castagno 5

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  • 7/26/2019 castagno 5

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    Progetto PON Ob. 3, IT 053, PO 007, Avviso 6/01, Fascicolo n 184:

    "Nuovi modelli di formazione continua per il settore agricolo,

    legati a nuove forme flessibili di lavoro e ai mutamentidell'organizzazione del lavoro"

    PERCORSO DIDATTICO:

    La coltivazione delle aree forestali e il mantenimentodellambiente

    Elemento 5:

    LE OPERAZIONI DI INNESTO DEL CASTAGNO

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    Sommario:

    LEGENDA ICONE: -------------------------------------------------------------------------------------------------2ANATOMIA INTERNA DEL FUSTO --------------------------------------------------------------------------------3MOTIVI PER CUI INNESTARE -------------------------------------------------------------------------------------5LINNESTO ---------------------------------------------------------------------------------------------------------7RECUPERO DEL MATERIALE DINNESTO -----------------------------------------------------------------------8PERIODO DINNESTO ---------------------------------------------------------------------------------------------9PUNTO DI INNESTO --------------------------------------------------------------------------------------------- 10IL PORTA-INNESTO -------------------------------------------------------------------------------------------- 10PASTE SIGILLANTI ---------------------------------------------------------------------------------------------- 11PROTEZIONE DEGLI INNESTI ---------------------------------------------------------------------------------- 12PROTEZIONE CONTRO IL VENTO. -----------------------------------------------------------------------------12PROTEZIONE CONTRO LE GELATE. --------------------------------------------------------------------------- 12TIPI DI INNESTO ------------------------------------------------------------------------------------------------- 13INNESTO A FENDITURA (A SPACCO)-------------------------------------------------------------------------- 13INNESTO A PALMO E INNESTO INGLESE --------------------------------------------------------------------- 13INNESTO AD ANELLO O A FLAUTO ----------------------------------------------------------------------------14INNESTO A SCUDO O A GEMMA ------------------------------------------------------------------------------- 15INNESTO A CORONA O A TAVOLA -----------------------------------------------------------------------------16ALTRI TIPI DI INNESTO------------------------------------------------------------------------------------------ 17TEST DI AUTO-VALUTAZIONE ------------------------------------------------------------------------------ 19LA RETE DEI TUTOR -------------------------------------------------------------------------------------------- 20

    Legenda icone:

    Per agevolare la fruizione dei materiali, sono state inserite delle icone che stannoad indicare:

    : introduzioni e/o punti di passaggio tra gli argomenti dellelemento;: punti di attenzione e/o concetti particolarmente importanti e significativi;: termine dellelemento;

    : test di auto- valutazione.

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    OPERAZIONI DI INNESTO NEL CASTAGNO

    Linnesto considerato come un tipo di riproduzione vegetativa, chepermette di riunire in ununica pianta caratteristiche interessanti di piante distinte. Cos sipossono unire radici che si adattano bene al suolo a chiome pi produttive, e ottenere fruttiinteressanti dal punto di vista organolettico e commerciale.

    Questo sistema ha il vantaggio di disporre di un materiale di partenza adultoequindi di rendere pi rapida lentrata in produzione della pianta. Per altre specie di alberigeneralmente si effettua in vivaio, in modo da ottenere una grande uniformit di piante. Inquesto caso, al momento di realizzare un nuovo impianto, la pianta scelta gi innestatadella variet che pi interessa.

    Nel caso del castagno, esistono numerose denominazioni varietali, molte delle qualilocali, e pochi vivai dove si pu incontrare la variet che interessa. Per questo consuetudine che siano gli stessi castanicoltori ad innestare le piantecon le variet

    che considerano convenienti.Prima di trattare nel dettaglio gli aspetti che influiscono sulla realizzazione di un

    innesto, necessario sapere come fatta una pianta e conoscere i tessuti pi importantiche la costituiscono. Cominciamo quindi, ad esaminare quale sia lanatomia del fusto edelle branche del castagno, la cui conoscenza essenziale per poter effettuare leoperazioni di innesto.

    ANATOMIA INTERNA DEL FUSTO

    La parte viva dellalbero la parte esterna soltanto, che viene volgarmente

    denominata corteccia: essa circonda tutta la pianta come un guanto e quando viva esana si separa facilmente dal legno dellalbero. Nel seguente disegno possiamoosservare tutti gli strati chedistingueremmo sefacessimo un tagliolongitudinale dellalbero e lerispettive posizioni.

    Un taglio di questaporzione viva, mostra idiversi strati, che,procedendo dallesterno

    allinterno, sono:

    Corteccia; cambio della corteccia; libroo floema; cambio vascolare; legnoo xilema.

    DISEGNO:FLUSSO DI LINFA NEL

    FUSTO (FONTE D.KUSCHE-

    M.SIEWNIAK 1990)

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    La corteccia propriamente detta, esercita la funzione di barriera fisica tra linterno dellapianta e lesterno. Pu funzionare anche come una barriera chimica, grazie alle sostanzeantimicrobiche che accumula (tannini). E costituita da cellule che si impregnano disuberina (sostanza responsabile della suberizzazione, produzione di sughero), che gioca

    un ruolo importante nellisolare la pianta dagli elementi atmosferici e dai parassiti.Il cambio della corteccia una linea finissima di tessuto meristematico (tessutoindifferenziato, con forte proliferazione di cellule), che ha la funzione di formare lacorteccia verso lesterno, cosicch questa aumenta di spessore.

    Il libro costituito da unostrato di cellule allungate che terminano formandovasi conduttori, detti vasi floematici, attraverso i quali circola la linfa elaborata.

    Il cambio vascolare un fine strato di tessuto meristematicoche si trova tra ilfloema e lo xilemaed lo strato che genera i tessuti conduttori, responsabile dellacrescita diametrale dellalbero; ogni anno produce:

    un nuovo anello d i xilema verso linterno; un nuovo anello di floema verso lesternodella pianta.

    La sua attivit dipende dalle condizioni ambientali e dallo stato fito- sanitariodellalbero ed il tessuto che si incarica della cicatrizzazione delle ferite attraverso laformazione del callo cicatrizzante ed responsabile dellunione dei tessutinellinnesto.

    Il legno, o xilema, formato da cellule allungate morte che formano vasi conduttoriattraverso i quali scende la linfa grezza. Ha due momenti di crescita:

    pi forte allinizio della primavera, che d origine a vasi pi grandi per la linfagrezza che, per consistenza e colore, prendono il nome di alburno;

    pi debole allin izio dellestateche d luogo a vasi pi piccoli, spessi e vicini, conuna funzione di sostegno e di barriera che prendono il nome di duramen. Esso duro e di colore pi scuro.

    Entrambi provocano la crescita annuale in spessore della pianta attraversola formazione di due anelli: uno chiaro e uno scuro; inoltre accumulano lignina

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    (sostanza che consente loro grande resistenza), e tannini (che danno colore eesercitano la funzione di antisettici naturali).

    Linnesto una pratica usuale per il castagno, a volte indispensabile, per

    diverse ragioni; vediamo quali sono i motivi del suo utilizzo e i benefici che se nepossono trarre, passando poi ad esaminare cos un innesto e quali sono le buone prassiper lesecuzione.

    MOTIVI PER CUI INNESTARE

    Spesso, le variet destinate alla produzione non possono riprodursi sulle

    proprie radici perch queste non hanno una buona capacit di radicamento edarebbero vita a piante deboli .

    Per questo motivo linnesto deve essere fatto sopra piante con apparato radicale,resistente alle condizioni ambientali e alle caratteristiche del suolo. Questi porta- innestipossono apportare dei vantaggi alle variet produttive, quali:

    un miglior adattamentoai diversi tipi di suolo; uno sviluppo pi rapido; un aumento del vigore; maggior rendimentoo velocit di produzione.

    Alle variet di castagni che vengono innestate si richiede siano presenti alcunecaratteristiche che riguardano tanto la produzione quanto il tipo di domanda delmercato:

    Maturazione precoce Resistenza alle malattie Elevataproduttivit Calibro adeguato Fruttinon divisi

    Grosso calibro Bellaspetto Spellatura facile Buon sapore

    La tecnica dellinnesto non usata soltanto per scegliere delle variet, ma anche

    per altri motivi. Facciamo due esempi.

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    Un primo casopotrebbe esserequello di una piantadebole o debilitata

    a causa di qualchemalattia.

    DISEGNO:ESEMPIO DI INNESTO

    PER APPROSSIMAZIONE (D.

    KUSCHE-M.SIEWNIAK 1990)

    In questo caso si pu utilizzare un tipo di innesto detto di approssimazione, checonsiste nellutilizzare un ributto della ceppaia innestandolo direttamente sul tronco o suuno dei rami principali, secondo i casi.

    Lobiettivo che si persegue consiste nellaumentare il vigore della pianta o del ramo inquestione oppure nel superare un problema presente sulla stessa, per esempio una ferita,come nel disegno precedente.

    Un secondo caso si presenta quando la pianta ha subito un deterioramentoalla base a causa di un colpo con strumenti da lavoro, morsi di animali o ferite

    prodotte dal cancro che inabilitano una parte della corteccia del tronco.

    In questo caso linnesto pu essere impiegato per creare dei ponti sulla zonadanneggiata, in modo da far recuperare alla pianta il vigore perduto, come si vedenellillustrazione.

    DISEGNO:ESEMPIO DI INNESTO A PONTE (D.KUSCHE-M.SIEWNIAK 1990)

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    In entrambi i casi, linnesto non utilizzato per ottenere una determinata

    variet, ma per risolvere un problema della pianta. Sono esempi che mostrano la

    versatilitdella tecnica dellinnesto.

    LINNESTO

    Possiamo definire linnesto come la tecnica che permette lunione di due partiprovenienti da piante distinte in una unica pianta, che conserva le caratteristichegenetiche, istologiche e fisiologiche di quella che viene innestata.

    A di fferenza di alt ri metod i di rip roduzione vegetat iva, in cui gli individui vivonosulle proprie radici, nellinnesto la pianta vive sulle radici di un altro individuo dellastessa specie.

    In generalequanto pi vicine geneticamente sono le due piante e pi accurate

    le tecniche di esecuzione, tanto pi rapidamente si realizzer la saldatura, ma inpiante che si ibridano facilmente, come nel caso del castagno, al momentodellinnesto si possono riscontrare fenomeni di incompatibilit tra alcuni di questiibridi, per cui non si pu avere lunione dei tessuti: necessaria quindi la compatibilittra il soggetto e la parte innestata.

    Lincompatibilit, si manifesta in modi diversi e occasionalmente la comparsa deisintomi pu tardare di molti anni. Alcuni dei sintomi che manifestano incompatibilit sono iseguenti:

    Linnesto non prendein un alta percentuale di casi. Si produce una morte prematuradellalbero. Si ha una differenza di crescita pi o meno marcatatra portainnesto e marza. Si hanno piante poco vigorose con seri problemi di accrescimento e/o piante

    poco produttive.

    A parte i fenomeni di incompatibilit, a volte sono altri i motivi per cui gli innesti non

    riescono, come, ad esempio:

    stato malandato del materiali; momento di realizzazione inadeguato; fattori climatici.

    Inoltre bisogna considerare e curare altri aspetti, quali:

    evitare la morte dei tessuti della marzaper essiccazione. eseguire correttamente lunionetra il portainnesto e la marza. assicurare lunione dei tessuti(che non si muovano i due elementi). considerare le condizioni fito- sanitariefavorevoli. evitare rotture(vento, animali, etc.).

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    Per riassumere, lesito dellinnesto dipende principalmente da due fattori:

    Che ci si affini t tra la marza e il portainnesto.

    Che il contatto tra il cambio dei due elementi sia pi stretto possibi leperch traloro si realizzi lunione e lattacco sia perfetto.

    E quindinecessario porre molta cura nelleffettuare linnesto e questo richiedeun impegno scrupoloso. Si deve aver cura che:

    gli st rumenti di lavoro siano ben affilati, puliti e disinfettati; i tagli siano puliti; i tagli effettuati vengano disinfettati e sigil lati.

    RECUPERO DEL MATERIALE DINNESTO

    Per la raccolta del materiale dinnesto possiamo osservare le seguentiindicazioni:

    si devono evitare quegli alberi che manifestino infezioni di cancro; si devono scegliere marze che provengano da rami produttivi cosicch

    entreranno in produzione prima. Se si utilizzano rami vegetativi (i cosiddetti

    tirasucchi , riconoscibili per il loro vigore e il loro sviluppo verticale), che non sonoproduttivi come marze, tarderanno di pi a entrare in produzione; se si scelgono tutti dalla stessa parte dellalbero , dopo linnesto il

    germogliamento sar pi uniforme; le gemme della zona bassa della pianta germogliano primadi quelle della parte

    alta; si deve evitare di raccogliere il materiale nei giorni di gelo o eccessivamente

    umidi.

    Se vogliamo approfittare dellinfluenza della luna al momento della raccolta delmateriale dinnesto, allora sar consigliabile effettuare la raccolta nei 14 giorniseguenti la fase di luna pienae, se possibile, negli ultimi giorni (a partire dal decimogiorno). In questa fase della luna, il legno si conserva meglio e le marze avranno menoacqua, per cui la loro disidratazione ed essiccazione sar pi difficile, e saranno pi adatteallinnesto.

    Negli innesti pu succedere che, tra la raccolta del materiale e il momento

    dellinnesto trascorra un certo periodo, durante il quale bisogna aver cura che ilmateriale legnoso non si deteriori .

    Per proteggere le marze a riposo, una volta raccolte, si possono:

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    disinfettareper evitare infezioni fungine; conservare in sacchi di plastica ben chiuse e in frigorifero ad una

    temperatura di 2-4Cfino al momento in cui verranno utilizzate. Quando sitolgono dal frigorifero devono essere utilizzate entro breve tempo perch si

    disidratano.

    Si possono inoltre conservare:

    interrandoletotalmentenella sabbia in luogo fresco e secco; piantandole nella sabbiae ponendole in luogo fresco e secco; piantandole in una patata o in una mela.

    Il materiale per gli innesti di corteccia (qualsiasi metodo di innesto in cui si abbiaseparazione della corteccia dal legno), deve essere raccolto poco tempo primadallinnesto, affinch la disidratazione non comprometta linnesto.

    Per conservarlo dopo la raccolta necessario metterlo in un contenitore con acquaperch mantenga lumidit.

    PERIODO DINNESTO

    Il periododinnesto dipende dal tipo dinnesto che si vuol effettuare, perch

    ciascuno richiede determinate condizioni, e dalla grandezza della pianta dainnestare.

    Generalmente si distinguono i seguenti casi:quando la corteccia non si separa dal legno o si stacca con dif ficolt:

    In febbraio- marzo: innesto ingleseo in cadillac In marzo-aprile: innesto inglese, in cadillac, a incastro, a fenditura, a corona

    Quando la corteccia si separa facilmente dal legno :

    In aprile-maggio: innesto a zufolo, a flautoo ad anelloe a scudo (scaglia) congemma intera

    In luglio-agosto: innesto a scudodi gemmae a scagliacon gemma dormiente.

    Anche al momento del l innesto si pu tenere in considerazione l in fluenzadella luna.Linnesto sar allorarealizzato nei 14 giorni di luna crescente(luna nuovae quarto crescente). Linnesto realizzato in queste fasi lunari favorir lo sviluppovegetativo delle gemme e quindi laccrescimento dellinnesto.

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    PUNTO DI INNESTO

    Un altro aspetto da considerare al momento dellinnesto laltezza a cui sirealizza lo stesso, poich a partire da questo punto si svilupper la parte produttiva

    dellalbero. Innestare in alto, significa ottenere piante di gran portamento mentreinnestare in basso significa ottenere un portamento che segue le necessit.

    In linea generale, si consiglia linnesto in basso perch permette una serie divantaggi successivi tra cui:

    Poter innestare piante pi giovani. Tenere le piante pi basse.

    Facilitare losservazione della chioma e lintervento in caso di problemi (infezioni di cancro). Abbassare la superficie di produzione in modo da ottenere frutti di maggiore

    qualit (taglia).

    Il maggiore o minore portamento dellalbero, pu essere determinato anche

    dal sesto dimpianto, cio dalla vicinanza tra le piante o dalla presenza di piante moltoalte: in ogni caso la posizione dinnesto permette di ot tenere piante pi piccole o p igrandi secondo le necessit.

    Sebbene si possa scegliere laltezza dinnesto, essa deve comunque rimaneresopra il livello del terreno perch, al contrario, correremmo il rischio che esso formiradici proprie e renda nulla lefficacia del soggetto.

    Una volta che stata scelta la variet che si vuole innestare, fondamentalescegliere e preparare la pianta che ricever linnesto, il por ta- innestoe, non di meno,proteggere linnesto da eventuali danni. Vediamo allora di esaminare le caratteristicheche il porta- innestodeve possederee le considerazioni da fare al momento della

    sua scelta, passando poi alle possibili cause di danni agli innesti e le cure necessarie aproteggerlo.

    IL PORTA-INNESTO

    La pianta che fornir le radici della pianta innestata, il porta- innesto, pu avere originidiverse. Pu essere:

    unapianta giovaneche verr innestata nel vivaio; una pianta giovanedi vivaio che verr innestata nella dimora definitiva; una pianta giovane raccolta in campo e trapiantatain un nuovo terreno; una pianta giovane nata in campo e che verr innestata senza essere

    trapiantatain un altro luogo; unapianta maturaalla quale verr cambiata la variet;

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    un pollone della ceppaiache verr innestato per ottenere una pianta produttiva insostituzione di quella attuale.

    importante che la pianta che si innesta da giovane sia vigorosa e lecondizioni fito- sanitarie siano buone, per favorire il successivo sviluppo dellinnesto eche sia selvatica, per sfruttare il buon adattamento al suolo e le caratteristiche dicompatibilit con la variet scelta.

    Dunque si decide il tipo diinnestoe si preparano le gemme oi rametti da utilizzare, si fanno itagli corrispondenti nella piantaricettrice e si procede a innestare lamarza e a legarla.

    Riteniamo conveniente insisteresulla necessit di disinfettare tuttoil materiale che stiamo utilizzando,per evitare infezioni che possanoostacolare linnesto e persino infettarela pianta.

    FOTO:PREPARAZIONE DELLA PIANTA PER

    MIGLIORARLA (FONTE IRMA 1997SPAGNA)

    E necessario disinfettare sia il materiale che si innesta, sia i tagli che

    vengono fatti, sia gli strumenti utilizzati. Tutti i tagli che rimangono esposti possonoessere sigillati con un mastice per proteggere le ferite dalle condizioni ambientali e dallepossibili infezioni successive allinnesto.

    Per disinfettare il materiale si pu utilizzare: un fungicida o una diluizione di

    candeggina o di solfato di rameal 10%.

    PASTE SIGILLANTI

    La sigillatura dei tagli una pratica importante per evitare che si verifichino

    infezioni una volta realizzato linnesto, inoltre una protezione efficace a evitare ladisidratazionedelle punte.

    Per sigillare si possono utilizzare delle paste commerciali preconfezionate chepossiamo acquistare in negozio oppure possiamo prepararle da noi, con risultati discreti.

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    Un esempio di pastautilizzata anticamentee facile aprepararsi quella costituita da:un miscuglio di due parti di

    argilla, una di sterco di vaccafresco e un po dacqua. Ilmiscuglio si applica con unabrocca o con una spatola,secondo il grado di liquidit.

    Una volta preparata puanche essere conservata: almomento di riutilizzarlaprovvederemo a rimpastarlaaggiungendo acqua.

    FOTO:REALIZZAZIONE DELLINNESTO(FONTE IRMA 1997SPAGNA)

    PROTEZIONE DEGLI INNESTI

    Sebbene non sia sempre necessario, senza dubbio consigliabile proteggere gliinnesti dalle condizioni atmosferiche avverse fino a che non prendono e si sviluppano. Ipericoli pi importanti sono: il vento e le gelate.

    Protezione contro i l vento.Il vento pu muovere linnesto o romperlo a poco tempo dalla sua realizzazione o

    anche quando gi arrivato ad una certa dimensione. Solitamente, fino a che linnestonon sviluppa un legame forte, si lasciano altri rami che gli servano da protezione; tali ramiprotettivi, possono essere scortecciati o meno, a seconda che convenga che noncompetano per la linfa con linnesto.

    Protezione contro le gelate.

    Le gelate tardive possono compromettere gli innesti seccandoli e quindi impedendone

    lo sviluppo; gli innesti realizzati nel periodo che va da marzo a maggio sono i pisottoposti a questo pericolo.Una misura di protezione consiste nellutilizzare pezzi della medesima corteccia di

    castagno collocandoli attorno allinnesto, sistemati in modo da formare una cavit,nella quale saranno posti gli innesti e riempita con terra o foglie: questo sistema, oltrea proteggere dalle gelate, regola meglio lumidit e linnesto si mantiene pi fresco.

    Viste le buone prassi per lesecuzione degli innesti, passiamo ad esaminarein dettaglio le varie tecniche per lesecuzione degli stessi.

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    TIPI DI INNESTO

    Per R. J. Garner gli innesti possono essere classificati in due tipi a secondache si abbia o no la separazione della corteccia dal legno:

    1) innesto a spacco (fenditura) in cui non si ha la separazione della corteccia.Questo tipo pu essere applicato quasi in tutte le situazioni;

    2) innesto di corteccia, qualsiasi metodo in cui si abbia separazione dellacorteccia dal legno. Questo tipo si utilizza durante i mesi di accrescimentoattivo del cambio.

    INNESTO A FENDITURA

    (A SPACCO

    )Solitamente viene applicato in porta- innesti di diametro non mol to grande, tra i 3

    e i 6 cm.Il metodo il seguente:

    si tagliano le asticelle per le due facce a diminuizione, a forma di cuneo (vedi ildisegno);

    con attenzione, si apre uno spacco nel porta- innesto; si introduce lasticella aggiustandola perfettamente (pu essere utilizzata

    soltanto una marza o al massimo due, secondo il diametro del portainnesto); si lega il tuttoin modo da far attaccare linnesto e si sigillano perfettamente i due

    tagli.

    un tipo diinnesto che chiudesubito la feritacreata e cicostituisce unvantaggio contro ipossibili danniarrecati dal vento odalle infezioni.

    DISEGNO:INNESTO A

    SPACCO (FONTE

    CHATAIGNES ET MARRONS

    FRANCIA)

    INNESTO A PALMO E INNESTO INGLESE

    Linnesto a palmo, un innesto molto semplicea realizzarsi e si ut ilizza quando ilportainnesto e la marza hanno lo s tesso diametro.

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    A questo scopo: viene effettuato un taglio inclinato sia nel soggetto che nella marza (come

    mostra la figura); le due superfici tagliate si addossano, cercando di aggiustarle in modo da far

    coincidere il cambio di ognuna; dopodich si legano, affinch non si muovano.

    Se non coincidono pertutta la superficie, essedevono essere aggiustate,in modo che corrispondanoalmeno da un lato, cosicchin questa zona, si abbia uncontatto tra i due cambi,che sono i responsabili

    della fusione tra i tessuti .

    DISEGNO:INNESTO A PALMO (FONTE

    R.J.GARNER 1983)

    Linnesto inglese pu essere considerato una variante del precedente; ilprocedimento simile e lunica cosa che cambia che:

    una volta fatto il taglio inclinato sia nellamarza che nel portainnesto, si creano con il

    coltello due linguette su ognuna dellesuperfici (vedi foto nella pagina seguente),in modo che, al momento di addossarle lunaallaltra, si incastrino, dando cos maggiorestabilit allinnesto.

    Si conclude con la medesima legatura.

    DISEGNO:INNESTO INGLESE (FONTE F.MINARDI 1999)

    INNESTO AD ANELLO O A FLAUTO

    Molto efficace e semplice, per essere eseguito bisogna che la linfa scorra bene, inmodo da permettere con facilit la separazione della corteccia dal legno. Si effettua nelseguente modo:

    si sceglie un ramo delicato e flessibile(di un anno);

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    nella zona appropriata, si fanno due tagli, uno in cima e uno in fondoestraendoun cilindro che porti alcune gemme (generalmente 1 o 2);

    successivamente, si cerca nel portainnesto un ramo di diametro simile cui sitoglie la corteccia a strisce, in modo che si discostino;

    si inserisce il cilindro dellinnesto: questa operazione deve essere effettuata concura, per evitare che il cilindro si aggrinzisca rendendo pi difficile lincastro; si aggiusta poco a pocofino a raggiungere la posizione giusta.

    Nel caso in cui si abbiano rami grossi, consuetudine abbassarli, tagliando lestremite quindi facendoli ributtare verso il basso: su questi nuovi getti si applica questo tipo diinnesto.

    Questinnesto unodei pi praticati per ilcastagno e tra quelli dimaggior successo, con il

    vantaggio che non cbisogno di sostenerelinnesto, n di sigillarlocon mastice. un innestoche difficilmente attaccato dal cancroperch non si sviluppa nellegno di un anno.

    DISEGNO:INNESTO AD ANELLO

    (RIFERIMENTO:CHATAIGNES ETMARRONS)

    INNESTO A SCUDO O A GEMMA

    Solitamente viene eseguito quando il portainnesto giovane o quando lacorteccia non molto spessae viene fatto durante il periodo vegetativo, quando lalinfa abbondante, tra maggio e giugno con gemme a occhio velato (formate ciolanno precedente) o alla fine di luglio e i primi di agosto con gemme a occhio

    dormiente(gemme formate durante il periodo vegetativo).Le gemme sono prese generalmente da talli o getti sviluppati nellanno dalleascelle delle foglie:

    viene scelta unasticella; con il coltello viene estratta una scaglia con la gemma da uti lizzare: la foglia

    viene tagliata, ma non il picciolo, che pu servire per maneggiare meglio la scaglia; nella scaglia si fanno dei tagli per migliorare il contatto tra il cambio dello

    scudetto e del porta- innesto; nel soggetto, viene fatta una T nella corteccia (con il coltello da innesto), fino

    ad arrivare al legno in modo da distaccarla e inserire lo scudetto nelle pieghe

    della T ; il tutto viene legato, senza per coprire la gemma.

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    Generalmente si usa togliere i due terzi delle foglie del ramo su cui si eseguelinnesto , oppure si usa tagliarne la cima per indirizzare la linfa verso la gemmainnestatae farla sviluppare meglio.

    Una modificazione di

    questo innesto consistenelleliminare lasticellache fa parte dello scudo elasciare la gemmasoltanto.

    Per eliminare il legno sitira la pelle in avanti inmodo da separare il legnopi facilmente.

    DISEGNO:INNESTO A GEMMA

    (RIFERIMENTO:CHATAIGNES ETMARRONS FRANCIA)

    INNESTO A CORONA O A TAVOLA

    Un ramo primario, o secondario, pu ricevere un numero di punte in circolo che glidanno laspetto di una corona.Viene realizzato generalmente in rami di grande diametro:dai 4-5 cm ai 20 o pi, ad esempio, un ramo primario, o secondario.

    Normalmente, si utilizzano 2 o 3 asticelle ma, in rapporto alla grandezza del ramo, sene possono innestare anche di pi (8 o 10): questo per far s che, quando gli innesti hannopreso, possano chiudere prima la ferita e avere maggior forza in modo che non si

    stacchino durante la crescita.Per realizzarlo possono essere utilizzati vari metodi; ve ne proponiamo due nellepagine seguenti.

    Metodo 1

    1. Si tagliano le asticelle ad ancia, come nella figura: i tagli, laterale e inferiore,hanno lobiettivo di lasciare scoperto il cambio nella zona di contatto conquello del portainnesto.

    2. Dopo il taglio del ramo del soggetto che deve essere innestato, si fanno dei taglilaterali nella cor teccia e la si separa leggermente da un lato.

    3. Nella zonadove la corteccia un po separata si inseriscono le asticelle e siaggiustano in modo da formare una solida zona di contatto tra i due cambichefaciliti la saldatura, quindi si fissano affinch non si muovano.

    Metodo 2:

    1. Si tagliano le asticelle da entrambe le due facce a forma di cuneo.2. Con unasticella di legno si separa leggermente la corteccia del portainnesto l

    dove saranno collocate le asticelle.3. Si introducono le asticelle facendo un po di pressione in modo che il contatto sia

    pi fermo possibile. Si lega tuttintornocon della rafia per assicurare linnesto.

    Dal momento che utilizziamo diverse marze, dobbiamo stare attenti che esseprovengano dalla stessa zona o dalla medesima parte dellalbero: in tal modosvilupperanno tutte nello stesso momento (le gemme della parte alta della pianta si

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    sviluppano pi tardi di quelle che stanno in basso) e quelle che sono pi precoci nonnuoceranno allo sviluppo delle altre.

    Linnesto a corona deve essere sigillato bene per evitare che al crescere della marza siproducano crepe tra la corteccia e il legno che potrebbero dare origine a infezioni edeterminare linsuccesso dellinnesto. Questo particolarmente raccomandabile nellezone dove presente il cancrodel castagno.

    DISEGNO:INNESTO A

    CORONA (FONTECHATAIGNES ET

    MARRONS FRANCIA)

    ALTRI TIPI DI INNESTO

    Si possono impiegare altri tipi di innesto conbuoni risultati. Ogni persona ha il suo preferito,col quale ottiene i migliori risultati e, a volte, avolte si tratta di varianti rispetto quelli quiesposti: ognuno pu introdurre gli adattamentiche ritiene pi convenienti. In ogni caso lesitodellinnesto dipende dal contatto stretto tra ilcambio del soggetto e quello della marza.

    FOTO:INNESTO A CORONA (FONTE IRMA 1997SPAGNA)

    Bene, hai terminato questo elemento della UFC!Se lo ritieni opportuno, prima di passare allelemento successivo, puoi svolgere il

    test di auto-valutazione relativo ai contenuti fino a qui esaminati, in modo da valutare il tuoapprendimento e, se del caso, rivedere le parti che meno ti sono chiare.

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    Puoi comunque decidere di effettuare il test alla fine dellintero percorso, in un'unicasessione, a seconda delle tue necessit ed esigenze.

    Allo stesso modo, i test possono servirti per valutare le tue conoscenze sugliargomenti trattati nel presente elemento della UFC, prima di affrontarla, decidendo, in

    caso di un buon risultato dei test, di passare allelemento successivo.La verifica dei test, potrai effettuarla grazie alle risposte che troverai in un unico file,suddivise per elementi, nella pagina relativa alla UFC, alla voce Auto- valutazione, delsito www.ambienteagricoltura.it.

    Ad ogni elemento della UFC, corrisponde il relativo correttore, che potrai stampare ogestire in formato elettronico con Microsft Word (il file in formato .doc) o qualsiasi editortestuale.

    Se usato in formato elettronico, oltre a verificare le tue risposte ai test, servendoti delprospetto per il calcolo(un foglio di Microsoft Excell), riportato in ogni correttore, potraieseguire anche il calcolodella percentuale delle risposte esatte.

    Non dovrai far altro che cliccare due volte sulloggetto (tabella di MS Excell) e inserire,

    nelle apposite caselle (celle), quelle con lo sfondo verde, il valore 1 o 0, a secondadellesattezza della risposta:

    1: risposta esatta;0: risposta errata.

    Il sistema, calcoler automaticamente il numero e la percentuale di risposte esatte del test.Potrai comunque calcolare la percentuale di risposte esatte anche se compili il

    prospetto in formato cartaceo, impostando una semplice equazione, moltiplicando ilnumero di risposte esatte del test relativo per 100 e dividendo il risultato per il numero didomande che erano previste in quellelemento:

    numero Risposte esatte X100numero di domande

    La valutazione percentuale, potr essere cos interpretata:

    inferiore al 70 %insufficiente; tra 70 % e 85 %: sufficiente; tra 85 % e 100 %: buono.

    Nel caso la valutazione sia:

    insufficiente, sar indispensabile che tu ripeta con maggior attenzione ilpercorso completo e compili di nuovo i test; sufficiente, il consiglio di andare a rivedere le parti del percorso che

    meno ti sono chiare, magari ripetendo il test;buono, potrai passare direttamente allelemento successivo della UFC.

    Potrai comunque contare sullassistenza della rete di tutor del progetto, che potraicontattare telefonicamente, tramite e-mail o direttamente, nei recapiti riportati alla fine deiseguenti test di valutazione.

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    TEST DI AUTO-VALUTAZIONE1.IMMAGINA DI FARE UN TAGLIO LONGITUDINALE IN UN TRONCO (RAMO),DI CASTAGNO:SAI DIRE QUALISONO I DIVERSI TESSUTI IN CUI SUDDIVISO?(elenca)

    ..

    .

    2. QUALE TESSUTO RESPONSABILE DEL CALLO DI CICATRIZZAZIONE?(barra la casella) Il cambio

    vascolare; il cambio

    corticale; il libro; lo xilema.

    3. SAI DIRMI QUALI FATTORI POSSONO INFLUIRE SULLA NON RIUSCITA DI UN INNESTO?(elencabrevemente)

    ... ...4. DA COSA DIPENDE LEPOCA DINNESTO?(descrivi brevemente)5. QUANDO DEVE ESSERE EFFETTUATO LINNESTO A CORONA? (barra la casella)

    marzo-aprile

    aprile-maggio

    luglio-agosto

    febbraio-marzo

    6. .E QUELLO A SCUDO?(barra la casella)

    marzo-aprile aprile-maggio

    luglio-agosto febbraio-marzo

    7.QUAL LA FASE DELLA LUNA,NELLA QUALE SI DEVE INNESTARE?(riempi la frase con la/le parola/emancante/i)Linnesto deve essere effettuato nei giorni di luna . .

    8.DOVE CONSIGLIATO SIA SITUATO IL PUNTO DI INNESTO?.. (barra la casella) basso alto a livello del terreno.

    9. quali sono i metodi di innesto del castagno? (elencali) .

    10.ELENCA QUALCHE TIPO DI INNESTO A SPACCO?(descrivi brevemente).... .

    11.INDICA QUALCHE TIPO DI INNESTO DI CORTECCIA?(elenca) .

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    LA RETE DEI TUTORTOSCANA:

    CIA-CIPAAT TOSCANA:

    Valter Gost inelli, CIPA-AT Toscana; Tel. 055/2338932; e-mail: [email protected] . Anna Stopponi , CIPA-AT Siena; Tel. 0577/203711; e-mail: [email protected] . Cristina Pizzetti, CIPA-AT di Siena; Tel. 0577/203711; e-mail: [email protected] . Lucia Casarosa, CIPA-AT di Pisa; Tel. 0587/290373; e-mail: [email protected] . Marco Masi, CIPA-AT di Pistoia; Tel. 0573/934210/e-mail: [email protected] . Susanna Grilli, CIPA-AT di Livorno; Tel. /e-mail: [email protected] .

    COLDIRETTI-IRIPA TOSCANA:

    Sandro Stoppini, IRIPA Toscana; Tel. 055/3215064; e-mail: [email protected] . Claudio Bucaletti; COLDIRETTI Arezzo; Tel. 0575/39951 e-mail: [email protected] . Laura Pestelli.; COLDIRETTI Firenze; Tel. 055/323571 e-mail: [email protected] . Sabrina Merano; COLDIRETTI Grosseto; Tel. 0564/24453 e-mail: [email protected] . Elena Biagioni; COLDIRETTI Lucca; Tel. 0583/341746 e-mail: [email protected] . Elena Biagioni; COLDIRETTI Massa; Tel.0585/43852; e-mail: [email protected] . Francesca Marcacci; COLDIRETTI Pisa; Tel.050/526010; e-mail: [email protected] . Stefano Tesi; COLDIRETTI Pistoia;Tel.05737991011, e-mail: [email protected] . Sabrina Guerranti; COLDIRETTI Siena; Tel.0577/46006, e-mail: [email protected] .

    EMILIA-ROMAGNA:

    CSADI BOLOGNA:

    Claudio Zangarini, CSA Bologna, Tel. 051/360747, e-mail: [email protected] .

    AGRIFORM:

    Claudia Bellaera, AGRIFORM Bologna, Tel. 051 6313815, e-mail: [email protected] . Laura Rivara,AGRIFORM, Parma, Tel. 0521/24478, e-mail: [email protected] Roberto Trampolin i,AGRIFORM Reggio Emilia, Tel. 0522/920437, e-mail: [email protected] . Silvia Fiori, NEW AGRIFORM Forl, Tel. 0543/724670, e-mail: [email protected] .

    IRFATA:

    Andrea Savi , IRFATA Piacenza, Tel. 0523/523080, [email protected] .