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51 Polinomia s.r.l. Studio per il Piano della Mobilit delle persone disabili Capitolo IV - La mobilit dei disabili in provincia di Milano 1 Quantif icare la domanda Una delle difficolt riscontrate nello studio L la ricostruzione della domanda di mobilit e di serv izi di trasporto da parte dei disabili in Prov incia di Milano. Studiare la mobilit dei disabili in prov incia di Milano dal punto di v ista quantitativo si L rivelato problema di ardua soluzione. I dati sulla distribuzione della popolazione disabile sono difficilmente reperibili in quanto non esiste un registro unico con le diverse disabilit. E proprio la diversit nelle condizioni di disabilit,le quali possono sommarsi in vario modo,che non consente una semplice classificazione. Ci L vero sia per quanto riguarda la quantit complessiva delle varie categorie di disabili, su cui non risultano divulgate o disponibili statistiche affidabili e complete, sia per quanto attiene alla quota di disabili interessata a serv izi di trasporto di tipo pubblico o dedicato. I disabili non sono classificati clinicamente ma in base ai serv izi di cui godono, o meglio, di cui fanno richiesta alle strutture pubbliche preposte. Anche per quanto riguarda le associazioni, non L possibile ricavare dal numero degli iscritti il quadro della popolazione disabile. Le associazioni infatti hanno finalit e obiettiv i diversi, per cui molte di esse tutelano categorie di disabili, ma molte altre si occupano di problemi trasversali ai diversi soggetti disabili. Per cui uno stesso soggetto pu essere iscritto a diverse associazioni, cos come L possibile che molti disabili non siano iscritti a nessuna associazione. Lanalisi della popolazione disabile L stata quindi condotta prevalentemente da un punto di v ista qualitativo, indagando le esigenze della mobilit dei disabili attraverso le associazioni che in larga parte li rappresentano. Questa difficolt provocher, in fase di redazione del PdMD, una forte incertezza nella valutazione a priori dellimpatto e dellefficacia di una serie di interventi proponibili. Se per si guarda non solo alla categoria specifica dei disabili, ma in generale allutenza con difficolt di mov imento/percezione autonoma, un dato interessante riguarda le quote di popolazione anziana in Prov incia. Da dati di fonte ISTAT e Regione Lombardia risultano residenti in Prov incia le seguenti quote di popolazione anziana 1982 1986 1991 1996 2011* % residenti conet> 64 11,8 11,9 13 ,7 15 ,8 22,9 % residenti conet> 74 4 ,0 4 ,8 6,0 6,2 10 ,1 % residenti conet> 84 0 ,6 0 ,7 1,0 1,5 2,1 7ove i dati relativ i al 2011 sono frutto di prev isioni demografiche. E ev idente che laumento della popolazione anziana L legata anche allaumento della v ita media, e quindi alle condizioni sanitarie; per questo mediamente aumenta la parte di popolazione anziana con buone capacit percettive e motorie.

Capitolo IV - La mobilità dei disabili in provincia di ... · Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili ... In una fase piø progettuale i questionari si offrono

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Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili

Capitolo IV - La mobilità dei disabili in provincia di Milano

1 Quantificare la domanda

Una delle difficoltà riscontrate nello studio è la ricostruzione della �domanda� di mobilità e di

servizi di trasporto da parte dei disabili in Provincia di Milano.

Studiare la mobilità dei disabili in provincia di Milano dal punto di vista quantitativo si è rivelato

problema di ardua soluzione. I dati sulla distribuzione della popolazione disabile sono

difficilmente reperibili in quanto non esiste un registro unico con le diverse disabilità. E� proprio

la diversità nelle condizioni di disabilità, le quali possono sommarsi in vario modo, che non

consente una semplice classificazione.

Ciò è vero sia per quanto riguarda la quantità complessiva delle varie categorie di disabili, su

cui non risultano divulgate o disponibili statistiche affidabili e complete, sia per quanto attiene

alla quota di disabili interessata a servizi di trasporto di tipo pubblico o dedicato.

I disabili non sono classificati clinicamente ma in base ai servizi di cui godono, o meglio, di cui

fanno richiesta alle strutture pubbliche preposte. Anche per quanto riguarda le associazioni, non

è possibile ricavare dal numero degli iscritti il quadro della popolazione disabile. Le associazioni

infatti hanno finalità e obiettivi diversi, per cui molte di esse tutelano categorie di disabili, ma

molte altre si occupano di problemi trasversali ai diversi soggetti disabili. Per cui uno stesso

soggetto può essere iscritto a diverse associazioni, così come è possibile che molti disabili non

siano iscritti a nessuna associazione.

L�analisi della popolazione disabile è stata quindi condotta prevalentemente da un punto di vista

qualitativo, indagando le esigenze della mobilità dei disabili attraverso le associazioni che in

larga parte li rappresentano.

Questa difficoltà provocherà, in fase di redazione del PdMD, una forte incertezza nella

valutazione a priori dell�impatto e dell�efficacia di una serie di interventi proponibili.

Se però si guarda non solo alla categoria specifica dei disabili, ma in generale all�utenza con

difficoltà di movimento/percezione autonoma, un dato interessante riguarda le quote di

popolazione anziana in Provincia.

Da dati di fonte ISTAT e Regione Lombardia risultano residenti in Provincia le seguenti quote di

popolazione anziana

1982 1986 1991 1996 2011*

% residenti con età > 64 11,8 11,9 13,7 15,8 22,9

% residenti con età > 74 4,0 4,8 6,0 6,2 10,1

% residenti con età > 84 0,6 0,7 1,0 1,5 2,1

7ove i dati relativi al 2011 sono frutto di previsioni demografiche.

E� evidente che l�aumento della popolazione anziana è legata anche all�aumento della vita

media, e quindi alle condizioni sanitarie; per questo mediamente aumenta la parte di

popolazione anziana con buone capacità percettive e motorie.

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In generale comunque si è avuto e si avrà un aumento della �base� potenziale della domanda di

servizi di trasporto adatti a persone con difficoltà.

Tenendo anche conto che circa il 40% degli anziani oltre 74 anni vive da solo (fonte

Censimento 1991) ed ha quindi generalmente minori possibilità di accompagnamento.

La metodologia d�indagine

Un�indagine conoscitiva è stata sviluppata avendo come obiettivo quello di indagare nella

maniera più esaustiva possibile la questione della mobilità dei disabili. L�analisi verte quindi

sull�indagine diretta ai due fronti: quello della domanda (le associazioni dei disabili) e quello

dell�offerta (le aziende che erogano i servizi del trasporto pubblico).

Per questo sono stati predisposti due appositi questionari a supporto di questa indagine,

riportati nell'Allegato 1.

L�indagine dettagliata della domanda e dell�offerta che è possibile compiere attraverso i

questionari richiede un impegno di risorse e tempi che va oltre l�ambito di uno studio

propedeutico al Piano della Mobilità delle persone disabili. Nella fase analitica i questionari sono

serviti per avere una base interlocutoria per discutere con alcune associazioni più significative

nella realtà milanese, e con alcune aziende di trasporto pubblico.

In una fase più progettuale i questionari si offrono come validi strumenti per la conoscenza di

dettaglio del problema, con il suggerimento di coinvolgere soprattutto le associazioni in

un�analisi quasi censuaria dello stato delle cose per quanto riguarda la mobilità ed accessibilità

dei disabili.

Metodologia

Si è visto che il nucleo del problema della mobilità, autonoma per quanto possibile, dei disabili

si situa nella garanzia della continuità degli spostamenti e quindi nella continuità della

percorribilità di tutto il precorso, dal punto di origine al punto di destinazione finale.

Questa considerazione è la base da cui siamo partiti per indagare domanda e offerta di

spostamento dei soggetti disabili.

I due questionari d�indagine, uno rivolto alle associazioni disabili e l�altro alle aziende che

erogano servizi di trasporto pubblico, partono quindi entrambi dal considerare il percorso

completo del soggetto disabile, dall�origine alla destinazione dell�itinerario scelto.

L�intento è quello di considerare non le difficoltà incontrate nell�uso dei diversi vettori, ma più in

generale gli ostacoli che limitano il diritto alla mobilità e cioè che rompono la continuità dello

spostamento, che nella maggior parte dei casi, come si avrà modo di vedere, sono situati

proprio negli interscambi tra un vettore e l�altro.

Lo schema di lettura di entrambi i questionari si riferisce quindi ad un percorso suddiviso, per

ogni modalità di spostamento, in tappe (come mostrato nella figura sottostante).

Si vuole indagare il problema dell�accessibilità nelle diverse fasi dello spostamento.

I questionari sono costituiti da quesiti generali e da domande riferite invece a questioni tecniche

particolareggiate.

Per quanto riguarda il questionario destinato alle aziende, le domande generali hanno lo scopo

di capire qual è l�approccio dell�azienda interpellata al problema dell�accessibilità, e quali sono

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le difficoltà che si riscontrano nell�attuare politiche di miglioramento dell�accessibilità; le

domande particolareggiate approfondiscono il tema, e riguardano gli interventi attuati o previsti

per migliorare l�accessibilità in ogni fase dello spostamento.

Per quanto riguarda invece il questionario destinato alle

associazioni, la scheda d�indagine ha lo scopo di

indagare le diverse tipologie di barriere architettoniche

che l�utente può incontrare in ogni step del suo

spostamento. Vengono considerati tutti i modi del

trasporto pubblico, e le associazioni sono chiamate a

dare pareri sull�uso di ogni vettore, indipendentemente

dall�utilizzo effettivo dei mezzi da parte degli associati.

Come già accennato, la scheda può essere utilizzata,

qualora se ne riscontrasse l�utilità e vi fossero le risorse

necessarie, per un rilievo più estensivo, che costituisca

un censimento degli ostacoli della mobilità dei disabili sul

territorio (censimento che potrebbe essere proposto

all�iniziativa delle stesse associazioni).

area di scambio

con altri modi di trasporto

accessibilità alla

infrastruttura(stazione)

accessibilità a servizi interni e

strutturecomplementari

accesso al luogo di attesa del

mezzo

accesso al mezzo

permanenza a bordo del mezzo

continuità dei percorsi esterni

continuità dei

percorsi interni

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2 - Il punto di vista delle associazioni presenti sul territorio provinciale

2 1 Le associazioni contattate con il questionario

L�Associazione Paraplegici

L�Apl, Associazione Italiana Paraplegici, ha come obiettivo generale il soddisfacimento delle

necessità individuali e sociali dei medullolesi e il loro ampio inserimento sociale. L�associazione

si propone come soggetto capace di rappresentare i tetraplegici e paraplegici lombardi e delle

altre regioni italiane, nelle loro esigenze ed aspirazioni. Inoltre essa svolge attività volte alla

tutela degli gli invalidi nei loro diritti ed interessi materiali e morali, come categoria e come

singoli. Quindi promuove ogni iniziativa, ad ogni livello ed in ogni ambito - pubblico, privato,

normativo, morale, assistenziale, sanitario, preventivo, informativo, scientifico, lavorativo,

economico, scolastico, sportivo, ecc. - che abbia lo scopo diretto o indiretto di favorire il

progresso dei medullolesi oppure di diffondere e migliorare la conoscenza delle loro condizioni.

Infine l�associazione partecipa ad analoghe iniziative o attività attuate da altri organismi

giudicate utili ai fini dell�inserimento sociale dei medullolesi. L�Apl ha come base territoriale

prevalente la Lombardia. L�Associazione è dotata di Statuto Sociale.

L�Unione Italiana Ciechi

L'Unione Italiana dei Ciechi è stata fondata nel 1920, ed ha come scopo l�integrazione dei

minorati della vista nella società, anche mediante convenzioni con lo Stato ed enti pubblici e

privati che lavorano nei settori della prevenzione della cecità, dell�istruzione e formazione

professionale dei ciechi, del lavoro, dell�assistenza. L�U.i.ciechi ha una direzione nazionale e

sedi regionali e provinciali. L�Unione è dotata di uno Statuto Sociale e gli assistiti sul territorio

italiano sono circa 3000.

L'Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare

La Uildm, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare , è nata nel 1961, con lo scopo di

promuovere, con tutti i mezzi, la ricerca scientifica e l'informazione sanitaria sulla distrofia

muscolare progressiva e di promuovere e favorire l'integrazione sociale della persona disabile.

Essa è oggi presente su tutto il territorio nazionale con 9 Comitati regionali e 73 Sezioni

provinciali. Le sezioni svolgono un lavoro sociale e di assistenza medico-riabilitativa, e alcune di

esse gestiscono centri ambulatoriali di riabilitazione, prevenzione e ricerca, in stretta

collaborazione con le strutture universitarie e socio sanitarie di base.

La Lega per i Diritti dell�Handicappato

La Ledha, Lega per i Diritti dell�handicappato, nasce nel 1979 quando numerose associazioni

del settore handicap, impegnate a rispettare un codice di comportamento morale che qualifichi

e renda più incisiva la lotta per l�affermazione dei diritti dei disabili, si riuniscono e decidono di

costituire un unico coordinamento federativo.

Oggi le Associazioni per cui la Ledha svolge funzione di coordinamento federativo sono 3210. La

Ledha indica tra i suoi fini l�impegno di �testimoniare e difendere i diritti civili delle persone con

10 Le associazioni federate della Ledha:

A.Fa.Di.G. (Associazione Famiglie Disabili Garbagnatesi)

A.G.P.D. (Associazione Genitori e Persone con sindrome di Down)

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handicap ogni volta che vengano trascurati o violati� e quello di �liberare le persone con

handicap da una condizione storica di chiusura e soggezione, anche attraverso la ricerca di un

collegamento con le categorie professionali finora considerate esterne al problema: operatori

economico-sociali e dell'informazione, magistrati, avvocati, architetti, medici, ecc.�. I settori in

cui è impegnata sono diversi: di tipo legislativo, che si esplica nella collaborazione con gli enti

che legiferano in materia di diritto degli handicappati; di tipo giuridico-legale, con offerta di un

servizio gratuito di consulenza legale; di tipo educativo, legato alla collaborazione con le scuole;

e di tipo culturale e informativo. La Ledha ha come base territoriale prevalente la Lombardia.

L� Associazione Tempo Libero Handicappati

L�Atlha, Associazione Tempo Libero Handicappati, nasce in seguito a una iniziativa di alcuni

volontari-insegnanti che, nel marzo 1983, organizzano un programma di intervento per periodi

festivi dell'anno appositamente strutturato e rivolto in particolare ai ragazzi disabili e alle loro

famiglie. L�anno di effettiva costituzione dell�associazione è il 1986. Attraverso il tempo libero,

l'Associazione si batte per l'affermazione di una cultura capace di integrare le diversità.

L'Atlha ha come obiettivo anche la valorizzazione del volontariato, riconosciuto come spina

dorsale dell'Associazione e come risorsa indispensabile e propositiva nel dialogo con le

componenti sociali e i rappresentanti istituzionali. Al fine di favorire l�inserimento dei disabili e

delle loro famiglie nella comunità, l�Atlha ha istituito cooperative di lavoro, laboratori, comunità

A.I.A.S. Milano Onlus (Associazione Italiana Assistenza Spastici)A.I.A.S. Monza (Associazione Italiana Assistenza Spastici)

A.I.S.A. (Associazione Italiana Sindromi Atassiche)A.I.S.Ac. (Associazione Informazione e Studio Acondroplasia)_A.I.S.M. - Sezione provinciale Milano "Anna Covai" (Associazione Italiana Sclerosi Multipla)

A.L.F.A. (Associazione Lombarda Famiglie Audiolesi)A.L.I.S.B. ( Associazione Lombardia per l�Idrocefalo e la Spina Bifida)A.N.F.F.A.S. - Comitato Reg. Lombardo (Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e

Relazionali)A.N.I.R.E. (Associazione Nazionale Italiana Riabilitazione Equestre)A.N.M.I.L. (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro)A.N.S. (Associazione Nazionale Subvedenti)

A.S.P.H.I. (Associazione Sviluppo Progetti Informatici per gli Handicappati)AGAPH (Associazione Genitori ed Amici dei Portatori di Handicap)ANGSA Lombardia (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici)

Associazione Orizzonti Oltre l�Handicap Associazione "Oltre Noi... la vita"Associazione Fondo di Solidarietà Paola Martinazzi Freeman

Associazione Genitori de La Nostra FamigliaAssociazione Genitori Ex Scuola Treves DeSanctisAssociazione Genitori Fondazione Don Gnocchi

Associazione L�AbbraccioATHENA (Ass. Famiglie Disabili)Coordinamento Genitori CSE Milano

Federazione Alzheimer ItaliaFondazione Luisa FlaianoL.P.S. (Associazione per lo Studio e la cura della Labiopalatoschisi)

Patronato di Assistenza ai Bambini Discinetici Ginevra Terni De GregoriFIARP (Federazione Italiana per la Retinite Pigmentosa)RAGGIUNGERE (Associazione Italiana per Bambini con Malformazioni agli Arti)

STEFANIA (Associazione per l�Educazione e l�Assistenza nell�ambito dell�handicap)U.F.HA. (Unione Famiglie Handicappati)U.I.L.D.M. (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare)

VIVI DOW N (Ass. Italiana per la Ricerca Scientifica e la Tutela della Persona Down)

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alloggio, e attiva interventi formativi, culturali, professionali, ricreativi, turistici e sportivi.

L'Associazione organizza gite, vacanze, viaggi di studio, scambi giovanili, di ricerca e

aggiornamento in Italia e all'estero, dibattiti, convegni, pubblicazioni, servizi per il tempo libero e

qualsiasi attività autonoma o integrata nei servizi di altri enti e associazioni pubbliche o private,

che si riconducono agli scopi primari dell'Associazione. Il territorio di riferimento

dell�Associazione è prevalentemente quello milanese.

2.2 Le risposte alle domande generali

Il numero di disabili che usano i mezzi di trasporto pubblico sul territorio provinciale e la

domanda potenziale

Il numero dei disabili che usano il trasporto pubblico non è noto con esattezza alle associazioni.

Secondo le indicazioni fornite in termini percentuali la quota dei disabili che oggi viaggia sul

mezzo pubblico rappresenta il 20-30% dei disabili che hanno contatti con le associazioni o ne

sono soci. Sul dato relativo non alla domanda espressa ma alla domanda potenziale le

associazioni non sono generalmente in grado di rispondere.

Le iniziative delle associazioni nel campo della mobilità

Le iniziative delle associazioni nel campo della mobilità sono di diverso tipo: a volte di servizio e

assistenza, indirizzate a fornire supporto ai disabili che esprimono l�esigenza di spostamenti su

relazioni particolari; a volte più conoscitivo, con raccolta di informazioni sulla funzionalità del

trasporto pubblico nelle aree corrispondenti all�organizzazione territoriale delle stesse.

Le associazioni spesso dispongono di studi conoscitivi ottenuti attraverso la distribuzione di

questionari agli associati e di materiale che raccoglie casi e soluzioni italiani ed esteri sul tema

della mobilità dei disabili.

Tra le iniziative storiche dell�Apl, nell�ambito delle azioni concrete c�è l�acquisizione, all�inizio

degli anni ottanta, di un pulmino attrezzato per il trasporto degli associati in carrozzina. Il

pulmino effettua su richiesta accompagnamenti dei soci para-tetraplegici nell�ambito della città

di Milano e degli ospedali limitrofi che operano a favore dei medullolesi.

Tra le attività congressuali dell�Associazione, si ricorda il convegno "Liberi di viaggiare. Un

nuovo campo di integrazione per i disabili", organizzato nella Sala Presidenziale della stazione

centrale di Milano nell�ottobre 1992 avente come oggetto i programmi e i progetti delle Ferrovie

dello Stato a favore dei cittadini con gravi limitazioni motorie. Nel giugno 1994, presso la

Motorizzazione Civile di Milano, si è invece svolto il convegno "Patenti speciali, legislazione e

prospettive".

Tra le pubblicazioni dell�Associazione, il volume �Quattro normative a confronto", sui

procedimenti legislativi relativi all�eliminazione delle barriere architettoniche.

Il presidente dell�Associazione, Luigi Carrara, è inoltre membro del Consiglio di Amministrazione

dell�ATM (Azienda Trasporti Milanesi).

Tutte le azioni dell�Unione Italiana Ciechi volte al miglioramento delle condizioni della mobilità

dei non vedenti, si inseriscono nel più ampio programma per l�autonomia dei ciechi che è

finalizzata ad attivare contatti con tutte le amministrazioni pubbliche amministrative di ogni

livello e educative oltre che con le aziende private affinché tutte le azioni di queste siano

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guidate da una sensibilità sempre maggiore al problema dei non vedenti. L�organizzazione

regionale e provinciale dell�Unione consente a questa di avere rapporti e scambi diretti con le

amministrazioni locali e di collaborare alle loro politiche per la mobilità. Tra i servizi offerti

dall�Unione il Centro Documentazione Giuridica offre gratuitamente consulenza legale a tutti i

non vedenti e a tutte le strutture dell�Unione Italiana dei Ciechi, inoltre mette a disposizione di

quanti lo volessero, la propria banca dati giuridica con i propri pareri, la Legislazione Nazionale

e Regionale, Diritto Comunitario e Giurisprudenza. Tra le riviste specialistiche sostenute

dall�Unione, il Bollettino Internazionale segue e dà diffusione alle iniziative europee nel campo

della disabilità e ai lavori di comparazione a dimensione europea delle condizioni dell�

accessibilità al trasporto pubblico da parte dei ciechi come il �Questionario riguardante le

concessioni sui trasporti ferroviari per i non vedenti, gli ipovedenti, le guide e i cani guida�

pubblicato sul Bollettino del febbraio 2000. L�Unione è impegnata anche nelle azioni volte a fare

rispettare scrupolosamente la direttiva europea sull'accessibilità dei siti internet.

L�Uildm si propone come organizzazione che è in prima linea nella lotta contro le barriere

architettoniche in qualsiasi forma, �nei trasporti, negli edifici pubblici, nei luoghi di ritrovo e

anche di svago�. Per l� Uildm �muoversi significa conoscere, significa vivere e crescere� ed essa

crede fermamente che, grazie alla tecnologia, �quello che sembra un'utopia come la guida di un

auto, anche per un disabile motorio grave può, con gli strumenti giusti, diventare una realtà�.

Tra le principali iniziative di sensibilizzazione dell�opinione pubblica la Uildm organizza la

�maratona di solidarietà� della Telethon, volta alla raccolta di fondi per la ricerca sulle malattie

genetiche alla base della distrofia muscolare. Per favorire la conoscenza e l'informazione sui

diritti e sui bisogni delle persone con disabilità, la Uildm ha istituito, nel 1995, un Centro per la

Documentazione Legislativa che funge da sportello informativo rivolto a disabili, familiari,

operatori pubblici e privati, oltre a raccogliere e distribuire metodicamente materiale informativo

di carattere legislativo.

Inoltre l�Uildm pubblica la rivista Quaderni di DM, periodico trimestrale pubblicato a partire dal

1961, che contiene articoli sul problema della mobilità dei disabili, in particolare nella rubrica

�Tempo Libero�. Il numero 1/1996, intitolato "Il diritto alla mobilità", costituisce una monografia

dedicata al trasporto e raccoglie articoli sui temi del trasporto pubblico, del trasporto privato,

della patente di guida e su altri temi legati alla mobilità.

Sempre nel 1996 si è svolto a Padova il Convegno "Vita Indipendente" che ha affrontato i temi

del superamento delle barriere architettoniche, dell'integrazione scolastica, dello sviluppo dei

trasporti adeguati, dell'inserimento lavorativo, della partecipazione sportiva, e di tutti i principali

problemi di vita sociale da disabili. Nel dicembre 1999 si è svolta la prima conferenza nazionale

sulle politiche dell�handicap con una sezione intitolata �Accessibilità, mobilità e comfort urbano�.

La Ledha è impegnata sul tema della mobilità con servizi di assistenza e con il recepimento

delle segnalazioni che dagli handicappati vengono circa la violazione dei diritti degli

handicappati. Tra le azioni concrete, nel 1988 la Ledha ha promosso un Coordinamento a

sostegno di una legge di iniziativa popolare per l�abbattimento delle barriere architettoniche.

Nel 1989, ha contribuito in modo determinante alla raccolta di oltre 25.000 firme necessarie alla

legge regionale 13/89 sull�abbattimento delle barriere architettoniche e, in seguito, ha sviluppato

varie iniziative volte a tenere alta l�attenzione attorno all�attuazione della legge. Tra i risultati

della Ledha anche l�attivazione del corso postlaurea "Progettare senza barriere" e, insieme a

Medicina Democratica, la pubblicazione di un quaderno informativo su Barriere architettoniche,

oltre il manuale.

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La Ledha contribuisce a promuovere l�attenzione al tema della disabilità attraverso una vivace

attività di rassegna cinematografica dal titolo �Lo sguardo degli altri�; con la distribuzione alle

scuole di film italiani ed esteri sul tema; attraverso collaborazioni alla realizzazione di

trasmissioni televisive e spettacoli teatrali. Nel 1989 ha pubblicato un dossier sulla situazione

dei disabili nelle scuole milanesi e nei Centri Territoriali Riabilitativi.

Le attività dell�Atlha sono particolarmente interessate dal problema degli spostamenti dei

disabili, essendo l�azione dell�associazione concentrata sul tempo libero degli handicappati e

richiedendo quindi anche l�organizzazione di gite, vacanze, viaggi di studio, in Italia e all'estero.

Per l�Associazione le nozioni di tempo libero e mobilità sono strettamente connesse, così come

le azioni volte alla riduzione delle distanze e delle barriere fisiche e culturali. E� tra gli obiettivi

finali dell�Associazione permettere alla persona disabile di �muoversi liberamente dentro e fuori

le mura della città� e quindi contribuire all� �attivazione di politiche sociali che riconoscano nella

città il luogo della terapia e della socializzazione, facilitando l'uso del tempo e degli spazi urbani

e naturali�. L' Atlha, in occasione del 3 dicembre 1998, ricorrenza europea dei diritti delle

persone disabili, ha proposto di istituire una �Giornata nazionale dedicata alla mobilità del

disabile�.

Il rapporto con le pubbliche amministrazioni, e con i soggetti esercenti i servizi di

trasporto pubblico

I rapporti con le amministrazioni pubbliche descritti nei questionari sono spesso molto buoni, di

collaborazione costruttiva. Anche i rapporti con le aziende di trasporti tendono ad assumere

forme sempre più formalizzate con scambi e incontri periodici.

L�Apl, fin dagli anni ottanta, ha stabilito contatti di fruttuosa collaborazione con il Comune di

Milano (in particolare con l�Assessorato dei servizi sociali) e con la Regione (Assessorato alla

sanità). Un risultato significativo di una cooperazione estesa anche alle strutture ospedaliere

preposte alla cura dei para-tetraplegici è stata l�istituzione, nel 1982, della Unità Spinale

Integrata (polo neurochirurgico - Ospedale di Legnano, polo urologico - Ospedale di Magenta,

polo riabilitativo - Ospedale di Passirana di Rho e Ospedale di Longone al Segrino).

L�U.i.ciechi ha attivato canali di partecipazione ai gruppi di lavoro costituiti dall'amministrazione

delle Ferrovie dello Stato per la ristrutturazione delle stazioni e dei servizi ai clienti in situazione

di handicap. L�Unione collabora inoltre con gli enti locali che stanno predisponendo percorsi

visivo-tattili e sistemi di informazione acustica in ambienti pubblici e sui mezzi di trasporto, per

facilitare la circolazione autonoma dei ciechi e degli ipovedenti.

La Ledha collabora con lo Stato e la Regione Lombardia nell�attività di legiferazione. La legge

regionale sull�handicap approvata dalla Regione Lombardia nel 1980 accoglie molte delle

modifiche e integrazioni proposte dall�Unione. Nel 1988, su proposta della Ledha, il Comune di

Milano ha creato una Consulta per i problemi dell�handicap per coordinare gli interventi in favore

dei disabili.

Le relazioni dell� Atlha con le istituzioni impegnate nelle politiche sociali a favore delle persone

disabili sono strutturate all�interno di un progetto che prevede l� individuazione di alcune priorità

che le stesse istituzioni possono assumere come traccia di lavoro per dare un contenuto alla

mobilità e al tempo libero.

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La Regione Lombardia è stata contattata per il contributo che può dare nel finanziamento di un

progetto di Osservatorio regionale e di una banca dati per l' accesso al turismo e alla cultura

senza barriere, e anche per l�adozione di una specifica legge regionale e di una Carta degli

Impegni per promuovere il diritto alla mobilità.

Inoltre alla Regione è stato chiesto di riconoscere, con l�Approvazione del Piano Socio

Assistenziale, le attività del tempo libero come ambito di intervento delle politiche più generali

dell' handicap, e di destinare risorse finanziare allo sviluppo di progetti e servizi specifici nell'

ambito del tempo libero nei Comuni della Lombardia che attiveranno sportelli di turismo sociale.

Alla Provincia di Milano è stato chiesto che inserisca il tema della mobilità e del tempo libero

nei programmi di formazione professionale per gli operatori che lavorano nei servizi dell'

handicap, e che sostenga e promuova presso gli enti locali l' istituzione di sportelli per il turismo

delle persone disabili in ambito integrato.

La proposta rivolta al Comune di Milano è stata quella di avviare una sperimentazione per

l�istituzione di tragitti conoscitivi della città e di accesso ai luoghi di cultura, di svago, di sport

(musei, teatri, parchi, strutture sportive).

Al Comune è stato inoltre chiesto che inserisca una specificità tra gli obiettivi del progetto

�Tempi della Città� per agevolare la fruizione degli spazi e dei tempi urbani a tutti i portatori di

handicap; che sviluppi i programmi di soggiorno terapeutico per disabili e le prestazioni di

carattere socio-ricreativo; che proponga, come maggiore azionista dell' A.T.M. e dell' M.M., un

piano di sviluppo dei trasporti cittadini senza barriere architettoniche; che garantisca la funzione

di controllo nei confronti dei disservizi e della scarsa manutenzione e/o operatività delle

attrezzature e degli ausili per l' accesso nei luoghi di transito.

Anche il Provveditorato agli Studi è stato contattato con la richiesta che inserisca nei programmi

didattici delle scuole superiori specifici corsi di sensibilizzazione al tema della mobilità e del

tempo libero delle persone disabili.

Nei confronti dell' Authority del Volontariato l�invito è stato quello di sviluppare interventi di

sostegno e di formazione nei confronti dell' associazionismo che si dedica al tempo libero delle

persone disabili e delle loro famiglie.

Alla Camera di Commercio è stato chiesto che definisca un protocollo con le agenzie di viaggio

e con i tour operator per inserire nelle offerte programmi turistici integrati e finalizzati ai portatori

di handicap; che definisca un piano per aumentare l'accesso ai luoghi di svago e di cultura, in

particolare nei cinema e nei teatri; che operi un monitoraggio per conoscere il fabbisogno

presso le attività commerciali delle misure di abbattimento delle barriere architettoniche.

Ancora, alle Organizzazioni Sindacali è stato chiesto che si facciano promotrici di un tavolo di

concertazione tra le istituzioni e le parti sociali per l' affermazione del diritto alla mobilità

attraverso il dialogo sociale e l'assunzione di responsabilità da parte di tutti gli attori pubblici e

privati.

Infine, alle Università è stato chiesto che promuovano, attraverso la ricerca scientifica, uno

studio per valutare i programmi, i servizi e le prestazioni del tempo libero inteso anche come

cura e riabilitazione delle persone con handicap.

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Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili

Le realtà, italiane o straniere segnalate come esempi da seguire nell�affrontare il tema

della mobilità

Le realtà conosciute sono molte. I canali conoscitivi sono la letteratura, ma anche tutte le

iniziative di scambio diretto coi paesi esteri, attraverso convegni internazionali, viaggi

organizzati, gemellaggi con associazioni impegnate sugli stessi fronti. Alcune realtà estere

indicate nei questionari sono Parigi e San Diego.

L�U.i.ciechi ha attivato nelle varie sedi italiane operazioni di raccolta e catalogazione di

materiale informativo dall'Italia e dall'estero, contenente linee guida per l�uniformazione degli

standards sugli ambienti accessibili ai non vedenti. Essa inoltre mantiene rapporti con l�estero

attraverso l�Unione Europea dei Ciechi (EBU) e l�Unione Mondiale dei Ciechi (WBU) che

rappresentano canali privilegiati per la penetrazione anche in Italia di informazioni sulle politiche

europee a favore dei non vedenti.

L�Uildm ha �associazioni consorelle� in Europa con cui ha fondato, nel 1970 l'Eamda, European

Alliance of Muscular Dystrophy Associations, organismo che ha permesso una collaborazione

fattiva tra i paesi membri per quanto concerne la ricerca e le politiche sociali.

L�Atlha ha attivato fin dal 1984 quello che diventerà il primo scambio internazionale tra giovani

portatori di handicap italiani e americani, denominato "Un Ponte Italia-Usa".

2.3 Le risposte alle schede sull�accessibilità ai mezzi di trasporto pubblico.

Sono di seguito riportati, nella forma di osservazioni qualitative, i risultati provenienti dalla

compilazione, da parte delle associazioni dei disabili presenti sul territorio della provincia di

Milano, delle schede sull�accessibilità ai mezzi di trasporto pubblico.

La parte relativa all�accessibilità dei diversi vettori di trasporto (autobus, treno, metropolitana,

tram, taxi) è riportata aggregando le risposte per tipo di accessibilità: alle stazioni e autostazioni,

ai servizi e alle strutture complementari, alle fermate e ai luoghi di attesa del mezzo (banchine

e marciapiedi), al mezzo. Le differenze all�interno di questi livelli di accessibilità, dovute alle

differenze nel mezzo e alle diverse forme di disabilità sono indicate, là dove emergono,

all�interno dello stesso paragrafo.

Questa suddivisione consente di tenere saldo lo schema concettuale assunto per dare ordine

alla problematica dell� accesso al trasporto pubblico, che dà rilievo alla sequenzialità delle

azioni che vanno svolte per realizzare uno spostamento completo, e quindi all�importanza che

assume la presenza di continue e sequenziali soluzioni di accessibilità.

Accessibilità delle stazioni e delle autostazioni

Questo tipo di accessibilità è propria prevalentemente del vettore treno e in secondo luogo del

vettore autobus. L�indagine presso le associazioni disabili rivela che è proprio l�accessibilità alle

stazioni e autostazioni la voce che risulta più problematica ai fini dell�accessibilità del trasporto

pubblico.

In particolare sono le discontinuità orizzontali la voce cui sono stati attribuiti pesi indicativi di una

situazione più grave determinante l� �impossibilità� dell�accessibilità stessa: porte di larghezza

insufficienti, spazi di manovra inadeguati, restringimenti dovuti alla struttura muraria o agli

arredi, oggetti a terra ingombranti.

61Polinomia s.r.l.

Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili

La voce discontinuità verticali viene segnalata con quasi pari importanza di gravità.

I pesi attribuiti indicano che l�ostacolo responsabile di una discontinuità verticale può, in

alcune circostanze, rendere impossibile lo spostamento, come nel caso della presenza nelle

strutture delle stazioni di dislivelli coperti da scale . In altri casi, dislivelli di minore importanza

sono invece superabili con aiuto esterno.

Infine l�accessibilità alle stazioni e alle autostazioni, cosi come l�accessibilità alle fermate e ai

luoghi di attesa del mezzo, può dirsi tale solo se sono assicurati anche adeguati dispositivi di

presentazione delle informazioni che vanno conosciute per compiere lo spostamento. Le

informazioni cui i disabili possono accedere devono essere organizzate in considerazione delle

diverse limitazioni sensoriali di cui soffrono, che si riflettono proprio sulla possibilità di

programmare correttamente lo spostamento, oltre che di effettuarlo.

Accessibilità alle fermate e ai luoghi di attesa del mezzo

Le indicazioni che vengono dai questionari con riferimento all�accessibilità alle fermate e ai

luoghi di attesa del mezzo suggeriscono che non sono solo le costruzioni e gli edifici irriguardosi

delle norme per l�abbattimento delle barriere architettoniche ad essere responsabile dei disagi.

A volte, anche in assenza di costruzioni, come è il caso delle fermate degli autobus e dei tram,

le discontinuità verticali e orizzontali sono attribuibili a una scorretta progettazione dei manufatti

stradali (strade, marciapiedi, pavimentazioni) o semplicemente a interventi permanenti o

temporanei sugli stessi che vengono fatti senza riguardo del problema della disabilità:

installazione di pali per la segnaletica stradale e semaforica, costruzione di strutture di

protezione dei percorsi o di impedimento degli attraversamenti pericolosi, posizionamento di

attrezzature per cantieri stradali. Nel caso dei luoghi di attesa dei treni, ovvero dei marciapiedi

interni alle stazioni ferroviarie, il disagio percepito sembra meno rilevante, forse in ragione della

minore promiscuità di questi spazi con altre funzioni urbane e tipi di traffico.

Con riferimento alle attese emerge come disagio sentito la mancanza di adeguati spazi di

seduta, ma soprattutto la mancanza di protezioni dalla pioggia, che può diventare un ostacolo di

livello 2 ovvero richiedente l�intervento di aiuto esterno, per i disabili che utilizzano ausili del tipo

carrozzelle e bastoni.

Accessibilità alle strutture complementari

Le biglietterie e i distributori di biglietti, le sale d�attesa, i bagni, i bar e gli altri servizi presenti

nelle stazioni e nelle autostazioni, sono tutti luoghi dove il viaggiatore è necessitato a svolgere

attività indispensabili al compimento dello spostamento o a spendere del tempo forzatamente.

Perché queste strutture complementari siano accessibili da parte dei disabili non solo deve

essere garantita l�accessibilità architettonica, ma anche l� utilizzabilità concreta di macchinari e

oggetti.

Le risposte dei questionari indicano la grave situazione di inaccessibilità di queste strutture nel

territorio milanese o l�attuazione di interventi di adeguamento settoriali (le altezze degli sportelli

delle biglietterie) che contribuiscono a migliorare l�accessibilità locale ma non necessariamente

la possibilità completa di compiere spostamenti. Inoltre alcuni servizi, come il servizio di vendita

dei titoli di viaggio, sono oggi realizzati al di fuori delle strutture tradizionali delle stazioni, in bar

e in altri esercizi dove si possono ripetere le condizioni di inaccessibilità.

62 Polinomia s.r.l.

Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili

Accessibilità del mezzo e permanenza a bordo

L�accessibilità del mezzo è sentita come significativamente problematica da tutte le

associazioni che hanno risposto e con riferimento a tutti i mezzi di trasporto pubblico. Essa

rappresenta la più ovvia condizione che deve essere realizzata perché si possa dire che lo

spostamento con mezzo pubblico è possibile ed è spesso la prima cosa che viene verificata dal

disabile che voglia programmare uno spostamento.

Le risposte confermano la percezione dell�insufficienza nel territorio della provincia di Milano di

mezzi con caratteristiche tecnologiche adeguate al trasporto dei disabili. Solo per gli autobus

c�è una maggiore informazione circa l�esistenza di mezzi accessibili. Ma questa informazione si

scontra con l�incertezza legata al timore che, nonostante l�accessibilità del mezzo, lo

spostamento non possa essere compiuto per intero a causa di altri ostacoli presenti prima e

dopo l�accesso al mezzo o perché non vi è certezza che, sulla relazione che interessa, il mezzo

attrezzato transiti con continuità. Capita cioè, sia per gli autobus che per i treni, che sulle stesse

relazioni i mezzi nuovi viaggino alternandosi ai mezzi vecchi e inadeguati al trasporto disabili,

con effetti di inattendibilità del servizio.

Inoltre le risposte segnalano che l�informazione circa il transito di mezzi adatti al trasporto

disabili è un�informazione insufficiente in quanto non specifica quali reali dotazioni tecnologiche

il mezzo offre in relazione alle diverse forme di disabilità (per i non deambulanti sono prioritarie

le pedane che consentono l�ingresso delle carrozzelle e le soluzioni per la collocazione e

permanenza delle carrozzelle a bordo; per i non vedenti i mezzi devono essere dotati di

dispositivi acustici o tattili per la comunicazione delle fermate e delle caratteristiche del servizio

di trasporto offerto; per altri disabili sono necessari dispositivi visivi a supporto delle

comunicazioni acustiche o pulsantiere accessibili per la richiesta di servizi di aiuto e fermata).

L�ambiente che si trova a bordo del mezzo ripropone le diverse esigenze di mancanza di

discontinuità verticali e orizzontali e di esistenza di adeguate informazioni ed eventuale

assistenza, con l�aggiunta del fattore cinematico che rappresenta per molte disabilità un fattore

di concreto aggravamento della capacità di �stare� nell�ambiente.

I casi in cui l�accessibilità al mezzo (treno, autobus o tram) è garantita sono ancora casi in cui lo

spostamento è programmato con anticipo e il disabile verifica telefonicamente, chiamando i

centri di assistenza delle Ferrovie dello Stato e gli uffici delle ferrovie Nord o chiamando le

compagnie automobilistiche, che su quella specifica relazione, per quello specifico calendario di

spostamenti siano messi a disposizione mezzi e personale. E� evidente che in questo caso il

vincolo a una libertà di circolazione sta proprio nell�obbligo della programmazione.

Relativamente alle soluzioni alternative che sono offerte ai disabili che non dispongono di

accompagnatore e auto propria, e non si muovono sulle relazioni dove le compagnie di

trasporto offrono servizio di assistenza, le possibilità sono limitate ai seguenti casi: i servizi delle

associazioni disabili che si rivolgono al proprio volontariato (come il pulmino messo a

disposizione dall�Apl sul territorio milanese); i mezzi speciali offerti da alcune cooperative sul

territorio milanese che svolgono il servizio a pagamento - come la ALATHA, la Missione

Handicap e la CTA; i servizi di assistenza e accompagnamento, svolti dagli enti locali che

prevedono questo impiego a carico degli obiettori di coscienza.

63Polinomia s.r.l.

Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili

3. Le strategie delle aziende di trasporto pubblico milanesi in materia dimiglioramento dell�accessibilità

3.1. Le Ferrovie dello Stato - Trenitalia

Le Ferrovie dello Stato ormai da anni perseguono una politica mirata per rendere possibili ai

disabili gli spostamenti in treno. Gli interventi sono stati rivolti sia agli aspetti di servizio, con

l�istituzione dei Centri di Assistenza alla Clientela, che agli aspetti strutturali, con l�inserimento

delle esigenze della clientela disabile nei progetti di restyling delle stazioni e nei progetti dei

nuovi treni.

Il Servizio di Assistenza alla clientela delle Ferrovie dello Stato è attivo in 152 stazioni in Italia

(in Lombardia nelle stazioni di Como S.G., Cremona, Lecco, Milano C., Milano P.ta Garibaldi,

Pavia) e offre servizi di informazione, prenotazione dei posti riservati, eventuale messa a

disposizione di una sedia a rotelle, guida alla stazione/fermata e accompagnamento al mezzo in

partenza e arrivo, aiuto all�incarrozzamento attraverso carrelli elevatori, servizio di portabagagli.

Il posto auto per il disabile è praticamente garantito in tutte le stazioni della Provincia, sul

piazzale antistante la stazione.

Riguardo alle stazioni, la Provincia di Milano è quella dotata del maggior numero di stazioni

accessibili rispetto alle altre province lombarde, considerando che alcune stazioni sono state

recentemente ricostruite e ammodernate (Milano Lambrate, Milano Rogoredo, Milano Certosa e

Milano P.ta Garibaldi) e che in Milano ci sono 4 stazioni nuove del Passante (Lancetti, P.ta

Garibaldi, Repubblica, P.ta Venezia), e in pochi anni saranno aperte le nuove stazioni di Milano

Dateo, Milano P.ta Vittoria e Villapizzone. Molte stazioni sono oggetto di programmi di restyling

che prevedono adeguamento dei percorsi e degli accessi dall�esterno, abbassamento degli

sportelli di biglietteria e dotazione di nuovi impianti parla-ascolto, installazione di nuove porte e

infissi, rifacimento e innalzamento dei marciapiedi di accesso ai treni, dotazione di nuove

pensiline, posa di nuove passerelle in gomma per gli attraversamenti a raso.

I treni che le Ferrovie dello Stato dispongono per il trasporto dei disabili sono i treni TAF, gli

ETR e I treni con carrozza disabili in composizione. I treni TAF ad alta frequentazione viaggiano

attualmente sul Passante ferroviario di Milano e sulle relazioni delle Ferrovie dello Stato Milano-

Varese. Essi sono dotati di pedana di incarrozzamento per carrozzelle, di posti riservati ai

disabili e di due toilette ecologiche, una delle quali attrezzata per portatori di handicap, oltre

che di pulsantiere con scrittura in "braille" per i non vedenti. I treni IC ed ETR viaggiano sulle

principali relazioni intercity italiane. Essi sono dotati di servizi igienici adeguati e di zona viaggio

con finestrino e accessori (tavolino, mancorrente, pulsante di chiamata). Sulle linee Fs in

Lombardia circolano attualmente n. 9 treni TAF. In Italia circolano 15 treni ETR 450, n. 6 treni

ETR 460, n. 14 treni ETR 480, n. 60 treni ETR 450. I treni che hanno in composizione una

carrozza attrezzata viaggiano su alcune relazioni italiane principali specificate nell�Orario

Ufficiale delle Ferrovie dello Stato. Le stazioni che si trovano su queste relazioni sono anche

dotate di bagni accessibili e di carrelli elevatori, oltre che presenziate dal personale del Servizio

di Assistenza alla Clientela.

Per i viaggi con treni Eurostar è organizzato, nelle città di Milano, Bologna, Firenze, Roma,

Napoli, Padova e Venezia Mestre, un servizio a pagamento di trasporto dal domicilio

all�ingresso della stazione e viceversa.

Relativamente alle agevolazioni tariffarie, le persone disabili titolari dell�indennità di

accompagnamento/comunicazione attestata da apposita certificazione possono richiedere la

64 Polinomia s.r.l.

Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili

Carta Blu che offre al viaggiatore disabile con accompagnatore la possibilità di poter acquistare

un biglietto ai prezzi previsti per il treno utilizzato valido per due persone.

Le Ferrovie dello Stato collaborano con molte associazioni disabili in tutta Italia. Oltre a recepire

le comunicazioni relative allo stato dell�accessibilità sul territorio, le Ferrovie coinvolgono

direttamente le Associazioni disabili ai tavoli di progettazione per gli interventi nelle stazioni, la

progettazione tecnica dei nuovi treni, i miglioramenti del servizio.

scheda stato attuale e interventi previsti per il miglioramento dell'accessibilità

FERROVIE DELLO STATO - TRENITALIA

descrizione

interventi stato attuale previsioni

INTERVENTI SULLE INFRASTRUTTURE A TERRA

INTERVENTI PER L'ACCESSIBILITÀ' ESTERNA

(aree di interscambio)

Parcheggi

Destinazione di

posti per disabili

nei parcheggi

Circa 130 stazioni su un totale

di 300 in Lombardia sono

dotate di parcheggi. Il posto

auto per disabili è però

garantito sempre sul piazzale

di stazione, anche in

mancanza di parcheggio.

Percorsiesterni

Percorsi di

raccordo protetti da

pensiline tra aree

funzionali esterne

(parcheggi, altre

stazioni) e stazioni

Alcuni adeguamenti dei

percorsi orizzontali sono

previsti in Provincia di

Milano nelle stazioni di

Carnate U., Seregno,

Arcore, Parabiago, Desio,

Vanzago.

Accesso alfabbricato di stazione

Complanarità o

rampe/ascensori

tra piazzale e atrio

biglietteria e tra

atrio e al

marciapiede. Porte

di larghezza

adeguata

In Milano le stazioni nuove o

ristrutturate hanno fabbricato

accessibile: Passante,

Lambrate, P.ta Garibaldi,

Certosa, Centrale, Rogoredo.

Nel resto della Provincia la

presenza di gradini

compromette l'accessibilità nel

50% dei casi.

Le nuove stazioni del

Passante che offriranno

completa accessibilità

sono Milano Dateo, Milano

P.ta Vittoria, Milano

Villapizzone. Possibili

adeguamenti anche a Rho

nel contesto dei lavori di

restyling.

Informazione(Paline,Segnaletica)

L'installazione di una

nuova segnaletica disabili

e' prevista in Provincia di

Milano nelle stazioni di

Carnate U., Seregno,

Legnano, Arcore,

Parabiago, Desio.

65Polinomia s.r.l.

Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili

descrizione

interventi stato attuale previsioni

INTERVENTI PER L'ACCESSIBILITA' INTERNA

Accessibilitàallo sportello di biglietteria

Riduzione altezza

sportello a 90 cm

Le stazioni con sportelli di

biglietteria accessibili sono

Milano Certosa, Milano

Lambrate, Milano Rogoredo,

dove e' stata applicata la

normativa sulla sicurezza negli

ambienti di lavoro e gli

sportelli sono stati abbassati a

90 cm.

Le nuove stazioni del

Passante di Milano che

offriranno completa

accessibilità sono Milano

Dateo, P.ta Vittoria, Milano

Villapizzone. Interventi di

adeguamento anche a

Rho, Carnate, Legnano

nel contesto dei restyling.

Accessibilitàalla sala d'attesa

Riservazione di

un posto disabile

in sala d'attesa Potenzialmente possibile

Accessibilità ai bagni

Bagno a norma

con spazi di

manovra e

maniglioni

Delle 152 stazioni con servizio

di assistenza alla clientela

disabile in Italia 38 sono

dotate di WC accessibili. In

Provincia di Milano, oltre alle

stazioni del Passante, le

stazioni di Milano Centrale,

Milano Lambrate, Milano

Garibaldi, Milano Rogoredo.

Accessibilità a tutti gli ambienti interni alla stazione

Porte

adeguatamente

larghe,

complanarità tra

ambienti o

rampe/ascensori

Anche nelle stazioni storiche

le situazioni più comuni sono

di complanarità.

INTERVENTI PER L'ACCESSO AL MEZZO

Accessibilità dei marciapiedi

Attraversamenti a

raso o ascensori

Gli attraversamenti a raso

sono possibili nel 90% dei

casi.

Nuovi attraversamenti

realizzati con Passerelle in

Gomma sono previsti in

Provincia di Milano nelle

stazioni di Monza,

Carnate U., Seregno,

Arcore, Parabiago, Desio,

Vanzago.

66 Polinomia s.r.l.

Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili

descrizione interventi stato attuale previsioni

Accessibilità dei marciapiedi

Attraversamenti a raso

o ascensori

Gli attraversamenti a raso

sono possibili nel 90% dei

casi.

Nuovi attraversamenti

realizzati con Passerelle

in Gomma sono previsti

in Provincia di Milano

nelle stazioni di Monza,

Carnate U., Seregno,

Arcore, Parabiago,

Desio, Vanzago.

Marciapiedi complanari

con il vestibolo del

mezzo

I marciapiedi alti sono stati

realizzati nelle stazioni del

Passante, a Milano

Lambrate, a Milano

Certosa, Milano Rogoredo.

Nuovi marciapiedi alti

sono previsti in Provincia

di Milano nelle stazioni

di Rho, Legnano, Milano

P.ta Garibaldi, Sesto

S.Giovanni, Parabiago.

Incarrozzamentofacilitato

Carrelli elevatori

manovrati da

personale di stazione

I carrelli elevatori sono

presenti a Milano C. e

Milano P.ta Garibaldi.

Protezione dei marciapiedi Dotazione di Pensiline

Le stazioni milanesi sono

quasi tutte dotate di

pensiline. Fuori Milano le

pensiline sono spesso

mancanti soprattutto sul 2 ̂

marciapiede.

INTERVENTI SUL MEZZO

Mezzi adatti al trasportodisabili

Treni IC e ES dotati di

posti riservati ai disabili,

di servizi igienici

adeguati, di zona viaggio

con finestrino e

accessori (tavolino,

mancorrente, pulsante di

chiamata).

In Italia circolano 15 treni

ETR 450, n. 6 treni ETR

460, n. 14 treni ETR 480,

n. 60 treni ETR 450.

Treni TAF, dotati di

pedana di

incarrozzamento per

carrozzelle, di posti

riservati ai disabili, di una

toilette ecologica

attrezzata per portatori di

handicap, di pulsantiere

con scrittura in "braille"

per i non vedenti.

Sulle linee Fs e Fnm in

Lombardia circolano

attualmente n. 9 treni TAF.

67Polinomia s.r.l.

Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili

DESCRIZIONE

INTERVENTI STATO ATTUALE PREVISIONI

Relazionicoperte

Relazioni in cui la

partenza e l'arrivo sono

garantiti in stazioni

accessibili ai disabili e

che sono realizzate su

treni adatti al trasporto

disabili

5 treni IC e 34 ES sulla

linea Milano-Roma-

(Siracusa); 10 IC e 2 ES

sulla Milano-Lecce; 4 IC

sulla Torino-Reggio C.; 23

IC e 2 ES sulla Torino-

Milano-Venezia; 7 IC sulla

Trieste-Salerno; 4 IC sulla

Milano-Genova-

Ventimiglia; 47 relazioni

internazionali.

SERVIZI

Servizio di assistenza allaclienteladisabile

Servizio che offre

informazioni,

prenotazione dei posti

riservati, eventuale sedia

a rotelle, guida alla

stazione/fermata e

accompagnamento al

mezzo in partenza e

arrivo, carrelli elevatori,

portabagagli

Servizio di Assistenza alla clientela delle

Ferrovie dello Stato. Attivo

in 152 stazioni in Italia. In

Lombardia a Como S.G.,

Cremona, Lecco, Milano

C., Milano P.G., Pavia.

Servizio per informazioni ai disabili

Servizio telefonico per

ogni tipo di informazione

ai disabili

Telefonando al Servizio di

Assistenza alla clientela

disabile.

Soluzionispeciali per l'accessibilitàdelleinformazioni in stazione e a bordo

Soluzioni tecnologiche

che consentono di

rendere accessibile le

informazioni anche ai

non vedenti e non udenti

Oltre agli impianti acustici

installati sui treni Taf, Es e

IC, i treni Taf sono dotati

di pulsantiere con scrittura

in "braille" per i non

vedenti.

AGEVOLAZIONI TARIFFARIE

Carte per portatori di handicap che danno diritto a sconti sui biglietti

Carte speciali rilasciati

ai portatori di handicap

e/o agli accompagnatori

che danno diritto a sconti

sui biglietti

Carta Blu rilasciata ai

portatori di handicap che

hanno diritto

all'accompagnatore.

Consente il pagamento di

un solo biglietto di viaggio.

68 Polinomia s.r.l.

Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili

3.2. Le Ferrovie Nord Milano

La società Ferrovie Nord Milano Esercizio gestisce dal 1879 la rete ferroviaria collocata nell�

area a nord di Milano corrispondente alle linee per Como, Saronno, per Novara, per Varese,

con numerose stazioni che ricadono nella Provincia di Milano.

L�intervento di riqualificazione più recente e significativo ai fini dell�accessibilità ai disabili è

quello è relativo alla tratta Milano Bovisa-Saronno dove, oltre al quadruplicamento, sono stati

realizzati nuovi fabbricati viaggiatori più moderni e accessibili, dotati di porte dimensionate per

l�ingresso di carrozzelle e di sportelli di biglietteria di altezza adeguata.

Relativamente all�ammodernamento del parco rotabile la spesa più importante è quella relativa

ai treni TAF ad alta frequentazione, che viaggiano anche sulle nuove relazioni per Malpensa e,

con i treni delle Ferrovie dello Stato -Trenitalia, sul Passante ferroviario di Milano.

L�Orario Ufficiale delle Ferrovie Nord Milano contiene un numero telefonico che può essere

chiamato per ottenere informazioni circa il trasporto dei disabili e per avere risposte sul da

parte del personale ferroviario sulla relazione di interesse.

3.3. Le Ferrovie Nord Milano Autoservizi

Le Ferrovie Nord Milano Autoservizi svolgono un servizio di trasporto su gomma con carattere

integrativo rispetto al servizio delle Ferrovie Nord Milano (coincidenze degli orari dei bus e dei

treni, integrazione delle relazioni).

L�azienda opera su un territorio abbastanza vasto a nord di Milano, soprattutto in provincia di

Como e Varese. L�eterogeneità amministrativa del territorio servito rappresenta uno dei

principali vincoli aziendali allo sviluppo di politiche uniformi di miglioramento del servizio,

soprattutto per quanto riguarda l�ammodernamento dell�infrastruttura a terra (spazi di sosta,

pensiline, paline).

Recentemente le fermate sono state dotate di 2400 nuove paline.

Le soste non sono invece state adeguate in ragione dell�indisponibilità di spazi e perché questi

tipi di intervento sono di competenza dei singoli Comuni.

Il parco veicoli si sta anch�esso progressivamente ammodernando: sono in circolazione 33

autobus per il trasporto disabili su un parco veicoli totale di 165 autobus, e 2 autobus

granturismo attrezzati su un totale di 39 mezzi destinati a questo tipo di servizio. Altri 14 bus

per il trasporto disabili sono già stati acquistati con contributo regionale e sono pronti per

essere consegnati all�Azienda.

Gli autobus per il trasporto disabili sono attrezzati con pedana estraibile e incarrozzamento

facilitato. Gli autobus granturismo sono dotati anche di toilette accessibile ai disabili.

La necessità di servire un�aria vasta e densamente abitata impone l�utilizzo dei mezzi a pieno

regime senza la possibilità di destinare gli autobus attrezzati per il trasporto disabili a relazioni

esclusive.

69Polinomia s.r.l.

Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili

scheda stato attuale e interventi previsti per il miglioramento dell'accessibilitàFERROVIE NORD MILANO

descrizione interventi stato attuale previsioni

INTERVENTI SULLE INFRASTRUTTURE A TERRA

INTERVENTI PER L'ACCESSIBILITA' ESTERNA (aree di interscambio)

ParcheggiDestinazione di posti per

disabili nei parcheggi

Sono già dotate di

parcheggio le stazioni di

Bovisa, Quarto Oggiaro,

Serenella, Cesate, Caronno,

Saronno Sud, Busto,

Garbagnate, Rescaldina, su

un totale di 120 stazioni. In

queste stazioni e' assicurato

anche il parcheggio per

disabili.

Percorsiesterni

Percorsi di raccordo

protetti da pensiline tra

aree funzionali esterne

(parcheggi, altre stazioni) e

stazioni

Accesso al fabbricato di stazione

Complanarità o

rampe/ascensori tra

piazzale e atrio biglietteria

e tra atrio e al

marciapiede. Porte di

larghezza adeguata

Sono state dotate di porte

scorrevoli le 11 biglietterie

della linea Milano-Saronno;

nelle restanti stazioni

l'accesso al 1^ marciapiede

è complanare, ma spesso

presenta un gradino

l'accesso alla biglietteria dal

piazzale della stazione.

Con i lavori di

triplicamento della linea

le stazioni della linea

Bovisa-Seveso

saranno adeguate.

INTERVENTI PER L'ACCESSIBILITA' INTERNA

Accessibilitàallo sportello di biglietteria

Riduzione altezza sportello

a 90 cm

Sono state adeguate le 11

biglietterie della linea Milano-

Saronno. Nelle restanti

stazioni lo sportello è poco

più alto di 90 cm.

Accessibilitàalla sala d'attesa

Riservazione di un posto

disabile in sala d'attesa Potenzialmente possibile

70 Polinomia s.r.l.

Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili

descrizione interventi stato attuale previsioni

Accessibilitàai bagni

Bagno a norma con spazi

di manovra e maniglioni

Sono dotate di bagni

accessibili tutte le stazioni

della linea Milano-Saronno e

solo Cormano sulla linea

Bovisa-Seveso.

Saronno sarà

attrezzata con nuovi

bagni.

Accessibilitàa tutti gli ambientiinterni alla stazione

Porte adeguatamente

larghe, complanarità tra

ambienti o

rampe/ascensori

INTERVENTI PER L'ACCESSO AL MEZZO

Accessibilitàdeimarciapiedi

Attraversamenti a raso o

ascensori

Ascensori a Busto A. nuova,

Novate, Rescaldina,

Malpensa, Quarto Oggiaro,

Novate, Bollate C.,

Villanuova. Sul resto della

rete gli attraversamenti a

raso sono sempre possibili.

Sono previsti ascensori

a Bovisa, Saronno,

Erba, Lonate Pozzolo

e Bullona (nella nuova

stazione a 100 m

dall'attuale) e nuovi

attraversamenti a raso

nelle restanti stazioni

della rete

Incarrozzamento facilitato

Marciapiedi complanari

con il vestibolo del mezzo

Sono state adeguati i

marciapiedi della linea

Milano-Saronno, oltre a

quelli di Rescaldina, Busto

A., Seveso.

Carrelli elevatori manovrati

da personale di stazione

Le Fnm hanno in dotazione

due carrelli elevatori a

Saronno e Cadorna.

Protezionedeimarciapiedi Dotazione di Pensiline

INTERVENTI SUL MEZZO

Mezzi adatti al trasporto disabili

Treni TAF, dotati di posti

riservati ai disabili, di una

toilette ecologica

attrezzata per portatori di

handicap, di pulsantiere

con scrittura in "braille" per

i non vedenti.

Sulle linee Fnm circolano

attualmente 9 treni Taf.

Altri treni Taf sono già

stati acquistati e

saranno presto in

circolazione.

71Polinomia s.r.l.

Studio per il Piano della Mobilità delle persone disabili

descrizione interventi stato attuale previsioni

Relazionicoperte

Relazioni in cui la partenza

e l'arrivo sono garantiti in

stazioni accessibili ai

disabili e che sono

realizzate su treni adatti al

trasporto disabili

SERVIZI

Servizio di assistenzaalla clientela disabile

Servizio che offre

informazioni, prenotazione

dei posti riservati,

eventuale sedia a rotelle,

guida alla stazione/fermata

e accompagnamento al

mezzo in partenza e arrivo,

carrelli elevatori,

portabagagli

Servizio per informazioniai disabili

Servizio telefonico per ogni

tipo di informazione ai

disabili

Le Fnm hanno un servizio

telefonico per disabili

pubblicato anche sull'orario

Soluzionispeciali per l'accessibilità delle informazioniin stazione e a bordo

Soluzioni tecnologiche che

consentono di rendere

accessibile le informazioni

anche ai non vedenti e non

udenti

AGEVOLAZIONI TARIFFARIE

Carte per portatori di handicap che danno diritto a sconti sui biglietti

Carte speciali

rilasciati ai portatori di

handicap e/o agli

accompagnatori che

danno diritto a sconti

sui biglietti

3.4 L�Azienda Trasporti Milano

La politica adottata dall�azienda di trasporto pubblico milanese per garantire ai disabili il diritto

alla mobilità si esprime nel progetto �Una rete accessibile a tutti�.

Tale politica è basata sul principio che il modo migliore per garantire l�accessibilità ai disabili sia

quello di garantire un�accessibilità estesa e completa a tutti gli utenti.

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Approcci basati su servizi dedicati ai disabili si sono dimostrati non adeguati soprattutto dal

punto di vista del ritorno degli investimenti in termini di efficacia degli interventi. Servizi dedicati,

ed interventi volti a dotare la rete del trasporto pubblico di attrezzature specifiche alle esigenze

delle diverse tipologie di disabilità, sono inefficaci soprattutto perché è impossibile coprire tutte

le esigenze specifiche, ed in secondo luogo perché una tale politica aumenterebbe il senso di

separatezza del disabile dal resto degli utenti.

ATM ha quindi scelto di estendere l�obiettivo del miglioramento dell�accessibilità a tutti gli utenti,

oppure, volendo considerare il concetto dall�altro punto di vista, ha scelto di far diventare le

esigenze del disabile parametro per misurare l�accessibilità del trasporto per tutti i cittadini.

Gli obiettivi che stanno alla base del nuovo programma possono essere sintetizzati nei seguenti

punti:

!" incrementare l'accessibilità della rete dei trasporti pubblici milanesi a tutte le categorie di

utenza: disabili, anziani, bambini, tutti i soggetti che possano soffrire condizioni di handicap;

!" migliorare la qualità del servizio: comfort, affidabilità, efficienza e sicurezza.

Gli interventi che costituiscono il progetto di una rete accessibile a tutti riguardano la rete

automobilistica, quella tranviaria e quella metropolitana. Si tratta di un progetto di lungo periodo,

che prevede il progressivo adeguamento di tutte le strutture del trasporto pubblico, fino ad

arrivare appunto alla diffusione completa dell�accessibilità.

Elemento importante della strategia ATM è costituito dai contatti con le associazioni, che sono

chiamate a fornire indicazioni e suggerimenti. In generale l�aspetto comunicativo e informativo è

considerato molto importante proprio per vincere la reticenza del disabile all�uso del mezzo

pubblico.

Altro elemento molto importante è il contatto con gli uffici tecnici comunali, a cui compete

l�attrezzatura delle soste dei mezzi di superficie. Il coordinamento tra azienda e uffici comunali è

infatti fondamentale per garantire che gli investimenti in termini di accessibilità del mezzo non

vengano annullati dall�impossibilità di garantire un minimo accessibilità e di mobilità sicura una

volta che l�utente è sceso dal mezzo e si muove in città. Nel caso del Comune di Milano gli uffici

comunali si impegnano quindi a realizzare gli interventi necessari a rendere accessibili le

fermate delle linee di trasporto pubblico e le aree di adduzione alle fermate, interventi che

vengono però progettati da tecnici ATM.

La progettazione delle fermate non si limita alla banchina ma si estende alle aree limitrofe per

garantire un minimo di continuità del percorso dalla fermata fino al marciapiede o a punto di

attestamento di trasporto pubblico più vicino.

Riportiamo di seguito una scheda con la descrizione degli interventi attuati e previsti su tutta la

rete.

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4 Le esperienze di alcune significative aziende di trasporto pubblico al di fuori della realtà milanese

L�esperienza dell�ATM torinese

Nel luglio 1995 il Comune di Torino ha trasferito all�Azienda Torinese Mobilità il servizio di

trasporto disabili a mezzo minibus, che in precedenza veniva gestito direttamente dal Comune.

Il servizio, che prima si basava sul rapporto diretto tra l�utente disabile e il privato trasportatore,

viene interamente riorganizzato nella gestione, mentre per quanto riguarda l�esecuzione l�ATM

l�affida a privati tramite appalto.

Allo scopo di garantire un maggior controllo e una maggiore efficienza ed economicità nel

servizio, l�ATM istituisce un centralino proprio, presso il quale l�utente è chiamato ad effettuare

la prenotazione dello spostamento desiderato.

La prenotazione, ordinata e schedata per potere organizzare corse collettive, viene poi trasferita

al vettore che effettua il trasporto. I mezzi attrezzati per questo servizio sono 7, ognuno dei quali

può trasportare tre o quattro carrozzelle.

Una prima razionalizzazione del servizio è stata messa in campo con l�imposizione di effettuare

corse collettive (mentre prima si effettuava una corsa a disabile), concordando le prenotazioni

per le tratte comuni. Ogni anno a settembre gli utenti presentano le richieste per i servizi fissi

(pendolari su determinate tratte).

Gli utenti annui sono 400, in costante crescita (in un anno sono passati da 280 a 400).

Nel 1998 il trasferimento del servizio trasporto disabili è completato con l�affidamento all�ATM

del servizio tramite taxi e scuolabus.

Anche nel caso dei taxi le prenotazioni, in tempo reale, avvengono tramite un centralino ATM

che poi trasferisce le richieste al centralino dei taxi.

La razionalizzazione del servizio ha reso possibile realizzare economie nella gestione (700

milioni risparmiati nel 1998 e 400 nel 1999), ed altre economie sono previste con l�introduzione

del sistema di pagamento automatico tramite card personale (l�ATM finanzia al 25% gli

investimenti per attrezzare le vetture taxi con la strumentazione per l�uso della card).

Ogni tre mesi l�ATM incontra le associazioni disabili per monitorare esigenze e problemi.

I progetti forti che ATM sta portando avanti sono tre:

!" Sperimentazione per l�utilizzo sui minibus di carta microchips per il pagamento automatico

dei viaggi (il progetto si inserisce nel progetto europeo Distinct). L�obiettivo è quello di

rendere più semplice l�uso del servizio per l�utente e di abbattere i costi di gestione, con

l�eliminazione dei biglietti cartacei e delle obliteratrici.

!" Sperimentazione per l�utilizzo di carta microchips che serva per ogni tipo di spostamento

cittadino, e non solo per i disabili: autobus, taxi, parcheggi e tratte ferroviarie metropolitane.

In particolare per i taxi si prevede anche l�introduzione di un sistema di gestione

automatizzata delle chiamate (un maggior controllo e l�uso di sistemi automatizzati che

eliminano la presenza di denaro a bordo garantiscono anche maggiore sicurezza al

conducente).

Si calcola che l�investimento per attrezzare la rete con le carte a microcips si può ripagare, in

termini economici, in 5 anni (considerando i risparmi sulla manutenzione e gestione), a patto

che venga realizzato su tutta la rete.

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!" Sperimentazione di un prototipo di carrozzella automatizzata per disabile, che sia interattiva

con i mezzi pubblici e con i sistemi informatizzati di organizzazione del servizio di trasporto

pubblico (progetto portato avanti dal Politecnico di Torino).

Per quanto riguarda gli autobus di linea esiste un piano di investimenti triennale per il rinnovo

del parco veicolare con mezzi attrezzati secondo gli standard europei. Permane il problema

dell�attrezzatura delle fermate, che è di competenze del Servizio Mobilità degli uffici comunali e

difficilmente coordinabile in maniera organica con gli interventi ATM.

Solo alcune fermate sono attrezzate con paline in Braille.

Nella politica dell�azienda si punta molto sulla valorizzazione del ruolo del personale viaggiante

che, essendo il rappresentante dell�azienda di fronte al cittadino, è chiamato ad offrire il servizio

migliore, tra cui appunto l�assistenza all�utente disabile, per sopperire le carenze della rete in

fatto di accessibilità.

L�esperienza dell�ASM di Brescia

Il problema della mobilità dei disabili viene affrontato dall�azienda che gestisce il trasporto

pubblico bresciano puntando essenzialmente su servizi dedicati.

La graduale sostituzione del parco veicolare con i nuovi mezzi costruiti secondo gli standard

europei in materia di accessibilità totale (ad ora è adattato il 30% del parco mezzi), comporta

tempi lunghi e investimenti consistenti. D�altra parte l�inadeguatezza dell�attrezzatura delle

fermate, marciapiedi e soste degli autobus, renderebbe inefficaci gli sforzi, e gli investimenti, per

attrezzare mezzi che poi non potrebbero funzionare.

Interventi complessivi di abbattimento delle barriere architettoniche e miglioramento

dell�accessibilità complessiva del trasporto pubblico vengono concentrati nel progetto LAM,

Linee ad Alta Mobilità, che partirà a breve. L�organizzazione di tali linee, viene effettuata in

collaborazione con il Settore Mobilità e Traffico del Comune di Brescia, al quale spetta il

compito di adeguare le fermate, mentre l�ASM assicura per quelle linee (si tratta di linee radiali

ad alta frequentazione) il servizio dei mezzi attrezzati (pianale ribassato, pedana scorrevole,

inginocchiamento, posti riservati alle carrozzine).

Il progetto LAM si attiverà nel breve-lungo periodo, mentre per quanto riguarda la necessità di

garantire il servizio di trasporto pubblico all�utenza disabile è attivo dal 1992 il servizio Hbus.

ASM gestisce il trasporto disabili per conto del Comune di Brescia tramite questo servizio a

chiamata. Il soggetto disabile può fare richiesta di usufruire di questo servizio al settore servizi

sociali del Comune, il quale rilascia un permesso che consente al disabile di acquistare presso

l�azienda di trasporto l�abbonamento, nel caso di utenti pendolari, oppure di accedere al servizio

a chiamata. Il servizio a chiamata viene effettuato prenotando il giorno prima la corsa. In ogni

caso le corse vengono effettuate dall�abitazione dell�utente fino alla destinazione finale richiesta.

I mezzi che effettuano il servizio sono due minibus attrezzati, più un mezzo di riserva.

Per coprire le richieste anche nel caso di forte domanda, l�ASM ha stipulato una convenzione

con una cooperativa di tassisti, che effettuano il servizio in caso di indisponibilità dei minibus,

rimanendo invariata la tariffa per l�utente disabile.

L�esperienza dell�ATAF di Firenze

L�azienda di trasporto pubblico fiorentina ha individuato nel progetto Personalbus il punto forte

della propria strategia di approccio al problema della mobilità dei disabili.

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Personalbus è un servizio dedicato, attivo nella zona di Campi Bisenzio, che permette ai disabili

di prenotare il tragitto desiderato. L�utente può scegliere tra oltre 170 fermate a disposizione, e

prenotare tramite numero verde con almeno mezzora di anticipo sulla corsa richiesta. Il numero

di utenti che usufruiscono del servizio è passato da 190 passeggeri/mese del 1997 (anno in cui

ha preso il via il progetto) ai 7000 passeggeri attuali.

Il progetto Personalbus è stato sviluppato da ATAF nell�ambito di SAMPO, un progetto europeo

nel campo della telematica applicata ai trasporti, finanziato nel IV Programma Quadro

dell�Unione Europea.

L�esperienza maturata dall�azienda attraverso il progetto Personalbus ha condotto alla

promozione di un Progetto di Agenzia per la mobilità di persone con difficoltà motorie. Il

progetto è stato elaborato da ATAF in collaborazione con il Comune di Firenze, ed ha chiesto

l�ammissione al finanziamento previsto dalla L. 162/98 concernente misure di sostegno in

favore delle persone disabili.

Il progetto ha l�obiettivo di costituire un�Agenzia che offra servizi flessibili e integrati

(coordinando i diversi operatori del trasporto) a un�utenza allargata. Un centro coordinato

digestione delle prenotazioni permetterebbe di gestire il servizio a chiamata per utenti con

difficoltà motorie (permanenti o temporanee), ma anche di integrare il servizio di linea per

quanto riguarda le relazioni tra i principali nodi di scambio modale e per quanto riguarda servizi

particolari (serali e notturni, relazioni con ospedali e scuole).