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GIORNATA DI STUDIO
La Nuova Classificazione dei Rifiuti
«Aspetti Normativi ed Analitici»
Salvatore Di Rosa
ARPAC
Napoli, 24 Settembre 2016 Aula L. Sorrentino —DIPARTIMENTO DI FARMACIA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II
• Programma 1a Sessione
• Introduzione al Nuovo Quadro Normativo sulla Classificazione dei Rifiuti;
• Brevi cenni al GHS e al Regolamento 2008/1272/CE (CLP);
• Il Regolamento della Commissione UE n. 1357/2014;
• Esempi di classificazione di diverse sostanze pericolose;
• Legge 6 agosto 2015, n. 125 – Attribuzione ai rifiuti della caratteristica di pericolo HP 14 "ecotossico", secondo le modalità dell'Accordo europeo relativo al trasporto internazionale delle merci pericolose su strada (ADR) per la classe 9 - M6 e M7‖;
Programma 2a Sessione
• La Decisione della Commissione UE n. 955/2014;
• La Normativa sui POPs relativa alla Classificazione e Gestione dei Rifiuti;
• Le Criticità Analitiche;
• Esempi di Classificazione dei Rifiuti.
La Nuova Classificazione dei rifiuti
Aspetti Normativi ed Analitici
Il Nuovo Quadro Normativo sulla Classificazione dei Rifiuti
• Nel dicembre 2014 sono stati emanati tre atti regolamentari comunitari
attinenti la classificazione dei rifiuti:
Regolamento 2014/1357/UE - Regolamento della Commissione del 18
dicembre 2014 che sostituisce l‘allegato III della Direttiva 2008/98/CE
Decisione 2014/955/UE - Decisione della Commissione, del 18
dicembre 2014 , che modifica la Decisione 2000/532/CE relativa all'elenco
dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
Regolamento 2014/1342/UE - Regolamento della Commissione del 17
dicembre 2014 recante modifica del regolamento (CE) n. 850/2004
relativo agli inquinanti organici persistenti per quanto riguarda gli allegati
IV e V (Regolamento POP)
• Le prime due disposizioni allineano i criteri di classificazione dei rifiuti ai criteri di
classificazione delle sostanze e delle miscele pericolose disciplinate dal
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP), che a decorrere dal 1° giugno
2015 ha sostituito integralmente la Direttiva 67/548/CEE relativa alla
classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura delle sostanze pericolose e la
Direttiva 1999/45/CE relativa alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura
dei preparati pericolosi.
• Il Regolamento 2014/1342/UE sugli inquinanti organici persistenti (POPs), che
aggiorna gli allegati IV e V del Regolamento 2004/850/CE, entrato in vigore il 18
giugno 2015, interviene, indirettamente, sulla classificazione dei rifiuti, in quanto il
regolamento POPs è richiamato nella procedura di valutazione della
pericolosità dei rifiuti dalla Decisione 2000/532/CE, per effetto delle modifiche
introdotte dalla Decisione 2014/955/UE.
Il Nuovo Quadro Normativo sulla Classificazione dei Rifiuti
Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
Regolamento CE n° 1272 del 16/12/2008 : Regolamento (CE) n. 1272/2008 del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo alla
classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele che
modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca modifica al
regolamento (CE) n. 1907/2006 (Regolamento REACH)
Recepisce il GHS
GHS = Globally Harmonized System of Classification and Labelling of Chemicals
Rio de Janeiro
1992
Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
GHS, la storia:
• Nel corso della Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo di Rio de
Janeiro, tenutasi nel giugno del 1992, venne predisposta l’Agenda 21, un
documento di intenti ed obiettivi programmatici su ambiente, economia e società
sottoscritto da oltre 170 paesi di tutto il mondo. Tale documento è formato da 40
capitoli e suddiviso in 4 sezioni:
1. dimensione economica e sociale: povertà, sanità, ambiente, aspetti
demografici, produzione;
2. conservazione e gestione delle risorse: atmosfera, foreste, deserti,
montagne, acqua, prodotti chimici, rifiuti;
3. rafforzamento del ruolo dei gruppi più significativi: donne, giovani, anziani,
Ong (Organizzazioni non governative), agricoltori, sindacati, settori produttivi,
comunità scientifica;
4. mezzi di esecuzione del programma: strumenti scientifici, formazione,
informazione, cooperazione internazionale, strumenti finanziari, strumenti
giuridici.
Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
GHS, la storia:
• Il Capitolo 19 (relativo alla corretta gestione dei prodotti chimici) è articolato in 6
programmi di azione, uno dei quali è relativo alla “ Armonizzazione della
classificazione e dell’etichettatura dei prodotti chimici”.
Questo programma d‘azione ha il seguente obiettivo:
Un sistema globale armonizzato di classificazione dei pericoli e di etichettatura,
comprese le schede di sicurezza e simboli facilmente riconoscibili, dovrebbe
essere disponibile, se fattibile, per l’anno 2000.
GHS è un sistema volontario
Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
• regolamentazioni diverse fra i vari Paesi (es. Europa e Stati Uniti);
• norme specifiche di settore (Trasporto, Industria, Ambiente, Salute,
Agricoltura, Consumatori, Ambiente di lavoro)
Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
Cos'è il GHS?
GHS è l'acronimo inglese di "Globally Harmonized System of Classification and
Labelling of Chemicals" (in italiano: Sistema mondiale armonizzato di
classificazione ed etichettatura delle sostanze chimiche), voluto ed approntato
dalle Nazioni Unite (ONU) al fine di assicurare una classificazione e
un'etichettatura uniformi dei prodotti chimici a livello mondiale. Con la nuova
classificazione, basata su criteri armonizzati, sarà infatti possibile comunicare i
pericoli insiti nelle sostanze chimiche servendosi dei medesimi simboli, delle
stesse frasi tipo relative alla natura del rischio e alle precauzioni da adottare in
tutto il mondo, sia sulle etichette dei prodotti chimici sia nelle schede dei dati di
sicurezza. Ciò consentirà di semplificare notevolmente il commercio internazionale di
tali sostanze, ma soprattutto di dotare di una protezione migliore per l'uomo anche
nelle nazioni ancora prive di un sistema per la classificazione e l'etichettatura. Il
sistema GHS varato a livello dell'ONU rappresenta però unicamente un sistema
quadro e, per acquisire validità giuridica, deve essere recepito dai singoli Stati
nel diritto nazionale.
Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
L'introduzione del sistema GHS nell'Unione Europea
Nell'UE, il sistema GHS viene introdotto con un approccio modulare «Building Block
Approach» con il cosiddetto «Regolamento CLP» (acronimo inglese di
«Classification, Labelling and Packaging»; in italiano: Regolamento (CE) n.
1272/2008 relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze
e delle miscele), approvato dal Consiglio Europeo e dal Parlamento Europeo.
Le sostanze hanno già dovuto essere classificate ed etichettate secondo il nuovo
sistema prima del 1° dicembre 2010, mentre i preparati (ora denominati
appunto miscele) lo dovranno essere entro il 1° giugno 2015.
Il GHS è tuttavia applicabile già dal 2009.
Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
Campo di Applicazione
Il Regolamento CLP si applica:
a tutte le sostanze chimiche e le miscele pericolose, compresi i biocidi e gli
antiparassitari e taluni articoli specifici, dove si intende per:
• sostanza: un elemento chimico e i suoi composti, allo stato naturale od ottenuti
per mezzo di un procedimento di fabbricazione, compresi gli additivi necessari a
mantenerne la stabilità e le impurezze derivanti dal procedimento utilizzato, ma
esclusi i solventi che possono essere separati senza compromettere la stabilità
della sostanza o modificarne la composizione;
• miscela: una miscela o una soluzione composta di due o più sostanze;
• articolo: un oggetto a cui durante la produzione sono dati una forma, una
superficie o un disegno particolari che ne determinano la funzione in misura
maggiore della sua composizione chimica;
Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
Campo di Esclusione
Il Regolamento CLP NON si applica alle sostanze, miscele ed articoli, destinati
all'utilizzatore finale, in cui disposizioni più specifiche circa la classificazione e
l'etichettatura sono contenute in altre norme della legislazione comunitaria, ovvero:
a. ai medicinali come definiti nella direttiva 2001/83/CE;
b. ai medicinali veterinari come definiti nella direttiva 2001/82/CE;
c. ai prodotti cosmetici come definiti nella direttiva 76/768/CEE;
d. ai dispositivi medici come definiti nelle direttive 90/385/CEE e 93/42/CEE, di
carattere invasivo o utilizzati in contatto fisico diretto con il corpo umano, e nella
direttiva 98/79/CE;
Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
Campo di Esclusione
Il Regolamento CLP NON si applica
e. agli alimenti o mangimi come definiti nel regolamento (CE) n. 178/2002, anche quando
sono utilizzati:
i. come additivi alimentari in prodotti alimentari che rientrano nell'ambito di
applicazione della direttiva 89/107/CEE;
ii. come sostanze aromatizzanti in prodotti alimentari che rientrano nell'ambito di
applicazione della direttiva 88/388/CEE e della decisione 1999/217/CE;
iii. come additivi in mangimi che rientrano nell'ambito di applicazione del regolamento
(CE) n. 1831/2003;
iv. negli alimenti per animali che rientrano nell'ambito di applicazione della direttiva
82/471/CEE.
f. alle sostanze e alle miscele radioattive che rientrano nell'ambito di applicazione della
direttiva 96/29/Euratom del Consiglio, del 13 maggio 1996, che stabilisce le norme
fondamentali di sicurezza relative alla protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori
contro i pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti;
Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
Campo di Esclusione
Il Regolamento CLP NON si applica
g. alle sostanze e alle miscele che sono assoggettate a controllo doganale, purché non
siano sottoposte ad alcun trattamento o ad alcuna trasformazione, e che sono in deposito
temporaneo o in zona franca o in deposito franco in vista di una riesportazione oppure in
transito;
h. alle sostanze intermedie non isolate;
i. alle sostanze e alle miscele utilizzate a fini di ricerca e sviluppo scientifici che non sono
immesse sul mercato, purché siano utilizzate in condizioni controllate in conformità della
normativa comunitaria in materia di luogo di lavoro e di ambiente.
I rifiuti NON sono sostanze né miscele (né articoli)
NON si applica al trasporto di merci pericolose per via aerea, marittima, su strada,
per ferrovia o per via fluviale.
Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
• Prima di immettere sostanze chimiche sul mercato, gli operatori del settore
devono stabilire quali sono i pericoli fisici, i rischi per la salute umana e per
l'ambiente che possono derivare da sostanze e miscele, secondo i criteri
definiti nelle parti da 2 a 5 dell’Allegato I del CLP, classificando queste ultime
in linea con i rischi individuati. Inoltre, le sostanze chimiche pericolose
devono essere etichettate in base a un sistema standardizzato in modo che i
lavoratori e i consumatori possano conoscerne gli effetti prima di utilizzarle.
Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
• Le sostanze pericolose, in relazione alla modalità con cui è avvenuta la loro
classificazione, si dividono in:
sostanze soggette a «classificazione armonizzata»;
sostanze soggette ad «auto-classificazione»
• Le sostanze a classificazione armonizzata sono quelle elencate nella Tabella 3.1
dell‘Allegato VI al CLP(e successivi ATP).
• Nella Tabella 3.1, oltre ai «descrittori» della sostanza (numero della sostanza
corrispondente al vecchio numero Index, denominazione ufficiale, numero CAS e
CE), figurano la sua classificazione (ovvero i codici di classe e categoria di
pericolo), i pittogrammi ed i codici di avvertenza e di indicazione di pericolo
(H).
Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
«Descrittori»
Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
• La classificazione (armonizzata) presente nella Tabella 3.1, per una data sostanza,
prevale sempre rispetto a quella ricavabile da altre fonti ed è quella da utilizzare
nel processo di classificazione di un rifiuto.
• Tuttavia, se una sostanza non è elencata nella Tabella 3.1, la sostanza è
soggetta ad «auto-classificazione».
• La classificazione deve quindi essere effettuata dal fornitore secondo i criteri
previsti dal CLP, dove per fornitore, ai sensi dell‘art.2 del Regolamento
2008/1272/CE «definizioni», si intende: ogni fabbricante, importatore, utilizzatore
a valle o distributore che immette sul mercato una sostanza, in quanto tale o in
quanto componente di una miscela, o una miscela.
• Ai sensi dell‘articolo 40 del Regolamento 2008/1272/CE, ogni fabbricante o
importatore, o gruppi di fabbricanti o importatori («il notificante») di sostanze
pericolose, indipendentemente dalla quantità prodotta/importata, devono
effettuare all’Agenzia Chimica Europea (ECHA) la notifica della classificazione
e dell’etichettatura di dette sostanze.
Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
L’elenco delle notifiche effettuate è consultabile sul sito dell’ECHA
(www.echa.europa.eu) e costituisce quindi una fonte importante di informazioni
relative alla classificazione (auto-classificazione) di sostanze non ancora
contenute nella Tabella 3.1 dell’Allegato VI al CLP.
«Inventario delle classificazioni e delle etichettature»
L’ inventario delle classificazioni e delle etichettature (C&L) è una banca dati
contenente informazioni di base sulla classificazione e sull'etichettatura di
sostanze notificate e registrate, ricevute da fabbricanti e importatori. Contiene inoltre
l'elenco delle classificazioni armonizzate giuridicamente vincolanti (Allegato VI al
regolamento CLP).
Questa banca dati è istituita e mantenuta dall‗ECHA (European Chemical Agency)
ed è consultabile sul sito: www.echa.europa.eu
Gli Stati membri, i fabbricanti, gli importatori e gli utilizzatori a valle possono
proporre l'armonizzazione della classificazione e dell'etichettatura di una
sostanza in tutta l'Unione europea. Le relative informazioni, inoltre, saranno
disponibili nell'inventario.
Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
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Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
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Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
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Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
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Normativa sulla Classificazione delle Sostanze e Miscele Pericolose
Regolamento 2008/1272/CE (Regolamento CLP)
LE PRINCIPALI MODIFICHE INTRODOTTE DAL REGOLAMENTO CLP
NUOVE CATEGORIE DI
PERICOLO CAMBIANO I
PITTOGRAMMI
• Aerosol infiammabili
• Gas comburenti
• Gas sotto pressione
• Sostanze e miscele autoreattive
• Sostanze e miscele autoriscaldanti
• Sostanze e miscele corrosive per i metalli
• Pericoloso per lo strato d‘ozono
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
• A decorrere dal 1° giugno 2015 la Direttiva 67/548/CEE e la direttiva 1999/45/CE sono state
sostituite dal regolamento (Ce) n.1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, per
tener conto dei progressi tecnici e scientifici.
• A titolo di deroga, la direttiva 67/548/CEE può applicarsi a certe miscele fino al 1°
giugno 2017, se queste sono state classificate, etichettate e imballate in conformità della
direttiva 1999/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, e immesse sul mercato prima
del 1° giugno 2015.
• L'allegato III della Direttiva 2008/98/CE del 19 novembre 2008 è stato modificato dal
presente Regolamento (Regolamento 18 dicembre 2014, n. 2014/1357/UE) al fine di
allinearlo alla terminologia utilizzata nel regolamento (CE) n. 1272/2008.
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 1»
HP 1 "Esplosivo": rifiuto che può, per reazione chimica, sviluppare gas a una temperatura,
una pressione e una velocità tali da causare danni nell'area circostante. Sono inclusi i rifiuti
pirotecnici, i rifiuti di perossidi organici esplosivi e i rifiuti autoreattivi esplosivi.
Il rifiuto che contiene una o più sostanze classificate con uno dei codici di classe e categoria di
pericolo e uno dei codici di indicazione di pericolo figuranti nella tabella 1 è valutato rispetto
alla caratteristica di pericolo HP 1, ove opportuno e proporzionato, in base ai metodi di
prova (1).
Se la presenza di una sostanza, una miscela o un articolo indica che il rifiuto è esplosivo, esso
è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 1.
(1) I metodi da utilizzare sono descritti nel Regolamento 2008/440/CE del Consiglio , così come modificato dal
Regolamento 7 dicembre 2015, n. 2016/266/UE, e in altre pertinenti note del CEN oppure in altri metodi di prova e linee
guida riconosciuti a livello internazionale.
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 1»
Tabella 1 — Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di
rifiuti ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 1
Codici di classe e Categoria di pericolo
Codici di indicazione di pericolo
Pittogramma
Unst. Expl.: Esplosione instabile
H 200
Expl. 1.1 : Esplosivo, pericolo di esplosione di massa
H 201
Expl. 1.2 : Esplosivo; grave pericolo di esplosione
H 202
Expl. 1.3 : Esplosivo; pericolo di incendio, di spostamento d‘aria o di proiezione
H 203
Expl. 1.4 : Pericolo di incendio o di proiezione
H 204
Selfreact. A : Rischio di esplosione per riscaldamento H 240
Org. Perox. A : Rischio di esplosione per riscaldamento
Selfreact. B : Rischio di incendio o di esplosione per riscaldamento
H 241
Org. Perox. B : Rischio di incendio o di esplosione per riscaldamento
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 1»
La caratteristica di pericolo HP1 individua i rifiuti che presentano il pericolo di
esplosione. Per l‘attribuzione di questa caratteristica di pericolo il regolamento non
fissa valori limite né sulla concentrazione di singole sostanze né sulle
sommatorie delle concentrazioni di più sostanze.
Il regolamento si limita ad indicare nell‘apposita tabella i codici di indicazione di
pericolo delle sostanze pericolose la cui presenza può conferire al rifiuto il pericolo di
esplosione.
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 1» Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di esplosione : Unst. Expl. - H200
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
007-007-00-8 ethyl nitrate 210-903-3 625-58-1 Unst. Expl.
H200
080-005-00-2 mercury difulminate;
mercuric fulminate; fulminate
of mercury
211-057-8 628-86-4 Unst. Expl.
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
STOT RE 2 *
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H200
H331
H311
H301
H373 **
H400
H410
082-003-00-7 lead diazide; lead azide 236-542-1 13424-46-9 Unst. Expl.
Repr. 1A
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
STOT RE 2 *
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H200
H360Df
H332
H302
H373 **
H400
H410
609-010-00-5 salts of picric acid Unst. Expl.
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
H200
H331
H311
H301
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 1» Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di esplosione : Expl. 1.1 - H201
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
017-009-00-0 ammonium perchlorate;
[containing ≥ 80 % of 0-30
µm particles]
232-235-1 7790-98-9 Expl. 1.1
Ox. Sol. 1
H201
H271
603-037-00-6 cellulose nitrate;
nitrocellulose
- - Expl. 1.1
H201
609-008-00-4 2,4,6-trinitrotoluene; TNT 204-289-6 118-96-7 Expl. 1.1
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
STOT RE 2 *
Aquatic Chronic 2
H201
H331
H311
H301
H373 **
H411
609-009-00-X 2,4,6-trinitrophenol; picric
acid
201-865-9 88-89-1 Expl. 1.1
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
H201
H331
H311
H301
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 1»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di esplosione : Expl. 1.2 - H202
Nell‘elenco della classificazione e dell‘etichettatura armonizzate delle sostanze pericolose di cui
alla Tab. 3.1 del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio UE 1272/2008/CE
non ci sono sostanze che presentano la caratteristica di pericolo Expl. 1.2 - H202
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 1» Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di esplosione : Expl. 1.3 - H203
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
613-285-00-7 1-hydroxybenzotriazole,
anhydrous;
219-989-7
2592-95-2
123333-53-9
Expl. 1.3
H203
603-037-00-6 1-hydroxybenzotriazole,
monohydrated
219-989-7
123333-53-9
Expl. 1.3 H203
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 1»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di esplosione : Expl. 1.4 - H204
Nell‘elenco della classificazione e dell‘etichettatura armonizzate delle sostanze pericolose di cui
alla Tab. 3.1 del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio UE 1272/2008/CE
non ci sono sostanze che presentano la caratteristica di pericolo Expl. 1.4 - H204
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 1»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di esplosione : Self-react.A - H240
Nell‘elenco della classificazione e dell‘etichettatura armonizzate delle sostanze pericolose di cui
alla Tab. 3.1 del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio UE 1272/2008/CE
non ci sono sostanze che presentano la caratteristica di pericolo Self-react.A - H240
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 1»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di esplosione : Self-react. B – H241
Nell‘elenco della classificazione e dell‘etichettatura armonizzate delle sostanze pericolose di cui
alla Tab. 3.1 del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio UE 1272/2008/CE
non ci sono sostanze che presentano la caratteristica di pericolo Self-react.B - H241
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 1» Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di esplosione : Org. Perox. B –
H241
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
617-015-00-9 Bis (4-methylbenzoyl)
peroxide
407-950-9 895-85-2 Org. Perox. B ****
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H241
H400
H401
617-021-00-1 methylethylketone peroxide
trimer
429-320-2 - Org. Perox. B ****
Asp. Tox. 1
Skin Irrit. 2
Skin Sens. 1
H241
H304
H315
H317
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 2»
HP 2 "Comburente": rifiuto capace, in genere per apporto di ossigeno, di provocare o
favorire la combustione di altre materie.
Il rifiuto che contiene una o più sostanze classificate con uno dei codici di classe e
categoria di pericolo e uno dei codici di indicazione di pericolo figuranti nella tabella 2 è
valutato rispetto alla caratteristica di pericolo HP 2, ove opportuno e
proporzionato, in base ai metodi di prova (2).
Se la presenza di una sostanza indica che il rifiuto è comburente, esso è classificato
come rifiuto pericoloso di tipo HP 2.
(2) I metodi da utilizzare sono descritti nel Regolamento 2008/440/CE del Consiglio , così come modificato dal
Regolamento 7 dicembre 2015, n. 2016/266/UE, e in altre pertinenti note del CEN oppure in altri metodi di prova e linee
guida riconosciuti a livello internazionale.
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 2»
Codici di classe e Categoria di pericolo
Codici di indicazione di pericolo
Pittogramma
Ox. Gas 1 : Può provocare o aggravare un incendio: comburente H 270
Ox. Liq. 1 : Può provocare un incendio o un‘esplosione: molto comburente
H271
Ox. Sol. 1 : Può provocare un incendio o un‘esplosione: molto comburente
Ox. Liq. 2 : Può aggravare un incendio: comburente
H272
Ox. Liq. 3 : Può aggravare un incendio: comburente
Ox. Sol. 2 : Può aggravare un incendio: comburente
Ox. Sol. 3 : Può aggravare un incendio: comburente
Tabella 2 — Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per la classificazione dei rifiuti come rifiuti
pericolosi di tipo HP 2
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 2»
La caratteristica di pericolo HP2 individua i rifiuti che presentano il pericolo di
essere comburenti. Per l‘attribuzione di questa caratteristica di pericolo il
regolamento non fissa valori limite né sulla concentrazione di singole sostanze
né sulle sommatorie delle concentrazioni di più sostanze.
Il regolamento si limita ad indicare nell‘apposita tabella i codici di indicazione di
pericolo delle sostanze pericolose la cui presenza può conferire al rifiuto il pericolo di
essere comburente.
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 2» Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di comburente : Ox. Gas - H270
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
007-002-00-0 nitrogen dioxide [1]
dinitrogen tetraoxide [2]
233-272-6 [1]
234-126-4 [2]
10102-44-0 [1]
10544-72-6 [2]
Ox. Gas 1
Press. Gas
Acute Tox. 2 *
Skin Corr. 1B
H270
H330
H314
008-001-00-8 oxygen 231-956-9 7782-44-7 Ox. Gas 1
Press. Gas
H270
009-001-00-0 fluorine 231-954-8 7782-41-4 Ox. Gas 1
Press. Gas
Acute Tox. 2 *
Skin Corr. 1A
H270
H330
H314
017-001-00-7 chlorine 231-959-5 7782-50-5 Ox. Gas 1
Press. Gas
Acute Tox. 3 *
STOT SE 3
Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
Aquatic Acute 1
H270
H331
H335
H315
H319
H400
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 2»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di comburente :
Ox. Liq.1 / Ox. Sol.1 - H271
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
008-003-00-9 hydrogen peroxide solution
...%
231-765-0 7722-84-1 Ox. Liq. 1
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
Skin Corr. 1A
H271
H332
H302
H314
017-003-00-8 barium chlorate 236-760-7 13477-00-4 Ox. Sol. 1
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
Aquatic Chronic 2
H271
H332
H302
H411
035-003-00-6 potassium bromate 231-829-8 7758-01-2 Ox. Sol. 1
Carc. 1B
Acute Tox. 3 *
H271
H350
H301
017-006-00-4 perchloric acid ... % 231-512-4 7601-90-3 Ox. Liq. 1
Skin Corr. 1A
H271
H314
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 2»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di comburente :
Ox. Liq.2 / Ox. Sol.2 / Ox. Liq.3 / Ox. Sol. 3 - H272
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
007-004-00-1 nitric acid ... % 231-714-2 7697-37-2 Ox. Liq. 2
Skin Corr. 1A
H272
H314
007-011-00-X potassium nitrite 231-832-4 7758-09-0 Ox. Sol. 2
Acute Tox. 3 *
Aquatic Acute 1
H272
H301
H400
016-060-00-6 diammonium
peroxodisulphate; ammonium
persulphate
231-786-5 7727-54-0 Ox. Sol. 3
Acute Tox. 4 *
STOT SE 3
Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
Resp. Sens. 1
Skin Sens. 1
H272
H302
H335
H315
H319
H334
H317
007-010-00-4 sodium nitrite 231-555-9 7632-00-0 Ox. Sol. 3
Acute Tox. 3 *
Aquatic Acute 1
H272
H301
H400
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 3»
HP 3 "Infiammabile":
— rifiuto liquido infiammabile rifiuto liquido il cui punto di infiammabilità è inferiore a 60 °C
oppure rifiuto di gasolio, carburanti diesel e oli da riscaldamento leggeri il cui punto di
infiammabilità è superiore a 55 °C e inferiore o pari a 75 °C;
— rifiuto solido e liquido piroforico infiammabile rifiuto solido o liquido che, anche in
piccole quantità, può infiammarsi in meno di cinque minuti quando entra in contatto con
l'aria;
— rifiuto solido infiammabile rifiuto solido facilmente infiammabile o che può provocare o
favorire un incendio per sfregamento;
— rifiuto gassoso infiammabile rifiuto gassoso che si infiamma a contatto con l'aria a 20 °C
e a pressione normale di 101,3 kPa;
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 3»
HP 3 "Infiammabile":
— rifiuto idroreattivo rifiuto che, a contatto con l'acqua, sviluppa gas infiammabili in
quantità pericolose;
— altri rifiuti infiammabili aerosol infiammabili, rifiuti autoriscaldanti infiammabili, perossidi
organici infiammabili e rifiuti autoreattivi infiammabili.
Il rifiuto che contiene una o più sostanze classificate con uno dei codici di classe e categoria
di pericolo e uno dei codici di indicazione di pericolo figuranti nella tabella 3 è valutato, ove
opportuno e proporzionato, in base ai metodi di prova (3). Se la presenza di una
sostanza indica che il rifiuto è infiammabile, esso è classificato come rifiuto pericoloso di tipo
HP 3.
(3) I metodi da utilizzare sono descritti nel Regolamento 2008/440/CE del Consiglio , così come modificato dal
Regolamento 7 dicembre 2015, n. 2016/266/UE, e in altre pertinenti note del CEN oppure in altri metodi di prova e linee
guida riconosciuti a livello internazionale.
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 3»
Codici di classe e categoria di pericolo
Codici di indicazione di pericolo
Pittogramma
Flam. Gas 1: Gas altamente infiammabile
H220
Flam. Gas 2 : Gas altamente infiammabile
H221
Aerosol 1 : Areosol altamente infiammabile
H222
Aerosol 2: Areosol altamente infiammabile
H223
Flam. Liq.1 : Liquido e vapore altamente infiammabile
H224
Flam. Liq.2 : Liquido e vapore facilmente infiammabile
H225
Tabella 3 — Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di rifiuti ai fini
della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 3
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 3»
Codici di classe e categoria di pericolo
Codici di indicazione di pericolo
Pittogramma
Flam. Liq. 3 : Liquido e vapore infiammabile
H226
Flam. Sol. 1 : Solido infiammabile
H228
Flam. Sol. 2 : Solido infiammabile
Self-react. CD : Rischio di incendio per riscaldamento
H242
Self-react. EF : Rischio di incendio per riscaldamento
Org. Perox. CD : Rischio di incendio per riscaldamento
Org. Perox. EF : Rischio di incendio per riscaldamento
Tabella 3 — Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di rifiuti ai fini
della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 3
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 3»
Codici di classe e categoria di pericolo
Codici di indicazione di pericolo
Pittogramma
Pyr. Liq. 1 : Spontaneamente infiammabile all‘aria
H250
Pyr. Sol. 1 : Spontaneamente infiammabile all‘aria
Self-heat.1 : Sostanza autoriscaldante: può infiammarsi H251
Self-heat. 2 : Sostanza autoriscaldante: in grande quantità può infiammarsi H252
Water-react.1 : A contatto con l‘acqua libera gas che possono infiammarsi
spontaneamente H260
Water-react.2 : A contatto con l‘acqua libera gas infiammabili
H261 Water-react.3 : A contatto con l‘acqua libera gas infiammabili
Tabella 3 — Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di rifiuti ai fini
della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 3
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 3»
La caratteristica di pericolo HP3 individua i rifiuti che presentano il pericolo di
essere infiammabili. Per l‘attribuzione di questa caratteristica di pericolo il
regolamento non fissa valori limite né sulla concentrazione di singole sostanze né
sulle sommatorie delle concentrazioni di più sostanze.
Il regolamento si limita ad indicare nell‘apposita tabella i codici di indicazione di
pericolo delle sostanze pericolose la cui presenza può conferire al rifiuto il pericolo di
essere infiammabile.
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 3»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di infiammabile : Flam. Gas 1 - H220
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
006-001-00-2 carbon monoxide 211-128-3 630-08-0 Flam. Gas 1
Press. Gas
Repr. 1A
Acute Tox. 3 *
STOT RE 1
H220
H360D ***
H331
H372 **
015-181-00-1 phosphine 232-260-8 7803-51-2 Flam. Gas 1
Press. Gas
Acute Tox. 2 *
Skin Corr. 1B
Aquatic Acute 1
H220
H330
H314
H400
601-010-00-3 ethylene 200-815-3 74-85-1 Flam. Gas 1
Press. Gas
STOT SE 3
H220
H336
601-011-00-9 propene; propylene 204-062-1 115-07-1 Flam. Gas 1
Press. Gas
H220
601-013-00-X 1,3-butadiene; buta-1,3-diene 203-450-8 106-99-0 Flam. Gas 1
Press. Gas
Carc. 1A
Muta. 1B
H220
H350
H340
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 3»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di infiammabile : Flam. Gas 2 - H221
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
007-001-00-5 ammonia, anhydrous 231-635-3 7664-41-7 Flam. Gas 2
Press. Gas
Acute Tox. 3 *
Skin Corr. 1B
Aquatic Acute 1
H221
H331
H314
H400
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di infiammabile : Aereosol 1 – H222
Nell‘elenco della classificazione e dell‘etichettatura armonizzate delle sostanze pericolose di cui
alla Tab. 3.1 del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio UE 1272/2008/CE
non ci sono sostanze che presentano la caratteristica di pericolo Aerosol 1 - H222
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 3»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di infiammabile : Aereosol 2 – H223
Nell‘elenco della classificazione e dell‘etichettatura armonizzate delle sostanze pericolose di cui
alla Tab. 3.1 del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio UE 1272/2008/CE
non ci sono sostanze che presentano la caratteristica di pericolo Aerosol 2 - H223
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 3»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di infiammabile : Flam. Liq. 1 - H224
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
006-006-00-X hydrogen cyanide;
hydrocyanic acid
200-821-6 74-90-8 Flam. Liq. 1
Acute Tox. 2 *
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H224
H330
H400
H410
601-085-00-2 isopentane; 2-methylbutane 201-142-8 78-78-4 Flam. Liq. 1
Asp. Tox. 1
STOT SE 3
Aquatic Chronic 2
H224
H304
H336
H411
602-025-00-8 1,1-dichloroethylene;
vinylidene chloride
200-864-0 75-35-4 Flam. Liq. 1
Carc. 2
Acute Tox. 4 *
H224
H351
H332
603-022-00-4 diethyl ether; ether 200-467-2 60-29-7 Flam. Liq. 1
Acute Tox. 4 *
STOT SE 3
H224
H302
H336
605-003-00-6 acetaldehyde; ethanal 200-836-8 75-07-0 Flam. Liq. 1
Carc. 2
STOT SE 3
Eye Irrit. 2
H224
H351
H335
H319
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 3»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di infiammabile : Flam. Liq. 2 - H225
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
006-003-00-3 carbon disulphide 200-843-6 75-15-0 Flam. Liq. 2
Repr. 2
STOT RE 1
Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
H225
H361fd
H372 **
H315
H319
007-012-00-5 N,N-dimethylhydrazine 200-316-0 57-14-7 Flam. Liq. 2
Carc. 1B
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
Skin Corr. 1B
Aquatic Chronic 2
H225
H350
H331
H301
H314
H411
007-016-00-7 butyl nitrite 208-862-1 544-16-1 Flam. Liq. 2
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
H225
H331
H301
601-006-00-1 pentane 203-692-4 109-66-0 Flam. Liq. 2
Asp. Tox. 1
STOT SE 3
Aquatic Chronic 2
H225
H304
H336
H411
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 3»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di infiammabile : Flam. Liq. 3 - H226
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
005-005-00-1 trimethyl borate 204-468-9 121-43-7 Flam. Liq. 3
Acute Tox. 4 *
H226
H312
007-008-00-3 hydrazine 206-114-9 302-01-2 Flam. Liq. 3
Carc. 1B
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
Skin Corr. 1B
Skin Sens. 1
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H226
H350
H331
H311
H301
H314
H317
H400
H410
015-035-00-7 parathion - methyl (ISO);
O,O-dimethyl O-4-
nitrophenyl phosphorothioate
206-050-1 298-00-0 Flam. Liq. 3
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 3 *
STOT RE 2 *
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H226
H330
H300
H311
H373 **
H400
H410
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 3»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di infiammabile : Flam. Sol. 1 / Flam.
Sol. 2 - H228
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
012-002-00-9 magnesium, powder or
turnings
231-104-6 Flam. Sol. 1
Self-heat. 1
Water-react. 2
H228
H252
H261
015-002-00-7 red phosphorus 231-768-7 7723-14-0 Flam. Sol. 1
Aquatic Chronic 3
H228
H412
602-074-00-5 pentachlorobenzene 210-172-0 608-93-5 Flam. Sol. 1
Acute Tox. 4 *
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H228
H302
H400
H410
612-101-00-2 methenamine;
hexamethylenetetramine
202-905-8 100-97-0 Flam. Sol. 2
Skin Sens. 1
H228
H317
015-012-00-1 tetraphosphorus trisulphide;
phosphorus sesquisulphid
215-245-0 1314-85-8 Flam. Sol. 2
Water-react. 1
Acute Tox. 4 *
Aquatic Acute 1
H228
H260
H302
H400
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 3»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di infiammabile : Self-react CD /
Self-react EF / Org. Perox. CD / Org. Perox EF - 242
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
607-094-00-8 peracetic acid . . . % 201-186-8 79-21-0 Flam. Liq. 3
Org. Perox. D ****
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
Skin Corr. 1A
Aquatic Acute 1
H226
H242
H332
H312
H302
H314
H400
617-001-00-2 di-tert-butyl peroxide 203-733-6 110-05-4 Flam. Liq. 2
Org. Perox. E
Muta. 2
H225
H242
H341
617-013-00-8 O,O-tert-butyl O-docosyl
monoperoxyoxalate
404-300-6 116753-76-5 Org. Perox. C ****
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H242
H400
H410
603-143-00-2 R-2,3-epoxy-1-propanol 404-660-4 57044-25-4 Self-react. C ****
Carc. 1B
Muta. 2
Repr. 1B
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
Skin Corr. 1B
H242
H350
H341
H360F ***
H331
H312
H302
H314
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 3»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di infiammabile : Pyr. Liq.1 /
Pyr. Sol.1- H250
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
005-004-00-6 trialkylboranes - - Pyr. Sol. 1
Skin Corr. 1B
H250
H314
005-013-00-5 diethylmethoxyborane 425-380-9 7397-46-8 Pyr. Liq. 1
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
STOT RE 2 *
Skin Corr. 1B
Skin Sens. 1
Aquatic Chronic 4
H250
H332
H312
H302
H373 **
H314
H317
H413
003-002-00-X n-hexyllithium 404-950-0 21369-64-2 Pyr. Sol. 1
Water-react. 1
Skin Corr. 1A
H250
H260
H314
012-001-00-3 magnesium powder
(pyrophoric)
231-104-6 7439-95-4 Pyr. Sol. 1
Water-react. 1
H250
H260
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 3»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di infiammabile : Self-heat.1- H251
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
016-028-00-1 sodium dithionite; sodium
hydrosulphite
231-890-0 7775-14-6 Self-heat. 1
Acute Tox. 4 *
H251
H302
040-002-00-9 zirconium powder (non
pyrophoric)
Self-heat. 1
H251
603-040-00-2 sodium methanolate; sodium
methoxide [1]
potassium methanolate;
potassium methoxide [2]
lithium methanolate; lithium
methoxide [3]
204-699-5 [1]
212-736-1 [2]
212-737-7 [3]
124-41-4 [1]
865-33-8 [2]
865-34-9 [3]
Skin Corr. 1B
Self-heat 1
H314
H251
603-041-00-8 potassium ethanolate;
potassium ethoxide [1]
sodium ethanolate; sodium
ethoxide [2]
213-029-0 [1]
205-487-5 [2]
917-58-8 [1]
141-52-6 [2]
Skin Corr. 1B
Self-heat 1
H314
H251
016-028-00-1 sodium dithionite; sodium
hydrosulphite
231-890-0 7775-14-6 Self-heat. 1
Acute Tox. 4 *
H251
H302
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 3»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di infiammabile : Self-heat.2- H252
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
012-002-00-9 magnesium, powder or
turnings
231-104-6 Flam. Sol. 1
Self-heat. 2
Water-react. 2
H228
H252
H261
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 3»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di infiammabile : Water- react.1- H260
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
001-002-00-4 aluminium lithium hydride 240-877-9 16853-85-3 Water-react. 1
Skin Corr. 1A
H260
H314
001-003-00-X sodium hydride 231-587-3 7646-69-7 Water-react. 1
H260
001-004-00-5 calcium hydride 232-189-2 7789-78-8 Water-react. 1
H260
003-002-00-X n-hexyllithium 404-950-0 21369-64-2 Pyr. Sol. 1
Water-react. 1
Skin Corr. 1A
H250
H260
H314
006-004-00-9 calcium carbide 200-848-3 75-20-7 Water-react. 1
H260
011-001-00-0 sodium 231-132-9 7440-23-5 Water-react. 1
Skin Corr. 1B
H260
H314
012-001-00-3 magnesium powder
(pyrophoric)
231-104-6 7439-95-4 Pyr. Sol. 1
Water-react. 1
H250
H260
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 3»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di infiammabile : Water-react.2 /
Water-react.3 - H261
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
012-002-00-9 magnesium, powder or
turnings
231-104-6 Flam. Sol. 1
Self-heat. 1
Water-react. 2
H228
H252
H261
013-002-00-1 aluminium powder
(stabilised)
231-072-3 7429-90-5 Flam. Sol. 1
Water-react. 2
H228
H261
020-001-00-X calcium 231-179-5 7440-70-2 Water-react. 2
H261
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 4»
HP 4 "Irritante — Irritazione cutanea e lesioni oculari": rifiuto la cui applicazione può
provocare irritazione cutanea o lesioni oculari.
Il rifiuto che contiene una o più sostanze in concentrazioni superiori al valore soglia, che sono
classificate con uno dei seguenti codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di
pericolo e uno o più dei seguenti limiti di concentrazione è superato o raggiunto, è classificato
come rifiuto pericoloso di tipo HP 4.
• Il valore soglia (valore di cut-off) di cui tenere conto in sede di valutazione (valore da
considerare in sommatoria) riguardo ai codici Skin corr. 1A (H314), Skin irrit. 2
(H315), Eye dam. 1 (H318) e Eye irrit. 2 (H319) è pari a 1 %.
• Se la somma delle concentrazioni di tutte le sostanze classificate con il codice Skin
corr. 1A (H314) è pari o superiore a 1 %, il rifiuto è classificato come rifiuto
pericoloso di tipo «HP 4».
Si noti che il valore di cut-off delle sostanze classificate Skin corr. 1A (H314) coincide
con il valore limite di pericolosità della sommatoria (∑ Skin corr. 1A - H314 ≥ 1 %)
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 4»
HP 4 "Irritante — Irritazione cutanea e lesioni oculari": rifiuto la cui applicazione può
provocare irritazione cutanea o lesioni oculari.
• Se la somma delle concentrazioni di tutte le sostanze classificate con il codice H318 è
pari o superiore a 10 %, il rifiuto è classificato come rifiuto pericoloso di tipo «HP 4».
• Se la somma delle concentrazioni di tutte le sostanze classificate con i codici H315 e
H319 (∑H315 + H319) è pari o superiore a 20 %, il rifiuto è classificato come rifiuto
pericoloso di tipo «HP 4». I rifiuti contenenti sostanze classificate con il codice H314 (Skin corr.1A, 1B o 1C) in
quantità superiori o pari a 5 % sono classificati come rifiuti pericolosi di tipo «HP 8 –
Corrosivo». La caratteristica di pericolo HP 4 non si applica se il rifiuto è classificato
come HP 8.
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 4»
HP 4 "Irritante — Irritazione cutanea e lesioni oculari": rifiuto la cui applicazione può
provocare irritazione cutanea o lesioni oculari.
Indice di Pericolo Classe e
Categoria CLP
Concentrazione
Soglia
Limiti di
Concentrazione Codice di Pericolo Pittogramma
H314
Provoca gravi
ustioni cutanee e
gravi lesioni oculari.
Skin Corr. 1A 1% ∑ ≥ 1% HP4
Skin Corr.
(1A),1B,1C 1% ∑ ≥ 5% HP8
H315
Provoca irritazione
cutanea.
Skin Irrit. 2 1% ∑H315+∑H319 ≥ 20% HP4
H318
Provoca gravi
lesioni oculari.
Eye Dam. 1 1% ∑ ≥ 10% HP4
H319
Provoca grave
irritazione oculare.
Eye Irrit. 2 1% ∑H315+∑H319 ≥ 20% HP4
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 4»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di irritante : Skin Corr. 1A – H314
1% ≤ ∑ Skin Corr. 1A H314 < 5 % ; Conc. Cut-off: Skin Corr. 1A H314 = 1 %
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
001-002-00-4 aluminium lithium hydride 240-877-9 16853-85-3 Water-react. 1
Skin Corr. 1A
H260
H314
005-001-00-X boron trifluoride 231-569-5 7637-07-2 Press. Gas
Acute Tox. 2 *
Skin Corr. 1A
H330
H314
007-004-00-1 nitric acid ... % 231-714-2 7697-37-2 Ox. Liq. 2
Skin Corr. 1A
H272
H314
008-003-00-9 hydrogen peroxide solution
...%
231-765-0 7722-84-1 Ox. Liq. 1
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
Skin Corr. 1A
H271
H332
H302
H314
009-003-00-1 hydrofluoric acid ... % 231-634-8 7664-39-3 Acute Tox. 1
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 2 *
Skin Corr. 1A
H310
H330
H300
H314
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 4»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di irritante : Skin Irrit.2– H315 e
Eye Irrit.2 – H319 (∑ H315 + ∑H319) ≥ 20 % ; Conc. Cut-off: (H315 = 1 % ; H319 = 1 %)
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
004-002-00-2 beryllium compounds with
the exception of aluminium
beryllium silicates, and with
those specified elsewhere in
this Annex
Carc. 1B
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 3 *
STOT SE 3
STOT RE 1
Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
Skin Sens. 1
Aquatic Chronic 2
H350i
H330
H301
H335
H372 **
H315
H319
H317
H411
006-003-00-3 carbon disulphide 200-843-6 75-15-0 Flam. Liq. 2
Repr. 2
STOT RE 1
Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
H225
H361fd
H372 **
H315
H319
009-004-00-7 sodium fluoride 231-667-8 7681-49-4 Acute Tox. 3 *
Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
H301
H315
H319
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 4»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di irritante : Eye Dam. 1 – H318
∑ Eye Dam. 1 – H318 ≥ 10 % ; Conc. Cut-off: 1 %
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
016-046-00-X sodium hydrogensulphate 231-665-7 7681-38-1 Eye Dam. 1
H318
016-063-00-2 sodium metabisulphite 231-673-0 7681-57-4 Acute Tox. 4 *
Eye Dam. 1
H302
H318
603-003-00-0 propan-1-ol; n-propanol 200-746-9 71-23-8 Flam. Liq. 2
STOT SE 3
Eye Dam. 1
H225
H336
H318
603-004-00-6 butan-1-ol; n-butanol 200-751-6 71-36-3 Flam. Liq. 3
Acute Tox. 4 *
STOT SE 3
STOT SE 3
Skin Irrit. 2
Eye Dam. 1
H226
H302
H335
H336
H315
H318
603-106-00-0 2-methoxypropanol 216-455-5 1589-47-5 Flam. Liq. 3
Repr. 1B
STOT SE 3
Skin Irrit. 2
Eye Dam. 1
H226
H360D ***
H335
H315
H318
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 5»
HP 5 "Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT)/Tossicità in caso di
aspirazione": rifiuto che può causare tossicità specifica per organi bersaglio con
un'esposizione singola o ripetuta, oppure può provocare effetti tossici acuti in seguito
all'aspirazione.
Il rifiuto che contiene una o più sostanze classificate con uno dei codici di classe e
categoria di pericolo e uno dei codici di indicazione di pericolo figuranti nella tabella 4, e
uno o più limiti di concentrazione figuranti nella tabella 4 è superato o raggiunto, è
classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 5.
Se il rifiuto contiene sostanze classificate come STOT, la concentrazione di una singola
sostanza deve essere superiore o pari al limite di concentrazione affinché il rifiuto sia
classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 5.
Se il rifiuto contiene una o più sostanze classificate come Asp. Tox. 1 e la somma di tali sostanze è pari o superiore al limite di concentrazione, il rifiuto è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 5 solo se la viscosità cinematica totale (a 40 °C) non è superiore a 20,5 mm2/s.
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 5»
HP 5 "Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT)/Tossicità in caso di aspirazione": rifiuto che
può causare tossicità specifica per organi bersaglio con un'esposizione singola o ripetuta, oppure può
provocare effetti tossici acuti in seguito all'aspirazione.
Indice di Pericolo Classe e
Categoria CLP
Concentrazione
Soglia
Limiti di
Concentrazione Codice di Pericolo Pittogramma
H304
Può essere letale in caso di
ingestione e di penetrazione
nelle vie respiratorie.
Asp. Tox. 1 n.a ∑ H304 ≥ 10% HP5
H335 Può irritare le vie respiratorie. STOT SE 3 ----- Conc. ind. ≥ 20% HP5
H370 Provoca danni agli organi. STOT SE 1 ----- Conc. ind. ≥ 1% HP5
H371 Può provocare danni agli
organi. STOT SE 2 ----- Conc. ind. ≥ 10% HP5
H372
Provoca danni agli organi in
caso di esposizione
prolungata o ripetuta.
STOT RE 1 ----- Conc. ind. ≥ 1% HP5
H373
Può provocare danni agli
organi in caso di esposizione
prolungata o ripetuta.
STOT RE 2 ----- Conc. ind. ≥ 10% HP5
Tabella 4 del Regolamento 2014/1357/UE — Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti
di rifiuti e i relativi limiti di concentrazione ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 5
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 5»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Tossicità in caso di aspirazione :
Asp.Tox.1 – H304 ∑ Asp. Tox. 1- H304 ≥ 10 % ; Conc. Cut-off: non applicabile
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
601-006-00-1 pentane 203-692-4 109-66-0 Flam. Liq. 2
Asp. Tox. 1
STOT SE 3
Aquatic Chronic 2
H225
H304
H336
H411
601-017-00-1 cyclohexane 203-806-2 110-82-7 Flam. Liq. 2
Asp. Tox. 1
STOT SE 3
Skin Irrit. 2
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H225
H304
H336
H315
H400
H410
601-020-00-8 benzene 200-753-7 71-43-2 Flam. Liq. 2
Carc. 1A
Muta. 1B
Asp. Tox. 1
STOT RE 1
Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
H225
H350
H340
H304
H372 **
H315
H319
601-024-00-X cumene [1]
propylbenzene [2]
202-704-5 [1]
203-132-9 [2]
98-82-8 [1]
103-65-1 [2]
Flam. Liq. 3
Asp. Tox. 1
STOT SE 3
Aquatic Chronic 2
H226
H304
H335
H411
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 5»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Tossicità specifica per organi
bersaglio : STOT SE3 – H335 ; Conc. Ind. Limite ≥ 20 %
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
004-002-00-2 beryllium compounds with
the exception of aluminium
beryllium silicates, and with
those specified elsewhere in
this Annex
Carc. 1B
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 3 *
STOT SE 3
STOT RE 1
Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
Skin Sens. 1
Aquatic Chronic 2
H350i
H330
H301
H335
H372 **
H315
H319
H317
H411
014-002-00-4 silicon tetrachloride 233-054-0 10026-04-7 STOT SE 3
Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
H335
H315
H319
016-004-00-0 calcium sulphide 243-873-5 20548-54-3 STOT SE 3
Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
Aquatic Acute 1
H335
H315
H319
H400
016-056-00-4 potassium hydrogensulphate 231-594-1 7646-93-7 STOT SE 3
Skin Corr. 1B
H335
H314
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 5»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Tossicità specifica per organi
bersaglio : STOT SE1 – H370 ; Conc. Ind. Limite ≥ 1 %
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
603-001-00-X methanol 200-659-6 67-56-1 Flam. Liq. 2
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
STOT SE 1
H225
H331
H311
H301
H370 **
015-062-00-4 mipafox (ISO); N,N'- di-
isopropylphosphorodiamidic
fluoride
206-742-3 371-86-8 STOT SE 1
H370 **
015-093-00-3 leptophos (ISO); O-4-bromo-
2,5-dichlorophenyl O-methyl
phenylphosphorothioate
244-472-8 21609-90-5 Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 4 *
STOT SE 1
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H301
H312
H370 **
H400
H410
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 5»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Tossicità specifica per organi
bersaglio : STOT SE2 – H371 ; Conc. Ind. Limite ≥ 10 %
Nell‘elenco della classificazione e dell‘etichettatura armonizzate delle sostanze pericolose di cui
alla Tab. 3.1 del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio UE 1272/2008/CE
non ci sono sostanze che presentano la caratteristica di pericolo di Tossicità specifica
per organi bersaglio : STOT SE2 – H371
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 5»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Tossicità specifica per organi
bersaglio : STOT RE1 – H372 ; Conc. Ind. Limite ≥ 1 %
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
004-001-00-7 beryllium 231-150-7 7440-41-7 Carc. 1B
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 3 *
STOT SE 3
STOT RE 1
Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
Skin Sens. 1
H350i
H330
H301
H335
H372 **
H315
H319
H317
015-034-00-1 parathion (ISO); O,O-diethyl
O-4-nitrophenyl
phosphorothioate
200-271-7 56-38-2 Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 3 *
STOT RE 1
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H330
H300
H311
H372 **
H400
H410
023-001-00-8 divanadium pentaoxide;
vanadium pentoxide
215-239-8 1314-62-1 Muta. 2
Repr. 2
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
STOT SE 3
STOT RE 1
Aquatic Chronic 2
H341
H361d ***
H332
H302
H335
H372 **
H411
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 5»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Tossicità specifica per organi
bersaglio : STOT RE2 – H373 ; Conc. Ind. Limite ≥ 10 %
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
006-005-00-4 thiram (ISO);
tetramethylthiuram
disulphide
205-286-2 137-26-8 Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
STOT RE 2 *
Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
Skin Sens. 1
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H332
H302
H373 **
H315
H319
H317
H400
H410
006-015-00-9 diuron (ISO); 3-(3,4-
dichlorophenyl)-1,1-
dimethylurea
206-354-4 330-54-1 Carc. 2
Acute Tox. 4 *
STOT RE 2 *
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H351
H302
H373 **
H400
H410
015-007-00-4 phosphorus trichloride 231-749-3 7719-12-2 Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 2 *
STOT RE 2 *
Skin Corr. 1A
H330
H300
H373 **
H314
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 6»
HP 6 "Tossicità acuta": rifiuto che può provocare effetti tossici acuti in
seguito alla somministrazione per via orale o cutanea, o in seguito
all'esposizione per inalazione.
• Se la somma delle concentrazioni di tutte le sostanze contenute in un rifiuto,
classificate con una classe e categoria di pericolo di tossicità acuta e un
codice di indicazione di pericolo di cui alla tabella 5, supera o raggiunge la
soglia che figura nella suddetta tabella, il rifiuto è classificato come
rifiuto pericoloso di tipo HP 6.
• Se il rifiuto contiene più di una sostanza classificata come tossica acuta, la somma
delle concentrazioni è necessaria solo per le sostanze che rientrano nella stessa
categoria di pericolo.
• I seguenti valori limite (Cut-off) sono da prendere in considerazione in sede di
valutazione (ovvero, nel calcolo delle rispettive sommatorie):
— per i codici Acute Tox. 1, 2 o 3 (H300, H310, H330, H301, H311, H331): 0,1 %;
— per il codice Acute Tox. 4 (H302, H312, H332): 1 %.
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 6»
Tabella 4 del Regolamento 2014/1357/UE — Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di
rifiuti e i relativi limiti di concentrazione ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 6
Indice di Pericolo Classe e
Categoria CLP
Concentrazione
Soglia
Limiti di
Concentrazione Codice di Pericolo Pittogramma
H300 Letale se ingerito
Acute Tox. 1
(Oral)
0,1% ∑ ≥ 0,1% HP6
Acute Tox. 2
(Oral)
0,1% ∑ ≥ 0,25% HP6
H301 Tossico se ingerito.
Acute Tox. 3
(Oral)
0,1% ∑ ≥ 5% HP6
H302 Nocivo se ingerito.
Acute Tox. 4
(Oral)
1% ∑ ≥ 25% HP6
HP 6 "Tossicità acuta": rifiuto che può provocare effetti tossici acuti in seguito
alla somministrazione per via orale o cutanea, o in seguito all'esposizione per inalazione.
Si noti che il valore di Cut-off delle sostanze classificate Acute Tox 1 (Oral) H300) coincide con il valore
limite di pericolosità della sommatoria (∑ Acute Tox 1 (Oral)- H300 ≥ 0,1 %)
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 6»
Tabella 4 del Regolamento 2014/1357/UE — Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di
rifiuti e i relativi limiti di concentrazione ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 6
Indice di Pericolo Classe e
Categoria CLP
Concentrazione
Soglia
Limiti di
Concentrazione Codice di Pericolo Pittogramma
H310 Letale per contatto con la
pelle.
Acute Tox. 1
(Dermal)
0,1% ∑ ≥ 0,25% HP6
Acute Tox. 2
(Dermal)
0,1% ∑ ≥ 2,5% HP6
H311 Tossico per contatto con la
pelle.
Acute Tox. 3
(Dermal)
0,1% ∑ ≥ 15% HP6
H312 Nocivo per contatto con la
pelle.
Acute Tox. 4
(Dermal)
1% ∑ ≥ 55% HP6
HP 6 "Tossicità acuta": rifiuto che può provocare effetti tossici acuti in seguito
alla somministrazione per via orale o cutanea, o in seguito all'esposizione per inalazione.
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 6»
Tabella 4 del Regolamento 2014/1357/UE — Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di
rifiuti e i relativi limiti di concentrazione ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 6
Indice di Pericolo Classe e
Categoria CLP
Concentrazione
Soglia
Limiti di
Concentrazione Codice di Pericolo Pittogramma
H330 Letale se inalato.
Acute Tox. 1
(inhal)
0,1% ∑ ≥ 0,1% HP6
Acute Tox. 2
(inhal)
0,1% ∑ ≥ 0,5% HP6
H331 Tossico se inalato.
Acute Tox. 3
(inhal)
0,1% ∑ ≥ 3,5% HP6
H332 Nocivo se inalato.
Acute Tox. 4
(inhal)
1% ∑ ≥ 22,5% HP6
HP 6 "Tossicità acuta": rifiuto che può provocare effetti tossici acuti in seguito
alla somministrazione per via orale o cutanea, o in seguito all'esposizione per inalazione.
Si noti che il valore di Cut-off delle sostanze classificate Acute Tox 1 (Inhal) H330) coincide con il valore
limite di pericolosità della sommatoria (∑ Acute Tox 1 (Inhal)- H330 ≥ 0,1 %)
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 6»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Tossicità Acuta Orale : Acute Tox.1 (Oral) – H300 ; Conc.Limite: ∑ H300 ≥ 0,1 %; Conc. Cut-off: Acute Tox.1 (Oral) – H300 = 0,1 %
Nell‘elenco della classificazione e dell‘etichettatura armonizzate delle sostanze pericolose di cui
alla Tab. 3.1 del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio UE 1272/2008/CE
non ci sono sostanze che presentano la caratteristica di pericolo di Tossicità Acuta Orale
: Acute Tox.1 (Oral) – H300
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 6»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Tossicità Acuta Orale : Acute Tox.2 (Oral) – H300 ; Conc.Limite: ∑ H300 ≥ 0,25 %; Conc. Cut-off: Acute Tox.2 (Oral) – H300 = 0,1 %
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
006-007-00-5 salts of hydrogen cyanide
with the exception of
complex cyanides such as
ferrocyanides, ferricyanides
and mercuric oxycyanide and
those specified elsewhere in
this Annex
- - Acute Tox. 1
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 2 *
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H310
H330
H300
H400
H410
015-035-00-7 parathion - methyl (ISO);
O,O-dimethyl O-4-
nitrophenyl phosphorothioate
206-050-1 298-00-0 Flam. Liq. 3
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 3 *
STOT RE 2 *
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H226
H330
H300
H311
H373 **
H400
H410
080-002-00-6 inorganic compounds of
mercury with the exception
of mercuric sulphide and
those specified elsewhere in
this Annex
Acute Tox. 1
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 2 *
STOT RE 2 *
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H310
H330
H300
H373 **
H400
H410
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 6»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Tossicità Acuta Orale : Acute Tox.3 (Oral) – H301 ; Conc.Limite: ∑ H301 ≥ 5 %; Conc. Cut-off: Acute Tox.3 (Oral) – H301 = 0,1 %
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
004-002-00-2 beryllium compounds with
the exception of aluminium
beryllium silicates, and with
those specified elsewhere in
this Annex
Carc. 1B
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 3 *
STOT SE 3
STOT RE 1
Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
Skin Sens. 1
Aquatic Chronic 2
H350i
H330
H301
H335
H372 **
H315
H319
H317
H411
007-010-00-4 sodium nitrite 231-555-9 7632-00-0 Ox. Sol. 3
Acute Tox. 3 *
Aquatic Acute 1
H272
H301
H400
009-005-00-2 potassium fluoride 232-151-5 7789-23-3 Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
H331
H311
H301
033-002-00-5 arsenic compounds, with the
exception of those specified
elsewhere in this Annex
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H331
H301
H400
H410
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 6»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Tossicità Acuta Orale : Acute Tox.4 (Oral) – H302 ; Conc.Limite: ∑ H302 ≥ 25 %; Conc. Cut-off: Acute Tox.4 (Oral) – H302 = 1 %
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
008-003-00-9 hydrogen peroxide solution
...%
231-765-0 7722-84-1 Ox. Liq. 1
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
Skin Corr. 1A
H271
H332
H302
H314
017-014-00-8 ammonium chloride 235-186-4 12125-02-9 Acute Tox. 4 *
Eye Irrit. 2
H302
H319
019-002-00-8 potassium hydroxide; caustic
potash
215-181-3 1310-58-3 Acute Tox. 4 *
Skin Corr. 1A
H302
H314
025-002-00-9 potassium permanganate 231-760-3 7722-64-7 Ox. Sol. 2
Acute Tox. 4 *
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H272
H302
H400
H410
027-002-00-4 cobalt oxide 215-154-6 1307-96-6 Acute Tox. 4 *
Skin Sens. 1
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H302
H317
H400
H410
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 6»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Tossicità Acuta Dermica : Acute Tox.1 (Dermal) – H310 ; Conc.Limite: ∑ H310 ≥ 0,25 %; Conc. Cut-off: Acute Tox.1 (Dermal) – H310 = 0,1 %
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
006-007-00-5 salts of hydrogen cyanide
with the exception of
complex cyanides such as
ferrocyanides, ferricyanides
and mercuric oxycyanide and
those specified elsewhere in
this Annex
- - Acute Tox. 1
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 2 *
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H310
H330
H300
H400
H410
080-002-00-6 inorganic compounds of
mercury with the exception
of mercuric sulphide and
those specified elsewhere in
this Annex
Acute Tox. 1
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 2 *
STOT RE 2 *
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H310
H330
H300
H373 **
H400
H410
602-015-00-3 1,1,2,2-tetrachloroethane 201-197-8 79-34-5 Acute Tox. 1
Acute Tox. 2 *
Aquatic Chronic 2
H310
H330
H411
602-049-00-9 dieldrin (ISO) 200-484-5 60-57-1 Carc. 2
Acute Tox. 1
Acute Tox. 3 *
STOT RE 1
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H351
H310
H301
H372 **
H400
H410
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 6» Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Tossicità Acuta Dermica: Acute Tox.2 (Dermal) – H310 ; Conc.Limite: ∑ H310 ≥ 2,5 %; Conc. Cut-off: Acute Tox.2 (Dermal) – H310 = 0,1 %
Nell‘elenco della classificazione e dell‘etichettatura armonizzate delle sostanze pericolose di cui
alla Tab. 3.1 del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio UE 1272/2008/CE
non ci sono sostanze che presentano la caratteristica di pericolo di Tossicità Acuta
Dermica : Acute Tox.2 (Dermal) – H310
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 6»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Tossicità Acuta Dermica : Acute Tox.3 (Dermal) – H311 ; Conc.Limite: ∑ H311 ≥ 15 %; Conc. Cut-off: Acute Tox.3 (Dermal) – H311 = 0,1 %
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
009-005-00-2 potassium fluoride 232-151-5 7789-23-3 Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
H331
H311
H301
015-034-00-1 parathion (ISO); O,O-diethyl
O-4-nitrophenyl
phosphorothioate
200-271-7 56-38-2 Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 3 *
STOT RE 1
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H330
H300
H311
H372 **
H400
H410
602-008-00-5 carbon tetrachloride;
tetrachloromethane
200-262-8 56-23-5 Carc. 2
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
STOT RE 1
Aquatic Chronic 3
Ozone 1
H351
H331
H311
H301
H372 **
H412
H420
602-048-00-3 aldrin (ISO) 206-215-8 309-00-2 Carc. 2
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
STOT RE 1
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H351
H311
H301
H372 **
H400
H410
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 6»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Tossicità Acuta Dermica : Acute Tox.4 (Dermal) – H312 ; Conc.Limite: ∑ H312 ≥ 55 %; Conc. Cut-off: Acute Tox.4 (Dermal) – H312 = 1 %
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
048-001-00-5 cadmium compounds, with
the exception of cadmium
sulphoselenide
(xCdS.yCdSe), reaction mass
of cadmium sulphide with
zinc sulphide (xCdS.yZnS),
reaction mass of cadmium
sulphide with mercury
sulphide (xCdS.yHgS), and
those specified elsewhere in
this Annex
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H332
H312
H302
H400
H410
601-022-00-9 o-xylene [1]
p-xylene [2]
m-xylene [3]
xylene [4]
202-422-2 [1]
203-396-5 [2]
203-576-3 [3]
215-535-7 [4]
95-47-6 [1]
106-42-3 [2]
108-38-3 [3]
1330-20-7 [4]
Flam. Liq. 3
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
Skin Irrit. 2
H226
H332
H312
H315
602-014-00-8 1,1,2-trichloroethane 201-166-9 79-00-5 Carc. 2
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
H351
H332
H312
H302
602-020-00-0 1,2-dichloropropane;
propylene dichloride
201-152-2 78-87-5 Flam. Liq. 2
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
H225
H332
H302
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 6» Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Tossicità Acuta per Inalazione: Acute Tox.1 (Inhal) – H330 ; Conc.Limite: ∑ H330 ≥ 0,1 %; Conc. Cut-off: Acute Tox.1 (Inhal) – H330 = 0,1 %
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
605-008-00-3 acrolein; prop-2-enal;
acrylaldehyde
203-453-4 107-02-8 Flam. Liq. 2
Acute Tox. 1
Acute Tox. 2
Acute Tox. 3
Skin Corr. 1B
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H225
H330
H300
H311
H314
H400
H410
015-003-00-2 calcium phosphide;
tricalcium diphosphide
215-142-0 1305-99-3 Water-react. 1
Acute Tox. 1
Acute Tox. 2
Acute Tox. 3
Eye Dam. 1
Aquatic Acute 1
H260
H330
H300
H311
H318
H400
015-004-00-8 aluminium phosphide 244-088-0 20859-73-8 Water-react. 1
Acute Tox. 1
Acute Tox. 2
Acute Tox. 3
Aquatic Acute 1
H260
H330
H300
H311
H400
015-005-00-3 magnesium phosphide;
trimagnesium diphosphide
235-023-7 12057-74-8 Water-react. 1
Acute Tox. 1
Acute Tox. 2
Acute Tox. 3
Aquatic Acute 1
H260
H330
H300
H311
H400
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 6» Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Tossicità Acuta per Inalazione: Acute Tox.2 (Inhal) – H330 ; Conc.Limite: ∑ H330 ≥ 0,5 %; Conc. Cut-off: Acute Tox.2 (Inhal) – H330 = 0,1 %
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
004-002-00-2 beryllium compounds with
the exception of aluminium
beryllium silicates, and with
those specified elsewhere in
this Annex
Carc. 1B
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 3 *
STOT SE 3
STOT RE 1
Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
Skin Sens. 1
Aquatic Chronic 2
H350i
H330
H301
H335
H372 **
H315
H319
H317
H411
006-007-00-5 salts of hydrogen cyanide
with the exception of
complex cyanides such as
ferrocyanides, ferricyanides
and mercuric oxycyanide and
those specified elsewhere in
this Annex
- - Acute Tox. 1
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 2 *
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H310
H330
H300
H400
H410
080-002-00-6 inorganic compounds of
mercury with the exception
of mercuric sulphide and
those specified elsewhere in
this Annex
Acute Tox. 1
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 2 *
STOT RE 2 *
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H310
H330
H300
H373 **
H400
H410
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 6» Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Tossicità Acuta per Inalazione: Acute Tox.3 (Inhal) – H331 ; Conc.Limite: ∑ H331 ≥ 3,5 %; Conc. Cut-off: Acute Tox.3 (Inhal) – H331 = 0,1 %
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
017-001-00-7 chlorine 231-959-5 7782-50-5 Ox. Gas 1
Press. Gas
Acute Tox. 3 *
STOT SE 3
Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
Aquatic Acute 1
H270
H331
H335
H315
H319
H400
033-002-00-5 arsenic compounds, with the
exception of those specified
elsewhere in this Annex
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H331
H301
H400
H410
602-007-00-X bromoform; tribromomethane 200-854-6 75-25-2 Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 4 *
Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
Aquatic Chronic 2
H331
H302
H315
H319
H411
603-001-00-X methanol 200-659-6 67-56-1 Flam. Liq. 2
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
STOT SE 1
H225
H331
H311
H301
H370 **
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 6» Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Tossicità Acuta per Inalazione: Acute Tox.4 (Inhal) – H332 ; Conc.Limite: ∑ H332 ≥ 22,5 %; Conc. Cut-off: Acute Tox.4 (Inhal) – H332 = 1 %
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
008-003-00-9 hydrogen peroxide solution
...%
231-765-0 7722-84-1 Ox. Liq. 1
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
Skin Corr. 1A
H271
H332
H302
H314
025-001-00-3 manganese dioxide 215-202-6 1313-13-9 Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
H332
H302
051-003-00-9 antimony compounds, with
the exception of the tetroxide
(Sb2O4), pentoxide (Sb2O5),
trisulphide (Sb2S3),
pentasulphide (Sb2S5) and
those specified elsewhere in
this Annex
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
Aquatic Chronic 2
H332
H302
H411
056-002-00-7 barium salts, with the
exception of barium sulphate,
salts of 1-azo-2-
hydroxynaphthalenyl aryl
sulphonic acid, and of salts
specified elsewhere in this
Annex
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
H332
H302
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 7»
HP 7 "Cancerogeno": rifiuto che causa il cancro o ne aumenta l'incidenza.
• Il rifiuto che contiene una sostanza classificata con uno dei seguenti codici di classe e
categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo (Carc. 1A - H350; Carc. 1B – H350;
Carc. 2 – H351) e supera o raggiunge uno dei limiti di concentrazione che figurano nella
tabella 6 è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 7.
• Se il rifiuto contiene più di una sostanza classificata come cancerogena, la
concentrazione di una singola sostanza deve essere superiore o pari al limite di concentrazione affinché il rifiuto sia classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 7.
Tabella 6 — Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di rifiuti e i relativi limiti di
concentrazione ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 7
Indice di Pericolo Classe e
Categoria CLP
Concentrazione
Soglia
Limiti di
Concentrazione Codice di Pericolo Pittogramma
H350
Può provocare il cancro Carc. 1A ----- Conc. ind. ≥ 0,1 % HP7
Può provocare il cancro Carc.1B ----- Conc. ind. ≥ 0,1 % HP7
H351 Sospettato di provocare il
cancro Carc. 2 ----- Conc. ind. ≥ 1 % HP7
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 7» Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Cancerogeno: Carc. 1A – H350; Conc. Limite: 0,1%.
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
028-003-00-2 nickel monoxide [1]
nickel oxide [2]
bunsenite [3]
215-215-7 [1]
234-323-5 [2]
1313-99-1 [1]
11099-02-8 [2]
34492-97-2 [3]
Carc. 1A
STOT RE 1
Skin Sens. 1
Aquatic Chronic 4
H350i
H372 **
H317
H413
033-003-00-0 diarsenic trioxide; arsenic
trioxide
215-481-4 1327-53-3 Carc. 1A
Acute Tox. 2 *
Skin Corr. 1B
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H350
H300
H314
H400
H410
602-023-00-7 vinyl chloride;
chloroethylene
200-831-0 75-01-4 Flam. Gas 1
Press. Gas
Carc. 1A
H220
H350
601-020-00-8 benzene 200-753-7 71-43-2 Flam. Liq. 2
Carc. 1A
Muta. 1B
Asp. Tox. 1
STOT RE 1
Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
H225
H350
H340
H304
H372 **
H315
H319
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 7» Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Cancerogeno: Carc. 1B – H350; Conc. Limite: 0,1%.
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
004-002-00-2 beryllium compounds with
the exception of aluminium
beryllium silicates, and with
those specified elsewhere in
this Annex
Carc. 1B
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 3 *
STOT SE 3
STOT RE 1
Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
Skin Sens. 1
Aquatic Chronic 2
H350i
H330
H301
H335
H372 **
H315
H319
H317
H411
024-017-00-8 Chromium (VI) compounds,
with the exception of barium
chromate and of compounds
specified elsewhere in this
Annex
Carc. 1B
Skin Sens. 1
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H350i
H317
H400
H410
027-004-00-5 cobalt dichloride 231-589-4 7646-79-9 Carc. 1B
Muta. 2
Repr. 1B
Acute Tox. 4 *
Resp. Sens. 1
Skin Sens. 1
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H350i
H341
H360F ***
H302
H334
H317
H400
H410
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 7» Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Cancerogeno: Carc. 2 – H351; Conc. Limite: 1%.
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
028-002-00-7 nickel 231-111-4 7440-02-0 Carc. 2
STOT RE 1
Skin Sens. 1
H351
H372 **
H317
028-002-01-4 nickel powder; [particle
diameter < 1 mm]
231-111-4 7440-02-0 Carc. 2
STOT RE 1
Skin Sens. 1
Aquatic Chronic 3
H351
H372 **
H317
H412
051-005-00-X antimony trioxide 215-175-0 1309-64-4 Carc. 2
H351
601-052-00-2 naphthalene 202-049-5 91-20-3 Carc. 2
Acute Tox. 4 *
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H351
H302
H400
H410
602-001-00-7 chloromethane; methyl
chloride
200-817-4 74-87-3 Flam. Gas 1
Press. Gas
Carc. 2
STOT RE 2 *
H220
H351
H373 **
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 8»
HP 8 "Corrosivo": rifiuto la cui applicazione può provocare corrosione cutanea.
• Il rifiuto che contiene una o più sostanze classificate come Skin Corr. 1A, 1B o 1C
(H314) e la somma delle loro concentrazioni è pari o superiore a 5 % è classificato
come rifiuto pericoloso di tipo HP 8. • Il valore soglia (Cut-off) di cui tenere conto in sede di valutazione (ovvero, nel calcolo
della sommatoria) riguardo ai codici 1A, 1B e 1C (H314) è 1,0 %.
Tabella 7 — Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di rifiuti e i relativi limiti di
concentrazione ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 8
Indice di Pericolo Classe e
Categoria CLP
Concentrazione
Soglia Limiti di Concentrazione Codice di Pericolo Pittogramma
H314
Provoca gravi ustioni cutanee
e gravi lesioni oculari Skin Corr. 1A 0,1%
𝐂𝐢𝐧𝐢=𝟏 (H314) ≥ 5%
HP8
Provoca gravi ustioni cutanee
e gravi lesioni oculari Skin Corr. 1B 0,1% HP8
Provoca gravi ustioni cutanee
e gravi lesioni oculari Skin Corr. 1B 0,1% HP8
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 9»
HP 9 "Infettivo": rifiuto contenente microrganismi vitali o loro tossine che sono cause
note, o a ragion veduta ritenuti tali, di malattie nell'uomo o in altri organismi viventi. • L'attribuzione della caratteristica di pericolo HP 9 è valutata in base alle norme
stabilite nei documenti di riferimento o nella legislazione degli Stati membri.
• La norma nazionale di riferimento per la gestione dei Rifiuti Sanitari a Rischio Infettivo è
il Decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 2013, n. 254. Il decreto recepisce i
criteri da seguire e gli obiettivi da raggiungere nella gestione dei rifiuti sanitari, così come
illustrati pre le altre tipologie di rifiuti dal D.Lgs 5 febbraio 1997, n. 22 e ribaditi dal vigente
D.Lgs 3 aprile 2006, n. 152 e definisce le diverse tipologie dei rifiuti sanitari ed i rifiuti a
rischio infettivo.
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 10» HP 10 "Tossico per la riproduzione": rifiuto che ha effetti nocivi sulla funzione sessuale e sulla
fertilità degli uomini e delle donne adulti, nonché sullo sviluppo della progenie.
• Il rifiuto che contiene una sostanza classificata con uno dei seguenti codici di classe e categoria
di pericolo e codici di indicazione di pericolo (Repr. 1A - H360; Repr. 1B – H360; Repr. 2 – H361) e
supera o raggiunge uno dei limiti di concentrazione figuranti nella tabella 8 è classificato
come rifiuto pericoloso di tipo HP 10.
• Se il rifiuto contiene più di una sostanza classificata come tossica per la riproduzione, la
concentrazione di una singola sostanza deve essere superiore o pari al limite di
concentrazione affinché il rifiuto sia classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 10.
Tabella 8 — Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di rifiuti e i relativi limiti di
concentrazione ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 10
Indice di Pericolo Classe e
Categoria CLP
Concentrazione
Soglia
Limiti di
Concentrazione Codice di Pericolo Pittogramma
H360
Può nuocere alla fertilità o al
feto Repr. 1A ----- Conc. ind. ≥ 0,3 % HP10
Sospettato di nuocere alla
fertilità o al feto Repr.1B ----- Conc. ind. ≥ 0,3% HP10
H361 Può essere nocivo per i
lattanti allattati al seno Repr. 2 ----- Conc. ind. ≥ 3,0 % HP10
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 10» Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Tossico per la Riproduzione : Repr. 1A – H360; Conc. Limite: 0,3%.
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
082-001-00-6 lead compounds with the
exception of those specified
elsewhere in this Annex
Repr. 1A
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
STOT RE 2 *
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H360Df
H332
H302
H373 **
H400
H410
602-021-00-6 1,2-dibromo-3-chloropropane 202-479-3 96-12-8 Carc. 1B
Muta. 1B
Repr. 1A
Acute Tox. 3 *
STOT RE 2 *
Aquatic Chronic 3
H350
H340
H360F ***
H301
H373 **
H412
602-085-00-5 2-bromopropane 200-855-1 75-26-3 Flam. Liq. 2
Repr. 1A
STOT RE 2 *
H225
H360F ***
H373 **
603-208-00-5 1,2-diethoxyethane 211-076-1 629-14-1 Flam. Liq. 2
Repr. 1A
Eye Irrit. 2
H225
H360Df
H319
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 10» Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Tossico per la Riproduzione : Repr. 1B – H360; Conc. Limite: 0,3%.
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
005-007-00-2 boric acid [1]
boric acid [2]
233-139-2 [1]
234-343-4 [2]
10043-35-3 [1]
11113-50-1 [2]
Repr. 1B
H360FD
006-021-00-1 linuron (ISO); 3-(3,4-
dichlorophenyl)-1-methoxy-
1-methylurea
206-356-5 330-55-2 Carc. 2
Repr. 1B
Acute Tox. 4 *
STOT RE 2 *
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H351
H360Df
H302
H373 **
H400
H410
027-004-00-5 cobalt dichloride 231-589-4 7646-79-9 Carc. 1B
Muta. 2
Repr. 1B
Acute Tox. 4 *
Resp. Sens. 1
Skin Sens. 1
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H350i
H341
H360F ***
H302
H334
H317
H400
H410
048-008-00-3 cadmium chloride 233-296-7 10108-64-2 Carc. 1B
Muta. 1B
Repr. 1B
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 3 *
STOT RE 1
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H350
H340
H360FD
H330
H301
H372 **
H400
H410
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 10» Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Tossico per la Riproduzione : Repr. 2 – H361; Conc. Limite: 3%.
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
023-001-00-8 divanadium pentaoxide;
vanadium pentoxide
215-239-8 1314-62-1 Muta. 2
Repr. 2
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
STOT SE 3
STOT RE 1
Aquatic Chronic 2
H341
H361d ***
H332
H302
H335
H372 **
H411
601-021-00-3 toluene 203-625-9 108-88-3 Flam. Liq. 2
Repr. 2
Asp. Tox. 1
STOT SE 3
STOT RE 2 *
Skin Irrit. 2
H225
H361d ***
H304
H336
H373 **
H315
601-026-00-0 styrene 202-851-5 100-42-5 Flam. Liq. 3
Repr. 2
Acute Tox. 4 *
STOT RE 1
Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
H226
H361d
H332
H372 (hearing organs)
H315
H319
601-053-00-8 nonylphenol [1]
4-nonylphenol, branched [2]
246-672-0 [1]
284-325-5 [2]
25154-52-3 [1]
84852-15-3 [2]
Repr. 2
Acute Tox. 4 *
Skin Corr. 1B
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H361fd
H302
H314
H400
H410
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 11»
HP 11 "Mutageno": rifiuto che può causare una mutazione, ossia una variazione permanente della quantità o della struttura del materiale genetico di una cellula.
• Il rifiuto che contiene una sostanza classificata con uno dei seguenti codici di classe
e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo (Muta. 1A - H340; Muta. 1B –
H340; Muta. 2 – H361) e supera o raggiunge uno dei limiti di concentrazione figuranti
nella tabella 8 è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 11.
• Se il rifiuto contiene più di una sostanza classificata come mutagena, la
concentrazione di una singola sostanza deve essere superiore o pari al limite di concentrazione affinché il rifiuto sia classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 11.
Tabella 8 — Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di rifiuti e i relativi limiti di
concentrazione ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 11
Indice di Pericolo Classe e
Categoria CLP
Concentrazione
Soglia
Limiti di
Concentrazione Codice di Pericolo Pittogramma
H340
Può provocare alterazioni
genetiche Muta. 1A ----- Conc. ind. ≥ 0,1 % HP11
Può provocare alterazioni
genetiche Muta.1B ----- Conc. ind. ≥ 0,1 % HP11
H341 Sospettato di provocare
alterazioni genetiche Muta. 2 ----- Conc. ind. ≥ 1 % HP11
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 11»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Mutageno: Muta. 1A – H340;
Conc. Limite: 0,1%.
Nell‘elenco della classificazione e dell‘etichettatura armonizzate delle sostanze pericolose di cui
alla Tab. 3.1 del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio UE 1272/2008/CE
non ci sono sostanze che presentano la caratteristica di pericolo di Mutageno: Muta.1A –
H340.
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 11»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Mutageno: Muta. 1B –
H340; Conc. Limite: 0,1%.
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
601-032-00-3 benzo[a]pyrene;
benzo[def]chrysene
200-028-5 50-32-8 Carc. 1B
Muta. 1B
Repr. 1B
Skin Sens. 1
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H350
H340
H360FD
H317
H400
H410
601-013-00-X 1,3-butadiene; buta-1,3-diene 203-450-8 106-99-0 Flam. Gas 1
Press. Gas
Carc. 1A
Muta. 1B
H220
H350
H340
601-020-00-8 benzene 200-753-7 71-43-2 Flam. Liq. 2
Carc. 1A
Muta. 1B
Asp. Tox. 1
STOT RE 1
Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
H225
H350
H340
H304
H372 **
H315
H319
609-065-00-5 2-nitrotoluene 201-853-3 88-72-2 Carc. 1B
Muta. 1B
Repr. 2
Acute Tox. 4 *
Aquatic Chronic 2
H350
H340
H361f ***
H302
H411
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 11»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Mutageno: Muta. 2 –
H341; Conc. Limite: 1%.
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
016-023-00-4 dimethyl sulphate 201-058-1 77-78-1 Carc. 1B
Muta. 2
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 3 *
Skin Corr. 1B
Skin Sens. 1
H350
H341
H330
H301
H314
H317
023-001-00-8 divanadium pentaoxide;
vanadium pentoxide
215-239-8 1314-62-1 Muta. 2
Repr. 2
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
STOT SE 3
STOT RE 1
Aquatic Chronic 2
H341
H361d ***
H332
H302
H335
H372 **
H411
027-004-00-5 cobalt dichloride 231-589-4 7646-79-9 Carc. 1B
Muta. 2
Repr. 1B
Acute Tox. 4 *
Resp. Sens. 1
Skin Sens. 1
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H350i
H341
H360F ***
H302
H334
H317
H400
H410
601-048-00-0 chrysene 205-923-4 218-01-9 Carc. 1B
Muta. 2
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H350
H341
H400
H410
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 12» HP 12 "Liberazione di gas a tossicità acuta": rifiuto che libera gas a tossicità acuta (Acute Tox. 1,
2 o 3) a contatto con l'acqua o con un acido.
• Il rifiuto che contiene una sostanza contrassegnata con una delle informazioni
supplementari sui pericoli EUH029, EUH031 e EUH032 è classificato come rifiuto
pericoloso di tipo HP 12 in base ai metodi di prova (5) o alle linee guida.
Per l‘attribuzione di questa caratteristica di pericolo il regolamento non fissa valori limite, né la
concentrazione di singole sostanze, né sulla sommatoria delle concentrazioni di più sostanze. Il
regolamento si limita ad indicare i codici delle informazioni supplementari sui pericoli delle sostanze
pericolose, la cui presenza può conferire al rifiuto la caratteristica di liberare gas a tossicità acuta a
contatto con l‘acqua o con un acido .Le sostanze pericolose che possono conferire ad un rifiuto il
pericolo di liberare gas a tossicità acuta (Acute Tox. 1, 2 o 3) sono quelle contrassegnate dalle
informazioni supplementari sui pericoli :
• EUH029: A contatto con l’acqua libera un gas tossico;
• EUH031: A contatto con acidi libera un gas tossico;
• EUH032: A contatti con acidi libera un gas altamente tossico.
(5) I metodi da utilizzare sono descritti nel Regolamento 2008/440/CE del Consiglio , così come modificato dal Regolamento 7 dicembre 2015, n. 2016/266/UE, e in altre pertinenti note del CEN oppure in altri metodi di prova e linee guida
riconosciuti a livello internazionale.
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 12»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Liberare gas tossici a
contatto con l’acqua o con un acido.
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification Labeling Supplementary
Hazard Statement Code(s) Hazard Class and
Category Code(s)
Hazard Statement Code(s)
014-001-00-9 trichlorosilane 233-042-5 10025-78-2 Flam. Liq. 1
Pyr. Liq. 1
Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
Skin Corr. 1A
H224
H250
H332
H302
H314
EUH014
EUH029
015-005-00-3 magnesium phosphide;
trimagnesium
diphosphide
235-023-7 12057-74-8 Water-react. 1
Acute Tox. 1
Acute Tox. 2
Acute Tox. 3
Aquatic Acute 1
H260
H330
H300
H311
H400
EUH029
EUH032
006-007-00-5 salts of hydrogen
cyanide with the
exception of complex
cyanides such as
ferrocyanides,
ferricyanides and
mercuric oxycyanide
and those specified
elsewhere in this Annex
- - Acute Tox. 1
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 2 *
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H310
H330
H300
H400
H410
EUH032
016-002-00-X barium sulphide 244-214-4 21109-95-5 Acute Tox. 4 *
Acute Tox. 4 *
Aquatic Acute 1
H332
H302
H400
EUH031
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 13»
HP 13 "Sensibilizzante": rifiuto che contiene una o più sostanze note per essere all'origine
di effetti di sensibilizzazione per la pelle o gli organi respiratori.
• Il rifiuto che contiene una sostanza classificata sensibilizzante con uno dei
seguenti codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo
Skin Sens. 1- H317 e Resp. Sens. 1 – H334, e supera o raggiunge uno dei limiti di
concentrazione figuranti nella tabella 9 è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP
11.
• Se il rifiuto contiene più di una sostanza classificata come sensibilizzante, la
concentrazione di una singola sostanza deve essere superiore o pari al limite di
concentrazione affinché il rifiuto sia classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 13.
Indice di Pericolo Classe e
Categoria CLP
Concentrazione
Soglia
Limiti di
Concentrazione Codice di Pericolo Pittogramma
H317 Può provocare una reazione
allergica alla pelle
Skin Sens. 1:
-----
Conc. ind. ≥ 10 %
HP 13
H334
Può provocare sintomi
allergici o asmatici o difficoltà
respiratorie se inalato.
Resp. Sens. 1 ----- Conc. ind. ≥ 10 % HP 13
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 13»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Sensibilizzante: Skin
Sens. 1 – H317; Conc. Limite: 10%.
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
004-002-00-2 beryllium compounds with
the exception of aluminium
beryllium silicates, and with
those specified elsewhere in
this Annex
Carc. 1B
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 3 *
STOT SE 3
STOT RE 1
Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
Skin Sens. 1
Aquatic Chronic 2
H350i
H330
H301
H335
H372 **
H315
H319
H317
H411
024-017-00-8 Chromium (VI) compounds,
with the exception of barium
chromate and of compounds
specified elsewhere in this
Annex
Carc. 1B
Skin Sens. 1
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H350i
H317
H400
H410
027-002-00-4 cobalt oxide 215-154-6 1307-96-6 Acute Tox. 4 *
Skin Sens. 1
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H302
H317
H400
H410
028-002-00-7 nickel 231-111-4 7440-02-0 Carc. 2
STOT RE 1
Skin Sens. 1
H351
H372 **
H317
028-003-00-2 nickel monoxide [1]
nickel oxide [2]
bunsenite [3]
215-215-7 [1]
234-323-5 [2]
1313-99-1 [1]
11099-02-8 [2]
34492-97-2 [3]
Carc. 1A
STOT RE 1
Skin Sens. 1
Aquatic Chronic 4
H350i
H372 **
H317
H413
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 13»
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire il pericolo di Sensibilizzante: Resp.
Sens. 1 – H334; Conc. Limite: 10%.
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification
Hazard Class and Category
Code(s)
Hazard Statement Code(s)
024-002-00-6 potassium dichromate 231-906-6 7778-50-9 Ox. Sol. 2
Carc. 1B
Muta. 1B
Repr. 1B
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 4 *
STOT RE 1
Skin Corr. 1B
Resp. Sens. 1
Skin Sens. 1
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H272
H350
H340
H360FD
H330
H301
H312
H372 **
H314
H334
H317
H400
H410
027-001-00-9 cobalt 231-158-0 7440-48-4 Resp. Sens. 1
Skin Sens. 1
Aquatic Chronic 4
H334
H317
H413
028-035-00-7 nickel chromate 238-766-5 14721-18-7 Carc. 1A
STOT RE 1
Resp. Sens. 1
Skin Sens. 1
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H350i
H372 **
H334
H317
H400
H410
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 14»
• Il Regolamento (UE) 1357/2014 al punto 7) dei «considerando», afferma che «per garantire
l'adeguata completezza e rappresentatività anche per quanto riguarda le informazioni sui
possibili effetti di un allineamento della caratteristica HP 14 „‟ecotossico‟' con il
regolamento (Ce) n. 1272/2008, è necessario uno studio supplementare».
• Nel nuovo testo dell'Allegato III, descrive la caratteristica di pericolosità HP14 "ecotossico"
come «rifiuto che presenta o può presentare rischi immediati o differiti per uno o più
comparti ambientali».
• Nella nota in calce allo stesso Allegato III, afferma che "l'attribuzione della caratteristica
di pericolo HP14 è effettuata secondo i criteri stabiliti nell'allegato VI della direttiva
67/548/Cee del Consiglio".
E' evidente la natura provvisoria dei criteri fissati dal Regolamento per la
caratteristica di pericolosità HP 14, anche se si pone il dubbio se il riferimento, ai
fini della loro individuazione, all'allegato VI della direttiva 67/548/Cee del Consiglio sia
un refuso, in quanto la direttiva è stata abrogata dall'articolo 60 del regolamento (Ce) n.
1272/2008 (cd. regolamento CLP (9)) con decorrenza 1 giugno 2015.
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 14»
• A livello nazionale, in attesa della definizione di criteri comunitari, l’attribuzione della
caratteristica di pericolo HP14 è attuata secondo le modalità dell'Accordo europeo
relativo al trasporto internazionale delle merci pericolose su strada (ADR).
Infatti, ai sensi dell‘articolo 7, comma 9-ter del decreto legge 19 giugno 2015, n. 78, così
come convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 125: “allo scopo
di favorire la corretta gestione dei Centri di raccolta comunale per il conferimento dei
rifiuti presso gli impianti di destino, nonché per l'idonea classificazione dei rifiuti,
nelle more dell'adozione, da parte della Commissione europea, di specifici criteri per
l'attribuzione ai rifiuti della caratteristica di pericolo HP 14 "ecotossico", tale
caratteristica viene attribuita secondo le modalità dell'Accordo europeo relativo al
trasporto internazionale delle merci pericolose su strada (ADR) per la classe 9 - M6 e
M7”.
• ADR è l‘acronimo di ―Accord Dangereuses Route‖, sintesi di ―Accord europeen relatif au
transport international des marchandises dangereuses par route‖, ossia ―Accordo europeo
relativo ai trasporti internazionali di merci pericolose su strada‖.
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
ADR: ACCORDO EUROPEO RELATIVO AL TRASPORTO INTERNAZIONALE
DELLE MERCI PERICOLOSE SU STRADA
Classifica le merci pericolose nelle seguenti classi:
Classe 1 Materie e oggetti esplosivi
Classe 2 Gas
Classe 3 Liquidi Infiammabili
Classe 4.1 Solidi infiammabili, materie autoreattive ed esplosivi solidi desensibilizzanti
Classe 4.2 Materie soggette ad accensione spontanea
Classe 4.3 Materie che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili
Classe 5.1 Materie comburenti
Classe 5.2 Perossidi organici
Classe 6.1 Materie tossiche
Classe 6.2 Materie infettanti
Classe 7 Materiali radioattivi
Classe 8 Materie corrosive
Classe 9 Materie e oggetti pericolosi diversi
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
ADR: ACCORDO EUROPEO RELATIVO AL TRASPORTO INTERNAZIONALE
DELLE MERCI PERICOLOSE SU STRADA
Classifica le merci pericolose nelle seguenti classi:
Classe 1 Materie e oggetti esplosivi
Classe 2 Gas
Classe 3 Liquidi Infiammabili
Classe 4.1 Solidi infiammabili, materie autoreattive ed esplosivi solidi desensibilizzanti
Classe 4.2 Materie soggette ad accensione spontanea
Classe 4.3 Materie che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili
Classe 5.1 Materie comburenti
Classe 5.2 Perossidi organici
Classe 6.1 Materie tossiche
Classe 6.2 Materie infettanti
Classe 7 Materiali radioattivi
Classe 8 Materie corrosive
Classe 9 Materie e oggetti pericolosi diversi
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
ADR: Classe 9 – Materie e oggetti pericolosi diversi
• Criteri: Il titolo della classe 9 comprende le materie e gli oggetti che, durante il trasporto,
presentano un pericolo diverso da quelli compresi sotto il titolo delle altre classi.
• Le materie e gli oggetti della classe 9 sono suddivisi come segue:
M1 Materie che, inalate sotto forma di polvere fine, possono comportare un rischio per la salute;
M2 Materie e apparecchi che, in caso d’incendio, possono formare diossine;
M3 Materie sviluppanti vapori infiammabili;
M4 Pile al litio;
M5 Dispositivi di salvataggio;
M6 – M8 Materie pericolose per l’ambiente:
M6 Materie pericolose per l’ambiente acquatico, liquide;
M7 Materie pericolose per l’ambiente acquatico, solide;
M8 Microrganismi e organismi geneticamente modificati;
M9 – M10 Materie trasportate a caldo:
M9 Liquide;
M10 Solide;
M11 Altre materie che presentano un pericolo durante il trasporto ma che non corrispondono alle definizioni di
nessun’altra classe
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
ADR - M6 e M7 : Materie Pericolose per l’Ambiente Acquatico
I criteri base per la classificazione delle materie pericolose per
l‘ambiente acquatico sono:
• tossicità acquatica acuta;
• tossicità acquatica cronica;
• bioaccumulazione;
• degradazione (biotica o abiotica) dei composti organici.
Su tale base le materie pericolose per l‘ambiente acquatico sono
classificate, ai fini del trasporto, in tre categorie:
• Categoria Acuta 1;
• Categoria Cronica 1;
• Categoria Cronica 2.
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
ADR - M6 e M7 : Materie Pericolose per l’Ambiente Acquatico
TOSSICITA’ ACQUATICA (ACUTA)
Categoria 1 Categoria 2 Categoria 3 -----
ex R50 : Molto tossico per
la vita acquatica
H400: Molto tossico per gli
organismi acquatici.
ex R 51: Tossico
per la vita acquatica
Non esiste
corrispondenza
nel CLP !!
ex R 52: Nocivo per
la vita acquatica
Non esiste
corrispondenza nel
CLP !!
Non si applicano al trasporto
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
ADR - M6 e M7 : Materie Pericolose per l’Ambiente Acquatico
TOSSICITA’ ACQUATICA (CRONICA)
Categoria 1 Categoria 2 Categoria 3 Categoria 4
Ex R 50/53: Molto
tossico per la vita
acquatica con effetti a
lungo termine
H400: Molto tossico
per gli organismi
acquatici.
H410: Molto tossico per
gli organismi acquatici
con effetti di lunga
durata.
Ex R 51/53: Tossico
per la vita acquatica
con effetti a lungo
termine
H411: Tossico per gli
organismi acquatici
con effetti di lunga
durata.
Ex R 52/53: Nocivo
per la vita
acquatica con effetti a
lungo termine
H412: Nocivo per gli
organismi acquatici
con effetti di lunga
durata
Ex R 53:Può causare
effetti a lungo
termine alla vita
Acquatica
H413: Può essere
nocivo per gli
organismi acquatici
con effetti di lunga
durata.
Non si applicano al trasporto
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Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 14»
• Mentre il regolamento CLP prevede per il pericolo ecotossico le categorie
Acuto 1 e Cronico 1, 2, 3 e 4, il regolamento ADR, invece, non contempla tutti
gli effetti cronici a lungo termine, ed in particolare le categorie Cronico 3 e 4.
• Il regolamento ADR, infatti, non considera gli effetti a lungo termine poiché ha
delle finalità diverse dal CLP: mentre quest‘ultimo considera l’intera vita di un
prodotto ai della valutazione degli impatti ambientali, il regolamento ADR si
focalizza solo su un tempo limitato al trasporto.
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ADR - M6 e M7 : Materie Pericolose per l’Ambiente Acquatico Calcolo per l’attribuzione della Caratteristica di Pericolo H14 ai Rifiuti
«Metodo Convenzionale: Metodo della somma»
Indice di Pericolo Classe e Categoria
CLP Concentrazione Soglia Limiti di Concentrazione
Codice di
Pericolo Pittogramma
H400 Molto tossico per gli
organismi acquatici Aquatic Acute 1
CH400 x M ≥ 0,1 %
∑CH400 x M ≥ 25 % HP14
H400
H410
Molto tossico per gli
organismi acquatici
Molto tossico per gli
organismi acquatici con
effetti di lunga durata.
Aquatic Chronic 1 CH400-H410 x M ≥ 0,1 % ∑CH400-H410 x M ≥ 25 % HP14
H411
Tossico per gli organismi
acquatici con effetti di lunga
durata.
Aquatic Chronic 2 CH411 ≥ 1 % [∑(CCH400-H410 x10 x M) +
∑CH411 ] ≥ 25 % HP14
[M = fattore moltiplicatore che tiene conto del contributo di tossicità delle sostanze aventi una tossicità acuta a concentrazioni inferiori a 1 mg/l
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ADR - M6 e M7 : Materie Pericolose per l’Ambiente Acquatico Calcolo per l’attribuzione della Caratteristica di Pericolo H14 ai Rifiuti
«Metodo Convenzionale: Metodo della somma»
NOEC (No Observed Effect Concentration);
CL50 (Median Lethal Concentration, concentrazione letale mediana);
CE50 (Median Effective Concentration, concentrazione effettiva mediana)
(mg/l) (mg/l)
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del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Commento
La legge 125/2015 ricolloca quindi (almeno provvisoriamente) la caratteristica
«HP 14 — Ecotossico» all'interno dei criteri Adr già introdotti dalla legge
n. 28/2012, e non, come sembrava prima dell'intervento legislativo in parola,
in base ai criteri presenti nell'allegato VI alla direttiva 67/548/Cee, come previsto
nel rinvio fatto dal regolamento (Ue) 1357/2014 sulla nuova classificazione rifiuti in
vigore dal 1° giugno 2015.
In termini pratici, sono di fatto innalzati i limiti di 10 volte per molte sostanze ai fini
della classificazione dei rifiuti ecotossici (HP14), da 2500 mg/kg (0,25 %) a 25000
mg/kg (2,5 %), in quanto la normativa ADR, al punto 2.2.9.1.10.5, rispetto al
Regolamento 1272/2008/CE ―CLP‖, non contempla le sostanze classificate con le
ex frasi di rischio R52/53 (H412: Aquatic Chronic 3) nel calcolo ai fini della
classificazione della miscela come pericolosa per l’ambiente;
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del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 15» HP 15 "Rifiuto che non possiede direttamente una delle caratteristiche di
pericolo summenzionate ma può manifestarla successivamente".
• Il rifiuto che contiene una o più sostanze contrassegnate con una delle indicazioni
di pericolo o con una delle informazioni supplementari (EUHXYZ) sui pericoli
figuranti nella tabella 9 è classificato come rifiuto pericoloso con il codice HP 15, a
meno che si presenti sotto una forma tale da non potere in nessun caso
manifestare caratteristiche esplosive o potenzialmente esplosive.
Tabella 9 — Indicazionidi pericolo e informazioni supplementari sui pericoli per i componenti di rifiuti ai fini della classificazione
dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 15
Indicazioni di pericolo/Informazioni supplementari sui pericoli
Pericolo di esplosione di massa in caso di incendio
H205
Esplosivo allo stato secco
EUH001
Può formare perossidi esplosivi
EUH019
Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato
EUH044
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Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 15» HP 15 "Rifiuto che non possiede direttamente una delle caratteristiche di
pericolo summenzionate ma può manifestarla successivamente".
• Gli Stati membri possono inoltre attribuire a un rifiuto la caratteristica di pericolo HP 15
in base ad altri criteri applicabili, quali la valutazione del prodotto di lisciviazione.
Per l’attribuzione della caratteristica di pericolo HP15 il regolamento non fissa valori
limite né sulla concentrazione né sulla sommatoria delle concentrazioni di più
sostanze.
Il regolamento si limita ad indicare nell’apposita «tabella 9» i codici di indicazione di
pericolo e le informazioni supplementari sui pericoli delle sostanze pericolose la cui
presenza può conferire al rifiuto tale caratteristica. Le sostanze pericolose ,che possono
conferire ad un rifiuto la caratteristica di poter presentare in seguito un pericolo, sono quelle
contrassegnate dai codici di indicazione di pericolo, classe e categoria di pericolo e dalle
informazioni supplementari sui pericoli riportati nella precedente «tabella9».
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del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 15» HP 15 "Rifiuto che non possiede direttamente una delle caratteristiche di
pericolo summenzionate ma può manifestarla successivamente".
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire al rifiuto la caratteristica di presentare
in seguito il «Pericolo di esplosione di massa in caso di incendio: H205»
Nell‘elenco della classificazione e dell‘etichettatura armonizzate delle sostanze pericolose di cui
alla Tab. 3.1 del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio UE 1272/2008/CE
non ci sono sostanze che presentano il codice di indicazione di pericolo H205
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del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 15» HP 15 "Rifiuto che non possiede direttamente una delle caratteristiche di
pericolo summenzionate ma può manifestarla successivamente".
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire al rifiuto la caratteristica di presentare
in seguito il «Pericolo di Esplosivo allo stato secco: EUH001».
Nell‘elenco della classificazione e dell‘etichettatura armonizzate delle sostanze pericolose di cui
alla Tab. 3.1 del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio UE 1272/2008/CE
non ci sono sostanze che presentano l’informazione supplementare sui pericoli EUH001.
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del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 15» HP 15 "Rifiuto che non possiede direttamente una delle caratteristiche di
pericolo summenzionate ma può manifestarla successivamente".
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire al rifiuto la caratteristica di presentare
in seguito il Pericolo di «Può formare perossidi esplosivi: EUH019».
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification Labeling Supplementary Hazard
Statement Code(s) Hazard Class and
Category Code(s)
Hazard Statement Code(s)
601-045-00-4 1,2,3,4-
tetrahydronaphthalene
204-340-2 119-64-2 Skin Irrit. 2
Eye Irrit. 2
Aquatic Chronic 2
H315
H319
H411
EUH019
603-022-00-4 diethyl ether; ether 200-467-2 60-29-7 Flam. Liq. 1
Acute Tox. 4 *
STOT SE 3
H224
H302
H336
EUH019
EUH066
603-024-00-5 1,4-dioxane 204-661-8 123-91-1 Flam. Liq. 2
Carc. 2
STOT SE 3
Eye Irrit. 2
H225
H351
H335
H319
EUH019
EUH066
Regolamento Commissione UE n. 1357/2014 Regolamento che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Allegato al Regolamento 2014/1357/UE
Attribuzione della Caratteristica di Pericolo «HP 15» HP 15 "Rifiuto che non possiede direttamente una delle caratteristiche di
pericolo summenzionate ma può manifestarla successivamente".
Esempi di sostanze pericolose che possono conferire al rifiuto la caratteristica di presentare
in seguito il «Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato: EUH044».
Index No
International Chemical
Identification
EC No
CAS No
Classification Labeling Supplementary Hazard
Statement Code(s) Hazard Class and
Category Code(s)
Hazard Statement Code(s)
609-020-00-X DNOC (ISO);
4,6-dinitro-o-cresol
208-601-1 534-52-1 Muta. 2
Acute Tox. 1
Acute Tox. 2 *
Acute Tox. 2 *
Skin Irrit. 2
Eye Dam. 1
Skin Sens. 1
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H341
H310
H330
H300
H315
H318
H317
H400
H410
EUH044
609-025-00-7 dinoseb (ISO); 6-sec-butyl-2,4-
dinitrophenol
201-861-7 88-85-7 Repr. 1B
Acute Tox. 3 *
Acute Tox. 3 *
Eye Irrit. 2
Aquatic Acute 1
Aquatic Chronic 1
H360Df
H311EUH044
H301
H319
H400
H410
EUH019
EUH066
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Fine 1a Sessione
LA NUOVA
CLASSIFICAZIONE DEI
RIFIUTI
«Aspetti Normativi ed Analitici»
"Seconda Sessione"
Napoli, 24 settembre 2016 Salvatore Di Rosa
ARPAC
Programma 2a Sessione
• La Decisione della Commissione UE n. 955/2014;
• La Normativa sui POP‘s relativa alla Classificazione e
Gestione dei Rifiuti;
• Le Criticità Analitiche;
• Esempi di Classificazione dei Rifiuti.
La Nuova Classificazione dei rifiuti
Aspetti Normativi ed Analitici
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
La Decisione 955/2014/CE arreca modifiche alla Decisione
2000/532/CE. In particolare:
• introduce un nuovo elenco europeo dei rifiuti (Eer),
secondo l‘articolo 7 della Direttiva 2008/98/CE;
• cambia numerose definizioni;
• sopprime gli articoli 2 e 3 della decisione 2000/532/CE;
• propone delle nuove indicazioni sulle modalità di
classificazione dei rifiuti e di valutazione delle
caratteristiche di pericolo.
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
La decisione 2014/955/UE introduce poche modifiche all’Elenco
Europeo dei rifiuti (le voci passano da 839 a 842 ed alcune vengono
rivisitate):
Le uniche variazioni intenzionali al preesistente elenco riguardano, infatti:
l’introduzione di tre nuovi codici:
• 01 03 10* (―fanghi rossi derivanti dalla produzione di allumina contenenti
sostanze pericolose, diversi da quelli di cui alla voce 01 03 07”);
• 16 03 07* (―mercurio metallico”);
• 19 03 08* (―mercurio parzialmente stabilizzato”)
la modifica della descrizione dei seguenti due codici:
• 01 03 09 da ―fanghi rossi derivanti dalla produzione di allumina, diversi da
quelli di cui alla voce 01 03 07” a “fanghi rossi derivanti dalla produzione
di allumina, diversi da quelli di cui alla voce 01 03 10”;
• 19 03 04* da ―rifiuti contrassegnati come pericolosi parzialmente stabilizzati” a
“rifiuti contrassegnati come pericolosi parzialmente stabilizzati, diversi
da quelli di cui al punto 19 03 08”.
Nuovo Elenco europeo dei rifiuti (Eer)
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
Alcuni chiarimenti su tale aspetto sono contenuti nella Nota del Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Prot. n. 11845/RIN del
28/9/2015, nella quale è specificato che ―eventuali ulteriori disallineamenti relativi
alla descrizione dei codici dei rifiuti sono da imputarsi alla traduzione in lingua
italiana del testo originario della decisione, non implicando alcuna modifica
reale degli stessi codici, come del resto risulta dal testo originario della
decisione in lingua inglese”.
Nuovo Elenco europeo dei rifiuti (Eer)
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
La decisione 2014/955/UE introduce alcune definizioni Si intende per:
«Sostanza pericolosa», una sostanza classificata come pericolosa in
quanto conforme ai criteri di cui alle parti da 2 a 5 dell'allegato I del
regolamento (CE) n. 1272/2008;
• «Policlorodifenili e Policlorotrifenili» (PCB), i PCB, conformemente alla
definizione di cui all'articolo 2, lettera a), della direttiva 96/59/CE del
Consiglio; ovvero: i policlorobifenili (PCB), i policlorotrifenili (PCT),
il monometil-tetracloro-difenilmetano (MMTCDF), il monometil-
dicloro-difenilmetano (MMDCDF)e il monometil-dibromo-
difenilmetano (MMDBDF);
Nuove definizioni
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
La decisione 2014/955/UE introduce alcune definizioni Si intende per:
«Metallo pesante», qualunque composto di antimonio, arsenico,
cadmio, cromo (VI), rame, piombo, mercurio, nichel, selenio, tellurio,
tallio e stagno, anche quando tali metalli appaiono in forme metalliche
nella misura in cui questi sono classificate come pericolose;
«Metalli di transizione», uno dei metalli seguenti: qualsiasi composto
di scandio, vanadio, manganese, cobalto, rame, ittrio, niobio, afnio,
tungsteno, titanio, cromo, ferro, nichel, zinco, zirconio, molibdeno e
tantalio, anche quando tali metalli appaiono in forme metalliche,
nella misura in cui questi sono classificati come pericolosi;
Nuove definizioni
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
La decisione 2014/955/UE introduce alcune definizioni Si intende per:
«Stabilizzazione», i processi che modificano la pericolosità dei componenti dei rifiuti e trasformano i rifiuti pericolosi in rifiuti non pericolosi.
«Solidificazione», processi che influiscono esclusivamente sullo stato fisico dei rifiuti per mezzo di appositi additivi, senza modificare le proprietà chimiche dei rifiuti stessi.
«Rifiuto parzialmente stabilizzato», un rifiuto che contiene, dopo il processo di stabilizzazione, componenti pericolosi, che non sono stati completamente trasformati in componenti non pericolosi e che potrebbero essere rilasciati nell'ambiente nel breve, medio o lungo periodo.
Nuove definizioni
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
Nel valutare le caratteristiche di pericolo dei rifiuti, si applicano i criteri di cui all'allegato III della direttiva 2008/98/CE. Per le caratteristiche di pericolo HP 4, HP 6 e HP 8, ai fini della valutazione si applicano i valori soglia per le singole sostanze come indicato nell'allegato III della direttiva 2008/98/CE.
Quando una sostanza è presente nei rifiuti in quantità inferiori al suo valore soglia, non viene presa in considerazione per il calcolo di una determinata soglia
(1)
Laddove una caratteristica di pericolo di un rifiuto è stata valutata sia mediante una prova che utilizzando le concentrazioni di sostanze pericolose come indicato nell'allegato III della direttiva 2008/98/CE, prevalgono i risultati della prova.
Valutazione delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
(1) NB: come specificato nella nota del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Prot. N. 11845/RIN del 28/9/2015 la frase: “quando una sostanza è presente nei rifiuti in quantità inferiori al suo valore soglia, non viene presa in considerazione per il calcolo di una determinata soglia” è da intendersi più propriamente nella maniera seguente: “quando una sostanza è presente nei rifiuti in quantità inferiori al suo valore soglia non viene presa in considerazione per il calcolo del valore limite di concentrazione”.
Valutazione delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
I rifiuti contrassegnati da un asterisco (*) nell'elenco di rifiuti sono
considerati rifiuti pericolosi ai sensi della direttiva 2008/98/CE, a meno
che non si applichi l‘articolo 20 di detta direttiva.
Ai rifiuti cui potrebbero essere assegnati codici di rifiuti pericolosi e non
pericolosi, si applicano le seguenti disposizioni:
L'iscrizione di una voce nell'elenco armonizzato di rifiuti
contrassegnata come pericolosa, con un riferimento specifico o
generico a «sostanze pericolose», è opportuna solo quando questo
rifiuto contiene sostanze pericolose «pertinenti» che determinano
nel rifiuto una o più delle caratteristiche di pericolo da HP 1 a HP 8
e/o da HP 10 a HP 15 di cui all'allegato III della direttiva 2008/98/CE.
Classificazione di un rifiuto come pericoloso
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
La valutazione della caratteristica di pericolo HP 9 «infettivo» deve essere
effettuata conformemente alla legislazione pertinente o ai documenti di riferimento
negli Stati membri. (in Italia dal DPR n. 254 del 15 luglio 2003).
Per garantire la completezza e la rappresentatività delle informazioni sui possibili
effetti di un allineamento della caratteristica HP14 «Ecotossico» al regolamento
CLP è necessario uno studio supplementare (7° Considerando).
A livello comunitario non sono stati, pertanto, introdotte modifiche per la
caratteristica HP14 rispetto al vecchio allegato III della direttiva 2008/98/CE
Nota L'attribuzione della caratteristica di pericolo HP14 è effettuata secondo i criteri
stabiliti nell'allegato VI della direttiva 67/548/CEE del Consiglio.
NO ADR!
Classificazione di un rifiuto come pericoloso
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
A livello nazionale, in attesa della definizione di criteri comunitari, l’attribuzione della
caratteristica di pericolo HP14 è attuata secondo le modalità dell'Accordo europeo
relativo al trasporto internazionale delle merci pericolose su strada (ADR).
Infatti, ai sensi dell‘articolo 7, comma 9-ter del decreto legge 19 giugno 2015, n. 78, così
come convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 125: “allo scopo
di favorire la corretta gestione dei Centri di raccolta comunale per il conferimento dei
rifiuti presso gli impianti di destino, nonché per l'idonea classificazione dei rifiuti,
nelle more dell'adozione, da parte della Commissione europea, di specifici criteri per
l'attribuzione ai rifiuti della caratteristica di pericolo HP 14 "ecotossico", tale
caratteristica viene attribuita secondo le modalità dell'Accordo europeo relativo al
trasporto internazionale delle merci pericolose su strada (ADR) per la classe 9 - M6 e
M7”.
SI ADR!
Classificazione di un rifiuto come pericoloso
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
Una caratteristica di pericolo può essere valutata utilizzando la
concentrazione di sostanze nei rifiuti, come specificato nell'allegato III
della direttiva 2008/98/CE o, se non diversamente specificato nel
regolamento (CE) n. 1272/2008, eseguendo una prova conformemente
al regolamento (CE) n. 440/2008 o altri metodi di prova e linee guida
riconosciuti a livello internazionale, tenendo conto dell'articolo 7 del
regolamento (CE) n. 1272/2008 per quanto riguarda la sperimentazione
animale e umana.
Classificazione di un rifiuto come pericoloso
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
I rifiuti contenenti dibenzo-p-diossine e i dibenzofurani policlorurati
(PCDD/PCDF), DDT (1,1,1tricloro-2,2-bis(4-clorofenil)etano), clordano,
esaclorocicloesani (compreso il lindano), dieldrin, endrin, eptacloro,
esaclorobenzene, clordecone, aldrin, pentaclorobenzene, mirex, toxafene
esabromobifenile e/o PCB in quantità superiori ai limiti di
concentrazione di cui all'allegato IV del regolamento (CE) n. 850/2004
del Parlamento europeo e del Consiglio devono essere classificati
come pericolosi.
I limiti di concentrazione di cui di cui all'allegato III della direttiva
2008/98/CE non sono applicabili alle leghe di metalli puri in forma
massiva (non contaminati da sostanze pericolose). I residui di leghe
(che) sono considerati rifiuti pericolosi sono specificamente menzionati
nel presente elenco e contrassegnati con un asterisco (*) (2).
Classificazione di un rifiuto come pericoloso
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
(2) NB: come specificato nella nota del Ministero dell‘Ambiente e
della Tutela del Territorio e del Mare, Prot. N. 11845/RIN del
28/9/2015 la frase ―I residui di leghe sono considerati rifiuti
pericolosi sono specificamente menzionati nel presente elenco
e contrassegnati con un asterisco (*)” è da intendersi come:
“I residui di leghe che vengono considerati rifiuti pericolosi
sono specificamente menzionati nel presente elenco e
contrassegnati con un asterisco (*)”.
Classificazione di un rifiuto come pericoloso
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
I limiti di concentrazione di cui all'allegato III della direttiva
2008/98/CE non sono applicabili alle leghe di metalli puri in forma
massiva non contaminati da sostanze pericolose.
Esempi di codici di rifiuti costituiti da metalli pesanti classificati non
pericolosi:
• 12 01 01 «limatura e trucioli di metalli ferrosi»;
• 12 01 02 «polveri e particolato di metalli ferrosi»;
• 17 04 01 «rame, bronzo, ottone»;
• 17 04 02 «alluminio»;
• 17 04 03 «piombo»;
• 17 04 04 «zinco»;
• 17 04 05 «ferro e acciaio»;
• 17 04 06 «stagno»;
• 17 04 07 «metalli misti».
Classificazione di un rifiuto come pericoloso
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
I residui di leghe metalliche considerati rifiuti pericolosi sono
specificamente menzionati nell‘elenco dei CER e contrassegnati con un
asterisco (*).
Esempi :
• 06 04 03* «rifiuti contenenti arsenico»;
• 06 04 04* «rifiuti contenenti mercurio»;
• 16 03 07* «mercurio metallico»;
Esempi di codici di rifiuti costituiti da metalli contaminati da sostanze
pericolose:
• 17 04 09* «rifiuti metallici contaminati da sostanze pericolose»;
• 17 04 10* «cavi, impregnati di olio, di catrame di carbone o di altre sostanze
pericolose »;
Classificazione di un rifiuto come pericoloso
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
Tra i codici presenti nell‘elenco armonizzato dei rifiuti sono presenti altri
codici in cui non si fa riferimento specifico ad un determinato
metallo, ma ad un generico contenuto di metalli.
Esempi:
• 06 03 13* «sali e loro soluzioni, contenenti metalli pesanti»;
• 06 03 15* «ossidi metallici contenenti metalli pesanti»;
• 06 04 05* «rifiuti contenenti altri metalli pesanti»;
• 10 12 11* «rifiuti delle operazioni di smaltatura contenenti metalli pesanti»;
• 16 08 02* «catalizzatori esauriti contenenti metalli di transizione pericolosi o
composti di metalli di transizione pericolosi»;
Classificazione di un rifiuto come pericoloso
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
Se del caso, al momento di stabilire le caratteristiche di pericolo dei
rifiuti si possono prendere in considerazione le seguenti note
contenute nell'allegato VI del regolamento (CE) n. 1272/2008:
₋ 1.1.3.1. Note relative all'identificazione, alla classificazione e
all'etichettatura delle sostanze: note B, D, F, J, L, M, P, Q, R, e U.
₋ 1.1.3.2. Note relative alla classificazione e all'etichettatura delle
miscele: note 1, 2, 3 e 5.
Dopo la valutazione delle caratteristiche di pericolo di un tipo di
rifiuti in base a questo metodo, si assegnerà l'adeguata voce di
pericolosità o non pericolosità dall'elenco dei rifiuti.
Tutte le altre voci dell'elenco armonizzato di rifiuti sono considerate
rifiuti non pericolosi.
Classificazione di un rifiuto come pericoloso
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
Le citate note individuato al paragrafo “ Classificazione di un rifiuto come pericoloso” dell’allegato alla decisione 2000/532/CE (punti 1.1.3.1. e 1.1.3.2 dell’allegato VI al regolamento 2008/1272/CE) recitano quanto segue:
Note relative all’identificazione, classificazione ed etichettatura delle sostanze, di cui al punto 1.1.3.1:
• Nota B: talune sostanze (acidi, basi, ecc.) sono immesse sul mercato in soluzione acquosa a diverse concentrazioni e richiedono pertanto una classificazione e un'etichettatura diverse poiché i pericoli variano in funzione della concentrazione. Nella parte 3 per le sostanze accompagnate dalla nota B è utilizzata una denominazione generale del tipo: «acido nitrico...%». In questo caso il fornitore deve indicare sull’etichetta la concentrazione della soluzione in percentuale. La concentrazione espressa in percentuale viene sempre intesa peso/peso, salvo altra indicazione.
Classificazione di un rifiuto come pericoloso
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2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
Note relative all’identificazione, classificazione ed etichettatura delle sostanze, di cui al punto 1.1.3.1:
• Nota D: alcune sostanze che tendono spontaneamente alla polimerizzazione o alla decomposizione sono generalmente immesse sul mercato in forma stabilizzata ed è sotto tale forma che sono elencate nella parte 3. Tuttavia tali sostanze sono talvolta immesse sul mercato sotto forma non stabilizzata. In questo caso il fornitore deve specificare sull’etichetta il nome della sostanza seguito dalla dicitura «non stabilizzata».
• Nota F: questa sostanza può contenere stabilizzanti. Se lo stabilizzante modifica le caratteristiche di pericolosità della sostanza, indicate dalla classificazione riportata nella parte 3, la classificazione e l’etichettatura devono essere effettuate in base alle regole per la classificazione e l’etichettatura delle miscele pericolose.
Classificazione di un rifiuto come pericoloso
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2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
Note relative all’identificazione, classificazione ed etichettatura delle sostanze, di cui al punto 1.1.3.1:
• Nota J: la classificazione come cancerogeno o mutageno non è necessaria se si può dimostrare che la sostanza contiene benzene in percentuale inferiore allo 0,1 % di peso/peso (EINECS n. 200753-7). La presente nota si applica soltanto a talune sostanze composte derivate dal carbone e dal petrolio figuranti nella parte 3.
• Nota L: la classificazione come cancerogeno non è necessaria se si può dimostrare che la sostanza contiene meno del 3 % di estratto di DMSO secondo la misurazione IP 346 «Determinazione dei policiclici aromatici negli oli di base inutilizzati lubrificanti e nelle frazioni di petrolio senza asfaltene — estrazione di dimetile sulfosside», Institute of Petroleum, Londra. La presente nota si applica soltanto a talune sostanze composte derivate dal petrolio contenute nella parte 3.
Classificazione di un rifiuto come pericoloso
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Note relative all’identificazione, classificazione ed etichettatura delle sostanze, di cui al punto 1.1.3.1:
• Nota M: la classificazione come cancerogeno non è necessaria se si può dimostrare che la sostanza contiene benzo[a]-pirene in percentuale inferiore allo 0,005 % di peso/peso (EINECS n. 200028-5). La presente nota si applica soltanto a talune sostanze composte derivate dal carbone figuranti nella parte 3.
• Nota P: la classificazione come cancerogeno o mutageno non è necessaria se si può dimostrare che la sostanza contiene benzene in percentuale inferiore allo 0,1 % di peso/peso (EINECS n. 200753-7). Se la sostanza non è classificata come cancerogena, devono almeno figurare i consigli di prudenza (P102-)P260-P262-P301 + P310-P331 (tabella 3.1) o la frase S (2-)23-24-62 (tabella 3.2). La presente nota si applica soltanto a talune sostanze composte derivate dal petrolio contenute nella parte 3.
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2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
Note relative all’identificazione, classificazione ed etichettatura delle sostanze, di cui al punto 1.1.3.1:
• Nota Q: La classificazione come cancerogeno non si applica se è possibile dimostrare che la sostanza in questione rispetta una delle seguenti condizioni:
₋ una prova di persistenza biologica a breve termine mediante inalazione ha mostrato che le fibre di lunghezza superiore a 20 µm presentano un tempo di dimezzamento ponderato inferiore a 10 giorni, oppure
₋ una prova di persistenza biologica a breve termine mediante instillazione intratracheale ha mostrato che le fibre di lunghezza superiore a 20 µm presentano un tempo di dimezzamento ponderato inferiore a 40 giorni, oppure
₋ un'adeguata prova intraperitoneale non ha rivelato evidenza di un eccesso dicancerogenicità, oppure
₋ una prova di inalazione appropriata a lungo termine ha dimostrato assenza di effetti patogeni significativi o alterazioni neoplastiche.
Classificazione di un rifiuto come pericoloso
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2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
Note relative all’identificazione, classificazione ed etichettatura delle sostanze, di cui al punto 1.1.3.1:
• Nota R: la classificazione come cancerogeno non si applica alle fibre il cui diametro geometrico medio ponderato rispetto alla lunghezza, meno due errori geometrici standard, risulti superiore a 6 µm.
• Nota U: al momento dell'immissione sul mercato i gas vanno classificati «Gas sotto pressione» in uno dei gruppi pertinenti gas compresso, gas liquefatto, gas liquefatto refrigerato o gas dissolto. Il gruppo dipende dallo stato fisico in cui il gas è confezionato e pertanto va attribuito caso per caso.
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2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
Note relative alla classificazione e all’etichettatura delle miscele di cui al punto 1.1.3.2:
• Nota 1: le concentrazioni indicate o, in loro assenza, le concentrazioni generiche di cui al presente regolamento (tabella 3.1) o le concentrazioni generiche di cui alla direttiva 1999/45/CE (tabella 3.2), sono espresse in percentuale in peso dell’elemento metallico calcolata in rapporto al peso totale della miscela.
• Nota 2: la concentrazione indicata di isocianato rappresenta la percentuale in peso del monomero libero, calcolata in rapporto al peso totale della miscela.
• Nota 3: la concentrazione indicata è espressa in percentuale in peso degli ioni cromato disciolti in acqua, calcolata in rapporto al peso totale della miscela.
• Nota 5: i limiti di concentrazione delle miscele gassose sono espressi in percentuale volume/volume.
Classificazione di un rifiuto come pericoloso
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2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
Alcune osservazioni:
1. In merito a quanto indicato dalla Nota 1 riportata in corrispondenza dei composti metallici elencati nella tabella 3.1 del regolamento CLP, le concentrazioni possono essere espresse come percentuale in peso dell’elemento metallico calcolata in rapporto al peso totale della miscela. L’applicazione della nota alla classificazione dei rifiuti evita, limitatamente alle sostanze da essa accompagnate, l’effettuazione di correzioni stechiometriche. Infatti, ferma restando l’applicazione delle classi, categorie e indicazioni o informazioni supplementari previste dal regolamento CLP, la valutazione del superamento dei limiti è eseguita tenendo conto della concentrazione percentuale dell’elemento metallico e non del composto metallico.
2. Altre note, quali, J, L, M e P, possono rappresentare un utile riferimento in sede di valutazione della pericolosità di rifiuti contenenti sostanze idrocarburiche complesse.
Classificazione di un rifiuto come pericoloso
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
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Classificazione di un rifiuto come pericoloso
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Classificazione di un rifiuto come pericoloso
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Classificazione di un rifiuto come pericoloso
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2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
Classificazione di un rifiuto come pericoloso
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
Ai fini della classificazione dei rifiuti viene confermato il processo di attribuzione del CER:
Identificare la fonte che genera il rifiuto consultando i capitoli da 01 a 12 o da 17 a 20
per risalire al codice a sei cifre riferito al rifiuto in questione, ad eccezione dei codici dei
suddetti capitoli che terminano con le cifre 99.
Occorre rilevare che è possibile che un determinato impianto o stabilimento debba classificare le
proprie attività in capitoli diversi. Per esempio un costruttore di automobili può reperire i rifiuti che
produce sia nel capitolo 12 (rifiuti dalla lavorazione e dal trattamento superficiale di metalli), che
nel capitolo 11 (rifiuti inorganici contenenti metalli provenienti da trattamento e rivestimento di
metalli) o ancora nel capitolo 08 (rifiuti da uso di rivestimenti), in funzione delle varie fasi della
produzione.
Se nessuno dei codici dei capitoli da 01 a 12 o da 17 a 20 si presta per la classificazione di
un determinato rifiuto, occorre esaminare i capitoli 13, 14 e 15 per identificare il codice
corretto.
Se nessuno di questi codici risulta adeguato, occorre definire il rifiuto utilizzando i codici di
cui al capitolo 16.
Se un determinato rifiuto non è classificabile neppure mediante i codici del capitolo 16, occorr
e utilizzare il codice 99 (rifiuti non specificati altrimenti) preceduto dalle cifre del
capitolo che corrisponde all'attività identificata nella prima fase.
Procedura di attribuzione del codice dell’elenco europeo dei rifiuti
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
Alcune precisazioni:
I criteri di classificazione dei rifiuti si basano sull’individuazione dell’attività generatrice, per alcune tipologie di rifiuti, e sulla funzione che rivestiva il prodotto d’origine, per altre tipologie (ad esempio, per i rifiuti di imballaggio, qualsiasi sia la loro origine, si fa sempre riferimento alla voce 15 01 dell’elenco europeo). Pertanto, le prime due cifre del codice si riferiscono alla categoria industriale e/o generatrice del rifiuto (I° livello), la terza e la quarta alla sub categoria industriale relativa al singolo processo produttivo o alla singola sub-attività generatrice del rifiuto (II° livello), mentre le ultime due cifre individuano la specifica tipologia di rifiuto generato (III° livello).
Procedura di attribuzione del codice dell’elenco europeo dei rifiuti
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
Alcune precisazioni:
A titolo di esempio, il codice 01 01 01 individua il seguente rifiuto: • le prime due cifre a sinistra indicano che si tratta, in generale, di un rifiuto derivante dalle
attività di prospezione, estrazione da miniera o cava, o dal trattamento fisico o chimico di minerali;
• l’insieme della terza e della quarta cifra sta ad indicare che l’attività specifica di generazione del rifiuto è l'estrazione di minerali;
• le ultime due cifre indicano, ancora più nello specifico, che si tratta di un rifiuto derivante da attività di estrazione di minerali metalliferi.
L’elenco europeo dei rifiuti è riportato nell’allegato alla decisione 2000/532/CE così come sostituito dall’allegato della decisione 2014/955/UE. È a tal riguardo opportuno segnalare che le definizioni corrispondenti ad alcuni codici riportano, a seguito delle modifiche introdotte da quest’ultima decisione, un differente testo rispetto a quello precedente individuato dalla decisione 2000/532/CE, pur non essendo in realtà intervenute modifiche di natura intenzionale.
Procedura di attribuzione del codice dell’elenco europeo dei rifiuti
Decisione 2014/955/UE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione
2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE
Alcune precisazioni:
Alcuni chiarimenti su tale aspetto sono contenuti nella Nota del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Prot. n. 11845/RIN del 28/9/2015, nella quale è specificato che “eventuali ulteriori disallineamenti relativi alla descrizione dei codici dei rifiuti sono da imputarsi alla traduzione in lingua italiana del testo originario della decisione, non implicando alcuna modifica reale degli stessi codici, come del resto risulta dal testo originario della decisione in lingua inglese”.
Procedura di attribuzione del codice dell’elenco europeo dei rifiuti
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
La decisione 2014/955/EU si raccorda al regolamento POPs
(Regolamento 850/2004/CE) con un collegamento in parte di tipo
statico e in parte dinamico:
• collegamento statico: elenca direttamente le sostanze:
dibenzo-p-diossine e i dibenzofurani policlorurati (PCDD/PCDF),
DDT (1,1,1tricloro-2,2-bis(4-clorofeniletano), clordano,
esaclorocicloesani (compreso il lindano), dieldrin, endrin, eptacloro,
esaclorobenzene, clordecone, aldrin, pentaclorobenzene, mirex,
toxafene esabromobifenile e PCB;
• collegamento dinamico: rinvia ai valori limite di concentrazione
riportati nell‘allegato IV al Regolamento n. 850/2004 per la
classificazione dei rifiuti come pericolosi .
Classificazione di un rifiuto come pericoloso
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Inquinanti Organici Persistenti: I POP e i Rifiuti
Gli inquinanti organici persistenti, detti POPs (Persistent Organic Pollutants), sono
composti chimici che presentano una particolare resistenza alla decomposizione e una
volta dispersi nell’ambiente vi permangono per moltissimi anni.
In virtù di questa loro caratteristica la Commissione europea ha catalogato i principali
inquinanti organici persistenti ed ha fissato delle limitazioni rispetto alla gestione dei
rifiuti contaminati da tali composti.
Il primo elenco dei POPs è stato definito dal Regolamento 850/2004/Ce e lo stesso
regolamento ha introdotto degli obblighi specifici relativamente alla gestione dei rifiuti
costituiti o che contengono tali sostanze.
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Inquinanti Organici Persistenti: I POPs e i Rifiuti
Viene introdotto il divieto di smaltimento in discarica dei rifiuti che contengono POPs
in concentrazione superiore ai limiti di cui all’Allegato IV e come loro forma di
smaltimento vengono indicati le seguenti operazioni:
• recupero come combustibile per la produzione di energia (R1),
• trattamento chimico-fisico (D9),
• incenerimento a terra (D10).
Dm Ambiente 27 settembre 2010 - Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica
Abrogazione Dm 3 agosto 2005:
• Articolo 5 – Impianti di discarica per rifiuti inerti
2. È vietato il conferimento in discarica per inerti di rifiuti che contengono Pcb,
come definiti dal decreto legislativo 22 maggio 1999, n. 209, in concentrazione
superiore a 1 mg/kg e che contengono diossine e furani, calcolati secondo i fattori di
equivalenza di cui alla tabella 4, in concentrazione superiore a 0,0001 mg/kg (0,1
µg/Kg).
Per gli altri inquinanti organici persistenti si applicano i limiti di cui all'allegato IV
del Regolamento (Ce) n. 850/2004 e successive modificazioni.
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Inquinanti Organici Persistenti: I POPs e i Rifiuti
Dm Ambiente 27 settembre 2010 - Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica
Abrogazione Dm 3 agosto 2005:
• Articolo 6 – Impianti di discarica per rifiuti non pericolosi
6. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 10 del presente decreto, in discarica per
rifiuti non pericolosi, è vietato il conferimento di rifiuti che:
a) contengono Pcb come definiti dal decreto legislativo 22 maggio 1999, n. 209,
in concentrazione superiore a 10 mg/kg;
b) contengono diossine o furani calcolati secondo i fattori di equivalenza di
cui alla tabella 4 in concentrazioni superiori a 0,002 mg/kg (2,0 µg/kg);
c) contengono inquinanti organici persistenti di cui al regolamento (Ce)
n.850/2004 e successive modificazioni, non individuati nelle precedenti lettere a)
e b), in concentrazioni superiori ai limiti di cui all'allegato IV del medesimo
regolamento.
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Inquinanti Organici Persistenti: I POPs e i Rifiuti
Dm Ambiente 27 settembre 2010 - Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica
Abrogazione Dm 3 agosto 2005:
• Articolo 8 – Impianti di discarica per rifiuti pericolosi
1. Fatto salvo quanto previsto all'articolo 10 del presente decreto, nelle discariche per
rifiuti pericolosi sono smaltiti i rifiuti pericolosi che soddisfano tutti i seguenti
requisiti:
b) contengono Pcb come definiti dal decreto 22 maggio 1999, n. 209, in
concentrazione non superiore a 50 mg/kg;
c) contengono diossine o furani calcolati secondo i fattori di equivalenza di cui alla
tabella 4 in concentrazioni non superiori a 0,01 mg/kg (10 µg/kg);
f) per gli inquinanti organici persistenti diversi da quelli indicati alle precedenti lettere
b) e c) si applicano i limiti di concentrazione di cui all'allegato IV del Regolamento
(Ce) 850/2004 e successive modificazioni, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 7
paragrafo 4, lettera b) dello stesso Regolamento;
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Inquinanti Organici Persistenti: I POPs e i Rifiuti
Il successivo Regolamento 1342/2014/Ue amplia l’elenco degli inquinanti organici
persistenti e fissa per ciascun composto un valore limite per l’applicazione degli obblighi
previsti di smaltimento.
L’elenco dei POPs viene ulteriormente allargato dal Regolamento Commissione Ue
460/2016/Ue che introduce ulteriori composti ed i relativi valori limite di concentrazioni.
Ad oggi, quindi, l’elenco completo degli inquinanti organici persistenti e dei valori
limite di concentrazione è quello riportato nella seguente Tabella di cui all’Allegato IV
del Regolamento 2004/850/CE e s.m..
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Inquinanti Organici Persistenti: POPs
Allegato IV
Elenco delle sostanze soggette alle disposizioni in materia di
gestione dei rifiuti di cui all'articolo 7
Sostanza Numero CAS Numero CE
Valore limite di
concentrazione di cui
all'articolo 7, paragrafo 4,
lettera a)
Endosulfan
115-29-7
959-98-8
33213-65-9
204-079-4 50 mg/kg
Esaclorobutadiene 87-68-3 201-765-5 100 mg/kg
Naftaleni policlorurati(1) ----- ----- 10 mg/kg
Alcani, C10-C13, cloro
(paraffine clorurate a catena
corta) (SCCP)
85535-84-8 287-476-5 10.000 mg/kg
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Inquinanti Organici Persistenti: POP
Allegato IV
Elenco delle sostanze soggette alle disposizioni in materia di
gestione dei rifiuti di cui all'articolo 7
Sostanza Numero CAS Numero CE
Valore limite di
concentrazione di cui
all'articolo 7, paragrafo 4,
lettera a)
Tetrabromodifeniletere
C12H6Br4O ----- ----- Somma delle
concentrazioni di
tetrabromodifeniletere,
pentabromodifeniletere,
esabromodifeniletere e
eptabromodifeniletere:
1.000 mg/kg
Pentabromodifeniletere
C12H5Br5O ----- -----
Esabromodifeniletere
C12H4Br6O ----- -----
Eptabromodifeniletere
C12H3Br7O ----- -----
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Inquinanti Organici Persistenti: POP
Allegato IV
Elenco delle sostanze soggette alle disposizioni in materia di
gestione dei rifiuti di cui all'articolo 7
Sostanza Numero CAS Numero CE
Valore limite di
concentrazione di cui
all'articolo 7, paragrafo 4,
lettera a)
Acido perfluorottano
sulfonato e suoi derivati
(PFOS) C8F17SO2X
(X = OH, sale metallico (OM+),
alogenuro, ammide, e altri
derivati compresi i polimeri)
50 mg/kg
Dibenzodiossine e
dibenzofurani policlorurati
(PCDD/PCDF)
15 μg/kg (2)
DDT (1,1,1-tricloro-2,2bis (4-
clorofenil) etano)
50-29-3 200-024-3 50 mg/kg
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Inquinanti Organici Persistenti: POP
Allegato IV
Elenco delle sostanze soggette alle disposizioni in materia di
gestione dei rifiuti di cui all'articolo 7
Sostanza Numero CAS Numero CE
Valore limite di
concentrazione di cui
all'articolo 7,
paragrafo 4, lettera a)
Clordano 57-74-9 200-349-0 50 mg/kg
Esaclorocicloesani, compreso
il lindano
58-89-9
319-84-6
319-85-7
608-73-1
210-168-9
200-401-2
206-270-8
206-271-3
50 mg/kg
Dieldrin 605-7-1 200-484-5 50 mg/kg
Endrin 72-20-8 200-775-7 50 mg/kg
Eptacloro 76-44-8 200-962-3 50 mg/kg
Esaclorobenzene 118-74-1 200-273-9 50 mg/kg
Clordecone 143-50-0 205-601-3 50 mg/kg
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Inquinanti Organici Persistenti: POP
Allegato IV
Elenco delle sostanze soggette alle disposizioni in materia di
gestione dei rifiuti di cui all'articolo 7
Sostanza Numero CAS Numero CE
Valore limite di
concentrazione di cui
all'articolo 7,
paragrafo 4, lettera a)
Aldrin 309-00-2 206-215-8 50 mg/kg
Pentaclorobenzene 608-93-5 210-172-5 50 mg/kg
Bifenili policlorurati (PCB) 1336-36-3 e altri 215-648-1 50 mg/kg (3)
Mirex 2385-85-5 219-196-6 50 mg/kg
Toxafene 8001-35-2 232-283-3 50 mg/kg
Esabromobifenile 36355-01-8 252-994-2 50 mg/kg
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Inquinanti Organici Persistenti: POP
Allegato IV
Elenco delle sostanze soggette alle disposizioni in materia di
gestione dei rifiuti di cui all'articolo 7
Sostanza Numero CAS Numero CE
Valore limite di
concentrazione di cui
all'articolo 7, paragrafo
4, lettera a)
Esabromociclododecano (*)
25637-99-4, 3194-55-6,
134237-50-6, 134237-51-7,
13423-7-52-8
247-148-4
221-695-9
1 000 mg/kg, soggetti a
riesame da parte della
Commissione entro il
20.4.2019
(*) Per "esabromociclododecano" si intendono esabromociclododecano, 1,2,5,6,9,10 esabromociclododecano e i suoi principali
diastereoisomeri: alfa-esabromociclododecano, beta-esabromociclododecano e gamma-esabromociclododecano."
(1) Naftaleni policlorurati: composti chimici basati sul sistema ciclico del naftalene, in cui uno o più atomi di idrogeno sono
sostituiti da atomi di cloro.
(2) Il valore limite è calcolato come PCDD e PCDF secondo i fattori di equivalenza tossica (TEF) indicati di seguito:
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Inquinanti Organici Persistenti: POPs
PCDD TEF
2,3,7,8TeCDD 1
1,2,3,7,8PeCDD 1
1,2,3,4,7,8HxCDD 0,1
1,2,3,6,7,8HxCDD 0,1
1,2,3,7,8,9HxCDD 0,1
1,2,3,4,6,7,8HpCDD 0,01
OCDD 0,0003
PCDF TEF
2,3,7,8TeCDF 0,1
1,2,3,7,8PeCDF 0,03
2,3,4,7,8PeCDF 0,3
1,2,3,4,7,8HxCDF 0,1
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Inquinanti Organici Persistenti: POP
PCDF TEF
1,2,3,6,7,8HxCDF 0,1
1,2,3,7,8,9HxCDF 0,1
2,3,4,6,7,8HxCDF 0,1
1,2,3,4,6,7,8HpCDF 0,01
1,2,3,4,7,8,9HpCDF 0,01
OCDF 0,0003
(3) Ove applicabile, si utilizza il metodo di calcolo indicato nelle norme europee EN 127661 e EN 127662.
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
1. Chi produce e chi detiene rifiuti prende tutte le misure ragionevoli per evitare,
ove possibile, la contaminazione dei rifiuti da parte di sostanze elencate nell'allegato
IV.
2. Nonostante la direttiva 96/59/Ce, i rifiuti costituiti da una delle sostanze
elencate nell'allegato IV, o che le contengono o ne sono contaminati, sono smaltiti o
recuperati con tempestività e conformemente all'allegato V, parte 1, in modo da
garantire che il contenuto di inquinanti organici persistenti sia distrutto o
trasformato irreversibilmente affinché i rifiuti residui e i rilasci non presentino
alcuna caratteristica degli inquinanti organici persistenti.
Nel corso di tale smaltimento o recupero, qualsiasi sostanza elencata nell'allegato IV
può essere separata dai rifiuti, a condizione di essere successivamente smaltita a
norma del primo comma.
3. Le operazioni di smaltimento o recupero che possono portare al recupero, al
riciclaggio, alla rigenerazione o al reimpiego delle sostanze elencate all'allegato IV
sono vietate.
Regolamento 850/2004/CE: Articolo 7 – Gestione dei rifiuti
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
4. In deroga al paragrafo 2:
a) rifiuti che contengono una delle sostanze elencate nell'allegato IV, o che ne sono
contaminati, possono in alternativa essere smaltiti o recuperati in conformità della
pertinente normativa comunitaria, purché il tenore delle sostanze contenute nei
rifiuti sia inferiore ai valori limite di concentrazione che saranno indicati
nell'allegato IV. Tali misure intese a modificare elementi non essenziali del presente
regolamento sono adottate secondo la procedura di regolamentazione con controllo di cui
all'articolo 17, paragrafo 3. Finché i valori limite di concentrazione non saranno
stabiliti secondo tale procedura, l'autorità competente di uno Stato membro può
adottare o applicare valori limite di concentrazione ovvero specifici requisiti tecnici
con riferimento allo smaltimento o recupero dei rifiuti di cui alla presente lettera;
Regolamento 850/2004/CE: Articolo 7 – Gestione dei rifiuti
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
4. In deroga al paragrafo 2:
b) uno Stato membro o l'autorità competente designata da detto Stato membro può, in
casi eccezionali, consentire che i rifiuti elencati nell'allegato V, parte 2, che
contengono una delle sostanze elencate nell'allegato IV o ne sono contaminati fino
a valori limite di concentrazione da indicare nell'allegato V, parte 2, siano in
alternativa trattati secondo uno dei metodi elencati all'allegato V, parte 2, a condizione
che:
i) il detentore interessato abbia dimostrato, in modo soddisfacente per l'autorità
competente dello Stato membro in questione, che la decontaminazione dei rifiuti con
riferimento alle sostanze elencate nell'allegato IV non è fattibile, che la distruzione
o trasformazione irreversibile del contenuto di inquinanti organici persistenti,
eseguita secondo le migliori pratiche ambientali ovvero le migliori tecniche
disponibili, non rappresenta l'opzione preferibile sotto il profilo ambientale, e
che l'autorità competente abbia quindi autorizzato l'operazione alternativa;
ii) detta operazione sia conforme alla pertinente legislazione comunitaria e alle
condizioni stabilite nelle pertinenti disposizioni supplementari di cui al paragrafo 6; e
iii) lo Stato membro in questione abbia informato gli altri Stati membri e la
Commissione dell'autorizzazione e dei motivi che la giustificano.
Regolamento 850/2004/CE: Articolo 7 – Gestione dei rifiuti
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
5. Ai fini del paragrafo 4, lettera b), la Commissione stabilisce valori limite di
concentrazione nell'allegato V, parte 2. Tali misure intese a modificare elementi non
essenziali del presente regolamento sono adottate secondo la procedura di
regolamentazione con controllo di cui all'articolo 17, paragrafo 3.
Fino a quando tali limiti di concentrazione non saranno stabiliti:
a) l'autorità competente può adottare o applicare valori limite di concentrazione o
requisiti tecnici specifici per i rifiuti trattati a norma del paragrafo 4, lettera b);
b) allorché i rifiuti sono trattati a norma del paragrafo 4, lettera b) i detentori
interessati forniscono all'autorità competente informazioni sul tenore dell'inquinante
organico persistente dei rifiuti.
Regolamento 850/2004/CE: Articolo 7 – Gestione dei rifiuti
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Ai fini dell'articolo 7, paragrafo 2, sono autorizzate le seguenti operazioni di
smaltimento e recupero, conformemente agli allegati II. A e II. B della direttiva
75/442/Cee purché vengano effettuate in modo tale da assicurare la distruzione o la
trasformazione irreversibile degli inquinanti organici persistenti. • D9 trattamento fisico-chimico,
• D10 incenerimento a terra; • R1 impiego principale come combustibile o come altro mezzo per produrre
energia, eccetto i rifiuti contenenti Pcb. • R4 riciclo/recupero di metalli e di composti metallici alle seguenti condizioni:
₋ le operazioni si limitano ai residui di processi di produzione del ferro e
dell'acciaio quali polveri o fanghi da trattamento dei gas, scaglie di
laminazione o polveri di filtri di acciaierie contenti zinco, polveri di sistemi
di depurazione dei gas delle fonderie di rame e rifiuti simili e residui di
lisciviazione contenenti piombo generati dalla produzione di metalli non
ferrosi. Sono esclusi i rifiuti contenenti Pcb.
Regolamento 850/2004/CE: Allegato V – Gestione dei rifiuti Parte 1: Smaltimento e recupero ai sensi dell‘articolo 7, paragrafo 2
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
• R4 riciclo/recupero di metalli e di composti metallici alle seguenti condizioni:
₋ Le operazioni sono limitate ai processi per il recupero di ferro e leghe di ferro
(altoforno, forno a tino e forno a suola) e di metalli non ferrosi (processo Waelz
in forno rotativo, processi con bagno di fusione che utilizzano forni verticali
oppure orizzontali), a condizione che gli impianti soddisfino come minimo i
valori limite di emissione di Pcdd e Pcdf stabiliti nella direttiva 2000/76/Ce
del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 dicembre 2000,
sull'incenerimento dei rifiuti (0,1 ng/m3 TEF), indipendentemente dal fatto
che i processi siano soggetti alla direttiva in questione o no, e fatte salve le
altre disposizioni della direttiva 2000/76/Ce, qualora applicabili, e le
disposizioni della direttiva 96/61/Ce.
Regolamento 850/2004/CE: Allegato V – Gestione dei rifiuti Parte 1: Smaltimento e recupero ai sensi dell‘articolo 7, paragrafo 2
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Sono autorizzate le operazioni di pretrattamento prima della distruzione o della
trasformazione irreversibile, conformemente alla presente parte dell'allegato, purché
una sostanza di cui all'allegato IV che sia stata isolata dai rifiuti durante la fase di
pretrattamento sia successivamente smaltita conformemente alla presente parte
dell'allegato.
Se soltanto una parte di un prodotto o di un rifiuto, come un rifiuto di
apparecchiature, contiene inquinanti organici persistenti o ne è contaminata,
deve essere separata e successivamente smaltita in conformità delle prescrizioni
del presente regolamento. Inoltre, le operazioni di reimballaggio e di stoccaggio
temporaneo possono essere svolte prima di un siffatto pretrattamento o prima
della distruzione o trasformazione irreversibile conformemente alla presente parte
dell'allegato.
Regolamento 850/2004/CE: Allegato V – Gestione dei rifiuti Parte 1: Smaltimento e recupero ai sensi dell‘articolo 7, paragrafo 2
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Ai fini dell'articolo 7, paragrafo 4, lettera b), sono autorizzate le seguenti
operazioni riguardo ai rifiuti specificati, definiti dal codice a sei cifre, come
risulta dalla classificazione nella decisione 2000/532/Ce.
È possibile effettuare operazioni di pretrattamento prima dello stoccaggio
permanente a norma della presente parte dell'allegato, a condizione che la sostanza
elencata nell'allegato IV isolata dai rifiuti durante il pretrattamento sia
successivamente smaltita secondo quanto disposto alla parte 1 del presente
allegato. Inoltre, le operazioni di reimballaggio e di stoccaggio temporaneo
possono essere svolte prima di tale pretrattamento o prima dello stoccaggio
permanente conformemente alla presente parte dell'allegato.
Regolamento 850/2004/CE: Allegato V – Gestione dei rifiuti Parte 2: Recupero e operazioni cui si applica l‘articolo 7, paragrafo 4, lettera b)
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Regolamento 850/2004/CE - Allegato V: Gestione dei rifiuti
Rifiuti quali classificati nella decisione
2000/532/Ce
Valore limite di concentrazione
massima delle sostanze di cui
all'allegato IV (1)
Operazione
10
RIFIUTI PROVENIENTI DA PROCESSI TERMICI Alcani, C10 - C13, cloro (paraffine
clorurate a catena corta) (SCCP): 10.000
mg/kg; Aldrin: 5.000 mg/kg;
Clordano: 5.000 mg/kg; Clordecone: 5.000
mg/kg;
DDT (1,1,1tricloro2,2bis(4 clorofenil)etano):
5.000 mg/kg;
Dieldrin: 5.000 mg/kg; Endosulfan: 5.000
mg/kg; Endrin: 5.000 mg/kg; Eptacloro: 5.000
mg/kg; Esabromobifenile: 5.000 mg/kg;
Esabromociclododecano (3) 1.000 mg/kg;
Esaclorobenzene: 5.000 mg/kg;
Esaclorobutadiene: 1.000 mg/kg;
Esaclorocicloesani, compreso il lindano:
5.000 mg/kg;
Mirex: 5.000 mg/kg; Pentaclorobenzene:
5.000 mg/kg;
È consentito lo stoccaggio permanente solo
in presenza di tutte le seguenti condizioni:
1) lo stoccaggio avviene in uno dei
seguenti luoghi:
• formazioni di roccia dura sotterranee,
sicure e profonde;
• miniere di sale;
• discarica per rifiuti pericolosi, purché i
rifiuti siano solidificati o parzialmente
stabilizzati se tecnicamente fattibile,
come previsto per la classificazione dei
rifiuti alla voce 19 03 della decisione
2000/532/Ce.
2) sono state rispettate le disposizioni
della direttiva 1999/31/Ce del Consiglio
e della decisione 2003/33/Ce del Consiglio
3) è stato dimostrato che l'operazione
prescelta è preferibile sotto il profilo
ambientale.
10 01
Rifiuti da centrali termiche ed altri impianti
termici (tranne 19) 10 01 14* (2)
Ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia prodotte
dal coincenerimento, contenenti sostanze pericolose 10 01 16 *
Ceneri leggere prodotte dal coincenerimento,
contenenti sostanze pericolose 10 02
Rifiuti dell'industria siderurgica
10 02 07 *
Rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi,
contenenti sostanze pericolose
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Regolamento 850/2004/CE - Allegato V: Gestione dei rifiuti
Rifiuti quali classificati nella decisione
2000/532/Ce
Valore limite di concentrazione
massima delle sostanze di cui
all'allegato IV (1)
Operazione
10 03
Rifiuti della metallurgia termica
dell'alluminio
Acido perfluorottano sulfonato e suoi
derivati (PFOS) (C8F17SOX)
(X = OH, sale metallico
(OM+), alogenuro, ammide, e altri
derivati compresi i polimeri): 50 mg/kg;
Bifenili policlorurati (PCB) (4) 50 mg/kg;
Dibenzopdiossine e dibenzofurani
policlorurati: 5 mg/kg;
Naftaleni policlorurati (*): 1000 mg/kg;
Somma delle concentrazioni di
Tetrabromodifeniletere (C12H6Br4O),
Pentabromodifeniletere (C12H5Br5O),
Esabromodifeniletere (C12H4Br6O) e
Eptabromodifeniletere (C12H3Br7O):
10 000 mg/kg; Toxafene: 5 000 mg/kg.
È consentito lo stoccaggio permanente solo
in presenza di tutte le seguenti condizioni:
1) lo stoccaggio avviene in uno dei
seguenti luoghi:
• formazioni di roccia dura sotterranee,
sicure e profonde;
• miniere di sale;
• discarica per rifiuti pericolosi, purché i
rifiuti siano solidificati o parzialmente
stabilizzati se tecnicamente fattibile,
come previsto per la classificazione dei
rifiuti alla voce 19 03 della decisione
2000/532/Ce.
2) sono state rispettate le disposizioni
della direttiva 1999/31/Ce del Consiglio
e della decisione 2003/33/Ce del Consiglio
3) è stato dimostrato che l'operazione
prescelta è preferibile sotto il profilo
ambientale.
10 03 04*
Scorie della produzione primaria
10 03 08*
Scorie saline della produzione secondaria
10 03 09*
Scorie nere della produzione secondaria
10 03 19*
Polveri dei gas di combustione contenenti
sostanze pericolose 10 03 21 *
Altre particolati e polveri (compresi quelli
prodotti da mulini a palle), contenenti
sostanze pericolose
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Regolamento 850/2004/CE - Allegato V: Gestione dei rifiuti
Rifiuti quali classificati nella decisione
2000/532/Ce
Valore limite di concentrazione
massima delle sostanze di cui
all'allegato IV (1)
Operazione
10 03 29*
Rifiuti prodotti dal trattamento di scorie
saline e scorie nere, contenenti sostanze
pericolose 10 04
Rifiuti della metallurgia termica del
piombo 10 04 01*
Scorie della produzione primaria e
secondaria
10 04 02*
Scorie e schiumature della produzione
primaria e secondaria
10 04 04*
Polveri dei gas di combustione
10 04 05 *
Altre polveri e particolato
10 04 06* Rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei
fumi
10 05 Rifiuti della metallurgia termica dello zinco
10 05 03* Polveri dei gas di combustione
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Regolamento 850/2004/CE - Allegato V: Gestione dei rifiuti
Rifiuti quali classificati nella decisione
2000/532/Ce
Valore limite di concentrazione
massima delle sostanze di cui
all'allegato IV (1)
Operazione
10 05 05*
Rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi
10 06
Rifiuti della metallurgia termica del rame
10 06 03*
Polveri dei gas di combustione
10 06 06*
Rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi
10 08 Rifiuti della metallurgia termica di altri
minerali non ferrosi
10 08 08 *
Scorie saline della produzione primaria e
secondaria
10 08 15* Polveri dei gas di combustione contenenti
sostanze pericolose
10 09 Rifiuti della fusione di materiali ferrosi
10 09 09* Polveri dei gas di combustione contenenti
sostanze pericolose
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Regolamento 850/2004/CE - Allegato V: Gestione dei rifiuti
Rifiuti quali classificati nella decisione
2000/532/Ce
Valore limite di concentrazione
massima delle sostanze di cui
all'allegato IV (1)
Operazione
17 RIFIUTI DATTIVITÀ DI COSTRUZIONE
E DEMOLIZIONE (COMPRESO IL TERRENO
PRELEVATO DA SITI CONTAMINATI)
17 01
Cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche
17 01 06*
Miscugli o frazioni separate di cemento, mattoni,
mattonelle e ceramiche, contenenti sostanze
pericolose
17 05
Terra (compresa quella proveniente da siti
contaminati) rocce e materiale di dragaggio
17 05 03*
Terra e rocce, contenenti sostanze pericolose
17 09
Altri rifiuti dell'attività di costruzione e
demolizione
17 09 02*
Rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione,
contenenti PCB, escluse le apparecchiature
contenenti PCB
17 09 03*
Altri rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione
(compresi rifiuti misti) contenenti sostanze pericolose
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Regolamento 850/2004/CE - Allegato V: Gestione dei rifiuti
Rifiuti quali classificati nella decisione
2000/532/Ce
Valore limite di concentrazione
massima delle sostanze di cui
all'allegato IV (1)
Operazione
19
RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI
TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI
TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI
SITO, NONCHÉ DALLA POTABILIZZAZIONE
DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE
PER USO INDUSTRIALE
19 01
Rifiuti da incenerimento o pirolisi di rifiuti
19 01 07*
Rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi
19 01 11*
Ceneri pesanti e scorie, contenenti sostanze
pericolose
19 01 13*
Ceneri leggere, contenenti sostanze pericolose
19 01 15*
Polveri di caldaia, contenenti sostanze pericolose
19 04
Rifiuti vetrificati e rifiuti di vetrificazione
19 04 02*
Ceneri leggere ed altri rifiuti dal
trattamento dei fumi
Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 850/2004/CE
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la
Direttiva 79/117/Cee
Regolamento 850/2004/CE - Allegato V: Gestione dei rifiuti
Rifiuti quali classificati nella
decisione 2000/532/Ce
Valore limite di concentrazione
massima delle sostanze di cui
all'allegato IV (1)
Operazione
19 04 03*
Fase solida non vetrificata
(1) Questi valori limite si applicano unicamente alle discariche di rifiuti pericolosi e non si applicano ai depositi
sotterranei permanenti di rifiuti pericolosi, comprese le miniere di sale.
(2) I rifiuti contrassegnati da un asterisco (*) sono considerati pericolosi ai sensi della direttiva 2008/98/Ce e sono
pertanto soggetti alle disposizioni della stessa.
(3) Per "esabromociclododecano" si intendono esabromociclododecano, 1,2,5,6,9,10-esabromociclododecano e i
suoi principali diastereoisomeri: alfa-esabromociclododecano, beta-esabromociclododecano e
gamma-esabromociclododecano.
(4) Si utilizza il metodo di calcolo indicato nelle norme europee En 127661 ed En 127662.
Il valore limite di concentrazione massima di dibenzopdiossine e dibenzofurani policlorurati (PCDD e PCDF)
è calcolato in base ai fattori di tossicità equivalente (TEF)
Criticità Normative ed Analitiche
Si prende atto che a livello europeo ha prevalso la scelta dell’allineamento
(quasi) totale con il CLP e, quindi, il voler classificare i rifiuti come se fossero delle
sostanze o dei preparati, nonostante:
• sia il Regolamento 1272/2008 CLP (all’art. 1, comma 3) che il
Regolamento 1907/2006 REACH (all’art. 2, comma 2) prevedano
esplicitamente che i suddetti regolamenti non siano applicabili ai rifiuti;
Per i rifiuti raramente è possibile conoscere esattamente la composizione,
premessa indispensabile per poter procedere alla nuova classificazione;
Esistano dei rifiuti costituiti da oggetti (es. RAEE) per i quali i criteri non sono
praticabili;
I metodi previsti dal Regolamento 440/2008 sono normalmente pensati per
materiali omogenei, mentre la disomogeneità è spesso una caratteristica peculiare
dei rifiuti, tale da rendere spesso difficile, se non impossibile, un campionamento
rappresentativo;
Criticità Normative ed Analitiche
Questo cambio di classificazione comporta la revisione di procedure analitiche e di
valutazione dei dati, nonché ad adeguare applicativi gestionali di vario genere, con un
indubbio aumento dei costi, in una situazione economica difficile sia per le aziende che per
gli Enti pubblici.
Questi aspetti riguardano anche la nostra Agenzia, sia come produttori di rifiuti, sia
come organo di controllo; ne discende, come minimo, una rilevante necessità di
formazione, sia per i laboratori di analisi (anche come produttori di rifiuti), sia per chi
opera nelle attività di controllo.
Criticità Normative ed Analitiche
Già la previgente normativa europea era stata recepita probabilmente non in
modo impeccabile negli Allegati D ed I del D.Lgs. 152/06; vi erano dei contrasti,
soprattutto dopo le prime modifiche introdotte dalla legge 28/2012 che ha
modificato l’Allegato D, e di riflesso l’Allegato I; così pure le ultime modifiche
introdotte dalla legge 116/2014, entrata in vigore il 18/2/2015, non sembrano così
lineari con la Decisione 2000/532/CE;
La Decisione 2014/955/UE è obbligatoria per tutti i soggetti interessati e modifica
notevolmente i criteri di classificazione dei rifiuti, quelli cioè che in Italia sono
riportati nell’Allegato D (tranne qualche collegamento anche con l’Allegato I);
Il Regolamento 1357/2014/UE è direttamente applicabile negli ordinamenti di tutti
gli Stati membri a tutti i soggetti, modifica profondamente le modalità di attribuzione
delle caratteristiche di pericolo.
Criticità Normative ed Analitiche
In sostanza, le attuali norme sono già in forte contrasto con le nuove normative
Europee, e ad aumentare il conflitto, anche la recente emanazione della Legge 6
agosto 2015, n. 125 di conversione con modificazioni del DL 19 giugno 2015, n.
78 recante disposizioni urgenti in materia di Enti territoriali, la quale ha stabilito:
"per l'idonea classificazione dei rifiuti", nelle more dell'adozione, da parte della Commissione europea, di specifici criteri per l'attribuzione ai rifiuti della caratteristica di pericolo HP 14"ecotossico", tale caratteristica viene attribuitasecondo le modalità "Adr per la classe 9 M6e M7".
La nota interpretativa del Ministero dell’Ambiente 0011845
del 28 settembre 2015, che rappresenta l'errata corrige dell’analogo atto
Ministeriale 0011719 del 25 settembre 2015, ribadisce tale modalità di
attribuzione per l’HP14.
Criticità Normative ed Analitiche
Tuttavia, quest’Agenzia ritiene, in accordo con quanto riportato nella nota
redazionale sulla Nuova Classificazione dei Rifiuti, dal Sost. Proc. Gen. c/o la
Corte di Cass. Dott. Pasquale Firmiani, sul sito di Reteambiente, che tale
norma nazionale non sia applicabile perché contraria al regolamento Ue
1357/2014. Infatti (ex articolo 288 Trattato Ue), il Regolamento "ha portata
generale" ed "è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile
in ciascuno degli Stati membri". Pertanto, a nulla vale eccepire che è
necessario uno studio supplementare a livello comunitario (n. 7 del
preambolo al Regolamento (Ue) 1357/2014) perché, nonostante la natura
transitoria delle sue previsioni relative all'HP14, il Regolamento (Ue)
1357/2014 non prevede alcuna eccezione alla sua osservanza (cfr. P. Fimiani
"La classificazione dei rifiuti dopo le novità della legge 125/2015", in Rifiuti
Bollettino di informazione normativa, n. 231 (89/2015), pp. 6 e ss.)
Criticità Normative ed Analitiche
(Dott. P. Firmiani - Reteambiente : Nota Redazionale sulla nuova classificazione dei rifiuti)
I precedenti contenuti degli allegati D ed I sono da considerarsi superati dalle nuove
norme comunitarie poiché con esse in contrasto.
In particolare,
1) la citata nota ministeriale ritiene che nell'ambito di tale allegato D, Parte quarta, Dlgs
152/2006 mantengano efficacia i:
a) punti 6 e 7 della "Introduzione", poiché costituenti recepimento di disposizioni
(ad oggi ancora vigenti, poiché non modificate dalle ultime citate norme Ue)
recate dall'articolo 7, commi 2 e 3, direttiva 2008/98/Ce.
Si ritiene che mantengano efficacia anche i:
b) punti 1 e 7 del paragrafo sulla classificazione dei rifiuti (introdotto
dall'articolo 13, comma 5, lettera b-bis, Dl 91/2014, convertito con modificazioni
dalla legge 116/2014), poiché non in contrasto con la disciplina comunitaria
di cui alla Decisione 955/2014/Ue e Regolamento (Ue) 1357/2014.
Criticità Normative ed Analitiche
Allegato D – D.Lgs 152/06 : Cosa rimane?
1. La classificazione dei rifiuti è effettuata dal produttore assegnando ad essi il competente
Codice Cer, applicando le disposizioni contenute nella decisione 2000/532/Ce.
7. La classificazione in ogni caso avviene prima che il rifiuto sia allontanato dal luogo di
produzione.
Introduzione
6. Uno Stato membro può considerare come pericolosi i rifiuti che, pur non figurando
come tali nell'elenco dei rifiuti, presentano una o più caratteristiche fra quelle
elencate nell'allegato III. Lo Stato membro notifica senza indugio tali casi alla
Commissione. Esso li iscrive nella relazione di cui all'articolo 37, paragrafo 1, fornendole
tutte le informazioni pertinenti. Alla luce delle notifiche ricevute, l'elenco è riesaminato
per deciderne l'eventuale adeguamento.
7. Uno Stato membro può considerare come non pericoloso uno specifico rifiuto che
nell'elenco è indicato come pericoloso se dispone di prove che dimostrano che esso
non possiede nessuna delle caratteristiche elencate nell'allegato III. Lo Stato membro
notifica senza indugio tali casi alla Commissione fornendole tutte le prove necessarie.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Domande
Salvatore Di Rosa
ARPAC
Regolamento 2014/1357/UE : Breve riepilogo
REGOLAMENTO 2014/1357/UE: NOVITÀ INTRODOTTE
Modifica le sigle da H ad HP (per evitare la possibile confusione con i
codici delle indicazioni di pericolo del regolamento CLP, le caratteristiche
di pericolo dei rifiuti vengono denominate con la sigla HP: Hazardous
Property)
Modifica le definizioni delle caratteristiche di pericolo;
Introduce – più o meno dettagliatamente - prescrizioni per ciascuna
caratteristica HP.
Regolamento 2014/1357/UE : Breve riepilogo
REGOLAMENTO 2014/1357/UE: NOVITÀ INTRODOTTE
Ad esclusione di HP9 ("Infettivo") e HP14 ("Ecotossico"), le definizioni di tutte
le caratteristiche di pericolo subiscono variazioni più o meno rilevanti, per
garantire un allineamento con le nuove definizioni contenute nel regolamento
CLP.
I limiti di concentrazione e le procedure di determinazione delle
caratteristiche di pericolo (classi e categorie da considerare, modalità di
effettuazione delle sommatorie, valori di cut off, ecc.) sono contenuti
nell‘allegato III alla direttiva quadro (Direttiva 2008/98/CE) e non più
nell‘introduzione all‘allegato alla decisione 2000/532/CE (viene, infatti, anche
soppresso l‘articolo 2 della decisione).
La nuova introduzione dell‘allegato alla decisione 2000/532/CE riporta, invece,
solo la procedura metodologica per l’individuazione del codice da attribuire al
rifiuto rimandando, per la valutazione della sussistenza di una o più
caratteristiche di pericolo (superamento dei limiti), all‘allegato III della
Direttiva 2008/98/CE, per i POPs, al Regolamento 2004/850/CE.
Regolamento 2014/1357/UE : Breve riepilogo
REGOLAMENTO 2014/1357: NOVITÀ INTRODOTTE
Classi (ad es., Skin corr., Carc., Eye Irrit., ecc.) e categorie di pericolo (ad es.,
Skin. Corr 1A, 1B, 1C, Carc,. 1A, 1B, 2, ecc.) e relative indicazioni di pericolo H
(Classificazione CLP);
Per le caratteristiche di pericolo HP4, HP6 e HP8 vengono introdotti i seguenti
valori soglia di concentrazione (cut-off values):
HP4 ("Irritante — Irritazione cutanea e lesioni oculari") e HP8
("Corrosivo") - Valore soglia dell’1% per le sostanze :
• Skin. Corr. 1A, 1B e 1C (H314)
• Skin Irrit. 2 (H315)
• Eye dam. 1 (H318)
• Eye Irrit. 2 (H319)
HP6 ("Tossicità acuta") - Valore soglia dello 0,1% per le sostanze:
• Acute Tox. 1, 2 o 3
Valore soglia dell’1% per le sostanze:
• Acute Tox. 4
Regolamento 2014/1357/UE : Breve riepilogo
REGOLAMENTO 2014/1357: NOVITÀ INTRODOTTE
Per la valutazione delle caratteristiche di pericolo "fisiche" di un rifiuto
HP1("Esplosivo"), HP2("Comburente") e HP3("Imfiammabile") il regolamento
non fissa valori limite né sulla concentrazione di singole sostanze né sulle
sommatorie delle concentrazioni di più sostanze.
Il rifiuto che contiene una o più sostanze classificate con uno dei codici di classe
e categoria di pericolo e uno dei codici di indicazione di pericolo «H2XY» è
valutato rispetto alle caratteristiche di pericolo HP1, HP2 e HP3 "ove
opportuno e proporzionato", in base ai metodi di prova (1).
1) I metodi da utilizzare sono descritti nel Regolamento 2008/440/CE del Consiglio , così come modificato dal
Regolamento 7 dicembre 2015, n. 2016/266/UE, e in altre pertinenti note del CEN oppure in altri metodi di prova e linee
guida riconosciuti a livello internazionale.
Regolamento 2014/1357/UE : Breve riepilogo