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Impiego sicuro di prodotti chimici in azienda Check-list 1 Acquisto di prodotti chimici [1] www.ekas.admin.ch [2] MAC = concentrazione massima ammissibile sul posto di lavoro [3] BAT = valore di tolleranza biologica di una sostanza di lavoro [4] www.suva.ch (prevenzione, valori limite sul posto di lavoro) [5] DNEL = derived no effect level [6] PNEC = predicted no effect concentration [7] Principio (S)TOP ai sensi dell’ordinanza del DFI sulle misure tecniche per la prevenzione delle malattie professionali cagionate da sostanze chimiche (RS 832.321.11). In primo luogo le sostanze pericolose devono essere sostituite con altre meno nocive (sostituzione). In seguito devono essere adottati prov- vedimenti tecnici per il contenimento e l’eliminazione di prodotti chimici pericolosi nonché misure organizzative per limitare, in termini di tempo e personale, la permanenza in ambienti lavorativi dove vi è una potenziale esposizione. L’impiego di dispositivi di protezione individuale deve essere preso in considerazione solo come ultima soluzione. [8] www.rpc.admin.ch [9] www.echa.europa.eu/it/information-on-chemicals [10] MSSL = medici del lavoro e altri specialisti della sicurezza sul lavoro ai sensi del CFSL direttiva 6508 [11] Ordinanza sugli addetti alla sicurezza (OSAS, RS 741.622) Raccolta di informazioni sul prodotto • Richiedere al fabbricante la scheda di dati di sicurezza (SDS) del prodotto (eventualmente disponibile sul sito del fabbri- cante o del commerciante) • Appurare se la Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro (CFSL 1 ) propone soluzioni settoriali, per gruppi di aziende e modello per un utilizzo sicuro • Raccogliere le informazioni della SDS per un’efficiente tutela della salute: • Usi pertinenti (sezione 1.2 SDS) • Pericoli del prodotto (sezioni 2, 3, 11 e 16 SDS) • Misure e condizioni per una manipolazione e un immagaz- zinamento sicuri (sezioni 7 e 10 SDS) • Valori MAC 2 e BAT 3 (sezioni 8.1.1 e 8.1.3 SDS e valori limite sul posto di lavoro della Suva 4 ) • Valori DNEL 5 e PNEC 6 (sezione 8.1.4 SDS) • Misure tecniche e organizzative (sezione 8.2.1 SDS) e dispositivi di protezione individuale (sezione 8.2.2 SDS) in conformità con il principio (S)TOP 7 • Proprietà fisiche e chimiche rilevanti per la tutela della salute (sezione 9 SDS) • Indicazioni sullo smaltimento (sezione 13 SDS) • Indicazioni sulla protezione delle donne in gravidanza e dei giovani (sezione 15 ed eventualmente sezione 8 SDS) • Verificare le indicazioni della SDS sulla base delle infor- mazioni contenute in banche dati sulle sostanze chimiche (ad es. banche dati di prodotti come il registro dei prodotti chimici della Confederazione RPC 8 e la banca dati dell’ECHA 9 dell’UE) • Verificare se è necessario ricorrere a specialisti MSSL 10 (direttiva CFSL 6508) • Verificare se sono necessari una persona di contatto per prodotti chimici e/o un addetto alla sicurezza (OSAS 11 ) Nota: l’Ordinanza sulla riduzione dei rischi inerenti ai prodotti chimici (ORRPChim, RS 814.81) contiene divieti e restrizioni per molte sostanze. Stima dei costi complessivi per una decisione consapevole • Stimare i costi del prodotto • Stimare i costi per l’attuazione di misure tecniche, organiz- zative e di tutela del personale supplementari • Valutare eventualmente i costi per l’infrastruttura aggiuntiva • Stimare i tempi necessari per l’ulteriore formazione e istru- zione del personale • Stimare i costi per il trasporto e lo smaltimento • Se possibile, confrontare diversi prodotti sulla base dei costi complessivi Nota: se l’utilizzo previsto della sostanza chimica in azienda non è conforme a quanto stabilito nella SDS o non vi sono i presupposti per l’attuazione delle misure tecniche, organizzative e di tutela del personale, è necessario prendere ulteriori provvedimenti. Comunicazione • Ove possibile coinvolgere i collaboratori fin dall’inizio nel processo di acquisto • Nomina, formazione e notifica: prima del primo utilizzo no- tificare alle autorità di esecuzione competenti la persona di contatto per prodotti chimici e l'addetto alla sicurezza (OSAS) • Segnalare al fabbricante utilizzi alternativi non previsti nella SDS

Check-list 1 Acquisto di prodotti chimici - seco.admin.ch · Check-list 2 Utilizzo di prodotti chimici in azienda Verifica della completezza, dell’attualità e dell’attendibilità

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Impiego sicuro di prodotti chimici in azienda

Check-list 1

Acquisto di prodotti chimici

[1] www.ekas.admin.ch[2] MAC = concentrazione massima ammissibile sul posto di lavoro[3] BAT = valore di tolleranza biologica di una sostanza di lavoro[4] www.suva.ch (prevenzione, valori limite sul posto di lavoro)[5] DNEL = derived no effect level[6] PNEC = predicted no effect concentration[7] Principio (S)TOP ai sensi dell’ordinanza del DFI sulle misure tecniche per la prevenzione delle malattie

professionali cagionate da sostanze chimiche (RS 832.321.11). In primo luogo le sostanze pericolose devono essere sostituite con altre meno nocive (sostituzione). In seguito devono essere adottati prov-vedimenti tecnici per il contenimento e l’eliminazione di prodotti chimici pericolosi nonché misure organizzative per limitare, in termini di tempo e personale, la permanenza in ambienti lavorativi dove vi è una potenziale esposizione. L’impiego di dispositivi di protezione individuale deve essere preso in considerazione solo come ultima soluzione.

[8] www.rpc.admin.ch[9] www.echa.europa.eu/it/information-on-chemicals[10] MSSL = medici del lavoro e altri specialisti della sicurezza sul lavoro ai sensi del CFSL direttiva 6508[11] Ordinanza sugli addetti alla sicurezza (OSAS, RS 741.622)

Raccolta di informazionisul prodotto

• Richiedere al fabbricante la scheda di dati di sicurezza (SDS) del prodotto (eventualmente disponibile sul sito del fabbri-cante o del commerciante)

• Appurare se la Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro (CFSL1) propone soluzioni settoriali, per gruppi di aziende e modello per un utilizzo sicuro

• Raccogliere le informazioni della SDS per un’efficiente tutela della salute:

• Usi pertinenti (sezione 1.2 SDS)

• Pericoli del prodotto (sezioni 2, 3, 11 e 16 SDS)

• Misure e condizioni per una manipolazione e un immagaz-zinamento sicuri (sezioni 7 e 10 SDS)

• Valori MAC2 e BAT3 (sezioni 8.1.1 e 8.1.3 SDS e valori limite sul posto di lavoro della Suva4)

• Valori DNEL5 e PNEC6 (sezione 8.1.4 SDS)

• Misure tecniche e organizzative (sezione 8.2.1 SDS) e dispositivi di protezione individuale (sezione 8.2.2 SDS) in conformità con il principio (S)TOP7

• Proprietà fisiche e chimiche rilevanti per la tutela della salute (sezione 9 SDS)

• Indicazioni sullo smaltimento (sezione 13 SDS)

• Indicazioni sulla protezione delle donne in gravidanza e dei giovani (sezione 15 ed eventualmente sezione 8 SDS)

• Verificare le indicazioni della SDS sulla base delle infor-mazioni contenute in banche dati sulle sostanze chimiche (ad es. banche dati di prodotti come il registro dei prodotti chimici della Confederazione RPC8 e la banca dati dell’ECHA9 dell’UE)

• Verificare se è necessario ricorrere a specialisti MSSL10 (direttiva CFSL 6508)

• Verificare se sono necessari una persona di contatto per prodotti chimici e/o un addetto alla sicurezza (OSAS11)

Nota: l’Ordinanza sulla riduzione dei rischi inerenti ai prodotti chimici (ORRPChim, RS 814.81) contiene divieti e restrizioni per molte sostanze.

Stima dei costi complessivi per una decisione consapevole

• Stimare i costi del prodotto

• Stimare i costi per l’attuazione di misure tecniche, organiz-zative e di tutela del personale supplementari

• Valutare eventualmente i costi per l’infrastruttura aggiuntiva

• Stimare i tempi necessari per l’ulteriore formazione e istru-zione del personale

• Stimare i costi per il trasporto e lo smaltimento

• Se possibile, confrontare diversi prodotti sulla base dei costi complessivi

Nota: se l’utilizzo previsto della sostanza chimica in azienda non è conforme a quanto stabilito nella SDS o non vi sono i presupposti per l’attuazione delle misure tecniche, organizzative e di tutela del personale, è necessario prendere ulteriori provvedimenti.

Comunicazione • Ove possibile coinvolgere i collaboratori fin dall’inizio nel processo di acquisto

• Nomina, formazione e notifica: prima del primo utilizzo no-tificare alle autorità di esecuzione competenti la persona di contatto per prodotti chimici e l'addetto alla sicurezza (OSAS)

• Segnalare al fabbricante utilizzi alternativi non previsti nella SDS

Obiettivo: Acquisto di un prodotto chimico il più pos-sibile conforme alle esigenze e agli obiettivi dell’azienda, i cui rischi sono controllabili.

AVVERTENZA: Chi acquista prodotti chimici deve disporre di conoscenze adeguate, essere consapevole della propria responsabilità nella gestione sicura degli stessi e procurarsi le informazioni necessarie.

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Check-list 2

Utilizzo di prodotti chimici in azienda

Verifica della completezza, dell’attualità e dell’attendibilità della SDS

• Nome commerciale, numero CAS/numero di registrazione del prodotto (sezione 1.1 SDS e banche dati di prodotti come il registro dei prodotti chimici RPC1 e la banca dati dell’ECHA2)

• Usi pertinenti, usi previsti in azienda e usi sconsigliati (sezione 1.2 SDS)

• Nome, recapito e numero di emergenza del fabbricante (sezioni 1.3 e 1.4 SDS)

• Pericoli e composizione del prodotto (sezioni 2, 3 e 16 SDS)

• Proprietà del prodotto (caratteristiche fisico-chimiche, stabi-lità e reattività, caratteristiche tossicologiche e ambientali, 9–12 SDS)

• Misure e condizioni per una manipolazione e un immagaz-zinamento sicuri (sezioni 7 e 10 SDS)

• Valori MAC3 e BAT4 (sezioni 8.1.1 e 8.1.3 SDS e valori limite sul posto di lavoro della Suva5)

• Valori DNEL6 e PNEC7 (sezione 8.1.4 SDS, valori DNEL di riferimento dell’ECHA8)

• Misure tecniche e organizzative (sezione 8.2.1 SDS) e dispositivi di protezione individuale (sezione 8.2.2 SDS)

• Indicazioni sullo smaltimento (sezione 13 SDS)

• Indicazioni sulla protezione delle donne in gravidanza e dei giovani (sezione 15 ed eventualmente sezione 8 SDS)

Nota: in caso di informazioni mancanti o non attendibili nella SDS, è necessario contattare il fabbricante.

Accertamento degli usi in azienda

• Accertare gli usi previsti e sconsigliati del prodotto (sezione 1.2 SDS)

• Chiarire gli usi previsti in azienda non contenuti nella SDS

Stima dell’esposi-zione

• Coinvolgere specialisti MSSL9

• Se è disponibile una SDS con scenari di esposizione, ade-guare questi ultimi alle condizioni aziendali per ogni uso previsto

Nota: stimare l’esposizione con modelli riconosciuti, impiegati per la regist-razione di sostanze chimiche10.

Monitoraggio e contenimento dell’esposizione

• Coinvolgere specialisti MSSL

• Verificare i valori MAC e BAT (sezione 8.1.1 SDS e valori limite sul posto di lavoro stabiliti dalla Suva) con le proce-dure di monitoraggio consigliate (sezione 8.1.2 SDS)

• Adeguare le misure all’azienda sulla base degli scenari di esposizione al fine di garantire il rispetto dei valori DNEL e PNEC (sezione 8.1.4 SDS)

• Se l’allegato della SDS non contiene scenari di esposizione, definire misure di protezione ai sensi del principio (S)TOP (attuando prima quelle tecniche/organizzative (sezioni 7 e 8.2.1 SDS) e, se queste sono insufficienti, anche quelle di tutela del personale (sezione 8.2.2 SDS) per il contenimento dell’esposizione)

• Monitorare/limitare l’esposizione ambientale (sezione 8.2.3 SDS ed eventualmente scenari di esposizione)

Comunicazione all’interno dell’a-zienda

• Stabilire istruzioni operative sulla base della SDS

• Istruire tutte le persone coinvolte in merito all’utilizzo sicuro del prodotto (obbligo di diligenza)

• Contrassegnare e monitorare adeguatamente le aree di rischio

• Redigere un elenco di tutte le sostanze chimiche utilizzate in azienda e mantenerlo aggiornato

[1] www.rpc.admin.ch[2] www.echa.europa.eu/it/information-on-chemicals[3] MAC = concentrazione massima ammissibile sul posto di lavoro[4] BAT = valore di tolleranza biologica di una sostanza di lavoro[5] www.suva.ch (prevenzione, valori limite sul posto di lavoro)[6] DNEL = derived no effect level[7] PNEC = predicted no effect concentration[8] www.echa.europa.eu/it/applying-for-authorisation/evaluating-applications[9] MSSL = medici del lavoro e altri specialisti della sicurezza sul lavoro ai sensi del CFSL direttiva 6508[10] ad es. con TREXMO: www.seco.admin.ch/trexmo

Impiego sicuro di prodotti chimici in azienda

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Obiettivo: Accertamento dei rischi specifici del prodot-to per l’utilizzo pianificato. Definizione e attuazione di adeguate misu-re di protezione.

Individuazione dei pericoli e defini-zione di misure di protezione

• Definire misure di protezione per una manipolazione sicura (ad es. per la prevenzione di incendi, il rilascio nell’ambiente/nella rete fognaria) e se del caso attuarle (sezione 7.1 SDS)

• Individuare e attuare le condizioni per un immagazzina-mento sicuro (ad es. aerazione, imballaggi, limiti quantitati-vi), tenendo conto di eventuali incompatibilità (sezione 7.2 ed eventualmente sezione 9 SDS)

• Attuare condizioni sicure per l’immagazzinamento se sono stati creati composti di sostanze chimiche per specifici usi finali (sezione 7.3 SDS)

Nota: per ulteriori informazioni consultare la guida dei Cantoni «Stoccag-gio di sostanze pericolose», l’Ordinanza sui prodotti chimici (OPChim, RS 813.11), l’Ordinanza sulla protezione delle acque (OPAc, RS 814.201) e le norme antincendio svizzere 1.

Nota: si consiglia di ricorrere a specialisti competenti.

Controllo dellemisure

• Verificare periodicamente le misure di protezione e le condizioni per un immagazzinamento e una conservazione corretti

• Documentare in modo esaustivo le misure di protezione e i risultati dei controlli e conservare i dati a fini di garanzia per almeno 40 anni

Comunicazione all’interno dell’azienda

• Istruire regolarmente il personale in merito a un immagaz-zinamento e una conservazione corretti

[1] www.vkf.ch

Check-list 3

Immagazzinamento e conservazione di prodotti chimici in azienda

Impiego sicuro di prodotti chimici in azienda

Obiettivo: Immagazzinamento e conservazione sicuri dei prodotti chimici. Attuazione di misure adeguate, tenendo conto di tutte le prescri-zioni cantonali e nazionali.

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Smaltimento corretto e sicuro

• Raccogliere e mettere in pratica le informazioni per uno smaltimento sicuro della sostanza chimica e del relativo imballaggio (sezione 13 ed eventualmente sezione 8 SDS)

• Raccogliere informazioni sulle proprietà dei materiali dei contenitori di rifiuti e mettere a disposizione contenitori adeguati (sezione 13.1 SDS o richiedere al fabbricante)

• In caso di rifiuti pericolosi1, redigere un documento di accompagnamento per lo smaltimento ed etichettarli correttamente (con la dicitura «rifiuto pericoloso», il codice OTRif e il numero del documento di accompagnamento)

• Osservare le disposizioni dell’Ordinanza sugli addetti alla sicurezza2 (vedi trasporto)

• Conoscere ed eventualmente osservare gli altri obblighi ri-guardanti lo smaltimento (obbligo di restituzione, obblighi per lo smaltimento di rifiuti e rifiuti pericolosi e obblighi degli addetti al trasporto di rifiuti)

Nota: si consiglia di ricorrere a specialisti competenti.

Comunicazione all’interno dell’azienda

• Raccogliere informazioni e istruzioni sulla sicurezza per la preparazione dello smaltimento

• Informare e istruire le persone coinvolte

[1] Art. 2 Ordinanza sul traffico di rifiuti (OTRif, RS 814.610)[2] Ordinanza sugli addetti alla sicurezza (OSAS, RS 741.622)

Check-list 4

Smaltimento di prodotti chimici

Impiego sicuro di prodotti chimici in azienda

Obiettivo: Definizione e attuazione di una gestione e uno smaltimento corretti e sicuri dei rifiuti.

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Estensione e contenuto delle istruzioni operative

• Le istruzioni operative contengono tutte le informazioni necessarie sul posto, tratte prevalentemente dalla SDS, e consentono di impiegare in modo sicuro una sostanza chimica

• Le istruzioni operative sono brevi, chiare, realistiche e applicabili

• Le istruzioni operative scritte sono firmate dal responsabile della sicurezza e di linea

• Le istruzioni operative scritte sono conservate in un posto ben accessibile nel luogo di lavoro

Nota: nella maggior parte dei casi è opportuno redigere brevi istruzioni operative per ogni utilizzo.

Comunicazione delle istruzioni operative

• Formare i collaboratori sull’utilizzo delle istruzioni operative

• Per lavori semplici o eccezionali le istruzioni operative pos-sono essere comunicate oralmente

• Per lavori complessi o frequenti le istruzioni devono essere fornite, ove possibile, in forma scritta

• Assicurarsi che tutti i collaboratori coinvolti comprendano le istruzioni operative

• Verificare che tutti i collaboratori coinvolti rispettino le istruzioni operative

Check-list A

Formazione all’interno dell’azienda riguardo ai prodotti chimici

Impiego sicuro di prodotti chimici in azienda

Obiettivo: Informazione dei lavoratori sui pericoli dei prodotti chimici e sulle misure di riduzione del rischio adottate all’interno dell’azienda. Impartire istruzioni operative aggiornate per un impiego sicuro di prodotti chimici.

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Raccolta di informazioni sul trasporto

• Determinare l’etichettatura da apporre sulle sostanze chimiche prima del trasporto (sezione 14 SDS e Ordinanza sugli addetti alla sicurezza)

Nota: poiché spesso la sezione 14 non contiene informazioni dettagliate sul trasporto sicuro di una sostanza chimica, è necessario richiederle diretta-mente al fabbricante.

Nota: in molti casi è obbligatorio nominare e formare addetti alla sicurezza (OSAS) nonché notificarli alle autorità competenti.

Organizzazione del trasporto da parte di addetti alla sicurezza (OSAS)

• Se necessario, classificare ed etichettare la sostanza chimica come merce pericolosa

• Definire e attuare misure di sicurezza per i trasporti all’in-terno e all’esterno del perimetro aziendale

• Per il trasporto di rifiuti pericolosi2 destinati allo smaltimen-to redigere un documento di accompagnamento

• Per il trasporto di merci pericolose redigere un documento di trasporto (elenco di tutte le merci pericolose) e conse-gnarlo al personale addetto al trasporto

• Assicurarsi che l’addetto al trasporto disponga nel veicolo delle istruzioni scritte necessarie ai sensi dell’ADR3

Comunicazione • Informare ed eventualmente istruire in modo specifico tutti i collaboratori coinvolti nel trasporto in merito alle prescri-zioni per un trasporto sicuro della sostanza chimica

• Conservare i rapporti degli addetti alla sicurezza (OSAS) per almeno cinque anni ed esibirli su richiesta alle autorità esecutive

[1] Ordinanza sugli addetti alla sicurezza (OSAS, RS 741.622)[2] Art. 2 Ordinanza sul traffico di rifiuti (OTRif, RS 814.610)[3] ADR = Accordo europeo relativo al trasporto internazionale su strada delle merci pericolose

Check-list B

Trasporto di prodotti chimici

Impiego sicuro di prodotti chimici in azienda

Obiettivo: Corretta classificazione ed etichettatura delle merci pericolose1 destinate al trasporto, al fine di garantire una spedizione o un trasporto sicuro e adeguato su strada, su rotaia o per via marittima, fluviale o aerea.

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Messa a disposi-zione di attrezza-ture sul posto di lavoro

• Primo soccorso (sezione 4 SDS)

• Dispositivi di primo soccorso quali cassetta di pronto soccorso o defibrillatore

• Misure antincendio (sezione 5 SDS)

• Mezzi di estinzione idonei

• Impianti speciali (ad es. raffreddamento ad acqua)

• Dispositivi di protezione necessari, quali stivali e tuta ignifuga, all’estinzione degli incendi

• Rilascio accidentale (sezioni 6, 7, 8 e 13 SDS)

• Sistemi di contenimento necessari (ad es. bacini di raccolta) e procedure di smaltimento

Nota: si consiglia di ricorrere a specialisti competenti.

Stesura di piani di emergenza

• Elenco di dispositivi di primo soccorso

• Procedure necessarie per il primo soccorso in caso di incidenti, guasti o emergenze

• Pianificazione dell’intervento in caso di emergenza (inclusa la valutazione dei rischi per la popolazione e l’ambiente)

• Autorità da contattare (segnalazione dei guasti)

Nota: si consiglia di ricorrere a specialisti competenti.

Comunicazione e formazione costanti all’interno dell’azienda

• Informare il personale su potenziali rischi

• Istruire il personale sulla corretta attuazione delle misure di emergenza (obbligo di diligenza)

• Istruire i collaboratori sui numeri da contattare in caso di emergenza

• Verificare la pianificazione dell’intervento con esercitazioni periodiche ed eventualmente adeguarla

Check-list C

Prevenzione degli incidenti e gestione delle emergenze in correlazione con i prodotti chimici

Impiego sicuro di prodotti chimici in azienda

Obiettivo: Definizione di un piano di emergenza in caso di incidenti. Messa a disposizione di un’infrastruttura e attrezzature adeguate sul posto di lavoro. Attuazione di misure di primo soccorso e formazione adeguata del personale.

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