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“UNA SCUOLA PER TUTTI”
CAPACE DI FORMARE
“L’UOMO LIBERO DEL DOMANI”
PIANO DI MIGLIORAMENTO
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
“F. SURICO” Castellaneta
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
RESPONSABILE DEL PIANO
Dirigente Scolastico
Dott. Antonio LUDOVICO
Via Delle Spinelle n. 24 Castellaneta (TA) Sito web: www.filipposurico.eu
E - Mail [email protected] Email- [email protected]
Cod. meccanografico TAIC824001- cod. fiscale 9012222735 Tel./Fax 099-8441252/8445964
~ 2 ~
INDICE
Composizione del gruppo di progettazione del Piano di miglioramento Pag. 3
Scenario di riferimento Pag. 4
Idee guida del PdM Pag. 7
Obiettivi di processo e priorità strategiche Pag. 9
Linea strategica del piano Pag. 12
Progetti di miglioramento: priorità Pag. 15
Progetto n° 1 – Dalle Indicazioni nazionali al curricolo verticale d’Istituto Pag. 17
Schema di andamento delle attività di progetto Pag. 21
Progetto n° 2 – Una scuola per Tutti Pag. 22
Schema di andamento delle attività di progetto Pag. 26
Progetto n° 3 – Gli esiti formativi degli ex allievi: rilevare a distanza per migliorare Pag. 27
Schema di andamento delle attività di progetto Pag. 30
Progetti: target e risultati raggiunti Pag. 31
Scheda tecnico amministrativa Pag. 35
~ 3 ~
Responsabile del Piano Dirigente Scolastico Dott. Antonio LUDOVICO
Referente del Piano
Cognome e Nome: Brisacani Angela
Telefono: 099-8442682
E-mail: [email protected]
Ruolo nella scuola: Collaboratrice vicaria (Aggiornamento, monitoraggio e valutazione delle attività del PTOF - Coordinamento dei curricula -
Valutazione monitoraggio PTOF - Coordinamento attività di aggiornamento e formazione – revisione e aggiornamento RAV )
Composizione figure responsabili del GRUPPO PdM integrato con i nominativi dei docenti annualmente incaricati per l’attuazione dei progetti inseriti nel PdM
1. “Dalle Indicazioni nazionali al Curricolo verticale d’istituto” 2. “Una scuola per tutti” -
NOME COGNOME RUOLO NELL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA RUOLO NEL TEAM DI MIGLIORAMENTO
Ludovico Antonio DS Responsabile del PdM
Punzi Lucia DSGA Responsabile aspetto finanziario
Brisacani Angela 1° Collaboratore vicario del DS (Primaria) Referente PdM
Mele Domenico 2° Collaboratore del DS (Secondaria di 1° grado) Coordinatore progetto curricolo verticale
Graniello Beatrice 3° Collaboratore del DS (Infanzia) Responsabile di plesso (Spineto M.plo- Infanzia) Coordinatore progetto curricolo verticale
Mastrangelo Pasqua Responsabile gruppo GLI Responsabile progetto Inclusione
Ambrosecchia Angelo Raffaele Funzione strumentale Secondaria area docenti Coord. Progetto curricolo/Inclusione
Carrieri Cinzia Funzione strumentale Secondaria area alunni Coord. Prog.to Orientamento/Inclusione
Sperti Mariarosaria Funzione strumentale Primaria area docenti Coord. Progetto curricolo/Inclusione
Donvito Rosa Funzione strumentale Primaria area alunni/Animatore digitale Respons.le PSD; Coord.Continuità/ Inclusione
Leone Angela Funzione strumentale Infanzia area docenti/alunni Coord. Progetto Continuità/Inclusione
Ciminelli Giulia Responsabile di plesso (De Amicis- Infanzia Primaria Secondaria) Castellaneta M. Coordinatore progetto inclusione
Ignazzi Rosenza Funzione strumentale area docenti/alunni - Castellaneta M. Componente gruppo di lavoro curricolo
Seripanni Annamaria Responsabile di plesso (P.co Valentino - Primaria) Componente gruppo di lavoro curricolo
Tucci Simonetta Responsabile di plesso (via Jacobellis - Primaria) Componente gruppo di lavoro curricolo
Russo Anna Applicata di segreteria Responsabile dati esiti a distanza (a. s. 2018/2019)
~ 4 ~
PRIMA SEZIONE SCENARIO DI RIFERIMENTO
Informazioni ritenute necessarie per la
spiegazione delle scelte di miglioramento
Il contesto socio-culturale in cui la
scuola è inserita
L’ I.C.S. "F. Surico" si situa a Castellaneta, una ridente cittadina del versante occidentale della provincia di Taranto
ubicata al centro del cosiddetto arco Jonico nel cuore del Parco Regionale delle Gravine. Il suo territorio si sviluppa
dalle colline pre-murgiane alla costa jonica con una grande varietà di paesaggi caratterizzati dalla presenza di
elementi naturalistici, storici e archeologici di grande interesse. La parte nuova del paese offre zone verdi e una
buona struttura urbanistica che ingloba la maggior parte della popolazione. Impianti sportivi pubblici e privati
offrono opportunità di svago e di utilizzo del tempo libero. Un accentramento abitativo si rileva nella frazione
rurale della Gaudella e similmente nella frazione marittima di Castellaneta Marina
L’economia si basa quasi esclusivamente sull’agricoltura e sul terziario.
Nel quadro di uno sviluppo futuro, il turismo balneare della zona marina si profila tra le aspettative più significanti
del paese.
Nel contesto cittadino descritto l’Istituto “F. Surico” delinea un’agenzia educativa che ha vissuto, nell’ultimo
decennio, un importante incremento, tangibile consenso delle famiglie al suo “fare scuola”. La crescita numerica
degli alunni, di anno in anno, ha causato, però, diverse problematicità logistiche in parte superate dalla costruttiva
sinergia d’intenti risolutivi tra l’Istituto e l’Ente locale. Data la complessità della sua breve storia l’Istituto si colloca
nella realtà cittadina con una presenza massiccia di plessi distanti tra loro e caratterizzati da modalità organizzative
diversificate (tempo pieno/ tempo normale/ pluriclassi/ ..., ) che risentono significativamente anche degli influssi
derivanti da un’utenza caratterizzata da indici di alfabetizzazione culturale e status sociali diversificati
Una realtà scolastica, quindi, frammentata che pone l’esigenza di delineare un Piano dell’Offerta Formativa
articolato che, pur incastonandosi in una visione unitaria, tenga conto delle esigenze dei singoli per costruire percorsi
formativi inclusivi, aderenti ai bisogni dell’utenza e garantisti dei diritti di tutti e di ciascuno.
L’Istituto Comprensivo Statale “F.Surico” è strutturato in sei plessi: cinque dislocati a Castellaneta Città e una sede
staccata a Castellaneta Marina, situata presso l’edificio Ex ENAOLI
L’organizzazione scolastica
I docenti di ogni ordine di scuola del nostro Istituto, dai quali dipende la programmazione e la realizzazione del
POF, si caratterizzano oltre che per una qualificata dimensione umana, culturale, professionale e relazionale, anche
~ 5 ~
per il possesso di competenze specifiche e personali soprattutto nel campo psico-pedagogico, multimediale,
linguistico, musicale, nell’utilizzo dei linguaggi espressivi (disegno, drammatizzazione, ecc. ), nei rapporti con le
agenzie esterne.
Una spinta propulsiva al continuo mettersi in discussione per dare il meglio di sé supportata da un’autovalutazione
obiettiva e puntuale del proprio agire didattico sono le peculiarità di base che sostengono l’atteggiamento del nostro
corpo docente e che hanno, nel tempo, innescato la crescita esponenziale dell’utenza.
L’Istituto è strutturato in sei plessi: cinque sedi a Castellaneta Città e una sede distaccata a Castellaneta
Marina
Gli edifici, sostanzialmente, rispondono ai bisogni richiesti per lo svolgimento delle attività didattiche sebbene sia
opportuno ottimizzare l’utilizzo di alcuni spazi con interventi specifici di ristrutturazione Ai fini della sicurezza
interna e della prevenzione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/08, nel corrente anno scolastico è stato affidato
l’incarico di RSPP all’ingegnere dott. Pasquale Sasso per la redazione del Piano di Sicurezza e Prevenzione.
La scuola, nella persona del Dirigente sostenuto a sua volta da una prassi partecipata, si impegna a promuovere
soluzioni organizzative finalizzate a limitare al massimo le cause di pericolo per l’utenza e ad attivare ogni possibile
sinergia con i soggetti pubblici e privati di riferimento per migliorare i livelli di salute e sicurezza negli ambienti
scolastici ... “L’ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni igieniche e di sicurezza dei
locali e dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e il personale” (D.P.C.M. 7
giugno 1995, Carta dei servizi della scuola, punto 9.1).
La presenza dei vari gradi di scuola favorisce il raccordo e la continuità educativa e garantisce l’unitarietà di intenti e
d’interventi La scuola è coinvolta in momenti di confronto con i soggetti presenti nel territorio per la promozione
delle politiche formative. Le collaborazioni attivate sono integrate in modo adeguato con l’offerta formativa.
Molti gli enti e le associazioni presenti nel territorio che operano per l’integrazione degli stranieri, l’inclusione e la
lotta alla dispersione scolastica.
La scuola coinvolge i genitori in molte iniziative, raccogliendone idee e suggerimenti. La loro collaborazione viene
assicurata non solo tramite la partecipazione ai Consigli di classe, alle Interclassi, al Consiglio d’Istituto e alle
assemblee di classe, ma, in varie occasioni, vengono utilizzate e valorizzate le esperienze umane e professionali di
quei genitori che intendono metterle a disposizione, è inoltre presente un Comitato dei Genitori per la mensa con i
quali si collabora.
Le attività di ampliamento del POF sono inserite nel progetto formativo della scuola.
La missione della scuola“Una scuola per tutti” capace di formare “l’uomo libero del domani” definita in modo
chiaro e condivisa nella comunità scolastica affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello
“dell’insegnare ad essere”, offrendo un contesto di apprendimento attento e rispondente alle esigenze della società
odierna, fondato sui valori di consapevolezza, responsabilità, reciprocità, rispetto, benessere e autonomia.
La scuola promuove l’instaurarsi di relazioni positive tra le diverse componenti, anche con l’adozione di specifici
progetti o interventi.
~ 6 ~
La dirigenza coordina scrupolosamente gli aspetti organizzativi e gli aspetti didattici, definendo con le diverse
componenti scolastiche responsabilità e compiti. La scuola ha introdotto sistemi di informazione e comunicazione a
supporto della gestione organizzativa e di quella didattica, il sito WEB dell’Istituto contiene avvisi e modulistica
anche per le famiglie.
Il lavoro in aula
L’azione educativa del nostro Istituto si sviluppa nella didattica, nell’ampliamento dell’offerta formativa, nella
valutazione degli alunni, nel rapporto di continuità orizzontale e verticale con l’attenzione preminente alla
strutturazione di un ambiente scolastico rasserenante, ospitale, stimolante, appagante per costruire relazioni positive
nel gruppo di appartenenza.
I diversi stili e ritmi di apprendimento vengono integrati da percorsi formativi personalizzati, da strategie
metodologiche alternative, dall’uso delle nuove tecnologie per assicurare a tutti il diritto allo studio e il
raggiungimento del successo scolastico, tuttavia in queste forme di intervento a volte si avverte un pragmatismo che
necessita di una formazione più specifica da parte dei docenti.
Nel caso di alunni B.E.S. l’inclusione è finalità permanente che si esplica nel predisporre per ognuno le condizioni
migliori, in modo da:
promuovere le potenzialità del singolo;
adottare forme di flessibilità dell’organizzazione didattica ed educativa;
creare un positivo rapporto di collaborazione tra insegnanti di classe/di sostegno/famiglia/servizi specialistici.
Gli alunni in situazione di handicap seguono i percorsi didattici funzionali ai loro bisogni educativi lavorando
prevalentemente all’interno del gruppo classe, per favorire il senso d’inclusione e di appartenenza, migliorare
l’interazione e l’apprendimento. Per gli alunni DSA vengono programmate e sistematicamente attivate misure
dispensative supportate dall’utilizzo di strumenti compensativi. I pochi alunni stranieri frequentanti il nostro
Istituto risultano essere adeguatamente integrati. L’arricchimento dell’offerta formativa si realizza attraverso alcuni
progetti permanenti contenuti nel POF, che rientrano trasversalmente nel percorso sperimentale “Scuola Amica”,
titolo di cui il nostro Istituto è insignito da sette anni.
~ 7 ~
IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Descrizione dei processi che hanno portato alla
scelta degli obiettivi di miglioramento
Criticità individuate/piste di miglioramento
Punti di forza della scuola/ risorse
Il Dirigente scolastico Dott. Antonio Ludovico
visti gli esiti finali del RAV, preso atto delle aree
che evidenziano carenze da ottimizzare, esaminato
i pareri per il miglioramento espressi nel RAV
medesimo ha individuato tra i docenti coinvolti nel
GAV alcune figure:
ins. Vincenza Cuscito vicaria
ins. Angela Brisacani F. S. dell’area 1 - Primaria
alle quali ha affidato l’incarico di coordinare le
prime fasi del piano di miglioramento procedendo
alla raccolta e all’aggregazione delle aree da
potenziare in base alla rilevanza dell’Istituto
calcolata in proporzione all’apporto che ogni
iniziativa potrebbe arrecare agli obiettivi strategici
e alla pertinenza di ognuna di esse con i Processi
Chiave.
- In via di definizione un curricolo verticale per
competenze
- Messa a punto di un curricolo verticale
soprattutto in quelle discipline (matematica,
italiano, inglese, scienze) oggetto di rilevazione
Invalsi su cui lavorare verticalmente attraverso
discussioni e incontri per dipartimenti
disciplinari e/o per materie.
- I docenti pur lavorando con dedizione e
responsabilità necessitano di ulteriori corsi di
formazione volti a valorizzare ulteriormente
le loro professionalità.
Attivazione di percorsi di informazione
formazione per i docenti
- Si evidenziano disparità di esiti formativi tra
le classi del nostro Istituto nella rilevazione
INVALSI
- Predisporre momenti di formazione per gli
alunni in orario extrascolastico finalizzati
all’acquisizione di specifiche competenze
relativamente allo svolgimento delle prove
Invalsi
- Per le eccellenze non sono previsti percorsi
didattici specifici.
- Incoraggiare, coltivare, sviluppare le eccellenze,
portarle al più alto grado possibile di rendimento,
offrendo percorsi formativi di approfondimento e
occasioni di confronto con altre realtà scolastiche
nazionali attraverso concorsi e partecipazione a
competizioni.
- La scuola manca di un’organizzazione
definitiva per l’individuazione precoce del
- La progettazione didattica è pienamente
condivisa tra i docenti che operano nelle classi
parallele.
- I criteri di valutazione sono ben definiti e
approvati all’unanimità in sede collegiale.
- L’ organico dei docenti è stabile specie nella
scuola Primaria e attento alla formazione.
- Lo scambio di idee, di proposte innovative, di
riflessioni/considerazioni da parte dei docenti
avviene in modo dialogico e costruttivo
promuovendo la salvaguardia delle relazioni tra
pari.
- La scuola si adopera, con costante solerzia, per
la promozione di una progettualità
interdisciplinare che valorizzi le competenze dei
ragazzi in chiave di Cittadinanza e Costituzione
(Scuola Amica) mostrando particolare attenzione
alle esigenze del territorio di appartenenza e delle
famiglie fruitrici di tale servizio.
- La presenza dell’indirizzo musicale nella scuola
Secondaria di 1° grado e di un Coro d’Istituto
connota positivamente il background della
scuola.
~ 8 ~
disagio scolastico.
- Migliorare le azioni di prevenzione, attraverso
attività di screening.
- La valutazione degli alunni è limitata al
percorso svolto all’interno dell’Istituto senza
una raccolta sistematica degli esiti formativi a
distanza.
- Elaborare criteri e procedimenti finalizzati al
monitoraggio nel tempo degli esiti a distanza dei
nostri alunni per ottimizzare le future azioni di
orientamento in uscita.
- La logistica dell’Istituto suddiviso in 6 plessi
scolastici di cui 4 di scuola Primaria
determina una notevole difficoltà
organizzativo-didattica.
- Rinnovare con sollecitudine all’Ente locale le
richieste suffragate da proposte operative per la
costruzione di una struttura scolastica adeguata,
in modo specifico per la scuola Primaria
- Ricercare possibili soluzioni migliorative per
ottimizzare la diffusione in tempo reale delle
informazioni didattico-organizzative tra plessi.
~ 9 ~
RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO E PRIORITÀ STRATEGICHE
Area di processo Obiettivi di processo E’ connesso alla priorità…
Curricolo ,
progettazione
e valutazione
1 Organizzare un curricolo verticale condiviso tra i due ordini scolastici
secondo le Indicazioni Nazionali emanate con D.M. in coerenza con le otto
competenze chiave di cittadinanza per rispondere con efficacia ed
efficienza alle attese educative e formative della società attuale che
richiamano alla formazione di persone capaci di organizzare le loro
conoscenze piuttosto che immagazzinare saperi.
2 Ridefinire un piano delle competenze in uscita e ipotizzare una didattica
per competenze; individuare e concordare criteri e strumenti di valutazione
e verifica nelle materie di Italiano, Matematica, Lingua straniera.
Predisporre per le classi ponte attività di verifica in forma di laboratorio-
ponte, relative a temi disciplinari condivisi, che presentino momenti di
tangenza, tra gli utenti in uscita da un ordine di scuola e quelli dell'ordine
successivo.
3 Valorizzare la valutazione formativa dell’intero percorso scolastico degli
alunni con una particolare attenzione agli anni ponte.
Ambiente di
Apprendimento
1 Creare un clima sereno accogliente che favorisca la motivazione ad
apprendere e il desiderio di sentirsi parte attiva del contesto di
appartenenza.
2 Predisporre percorsi didattici finalizzati all’equità degli esiti per ridurre
l’incidenza numerica del gap formativo degli studenti con livelli di
apprendimento sotto una determinata soglia.
Diminuzione della
disomogeneità tra le
classi con particolare
riferimento a quelle
ubicate nella sede di
Castellaneta Marina.
3 Rafforzare la didattica introducendo o potenziando l’utilizzo di strategie
metodologiche (brainstorming, cooperative learning, costruzione della
conoscenza, didattica meta-emotiva, impiego sistematico delle nuove
tecnologie, ...) come risorse pedagogiche da utilizzare in modo pianificato
allo scopo di favorire per tutti il raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento attesi; impostare, cioè, la didattica come l’arte della
~ 10 ~
semplificazione e della relazione.
4 Migliorare la dotazione, l’organizzazione e l’uso dei laboratori scientifici
e tecnologico-informatici dell’Istituto per un’offerta formativa omogenea.
Inclusione
e
differenziazione
1 Impostare una progettazione inclusiva che si muove sul binario del
miglioramento organizzativo incrementando forme di individuazione
precoce del disagio scolastico (screening) perché nessun alunno sia sentito
come non appartenente, non pensato e quindi non accolto.
2 Innovare l’organizzazione del gruppo di lavoro per l’inclusione
finalizzandola ad una maggiore valorizzazione della funzione del docente
per il sostegno, quale risorsa aggiuntiva per tutta la classe.
3 La scuola come garante di un percorso che parte dall’apprendimento
scolastico per tendere all’apprendimento come stile di vita.
Continuità
e
orientamento
1 Garantire la continuità del processo educativo e didattico in una logica di
sviluppo organico e coerente predisponendo una raccolta di elementi
significativi per il passaggio di informazione finalizzata ad una formazione
equa delle classi e ad un’adeguata conoscenza dell'alunno da parte dei
nuovi docenti.
2 Pianificare un percorso di orientamento che si avvia dalle classi prime
della scuola Superiore di 1° grado con attività rivolte alla conoscenza di sé
e culmina nel corso del terzo anno con attività finalizzate alla scelta
consapevole degli studi superiori.
3 Ottimizzare le attività di orientamento in uscita, anche attraverso il
monitoraggio e la tabulazione degli esiti a distanza dei percorsi di studio
successivi degli alunni e la creazione di una banca dati.
Colmare il divario delle
percentuali di Istituto
rispetto alle percentuali
regionali relative agli
esiti positivi del 1° anno
di scuola Secondaria di
2° grado.
Orientamento strategico
e organizzazione
1 Organizzare i docenti per un maggiore coinvolgimento nella definizione
strategica della scuola e nel miglioramento del sistema di monitoraggio e di
autovalutazione delle azioni intraprese attraverso la formazione di gruppi di
lavoro permanenti.
2 Assicurare la gestione delle funzioni e dei servizi secondo criteri di
~ 11 ~
della scuola responsabilità, efficienza, efficacia, economicità e trasparenza.
3 Riorganizzare la logistica dell’Istituto accentrando i plessi.
Sviluppo e
valorizzazione delle
risorse umane
1 Creare un database delle competenze interne.
2 Implementare azioni di formazione/aggiornamento sulla didattica per
competenze e sulla comunicazione per diffondere buone prassi di
insegnamento/apprendimento.
3 Allargare all’intero corpo docente l’inclusione nei gruppi di lavoro
operativi al fine di produrre materiali/strumenti utili per la comunità
professionale.
Integrazione
con il territorio
e rapporti
con le famiglie
1 Favorire e consolidare le azioni di cooperazione con gli Enti locali, le
Istituzioni e le Agenzie formative del territorio per una maggiore apertura
verso l’extrascuola.
2 Partecipare a collaborazioni e progettazioni in rete con altre scuole per
vivere momenti di confronto finalizzati alla promozione di politiche
didattico-educative reciprocamente vantaggiose sul piano formativo.
3 Potenziare il dialogo con le famiglie e la loro partecipazione attiva alla
realizzazione di iniziative di vario tipo.
~ 12 ~
LINEA STRATEGICA
DEL PIANO
Le linee guida del nostro PdM hanno preso forma, essenzialmente, dalla volontà unanime di voler
diffondere una prassi lavorativa per competenze e abilità a tutti i livelli:
con gli alunni in quanto, in rapporto alle loro potenzialità, saranno coinvolti in un iter didattico
elaborato per competenze così come recitato nelle “nuove Indicazioni”
con i docenti in quanto chiamati a riqualificare la propria professionalità attraverso il confronto con una
didattica rielaborata e nuove metodologie emergenti nell’ottica di un sinergico processo formativo in
divenire.
con le famiglie in quanto chiamate a sostenere e supportare i loro figli nel conseguimento di competenze
per la vita.
Le azioni prescelte si fonderanno sul benchmarking interno per favorire l'autoformazione mediante il
confronto, per costruire una rete di scambi di esperienze in modo organizzato, anche attraverso l'uso
delle tecnologie informatiche, per accelerare il processo di miglioramento della scuola, riducendone allo
stesso tempo i costi per l'introduzione delle buone prassi. Coerentemente con le finalità e gli obiettivi
generali del sistema di istruzione e con l'esigenza di migliorare l'efficacia e l'efficienza dei processi di
insegnamento e di apprendimento, la realizzazione del PdM si concretizzerà tenendo ben salda la
consapevolezza che l'innovazione dei processi e dei servizi va mirata al fabbisogno degli utenti, con
particolare riferimento allo sviluppo della persona, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche
specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire nei nostri alunni un successo formativo permanente.
La presenza nell’Istituto di docenti stabili e ben disposti verso la ricerca e l’innovazione educativa, è
condizione favorevole all’attuazione del Piano che si attiverà nella formazione per gruppi di lavoro
cooperativi composti da docenti esperti sulle tematiche specifiche (didattica per competenze, costruzione
di prove di verifica graduali e standardizzate per classi parallele, individuazione di alunni BES e DSA,
linee guida, metodi e procedure per l’applicazione di didattiche inclusive , analisi e tabulazione dei
risultati del successo formativo a distanza, ...) supervisionati dal Dirigente scolastico.
Il controllo dell’ efficienza e dell’efficacia delle metodologie pianificate e dei materiali prodotti si
attiverà in maniera diffusa attraverso il loro utilizzo in prassi di ricerca/azione rivolta a classi campione
per poi estenderli all’intero Istituto, consapevoli che migliorare gli esiti formativi operando per
competenze anche trasversali e nell’ottica di un rinnovamento collegiale della didattica possa
ottimizzare quegli elementi ritenuti di forza nel nostro Istituto:
la promozione e la valorizzazione delle buone pratiche, le competenze professionali esistenti e
l’attenzione di tutti gli operatori verso le tematiche pedagogiche emergenti e le nuove didattiche.
Così come le Nuove Indicazioni suggeriscono la nostra progettazione di curricolo si indirizzerà verso il
soddisfacimento dei bisogni formativi rilevati direttamente dalla lettura del contesto educativo di
appartenenza in favore di una didattica attenta alle molteplici peculiarità dell’utenza reale e pur sempre
finalizzata ad una visione capace di superare la dimensione del “qui e adesso” per sviluppare nei ragazzi
competenze di cittadinanza spendibili nell’Europa del futuro. Il mutamento della vecchia accezione di
~ 13 ~
didattica in didattica per competenze e una continua personalizzazione delle proposte formative, sarà il
nucleo fondante dal quale si dipartono le azioni del nostro PdM che condivide con le linee guida del
Ministero sia la messa a punto dei curricoli di Istituto per competenze, sia la diffusione e il
potenziamento delle competenze didattico-educative tra i docenti (azione1) sia lo sguardo vigile verso
una didattica inclusiva che intensifica l’apprendimento con la cooperazione sinergica di tutte le agenzie
educative (azione2) e sia, come corollario, la raccolta, la tabulazione e la diffusione degli esiti formativa
a distanza per permettere ai docenti un confronto con l’esterno atto a validare la qualità dei propri
interventi educativi, nonché a monitorare in itinere il Processo chiave dell’Orientamento per ottimizzarlo
nel tempo.
Obiettivi strategici
dell’Istituto
L’Istituto nel delineare la sua Mission di “Scuola per tutti capace di formare l’uomo libero del
domani” fissa i suoi obiettivi strategici nel:
creare un ambiente educativo sereno e incoraggiante
offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei contenuti e dei linguaggi culturali di base capaci
di garantire il raggiungimento delle competenze chiave di tipo cognitivo e socio-relazionale
sostenere negli studenti l’autonomia di pensiero orientando la didattica verso la costruzione di saperi
vicini ai loro bisogni formativi.
favorire negli studenti la capacità di selezionare le informazioni ricevute per elaborare metodi e
categorie in grado di fare da bussola negli itinerari personali;
promuovere la costruzione dell’identità personale dell’alunno con particolare attenzione
all’educazione alla salute, intesa come equilibrio tra benessere fisico e psicologico.
attivare percorsi formativo-didattici finalizzati alla valorizzazione della diversità e alla costruzione di
una relazionalità positiva, nella quale l’Accoglienza, l’Integrazione e il Recupero fungano da linee guida fondamentali.
promuovere e garantire, nell’ottica dell’inclusione, la pari dignità degli alunni “senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni socio-culturali ...”
rimuovendo le “barriere psico-fisiche” che possono ledere lo sviluppo della persona umana.
incoraggiare la partecipazione attiva dell’alunno alla costruzione del proprio scibile, anche attraverso
l’Ampliamento e il Potenziamento dell’offerta formativa, affinché egli possa utilizzare in ogni contesto conoscenze e strumentalità acquisite (sapere e saper fare)
promuovere pratiche che, dall’apprendimento scolastico, si tramutino in stili di vita (competenze);
promuovere e costruire un raccordo dinamico tra scuola e territorio (genitori, enti locali …) e tra
ordini di scuola finalizzato ad una continuità orizzontale e verticale
garantire il funzionamento dei servizi adeguandoli alle esigenze dell’utenza.
~ 14 ~
Obiettivi strategici del piano
La strategia del Piano si orienta essenzialmente nel:
definire il curricolo di Istituto nelle discipline basilari
secondo un approccio per competenze, partendo dalle
effettive esigenze degli alunni per garantire un percorso
formativo organico e completo, capace di promuovere lo
sviluppo articolato e multidimensionale della persona
sviluppare attività di formazione/aggiornamento per il
personale docente finalizzati a sostenere il radicamento
della cultura e della prassi del curricolo verticale per
competenze e ad attuare percorsi di accoglienza e di
integrazione degli alunni con BES
introdurre forme di screening, di flessibilità didattica, di
metodologie innovative per fornire, attraverso un quadro
d’azione sincronico, esaustivo e compiuto gli elementi di
conoscenza e di competenza secondo un’adeguata
struttura di saperi significativi e personalizzati
sviluppare le competenze chiave europee curando, in
particolare, le competenze digitali, le competenze di base,
le diverse forme di linguaggio, secondo una dimensione
verticale a partire dalla scuola per l’Infanzia e nell’ottica
d favorire lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva,
l’inclusione sociale e l’occupazione.
elaborare proposte progettuali riconducibili alla Mission
dell’Istituto che pur mirando nell’arco temporale dei tre
anni al raggiungimento degli obiettivi di processo
abbiano come prospettiva di medio e lungo termine il
rafforzamento del senso identitario e del bekground
dell’Istituto stesso attraverso azioni di monitoraggio dei
risultati a distanza degli ex alunni.
prevedere azioni di formazione per il personale ATA in
materia di digitalizzazione e de materializzazione della
scuola con i compiti specifici assegnati compresi quelli di
supporto alla didattica
realizzare una formazione diffusa, generale e specifica in
materia di sicurezza.
OBIETTIVI INDICATORI
Adeguare i curricoli disciplinari di Istituto alle
Indicazioni nazionali 2012 e ai traguardi delle
competenze.
Selezione dei contenuti disciplinari
Scelte metodologiche
Corsi di formazione dei docenti per favorire le azioni di
miglioramento
Numero di curricoli adeguati
predisposti
N° ......... docenti partecipanti
N° ....... .h. di formazione X docente
Coinvolgere i docenti dei tre ordini di scuola
dell’Istituto a percorsi di autoformazione e di
ricerca/azione didattica e metodologica volti
all’apprendimento di modalità operative nell’ ambito dei
bisogni educativi speciali e alla conoscenza ed uso di
strumenti compensativi digitali e non
Corsi di formazione dei docenti per favorire le azioni di
miglioramento
Database per la raccolta dei dati
personali degli allievi BES e DSA
Avviare la rilevazione, il monitoraggio e la diffusione
dei risultati degli ex alunni ottenuti a distanza di 2/3
anni dal superamento dell’esame di licenza
(RISULTATI A DISTANZA)
N° (%) di situazioni rilevate
~ 15 ~
Elenco dei progetti di miglioramento secondo le priorità
Le aree da migliorare e le relative azioni di miglioramento risultano essere
Area da migliorare Necessità di miglioramento Grado di priorità
I curricoli disciplinari d’Istituto non sono allineati alle
più recenti indicazioni ministeriali.
Adeguare i curricoli disciplinari d’Istituto alle
Indicazioni nazionali 2012 e ai traguardi delle
competenze per rivedere le metodologie, i contenuti
d’insegnamento, le attività di verifica, la valutazione e
renderli più adeguati alle “Competenze chiave” di
cittadinanza.
Incrementare l’informazione e la formazione dei
docenti per sostenere i suddetti cambiamenti
focalizzando in particolare l’attenzione sulla
metodologia e sugli strumenti di lavoro
1
Area da migliorare Necessità di miglioramento Grado di priorità
L’Istituto ha necessità di avviare una prassi relativa
all’individuazione precoce delle difficoltà di
apprendimento e di delineare un’attività di
potenziamento tesa a distinguere la “difficoltà” dal
sospetto di disturbo per le successive segnalazioni alla
famiglia.
Pianificare un percorso progettuale connotato da
procedure di screening al fine di individuare, prevenire
e intervenire per garantire agli alunni con difficoltà
(BES – DSA) il diritto all’apprendimento e al successo
formativo; ciò nasce dal dovere di rendere operativa la
mission dell’istituto “Una scuola per tutti”.
2
Area da migliorare Necessità di miglioramento Grado di priorità
I dati relativi ai risultati formativi degli ex alunni sono
frammentari.
Incrementare la rilevazione dei risultati degli alunni
ottenuti a distanza di 2/3 anni dal superamento
dell’esame di licenza media sia per verificare l’efficacia
delle azioni di orientamento sia per monitorare il loro
successo formativo.
La rilevazione risulterebbe anche un feedback oggettivo
sull’efficacia della metodologia e degli strumenti
attivati dai docenti in relazione ai Processi chiave
nonché come un valido indicatore di performance per
l’Istituto.
3
~ 16 ~
I progetti che si ritiene necessario sviluppare per il PdM del nostro Istituto nel triennio 2016/2017 – 2018/2019
sono in ordine di priorità i seguenti:
1. DALLE INDICAZIONI NAZIONALI AL CURRICOLO VERTICALE D’ISTITUTO
2. UNA SCUOLA PER TUTTI
3. GLI ESITI FORMATIVI DEGLI EX ALLIEVI: RILEVARE A DISTANZA PER MIGLIORARE
~ 17 ~
SECONDA SEZIONE
Da compilare per ciascun progetto
Indicazioni del progetto
Titolo del progetto
2. DALLE INDICAZIONI NAZIONALI AL CURRICOLO VERTICALE D’ISTITUTO
Responsabile del progetto Dirigente scolastico: dottor Antonio Ludovico
Insegnante vicaria: Angela Brisacani
Data di inizio e fine Marzo 2016 – giugno 2017 ( Il progetto prevede un monitoraggio costante nel tempo per ulteriori miglioramenti)
LA PIANIFICAZIONE (PLAN)
Relazione tra la linea strategica del piano e il
Progetto
Nelle Indicazioni del 2012 i curricoli si articolano per discipline, gli obiettivi suggeriscono delle piste di lavoro, con
corredo di abilità, contenuti, esperienze che costituiscono gli ingredienti su cui costruire “competenze”, il traguardo di
competenza indica, infine, una prospettiva “cogente” alla scuola. Nasce così per ogni scuola la necessità di dotarsi di un
proprio progetto, di articolarlo (PTOF e Curricolo di scuola, percorsi disciplinari), di gestirlo e di verificarlo, un progetto
nel quale le discipline diventano “chiavi di lettura interpretative” interconnesse tra loro per attuare una scuola che
valorizza le diversità nell’ottica dell’inclusività.
La riforma avanzata è emotivamente onerosa per i docenti che si trovano a dover gestire le difficoltà e le ansie del
cambiamento ma è anche portatrice di opportunità.
Il Dirigente scolastico dottor Antonio Ludovico per attuare l’azione di miglioramento che prevede la costruzione di un
curricolo verticale basato sulle competenze si avvarrà del supporto di un gruppo di lavoro formato da docenti competenti.
Si tratta di un’azione di miglioramento che afferisce al Processo chiave delle “didattiche” ma che spazia anche in altre
direzioni in quanto:
intende impiegare i risultati della ricerca educativa nella didattica, potenziando la diffusione dell’innovazione
metodologica nell’Istituto
può migliorare i risultati degli apprendimenti degli alunni (priorità del nostro Istituto) con il passaggio dalle
conoscenze alle competenze, abilità necessarie per tutto l’arco della vita
divulga la pratica del lavoro cooperativo anche all’interno del corpo docente stimolando la creatività e l’iniziativa
personale, favorendo l’allineamento degli obiettivi individuali con quelli della scuola (condivisione di mission, vision e
valori) sviluppando, così, il senso di appartenenza.
Poiché lo svolgimento sotteso a questo notevole cambiamento richiede atti che si sviluppano in un periodo piuttosto lungo si è ritenuto di protrarre nel tempo questa azione di miglioramento che si sostanzierà in primo luogo nella stesura di
da parte della F.S. dell’area 1, ins. Brisacani Angela, di una bozza della programmazione per competenze relativa ai 4
assi culturali dei tre ordini scolastici, successivamente i docenti suddivisi per gruppi di lavoro afferenti all’ordine scolastico e al dipartimento di appartenenza, coordinati dalle figure di sistema dell’Istituto (collaboratori del Dirigente funzioni
strumentali – responsabili di plesso – referente gruppo GLI), revisioneranno la bozza apportando le modifiche e/o le integrazioni
ritenute più funzionali per un utilizzo della stessa rispondente ai bisogni formativi dell’utenza.
~ 18 ~
Tale attivazione è stata preceduta, nell’anno scolastico 2013/’14 da incontri di formazione sulla didattica per competenze
rivolti ai docenti del nostro Istituto e svoltisi in rete con altre scuole viciniori; si avverte, tuttavia, data la complessità del
dell’impegno, un ulteriore momento di formazione con l’intervento di esperti sul campo.
Pianificazione obiettivi operativi Indicatori di valutazione
Diffondere la conoscenza tra tutti i docenti delle
Indicazioni Nazionali 2012 e della
configurazione dei curricola verticali, attraverso
le direttive Ministeriali, materiali esplicativi da
reperire sui siti indicati dalla scuola, incontri di
formazione con esperti.
CONSULTAZIONE
MATERIALI sul SITO
Nr. 4 Incontri con esperti
Nr. 20 Docenti partecipanti agli incontri
Individuare docenti interni per costituire i
gruppi di lavoro disciplinari.
Nr. 10 Docenti individuati come coordinatori che partecipano al processo di miglioramento
Nr. 2 Per aree disciplinari di intervento (asse dei linguaggi –matematico –scientifico/tecnologico – storico/sociale.)
Elaborare curricoli disciplinari per competenze
relative agli assi culturali:
asse dei linguaggi – asse matematico – asse
scientifico/tecnologico – asse storico/sociale.
Nr. 3 Curricoli disciplinari ( Secondaria di 1° Grado – Primaria – Infanzia) prodotti in conformità alle norme vigenti e
relativi a tutte le discipline dei 4 assi culturali: asse dei linguaggi – asse matematico – asse scientifico/tecnologico – asse
storico/sociale.
Predisporre un curricolo verticale di Istituto che
raccolga la stesura definitiva e relativa
approvazione del Collegio (a. s. 2017/2018)
Curricolo d’Istituto
Delibera di approvazione Collegio Docenti
Delibera di approvazione Consiglio d’Istituto
Predisporre strumenti per monitorare
l’adozione da parte dei docenti dei curricoli
sviluppati e l’ effetto ricaduta sull’utenza
attraverso percorsi di ricerca- azione.
Nr. Di schede di monitoraggio compilate
Nr. Di curricoli sperimentati dai docenti nell’a. s. successivo alla stesura
Risorse umane necessarie
Formatori specializzati (Piano di formazione d’Istituto anno s. 2016 – 2017) prof.ssa Maria Caffo e dott.ssa Adele Pinca - I.C.S.
“Renato Moro” di Taranto su indicazione del chiar.mo Prof. Petracca
DS - DSGA
1 docente stesura prima bozza (F.S. area 1)
............................................................................................................................. ..........
1 docente coordinatore del gruppo inclusivo ( referente gruppo GLI)
...................................................................................................................................... 2 docenti coordinatori asse tecnologico (F.S. area 2 / Responsabile plesso)
........................................................................................................................................
2 docenti coordinatori asse linguistico (F.S. area 3 / Responsabile plesso)
............................................................................................................................. ............ 2 docenti coordinatori asse matematico (F.S. area 4 / 2° Collaboratore DS)
............................................................................................................................. ...............
2 docenti coordinatori asse storico-sociale (F.S. Castellaneta M./ Responsabile di plesso)
SI NO
~ 19 ~
............................................................................................................................. .................
3 docenti coordinatori scuola dell’Infanzia (F.S. Castellaneta M./ Responsabili di plesso)
............................................................................................................................. .................
Tutto il corpo docente nella fase di rilettura e correzione delle bozze
1 Collaboratore
Destinatari del progetto (diretti e indiretti) Tutti gli alunni, i docenti, il Dirigente scolastico, le famiglie degli studenti, le scuole della Rete.
LA REALIZZAZIONE (DO)
Descrizione delle principali fasi di attuazione Formazione con esperti, esame dei documenti messi a disposizione dall’Istituto (testo delle Indicazioni, precedenti
programmazioni disciplinari, articoli di riviste specializzate,...) scelta di ulteriore documentazione da utilizzare come approfondimento nei gruppi di lavoro.
Identificazione dei docenti coordinatori, acquisizione delle loro disponibilità e costituzione dei gruppi di lavoro
Studio dei documenti ed individuazione dei percorsi da attuare nella riqualificazione del curricolo.
Riunione plenaria e per dipartimenti disciplinari per fissare gli obiettivi e le metodologie di lavoro da seguire, le
modalità di comunicazione (E.mail) tra i membri dei gruppi e tra i coordinatori dei gruppi e il Dirigente scolastico
Stesura delle “ bozze” dei curricoli ad opera della F. S. dell’area 1
Diffusione delle bozze tra il personale docente e raccolta delle proposte di integrazione/modifica
Approvazione in sede di Collegio Docenti
Descrizione delle attività per la diffusione del
progetto
Presentazione del progetto nei Consigli di Classe/Interclasse, nei Dipartimenti disciplinari e nel Collegio Docenti (con
proiezione di slide)
Invio delle bozze dei curricoli tramite mail personale ai docenti coordinatori con la richiesta di divulgazione tra il
personale e la restituzione degli stessi con eventuali osservazioni/integrazioni/modifiche entro una data prefissata.
Presentazione dei lavori, in sede di Collegio Docenti, a cura della docente responsabile del progetto e archiviazione
dei prodotti finali sul sito web della scuola.
IL MONITORAGGIO E I RISULTATI (CHECK)
Descrizioni delle azioni di monitoraggio Esame periodico delle fasi di stesura del documento da parte del Dirigente
Raccolta delle integrazioni/modifiche effettuate dai docenti dell’Istituto nei gruppi di lavoro
Restituzione ai gruppi del documento integrato con le rilevazioni opportune.
Raccolta finale di tutto il materiale prodotto per un riesame complessivo del progetto
Individuazione di classi campione dei tre Ordini scolastici e organizzazione di incontri esplicativi sulla ricaduta del
“LAVORARE A SCUOLA PER COMPETENZE” indirizzati ai genitori degli alunni inseriti nelle classi indicate per istruirli sul nuovo modo di fare scuola
Somministrazione nelle classi campione di un questionario indirizzato a docenti/alunni/ genitori
Verifica del numero di docenti che hanno esperito nelle loro classi l’innovazione metodologia attraverso il controllo
della documentazione inserita nel registro personale
Elaborazione di un grafico interpretativo a cura della docente responsabile del progetto.
Target Realizzazione di 4 proposte di curricolo integrato comprendenti le competenze da sviluppare, i contenuti, le metodologie
e le modalità di verifica degli apprendimenti
~ 20 ~
Note sul monitoraggio
IL RIESAME E IL MIGLIORAMENTO (ACT)
Modalità di revisione delle azioni Il T d M, definito il percorso progettuale disporrà le seguenti azioni per verificarne la validità ai fini del
miglioramento:
1. valutazione di una regolare corrispondenza tra le cooperazioni messe in campo nell’ottica multimediale e puntuale
rilevazione dei problemi organizzativi e gestionali 2. Stima dei risultati ottenuti rispetto al target prefissato, individuando le possibili cause in un’ eventuale involuzione
3. Esame delle prassi di lavoro in rapporto all’efficienza e all’efficacia delle azioni:
rispetto dei tempi, impegno dei docenti coordinatori nei gruppi di appartenenza, suddivisione equa e condivisa del
lavoro rispetto alle scelte operate in partenza, utilizzo delle osservazioni e delle proposte inviate dai docenti,
rapporti tra i gruppi e il Dirigente scolastico.
4. Controllo delle azioni di monitoraggio ( strumenti utilizzati, tempi di attuazione e di restituzione delle osservazioni
ai gruppi, efficacia delle comunicazioni)
5. Valutazione delle prassi impiegate per comunicare le varie fasi del Progetto e dell’efficacia di tali modalità:
conoscenza da parte di tutti i docenti del progetto, nr. di contributi inviati durante la stesura dei materiali, nr. di osservazioni effettuate in itinere e nelle riunioni finali.
6. Indagine sul grado di soddisfazione espresso dai docenti coinvolti nella realizzazione del progetto
7. Riscontro delle disponibilità manifestate a sperimentare i nuovi curricoli proposti nell’a. s. successivo. Le proposte di miglioramento indicate saranno comunque periodicamente oggetto di riesame per essere continuamente
conformate ai bisogni formativi dell’utenza di volta in volta emergenti. Il piano di miglioramento è, infatti, un’azione in
continuo divenire.
Criteri di miglioramento Il miglioramento sarà attuato seguendo i seguenti criteri:
Raggruppamento di tutte le proposte raccolte in base alla rilevanza per l’Istituto computata in proporzione al
sostegno che ogni iniziativa potrebbe addurre agli obiettivi strategici e alla pertinenza di ognuna di esse con i
Processi chiave.
Scelta delle azioni da sostenere anche in relazione alla fattibilità delle stesse in termini di economicità di risorse sia
umane che finanziarie, di autonomia, di realizzazione da parte della scuola e di tempi di realizzazione.
Descrizione delle attività di diffusione dei
risultati
I risultati verranno diffusi internamente tra tutto il personale docente con le modalità sopracitate
Saranno inoltre diffusi:
Sul sito WEB dell’Istituto
In sede del Consiglio d’Istituto
In sede di Assemblea dei genitori a cura del presidente dell’interclasse e docenti coordinatori di classe
Nell’ambito di incontri esplicativi con i genitori delle classi individuate come classi campione da monitorare.
~ 21 ~
SCHEMA DI ANDAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTO
Attività Responsabile Tempificazione attività (mesi dall’avvio) marzo 2016-giugno 2017 Note
1 Ott.
2 Nov.
3 Dic.
4 Gen.
5 Feb.
6 Mar.
7 Apr.
8 Mag.
9 Giu.
10 Set.
11 Ott.
12 Nov.
13 Dic.
Incontri di formazione in sede Collegiale e con la
presenza di esperti DS
Ottobre – novembre
2016
Identificazione dei docenti esperti, acquisizione delle
disponibilità degli stessi e costituzione dei gruppi di
lavoro.
DS
Individuazione in sede di riunione congiunta dei
gruppi con il GAV, degli obiettivi e dei metodi di
lavoro da seguire, nonché delle modalità di
comunicazione tra gruppi e tra gruppi e D. S.
DS
Esame dei documenti messi a disposizione
dall’Istituto ( testo delle Indicazioni nazionali, siti,
programmazioni disciplinari precedenti, articoli di
riviste specializzate, ...) e scelta degli stessi da
utilizzare come supporto al lavoro da svolgere.
Gruppi di lavoro
Studio dei documenti, individuazione dei percorsi da
attuare nel lavoro di stesura e nel lavoro di verifica a
cura dei gruppi di lavoro.
Gruppi di lavoro
Prima stesura delle “bozze”dei curricoli Funzione strumentale
Area 1
Valutazione delle bozze con integrazioni e/o
modifiche da parte di tutti i docenti.
DS
Collaboratori DS
Funzioni strumentali
Responsabili di plesso
I gruppi di lavoro si
concludono a giugno
2017
Approvazione dei curricoli integrati in sede di
collegio Docenti
Funzione strumentale
Area 1
Gruppi di lavoro
I gruppi di lavoro
riprendono a settembre
2017
Stesura dei curricoli (contenenti le integrazioni
pervenute, livelli di padronanza, rubriche di
valutazione)
DS Il lavoro di rilettura e
adeguamento del
curricolo,
avrà, nel tempo,
carattere permanente. esempi UDA
Legenda ROSSO attuazione non in linea con gli obiettivi --- GIALLO non ancora avviata o in corso e in linea con gli obiettivi --- VERDE attuata
Ottobre/dicembre 2016
2016
Gennaio /dicembre 2017
~ 22 ~
SECONDA SEZIONE
Da compilare per ciascun progetto
Indicazione del progetto Titolo del progetto
3. UNA SCUOLA PER TUTTI
Responsabile del progetto Dirigente scolastico: dottor Antonio Ludovico
Docente responsabile Gruppo di Inclusività: Pasqua Mastrangelo
Data di inizio e fine Settembre 2017- Giugno 2018 ( Il progetto prevede un monitoraggio costante nel tempo per ulteriori modifiche)
LA PIANIFICAZIONE (PLAN)
Relazione tra la linea strategica del piano e il
progetto
Una scuola inclusiva è quella che combatte l’esclusione, che fa sentire ogni persona parte del tutto, appartenente all’ambiente che vive quotidianamente, nel rispetto della propria individualità laddove
l’individualità è fatta di differenze. La scuola inclusiva valorizza, dà spazio, costruisce risorse, riesce a
diversificare la sua proposta formativa rispetto alla pluralità delle differenze e dei bisogni. Attua sempre nel quotidiano e nell’ordinario una didattica capace di rispondere alle richieste, ai bisogni, ai desideri degli
alunni facendo sì che ognuno di loro si senta parte di un gruppo che lo riconosce, lo rispetta, lo apprezza. È
una scuola fondata sulla gioia d’imparare, dove si promuove il piacere di sperimentare, di scoprire e
conoscere le proprie capacità. La normativa ha concretamente suggellato tale concetto attraverso la DM del 27/12/’12 e la successiva CM n° 8 del 6/.../... determinando un ripensamento dell’organizzazione e delle
metodologie di intervento didattico-educativo nella prospettiva di un’ottica più inclusiva che ingloba, oltre
agli alunni diversamente abili, anche una significativa percentuale di studenti che manifestano difficoltà non direttamente ascrivibili a disabilità conclamate: disturbi specifici di apprendimento, spesso non accertati,
disturbi di tipo emotivo-comportamentale o svantaggi di natura socio-linguistico-culturale.
Tale normativa garantisce a tutti gli alunni il successo formativo con particolare riguardo a quelli che
presentano difficoltà riconducibili a DSA e più in generale ai bisogni educativi speciali. La realizzazione del progetto sarà orientata a perseguire il miglioramento dell’offerta formativa, della qualità
dell’azione educativo-didattica e della professionalità degli interventi mirati con un’attenzione alle specifiche
difficoltà e ai diversi stili cognitivi. Ciò permetterà di favorire l’inserimento degli alunni all’interno della realtà scolastica al fine di raggiungere l’autonomia nei diversi aspetti e di valorizzare le differenze per
trasformarle in risorse.
In ragione di ciò il progetto intende:
Prevenire la dispersione scolastica attraverso l’organizzazione e il coordinamento di percorsi d’accoglienza e
di integrazione degli alunni con BES promuovendone il successo formativo attraverso la valorizzazione delle
loro potenzialità;
Offrire, nel rispetto del curricolo verticale percorsi di apprendimento personalizzato che consentano lo
sviluppo delle abilità e delle competenze fondamentali degli alunni attraverso materiali strutturati e l’utilizzo
delle nuove tecnologie;
~ 23 ~
Favorire la crescita della motivazione legata all’apprendimento, sviluppando sentimenti positivi nei confronti
della vita scolastica.
L’attivazione del progetto dovrà essere preceduta da incontri di formazione sulla normativa vigente nonché
sulla didattica inclusiva rivolta ai docenti da svolgersi in presenza e a distanza.
Pianificazione obiettivi operativi Indicatori di valutazione
Attivare percorsi di informazione/formazione
specifica degli insegnanti a partire dalla
normativa ministeriale sui Disturbi Specifici di
Apprendimento e più in generale sui Bisogni
Educativi Speciali attraverso materiale
consultabile sul sito della scuola, del Ministero,
incontri di formazione alla presenza di specialisti
esterni.
CONSULTAZIONE MATERIALI sul SITO
N° 3 incontri da 3 h. in forma collegiale con esperti
16 h. affiancamento ai docenti in aula nelle classi/sezioni designate:
SCUOLA INFANZIA Sezz. D - Sez. E - Sez. B SCUOLA PRIMARIA Classe 3
a A - Classe 3
a C
Classe 5a A - 5
a B – Classe 5
a U – Pluriclasse 1
a U/ 2
a U
SCUOLA SECONDARIA Classe 1a B
5 h. restituzione “dello scoring” ai docenti interessati distinti per ordine scolastico
Individuare docenti interni per costituire gruppi di
lavoro inclusivi all’interno delle classi/sezioni di
appartenenza distinti per ordine e grado di scuola.
N° 6 docenti scuola dell’Infanzia
N° 10 docenti scuola Primaria
N° 3 docenti scuola Secondaria
Riconoscere i bisogni e le problematiche dagli
alunni con BES anche attraverso la
predisposizione e la somministrazione di
materiali specifici.
N 4 di docenti esperti che partecipano alla procedura di screening (gruppi di lavoro inclusivi)
N° 2 aree di intervento: ITALIANO - MATEMATICA
Coinvolgere i docenti dei tre ordini di scuola
dell’Istituto in percorsi di autoformazione e di
ricerca/azione didattica e metodologica volti
all’apprendimento delle modalità in cui opera in
ambito dei bisogni educativi speciali e alla
conoscenza ed uso di strumenti compensativi
digitali e non.
Realizzazione di esperienze di formazione in gruppi cooperativi sull’utilizzo di strumenti compensativi digitali
Condividere protocolli metodologici e materiali
finalizzati alla formazione dei docenti in
situazione nell’elaborazione di percorsi
personalizzati di tipo inclusivo.
Strumenti di valutazione prove di lettura MT – 2 Cornoldi e Colpo, 2004, AC MT 6-11 e 11-14 Cornoldi,
Lucangeli e Bellina, 2012
Predisporre strumenti di monitoraggio per
valutare le ricadute didattiche sugli allievi.
N° 22 schede di monitoraggio compilate
Istituire un database per la raccolta dei dati
personali degli allievi.
Raccolta su CD
SI NO
~ 24 ~
Risorse umane necessarie Specialisti esterni: Equipe della Dott.ssa Rosanna Arpino, responsabile dell’Istituto di Ricerca
Interdisciplinare SU.MI.PA. di Taranto - Sistemi umani e metodi di intervento psico-analogiche – (Piano di
formazione d’Istituto - Collegio Docenti con D. n. 24 dell’8/09/2017)
D.S.
DSGA
Tutti i docenti dell’Istituto
Collaboratori
Destinatari del progetto Alunni con difficoltà
Alunni con certificazione DSA
Alunni con certificazione BES
Alunni BES senza certificazione
Famiglie
LA REALIZZAZIONE (DO)
Descrizione delle principali fasi di attuazione Somministrazione di test (screening) nella scuola dell’Infanzia, previa autorizzazione delle famiglie, per
far emergere alunni con difficoltà.
Attuazione di percorsi di potenziamento delle competenze a livello linguistico, simbolico e operativo a
favore dei bambini di 5 anni
Somministrazione di test (screening) nella scuola Primaria, previa autorizzazione delle famiglie,
per far emergere alunni potenziali BES o alunni in situazioni di svantaggio socio-economico-linguistico-
culturale, al fine di intraprendere adeguati potenziamenti delle abilità deficitarie.
Somministrazione del retest (screening) al fine di stabilire la persistenza o meno del disturbo
Segnalazione dei casi “sospetti” alla famiglia per l’avvio di accertamenti diagnostici
Attività di supporto didattico-educativo secondo una didattica di tipo inclusivo (tutoring, cooperative
learning, risorsa classe, ...)
Riduzione delle difficoltà degli alunni con BES nella scuola Secondaria di 1° grado attraverso l’attivazione
di laboratori di recupero/rimborso finalizzati allo svolgimento delle competenze deficitarie
Illustrazione del progetto nel Collegio docenti (proiezione di slide, nei Consigli di classe/interclasse, nei
dipartimenti dell’area linguistica, logico-matematica e del sostegno.
Descrizione delle attività per la diffusione del
progetto
Illustrazione delle varie fasi di attuazione del progetto su cartaceo (opuscoli) destinati ai docenti delle
sezioni/classi interessate
IL MONITORAGGIO E I RISULTATI (CHECK)
Descrizione delle azioni di monitoraggio Monitoraggio delle specifiche problematicità al fine di ridurre lo svantaggio scolastico attraverso:
Controlli periodici scuola/famiglia al fine di stabilire modalità condivise di lavoro con lo scopo di
monitorare gli eventuali cambiamenti in situazioni di stabilità.
Controllo periodico degli apprendimenti tra attività, proposta e potenzialità/caratteristiche individuali del
soggetto.
Raccolta dati al fine di una valutazione complessiva dei risultati
~ 25 ~
Target Realizzazione di proposte di curricolo personalizzato e identificazione dei contenuti essenziali delle discipline
per garantire la validità del corso di studi e del diploma rilasciato alla fine della scuola Secondaria di 1° grado.
Note sul monitoraggio
IL RIESAME E IL MIGLIORAMENTO (ACT)
Modalità di revisione delle azioni Il PdM, definito il percorso progettuale disporrà le seguenti azioni per verificarne la validità ai fini del
miglioramento:
valutazione della corrispondenza tra i risultati e l’efficacia e l’efficienza delle azioni didattico-educative
intraprese
stima dei risultati ottenuti rispetto al target prefissato
riesame dei punteggi e delle fasce di prestazione dei test somministrati
controllo delle azioni di monitoraggio (strumenti, tempi, confronto tra le osservazioni dei vari docenti del
team o del consiglio di classe, efficacia ed efficienza delle comunicazioni tra docenti e tra docenti e
famiglie)
riesame delle prassi didattico-educative utilizzate per attività di potenziamento/recupero
indagine sul grado di soddisfazione espresso dai docenti coinvolti nel progetto
utilizzo del PAI come strumento di indagine per migliorare i punti di criticità e valutare il grado di
inclusività della scuola. Le proposte di miglioramento indicate saranno comunque periodicamente oggetto di riesame per essere
conformate ai bisogni educativi speciali; il PdM è, infatti, un’azione in continuo divenire
Criteri di miglioramento Il miglioramento sarà attuato secondo i seguenti criteri.
raggruppamento di tutte le proposte raccolte
selezione delle azioni da sostenere in relazione alle risorse finanziarie e umane, nel rispetto dei tempi e
strumenti di realizzazione della scuola.
Descrizione delle attività di diffusione dei
risultati
Nel rispetto della riservatezza e della privacy, i risultati dei test di screening saranno opportunamente protetti
da un database ad uso interno dei docenti di classe/sezione dell’Istituto ed estesi solamente alla famiglia interessata dal processo di inclusione.
I risultati del documento di programmazione PAI saranno comunicati in sede di Collegio Docenti.
~ 26 ~
SCHEMA DI ANDAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTO
Attività Responsabile Tempificazione attività (mesi dall’avvio) settembre 2017-giugno 2018 Note
1
Set.
2
Ott
3
Nov
4
Dic
5
Gen
6
Feb
7
Mar
8
Apr
9
Mag
10
Giu
11
Set
12
Ott
13
Nov
Illustrazione del progetto “Una scuola per tutti” al Collegio Docenti DS
Incontri di formazione specifica in sede collegiale e per gradi di scuola
alla presenza di esperti.
DS
Individuazione docenti interni per costituire gruppi di lavoro inclusivo in
ogni ordine di scuola e grado
DS
Illustrazione delle varie fasi di attuazione del progetto su cartaceo,
opuscoli destinati ai docenti delle sezioni/classi interessare.
Referente gruppo di
lavoro
Somministrazione di test (screening) nella scuola dell’Infanzia (previa
autorizzazione delle famiglie); operazione di scoring.
Esperti
Gruppo di lavoro
Infanzia
Attuazione di percorsi di potenziamento delle competenze a livello
linguistico, simbolico e operativo a favore dei bambini di 5 anni.
Gruppo di lavoro
Infanzia
Somministrazione di test (screening) nella scuola Primaria/Secondaria
(previa autorizzazione delle famiglie); operazione di scoring.
Esperti
Gruppo di lavoro
Primaria
Attuazione di percorsi di potenziamento delle abilità deficitarie nella
scuola Primaria
Gruppo di lavoro
Primaria
Somministrazione del retest nella scuola Primaria al fine di stabilire la
persistenza del “sospetto del disturbo” da segnalare alla famiglia
interessata.
Gruppo di lavoro
scuola Primaria
Attuazione di laboratori di recupero/rinforzo finalizzati allo sviluppo di
abilità deficitarie nella scuola Secondaria di 1° grado per alunni DSA,
BES certificati e BES non certificati.
Gruppo di lavoro scuola Secondaria di
1° grado
Il laboratorio di
rinforzo/recupero
prosegue con
continui
adeguamenti
Costituzione di un DATABASE per la raccolta dei dati al fine di una
valutazione complessiva dei risultati con comparazione tra il Target
prefissato e i risultati ottenuti.
Gruppo di lavoro
d’inclusione I gruppi di lavoro si
concludono a giugno
2018
Pianificazione di percorsi di autoformazione di ricerca e azione didattica
e metodologica volti allo studio e alla sperimentazione di nuove
modalità operative nell’ambito dei bisogni educativi speciali e alla
conoscenza e all’ uso sempre più adeguato di strumenti compensativi
digitali e non finalizzati ad un ulteriore miglioramento.
Gruppo di lavoro
d’inclusione
I gruppi di lavoro
riprendono a settembre
2018 per continuare
l’azione inclusiva che
tenderà a connotare
permanentemente
il nostro Istituto
Attuazione di nuovi percorsi personalizzati di tipo inclusivo Gruppo di lavoro
d’inclusione
Legenda ROSSO attuazione non in linea con gli obiettivi --- GIALLO non ancora avviata o in corso e in linea con gli obiettivi --- VERDE attuata
SECONDA SEZIONE
~ 27 ~
Da compilare per ciascun progetto
Indicazione del progetto
Titolo del progetto
3. GLI ESITI FORMATIVI DEGLI EX ALLIEVI: RILEVARE A DISTANZA PER MIGLIORARE
Responsabile del progetto Dirigente scolastico: dottor Antonio Ludovico
F.S. all’Orientamento scuola Secondaria 1° grado: .............................................
Data di inizio e fine Settembre 2018/giugno 2019 ( Il progetto prevede un monitoraggio costante nel tempo per ulteriori
miglioramenti)
LA PIANIFICAZIONE (PLAN)
Relazione tra la linea strategica del piano e il
progetto
Fare orientamento scolastico significa sopratutto aiutare lo studente ad acquisire consapevolezza per affrontare
un importante processo decisionale che lo porti al raggiungimento del pieno sviluppo di sé e ad una
consapevole partecipazione al proprio progetto di vita. La scuola, nell’arco del triennio è, quindi, chiamata a
realizzare azioni di orientamento finalizzate a far emergere nel ragazzo le inclinazioni individuali, a potenziare
le competenze possedute, a saperle orientare per investire al meglio il suo futuro. Misurare gli esiti formativi a
distanza attraverso un monitoraggio gestito con sistematicità capace di mettere in relazione le principali
variabili del processo di orientamento (il consiglio espresso dai docenti, la scelta della scuola operata dai
ragazzi, i risultati conseguiti a distanza di 2 o 3 anni) può fornire alla scuola il termometro dell’efficacia delle
azioni di orientamento attivate e allo stesso tempo una base su cui ancorare eventuali aggiustamenti necessari.
Tale osservazione sistematica risulta vantaggiosa per molteplici aspetti:
l’Istituto per realizzarla deve investire esclusivamente del tempo per raccogliere, organizzare e diffondere i
dati acquisiti senza l’utilizzo di impegno aggiuntivo dato che la pianificazione del percorso di orientamento
così come la verbalizzazione del Consiglio orientativo è parte integrante del servizio ordinario connesso
alla professionalità docente.
La ricaduta sugli studenti è immediata in quanto le negatività che presumibilmente potrebbero evidenziarsi
conseguentemente all’analisi degli esiti formativi a distanza potranno servire ai docenti come punto di
partenza per una riflessione sui processi chiave dell’Istituto per attivare azioni di miglioramento finalizzate
alla correzione degli interventi adottati e costituire un ulteriore elemento informativo per gli alunni e le famiglie
Gli esiti formativi positivi, infine, potranno costituire un indicatore di performance per l’Istituto scolastico
anche in chiave di auto valorizzazione.
Pianificazione obiettivi operativi Indicatori di valutazione
Individuare un metodo per la raccolta sistematica Creazione di un database per la tabulazione degli esiti formativi (output)
~ 28 ~
dei risultati formativi degli alunni nei percorsi
scolastici successivi
Monitorare gli esiti formativi degli ex alunni a
distanza di due anni dalla conclusione del 1° ciclo
(Licenza)
Raccolta annuale degli esiti formativi (output)
Stabilire l’esistenza di un nesso tra esito
formativo e conformità tra iscrizione e consiglio
di orientamento.
Quesiti di analisi sulla correlazione tra gli esiti formativi e la conformità della scelta dell’iscrizione rispetto al
consiglio orientativo espresso dalla scuola (out come)
% di ex alunni promossi al 1° anno della scuola successiva
% di ex alunni che hanno seguito il consiglio di orientamento e tabulazione degli esiti ottenuti
% di cambiamento rispetto al consiglio di orientamento
Diffondere i risultati relativi agli esiti formativi
degli ex alunni presso i docenti
Diffusione dei dati tabulati via mail ai docenti coinvolti
Utilizzare i risultati delle indagini periodiche
sugli esiti per valutare il processo chiave
orientamento
Originalità e pertinenza delle riflessioni/revisioni del Processo a cura del gruppo di lavoro per
l’Orientamento:
.....................
.....................
..........................
Risorse umane necessarie F.S. per l’Orientamento scuola Secondaria di 1° grado (referente del processo con le scuole Secondarie di 2°
grado) + 4 docenti delle discipline fondamentali (Italiano, Matematica, Inglese, Tecnologia) nominati dal DS
DSGA + 1 applicato di segreteria
1 Collaboratore
Destinatari del progetto Dirigente scolastico, F.S. per l’orientamento, docenti della Secondaria di 1° grado coinvolti, famiglie
LA REALIZZAZIONE (DO)
Descrizione delle principali fasi di attuazione Individuazione e conferimento del mandato per l’avvio del gruppo di lavoro coinvolto nel monitoraggio
Scelta degli obiettivi e delle procedure da avviare
Raccolta sistematica (on line) dei consigli orientativi utilizzati negli ultimi 3 anni scolastici
Raccolta dei risultati degli ex alunni nel triennio dei percorsi scolastici successivi attraverso l’accesso al SIDI
Confronto tra i risultati degli esiti formativi ottenuti dagli alunni, i consigli orientativi espressi dalla scuola,
l’utilizzo dei predetti consigli da parte degli studenti fruitori: esame dei dati e studio di strategie migliorative in
presenza di problematicità .
Predisposizione di tabelle (on line) con i dati riportati
Descrizione delle attività per la diffusione del
progetto
Presentazione del progetto nei Dipartimenti e nel Collegio docenti
Esame della documentazione in sede di Collegio della documentazione prodotta anche con l’utilizzo di una
presentazione powerpoint
Pubblicazione della documentazione sul sito web dell’Istituto
~ 29 ~
IL MONITORAGGIO E I RISULTATI (CHECK)
Descrizione delle azioni di monitoraggio Predisposizione di verbali durante le riunioni di gruppo documentanti le attività svolte da sottoporre alla
supervisione del Dirigente.
Controllo periodico dello stato dei lavori
Raccolta finale del materiale prodotto in una banca dati on line secretata e visionabile solo previo password dai
preposti del settore nel pieno rispetto della privacy degli studenti e delle famiglie interessate.
Target Raccolta dei dati riferiti almeno all’.....% della popolazione scolastica
Coincidenza del consiglio orientativo con risultati degli alunni nell’anno successivo del ....%
Note sul monitoraggio
IL RIESAME E IL MIGLIORAMENTO (ACT)
Modalità di revisione delle azioni La revisione di tale azione avverrà a conclusione del monitoraggio quando saranno valutati e
conseguentemente rimodulati
I risultati ottenuti rispetto al target individuando le possibili ragioni dell’eventuale mancato o parziale
raggiungimento degli obiettivi;
L’efficacia e l’efficienza dell’azione espletata dal gruppo di lavoro ( rispetto dei tempi, degli obiettivi, delle
metodologie, delle azioni di diffusione, dell’interpretazione dei dati, ...)
Efficacia delle informazioni, grado di conoscenza del progetto stesso e della restituzione di osservazioni o
proposte al gruppo di lavoro da parte dei docenti
Utilizzo sistematico dei dati raccolti e creazione di una banca dati facilmente consultabile dal gruppo di
lavoro.
Il processo di orientamento triennale che si sostanzierà sin dalle classi prime della scuola Superiore di 1°
grado di attività finalizzate alla conoscenza di sé e alla scelta consapevole degli studi superiori.
~ 30 ~
SCHEMA DI ANDAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTO
Attività Responsabile Tempificazione attività (mesi dall’avvio) settembre 2018-giugno 2019 Note
1
Set
2
Ott
3
Nov
4
Dic
5
Gen
6
Feb
7
Mar
8
Apr
9
Mag
10
Giu
Identificazione del gruppo di lavoro che
provvederà alla raccolta e alla valutazione dei
risultati
DS
Individuazione degli obiettivi e delle
metodologie di lavoro.
Gruppo di lavoro
Raccolta dei consigli orientativi predisposti negli
ultimi 3 anni scolastici
Gruppo di lavoro
Raccolta dei risultati degli ex alunni nel triennio,
nei percorsi scolastici successivi, attraverso
l’accesso al SIDI
Gruppo di lavoro
Confronto tra gli esiti formativi e i consigli
orientativi predisposti; analisi dei dati
Gruppo di lavoro
Predisposizione di tabelle con i dati riportati e le
riflessioni del gruppo di lavoro.
Gruppo di lavoro
Esame della documentazione in sede di Collegio
anche avvalendosi di una presentazione in
powerpoint.
Referente
Gruppo di lavoro
Pubblicazione del materiale prodotto sul sito web
dell’Istituto secretato da password.
Referente
Gruppo di lavoro
L’azione di
monitoraggio ai fini
del miglioramento
orientativo avrà
nell’Istituto carattere
permanente.
Legenda ROSSO attuazione non in linea con gli obiettivi --- GIALLO non ancora avviata o in corso e in linea con gli obiettivi --- VERDE attuata
Settembre/dicembre 2018
2016
Gennaio /giugno 2019
~ 31 ~
TERZA SEZIONE
Da compilare relativamente al Piano per verificarne l’omogeneità delle azioni di valutazione del PdM
PROGETTO OBIETTIVI OPERATIVI INDICATORI TARGET RISULTA
TI
OTTENU
TI
NOTE
1 Diffondere la conoscenza tra tutti i docenti delle
Indicazioni Nazionali 2012 e della configurazione dei
curricola verticali, attraverso le direttive Ministeriali,
materiali esplicativi da reperire sui siti indicati dalla
scuola, incontri di formazione con esperti.
Collocazione sul sito dei
materiali di lavoro
N° 4 incontri con esperti e
N° 20 docenti partecipanti agli
incontri
Visionato dal 100% dei docenti
individuati come coordinatori
Visionato da tutti i docenti
Tre incontri con una presenza
non inferiore al 90% del corpo
docente
100%
SI
I docenti
collaboratori
hanno
apportato sulla
bozza del
documento le
integrazioni
effettuate.
1
Individuare docenti interni per coordinare i gruppi
disciplinari nel lavoro di revisione delle bozze pre
impostate dalla docente F. S. dell’Area 1
N° 13 docenti individuati e
designati dal DS come
coordinatori nella fase di
revisione/integrazione dei
curricoli per competenze
ripartito in Assi:
asse dei linguaggi
asse matematico
asse scientifico/tecnologico
asse storico/sociale.
N° 1
Docente referente GLI
N° 1
2° collaboratore del D.S.
N° 5
Docenti Funzioni strumentali
N° 6
Responsabili di plesso
ciascuno distinto per Ordine
scolastico e per Dipartimento
disciplinare di appartenenza.
Tutti i
coordinatori
hanno
ottemperato
all’impegno
assunto
aggiornando il
documento con
le integrazioni
pervenute
nella fase di
verifica delle
bozze.
1 Elaborare bozze di curricoli disciplinari per competenze
dei 4 ASSI CURRICOLARI nei tre ordini scolastici
N° 3 di curricoli disciplinari
prodotti in conformità N° 3 curricoli prodotti SI
1
Predisporre un curricolo verticale di Istituto che raccolga
la stesura definitiva e relativa approvazione del Collegio
(a. s. 2017/2018)
Delibera di approvazione degli
Organi Collegiali
Curricolo per competenze in
continuità distinto per Assi
culturali:
asse dei linguaggi
asse matematico
asse scientifico/tecnologico asse
storico/sociale.
1 Predisporre strumenti per monitorare l’adozione da parte
dei docenti dei curricoli sviluppati.
Monitoraggio dei dati attraverso
grafici e/o tabelle.
Adottato dall’80% dei docenti
dell’Istituto
Dato
manca
nte
~ 32 ~
1
Predisporre strumenti per monitorare l’ effetto ricaduta
sull’utenza attraverso percorsi di ricerca-azione
Monitoraggio dei dati attraverso
schede-test e questionari da
somministrare agli studenti, ai
docenti, alle famiglie.
N° 2 schede-test da somministrare
agli alunni
Ingresso/Uscita
(2 Italiano-2Matematica- 2 Inglese,)
per ogni anno di frequenza.
Questionari di gradimento per
raccogliere e interpretare la
percezione che hanno studenti,
docenti e famiglie del nuovo
modo di fare scuola.
Si prevede
l’avvio delle
prove
oggettive di Ingresso/uscita
a partire
dall’anno
scolastico
2018/ 2018
Formalizzazione dell’efficacia del Curricolo verticale per
competenze
Delibera di approvazione degli
Organi Collegiali
Approvazione di
N° 1 curricolo Infanzia
N° 1 curricolo (4 Assi) Primaria
N° 1 curricolo (4 Assi) Secondaria
Collegio docenti
Delibera n° 23
verbale n°3
dell’8.09.’17
2 Attivare percorsi di informazione/formazione specifica
degli insegnanti a partire dalla normativa ministeriale sui
Disturbi Specifici di Apprendimento e più in generale sui
Bisogni Educativi Speciali attraverso materiale
consultabile sul sito della scuola, del Ministero, incontri di
formazione alla presenza di specialisti esterni.
Collocazione sul sito dei
materiali di lavoro
n° 16 h. di attività laboratoriali
di screening
n° 3 incontri con esperti rivolto
a tutti i docenti dell’Istituto
Visionato dal 90% dei docenti
19 docenti
3 Incontri con una presenza non
inferiore al 90% del corpo
docente
2 Individuare classi /sezioni e docenti interni per costituire
gruppi di lavoro inclusivi per ogni ordine di scuola e
grado.
N° 8/9 classi/sezioni
N° 19 docenti interni designati
dal DS
N° 2 docenti di scuola comune e
N°1 docente di sostegno per ogni
Ordine e Grado di scuola
2 Riconoscere i bisogni e le problematiche dagli alunni con
BES anche attraverso la predisposizione e la
somministrazione di materiali specifici.
N° 4 docenti esperti che
partecipano alla procedura di
screening (gruppi di lavoro
inclusivi) N° 2 aree di
intervento (ITALIANO
MATEMATICA)
Equipe di specialisti suddivisi
per Ordine e Grado di scuola nella
procedura di screening relative
alle aree di intervento
(ITALIANO MATEMATICA)
2 Coinvolgere i docenti dei tre ordini di scuola dell’Istituto
in percorsi di autoformazione e di ricerca/azione didattica
e metodologica volti all’apprendimento delle modalità in
Realizzazione di esperienze di
formazione in gruppi cooperativi
sull’utilizzo di strumenti
Almeno 2 esperienze realizzate
~ 33 ~
cui opera in ambito dei bisogni educativi speciali e alla
conoscenza ed uso di strumenti compensativi digitali e
non.
compensativi digitali
2 Condividere protocolli metodologici e materiali finalizzati
alla formazione dei docenti in situazione nell’elaborazione
di percorsi personalizzati di tipo inclusivo.
N° di formulari condivisi per la
pratica di metodi inclusivi
utilizzabili dai docenti non
esperti
Almeno 2 formulari
2 Predisporre strumenti di monitoraggio per valutare le
ricadute didattiche sugli allievi.
N° di schede di monitoraggio
compilate
N° 4 schede compilate
(2 Italiano-2 Matematica) per ogni
anno di frequenza
2 Istituire un database per la raccolta dei dati personali degli
allievi.
Raccolta on line della
documentazione a corredo delle
esperienze attuate
100% di condivisione dei risultati
raggiunti tra i docenti
3 Individuare un metodo per la raccolta sistematica dei
risultati formativi degli alunni nei percorsi scolastici
successivi
Creazione di un database per la
tabulazione degli esiti formativi
(output)
Diffusione analitica degli esiti
3 Monitorare gli esiti formativi degli ex alunni a distanza di
due anni dalla conclusione del 1° ciclo (Licenza)
Raccolta annuale degli esiti
formativi (output)
Controllo costante e dettagliato
degli esiti
3 Stabilire l’esistenza di un nesso tra esito formativo e
conformità tra iscrizione e consiglio di orientamento.
Analisi sulla correlazione tra gli
esiti formativi e la conformità
della scelta dell’iscrizione
rispetto al consiglio orientativo
espresso dalla scuola (out come)
% di ex alunni promossi al 1°
anno della scuola successiva
% di ex alunni che hanno
seguito il consiglio di
orientamento e tabulazione degli
esiti ottenuti
% di cambiamento rispetto al
consiglio di orientamento
Indagine con quesiti aperti alle
famiglie degli alunni dell’ultimo
anno e alle famiglie degli alunni
al 1° anno di scuola Secondaria
per rilevare punti di debolezza e
punti di forza relativi al percorso
di orientamento effettuato
nell’Istituto.
3 Diffondere i risultati relativi agli esiti formativi degli ex
alunni presso i docenti
Diffusione dei dati tabulati via
mail ai docenti coinvolti
Diffusione analitica degli esiti al
100% dei docenti interessati
3 Utilizzare i risultati delle indagini periodiche sugli esiti
per valutare il processo chiave orientamento
Originalità e pertinenza delle
riflessioni/revisioni del Processo
SI
~ 34 ~
a cura del gruppo di lavoro per
l’Orientamento:
.....................
.....................
..........................
Fasi completate nei modi e nei tempi prestabiliti.
Fasi in esecuzione o da avviare.
Fasi inapplicate
~ 35 ~
QUARTA SEZIONE
Ore di impegno complessivo preventivato
LIVELLO ATTIVITÀ Ore di impegno TOTALE €
GAV Analisi del GAV in rapporto ai fattori critici di successo di Istituto, individuazione aree di
miglioramento, stesura bozza PdM
60 h.
TdM Stesura PdM e coordinamento Team dei 3 progetti di Miglioramento 60 h.
TdM Incontri con esperti 80 h.
DS Attività di coordinamento e gestione del PdM 30 h.
D.S.G.A. Pianificazione e revisione finale 20 h.
ATA Collaborazioni e presenze del personale 30 h.
Azione 1 Attuazione dell’azione di miglioramento
Monitoraggio
Revisione finale
175 h.
Referente +15 docenti
Azione 2 Attuazione dell’azione di miglioramento
Monitoraggio
Revisione finale
200 h.
Referente + 9 docenti
Azione3 Attuazione dell’azione di miglioramento
Monitoraggio
Revisione finale
65 h.
Referente + 4 docenti
TdM Monitoraggio intermedio PdM 15 h.
TdM Revisione finale PdM 15 h.
TOTALE 750 h.
PdM Approvato nel Collegio Docenti n° 6 del 15/01/2016 con delibera n° 46