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L’enorme palco attende solo il grande evento di questa sera REGGIO EMILIA Il popolo festante di Luciano Ligabue sta “invadendo” da ie- ri mattina il Campovolo, in at- tesa del concerto-evento che l’artista di Correggio terrà sta- sera, a partire dalle 20,30, per festeggiare i suoi 25 anni di car- riera. Sono attese a Reggio 150 mila persone. Ieri sono arrivati i primi 15 mila fan, che hanno preso posto nell’area campeg- gio e nel Liga Village, rimasto eccezionalmente aperto tutta la notte per offrire ospitalità ai tanti spettatori. Mai nessuno prima d’ora ha messo insieme tanta gente in una sola occasio- ne per un concerto. Piccole tende spuntano come funghi all’esterno dell’aeroporto di Reggio e tantissime altre sono invece già piazzate dagli aficio- nados all’interno delle aree preposte. Tutti pronti per esse- re in prima fila questa mattina alle 8, quando verranno aperti i varchi di accesso. Sempre og- gi è atteso il grande afflusso di spettatori, con effetti sulla cir- colazione stradale e autostra- dale. Oltre 5mila persone arri- veranno con i treni speciali Ita- lo, altre migliaia con 250 pull- man organizzati. LA DIRETTA WEB » Seguite la lunga giornata e il concerto sul nostro sito WWW.GAZZETTADIREGGIO.IT L’ingresso a Campovolo: il grosso... deve ancora venire IL GIORNO DEI GIORNI CAMPOVOLO 2015 – STASERA IL CONCERTO DI LIGABUE ALL’INTERNO UN INSERTO DI 24 PAGINE GLI SFEGATATI Ecco Daniel, il primo della fila sotto il palco A PAGINA IX DELL’INSERTO Daniel Tamiano REGGIO EMILIA «Questo è un sequestro di persona, non si può defini- re in un altro modo». «Bar- ricati in casa per due gior- ni? Parliamone». «Ok, senti- remo il concerto gratis, ma il coprifuoco mi sembra ec- cessivo». E’ questo lo stato d’animo di molti dei resi- denti in zona Campovolo. CABASSA A PAGINA 5 la protesta Noi, residenti sotto sequestro Impossibilitati a uscire di casa. «No, solo nei momenti clou» QUOTIDIANO D’INFORMAZIONE FONDATO NEL 1860 SABATO 19 SETTEMBRE 2015 DIREZIONE E REDAZIONE: VIA PANSA, 55/i - 42124 REGGIO EMILIA TEL. 0522 501511 - FAX 0522 511370 € 1,20 ANNO 155 - N O 258 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P.-D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C. 1, DCB MANTOVA www.gazzettadireggio.it y(7HB5J0*TSPTKT( +,!z!;!#!}

Inserto Campovolo 2015

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Inserto Campovolo 2015

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L’enorme palco attende solo il grande evento di questa sera

◗ REGGIO EMILIA

Il popolo festante di LucianoLigabue sta “invadendo” da ie-ri mattina il Campovolo, in at-tesa del concerto-evento chel’artista di Correggio terrà sta-sera, a partire dalle 20,30, perfesteggiare i suoi 25 anni di car-riera. Sono attese a Reggio 150mila persone. Ieri sono arrivatii primi 15 mila fan, che hannopreso posto nell’area campeg-gio e nel Liga Village, rimastoeccezionalmente aperto tuttala notte per offrire ospitalità aitanti spettatori. Mai nessunoprima d’ora ha messo insieme

tanta gente in una sola occasio-ne per un concerto. Piccoletende spuntano come funghiall’esterno dell’aeroporto diReggio e tantissime altre sonoinvece già piazzate dagli aficio-nados all’interno delle areepreposte. Tutti pronti per esse-re in prima fila questa mattinaalle 8, quando verranno apertii varchi di accesso. Sempre og-gi è atteso il grande afflusso dispettatori, con effetti sulla cir-colazione stradale e autostra-dale. Oltre 5mila persone arri-veranno con i treni speciali Ita-lo, altre migliaia con 250 pull-man organizzati.

LA DIRETTA WEB»Seguite la lungagiornatae ilconcertosulnostrosito ■ WWW.GAZZETTADIREGGIO.IT

L’ingresso a Campovolo: il grosso... deve ancora venire

IL GIORNO DEI GIORNI

CAMPOVOLO 2015 – STASERA IL CONCERTO DI LIGABUE

ALL’INTERNO UN INSERTO DI 24 PAGINE

GLI SFEGATATI

Ecco Daniel,il primodella filasotto il palco ■ A PAGINA IX DELL’INSERTO Daniel Tamiano

◗ REGGIOEMILIA

«Questo è un sequestro dipersona, non si può defini-re in un altro modo». «Bar-ricati in casa per due gior-ni? Parliamone». «Ok, senti-remo il concerto gratis, mail coprifuoco mi sembra ec-cessivo». E’ questo lo statod’animo di molti dei resi-denti in zona Campovolo.

■ CABASSAAPAGINA5

la protesta

Noi, residenti sotto sequestroImpossibilitati a uscire di casa. «No, solo nei momenti clou»

QUOTIDIANO D’INFORMAZIONE FONDATO NEL 1860 SABATO 19 SETTEMBRE 2015

DIREZIONE E REDAZIONE: VIA PANSA, 55/i - 42124 REGGIO EMILIATEL. 0522 501511 - FAX 0522 511370

€ 1,20 ANNO 155 - NO 258POSTE ITALIANE SPED. IN A.P.-D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004ART. 1, C. 1, DCB MANTOVA

■ www.gazzettadireggio.it y(7HB5J0*TSPTKT( +,!z!;!#!}

IL CONCERTO PIÙ LUNGO DI SEMPRE

BentornatoLuciano: il Campovoloè casa vostra,qui tutto è possibile

A pagina III

La “Liga Street”pullula di vitae risuona di note

A pagina IX

Sarà il primoeco-concertograzie a Iren

A pagina XI

Il nostro alfabetoinseguendosogni di rock’n’roll

A pagina XII

Marco Ligabue,il primo fandel “fratellone”

A pagina XVIII

“Ci vediamoda Mario,prima o poi”

A pagina XIX

All’interno

© Jarno Iotti

di Evaristo Sparvieri◗ REGGIO EMILIA

«È casa. A me piace moltissi-mo il nome, perché sa di qual-cosa di antico. Mi piace che cisia dentro la terra e la possibili-tà di spiccare il volo. Mi piaceche sia diventato un posto do-ve ci si riconosce più facilmen-te». Ora e qui. Come nel 2005,come nel 2011. Centocinquan-tamila cuori in un unico gran-de battito, per celebrare quel-lo che il Liga ha definito il suoconcerto più lungo di sempre.

Il meglio deve ancora veni-re? No, almeno per questa vol-ta il meglio è davvero già qui,dove tutto è pronto per l’atte-sissimo giorno dei giorni,quando le luci del palco torne-ranno ad accendersi e“Campovolo 2015 - La festa”prenderà finalmente vita: uncompleanno indimenticabileper il rocker di Correggio, chefesteggerà i suoi primi 25 annidi carriera, i 25 anni dell’al-bum di debutto “Ligabue”, i20 anni di “Buon Complean-no Elvis” e il “Giro del mon-do”. «Venticinque anni avven-turosi, inaspettati e appagan-ti», confessa il Liga, questa se-ra sul palco sarà accompagna-to con le sue band storiche: iClanDestino, La Banda e IlGruppo. Cancelli aperti dalle8 e concerto al via alle 20.30.

«Mi sento bene e sono informa. Spero di tirare avantiancora qualche anno», ironiz-za il Liga, promettendo una se-rata unica e indimenticabile,nella quale non mancherannodi trovare spazio anche quelliche considera pezzi «nasco-sti» nella sua carriera da re-cord, pronti questa sera ad en-trare direttamente nella scalet-ta della storia. E, tra palco e re-altà, difficilmente mancherà“Sogni di rock ‘n’ roll”, il pezzoche nel cuore del Liga ha unposto speciale.

«È la canzone da cui è parti-to tutto. Tutte le altre sono fi-gliocce di questa», spiega. Ilbrano della svolta. Il Liga rac-conta di aver amato la musicaprogressive e cantautoriale. Edi avere provato a lungo a scri-vere canzoni con testi difficilie musiche complesse. Poi con“Sogni di rock 'n' roll” ha tro-vato la strada giusta, che per-corre tuttora: «L’ho scritta incinque minuti. Quasi tutte lescrivo così. È un momento ar-tistico a cui segue poi un lun-go lavoro artigianale».

Voltandosi indietro, prova«tenerezza» per i suoi esordi.Ma, a distanza di 25 anni daldebutto, ammette di aver di-mostrato un pedigree da attac-cante, pur consapevole di es-

sere arrivato fin qui grazie aquei sacrifici che solo una vitada mediano può raccontare:«C’è una cosa che ancora oggidel mediano reputo intoccabi-le: il mediano non accetta lasconfitta. Ma nella mia carrie-ra qualche gol l’ho segnato».

Venti album, pluripremiati.E poi due film diventati cult equattro libri da antologia. Una

produzione sterminata su egiù dal palco, per un artista a360 gradi capace di emoziona-re e affascinare il suo pubblicocon ogni tipo di linguaggio:«Con le canzoni cerco la gen-te, la comunicazione. Con ilresto quel problema non melo pongo. Per me la canzone,per come nasce, riduzione delmelodramma, è fatta per la

gente. Le canzoni sono main-stream».

Già, le canzoni. C’è sempreuna canzone. Come quelleche questa sera, finalmente, ilcoro dei 150 mila tornerà acantare a squarciagola, urlan-do contro il cielo tutta la vo-glia di esserci.

Qui e ora, come nel 2005, co-me nel 2011. «L’ultima cosa

che faccio prima di salire sulpalco è cercare di fare i conticon me stesso. Ho una fortunadi base: mi piace salire su unpalco. Basta salire su un palcoe partecipi ad una festa chequalcuno ha organizzato perte, a cui partecipano in tantis-simi». Una festa che, ora, puòdavvero cominciare.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Ligabue fotografato da Jarno Iotti sul gigantesco palco di Campovolo 2015 durante una delle molte sessioni di prove pre-concerto

«Benvenuti al Campovolodove l’anima può sognare»Tutto pronto per la grande festa dei 25 anni di carriera del rocker di CorreggioL’abbraccio del Liga ai 150 mila fans: «È casa vostra, qui tutto diventa possibile»

IL GIORNO DEI GIORNI»L’ATTESA È FINITALA PLAYLIST

LIGABUE (1990)1. Balliamo sul mondo 2. Bambolina e barracuda 3. Piccola stella senza cielo4. Marlon Brando è sempre lui 5. Non è tempo per noi 6. Bar Mario 7. Sogni di rock ‘n’ roll 8. Radio Radianti9. Freddo cane in questa palude10. Angelo della nebbia11. Figlio d’un cane

Buon Compleanno Elvis(1995)1. Vivo morto o X 2. Seduto in riva al fosso 3. Buon compleanno, Elvis! 4. La forza della banda 5. Hai un momento, Dio?6. Rane a Rubiera blues7. Certe notti 8. Viva! 9. I “ragazzi” sono in giro10. Quella che non sei11. Non dovete badare al cantante12. Un figlio di nome Elvis13. Il cielo è vuoto o il cielo è pieno14. Leggero

Giro del Mondo (2015)Nella terza parte del concerto Ligabue suonerà il meglio del “Giro del Mondo”

SABATO 19 SETTEMBRE 2015 GAZZETTA CAMPOVOLO ❖ La festa 2015 III

di Evaristo Sparvieri◗ REGGIO EMILIA

Cinquemila fans nei primi cin-quanta minuti di apertura deicancelli, saliti in un lampo finoa quindicimila, per un’invasio-ne che continuerà anche oggi,quando il popolo del Liga toc-cherà quota 150 mila spettatori.La festa è davvero cominciata.E, in occasione del mega con-certo di questa sera, il Campo-volo è tornato a trasformarsinel tempio del rock italiano,pronto ad ospitare un nuovoevento destinato ad entrare nel-la storia della musica.

La corsa ai tornelli è comin-ciata ieri pomeriggio poco do-po le 15, con leggero ritardo ri-spetto alla tabella di marcia,quando i cancelli del Campovo-lo sono stati finalmente aperti ecentinaia di fans hanno comin-ciato ad invadere il LigaVillage,animato di attrazioni e memo-rabilia che ripercorrono la stre-pitosa carriera del rocker di Cor-reggio. Una corsa ricompensa-ta con una sorpresa graditissi-ma, proprio all’ultimo minuto:la possibilità di pernottareall’interno dell’aeroporto, an-che per tutti coloro arrivati aReggio senza prenotare un po-sto tenda. Un’ipotesi all’iniziosoltanto vagheggiata dallo staffdel Liga, poi diventata realtà dipari passo con l’aumento deifans in arrivo.

E dopo i primi quindicimilaarrivi di ieri, questa mattina siricomincia. L’apertura dei can-

celli è prevista alle 8. Alla stessaora anche le aperture dei Pit,che potrebbero essere legger-mente scaglionati. E se ieri laviabilità ha retto l’impatto, oggiè prevista una nuova ondata ditraffico. Per questo gli organiz-zatori consigliano di arrivare al

Campovolo almeno entro le 16.Ad accoglierli, l’area concertopiù grande d’Italia: circa 240 mi-la metri quadri, con diciannovetorri audio e oltre 560 casse, asupportare un palco delle mera-viglie dotato di una passerelladi 70 metri e di maxi-schermo

da 780 metri quadrati, il piùgrande mai realizzato. Una po-tenza da due milioni di watt,per garantire al pubblico unaqualità del suono fino all’ulti-missima fila.

Sul palco, l’attesissima festadei 25 anni di carriera del Liga,

in una serata che passerà allastoria anche come il suo concer-to più lungo, durante il quale sialterneranno le formazioni chelo hanno accompagnato in tuttiquesti anni: i ClanDestino, LaBanda e Il Gruppo. La scaletta ètop secret. Ma, sul palco, secon-

do le indiscrezioni dovrebbe es-sere rispettato un criterio“cronologico”: si parte con l’al-bum d’esordio “Ligabue”(1990), si prosegue con l’albumdei record “Buon CompleannoElvis” (1995), si termina con ilmeglio del “Giro del Mondo”

(2015). Per l’occasione, M. Casa-le Bauer e Fender Italia hannocreato per il Liga una splendidaTelecaster Custom Shop, cheriassume in sé lo spirito e lagrinta del rocker di Correggio,ora davvero pronto ad abbatte-re il muro del suono.

Code e rallentamenti,Reggio pronta all’assaltoApertura anticipata ieri nel parking interno per alleggerire via dell’AeronauticaI fans in fila con l’auto avevano occupato la strada fino a Ospizio. Tanti i camper

di Elisa Pederzoli◗ REGGIO EMILIA

I 150mila del Campovolostanno arrivando tutti. E lacittà è da ieri che prova ad“allargarsi”, a“trasformarsi”.Ad adattarsi, per fare spazio ilpiù possibile e riuscire così afar entrare quasi il doppio del-la propria popolazione, in po-chi chilometri quadrati.

Via dell’Aeronautica si èanimata presto ieri mattina,ben oltre il consueto trafficodi chi entra ed esce da Reggioquotidianamente. E’ questala vera “Liga Street” della cit-tà, la prima vetrina per loshow del Campovolo. Che ie-ri sera ha definitivamentechiuso al traffico, per diventa-re la via di accesso pedonaleall’area del concerto.

Qui a metà giornata si è re-gistrata la prima ufficiale“coda” da concerto: era quel-la dei fan che con le loro autosi sono messi in fila davanti alcancello del parcheggio inter-no - l’unico dentro all’areadel concerto - che in pocheore è arrivata sino alla viaEmilia, a Ospizio.

Una impazienza che ha vi-sto gli organizzatori – d’accor-do con la macchina della sicu-rezza e la polizia municipale– ad anticipare intorno alle 15l’apertura. Consentendo cosìal fiume di auto di parcheg-giare e di liberare la sede stra-dale. E di sciogliere il primoprevedibile nodo.

A metà pomeriggio, si regi-stravano oltre 300 vetture po-steggiate nel parcheggio divia Vertoiba - il primo ad apri-re ufficialmente già dal matti-no - e nel corso della giornatasi è via via popolato sempredi più. Così come è stato pre-so d’assalto lo spazio riserva-to ai camper, in via del Chion-so.

Il resto della città ieri è ri-masto fuori, non ha ancorasentito l’effetto Campovolo.Il traffico ha iniziato a intensi-ficarsi sul serio soltanto versosera, ma la circolazione haretto a un assalto che, fino aieri, è stato tutto sommato

graduale, scaglionato. Intelli-gente, verrebbe da dire.

Oggi, però, la musica cam-bia.

Il countdown allo show sa-rà scandito dal massiccio arri-vo già dal mattino presto, de-gli spettatori. Sono attesi

qualcosa come 250 pullman -che potranno “atterrare” nelparcheggio di via Filangieri –5mila fan in arrivo in treno egli altri, in auto. Il “giorno deigiorni”, per Campovolo 2015e Reggio Emilia, è arrivato.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

◗ REGGIO EMILIA

Aprono i cancelli eparte la musica deibuskers. Un grandemomento di festa,ieri pomeriggio po-co dopo le 15, quan-do finalmente ilCampovolo ha spa-lancato le sue porteal popolo dei fans.Un momento ac-

compagnato dalla musica dei buskers dellaDirty Dixie Jazz Band, che hanno propostoper tutta la giornata i grandi successi del Li-gabue in versione jazzata, girando e intratte-nendo gli spettatori lungo la LigaStreet.Quando gli organizzatori hanno dato il via li-bera ai fans, tuttavia, subito è scattata la cor-sa al point del Pit Bar Mario, per ritirare ibraccialetti. Poi, dopo un momento di me-morabilia, la nuova corsa, questa volta versoi tornelli, dove è cominciato l’accampamen-to vero e proprio in attesa della nuova aper-tura di questa mattina alle 8. Poi finalmenteil megaconcerto, alle 20.30. (e.spa.)

■ Messaggi per il Liga e citazioni dalle canzonipiù famose negli striscioni pronti per il concerto

■ C’è ogni sorta di gadget dedicato al rocker diCorreggio, compresi gli accendini

■ Un ultimo colpo di coda dell’estate spinge ifans a tenute da spiaggia in attesa dell’ora x

■ I negozi della zona si organizzano: il forno inzona via Adua ha deciso che è “sempre aperto”

L’invasione dei fans è cominciataIeri i primi 15 mila arrivi, oggi attese 150 mila persone. Cancelli aperti alle 8, il live alle 20.30

Qui sotto, i fanstipati contro larecinzione inattesadell’apertura deicancelli delCampovolo alle 15FOTOSERVIZIdi Enrico Rossi eGianni Santandrea

In coda sul cavalcavia di via dell’Aeronautica per accaparrarsi un “parcheggio” in prima fila

ASPETTANDO CAMPOVOLO» IL PROLOGO

Il trucco c’è, ma non si vede. Lascena è questa: la securitycontrolla borse e zainiall’ingresso: vietatissimo ilvetro nell’area del campovolo.Ma poco più in lì, ci sono moltispettatori che giranoallegramente con le bottigliedi birra Heineken. Caccia a chigliele ha vendute o a chi nonha perquisitoadeguatamente? Macché:sono bottiglie di plastica, infinto vetro. Il sapore, un po’ disente, ma non sono pericolose.

Le bottiglie di birraHeineken: sembravetro, ma è plastica

■ Si gioca a bigliardino nel Liga Village: questoaddirittura quattro contro quattro

■ Il passatempo preferito resta quello dei selfieda postare sui social network

■ Il tendono che ospita il “Liga-Story” con i pan-nelli che raccontano la sua carriera

■ In mostra queste super car che sparano la musi-ca del Liga a tutto volume grazie alle potenti casse

Note jazz per l’inaugurazioneTutti accampati davanti ai Pit

ASPETTANDO CAMPOVOLO»LA MOBILITÀ

IV CAMPOVOLO ❖ La festa 2015 GAZZETTA SABATO 19 SETTEMBRE 2015

di Evaristo Sparvieri◗ REGGIO EMILIA

Cinquemila fans nei primi cin-quanta minuti di apertura deicancelli, saliti in un lampo finoa quindicimila, per un’invasio-ne che continuerà anche oggi,quando il popolo del Liga toc-cherà quota 150 mila spettatori.La festa è davvero cominciata.E, in occasione del mega con-certo di questa sera, il Campo-volo è tornato a trasformarsinel tempio del rock italiano,pronto ad ospitare un nuovoevento destinato ad entrare nel-la storia della musica.

La corsa ai tornelli è comin-ciata ieri pomeriggio poco do-po le 15, con leggero ritardo ri-spetto alla tabella di marcia,quando i cancelli del Campovo-lo sono stati finalmente aperti ecentinaia di fans hanno comin-ciato ad invadere il LigaVillage,animato di attrazioni e memo-rabilia che ripercorrono la stre-pitosa carriera del rocker di Cor-reggio. Una corsa ricompensa-ta con una sorpresa graditissi-ma, proprio all’ultimo minuto:la possibilità di pernottareall’interno dell’aeroporto, an-che per tutti coloro arrivati aReggio senza prenotare un po-sto tenda. Un’ipotesi all’iniziosoltanto vagheggiata dallo staffdel Liga, poi diventata realtà dipari passo con l’aumento deifans in arrivo.

E dopo i primi quindicimilaarrivi di ieri, questa mattina siricomincia. L’apertura dei can-

celli è prevista alle 8. Alla stessaora anche le aperture dei Pit,che potrebbero essere legger-mente scaglionati. E se ieri laviabilità ha retto l’impatto, oggiè prevista una nuova ondata ditraffico. Per questo gli organiz-zatori consigliano di arrivare al

Campovolo almeno entro le 16.Ad accoglierli, l’area concertopiù grande d’Italia: circa 240 mi-la metri quadri, con diciannovetorri audio e oltre 560 casse, asupportare un palco delle mera-viglie dotato di una passerelladi 70 metri e di maxi-schermo

da 780 metri quadrati, il piùgrande mai realizzato. Una po-tenza da due milioni di watt,per garantire al pubblico unaqualità del suono fino all’ulti-missima fila.

Sul palco, l’attesissima festadei 25 anni di carriera del Liga,

in una serata che passerà allastoria anche come il suo concer-to più lungo, durante il quale sialterneranno le formazioni chelo hanno accompagnato in tuttiquesti anni: i ClanDestino, LaBanda e Il Gruppo. La scaletta ètop secret. Ma, sul palco, secon-

do le indiscrezioni dovrebbe es-sere rispettato un criterio“cronologico”: si parte con l’al-bum d’esordio “Ligabue”(1990), si prosegue con l’albumdei record “Buon CompleannoElvis” (1995), si termina con ilmeglio del “Giro del Mondo”

(2015). Per l’occasione, M. Casa-le Bauer e Fender Italia hannocreato per il Liga una splendidaTelecaster Custom Shop, cheriassume in sé lo spirito e lagrinta del rocker di Correggio,ora davvero pronto ad abbatte-re il muro del suono.

Code e rallentamenti,Reggio pronta all’assaltoApertura anticipata ieri nel parking interno per alleggerire via dell’AeronauticaI fans in fila con l’auto avevano occupato la strada fino a Ospizio. Tanti i camper

di Elisa Pederzoli◗ REGGIO EMILIA

I 150mila del Campovolostanno arrivando tutti. E lacittà è da ieri che prova ad“allargarsi”, a“trasformarsi”.Ad adattarsi, per fare spazio ilpiù possibile e riuscire così afar entrare quasi il doppio del-la propria popolazione, in po-chi chilometri quadrati.

Via dell’Aeronautica si èanimata presto ieri mattina,ben oltre il consueto trafficodi chi entra ed esce da Reggioquotidianamente. E’ questala vera “Liga Street” della cit-tà, la prima vetrina per loshow del Campovolo. Che ie-ri sera ha definitivamentechiuso al traffico, per diventa-re la via di accesso pedonaleall’area del concerto.

Qui a metà giornata si è re-gistrata la prima ufficiale“coda” da concerto: era quel-la dei fan che con le loro autosi sono messi in fila davanti alcancello del parcheggio inter-no - l’unico dentro all’areadel concerto - che in pocheore è arrivata sino alla viaEmilia, a Ospizio.

Una impazienza che ha vi-sto gli organizzatori – d’accor-do con la macchina della sicu-rezza e la polizia municipale– ad anticipare intorno alle 15l’apertura. Consentendo cosìal fiume di auto di parcheg-giare e di liberare la sede stra-dale. E di sciogliere il primoprevedibile nodo.

A metà pomeriggio, si regi-stravano oltre 300 vetture po-steggiate nel parcheggio divia Vertoiba - il primo ad apri-re ufficialmente già dal matti-no - e nel corso della giornatasi è via via popolato sempredi più. Così come è stato pre-so d’assalto lo spazio riserva-to ai camper, in via del Chion-so.

Il resto della città ieri è ri-masto fuori, non ha ancorasentito l’effetto Campovolo.Il traffico ha iniziato a intensi-ficarsi sul serio soltanto versosera, ma la circolazione haretto a un assalto che, fino aieri, è stato tutto sommato

graduale, scaglionato. Intelli-gente, verrebbe da dire.

Oggi, però, la musica cam-bia.

Il countdown allo show sa-rà scandito dal massiccio arri-vo già dal mattino presto, de-gli spettatori. Sono attesi

qualcosa come 250 pullman -che potranno “atterrare” nelparcheggio di via Filangieri –5mila fan in arrivo in treno egli altri, in auto. Il “giorno deigiorni”, per Campovolo 2015e Reggio Emilia, è arrivato.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

◗ REGGIO EMILIA

Aprono i cancelli eparte la musica deibuskers. Un grandemomento di festa,ieri pomeriggio po-co dopo le 15, quan-do finalmente ilCampovolo ha spa-lancato le sue porteal popolo dei fans.Un momento ac-

compagnato dalla musica dei buskers dellaDirty Dixie Jazz Band, che hanno propostoper tutta la giornata i grandi successi del Li-gabue in versione jazzata, girando e intratte-nendo gli spettatori lungo la LigaStreet.Quando gli organizzatori hanno dato il via li-bera ai fans, tuttavia, subito è scattata la cor-sa al point del Pit Bar Mario, per ritirare ibraccialetti. Poi, dopo un momento di me-morabilia, la nuova corsa, questa volta versoi tornelli, dove è cominciato l’accampamen-to vero e proprio in attesa della nuova aper-tura di questa mattina alle 8. Poi finalmenteil megaconcerto, alle 20.30. (e.spa.)

■ Messaggi per il Liga e citazioni dalle canzonipiù famose negli striscioni pronti per il concerto

■ C’è ogni sorta di gadget dedicato al rocker diCorreggio, compresi gli accendini

■ Un ultimo colpo di coda dell’estate spinge ifans a tenute da spiaggia in attesa dell’ora x

■ I negozi della zona si organizzano: il forno inzona via Adua ha deciso che è “sempre aperto”

L’invasione dei fans è cominciataIeri i primi 15 mila arrivi, oggi attese 150 mila persone. Cancelli aperti alle 8, il live alle 20.30

Qui sotto, i fanstipati contro larecinzione inattesadell’apertura deicancelli delCampovolo alle 15FOTOSERVIZIdi Enrico Rossi eGianni Santandrea

In coda sul cavalcavia di via dell’Aeronautica per accaparrarsi un “parcheggio” in prima fila

ASPETTANDO CAMPOVOLO» IL PROLOGO

Il trucco c’è, ma non si vede. Lascena è questa: la securitycontrolla borse e zainiall’ingresso: vietatissimo ilvetro nell’area del campovolo.Ma poco più in lì, ci sono moltispettatori che giranoallegramente con le bottigliedi birra Heineken. Caccia a chigliele ha vendute o a chi nonha perquisitoadeguatamente? Macché:sono bottiglie di plastica, infinto vetro. Il sapore, un po’ disente, ma non sono pericolose.

Le bottiglie di birraHeineken: sembravetro, ma è plastica

■ Si gioca a bigliardino nel Liga Village: questoaddirittura quattro contro quattro

■ Il passatempo preferito resta quello dei selfieda postare sui social network

■ Il tendono che ospita il “Liga-Story” con i pan-nelli che raccontano la sua carriera

■ In mostra queste super car che sparano la musi-ca del Liga a tutto volume grazie alle potenti casse

Note jazz per l’inaugurazioneTutti accampati davanti ai Pit

ASPETTANDO CAMPOVOLO»LA MOBILITÀ

SABATO 19 SETTEMBRE 2015 GAZZETTA CAMPOVOLO ❖ La festa 2015 V

di Lucia Cuccurese◗ REGGIO EMILIA

Una marea di striscioni, tende,sorrisi e tanta voglia di cantaree condividere insieme Campo-volo 2015. A 24 ore dal maxiconcerto di Luciano Ligabue, ie-ri mattina, erano già centinaia ifan accalcati in via dell'Aero-nautica, molti dei quali accam-pati da giorni lungo la strada.Come Claudia Topia e GiorgiaDonà, che, per assicurarsi unposto il più vicino possibile alrocker di Correggio, sono parti-te dalla loro città, Torino, giove-dì.

«Abbiamo passato la nottequi, in mezzo all'erba, con solodue sacchi a pelo e prevediamodi fare altrettanto fino a dome-nica. Finora è andato tutto be-nissimo – raccontavano ieri ledue amiche, entrambe a ReggioEmilia per la prima volta –. Quisi conosce tanta gente e si con-divide la passione per il nostroLiga. Ieri sera (giovedì per chilegge, ndr) ci siamo godute leprove generali dall'esterno dell'arena, che ci hanno emoziona-te tantissimo. “Leggero” è lacanzone che abbiamo preferi-to».

Tra i vicini di sacco a pelo diGiorgia e Claudia, la romanaGiulia Bisonni: «Per me è la pri-ma volta qui a Campovolo, so-no arrivata giovedì e sono mol-to emozionata. Il Liga già lo ave-vo seguito dal vivo, ma qui, nel-la sua terra e con così tanta gen-te, la trepidazione è ancor piùgrande».

A vivere la loro prima espe-rienza a Campovolo sono an-che le amiche Camilla Ujkaj eNicole Frigerio, che mostranola loro “fede” verso Ligabue,portando in testa una fascia colnome del loro idolo: «Veniamoda Cuneo e siamo due fan ap-passionate – affermano le ragaz-ze –. Scegliere una canzone pre-ferita è impossibile: di belle cene sono troppe».

In tenda, su via dell'Aeronau-tica, c'è pure Leonardo Proco-li, che, insieme agli amici, hamesso in conto di dormire sottoil cielo reggiano per tre notti:«Siamo arrivati da Roma e sia-mo qui da giovedì. Per fortuna,siamo riusciti a prendere posi-zione nei pressi dell'ingressoprincipale: temevamo di nontrovare posto per la tenda, acausa della calca, ma è andata

bene».Al secondo concerto di Lucia-

no Ligabue a Reggio Emilia è,invece, Enrico Borgo, che, me-more di “Campovolo 2.0”, nonha voluto lasciarsi sfuggireCampovolo 2015: «Nel 2011 fustrepitoso. Spesso seguo il Ligain giro per l'Italia, ma qui le suecanzoni hanno un sapore ancorpiù particolare. Dal concertomi aspetto un'emozione ancorpiù forte rispetto a quella diquattro anni fa».

Tra gli attendati, c'è poi chi ilbiglietto lo ha acquistato all'apertura delle vendite, come

Tommaso Bottoni e Giada Ac-conci che credono che seguireLiga al Campovolo sia «un'espe-rienza assolutamente da fare».

«Veniamo da Pisa e abbiamopiantato la tenda per cercare diavvicinarci il più possibile alpalco – afferma Tommaso –.Siamo attrezzati con tutto quel-lo che ci servirà per questi gior-ni di accampamento. “Viva!” èla mia canzone preferita per ilsignificato che ha e mi emozio-na ogni volta che la sento. Per ilLiga si fa questo ed altro».

Dello stesso parere anche i ra-gazzi napoletani del fan club

“Bar Mario” Maria Di Costan-zo, Serena, Pietro e Adriano,che, ieri, mostravano orgogliosiil numero di posizione guada-gnato e scritto a pennarello suldorso della mano. Ad ogni livedi Ligabue, gli iscritti al “BarMario” si conteggiano fra di lo-ro in base all'ordine di arrivo, dimodo tale da non perdere il po-sto. Infine, per capire come equando muoversi e per avere in-formazioni su Campovolo, Ma-ria confessa: «Oltre al sito uffi-ciale, in questi ultimi giorni hoconsultato moltissimo la Gaz-zetta di Reggio online».

Giada Acconci

«Che fatica, ma ne vale davvero la pena»Fra i giovani accampati in attesa del concerto. Per tanti è la prima volta, altri sono ormai dei veri e propri “veterani”

Claudia Topia

◗ REGGIO EMILIA.

Muoversi con le bici elettriche,ricaricare i propri dispositivimobili, rifornire le auto elettri-che nelle apposite colonnine,scoprire i vantaggi dei prodottiad alta efficienza imparando aconsumare meglio nel rispettodell'ambiente. Enel Energia,partner ufficiale dell’evento,presenta Energia x Campovo-lo: un ricco programma di in-trattenimento per il pubblicoper promuovere la mobilitàelettrica e i servizi ad alta effi-cienza, attraverso la musica el'arte. Nell'area del concertoEnel Energia ha realizzato il vil-laggio dell'energia, costruitocon legno riciclato e materialinaturali, aperto anche oggi perpoter scoprire i prodotti ad al-

ta efficienza e conoscere levantaggiose offerte promossedalla società del Gruppo Enelche opera nel mercato liberodell'elettricità e del gas. Attorie writers animeranno il villag-gio coinvolgendo il pubblicoin attività di live painting, gio-chi e installazioni. Ci sarà l'op-portunità di fare bike test e diottenere buoni sconto fino a250 euro per l'acquisto di bicielettriche. Non mancherannospazi dedicati all'intratteni-mento musicale con il coinvol-gimento di attori. Per l'occasio-ne, Enel ha anche predispostodelle navette gratuite che, dal-la stazione ferroviaria di Reg-gio Emilia, accompagnerannoi fan che hanno viaggiato con idue treni speciali Italo fino all'ingresso di Campovolo.

la sensibilizzazione

Con il Villaggio dell’energiaEnel sposa la mobilità «eco»

Lo stand predisposto da Enel al Campovolo

ASPETTANDO CAMPOVOLO» I LIGALIZZATI

Enrico Borgo

Giulia Bisonni

◗ REGGIO EMILIA.

Due giorni di diretta dal Campo-volo con foto, video, commentie uno speciale dedicato a tutti gliappassionati del Liga, senzascordare gli aggiornamenti intempo reale su traffico e notiziesu Reggio Emilia. È il raccontomultimediale che la Gazzetta ha

preparato per i suoi lettori, con-sultabile sul nostro sito www.gazzettadireggio.it tramite com-puter, smartphone o tablet. Unlive seguito ieri da migliaia diutenti e che oggi entrerà nel vivocon la giornata clou, quella delconcerto, che seguiremo passopasso insieme a voi, che potreteinteragire con la nostra diretta.

www.gazzettadireggio.it

Oggi la diretta sul nostro sito

Leonardo Procoli

Maria Di Costanzo

Camilla Ujkaj

Tommaso Bottoni

Giorgia Donà

SABATO 19 SETTEMBRE 2015 GAZZETTA CAMPOVOLO ❖ La festa 2015 VII

Claudio Maioli, storico managerdel Liga, e Ferdinando Salzano(foto), presidente eamministratore delegato di F&PGroup, sprizzano gioia. Sedutisulla Liga Street, si godono lospettacolo dei fan che prendonod’assalto il Campovolo. Il giornoprima dell’evento. Anche se lafesta è già iniziata. E continuerà alungo. Perché se questo è ilquarto Campovolo, c’è da giurarciche ce ne saranno altri. Ma non

solo. «Quello di Ligabue - diceMaioli - è un pubblico fantasticocon tanta voglia di divertirsi. EReggio ha dimostrato in piùoccasioni di essere una cittàaccogliente. In più, abbiamo lafortuna di avere questo spaziomeraviglioso che si trova in unpunto sicuramente strategico. Enon parlo solamente di concertidi Ligabue. Sono sempre piùconvinto che si possa fare dipiù...». Un’arena?

di Chiara Cabassa◗ REGGIOEMILIA

Fuori è un tendone da circo astrisce bianche e azzurre.Dentro un mausoleo nel qua-le viene spontaneo cammina-re in punta di piedi. Su un pa-vimento dove erba e terriccioci riportano alla magìa diquella stalla, nella campagnadi Lemizzone, dove nacque-ro quei sogni di rock’n’roll og-gi celebrati da 150 mila fan. IlLiga Story è questo, e moltoaltro. E’ il cuore di quella LigaStreet che a sua volta pulsa alcentro di un Liga Village giàfestoso. In una vigilia che èha già il profumo e l’adrenali-na dell’ennesimo giorno deigiorni.

Sono da poco passate le 15di ieri quando apre ufficial-mente la Liga Street che, oradopo ora, si riempie di fan. Incerca di segnali. A caccia ditestimonianze. Inseguendosogni e sognando Ligabue.Che aspetteranno per ore. Fe-lici e instancabili. Nel frat-tempo, c’è tanto da fare. Peresempio? Entrare al LigaStory. Dove passato e presen-te ora s’incrociano ora sem-brano lontanissimi. Unomaggio trionfale ai 25 annidi carriera del rocker correg-gese. Ma anche una scopertaper i tanti fan, spesso giova-nissimi, che del primo discodel Liga conoscono forse amalapena un paio di canzo-ni. E li vedi aggirarsi tra gigan-tografie del loro idolo, ritrat-to nelle diverse fasi della suacarriera. Fermarsi di fronte aigrandi pannelli che racconta-no i suoi successi. Pronti aimmortalare un disco di plati-no gelosamente custodito inuna teca. E poi decine e deci-ne di locandine. Quelle deisuoi concerti che lo hanno vi-sto trionfare in giro per il

mondo. Per poi tornare qui, acasa sua. Al Campovolo.

Ma il Liga Story è solo untappa, forse la più suggestiva.Prima e dopo si possono im-

provvisare partite a bigliardi-no, stupirsi di fronte alla mu-sica sparata che esce dallecasse di tuning car improba-bili. Ma anche togliersi la se-

te, e la fame, in uno dei 24punti ristoro made in Liga. Ofermarsi allo stand delle Riu-nite per bere un bicchiere diLambrusco accompagnato

dai popcorn in pieno Liga sty-le... mancano le rose. Ma pa-re nessuno abbia protestato.E perché non fermarsi ad ac-quistare gadget di ogni tipo

sui tanti stand che costeggia-no la strada del rock: banda-ne, magliette, occhiali, brac-cialetti, portachiavi e ancheteli di mare... per il prossimoanno. O per stendersi nelcampo.

Ma il vero protagonista, ie-ri pomeriggio, sulla Liga Stre-et e non solo, è stato lui, Clau-dio Maioli. Il manager amicodi una vita di Luciano che si ètrasformato durante il pome-riggio nel suo alter ego: tuttiin fila per fare un selfie conlui. Ragazze, ragazzi, famiglieal completo. E lui, sorriso sor-nione e sguardo buono, a pre-starsi al gioco.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Aspettando un’arena e altri grandi eventiIl vero protagonistaè il manager storico

Claudio Maioli assediatodai fan con i quali “gioca”tra foto di gruppoe spiritosi selfie. In attesache arrivi il rockersi ammira il suo alter ego

Daniel Tamiano da Roma, 19 anni, è il primo ad accamparsi al Campovolo

I progetti di Maioli & SalzanoTanti gli standgastronomici

ma non solo. Tra i piùoriginali quello delleRiunite doveil Lambrusco madein Reggio si accompagnaai popcorn made in Usa

Tutti al Liga Villagedove il mito si sfioraI fan ingannano l’attesa lungo la strada del rock che porta al palcoscenicotra una visita al museo delle meraviglie e una scorpacciata di popcorn

Al Liga Story allestito sulla Liga Street, i fan ammirano sotto la teca dischi di platino e testimonianze preziose

di Serena Arbizzi◗ REGGIOEMILIA

Una passione che sgorga nellevene, tanto da spingerlo a guada-gnarsi la prima postazione in as-soluto di un mega-evento comequello del Campovolo. DanielTamiano da Roma, 19 anni, è ilnumero uno. Lo è perché è il pri-mo, almeno per quanto riguar-da la conta del fanclub Bar Ma-rio, ad essere arrivato sul posto ead accamparsi in prossimità delconcerto. Di conseguenza, Da-niel godrà della migliore posta-zione in assoluto, al fianco delpalco, dalla quale potrà scrutareogni minima mossa del suo ido-lo: Ligabue.

Ha trascorso la notte sul pra-to, orgoglioso della transennaconquistata. Ieri, la certezza dipoter beneficiare di un posto pri-vilegiato si è aggiunta ad unoscatto fulmineo all’apertura deicancelli. Un momento conditoda polemiche perché, inizial-mente, avrebbero potuto entra-re, secondo accordi presi all’in-terno del bar Mario, i primi 500fan giunti al Campovolo, con-trassegnati dal numero di arrivoscritto sulla mano. Però, si sonoinfilati dentro anche alcuni nonnumerati o appartenenti ad unalista “ufficiosa”.

Daniel, quando sei arrivatoqui?

«Sono qui da 12 giorni, preci-samente da domenica 6 settem-bre. Mi sono appena diplomatoall’alberghiero, indirizzo cuci-na, e, quindi, posso assentarmida casa per un periodo così lun-go senza dover rendere conto aqualcuno. Anche se, qui, accan-to a me, stanno condividendoquesti momenti indimenticabilitanti preziosi amici che lavora-no e hanno domandato apposi-tamente un permesso».

Perché sei arrivato con cosìlargo anticipo?

«Il posto che ho conquistato èil migliore per godersi lo spetta-colo. Poi intorno a me ci sonotante persone stupende che con-dividono la mia stessa passionee arrivano qui da tutta Italia. Ilbello è anche nell’attesa, non so-lo nello spettacolo in sé che, sia-

mo sicuri, sarà indimenticabile,come sempre, del resto».

Dove hai trascorso questenotti di attesa, prima dell’aper-tura dei cancelli?

«Non è che abbia dormitomolto… (dice Daniel, strofinan-dosi gli occhi, ndr), sono statoun po’ con amici in camper checondividono questa esperienzae, poi, per il resto delle notti hotentato di prendere sonno intenda».

Quanti concerti hai visto, fi-nora, del Liga?

«All’incirca una trentina, ma ilnumero è certamente destinatoa crescere… Mi piace moltissi-mo l’atmosfera che lui sa creare,questo interagire con noi, sia sul

palco sia tramite le sue canzoni.È un’impresa ardua scegliere trai tanti pezzi del Liga che hannosegnato la mia storia, profonda-mente. Però, tra tutte, Nel tempo, è quella in cui mi immedesimodi più».

Ci sono state parecchie pole-miche perché alcuni che non fa-cevano parte della lista ufficia-le del bar Mario si sono intrufo-lati nei pit…

«Sì, succedono sempre pole-miche di questo tipo. E avrem-mo dovuto entrare in 500, men-tre siamo in 565: in tanti avreb-bero voluto entrare ma la sicu-rezza ha detto stop. Non tuttierano numerati all’ingresso deicancelli, in effetti».

«Io, primo della filavedrò il concertoa due passi dal palco»Daniel Tamiano di Roma dorme in tenda da dodici giorni«Ho ottenuto il posto migliore per godermi lo spettacolo»

aspettando campovolo

Metti un giro sulla ruotapanoramica. Sì, quella che finoa domenica scorsa svettava aFestaReggio. Ora svetta aFestaLiga, ha cambiatocollocazione ma regala nuoveemozioni. Perché quando seilassù, al netto delle vertigini,abbracci con lo sguardo lagrandezza di un Campovoloche ti immagini quando faràbuio. E proprio lì, sotto di te, cisarà il Liga a urlare dal palcotutta la sua gioia.

Lassù, sulla ruotapanoramicail sogno è vicino

VIII CAMPOVOLO ❖ La festa 2015 GAZZETTA SABATO 19 SETTEMBRE 2015

Claudio Maioli, storico managerdel Liga, e Ferdinando Salzano(foto), presidente eamministratore delegato di F&PGroup, sprizzano gioia. Sedutisulla Liga Street, si godono lospettacolo dei fan che prendonod’assalto il Campovolo. Il giornoprima dell’evento. Anche se lafesta è già iniziata. E continuerà alungo. Perché se questo è ilquarto Campovolo, c’è da giurarciche ce ne saranno altri. Ma non

solo. «Quello di Ligabue - diceMaioli - è un pubblico fantasticocon tanta voglia di divertirsi. EReggio ha dimostrato in piùoccasioni di essere una cittàaccogliente. In più, abbiamo lafortuna di avere questo spaziomeraviglioso che si trova in unpunto sicuramente strategico. Enon parlo solamente di concertidi Ligabue. Sono sempre piùconvinto che si possa fare dipiù...». Un’arena?

di Chiara Cabassa◗ REGGIOEMILIA

Fuori è un tendone da circo astrisce bianche e azzurre.Dentro un mausoleo nel qua-le viene spontaneo cammina-re in punta di piedi. Su un pa-vimento dove erba e terriccioci riportano alla magìa diquella stalla, nella campagnadi Lemizzone, dove nacque-ro quei sogni di rock’n’roll og-gi celebrati da 150 mila fan. IlLiga Story è questo, e moltoaltro. E’ il cuore di quella LigaStreet che a sua volta pulsa alcentro di un Liga Village giàfestoso. In una vigilia che èha già il profumo e l’adrenali-na dell’ennesimo giorno deigiorni.

Sono da poco passate le 15di ieri quando apre ufficial-mente la Liga Street che, oradopo ora, si riempie di fan. Incerca di segnali. A caccia ditestimonianze. Inseguendosogni e sognando Ligabue.Che aspetteranno per ore. Fe-lici e instancabili. Nel frat-tempo, c’è tanto da fare. Peresempio? Entrare al LigaStory. Dove passato e presen-te ora s’incrociano ora sem-brano lontanissimi. Unomaggio trionfale ai 25 annidi carriera del rocker correg-gese. Ma anche una scopertaper i tanti fan, spesso giova-nissimi, che del primo discodel Liga conoscono forse amalapena un paio di canzo-ni. E li vedi aggirarsi tra gigan-tografie del loro idolo, ritrat-to nelle diverse fasi della suacarriera. Fermarsi di fronte aigrandi pannelli che racconta-no i suoi successi. Pronti aimmortalare un disco di plati-no gelosamente custodito inuna teca. E poi decine e deci-ne di locandine. Quelle deisuoi concerti che lo hanno vi-sto trionfare in giro per il

mondo. Per poi tornare qui, acasa sua. Al Campovolo.

Ma il Liga Story è solo untappa, forse la più suggestiva.Prima e dopo si possono im-

provvisare partite a bigliardi-no, stupirsi di fronte alla mu-sica sparata che esce dallecasse di tuning car improba-bili. Ma anche togliersi la se-

te, e la fame, in uno dei 24punti ristoro made in Liga. Ofermarsi allo stand delle Riu-nite per bere un bicchiere diLambrusco accompagnato

dai popcorn in pieno Liga sty-le... mancano le rose. Ma pa-re nessuno abbia protestato.E perché non fermarsi ad ac-quistare gadget di ogni tipo

sui tanti stand che costeggia-no la strada del rock: banda-ne, magliette, occhiali, brac-cialetti, portachiavi e ancheteli di mare... per il prossimoanno. O per stendersi nelcampo.

Ma il vero protagonista, ie-ri pomeriggio, sulla Liga Stre-et e non solo, è stato lui, Clau-dio Maioli. Il manager amicodi una vita di Luciano che si ètrasformato durante il pome-riggio nel suo alter ego: tuttiin fila per fare un selfie conlui. Ragazze, ragazzi, famiglieal completo. E lui, sorriso sor-nione e sguardo buono, a pre-starsi al gioco.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Aspettando un’arena e altri grandi eventiIl vero protagonistaè il manager storico

Claudio Maioli assediatodai fan con i quali “gioca”tra foto di gruppoe spiritosi selfie. In attesache arrivi il rockersi ammira il suo alter ego

Daniel Tamiano da Roma, 19 anni, è il primo ad accamparsi al Campovolo

I progetti di Maioli & SalzanoTanti gli standgastronomici

ma non solo. Tra i piùoriginali quello delleRiunite doveil Lambrusco madein Reggio si accompagnaai popcorn made in Usa

Tutti al Liga Villagedove il mito si sfioraI fan ingannano l’attesa lungo la strada del rock che porta al palcoscenicotra una visita al museo delle meraviglie e una scorpacciata di popcorn

Al Liga Story allestito sulla Liga Street, i fan ammirano sotto la teca dischi di platino e testimonianze preziose

di Serena Arbizzi◗ REGGIOEMILIA

Una passione che sgorga nellevene, tanto da spingerlo a guada-gnarsi la prima postazione in as-soluto di un mega-evento comequello del Campovolo. DanielTamiano da Roma, 19 anni, è ilnumero uno. Lo è perché è il pri-mo, almeno per quanto riguar-da la conta del fanclub Bar Ma-rio, ad essere arrivato sul posto ead accamparsi in prossimità delconcerto. Di conseguenza, Da-niel godrà della migliore posta-zione in assoluto, al fianco delpalco, dalla quale potrà scrutareogni minima mossa del suo ido-lo: Ligabue.

Ha trascorso la notte sul pra-to, orgoglioso della transennaconquistata. Ieri, la certezza dipoter beneficiare di un posto pri-vilegiato si è aggiunta ad unoscatto fulmineo all’apertura deicancelli. Un momento conditoda polemiche perché, inizial-mente, avrebbero potuto entra-re, secondo accordi presi all’in-terno del bar Mario, i primi 500fan giunti al Campovolo, con-trassegnati dal numero di arrivoscritto sulla mano. Però, si sonoinfilati dentro anche alcuni nonnumerati o appartenenti ad unalista “ufficiosa”.

Daniel, quando sei arrivatoqui?

«Sono qui da 12 giorni, preci-samente da domenica 6 settem-bre. Mi sono appena diplomatoall’alberghiero, indirizzo cuci-na, e, quindi, posso assentarmida casa per un periodo così lun-go senza dover rendere conto aqualcuno. Anche se, qui, accan-to a me, stanno condividendoquesti momenti indimenticabilitanti preziosi amici che lavora-no e hanno domandato apposi-tamente un permesso».

Perché sei arrivato con cosìlargo anticipo?

«Il posto che ho conquistato èil migliore per godersi lo spetta-colo. Poi intorno a me ci sonotante persone stupende che con-dividono la mia stessa passionee arrivano qui da tutta Italia. Ilbello è anche nell’attesa, non so-lo nello spettacolo in sé che, sia-

mo sicuri, sarà indimenticabile,come sempre, del resto».

Dove hai trascorso questenotti di attesa, prima dell’aper-tura dei cancelli?

«Non è che abbia dormitomolto… (dice Daniel, strofinan-dosi gli occhi, ndr), sono statoun po’ con amici in camper checondividono questa esperienzae, poi, per il resto delle notti hotentato di prendere sonno intenda».

Quanti concerti hai visto, fi-nora, del Liga?

«All’incirca una trentina, ma ilnumero è certamente destinatoa crescere… Mi piace moltissi-mo l’atmosfera che lui sa creare,questo interagire con noi, sia sul

palco sia tramite le sue canzoni.È un’impresa ardua scegliere trai tanti pezzi del Liga che hannosegnato la mia storia, profonda-mente. Però, tra tutte, Nel tempo, è quella in cui mi immedesimodi più».

Ci sono state parecchie pole-miche perché alcuni che non fa-cevano parte della lista ufficia-le del bar Mario si sono intrufo-lati nei pit…

«Sì, succedono sempre pole-miche di questo tipo. E avrem-mo dovuto entrare in 500, men-tre siamo in 565: in tanti avreb-bero voluto entrare ma la sicu-rezza ha detto stop. Non tuttierano numerati all’ingresso deicancelli, in effetti».

«Io, primo della filavedrò il concertoa due passi dal palco»Daniel Tamiano di Roma dorme in tenda da dodici giorni«Ho ottenuto il posto migliore per godermi lo spettacolo»

aspettando campovolo

Metti un giro sulla ruotapanoramica. Sì, quella che finoa domenica scorsa svettava aFestaReggio. Ora svetta aFestaLiga, ha cambiatocollocazione ma regala nuoveemozioni. Perché quando seilassù, al netto delle vertigini,abbracci con lo sguardo lagrandezza di un Campovoloche ti immagini quando faràbuio. E proprio lì, sotto di te, cisarà il Liga a urlare dal palcotutta la sua gioia.

Lassù, sulla ruotapanoramicail sogno è vicino

SABATO 19 SETTEMBRE 2015 GAZZETTA CAMPOVOLO ❖ La festa 2015 IX

I taxi ci sono, ma con l’incognitaOperativi H24 dalla stazione centrale e vicino al Tribunale: 0522.452545

◗ REGGIOEMILIA.

“Saremo operativi 24 ore su24, ma non è per nulla sconta-to che si riesca a garantire ilservizio a tutti coloro che ce lochiederanno”. Fabrizio Bigi,già presidente del ConsorzioTaxisti Reggiani, motiva antici-patamente le ragioni di qual-che possibile disagio nellacoincidenza del concerto di Li-gabue al Campovolo.

“Il mio timore – precisa – sibasa sulle esperienze vissutein occasione di precedenti

analoghi eventi capaci di ri-chiamare nella nostra città de-cine di migliaia di persone. Laconvinzione trae origine dallaordinanza comunale che am-mette il nostro transito lungole strade che saranno chiuse alpassaggio degli altri automobi-listi, ma dice anche che ciò sa-rà possibile “a meno che la Po-lizia municipale o i colleghidella Polizia Stradale decida-no di interrompere la circola-zione”. Ciò può quindi accade-re in qualsiasi momento. Ga-rantiremo pertanto il servizio

di trasporto alle persone masolo fino a quando sarà possi-bile”. A tal proposito Bigi rac-conta un paio di precedenti.“In occasione dell’ultima visi-ta di Ligabue ero al Centro Fie-re - dove anche quest’annoconvergeranno molti autobus- e cercai di spostarmi all‘areadel concerto. Trovai una bar-riera umana e dovetti rinuncia-re a percorrere via Gramsci;rientrai quindi immediata-mente al punto di partenza.Un mio collega provò invece aresistere ma rimase letteral-

mente imprigionato e fu co-stretto ad aspettare alcune oreprima di divincolarsi dalla fol-la”. Ma chi necessita del servi-zio di taxi cosa deve fare?“Innanzi tutto deve contattareil nostro centralino telefonico(0522-452545) che, come det-to, sarà operativo giorno e not-te e aggiornarsi sulla situazio-ne. In secondo luogo dovràconvergere verso i due punti diraccolta che sono fissati allastazione centrale di piazzaleMarconi e nell’area posta afianco del Tribunale. (l.v.)

◗ REGGIOEMILIA.

"Giustissimo e sarebbe stu-pendo se tutti noi lasciassimoil campo pulito". E' uno deitantissimi commenti postatisu Facebook dai fan di Liga-bue che hanno accolto positi-vamente l’ iniziativa del primo«ecoconcerto» d’Italia su que-ste dimensioni. Una bella sfi-da raccolta da Iren, che vuoletrasformare questo grande av-venimento in un Eco-evento,sensibilizzando i partecipantialla raccolta differenziata deirifiuti e al loro corretto conferi-mento all'interno dei conteni-tori e delle aree dedicate chesono state approntate per l'oc-casione. Per questo è previstala presenza di tricicli ecologici,sacchetti per la raccolta diffe-renziata, aree dedicate e di ungran numero di sensibilizzato-ri ambientali Iren, volontariche guideranno i partecipantiall'evento verso un correttoutilizzo dei sacchetti per la rac-colta differenziata che verran-no distribuiti all'ingresso. Isensibilizzatori saranno facil-mente individuabili perchè ve-stiti con una maglietta verdeacceso recante la scritta Cam-povolo pulito.

L'organizzazione della diffe-renziata non è cosa da poco:Irenha trovato una soluzionesemplice che si basa sulla col-laborazione di coloro che par-teciperanno all'evento. Al di-stacco dei biglietti, verrannoconsegnati i sacchetti per laraccolta differenziata dei ma-teriali e per la raccolta del rifiu-to residuo. I sacchetti dovran-no essere conservati ed utiliz-zati durante l'evento, e potran-no essere conferiti in appositearee per la raccolta che sonostate allestite per l'occasione.

I sensibilizzatori ambientalisvolgeranno la loro attività giàoggi , fino alla fine del concer-to. In particolare, guideranno ipartecipanti per evitare che irifiuti siano abbandonati dan-do indicazioni sulle numerosearee di raccolta che, recintatee segnalate, saranno dislocatenella zona del concerto, nellazona di ingresso e di uscita,nell'area dei parcheggi, inquella del camping e anchenella zona del backstage.Ognuna accoglie bidoni o iso-le che consentiranno la diffe-renziata dei materiali (essen-

zialmente plastica, non essen-do ammesse le bottiglie del ve-tro e le lattine nell'area dell'evento) da quella dei rifiuti re-sidui/non recuperabili. Per lazona concerto sono state alle-stite 26 isole da collocare sulretro di ciascun punto ristoro.Le isole sono state suddivise inaree per raccolta differenziataed indifferenziata. Per la zona

ingresso/uscita l'area è stataallestita con 4 isole per raccol-ta automatizzata con camioncompattatore (2 per la raccoltadifferenziata e 2 per il resi-duo), oltre a 4 isole disposte araggiera con doppia raccolta(differenziata + indifferenzia-ta) ed oltre a 20 contenitorisuddivisi tra i due ingressi.

Per la zona parcheggio dedi-

cata ai 6000 fan autorizzati so-no state predisposte batterieper la raccolta dei rifiuti diffe-renziati/indifferenziati da col-locare vicino ai bagni, così co-me per la zona camping e perla zona backstage. In questearee sono stati attrezzati an-che punti per la raccolta del ri-fiuto organico.

Iren ha collocato nella zona

di Campovolo anche due fon-tane per la distribuzione dell'acqua potabile, una posiziona-ta all'esterno nella zona degliingressi, e l'altra nella zona delcamping. Sarà anche attivo unInfo-point di Iren, a circa metàdella Liga street, dove i parteci-panti all'evento possono chie-dere informazioni. E’ stato rea-lizzato anche il sito www.eco-

concerto.it d ove attingere in-formazioni utili, tra le quali ildecalogo dell' eco-fan, il rifiu-tologo e la mappa dell'area.

Per la gestione dei rifiuti èstata posta in essere una impo-nente organizzazione: già dal-la mattina di oggi venerdì, tec-nici Iren presidieranno l'area edalle ore 15, quando verrannoaperti i cancelli della Liga stre-et, inizierà lo svuotamento deicestini che continuerà sino altermine del concerto. Dalleore 19 verranno posizionati imezzi: due motocarri, due au-tospazzatrici, due gru a poli-po, un autocarro con pianalemobile, un compattatore edue botti aspiratrici, oltre adaltri mezzi dedicati. Il sabatocontinuerà il presidio sino allafine del concerto, al terminedel quale entreranno in azionele squadre addette alla pulizia,circa trenta operatori oltre aitecnici IREN che coordineran-no i lavori per tutta la notte.Verso le 5 del mattino di dome-nica inizierà la pulizia dellearee esterne al Campovolo. Al-le prime luci dell'alba e a mez-zogiorno, due cambio turno.Si conta di ripulire tutto entrodomenica sera, con eventualirifiniture al lunedì mattina.

©RIPRODUZIONERISERVATA

I “Sensibilizzatori ambientali” di Iren con i sacchetti per la raccolta differenziata

Iren testa il primo vero «ecoconcerto»Sacchetti per la differenziata a tutti gli spettatori e una task-force per ripulire il Campovolo a tempo di record

IL DECALOGO DELL’ECOFANI rifiuti li produci tu. Scegli con attenzione cosa e come portarlo al concerto. Sono proprio necessarie tutte quelle confezioni usa e getta?

Lo devi gettare? Se sei ad un ecoconcerto Iren troverai sicuramente un contenitore per i tuoi rifiuti. Può succedere di trovarlo pieno perché in molti ecoconcerti non è possibile svuotarli per ragioni di sicurezza. O ne cerchi un altro oppure lasci il tuo rifiuto vicino al contenitore. Non abbandonarlo.

Se sei sotto il palco e non riesci a muoverti, usa i sacchetti che ti abbiamo distribuito all’ingresso. Poi all’uscita lasciali negli appositi contenitori.

Vuoi differenziare? Bravo. Ricordati, però, che è la qualità che conta, quindi non sbagliare il contenitore. (Passa all’azione successiva. Non perdere il ritmo)

Vediamo. Lattine o bottiglie di vetro non dovresti averne, quindi devi gettare solo degli imballaggi in plastica o altro materiale irrecuperabile. Due contenitori da scegliere: non è difficile.

Nella plastica puoi gettare: bottiglie, confezioni di merendine, confezioni dei panini, vasetti di yoghurt e vaschette della frutta. Tutti gli imballaggi devono essere vuoti. Non dimenticarti dei tappi o dei piccoli pezzi di plastica (tipo cerchietti intorno al collo della bottiglia). Si piantano nel terreno e non sono un bel ricordo

Nel materiale irrecuperabile tutto il resto (carta sporca dei panini, mozziconi ecc). I mozziconi – chiaramente spenti.

Hai visto? Basta pochissimo. Non devi fare nemmeno troppa fatica perché i contenitori li trovi sicuramente anche lungo la strada che farai per uscire.

Il sacchetto che hai usato per portare le tue cose è ottimo per gettarle.

E’ tua quella cartaccia? Che tipo stonato che sei. Raccoglila a fai canestro con il prossimo contenitore.

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9.10.

UNA CITTà NELLA CITTà»AMBIENTE

SABATO 19 SETTEMBRE 2015 GAZZETTA CAMPOVOLO ❖ La festa 2015 XI

◗ REGGIOEMILIA

A come Angelo Carrara, ilprimissimo manager,scomparsonel 2012, ilpri-

mo a scommettere sul suo talen-to, grazie all’aiuto del compiantoPierangeloBertoli.

B come Balliamo sul mon-do, il pezzo della consacra-zione: nel 1990 la vittoria

del Disco Verde al Festivalbar,mi-gliorartistaemergente.

C come Correggio, il borgoraccontato nelle sue can-zoni, nei suoi libri, nelle

pellicole. È qui che il Liga è nato il13marzo1960.

D come dischi: venti albumche hanno segnato la sto-ria della musica. Uno su

tutti: “Buon Compleanno, Elvis”(1995), dieci dischi di platino, èuno dei cento dischi italiani piùbelli di sempre secondo RollingStoneItalia.

E come Emilia, la sua terra,alla quale è legato da unamoreindissolubile.Come

dimostratodaItaliaLovesEmilia,al Campovolo: tredici artisti e150.831 biglietti a favore delle po-polazioni colpite dal sisma del 20e29maggio2012.

F come fans, riuniti attornoal Bar Mario, fondato nel‘91 dal fratello Marco Liga-

bue: sempre in prima fila nei con-certieneiraduni.

G come Giro del mondo, acoronare il Mondovisio-ne Tour: un trionfo nei

palasport delle Piccole Città, ne-gli stadi, fino alla conquista diUsa, Canada, Sud America, Au-stralia,GiapponeeCina.

H come Hard Rock Cafe.La sua chitarra è tra i ci-meli dell’Hard Rock NY.

ComeJimiHendrix.

I come Inter, squadra del cuo-re: «Chi era più grande di metifava per l’Inter quando vin-

ceva tutto. Io ero piccolo e mi so-nopresotuttiglianniincuil’Internonhavinto».

L come laurea, conferitaglinel 2004 honoris causa inEditoria, Comunicazione

multimediale e Giornalismo

dall’UniversitàdiTeramo.

M come Claudio Maioli.L’amico di una vita, ilmanager storico, l’idea-

toredeimega-eventi al Campovo-lo, da sempre al fianco del rockerdi Correggio, con cui ha condivi-

sol’interacarriera.

N come il NeverendingTour, il primo tour, dura-toininterrottamente qua-

sipertreanni:250concerti ingiroper l'Italia, realizzati tra il 1990 e il1993.

O come Orazero, la primis-sima band, con cui vinsenel 1988 il Terremoto

Rock, concorso del Comune diReggioedell’Arci.

P come poesie e prosa.All’at-tivo del Liga quattro libri:da“Fuoriedentroilborgo”

(1998) a “Il rumore dei baci a vuo-to”(2012).

Q come 45 giri: il primo di-sco, vincitore del Terre-moto Rock. Mille copie e

due tracce: Anime in plexiglass eBarMario.

R come Radio. Gli esordi ne-gli ani ‘80, in Emilia: da Ra-dio Attiva a Mondoradio

RockStation.

S come Sogni di rock ’n’ roll.«La madrina di tutte le can-zoni». Nel 1988, quando il

Liga era sconosciuto, è stata inse-rita nel disco “Tra me e me” diPierangeloBertoli.

T come tour e concerti. Alprimo Campovolo,180.000personee165.264

paganti: record europeo per unsingolo artista. Dal 2005 oltre 2milionidibigliettivenduti.

U come Urlando contro ilcielo. Il Liga ha racconta-to che l’urlo è un suo mo-

do di cantare. Ma chi non ha maiurlatocontrocielo?

V come 25 anni di una car-riera strepitosa: buoncompleanno,Liga!

Z come Da Zero a dieci, il ri-tornoalcinemanel2002.Ildebutto nel 1998 con Ra-

diofreccia: tre Nastri d'argento,due David di Donatello, quattroGlobo d’oro, Ciak d'oro, PremioFlaiano. (e.spa.)

una carriera da record

Dalla A alla Z, una vita da medianoinseguendo i sogni di rock ‘n’ roll

l’alfabeto del liga»SU E GIÙ DAL PALCOLA LUNGA CARRIERA

1987

2011

2015

XII CAMPOVOLO ❖ La festa 2015 GAZZETTA SABATO 19 SETTEMBRE 2015

di Evaristo Sparvieri◗ REGGIO EMILIA

«Per me campovolo è da sem-pre un posto dell’anima, queiposti che ho cominciato a ve-dere le prime volte da bambi-no, con mio padre, passandodavanti a Reggio. È un luogoche rimane nel cuore». Il signo-re del Campovolo ha un nomee un cognome: Claudio Maioli,amico di una vita e managerstorico del Liga, al fianco delrocker di Correggio sin dai pri-missimi esordi. Patron di Ri-servarossa, dietro ogni me-ga-evento targato Ligabue c’èsempre stata la sua firma, arte-fice insieme a F&P Group deiconcertoni del 2005 e del 2011.

Un’amicizia che affonda lesue radici nel tempo, consoli-datasi anno dopo anno, con-certo dopo concerto. I primiincontri a cavallo tra gli anni‘70 e gli anni ‘80. Poi, dal 1987,entrambi al lavoro per una ra-dio privata di Correggio. È qui,nel borgo che li vede crescere,che il Liga affida a Maioli unamusicassetta in cui aveva regi-strato le sue prime canzoni. So-gni di rock ‘n’ roll che il Maio,come lo chiamano tutti, porte-rà in giro ovunque, con la spe-ranza di strappare un contrat-to discografico: una musicas-setta C 60, che capitò – fra glialtri – anche nelle mani di Pie-rangelo Bertoli e Mimmo Loca-sciulli.

È stato Pierangelo Bertoli,mettendo il Liga e il suo mana-ger in contatto con il produtto-re Angelo Carrara, ad imprime-re una svolta ad una carrieradestinata a diventare strabi-liante, consentendo nel 1990la pubblicazione dell’albumd’esordio, “Ligabue”.

«Lavoravamo in una radio aCorreggio. Luciano mi ha det-to che scriveva canzoni e cheavrebbe voluto farmele senti-re. Forse ha riscontrato in mela sfacciataggine e la sensibili-tà necessarie. Le ho sentite ederano davvero interessanti. Dalì siamo partiti, con la voglia diarrivare nelle classifiche nazio-nali. Abbiamo cominciato a gi-rare con queste canzoni, senzaavere nessuna esperienza. Per-ché la nostra è anche una sto-ria di crescita. Quella realizza-ta in 25 anni trascorsi insie-me».

Venticinque anni di succes-

si, scanditi da tappe memora-bili.

Una lunga storia che vedeambientati al Campovolo alcu-ni dei suoi capitoli più signifi-cativi: «Negli ultimi 25 anni,ogni volta che sono passato da-vanti al Campovolo mi è sem-pre venuta voglia di organiz-zarci qualcosa. Mi sono sem-pre detto: “Prima o poi un con-certo lì ce lo voglio fare”. Nel2005 accettarono la mia propo-sta. E organizzammo il nostroprimo concerto che, a distan-za di 10 anni, rappresenta an-cora il record di spettatori (180mila presenze, ndr). È un po-

sto al quale ci approcciamocon il dovuto rispetto, ma an-che con la consapevolezza cheè diventato un pezzo della no-stra vita».

Una vita su e giù dal palco,contrassegnata per Maioli dadue episodi fondamentali: ilprimo concerto fuori zona, adAlessandria, dove tutti comin-ciarono a cantare le canzonidell’album. E poi l’uscita di“Buon compleanno, Elvis”, aconsacrare definitivamente ilsuccesso. È qui che il Liga e ilMaio si sono accorti di averce-la davvero fatta, di aver scolli-nato dopo anni di gavetta. Ed è

per questo che, ammette Ma-ioli, la sua canzone preferita è“Certe Notti”, la canzone ma-nifesto del Liga. «La nostra èuna bella storia di amicizia –racconta Maioli – È un po’ ano-mala, ma per questo è ancheparticolarmente potente nelpanorama musicale italiano. Èuna storia che continua a stu-pirmi e affascinarmi nello stes-so tempo. Ho passato pratica-mente tutta la mia vita con Lu-ciano, in macchina a chiac-chierare o a fare qualche pro-getto. È nato un sodalizio chespero continui altri 25 anni».

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«Certe notti qui, sempre al Campovolo»Il racconto del manager storico Claudio Maioli, al fianco del LIga dagli esordi in radio fino al successo del Giro del Mondo

salzano, il produttore F&P

«Un atto d’amore per il rockcon i fans migliori del mondo»

i PERSONAGGI»L’AMICO DI SEMPRE

Claudio Maioli, manager storico e amico di una vita di Luciano Ligabue, con il quale ha condiviso tutta la carriera

◗ REGGIO EMILIA

«Un atto d'amore dei suoifans». È questo “Campovolo2015-La Festa” per FerdinandoSalzano, amministratore dele-gato di F&P Group, organizza-tore dei tour e di tutti i megaeventi targati Luciano Ligabue,con il quale ha già condiviso glistorici concerti nell’ormai miti-co aeroporto di Reggio a Emi-lia. Un giro del mondo in cui ilLiga ha fatto il pieno di succes-si, portando la sua musica pri-ma nelle piccole città e poi ne-gli stadi, fino alla grande avven-tura in USA, Canada, Brasile,Australia, Argentina, Cina,Giappone.

Date su date, fino al giornodei giorni: l’attesissimo ritornoal Campovolo, per festeggiare i25 anni di carriera del rocker diCorreggio.

«Arriviamo qui da un anno emezzo di tour importanti, ritro-varsi al Campovolo, in mezzo aun così grande affetto dei fans,è fantastico – aggiunge Salzano– In un periodo del genere, pie-no di difficoltà per tutti, questavoglia di ritrovarsi, facendo an-che sacrifici per esserci, credoche rappresenti un grandissi-mo messaggio di fiducia per ildomani».

Perché per Salzano i megaconcerti al Campovolo sono so-prattutto un grande atto d’amo-

re reciproco. Di Liga verso ilsuo pubblico. E viceversa. Unapassione che – ancora una vol-ta – batte nei cuori di 150 milafans, per celebrare un grandecompleanno che questa voltaha raddoppiato i suoi giorni difesta.

«L’idea di organizzare unadue giorni è nata nel 2011 – rac-conta Salzano – il giorno primadel concerto, al Campovolo era-no arrivate 5-6 mila persone.Abbiamo pensato di farle entra-re, con l’intento di farle uscirein serata. Alla fine erano dieci-mila. Erano così belli che hochiamato “Maio” e abbiamopreso la decisione: lasciamoledentro. Erano bellissimi. Oral’accoglienza è più strutturata:un altro momento di grande at-tesa sull’atto di amore nei con-fronti di Luciano».

Un atto d’amore che tuttaviaha alle spalle una gigantescamacchina organizzativa, atten-ta ad ogni dettaglio per festeg-giare i 25 anni di carriera delrocker di Correggio. «Ligabue èun artista straordinario. Nonsolo dal punto di vista del pub-blico, ma anche per chi ha lafortuna di lavorarci insieme: hauna squadra di lavoro che nonho mai visto, che ha allestito li-nee telefoniche ed elettrichededicate a questo evento, vota-ta al sacrificio e all’impegno co-me nessun’altra». (e.spa.)

La preview di Campovolo 2015 per giornalisti e ospiti, questa estate

SABATO 19 SETTEMBRE 2015 GAZZETTA CAMPOVOLO ❖ La festa 2015 XIII

◗ REGGIO EMILIA

“Questa è la mia vita”. Il ritornoal Campovolo, riparte da qui, il16 luglio 2011, dove l’urlo dei120 mila fans risuona ancorauna volta nell’aeroporto di Reg-gio Emilia. Un palco da 90 metriper una superficie di 1.100 metriquadrati calpestabili, 620 metriquadri di schermi, 19 torri alto-parlanti per un totale di 200 milawatt, che dopo il successo del2005 tornano ad accendersi peril popolo del Liga in un nuovo in-dimenticabile live. Un eventoche consacra definitivamente lamagia del Campovolo, conside-rato da tutti gli addetti ai lavori ilconcerto perfetto. I fans entranosin dal giorno prima, dando lospunto per la realizzazione diquello che ora è diventato“Aspettando Campovolo”.All’inizio del concerto, tuttavia,non è la musica a parlare per pri-ma. Sullo schermo appaiono leimmagini e il nome delle stori-che band del Liga, ancora sulpalco del Campovolo al fiancodel rocker di Correggio: i Clan-Destino, La Banda, il Gruppo.

Poi parte il conto alla rove-scia: tre, due, uno... e via con“Questa è la mia vita”, a dare ilbenvenuto a tutti, in pieno stileLigabue, in quella che ormai èdiventata la sua casa. Al centrodel palco, con chitarra e voce, ilLiga è avvolto in un fascio di luci,mentre si alternano i brani chelo hanno fatto entrare nella sto-ria della musica italiana: Un col-po all’anima, l’inedito Mi abitue-rò, Non è tempo per noi, Ballia-mo sul mondo, Il giorno di dolo-re che uno ha, Certe Notti, Trapalco e realtà. E, sul palco, a sor-presa arriva anche Mario del BarMario: l’ennesima confermache Liga si sente davvero a casa.

CAMPOVOLO 2011

Il 16 luglio 2011il granderitornodi Ligabueal Campovolodavantia 120 milafansUna festa ancheper gli 8 dischidi platino e ildisco didiamante vinticon Arrivederci,Mostro!

Il concerto perfetto per il grande ritornoUn trionfo da un milione 200 mila watt di musica davanti a 120 mila fans in delirio. E sul palco spunta anche Mario, del bar

Migliaiadi fansentranonel Campovologià il giornoprimadel concertodormendosul pratoÈ da questoepisodioche è natal’ideadi organizzareanche“AspettandoCampovolo”

XIV CAMPOVOLO ❖ La festa 2015 GAZZETTA SABATO 19 SETTEMBRE 2015

Il live dei record davanti a 180 mila fansQuattro palchi per festeggiare i primi quindici anni di carriera. È primato europeo di biglietti venduti per un singolo artista

CAMPOVOLO 2005

◗ REGGIO EMILIA

Quattro palchi in un’area di 150mila metri quadrati, otto maxischermi, cinquanta artisti, 2.500volontari e un pubblico stermi-nato: 180 mila persone, con165.264 spettatori paganti, anco-ra oggi record europeo per unconcerto a pagamento di un sin-golo artista.

10 settembre 2005, ore 9 delmattino. I cancelli si aprono alpubblico, spalancando le portedella storia. È “Il “Giorno deigiorni”, il primo indimenticabi-le concerto di Ligabue al Campo-volo, nel quale il rocker di Cor-reggio festeggia i suoi quindicianni di carriera, regalando aisuoi fans tre ore di magia. Unevento pioneristico per la musi-ca italiana, nel quale il Liga riper-corre i passi salienti di una car-riera già condita di fantastici suc-cessi: oltre trenta i brani in sca-letta, al fianco delle band che lohanno accompagnato nella suaascesa verso le vette della musi-ca italiana. Su ognuno dei quat-tro palchi, una delle mille sfac-cettature del rocker di Correg-gio. Sul palco Main, il Liga eraaccompagnato dai musicisticon i quali ha realizzato “Buoncompleanno Elvis”, sul palco So-lo si potevano respirare atmosfe-re intime, con interpretazioniminimal. Nel palco Vintage, lenote del primo Ligabue, accom-pagnato dai Clandestino, prota-gonisti dell’indimenticabile“Neverending tour”, con i qualiha attraversato le canzoni rima-ste indelebili nel cuore dei fansdi più vecchia data, come“Libera nos a malo” e “Ho mes-so via”. E infine il palco Teatro,dove il cantautore ha conquista-to il suo pubblico con “Il giornodi dolore che uno ha”, con unadedica speciale agli amici concui avrebbe voluto condividereun giorno tanto speciale, ma chenon ci sono più. Uno show indi-menticabile, con un unico neo: iproblemi audio che hanno afflit-to parte del pubblico presente vi-cino al palco Vintage, che hannospinto alcune migliaia di fans alasciare il concerto prima dellaconclusione. Un inconvenienteper il quale il Liga – che propriola notte del concerto subì un fur-to nella sua abitazione – chiede-rà scusa al suo popolo: «Èun’amarezza sapere che molti divoi non sentivano. È il vero furtoche mi è stato fatto».

Alcunimomentidel concertodel 2005A sinistraLuciano Ghezzibassista deiClanDestinoA fiancoLigabuecon MaxCottafaviA destraGigi CavalliCocchibatteristadeiClanDestino

SABATO 19 SETTEMBRE 2015 GAZZETTA CAMPOVOLO ❖ La festa 2015 XV

di Serena Arbizzi◗ SANMARTINOINRIO

Quando l'8 febbraio 1987 ten-nero il loro primo concerto al-la sala Lucio Lombardo Radicedi Correggio non immaginava-no quello che sarebbe succes-so di lì a pochi anni. Eppure,già da allora in quei giovani uo-mini sgorgava sangue rockand roll che, seppur su binaridiversi, continua a scorrere an-cora oggi. E successi come Ani-me in Plexiglass, Figlio d'un ca-ne, Marlon Brando è semprelui, che si conservano inossida-bili e vengono consegnati aifans con lo stesso vigore di al-lora, risalgono a quell'epoca incui tutto doveva succedere. Lo-ro sono gli Orazero, la primaband di Luciano Ligabue, tut-tora in attività. Per capirequando è scattata la scintillache ha unito per un periodo icomponenti del gruppo biso-gna fare uno scatto indietro. Eritornare a metà degli anni Ot-tanta, tra il 1985 e il 1986. A SanMartino in Rio, Imo, Bobby eSisi partecipano alla composi-zione di un musical: da questaesperienza nasce l'idea delgruppo ispirato al rock dei Ru-sh e dei Dire Straits con la vo-lontà sempre più forte di darevita a pezzi propri e non solo acover. Ligabue, intanto eraspeaker a Studio 6, stazione ra-dio correggese, con Bruno"Trico" Pederzoli e quello chesarebbe diventato il suo mana-ger, Claudio Maioli, e tenevain saccoccia alcune sue canzo-ni: aveva cercato di fondare ungruppo con "Trico", ma senzariuscirvi. Ed è qui che scattal'incontro che avrebbe portatoagli Orazero. Come raccontaRoberto Bartolucci, Bobby,componente degli Orazero."Alberto "Imo" Imovilli vienea sapere, grazie ad un'amicacorreggese, di un ragazzo chestava cercando un gruppo concui suonare i suoi pezzi. Noi,che suonavamo, cercavamoqualcuno che ci proponessedei brani. Quel ragazzo si chia-ma Luciano Ligabue.

Così è scattato il feeling…Esatto. Io, Imo e Sisy incon-

trammo Luciano, che cantavae scriveva canzoni. Arrivò abordo di un maggiolone blucon la sua fidanzata. Ci rag-giunsero nella nostra sala pro-ve di allora.

Dove suonavate?Eravamo in una stalla, a Le-

mizzone, profonda Bassa reg-giana. Qui avevamo ricavato lanostra sala prove. Non era unacasa colonica, ma una costru-zione degli anni Settanta. Allo-ra eravamo ingenui e un po' ti-morosi. Poi Luciano ci fecesentire alcune sue canzoni, co-me "Sogni di rock'n'roll" e "La

ballerina del carillon". A no-stra volta, gli abbiamo fattoascoltare il nostro modo disuonare attraverso "Limeli-ght", pezzo dei Rush. Il grupponacque ufficialmente. Poi siaggiunse Bruno Pederzoli, allachitarra, Bruno Imovilli nelruolo di tecnico e Claudio Ma-ioli, in quello di manager.

Che ricordo hai del vostro

primo concerto?Ho ancora impressi i brividi

di quel momento. Probabil-mente in quella sala c'eranosoltanto dei nostri amici, madopo tanto tempo il ricordo diquel pomeriggio mi scuote an-cora. Tante imperfezioni, maanche tanta voglia di ripeterequella emozione lì, il nostro fa-ro che ci dava il grande impul-

so di continuare.Tra i pezzi risalenti ai primi

periodi con Luciano ce n'è an-che uno intitolato esattamen-te come la vostra band…

Sì, ed è una sorta di eredità,di lascito che Luciano ha con-segnato nelle nostre mani eche non ha mai rifatto. Quelpezzo si chiama proprio Ora-zero, come noi. È la storia di

un ragazzo che in una notted'estate assiste allo stupro diuna giovane dalla finestra. Earriva la sua ora zero: l'ora incui decidere se essere un eroee assumersi le sue responsabi-lità. Il ragazzo scende per stra-da e difende la vittima, buscan-dosi un sacco di botte dai dueviolentatori, ma anche da leiche voleva tenere nascosto ilsuo dramma.

Vi sentite ancora?Il rapporto è ottimo. Ci sono

stati screzi, ma ci siamo sem-pre ritrovati. Nel 2011 ci siamoesibiti al Campovolo. Quest'anno andremo a vederlo. Inoccasione di un raduno del fanclub abbiamo suonato con Lu-ciano "Il gringo". Poi, una vol-ta mi è capitato un episodiocurioso. Stavo facendo un giroal lago del Ventasso quandoimprovvisamente mi sento sa-lutare: "Hey Bobby, ciao". Erail Liga e i miei amici si sonomeravigliati perché lui ha rico-nosciuto me ma io non ho rico-nosciuto lui… Dopo il Campo-volo credo che Luciano pren-derà un periodo di pausa perriposarsi. E allora potrà succe-dere di vedersi più spesso, ma-gari in giro per San Martino inRio. O da Mario, dove andava-mo fino a tardi dopo le prove.

«La sala prove, ricavata in una stalla»Bobby degli Orazero racconta l’incontro con Luciano, nella seconda metà degli anni Ottanta: «Che brividi...»

Bobby Bartolucci ricorda gli anni degli Orazero

A fianco, la stalla di Lemizzone dove gli Orazeroavevano ricavato la sala prove in cui hanno iniziatoa suonare con Ligabue; sopra, un cimelio:la locandina fai-da-te di uno dei primi concerti

AMARCORD»L’INIZIO DI TUTTO

La copertina di “«Anime in plexiglass»

SABATO 19 SETTEMBRE 2015 GAZZETTA CAMPOVOLO ❖ La festa 2015 XVII

di Serena Arbizzi◗ CORREGGIO

Due fratelli uniti dalla stessa,indissolubile passione per lamusica. Marco e Luciano Liga-bue sono due fratelli d’oro.Marco, 45 anni, dapprima hafatto parte dei Rio, poi, daqualche anno, ha spiccato ilvolo per la carriera solista chelo vede esibirsi in tantissimedate su e giù per la penisola.Come Luciano, non ha dimen-ticato l’amore per Correggio e idintorni che l’hanno visto cre-scere, come uomo e come mu-sicista. E per Marco e Lucianoil legame che li accomunava al-la musica è sempre stato evi-dente. Un legame che si conso-liderà ulteriormente al Campo-volo il 19 settembre.

Marco, ci sarai al grandeconcerto di Luciano?

Certo, ci sarò sicuramente.Si tratta di una tappa fonda-mentale nella carriera di Lucia-no, un altro traguardo tagliatoe un’occasione per stare insie-me. Questo per me è un perio-do molto impegnativo. Avròun concerto sia il giorno primasia il giorno dopo, ma non pos-so perdermelo. Sarò lì sia perstare vicino a Luciano, sia persalutare tanti amici con i qualici ritroveremo.

La passione per il rock e labuona musica ha sempre ac-comunato te e il tuo fratellomaggiore…

Sì, io ho sempre seguito Lu-ciano in questa avventura bel-lissima iniziata ormai diversianni fa. Inizialmente mi occu-pavo del merchandising e hocreato il fan club ufficiale, “BarMario” nel 1991.

Che ricordo hai dei primi

anni in cui Luciano ha decol-lato nella sua carriera?

Dal 1987 in poi ha iniziatoad esibirsi in concerto contem-poraneamente ad altre profes-sioni che svolgeva. In seguito,da Balliamo sul mondo, ha la-sciato gli altri lavori e si è dedi-cato esclusivamente alla car-riera artistica. Per la nostra fa-miglia è stata un’emozionestraordinaria. Si trattava dellanostra prima esperienza nelmondo della musica di cui Lu-ciano per noi è stato precurso-re. Poi, le varie tappe conqui-state: è stato bello, bellissimo.Ricordo quando ha vinto il Fe-stivalbar con “Certe notti”, nel1996, o quando andava a diver-si chilometri da casa e tantepersone acquistavano volen-tieri un biglietto per assistereal suo spettacolo. Sono statianni straordinari.

Mai suonato insieme?Poco perché abbiamo 10 an-

ni di differenza e, nonostantesiamo molto legati, i gusti e leabitudini possono variare mol-to. Ricordo però quando ave-vo 15 anni e sono andato conlui al Roxy Hall di Villa Celle. Ioavevo appena iniziato a suona-re la chitarra e mi accostavo al-la musica con curiosità e già

con passione. Luciano mi haregalato una chitarra acustica:era il 1985.

Che augurio fai a Lucianoper questa sera?

Di goderselo. Di far sì che,anche se è uno spettacolo im-ponente e i ritmi saranno sicu-ramente incalzanti, sia unagrande festa pure per lui.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Marco racconta Liga«Che emozione,il Festivalbar vinto»La passione comune per la musica, dieci anni di differenzae la chitarra acustica come regalo per i vent’anni

Marco Ligabue, stasera al Campovolo per applaudire il “fratellone”

Marco Ligabue è nato aCorreggio il 16 maggio 1970.Ha iniziato la carriera solistanel 2013 e, da allora, ha giàfatto 200 concerti cantandonei posti più belli d’Italia .Marco, che conta più di250.000 fan su Facebook, èreduce da due anni pieni disoddisfazioni: il suo albumd’esordio, Mare dentro, èarrivato subito al 16° posto inclassifica FIMI e i videoclip deisuoi singoli hanno superato i 2milioni di visualizzazioni suYouTube. Prima di iniziare lacarriera solista ha suonato 10anni con Little Taver & HisCrazy Alligators fino a quando,nel 2001, ha fondato i Rio. Ilprimo giugno ha annunciatol’addio al gruppo. Dal 1991 èresponsabile di Ligachannel eBarMario.

Ligachannele BarMarioli gestisce lui

ritratto di famiglia»L’INTERVISTA

XVIII CAMPOVOLO ❖ La festa 2015 GAZZETTA SABATO 19 SETTEMBRE 2015

di Serena Arbizzi◗ SAN MARTINO IN RIO

Ci sono leggende viventi cheparlano dritte al cuore di unterritorio. Una di queste man-dava “tutti a nanna poi il barchiude” e rappresentava e rap-presenta anche oggi un puntofermo, un simbolo del paesepur nel mutare dei giorni e de-gli anni, perché “tanto Marioriapre, prima o poi”.

Mario Zanni, classe 1939 è ilbarista più famoso d’Italia,consacrato ad una vasta noto-rietà dai versi di più di una can-zone di Luciano Ligabue. MaMario è rimasto lo stesso disempre. Lo stesso che dava“un colpo di straccio” prima dimandare tutti a casa, interpre-tato da Francesco Guccini nelfilm Radiofreccia. Nonostantenon sia più dietro il banconedel bar di via Forche al qualeMario ha prestato il nome or-mai dal lontano 2001, non sene sta con le mani in mano agodersi la pensione, ma conti-nua a darsi da fare insieme allamoglie Cordiana al Piccolo Bardi via della Resistenza, gestitodalla figlia Elisa.

Mario è anche nonno felicedi Eleonora, nata dall’unionedell’altro figlio Nazareno, 30anni, e della moglie Elena. E ilPiccolo Bar è divenuto meta diun pellegrinaggio laico, che at-trae fans di Ligabue provenien-ti da tutta Italia.

Mario, iniziamo con la piùclassica delle domande: comeha conosciuto il “Liga”?

Luciano Ligabue è di Correg-gio, ma, sarà stata la metà deglianni Ottanta, anzi mi ricordol’anno, era il 1985, aveva trova-to un complesso (gli Orazero,ndr) a San Martino in Rio. Allo-ra era ancora alle prime armi.Non era famoso. Lui si è aggre-gato a questo complesso e an-davano a suonare tutti insiemein una stalla a Lemizzone. Do-ve c’era una volta il torello han-no costruito un box che usava-no come sala prove. Poi Lucia-no e i suoi musicisti venivanoda me una volta finito. A mez-zanotte facevano “razzia” di ci-bo e acqua. Tiravo gli gnocchifritti e tenevo in fresco le be-vande. Liga beveva Coca Cola,non ha mai bevuto alcol. Veni-va con la fidanzata di allora e ri-cordo che c’era anche ClaudioMaioli, manager storico di Lu-

ciano, accompagnato anchelui dalla sua ragazza.

Ligabue le parlava dei suoi“sogni di rock’n roll”?

Parlavamo di musica con isuoi amici. Tanta, tanta musi-ca. In quel periodo credo di ri-cordare che Luciano facesse ilragioniere in una ditta di pellet-teria, e da subito abbiamo lega-to perché aveva un carattere

molto alla mano, mite, buono.Ma allo stesso tempo molto de-terminato nell’inseguire ilsogno… di rock’n roll, appun-to. Un sogno che ha trasforma-to in due soli anni, riuscendoin breve a diventare uno deimigliori. Quelli che non l’han-no seguito adesso sono ancoralì che si morsicano le dita. Ri-cordo che, agli inizi, aveva alcu-ni musicisti che suonavanocon lui ma che poi hanno scel-to carriere diverse, forse consi-derate più sicure. Liga avevaanche la voglia di un impegnosociale, di stare vicino alla gen-te, che sfogava con le sue can-zoni e anche con l’incarico diconsigliere comunale: quandofaceva l’amministratore si èsempre occupato dei giovani.

Qual è la canzone del Ligaalla quale è più affezionato?

Senza dubbio “Certe notti”.Luciano è orgoglioso di quellacanzone, che gli ha fatto vince-re il premio speciale al Festival-bar. Ma anche “Bar Mario” do-ve Ligabue canta “Mario man-da tutti a nanna e poi chiude ilbar”. È tutto vero, quello chec’è scritto nella canzone. Si tira-va fino alle due, poi mandavotutti a casa.

Nonostante lei si sia sposta-to dall’originale bar Mario,molti fans del Liga continua-no a venirla a trovare…

Sì, vengono in tanti, voglio-no la foto, la mia firma. Recen-temente è venuta una suora daMacerata che studia a Parma:questa religiosa, appassionatis-sima di musica, mi ha chiestodi farle l’autografo sulla chitar-ra, poi lei avrebbe aggiunto cre-do la frase di “Certe notti”, “Civediamo da Mario prima opoi”. L’ha accompagnata lamamma. Una volta mi ricordoche sono arrivati in una quindi-cina della squadra del Chievo.E quando è esplosa la fama dellocale, il Liga mi ha fatto un au-tografo con scritto: “il vero barMario” perché ne erano spun-tati di bar Mario, in giro...

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«Ci vediamo da Mario, prima o poi...»Zanni e il Liga degli Orazero, che beveva solo Coca Cola. «Chi non lo ha seguito, che sbaglio madornale»

Mario Zanni, storico gestore dell’omonimo bar non a Correggio ma a San Martino in Rio. Ecco nel Piccolo Bar con le foto autografate dal Liga

‘‘TUTTI DA MEDOPO LE PROVE

A mezzanottefacevano “razzia” di ciboe acqua. Tiravo lognocco fritto e tenevo infresco le bevande. Liganon ha mai bevuto alcol

‘‘A ME PIACE“Certe notti”

Luciano èorgoglioso di quellacanzone. In un’altra dice“Mario manda tutti ananna e poi chiude il bar”.È tutto vero, era così

"Una domenica… da Liga" è iltitolo del "post Campovolo"che amministrazionecomunale di Correggio, incollaborazione con barMario,promuove domenica 20settembre a Correggio.Ricco il programma cheaccompagnerà il "day after"dei fans di Ligabue reduci dalconcerto al Campovolo e chevede in particolare dueappuntamenti: alle ore 11, incorso Mazzini - fronte fansclub - presentazione di"Generazione Liga", il libroche raccoglie la fotografia e ilritratto emotivo del rapportoche corre tra Ligabue e il "suo"pubblico": con l'autrice,Emanuela Papini, ne discuteMarco Truzzi, giornalista.Sempre in corso Mazzini, masotto l'orologio, dalle ore 15,"La forza della banda",concerto dei gruppi e deiprogetti solisti dei membridella band di Ligabue.Presentati da Pietro Casarini,voce di LigaChannel, salgonosul palco Lassociazione di GigiCavalli Cocchi, Niccolò Bossini,Gheri, con Max Cottafavi eDavide Pezzin, e FedePoggipollini.Molto articolata anche laproposta gastronomica, conbar e ristoranti aperti e prontia offrire vari menu a tema edegustazioni di "eccellenze"tipiche e locali.Predisposta, inoltre, unaspeciale "area accoglienza" aPorta Reggio, nei pressi delmurales che celebra i 25 annidi carriera di Ligabue, conbanchetti di prodottienogastronomici, puntoristoro e vendita di libri, DVD egadget. Per l'occasionesaranno distribuitegratuitamente copie del cd "Icampi in aprile", brano cheLigabue ha donato alla propriacittà in occasione del 70esimodella Resistenza, dedicato allafigura del partigianocorreggese Luciano"Bandiera" Tondelli.

E domani tuttia Correggioper il «sequel»

SAN MARTINO IN RIO» IL MITO E LA REALTÀ

SABATO 19 SETTEMBRE 2015 GAZZETTA CAMPOVOLO ❖ La festa 2015 XIX

di Evaristo Sparvieri◗ REGGIO EMILIA

«Luciano mi ha contattato per-ché ero il batterista più cono-sciuto e casa mia era un po’ uncatalizzatore di musicisti. Cosìnell’89 mi ha chiesto di crearequelli che poi sono diventati iClanDestino, con i quali abbia-mo cominciato a lavorare a quel-lo che è diventato il primo al-bum». Gigi Cavalli Cocchi c’era.Anzi, c’è sempre stato. Non solonei due concerti del 2005 e del2011. Ma anche 25 anni fa, ascandire sin dagli esordi il ritmodi una carriera segnata da unsuccesso inarrestabile. È qui,nella sala prove allestita nellasua casa, a due passi dal centro,che è nato “Ligabue” (1990), l’al-bum d’esordio del rocker di Cor-reggio, questa sera riproposto inversione integrale. Ed è qui chesono nate le copertine dei primidischi del Liga, di cui lo stessoCavalli Cocchi – batterista e gra-fico – è stato l’ideatore.

«Il primo incontro? – ricorda –È avvenuto nel mio locale, un bi-strot chiamato Casablanca. Miha raggiunto con Maioli. Stavolavorando, gli ho detto che ci sa-remmo dovuti vedere quandoero meno occupato. Poi ci siamomessi attorno a un tavolo e miha fatto ascoltare le canzoni cheaveva nel cassetto, con l’inten-zione di creare una nuovaband».

Niente cd e niente mp3, aquei tempi. Era l’epoca delle mu-sicassette, quando i sogni dirock ‘n’ roll giravano su nastro.«Misi la cassettina nel mangia-nastri del locale – aggiunge – tut-ti ascoltammo in anteprima que-sti brani che Luciano aveva scrit-to, che poi finirono nel primo al-bum e in parte anche nel secon-do. Molti erano pezzi embriona-li, solo voce e chitarra. Ma si ca-piva già il grande potenzialeesploso nel primo album».

Piccola stella senza cielo, Ra-dio radianti, Bar Mario, Non ètempo per noi. Le canzoni c’era-no. Ciò che mancava era unaband: «La cosa interessante èche quando ho ascoltato i braninella mia testa mi ero già raffigu-rato quali erano i musicisti piùadatti. Persone con cui ci si capi-va al volo: Max Cottafavi e Lucia-no Ghezzi, che diventarono chi-tarrista e bassista dei ClanDesti-no. All’inizio eravamo solo que-sti. Le tastiere di Giovanni Mara-

ni arriveranno dopo la realizza-zione del disco». Mentre parla,Gigi Cavalli Cocchi mostra deibozzetti. Frasi e immagini che sirincorrono su un foglio: provesu carta che, dopo un lungo lavo-ro di selezione, sono diventati lacopertina di “Ligabue”.

«La fortuna di essere nel pro-getto come musicista mi ha sem-pre messo nella condizione di

poter entrare nei brani in manie-ra più approfondita rispetto aun semplice grafico. Per l’albumd’esordio, Luciano aveva vogliadi far ascoltare il materiale ac-compagnato dai propri testi. Mipropose di creare una brochurecon immagini e frasi di accom-pagnamento. Ho creato un abbi-namento che è piaciuto così tan-to da diventare la copertina, sen-za l’immagine del cantante. Perun artista italiano a quell’epocaera insolito. Ma anche negli al-bum successivi l’immagine diLuciano non compare. Forseper scaramanzia».

L’idea funzionò. E il grandesalto portò ad un successo inat-teso. «Quando ci siamo accortidi avercela fatta? Ci sono stati al-cuni episodi che ci hanno datol’impressione che qualcosa sta-va succedendo. Come una festa

della birra in provincia di Ales-sandria, dove a un certo puntoalle prime note il pubblico can-tava tutti brani. Un’altra perce-zione l’avevamo in auto: cam-biavamo le stazioni radio e, nelgiro di dieci minuti, passavanoBalliamo sul mondo». La leggen-da era cominciata.

«Anche sul nome Ligabue c’èil mio zampino – conclude Ca-

valli Cocchi – ovviamente Liga-bue era già Ligabue, esisteva an-che una storia con il suo gruppodi amici, che si chiamava Liga-bue e gli Orazero. Quando sia-mo partiti insieme, Luciano michiese se valeva la pena conti-nuare con una sigla simile. Io ri-tenevo che il solo nome“Ligabue” aveva un impatto piùforte. All’inizio ci scambiavanoper un gruppo e ci chiamavano iLigabue. Per questo dal secondoalbum, per mettere un po’ inchiaro le cose, la casa discografi-ca propose a noi musicisti di sce-gliere un nome. Decidemmo dichiamarci ClanDestino. Aveva-mo anche noi un’identità. Ed èindubbio che il nostro suono ab-bia fatto un po’ la differenza,rendendoci orgogliosi di esserestati artefici dell’esplosione delLiga e della sua crescita».

«Un mito che iniziò su un mangianastri»Gigi Cavalli Cocchi, batterista dei ClanDestino e ideatore delle copertine dei primi dischi: «La leggenda nacque a casa mia»

Gigi Cavalli Cocchi, batterista dei ClanDestino, tra i principali artefici del successo di Ligabue con il quale collabora sin dagli esordi

‘‘LA NASCITADELLA BAND

Quandoho ascoltato le canzonimi ero già raffiguratoi musicisti più adatti:Max Cottafavie Luciano Ghezzi

‘‘la copertinadi Ligabue

Lucianoaveva voglia di farascoltare il materialeaccompagnato dai testiCreai una brochuree nacque l’album

DAGLI ESORDI AL SUCCESSO» IL RACCONTO

LE BAND DI CAMPOVOLO 2015

CLANDESTINO Gigi Cavalli Cocchi, batteria

Max Cottafavi, chitarre

Luciano Ghezzi, basso

Giovanni Marani, tastiere

LA BANDA Robby “Sanchez” Pellati, batteria

Fede Poggipollini, chitarre

Mel Previte, chitarre

Antonio “Rigo” Righetti, basso

IL GRUPPO Michael Urbano, batteria

Fede Poggipollini, chitarre

Niccolò Bossini, chitarre

Davide Pezzin, basso

Luciano Luisi, tastiere

SABATO 19 SETTEMBRE 2015 GAZZETTA CAMPOVOLO ❖ La festa 2015 XXI

il popolo di ligaUna manna per tatuatoriSpalle, schiene, bracciacon le frasi delle canzoniMigliaia di fan si «coprono il corpo» con il meglio di titoli e ritornellida «Tu sei lei» a «L’amore conta», una selezione di segni di fedeltà

Tatuaggiovunque, oquasi: mani,piedi, spalle,braccia,polpacci,schiena...Nella fotogrande qui alcentro, iltatuaggio diCinzia BosiSopra, MartinaMarinelliQui a fianco,FernandoPolidoro: sì, cisono anche imaschietti...

Sopra, Karin Brunetti; sotto, foto di Camilla De Francesco

◗ REGGIO EMILIA.

Non sappiamo quale sia la pro-porzione di «Ligalizzati» tramaschi e femmine: così aspanne, ci verrebbe da direche le donne rappresentanoun buon settanta per cento.Così come non sappiamoquanti dei «Ligalizzati» abbia-no un tatuaggio legato al loroidolo. Ma a giudicare dalle fotoche in questi mesi circolanosui social, ci verrebbe da direche nessun «fan vero» possadefinirsi tale se non si è fattotatuare sul proprio corpo unafrase, un simbolo, un disegnolegato alle canzoni del rockerdi Correggio.

Così, già alcuni mesi fa, sulnostro sito abbiamo iniziato araccogliere le foto con i tatuag-gi, e a pubblicarle. C’è vera-mente di tutto, comprese leparti del corpo: dalla nuca allacaviglia, dall’avambraccio alpolpaccio, ma si può dire chequasi nessuna parte «visibile»si sia per così dire salvata, com-presa la schiena, le dita dellemani, i piedi, il collo etc.

I titoli delle canzoni di Liga,in verità, sono così... corti emusicali che sembrano quasislogan, e si prestano benissi-mo ad essere tatuati. I titoli,ma anche i ritornelli. Pensate a«Tu sei lei», ad esempio. Maanche «l’amore conta», «Tisento», «Viva così come sei»,«Attimi e secoli, lacrime e brivi-di», «Il meglio deve ancora ve-nire» e così via.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In alto, MairaCalzavara(le due braccia)Qui sopra, dasinistra lucaMazzaroGiusy Bovee MichelaGanauA destra FannyBortolozzoA fianco,ChiaraTamburiello:tutte fotomandateci daifan di Liga opostate sullepaginefacebookdedicate alrocker diCorreggio

XXII CAMPOVOLO ❖ La festa 2015 GAZZETTA SABATO 19 SETTEMBRE 2015

il popolo di ligaUna manna per tatuatoriSpalle, schiene, bracciacon le frasi delle canzoniMigliaia di fan si «coprono il corpo» con il meglio di titoli e ritornellida «Tu sei lei» a «L’amore conta», una selezione di segni di fedeltà

Tatuaggiovunque, oquasi: mani,piedi, spalle,braccia,polpacci,schiena...Nella fotogrande qui alcentro, iltatuaggio diCinzia BosiSopra, MartinaMarinelliQui a fianco,FernandoPolidoro: sì, cisono anche imaschietti...

Sopra, Karin Brunetti; sotto, foto di Camilla De Francesco

◗ REGGIO EMILIA.

Non sappiamo quale sia la pro-porzione di «Ligalizzati» tramaschi e femmine: così aspanne, ci verrebbe da direche le donne rappresentanoun buon settanta per cento.Così come non sappiamoquanti dei «Ligalizzati» abbia-no un tatuaggio legato al loroidolo. Ma a giudicare dalle fotoche in questi mesi circolanosui social, ci verrebbe da direche nessun «fan vero» possadefinirsi tale se non si è fattotatuare sul proprio corpo unafrase, un simbolo, un disegnolegato alle canzoni del rockerdi Correggio.

Così, già alcuni mesi fa, sulnostro sito abbiamo iniziato araccogliere le foto con i tatuag-gi, e a pubblicarle. C’è vera-mente di tutto, comprese leparti del corpo: dalla nuca allacaviglia, dall’avambraccio alpolpaccio, ma si può dire chequasi nessuna parte «visibile»si sia per così dire salvata, com-presa la schiena, le dita dellemani, i piedi, il collo etc.

I titoli delle canzoni di Liga,in verità, sono così... corti emusicali che sembrano quasislogan, e si prestano benissi-mo ad essere tatuati. I titoli,ma anche i ritornelli. Pensate a«Tu sei lei», ad esempio. Maanche «l’amore conta», «Tisento», «Viva così come sei»,«Attimi e secoli, lacrime e brivi-di», «Il meglio deve ancora ve-nire» e così via.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In alto, MairaCalzavara(le due braccia)Qui sopra, dasinistra lucaMazzaroGiusy Bovee MichelaGanauA destra FannyBortolozzoA fianco,ChiaraTamburiello:tutte fotomandateci daifan di Liga opostate sullepaginefacebookdedicate alrocker diCorreggio

SABATO 19 SETTEMBRE 2015 GAZZETTA CAMPOVOLO ❖ La festa 2015 XXIII