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Una spettacolare immagine del palco del Campovolo illuminato di fronte a centocinquantamila spettatori protagonisti della più bella fra le feste che hanno visto come protagonista Luciano Ligabue (foto Enrico Rossi) E’ stato un successo per tutta la città il concerto che si è chiu- so ieri a mezzanotte al Campo- volo. Mai spettacolo di Lucia- no Ligabue era stato più bello e più grande. Alla fine si sono trovati davvero in centocin- quantamila di tutte le età da- vanti al palco con il più impo- nente maxi schermo mai co- struito. Prima di iniziare a can- tare, Liga ha voluto ringraziare il pubblico che lo segue da an- ni: «Mi fate un regalo, adesso vorrei ricambiarlo». Nell’area della festa tantissimi fans han- no riempito un muro con i loro post-it, come per dire «io c’ero». Imponente la macchi- na organizzativa, che ha visto l’impegno di un esercito di me- dici e infermieri e di personale della protezione civile e delle forze dell’ordine. Lo storico manager del Liga, Maioli, ha ri- badito come quello di un’are- na permanente al Campovolo resti un suo progetto ancora attuabile, in vista di futuri eventi. Alla fine chiusura dello show con i fuochi pirotecnici. Qualche protesta fra i residen- ti della zona per disagi al traffi- co e auto rimosse. Il successo di tutta Reggio calcio lega pro La Reggiana pareggia sbagliando due rigori BIASON ALLE PAGINE 34 E 35 Una azione di Nolè Un musicista di 38 anni ori- ginario dell’Argentina, Ro- drigo Nuñez, è morto ieri in uno schianto accaduto in un rettilineo della stata- le 63 a Rivalta. L’auto del musicista (che lavorava co- me installatore di stand) ed era padre di una bimba di 3 anni, è finita contro quella di tre giovani che an- davano al Campovolo. RICCO’ A PAGINA 19 INCIDENTE A RIVALTA, vittima un musicista Muore in uno scontro frontale Lo schianto contro l’auto di tre giovani diretti al Campovolo La festa più bella di Ligabue Per i centocinquantamila del Campovolo uno straordinario spettacolo di musica e colori SPARVIERI, CABASSA, PEDERZOLI, ARBIZZI E CUCCURESE ALLE PAGINE 2,3,4,5,6,7,8,9 E 10 E SU WWW.GAZZETTADIREGGIO.IT. FOTO DI ROSSI E SANTANDREA IL PUBBLICO Una folla di ogni età a cantare tutte le canzoni IL TRAFFICO A passo d’uomo attorno alla città e code sulla A1 i messaggi Un muro pieno di post-it per dire «c’ero anch’io» la protesta Residenti infuriati, rimosse le loro auto DANZA » Quattro coreografie di Aterballetto al Festival di Torino SERVIZIO A PAGINA 43 QUOTIDIANO D’INFORMAZIONE FONDATO NEL 1860 DOMENICA 20 SETTEMBRE 2015 DIREZIONE E REDAZIONE: VIA PANSA, 55/i - 42124 REGGIO EMILIA TEL. 0522 501511 - FAX 0522 511370 € 1,20 ANNO 155 - N O 259 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P.-D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C. 1, DCB MANTOVA www.gazzettadireggio.it y(7HB5J0*TSPTKT( +\!z!;!$!"

Campovolo 2015

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Campovolo 2015

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Una spettacolare immagine del palco del Campovolo illuminato di fronte a centocinquantamila spettatori protagonisti della più bella fra le feste che hanno visto come protagonista Luciano Ligabue (foto Enrico Rossi)

E’ stato un successo per tuttala città il concerto che si è chiu-so ieri a mezzanotte al Campo-volo. Mai spettacolo di Lucia-no Ligabue era stato più belloe più grande. Alla fine si sonotrovati davvero in centocin-quantamila di tutte le età da-vanti al palco con il più impo-nente maxi schermo mai co-struito. Prima di iniziare a can-tare, Liga ha voluto ringraziareil pubblico che lo segue da an-ni: «Mi fate un regalo, adessovorrei ricambiarlo». Nell’areadella festa tantissimi fans han-no riempito un muro con i loro

post-it, come per dire «ioc’ero». Imponente la macchi-na organizzativa, che ha vistol’impegno di un esercito di me-dici e infermieri e di personaledella protezione civile e delleforze dell’ordine. Lo storicomanager del Liga, Maioli, ha ri-badito come quello di un’are-na permanente al Campovoloresti un suo progetto ancoraattuabile, in vista di futurieventi. Alla fine chiusura delloshow con i fuochi pirotecnici.Qualche protesta fra i residen-ti della zona per disagi al traffi-co e auto rimosse.

Il successo di tutta Reggio

calcio lega pro

La Reggianapareggiasbagliandodue rigori ■ BIASON ALLE PAGINE 34 E 35 Una azione di Nolè

Un musicista di 38 anni ori-ginario dell’Argentina, Ro-drigo Nuñez, è morto ieriin uno schianto accadutoin un rettilineo della stata-le 63 a Rivalta. L’auto delmusicista (che lavorava co-me installatore di stand)ed era padre di una bimbadi 3 anni, è finita controquella di tre giovani che an-davano al Campovolo.

■ RICCO’APAGINA19

INCIDENTE A RIVALTA, vittima un musicista

Muore in uno scontro frontaleLo schianto contro l’auto di tre giovani diretti al Campovolo

La festa più bella di LigabuePer i centocinquantamila del Campovolo uno straordinario spettacolo di musica e colori

■ SPARVIERI, CABASSA, PEDERZOLI, ARBIZZI E CUCCURESE ALLE PAGINE 2,3,4,5,6,7,8,9 E 10 E SU WWW.GAZZETTADIREGGIO.IT. FOTO DI ROSSI E SANTANDREA

IL PUBBLICO

Una folladi ogni etàa cantaretutte le canzoni

IL TRAFFICO

A passo d’uomoattornoalla cittàe code sulla A1

i messaggi

Un muro pienodi post-itper dire«c’ero anch’io»

la protesta

Residentiinfuriati,rimossele loro auto

DANZA»QuattrocoreografiediAterballettoalFestivaldiTorino ■ SERVIZIO A PAGINA 43

QUOTIDIANO D’INFORMAZIONE FONDATO NEL 1860 DOMENICA 20 SETTEMBRE 2015

DIREZIONE E REDAZIONE: VIA PANSA, 55/i - 42124 REGGIO EMILIATEL. 0522 501511 - FAX 0522 511370

€ 1,20 ANNO 155 - NO 259POSTE ITALIANE SPED. IN A.P.-D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004ART. 1, C. 1, DCB MANTOVA

■ www.gazzettadireggio.it y(7HB5J0*TSPTKT( +\!z!;!$!"

di Serena Arbizzi◗ REGGIO EMILIA

Quella manciata di minuti ap-pena prima del grande concer-to ha un sapore speciale pertutti i fans, giunti da ogni ango-lo della penisola e non solo perfare un giro nella storia e parte-cipare a quel grande ritualecollettivo che è stato il Campo-volo 2015, tra palco e realtà. Il“Liga” non è ancora salito sulpalco e i suoi ragazzi, di tutte leetà, da un giovanissimo di 8anni che conosce a menaditoanche le canzoni più vecchie,a quelli un po’ più maturi, sul-la sessantina che sono al se-condo o addirittura al loro ter-zo appuntamento con il Cam-povolo. Le prime note non so-no ancora risuonate e i fans lerichiamano intonando all’uni-sono “Urlando contro il cielo”.E il Liga, dopo pochissimo, ri-sponderà. «Ai concerti lo in-neggiamo così e siamo venutiapposta da Taranto per farlo:tutto il mondo è qui per Liga»,gridano Lucia Zaccaria, Ema-nuela Di Piazza, Francesco Sa-vino e Michele Motolese. Subi-to dopo parte il coro oceanico:«Luciano, Luciano, Luciano».E, quando lui arriva sul palcocon i Clandestino esplode unboato irrefrenabile, lo stessoche inonda il Campovolo du-rante tutte e tre le parti del gra-nitico show. Gli accendini, aiconcerti, sono stati sostituitidai cellulari che si accendono,

che servono non per immorta-lare se stessi, ma per riprende-re uno spettacolo che dureràcosì più di una serata.

I telefoni si mescolano allemani che si agitano, ai pallon-cini che volano, alle grida di in-citamento al Liga e più ci si al-lontana dalle prime postazio-ni, più la gente balla. E più au-menta l’età degli spettatori: igiovanissimi sono tutti dietro

la transenna, mentre in fondosi scorgono mamme con bim-bi piccoli o coppiette, anche distranieri, che si lasciano anda-re a qualche effusione. Qualcu-no, soprattutto qualche ragaz-zo sui 20 anni, sbaglia le paro-le, inciampa sulle prime can-zoni del Liga, scritte all’incircaquando sono nati, ma si rialzacantando a menadito il ritor-nello. E quando Luciano in-

dossa il famoso gilet di cavalli-no per interpretare “MarlonBrando è sempre lui” sono so-prattutto le voci femminili adesultare. Tra i fans c’è stato an-che qualche screzio: si è scate-nata una pesante litigata tra al-cuni ragazzi che si trovavanoal Pit B e altri al Pit A per ragio-ni di vicinanza al palco dellapostazion: quelli del Pit A sonostati portati via dalla sicurezza.

di Evaristo Sparvieri◗ REGGIO EMILIA

«Ciao, ciao a tutti. Non vedouna fila. Ciao a tutti sulla fidu-cia. Non ho mai visto comequesta volta tante persone chechiedevano un saluto da casa,che per motivi di lavoro chie-devano un saluto da qua. Saràper la prossima volta».

Una radio “gracchia” e sisintonizza su una canzone.Poi le braccia al cielo, mentre ilriff della chitarra a tracolla dàinizio alla festa con “Balliamosul mondo”, e le luci del palcoavvolgono la sconfinata plateain un’unica grande magia. Sulmaxi schermo più granded'Italia, finalmente compare.

E subito trecentomila manilevate, in un unico grande bat-tito. Dopo il giro del mondo, ilLiga è tornato ancora una vol-ta qui, nella sua casa, per cele-brare i suoi primi 25 anni dicarriera, i 25 anni dell'albumd’esordio “Ligabue” e i 20 annidi “Buon Compleanno Elvis”.

Il giorno dei giorni è davve-ro arrivato. E il popolo delCampovolo regala al rocker diCorreggio un’altra notte indi-menticabile. Certe notti chesolo il Campovolo riesce a re-galare. Come nel 2005. Comenel 2011.

Nati per vivere, adesso e qui,in un unico immenso coro di150 mila voci, che all’unisonointona ogni singolo pezzo,ogni singola strofa, mosaicoemozionale di una carriera darecord.

È il concerto più lungo che ilrocker di Correggio abbia maifatto: quaranta canzoni per ol-tre tre ore e mezzo di musica.«Farò anche quelle che cagatemeno», scherza il Liga introdu-cendo Radio Radianti.

E, per ogni pezzo, un cime-lio d’epoca, custodito“gelosamente” nella stanzadei ricordi: il gilet indossatoper Marlon Brando è semprelui («il massimo della tamar-raggine», ironizza il Liga), leimmagini in festa del Bar Ma-rio, il banjo originale di “Non ètempo” per noi, l’inedito livedi Radio Radianti.

Su e giù dal palco, i compa-gni di viaggio di sempre, a darevita ad un repertorio sconfina-to, coronato da successi. IClanDestino, La Banda, ilGruppo, che si alternano in unflusso ininterrotto di musica eparole in tre differenti set.

Tutto ebbe inizio qui, venti-cinque anni fa, nel 1990, quan-do dall’officina musicale mes-sa in piedi con i ClanDestinonacque l’album d’esordio.

“Ligabue”, semplicemente.Ma con una track-list destina-ta a entrare nella storia, ripro-posta ieri sera integralmentenella versione originale. Il tem-po si è fermato: Gigi CavalliCocchi alla batteria, Max Cot-tafavi alle chitarre, Luciano

Ghezzi al basso, Giovanni Ma-rani alle tastiere. Entrano perprimi sul palco e il pubblicogià si scatena.

Fa un freddo cane la notte alCampovolo, ma non per i 150mila fans, che urlano contro ilcielo inseguendo quei sogni dirock ‘n’ roll che hanno reso laprovincia emiliana una terrauniversale. «Tutte le altre can-zoni sono figliocce di questa»,

ricorda il rocker.Il Liga sorride. E, grato, im-

braccia per loro ancora la chi-tarra, attraversando di nuovola lunga passerella di settantametri, fino ad abbracciarli tut-ti.

Altro giro, altro regalo. E’ il1995. “Buon Compleanno El-vis”, l’album dei record, dovetorna prepotentemente in sce-na tutta la forza della Banda:

Robby "Sanchez" Pellati allabatteria, Fede Poggipollini eMel Previte alle chitarre, Anto-nio "Rigo" Righetti al basso. IlLiga si “traveste”, mentreovunque spuntano immaginidi Elvis Presley, icona del rock‘n´roll.

“Vivo morto o X”, “Hai unmomento Dio?”, “Viva”, “Homesso via”. Come per l’albumd’esordio, la scaletta è «obbli-

gata». Così la definisce sul pal-co lo stesso Liga, mentre si sus-segue la tracklist originale deldisco.

Su “Leggero il cielo” si riem-pie delle coreografie dei fans,in un tripudio che circondatutta la durata del concerto,dove si passa dall’intimismodella storiche ballate alla cari-ca dei brani puro rock, tra car-telloni, dediche, accendini esmartphone accesi, ad illumi-nare l’infinito.

C’è sempre una canzone. E,dietro ogni canzone del Liga,c’è sempre un mondo da sco-prire. Il suo Giro del Mondo ilrocker partito da Correggio loha compiuto con Il Gruppo:Michael Urbano alla batteria,Fede Poggipollini e NiccolòBossini alle chitarre, DavidePezzin al basso e Luciano Luisialle tastiere.

Ancora un colpo all’anima

dei 150 mila presenti, mentreil mega impianto da oltre 560casse e 19 torri acustiche sfon-da di note il muro del suono econtinua a far sognare la folla.Con la scusa del rock ‘n’ roll econ la sua potenza da due mi-lioni di watts.

E’ in gran forma, Ligabue,che canta la sua vita comesembra non abbia fatto mai,perennemente a cavallo trapalco e realtà, tra un passato disuccessi e un futuro di progettiche, per il momento, non in-tende svelare.

Perché prima c'è il presente,la magia di questa notte indi-menticabile.

Centocinquantamila picco-le stelle che qui a Reggio han-no trovato il loro cielo, comeun dono che solo i veri artistisanno regalare, come un'emo-zione che tutti i 150 mila fansnon smettono di sognare.

In “Buonanotte all’Italia”,sul maxischermo le immaginidelle persone care al Liga,scomparse nel corso degli an-ni: il padre Giovanni“Giuanin” Ligabue, il primissi-mo manager, Angelo Carrara,il grande Feiez.

Poi via veloci con altri gran-di successi, alternando giochidi luci, frasi, zoom sul palco esui musicisti: “A modo tuo”,“Sono qui per l’amore, questaè la mia vita”, “A che ora è la fi-ne del Mondo”, “Si viene e siva”. Il mediano si è scoperto at-taccante. E partendo dai suoisogni, in 25 anni di carriera hadato forma a un mondo. Quelmondo che il suo popolo nonsi stanca di ascoltare. Ancoraal Campovolo, per un’altranotte entrata nella storia. An-cora qui. Certe notti qui, certenotti qui... dove il meglio puòsempre avvenire.

Genitori e figli insiemecon gli occhi verso il palcoNel pubblico bambini di pochi anni accanto a sessantenni “veterani” dei concertiGli accendini non si usano più, adesso le emozioni si “illuminano” con i cellulari

Una notte fantasticain compagnia del LigaIn centocinquantamila a braccia alzate hanno cantato insieme a Lucianole canzoni di una vita nel concerto rock più spettacolare di sempre

Lo spettacolodel concertodi Ligabueche hailluminatola nottedi Reggiodal CampovoloIl maxischermoè il più grandeche siamai statorealizzatoper unospettacolo rockDue immaginidel concertotrattedal profiloTwitterufficialedi Ligabue

Una enorme folla di giovani ma anche tanti fans più anziani al concerto del Campovolo

n LA SCALETTA

Ligabue & ClanDestino“Ligabue”

1. BALLIAMO SUL MONDO 2. BAMBOLINA E BARRACUDA3. PICCOLA STELLA

SENZA CIELO 4. MARLON BRANDO

È SEMPRE LUI 5. NON È TEMPO PER NOI 6. BAR MARIO DA LIGABUE 7. SOGNI DI ROCK ’N’ ROLL 8. RADIO RADIANTI 9. FREDDO CANE

IN QUESTA PALUDE 10. ANGELO DELLA NEBBIA 11. FIGLIO D’UN CANE

Ligabue & La Banda“Buon compleanno Elvis”

1. VIVO MORTO O X 2. SEDUTO IN RIVA AL FOSSO 3. BUON COMPLEANNO, ELVIS! 4. LA FORZA DELLA BANDA 5. HAI UN MOMENTO, DIO? 6. RANE A RUBIERA BLUES 7. CERTE NOTTI 8. VIVA! 9. I “RAGAZZI” SONO IN GIRO

10. QUELLA CHE NON SEI 11. NON DOVETE BADARE

AL CANTANTE 12. UN FIGLIO DI NOME ELVIS 13. IL CIELO È VUOTO

O IL CIELO È PIENO 14. LEGGERO

Ligabue & Il GruppoIl meglio di “Giro del Mondo” e altro

1. C’È SEMPRE UNA CANOZNE 2. IL MEGLIO

DEVE ANCORA VENIRE3. A MODO TUO 4. QUESTA È LA MIA VITA 5. NON HO CHE TE 6. SONO QUI PER L’AMORE 7. URLANDO CONTRO IL CIELO 8. HO PERSO LE PAROLE 9. SI VIENE E SI VA

10. IL MURO DEL SUONO11. BUONANOTTE ALL’ITALIA 12. A CHE ORA È LA FINE

DEL MONDO?13. TRA PALCO E REALTÀ 14. IL GIORNO DI DOLORE

CHE UNO HA15. CON LA SCUSA

DEL ROCK ’N’ ROLL

CAMPOVOLO 2015» IL GRANDE SPETTACOLO

2 Primo piano GAZZETTA DOMENICA 20 SETTEMBRE 2015

di Serena Arbizzi◗ REGGIO EMILIA

Quella manciata di minuti ap-pena prima del grande concer-to ha un sapore speciale pertutti i fans, giunti da ogni ango-lo della penisola e non solo perfare un giro nella storia e parte-cipare a quel grande ritualecollettivo che è stato il Campo-volo 2015, tra palco e realtà. Il“Liga” non è ancora salito sulpalco e i suoi ragazzi, di tutte leetà, da un giovanissimo di 8anni che conosce a menaditoanche le canzoni più vecchie,a quelli un po’ più maturi, sul-la sessantina che sono al se-condo o addirittura al loro ter-zo appuntamento con il Cam-povolo. Le prime note non so-no ancora risuonate e i fans lerichiamano intonando all’uni-sono “Urlando contro il cielo”.E il Liga, dopo pochissimo, ri-sponderà. «Ai concerti lo in-neggiamo così e siamo venutiapposta da Taranto per farlo:tutto il mondo è qui per Liga»,gridano Lucia Zaccaria, Ema-nuela Di Piazza, Francesco Sa-vino e Michele Motolese. Subi-to dopo parte il coro oceanico:«Luciano, Luciano, Luciano».E, quando lui arriva sul palcocon i Clandestino esplode unboato irrefrenabile, lo stessoche inonda il Campovolo du-rante tutte e tre le parti del gra-nitico show. Gli accendini, aiconcerti, sono stati sostituitidai cellulari che si accendono,

che servono non per immorta-lare se stessi, ma per riprende-re uno spettacolo che dureràcosì più di una serata.

I telefoni si mescolano allemani che si agitano, ai pallon-cini che volano, alle grida di in-citamento al Liga e più ci si al-lontana dalle prime postazio-ni, più la gente balla. E più au-menta l’età degli spettatori: igiovanissimi sono tutti dietro

la transenna, mentre in fondosi scorgono mamme con bim-bi piccoli o coppiette, anche distranieri, che si lasciano anda-re a qualche effusione. Qualcu-no, soprattutto qualche ragaz-zo sui 20 anni, sbaglia le paro-le, inciampa sulle prime can-zoni del Liga, scritte all’incircaquando sono nati, ma si rialzacantando a menadito il ritor-nello. E quando Luciano in-

dossa il famoso gilet di cavalli-no per interpretare “MarlonBrando è sempre lui” sono so-prattutto le voci femminili adesultare. Tra i fans c’è stato an-che qualche screzio: si è scate-nata una pesante litigata tra al-cuni ragazzi che si trovavanoal Pit B e altri al Pit A per ragio-ni di vicinanza al palco dellapostazion: quelli del Pit A sonostati portati via dalla sicurezza.

di Evaristo Sparvieri◗ REGGIO EMILIA

«Ciao, ciao a tutti. Non vedouna fila. Ciao a tutti sulla fidu-cia. Non ho mai visto comequesta volta tante persone chechiedevano un saluto da casa,che per motivi di lavoro chie-devano un saluto da qua. Saràper la prossima volta».

Una radio “gracchia” e sisintonizza su una canzone.Poi le braccia al cielo, mentre ilriff della chitarra a tracolla dàinizio alla festa con “Balliamosul mondo”, e le luci del palcoavvolgono la sconfinata plateain un’unica grande magia. Sulmaxi schermo più granded'Italia, finalmente compare.

E subito trecentomila manilevate, in un unico grande bat-tito. Dopo il giro del mondo, ilLiga è tornato ancora una vol-ta qui, nella sua casa, per cele-brare i suoi primi 25 anni dicarriera, i 25 anni dell'albumd’esordio “Ligabue” e i 20 annidi “Buon Compleanno Elvis”.

Il giorno dei giorni è davve-ro arrivato. E il popolo delCampovolo regala al rocker diCorreggio un’altra notte indi-menticabile. Certe notti chesolo il Campovolo riesce a re-galare. Come nel 2005. Comenel 2011.

Nati per vivere, adesso e qui,in un unico immenso coro di150 mila voci, che all’unisonointona ogni singolo pezzo,ogni singola strofa, mosaicoemozionale di una carriera darecord.

È il concerto più lungo che ilrocker di Correggio abbia maifatto: quaranta canzoni per ol-tre tre ore e mezzo di musica.«Farò anche quelle che cagatemeno», scherza il Liga introdu-cendo Radio Radianti.

E, per ogni pezzo, un cime-lio d’epoca, custodito“gelosamente” nella stanzadei ricordi: il gilet indossatoper Marlon Brando è semprelui («il massimo della tamar-raggine», ironizza il Liga), leimmagini in festa del Bar Ma-rio, il banjo originale di “Non ètempo” per noi, l’inedito livedi Radio Radianti.

Su e giù dal palco, i compa-gni di viaggio di sempre, a darevita ad un repertorio sconfina-to, coronato da successi. IClanDestino, La Banda, ilGruppo, che si alternano in unflusso ininterrotto di musica eparole in tre differenti set.

Tutto ebbe inizio qui, venti-cinque anni fa, nel 1990, quan-do dall’officina musicale mes-sa in piedi con i ClanDestinonacque l’album d’esordio.

“Ligabue”, semplicemente.Ma con una track-list destina-ta a entrare nella storia, ripro-posta ieri sera integralmentenella versione originale. Il tem-po si è fermato: Gigi CavalliCocchi alla batteria, Max Cot-tafavi alle chitarre, Luciano

Ghezzi al basso, Giovanni Ma-rani alle tastiere. Entrano perprimi sul palco e il pubblicogià si scatena.

Fa un freddo cane la notte alCampovolo, ma non per i 150mila fans, che urlano contro ilcielo inseguendo quei sogni dirock ‘n’ roll che hanno reso laprovincia emiliana una terrauniversale. «Tutte le altre can-zoni sono figliocce di questa»,

ricorda il rocker.Il Liga sorride. E, grato, im-

braccia per loro ancora la chi-tarra, attraversando di nuovola lunga passerella di settantametri, fino ad abbracciarli tut-ti.

Altro giro, altro regalo. E’ il1995. “Buon Compleanno El-vis”, l’album dei record, dovetorna prepotentemente in sce-na tutta la forza della Banda:

Robby "Sanchez" Pellati allabatteria, Fede Poggipollini eMel Previte alle chitarre, Anto-nio "Rigo" Righetti al basso. IlLiga si “traveste”, mentreovunque spuntano immaginidi Elvis Presley, icona del rock‘n´roll.

“Vivo morto o X”, “Hai unmomento Dio?”, “Viva”, “Homesso via”. Come per l’albumd’esordio, la scaletta è «obbli-

gata». Così la definisce sul pal-co lo stesso Liga, mentre si sus-segue la tracklist originale deldisco.

Su “Leggero il cielo” si riem-pie delle coreografie dei fans,in un tripudio che circondatutta la durata del concerto,dove si passa dall’intimismodella storiche ballate alla cari-ca dei brani puro rock, tra car-telloni, dediche, accendini esmartphone accesi, ad illumi-nare l’infinito.

C’è sempre una canzone. E,dietro ogni canzone del Liga,c’è sempre un mondo da sco-prire. Il suo Giro del Mondo ilrocker partito da Correggio loha compiuto con Il Gruppo:Michael Urbano alla batteria,Fede Poggipollini e NiccolòBossini alle chitarre, DavidePezzin al basso e Luciano Luisialle tastiere.

Ancora un colpo all’anima

dei 150 mila presenti, mentreil mega impianto da oltre 560casse e 19 torri acustiche sfon-da di note il muro del suono econtinua a far sognare la folla.Con la scusa del rock ‘n’ roll econ la sua potenza da due mi-lioni di watts.

E’ in gran forma, Ligabue,che canta la sua vita comesembra non abbia fatto mai,perennemente a cavallo trapalco e realtà, tra un passato disuccessi e un futuro di progettiche, per il momento, non in-tende svelare.

Perché prima c'è il presente,la magia di questa notte indi-menticabile.

Centocinquantamila picco-le stelle che qui a Reggio han-no trovato il loro cielo, comeun dono che solo i veri artistisanno regalare, come un'emo-zione che tutti i 150 mila fansnon smettono di sognare.

In “Buonanotte all’Italia”,sul maxischermo le immaginidelle persone care al Liga,scomparse nel corso degli an-ni: il padre Giovanni“Giuanin” Ligabue, il primissi-mo manager, Angelo Carrara,il grande Feiez.

Poi via veloci con altri gran-di successi, alternando giochidi luci, frasi, zoom sul palco esui musicisti: “A modo tuo”,“Sono qui per l’amore, questaè la mia vita”, “A che ora è la fi-ne del Mondo”, “Si viene e siva”. Il mediano si è scoperto at-taccante. E partendo dai suoisogni, in 25 anni di carriera hadato forma a un mondo. Quelmondo che il suo popolo nonsi stanca di ascoltare. Ancoraal Campovolo, per un’altranotte entrata nella storia. An-cora qui. Certe notti qui, certenotti qui... dove il meglio puòsempre avvenire.

Genitori e figli insiemecon gli occhi verso il palcoNel pubblico bambini di pochi anni accanto a sessantenni “veterani” dei concertiGli accendini non si usano più, adesso le emozioni si “illuminano” con i cellulari

Una notte fantasticain compagnia del LigaIn centocinquantamila a braccia alzate hanno cantato insieme a Lucianole canzoni di una vita nel concerto rock più spettacolare di sempre

Lo spettacolodel concertodi Ligabueche hailluminatola nottedi Reggiodal CampovoloIl maxischermoè il più grandeche siamai statorealizzatoper unospettacolo rockDue immaginidel concertotrattedal profiloTwitterufficialedi Ligabue

Una enorme folla di giovani ma anche tanti fans più anziani al concerto del Campovolo

n LA SCALETTA

Ligabue & ClanDestino“Ligabue”

1. BALLIAMO SUL MONDO 2. BAMBOLINA E BARRACUDA3. PICCOLA STELLA

SENZA CIELO 4. MARLON BRANDO

È SEMPRE LUI 5. NON È TEMPO PER NOI 6. BAR MARIO DA LIGABUE 7. SOGNI DI ROCK ’N’ ROLL 8. RADIO RADIANTI 9. FREDDO CANE

IN QUESTA PALUDE 10. ANGELO DELLA NEBBIA 11. FIGLIO D’UN CANE

Ligabue & La Banda“Buon compleanno Elvis”

1. VIVO MORTO O X 2. SEDUTO IN RIVA AL FOSSO 3. BUON COMPLEANNO, ELVIS! 4. LA FORZA DELLA BANDA 5. HAI UN MOMENTO, DIO? 6. RANE A RUBIERA BLUES 7. CERTE NOTTI 8. VIVA! 9. I “RAGAZZI” SONO IN GIRO

10. QUELLA CHE NON SEI 11. NON DOVETE BADARE

AL CANTANTE 12. UN FIGLIO DI NOME ELVIS 13. IL CIELO È VUOTO

O IL CIELO È PIENO 14. LEGGERO

Ligabue & Il GruppoIl meglio di “Giro del Mondo” e altro

1. C’È SEMPRE UNA CANOZNE 2. IL MEGLIO

DEVE ANCORA VENIRE3. A MODO TUO 4. QUESTA È LA MIA VITA 5. NON HO CHE TE 6. SONO QUI PER L’AMORE 7. URLANDO CONTRO IL CIELO 8. HO PERSO LE PAROLE 9. SI VIENE E SI VA

10. IL MURO DEL SUONO11. BUONANOTTE ALL’ITALIA 12. A CHE ORA È LA FINE

DEL MONDO?13. TRA PALCO E REALTÀ 14. IL GIORNO DI DOLORE

CHE UNO HA15. CON LA SCUSA

DEL ROCK ’N’ ROLL

CAMPOVOLO 2015» IL GRANDE SPETTACOLO

DOMENICA 20 SETTEMBRE 2015 GAZZETTA Primo piano 3

A fianco, unaragazza leggel’inserto dellaGazzetta,distribuitogratuitamenteal Campovolograzie a Iren: èandato a rubaA destral’arrivodel Ligasul megapalco

Festa doveva esseree festa è stata:i 25 anni... di tuttiUna due giorni infinita, poi la grande abbuffata di noteDa tutta Italia per il concerto più lungo di sempre

Tanti sorrisi e tanto amore al Campovolo per il concerto di Ligabue che ha portato 150 milafans da tutta Italia a Reggio Emilia dove hanno avuto modo di conoscersi e stare insieme nelnome della musica del rocker correggese

campovolo 2015

4 Primo piano GAZZETTA DOMENICA 20 SETTEMBRE 2015

di Elisa Pederzoli◗ REGGIO EMILIA

Ore 8. Una marea umana, len-ta ma inesorabile. Un esercitocoloratissimo e con un’unicafede disegnata sulla maglietta:Ligabue. L’invasione del popo-lo del Campovolo ieri mattinaè scattata presto, con l’apertu-ra ufficiale dei cancelli. Ed èandata avanti sino all’ora x,senza particolari problemi.

Lecce, Bari, Molfetta, Lati-na, Roma, addirittura ReggioCalabria: erano questi alcunidei nomi delle città di prove-nienza che si leggevano sullecentinaia di pullman“attraccati” in via Filangierigià dal mattino e che hanno ri-versato per tutta la giornata unfiume di persone per le vie del-la città. Perchè gli irriducibiliper la maggior parte non sonoandati in navetta, ma si sonomessi sulle spalle anche queicinque chilometri che serviva-no per arrivare a meta.

Ore 12. Con l’arrivo dei fan, ireggiani si sono lentamente ri-tirati. Regalando uno scenariourbano alquanto insolito, nel-la zona a nord-est della città:svuotata della solita quotidia-nità e riempita dalla marcia de-gli spettatori verso il Campovo-lo. I rallentamenti in autostra-da sono andati avanti sino ametà giornata: code, e inevita-bili disagi, si sono registrati aicaselli di Reggio Emilia e Cam-pegine e per diversi chilome-tri.

Ore 16. E’ a metà pomerig-gio che anche la tangenzialeha iniziato a soffrire la ressacon rallentamenti e code sottoun sole cocente, che ha messoa dura prova la macchinadell’evento. Più scaglionatol’affollamento nelle due stazio-ni ferroviarie, con l’arrivo inMediopadana dei treni specia-li. Mentre tantissimi sono statianche gli arrivi “di linea” nellavecchia stazione di piazzaleMarconi.

Ore 19. A meno di due oredal concerto, erano 105milagli spettatori già entrati. Altri50mila erano attesi, con la pro-blematica che molti dovevanoancora ritirare il biglietto: è sta-to il momento peggiore per iltraffico e la tenuta dei parcheg-gi.

Fino a quando il rocker diCorreggio è finalmente salitosul palco e ha preso a cantare.

Se l’afflusso al Campovolo èstato lento e tutto sommatotranquillo, più delicata è stataovviamente la gestione del co-siddetto deflusso dei 150mila(poco meno, per via di quelli ri-masti dentro). Un“disallestimento” della festache è andato avanti tutta lanotte.

Moltihanno sceltodi arrivarein cittàcon i trenispecialisbarcatialla stazioneMediopadana,poi una navettali ha portatisino alla zonadel concertogià dalpomeriggio

LE CIFRE DI CAMPOVOLO 2015

240milaMETRI QUADRATI DI AREA

10CHILOMETRI DI TRANSENNAMENTI

20BIGRUPPI DI GENERATORI DI CORRENTE

500RICETRASMITTENTI AL GOS

40CONTAINER

31PUNTI RISTORO

400UOMINI AL SERVIZIO SANITARIO

700UOMINI ALLA SICUREZZA

120TECNICI DI PRODUZIONE

16MUSICISTI

210 MINUTI DI MUSICA

150milaSPETTATORI

L’invasione dei 150 mila ferma la cittàCode in autostrada e rallentamenti tutto il giorno per consentire l’arrivo, a tarda notte è iniziato il lento deflusso

Da sinistral’area camperpienain via Vertoiba,accantovia Raffaelloa Mancasale“pista”d’arrivoper centinaiadi pullman.A destradistribuzionedelle mappeal caselloper gli arrividall’A1

campovolo 2015» IL TRAFFICO

DOMENICA 20 SETTEMBRE 2015 GAZZETTA Primo piano 5

di Evaristo Sparvieri◗ REGGIO EMILIA

«Reggio Emilia è una città di170.000 abitanti che non è pre-parata ad accogliere il corrispet-tivo dei suoi abitanti, ma in real-tà lo è sempre di più e sempre dipiù accolgono con un certo af-fetto queste cose, quando capi-tano». Ringrazia il suo popolo.E, poco prima di salire sul palco,lancia un messaggio d’amore aisuoi fans e alla sua città, ancorauna volta protagonista di unanottata da record.

La festa è riuscita. E Ligabuenon smette di esprimere gratitu-dine verso chi ha reso possibileil sogno: un pubblico che lo se-gue ovunque, tornato ieri a ra-dunarsi al Campovolo. Ma an-che una città che ha messo incampo una gigantesca macchi-na organizzativa per l'eventomusicale dell’anno.

«A un pubblico non si puòchiedere di più. Questo per noisignifica sentirsi sempre in debi-to. Loro a me fanno un regalograndissimo – dice riferendosiai suoi fans poco prima di saliresul palco – spero di contribuirea un'idea di regalo restituito.Percorrere il palco avanti e in-dietro non è un problema, ma ilproblema è far stare schiscio ilmio amico-manager Maioli:vuole fare concerti sempre piùgrandi, tra poco prenderà in af-fitto il centro di Reggio e ci faràun palco fisso per sempre».

Ricorda gli esordi, nel 1990,quando ha iniziato a intrapren-dere questa strada. Un percorsoiniziato in salita. Ma che, con sa-crifici, ha ottenuto un successostrepitoso.

«Nel 1990 ovviamente nonero giovane, avevo già 30 anni,ho iniziato tardi questo mestie-re – ricorda il Liga –. Ogni cosache potevo sbagliare quell'annol'ho sbagliata, nel senso che eroveramente incosciente e incon-sapevole di quello che facevo.La cosa bizzarra, col senno dipoi, è che il mio primo albumuscito nel 1990 fu rifiutato datutte le case discografiche. Fupagato da Angelo Carrara, nes-suna casa discografica lo vollepubblicare, e fortunatamente aun secondo giro qualcuno cam-biò idea».

Quanto alla sua città e ai me-ga eventi del Campovolo: «E' laterza volta che accade, c'è stataanche Italia Loves Emilia, inquesto spazio succedono dellecose speciali perché sono sem-pre concerti unici, non è comeun tour in cui puoi mettere le

cose a posto pian pianino, èsempre una prima e un'ultima ebisogna prepararsi a dovere, eposso contare su una squadraeccezionale».

Per Liga, Reggio e il Campovo-lo sono «casa mia, quindi que-ste occasioni mi sembra sempre

come se fossero delle feste incui dico – venite a casa mia, stia-mo lì da me e vediamo comesuccede –. Sempre di più biso-gna mettere a proprio agio chiviene, perché questi spazi com-portano disagi normali, se vieniin uno spazio che contiene que-

sti numeri per forza parcheggilontano, per forza i bagni nonsono sempre vicini, per forza glispazi non sono vicinissimi, deviportati lo zaino, il minimo indi-spensabile, però credo che sem-pre di più cerchiamo di ovviareai problemi di questo tipo».

Ma come ci si prepara ad unevento del genere? «Psicologica-mente non c'è modo, io ci arrivocon l'esperienza, ma sapendoche ogni errore è un errore piùimportante, ogni stecca è unastecca più importante. Dal pun-to di vista fisico cerco di stare at-

tento all'alimentazione, perchécomunque questo influisce sul-la voce e visto che chi viene quifa lo sforzo di prendere auto, tre-no, aereo, di smazzarsi, si meri-ta il meglio e tutto ciò che possofare per dare il meglio io lo fac-cio».

Un muro di post-it per dire«a Reggio ci sono anch’io»Centinaia di messaggi affissi dai fans come testimonianza di un grande evento«Grazie, ti devo tanto», «Portami dove non serve sognare», «Ti amo Liga»

Il 70% dei bigliettivenduti on line1.170 all’estero

Niente selfie-stick dentro l’area

il divieto

di Lucia Cuccurese◗ REGGIO EMILIA

Una marea di smartphone e diasticelle per selfie quella solle-vata ieri al cielo di Campovolo2015. Già all'ingresso del con-certo-record di Luciano Liga-bue, lungo quella che normal-mente è la pista per aerei e chein occasione del week end èstata ribattezzata "Liga Stre-et", il "popolo dei selfie" scat-tava foto a sé e all'immensopalcoscenico riservato al roc-ker correggese e ai suoi musici-sti. Foto scattate a suon di "Vi-vo, morto o X", "Bambolina ebarracuda", "Il muro del suo-no" e così via, riprodotte dallecasse dello stand di Radio Bru-no.

Proseguendo lungo la LigaStreet, erano tantissimi a fer-marsi al "Bar Mario". Lì, a fian-co al punto in cui gli organizza-tori fornivano i braccialetti peri soci del fan club, a disposizio-ne di tutti i partecipanti all'evento c'era una parete da pit-tare. Dalle dichiarazionid'amore – "Ti amo Liga", "Mat-te da Ligare", "Grazie, ti devotanto" – alle citazioni di canzo-ni – "Ci vediamo da Mario pri-ma", "Portami dove non servesognare", "Comunque vada,sempre sulla mia strada" –, perarrivare alla provenienza geo-grafica – "Alcamo c'è", "Barlet-ta presente", "Como c'è", "Vi-va Brescia", "Salerno c'è" –, inmolti hanno voluto lasciare ilproprio segno di presenza e diriconoscenza a Ligabue. Cosìcome, nel tendone a strisce po-co più avanti rispetto alla ba-checa con i messaggi dei fol-lowers, Ligabue ha voluto la-sciare il suo di riconoscimen-to. Nel tendone, che ospita la"Liga story" – ossia la storia delLiga dagli albori al successo – ilLiga ha voluto ringraziare isuoi fan: non soltanto quelli

italiani ma anche quelli stra-nieri, che lo hanno seguito nelsuo tour in Sud America. All'in-terno del tempio-tendone delcantante, i fan hanno potutopassare in rassegna le canzonidei primi due album del roc-ker: "Ligabue" e "Buon Com-

pleanno Elvis".«Ci ho messo un paio di ore

per scriverla. – scrive Ligabuein riferimento a "Certe Notti"–. Ricordo che la strofa e il ri-tornello mi sono arrivati indue fasi distinte, nella stessasera. Via via che li scrivevo mi

veniva in mente una delle criti-che che mi sentivo fare piùspesso: quella secondo cuiscrivevo i pezzi su due-tre ac-cordi. E così, quasi per scher-zo, usai tutti gli accordi in to-nalità di Mi. Fu completatamolto rapidamente. Ma dopo

averla scritta non credevo fos-se così straordinaria».

La fila di gente ieri in attesaper visitare il Liga story copri-va gran parte della larghezzadella Liga Street, ma altrettan-to lunga era la coda per lo scat-to a fianco al telo con l'imma-gine del rocker e la scritta "Ioc'ero". In centinaia hanno atte-so, uno dietro l'altro, per im-mortalarsi vicino alla maxistampa del proprio idolo.

E, a proposito di idoli, al difuori del Campovolo, lungovia dell'Aeronautica, due uo-mini passeggiavano inveendocontro la "idolatria" dei fan,con tanto di Bibbia sotto brac-cio e uno striscione che chie-deva il "perdono dei peccati".La coppia non è passata inos-servata e, tra selfie e striscioniha suscitato non poco sconcer-to.

CAMPOVOLO 2015»LE STORIE CAMPOVOLO 2015»LE STORIE

«Sono in debito con i miei fans»Ligabue ha voluto ringraziare il pubblico: «Desidero restituire il regalo che mi fa da anni»

Qui sotto,alcune fan di Ligafesteggianoa modo loroi 25 annidi carrieradel loro idolo

Luciano Ligabue ieri ha voluto ringraziare il suogrande pubblico che lo segue da anni

◗ REGGIO EMILIA

Sono arrivate dalla Campa-nia per assistere al concertodel loro beniamino. ElenaCacciapuoti, di Caserta, eMartina Cusati, di Salerno,entrambe si sono accampatedi fianco ai pit, al punto piùvicino al palcoscenico delCampovolo per vedere il Li-ga. «Ho affrontato dieci oredi macchina per essere qui,ma per Ligabue questo ed al-tro - racconta Martina -. Mipiace tutto di lui: il modo diparlare, di muoversi. Ti tra-smette sicurezza, abbiamo

passato le ultime notti qui, ioe Elena, dentro al Campovo-lo e non ci interessano le di-scussioni sorte all’internodel fan club perché qualcunosenza numero si è intrufola-to nei pit. Non è che l’essereentrati per primi renda qual-cuno fan di serie A». «Ligapuò anche semplicementesedersi sul palco - aggiungeElena - noi lo vedremmo co-munque volentieri, anche senon cantasse… Ci fa emozio-nare solo vederlo. E poi è bra-vo a raccontare... raccontacose in cui mi ritrovo in pie-no». (s.a.)

«Sì, di lui ci piace tutto»Elena e Martina vicinissime al palco: trasmette sicurezza

Elena Cacciapuoti e Martina Cusati

La bacheca al Campovolo piena di post-it lasciati dai ragazzi come testimonianza del proprio passaggio

◗ CORREGGIO

“Una domenica… da Liga” è iltitolo del “post Campovolo”che il Comune, in collabora-zione con barMario, promuo-ve oggi a Correggio. Ricco ilprogramma che accompagne-rà il “day after” dei fan di Liga-bue reduci dal concerto alCampovolo e che vede in parti-colare due appuntamenti: alle11 in corso Mazzini – frontefan club – presentazione di“Generazione Liga”, il libroche raccoglie il ritratto emoti-vo del rapporto che corre traLigabue e il “suo” pubblico”:

con l’autrice, Emanuela Papi-ni, ne discute Marco Truzzi.Sempre in corso Mazzini, masotto l’orologio, dalle 15, “Laforza della banda”, concertodei gruppi e dei progetti solistidei membri della band di Liga-bue. Presentati da Pietro Casa-rini, voce di LigaChannel, sal-gono sul palco Lassociazionedi Gigi Cavalli Cocchi, NiccolòBossini, Gheri, con Max Cotta-favi e Davide Pezzin, e FedePoggipollini. Molto articolataanche la proposta gastronomi-ca, con bar e ristoranti aperti epronti a offrire vari menu a te-ma e degustazioni di

“eccellenze” tipiche e locali.Predisposta, inoltre, una spe-ciale “area accoglienza” a Por-ta Reggio, nei pressi del mura-les che celebra i 25 anni di car-riera di Ligabue, con banchettidi prodotti enogastronomici,punto ristoro e vendita di libri,DVD e gadget. Per l’occasionesaranno distribuite gratuita-mente copie del cd “I campi inaprile”, brano che Ligabue hadonato alla propria città in oc-casione del 70esimo della Resi-stenza, dedicato alla figura delpartigiano correggese Luciano“Bandiera” Tondelli (necessa-rio esibire codice fiscale o tes-

serino sanitario per una mini-ma registrazione che eviti ritirimultipli). Insieme a questoprogramma sono suggeriti al-cuni itinerari per riscoprire iluoghi del “Liga”. Tra questi,l’orologio di corso Mazzini,“cuore” del film Radiofreccia,via Santa Maria, 5, indirizzodella prima casa di Ligabue,piazzale Carducci dove hannoabitato Luciano Ligabue e PierVittorio Tondelli. L’iniziativasarà occasione per vedere an-che buona parte del patrimo-nio monumentale artistico diCorreggio, come il teatro Asio-li. (s. a. )

E oggi a Correggio c’è il «sequel» in noteUn ricco programma, presenti anche molti dei musicisti di Liga. Più il «pellegrinaggio»...

Gigi Cavalli Cocchi

Ad ogni Campovolo, i record simoltiplicano. Quest’anno unodei record è quello cheriguarda i biglietti venduti online: il 70 per cento del totale.Ed essendo i ticket venduti suinternet “tracciabili”, questosignifica che per la prima voltaè possibile una precisageolocalizzazione delpubblico. Tradotto, possiamoscientificamente sapere daquali parti d’Italia, e d’Europa,arrivano i fan del Liga. La verasorpresa arriva dal numero difan stranieri: 1.170 bigliettisono stati venduti all’estero,soprattutto in Francia e inGermania. Per il resto, laLombardia è al primo postocon 35.485 mila bigliettivenduti seguita dall’EmiliaRomagna a quota 25. 5800mila. E ancora il Lazio con oltre15 mila biglietti e il Veneto conoltre 13 mila. Fanalino di codala Val d’Aosta con 227 fan.

‘‘LE PAROLEDEL ROCKER

Per scrivere“Certe notti” ci ho messoun paio d’ore, la strofa eil ritornello sono arrivatinella stessa sera ma indue fasi distinte

■■ Gli ormai celeberrimi bastoni allungabili per farsi i selfie nonpassano oltre i tornelli dei vari Pit: una bella collezione...

■ Una foto “assieme” al Liga, un classico dentroal tendone che ne ricostruisce la storia

■ La mongolfiera di Fastweb tra le tante «bottedi colore» attorno a Campovolo

■ Il biglietto tra i denti che sorridono, una bellaimmagine che racconta l’atmosfera

■ E’ stato consentito dormire in tenda all’inter-no di Campovolo, come... si può vedere

■ Lambrusco e popocorn, avete presente? Presod’assalto lo stand delle Cantine Riunite

■ La pista dell’aeroporto corre diritta verso ilpalco, impossibile non farsi una foto...

■ I sensibilizzatori ambientali di Campovolo at-tivissimi nella due giorni del concerto

■ In parte inatteso, il meteo ha riservato duegiornate di fine estate

6 Primo piano GAZZETTA DOMENICA 20 SETTEMBRE 2015

di Evaristo Sparvieri◗ REGGIO EMILIA

«Reggio Emilia è una città di170.000 abitanti che non è pre-parata ad accogliere il corrispet-tivo dei suoi abitanti, ma in real-tà lo è sempre di più e sempre dipiù accolgono con un certo af-fetto queste cose, quando capi-tano». Ringrazia il suo popolo.E, poco prima di salire sul palco,lancia un messaggio d’amore aisuoi fans e alla sua città, ancorauna volta protagonista di unanottata da record.

La festa è riuscita. E Ligabuenon smette di esprimere gratitu-dine verso chi ha reso possibileil sogno: un pubblico che lo se-gue ovunque, tornato ieri a ra-dunarsi al Campovolo. Ma an-che una città che ha messo incampo una gigantesca macchi-na organizzativa per l'eventomusicale dell’anno.

«A un pubblico non si puòchiedere di più. Questo per noisignifica sentirsi sempre in debi-to. Loro a me fanno un regalograndissimo – dice riferendosiai suoi fans poco prima di saliresul palco – spero di contribuirea un'idea di regalo restituito.Percorrere il palco avanti e in-dietro non è un problema, ma ilproblema è far stare schiscio ilmio amico-manager Maioli:vuole fare concerti sempre piùgrandi, tra poco prenderà in af-fitto il centro di Reggio e ci faràun palco fisso per sempre».

Ricorda gli esordi, nel 1990,quando ha iniziato a intrapren-dere questa strada. Un percorsoiniziato in salita. Ma che, con sa-crifici, ha ottenuto un successostrepitoso.

«Nel 1990 ovviamente nonero giovane, avevo già 30 anni,ho iniziato tardi questo mestie-re – ricorda il Liga –. Ogni cosache potevo sbagliare quell'annol'ho sbagliata, nel senso che eroveramente incosciente e incon-sapevole di quello che facevo.La cosa bizzarra, col senno dipoi, è che il mio primo albumuscito nel 1990 fu rifiutato datutte le case discografiche. Fupagato da Angelo Carrara, nes-suna casa discografica lo vollepubblicare, e fortunatamente aun secondo giro qualcuno cam-biò idea».

Quanto alla sua città e ai me-ga eventi del Campovolo: «E' laterza volta che accade, c'è stataanche Italia Loves Emilia, inquesto spazio succedono dellecose speciali perché sono sem-pre concerti unici, non è comeun tour in cui puoi mettere le

cose a posto pian pianino, èsempre una prima e un'ultima ebisogna prepararsi a dovere, eposso contare su una squadraeccezionale».

Per Liga, Reggio e il Campovo-lo sono «casa mia, quindi que-ste occasioni mi sembra sempre

come se fossero delle feste incui dico – venite a casa mia, stia-mo lì da me e vediamo comesuccede –. Sempre di più biso-gna mettere a proprio agio chiviene, perché questi spazi com-portano disagi normali, se vieniin uno spazio che contiene que-

sti numeri per forza parcheggilontano, per forza i bagni nonsono sempre vicini, per forza glispazi non sono vicinissimi, deviportati lo zaino, il minimo indi-spensabile, però credo che sem-pre di più cerchiamo di ovviareai problemi di questo tipo».

Ma come ci si prepara ad unevento del genere? «Psicologica-mente non c'è modo, io ci arrivocon l'esperienza, ma sapendoche ogni errore è un errore piùimportante, ogni stecca è unastecca più importante. Dal pun-to di vista fisico cerco di stare at-

tento all'alimentazione, perchécomunque questo influisce sul-la voce e visto che chi viene quifa lo sforzo di prendere auto, tre-no, aereo, di smazzarsi, si meri-ta il meglio e tutto ciò che possofare per dare il meglio io lo fac-cio».

Un muro di post-it per dire«a Reggio ci sono anch’io»Centinaia di messaggi affissi dai fans come testimonianza di un grande evento«Grazie, ti devo tanto», «Portami dove non serve sognare», «Ti amo Liga»

Il 70% dei bigliettivenduti on line1.170 all’estero

Niente selfie-stick dentro l’area

il divieto

di Lucia Cuccurese◗ REGGIO EMILIA

Una marea di smartphone e diasticelle per selfie quella solle-vata ieri al cielo di Campovolo2015. Già all'ingresso del con-certo-record di Luciano Liga-bue, lungo quella che normal-mente è la pista per aerei e chein occasione del week end èstata ribattezzata "Liga Stre-et", il "popolo dei selfie" scat-tava foto a sé e all'immensopalcoscenico riservato al roc-ker correggese e ai suoi musici-sti. Foto scattate a suon di "Vi-vo, morto o X", "Bambolina ebarracuda", "Il muro del suo-no" e così via, riprodotte dallecasse dello stand di Radio Bru-no.

Proseguendo lungo la LigaStreet, erano tantissimi a fer-marsi al "Bar Mario". Lì, a fian-co al punto in cui gli organizza-tori fornivano i braccialetti peri soci del fan club, a disposizio-ne di tutti i partecipanti all'evento c'era una parete da pit-tare. Dalle dichiarazionid'amore – "Ti amo Liga", "Mat-te da Ligare", "Grazie, ti devotanto" – alle citazioni di canzo-ni – "Ci vediamo da Mario pri-ma", "Portami dove non servesognare", "Comunque vada,sempre sulla mia strada" –, perarrivare alla provenienza geo-grafica – "Alcamo c'è", "Barlet-ta presente", "Como c'è", "Vi-va Brescia", "Salerno c'è" –, inmolti hanno voluto lasciare ilproprio segno di presenza e diriconoscenza a Ligabue. Cosìcome, nel tendone a strisce po-co più avanti rispetto alla ba-checa con i messaggi dei fol-lowers, Ligabue ha voluto la-sciare il suo di riconoscimen-to. Nel tendone, che ospita la"Liga story" – ossia la storia delLiga dagli albori al successo – ilLiga ha voluto ringraziare isuoi fan: non soltanto quelli

italiani ma anche quelli stra-nieri, che lo hanno seguito nelsuo tour in Sud America. All'in-terno del tempio-tendone delcantante, i fan hanno potutopassare in rassegna le canzonidei primi due album del roc-ker: "Ligabue" e "Buon Com-

pleanno Elvis".«Ci ho messo un paio di ore

per scriverla. – scrive Ligabuein riferimento a "Certe Notti"–. Ricordo che la strofa e il ri-tornello mi sono arrivati indue fasi distinte, nella stessasera. Via via che li scrivevo mi

veniva in mente una delle criti-che che mi sentivo fare piùspesso: quella secondo cuiscrivevo i pezzi su due-tre ac-cordi. E così, quasi per scher-zo, usai tutti gli accordi in to-nalità di Mi. Fu completatamolto rapidamente. Ma dopo

averla scritta non credevo fos-se così straordinaria».

La fila di gente ieri in attesaper visitare il Liga story copri-va gran parte della larghezzadella Liga Street, ma altrettan-to lunga era la coda per lo scat-to a fianco al telo con l'imma-gine del rocker e la scritta "Ioc'ero". In centinaia hanno atte-so, uno dietro l'altro, per im-mortalarsi vicino alla maxistampa del proprio idolo.

E, a proposito di idoli, al difuori del Campovolo, lungovia dell'Aeronautica, due uo-mini passeggiavano inveendocontro la "idolatria" dei fan,con tanto di Bibbia sotto brac-cio e uno striscione che chie-deva il "perdono dei peccati".La coppia non è passata inos-servata e, tra selfie e striscioniha suscitato non poco sconcer-to.

CAMPOVOLO 2015»LE STORIE CAMPOVOLO 2015»LE STORIE

«Sono in debito con i miei fans»Ligabue ha voluto ringraziare il pubblico: «Desidero restituire il regalo che mi fa da anni»

Qui sotto,alcune fan di Ligafesteggianoa modo loroi 25 annidi carrieradel loro idolo

Luciano Ligabue ieri ha voluto ringraziare il suogrande pubblico che lo segue da anni

◗ REGGIO EMILIA

Sono arrivate dalla Campa-nia per assistere al concertodel loro beniamino. ElenaCacciapuoti, di Caserta, eMartina Cusati, di Salerno,entrambe si sono accampatedi fianco ai pit, al punto piùvicino al palcoscenico delCampovolo per vedere il Li-ga. «Ho affrontato dieci oredi macchina per essere qui,ma per Ligabue questo ed al-tro - racconta Martina -. Mipiace tutto di lui: il modo diparlare, di muoversi. Ti tra-smette sicurezza, abbiamo

passato le ultime notti qui, ioe Elena, dentro al Campovo-lo e non ci interessano le di-scussioni sorte all’internodel fan club perché qualcunosenza numero si è intrufola-to nei pit. Non è che l’essereentrati per primi renda qual-cuno fan di serie A». «Ligapuò anche semplicementesedersi sul palco - aggiungeElena - noi lo vedremmo co-munque volentieri, anche senon cantasse… Ci fa emozio-nare solo vederlo. E poi è bra-vo a raccontare... raccontacose in cui mi ritrovo in pie-no». (s.a.)

«Sì, di lui ci piace tutto»Elena e Martina vicinissime al palco: trasmette sicurezza

Elena Cacciapuoti e Martina Cusati

La bacheca al Campovolo piena di post-it lasciati dai ragazzi come testimonianza del proprio passaggio

◗ CORREGGIO

“Una domenica… da Liga” è iltitolo del “post Campovolo”che il Comune, in collabora-zione con barMario, promuo-ve oggi a Correggio. Ricco ilprogramma che accompagne-rà il “day after” dei fan di Liga-bue reduci dal concerto alCampovolo e che vede in parti-colare due appuntamenti: alle11 in corso Mazzini – frontefan club – presentazione di“Generazione Liga”, il libroche raccoglie il ritratto emoti-vo del rapporto che corre traLigabue e il “suo” pubblico”:

con l’autrice, Emanuela Papi-ni, ne discute Marco Truzzi.Sempre in corso Mazzini, masotto l’orologio, dalle 15, “Laforza della banda”, concertodei gruppi e dei progetti solistidei membri della band di Liga-bue. Presentati da Pietro Casa-rini, voce di LigaChannel, sal-gono sul palco Lassociazionedi Gigi Cavalli Cocchi, NiccolòBossini, Gheri, con Max Cotta-favi e Davide Pezzin, e FedePoggipollini. Molto articolataanche la proposta gastronomi-ca, con bar e ristoranti aperti epronti a offrire vari menu a te-ma e degustazioni di

“eccellenze” tipiche e locali.Predisposta, inoltre, una spe-ciale “area accoglienza” a Por-ta Reggio, nei pressi del mura-les che celebra i 25 anni di car-riera di Ligabue, con banchettidi prodotti enogastronomici,punto ristoro e vendita di libri,DVD e gadget. Per l’occasionesaranno distribuite gratuita-mente copie del cd “I campi inaprile”, brano che Ligabue hadonato alla propria città in oc-casione del 70esimo della Resi-stenza, dedicato alla figura delpartigiano correggese Luciano“Bandiera” Tondelli (necessa-rio esibire codice fiscale o tes-

serino sanitario per una mini-ma registrazione che eviti ritirimultipli). Insieme a questoprogramma sono suggeriti al-cuni itinerari per riscoprire iluoghi del “Liga”. Tra questi,l’orologio di corso Mazzini,“cuore” del film Radiofreccia,via Santa Maria, 5, indirizzodella prima casa di Ligabue,piazzale Carducci dove hannoabitato Luciano Ligabue e PierVittorio Tondelli. L’iniziativasarà occasione per vedere an-che buona parte del patrimo-nio monumentale artistico diCorreggio, come il teatro Asio-li. (s. a. )

E oggi a Correggio c’è il «sequel» in noteUn ricco programma, presenti anche molti dei musicisti di Liga. Più il «pellegrinaggio»...

Gigi Cavalli Cocchi

Ad ogni Campovolo, i record simoltiplicano. Quest’anno unodei record è quello cheriguarda i biglietti venduti online: il 70 per cento del totale.Ed essendo i ticket venduti suinternet “tracciabili”, questosignifica che per la prima voltaè possibile una precisageolocalizzazione delpubblico. Tradotto, possiamoscientificamente sapere daquali parti d’Italia, e d’Europa,arrivano i fan del Liga. La verasorpresa arriva dal numero difan stranieri: 1.170 bigliettisono stati venduti all’estero,soprattutto in Francia e inGermania. Per il resto, laLombardia è al primo postocon 35.485 mila bigliettivenduti seguita dall’EmiliaRomagna a quota 25. 5800mila. E ancora il Lazio con oltre15 mila biglietti e il Veneto conoltre 13 mila. Fanalino di codala Val d’Aosta con 227 fan.

‘‘LE PAROLEDEL ROCKER

Per scrivere“Certe notti” ci ho messoun paio d’ore, la strofa eil ritornello sono arrivatinella stessa sera ma indue fasi distinte

■■ Gli ormai celeberrimi bastoni allungabili per farsi i selfie nonpassano oltre i tornelli dei vari Pit: una bella collezione...

■ Una foto “assieme” al Liga, un classico dentroal tendone che ne ricostruisce la storia

■ La mongolfiera di Fastweb tra le tante «bottedi colore» attorno a Campovolo

■ Il biglietto tra i denti che sorridono, una bellaimmagine che racconta l’atmosfera

■ E’ stato consentito dormire in tenda all’inter-no di Campovolo, come... si può vedere

■ Lambrusco e popocorn, avete presente? Presod’assalto lo stand delle Cantine Riunite

■ La pista dell’aeroporto corre diritta verso ilpalco, impossibile non farsi una foto...

■ I sensibilizzatori ambientali di Campovolo at-tivissimi nella due giorni del concerto

■ In parte inatteso, il meteo ha riservato duegiornate di fine estate

DOMENICA 20 SETTEMBRE 2015 GAZZETTA Primo piano 7

◗ REGGIO EMILIA

E’ dietro il palcoscenico delCampovolo la regia della mac-china della sicurezza, il cuorepulsante dell’organizzazioneche da settimane tiene impe-gnata tutte le forze dell’ordinee tutti gli enti coinvolti di Reg-gio Emilia affinché l’arrivo, lapermanenza e il deflusso dei150mila fan di Ligabue procedasenza problemi.

Il Gos - il Gruppo OperativoSicurezza - ieri pomeriggio erain piena attività, nel coordinareuomini e mezzi sull’area delCampovolo, ma anche sul re-sto della città. Nel container ac-canto, il dottor Sergio Alboni,responsabile dell’Emegenza ur-genza dell’ospedale Santa Ma-ria Nuova, a coordinamentodell’emergenza urgenza.

A metà pomeriggio erano sta-ti oltre 300 gli interventi sanita-ri nell’area del concerto. Maloridovuti al forte caldo, e all’atte-sa. Che solo in due casi aveva-no richiesto il trasferimento alpronto soccorso. Sono progres-sivamente aumentati. E’ infattisul fronte sanitario che unevento da 150mila persone habisogno di volontari: 400 quellidi Anpas Croce Verde e CroceRossa Italiana al lavoro già dal-

le 7 di ieri e per tutto la duratadell’evento. E’ sotto un tendo-no della dismessa FestaReggioche si è insediata operativa,con 10 ambulanze, 4 pulmini eun quad: mezzi necessari perintervenire in caso di emergen-za. Imponente anche la presen-za della Protezione civile, rap-presentata al Gos da FedericaManenti: 60 i volontari, oltre a 6professionisti che sono stati allavoro per Campovolo 2015 aturni alternati, attrezzati anchecon due carrelli a rischio idrau-lico. Alla conta dei volontari, bi-

sogna naturalmente aggiunge-re un numero importante diagenti di polizia municipale,della polizia di Stato, carabinie-ri, finanza che hanno presidia-to l’intera città affinchè lo spet-tacolo riuscisse. Se l’eventoCampovolo è possibile è anchegrazie a loro. E lo si è visto ierisera – intorno alle 21.30 – quan-do la polizia blocca due uomini(nei pressi del bar Martini, invia Dell’Aeronautica) che stava-no caricando su un furgone lebiciclette lì parcheggiate daifan di Ligabue. (el.pe.)

A metà pomeriggioerano oltre 300

gli interventiper malori di giovania causa del caldo.Quaranta gli uominidella Protezione civileal lavoro

Dietro il maxi showl’opera di volontarie forze dell’ordineAl lavoro l’esercito sanitario di Croce rossa e Croce VerdeLa polizia blocca due sospetti: caricavano bici su un furgone

Sotto il Goscon la dirigentedella questuraMarinellaCaruocciolo,Federica Manentidella Protezione

civile e RobertoRocchi dellaStradale.Gli agenti bloccanodue persone chestavano caricandole bici sul furgone

CAMPOVOLO 2015

8 Primo piano GAZZETTA DOMENICA 20 SETTEMBRE 2015

Maioli: «Un’Arenaper grandi eventiresta il mio sogno»Il manager storico di Ligabue: «Siamo abbastanza avanti»Salzano (F&P): «Reggio meno conosciuta del Campovolo»

di Chiara Cabassa◗ REGGIOEMILIA

Dagli anni Ottanta a oggi.Dalle radio libere a Correg-gio ai mega-concerti in giroper il mondo. Dalla pigra vitadi provincia a quella lucci-cante proiettata sugli scher-mi internazionali. Dalla salaprove allestita con pochimezzi e tanto entusiasmo inuna stalla della campagnacorreggese alle sessioni diprove a 5 stelle di Campovo-lo 2015: numeri diversi mastesso entusiasmo.

Un percorso che ha vistoClaudio Maioli e Luciano Li-gabue procedere con lo stes-so passo. Uno accanto all’al-tro. Manager e artista, manon solo. A condividere glistessi sogni. A lavorare per glistessi obiettivi. Ad entusia-smarsi per ogni nuovo suc-cesso. Insieme. Una storiad’amicizia anomala nel mon-do dello spettacolo. Forseunica quando un rocker di-venta rockstar. Le ragioni?Chi conosce Maio qualcosapuò intuire.

Perché Claudio Maioli, acui la definizione di managersta sicuramente stretta, do-po 25 anni si emoziona anco-ra quando parla di Campovo-lo 2015: «Dopo avere fatto ipalazzetti, gli stadi, girato ilmondo per poi tornare neipalazzetti eravamo a un bi-vio: fermarci un attimo o an-dare avanti. Ma proprioquest’anno cadevano i primi25 anni di carriera di Lucia-no, perché non fare una fe-sta? Ma se fai una festa la de-vi fare importante. Soprattut-to con l’esperienza che ave-vamo alle spalle. Come mi-gliorare rispetto ad un con-certo, quello del 2011, cheera stato perfetto da ognipunto di vista? Sul palco, cer-tamente puoi aggiungerequalcosa, ma i margini di mi-glioramento sono quel chesono. Che fare allora? Creareun evento che coinvolgesse ifan non solo il giorno del con-certo, ma anche prima e ma-gari dopo. Da qui l’idea delLiga Village, della Liga Streete di tutto quello che è statocostruito al Campovoloquest’anno. A partire da unpalco destinato a batterenuovi record».

Record che ad ogni Cam-povolo non mancano. A par-tire dall’incasso: 7,5 milionidi euro. «Anche se - ci tiene asottolineare Maioli - è statoanche il più costoso ma vole-vamo dare il massimo al no-stro pubblico. Quanto costo-so? Diciamo tra i 5 e i 6 milio-

ni. E i risultati si vedono».Quanto al palco, il record èfatto di numeri ma non solo.Partendo dalle cifre, snoccio-liamone alcune: 2 milioni diwatt la potenza sonora, 700metri quadri la superficie delpalco, 850 metri quadratil’estensione dello schermo,500 le casse, 19 le torrette (de-

lay). Ma, come sottolinea Ma-ioli, il record è anche un al-tro: «Si tratta del primo palcoil cui impianto è stato realiz-zato al cento per cento dallareggianissima Rcf: il risultatoè che chiunque si trovinell’area concerto ha la stes-sa percezione sonora». Sulfronte pubblico non si sono

superate le 250 mila presen-ze solo perché l’organizzazio-ne si è data dei limiti precisi enon casuali: «I 120 mila fandel 2011 - spiega il manager -erano perfetti. Un numeroda potere gestire con tran-quillità. Quest’anno ne ab-biamo aggiunti 30 mila, prati-camente uno stadio. Ma se

tutto filerà liscio e anche ildeflusso sarà tranquillo... po-tremo puntare più in alto».

Per esempio a costruire lafamosa Arena Grandi Eventi?«E’ un sogno - ammette Ma-ioli - che coltivo da sempre:fare di questa area che io ri-tengo unica in Italia un’are-na spettacoli per ospitare

grandi concerti. E lo dico co-me reggiano. Sarei felice divedere la grande musica ap-prodare a Reggio, grazie adun’arena pensata per ospita-re anche i grandi artisti stra-nieri. Cambierebbe la facciadi Reggio, ne sono sicuro».Ma a che punto è il sogno? «Ilprogetto è abbastanza avanti- risponde Maioli - ma nonsiamo ancora pronti ad af-fondare il coltello».

Ci pensa Ferdinando Salza-no, amministratore delegatodi F&P Group a rincarare ladose: «Dopo quello che è sta-to realizzato in quest’area sa-rebbe davvero una follia noncavalcare un’opportunitàunica. Ormai Campovolo èun brand e, non me ne vogliail sindaco, anche chi non co-nosce Reggio Emilia sa cos’èil Campovolo. Dovrebbe fareriflettere».

Chiusa per il momento laparentesi Arena grandi even-ti, Claudio Maioli tornasull’eccezionalità di un Cam-povolo 2015 pensato comeuna vera e propria festa anco-ra prima che evento. Non sivergogna quando afferma disentirsi in questo momento“assolutamente felice”. Enon nasconde, il mana-ger-amico da sempre di Liga-bue, che le emozioniquest’anno si moltiplicano.«Come quando entrando alLiga Story - racconta - mi so-no trovato davanti a unatrentina di locandine, unaper ogni tour di Luciano. E ioli ho fatti e visti tutti, dal pri-mo all’ultimo, probabilmen-te sono l’unico ed è difficileraccontare quello che si pro-va». Il pubblico, quello del Li-ga, sicuramente l’ha capito.Ed è per questo che i fan loconsiderano molto più di unmanager. L’ennesima provavenerdì pomeriggio, quandoMaioli è entrato nel “museo”dedicato ai primi 25 anni dicarriera di Ligabue: Maio èstato immediatamente cir-condato da ragazzi, ragazze,famiglie al completo, tutti achiedergli ora una foto digruppo ora un selfie specia-le. E lui, sornione e ammic-cante, non si sottrae nemme-no per un attimo a un teatri-no che fa parte del gioco.Quel gioco che continua a di-vertirlo ed entusiasmarlo. Da25 anni e oltre.

Non è un caso se ieri serala conferenza che ha prece-duto il concerto si è chiusacon un preciso annuncio: «Cidispiace ma dobbiamo fer-marci qui. I fan aspettanoMaioli sul palco».

©RIPRODUZIONERISERVATA

PROSELITISMO RELIGIOSO

Non una squadra, non unteam, ma una grande famiglia.Perché il successo del Liga èanche l’esito di una carrieradurante la quale il rocker diCorreggio è riuscito acostruire attorno a sè rapportiprolungati e duraturi conuomini di fiducia. Non soloClaudio Maioli, il suo amico delcuore e manager storico. Maanche Ferdinando Salzano,amministratore delegato diF&P, produttore di tutti glieventi targati LucianoLigabue, a cominciare daiprecedenti eventi alCampovolo. Nella squadra diSalzano c’è Orazio Caratozzoloresponsabile di produzioneproprio per i mega eventireggiani, per i quali ha curatoogni aspetto organizzativo,fianco a fianco con gli entilocali, le forze di polizia, laPrefettura. Nella grandefamiglia del Liga, ancheRiccardo Vitanza, numero unodi Parole &Dintorni, la societàdi comunicazione che gestiscedal punto di vista mediaticotutti i più grandi artisti dellamusica italiana. Con il Liga,ovviamente, in testa.Ma una famiglia non è talesenza l’apporto di MarcoLigabue, il fratello minore delrocker di Correggio, sin daglianni ’90 primo sostenitore delLiga, tra i fondatori del fansclub BarMario, il vero rifugiodei sostenitori del rocker diCorreggio, accorsi ieri inmassa per l’evento dell’anno.

Claudio Maioli, manager storico di Luciano Ligabue ma soprattutto suo grande amico, amatissimo dai fan

Ecco lo staffche ha costruitoil mega evento

◗ REGGIOEMILIA.

Grande adesione all’iniziativapromossa da IREN perl’eco-concerto. Raccolta diffe-renziata, sensibilizzatori am-bientali, aree dedicate alla rac-colta, consegna agli spettatoridegli strumenti per differenzia-re: queste, in sintesi, le novitàche sono state introdotte perla gestione dei residui che ven-gono prodotti nel corsodell’evento. Gli spettatoriall’evento dell’anno hannoraccolto l’importante sfida,quella di trasformare questogrande appuntamento in un

Eco-concerto. Coloro che en-trano a Campovolo hanno ac-cettato la raccolta differenzia-ta dei rifiuti ed il corretto con-ferimento dei medesimi all’in-terno dei contenitori e dellearee dedicate che sono stateapprontate per l’occasione. Ilgran numero di sensibilizzato-ri ambientali Iren, volontariche prestano la propria operagratuitamente, hanno distribu-ito e stanno consegnando mi-gliaia di sacchetti per la raccol-ta differenziata e per la raccol-ta del residuo.

www.ecoconcerto.it©RIPRODUZIONERISERVATA

L’eco-concerto segna una svoltaLa sensibilizzazione ambientale di Iren va a segno, nella notte la mega-pulizia

Lo stand dell’Enel svetta sulla Liga Street all’intermo del Lga Village

campovolo 2015»TUTTI GLI UOMINI DEL LIGA

■■ E nel mare magnum c’è anche chi ha scambiato il giorno deigiorni con quello del giudizio. Proselitismo religioso?

Attenzione, è il giorno del giudizio

DOMENICA 20 SETTEMBRE 2015 GAZZETTA Primo piano 9

di Lucia Cuccurese◗ REGGIOEMILIA

Automobili rimosse e tantarabbia fra i residenti di via delPartigiano, una delle stradepiù vicine all'area del Campo-volo.

Ieri mattina gli abitanti delcivico 20 non hanno certo avu-to un bel risveglio, vedendosiportate via le automobili par-cheggiate lungo la carreggiata.

«È uno scandalo – affermaJordi Scrurdi, che da anni risie-de con la famiglia in via delPartigiano –. Stamattina (ieriper chi legge, ndr) si è presen-tato il carro attrezzi e ci ha ri-mosso le macchine. Io, per for-tuna, mi sono svegliato prestoperché dovevo andare a lavo-rare e il mio camion non è sta-ta toccato, ma ben due mac-chine sono state rimosse e al-tre persone hanno avuto pro-blemi ad uscire di casa a causadelle transenne, che sono sta-te bullonate alla strada. Chi si èvisto portare via l'automobileha dovuto pagare 60 euro perl'uscita del carro attrezzi e altri60 di multa. È incredibile, ven-gono a rimuoverti l'auto sottocasa».

Al civico 20 di via del Parti-giano abitano venti famiglie,che, avendo pochi posti autoall'interno del cortile del con-dominio, parcheggiano spes-so lungo la strada.

«Non ci siamo mai lamenta-ti – prosegue Jordi Scurdi –,nemmeno quando qui diventauna giungla a causa dei par-cheggi selvaggi di chi viene a

posteggiare durante le settima-ne di FestaReggio. Stavolta, pe-rò, è davvero assurdo: abbia-mo dovuto richiedere docu-menti che attestassero la no-stra residenza lungo questa viacosì da poter passare durantequesti giorni di mega concertodi Ligabue e poi, non solo ci

chiudono la strada, ma vengo-no pure a darci multe».

Dello stesso avviso è Vincen-zo Ianuale, che da dieci anniabita in via del Partigiano:«Non è tanto il concerto del Li-gabue che ci lamentiamo: ilconcerto anzi dà lustro alla cit-tà e fa girare l'economia, però

è scandaloso quello che è suc-cesso. Non solo siamo barrica-ti in casa, ma ci vengono purea rimuovere le auto».

Secondo le testimonianze,le macchine "ingiustamente"rimosse sarebbero state due ealtri residenti avrebbero avutoproblemi a uscire dalla via per

andare a lavorare, a causa del-le transenne all'ingresso di viadel Partigiano. Altri abitantidella zona, tuttavia, non han-no rilevato grandissimi disagiin questo week end, se nonquello di preferire la biciclettacome mezzo di trasporto.

«Vista la portata dell'evento

– hanno spiegato alcuni resi-denti – ci aspettavamo di averequalche seccatura sugli sposta-menti, ma eravamo già prepa-rati da tempo e, anzi, sentirecantare per diverse sere di filaLigabue comodamente, dallafinestra di casa, è stato un pia-cere ed un privilegio».

«Da quando è iniziataFestaReggio non possiamomuoverci liberamente e questazona, che di solito è tranquilla,diventa un inferno».È questo lo sfogo di VincenzoIanuale, residente in via delPartigiano e che lamenta: «Non ètanto il disagio dovuto a Ligabue,quanto lo scempio a cuiassistiamo nelle settimane diFestaReggio. Qui non gira mainessuno a controllare chiparcheggia in maniera selvaggiaper poi andare alla festa del Pd e vengono invece a multare iresidenti, che posteggiano sotto casa». La quasi concomitanza fra idue grandi eventi reggiani ha finito per esacerbare gli animi di alcunepersone che abitano attorno al Campovolo e che inevitabilmentehanno subìto ripercussioni nella loro vita quotidiana.

«Ci hanno portato via le auto»Residenti di via del Partigiano arrabbiati per la rimozione delle macchine all’alba di ieri

Alcuni fra i reggiani che abitano nella zona del Campovolo che ieri hanno subìto disagi per il concerto

CAMPOVOLO 2015»LE PROTESTE«Prima FestaReggio e adesso il concertotutto ricade su chi abita in questa zona»

10 Primo piano GAZZETTA DOMENICA 20 SETTEMBRE 2015