Cattedra di Progettazione Dei Servizi Sociali Lezione 2
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La relazione tra progetti, programmi e politiche Un progetto
ben formulato dovrebbe derivare da un appropriata combinazione tra
le priorit politiche europee, nazionali, regionali e le priorit del
partenariato di progetto 3
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La relazione tra progetti, programmi e politiche 4
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Il modello PDCA 5 Il modello del ciclo di vita un adeguamento
del classico modello interpretativo del miglioramento continuo
plan-do-check-act, noto con lacronimo PDCA, o ciclo di Deming, che
presuppone quattro fasi ricorsive che si influenzano a vicenda
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IL CICLO DI PROGETTO 6 Avvio/Concezione Progettazione
Esecuzione &Controllo Chiusura Progetto Le fasi del ciclo di
vita non sono uno standard per tutti i progetti e per tutti i
settori. Un esempio di ciclo di progetto tra i pi usati:
Valutazione
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IL PROJECT CYCLE 7
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Programmazione/ Pianificazione Identificazione Formulazione
Finanziamento Implementazione Valutazione Quadro di programmazione
allinterno del quale i progetti possono essere identificati e
preparati. Bandi Individuazione dei progetti da studiare.
Comprende: consultazione con i beneficiari per analizzarne i
problemi e identificare soluzioni possibili. Sviluppo dellidea
progettuale ed analisi della sua fattibilit e sostenibilit. Si
decide se stendere una proposta. Presentazione della proposta alle
autorit finanziatrici. Segue valutazione ed eventuale approvazione.
IL CICLO DI PROGETTO Quadro di sintesi
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IL CICLO DI PROGETTO In dettaglio Stesura della proposta Terms
of reference Programmazione/ Pianificazione Identificazione
Formulazione Finanziamento Implementazione Valutazione Studio di
prefattibilit Studio di fattibilit Terms of reference Concessione
del finanziamento Aree di priorit, settori, ecc. Programma di
riferimento (strategie) bandi Decisione su quali opzioni
approfondire Decisione di finanziare Decisione se stendere una
proposta Proposta di finanziamento Rapporti di monitoraggio
Decisione se seguire il piano o riorientare il progetto Decisione
su azioni di sviluppo ulteriore Decisione su come usare i risultati
nella futura programmazione Rapporto di valutazione
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IL PROJECT CYCLE MANAGEMENT ED IL LOGICAL FRAMEWORK APPROACH
Project Cycle ManagementLogical Framework Approach Definisce le
attivit relative al management e le procedure decisionali che
caratterizzano le diverse fasi di vita di un progetto. Metodologia
per la progettazione, la gestione e la valutazione di programmi e
progetti attraverso il ricorso a strumenti volti ad accrescere la
partecipazione, la trasparenza e favorire un approccio per
obiettivi Processo decisionale e realizzativo definito
dallorganizzazione Metodi e strumenti di project management
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IL CICLO DI PROGETTO NELLA REALT ED IL LFA Programmazione
Identificazione Formulazione Finanziamento Implementazione LFA
Programma di riferimento Idea di progetto Studio di fattibilit
Terms of reference Proposta di finanziamento Concessione del
finanziamento Valutazione
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Fasi del Project Management 12 OBIETTIVI DEL PROGETTO
CONCEZIONE IDEAZIONE CONCEZIONE IDEAZIONE SI CHIUSURA CONSEGNA
CHIUSURA CONSEGNA OBIETTIVI RAGGIUNTI? OK? NO VERIFICA SI
CAMBIAMENTI IN CORSO DOPERA FATTI- BILE? PIANIFICAZIONE
PROGETTAZIONE PIANIFICAZIONE PROGETTAZIONE SI NO ANNULLAMENTO
REALIZZAZIONE Sistema di Project Management NO
RIPIANIFICAZIONE
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Il project cycle: Fase 1 Programming 13 Nella fase di
programmazione si realizzano le seguenti attivit: 1.Monitoraggio
delle opportunit e identificazione della fonte di finanziamento
(programma, call for proposal, ecc..) 2.Identificazione degli
stakeholder e valutazione dei loro fabbisogni, interessi e capacit
3.Identificazione e analisi dei principali problemi e
opportunit
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Il project cycle: Fase 1 Programming 14 Nella fase di
programmazione si realizzano le seguenti attivit: 1.Formulazione
degli obiettivi connessi ai problemi individuati 2.Identificazione
di una strategia che tenga conto dellanalisi realizzata, dei
vincoli e delle lezioni apprese da precedenti esperienze
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Il project cycle: Fase 2 Identification 15 Lo scopo della fase
di identificazione : Identificare lidea progetto Valutare la
rilevanza e la fattibilit di tale idea Elaborare un proposta
progettuale di massima (project charter)
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Il project cycle: Fase 2 Identification 16 IDEA PROGETTO!!
Analisi dei problemi relativa al contesto e ai beneficiari su cui
il progetto intende impattare Interviste e esperti, testimoni
privilegiati e portatori di interesse Seminari e incontri
informativi e di disseminazione sul programma
Creativit/Immaginazione Benchmarking esperienze progettuali
precedenti gi ammesse a finanziamento Analisi delle priorit
strategiche del programma prescelto Analisi puntuale delle
politiche comunitarie, nazionali e regionali di settore Esigenze e
aspettative dellorganizzazione di appartenenza Come nasce una buona
idea progetto?
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Il project cycle: Fase 3 Formulation 18 Scopo della fase di
formulazione identificare e definire lambito e il costo del
progetto, la stima delle durate di ogni attivit, la schedulazione
delle attivit, con le relative dipendenza logiche, considerando le
richieste e la disponibilit di risorse. Cos come per la fase di
Identificazione, i partner e gli stakeholder dovrebbero avere un
ruolo fondamentale nella formulazione del progetto in modo da
assicurare: Efficacia del progetto nellimpattare reali bisogni e
problematiche Senso di appartenenza e impegno da parte di tutti i
partecipanti
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IL BANDO DI PROGETTO(guidelines) AZIONI ELEGGIBILI
(AREE/SETTORI/ PRIORITA) ORGANISMI AMMESSI AL BANDO AMMONTARE
TOTALE, E % DEI COFINANZIAMENTI DURATADELLAZIONE COSTIELEGGIBILI
DOCUMENTI RICHIESTI E RELATIVI FORMAT (APPLICATION FORM QUADRO
LOGICO BUDGET LEGAL ENTITY FORM, ECC.) VALORIZZATO (SI / NO) Il
project cycle: Fase 3 Formulation Cosa dice il Bando??
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Il project cycle: Fase 3 Formulation 20 Il progetto in ogni
caso dovr puntualmente identificare: Gli obiettivi generali e
specifici che si vogliono raggiungere Le attivit da svolgere per la
realizzazione di ciascun work package La stima delle durate per
completarle Gli obiettivi intermedi (milestone) Le interdipendenze
tra le attivit Il fabbisogno di risorse Lassegnazione delle
responsabilit I vincoli interni e esterni allorganizzazione di
progetto La stima dei costi e il budget disponibile Lindividuazione
e la valutazione dei rischi
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LAPPROCCIO LOGICAL FRAMEWORK (LFA) E lo strumento principale
utilizzato per il design di progetto durante le fasi di
identificazione e formulazione del ciclo di progetto. Lapproccio
prevede due fasi: La situazione esistente viene analizzata per
sviluppare una immagine della situazione desiderata futura e
selezionare le strategie che saranno applicate per conseguirla.
Obiettivo: assicurare che le idee del progetto siano rilevanti.
Lidea di progetto viene declinata in dettagli operativi Obiettivo:
assicurare la fattibilit e sostenibilit del progetto. 1. ANALISI 2.
PIANIFICAZIONE/ PROGETTAZIONE
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LE DUE FASI DELLAPPROCCIO LOGICAL FRAMEWORK FASE 1 ANALISI FASE
2 PIANIFICAZIONE/PROGETTAZIONE Analisi dei problemi: -identificare
i portatori di interesse ed i loro problemi chiave -identificare i
vincoli e le opportunit determinare le relazioni causa effetto.
Analisi degli obiettivi: -sviluppare gli obiettivi dai problemi
identificati -identificare i mezzi per chiudere le relazioni
causa-effetto. Analisi strategica: -identificare le differenti
strategie per raggiungere gli obiettivi -determinare gli obiettivi
complessivi e lo scopo del progetto. Logframe: -definire la
struttura di progetto -testare la sua logica -formulare gli
obiettivi in termini misurabili. Piano delle attivit: -determinare
la sequenza ed i vincoli di dipendenza delle attivit -stimare la
durata -determinare i milestones -assegnare le responsabilit Piano
delle risorse: -sviluppare dal piano delle attivit il piano degli
input ed il budget.
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1.1. LANALISI DEI PROBLEMI In questa fase vengono identificate
le relazioni causa-effetto esistenti tra gli aspetti negativi di
una situazione specifica, attraverso una procedura finalizzata a: -
delineare loggetto ed i limiti dellanalisi - individuare gli attori
coinvolti - identificare e ricostruire la gerarchia dei
problemi
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1.1. LALBERO DEI PROBLEMI (ESEMPIO) Madri non disponibili
frequenza cliniche Copertura cliniche insufficiente o inadeguata
Mancanza di medicine Scarse capacit staff Bassa frequentazione
cliniche rurali Complicazioni alla nascita diagnosticate tardi o
per niente Alto tasso complicazioni acute alla nascita Alti tassi
mortalit infantile e delle madri Bassi standard di igiene e cura
pazienti da staff Alti tassi di infezione post parto e neonatale
Pressione commerciale uso sostituti latte Bassa disponibilit di
cibi alte proteine Scarso stato nutrizionale dei bimbi e dei
neonati Pochi bimbi e neonati vaccinati Alto tasso di infezione
bambini e neonati CAUSE EFFETTI
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1.2. LANALISI DEGLI OBIETTIVI Si tratta di una metodologia che
permette di: - descrivere gli scenari futuri derivanti dalla
soluzione dei problemi - verificare la gerarchia degli obiettivi -
evidenziare in un diagramma le relazioni mezzi-fini Le situazioni
negative illustrate nellalbero dei problemi vengono convertite in
situazioni positive e gi raggiunte
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TRASFORMAZIONE DEI PROBLEMI IN OBIETTIVI Complicazioni
diagnosticate tardi o per niente Alto tasso complicazioni acute
alla nascita Alti tassi mortalit infantile e delle madri Problema
Obiettivo Tassi mortalit infantile e delle madri ridotti Tasso
complicazioni acute alla nascita ridotto Precoce diagnosi
complicazioni alla nascita Situazione desiderata futuraSituazione
negativa attuale
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1.2 L ALBERO DEGLI OBIETTIVI (ESEMPIO) Madri disponibili
frequenza cliniche Copertura cliniche accresciuta e regolare
Medicine sufficienti Capacit staff migliorate Accresciuta
frequentazione cliniche rurali Precoce diagnosi complicazioni alla
nascita Tasso complicazioni acute alla nascita ridotto Tassi
mortalit infantile e delle madri ridotti Standard di igiene e cura
pazienti da staff migliorati Tassi di infezione post parto e
neonatale ridotti Aumento bambini allattati Accresciuta
disponibilit di cibi alte proteine Stato nutrizionale dei bimbi e
dei neonati migliorato Bimbi e neonati vaccinati in maggior numero
Tasso di infezione bambini e neonati ridotto MEZZI FINI
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1.3 LANALISI DELLE STRATEGIE Nellalbero degli Obiettivi, i
diversi gruppi di Obiettivi similari vengono chiamati Strategie. La
strategia pi appropriata e realizzabile viene selezionata sulla
base di diversi criteri (priorit, budget, potenziale di successo,
tempo richiesto). Questa fase prevede quindi 2 momenti: -
individuazione delle diverse strategie per il perseguimento
dellObiettivo del progetto - scelta della strategia
progettuale
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1.3 LANALISI DELLE STRATEGIE (ESEMPIO) Strategia cure sanitarie
primarie Strategia nutrizionale Strategia cure sanitarie secondarie
Madri disponibili frequenza cliniche Copertura cliniche accresciuta
e regolare Medicine sufficienti Capacit staff migliorate
Accresciuta frequentazione cliniche rurali Precoce diagnosi
complicazioni alla nascita Tasso complicazioni acute alla nascita
ridotto Tassi mortalit infantile e delle madri ridotti Standard di
igiene e cura pazienti da staff migliorati Tassi di infezione post
parto e neonatale ridotti Aumento bambini allattati Accresciuta
disponibilit di cibi alte proteine Stato nutrizionale dei bimbi e
dei neonati migliorato Bimbi e neonati vaccinati in maggior numero
Tasso di infezione bambini e neonati ridotto MEZZI FINI
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2. LA PIANIFICAZIONE/PROGETTAZIONE Lattivit di progettazione
facilitata dal Logical Framework (LFA). Questultimo una matrice che
permette di organizzare gli aspetti pi importanti di un progetto:
Logica di intervento Indicatori Fonti di verifica Precondizioni Il
Logical Framework fornisce una metodologia per verificare la
corretta strutturazione dellintervento e supporta limplementazione
del monitoraggio e della valutazione.
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IL LOG(ICAL) FRAME(WORK) Logica intervento Obiettivi generali
Obiettivo specifico del progetto Risultati Attivit Indicatori
verificabili Mezzi Fonti della verifica Costi Precondizioni
(fattori esterni) Pre-requisiti per lo sviluppo del progetto
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2.1 LA LOGICA DI INTERVENTO Viene descritta dalla gerarchia
degli obiettivi da conseguire: OBIETTIVI GENERALI: benefici a lungo
termine per la societ OBIETTIVO SPECIFICO DEL PROGETTO: benefici
che i destinatari finali del progetto riceveranno RISULTATI:
servizi che verranno resi disponibili per i destinatari finali
ATTIVIT: come verranno resi disponibili i beni ed i servizi del
progetto
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COSTRUIRE LA LOGICA DELLINTERVENTO Madri disponibili frequenza
cliniche Copertura accresciuta e regolare da parte delle cliniche
Medicine sufficienti Accresciuta frequenza cliniche rurali Precoce
diagnosi complicazioni alla nascita Tassi complicazioni acute alla
nascita ridotti Tassi mortalit infantile e delle madri ridotti
Standard di igiene e cura pazienti da staff migliorati Tassi di
infezione post parto e neonatale ridotti Bimbi e neonati vaccinati
in maggior numero Tassi di infezione bambini e neonati ridotti
Livello Obiettivo Generale Livello Obiettivo Specifico Livello
Risultati Livello Attivit INOUT 1..2..3.. Medicine sufficienti
Capacit staff migliorate Madri disponibili frequenza cliniche
Copertura accresciuta e regolare da parte delle cliniche
Accresciuta frequenza cliniche rurali
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SCEGLIERE LOBIETTIVO DEL PROGETTO E DEFINIRE LA STRATEGIA Una
volta definito lalbero dei problemi, lalbero degli obiettivi e le
relative strategie si arriva al momento cruciale della scelta
dellobiettivo che ci si pone di raggiungere con il progetto. Un
progetto pu avere un solo Obiettivo specifico! Pertanto,
selezionato lObiettivo specifico e la strategia che si intende
mettere in campo per il conseguimento di tale Obiettivo, dovranno
essere nuovamente analizzate le relazioni mezzi-fini, incorporando
al contempo nel logframe i Risultati e le Attivit. Gli obiettivi
precedentemente individuati, ma che non sono stati inseriti nella
logica dellintervento, rappresentano obiettivi al di fuori del
controllo del progetto. Diventano cio Precondizioni esterne al
progetto da tenere sempre presenti: perch il progetto abbia
successo, infatti, anche questi obiettivi dovranno
realizzarsi.
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LA LOGICA DELLINTERVENTO (ESEMPIO) Madri disponibili frequenza
cliniche Copertura accresciuta e regolare da parte delle cliniche
Medicine sufficienti Accresciuta frequenza cliniche rurali Precoce
diagnosi complicazioni alla nascita Tassi mortalit infantile e
delle madri ridotti Standard di igiene e cura pazienti da staff
migliorati Aumento bambini allattati Accresciuta disponibilit di
cibi alte proteine Stato nutrizionale dei bimbi e dei neonati
migliorato Bimbi e neonati vaccinati in maggior numero Stato di
salute delle donne incinte, di quelle che accudiscono i bambini,
dei bambini e dei neonati migliorato Obiettivo Generale Obiettivo
Specifico Livello Risultati Livello Attivit IN OUT a..a... Medicine
sufficienti Capacit staff migliorate Strategia cure sanitarie
primarie Strategia cure sanitarie secondarie Strategia
nutrizionale
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2.2 GLI INDICATORI Gli indicatori oggettivamente verificabili
(OVIs) descrivono gli obiettivi del progetto in termini
obiettivamente misurabili. La specificazione degli OVIs agisce come
punto di fattibilit degli obiettivi e forma la base del sistema di
monitoraggio del progetto. Gli OVIs permettono di: - verificare la
coerenza e la correttezza della logica di intervento - monitorare i
progressi verso il raggiungimento degli obiettivi
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2.3 LE FONTI DI VERIFICA Le Fonti di verifica (SOVs) descrivono
dove e in quale forma possibile trovare le informazioni necessarie
a verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi espresso
dagli indicatori. Le fonti di verifica possono essere: - interne al
progetto (es. report, contabilit di progetto, dati di progetto) -
esterne al progetto Le fonti al di fuori del progetto dovrebbero
essere valutate in termini di accessibilit, affidabilit, rilevanza
e dovrebbero essere accessibili a bassi costi.
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2.4 LE PRECONDIZIONI (FATTORI ESTERNI) Si tratta di quei
fattori che, pur importanti per la buona riuscita del progetto,
sono al di fuori dellambito di intervento dello stesso.
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Pianificazione dei Costi Passo 1: identificazione costi risorse
e materiali 39 Passo 2: attribuzione costi ad attivit Passo 3:
calcolo budget PASSI Il project cycle: Fase 3 Formulation
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2.5 MEZZI E COSTI Mezzi: sono le risorse umane e finanziarie
richieste per intraprendere le attivit pianificate e gestire il
progetto. Costi: sono la trasposizione in termini finanziari di
tutte le risorse individuate. Al fine di fornire una stima accurata
dei mezzi e dei costi, le attivit pianificate e quelle di supporto
manageriale devono essere sufficientemente dettagliate.
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UN ESEMPIO DI LOGFRAME Logica di interventoIndicatori
oggettivamente verificabili Fonti di verificaIpotesi Obiettivo
generale Tassi mortalit infantile e delle madri ridotti Tassi di
mortalit ridotta da x a y dallanno 200 per i bambini al disotto di
1 e 5 anni e donne incinte e madri che accudiscono i bambini
Statistiche del Ministero della Sanit analizzate ex ante, in
itinere ed ex post. Obiettivo specifico Stato di salute delle donne
incinte, di quelle che accudiscono i bambini, dei bambini e dei
neonati migliorato Incidenza delle infezioni post-parto e neonatali
allinterno dei centri sanitari ridotta da x a y dallanno 200.. Dati
degli ospedali e delle cliniche analizzati ex ante ed ex post
Risultati1. Servizio sanitario primario funzionante a livello di
distretto 1.1.Precoce diagnosi complicazioni alla nascita 1.2
Aumento bimbi e neonati vaccinati 1.3 Medicine sufficienti 1.4
Accresciuta frequenza cliniche rurali 1.5 Madri disponibili
frequenza cliniche 1.6 Copertura accresciuta e regolare da parte
delle cliniche 2. Qualit ed efficienza del servizio sanitario
secondario migliorata 2.1 Standard di igiene e cura pazienti da
staff migliorati 2.2. Medicine sufficienti 2.3 Capacit staff
migliorate Numero di villaggi forniti di servizi sanitari regolari
aumentato da x a y dallanno 200.. Numero di bambini al di sotto dei
5 anni vaccinati contro la polio accresciuto da x a y dallanno
200.. Dati del Ministero della Sanit Dati clinici di vaccinazione
analizzati ogni 3 mesi .. Nutrizione domestica migliorata
attraverso unaccresciuta disponibilit stagionale di cibi ad alte
proteine, e accresciuta proporzione di bambini nutriti al seno.
Attivit1. Recuperare o rimpiazzare le attrezzature e le ambulanze
2. Realizzare un programma di ospedalizzazione mobile 3. Reclutare
ed addestrare personale per assistere la nascita 4. Assistenza
tecnica Attrezzature Forniture mediche (vedi il piano delle
attivit) Costi rimborsabili (vedi il budget) Il Ministero della
Sanit mantiene livelli di finanziamento ai livelli precedenti al
progetto in termini reali.
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LA SOSTENIBILIT Un progetto si pu definire sostenibile quando
continua a fornire benefici ai beneficiari per un lungo periodo
dopo che la parte principale di assistenza erogata dallente
finanziatore stata completata. La sostenibilit comincia con il
design del progetto! Fattori che influenzano la sostenibilit di un
progetto: Supporto politico: supporto del governo partner per la
continuazione dei servizi Tecnologia appropriata: tecnologia che pu
durare molto tempo; adeguatezza delle norme di sicurezza;
appropriatezza rispetto alla capacit locale di funzionamento e
manutenzione Capacit istituzionale e di management: volont e
capacit dei realizzatori del progetto dimettere a disposizione i
servizi anche dopo la fine del finanziamento Fattibilit economica e
finanziaria: se i benefici incrementali del progetto superano i
suoi costi; se il progetto rappresenta un investimento a lungo
termine fattibile Questioni socio-culturali legate al ruolo dei due
sessi: soddisfazione delle necessit di tutti i gruppi beneficiari
ed effetti del progetto sulla distribuzione dei benefici a lungo
termine Protezione ambientale: preservazione dellambiente onde
evitare che eventuali danni mettano a rischio il raggiungimento di
benefici a lungo termine.
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Il Piano delle Attivit Creazione di una lista di controllo a
partire dalle attivit del logframe (prima colonna) Scomposizione
delle attivit in compiti controllabili (sottoattivit e compiti)
Evidenziazione delle sequenze e delle dipendenze (in che ordine le
attivit collegate devono svolgersi? Lattivit dipende dallinizio o
dalla fine di altre attivit?) Stima dellinizio, della durata e
della data termine delle attivit Sintesi del piano delle attivit
principali Definizione dei Milestones Definizione delle competenze
richieste Allocazione dei compiti tra il gruppo di progetto
Presentazione di un piano di progetto (es. diagramma di Gantt) DAL
LOGFRAME AL PIANO DELLE ATTIVIT
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Il Piano delle Risorse Creazione di una lista di controllo a
partire dalla lista di controllo delle attivit Specifica delle
risorse richieste per ciascuna attivit Inserimento delle risorse
nelle Categorie di costo Specifica delle Unit, delle Quantit per
Periodo e dei relativi costi Identificazione delle fonti di
finanziamento Allocazione di codici di costo Pianificazione dei
costi (quantit x costi unitari) Determinazione del costo totale e
di quelli periodici (*) (*) E importante che le implicazioni
derivanti dai costi netti periodici del progetto siano chiaramente
specificati in modo che limpatto futuro sul budget dellente che
implementa il progetto (in vista del mantenimento del servizio
realizzato, oltre la conclusione dellintervento) possa essere
determinato. DAL LOGFRAME AL PIANO DELLE RISORSE
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Pianificazione delle Risorse Passo 1: individuazione
disponibilit 45 Passo 2: analisi risorse necessarie Passo 3:
calcolo carico risorse e analisi sovraccarico e sottocarico PASSI
Il project cycle: Fase 3 Formulation
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46 Il project cycle: Fase 4 Implementation Questa la fase
principale per la realizzazione del progetto I processi di
implementazione comprendono linsieme delle attivit tese ad
acquisire e coordinare le risorse di progetto e a dirigere lo
stesso portandolo a completamento con la realizzazione dei
prodotti/servizi richiesti e rispondenti al livello qualitativo
atteso Il gruppo di gestione del progetto deve dirigere le varie
attivit in termini tecnici e organizzativi
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Limplementazione pu essere vista come un processo continuo di
apprendimento attraverso lesperienza. Il Project management deve
tenere traccia di come il progetto progredisce in termini di spesa,
utilizzo delle risorse, implementazione delle attivit, consegna dei
risultati e gestione dei rischi. Questo pu essere ottenuto
attraverso il monitoraggio e laudit che si sostanziano nella
raccolta, analisi e utilizzo di informazioni. Regolari revisioni
dellavanzamento del progetto dovrebbero coinvolgere tutti gli
attori. Lo scopo costruire una riflessione strutturata e comune sui
problemi fondamentali e le azioni correttive da intraprendere 47 Il
project cycle: Fase 4 Implementation Monitoraggio e revisioni
regolari
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I progetti sono delle previsioni su quello che accadr in
futuro, per questo devono essere modificabili in progress sulla
base di quello che accade durante limplementazione Il Logical
Framework, le attivit, il budget devono essere periodicamente
verificati, rifiniti e aggiornati sulla base dellesperienza 48 Il
project cycle: Fase 4 Implementation Pianificare e
ri-pianificare
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49 Il project cycle: Fase 4 Implementation Pianificare e
ri-pianificare
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Il Project management deve produrre report sullavanzamento
fisico e finanziario. Lo scopo di tali report : Informare gli
stakeholder sui progressi del progetto in confronto con quanto
programmato, sui problemi incontrati e sulle azioni correttive;
Realizzzare un documento formale su quanto realizzato utile per il
processo di rendicontazione 50 Il project cycle: Fase 4
Implementation Pianificare e ri-pianificare
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Il project cycle: Fase 5 Evaluation & Audit 51 Il
monitoraggio e il controllo sono trasversali allintera vita del
progetto. I processi di controllo sono eseguiti per monitorare
lesecuzione del progetto e identificare tempestivamente gli
scostamenti dal piano, in modo da poter adottare, ove necessario
adeguate misure correttive.
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Il project cycle: Fase 5 Evaluation & Audit 52 Lazione di
controllo si articola in una serie di passi successivi che,
nellordine, consistono sostanzialmente in: 1.Rilevazione dei dati
(monitoraggio) 2.Analisi degli scostamenti e delle criticit
rispetto al piano di riferimento corrente 3.Individuazione delle
cause che hanno determinato tali scostamenti 4.Valutazione di
azioni correttive e dellimpatto sul progetto di possibili varianti
5.Ripianificazione con linclusione delle soluzioni approvate
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Il project cycle: Fase 5 Evaluation & Audit 53 Il controllo
del progetto non va visto come un intervento teso a individuare i
colpevoli di ritardi o di sforamenti di budget quanto piuttosto
come unazione collaborativa volta alla ricerca di quanto si potr
fare nel tempo che resta prima della chiusura del progetto. Si
tratta quindi di unattivit orientata alla cooperazione e volta a
responsabilizzare il comportamento dei componenti del team di
progetto per il miglioramento delle prestazioni future.
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54 Controllo del Progetto PASSI Passo 1 : Rilevazione
avanzamentiPasso 2 : Approvazione degli avanzamenti Passo 3 :
Verifica avanzamento progetto Passo 4 : Correzioni Passo 5 :
Aggiornamento piano temporale ed economico a finire Attivit 1
Attivit 2 Attivit 3 Attivit 4 Attivit 5 Il project cycle: Fase 5
Evaluation & Audit