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Celebrazione Eucaristica - lapasquadibach.it filePrima dei secoli, fin dal principio, egli mi ha creato, per tutta l’eternità non verrò meno. ... Celebra il Signore, Gerusalemme,

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Celebrazione Eucaristica

FirenzeInsigne Basilica di San Lorenzo

domenica 3 gennaio 2016ore 11.00

Liturgia, musica e impegno civileper chiudere le festività natalizie

e inaugurare il nuovo anno

Partecipa un gruppo di detenuti dellaCasa Circondariale di Sollicciano

Prima LetturaUn allievo della Scuola di Musica di Sollicciano

Seconda LetturaUn detenuto della Casa Circondariale di Sollicciano

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Schema generale della musica nella Celebrazione Eucaristica

Esecuzione nella liturgia della

MISSA PAPAE MARCELLIdi Giovanni Pierluigi da Palestrina

(1525-1594)

versione per voci e ottoni di Mario Ruffini

RITI DI INTRODUZIONE

Introito Giovanni Pierluigi da Palestrina Missa Papae Marcelli, estratti per ottoni

Marco da Gagliano Verbum caro factum est

Kyrie Eleison Giovanni Pierluigi da Palestrina Missa Papae Marcelli, Kyrie Eleison

Gloria in excelsis Giovanni Pierluigi da Palestrina Missa Papae Marcelli, Gloria in excelsis

LITURGIA DELLA PAROLA

Salmo Il Verbo si è fatto carne

Alleluia Canto Gregoriano Alleluia VI modo

Bonaventura Cerri Alleluia

Credo Giovanni Pierluigi da Palestrina Missa Papae Marcelli, Credo

LITURGIA EUCARISTICA

Offertorio Canto Gregoriano Laetentur coeli

Francesco Feroci Toccata e Versetti per organo

Bonaventura Matucci Versetti per organo

Sanctus Giovanni Pierluigi da Palestrina Missa Papae Marcelli, Sanctus-Osanna

Benedictus Giovanni Pierluigi da Palestrina Missa Papae Marcelli, Benedictus-Osanna

PATER NOSTER - COMMUNIO

Agnus Dei Giovanni Pierluigi da Palestrina Missa Papae Marcelli, Agnus Dei

Communio Canto Gregoriano Domine Dominus noster

Giovanni Maria Casini O Sacrum convivium

RITI DI CONCLUSIONE

Congedo Giovanni Angiolo Borri OSM Jesu tibi sit gloria - Amen

Giovanni Pierluigi da Palestrina Missa Papae Marcelli, estratti per ottoni

INTROITO

Riti di Introduzione

Verbum caro factum estdal manoscritto II.5 (olim MS E)

dell’Archivio Parrocchiale della Basilica di San Lorenzo

MARCO DA GAGLIANO (1582-1643)Maestro di Cappella della Basilica di San Lorenzo dal 1608

Fratres, agnoscamus peccata nostra, ut apti simus ad sacra mysteria celebranda.

Confiteor Deo omnipotenti et vobis, fratres, quia peccavi nimis cogitatione, verbo, opere et omissione: mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa. Ideo precor beatam Mariam semper Virgi-nem, omnes Angelos et Sanctos, et vos, fratres, orare pro me ad Dominum Deum nostrum.

Misereatur nostri omnipotens Deus et, dimissis peccatis nostris, perducat nos ad vitam aeternam. Amen.

Verbum caro factum est et habitavit in nobis, et vidimus gloriam eius, gloria quasi unigeniti a Patre, plenum gratiae et veritatis.

Il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come dell’unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.

Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.

Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni,per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.E supplico la beata sempre vergine Maria,gli angeli, i santi e voi, fratelli,di pregare per me il Signore Dio nostro.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.Amen.

GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINAEstratti per ottoni Missa Papae Marcelli

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PRIMA LETTURA

Dal libro del Siracide (24,1-4.12-16 NV [gr. 24,1-2.8-12])

La sapienza fa il proprio elogio, in Dio trova il proprio vanto, in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria. Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca, dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria, in mezzo al suo popolo viene esaltata, nella santa assemblea viene ammirata, nella moltitudine degli eletti trova la sua lode e tra i benedetti è benedetta, mentre dice: «Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine, colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda e mi disse: “Fissa la tenda in Giacobbe e prendi eredità in Israele, affonda le tue radici tra i miei eletti”. Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi ha creato, per tutta l’eternità non verrò meno. Nella tenda santa davanti a lui ho officiato e così mi sono stabilita in Sion. Nella città che egli ama mi ha fatto abitare e in Gerusalemme è il mio potere. Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso, nella porzione del Signore è la mia eredità, nell’assemblea dei santi ho preso dimora».

Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE(Dal Salmo 147)

Rit.: Il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi.

Celebra il Signore, Gerusalemme,loda il tuo Dio, Sion,perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. Rit.

Egli mette pace nei tuoi confini, e ti sazia con fior di frumento.Manda sulla terra il suo messaggio:la sua parola corre veloce. Rit.

Et in terra pax homìnibus bonae voluntàtis.Laudàmus te. Benedìcimus te.Adoràmus te. Glorificàmus te.Gràtias àgimus tibi propter magnam glòriam tuam.Dòmine Deus, Rex caelèstis, Deus Pater Omnìpotens.Dòmine Fili Unigènite, Iesu Christe.Domine Deus, Agnus Dei, Fìlius Patris.Qui tollis peccàta mundi, miserère nobis. Qui tollis peccàta mundi, sùscipe deprecatiònem nostram.Qui sedes ad dèxteram Patris, miserère nobis.Quòniam Tu solus Sanctus. Tu solus Dòminus.Tu solus Altìssimus, Iesu Christe, cum Sancto Spìritu, in glòria Dei Patris. Amen.

Gloria in excelsis Deo.

E pace in terra agli uomini di buona volontà.Noi ti lodiamo. Ti benediciamo.Ti adoriamo. Ti glorifichiamo.Ti rendiamo grazie per la tua gloriaimmensa. Signore Dio, Re del cielo,Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo. Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre. Tu che togli i peccati del mondo,abbi pietà di noi. Tu che togli i peccati del mondo,accogli la nostra supplica. Tu che siedi alla destra del Padre,abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre.Amen.

Gloria a Dio nell’alto dei cieli.

Oremus.

Omnìpotens sempiterne Deus, fidelium splendor animarum, dignare mundum gloria tua implere benignus, et cunctis populis ap-pare per tui luminis claritatem.Per Dominum nostrum Jesum Christum Filium tuum: qui tecum vivit e regnat in unitate Spiritus Sancti Deus per omnia saecula saeculorum.Amen.

Preghiamo. Dio onnipotente ed eterno, luce dei credenti, riempi della tua gloria il mondo intero, e rivelati a tutti i popoli nello splendore della tua verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo. Per tutti i secoli dei secoli.Amen.

Kyrie eleisonChriste eleisonKyrie eleison

Signore pietàCristo pietàSignore pietà

GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINAKyrie Eleison Missa Papae Marcelli

Missa Papae MarcelliGIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINAGloria in excelsis

Liturgia della Parola

Annuncia a Giacobbe la sua parola,i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.Così non ha fatto con nessun’altra nazione,non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi. Rit.

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Missa Papae MarcelliGIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINACredo

SECONDA LETTURA

Dalla lettera di San Paolo apostolo agli Efesini(1,3-6.15-18)

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. Perciò anch’io [Paolo], avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell’amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi.

Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

VANGELO

Dal Vangelo secondo Giovanni (1,1-18)

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio, Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece car-

OMELIA

Credo in un solo Dio. Padre onnipotente,Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore,Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio,nato dal Padre prima di tutti i secoli:Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create.Per noi uomini e per la nostra salvezzadiscese dal cielo,e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo.Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, mori e fu sepolto.Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre.E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.Credo nello Spirito Santo,che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,

Credo in unum Deum. Patrem omnipoténtem, Factorem cæli et terræ,visibílium ómnium et invisibilium.Et in unum Dóminum Iesum Christum,Filium Dei unigénitumet ex Patre natum ante ómnia saecula:Deum de Deo, Lumen de Lúmine, Deum verum de Deo vero, génitum, non factum, consubstantiálem Patri:per quem ómnia facta sunt;qui propter nos hómineset propter nostram salútem,descéndit de cælis, et incarnátus est de Spíritu Sancto ex Maria Víirgine et homo factus est,crucifíxus étiam pro nobis sub Póntio Piláto, passus et sepúltus est, et resurréxit tértia die secúndum Scriptúras,et ascéndit in cælum, sedet ad déxteram Patris, et íterum ventúrus est cum glória, iudicáre vivos et mórtuos, cuius regni non erit finis.Credo in Spíritum Sanctum, Dominum et vivificántem, qui ex Patre Filióque procédit, qui cum Patre et Fílio simul adorátur et conglorificátur,

ALLELUIA - Canto al Vangelo

Alleluiadell’Archivio Parrocchiale

della Basilica di San Lorenzo

BONAVENTURA CERRI (1629-1685)Maestro di Cappella della Cattedrale di S. Maria del Fiore dal 1681 alla morte

Gloria a te, o Cristo, annunziato a tutte le genti;gloria a te, o Cristo, creduto nel mondo.Alleluia, alleluia, alleluia.

ne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: “Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me”. Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.

Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.

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PREGHIERA DEI FEDELI

In Cristo Gesù, Figlio di Dio fatto uomo, possiamo accostarci al Padre con lo Spirito dei figli, per chiedergli di riversare sulla Chiesa e sul mondo l’abbondanza delle sue benedizioni.

Preghiamo insieme e diciamo: Signore, nostra pace, ascoltaci.

• Per la santa Chiesa perché imitando la povertà e lo spirito di servizio del suo Signore, annunzi a tutti che il regno di Dio è in mezzo a noi, preghiamo. Signore, nostra pace, ascoltaci.

• Per il mondo intero, perché la pace sia anteposta a qualsiasi interesse di parte e venga costruita ogni giorno con l’apporto instancabile dei singoli e delle comunità, preghiamo.Signore, nostra pace, ascoltaci.

• Per gli uomini di cultura e gli artisti, perché sappiano riconoscere i segni di Dio nella creatività umana e si aprano al dono della verità sempre più grande, preghiamo.Signore, nostra pace, ascoltaci.

• Per coloro che soffrono nel corpo e nello spirito, perché avvertano nel nostro aiuto fraterno la presenza del Signore che ha fatto sue tutte le nostre gioie e infermità, preghiamo.Signore, nostra pace, ascoltaci.

• Per noi che celebriamo questa Eucaristia, perché riscopriamo in essa la più intensa comunione con il Signore e l’invito urgente a servirlo nella persona dei poveri, preghiamo.Signore, nostra pace, ascoltaci.

O Padre, che nel volto umano del tuo Figlio dimostri quanto ci sei vicino e fedele, donaci occhi e cuore nuovi perché sappiamo riconoscerlo e accoglierlo in ognuno dei nostri fratelli. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.

qui locútus est per prophétas.Et unam sanctam cathólicamet apostólicam Ecclésiam.Confíteor unum Baptísmain remissiónem peccatórum.Et exspécto resurrectiónem mortuórum, et vitam ventúri sæculi.Amen.

e ha parlato per mezzo dei profeti.Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica.Professo un solo Battesimo per il perdono dei peccati.Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà.Amen.

Liturgia Eucaristica

OFFERTORIO

Toccata piena, e breve

Versetto IV tono (Grave)

Versetto IV tono

Versetto IV tono

Versetto IV tono

Versetto IV tono (Flauto)

FRANCESCO FEROCI (1673-1750)Primo organista della Cattedrale di

Santa Maria del Fiore dal 1719 al 1744

BONAVENTURA MATUCCI (1712-1777)Primo organista della Cattedrale di

Santa Maria del Fiore dal 1740 alla morte

FRANCESCO FEROCI

BONAVENTURA MATUCCI

FRANCESCO FEROCI

Si rallegrino i cieli ed esulti la terra

al cospetto del Signore, poiché egli viene.

Cantate al Signore, benedite il suo nome,

annunziate di giorno in giorno la sua salvezza.

Cantate al Signore un canto nuovo,

cantate al Signore da tutta la terra.

In mezzo ai popoli raccontate la sua gloria,

a tutte le nazioni dite i suoi prodigi.

Ant. Lætentur coeli...

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Orate, fratres: ut meum ac vestrum sacrificium acceptabile fiat apud DeumPatrem omnipotentem.

Suscipiat Dominus sacrificium de manibus tuis ad laudem et gloriam nominis sui, ad utilitatem quoque nostram totiusque Ecclesiae suae sanctae.

Oblata, Domine, munera Unigeniti tui nativitate sanctifica, qua nobis et via ostenditur veritatis, et regni caelestis vita promittitur. Per Christum Dominum nostrum.Amen.

Pregate, fratelli, perché il mio e vostro sacrificio sia gradito a Dio,Padre onnipotente.Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

Santifica, o Padre, questi doni con la grazia del Natale del tuo unico Figlio, che a tutti i credenti indica la via della verità e promette la vita eterna. Per Cristo nostro Signore.Amen.

Vere dignum et iustum est, aequum et salutare, nos tibi semper et ubique gratias agere: Domine, sancte Pater, omnipotens aeterne Deus: per Christum Dominum nostrum. Qui, in huius venerandi festivitate mysterii, invisibilis in suis, visibilis in nostri apparuit, et ante tempora genitus esse coepit in tempore; ut, in se erigens cuncta deiecta, et integrum restitueret universa, et hominem perditum ad caelestia regna revocaret. Unde et nos, cum omnibus Angelis te laudamus, iucunda celebratione clamantes:

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, lodarti e ringraziarti sempre per i tuoi benefici, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Nel mistero adorabile del Natale, egli, Verbo invisibile, apparve visibilmente nella nostra carne, per assumere in sé tutto il creato e sollevarlo dalla sua caduta. Generato prima dei secoli, cominciò ad esistere nel tempo, per reintegrare l’universo nel tuo disegno, o Padre, e ricondurre a te l’umanità dispersa. Per questo dono della tua benevolenza, uniti a tutti gli angeli, cantiamo esultanti la tua lode:

Vere Sanctus es, Domine, et merito te laudat omnis a te condita creatura, quia per Filium tuum, Dominum nostrum Iesum Christum, Spiritus Sancti operante virtute, vivificas et sanctificas universa, et populum tibi congregare non desinis, ut a solis ortu usque ad occasum oblatio munda offeratur nomini tuo.

Supplices ergo te, Domine, deprecamur, ut haec munera, quae tibi sacranda detulimus, eodem Spiritu sanctificare digneris, ut Corpus et Sanguis fiant Filii tui Domini nostri Iesu Christi, cuius mandato haec mysteria celebramus.

Ipse enim in qua nocte tradebatur accepit panem et tibi gratias agens benedixit, fregit, deditque discipulis suis, dicens:

ACCIPITE ET MANDUCATE EX HOC OMNES: HOC EST ENIM CORPUS MEUM, QUOD PRO VOBIS TRADETUR.

Simili modo, postquam cenatum est, accipiens calicem, et tibi gratias agens benedixit, deditque discipulis suis, dicens:

ACCIPITE ET BIBITE EX EO OMNES: HIC EST ENIM CALIX SANGUINIS MEI NOVI ET AETERNI TESTAMENTI, QUI PRO VOBIS ET PRO MULTIS EFFUNDETUR IN REMISSIONEM PECCATORUM. HOC FACITE IN MEAM COMMEMORATIONEM.

Padre veramente santo, a te la lode da ogni creatura. Per mezzo di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, nella potenza dello Spirito Santo fai vivere e santifichi l’universo, e continui a radunare intorno a te un popolo, che da un confine all’altro della terra offra al tuo nome il sacrificio perfetto.

Ora ti preghiamo umilmente: manda il tuo Spirito a santificare i doni che ti offriamo, perché diventino il corpo e il sangue di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, che ci ha comandato di celebrare questi misteri.

Nella notte in cui fu tradito, egli prese il pane, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo spezzo, lo diede ai suoi discepoli, e disse:

PRENDETE, E MANGIATENE TUTTI: QUESTO É IL MIO CORPO OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.

Dopo la cena, allo stesso modo, prese il calice, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo diede ai suoi discepoli, e disse:

PRENDETE E BEVETENE TUTTI: QUESTO É IL CALICE DEL MIO SANGUE PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA, VERSATO PER VOI E PER TUTTI IN REMISSIONE DEI PECCATI. FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME.

Sanctus, Sanctus, Sanctus Dominus Deus Sabaoth. Pleni sunt caeli et terra gloria tua. Hosanna in excelsis.Benedictus qui venit in nomine Domini. Hosanna in excelsis.

Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo.I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.Osanna nell’alto dei cieli.Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell’alto dei cieli.

GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINASanctusBenedictus

Missa Papae Marcelli

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Celebrando il memoriale del tuo Figlio, morto per la nostra salvezza, gloriosamente risorto e asceso al cielo, nell’attesa della sua venuta ti offriamo, Padre, in rendimento di grazie questo sacrificio vivo e santo.Guarda con amore e riconosci nell’offerta della tua Chiesa, la vittima immolata per la nostraredenzione; e a noi che ci nutriamo del corpo e sangue del tuo Figlio, dona la pienezza dello Spirito Santo perché diventiamo, in Cristo, un solocorpo e un solo spirito.Egli faccia di noi un sacrificio perennea te gradito, perché possiamo ottenere il regno promesso insieme con i tuoi eletti con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, con i tuoi santi apostoli, i gloriosi martiri, con San Lorenzo e tutti i santi, nostri intercessori presso di te.Per questo sacrificio di riconciliazione, dona, Padre, pace e salvezzaal mondo intero.Conferma nella fede e nell’amore la tua Chiesa pellegrina sulla terra: il tuo servo e nostro Papa Francesco, con me indegno tuo servo,il collegio episcopale, tutto il clero e il popolo che tu hai redento. Ascolta la preghiera di questa famiglia, che hai convocato alla tua presenza. Ricongiungi a te, padre misericordioso, tutti i tuoi figli ovunque dispersi.Accogli nel tuo regno i nostri fratelli defunti e tutti i giusti che, in pace con te, hanno lasciato questo mondo;

Memores igitur, Domine, eiusdem Filii tui salutiferae passionis necnon mirabilis resurrectionis et ascensionis in caelum, sed et praestolantes alterum eius adventum, offerimus tibi, gratias referentes, hoc sacrificium vivum et sanctum. Respice quaesumus, in oblationem Ecclesiae tuae et, agnoscens Hostiam, cuius voluisti immolatione placari, concede, ut qui Corpore et Sanguine Filii tui reficimur, Spiritu eius Sancto repleti, unum corpus et unus spiritus inveniamur in Christo. Ipse nos tibi perficiat munus aeternum, ut cum electis tuis hereditatem consequi valeamus, in primis cum beatissima Virgine, Dei Genetrice, Maria, cum beatis Apostolis tuis et gloriosis Martyribus cum Sancto Laurentio et omnibus Sanctis, quorum intercessione perpetuo apud te confidimus adiuvari. Haec Hostia nostrae reconciliationis proficiat, quaesumus, Domine, ad totius mundi pacem atque salutem. Ecclesiam tuam, peregrinantem in terra, in fide et caritate firmare digneris cum famulo tuo Papa nostro Franciscus,et me indigno famulo tuo,cum episcopali ordine et universo clero et omni populo acquisitionis tuae. Votis huius familiae, quam tibi astare voluisti, adesto propitius. Omnes filios tuos ubique dispersos tibi, clemens Pater, miseratus coniunge. Fratres nostros defunctos et omnes qui, tibi placentes, ex hoc saeculo

transierunt, in regnum tuum benignus admitte, ubi fore speramus, ut simul gloria tua perenniter satiemur, per Christum Dominum nostrum, per quem mundo bona cuncta largiris.

Per ipsum, et cum ipso, et in ipso, est tibi Deo Patri omnipotenti, in unitate Spiritus Sancti, omnis honor et gloria Per omnia saecula saeculorum.

Amen.

concedi anche a noi di ritrovarci insieme a godere per sempre della tua gloria, in Cristo, nostro Signore, per mezzo del quale tu, o Dio, doni al mondo ogni bene.

Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te, Dio Padre onnipotente, nell’unita dello Spirito Santo, ogni onore e gloriaper tutti i secoli dei secoli.

Amen.

Obbedienti alla parola

del Salvatore e formati

al suo divino insegnamento,

osiamo dire:

Padre nostro, che sei nei cieli,

sia santificato il tuo nome,venga il tuo regno,

sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

e rimetti a noi i nostri debiti

come noi li rimettiamo ai nostri debitori,e non ci indurre in tentazione,

ma liberaci dal male.

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Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace”, non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa,e donale unità e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regninei secoli dei secoli.

Amen.

Domine Iesu Christe, qui dixisti Apostolis tuis: Pacem relinquo vobis, pacem meam do vobis: ne respicias peccata nostra, sed fidem Ecclesiae tuae;eamque secundum voluntatem tuam pacificare et coadunare digneris.Qui vivis et regnas in saecula saeculorum.

Amen.

Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni; e con l’aiuto della tua misericordia, vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento,nell’attesa che si compia la beata speranza, e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo.

Libera nos, quaesumus, Domine, ab omnibus malis, da propitius pacem in diebus nostris, ut, ope misericordiae tuae adiuti, et a peccato simus semper liberi et ab omni perturbatione securi:expectantes beatam spem et adventum Salvatoris nostri Iesu Christi.

Beati gli invitati alla Cena del Signore. Ecco l’Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo.

O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato.

Preghiamo.Questo sacramento agisca in noi, Signore Dio nostro, ci purifichi dal male e compia le nostre aspirazioni di giustizia e di pace. Per Cristo nostro Signore.Amen.

Ecce Agnus Dei, ecce qui tollit peccata mundi. Beati qui ad cenam Agni vocati sunt.

Domine, non sum dignus ut intres sub tectum meum: sed tantum dic verbo, et sanabitur anima mea.

Oremus.Domine Deus noster, suppliciter te rogamus, ut huius operatione mysterii, vitia nostra purgentur, et iusta desideria compleantur. Per Chistum Dominum nostrum.Amen.

GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINAAgnus Dei Missa Papae Marcelli

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace.

Agnus Dei qui tollis peccata mundi, miserere nobis.Agnus Dei qui tollis peccata mundi, miserere nobis.Agnus Dei qui tollis peccata mundi,dona nobis pacem.

Signore, Signore nostro, quanto è ammirabile il tuo nome in tutta la terra!

GIOVANNI MARIA CASINI (1652-1719)Organista della Cattedrale di Santa Maria del Fiore dal 1681 alla morte

O Sacrum conviviumda “Moduli quatuor Vocibus” op.1 (Roma, 1706)

O sacrum convivium,in quo Christus sumiturrecolitur memoria passionis ejus;mens impletur gratia, et futurae gloriae nobis pignus datur.Alleluia, alleluia

O sacro convito, nel quale Cristo diventa nostro cibo,si perpetua il memoriale della sua passione;l’anima nostra è riempita di grazia,e ci è dato il pegno della gloria futura.Alleluia, alleluia.

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Il Signore sia con voi.E con il tuo spirito.

Dio che nella nascita del Cristo suo Figlio ha inondato di luce questo giornosantissimo, allontani da voi le tenebre del male e vi illumini con la luce del bene.Amen.Dio, che nel suo Figlio fatto uomo ha congiunto la terra al cielo, vi riempia della sua pace e del suo amore.Amen.Dio che mandò gli angeli a recare ai pastori il lieto annunzio del Natale, vi faccia messaggeri del suo Vangelo.Amen.E la benedizione di Dio onnipotente,Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.Amen.

La Messa é finita: andate in pace.Rendiamo grazie a Dio.

Dominus vobiscum. Et cum spiritu tuo.

Deus infinitae bonitatis, qui incarnatione Filii sui mundi tenebras effugavit, et eius gloriosa nativitate hanc diem sacratissimam irradiavit, effuget a vobis tenebras vitiorum, et irradiet corda vestra luce virtutum.Amen.Quique eius salutiferae nativitatis gaudium magnum pastoribus ab Angelo voluit nuntiari, ipse mentes vestras suo gaudio impleat, et vos Evangelii sui nuntios efficiat.Amen.Et, qui per eius incarnationem terrena caelestibus sociavit, dono vos suae pacis et bonae repleat voluntatis, et vos faciat Ecclesiae consortes esse caelestis.Amen.Et benedictio Dei onnipotentis, Patris, et Filii, et Spiritus Sancti, descendat super vos et maneat semper. Amen.

Ite, missa est. Deo gratias.

Riti di Conclusione

GIOVANNI ANGIOLO BORRI OSM (XVII-XVIII sec.)

Jesu tibi sit gloria - Amenda Inno per il Santo Natale a 4 voci concertato (1731) Manoscritto 448 dell’Archivio musicale della Basilica della SS. Annunziata

Iesu, tibi sit glória, qui natus es de Vírgine, cum Patre et almo Spíritu, in sempitérna sæcula. Amen.

A te Gesù sia gloria, nato dalla Vergine,al Padre e al Santo Spiritonei secoli eterni. Amen

GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINA

(1525-1594)GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINAEstratti per ottoni Missa Papae Marcelli

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ESECUTORI

Giovanni Pierluigi da PalestrinaMissa Papae MarcelliKyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Osanna, Benedictus, Agnus Dei

SoLIStI VoCALI DI SAn LoREnzo

SopraniDelia Palmieri Eva Mabellini

MezzosopranoCristiana Fogli

TenoreHiroki Watanabe

BassiDiego Barretta Diego Colli

GLI ottonI DELL’oRCHEStRA DA CAMERA FIoREntInA

TrombeRaffaele Chieli Simone Ferrini

CorniMaurizio CenniAndrea Mugnaini

Tromboniniccolò PontenaniAndrea Soldani

DirettoreMario Ruffini

Maestro Collaboratore

Giacomo Benedetti

Versione per voci e ottonidi Mario Ruffini

Si ringrazia

Giuseppe Lanzetta

La “Missa Papae Marcelli” a sei vocidi Giovanni Pierluigi da Palestrina

(1562)

La Missa Papae Marcelli (Messa di Papa Marcello) è una Messa polifonica a sei voci di Giovanni Pierluigi da Palestrina, composta nel 1562 nel nome di Papa Marcello II, il quale aveva regnato per sole tre settimane nel 1555, dal 9 al 30 aprile. È una delle opere di Palestrina più conosciute, ed era uso cantarla, in epoca preconciliare, durante il rito dell’incoronazione papale (l’ultima volta fu per san Giovanni XXIII).L’intenzione di Palestrina fu quella di dimostrare che polifonia e comprensibilità del testo erano conciliabili; un’esigenza nata a seguito del Concilio di Trento nel quale forti furono le spinte per riportare il canto liturgico all’esclusiva monodia gregoriana, ai fini di una maggiore comprensibilità della parola cantata. Dopo l’elezione a Papa nel 1555 del Cardinale Marcello Cervini, che prese il nome di Marcello II, si tenne la cerimonia per l’elezione (12 aprile, Venerdì Santo), nel corso della quale i musicisti, tra i quali appunto Palestrina, ritennero di sfoggiare il repertorio più sfavillante. Il nuovo Papa, in modi inattesi dai musicisti, rimproverò i cantori della scarsa comprensibilità delle parole. La genesi della Messa dedicata al pontefice sarebbe dunque legata a tale richiamo. La Messa fu pubblicata tredici anni dopo la morte del papa e sarebbe stata dedicata a Filippo II di Spagna, presso la cui corte Palestrina sperava di essere assunto. Anche il titolo lo confermerebbe: infatti non è la Messa per Papa Marcello, ma la Messa di Papa Marcello, ovvero la Messa da cantare secondo i dettami di quel Pontefice.

La “Missa Papae Marcelli”nella versione di Mario RuffiniPer sei voci soliste e sei ottoni

(2015)

L’occasione del terzo appuntamento annuale della Messa mi ha portato a elaborare la più romana delle composizioni del Cinquecento polifonico italiano in un contesto tipico della tradizione veneziana del doppio coro. La Missa Papae Marcelli, scritta dal suo autore per sei voci a cappella, viene qui presentata in una versione per sei voci soliste (che rimangono esattamente come nell’originale) e sei ottoni (trombe, corni, tromboni): voci soliste e ottoni dialogano fra loro, un’alternanza fra parola e musica, in cui la parola cantata è già musica essa stessa, mentre la musica aggiunta degli ottoni soli sottintende la parola o la accompagna. Ho pensato alla versione per sei voci soliste e sei ottoni della Missa Papae Marcelli specificamente per l’Insigne Basilica di San Lorenzo di Firenze, con l’intento “ideale” di una esecuzione che potesse veder posizionate le voci nella Cantoria dell’abside, e gli ottoni nella Tribuna delle Reliquie disegnata da Michelangelo per la controfacciata. Un dialogo fra parola e musica che ha segnato tutta la storia della civiltà musicale europea. Fattori tecnici impediscono l’esecuzione così come pensata, con un dialogo a distanza fra voci e coro. Il dialogo rimane, ravvicinato.

MR

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CAPPELLA MUSICALE DELL’INSIGNE BASILICA AMBROSIANA DI SAN LORENZO

SopraniAcciaioli Donatella, Bassanese Laura, Bizzarri Francesca, Bulli Emanuela, Cianfanelli Elisabetta, Cosci Marzia, De Notarpietro Teresa, Girschweiler Regula, Iacometti Annamaria, Klug Ainsley, Miniati Letizia, Natali Edy, Padrini Letizia, Raimondo Susanna, Reppi Gabriella, Soffici Antonella, Zaccaria Raffaella.

ContraltiAbate Chiara, Banchi Mariagrazia, Basagni Rossella, Caridi Beatrice, Gabrieli Salentino Lidia, Gregis Stefania, Limongi Donatella, Locchi Pasero Gabriella, Pernici Barbacci Marcella, Ricci Francesca, Scalise Giuseppina, Scotti Barbolani Lucrezia, Zinanni Anna.

tenoriAdamo Lorenzo, D’Elia Giuseppe, Degli Innocenti Francesco, Donnini Alessandro, Ferri Francesco, Landi Neri, Marchese Riccardo, Pagnini Fulvio, Zagato Massimo, Zani Francesco.

Bassi BaritoniBerni Andrea, Caligo Giovanni, Cantini Giovanni, Casinovi Alessio, Di Pisa Simone, Geti Giulio, Giovannardi Gianandrea, Landi Niccolò, Lottini Michele, Lulli Jacopo, Montelatici Giancarlo, Pancino Giuseppe, Pasero Claudio.

Musica sacra nella Firenze dei Medici

Le pagine che la Cappella Musicale dell’Insigne Basilica Ambrosiana di San Lorenzo oggi propone, sono frutto di un lavoro che dura da tempo. Infatti da circa tre anni i Cantori di San Giovanni, coro intorno al quale nel luglio del 2015 si è ricostituita la Cappella Musicale della Basilica, portano avanti un progetto di recupero e valorizzazione della musica sacra fiorentina del ‘600 e del ‘700, presente in innumerevoli manoscritti custoditi nei più importanti archivi cittadini. Il lavoro, che prende avvio con la ricerca d’archivio, prosegue con la trascrizione e la revisione delle partiture (praticamente tutte inedite è sconosciute), che quindi vengono sottoposte allo studio del coro. Esse poi non solo trovano spazio nell’attività concertistica, ma, durante tutte le liturgie che scandiscono l’anno, tali pagine vengono nuovamente inserite negli appropriati contesti liturgici (ovviamente nel rispetto della mutata situazione liturgica rispetto ai secoli passati): è cosi che i Cantori di San Giovanni (al pari di alcune altre realtà corali cittadine), con l’esecuzione di musiche legate alla storia fiorentina, intrise di valore tanto artistico quanto spirituale, arricchiscono la liturgie dell’anno alle quali prendono parte.I brani eseguiti nella liturgia odierna cono parte del corpus di circa trenta composizioni (tra brevi mottetti e importanti messe) studiate dal coro durante questo progetto. Esse poi vogliono essere anche una piccola panoramica delle musiche sacre che, in passato, caratterizzavano le basiliche cittadine. E così l’inedito brano di Marco da Gagliano (1582-1643), Verbum caro factum est, col quale si apre la liturgia, è frutto proprio di un Maestro di Cappella (e Canonico) di San Lorenzo, ed è conservato manoscritto nell’Archivio della Basilica, dal quale è tratto anche il breve Alleluia di Bonaventura Cerri (1629-1685), Maestro di Cappella della Cattedrale dal 1681 alla morte. Le musiche organistiche di Francesco Feroci (1673-1750) e Bonaventura Matucci (1712-1777), che ascolteremo intercalate con l’Antifona gregoriana Laetentur coeli, e il mottetto di Giovanni Maria Casini (1652-1719) O sacrum convivium che ascolteremo alla Comunione, sono opere di tre organisti della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, che si sono succeduti dalla fine del ‘600 ricoprendo quasi tutto il ‘700. I brani per organo, poi, andranno anche a valorizzare lo splendido organo Vantaggini della Basilica, non molto diverso dagli organi che, nel ‘700, occupavano le cantorie del Duomo. La celebrazione sarà chiusa da Jesu tibi sit gloria, composizione di Giovanni Angiolo Borri OSM (XVII-XVIII sec.), parte di un “Inno per il Natale” datato 1731 custodito nell’imponente archivio musicale della SS.Annunziata. Esso ci testimonia quanto nelle basiliche cittadine fosse diverso il gusto della musica praticata in quei secoli, gusto che spaziava dalla polifonia in stile antico alla musica concertata, e, con la sua scrittura brillante, ancora una volta ci fa gustare la gioia del Natale, quella gioia che assaporeremo e rivivremo di nuovo nella prossima festività dell’Epifania e oltre, fino alla conclusione delle festività natalizie e del Tempo di Natale.

Umberto CeriniMaestro di Cappella dell’Insigne Basilica Ambrosiana di San Lorenzo

Associazione onlus

Medaglia del Presidente della Repubblica ItalianaPartner del Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria

Partner della Casa Circondariale di Sollicciano

[email protected]

www.facebook.com/pasquadibach

La denominazione dell’Associazione richiama il senso più ampio del termine “Pasqua” che raccoglie ogni solennità religiosa, dalla “Pasqua di Natale” alla “Pasqua di Epifania”, alla “Pasqua Fiorita” (domenica delle Palme), alla piccola Pasqua (lunedì dopo Pasqua), alla Pasqua delle Rose (Pentecoste), alla Pasqua del Corpo di Cristo (Corpus Domini) e alla Pasqua dei Morti (Ognissanti) fino alla domenica che è la Pasqua di ogni settimana. Il “risorgere”, fine ultimo della Pasqua, è ciò che lega le due diverse finalità dell’Associazione: il risorgere della musica nella chiesa, il risorgere dei detenuti. La Pasqua degli ultimi con gli ultimi.

CONSIGLIO DIRETTIVOS.E. Cardinale Giuseppe Betori Presidente onorarioMario Ruffini Presidente Don Alfredo Jacopozzi Vicepresidente Massimo Martini Direttore generaleDon Vincenzo Russo Rapporti con Sollicciano

FINALITÀ ASSOCIATIVEL’Associazione Onlus “La Pasqua di Bach” sviluppa la propria attività su due filoni:

MUSICA E LITURGIALo scopo è quello di promuovere la conoscenza e la valorizzazione della musica sacra, in particolare riportando strutturalmente nella liturgia la musica nata per la liturgia.

MUSICA E CARCERILa Pasqua di Bach cerca di trasformare la Casa Circondariale di Sollicciano in un grande contenitore di musica, con un pensiero rivolto ai detenuti e un altro agli Agenti di Polizia Pentenziaria e agli Operatori. Rassegne cinematografiche di film musicali, Cicli di concerti, Laboratorio di Artigianato musicale per i detenuti; Scuola di Musica totalmente gratuita per i figli degli Agenti di Polizia Penitenziaria (la prima in Italia, con studenti dai quattro ai quindici anni). In corso il progetto “Buon giorno con Bach” per dotare l’intera struttura carceraria di un impianto audio che arrivi a tutte le sezioni. Un momento di libertà dello spirito: la musica si rivolge e arriva a ciascuna delle persone che vive dentro le mura del carcere, senza distinzione di genere, religione, lingua, cultura. Quello della “Pasqua di Bach” è un impegno finalizzato, attraverso la musica, a far vivere il tempo della condanna come vero momento riabilitativo.

SOLENNE CELEBRAZIONE EUCARISTICA DI INIZIO ANNO2014 - Johann Sebastian Bach, Messa in Si minore BWV 2322015 - Wolfgang Amadeus Mozart, Messa in Re maggiore K. 1942016 - Giovanni Pierluigi da Palestrina, Missa Papae Marcelli / versione per voci e ottoni di Mario Ruffini

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