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Il presente documento tratta l'insieme di strumenti e servizi
a disposizione del coordinamento sulle politiche industriali
di CGIL, e di tutte le parti interessate, organizzati in modo
sequenziale in un’unica pubblicazione. Per agevolare lo
scorrimento e accesso ai diversi capitoli sono stati creati
collegamenti cliccabili che funzionano soltanto in
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3
IL PROGETTO
Negli ultimi 20 anni gli assetti societari e la proprietà delle realtà produttive del Paese sono andati
sempre più a modificarsi. Al tradizionale turn over imprenditoriale, al complesso Risiko giocato anche
dalle banche negli assetti del capitalismo italiano e con l’uscita dello Stato da importanti settori
industriali e dei servizi si sono aggiunti fenomeni e processi nuovi. La crisi la mancata risposta al
bisogno di politiche industriali, il perdurare di un eccesso di discrezionalità nei criteri di allocazione
delle risorse tanto di quelle del credito quanto di quelle pubbliche a partire dai fondi europei, hanno
creato un indebolimento non solo dell'industria ma dell'intero sistema Paese rendendolo più
subalterno alle relazioni con la politica.
Davanti a dimensioni quali l’afflusso di capitali stranieri interessati tanto alle PMI quanto ai grandi
players industriali nazionali, la digitalizzazione dei processi e dei servizi che rendono 4.0 non solo la
Fabbrica, ma anche la Bottega, il Welfare, i Trasporti e in qualche caso anche le relazioni stesse tra le
persone, e la sempre maggiore complessità sociale, economica e quindi politica a cui il nostro Paese è
sottoposto, la CGIL Nazionale e la Fondazione Di Vittorio hanno promosso un percorso di co-
progettazione di un ampio progetto sulle Politiche Industriali Italiane.
Il progetto ha dunque l’obiettivo di creare un sistema più trasparente dove l'azione contrattuale si
sposti dal solo terreno difensivo e risarcitorio a quello propositivo e di anticipo nel governo dei processi
di riorganizzazione del sistema industriale. Per questo scopo si è realizzato un progetto che contiene
una proposta organica per accrescere la qualità della nostra analisi e della nostra capacità di proposta
nelle realtà aziendali, territoriali e di settore spostando il baricentro della contrattazione dalla fase EX
POST dei processi a quella EX ANTE. Un progetto dunque aperto che offre un servizio di informazione,
approfondimento, studio e orientamento sulle Politiche Industriali a tutti gli stakeholders e dunque al
Paese. Per fare questo si fonda su tre organismi e su un set standard di strumenti operativi, ad oggi 8,
implementabile ed ampliabile nel tempo.
Gli organismi sono:
1. Il Coordinamento Politiche Industriali;
2. il Comitato Scientifico di Valutazione Industriale;
3. la Consulta Industriale (vai alla pagina 11)
Gli strumenti previsti sono:
1. l’Indagine Probabilistica Industriale (vai alla pagina 43);
2. il Database con la black list e la white list sui comportamenti e gli esiti dei passaggi di proprietà
che incrociano il MISE (vai alla pagina 61);
3. la Web Platform “Idea Diffusa” (vai alla pagina 28);
4. l’uso strutturato di AIDA – Bureau Van Dick (vai alla pagina 65);
5. la Matrice dei Dati e l’Analisi Territoriale della Fondazione Di Vittorio (vai alla pagina 67)
6. l’Osservatorio delle aziende innovative (vai alla pagina 63), speciale Modello Toscana (vai alla
pagina 22) e Modello con FDV (vai alla pagina 72);7. L’Osservatorio sui settori produttivi (vai alla pagina 69);
8. Strumento operativo per l’analisi, il monitoraggio la valutazione della spesa regionale (vai alla
pagina 61);.
3
1. GLI ORGANISMI
1.1 Il Coordinamento Politiche Industriali
Il Coordinamento Politiche Industriali è l’organismo nazionale della CGIL di cui fanno parte le
strutture regionali e le categorie nazionali della CGIL.
Il Coordinamento è il cuore dell’attività di studio, analisi e confronto sulle Politiche Industriali a
livello Paese.
1.2 Il Comitato Scientifico di Valutazione Industriale
Il Comitato Scientifico di Valutazione Industriale (CSVI) è un organismo indipendente,
promosso da CGIL e Fondazione di Vittorio, che ha lo scopo di indirizzare l’attività di studio
e analisi di iniziative di acquisizione, partecipazione, vendita e ristrutturazione delle imprese
italiane.
Il Comitato è responsabile della realizzazione dell’Indagine Probabilistica Industriale (IPI,
vedi oltre) in accordo con la CGIL Nazionale e la Consulta Industriale (CI, vedi oltre).
Il CSVI è formato da 6 persone che si sono distinte, e dunque curano l’approfondimento,
rispetto a 6 ambiti di approfondimento:
- L’analisi del piano industriale;
- La sostenibilità finanziaria;
- L’innovazione;
- La compatibilità rispetto al settore e al mercato;
- La reputazione sindacale;
- Gli elementi di innovazione sociale e ambientale.
4
1.3 La Consulta Industriale
La Consulta Industriale (CI) è una community di persone e competenze sulle politiche
industriali e le strategie d’impresa a cui partecipano:
• ricercatori, docenti e studiosi;
• manager aziendali;
• sindacalisti provenienti dai territori e dalle categorie;
• esperti dei settori.
L’invito alla partecipazione nella CI può provenire dalla CGIL Naziona, dall Fondazione Di
Vittorio e dal CSVI, l’adesione è libera e volontaria.
La CI si attiva:
- per la realizzazione di workshop, seminari e conferenze di approfondimento;
per l’istruzione delle pratiche riguardanti casi di acquisizione/ristrutturazione/vendita
rispetto il Coordinamento Nazionale intende avviare un’IPI;
- continuativamente per scambiare notizie, opinioni e materiali all’interno della
piattaforma digitale predisposta.
2. GLI STRUMENTI
2.1 L’Indagine Probabilistica Industriale
L’Indagine Probabilistica Industriale (IPI) è uno strumento di valutazione
multidimensionale che esprime in modo sistemico e strutturato un parere indipendente
sugli effetti e gli scenari di impatto di operazioni e piani di vendita, fusione e acquisizione di
società italiane da parte di fondi e in generale capitali stranieri.
L’IPI è:
- avviata dal Coordinamento Nazionale sulla base dell’interesse strategico del caso,
segnalato dalle categorie o dalle regioni;
- svolta secondo un workflow standard (vedi documento specifico) che prevede
l’istruttoria da parte della CI e il coordinamento scientifico del CSVI;
- indipendente nel parere che esprime il quale è, così come tutta la documentazione,
reso disponibile per tutti gli stakeholder.
5
Il Rapporto finale è l’output dell’IPI. E’ strutturato come analisi a partire da una valutazione
sul Piano Industriale osservato poi alla luce di 5 categorie per ognuna delle quali viene
descritta la situazione pre-operazione e gli scenari d’impatto post-operazione. Rispetto ad
ognuno di questi viene espresso un giudizio in scala di valutazione da 1 a 5.
2.2 Black List e White List
Non sono isolati i casi in cui in modo “seriale” fondi di investimento, imprese e singoli
imprenditori hanno replicato modalità di acquisizione di altre imprese aventi come finalità la
massima estrazione di valore a scapito della sopravvivenza stessa dell’impresa acquisita.
In un mercato globale tali casi non riguardano più solo dinamiche italiane (si pensi Rossignolo
o Foianesi) ma anche e spesso a soggetti stranieri, la cui “serialità” si esprime per lo meno a
livello europeo. Allo stesso modo vi sono state e vi sono esperienze di acquisizione e rilancio
più che positive, le quali possono offrire best cases da studiare e sostenere anche nella loro
eventuale replicazione.
Per tutto questo si intende redigere, in partenariato anche con le rappresentanze sindacali
europee, una black ed una white list di queste esperienze e dei soggetti che le hanno condotte.
2.3 La web platform “Idea Diffusa”
Al fine di permettere l’interazione, l’informazione e l’aggiornamento continuo delle quasi 100
persone membri della Consulta Industriale, viene costituita “Idea Diffusa”, una web platform
basata su un sistema di news feed che sfrutta l’intelligenza collettiva sulle fonti per produrre
informazione circostanziata.
Idea Diffusa è inoltre dotata di:
- un repository referenziato dei documenti, papers, articoli prodotti dai membri della
CI;
- un’agenda condivisa di tutti gli eventi rilevanti le Politiche Industriali;
- un’attività redazionale dedicata in grado di produrre mensilmente contenuti
originali;
- Uno stream di dialogo che permette ai membri della Consulta (tramite il loro profilo
personale) di scambiarsi opinioni e pareri su temi proposti dal Coordinamento
Nazionale CGIL.
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Idea Diffusa è uno strumento interno il cui accesso è limitato a coloro che aderiscono agli
organismi del progetto.
2.4 L’uso strutturato di AIDA - Bureau Van Dick
AIDA è un data warehouse privato tra i migliori al mondo nell’analisi aziendale realizzato
da Bureau Van Dick a disposizione di chiunque sia interessato all’analisi dei bilanci e dei
dati aziendali di imprese di capitali a livello globale.
I dati di bilancio e aziendali contenuti in AIDA permettono di fare analisi, approfondimenti e
confronti utili a stimare per ogni azienda:
- la stabilità finanziaria;
- la probabilità di vendita;
- il credit score e l’insolvenza;
- l’indice di rischio ambientale.
2.5 La Matrice dei Dati e l’Analisi Territoriale della Fondazione Di Vittorio
La Matrice per l’Analisi Territoriale uno strumento originale della Fondazione di Vittorio
che integra la dimensione economica, ambientale e sociale per restituire un’immagine
complessa e completa dello sviluppo territoriale tramite indici e mappe.
La restituzione tramite mappe consente la visualizzazione immediata dei dati e la
comparazione con altri elementi territoriali (es. rapporto innovazione – infrastrutture).
2.6 L’Osservatorio delle aziende innovative
Gli Osservatorio sulle Imprese Innovative (OII) sono entità a carattere regionale la cui nascita
è stimolata dalla CGIL Nazionale in accordo e coordinamento con le CGIL regionali, le
istituzioni ed enti di ricerca territoriali.
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Scopo degli Osservatori:
- Svolgere sistematicamente attività di raccolta e analisi dati sugli andamenti delle
imprese in tutti i settori nell’ambito territoriale di riferimento;
- Identificare, sulla base del superamento della norma su marker comuni (fatturato,
addetti, valore export, ecc.), le imprese che manifestano risultati eccellenti;
- Indagare le ragioni e i dati contestuali per i quali è spiegabile l’andamento positivo
o più che positivo rispetto alla norma del settore di riferimento;
- Favorire, tramite il monitoraggio e lo studio di performance, lo sviluppo di
un’economia forte, aperta, sostenibile e globale.
Gli OII non definiscono a priori i parametri di innovazione per poi condurre ricerca su quali
aziende corrispondono a quei paramenti. Al contrario, gli Osservatori analizzano i dati,
identificano le aziende che li overperformano e dunque approfondiscono i motivi
dell’overperformance.
Una prima esperienza è attiva in Toscana con l’obiettivo esplicito di essere estesa alle regioni
dell’Italia di mezzo. Iniziative analoghe sono state avviate in Basilicata, Piemonte e Lazio.
2.7 L’Osservatorio sui settori produttivi
Tre aspetti la contraddistinguono la produzione dell’Osservatorio sui settori produttivi:
1. aggregazione delle principali fonti informative al fine di fornire dati attendibili ed
omogenei sulle realtà produttive;
2. analisi multi-dimensionale finalizzata all’esplorazione e all’approfondimento delle
caratteristiche del settore e dell’eterogeneità intra-settoriale;
3. identificazione e caratterizzazione delle aree di innovatività e delle eccellenze
all’interno di un settore.
Ciò permette di approfondire le dimensioni che definiscono ciascun settore (struttura
imprenditoriale, competitività, spinta innovativa, forza-lavoro, andamento della domanda di
beni e servizi), sottolineandone punti di forza, criticità, capacità di adattamento e minacce
provenienti dall’ambiente.
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2.7 Dotazione di uno strumento operativo per l’analisi, il monitoraggio la
valutazione della spesa regionale sulle seguenti politiche
Dotazione di uno strumento operativo per l’analisi, il monitoraggio la valutazione della
spesa regionale sulle seguenti politiche:
- Politiche di sostegno allo sviluppo;
- Politiche per l’equità sociale;
- Politiche per la sostenibilità culturale;
- Politiche orizzontali dell’innovazione tecnologica.
CONCLUSIONE
Gli organismi e gli strumenti citati perseguono l’obiettivo di fornire un servizio al Paese e a
tutti gli stakeholder pubblici e privati delle Politiche Industriali italiane.
Pur nascendo su stimolo, e prevedendo quindi un ruolo importante, della CGIL, sono tutti
organismi e persone indipendenti le cui osservazioni, valutazioni, analisi e proposte
saranno basate su professionalità e competenza e non sulla base dell’appartenenza.
Il progetto Politiche Industriali potrà ulteriormente svilupparsi in futuro sulla base dei
risultati e delle lezioni apprese durante la sua realizzazione.
Roma, Maggio 2016
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t. 11/12/2016 - 18.37
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Le attività nel tempo
Le attività nel tempo
Le attività nel tempo
Le attività nel tempo
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Indagine Probabilistica Industriale
Contesto
StateGrid
ofChina(CHI)il35%
diCDP
Reti(cheraccoglielepartecipazionidicontrollodiTernaeSnam
);
Lactalis(SW
I)haaggiuntoParmalat
aigiàpossedutiGalbani,Invernizzi,
LocatellieCademartori;
ShandongHeavy
Industry–Weichai
Group(CH
I)il75%diFerretti;
HeidelbergCem
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diItalcementi
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S)il60,4%diM
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Mahindra
(IND)il76%
diPininfarina
Hitachi(Jap)hacom
pratoAnsaldo
Bredaeil40%AnsaldoStS;
dal 2011 ad oggi
Indagine Probabilistica Industriale
ContestoRossignolohaacquisito
Delphy
eDeTom
aso;
VideoconhaacquisitoVideocolordiFrosinone.
StateGrid
ofChina(CHI)il35%
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Lactalis(SW
I)haaggiuntoParmalat
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Industry–Weichai
Group(CH
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ElectroluxdiScandicci;
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pratoAnsaldo
Bredaeil40%AnsaldoStS;
ed anche…
Indagine Probabilistica Industriale
RossignolohaacquisitoDelphy
eDeTom
aso;
VideoconhaacquisitoVideocolordiFrosinone.
StateGrid
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Lactalis(SW
I)haaggiuntoParmalat
aigiàpossedutiGalbani,Invernizzi,
LocatellieCademartori;
ShandongHeavy
Industry–Weichai
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I)il75%diFerretti;
Foianesihaacquisitolostabilimento
ElectroluxdiScandicci;
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diPininfarina
Hitachi(Jap)hacom
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Bredaeil40%AnsaldoStS;
Tutticasidioperazionidipartecipazioneeacquisizionedisocietàitalianedapartedigruppiefondiitalianiestranieriche
nehannoinfluenzatolestrategie,irisultatiesviluppo.
Contesto
Indagine Probabilistica Industriale
RossignolohaacquisitoDelphy
eDeTom
aso;
VideoconhaacquisitoVideocolordiFrosinone.
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Reti(cheraccoglielepartecipazionidicontrollodiTernaeSnam
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Lactalis(SW
I)haaggiuntoParmalat
aigiàpossedutiGalbani,Invernizzi,
LocatellieCademartori;
ShandongHeavy
Industry–Weichai
Group(CH
I)il75%diFerretti;
Foianesihaacquisitolostabilimento
ElectroluxdiScandicci;
HeidelbergCem
ent(GE)il45%
diItalcementi
Whirpool(U
S)il60,4%diM
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Mahindra
(IND)il76%
diPininfarina
Hitachi(Jap)hacom
pratoAnsaldo
Bredaeil40%AnsaldoStS;
Tutticasidioperazionidipartecipazioneeacquisizionedisocietàitalianedapartedigruppiefondiitalianiestranieriche
nehannoinfluenzatolestrategie,irisultatiesviluppo.
ContestoPeroperaresceltestrategicheènecessariononsoloreagirem
asoprattuttoprevedere.Com
evalutaregliimpattidiquesteoperazionisenzarinunciareadaffrontarlenellalorocom
plessità?
Indagine Probabilistica Industriale
Com
plessità
Acquisizioni
efusioni
sonooperazioni
complesse
chegenerano
impatti
finanziari,sociali,
ambientali,
reputazionalieoccupazionalidirettie
indiretti.Spesso
queste
dimensioni
sonotrattate
inmodo
separato,con
unmaggiore
accentoposto
sulladim
ensioneritenuta
prioritariadalpunto
divistadichila
statrattando.
Leggerequesteoperazioninellalorointerezzaconsenteinvecedi:
•Garantire
unacorretta
informazion
e,edu
nqueanticipare
l’azionecontrattuale
riducendorischi
e
criticitàex-ante;
•Assum
ereposizionipiù
dipropostache
didifesa;
•Proporre
soluzionicheconsiderano
aloro
voltagliim
pattidellestesse
sullealtre
dimensioni;
•Garantire
quell’apprendimento
eorientam
entoche
può
esserealla
base
diunapiù
generale
visionedi
policiesindustriali
alivello
Paese.
I migliori strum
enti di analisi e previsione sono quelli che consentono di leggere la dinam
ica dei processi e com
prenderne i possibili impatti trattando la
complessità m
a restituendola in forma sem
plice.
Indagine Probabilistica Industriale
Leggere gli Scenari con l’Indagine Probabilistica Industriale
L’IndagineProbabilisticaIndustriale(IPI)èunostrumentodivalutazionem
ultidimensionalecheesprim
einmodo
sistemicoestrutturato
unparereindipendentesuglieffettiegliscenaridiimpattodioperazioniepianidivendita,
fusioneeacquisizionedisocietàitalianedapartedifondieingeneralecapitalistranieri.
Trattandoledimensionifinanziaria,sociale,
ambientale,sindacale,innovativa,di
mercatoeindustrialerestituisceunbig
picturechiaroecom
pleto
IlRapportoprodottodall’indaginepuò
esserelettoapiùlivellieraccoglieanalisi,considerazionieraccom
andazionibasatesudatiefontiesplicite
IlRapportononesprim
eunparere“diparte”,nonem
ettegiudizimavalutazioni.
Èinoltrenutritodall’interazioneconlecategorieeglistakeholders
Multidim
ensionaleStrutturato
Indipendente
Indagine Probabilistica Industriale
Com
e funziona
IlComitatoScientificorispondeallarichiestaspecifica
diattivazionedell’IPIdapartedellaCGILN
azionaleodialtricom
mittentiistituzionalirispettoaicasiritenuti
rilevantidalpuntodivistasociale,occupazionaleestrategicononchésull’effettivafattibilitàdell’analisistantelefontieicanaliadisposizionedellaConsultae,conseguentem
ente,delComitatoScientificostesso.
L’IPIèun
servizioindipendente,la
cuinascitaèprom
ossadalla
CGILnazionale
edalla
FondazioneDiVittorio
all’internodiun
piùam
pioprogetto
basatosu
3pilastri:
•l’O
sservatoriodelle
aziendeinnovative;
•IlD
atabasecon
lablackliste
lawhite
listsuicomportam
entiegliesitideipassaggidiproprietà
cheincrociano
ilMISE.
•IlCom
itatoScientifico
diValutazioneIndustriale
elaConsulta
Industriale;
IlprocessodiIndagineeValutazionevienerealizzatotram
iteillavorodeimem
bridellaConsultasottolasupervisioneedindirizzodel
ComitatoScientificodiValutazione
Industriale(CSVI).
IlRapportodell’IPIèunostrum
entodiinform
azioneeorientamentoa
disposizioneebeneficiodituttiglistakeholders
e,inultimaistanza,dei
policymakers
edelleIstituzioniitaliane.
Proposta di Caso
Indagine e ValutazioneRapporto
CSVI
Indagine Probabilistica Industriale
Com
e funziona -La Consulta Industriale
Il CSV
I si avvale della comm
unity riunita nella C
onsulta Industriale
LaConsultaIndustrialeèunacom
munitydipersoneform
atada:
-ricercatori,docenti,studiosi;-
manageraziendali;
-sindacalisti;
-espertideisettori.
LaConsultaIndustriale:-
èstrum
entofunzionaleall’istruzioneeapprofondim
entodeicasi;-
raccogliepareri,studi,rapportisuitemidelle
policiesindustriali;-
èunluogodiscam
bioeincontrofisicoeonline
Indagine Probabilistica Industriale
Workflow
-Proposta1.
Lecategorie
ela
CGIL
regionale,
direttamen
teosu
stimolo
dialtri
committe
nti(istituzion
i),inviano
laprop
ostadi
studio
dicaso
alCoo
rdinamento
Nazionale
CGIL;
2.Sulla
basedella
fattibilitàedella
rilevanzasociale,
strategicaeoccupazionale
ilCoord.Naz.
assumeilcaso
omeno;
3.Ipro
ponenti
delcaso
attivanogli
esperti
dellaConsu
ltanom
inandodegli
Istrutto
ri(al
minim
o:1da
CGIL
regionale,1dalla
categoria
diriferim
ento,1
esperto)per
redigerel’Istruttoria
sulcaso;
4.L’istruttoria
vieneillustrata
alCSVI;
1
2
34
Indagine Probabilistica Industriale
Workflow
–Indagine e Valutazione
5.IlCSV
Iavvial’”A
nalisiProbabilistica
Industriale”eindica
iltiming;
6.Se
ilCSVInecessità
diulterioriopiù
complete
informazioni,
insiemeagliIstruttori
attivaicom
ponentidella
Consultautili
alloscopo;
7.Icom
ponentidella
Consultacollaborano
conilCSV
Inellaproduzione
delleinform
azioniaggiuntive
necessarie;
1
2
34
56
7
Indagine Probabilistica Industriale
Workflow
-Rapporto
8.IlCSV
Iredigelabozza
diRapportoIPI;
9.IlRapporto
vienepresentato
agliistruttori,discusso
edeventualm
enteintegrato;
10.IlRapporto
definitivoviene
consegnatoalla
CGILnazionale
eaicom
mittenti
sindacalieistituzionali.
1
2
34
56
7
89
10
Indagine Probabilistica Industriale
Workflow
-Rapporto
IlRapportoIPIèstrutturatocom
eanalisiapartiredaunavalutazionesulPianoIndustriale
osservatopoiallalucedi5categorieperognunadellequalivienedescrittalasituazionepre-
operazioneegliscenarid’im
pattopost-operazione.
L’IPI NO
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INFO
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La Consulta Industriale
Il Progetto
IlComitatoScientific
odiValutazioneIndustriale(CSVI)elaConsultaIndustriale(CI)sonoorganismicreatisu
stimolodella
CGILNazionalenell’a
mbitodelpiùampioprogettodiIndagineProbabilisticaIndustriale.
Adisposizionediquestiorganivièl’attivitàdidata
collectionedata
analysisrealizzata
coniseguenti
strumenti,a
disposizionedituttigliattorichehanno
interessenellosviluppo
dipoliticheindustrialia
livelloPaese
:
-l’Osservatoriodelleaziendeinnovative
;
-IldatabaseAIDA
–BureauVan
Dijk;-
LaMatricedeidatiel’AnalisiTerritorialedellaFondazionediVittorio
;
-L’Osservatorio
suisettoriproduttivi.
LaConsultaedilComitatosonoisoggettiincaricatidella
realizzazionedell’Indagine
ProbabilisticaIndustriale
:
unostrumentodivalutazionecheesprimein
modosistemicoestrutturatounparere
indipendentesugli
effettiegliscenaridiim
pattodioperazionie
pianidivendita,fusioneeacquisizione
disocietàitaliane
dapartedialtresocietàefondi.
Inparticolare,
glistrumentiquipresentatihannolo
scopopiùaltodifornireinformazioniutilia
ridurrela
discrezionalitànell’a
nalisiepromozionedipoliticheindustrialiattive.
La Consulta Industriale
L’Osservatorio sulle Im
prese Innovative1/2
GliOsservatorio
sulle
ImpreseInnovative(OII)
sonoentità
acarattereregionale
lacuinascitaèstimolata
dalla
CGIL
Nazionale
inaccordoecoordinamentoconle
CGIL
regionali,
leistituzioniedentidiricerca
territoriali.
ScopodegliOsservatori:
-Svolgeresistematicamenteattività
diraccoltaeanalisidati
sugliandamentidelle
impreseintuttiisettori
nell’a
mbitoterritorialediriferimento;
-Identificare
,sulla
basedelsuperamentodella
normasumarker
comuni(fatturato,addetti,valoreexport,
ecc.),le
impresechem
anifestanorisultatieccellenti;
-Indagare
leragionie
idaticontestualiperiqualièspiegabile
l’andamentopositivoopiùchepositivo
rispettoalla
normadelsettorediriferimento;
-Favorire,tram
iteilm
onitoraggioelostudio
diperformance,losviluppodiun’econom
iaforte,aperta,
sostenibileeglobale.
GliOsservatorinon
definisconoapriori
iparametridiinnovazioneperpoicondurrericercasuqualiaziende
corrispondonoaqueiparamenti.Alcontrario,gliOsservatorianalizzanoidati,identific
anoleaziendecheli
overperformanoedunqueapprofondisconoimotividell’o
verperformance.
La Consulta Industriale
L’Osservatorio sulle Im
prese Innovative2/2
GliOsservatoriintendonoavereimpatto:
àSulla
conoscenzapubblicainmeritoall’a
ndamentodeisettori,delle
impreseedeiterritori;
àSulle
politicheindustriali;
àSulla
collocazionedirisorseabeneficiodelle
politicheattiveperillavoroelaformazione;
àSull’im
piegodeifondicomunitari;
IdatiprodottidagliOsservatorisonoapertiepubblici,nell’o
tticadiunprocessotrasparente,confrontabile
e
aperto.
UnaprimaesperienzaèattivainToscanaconl’obiettivoesplicitodiessere
estesaalle
regionidell’It
alia
di
mezzo.IniziativeanaloghesonostateavviateinBasilic
ata,PiemonteeLazio.
La Consulta Industriale
AID
A –
Bureau Van Dijk
1/2
Stabilità
Finanziaria
Probabilità
di
Vendita
CreditS
coree
Insolvenza
Indicedi
Rischio
Ambientale
AIDAèundata
warehouse
privatotra
imigliorialmondonell’a
nalisiaziendalerealizzatodaBureauVanDijk
adisposizione
dichiunquesia
interessatoall’analisideibilancie
deidatiaziendalialivello
globale.Grazie
alle
inform
azioniin
esso
contenute,aggregabilietrattabili,èpossibile
derivareinformazionieindicipertutteleimpresedicapitaliitalianesu:
La Consulta Industriale
AID
A –
Bureau Van Dijk
2/2AIDAconsentedi:
•Utiliz
zarecentinaiacriteridiricercacombinabilit
ralorograzieaglio
peratorib
ooleani(A
ND,OR,N
OT)perincrociare
tutteleinformazionidisponibili.
•Valutareibilancipersonalizzandolavisualizzazione
•Im
portarelistediaziendepropriepereffe
ttuareanalisidiportafogliooescludereleaziendedaattivitàdisviluppo
commerciale
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atieutiliz
zarlicomecriteridiricerca
•Riclassific
areibilanci
•Confrontareunasingolaaziendaconungruppodiaziendesimili
•Creareepersonalizzareindicatori,calcolaremediedisettore,m
odific
arelavisualizzazionedeidati,p
ersonalizzareliste
edesportaretuttoinmolteplicifo
rmati(E
xcel,A
ccess...)
•Effe
ttuarericerchedim
ercatoeanalisidibenchmarking
•Calcolareratingescoring
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•Analizzareidocumentiotticielanotaintegrativa
•Creareagevolmentegraficiperillu
strareidatifin
anziari
•Identific
areunsetdisocietà,confrontarletraloroecreareunbilanciodisettoreaggregato
•Analizzarel’organigrammaelastrutturasocietariadelleaziende
•Individuarel’azionistadiriferimentonazionaleeglobale
La Consulta Industriale
La Matrice FdV
per l’Analisi Territoriale
1/2
LaMatriceperl’AnalisiTerritoriale
unostrum
entooriginale
dellaFondazione
diVittorio
cheintegra
ladim
ensioneeconom
ico,ambientale
esociale
perrestituireun’im
maginecomplessaecompleta
dello
sviluppoterritorialetramite
indici
emappe.
ECONOMIA
AMBIENTEETERRITORIO
SOCIETÀECULTURA
Imprese
LavoroPatrim
onioecologico
Caratterizzazioneterritoriale
Caratterizzazionesociale
Cultura
Innovazione
Attra
ttività
Competitiv
ità
Rischio
Valorizzazione
Qualità
ambientale
Dispersione
insediativa
Demografia
Serviziecultu
ra
Turismo
INDICI
DIMEN
SIONI
La Consulta Industriale
La Matrice FdV
per l’Analisi Territoriale
2/2
Larestituzionetramite
mappeconsentelavisualizzazioneimmediatadeidatielacomparazioneconaltrielementiterritoriali
(es.rapportoinnovazione–infrastrutture).
La Consulta Industriale
L’Osservatorio sui Settori Produttivi
1/2L’O
sservatorio
suiSetto
riProduttivi(OSP)èfru
ttodell’a
ttività
della
FondazioneDiVitto
riofin
alizzata
a
fornire
aapprofondim
entimiratisuiprocessi,imeccanismiele
dinamicheinterneaciascunsetto
re
produttiv
o.
L’attiv
itàdell’O
sservatorio
èstru
tturata
intornoaiseguentipunti:
•aggregazionedelleprincipalifontiinformative(A
IDA-BvDeIstat)a
lfinedifo
rniredatia
ttendibilied
omogeneisullere
altàproduttiv
e;
•analisimulti-dim
ensionalefinalizzataall’e
splorazioneeall’a
pprofondimentodellecaratte
ristichedel
setto
reedell’e
terogeneitàintra
-setto
riale;
•identificazioneecaratterizzazionedelleareediinnovativitàedelleeccellenzeall’in
ternodiunsetto
re.
Leprin
cipalitecniche
dianalisimonovariata
ebivariata
chedefin
isconolaproduzionediunosservatorio
sarannointegrate
dametodietecnichedianalisimultiv
ariata
finalizzate:
•all’e
splorazioneeall’id
entific
azionedeim
acro-fa
ttoric
hesintetizzanolecaratte
ristichedelsetto
re;
•all’in
dividuazionedigruppid
iimpresechesidiffe
renzianoin
term
inidistru
tturaeperfo
rmance
competitiv
a.
La Consulta Industriale
L’Osservatorio sui Settori Produttivi
2/2L’O
sservatoriraccoglie
datirelativ
iavaria
bili
qualila
dimensioned’im
presa,la
form
agiuridica,gli
indicididemografia
industria
le,la
concentrazionedelsetto
re;indicatoridiperfo
rmancecomeil
fattu
rato,ilvaloreaggiunto,l’export,
laspesain
R&Sedinnovazione,le
caratteristichedeglioccupati
(genere,età,tito
lodistudio,inquadramento
professionale…)espesaperconsumidelle
famiglie
(relativaaibenie/oservizidelsetto
reoggetto
dianalisi).
Ilprodottodell’O
sservatorio
consiste
inunreport
diviso
indiffe
rentisezioni,ciascunadelle
quali
evidenzia
eapprofondisceunadelle
dimensionispecific
ate
diseguito
:
Stru
tturaim
prendito
rialeeproduttiv
a
Competitiv
ità
Spintainnovativa
Stru
tturaoccupazionale
Andamentodelladomandadibenie/oservizi
Sulla
basedegliapprofondim
entiriguardantigliambitielencatiilreportevidenziapuntidiforza,punti
deboli,capacitàdiadattam
entoeminacce
provenientidall’a
mbiente
delsetto
reproduttiv
o.
La Consulta Industriale
L’uso degli strumenti
Leinformazionielaborate
tramiteglistrumentidescrittisonomesseadisposizionediCIeCSVIe,nell’a
mbito
dell’IP
I,sonointegrateda:
-rapporti,ricerche,approfondimentirealizzatidaimembridella
communitydella
CI;
-rapportieanalisiredattidalle
CGILterritorialiedicategoria;
-gliattieidocumentiresipubblicidalle
impreseedaglistakeholderdiriferimento.
LaConsultaIndustriale,ilComitatoScientific
oeglistrumentiquipresentatiperseguonotuttilo
stesso
obiettivo:favorire
lepolitiche
industrialiconun
metodo
esplicitoetrasparente
.Sonoin
ognicasofonti
aperteperchiunqueabbiainteressenellosviluppodipoliticheindustrialipubblicheabeneficio
delPaese.
Idati,lerisorse,lefontielemetodologied’analisiutiliz
zatevengonosem
preresipubblici.
OSSERVATORIOIMPRESEINNOVATIVEPROMOSSOINPARTENARIATOCONLAFONDAZIONEDIVITTORIO
L’attivitàdell’osservatoriosulleimpreseinnovativedellaFondazioneDiVittoriosiarticolaintreattività:
1. aggregazionedelleprincipalifonti informativeal finediforniredatiattendibiliedomogeneisullerealtàproduttivenelterritorio;
2. desk-Researchsullabasedaticostruitaalpunto1finalizzataadidentificareisoggettidisuccessoeleeccellenzenelterritorio.
3. field-Researchsulleimpreseindividuatenellafase2finalizzataadapprofondirelecaratteristicheeleprospettivedelleesperienzedisuccesso,daunlato,eifattorichehannofavoritooinibitol’impresainnovativanelterritorio,dall’altro.
Perquantoconcernelafase1,ildatabasesulqualesifondanoleelaborazionidell’osservatoriosaràilrisultatodella fusione di dati provenienti da più fonti: Istat (ASIA-Imprese), Bureau van Dijk (database AIDA),dichiarazioniIRAP,sistemainformativolavoro.L’attivitàdidesk-researchpermetteràdiselezionareunsotto-insiemediimprese“performanti”nelterritoriotramiteindicatoridicompetitività(vendite,esportazioni,valoreaggiunto…).Talesotto-insiemeèoggettodistudio della field-research che – tramite questionari strutturati e interviste qualitative – ha lo scopo diindagare:
i) caratteristichedeiprocessiinnovativi,ii) prospettivefuturedeiprocessiinnovativi,iii) fattorichetendonoacatalizzareilsuccessodell’innovazione,iv) fattorichetendonoainibireilsuccessodell’innovazione.
In quest’ultima fase entrano in gioco gli indicatori classici riferiti all’impresa innovativa: spese in R&S,formazione per i dipendenti, tipi di innovazione (incrementale, radicale, di prodotto, di processo….),tecnologieadottate,quotadifatturatoderivantedanuoviprodotti/servizi,obiettividell’innovazione,focielocidellaconoscenzainnovativa,accordieretidicollaborazioneperlaR&S,patenting/licensing,ostacolievincoliagliinvestimentieaifinanziamentiperl’innovazione,efficaciadelfinanziamentopubblicoecc…
Nell’attività di reporting dell’Osservatorio l’esposizione delle evidenze empiriche si accompagna allaformulazionediraccomandazionielineediindirizzoperildecisorepoliticochesifocalizzannosuiseguentiaspetti:caratteristichedell’ecosistemainnovativoregionale;puntidiforza,criticità,minacceepotenzialitàfuture di tali realtà; ruolo del finanziamento pubblico e privato nello sviluppo dell’impresa innovativa;capacitàdellestruttureedeglistakeholderspubblicieprivati–daincubatorieacceleratoriaparchiscientificietecnologici,polidiinnovazioneecc...–nelcatalizzareenelcontrollaregliaspettiinibitorinelprocessodisviluppodiinnovazionedapartedelleimprese.E’ inoltre prevista la possibilità di affiancare al report approfondimenti specifici su singoli attori-impreseprivilegiati.