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MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/3
Caratteristichestrutturali e funzionali
della cellula procariotica
MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/3
Cocchi
Neisseria meningitidis - Gram-negative, coccus prokar
yote (dividing); causes meningitis
Streptococcus faecalis - coccoid prokaryote (dividing);
a pathogen causing skin andwound infections
Enterococcus faecium - Gram-positive, coccus
prokaryote (dividing); causes intestinal and skin / wound
infections.
Staphylococcus aureus - a pathogen that causes sinusitis,
food poisoning, toxic shock syndrome and skin and wound
infections (scarlet fever.)
MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/3
Bastoncelli
E. coli - Gram-negative, facultatively anaerobic, rod prokaryote.
Part of human and animal microbiota. E. coli can cause urinary
tract infections, traveler's diarrhea and nosocomial infections.
Lactobacillus sp. - regular, nonsporing, Gram-positive, rod
prokaryote. Important in commercial lactic acid production
(food products). Human microbiota (oral cavity,vaginal tract
and intestine).
Bacillus megaterium, a large rod bacteriumPseudomonas aeruginosa- causes skin infections, urinary
tract infections and septicemia.
MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/3
Vibrio cholerae - Gram-negative, facultatively
anaerobic, curved (vibrio-shaped), rod prokaryote;
causes Asiatic cholera.
Rhodococcus fascians - Gram-positive, filamentous prokaryote
that fragments into rod or coccoid shapes.
Actinomycete (Nocardioform).
Spirulina sp. - Gram negative, oxygenic, photosynthetic,
filamentous (spiral-shaped) cyanobacterium (prokaryote).
Haemophilus influenzae -Coccobacillus-shaped
Bacterium(causes meningitis/pneumonia),
MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/3
Dimensioni di variprocarioti
Fig. 4.13
Unità di misura
* centi- (10-2) * milli- (10-3) * micro- (10-6) * nano- (10-9) * Ångstrom (10-8 cm., 0.1 nm)
DIAMETRI
Tra i più piccoli: 0.2 µm
Tra i più grandi: 50 µm
LUNGHEZZE
Tra i più piccoli: 0.2 µm
Tra i più grandi: 0.5 mm
MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/3
•Lo scambio con l’esterno
aumenta con il diminuire
della taglia cellulare
•Cellule piccole !metabolismo accelerato,
sviluppo rapido ed elevato
numero di cellule
Superficie Area vs. Volume
Fig. 4.14
3SV
= r
MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/3
Strutture trovate in manierauniversale nei batteri
• Alcune strutture, come l'RNA, il DNA e le
proteine, sono presenti in tutti gli organismi
e quindi anche nei batteri. Inoltre tutti i
microbi possiedono una membrana
cellulare e, molti ma non tutti, hanno una
parete cellulare.
MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/3
Il doppio strato lipidico
• A causa della presenza nei fosfolipidi di una testaidrofilica ed un coda idrofobica, quando si trovano insoluzione acquosa tendono ad associarsi in un doppiostrato in modo da esporre le teste polari all’acqua, e lecode idrofobiche tra di loro. Questa formazione vienedefinita “doppio strato lipidico”.
• Alcune proteine si trovano sia sulla superficie esterna,interna e dentro la membrana, mentre altre sono associatesolamente all’esterno o all’interno. Spesso le proteine cheattraversano tutto il doppio strato lipidico sono coinvoltenel trasporto o nella generazione di energia.
MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/3
• Struttura della membrana citoplasmatica. Questo schema del modello a mosaico fluido della
struttura della membrana batterica mostra le proteine integrali immerse in un doppio strato lipidico.
Le proteine periferiche sono debolmente associate alla superficie di membrana. Le sferule
rappresentano le estremità idrofile dei fosfolipidi di membrana, mentre le code ondulate
rappresentano le catene idrofobe degli acidi grassi. Possono essere presenti altri lipidi di membrana
come gli opanoidi.
Fig. 4.17
MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/3
Stabilizzazione delle membrane• La membrana citoplasmatica è stabilizzata dalle interazioni
idrofobiche e legami idrogeno tra lipidi vicini. Legami idrogeno
possono formarsi anche tra le proteine ed i lipidi di membrana.
• Le cariche negative sulle proteine possono formare interazioni
ioniche con cationi divalenti come Mg+2 e Ca+2.
• Alcune proteine si muovono entro il piano della membrana
mentre altre sono ancorate a strutture dentro o vicino la
membrana. Il risultato è che la membrana è praticamente fluida
con la consistenza di un olio. E’ stata quindi definita un
mosaico fluido: mosaico perché c’è un pattern definito, fluido
perché i lipidi sono liberi di muoversi lungo la membrana.
• Questa organizzazione conferisce alla membrana un certo
numero di proprietà che le consentono di svolgere molte
funzioni.
MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/3
Caratteristiche della membranacitoplasmatica nei procarioti
• assenza di steroli, ma presenza di molecole pentacicliche
simili agli steroli detti opanoidi. Gli opanoidi
probabilmente hanno la funzione di stabilizzare la
membrana batterica
• Spessore di circa 5-10 nm
• presenza di fosfolipidi
• Presenza di proteine integrali e periferiche
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Fig. 4.18
sterolo colesterolo opanoide diploptene
Molecole planari e rigide
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I lipidi nei Batteri e negliArchaea hanno legami chimici
diversi
Estere - Batteri Etere - Archaea
Fig. 4.19
isoprene
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Funzioni della membrana
Separa il macchinario altamente organizzato della cellula dall’ambiente
esterno
Interazione con l’ambiente esterno: assunzione di sostanze nutritive e
eliminazione dei metaboliti di rifiuto
Individuazione dei segnali ambientali per la chemiotassi
Centro di attività metaboliche:
respirazione
fotosintesi
sintesi dei lipidi
sintesi dei costituenti parietali
IMPORTANTE: le membrane non sono una struttura statica, sono
sempre in movimento
MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/3
Proteine della membrana plasmatica
" permeasi: responsabili del trasporto dei nutrienti
" enzimi biosintetici: catalizzano le reazioni terminali della
sintesi dei lipidi e di varie classi di macromolecole che
compongono la parete cellulare batterica
" proteine coinvolte nella generazione di ATP durante il
trasporto degli elettroni
" sulla membrana batterica sono presenti dal 10 al 20% delle
proteine totali della cellula
MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/3
Fig. 4.23
controllato
dall’energia associata
alla forza proton-
motrice
modificazione chimica
della sostanza
trasportata controllata
dal fosfenolpiruvato
coinvolge proteine di legame periplasmatiche e
l’energia viene fornita dall’ATP
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Traslocazione di gruppo: il sistema dellefosfotransferasi
Fig. 4.26
MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/3
Proteine di esportazione
• Es. amilasi e cellulasi sono secrete nel mezzo esterno dove idrolizzano
rispettivamente amido e cellulosa
• Necessità di traslocasi es. sistema Sec (secrezione)
• Sequenza segnale: posta all’N-terminale, contiene residui carichi +
all’inizio, seguiti da una regione centrale con aminoacidi idrofobici e
da una regione con con residui polari
• La selezione viene effettuata dalle particelle per il riconoscimentodel segnale (SRP, signal recognition particles) che nei batteri è
costituita da una proteina e una molecola di RNA 4,5S.
• La SRP riconosce la proteina con il segnale e la rilascia in un
particolare complesso di membrana (Es. SecYEG)
(par. 4.7 e 7.16)
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Membrane e antibiotici
• Alcuni antibiotici sono diretti contro le membrane(Polimixina B e Gramicidina).
• L’uso di questi antibiotici deve essere limitato inquanto anche noi possediamo un membranaplasmatica, molto simile a quella dei procarioti.
• Per questo motivo, questi antibiotici devono essereusati solo per uso topico e a basse dosi.
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La parete delle celluleprocariotiche
• La parete cellulare è una delle parti più importanti dellacellula procariotica
• Ne condiziona la forma e protegge dalla lisi osmotica
• Può avere delle componenti importanti nella patogenicità
• Conferisce una certa protezione verso le sostanze tossiche
• Rappresenta il sito di azione di molti antibiotici
• La sua composizione fa reagire diversamente alla colorazionedi Gram, che può essere usata per la classificazione
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Tecnica di colorazione Gram(1884)
• Colorazione con il cristal violetto(colorante basico)
• fissaggio con iodio
• Decolorazione con acetone(etanolo)
• Colorazione con safraina:
– gram+: porpora
– gram-: rossi
• Questa fase determina l’aspettodifferenziale della colorazione:
– i gram+ resistono all’azionedella decolorazionetrattenendo il cristal violetto
– i gram- perdonocompletamente il colorante
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La colorazione Gram
• A- Stafilococchi ( Gram+)
• B- E. coli (Gram -)
AB
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Peptidoglicano
• Il peptidoglicano è unpolimero formato da moltesubunità uguali. I componentibase sono l’N-acetilglucosammina (NAG),l’acido N-acetilmuramico(NAM) e molti diversiamminoacidi tra i qualiL’acido D-glutammico, la D-alanina e l’acido meso-diaminopimelico.
• Normalmente nelle proteine sitrova la forma L degliamminoacidi. I batteri usano iD-amminoacidi per la sintesidella parete cellulare. Leracemasi sono gli enzimi checonvertono la forma L- in D- eviceversa.
Fig. 4.30
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Le catene delle subunità peptidoglicanicheadiacenti sono unite per mezzo di un legametrasverso tra i peptidi
Legami crociati del peptidoglicano. a) peptidoglicano di E. coli
(gram-), con legame crociato diretto. b) peptidoglicano di
Staphylococcus aureus (gram+).
NAM NAG
L-Ala
D-Glu
DAP
D-Ala
D-Ala
DAP
D-Glu
L-Ala
NAM NAG
NAM NAG
L-Ala
D-GluNH2
L-Lys
D-Ala
D-Ala
L-Lys
D-GluNH2
L-Ala
NAM NAG
Gly -Gly -Gly -Gly -Gly-
a) b)
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• Gram+• la parete è formata da un
unico strato omogeneo di
peptidoglicano, detto anche
mureina, dello spessore di
20-30 nm, posto al di fuori
della membrana
citoplasmatica
• la parete è più sottile ed al
microscopio elettronico
appare più liscia
• Envelope: involucro
esterno per indicare tutte le
strutture esterne alla
membrana citoplasmatica,
compresa la parete e la
capsula
MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/3
Caratteristiche della parete deibatteri Gram +: gli acici teicoici
Gli acidi teicoici sono polimeri di alcoli
polivalenti (glicerolo e ribitolo) uniti da
legami fosfodiesterici. Gli amminoacidi,
come la D-Ala , e gli zuccheri, sono
attaccati in posizione 2 o 3 al glicerolo
(3 o 4 nel caso del ribitolo). Gli acidi
teicoici sono associati sia con il
peptidoglicano che con i glicolipidi della
membrana citoplasmatica (acidi
lipoteicoici).
Fig. 4.32
MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/3
Caratteristiche della parete deibatteri Gram +: gli acici teicoici
• Sono responsabili della carica
negativa sulla superficie
cellulare e possono contribuire
al passaggio di ioni.
• Gli acidi teicoici che sono
strettamente legati ai lipidi
sono chiamati Acidi
lipoteicoici
• Nella maggior parte dei batteri
Gram+ le pareti non
contengono lipidi o proteine
(eccezioni: corinebatteri,
nocardie, micobatteri)
MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/3
• Gram-
• la parete è piùcomplessa: comprendeuno strato sottile (1-3nm) dip e p t i d o g l i c a n o ,circondato da unamembrana esterna di 7-8nm di spessore
• Spazio periplasmatico:spazio interposto tra lam e m b r a n acitoplasmatica e lamembrana esterna. Inquesto spazio sonopresenti enzimi perl’assunzione di nutrienti
Figura 4.36
MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/3
Caratteristiche della parete deibatteri Gram -
• Il peptidoglicano contiene meno cross-link senza ponte
peptidico. La lipoproteina di Braun è legata in maniera
covalente al peptidoglicano ed alla membrana esterna con
dei residui idrofobici. Tramite questa proteina il
peptidoglicano è fortemente legato alla membrana esterna.
• La membrana esterna, gioca un ruolo importante nella
virulenza dei gram-. Questa membrana è costituita da un
doppio strato lipidico (come la membrana citoplasmatica),
contiene inoltre i lipopolisaccaridi (LPS). Nella membrana
esterna si distinguono due lati: il lato esterno, contenente i
lipopolisaccaridi, ed il lato interno verso il peptidoglicano.
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Caratteristiche della parete deibatteri Gram-: i lipopolisaccaridi
acido 2-cheto-3-deossiottonico KDOeptosio
unità tetra o pentasaccaridiche e esosi
Esterno
Figura 4.35
MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/3
• I LPS contribuiscono a formare la carica negativa della superficiebatterica.
• La catena laterale O è una corta catena polisaccaridica che siproietta dal nucleo verso l’esterno. Benché la catene laterali Osiano facilmente riconosciute dagli anticorpi dell’ospite, i batterimodificando la natura delle catene laterali riescono ad evitare ilriconoscimento.
• Il lipide A è saldamente ancorato alla membrana esterna, mentrela parte restante della molecola dell’LPS si proietta dallasuperficie verso l’esterno. Il nucleo polisaccaridico è legato allipide A. Il lipide A è un costituente della membrana esterna,contribuisce a stabilizzare la struttura della membrana ed è spessotossico. I LPS possono agire come un endotossina e causare isintomi che caratterizzano le infezioni da gram- come Salmonella,Shigella ed Escherichia.
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Caratteristiche della parete deibatteri Gram-: la lipoproteina
mureinica
Lipoproteina mureinica
La lipoproteina mureinicanon è essenziale per lasopravvivenza
Nella regione C-term un residuo diLys si lega ad un residuo di acidomeso-amino-pimelico
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Caratteristiche della parete deibatteri Gram-: le porine
• PORINE
• Le porine sonoaggregate tre a tre eformano dei canaliattraverso la membranache permettono ilpassaggio per diffusionedi alcune piccolemolecole (600-700 Da).
• La sintesi delle porine èstrettamente regolata
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Caratteristiche della parete deibatteri Gram-: lo spazio
periplasmatico
• SPAZIO PERIPLASMATICO
• Nello spazio periplasmaticosi trovano numeroseproteine con le più svariatefunzioni:
• Enzimi idrolitici
• proteine per il trasporto(proteine leganti)
• chemorecettori
• enzimi detossificanti (esbeta-lattamasi)
• protezione osmotica
Lipoproteina mureinica
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Correlazione tra la strutturadella parete cellulare e la
colorazione Gram
• Nella colorazione si forma all’interno delle cellule un
complesso insolubile di cristal-violetto che viene estratto
dall’alcol nei batteri Gram- , ma non nei Gram+.
• La spessa parete dei Gram+ si disidrata in presenza di
alcol, i pori della membrana si chiudono ed il colorante
non può uscire.
• Nei Gram -, il sottile strato di peptidoglicano non riesce
ad ostacolare il passaggio del solvente quindi il complesso
cristal-violetto viene facilmente rilasciato.
MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/3
Cellule senza parete
• lisozima: rompe i legami #1,4 tra l’ NAG e
NAM.
• La cellula priva di parete viene definita
protoplasto
• Terreni isotonici: possono prevenire la
rottura della cellula