2
CISL Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori Roma, li 31 ottobre 2012 00185 Roma Via dei Mille, 36 Tel. (06) 4469831 4457113 4940558 Fax 4450621 E-mail: [email protected] Alle Segreterie Regionali E Territoriali FNS Oggetto: ritenuta previdenziale 2,5 % Cari Amici, nella diverse note diramate dalla Segreteria Nazionale abbiamo sempre indirizzato i lavoratori a seguire un atteggiamento prudente, evitando di inoltrare ricorsi dall’esito dubbio e rischioso ed attendendo che il quadro della situazione complessiva fosse diventato più chiaro, anche in considerazione dei cinque anni di tempo a disposizione per attivare eventuali azioni legali. Le nostre indicazioni si sono sempre basate su valutazioni di opportunità a tutela degli interessi dei lavoratori, senza doppi fini, convinti che il sindacato deve lavorare concretamente evitando iniziative di mera facciata. In questo quadro in continua evoluzione, è intervenuta una decisione del Consiglio Dei Ministri che in data 29 ottobre 2012 ha emanato il Decreto Legge n° 185/2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n° 254 del 30.10.2012, il quale interviene a disciplinare la materia per tutte le Amministrazioni dello Stato, comprese quelle che rappresentiamo. Questo recente decreto abroga l’art. 12, comma 10 del D.L. 78/2010, ripristinando il trattamento di fine servizio (TFS) in luogo del trattamento di fine rapporto (TFR) per tutti quei dipendenti che precedentemente all’emanazione della disposizione abrogata, si trovavano già in regime di TFS. Per meglio comprendere: il regime di TFR è meno favorevole per il dipendente, poiché al termine della carriera percepirà una quota di liquidazione leggermente inferiore, rispetto a coloro che si trovano in regime di TFS. L’anomalia della disposizione abrogata dal D.L. 185/2012 consisteva nel fatto che oltre FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA SICUREZZA LA SEGRETERIA NAZIONALE

Cisl FNS Sardegna

Embed Size (px)

DESCRIPTION

RITENUTA PREVIDENZIALE DEL 2,5% - CHIARIMENTI

Citation preview

Page 1: Cisl FNS Sardegna

CISL Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori

Roma, li 31 ottobre 2012

00185 Roma – Via dei Mille, 36

Tel. (06) 4469831 – 4457113 – 4940558

Fax 4450621 E-mail: [email protected]

Alle Segreterie Regionali

E Territoriali FNS

Oggetto: ritenuta previdenziale 2,5 %

Cari Amici,

nella diverse note diramate dalla Segreteria Nazionale abbiamo sempre indirizzato i lavoratori a seguire

un atteggiamento prudente, evitando di inoltrare ricorsi dall’esito dubbio e rischioso ed attendendo che il

quadro della situazione complessiva fosse diventato più chiaro, anche in considerazione dei cinque anni di

tempo a disposizione per attivare eventuali azioni legali. Le nostre indicazioni si sono sempre basate su

valutazioni di opportunità a tutela degli interessi dei lavoratori, senza doppi fini, convinti che il sindacato

deve lavorare concretamente evitando iniziative di mera facciata.

In questo quadro in continua evoluzione, è intervenuta una decisione del Consiglio Dei Ministri

che in data 29 ottobre 2012 ha emanato il Decreto Legge n° 185/2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale

n° 254 del 30.10.2012, il quale interviene a disciplinare la materia per tutte le Amministrazioni dello

Stato, comprese quelle che rappresentiamo.

Questo recente decreto abroga l’art. 12, comma 10 del D.L. 78/2010, ripristinando il trattamento

di fine servizio (TFS) in luogo del trattamento di fine rapporto (TFR) per tutti quei dipendenti che

precedentemente all’emanazione della disposizione abrogata, si trovavano già in regime di TFS.

Per meglio comprendere: il regime di TFR è meno favorevole per il dipendente, poiché al termine

della carriera percepirà una quota di liquidazione leggermente inferiore, rispetto a coloro che si trovano

in regime di TFS. L’anomalia della disposizione abrogata dal D.L. 185/2012 consisteva nel fatto che oltre

FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA SICUREZZA

LA SEGRETERIA NAZIONALE

Page 2: Cisl FNS Sardegna

a trasformare il regime di TFS in regime di TFR, non interveniva esplicitamente eliminando la quota di

contribuzione (2,5 %) a carico del dipendente prevista per il TFS. In funzione di questa situazione coloro

che avevano visto trasformarsi il regime di TFS in TFR, erano doppiamente penalizzati, poiché oltre a

percepire una liquidazione inferiore dovevano continuare a pagare la contribuzione del 2,5 % sulla

retribuzione. Il D.L. 185/2012 a ristabilito una condizione di equità. Nella sostanza chi è in regime di TFR

non paga il 2,5 % ma percepisce una liquidazione inferiore, viceversa, chi è in regime di TFS paga il 2,5

% ma percepisce una liquidazione maggiore.

Occorre precisare che il D.L. 185/2012 interviene, attraverso l’abrogazione, con effetti retroattivi a

decorrere dal 1.1.2011. Il Decreto in esame interviene, infine, anche sui ricorsi pendenti relativi alla

restituzione del contributo previdenziale nella misura del 2,5%, rendendoli estinti di diritto. Pertanto le

iniziative legali che da più parti vengono proposte al personale sono di fatto inutili e quindi fuorvianti.

IL SEGRETARIO GENERALE

Pompeo Mannone