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1 CATALOGO DEGLI STRUMENTI E DEI SERVIZI DI VALUTAZIONE INDUSTRIALE CGIL NAZIONALE Maggio 2016

Catalogo strumenti e Servizi (1) - cgil.it · - Politiche orizzontali dell’innovazione tecnologica. CONCLUSIONE Gli organismi e gli strumenti citati perseguono l’obiettivo di

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CATALOGO

DEGLI

STRUMENTI E DEI

SERVIZI DI

VALUTAZIONE

INDUSTRIALE

CGIL NAZIONALE

Maggio 2016

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Il presente documento tratta l'insieme di strumenti e servizi

a disposizione del coordinamento sulle politiche industriali

di CGIL, e di tutte le parti interessate, organizzati in modo

sequenziale in un’unica pubblicazione. Per agevolare lo

scorrimento e accesso ai diversi capitoli sono stati creati

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IL PROGETTO

Negli ultimi 20 anni gli assetti societari e la proprietà delle realtà produttive del Paese sono andati

sempre più a modificarsi. Al tradizionale turn over imprenditoriale, al complesso Risiko giocato anche

dalle banche negli assetti del capitalismo italiano e con l’uscita dello Stato da importanti settori

industriali e dei servizi si sono aggiunti fenomeni e processi nuovi. La crisi la mancata risposta al

bisogno di politiche industriali, il perdurare di un eccesso di discrezionalità nei criteri di allocazione

delle risorse tanto di quelle del credito quanto di quelle pubbliche a partire dai fondi europei, hanno

creato un indebolimento non solo dell'industria ma dell'intero sistema Paese rendendolo più

subalterno alle relazioni con la politica.

Davanti a dimensioni quali l’afflusso di capitali stranieri interessati tanto alle PMI quanto ai grandi

players industriali nazionali, la digitalizzazione dei processi e dei servizi che rendono 4.0 non solo la

Fabbrica, ma anche la Bottega, il Welfare, i Trasporti e in qualche caso anche le relazioni stesse tra le

persone, e la sempre maggiore complessità sociale, economica e quindi politica a cui il nostro Paese è

sottoposto, la CGIL Nazionale e la Fondazione Di Vittorio hanno promosso un percorso di co-

progettazione di un ampio progetto sulle Politiche Industriali Italiane.

Il progetto ha dunque l’obiettivo di creare un sistema più trasparente dove l'azione contrattuale si

sposti dal solo terreno difensivo e risarcitorio a quello propositivo e di anticipo nel governo dei processi

di riorganizzazione del sistema industriale. Per questo scopo si è realizzato un progetto che contiene

una proposta organica per accrescere la qualità della nostra analisi e della nostra capacità di proposta

nelle realtà aziendali, territoriali e di settore spostando il baricentro della contrattazione dalla fase EX

POST dei processi a quella EX ANTE. Un progetto dunque aperto che offre un servizio di informazione,

approfondimento, studio e orientamento sulle Politiche Industriali a tutti gli stakeholders e dunque al

Paese. Per fare questo si fonda su tre organismi e su un set standard di strumenti operativi, ad oggi 8,

implementabile ed ampliabile nel tempo.

Gli organismi sono:

1. Il Coordinamento Politiche Industriali;

2. il Comitato Scientifico di Valutazione Industriale;

3. la Consulta Industriale (vai alla pagina 11)

Gli strumenti previsti sono:

1. l’Indagine Probabilistica Industriale (vai alla pagina 43);

2. il Database con la black list e la white list sui comportamenti e gli esiti dei passaggi di proprietà

che incrociano il MISE (vai alla pagina 61);

3. la Web Platform “Idea Diffusa” (vai alla pagina 28);

4. l’uso strutturato di AIDA – Bureau Van Dick (vai alla pagina 65);

5. la Matrice dei Dati e l’Analisi Territoriale della Fondazione Di Vittorio (vai alla pagina 67)

6. l’Osservatorio delle aziende innovative (vai alla pagina 63), speciale Modello Toscana (vai alla

pagina 22) e Modello con FDV (vai alla pagina 72);7. L’Osservatorio sui settori produttivi (vai alla pagina 69);

8. Strumento operativo per l’analisi, il monitoraggio la valutazione della spesa regionale (vai alla

pagina 61);.

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1. GLI ORGANISMI

1.1 Il Coordinamento Politiche Industriali

Il Coordinamento Politiche Industriali è l’organismo nazionale della CGIL di cui fanno parte le

strutture regionali e le categorie nazionali della CGIL.

Il Coordinamento è il cuore dell’attività di studio, analisi e confronto sulle Politiche Industriali a

livello Paese.

1.2 Il Comitato Scientifico di Valutazione Industriale

Il Comitato Scientifico di Valutazione Industriale (CSVI) è un organismo indipendente,

promosso da CGIL e Fondazione di Vittorio, che ha lo scopo di indirizzare l’attività di studio

e analisi di iniziative di acquisizione, partecipazione, vendita e ristrutturazione delle imprese

italiane.

Il Comitato è responsabile della realizzazione dell’Indagine Probabilistica Industriale (IPI,

vedi oltre) in accordo con la CGIL Nazionale e la Consulta Industriale (CI, vedi oltre).

Il CSVI è formato da 6 persone che si sono distinte, e dunque curano l’approfondimento,

rispetto a 6 ambiti di approfondimento:

- L’analisi del piano industriale;

- La sostenibilità finanziaria;

- L’innovazione;

- La compatibilità rispetto al settore e al mercato;

- La reputazione sindacale;

- Gli elementi di innovazione sociale e ambientale.

4

1.3 La Consulta Industriale

La Consulta Industriale (CI) è una community di persone e competenze sulle politiche

industriali e le strategie d’impresa a cui partecipano:

• ricercatori, docenti e studiosi;

• manager aziendali;

• sindacalisti provenienti dai territori e dalle categorie;

• esperti dei settori.

L’invito alla partecipazione nella CI può provenire dalla CGIL Naziona, dall Fondazione Di

Vittorio e dal CSVI, l’adesione è libera e volontaria.

La CI si attiva:

- per la realizzazione di workshop, seminari e conferenze di approfondimento;

per l’istruzione delle pratiche riguardanti casi di acquisizione/ristrutturazione/vendita

rispetto il Coordinamento Nazionale intende avviare un’IPI;

- continuativamente per scambiare notizie, opinioni e materiali all’interno della

piattaforma digitale predisposta.

2. GLI STRUMENTI

2.1 L’Indagine Probabilistica Industriale

L’Indagine Probabilistica Industriale (IPI) è uno strumento di valutazione

multidimensionale che esprime in modo sistemico e strutturato un parere indipendente

sugli effetti e gli scenari di impatto di operazioni e piani di vendita, fusione e acquisizione di

società italiane da parte di fondi e in generale capitali stranieri.

L’IPI è:

- avviata dal Coordinamento Nazionale sulla base dell’interesse strategico del caso,

segnalato dalle categorie o dalle regioni;

- svolta secondo un workflow standard (vedi documento specifico) che prevede

l’istruttoria da parte della CI e il coordinamento scientifico del CSVI;

- indipendente nel parere che esprime il quale è, così come tutta la documentazione,

reso disponibile per tutti gli stakeholder.

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Il Rapporto finale è l’output dell’IPI. E’ strutturato come analisi a partire da una valutazione

sul Piano Industriale osservato poi alla luce di 5 categorie per ognuna delle quali viene

descritta la situazione pre-operazione e gli scenari d’impatto post-operazione. Rispetto ad

ognuno di questi viene espresso un giudizio in scala di valutazione da 1 a 5.

2.2 Black List e White List

Non sono isolati i casi in cui in modo “seriale” fondi di investimento, imprese e singoli

imprenditori hanno replicato modalità di acquisizione di altre imprese aventi come finalità la

massima estrazione di valore a scapito della sopravvivenza stessa dell’impresa acquisita.

In un mercato globale tali casi non riguardano più solo dinamiche italiane (si pensi Rossignolo

o Foianesi) ma anche e spesso a soggetti stranieri, la cui “serialità” si esprime per lo meno a

livello europeo. Allo stesso modo vi sono state e vi sono esperienze di acquisizione e rilancio

più che positive, le quali possono offrire best cases da studiare e sostenere anche nella loro

eventuale replicazione.

Per tutto questo si intende redigere, in partenariato anche con le rappresentanze sindacali

europee, una black ed una white list di queste esperienze e dei soggetti che le hanno condotte.

2.3 La web platform “Idea Diffusa”

Al fine di permettere l’interazione, l’informazione e l’aggiornamento continuo delle quasi 100

persone membri della Consulta Industriale, viene costituita “Idea Diffusa”, una web platform

basata su un sistema di news feed che sfrutta l’intelligenza collettiva sulle fonti per produrre

informazione circostanziata.

Idea Diffusa è inoltre dotata di:

- un repository referenziato dei documenti, papers, articoli prodotti dai membri della

CI;

- un’agenda condivisa di tutti gli eventi rilevanti le Politiche Industriali;

- un’attività redazionale dedicata in grado di produrre mensilmente contenuti

originali;

- Uno stream di dialogo che permette ai membri della Consulta (tramite il loro profilo

personale) di scambiarsi opinioni e pareri su temi proposti dal Coordinamento

Nazionale CGIL.

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Idea Diffusa è uno strumento interno il cui accesso è limitato a coloro che aderiscono agli

organismi del progetto.

2.4 L’uso strutturato di AIDA - Bureau Van Dick

AIDA è un data warehouse privato tra i migliori al mondo nell’analisi aziendale realizzato

da Bureau Van Dick a disposizione di chiunque sia interessato all’analisi dei bilanci e dei

dati aziendali di imprese di capitali a livello globale.

I dati di bilancio e aziendali contenuti in AIDA permettono di fare analisi, approfondimenti e

confronti utili a stimare per ogni azienda:

- la stabilità finanziaria;

- la probabilità di vendita;

- il credit score e l’insolvenza;

- l’indice di rischio ambientale.

2.5 La Matrice dei Dati e l’Analisi Territoriale della Fondazione Di Vittorio

La Matrice per l’Analisi Territoriale uno strumento originale della Fondazione di Vittorio

che integra la dimensione economica, ambientale e sociale per restituire un’immagine

complessa e completa dello sviluppo territoriale tramite indici e mappe.

La restituzione tramite mappe consente la visualizzazione immediata dei dati e la

comparazione con altri elementi territoriali (es. rapporto innovazione – infrastrutture).

2.6 L’Osservatorio delle aziende innovative

Gli Osservatorio sulle Imprese Innovative (OII) sono entità a carattere regionale la cui nascita

è stimolata dalla CGIL Nazionale in accordo e coordinamento con le CGIL regionali, le

istituzioni ed enti di ricerca territoriali.

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Scopo degli Osservatori:

- Svolgere sistematicamente attività di raccolta e analisi dati sugli andamenti delle

imprese in tutti i settori nell’ambito territoriale di riferimento;

- Identificare, sulla base del superamento della norma su marker comuni (fatturato,

addetti, valore export, ecc.), le imprese che manifestano risultati eccellenti;

- Indagare le ragioni e i dati contestuali per i quali è spiegabile l’andamento positivo

o più che positivo rispetto alla norma del settore di riferimento;

- Favorire, tramite il monitoraggio e lo studio di performance, lo sviluppo di

un’economia forte, aperta, sostenibile e globale.

Gli OII non definiscono a priori i parametri di innovazione per poi condurre ricerca su quali

aziende corrispondono a quei paramenti. Al contrario, gli Osservatori analizzano i dati,

identificano le aziende che li overperformano e dunque approfondiscono i motivi

dell’overperformance.

Una prima esperienza è attiva in Toscana con l’obiettivo esplicito di essere estesa alle regioni

dell’Italia di mezzo. Iniziative analoghe sono state avviate in Basilicata, Piemonte e Lazio.

2.7 L’Osservatorio sui settori produttivi

Tre aspetti la contraddistinguono la produzione dell’Osservatorio sui settori produttivi:

1. aggregazione delle principali fonti informative al fine di fornire dati attendibili ed

omogenei sulle realtà produttive;

2. analisi multi-dimensionale finalizzata all’esplorazione e all’approfondimento delle

caratteristiche del settore e dell’eterogeneità intra-settoriale;

3. identificazione e caratterizzazione delle aree di innovatività e delle eccellenze

all’interno di un settore.

Ciò permette di approfondire le dimensioni che definiscono ciascun settore (struttura

imprenditoriale, competitività, spinta innovativa, forza-lavoro, andamento della domanda di

beni e servizi), sottolineandone punti di forza, criticità, capacità di adattamento e minacce

provenienti dall’ambiente.

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2.7 Dotazione di uno strumento operativo per l’analisi, il monitoraggio la

valutazione della spesa regionale sulle seguenti politiche

Dotazione di uno strumento operativo per l’analisi, il monitoraggio la valutazione della

spesa regionale sulle seguenti politiche:

- Politiche di sostegno allo sviluppo;

- Politiche per l’equità sociale;

- Politiche per la sostenibilità culturale;

- Politiche orizzontali dell’innovazione tecnologica.

CONCLUSIONE

Gli organismi e gli strumenti citati perseguono l’obiettivo di fornire un servizio al Paese e a

tutti gli stakeholder pubblici e privati delle Politiche Industriali italiane.

Pur nascendo su stimolo, e prevedendo quindi un ruolo importante, della CGIL, sono tutti

organismi e persone indipendenti le cui osservazioni, valutazioni, analisi e proposte

saranno basate su professionalità e competenza e non sulla base dell’appartenenza.

Il progetto Politiche Industriali potrà ulteriormente svilupparsi in futuro sulla base dei

risultati e delle lezioni apprese durante la sua realizzazione.

Roma, Maggio 2016

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CATALOGO DEGLI STRUMENTI E DEI SERVIZI DI VALUTAZIONE INDUSTRIALE

MAGGIO 2016

CGIL NAZIONALE

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Il luogo di incontro e scambio sulle politiche industriali

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nco

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un

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me

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lico

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co

ntro

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co

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tiliz

za

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sto

fine

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gu

en

tistru

me

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1.

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lizza

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co

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nza

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ne

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2.

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i

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ti,

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3.

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4.

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ch

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2.

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le d

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1

2

34

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3.

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en

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ch

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me

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4.

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co

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li Istru

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co

nse

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1

2

34

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ica

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ll’inte

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ella

Re

po

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Re

fere

nzia

ta.

1

2

34

Co

nsu

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Idea DiffusaIdea DiffusaIdea DiffusaIdea Diffusa

Comm

ittente: Consulta Industriale CGIL - Progetto di: LAMA Agency

L'intelligenza collettiva che produce informazione

Idea DiffusaIdea DiffusaIdea DiffusaIdea DiffusaL'intelligenza collettiva che produce inform

azione

Nasce per:

Coin

volg

ere

i mem

bri d

ella

Consulta

(circ

a 1

00) in

attività informative e di condivisione di contenuti

per re

ndere

più

frequenti e

costa

nti le

occasio

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bio

(anche a

dis

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Sfruttare l’intelligenza collettiva d

i una c

om

munity

per p

rodurre

nuovo s

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e re

nderlo

dis

ponib

ile

Uno spazio w

eb, accessib

ile a

ttra-

vers

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login

(n

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pubblic

o)

che

pre

senta

i conte

nuti s

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zato

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tem

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ad

una

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iorn

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Sarà

inoltre

consulta

bile

l’Agenda

con g

li appunta

menti d

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Consul-

ta e altri

eventi

“suggeriti”

dalla

redazio

ne.

Idea Diffusa è:Idea Diffusa è:Idea Diffusa è:Idea Diffusa è:

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Un new

s feed che aggre

ga notiz

ie,

artic

oli,

post

pro

venie

nti

da

fonti

sele

zio

nate

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he ris

pecchia

no le

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tudin

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bri,

oltre

che i te

mi p

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nti c

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politic

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li, pro

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voro

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pre

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cc).

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Una repository

(a

rchiv

io consulta

bile

) re

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n-

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nis

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pro

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pro

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co

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co

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uto

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bri.

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Lore

m ip

sum

dolo

r sit

am

et,

consecte

tur

adip

i scin

g elit,

sed do eiu

sm

od te

mpor

incid

idunt

ut

labore

et

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t enim

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inim

venia

m, q

uis

nostru

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xerc

itatio

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nis

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om

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consequat.

Duis

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r in

re

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pta

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esse cillu

m dolo

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paria

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Excepte

ur s

int o

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culp

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nt m

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m.

Mario R

ossi: Lore

m ip

sum

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r sit a

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onsecte

tur a

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i scin

g e

lit, sed d

o e

iusm

od te

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idunt u

t

labore

et

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re m

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ua.

Ut

enim

ad m

inim

venia

m,

quis

nostru

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itatio

n ulla

mco la

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nis

i ut

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uip

ex e

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om

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uis

aute

irure

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r in re

pre

henderit in

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pta

te v

elit e

sse c

illum

dolo

re

eu fu

gia

t nulla

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tur. E

xcepte

ur s

int o

ccaecat c

upid

ata

t non p

roid

ent. 11/12/2016 - 18.37

Agnese M

aria: Lore

m ip

sum

dolo

r sit a

met, c

onsecte

tur a

dip

i scin

g e

lit, sed d

o e

iusm

od te

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cid

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labore

et

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re m

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enim

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m,

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nostru

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n ulla

mco la

boris

nis

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irure

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r in re

pre

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sse c

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eu fu

gia

t nulla

paria

tur. E

xcepte

ur s

int o

ccaecat c

upid

ata

t non p

roid

ent. 11/12/2016 - 18.37

Idea Diffusa è:Idea Diffusa è:Idea Diffusa è:Idea Diffusa è:

Una pubblicazione

(m

ensile

?)

che

oltre

agli a

rticoli p

iù s

ignific

ativ

i raccolti s

ul p

or-

tale

nell’u

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erio

do o

spita

anche conte-

nuti originali pro

dotti d

a a

lcuni m

em

bri o

da altri

soggetti

a cui

si

possono chie

dere

contrib

uti a

d h

oc e

inte

rvis

te.

Idea DiffusaIdea DiffusaIdea DiffusaIdea Diffusa

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Idea Diffusa è:Idea Diffusa è:Idea Diffusa è:Idea Diffusa è:

Incontri, workshop e sem

inari finaliz

zati a

condiv

idere

conoscenza, is

pira

zio

ne e

appro

fondim

enti. Q

uesti a

ppunta

-

menti p

otra

nno e

ssere

più

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eno is

tituzio

nali-fro

nta

li oppure

parte

cip

ativ

i-labora

toria

li. Potre

mm

o a

nche im

magin

arli

com

e “

appro

fondim

enti”

e “

focus” d

i aspetti e

questio

ni tra

ttati a

nche n

el p

rodotto

edito

riale

.

Come funziona

Come funziona

Come funziona

Come funziona

Mem

broConsulta

Preferenze di fonti:

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fonti / testatefonti / testate

temi / tag

temi / tag

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Og

ni m

em

bro

della

Co

nsu

lta s

arà

ch

iam

ato

a

co

mp

ilare

u

n form

ulario

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iato

v

ia

mail) in

cu

i ind

icare

:

> le

testate/blog/siti ch

e u

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co

nsid

era

utili p

er in

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ars

i;

> g

li argomenti/tag

ch

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inte

ressan

o.

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celte

ch

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gare

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La re

stitu

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ne d

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ten

uti s

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an

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ta

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vers

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un’interfaccia

ch

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mo

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l’an

tep

rima d

ei p

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rtico

li e il lin

k p

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gerli c

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en

te.

L’a

ccesso

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fa

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an

ch

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ob

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.

newsfeed

newsfeed

newsfeed

Come funziona

Come funziona

Come funziona

Come funziona

Il la

vo

ro au

tom

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el

filtro ag

gre

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essere

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un

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he:

> m

on

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stitu

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zio

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alie

ra s

ul p

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le;

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on

trad

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ting

ue g

li artic

oli p

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i

(top

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rop

on

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do

li, og

ni m

ese, s

otto

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a

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ag

azin

e (p

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ile).

La

red

azio

ne,

oltre

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team

d

i L

AM

A,

po

trà

ved

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il co

inv

olg

imen

to d

i mem

bri d

ella

Co

nsu

l-

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isp

on

ibili

a scriv

ere

/essere

in

terv

ista

ti e altri

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gg

etti e

ste

rni.

La

pu

bb

licazio

ne

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sile

p

essere

d

ed

icata

og

ni v

olta

ad

un

focu

s te

matic

o d

ivers

o in

mo

do

tale

ch

e - d

i mese in

mese - s

i vad

a a

co

stru

ire u

na

“co

llezio

ne” d

i qu

ad

ern

i della

Co

nsu

lta.

Idea DiffusaIdea DiffusaIdea DiffusaIdea DiffusaIdea DiffusaIdea DiffusaIdea Diffusa

LAMA Agency

LAMA Agency

LAMA Agency

LAMA Agency

redazioneredazioneredazioneredazione

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pubblicazionepubblicazionepubblicazione

redazioneredazioneredazioneredazione

Coord. CGILCoord. CGILCoord. CGILCoord. CGIL

Come funziona

Come funziona

Come funziona

Come funziona

Lo

Stre

am

di D

ialo

go

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om

e una sorta di "call"

ch

e

ch

iam

a (a

ttrav

ers

o u

na n

otific

a) g

li ute

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i idead

iffusa.it a

reag

ire e

sp

on

en

do

in p

och

i cara

tteri (a

l max

50

0) la

loro

idea,

pre

sen

tan

do

la p

rop

ria d

isp

on

ibilità

a riu

nio

ni o

pro

po

nen

do

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pro

fon

dim

en

ti (seg

nala

nd

o lin

k o

caric

an

do

alle

gati).

La c

all s

tarà

ap

erta

un

tempo lim

itato (a

d e

sem

pio

5 g

iorn

i)

in m

od

o d

a in

cen

tivare

la

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acità

re

attiv

a d

eg

li u

ten

ti, d

a

racco

glie

re tu

tti i feed

back

po

ssib

ili e d

a fa

cilita

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ttività

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ne/m

od

era

zio

ne d

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.

A c

hiu

su

ra d

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Call, il C

oo

rdin

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re N

azio

nale

e la

red

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-

ne p

rod

uco

no

un

messag

gio

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ed

back

ch

e p

otrà

pre

ved

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an

ch

e d

i riv

olg

ers

i d

iretta

men

te ai

sin

go

li (a

d esem

pio

ta

g-

gan

do

le p

ers

on

e).

Un

a v

olta

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iuse,

le C

all

sara

nn

o co

mu

nq

ue co

nsu

ltab

ili e

leg

gib

ili gra

zie

all'archivio

.

streamstreamstream

http://ww

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Lo

rem

ip

su

m d

olo

r sit

am

et,

co

nsecte

tur

ad

ipi

scin

g elit,

sed

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o eiu

sm

od

te

mp

or

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nt

ut

lab

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lore

mag

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a. U

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im a

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inim

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iam

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itatio

n u

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co

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nis

i ut a

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x e

a c

om

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do

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uat.

Du

is au

te iru

re d

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r in

re

pre

hen

derit

in v

olu

pta

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v

elit

esse cillu

m d

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re eu

fu

gia

t n

ulla

p

aria

tur.

Ex

cep

teu

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Le attività nel tempo

Le attività nel tempo

Le attività nel tempo

Le attività nel tempo

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Indagine Probabilistica IndustrialeLeggere le politiche industriali in m

odo sistemico

Indagine Probabilistica Industriale

Contesto

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Mahindra

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Bredaeil40%AnsaldoStS;

dal 2011 ad oggi

Indagine Probabilistica Industriale

ContestoRossignolohaacquisito

Delphy

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Indagine Probabilistica Industriale

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Contesto

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nehannoinfluenzatolestrategie,irisultatiesviluppo.

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asoprattuttoprevedere.Com

evalutaregliimpattidiquesteoperazionisenzarinunciareadaffrontarlenellalorocom

plessità?

Indagine Probabilistica Industriale

Com

plessità

Acquisizioni

efusioni

sonooperazioni

complesse

chegenerano

impatti

finanziari,sociali,

ambientali,

reputazionalieoccupazionalidirettie

indiretti.Spesso

queste

dimensioni

sonotrattate

inmodo

separato,con

unmaggiore

accentoposto

sulladim

ensioneritenuta

prioritariadalpunto

divistadichila

statrattando.

Leggerequesteoperazioninellalorointerezzaconsenteinvecedi:

•Garantire

unacorretta

informazion

e,edu

nqueanticipare

l’azionecontrattuale

riducendorischi

e

criticitàex-ante;

•Assum

ereposizionipiù

dipropostache

didifesa;

•Proporre

soluzionicheconsiderano

aloro

voltagliim

pattidellestesse

sullealtre

dimensioni;

•Garantire

quell’apprendimento

eorientam

entoche

può

esserealla

base

diunapiù

generale

visionedi

policiesindustriali

alivello

Paese.

I migliori strum

enti di analisi e previsione sono quelli che consentono di leggere la dinam

ica dei processi e com

prenderne i possibili impatti trattando la

complessità m

a restituendola in forma sem

plice.

Indagine Probabilistica Industriale

Leggere gli Scenari con l’Indagine Probabilistica Industriale

L’IndagineProbabilisticaIndustriale(IPI)èunostrumentodivalutazionem

ultidimensionalecheesprim

einmodo

sistemicoestrutturato

unparereindipendentesuglieffettiegliscenaridiimpattodioperazioniepianidivendita,

fusioneeacquisizionedisocietàitalianedapartedifondieingeneralecapitalistranieri.

Trattandoledimensionifinanziaria,sociale,

ambientale,sindacale,innovativa,di

mercatoeindustrialerestituisceunbig

picturechiaroecom

pleto

IlRapportoprodottodall’indaginepuò

esserelettoapiùlivellieraccoglieanalisi,considerazionieraccom

andazionibasatesudatiefontiesplicite

IlRapportononesprim

eunparere“diparte”,nonem

ettegiudizimavalutazioni.

Èinoltrenutritodall’interazioneconlecategorieeglistakeholders

Multidim

ensionaleStrutturato

Indipendente

Indagine Probabilistica Industriale

Com

e funziona

IlComitatoScientificorispondeallarichiestaspecifica

diattivazionedell’IPIdapartedellaCGILN

azionaleodialtricom

mittentiistituzionalirispettoaicasiritenuti

rilevantidalpuntodivistasociale,occupazionaleestrategicononchésull’effettivafattibilitàdell’analisistantelefontieicanaliadisposizionedellaConsultae,conseguentem

ente,delComitatoScientificostesso.

L’IPIèun

servizioindipendente,la

cuinascitaèprom

ossadalla

CGILnazionale

edalla

FondazioneDiVittorio

all’internodiun

piùam

pioprogetto

basatosu

3pilastri:

•l’O

sservatoriodelle

aziendeinnovative;

•IlD

atabasecon

lablackliste

lawhite

listsuicomportam

entiegliesitideipassaggidiproprietà

cheincrociano

ilMISE.

•IlCom

itatoScientifico

diValutazioneIndustriale

elaConsulta

Industriale;

IlprocessodiIndagineeValutazionevienerealizzatotram

iteillavorodeimem

bridellaConsultasottolasupervisioneedindirizzodel

ComitatoScientificodiValutazione

Industriale(CSVI).

IlRapportodell’IPIèunostrum

entodiinform

azioneeorientamentoa

disposizioneebeneficiodituttiglistakeholders

e,inultimaistanza,dei

policymakers

edelleIstituzioniitaliane.

Proposta di Caso

Indagine e ValutazioneRapporto

CSVI

Indagine Probabilistica Industriale

Com

e funziona -La Consulta Industriale

Il CSV

I si avvale della comm

unity riunita nella C

onsulta Industriale

LaConsultaIndustrialeèunacom

munitydipersoneform

atada:

-ricercatori,docenti,studiosi;-

manageraziendali;

-sindacalisti;

-espertideisettori.

LaConsultaIndustriale:-

èstrum

entofunzionaleall’istruzioneeapprofondim

entodeicasi;-

raccogliepareri,studi,rapportisuitemidelle

policiesindustriali;-

èunluogodiscam

bioeincontrofisicoeonline

Indagine Probabilistica Industriale

Workflow

-Proposta1.

Lecategorie

ela

CGIL

regionale,

direttamen

teosu

stimolo

dialtri

committe

nti(istituzion

i),inviano

laprop

ostadi

studio

dicaso

alCoo

rdinamento

Nazionale

CGIL;

2.Sulla

basedella

fattibilitàedella

rilevanzasociale,

strategicaeoccupazionale

ilCoord.Naz.

assumeilcaso

omeno;

3.Ipro

ponenti

delcaso

attivanogli

esperti

dellaConsu

ltanom

inandodegli

Istrutto

ri(al

minim

o:1da

CGIL

regionale,1dalla

categoria

diriferim

ento,1

esperto)per

redigerel’Istruttoria

sulcaso;

4.L’istruttoria

vieneillustrata

alCSVI;

1

2

34

Indagine Probabilistica Industriale

Workflow

–Indagine e Valutazione

5.IlCSV

Iavvial’”A

nalisiProbabilistica

Industriale”eindica

iltiming;

6.Se

ilCSVInecessità

diulterioriopiù

complete

informazioni,

insiemeagliIstruttori

attivaicom

ponentidella

Consultautili

alloscopo;

7.Icom

ponentidella

Consultacollaborano

conilCSV

Inellaproduzione

delleinform

azioniaggiuntive

necessarie;

1

2

34

56

7

Indagine Probabilistica Industriale

Workflow

-Rapporto

8.IlCSV

Iredigelabozza

diRapportoIPI;

9.IlRapporto

vienepresentato

agliistruttori,discusso

edeventualm

enteintegrato;

10.IlRapporto

definitivoviene

consegnatoalla

CGILnazionale

eaicom

mittenti

sindacalieistituzionali.

1

2

34

56

7

89

10

Indagine Probabilistica Industriale

Workflow

-Rapporto

IlRapportoIPIèstrutturatocom

eanalisiapartiredaunavalutazionesulPianoIndustriale

osservatopoiallalucedi5categorieperognunadellequalivienedescrittalasituazionepre-

operazioneegliscenarid’im

pattopost-operazione.

Indagine Probabilistica Industriale

Mem

bri CSV

I e Com

petenze

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0

Strumenti d’indagine

Leggere dati, territorio e innovazione

La Consulta Industriale

Il Progetto

IlComitatoScientific

odiValutazioneIndustriale(CSVI)elaConsultaIndustriale(CI)sonoorganismicreatisu

stimolodella

CGILNazionalenell’a

mbitodelpiùampioprogettodiIndagineProbabilisticaIndustriale.

Adisposizionediquestiorganivièl’attivitàdidata

collectionedata

analysisrealizzata

coniseguenti

strumenti,a

disposizionedituttigliattorichehanno

interessenellosviluppo

dipoliticheindustrialia

livelloPaese

:

-l’Osservatoriodelleaziendeinnovative

;

-IldatabaseAIDA

–BureauVan

Dijk;-

LaMatricedeidatiel’AnalisiTerritorialedellaFondazionediVittorio

;

-L’Osservatorio

suisettoriproduttivi.

LaConsultaedilComitatosonoisoggettiincaricatidella

realizzazionedell’Indagine

ProbabilisticaIndustriale

:

unostrumentodivalutazionecheesprimein

modosistemicoestrutturatounparere

indipendentesugli

effettiegliscenaridiim

pattodioperazionie

pianidivendita,fusioneeacquisizione

disocietàitaliane

dapartedialtresocietàefondi.

Inparticolare,

glistrumentiquipresentatihannolo

scopopiùaltodifornireinformazioniutilia

ridurrela

discrezionalitànell’a

nalisiepromozionedipoliticheindustrialiattive.

La Consulta Industriale

L’Osservatorio sulle Im

prese Innovative1/2

GliOsservatorio

sulle

ImpreseInnovative(OII)

sonoentità

acarattereregionale

lacuinascitaèstimolata

dalla

CGIL

Nazionale

inaccordoecoordinamentoconle

CGIL

regionali,

leistituzioniedentidiricerca

territoriali.

ScopodegliOsservatori:

-Svolgeresistematicamenteattività

diraccoltaeanalisidati

sugliandamentidelle

impreseintuttiisettori

nell’a

mbitoterritorialediriferimento;

-Identificare

,sulla

basedelsuperamentodella

normasumarker

comuni(fatturato,addetti,valoreexport,

ecc.),le

impresechem

anifestanorisultatieccellenti;

-Indagare

leragionie

idaticontestualiperiqualièspiegabile

l’andamentopositivoopiùchepositivo

rispettoalla

normadelsettorediriferimento;

-Favorire,tram

iteilm

onitoraggioelostudio

diperformance,losviluppodiun’econom

iaforte,aperta,

sostenibileeglobale.

GliOsservatorinon

definisconoapriori

iparametridiinnovazioneperpoicondurrericercasuqualiaziende

corrispondonoaqueiparamenti.Alcontrario,gliOsservatorianalizzanoidati,identific

anoleaziendecheli

overperformanoedunqueapprofondisconoimotividell’o

verperformance.

La Consulta Industriale

L’Osservatorio sulle Im

prese Innovative2/2

GliOsservatoriintendonoavereimpatto:

àSulla

conoscenzapubblicainmeritoall’a

ndamentodeisettori,delle

impreseedeiterritori;

àSulle

politicheindustriali;

àSulla

collocazionedirisorseabeneficiodelle

politicheattiveperillavoroelaformazione;

àSull’im

piegodeifondicomunitari;

IdatiprodottidagliOsservatorisonoapertiepubblici,nell’o

tticadiunprocessotrasparente,confrontabile

e

aperto.

UnaprimaesperienzaèattivainToscanaconl’obiettivoesplicitodiessere

estesaalle

regionidell’It

alia

di

mezzo.IniziativeanaloghesonostateavviateinBasilic

ata,PiemonteeLazio.

La Consulta Industriale

AID

A –

Bureau Van Dijk

1/2

Stabilità

Finanziaria

Probabilità

di

Vendita

CreditS

coree

Insolvenza

Indicedi

Rischio

Ambientale

AIDAèundata

warehouse

privatotra

imigliorialmondonell’a

nalisiaziendalerealizzatodaBureauVanDijk

adisposizione

dichiunquesia

interessatoall’analisideibilancie

deidatiaziendalialivello

globale.Grazie

alle

inform

azioniin

esso

contenute,aggregabilietrattabili,èpossibile

derivareinformazionieindicipertutteleimpresedicapitaliitalianesu:

La Consulta Industriale

AID

A –

Bureau Van Dijk

2/2AIDAconsentedi:

•Utiliz

zarecentinaiacriteridiricercacombinabilit

ralorograzieaglio

peratorib

ooleani(A

ND,OR,N

OT)perincrociare

tutteleinformazionidisponibili.

•Valutareibilancipersonalizzandolavisualizzazione

•Im

portarelistediaziendepropriepereffe

ttuareanalisidiportafogliooescludereleaziendedaattivitàdisviluppo

commerciale

•Indicizzaretuttiid

atieutiliz

zarlicomecriteridiricerca

•Riclassific

areibilanci

•Confrontareunasingolaaziendaconungruppodiaziendesimili

•Creareepersonalizzareindicatori,calcolaremediedisettore,m

odific

arelavisualizzazionedeidati,p

ersonalizzareliste

edesportaretuttoinmolteplicifo

rmati(E

xcel,A

ccess...)

•Effe

ttuarericerchedim

ercatoeanalisidibenchmarking

•Calcolareratingescoring

•Monitorarecostantementeleaziendegraziealsistemadialert

•Analizzareidocumentiotticielanotaintegrativa

•Creareagevolmentegraficiperillu

strareidatifin

anziari

•Identific

areunsetdisocietà,confrontarletraloroecreareunbilanciodisettoreaggregato

•Analizzarel’organigrammaelastrutturasocietariadelleaziende

•Individuarel’azionistadiriferimentonazionaleeglobale

La Consulta Industriale

La Matrice FdV

per l’Analisi Territoriale

1/2

LaMatriceperl’AnalisiTerritoriale

unostrum

entooriginale

dellaFondazione

diVittorio

cheintegra

ladim

ensioneeconom

ico,ambientale

esociale

perrestituireun’im

maginecomplessaecompleta

dello

sviluppoterritorialetramite

indici

emappe.

ECONOMIA

AMBIENTEETERRITORIO

SOCIETÀECULTURA

Imprese

LavoroPatrim

onioecologico

Caratterizzazioneterritoriale

Caratterizzazionesociale

Cultura

Innovazione

Attra

ttività

Competitiv

ità

Rischio

Valorizzazione

Qualità

ambientale

Dispersione

insediativa

Demografia

Serviziecultu

ra

Turismo

INDICI

DIMEN

SIONI

La Consulta Industriale

La Matrice FdV

per l’Analisi Territoriale

2/2

Larestituzionetramite

mappeconsentelavisualizzazioneimmediatadeidatielacomparazioneconaltrielementiterritoriali

(es.rapportoinnovazione–infrastrutture).

La Consulta Industriale

L’Osservatorio sui Settori Produttivi

1/2L’O

sservatorio

suiSetto

riProduttivi(OSP)èfru

ttodell’a

ttività

della

FondazioneDiVitto

riofin

alizzata

a

fornire

aapprofondim

entimiratisuiprocessi,imeccanismiele

dinamicheinterneaciascunsetto

re

produttiv

o.

L’attiv

itàdell’O

sservatorio

èstru

tturata

intornoaiseguentipunti:

•aggregazionedelleprincipalifontiinformative(A

IDA-BvDeIstat)a

lfinedifo

rniredatia

ttendibilied

omogeneisullere

altàproduttiv

e;

•analisimulti-dim

ensionalefinalizzataall’e

splorazioneeall’a

pprofondimentodellecaratte

ristichedel

setto

reedell’e

terogeneitàintra

-setto

riale;

•identificazioneecaratterizzazionedelleareediinnovativitàedelleeccellenzeall’in

ternodiunsetto

re.

Leprin

cipalitecniche

dianalisimonovariata

ebivariata

chedefin

isconolaproduzionediunosservatorio

sarannointegrate

dametodietecnichedianalisimultiv

ariata

finalizzate:

•all’e

splorazioneeall’id

entific

azionedeim

acro-fa

ttoric

hesintetizzanolecaratte

ristichedelsetto

re;

•all’in

dividuazionedigruppid

iimpresechesidiffe

renzianoin

term

inidistru

tturaeperfo

rmance

competitiv

a.

La Consulta Industriale

L’Osservatorio sui Settori Produttivi

2/2L’O

sservatoriraccoglie

datirelativ

iavaria

bili

qualila

dimensioned’im

presa,la

form

agiuridica,gli

indicididemografia

industria

le,la

concentrazionedelsetto

re;indicatoridiperfo

rmancecomeil

fattu

rato,ilvaloreaggiunto,l’export,

laspesain

R&Sedinnovazione,le

caratteristichedeglioccupati

(genere,età,tito

lodistudio,inquadramento

professionale…)espesaperconsumidelle

famiglie

(relativaaibenie/oservizidelsetto

reoggetto

dianalisi).

Ilprodottodell’O

sservatorio

consiste

inunreport

diviso

indiffe

rentisezioni,ciascunadelle

quali

evidenzia

eapprofondisceunadelle

dimensionispecific

ate

diseguito

:

Stru

tturaim

prendito

rialeeproduttiv

a

Competitiv

ità

Spintainnovativa

Stru

tturaoccupazionale

Andamentodelladomandadibenie/oservizi

Sulla

basedegliapprofondim

entiriguardantigliambitielencatiilreportevidenziapuntidiforza,punti

deboli,capacitàdiadattam

entoeminacce

provenientidall’a

mbiente

delsetto

reproduttiv

o.

La Consulta Industriale

L’uso degli strumenti

Leinformazionielaborate

tramiteglistrumentidescrittisonomesseadisposizionediCIeCSVIe,nell’a

mbito

dell’IP

I,sonointegrateda:

-rapporti,ricerche,approfondimentirealizzatidaimembridella

communitydella

CI;

-rapportieanalisiredattidalle

CGILterritorialiedicategoria;

-gliattieidocumentiresipubblicidalle

impreseedaglistakeholderdiriferimento.

LaConsultaIndustriale,ilComitatoScientific

oeglistrumentiquipresentatiperseguonotuttilo

stesso

obiettivo:favorire

lepolitiche

industrialiconun

metodo

esplicitoetrasparente

.Sonoin

ognicasofonti

aperteperchiunqueabbiainteressenellosviluppodipoliticheindustrialipubblicheabeneficio

delPaese.

Idati,lerisorse,lefontielemetodologied’analisiutiliz

zatevengonosem

preresipubblici.

OSSERVATORIOIMPRESEINNOVATIVEPROMOSSOINPARTENARIATOCONLAFONDAZIONEDIVITTORIO

L’attivitàdell’osservatoriosulleimpreseinnovativedellaFondazioneDiVittoriosiarticolaintreattività:

1. aggregazionedelleprincipalifonti informativeal finediforniredatiattendibiliedomogeneisullerealtàproduttivenelterritorio;

2. desk-Researchsullabasedaticostruitaalpunto1finalizzataadidentificareisoggettidisuccessoeleeccellenzenelterritorio.

3. field-Researchsulleimpreseindividuatenellafase2finalizzataadapprofondirelecaratteristicheeleprospettivedelleesperienzedisuccesso,daunlato,eifattorichehannofavoritooinibitol’impresainnovativanelterritorio,dall’altro.

Perquantoconcernelafase1,ildatabasesulqualesifondanoleelaborazionidell’osservatoriosaràilrisultatodella fusione di dati provenienti da più fonti: Istat (ASIA-Imprese), Bureau van Dijk (database AIDA),dichiarazioniIRAP,sistemainformativolavoro.L’attivitàdidesk-researchpermetteràdiselezionareunsotto-insiemediimprese“performanti”nelterritoriotramiteindicatoridicompetitività(vendite,esportazioni,valoreaggiunto…).Talesotto-insiemeèoggettodistudio della field-research che – tramite questionari strutturati e interviste qualitative – ha lo scopo diindagare:

i) caratteristichedeiprocessiinnovativi,ii) prospettivefuturedeiprocessiinnovativi,iii) fattorichetendonoacatalizzareilsuccessodell’innovazione,iv) fattorichetendonoainibireilsuccessodell’innovazione.

In quest’ultima fase entrano in gioco gli indicatori classici riferiti all’impresa innovativa: spese in R&S,formazione per i dipendenti, tipi di innovazione (incrementale, radicale, di prodotto, di processo….),tecnologieadottate,quotadifatturatoderivantedanuoviprodotti/servizi,obiettividell’innovazione,focielocidellaconoscenzainnovativa,accordieretidicollaborazioneperlaR&S,patenting/licensing,ostacolievincoliagliinvestimentieaifinanziamentiperl’innovazione,efficaciadelfinanziamentopubblicoecc…

Nell’attività di reporting dell’Osservatorio l’esposizione delle evidenze empiriche si accompagna allaformulazionediraccomandazionielineediindirizzoperildecisorepoliticochesifocalizzannosuiseguentiaspetti:caratteristichedell’ecosistemainnovativoregionale;puntidiforza,criticità,minacceepotenzialitàfuture di tali realtà; ruolo del finanziamento pubblico e privato nello sviluppo dell’impresa innovativa;capacitàdellestruttureedeglistakeholderspubblicieprivati–daincubatorieacceleratoriaparchiscientificietecnologici,polidiinnovazioneecc...–nelcatalizzareenelcontrollaregliaspettiinibitorinelprocessodisviluppodiinnovazionedapartedelleimprese.E’ inoltre prevista la possibilità di affiancare al report approfondimenti specifici su singoli attori-impreseprivilegiati.