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LA DECISIONE SUD-EST RICORRE AL TRIBUNALE ORDINARIO DOPO CHE LA CASSAZIONE HA ESCLUSO LA COMPETENZA DELLA CORTE DEI CONTI FACENDO DECADERE LE AZIONI Un altro sequestro milionario contro Fiorillo Carrozze d’oro in Polonia, congelati 5,9 milioni l BARI. Il sequestro record da 179 milioni di cui la «Gazzetta» ha dato conto ieri non è l’ultima tegola a cadere sulla testa di Luigi Fio- rillo. Ieri, infatti, il Tribunale delle imprese di Bari ha emesso un nuo- vo sequestro d’urgenza ai danni dell’ex amministratore di Ferrovie Sud-Est: ha congelato i 5,9 milioni di euro che, secondo le indagini della Finanza, sarebbero stati sper- perati per l’ac- quisto delle co- siddette carrozze d’oro, quelle com- prate come rotta- mi in Germania, ristrutturate in Croazia e poi ar- rivate in Italia tramite una triangolazione che ha toccato Po- lonia e Austria. Il provvedimento, firmato dal giudice Antonio Ruffino, altro non è che la trasposizione in sede civile dell’analogo sequestro emesso nel 2015 dalla Corte dei Conti. Ma dopo che la Cassazione ha escluso la competenza dei giudici contabili, le Sud-Est (con gli avvocati Michele Castellano e Francesco Paolo Bello dello Studio Polis, e con Andrea Zoppini) hanno bussato alla porta del giudice civile: la società del gruppo Fs vuole infatti evitare che, perdendo efficacia il sequestro con- tabile, Fiorillo possa ri-ottenere quelle somme: 418mila euro presso Intesa di piazza Barberini a Roma, 2,5 milioni presso Intesa Private Banking, 49mila euro presso Barclays, 1,1 mi- lioni presso Po- polare di Berga- mo e 831mila euro presso Popolare di Bari. E dunque far sparire l’unica e l’ultima garanzia pa- trimoniale per un’operazione, quella delle carroz- ze, con tanti punti oscuri. Il giudice civile ha ritenuto in- fatti «adeguatamente riscontrate» le tesi di Sud-Est: ovvero che, nell’acquisto di quelle 25 carrozze, peraltro in gran parte inutilizzate, ballino quasi 6 milioni. Fiorillo le aveva comprate dalle ferrovie te- desche spendendo in tutto 912mila euro, e le aveva poi rivendute alla Varsa di Varsavia (riconducibile al faccendiere bolognese Beltramelli) per 280mila euro ciascuna. Varsa le ha poi fatte ristrutturare negli sta- bilimenti croati Gredelj, rivendole poi nuovamente a Sud-Est per 22,5 milioni. Secondo un consulente della Procura di Bari il valore delle carrozze ristrutturate è di 448mila euro l’una, cioè 11,2 milioni in to- tale, mentre Sud Est le ha pagate (al netto della prima plusvalenza) 16,4 milioni: per avere un termine di paragone, basti dire che le carrozze (nuove) usate da Trenitalia per il trasporto regionale valgono un mi- lione l’una. Va detto, come Sud-Est ha ar- gomentato nel ricorso per seque- stro conservativo, che la vicenda delle carrozze d’oro era stata espli- citamente esclusa dall’azione di re- sponsabilità nei confronti di Fio- rillo, quella che mercoledì ha por- tato il giudice Francesco Cavone a confermare il sequestro da 179.617.870,07 parlando di «consu- lenze fantasiose» elargite dall’ex numero uno della più importante ferrovia privata italiana. E va detto che pure un secondo sequestro del- la Corte dei Conti (4,1 milioni) per le consulenze d’oro che Fiorillo aveva preso dalla sua stessa azien- da, è destinato a decadere per ef- fetto dell’ordinanza della Cassazio- ne: anche per questa partita, dun- que, ci sarà una coda davanti al Tribunale civile di Bari. [g.l.-m.s.] IL MAXI-SEQUESTRO La «Gazzetta» ieri ha raccontato della conferma del sequestro da 179 milioni per gli sprechi su appalti e consulenze Il nuovo sequestro da 5,9 milioni riguarda invece le carrozze di seconda mano (in alto) Nella foto piccola a sinistra il professor Michele Castellano

Carrozze d oro in Polonia, congelati 5,9 milioni

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Page 1: Carrozze d oro in Polonia, congelati 5,9 milioni

Venerdì 16 giugno 20176 PUGLIA E BASILICATA Venerdì 16 giugno 2017 7PUGLIA E BASILICATA

TRASPORTIDOPO L’INCIDENTE DI MARTEDÌ

LA DINAMICA DELL’IMPATTOI due convogli si sono scontrati a circa 800metri dalla stazione di Galugnano: uno erafermo, l’altro procedeva a meno di 30 km all’ora

«Sud-Est, il macchinistaera sceso dal treno del disastro»L’inchiesta interna: «Stava provando i freni, ma è risalito prima della partenza»

l TRANI. Il sistema del blocco telefonico cuiera affidata la sicurezza della linea, in base alquale i capistazione si scambiano dispacci persegnalare la partenza e l’arrivo dei treni, è ri-tenuto dagli inquirenti talmente «obsoleto» danon essere più riconosciuto neanche come si-stema di sicurezza. Ma quello che è ancor piùgrave - a giudizio degli inquirenti - è che l’utilizzodel «blocco telefonico» è in contrasto con la nor-mativa in vigore, che non lo ammette. Quindi, cisarebbe stato un errore di più personem e nonsolo del solo capostazione di Andria, che avrebbedato erroneamente il via al treno ET1021 direttoverso Corato, che si è poi scontrato frontalmentesulla tratta a binario unico con il treno ET1016partito da Corato.

È questo il tema dell’inchiesta - coordinata dalprocuratore reggente Francesco Giannella, e daipm Pesce, Ruggiero e Catalano - sulla strage del

12 luglio 2016, che causò 23 morti e oltre 50 feriti.Sono indagate 13 persone e la società Ferrotram-viaria per i reati, contestati a vario titolo, didisastro ferroviario colposo, omicidio colposoplurimo e lesioni personali colpose plurime eomissione dolosa di cautele contro gli infortunisul lavoro. Oltre agli errori tecnici finora ac-certati, gli investigatori non escludono che visiano altri livelli di responsabilità all’internodella Ferrotramviaria. Ai dirigenti della societàsi contesta, in particolare di aver contribuito acausare l’incidente, o meglio «di non averlo im-pedito», commettendo una serie di omissioni sul-la sicurezza. Tuttavia, a proposito del «bloccotelefonico», gli organi tecnici del ministero delleInfrastrutture sono in disaccordo con la Procuradi Trani: «Quel sistema - è la loro tesi - erautilizzabile in quanto autorizzato, tanto da essereoggi in uso su numerose altre linee ferroviarie».

In attesa delle indaginidella Procura di LecceL’azienda ha ascoltato

i ferrovieri coinvoltiMASSIMILIANO SCAGLIARINI

l BARI. È probabile che il mac-chinista del 544, quello che si sa-rebbe mosso da solo causandomartedì l’incidente (senza vitti-me) di Galugnano sulla linea Lec-ce-Zollino delle Sud-Est, sia scesodal suo treno lasciandolo incu-stodito per un tempo più o menolungo. E per questo non sarebberiuscito a intervenire quando ilconvoglio è ripartito per via dellaleggera pendenza della linea.

È questa l’ipotesi su cui ieri sisarebbe orientata la commissio-ne tecnica delle Ferrovie Sud-Est,che ha ascoltato i due macchinisticon lo scopo di ricostruire la di-namica dell’impatto avvenuto in-torno alle 17,30. Una ipotesi tuttada riscontrare, naturalmente, mache si basa su una serie di cir-costanze di fatto e su una con-siderazione pratica: il macchini-sta del 544, R.R., avrebbe avutotutto il tempo di accorgersi chequalcosa non andava e dunque diintervenire.

La dinamica può essere rac-contata così. Il 549 proveniente daLecce era fermo al segnale dellastazione impresenziata di Galu-gnano. L’altro treno, il 544 pro-veniente da Otranto, una Aln 668presa a noleggio da Trenitalia,era giunto al segnale di protezio-ne (un semaforo rosso). A quelpunto, il capotreno del 544, è scesodal treno per recarsi nei localitecnici della stazione e azionarela cosiddetta «rar», un disposi-tivo che serve ad effettuare la ma-novra di incrocio. Ha insommadato il via all’altro treno, cioè al549 da Lecce, per attraversare lastazione.

Invece, per qualche motivo, èstato il 549 a muoversi nonostanteil segnale rosso. «È partito da soloe non sono riuscito a frenare», è laricostruzione di R.R. (assistitodal delegato sindacale della Uil).Il macchinistra del 544 ha riferitoieri di essersi accorto che l’altrotreno gli stava andando addosso,e di aver cominciato a muoversi aretromarcia, di qualche decina dimetri, per attutire l’impatto.

Ma gli ispettori nominati daSud-Est (altri sono stati designatidall’Agenzia nazionale per la si-curezza ferroviaria e dal mini-stero delle Infrastrutture) devonocapire esattamente cosa è avve-nuto. Per il momento non pos-sono accedere alle zone tachigra-fiche, la scatola nera dei treni,sequestrate dalla Procura di Lec-ce. È un fatto che il capotreno del549 fosse sceso, e pare sia statoanche visto sbracciarsi quandoha visto che il convoglio avevacominciato a muoversi.

Tuttavia, dicono i tecnici, le co-se non quadrano. Il 549 ha tal-lonato il deviatoio (lo scambio)sul ramo sbagliato, e questo pro-voca quattro forti colpi di cui ilmacchinista a bordo si sarebbe

dovuto accorgere. Visto che il tre-no non aveva preso velocità, è ilragionamento, c’era tutto il tem-po per fermarlo anche se - come èstato detto - fossero state tirate le«funicelle» (dispositivi che si tro-vano a centro treno e che servonoa scaricare l’impianto pneuma-tico di frenatura: una manovrache richiede, appunto, la discesadal treno, ma che di norma vieneeffettuata dal capotreno). «Erosceso per effettuare una provafreni ma poi sono risalito», è lagiustificazione che sarebbe statafornita rispetto a questa incon-gruenza.

Tuttavia fonti sindacali ierihanno fatto circolare la foto qui

in alto, foto che sarebbe stata scat-tata subito dopo l’impatto. Si vedeil ceppo del freno che non ade-risce perfettamente alla ruota delprimo asse: sarebbe la dimostra-zione - a detta di chi la ha scattata- che il freno a mano della Aln668non funzionava correttamente.Tuttavia - dicono i tecnici - se iltreno aveva il freno a mano in-serito, anche nella modalità im-mortalata dalla foto, difficilmen-te si sarebbe mosso per gravità. Edunque il freno a mano potrebbeessere stato azionato in un mo-mento successivo.

Tutte circostanze che ora do-vranno essere esaminate dallaProcura di Lecce, che con il pm

Giovanni Gagliotta indaga al mo-mento a carico di ignoti per di-sastro ferroviario e lesioni col-pose. La Polfer sta continuando araccogliere elementi, mentre sa-rà una consulenza tecnica ad ac-certare la dinamica dell’inciden -te e il funzionamento dell’impian -to frenante.

L’impatto tra i due treni, chetrasportavano complessivamen-te 80 persone, ha causato 27 ferititutti molto lievi. Questo perché iltreno 549 procedeva a bassissimavelocità, meno di 30 all’ora: tantoche nessuno dei due convogli (se-questrati dalla Procura insiemealla documentazione) ha riporta-to danni evidenti.

Il passaggio a livello resta apertoE sui social network monta la rabbia

l Un treno che passa con il passaggio a livello aperto noncrea alcun problema: vengono osservati scrupolosi ac-corgimenti di sicurezza, si procede «marcia a vista» e siavvertono gli automobilisti con il dispositivo sonoro. Manei giorni dell’incidente, tutto può accadere: e dunque lafoto postata ieri sui social network ha fatto rapidamente ilgiro di Internet.

L’episodio si è verificato mercoledì mattina a Copertino,in località «Crocefisso delle melogne». Il treno delleSud-Est è passato mentre le sbarre del passaggio a livellosono rimaste alzate. Nessun problema, per le ferrovie. Mala foto è bastata per far gridare allo scandalo la politicalocale.

LA DECISIONE SUD-EST RICORRE AL TRIBUNALE ORDINARIO DOPO CHE LA CASSAZIONE HA ESCLUSO LA COMPETENZA DELLA CORTE DEI CONTI FACENDO DECADERE LE AZIONI

Un altro sequestro milionario contro FiorilloCarrozze d’oro in Polonia, congelati 5,9 milioni

l BARI. Il sequestro record da179 milioni di cui la «Gazzetta» hadato conto ieri non è l’ultima tegolaa cadere sulla testa di Luigi Fio-rillo. Ieri, infatti, il Tribunale delleimprese di Bari ha emesso un nuo-vo sequestro d’urgenza ai dannidell’ex amministratore di FerrovieSud-Est: ha congelato i 5,9 milionidi euro che, secondo le indaginidella Finanza, sarebbero stati sper-

perati per l’ac -quisto delle co-siddette carrozzed’oro, quelle com-prate come rotta-mi in Germania,ristrutturate inCroazia e poi ar-rivate in Italiatramite unatriangolazioneche ha toccato Po-lonia e Austria.

Il provvedimento, firmato dalgiudice Antonio Ruffino, altro nonè che la trasposizione in sede civiledell’analogo sequestro emesso nel2015 dalla Corte dei Conti. Ma dopoche la Cassazione ha escluso lacompetenza dei giudici contabili, leSud-Est (con gli avvocati MicheleCastellano e Francesco Paolo Bellodello Studio Polis, e con AndreaZoppini) hanno bussato alla porta

del giudice civile: la società delgruppo Fs vuole infatti evitare che,perdendo efficacia il sequestro con-tabile, Fiorillo possa ri-ottenerequelle somme: 418mila euro pressoIntesa di piazza Barberini a Roma,2,5 milioni presso Intesa PrivateBanking, 49mila euro pressoBarclays, 1,1 mi-lioni presso Po-polare di Berga-mo e 831mila europresso Popolare diBari. E dunque farsparire l’unica el’ultima garanzia pa-trimoniale perun’operazione, quella delle carroz-ze, con tanti punti oscuri.

Il giudice civile ha ritenuto in-fatti «adeguatamente riscontrate»le tesi di Sud-Est: ovvero che,nell’acquisto di quelle 25 carrozze,peraltro in gran parte inutilizzate,ballino quasi 6 milioni. Fiorillo leaveva comprate dalle ferrovie te-desche spendendo in tutto 912milaeuro, e le aveva poi rivendute allaVarsa di Varsavia (riconducibile alfaccendiere bolognese Beltramelli)per 280mila euro ciascuna. Varsa leha poi fatte ristrutturare negli sta-bilimenti croati Gredelj, rivendolepoi nuovamente a Sud-Est per 22,5milioni. Secondo un consulente

della Procura di Bari il valore dellecarrozze ristrutturate è di 448milaeuro l’una, cioè 11,2 milioni in to-tale, mentre Sud Est le ha pagate (alnetto della prima plusvalenza) 16,4milioni: per avere un termine diparagone, basti dire che le carrozze(nuove) usate da Trenitalia per iltrasporto regionale valgono un mi-lione l’una.

Va detto, come Sud-Est ha ar-gomentato nel ricorso per seque-stro conservativo, che la vicendadelle carrozze d’oro era stata espli-citamente esclusa dall’azione di re-sponsabilità nei confronti di Fio-

rillo, quella che mercoledì ha por-tato il giudice Francesco Cavone aconfermare il sequestro da179.617.870,07 parlando di «consu-lenze fantasiose» elargite dall’exnumero uno della più importanteferrovia privata italiana. E va dettoche pure un secondo sequestro del-la Corte dei Conti (4,1 milioni) perle consulenze d’oro che Fiorilloaveva preso dalla sua stessa azien-da, è destinato a decadere per ef-fetto dell’ordinanza della Cassazio-ne: anche per questa partita, dun-que, ci sarà una coda davanti alTribunale civile di Bari. [g.l.-m.s.]

IL MAXI-SEQUESTROLa «Gazzetta» ieri haraccontato dellaconferma delsequestro da 179milioni per gli sprechisu appalti econsulenzeIl nuovo sequestro da5,9 milioni riguardainvece le carrozze diseconda mano (in alto)Nella foto piccola asinistra il professorMichele Castellano

IL «GIALLO»DEL FRENOA MANOIl ceppo delfreno a manodella Aln 668(nel cerchiorosso) nonbloccacompletamentela ruota delprimo assedellalocomotivaSecondo isindacati èuna prova delmalfunzionamentodell’impianto

LA PROTESTA I SINDACATI INCROCIANO LE BRACCIA CONTRO LE LIBERALIZZAZIONI E LE LIMITAZIONI DECISE DALL’AUTORITÀ DI CONTROLLO

Ma per chi viaggia sarà un venerdì neroSciopero generale di autonomi e Cobas, molti disagi anche sugli aerei e nelle città

l BARI. Il treno Bari-Roma ve-loce inizierà venerdì 28 con la cor-sa delle 18,55 dalla Capitale, e ilgiorno successivo con quella chealle 6,24 partirà dalla Puglia perarrivare alle 9,58 a Termini. Èemerso ieri, a Bari, nel corsodell’incontro che il presidente del-la Regione, Michele Emiliano, hatenuto con l’amministratore dele-gato di Trenitalia, Barbara Mor-gante.

Non è l’unica novità che riguar-da la Puglia. A fine luglio, infatti,dovrebbe essere istituito anche ildiretto Foggia-Roma, dapprimaannunciato e quindi cancellatodall’orario estivo per farlo partireda Benevento, seppur con mate-riale (carrozze e locomotiva) cheproviene dal deposito Trenitalia diFoggia. Rfi (la società del gruppo Fsche gestisce la rete) il 26 giugnodovrebbe mettere in esercizio lanuova tratta Cervaro-Bovino, laprima dell’itinerario veloce Napo-li-Bari. Trenta giorni dopo, Treni-talia dovrebbe far partire anche ildiretto Foggia-Roma che fermerà aBenevento e Caserta.

«Una ottima notizia per la Pugliama anche per l’intero Sud - com-menta il sindaco di Bari, AntonioDecaro, che aveva lanciato per pri-mo la richiesta del Bari-Roma “ve -loce” in meno di 4 ore -: la Pugliadimostra di avere amministratoriconcreti, che non si presentano conil cappello in mano. Avremo unservizio nuovo e a basso costo per

raggiungere il centro di Roma nel-le prime ore della mattinata, cosìcome avviene per tutti i capoluo-ghi di provincia. Da amministra-tore meridionale, e non con atteg-giamento rivendicativo, ricordoche il gap infrastrutturale tra Norde Sud è nei numeri: nel Nord Ovestci sono 7,2 km di ferrovie ogni 100chilometri quadrati, il Sud solo 4,7.Nel Nord Ovest la rete ad alta ve-locità è pari al 9,6% del totale, ilSud non può rappresentare solo il2,4%».

E, del resto, le strategie della Re-gione ieri hanno ottenuto il «pla-cet» di tutte le sigle sindacali. L’as -sessore ai Trasporti, Gianni Gian-

nini, ha infatti incontrato le se-greterie regionali di Filt Cgil, FitCisl Uil UilTrasporti, Faisal Con-fail, Fast Confsal, Cisal Trasporti,Ugl Trasporti e Usb per illustrare ilnuovo modello di esercizio ferro-viario di Trenitalia in Puglia.

Un modello incentrato sulla ge-rarchizzazione, la velocizzazionedella lunga percorrenza regionale(Foggia- Bari e Bari-Lecce), il ca-denzamento degli orari (in ciascu-na stazione si parte a minuti fissi),con interscambio tra i vari servizinelle stazioni di Barletta, Molfetta,Mola e Fasano.

«È un modello sperimentale - haspiegato Giannini - che in questi

sei mesi verrà messo alla prova.Siamo pronti a confrontarci contutte le esigenze, e lavoreremo perintrodurre le eventuali modificheche si renderanno necessarie a mi-gliorare l’offerta». Dai sindacati èarrivata la richiesta di ottimizzareil sistema, migliorando i riempi-menti e garantendo la sostenibilitàeconomica così da evitare le san-zioni previste per legge per chi nonrispetta i parametri: per questo laPuglia ha subìto negli ultimi annitagli al fondo trasporti per circa 50milioni. «Non è più il tempo - hadetto Giannini - in cui ci si puòpermettere di far girare treni vuo-ti. È il tempo di scelte che vannonella direzione di ottimizzare gliorari e le percorrenze».

Allo stesso tempo, Giannini haespresso preoccupazione per leconseguenze del passaggio delle re-ti ferroviarie sotto la competenzadell’Ansf, relativamente all’allun -gamento dei tempi di autorizzazio-ne dei progetti infrastrutturali: «Sevogliamo accelerare l’installazio -ne del sistema Scmt - ha detto l’as -sessore - le procedure devono es-sere più snelle. Per questo avvie-remo una interlocuzione con il mi-nistero delle Infrastrutture, fina-lizzata a ottenere un rafforzamentodella struttura locale dell’Ansf».Sindacati anche in questo casoconcordi: le risorse pubbliche pergli investimenti - è il tema - nonpossono perdersi per via di pro-blematiche burocratiche». [m.s.]

STAZIONI DESERTE La protesta dei sindacati autonomi e Cobasbloccherà il trasporto a lunga percorrenza ma anche le reti locali

l ROMA. «Purtroppo sarà un venerdìnero per i trasporti. Noi abbiamo cercatodi far ragionare, ma ci saranno dif-ficoltà». Parola del ministro delle In-frastrutture e Trasporti, Graziano Delrio,che lascia poche speranze a chi oggi sideve muovere in treno, in aereo ma anchein metro e in autobus. Uno scioperogenerale per l’intera giornata, indetto daalcuni sindacati autonomi e di base,coinvolgerà infatti tutti i settori dellamobilità. La protesta, a cui si aggiungonoagitazioni a livello locale, è indetta a«difesa del diritto di sciopero e contro leprivatizzazioni e liberalizzazioni del set-tore».

TRENI - Lo sciopero riguarderà il tra-sporto ferroviario, ed è cominciato dalle21 di ieri per terminare alle 21 di oggi suicollegamenti di Trenitalia (ad eccezionedi Piemonte e Valle d’Aosta), Ntv, Tre-nord e delle altre aziende ferroviarieprivate. Trenitalia fa sapere che le «Frec-ce» circoleranno regolarmente. Per i treniregionali saranno garantiti i servizi es-

senziali dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle ore 21.Garantito il collegamento tra Roma Ter-mini e l’aeroporto di Fiumicino. Perevitare disagi ai viaggiatori. Italo pub-blica sul suo sito la lista dei treni ga-rantiti.

AEREI - Lo sciopero riguarda tutti ilavoratori del comparto aereo e aero-portuale per 24 ore; il personale navigantegruppo Alitalia-Sai, per quattro ore, dalle10 alle 14; il personale navigante e di terradelle compagnie aeree operanti in Italia,per 14 ore dalle 10 alla mezzanotte. Il sitodell’Enac pubblica l’elenco dei voli ga-rantiti. Alitalia ha attivato un piano

straordinario, essendo stata costretta acancellare diversi voli nazionali e in-ternazionali programmati per la giornatadi oggi, oltre ad alcuni collegamenti nellamattina di domani. Opereranno rego-larmente invece i voli in programmanelle fasce di garanzia: dalle 7 alle 10 edalle 18 alle 21.

BUS E METRO - Disagi anche nellacircolazione di metro, autobus e tram. ARoma gli scioperi sono due, rispetti-vamente di 24 e 4 ore, indetti dai sindacatidi Base e dal Sul. Entrambe le agitazioniinteressano sia la rete Atac che le lineeperiferiche Roma Tpl. Per lo stop di 24ore, sono in vigore le fasce di garanzia:servizio regolare fino alle 8,30 e dalle 17alle 20. L’agitazione di 4 ore, invece, saràdalle 11 alle 15.

A MILANO - Atm ha fornito gli oraridelle fasce di garanzia, due gli intervallitemporali durante le quali il servizio saràgarantito: dall’inizio del servizio alle 8,45e dalle 15 alle 18.

Bari-Roma in 4 ore, si parte il 28 giugnoA fine luglio anche il collegamento veloce da Foggia. Morgante (Trenitalia) a Bari

FRECCIARGENTO Il Bari-Roma veloce partirà il 28 giugno

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

«Finalmente ci ascoltanoma ora gli investimenti»

l BARI. Le dichiarazioni ufficiali sono, ov-viamente, caute. Ma a margine dell’incontro conl’ad Barbara Morgante, il presidente MicheleEmiliano può dire di aver portato a casa il ri-sultato. «Siamo già soddisfatti per il treno daTaranto a Roma, che sta dando buoni risultati.Ma anche il diretto Bari-Roma per noi è moltoimportante, così come lo sono l Lecce-Roma e ilFoggia-Roma. Trenitalia ha ascoltato il nostropunto di vista: la strategia può anche vederemeno treni, purché ci siano più diretti per partiredai tre capoluoghi del sud, del centro e del norddella Puglia».

La buona notizia sta nel fatto che per i direttiveloci il gruppo Fs non ha chiesto la compar-tecipazione economica della Regione. «Stiamo ri-vedendo - ha detto Emiliano - i rapporti tra Pugliae Trenitalia, anche in riferimento alle conven-zioni per gli abbonati dei treni regionali chehanno bisogno di utilizzare i treni a lunga per-correnza. Il sistema pugliese è ancora sotto shockper l’incidente di qualche giorno fa e soprattuttoper lo scandalo mostruoso delle Ferrovie Sud Est,che per vent’anni sono state oggetto di una gi-gantesca cattiva gestione. Per questo chiediamoche il gruppo Fs, oggi proprietario di Fse, siscrolli di dosso la tensione affinché i finanzia-menti già messi a disposizione di Sud-Est sianoimmediatamente spesi. Occorre una scossa, per-ché è evidente che non si può più andare avanticosì».

LE INDAGINISUL TRENOUno dei duetrenicoinvoltonell’incidentedi martedì aGalugnanoLa Procura diLecce hasequestratoentrambi iconvogli oltrea moltadocumentazionee attende gliesiti di unaconsulenzatecnica anchesull’impiantofrenante

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L’ALTRA INCHIESTA I 23 MORTI DELL’INCIDENTE DEL 2016: «NON SBAGLIÒ SOLTANTO IL CAPOSTAZIONE»

«Strage di Andria, furono errori multipli»

A COPERTINO: NESSUN PROBLEMA

POCHI MARGINIIl ministro Delrio: abbiamo fatto

il possibile per evitare lasituazione, ci saranno difficoltà