure to go up to the village of Capaccio to enjoy the view across the plain and visit the Museo Paestum nel Grand Tour, a museum set up by the Fondazione Giambattista Vico

INGRESSO SCONTO DISCOUNTED ADMISSIONARTECARD

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in the Complesso monumentale di S. Antonio. The museum houses a collection of more than 150 exhibits, which trace the history of Paestum’s iconographic representation, from the documentary approach of the eighteenth century to the vivaciousness of nineteenth-century depictions: works include etchings and plates by Morghen, Thomas Major, and Giovan Battista Piranesi, and a painting by Franz Ludwig Catel.

Museo “Paestum nei percorsi del Grand Tour”Capaccio (SA)Piazza Vittorio Veneto

_aperto dal martedì al sabato / open from Tuesday to Saturdaydalle/from 10.00 alle/to 13.30 e/and dalle/from 15.30 alle/to 18.30domenica / Sunday dalle/from 10.00 alle/to 13.00_chiuso il lunedì / closed Monday

Servizi / Services_informazioni, guardaroba / info, cloakroom

Biglietti / TicketsOfferta libera / Donations welcome

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Museo Diocesano “San Matteo”

Il Museo Diocesano “San Matteo” di Salerno è ospitato dal 1990 nell’edificio che fu sede del Seminario Arcivescovile, fondato nel 1563. Il nucleo iniziale della collezione era costituito da beni di proprietà della Cattedrale e, in particolare, dalle opere donate alla Chiesa dal Marchese Ruggi D’Aragona e dall’Arcivescovo Sanchez de Luna”. Particolare rilievo rivestono le testimonianze dell’arte medievale. Di assoluta rarità sono il ciclo di tavolette in avorio, risalente all’ XI-XII secolo, con scene del Vecchio e del Nuovo testamento e gli 11 fogli miniati che illustrano il testo dell’ “Exultet”. La collezione museale testimonia lo sviluppo della cultura figurativa dalla tradizione orientale-bizantina al barocco_Since 1990 the Museo Diocesano ‘San Matteo’ di Salerno has been housed in the building that was once home to the Archiepiscopal Seminary, founded in 1563. The original nucleus of the collection comprised works of art belonging to the Cathedral and, in particular, pieces donated to the

Church by Marquis Ruggi D’Aragona and by the Archbishop Sanchez de Luna. The examples of medieval art are of particular significance. Exhibits of the utmost rarity include the series of ivory tablets dating back to the eleventh to twelfth century depicting scenes from the Old and New Testament, and the 11 illuminated leaves illustrating the text of the ‘Exsultet’. The museum’s collection testifies to the development of figurative culture from the eastern-Byzantine tradition to the baroque.

Museo Diocesano San MatteoLargo del Plebiscito, 12Salerno

_aperto / open dal lunedì alla domenicaorario invernale dalle 08.30 alle 19.30orario estivo dalle 09.30 alle 20.30 / Monday to SundayWinter opening hours from 08.30 to 19.30Summer opening hours from 09.30 to 20.30_chiuso / closed il martedì / Tuesday

Biglietti / Tickets_ingresso libero / free admission

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Abbazia di Santa Maria dell’Olearia

Il complesso monumentale di Santa Maria de Olearia è tra i più importanti insediamenti monastici benedettini dell’intero territorio amalfitano. Notizie della sua fondazione risalgono al primo arcivescovo di Amalfi, Leone, - in carica dal 987 fino alla morte, avvenuta nel 1029 - che concesse a Pietro, un eremita che viveva lì in compagnia del nipote Giovanni, di edificare la chiesa di Santa Maria dell’Olearia, nel luogo in cui avveniva la lavorazione dell’olio. Gli affreschi medioevali, che rimandano alla cultura carolingia e tardo antica, costituiscono il dato di maggiore interesse: figure di santi (X-XI sec.); la Vergine orante, l’offerente della chiesa (XI sec); Incarnazione e Passione. Nella cappella di San Nicola, la Vergine, San Nicola e san Paolino; miracoli di San Nicola; teorie di santi; il Cristo Pantocratore; angeli._The Abbey of Santa Maria de Olearia is one of the most important Benedictine monastic settlements in the whole of the Amalfi district. Details of its foundation date back to Amalfi’s first Archbishop, Leone – in office from 987 until his death in 1029 - who gave permission to Pietro, a hermit who

lived there with his nephew Giovanni, to build the church of Santa Maria dell’Olearia, on the site where olive oil was pressed. The medieval frescoes, which date back to the Carolingian and late ancient culture, are the highlight here: Figures of Saints (tenth-eleventh century); the Virgin Praying, the Offerer of the Church (eleventh century); Incarnation and Passion. The chapel of San Nicola is home to the Virgin, San Nicola and San Paolino; Miracles of San Nicola; Processions of Saints; Christ Pantocrator; and Angels.

Abbazia di Santa Maria dell’OleariaStatale Amalfitana tra la località di Capo d’Orso ed il Comune di Maiori Salerno

_aperto / open dalla settimana di Pasqua fino alla fine di Lugliomercoledì dalle 14.30 alle 18.30sabato dalle 9.00 alle 13.00domenica dalle 9.00 alle 13.00 /from Easter week until the end of JulyWednesday from 14.30 to 18.30Saturday from 9.00 to 13.00Sunday from 9.00 to 13.00

Biglietti / Tickets_ingresso libero / free admission

Page 119: Campania Artecard Guida Campania

Il museo interattivo, destinato prevalentemente alle scuole, ma adatto anche a famiglie, permette di avere cognizione del percorso evolutivo, in un passato lontano, tra calcari e impronte di fossili e piante carnose. E’ noto per un cucciolo di dinosauro fossilizzato: lo Scypionix Samniticus, denominato “Ciro”, primo esemplare completo rinvenuto in Italia. Il reperto, lungo poche decine di centimetri, costituisce un caso senza precedenti tra i fossili di dinosauro in quanto presenta, ancora ben visibili, parti di muscoli nelle spalle ed alla base della coda, nonché tracce dell’intestino e persino del fegato.

This interactive museum, which is mainly targeted at schools, but is also suited to families, teaches visitors about the evolutionary journey, in a remote past, using limestones, fossil imprints and fl eshy plants. It is famous for its exhibit of a fossilised baby dinosaur: the Scypionix Samniticus, christened ‘Ciro’, the fi rst complete specimen found in Italy. This exhibit, which is only a few dozen centimetres long, is an unprecedented case among dinosaur fossils, in that parts of muscles in the shoulders and at the base of the tail are still visible, as are traces of its intestine and even of its liver.

Museo Paleo-LabPietraroja Museo Paleo-Lab

Museo Laboratorio del Parco Geopalontologico del Comune di PietrarojaVia Civita s.n.c.

_aperto sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30 / open Saturday, Sunday and holidays from 10.00 to 12.30 and from 14.30 to 17.30

_chiuso Lunedì / closed Monday

_info/prenotazioni_info/bookings +39 0824 868253www.comune.pietraroja.bn.it

Biglietti / Tickets_intero / full price: € 4.00_ridotto / concession: € 2.00 persone sopra i 65 e giovani tra i 6 ed i 15 anni / over 65, young people aged 6-15 Visite guidate / Guided tours_incluse nel biglietto d’ingresso / included in admission ticket

Servizi / Services_informazioni, guardaroba, libreria, caff etteria / information, cloakroom, bookshop, café

Sconto con >artecard50% sul biglietto d’ingresso /Discounted admission >artecard 50% discount on admission ticket

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Servizi / Services

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Teatro di San CarloVia San Carlo, 98 Napoli+39 081 7972331www.teatrosancarlo.it10% di sconto sul biglietto degli spettacoli / 10% discount on performance tickets

Teatro Stabile della città di Napoli Piazza Francese, 46 Napoli +39 081 5513396 www.teatrostabilenapoli.it15% di sconto sul biglietto degli spettacoli / 15% discount on performance tickets

Centro di Musica AnticaPietà de’ Turchini Via Santa Caterina da Siena, 38 Napoli +39 081 402395 www.turchini.it 10% di sconto sul biglietto degli spettacoli / 10% discount on performance tickets

Associazione Alessandro Scarlatti Piazza dei Martiri, 58Napoli +39 081 406011 - 081 405637 www.associazionescarlatti.it 10% di sconto sul biglietto degli spettacoli / 10% discount on performance tickets

Teatro Trianon VivianiPiazza Vincenzo Calenda, 9 Napoli +39 081 225 8285 Per gli spettacoli convenzionati sconto dai € 2 ai € 3 sul costo unitario singolo biglietto / Discount of between € 2 and € 3 on the unit cost of a single ticket to shows participating in the scheme

Teatro Le Nuvole +39 081 2395653 - 081 2395666 www.lenuvole.com 30% di sconto sul biglietto degli spettacoli / 30% discount on performance tickets

City Sightseeing Napoli Infopoint Capolinea di Piazza Municipio - Largo CastelloNapoli+39 081 5517279 www.napoli.city-sightseeing.it 10% di sconto sul biglietto / 10% discount on tickets

Libreria Guida Portalba Librinonsolo Srl Via Port’Alba 20-23 Napoli +39 081 446377 www.guida.it 10% di sconto sui testi di varia, saggistica, narrativa / 10% discount on various texts, fiction and non-fiction

Teatro Comunale Carlo GesualdoPiazza XXIII Novembre Avellino +39 0825 771611 - 0825771620 www.teatrogesualdo.it 10% di sconto su abbonamenti, biglietto spettacoli in cartellone, salvo diverse indicazioni singole compagnie. Esclusi concerti / 10% discount on season tickets, tickets for billed shows, unless otherwise indicated by individual companies. Exclusive of concerts

Tappeto Volante spettacoli ed eventi culturali +39 081 8631581 www.tappetovolante.org 10% di sconto sul biglietto / 10% discount on tickets

City Sightseeing Sorrento Via degli Aranci, 172Sorrento (Na) +39 081 8774707 www.sorrento.city-sightseeing.it 10% di sconto sul biglietto / 10% discount on tickets

McArthurGlen Designer Outlets - La Reggia Designer OutletS.P. 336 Sannitica Marcianise (CE) sconto dal 10% al 15% sui prezzi Outlet nei negozi aderenti all’iniziativa / Discount between 10% and 15% on Outlet prices in stores participating in the scheme

Grimaldi Lines +39 081 496444 www.grimaldi-lines.com 8% di sconto sul passaggio nave / 8% discount on ferry fares

Page 121: Campania Artecard Guida Campania

TRASPORTI

La card consente anche l’utilizzo, in base alla tipologia scelta, di tutti i mezzi di trasporto pubblico delle aziende che aderiscono al Consorzio UNICOCAMPANIA: AIR, AMTS, ANM, CLP, CSTP, CTI/ATI, CTP, EAV (ex Circumvesuviana-SEPSA-METROCAMPANIA NORDEST- EAVBUS), METRONAPOLI, SITA SUD, TRENITALIA.

Il biglietto UNICO, valido tre giorni, deve essere necessariamente obliterato all’atto del primo utilizzo e scade alla mezzanotte del terzo giorno di validità, compreso il giorno della prima convalida.

Due le fasce di trasporto utilizzabili in base alla card prescelta:_ Napoli: per spostarsi all’interno dell’area urbana di Napoli usufruendo del trasporto su gomma (autobus, filobus); del trasporto su ferro e fune

(metropolitana Linea 1_ metropolitana dell’arte, Linea 2, Linea 6, funicolari, tram, treni Circumflegrea, Cumana e Circumvesuviana per la tratta urbana). _ Tutta la Regione: per spostarsi all’interno di tutto il territorio regionale usufruendo del trasporto su gomma (autobus, filobus); del trasporto su ferro e fune (metropolitane, funicolari, tram, treni Circumflegrea, Cumana e Circumvesuviana).

Il biglietto consente inoltre l’utilizzo del servizio navetta aeroportuale ALIBUS, che collega l’Aeroporto di Capodichino con il centro della città di Napoli (Aeroporto/Stazione ferroviaria - Piazza Garibaldi/Porto – Piazza Municipio) e per la fascia “Tutta la Regione” anche il servizio di trasporto pubblico sulle isole di Ischia e Procida ed in Costiera.

Per ulteriori informazioni www.unicocampania.it

TRANSPORT

Based on the type chosen, the card allows use of all public transport systems run by companies that belong to the UNICOCAMPANIA Consortium: AIR, AMTS, ANM, CLP, CSTP, CTI/ATI, CTP, EAV (ex Circumvesuviana-SEPSA-METROCAMPANIA NORDEST- EAVBUS), METRONAPOLI, SITA SUD, and TRENITALIA.

The UNICO ticket is valid for three days and must be validated on first use. It expires at midnight on the third day of validity, inclusive of the day of the first validation.

There are two tiers of transport available based on the type of card chosen:_ Napoli: allows you to travel within the urban area of Naples, using road transport (buses, trolleybuses); and rail and cable transport (Metro Line 1 - Metro dell’Arte,

Line 2, Line 6, funiculars, trams, Circumflegrea, Cumana and Circumvesuviana trains on the urban section). _ Tutta la Regione: allows you to travel throughout the Campania region, using road transport (buses, trolleybuses); and rail and cable transport (Metro, funiculars, trams, Circumflegrea, Cumana and Circumvesuviana trains).

The ticket also allows you to use the ALIBUS airport shuttle service, which links Capodichino Airport with Naples city centre (Airport/Train Station - Piazza Garibaldi/Port - Piazza Municipio), as well as the public transport system on the islands of Ischia and Procida and on the Costiera (Sorrento and Amalfi Coast) for “Tutta la Regione” UNICO ticket.

For further information www.unicocampania.it