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lo c a le "Quelle melanzane stanno bene come foto tra i politici: hanno la faccia sconvolta " Chi chi a Pavia (continua pagine successive) Periodico Numero 74 Maggio 20 Michele Orezzi (Udu-CSX) Ambizioso coordinatore nazionale del sindacato degli studenti vicino alla CGIL; può tentare di arginare l'astensione giovanile nella sinistra pavese nonostante la linea non interventista dell'influente rappre- sentante ed ex segretario Udu "Berni" Caldarola. Autoreferenziale sui social. Vito Savino (Arci-CSX) Gran capo delle Arci a livello pro- vinciale, è un fondamentale elettore che tutto sa e senza il quale poco si muove nella sinistra pavese. Per alcuni sarà decisivo nella scelta del candidato che sfiderà il sindaco uscente; altri sostengono sia un grosso dinosauro con cui fare i conti, ma da non tenere eccessivamente in considerazione. Antonio Maria Ricci (PD) Noioso, senza polso né voti, scelto come segretario cittadino del partito perché figura minoritaria e di compromesso. Potrà forse contare sull'appoggio di Civati, che stalkera quotidianamente sul suo blog. In molti tra i suoi lo preferiscono come pediatra. Usa il web in maniera verticale. Davide Ottini (PD-CGIL) Molto attivo in Consiglio comunale ed esuberante atleta in grado di correre decine di chilometri a ogni alba. Pugile ultra tatuato oltre che monocorde sulle tematiche sociali ha una maniera di esprimersi pitto- resca, aggressiva e, sui social, assi- milabile al più virulento grillismo. Tra gli unici del PD avvicinabile al concetto di sinistra. Davide Lazzari (PD) Novello ed entusiasta padre di area radicalmente cattolica. Dal largo sorriso, ha come primo pensiero lo Juventus Club. Ingegnere versatile su una vasta gamma di argomenti. Raccoglie voti nei quartieri e si diffe- renzia dalle sue correnti di apparte- nenza in qualità di giovane in grado di guadagnarsi la stima di due sini- stri come Castagna e Ottini. Uso per nulla politico dei social. Franco Osculati (SEL) Assessore provinciale e professore universitario, ha un discreto appeal negli ambienti borghesi. Ottimo oratore, difficilmente si candiderà alle primarie (che perderebbe) per il candidato di centrosinistra, ma resta la vera anima di un partito che po- trebbe risultare decisivo alle elezio- ni. Pragmatico, sa bene che l'alternativa a Cattaneo non può pre- scindere dal PD. Francesco Polidoro (SEL) Neo-segretario cittadino della compagine vendoliana, compensa la sua giovane età con l'assenza totale di carisma e di qualità dialettiche. Disponibile, introverso, dialogante e idealista, sogna una sinistra unita che mai si concretizzerà. Il potenzia- le del partito che dirige può arrivare a 10 punti, ma se rischia di rimanere sotto allo sbarramento è anche per sua responsabilità. Fabio Castagna (PD) Ex correntone, ex sinistra arcobale- no, è ora l'attivo capogruppo che trovi a chiacchierare di politica sorseggiando una birra fino alle 2 nei pochi locali alternativi della città. Assai pragmatico, di quartiere, esperto conoscitore delle dinamiche cittadine, rischia di finire in mino- ranza come sempre gli è accaduto. Tra i più maturi nell'uso di facebook. Francesco Brendolise (PD) Assessore provinciale dalle troppe deleghe. Bosoniano, renziano, ex margherita, espertissimo di pubblica amministrazione, gran manovratore con un piglio da protagonista e pacchetti di voti consolidati negli anni. Le sue ambizioni, non eccessi- ve, potrebbero essere danneggiate dall'essere stato assessore nella drammatica giunta Capitelli. Giovanni Giovannetti (Sinistra) Giornalista, blogger, scrittore, foto- grafo, attivista, "rompicoglioni". Ne- mico giurato del PD quasi quanto del centrodestra. Destinatario di nu- merose querele. Si usa spesso il suo nome come presentabile in liste più o meno civiche, ma il suo essere indipendente potrebbe escludere quest'ipotesi. Critico del M5S nazio- nale è però pontiere e amico di Orellana. Giulia Cometti (CSX) Giovane emergente "non politica" inserita con scarsi successi alle re- gionali nella lista Ambrosoli, suo so- stenitore. Giurista attiva sui temi della legalità; indipendente, priva di esperienza, debole, sconosciuta, è da molti considerata manovrabile e perciò candidabile. Mauro Vanetti (Sinistra) Comunista di area trotzkista, ideolo- go "puro sì, ma anche duro". Pro- grammatore, si è fatto un nome a livello nazionale grazie alla geniale idea di creare il sito "senzaslot.it" (con P. Pace). A livello locale, tra le altre cose, gestisce il gruppo face- book "Politica a Pavia", ma è sconsi- gliabile (per quanto divertente) perdere le giornate a discuterci. Riccardo Scanarotti (Sinistra) Giovane neo-sindacalista iscritto all'ANPI, ha fatto un applaudito discorso per la piazza del 25 aprile. Pontiere tra le decine di anime della sinistra (ha litigato con tutte) è disponibile al confronto ma non a quello che definisce compromesso. Ex Kronstadt, corteggiato dalla sua area, starà a lui decidere quanto spendersi per le elezioni. Mimmo Damiani (CSX) Ambizioso fund raiser con espe- rienze internazionali, ha messo in piedi un gruppo “civico” che fa capo a lui medesimo; l’obiettivo è di tes- sere rapporti in un fronte esteso che abbracci dai cattolici ai comunisti. Il suo reale peso (piuma o massimo, i bookmakers suggeriscono la prima) dovrebbe passare per le forche del PD in autunno. Il progetto - Disclaimer L 'idea dietro a questo elenco di persone politicamente influenti a Pavia è che si possa tracciare una mappa di facile comprensione e utilizzo senza seguire gli interessati per mesi o anni. Una guida spiritosa a tratti ed essenziale alla politica locale e ai suoi protagonisti. Pensiamo che il progetto si possa estendere e migliorare grazie all'infinito spazio virtuale offerto da internet. I ritratti qui presentati sono spesso abbozzati o caricatuali: aiutateci a migliorarli. Eventuali proteste saranno ascoltate ma non per questo necessariamente accolte. Kronstadt- Team Locale

Chi è chi a Pavia Kronstadt Periodico Numero 74 Maggio 2013 (Guida politica per Autostoppisti pavesi! Quattro pagine di ritratti del Museo Mezzabarba)

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DisclaimerL'idea dietro a questo elenco di persone politicamente influenti aPavia è che si possa tracciare una mappa di facile comprensione eutilizzo senza seguire gli interessati per mesi o anni. Una guida spiritosa a tratti ed essenziale alla politica locale e ai suoi protagonisti.Pensiamo che il progetto si possa estendere e migliorare grazie all'infinito spazio virtuale offerto da internet. I ritratti qui presentati sono spesso abbozzati o caricatuali: aiutateci a migliorarli. Eventuali proteste sarannoascoltate ma non per questo necessariamente accolte.Kronstadt- Team Locale

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locale

"Quelle melanzane stanno bene come foto tra i politici: hanno la faccia sconvolta "

Chi chi a Pavia (continua pagine successive)

PeriodicoNumero 74Maggio 20

Michele Orezzi (Udu-CSX)Ambizioso coordinatore nazionaledel sindacato degli studenti vicinoalla CGIL; può tentare di arginarel'astensione giovanile nella sinistrapavese nonostante la linea noninterventista dell'influente rappre-sentante ed ex segretario Udu"Berni" Caldarola. Autoreferenzialesui social.

Vito Savino (Arci-CSX)Gran capo delle Arci a livello pro-vinciale, è un fondamentale elettoreche tutto sa e senza il quale poco simuove nella sinistra pavese. Peralcuni sarà decisivo nella scelta delcandidato che sfiderà il sindacouscente; altri sostengono sia ungrosso dinosauro con cui fare i conti,ma da non tenere eccessivamente inconsiderazione.

Antonio Maria Ricci (PD)Noioso, senza polso né voti, sceltocome segretario cittadino del partitoperché figura minoritaria e di

compromesso. Potrà forse contaresull'appoggio di Civati, che stalkeraquotidianamente sul suo blog. Inmolti tra i suoi lo preferiscono comepediatra. Usa il web in manieraverticale.

Davide Ottini (PD-CGIL)Molto attivo in Consiglio comunaleed esuberante atleta in grado di

correre decine di chilometri a ognialba. Pugile ultra tatuato oltre chemonocorde sulle tematiche socialiha una maniera di esprimersi pitto-resca, aggressiva e, sui social, assi-milabile al più virulento grillismo.Tra gli unici del PD avvicinabile alconcetto di sinistra.

Davide Lazzari (PD)Novello ed entusiasta padre di arearadicalmente cattolica. Dal largosorriso, ha come primo pensiero loJuventus Club. Ingegnere versatile

su una vasta gamma di argomenti.Raccoglie voti nei quartieri e si diffe-renzia dalle sue correnti di apparte-nenza in qualità di giovane in gradodi guadagnarsi la stima di due sini-stri come Castagna e Ottini. Uso pernulla politico dei social.

Franco Osculati (SEL)Assessore provinciale e professoreuniversitario, ha un discreto appealnegli ambienti borghesi. Ottimooratore, difficilmente si candideràalle primarie (che perderebbe) per il

candidato di centrosinistra, ma restala vera anima di un partito che po-trebbe risultare decisivo alle elezio-ni. Pragmatico, sa bene chel'alternativa a Cattaneo non può pre-scindere dal PD.

Francesco Polidoro (SEL)Neo-segretario cittadino dellacompagine vendoliana, compensa lasua giovane età con l'assenza totaledi carisma e di qualità dialettiche.Disponibile, introverso, dialogante eidealista, sogna una sinistra unitache mai si concretizzerà. Il potenzia-le del partito che dirige può arrivarea 10 punti, ma se rischia di rimaneresotto allo sbarramento è anche persua responsabilità.

Fabio Castagna (PD)Ex correntone, ex sinistra arcobale-no, è ora l'attivo capogruppo chetrovi a chiacchierare di politica

sorseggiando una birra fino alle 2nei pochi locali alternativi dellacittà. Assai pragmatico, di quartiere,esperto conoscitore delle dinamichecittadine, rischia di finire in mino-ranza come sempre gli è accaduto.Tra i più maturi nell'uso di facebook.

Francesco Brendolise (PD)Assessore provinciale dalle troppedeleghe. Bosoniano, renziano, exmargherita, espertissimo di pubblicaamministrazione, gran manovratorecon un piglio da protagonista epacchetti di voti consolidati neglianni. Le sue ambizioni, non eccessi-ve, potrebbero essere danneggiatedall'essere stato assessore nelladrammatica giunta Capitelli.

Giovanni Giovannetti (Sinistra)Giornalista, blogger, scrittore, foto-grafo, attivista, "rompicoglioni". Ne-

mico giurato del PD quasi quantodel centrodestra. Destinatario di nu-merose querele. Si usa spesso il suonome come presentabile in liste piùo meno civiche, ma il suo essereindipendente potrebbe escluderequest'ipotesi. Critico del M5S nazio-nale è però pontiere e amico diOrellana.

Giulia Cometti (CSX)Giovane emergente "non politica"inserita con scarsi successi alle re-gionali nella lista Ambrosoli, suo so-stenitore. Giurista attiva sui temidella legalità; indipendente, priva diesperienza, debole, sconosciuta, è damolti considerata manovrabile eperciò candidabile.

Mauro Vanetti (Sinistra)Comunista di area trotzkista, ideolo-go "puro sì, ma anche duro". Pro-grammatore, si è fatto un nome alivello nazionale grazie alla genialeidea di creare il sito "senzaslot.it"(con P. Pace). A livello locale, tra lealtre cose, gestisce il gruppo face-book "Politica a Pavia", ma è sconsi-gliabile (per quanto divertente)perdere le giornate a discuterci.

Riccardo Scanarotti (Sinistra)Giovane neo-sindacalista iscrittoall'ANPI, ha fatto un applauditodiscorso per la piazza del 25 aprile.Pontiere tra le decine di anime dellasinistra (ha litigato con tutte) èdisponibile al confronto ma non aquello che definisce compromesso.Ex Kronstadt, corteggiato dalla suaarea, starà a lui decidere quantospendersi per le elezioni.

Mimmo Damiani (CSX)Ambizioso fund raiser con espe-rienze internazionali, ha messo inpiedi un gruppo “civico” che fa capoa lui medesimo; l’obiettivo è di tes-sere rapporti in un fronte esteso che

abbracci dai cattolici ai comunisti. Ilsuo reale peso (piuma o massimo, ibookmakers suggeriscono la prima)dovrebbe passare per le forche delPD in autunno.

Il progetto - Disclaimer

L'idea dietro a questo elenco di persone politicamente influenti aPavia è che si possa tracciare una mappa di facile comprensione eutilizzo senza seguire gli interessati per mesi o anni. Una guida

spiritosa a tratti ed essenziale alla politica locale e ai suoi protagonisti.Pensiamo che il progetto si possa estendere e migliorare grazie all'infinitospazio virtuale offerto da internet. I ritratti qui presentati sono spessoabbozzati o caricatuali: aiutateci a migliorarli. Eventuali proteste sarannoascoltate ma non per questo necessariamente accolte.

Kronstadt- Team Locale

PeriodicoNumero

Giugno 20locale

"... ma adesso ne sono campioni olimpici." A.Volta

Daniele Bosone (PD)Presidente provinciale dal ghignoplastico. Ex Senatore, esce da una ri-sicata sconfitta alle regionali e po-trebbe evitare di spendersi troppoalle prossime elezioni. Da lui di-penderà l’esito dello scontro nella

corrente popolare\cattolica\renzia-na\margheritina, di maggioranza nelPD pavese.

Walter Veltri (Sinistra)Candidato nella lista civica “Insiemeper Pavia”. Fratello del più famosoElio (storico sindaco negli anni ‘80),rumoroso e isolato a palazzo Mezza-

barba. Subentra in Consiglio comu-nale succedendo a Ferloni,gentiluomo con valori simili. De-scritto come un campione integerri-mo ed etico, resta un politico che sacome usare il suo pacchetto di votigarantito.

Carlo Porcari (PD)Ex capogruppo regionale in grado dimettere in campo strategie comples-se e indigeste alla base (si ricordanofischi e urla in risposta al suo soste-gno a un’alleanza PD-Monti). Politi-cante tra i pochi entusiasti delgoverno Letta. Battuto dalla giovaneoutsider (e ininfluente) Chiara Scu-vera alle ultime “parlamentarie” delPD. Manovratore ambizioso ancheda dietro le quinte, anima esternama influente per la prossimatornata.

Alan Ferrari (PD)Una carriera di diversi lustri nelpartito, giovane-vecchio nella nuovatruppa di maggioranza a Montecito-rio, bersaniano privo di vizi logorroi-ci. Ha promosso l’esperienza delgoverno Monti e votato Napolitano,ma non Marini, per la Presidenzadella Repubblica. A livello cittadinoproverà ad arginare la potenza dellaforte “destra” del partito; mediando,senza scontri.

Andrea Zatti (CSX)Giovane professore di economia, hatre figli. Gli appassionati di pallaca-

nestro lo ricordano come Chopin,storico capitano della squadra locale.Nome "esterno" che potrebbe piace-re sia a SEL che ai più cattolici nelPD. Volto fresco e pulito tra i pochicon reali possibilità di battere ilsindaco di centrodestra. Esperto difinanza, bilanci, sviluppo, ambientee trasporti: sulla carta ha i titoli pergovernare. E' dubbio quanto il PD lososterrà; da ciò potrebbe scaturireun suo clamoroso rifiuto.

Cesare Del Frate (M5S-beppe-grillo.it)Riflessivo filosofo furbetto (o tonto, avolte la differenza è sottile), si èavvicinato alla politica attiva con il

Movimento 5 stelle ed è perciò igno-to ai più. Probabile candidato inpectore che potrà contaresull’appoggio di Beppe Grillo e, pro-babilmente, di altre realtà associati-ve pavesi. Impossibile vinca leelezioni, probabile si riveli un flop.

Luís Alberto Orellana (M5S-beppegrillo.it)Leader nazionale della minoritariacorrente dialogante del suo partito.Unico in grado di smussare letendenze isolazioniste dei cinquestelle per “circondare” l’imbattibile

Cattaneo. Le persone con cui tra-sversalmente dialoga potrebberoconvincerlo a fare patti di desi-stenza; ugualmente non ci si aspettatroppo da questo “capo” tranquillo,non in grado di portare troppi voti aun candidato privo del brand Casa-leggio.

Giuseppe PolizziPresidente di Arcigay provinciale,forse capace di spostare voti nel foltosottobosco LGBT(Q) cittadinoseppur molti lo sopportino a mala-

pena. Per quanto si dichiari tra-sversale (ha organizzato incontrianche con gruppi della destra pave-se) è molto vicino al M5S. Supporte-rà un candidato o chi porterà avanticerte battaglie?

Marco Galandra (Destra)Assessore alla polizia locale e sicu-rezza. Espressione della destra piùlegalitaria e inflessibile, memorabilile sue battaglie contro writers,avventori di locali, spettatori di

concerti ealtri bennoti nemicipubblici.Fuori dasottigliezzee giochi dipotere, ilsuo credo èl’Ordine

Dentro le primarie 2013

Velina sulla resa dei conti a Pavia.

Nel 2014 a Pavia ci saranno le elezioni comunali e gli interessati, seprotetti dall’anonimato, parlano a ruota libera. Il centro coalizzatocon le destre presenterà con ogni probabilità il sindaco Cattaneo.

Il centro coalizzato con le sinistre si affiderà invece alle primarie perdecidere un nome. Oggi questa coalizione di centro-sinistra non esiste néesistono candidature o la certezza di primarie. Forse i partiti cheparteciperanno avranno gli stessi nomi di oggi (SEL, il PD, comunistivari, che fine faranno da qui a pochi mesi?). Sicuramente fiorirannodiverse “liste civiche”.Eppure discorrendo con i papabili per la prossima poltrona di primocittadino qualcosa emerge chiaro: c’è una frattura, non sologenerazionale, all’interno del maggior partito di opposizione in città; èuna frattura che prescinde dalle classiche correnti nazionali. La dialetticaex-Margherita\ex-DS, il dramma epico veltroniani\dalemiani, la nouvelleguerre renziano-liberali\apparato-socialisti qui non c’entrano molto. Imassimi dirigenti, che in questo paesone lasciano scivolare la lingua conuna certa facilità e senza l’ausilio di alcolici, palesano la frattura conforme strane; così i rispettosi disprezzi si esplicano senza ulteriori filtritra colleghi. “Ottini, bel lavoro con la CGIL, ma pare non gli importi delpartito” insinua uno sullo sportivissimo consigliere. “Brendolise, personacomunque onestissima” (geniale il comunque) sibilla un altro sull’uomodai mille incarichi. “Ricci, che purtroppo ha preso pochi voti” (purtroppo,come no) finta il terzo sull’inesperto segretario cittadino. “Lazzari, checerto reputo abbastanza leale”, abbastanza ma non di più, del resto ilconsigliere è democristiano. “Castagna (il capogruppo in Consiglio, ndr)forse troppo distante dalle correnti di maggioranza” forse sì, forse no.“Migliavacca è brava, ma fa politica da troppo poco tempo” effettivamentesì, dopo la sconfitta alle parlamentarie. “Giuliani è certo integerrimo, madi sinistra non ha nulla”; e chi ha detto che al PD serva la sinistra?Tra i democratici, non solo nazionali, l’aria da resa dei conti è marcia dafar schifo: gli eletti a Roma, gli onorevoli Ferrari e Scuvera, difficilmentefaranno ritorno; del disastro Capitelli (l’ex sindaco) nessuno vuoleparlare; Bosone, due volte Senatore della Repubblica e Presidente dellaProvincia, sembra fuori dai giochi: “è una risorsa, ma dopo la batosta delleregionali dovrebbe star fermo un giro”, confessa un esponente della suastessa corrente. Correnti, cordate, gruppi che sempre più si stannomescolando e non solo nel PD.I rispettosi disprezzi vanno di moda anche negli ambienti extraconsigliari, dove tra figure più o meno politiche certo non mancanoesponenti e grandi elettori. Anche loro non necessitano del pentothal persbottonarsi: “Missaglia, sinceramente non lo conosco proprio”, del resto èun professore troppo spesso all’estero; “Gatti era bravo a inizio anni ’90,non so se può essere ancora di aiuto”, si esprimono i sellini sul fuamministratore ex-comunista . Ancora sul giornalista Giovannetti: “ Fortesui temi della legalità, ma è una testa calda” oppure “non si farebbe maiappoggiare da noi”, ma anche, dal PD, “ha ragione su molti dei nostri”.Cosa avvenga a cena nei salotti in cui troppo velocemente cambiano icommensali è difficile da intuire. Il più loquace tra i consiglieri giàinterpellati non ha certezze: “se si faranno le primarie spero ci saremoaccordati tutti su un nome o potrebbe andare in qualsiasi modo”. Anchese si candidano più di quattro o cinque persone? “Se in tanti simetteranno a disposizione, tutto può succedere”. Sulle date ognuno haun’opinione, chi dice novembre, chi vorrebbe aspettare il congressonazionale; Castagna è sicuro, “purtroppo le primarie ci saranno solo agennaio”, confessa con il piglio di chi ha fatto i conti.Mentre passa il tempo, diversi indipendenti vengono sussurrati nei piùimprobabili locali della città. Vista la situazione, un outsider avrebbe forsepossibilità? Sicuramente un PD così spaccato sta pensando a unasoluzione di questo genere, idea che accarezzano probabilmente in molti.

DDC

localePeriodicoNumeroGiugno 20

"prego, inserire floppino" Cit. Bender/@AleSindaco

Alessandro Cattaneo (PDL)@alesindaco, sorridente PR convelleità da grande statista. Partito insordina come soluzione di ripiegodel potere abelliano ormai sul vialedel tramonto, si smarca presto dalleorigini grazie alla guida di figureilluminate, di rilevanza nazionale,

quali la Gelmini e Alfano. Epiche ecoraggiose le sue battaglie (abbando-nate e inconcluse) per formattare ilPDL, dai quartieri popolari allepoltrone di Ballarò senza perdere locharme. Gentile con tutti, più scaltrodi quel che appare. Grande popolari-tà personale, enorme ambizione fo-mentata dalla reggenza dell’ANCI(appena ricevuta).

Ettore Filippi (attualmente CDX)Ex poliziotto eroe anti terrorista(arrestò il capo delle BR, Moretti), excarcerato, ex vicesindaco con ilcentro sinistra, nuovamente inda-gato, consigliere nel Cda del San

Matteo, “consulente legale” diimprenditori indagati, consigliere asua insaputa in strane fondazionisanmarinesi, conoscente di tutti, piùonnipotente di quel che si pensi, do-minus della lista Rinnovare Pavia.Dialogante, ghignante, chi tocca lepoltrone dei Filippi muore politica-mente. E’ successo alla nonrimpianta Capitelli, congedata conuna manovra spettacolare (dimissio-ne di metà del consiglio), orche-strata mentre si discuteva delrinnovo del consiglio dell’ospedale.

Piero Sandro Assanelli (PDL)A dispetto della dichiarata prove-nienza dall’area cattolica, più voltedimentica il cristiano significato deitermini “servizio” e “sociale”, do-vrebbe esserne assessore. Notorial’umanità dimostrata di fronteall’emergenza casa: sgomberi, li-cenziamentipunitivi neiconfronti deglioccupanti, ri-fiuto di dialogo,se ti sfrattanonon è nel suoufficio che rice-verai aiuto.Controlla interescuole, spostavoti.

Antonio Bobbio Pallavicini(CDX)L’uomo di Filippi nella giunta, asses-sore allo sviluppo economico (di-verse le assortite deleghe).Proprietario del celeberrimo Nirva-na, notoriamente benevolo verso

l’ambiente di feste e discoteche va-rie, con buona pace di associazioniculturali disallineate rispetto allacultura dance. Ambizioso.

Fabrizio Fracassi (Lega)L’assessore sulla poltrona che scotta:prima all’urbanistica, rischia seria-mente il posto dopo l’esplosione de-

gli scandaliGreenCampus ePunta Est(transitatiall’omonimoufficio); laLega, suopartito, losalva, ma èlo stessoCattaneo se-gretamente anon volersi

privare di un uomo di fiducia. Ridi-mensionato dopo il rimpasto conl’attribuzione di deleghe di minorpeso, tuttora discusso, farà ancoradiscutere.

Pietro Trivi (PDL)Highlander; silurato dopo lo scanda-lo ‘Ndrangheta, va a processo per vo-to di scambio e ne esce assolto,reintegrato alla poltrona di assessore

al commercio con tante scuse. Piùpotente di prima, un avvocato di de-stra che sa gestire le sue carte conuna dote rara: la pazienza.

Niccolò Fraschini (CDX)Espressione della destra europea, li-berista, a volte ingenua ma semprecoerente con il credo economicodella scuola di Chicago: meno Stato.

Reduce dall’avventura disastrosa diFLI, dopo il divorzio dal sodaleAdenti siede nel gruppo misto, a te-stimonianza del suo status di indi-pendente rispetto al becerume delladestra italiana. Mosca bianca.

Giovanni Demaria (CDX)Si parla tanto di gioco d’azzardo e chiti piazza in consiglio comunale Fi-lippi? Un dirigente di una grandeazienda attiva nel ramo slot machi-nes, Royal Games. Impeccabile.Qualcuno vuole scommettere sullasua rielezione? Rien ne va plus, isuoi voti dovrebbe essere in grado diprocurarseli.

Rodolfo Faldini (PDL)Pavido bevitore di Cola Light, sidistingue per la lotta (fallita) al babyalcolismo e per la splendida presta-zione a nascondino con Centinaio.Durante il suo assessorato alle politi-che giovanili ha distrutto l’interaarea associazionistica giovanile che

si era creata con le precedentigiunte, depotenziato lo SpazioGiova-ni comunale e sovvenzionato glioratori. Non gli basteranno dieci AveMaria per l’assoluzione.

Luigi Greco (PDL)Ex assessore ai lavori pubblici, oracapo di gabinetto di Cattaneo in atte-sa che si definisca la partita internaal PDL. Potentissimo, “il vero sinda-co” sussurra un consigliere di

maggioranza. E non ha torto: Grecoè artefice del successo del centro de-stra a pavia ovest, ha cresciuto un vi-vaio di giovani promesse dellapolitica locale tessendo una fitta retedi consiglieri di quartieri, tra i qualiovviamente Cattaneo. E il sindaco sabene a chi deve la sua poltrona.

Valerio Gimigliano (PDL)Folkloristico consigliere Pdl, celebreper le intemerate a tratti grottesche,più spesso incomprensibili, in Consi-glio comunale. Dietro l’aspetto naivealla Cetto LaQualunque c’è di più:chiacchierato, viene dal nulla, ma inmaggioranza si fa sentire, spesso incontrotendenza (senza peraltro di-chiarare perché, riguardo a cosa, econ quali intenzioni). La sua “bandadei quattro” (oltre a lui Labate, Arcu-

ri e Conti) ha più di una volta datodei grattacapi al sindaco, tra polemi-che e assenze.

Gianmarco Centinaio (Lega)Ex vicesindaco e assessore allacultura, ora planato in Senato sulleali del carroccio. La convivenzaforzata con il mondo della cultura(gestita con approccio massimalistae in funzione di marketing) non ha

smussato l’integrità morale di un ve-ro padano che, quando si tratta disparare sugli immigrati, si fa sentire,eccome.

Fausto Bazzani (Lega)consigliere leghista, l’apoteosi di unmodo di fare politica tuttoimprontato alla difesa di minoranzediscriminate quali terroni, mu-sulmani e negri. Probabilmentesente di venir meno al mandato affi-

datogli dai suoi elettori se in ogniconsiglio non omaggia le suddettecategorie con una grazia degna delmiglior Alvaro Vitali. “Voi state dallaparte dei cammelli”, così, sobria-mente, stronca chi critica la sua vi-sione progressista del mondo.

Raffaele Sgotto (PDL)autorevole presidente del consigliocomunale, con la virtùdell’incazzatura. Si incazza sempre,con l’opposizione, la maggioranza, idissidenti e i fedelissimi, i pacati e leteste calde. Da il meglio di sé in pre-

locale

"no, non amo ciò che è sotto il mio meridiano/ da piccolo odiavo l'inquilino del primo piano"

PeriodicoNumero 74

Giugno 20

Manovre di finemandato

Piccole e grandi manovre in atto nel centro-destra pavese che siavvia alla conclusione del primo mandato da sindaco perAlessandro Cattaneo. Il giovane e telegenico primo cittadino,

enfant prodige di un Pdl in crisi di identità, pare aver riacquistato unacerta passione per il suo ruolo e punta alla rielezione, ovviamente nonprima di aver visto sfumare una dopo l’altra tutte le ulteriori ambizionipersonali. Formattatore ben presto ridotto a dare miti consigli in seguitoalla rinascita elettorale di Berlusconi, è ben noto come il salto di qualità alivello nazionale non sarebbe dispiaciuto a un Cattaneo che per questo siè speso anche oltre le innumerevoli apparizioni televisive. Un Pdl avviatoa una batosta elettorale (poi meno devastante di quanto previsto) mostrasubito la sua indisponibilità a garantirgli un posto in parlamento, e cosìpure Scelta Civica per Monti risponde picche alle richieste del sindaco diessere inserito come capolista nel collegio Lombardia 3. Ambizionifrustrate anche a livello regionale: Bobo Maroni propone Cattaneo comevicepresidente (felice di affiancarsi una personalità attira-simpatie emalleabile) ma di nuovo il Pdl lombardo non ci pensa proprio e imponeper la carica il più arcigno e influente coordinatore regionale MarioMantovani. Non rimane, al nostro sindaco, che rimandare al futuro ilsalto di qualità nazionale (annusato con la reggenza dell’Anci) e puntareal secondo mandato, consapevole che un’eventuale sconfitta allecomunali 2014 stroncherebbe la sua carriera sul nascere. Alle spallequattro anni di governo trascorsi tra disinteresse, incuria eapprossimazione in molti ambiti della cura della res publica, scandaligiudiziari (‘ndrangheta e urbanistica) potenzialmente letali, bypassati confinta ingenuità nonostante responsabilità chiare, come l’appoggioincondizionato a Fracassi nella querelle sulle lottizzazioni abusive,scandali tuttavia non evidenti all’elettorato. Attorno a questo candidatopoliticamente debole ma mediaticamente fortissimo (ed è quello checonta) si stringe a coorte il centrodestra pavese che ripresenterà la solitaalleanza Pdl-Lega + Fratelli d’Italia e ex-AN assortiti. A corredo una solalista civica, imperniata intorno alla figura di Cattaneo; pochi o nessunpolitico (l’apolide Fraschini, il sodale fin dai tempi dei consigli diquartiere Greco), molta borghesia di destra. Girano voci di divergenzeinterne alla famiglia Filippi, vale a dire l’altra importante lista civica,Rinnovare Pavia. Luca Filippi pare intenzionato a far confluire i voti e irapporti costruiti dalla poltrona dell’ASM nel Pdl, diventando organico alpartito. Il padre Ettore, traballante per questioni giudiziarie (ancoraaperta un’indagine nei suoi confronti per associazione a delinquere etruffa) e forte del suo pacchetto di voti, medita invece di non ripresentareesplicitamente la lista, puntando più a infilare nelle liste altrui uominilegati a lui. L’obiettivo minimo è consolidare la pattuglia in giunta, adoggi limitata a due consiglieri e un assessore. A tal proposito acquistanospessore le voci di un accordo in corso d’opera con la “banda dei quattro”dei discussi e non allineati Gimigliano, Labate, Arcuri e Conti. Intantoescono i primi manifesti elettorali.

Riccardo Catenacci

senza di pubblico, soprattutto separlante e contestante. “Chiamate lapolizia ” è il suo grido di battaglia.Deve il suo posto a un notevolepacchetto di voti, unito a un’abilitàsenza pari nell’uso della campanella.

Luca Filippi (CDX)ex consigliere comunale, presidentedi ASM Lavori, siede in cda di ASM.Figlio d’arte, ovviamente. Custodiscegelosamente il pacchetto di voti ere-ditato dal padre, pronto a metterlo ingioco se il rinnovo del cda, oramaiprossimo, si rivelasse meno scontatodel previsto.

Mario Melazzini (PDL)medico, malato di SLA, assessore re-gionale alle attività produttive. Po-tente nella sanità, originariamente alui destinata prima del prevalere diMantovani (coordinatore regionalePdl). Uscito indenne da polemiche,

anche giudiziarie, riguardo alle curevalide per la sua malattia.

Vittorio Pesato (PDL)Una vita per la politica, legato agliambienti universitari nonostante unacarriera non brillante, il suopacchetto di voti nasce tra le fila diazione universitaria. Da lì una carrie-ra fulminante e ondivaga che loporta in Consiglio regionale, dal qua-le fallisce la rielezione. Per mesi fierooppositore interno di Cattaneo, persua colpa ha perso le regionali. Pareche il messaggio (o meglio i voti di-rottati su Melazzini) sia passato,tant’è che l’esuberante Pesato è oratornato a Canossa, sottotono, più dia-logante e disponibile.

Giancarlo Abelli (CDX)Il “Faraone”; deus ex machina delPdl lombardo, parlamentare, cadutoin disgrazia a causa di un mix discandali giudiziari e pugnalate alle

spalle da figlioli non tanto prodighi.Ma non temete, Abelli conta ancoratanto nei cda dove si può spartirepoltrone tattiche, nobile obiettivo disvariati paladini disinteressati delleistituzioni, e tanti questo lo ricorda-no bene. Da romanzo harmony ilsuo rapporto con Cattaneo: Abelli locresce e lo lancia, Cattaneo ringraziae rinnega il suo padre putativo, lastoria prosegue tra innumerevoliriavvicinamenti e litigi, veri o pre-sunti.

Francesco Irianni (Destra)Gioviale sosia del duce, uomo che di-chiara le proprie idee fin dal puntodi vista visivo, rimarcandolepuntualmente con eleganti camicieperennemente nere. Riesce co-munque a dialogare fraternamente

tra i banchi dell’opposizione duranteconsigli comunali in cui all’occhioesterno pare annoiarsi; esclusi i mo-menti in cui parla di politica vera (ecolloqui di lavoro) con i suoi pittore-schi ospiti.

Matteo Mognaschi (Lega)Partito un vice-sindaco se ne fa unaltro, sempre di area leghista per ce-mentare la duratura alleanza. Giova-ne, meno sanguigno e ululante di

tanti compagni di partito, cela tra lepieghe dei secondi nomi unpantheon culturale di tutto rispetto,un vero monumento alla destra:Adolfo Maria. Considerato tra-sversalmente alla stregua di una fi-gurina.

Team Locale - Kronstadt

Ma tutti gli altri?

APavia, nel 2014, si svolgerà una strana battaglia. A Dx avremo il"formattatore" Cattaneo in cerca di una riconferma (altrimenti ilpargolo andrà a casa con la carriera politica stroncata), nel PD un

nome non ancora noto (probabilmente PD+SEL supporteranno unnome "civico"). Voci di corridoio raccontano di un M5S pavese diviso eindebolito sia dagli impegni istituzionali che dalle ripercussioni a livellonazionale, con un gruppo di volontari e operativo troppo piccolo pergestire adeguatamente qualsiasi altra cosa rispetto a ciò che già hanno:non va però sottovalutato perché il voto di opinione potrebbe aggirarsiintorno al 10%, qualsiasi sia il candidato, programma o efficacia dellacampagna elettorale.A giocare fuori dai 3 schieramenti principali (a livello NAZIONALE),troviamo una assemblea costituita dalle liste civiche "Insieme per Pavia"(Veltri, Gionannetti, Ferloni...) e "La piazza e il ponte" (Damiani),Comunisti vari (Rifondazione Comunista in testa) e liberi cittadini (canisciolti direbbe qualcuno): Pavia Progetto Comune. Non è chiaro se sipresenteranno e in quale forma alle amministrative ma questoschieramente potrebbe avere dalla sua tra un 6% e un 15% (10% peralcuni) e un ipotetico tetto massimo (parliamo di partita perfetta) 20%:abbastanza per andare al ballottaggio se il PD giocasse male se sue carte.Quella di Pavia potrebbe essere una partita a quattro tra PdL e PD/SEL,M5S,PPC (spesso gli elettorati qua sono sorapposti) ma è più probabileche sarà na partita a due. D'altronde ci sono ancora nove mesi e in tre èsuccesso il finimondo...

Katya Shu