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ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE “RINO MOLARI”
SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN)
ESAME DI STATO 2016
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE 5 E
Indirizzo
RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING
Anno scolastico 2015/2016
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
1
SOMMARIO
INFORMAZIONI SULLA CLASSE………………………………………...Pag 2 – 11
RELAZIONI E PROGRAMMI:…………………………………...………….” 12
- RELIGIONE……………………………………………………………..“ 13 - 15
- LINGUA E LETTERATURA ITALIANA………………………………” 16 - 22
- STORIA………………………………………………………………….” 23 - 27
- LINGUA E CIVILTA’ INGLESE……………………………………….” 28 - 33
- LINGUA E CIVILTA’ SPAGNOLA (L3)……………………………….” 34 – 42
- LINGUA E CIVILTA’ SPAGNOLA (L2)……………………………….” 43 – 46
- LINGUA E CIVILTA’ FRANCESE (L2)………………………………..” 47 – 51
- LINGUA E CIVILTA’ TEDESCA (L3)…………………………………” 52 – 55
- MATEMATICA…………………………………………………………” 56 – 61
- ECONOMIA AZIENDALE……………………………………………” 62 – 67
- DIRITTO E RELAZIONI INTERNAZIONALI………………………” 68 – 73
- SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE…………………………………. ” 74 - 77
SIMULAZIONI PROVE D’ESAME………………………………………....” 78
- SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO………………………………” 79 – 94
- SIMULAZIONE PROVA DI LINGUA E CIVILTA’ INGLESE…….…” 95 - 99
- SIMULAZIONE TERZA PROVA 1^ SESSIONE……………………” 100 - 106
- SIMULAZIONE TERZA PROVA 2^ SESSIONE……………………” 107 - 116
PROPOSTE DI GRIGLIE DI VALUTAZIONE…………………………..” 117 - 123
FIRME DEI DOCENTI DEL CdC E DEI RAPP.TI DI CLASSE…………” 124
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
2
INFORMAZIONI
SULLA CLASSE
P R O F I L O
C O M P O S I Z I O N E
P I A N O D I S T U D I
O B I E T T I V I D E L C d C
M E T O D O D I L A V O R O D E L C d C
V A L U T A Z I O N E
A T T I V I T A ’ E X T R A C U R R I C U L A R I
T E M A T I C H E D I A P P R O F O N D I M E N T O
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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PROFILO DELLA CLASSE
La classe 5 E risulta attualmente formata da 20 alunni, 5 maschi e 15 femmine, provenienti in parte
da S. Marino, in parte dai comuni limitrofi (Savignano, Bellaria, San Mauro Pascoli, Roncofreddo,
Villa Verucchio).
La sua composizione ha subito un notevole cambiamento nel corso del triennio. Alla fine de la clas-
se terza sette alunni sono stati respinti; in quarta, invece, non è stato ammesso alla classe successiva
solo un alunno.
Nel corso dello stesso triennio il Consiglio di Classe ha subito un notevole cambiamento nel pas-
saggio dal terzo al quarto anno; è rimasto, invece, sostanzialmente invariato negli ultimi due anni.
Questi avvicendamenti, inizialmente, hanno creato un certo disorientamento a causa della diversità
del metodo di lavoro, superato, nell’ultimo biennio, grazie all’impegno degli studenti e alla sostan-
ziale continuità didattica dei docenti.
La classe, come tutte le terze dell’Istituto, è nata dall’accorpamento di gruppi di alunni provenienti
da diverse seconde. Questo ha inizialmente comportato qualche difficoltà, legate non solo alla for-
te disomogeneità nella qualità e quantità di conoscenze e di competenze, nella capacità di attenzio-
ne, di partecipazione e di studio autonomo, nella costanza e sistematicità dell’impegno, ma anche ad
un clima non sempre sereno. Gradualmente, però, nel corso dei tre anni, la vicinanza quotidiana e
l’inevitabile necessità di collaborare per il buon funzionamento delle attività didattiche, hanno de-
terminato un evidente miglioramento nel rapporto tra gli studenti.
I soggiorni studio hanno sicuramente contribuito a rafforzare i legami di socializzazione.
Per quanto attiene, invece, al conseguimento degli obiettivi cognitivi, definiti dalla programmazione
didattica disciplinare, gli esiti raggiunti appaiono differenziati, a causa soprattutto di motivazioni,
attitudini ed interessi diversi e di elementi quali partecipazione al dialogo educativo e frequenza
scolastica.
Alcuni di loro hanno dimostrato di aver assimilato un buon metodo di studio , accogliendo positi-
vamente le proposte didattiche e conseguendo risultati buoni.
Altri, anche se meno autonomi nella rielaborazione, hanno comunque compiuto un significativo
percorso di crescita e maturazione ed acquisito una preparazione che, nel complesso, varia dal quasi
discreto al discreto.
Accanto a questi ragazzi ve ne sono alcuni che non sono riusciti ad assumere con costanza un
ruolo attivo e autonomo rispetto alle esigenze didattiche, a causa di un metodo di studio non sempre
adeguato e alla mancanza di continuità nell’organizzazione dei tempi. Anche questi ultimi, però,
sono riusciti a conseguire una preparazione di base comunque sufficiente.
Nel complesso, quindi, durante l’arco del triennio, rispetto ai livelli di partenza, gli alunni hanno
incrementato la responsabilità personale rispetto agli impegni scolastici ed agli apprendimenti speci-
fici ed hanno manifestato una progressione nello studio individuale, riuscendo a migliorare i risul-
tati personali in previsione dell'Esame di Stato.
In particolare emergono tre fasce di livello:
una fascia di livello buono, rappresentata da alcuni alunni che, alle loro discrete potenzialità,
hanno saputo coniugare studio ed interesse costanti;
una fascia di livello discreto che ha saputo seguire con impegno e motivazione adeguati;
una fascia di livello sufficiente, costituita da alcuni alunni che, per l’intero triennio hanno evi-
denziato difficoltà riconducibili a motivi diversi (carenze nei prerequisiti, mancanza di un vali-
do metodo di studio, scarso impegno) ma che, specie nell’ultimo anno, hanno mostrato una vo-
lontà di recupero.
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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COMPOSIZIONE DELLA CLASSE
CLASSE 5ªE
anno classe SCRUTINATI AMMESSI NON AMMESSI DEBITI FOR-
MATIVI
M F TOT M F TO
T
M F TOT M F TO
T
2013/14 3 9 19 28 6 16 22 3 3 6 3 7 10
2014/15 4 6 15 21 5 15 20 1 0 1 3 2 5
2015/16 5 5 15 20
CONTINUITÀ DIDATTICA NEL TRIENNIO
Materie
d’insegnamento
3ªE
2013/14
4ªE
2014/15
5ªE
2015/16
RReelliiggiioonnee Manuel Mussoni Manuel Mussoni Manuel Mussoni
LLiinngguuaa ee LLeetttteerraattuurraa
iittaalliiaannaa Elena Ciammitti Cinzia Cesarini Cinzia Cesarini
SSttoorriiaa Elena Ciammitti Cinzia Cesarini Cinzia Cesarini
PPrriimmaa lliinngguuaa
ssttrraanniieerraa IInngglleessee Liana Lazzarini Liana Lazzarini Cinzia Lisi
SSeeccoonnddaa lliinngguuaa
ssttrraanniieerraa FFrraanncceessee Manuela Sapignoli Manuela Sapignoli Manuela Sapignoli
SSeeccoonnddaa lliinngguuaa
ssttrraanniieerraa SSppaaggnnoolloo
Rodriguez F. Maria
Olga
Rodriguez F. Maria
Olga
Rodriguez F. Maria
Olga
TTeerrzzaa lliinngguuaa
ssttrraanniieerraa SSppaaggnnoolloo Milena Piva Milena Piva Milena Piva
TTeerrzzaa lliinngguuaa
ssttrraanniieerraa TTeeddeessccoo
Maria Teresa Dalla
Corte
Maria Teresa Dalla
Corte Patrizia Cupioli
MMaatteemmaattiiccaa aapppplliiccaattaa ee
llaabboorraattoorriioo Nadia Bianchi Renzo Sancisi Renzo Sancisi
EEccoonnoommiiaa aazziieennddaallee ee
llaabboorraattoorriioo Elvio Selighini Elvio Selighini Elvio Selighini
DDiirriittttoo Anna Maria Perazzi Anna Maria Perazzi Anna Maria Perazzi
RReellaazziioonnee iinntteerrnnaazziioo--
nnaallee Anna Maria Perazzi Anna Maria Perazzi Anna Maria Perazzi
EEdduuccaazziioonnee ffiissiiccaa Loredana Marra Loredana Marra Loredana Marra
TTeeccnnoollooggiiaa ddeellllaa ccoo--
mmuunniiccaazziioonnee Marco Neri Marco Neri //
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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PIANO DI STUDI DELLA CLASSE
RELAZIONE INTERNAZIONALE PER IL
MARKETING
Biennio
CORSO E
Materie d’insegnamento 1^ 2^
Religione cattolica (o attività integrativa) 1 1
Lingua e letteratura italiana 4 4
Storia 2 2
Lingua Inglese 3 3
Seconda lingua comunitaria 3 3
informatica 2 2
Diritto ed economia 2 2
Economia aziendale 2 2
Geografia 3 3
Matematica 4 4
Scienze integrate (scienza della terra, biolo-
gia, fisica e chimica)
2+2 2+2
Scienze motorie e sportive 2 2
TOTALE ore 32 32
ORARIO SETTIMANALE DEL CORSO
RELAZIONE INTERNAZIONALE PER IL
MARKETING
Triennio
CORSO E
Religione cattolica (o attività integrativa) 1 1 1
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Storia 2 2 2
Lingua Inglese 3 3 3
Seconda lingua comunitaria 3 3 3
Terza lingua comunitaria 3 3 2
Matematica 3 3 3
Economia aziendale e laboratorio 5 5 6
Diritto 2 2 2
Relazione Internazionale 2 2 3
Tecnologia della comunicazione 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2
TOTALE ore 32 32 32
ORARIO SETTIMANALE DEL CORSO
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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METODO DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Il Consiglio di classe, in gran parte stabile per continuità didattica, ha sempre lavorato con serenità
e affiatamento. Tale collaborazione ha consentito di raggiungere un pieno accordo nella definizione
e nel perseguimento degli obiettivi didattici ed educativi.
Ogni docente, nel rispetto della personalità altrui, ha guidato gli allievi alla conoscenza dei contenu-
ti della propria disciplina, utilizzando diverse strategie di insegnamento, per facilitarne la compren-
sione. Si è preoccupato di valorizzare i progressi in itinere e i risultati positivi e di gestire l’errore
come momento di riflessione e di apprendimento.
La partecipazione degli studenti e dei genitori ai Consigli di Classe è stata adeguata e contraddistin-
ta da spirito di collaborazione, condivisione e partecipazione.
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
I rapporti con le famiglie, improntati alla massima trasparenza, cordialità e rispetto, sono avvenuti
soprattutto, ma non solo, in occasione degli incontri pomeridiani scuola-famiglia, la partecipazione
ai quali è risultata assidua, proficua e collaborativa.
PERCORSO INTERDISCIPLINARE ALTERNATIVO AL CLIL
Il CdC ha constatato l’assenza di Docenti DNL in possesso delle necessarie competenze linguistiche
e metodologiche all’interno dell’Istituzione scolastica.
OBIETTIVI COMUNI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Durante il triennio, nell’ambito delle Programmazioni educativo-didattiche, il Consiglio di Classe,
oltre agli obiettivi didattici operativi specifici per ogni disciplina, condivisi nelle riunioni di Aree
disciplinari e di Dipartimento, ha definito alcune irrinunciabili finalità trasversali, in coerenza con
quelle indicate dal P.O.F. di Istituto, raggiungendo i seguenti obiettivi generali:
OBIETTIVI COGNITIVI
CONOSCENZE
Gli alunni hanno acquisito conoscenze coerenti con gli obiettivi indicati nelle relazioni dei singoli
docenti.
COMPETENZE
Gli alunni sanno usare in modo corretto la terminologia specifica relativa alle singole discipline.
Quasi tutti gli alunni sanno esporre in forma orale e in forma scritta, con rigore ed ordine logico, i
contenuti disciplinari.
Per la maggior parte, gli alunni sanno elaborare schemi lineari di sintesi e mappe concettuali.
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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CAPACITA’
In buona parte, gli alunni sono in grado di riflettere in modo autonomo, di compiere collegamenti e
di esercitare un senso critico rispetto alle specifiche conoscenze disciplinari.
Diversi alunni sono in grado di compiere una riflessione interdisciplinare rispetto a tematiche com-
plesse.
OBIETTIVI SOCIO–AFFETTIVI
Gli alunni hanno sviluppato buone capacità di comunicazione, migliorando la relazionalità interper-
sonale.
Gli alunni sono in grado di discutere e di confrontarsi nel rispetto reciproco e
nell’autoconsapevolezza dei limiti personali.
METODOLOGIA E STRUMENTI
Nell’ambito delle proposte didattico – formative i docenti hanno fatto ricorso a:
Lezioni frontali
Lezioni dialogata
Lavori di gruppo
Lettura di testi e documenti seguiti da dialoghi e discussioni
Visione di film e documentari
Attività in laboratorio
Sussidi didattici e multimediali
Materiali:
Libro di testo, fotocopie, software didattici
Laboratori:
Linguistico, multimediale, aula video
Strumenti:
Registratore, televisore, lim
ATTIVITA’ DI RECUPERO E SOSTEGNO
Sono stati attivati momenti di recupero e ripasso ove necessario, durante le ore mattutine tramite:
rallentamento del programma,
ripresa degli argomenti affrontati con linguaggi diversi,
esercizi guida e lavori a gruppi di auto-aiuto,
corsi di preparazione alle certificazioni linguistica
corsi di preparazione alla certificazione informatica
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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VERIFICHE
Le verifiche sono state effettuate non solo per accertare i livelli di conseguimento degli obiettivi di-
sciplinari, ma anche per attivare interventi differenziati, negli obiettivi e nelle modalità, al fine di
sostenere e valorizzare le potenzialità di ciascuno.
Per tale motivo, accanto alle prove tradizionali, sono state utilizzate verifiche di tipologia varia (uti-
lizzando anche prove scritte per le discipline “orali”), sì da consentire periodici e rapidi accertamen-
ti del livello raggiunto dai singoli e dalla classe, in ordine a determinati traguardi formativi generali
e specifici.
Le prove concordate dal consiglio di classe sono state le seguenti:
SCRITTE
Tipologie di scrittura A, B, C, D come previsto dal Ministero relativamente alla prima prova.
Quesiti a risposta multipla
Questionari strutturati
Questionari semi-strutturati
Questionari a risposta aperta
Produzione di brevi testi a seguito di domande aperte
ORALI
Interrogazioni frontali
Relazioni individuali e di gruppo, su lavori individuali e di gruppo
VALUTAZIONI
Il processo valutativo è stato effettuato sotto il segno della trasparenza, coinvolgendo gli studenti
nella linearità e fondatezza dei criteri di valutazione, non solo per chiarire ad essi tali criteri ed in-
formarli dei voti conseguiti nelle varie prestazioni, ma anche per stimolarne la responsabilizzazione
e la capacità di autovalutazione.
Nel determinare il giudizio valutativo finale degli alunni hanno concorso i seguenti elementi:
l’esito delle verifiche sull’andamento didattico;
il progressivo sviluppo della personalità e delle competenze acquisite rispetto ai livelli di par-
tenza;
gli indicatori qualitativi del comportamento scolastico.
Il Consiglio di Classe adotta i criteri di valutazione stabiliti dal Collegio docenti
conoscenza e comprensione dei contenuti,
organizzazione logica delle conoscenze,
competenze e capacità raggiunte,
qualità espositiva,
eventuali progressi rispetto alla situazione iniziale,
grado di interesse e di partecipazione.
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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DEFINIZIONE DELLA SCALA DEI VOTI DA UTILIZZARE PER LA
VALUTAZIONE
Il consiglio di classe ha formulato e si è impegnato a rispettare la seguente scala dei voti:
GIUDIZIO VOTO IN
DECIMI
VOTO IN
QUINDICESIMI
ELEMENTI DI GIUDIZIO
Gravemente
insufficiente
Tre/Quattro 1...5 Conoscenze molto lacunose e/o limitate capacità
di ordine logico
Esposizione carente e frammentata
Insufficiente Cinque 6...9 Conoscenze incomplete e/o lacunose o modeste
capacità logiche di studio
Esposizione stentata
Sufficiente Sei 10 Conoscenze di accettabile livello e/o capacità lo-
giche adeguate
Esposizione lineare
Discreto Sette 11...12 Conoscenze sufficientemente articolate
Capacità logiche soddisfacenti.
Metodo di studio diligente
Esposizione sciolta
Buono Otto 12...13 Conoscenze approfondite e personalizzate
Capacità logiche apprezzabili
Metodo di studio produttivo
Esposizione chiara
Ottimo Nove/Dieci 14-15 Conoscenze ricche, rielaborate personalmente e
criticamente
Capacità logiche di notevole livello
Metodo di studio efficiente e d efficace
Esposizione ricca e brillante
Per quanto riguarda la quantificazione dei crediti scolastici e formativi e del voto di condotta, il
Consiglio di Classe ha assunto i criteri descrittori individuati dal Collegio Docenti.
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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ATTIVITA' EXTRACURRICOLARI ED INTEGRATIVE
Il Consiglio di classe, concorde sull’importanza di arricchire l’offerta formativa, ha coinvolto gli
alunni in attività integrative curricolari ed extracurricolari, a scuola ed in ambienti extrascolastici.
Risulta quindi la partecipazione della classe o di alcuni alunni alle seguenti attività:
SOGGIORNI STUDIO A BRIGHTON, A PARIGI (GRUPPO FRANCESE), A SALAMANCA (GRUPPO SPA-
GNOLO
VISITA PARCO STORICO DI MONTESOLE
PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE
TEATRO IN LINGUA STRANNIERA
CONFERENZA CON IL GIORNALISTA GIGI RIVA SUL TEMA DEI FLUSSI MIGRATORI
INCONTRO CON IL REGISTA – ATTORE SILVIO CASTIGLIONI SULLA COMMEDIA DELL’ARTE
ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO
PARTECIPAZIONE ALLA CONFERENZA SPETTACOLO “FATE IL VOSTRO GIOCO”
CORSO DI PRIMO SOCCORSO DI RIANIMAZIONE CARDIO VASCOLARE
INCONTRO CON L’AVIS
CONFERENZA CON IL MAGISTRATO GHERARDO COLOMBO SUL TEMA DELLE REGOLE
CONFERENZA CON I RAPPRESENTANTI DELLE FORZE DELL’ORDINE DELLA QUESTURA DI RIMINI,
COSTANZA E BAGLIONI, SULLE STRAGI DELLA UNO BIANCA
CERTIFICAZIONI INFORMATICHE E LINGUISTICHE
INCONTRI CON L’ASSOCIAZIONE FEDERCONSUMATORI SUL CODICE DEL CONSUMO E TUTELA
DEL CONSUMATORE
PARTECIPAZIONE AL PROGETTO SUL TEMA “LEGALITÀ E SICUREZZA SUL LAVORO”
VISITA ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE
INCONTRO SU ORIENTAMENTO ALL’ALTA FORMAZIONE PROFESSIONALE
PARTECIPAZIONE LA PROGETTO “CONOSCERE LA BORSA”
STAGES AZIENDALI ESTIVI
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TEMATICHE DI APPROFONDIMENTO PERSONALE
Il Consiglio di Classe ha incoraggiato gli studenti a svolgere attività di approfondimento in piena
autonomia (intesa come capacità di operare delle scelte), per renderli maggiormente partecipi del
proprio percorso di apprendimento. La specificità dei lavori effettuati consiste nell’interesse perso-
nale degli studenti per le tematiche affrontate nonché nella consapevolezza di poter affinare cono-
scenze e metodi di ricerca che permetteranno loro di integrarsi con maggiore sicurezza nel prose-
guimento degli studi o/e nel mondo del lavoro. Candidato Titolo* Tematica Approfondimento Personale
1. ALBANESE ANDREA Disabilità, autismo e disagio sociale
2. ANTOLINI ELEONORA La famiglia
3. ANTONIACCI MARTINA Sette vizi capitali
4. ARGENZIANO LUCIA La diversità
5. BARBERINI ALICE La follia
6. BRANCALEONI SARA Scautismo
7. CACCHI PATRIC Gli anni di piombo
8. DI GIUSEPPE MARIA Anni 20 e trasformazioni economiche - sociali
9. ERCOLANI CATERINA Potere del linguaggio e manipolazione delle masse
10. FABBRI ELISA Lo sfruttamento minorile
11. GIANOTTI MICHAEL Sport
12. RIGHETTI MARTA Alla ricerca della felicità
13. SANGIORGIO FEDERICA L’uomo nella società
14. SANTARINI ELENA La giustizia sociale
15. STAMBAZZI ALEX Il calcio
16. SU NINGHAO Guerra o pace
17. TONDI ALESSIA Il viaggio
18. URBINI CELESTE Infanzia
19. VITTORI FRANCESCA Globalizzazione
20. ZUCCHI DEDERICA Unione europea
* La titolazione argomentativa potrebbe subire dei cambiamenti, in relazione alla completezza del discorso che sarà
strutturato.
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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I N S E G N A M E N T I D I S C I P L I N A R I
RELAZIONI
FINALI
E
PROGRAMMI
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
13
RELIGIONE CATTOLICA
P r o f . M A N U E L M U S S O N I
R E L A Z I O N E F I N A L E
E
P R O G R A M M A
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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RELAZIONE Il programma poneva come obbiettivo primario quello di dare un metodo di interpretazione del con-
testo culturale in cui viviamo; attraverso di esso lo studente può maturare un senso critico adeguato
e una capacità di affrontare ed argomentare in maniera attiva le questioni più importanti che caratte-
rizzano la nostra cultura.
Il lavoro iniziale ha visto un approfondimento sul tema dell'interpretazione del testo sacro e dell'in-
fluenza sulle coscienze che esso comporta. In particolare è stata osservata la differenza tra interpre-
tazione letterale e spirituale del testo.
In seguito è stato elaborato un confronto tra le principali religioni monoteiste e l'approccio dinanzi
al testo sacro.
Il programma successivamente ha proposto una riflessione sul concetto di laicità soffermandosi sul-
la presenza della religione nel dibattito politico, nel contesto scolastico e più in generale nell'ambito
culturale.
Un altro argomento che ha caratterizzato numerose lezioni è il tema della bioetica. C'è stato un ap-
profondimento introduttivo su concetti generali e sulle concezioni di bioetica conosciute oggi; in
seguito sono stati analizzati gli ambiti più importanti che riguardano questa tematica: aborto, euta-
nasia, eugenetica e procreazione assistita.
L'ultimo passo del programma riguarda il tema della sessualità. C'è stato un primo lavoro di conte-
stualizzazione, un approfondimento del concetto di amore nella cultura greca e un approfondimento
sintetico del magistero cattolico.
La serietà dell'approccio alle lezioni ha permesso di collegare frequentemente certi argomenti con
l'esperienza attuale.
In particolare si è tentato un lavoro di approfondimento e di comprensione del fenomeno del fon-
damentalismo religioso e del terrorismo alla luce dei gravi fatti di cronaca osservati in questi mesi.
Per favorire l'attenzione e la partecipazione sono stati frequentemente analizzati casi di cronaca at-
tuale; si evidenzia una buona capacità critica e dialettica nel commentare fenomeni di attualità.
La classe ha mostrato fin dall’inizio una buona capacità di ascolto e di riflessione, sono emersi an-
che vivaci e ricchi contributi durante dibattiti aperti. Tale atteggiamento ha portato a cambiare a vol-
te il metodo di lezione, da lezioni frontali in cui era richiesto solo ascolto a lezioni basate su dialogo
e confronto continuo.
Viste la disponibilità a lavorare e la maturità dimostrata durante i dibattiti si può concludere che gli
obiettivi sono stati positivamente raggiunti.
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
15
PROGRAMMA SVOLTO 1. Esegesi biblica
Interpretazione del testo sacro
Influenza sulle coscienze del testo sacro
Analisi di un testo
2. Concetto di laicità
Laicità/laicismo
Religione a scuola
Vita politica
Tolleranza religiosa: situazione attuale nel mondo
3. Bioetica generale
La vita: riflessione a partire dalla cultura contemporanea e dalla proposta biblica
Le questioni del relativismo, del soggettivismo e dell’utilitarismo morale
La necessità di una nuova riflessione sull’idea di bene
La vita come valore
4. Bioetica speciale
La questione morale dell’aborto
La questione morale dell’eutanasia
La questione morale dell'eugenetica
La questione morale della procreazione assistita: distinzione fra fecondazione assistita e in-
seminazione artificiale
5. Sessualità
Riflessione sul contesto attuale
I 3 concetti di amore nella cultura greca
Magistero e Scrittura
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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LINGUA E LETTERATURA
ITALIANA
P r o f f . s s a C I N Z I A C E S A R I N I
R E L A Z I O N E F I N A L E
E
P R O G R A M M A
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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RELAZIONE Gli allievi della 5^ E sono stati da me seguiti durante gli ultimi due anni del triennio, alla fine dei
quali si è reso evidente un discreto grado di maturazione sul piano delle relazioni. Pur mantenendo
un comportamento vivace, si sono comportati in modo corretto, nel rispetto dei ruoli. L’atmosfera in
classe è stata generalmente serena e tra alunni e docente si è instaurato un dialogo educativo positi-
vo.
Dal punto di vista didattico, l’avvicendamento dell’insegnante di lettere dal terzo al quarto anno ha
generato qualche problema iniziale nella gestione del metodo di studio perché, ovviamente, gli
alunni avevano assimilato, in terza, procedure diverse, soprattutto nella strutturazione delle tipolo-
gie scritte previste dall’esame. Tuttavia, dopo qualche difficoltà iniziale e un discreto impegno da
parte dei ragazzi, alla fine del quarto anno, la situazione è migliorata, anche se alcuni aspetti nodali
(ad esempio la stesura del saggio breve) risultavano ancora da risolvere. Per questo, fin dall’inizio di
questo anno scolastico, il lavoro dell’insegnante è stato finalizzato al recupero dei prerequisiti e del-
le competenze di base, in alcuni ancora oggi deboli, frutto di un approccio alla studio ancora scar-
samente strutturato.
Questa attività si è svolta senza difficoltà perché la classe si è rivelata, rispetto allo scorso anno sco-
lastico, più matura e maggiormente disposta all’ascolto. Le lezioni, infatti, si sono svolte in un clima
sereno e, a volte, apprezzabilmente produttivo, soprattutto sul piano della partecipazione al dialogo
educativo-didattico nella quale si sono distinti alcuni alunni per l’atteggiamento costruttivo. E’ op-
portuno sottolineare, però, che questa disponibilità non è stata condivisa da tutti, infatti una parte
della classe si è posta in un atteggiamento di ascolto passivo, intervenendo prevalentemente dietro
sollecitazione.
Positivi, in alcuni alunni, sono stati anche l’acquisizione e il consolidamento di un metodo di studio
adeguato, basato sulla raccolta, sull’organizzazione e sistematizzazione delle conoscenze, mirato
alla comprensione e all’approfondimento. In altri, invece, non è stato adeguatamente perseguito uno
studio metodico e organico ed è prevalso una apprendimento superficiale e, a volte, mnemonico, che
non ha favorito la piena e matura acquisizione delle conoscenze e la loro conseguente utilizzazione
operativa. Ma, nel corso dell’anno, una maggiore consapevolezza e un maggiore impegno hanno
permesso a questi alunni di capire meglio quali mezzi usare per migliorare la qualità del loro lavo-
ro.
Risulta così evidente che il bagaglio di conoscenze e competenze acquisito dagli alunni è distribuito
in modo differenziato nella classe. Si rilevano così differenti fasce di livello. Emerge un piccolo
numero di alunni dotati di buone abilità rielaborative, preparazione di base e impegno adeguati, che
hanno saputo operare in modo efficace. Altri, anche se meno autonomi nella rielaborazione, hanno
comunque compiuto un significativo percorso di crescita e maturazione, ottenendo risultati discreti.
Altri ancora non sono riusciti a sviluppare appieno le loro potenzialità, evidenziando risultati inco-
stanti, ma, alla fine, sufficienti.
Comunque, a prescindere dalle effettive capacità dei singoli studenti, nel corso dell’anno tutti hanno
presentato via via maggiore impegno, realizzando, sebbene a livelli diversificati, un percorso di ma-
turazione personale e dimostrando di avere fatto proprio un metodo di studio che, se non sempre
massimamente efficace, ha però consentito anche ai più deboli di migliorare il loro rendimento sco-
lastico.
Comuni a tutta la classe sono, invece, le difficoltà nell’area espressiva (più negli elaborati scritti
che nell’esposizione orale), dove emergono lacune sul piano propriamente grammaticale e povertà
lessicale.
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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METODOLOGIA E ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI Il programma curricolare è stato svolto secondo le indicazioni programmate in ambito dipartimenta-
le e nel consiglio di classe. La vastità del programma di letteratura e le numerose ore utilizzate per
diverse attività extrascolastiche, hanno imposto un approccio non enciclopedico, ma modulare,
attuando singole unità didattiche suddivise in sequenze specifiche di apprendimento.
Il metodo che si è ritenuto più idoneo, oltre a quello classico della lezione frontale, è stato quello
del coinvolgimento della classe procedendo per problematiche, in modo tale da suscitare il più pos-
sibile domande e sollecitare risposte da parte degli alunni. Sono stati aperti spazi di riflessione, in
particolare, sul valore della letteratura e sulle tecniche espressive specifiche della poesia e della nar-
rativa e, più in generale, sul ruolo dell’intellettuale e sulle tematiche della responsabilità individuale
e collettiva di fronte ai complessi problemi della realtà ottocentesca e novecentesca.
Si è assicurata la necessaria centralità al testo come strumento primario di lavoro tanto nella docu-
mentazione dei contenuti storico-letterari quanto come campo di applicazione di una corretta e rigo-
rosa metodologia di analisi testuale. Si è privilegiata in tale procedura un’attenzione particolare al
contesto storico-culturale, alla personalità dell’autore, al suo pensiero e alla sua poetica, agli ele-
menti formali e stilistici delle sue opere, alle tematiche prevalenti. Questo percorso è stato impo-
stato su un asse cronologico, perché si è ritenuto importante offrire agli alunni un supporto intorno
al quale essi potessero arrivare gradualmente a strutturare percorsi non solo orizzontali ma anche
verticali. I testi poetici sono sempre stati analizzati in classe. Quelli in prosa sono stati affidati, do-
po una presentazione e una lettura commentata di loro campioni significativi avvenute in classe, allo
studio domestico strutturato secondo precise indicazioni metodologiche.
Curata è stata anche l’esposizione orale, esigendo l’acquisizione di un certo rigore nella costruzio-
ne logica del discorso ed un linguaggio molto più adeguato e vario di quello di cui gli alunni di-
spongono attualmente.
Ad integrazione dell’attività letteraria è stata prevista la lettura di tre romanzi comuni a tutti e sui
quali è stato svolto un lavoro di analisi e approfondimento in classe.
Quanto alle abilità di scrittura, si sono sviluppate le seguenti modalità di prova:
analisi e commento di un testo (tipologia A): dell'analisi e commento si sono curate la capacità
di riassumere ordinatamente il testo e comprenderne il contenuto letterale e il tema chiave; di ri-
spondere in modo preciso e pertinente alle domande formulate; di cogliere le espressioni topiche
e collegarle o alla poetica dell’autore (se noto) o alle questioni, alle idee e ai temi di altri testi
letti, in modo coerente e argomentato;
“saggio breve” e, facoltativamente, “articolo” di fondo (tipologia B): del “saggio breve” sono
state curate la capacità di cogliere i punti fondamentali dei documenti presentati, la capacità di
collegarli alle conoscenze acquisite, la precisione delle informazioni, la capacità di elaborare
una propria interpretazione dell'argomento o almeno di esporlo in modo coerente. Gli alunni so-
no stati abituati a strutturare il saggio sia nella forma assertiva che confutativa.
Dell’“articolo” sono state curate l'uso corretto del dossier dei documenti, la brevità e l’efficacia
dell’esposizione, oltre alla presenza di una “tesi” identificabile e chiaramente argomentata.
Tema storico (tipologia C) e di ordine generale (tipologia D): delle due tipologie sono state cura-
te la capacità di argomentare su tematiche precise, di saper analizzare e sintetizzare, di informar-
si su avvenimenti passati e presenti.
MATERIALI E SUSSIDI Lo strumento didattico di base è stato il libro di testo. Sono stati utilizzati, però, anche strumenti
didattici diversi, come fotocopie di testi integrativi e schede riassuntive e documentari.
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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VERIFICHE Le verifiche sono state momento fondamentale del percorso educativo, monitoraggio del processo
insegnamento - apprendimento ed indirizzo per gli interventi successivi. Sono state articolate in
prove sia formative che sommative, di varie tipologie.
La scansione è stata la seguente:
Trimestre: 2 prove scritte e due orali
Pentamestre: 2 prove scritte e due orali
Queste le tipologie utilizzate:
verifiche scritte: questionari, temi, saggi brevi, articoli di giornale, prove semi – strutturate;
verifiche orali : interrogazioni, colloqui, discussioni, verifiche scritte sostitutive.
Le esercitazioni scritte sono state somministrate avendo cura di assicurare la presenza di tutte le ti-
pologie previste per gli Esami di Stato. Per ogni verifica sono state date ai discenti le informazioni
relative alla tipologia proposta e agli obiettivi da controllare.
CRITERI DI VALUTAZIONE Criteri per le prove scritte:
correttezza formale
coerenza
efficacia dell’analisi
solidità dell’argomentazione
ricchezza di contenuti
coesione, pertinenza
proprietà e varietà lessicale
Criteri per le prove orali e per le verifiche scritte sostitutive:
conoscenze
organizzazione delle nozioni apprese
contestualizzazione e comparazione
adeguatezza espressiva e lessicale
livelli di approfondimento e rielaborazione
Criteri per la valutazione finale:
Lo strumento della verifica è stato interpretato come valutazione del raggiungimento, da parte degli
allievi, degli obiettivi didattici. Si sono valutate in senso positivo non solo le conoscenze, le
competenze e le abilità acquisite, ma anche
i progressi effettuati rispetto ai livelli di partenza;
la capacità di assistere alle lezioni in modo attivo e partecipato;
l’adeguatezza e l’efficacia del metodo di studio;
il grado di maturità raggiunto.
In relazione agli indicatori di misurazione, si rimanda alla griglia di indicatori e descrittori assunta
dal Consiglio di Classe che esplicita in decimi i livelli di misurazione e valuta in base a conoscenze,
competenze, capacità.
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PROGRAMMA SVOLTO
Testo adottato: Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria, voll 2, 3.1, 3.2; La letteratura, Ed Paravia
Modulo 1 IL ROMANTICISMO
TEMI E AUTORI TESTI
Giacomo Leopardi: biografia, opere, filo-
sofia, poetica e poesia, le fasi del pensie-
ro, la poetica del vago e dell’indefinito, la
Natura, il pessimismo e l’aspetto della
solidarietà
Dallo Zibaldone: La teoria del piacere (rr. 1-25).
Dalle Operette morali: Dialogo della natura e di un islandese; Dialogo
di un venditore d’almanacchi e di un passeggere.
Dai Canti: L’infinito; A Silvia; Il sabato del villaggio; Canto notturno di
un pastore errante dell’Asia; Il passero solitario.
Modulo 2 LA NARRATIVA DEL SECONDO OTTOCENTO
TEMI E AUTORI TESTI
L’età del realismo: caratteri generali. Il realismo letterario (su fotocopia)
Il Positivismo: fasi e caratteristiche generali, funzione del metodo scientifico applicato all'uomo. Comte, Taine, Darwin
e l'evoluzionismo Il "Darwinismo sociale".
Il Naturalismo francese: fondamenti teorici e precursori:
Balzac, Flaubert, i fratelli Goncourt.
Emile Zola
Da L’Assommoire: L’alcol inonda Parigi.
Naturalismo e Verismo: caratteri generali e confronto: aspetti peculiari, somiglianze e divergenze.
Il Verismo: caratteri generali ed esponenti
Giovanni Verga: biografia, l’approdo al verismo. Ritratto
dell’autore e delle opere.
Il ciclo dei vinti: aspetti generali.
I Malavoglia: caratteri generali.
Prefazione a l’amante di Gramigna
da Vita dei campi: Fantasticheria; Rosso Malpelo; La
roba, Libertà.
Da I Malavoglia: Prefazione a I Malavoglia (rr. 1-27;
43-55); Il mondo arcaico e l’irruzione della storia; La
conclusione del romanzo.
Modulo 3 IL DECADENTISMO
TEMI E AUTORI TESTI
Decadentismo e Simbolismo. Visione del mondo e della natura. Analogie e corrispondenze. Gli strumenti irrazionale
del conoscere; la poetica: estetismo, linguaggio, tecniche espressive, temi.
Confronto fra Decadentismo, Romanticismo e naturalismo.
Charles Baudelaire: il simbolismo. Da I fiori del male: Corrispondenze (su fotocopia)
Giovanni Pascoli: la poetica e le opere principali, la sco-
perta delle umili cose, il simbolismo, l’ideologia politica.
Da Il fanciullino: Una poetica decadente (1-31; 37-42; 73-
78).
Da Myricae: Arano, Lavandare, X Agosto, L'assiuolo, No-
vembre.
Da Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno
Gabriele d'Annunzio: profilo biografico ed itinerario
artistico: il binomio arte/vita. L’esteta e il superuomo, la
teoria di Nietzsche, il poeta-vate. La poetica;
l’estetismo, il panismo, il superomismo.
Da Il Piacere: Andrea Sperelli e la poetica dannunziana, Il
ritratto di un esteta (su fotocopia)
Da Alcyone: La sera fiesolana, La pioggia nel pineto
Da Le vergini delle rocce: Il programma del superuomo
(su fotocopia)
Dal Notturno: La prosa “notturna”.
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Modulo 4 IL NOVECENTO E LE AVANGUARDIE STORICHE
TEMI E AUTORI TESTI
La letteratura del primo Novecento (su fotocopia).
Le riviste, le Avanguardie, il ruolo dell'intellettuale, la concezione della poesia
Il Futurismo: il programma, le innovazioni for-
mali, i manifesti.
Filippo Tommaso Marinetti.
Da Il Futurismo: Manifesto del futurismo:1-2-3-4-7-9-10-11 (fino
a riga 39), Manifesto tecnico della letteratura futurista: 1-2-3-4-5-
6; Bombardamento di Adrianopoli.
Il Crepuscolarismo (su fotocopia)
Guido Gozzano: poetica (su fotocopia)
Da I Colloqui: Totò Merumeni.
Modulo 5 LA NARRATIVA DEL PRIMO NOVECENTO
TEMI E AUTORI TESTI
Eclissi del narratore onnisciente; dissoluzione della trama; vanificarsi del personaggio tradizionale;
scomparsa delle normali coordinate causali e temporali; il tempo della coscienza e la memoria;
rinnovamento delle tecniche narrative. Il tema della malattia e dell’alienazione.
Italo Svevo: Profilo biografico, pensiero e tematiche, l'inet-
to consapevole, l'inettitudine e l'esplorazione dell'inconscio,
collegamento con Schopenhauer, Freud, Darwin, Marx,
tecniche narrative e scelte linguistiche; analisi in parallelo
della sua produzione
Una vita: caratteri generali
Senilità: caratteri generali; lettura: Il ritratto di un inet-
to.
La Coscienza di Zeno: lettura integrale
Luigi Pirandello: Profilo biografico, evoluzione dell’opera.
L’intellettuale come coscienza critica straniata. Il vitalismo.
La trappola della forma e la maschera. L’umorismo e il sen-
timento del contrario. Il relativismo conoscitivo. Il roman-
zo e il teatro.
Da L'Umorismo: Un’arte che scompone il reale (rr. 20-
37)
Da Novelle per un anno: Il treno ha fischiato, La pa-
tente (su fotocopia), La signora Frola e il signor Ponza,
suo genero (su fotocopia)
Lettura integrale dell'opera il Fu Mattia Pascal
Approfondimento del romanzo Uno, nessuno, centomi-
la
Approfondimento delle opere teatrali Sei personaggi in
cerca d’autore ed Enrico IV
Modulo 6 LA LIRICA DEL PRIMO NOVECENTO
TEMI E AUTORI TESTI
Gli intellettuali e l’avvento del fascismo.
La poesia del Novecento: il superamento della forma tradizionale, il valore della parola poetica.
La letteratura tra le due guerre: gli intellettuali di fronte al fascismo; la diffusione della cultura: le riviste.
Giuseppe Ungaretti: pensiero e poetica, la scoperta della
parola e la poesia pura, l'esperienza personale e la scrittura,
le principali raccolte poetiche
Da L'Allegria: I fiumi, Veglia, San Martino del Carso,
Sono una creatura, Mattina, Soldati
Da Sentimento del tempo: La madre (su fotocopia)
Eugenio Montale: pensiero e poetica, il significato del cor-
relativo oggettivo, le principali raccolte, lingua e stile.
Da Ossi di seppia: I limoni, Spesso il male di vivere,
Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e assorto
Da Le occasioni: La casa dei doganieri
*L’ Ermetismo e “la lirica pura”
*Salvatore Quasimodo
Da Acqua e terre: Ed è subito sera”
Da Giorno dopo giorno: Alle fronde dei salici
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Modulo 7 IL NEOREALISMO
TEMI E AUTORI TESTI
*Il romanzo neorealista: tematiche e tecniche espressive
*Raccontare l’Olocausto: Primo Levi *Se questo è uomo: lettura integrale.
*Raccontare la Resistenza: Italo Calvino *Il sentiero dei nidi di ragno: lettura integrale.
Modulo 8 EDUCAZIONE LINGUISTICA
TEMI E AUTORI TESTI
Tipologia C Il tema di storia I tipi di traccia, tipologia di tema storico, analisi del titolo, la scaletta, la stesura
Durante l’anno la classe si è esercitata nell’applicazione delle altre tipologie testuali (A, B, D) affrontate negli anni
precedenti.
APPROFONDIMENTI: Visione del film “Il giovane favoloso”.
La classe ha letto per intero le seguenti opere:
Il fu Mattia Pascal (Luigi Pirandello)
La coscienza di Zeno (Italo Svevo)
Se questo è un uomo (Primo Levi)
Il sentiero dei nidi di ragno (Italo Calvino)
*Si precisa che alla data del 15 maggio non sono ancora stati svolti gli argomenti contrassegnati
dall'asterisco.
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STORIA
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RELAZIONE Il programma di storia, così come appare nel documento allegato, è consistito nell’analisi dei prin-
cipali avvenimenti di carattere storico verificatisi nell’orizzonte italiano, europeo e mondiale a par-
tire dalla seconda metà dell’ ‘800 fino alla seconda metà del XX secolo. Della storia del Novecento
si è cercato di cogliere il flusso profondo dei valori e degli ideali: dall’affermazione della società di
massa nel primo Novecento alla formazione dei regimi totalitari, fino ai nuovi modelli di società. Si
è cercato di sviluppare ciascuna tematica fornendo un quadro il più possibile globale, così come è
nella naturale disposizione della disciplina, di per se stessa “interdisciplinare”; in tal modo si è da-
to spazio alla componente culturale ed ideologica di ciascun periodo nonché a certi aspetti del co-
stume. Particolare attenzione è stata data al contesto socio-economico. Nel complesso, ogni feno-
meno è stato presentato dapprima nel suo sviluppo spazio-temporale, cioè in modo diacronico, poi
seguendo un percorso di tipo sincronico per evidenziare nella storia il permanere di determinate
strutture al di là della singolarità ed irripetibilità di ciascun evento. La vastità del programma e
l’esiguo numero di ore a disposizione, però, non hanno permesso di approfondire a dovere i conte-
nuti. Per raggiungere il massimo successo formativo e per tener desta l’attenzione di tutti è stata im-
postata una didattica guidata e assistita.
OBIETTIVI: In relazione al piano di studio sono stati raggiunti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE: conoscere i contenuti storici affrontati nel corso dell’anno ed i dati fondamentali relativi alle epoche
oggetto di studio;
conoscere le coordinate spazio-temporali delle epoche esaminate;
conoscere la terminologia specifica della disciplina.
COMPETENZE:
saper svolgere le operazioni di analisi, comprensione, sintesi e valutazione dei contenuti del corso e
delle tematiche prese in esame;
saper esporre le conoscenze in modo chiaro e consequenziale;
saper utilizzare i termini storici in rapporto agli specifici contesti;
collocare gli eventi nella prospettiva cronologica, collegandoli a cause ed effetti;
leggere e interpretare fonti e documenti, confrontando interpretazioni diverse;
leggere e interpretare cartine tematiche e geografiche.
CAPACITÀ: saper contestualizzare i fenomeni ed i processi storici studiati nel tempo e nello spazio;
saper attualizzare i contenuti per farne strumenti di comprensione e di interpretazione del presente;
saper operare confronti e collegamenti anche in una prospettiva pluridisciplinare.
METODOLOGIA
Si è fatto ricorso alla lezione sia frontale sia interattiva, nell'ambito della quale si è dato spazio alla
lettura di alcuni documenti e approfondimenti presenti nel libro di testo. Si è privilegiato un ap-
proccio problematico agli argomenti, ponendo domande per favorire la soluzione ragionata da parte
degli alunni ed invitando questi ultimi a porre quesiti.
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MATERIALI E SUSSIDI Libro di testo e documentari
VERIFICHE Le verifiche si sono svolte tramite domande di ripasso o approfondimenti in itinere e attraverso le
interrogazioni che vertevano sulla capacità di padronanza ed esposizione dei concetti appresi.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE FINALE
Acquisizione dei contenuti della materia
Grado di raggiungimento degli obiettivi minimi o di livello superiore
Capacità di raccordo logico e coerente tra i contenuti proposti
Capacità di rielaborazione personale dei contenuti proposti in classe
Impegno e costanza nello studio
Grado di partecipazione alle lezioni
Progresso rispetto ai livelli di partenza.
Le prove sono state valutate utilizzando la scala di valutazione approvata dal Consiglio di classe.
PROGRAMMA SVOLTO
Testo adottato: Antonio Brancati, Trebi Pagliarani, Il nuovo dialogo con la storia, voll. 3, Ed La Nuova Italia
Unità 1 L’età dell’imperialismo e la prima guerra mondiale
Capitoli Argomenti
Capitolo 1
L’imperialismo e la crisi
dell’equilibrio europeo
La spartizione dell’Africa e dell’Asia.
La Germania di Guglielmo II e il nuovo sistema di alleanze
La “belle époque”.
Capitolo 2
Lo scenario extraeuropeo
L’ascesa del Giappone e il conflitto con la Cina
La Russia degli zar tra modernizzazione e opposizione politica
La guerra russo-giapponese e la rivoluzione del 1905
La crescita economica degli Stati Uniti
L’imperialismo degli Stati Uniti in America latina (sintesi)
Capitolo 3
L’età giolittiana
La legislazione sociale di Giolitti e lo sviluppo industriale dell’Italia.
La politica interna tra socialisti e cattolici.
La politica estera e la guerra di Libia.
Capitolo 4
La prima guerra mondiale
Le cause della guerra.
1914: il fallimento della guerra lampo
L’entrata dell’Italia nel conflitto
1915-1916: la guerra di posizione
Il fronte interno e l’economia di guerra
Dalla caduta del fronte russo alla fine della guerra.
Capitolo 5
Dalla rivoluzione russa
alla nascita dell’Urss
La rivoluzione di febbraio.
La rivoluzione d’ottobre.
Lenin alla guida dello Stato sovietico.
Il comunismo di guerra
La Nep e la nascita dell’Urss
Capitolo 6
L’Europa e il mondo dopo
il conflitto
La conferenza di pace e la società delle nazioni.
I trattati di pace e il nuovo volto dell’Europa.
Il crollo dell’impero turco e la spartizione del Vicino Oriente.
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Unità 2 L’età dei totalitarismi e la seconda guerra mondiale
Capitoli Argomenti
Capitolo 7
L’Unione Sovietica di
Stalin
.L’ascesa di Stalin e l’industrializzazione dell’URSS.
Il regime del terrore e i gulag.
Il consolidamento dello Stato totalitario.
Capitolo 8
Il dopoguerra in Italia e
l’avvento del fascismo
Le difficoltà economiche e sociali della ricostruzione.
Nuovi partiti e movimenti politici nel dopoguerra.
La crisi del liberalismo: la questione di Fiume e il biennio rosso.
L’ascesa del fascismo.
Verso la dittatura.
Capitolo 9
Gli Stati Uniti e la crisi del
’29.
Il nuovo ruolo degli Stati Uniti e la politica isolazionista
Gli anni Venti fra boom economico e cambiamenti sociali.
La crisi del ’29.
Roosevelt e il New Deal.
Capitolo 10
La crisi della Germania
repubblicana e il nazismo
La nascita della Repubblica di Weimar.
Hitler e la nascita del nazionalsocialismo.
Il nazismo al potere.
L’ideologia nazista e l’antisemitismo
Capitolo 11
Il regime fascista in Italia
La nascita del regime
Il fascismo fra consenso e opposizione
La politica interna ed economica
I rapporti tra Chiesa e fascismo
La politica estera
le leggi razziali
Capitolo 12
L’Europa verso una nuova
guerra
I fascismi in Europa (sintesi)
L’impero militare del Giappone e la guerra con la Cina (sintesi)
Il riarmo della Germania nazista e l’alleanza con l’Italia e il Giappone.
La Spagna dalla dittatura fascista di Primo de Rivera al governo repubblicano.
La guerra civile spagnola (1936-1939).
L’escalation nazista: verso la guerra
Capitolo 13
La seconda guerra mon-
diale
Il successo della guerra-lampo (1939-1940)
La svolta del 1941: la guerra diventa mondiale
L’inizio della controffensiva (1942-1943)
La caduta del fascismo e la Resistenza in Italia
La vittoria degli Alleati
La guerra dei civili
lo sterminio degli Ebrei.
Unità 3 Il mondo bipolare: dalla guerra fredda alla dissoluzione dell’Urss
Capitoli Argomenti
*Capitolo 14
Il bipolarismo Usa-Urss,
la guerra fredda e i tenta-
tivi di “disgelo”
1945-1947: Usa e Urss da alleati ad antagonisti
1948-1949: il sistema di alleanze durante la guerra fredda
L’Europa del dopoguerra e la ricostruzione economica
*Capitolo 18
L’Italia della prima Re-
pubblica
La nuova Italia post-bellica
Gli anni del centrismo e della guerra fredda
La ricostruzione economica
*Si precisa che alla data del 15 maggio non sono stati svolti gli argomenti contrassegnati dall'aste-
risco.
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APPROFONDIMENTI:
Visione di un documentario di Alberto Angela sulla Grande guerra.
Incontro in Aula magna con il giornalista dell’Espresso Gigi Riva sui flussi migratori.
Incontro in Aula magna con il Prof. Corrado Donati e Angelo Trezza che hanno presentato, in
occasione del centenario della I Guerra Mondiale, il volume di Antonio Baldini “Nostro Pur-
gatorio. Fatti personali del tempo della guerra italiana: 1915-1917”.
Visione di un documentario sulla salita al potere di Hitler.
*Visione di un documentario sull’olocausto.
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LINGUA E CIVILTA’ INGLESE
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RELAZIONE
Il gruppo classe, che ho incontrato quest’anno per la prima volta, ha presentato due ordini di pro-
blemi: uno relativo alle difficoltà nei confronti della materia, l’altro al comportamento e alla scarsa
motivazione da parte di alcuni componenti.
Le competenze linguistiche generali del gruppo classe in relazione alla materia non risultavano ini-
zialmente in media non adeguate al livello previsto per una classe V ad indirizzo RIM, il chè ha
condizionato le mie scelte in sede di programmazione iniziale. L’intervento didattico ha dovuto ne-
cessariamente prevedere momenti di recupero delle competenze mancanti sotto forma di grammar
and language revision, da affiancare ed alternare allo svolgimento del programma basato sui conte-
nuti dell’inglese settoriale (Business English) e tematiche culturali connesse.
Sul piano comportamentale e motivazionale la situazione si è presentata particolarmente problema-
tica ad inizio anno: il gruppo classe sembrava non abituato a lavorare, sia a scuola sia a casa, in ma-
niera produttiva e costante. Le valutazioni negative, che sono state la conseguenza di questo atteg-
giamento, sono state accolte dagli studenti coinvolti anche in maniera polemica, creando un clima di
rapporti interpersonali non facile da gestire. Successivamente però la situazione è cambiata in me-
glio, sia perché sono riuscita a comunicare agli studenti la volontà di pormi nei loro confronti in
maniera positiva, assicurando che la mia intenzione era di aiutarli a migliorare prima che valutarli;
poi il fatto che la lingua inglese sia stata scelta dal ministero come materia di seconda prova
d’esame ha portato tutti ad una presa di coscienza circa la necessità di prepararsi adeguatamente. Per
questo nella seconda parte dell’anno il percorso didattico è stato molto più produttivo e sul piano
comportamentale e relazionale la situazione è nettamente migliorata. Ed i risultati positivi si sono
visti anche nel rendimento nelle prove. Certamente non tutti sono stati in grado di recuperare le tan-
te lacune, ma il lavoro più proficuo che la classe ha saputo svolgere negli ultimi mesi mi consente di
dare una valutazione positiva del lavoro svolto, nonostante le difficoltà iniziali.
Annotazioni sullo svolgimento del programma
Il programma è stato impostato partendo dall’analisi di concetti economici generali, per poi passare
allo studio di alcuni aspetti salienti della storia britannica legati all’avvento dell’economia moderna
di mercato come la Rivoluzione industriale e la formazione dell’impero coloniale. A seguire si è
affrontato il discorso riguardo all’Unione Europea: la storia, i trattati, l’Euro, le istituzione. Infine il
programma ha previsto la trattazione di temi legati alla globalizzazione e alle sue conseguenze. Tut-
to il percorso è stato accompagnato da momenti di revisione dele pricipali strutture linguistiche
grammaticali. Rispetto al piano elaborato ad inizio anno va rilevato che la parte più teorica (busi-
ness theory and cultural issues) è stata ridotta per fare spazio alla revisione delle business letters e
ad esercizi operativi di reading comprehesion una volta vista la tipologia di prova d’esame proposta
dal ministero.
Annotazioni sui livelli di apprendimento raggiunti
Date le premesse poste sopra, al termine del percorso si rilevano nella classe i seguenti livelli di ap-
prendimento;
- gruppo limitato di studenti con competenze in uscita molto buone, sia linguistiche generali assimi-
labili al livello B2, sia nell’uso della lingua settoriale;
- gruppo di studenti con competenze sopra la soglia della sufficienza (la grande maggioranza della
classe);
- studenti (pochi) con competenze linguistiche generali e settoriali ancora non sufficienti.
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Valutazioni e verifiche
Le verifiche sono state volte sia a valutare sia il livello delle conoscenze acquisite riguardo ai con-
tenuti settoriali che le competenze linguistiche. Sono state effettuate interrogazioni orali e compiti
scritti in numero pari a due per il trimestre e due interrogazioni orali e tre verifiche scritte nel pen-
tamestre, compresa la simulazione di prova d’esame. La valutazione ha tenuto conto delle due com-
ponenti (conoscenze e competenze), anche se, a seconda della tipologia di prova e della parte del
programma oggetto di verifica, non necessariamente alle due componenti è stato assegnato lo stesso
peso. Sono stati inoltre valutati l’impegno, l’atteggiamento in classe e i progressi fatti rispetto al
livello di partenza
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PROGRAMMA SVOLTO
MODULE 1:
Business in its economic background
Il modulo tratta nella lingua straniera delle basi teoriche dell’organizzazione economica, dei diffe-
renti sistemi economici in relazione ai paesi dove sono applicati, del ciclo economico e dei suoi
principali indicatori.
- Economic systems:
- free market economy
- planned economy
- mixed economy
- privatisations
- The business cycle:
- upturn and recession
- Economic indicators:
- unemployment: how to measure it
- inflation: the shopping basket
- balance of payments and balance of trade: the difference
- economic growth and the GDP
Reading: Smartphone apps and dating sites add to UK inflation basket
MODULE 2:
British Civilization and Institutions
Nel modulo sono stati trattati alcuni temi-chiave della storia e delle istituzioni politiche britanniche,
nel loro rapporto con le dinamiche economiche
- An outline of British History
- The Magna Cartha and the birth of Parliament: the first seed of modern democracy
- the Industrial revolution and the birth of modern economy
- The British Empire: a first attempt of globalisation
- Political institutions:
- the British system- parliamentary democracy and constitutional monarchy
- the form of government
- the monarchy
- the British Parliament and the law making process: from bill to law
- the parties
- the electoral system
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Video: The Industrial revolution (BBC)
MODULE 3:
The European Union
Il modulo ha lo scopo di presentare la storia della costruzione dell’Unione Europea, le istituzioni e
le tematiche legate al mercato unico e all’integrazione economica e politica
- History and principles:
- The birth of the Union: Schuman declaration and the ECSC
- The treaty of Rome and the creation of the EEC
- The enlargements: from 6 to 28 member states
- The treaty of Maastricht: from the EEC to the EU, the pillars of integration
- The Schengen Treaty and the principle of free circulation
- EU symbols
- EU institutions:
- The Parliament
- The Commission and the Council: differences in composition and roles
- The decision-making process: regulations and directives
- The Court of justice
- The European Central Bank and the Euro: the concepts of bail-in/bail out
Reading: Will the Euro survive?
Video: The Euro (from the EU website)
MODULE 4:
Globalisation
Il modulo ha l’obiettivo di definire in lingua il concetto di globalizzazione e approfondire le dina-
miche economiche ad essa legate
- What is Globalisation? Cultural and economic definitions
- Multinational companies and global trade
- Criticism against multinational and globalisation
- Reaction to new world inequality: the fair trade movements
- The institutions governing global economy:
- WTO, FMI, World bank: functions and objectives
- the trading blocks and the G20
Reading: Whose crisis, whose future
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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MODULE 5:
Revision: business correspondence
In questo modulo conclusivo si sono rivisitate le principali forme di lettere e comunicazioni com-
merciali, in preparazione alla prova scritta dell’esame di Stato.
La revisione è consistita principalmente nel fare esercitare i ragazzi nell’attività di writing delle ti-
pologie di testi indicate.
- How to write a business letter: general information.
- The difference between formal letters and e-mils
- Unsolicited offers as a form of advertising
- Letter of enquiry: asking for (more) information
- Replies to enquiries
- Orders: how to deal with orders in written form
- Organising meetings: how to present a business meeting and its schedule
- Letter of application
INTERMODULAR ACTIVITY:
Grammar revision: - simple present/simple past
- present and past continuous
- present perfect and duration form
- conditional sentences
- the modal verbs
- passive form
- comparatives and superlatives
Testo in adozione: Mind your business- Zanichelli- integrato con fotocopie da altri manuali: Gate-
way to Business English-Lang; Working in progress-Europass; Total Business-
Materiali aggiuntivi, sia cartacei che video, presi dal sito della Unione Europea e della BBC
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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LINGUA E CIVILTA’
SPAGNOLA (L3)
P r o f f . s s a M I L E N A P I V A
R E L A Z I O N E F I N A L E
E
P R O G R A M M A
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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RELAZIONE
Gli alunni di 5°E hanno iniziato lo studio della lingua spagnola in terza. Nel corso del triennio, la
classe ha migliorato la propria motivazione allo studio e la partecipazione al dialogo educativo.
Questo maggior impegno ha permesso il mantenimento di un ritmo di lavoro più regolare e il rag-
giungimento di una preparazione, in generale, migliore rispetto ai precedenti due anni. Parte della
classe ha raggiunto una competenza linguistica nel complesso discreta e, in alcuni casi, buona; alcu-
ni studenti, invece, dimostrano ancora incertezze soprattutto nella produzione scritta ed espressione
orale; queste difficoltà sono dovute alla presenza di lacune di base, un metodo di studio e un impe-
gno personale non sempre adeguato; nonostante ciò, grazie a un maggior impegno esibito soprattut-
to nel quinto anno, tali studenti hanno comunque raggiunto una preparazione di base nel complesso
sufficiente.
Vale la pena ricordare che gli studenti di un corso Rim che studiano spagnolo (o qualunque altra
lingua) come terza lingua straniera sono impegnati a seguire una programmazione con ritmi alquan-
to sostenuti. Durante il terzo e parte del quarto anno – generalmente – ci si concentra sullo studio
delle principali regole grammaticali e sintattiche della lingua; nella seconda parte del quarto anno e
durante il quinto l’aspetto più strettamente linguistico viene analizzato in contesto, ovvero durante
la trattazione di argomenti riguardanti il mondo del lavoro, nonché la storia e l’attualità. Per orga-
nizzare in modo efficiente la loro trattazione sono stati suddivisi in moduli (per i temi svolti si veda
più avanti). Tuttavia, il fattore “tempo” è un elemento vincolante per la lingua triennale del corso
Rim; pertanto si è cercato di offrire agli studenti informazioni basilari su argomenti pertinenti alla
loro formazione curricolare, rinunciando ad approfondimenti specifici (sia linguistici che teorici)
per mancanza di tempo.
Nel corso del triennio si è cercato di arricchire l’offerta formativa proponendo ai ragazzi le seguenti
attività:
in quarta, corso in preparazione all’esame D.E.L.E (livello intermedio - B1); sfortunatamen-
te non è stato possibile attivarlo presso il nostro istituto, pertanto ha aderito solo una studen-
tessa, la quale ha dovuto frequentare le lezioni presso un’altra scuola ed ha comunque soste-
nuto l’esame finale con esito positivo;
in quinta, partecipazione alla rappresentazione teatrale in lingua spagnola dell’opera Don
Juan Tenorio di José Zorrilla presso il teatro Tarkovsky di Rimini;
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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in quinta, dal 3 al 10 ottobre, soggiorno linguistico presso la città spagnola di Salamanca.
Com’è consueto all’interno del corso Rim anche per gli studenti di terza lingua straniera è
stato proposto un soggiorno studio al quale ha aderito buona parte del gruppo classe. A Sa-
lamanca i ragazzi hanno frequentato un corso di lingua spagnola e sono stati ospitati da fa-
miglie del posto. L’esperienza è stata vissuta con partecipazione e responsabilità; questa ini-
ziativa ha indubbiamente aiutato gli alunni a migliorare le loro competenze linguistiche,
nonché ha fornito loro un’occasione per familiarizzare con aspetti concreti della vita e della
cultura spagnola; in ultimo, ma non meno importante, ha offerto loro un’occasione di cresci-
ta personale e di migliorare le relazioni tra i compagni e gli insegnanti.
OBIETTIVI DIDATTICI
Oltre agli obiettivi disciplinari sotto riportati, la programmazione annuale ha perseguito le seguenti
finalità:
1. L’acquisizione di una competenza linguistica di base in grado di fornire un’adeguata
interazione comunicativa in contesti quotidiani e noti allo studente;
2. L’acquisizione di un atteggiamento interculturale, ovvero di apertura nei confronti di nuove
culture priva di pregiudizi;
3. Consapevolezza e capacità di monitorare i propri processi di apprendimento, in modo che lo
studente potesse sentirsi sempre più autonomo nell’organizzazione e scelta delle attività di
studio.
Gli obiettivi didattici si possono declinare nei seguenti ambiti:
Comprensione orale
Cogliere il significato globale di messaggi autentici;
Comprendere informazioni specifiche di messaggi autentici;
Saper prendere appunti in lingua spagnola su argomenti noti ascoltando brevi messaggi
autentici;
Comprendere il registro di lingua usato e le intenzioni linguistiche dell’interlocutore.
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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Produzione orale
Produrre messaggi orali su argomenti noti corretti nella fonetica e nella loro forma
grammaticale e sintattica;
Comunicare e interagire in modo adeguato tenuto conto della situazione comunicativa,
ovvero coerenza e organizzazione del messaggio orale, uso adeguato degli esponenti
linguistici, del ritmo, del lessico e della sintassi appresi.
Comprensione scritta
Cogliere il significato globale di testi scritti di vario tipo: lettere commerciali, articoli e lettu-
re di carattere sociale, economico, materiale pubblicitario, ecc.;
Riuscire a identificare nel testo scritto informazioni specifiche;
Riconoscere le strutture grammaticali e le modalità comunicative studiati propri della lingua
spagnola.
Produzione scritta
Riconoscere ed usare correttamente le strutture grammaticali e sintattiche apprese in classe;
Produrre brevi testi (produzioni personali, riassunti, lettere commerciali) corretti nella forma
e adeguati nel contenuto su argomenti noti;
Sviluppare una discreta efficacia comunicativa, discorsiva e di organizzazione del discorso
scritto, ovvero adeguatezza socio-linguistica, coerenza, coesione degli esponenti linguistici,
correttezza formale, sviluppo del lessico relativo agli argomenti svolti, nonché correttezza
sintattica, morfologica e ortografica.
LE COMPETENZE
I testi e le letture proposte sono stati analizzati in classe per stimolare e potenziare le seguenti
competenze:
Dedurre il significato globale di un messaggio autentico, di vocaboli e informazioni non
note;
Individuare informazioni specifiche;
Decodificare materiale autentico;
Prendere appunti e riformulare quanto compreso;
Dimostrare una discreta efficacia comunicativa e una capacità interattiva adeguata e
pertinente alla situazione comunicativa;
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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Saper riassumere, schematizzare e relazionare su temi studiati;
Saper riconoscere, analizzare e riutilizzare le strutture grammaticali, sintattiche e le funzioni
comunicative studiati propri della lingua spagnola;
Saper produrre brevi testi su argomenti noti, alcune tipologie di lettere commerciali e rias-
sunti su argomenti noti.
LE ABILITÁ
Nel corso dell’anno scolastico si è cercato di far acquisite le seguenti abilità:
Capacità di analisi;
Capacità di confronto e giudizio;
Capacità di rielaborazione personale di nozioni apprese;
Capacità di sintesi.
In queste abilità gli studenti hanno raggiunto vari livelli di preparazione. Per quanto riguarda le
abilità ricettive (comprensione di testi o messaggi orali) la classe ha raggiunto in generale un livello
migliore rispetto alle abilità produttive (capacità espositiva, ricchezza lessicale, rielaborazione
personale, ecc.).
PROGRAMMA SVOLTO*
El mundo de los negocios
Las empresas: clasificación según el sector de actividad, el tamaño, la finalidad, el ámbito
territorial;
La organización de una empresa;
Los departamentos de una empresa;
La participación en una feria;
El marketing;
Productos y precios;
Empresas y promociones;
El telemarketing;
La publicidad;
El comercio y la distribución;
La franquicia;
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El comercio por internet;
El comercio justo;
Los Incoterms;
Las Cámaras de Comercio locales y la Cámara de Comercio Internacional;
Las aduanas;
Bancos y Caja de Ahorros;
Productos financieros;
Los microcréditos;
La Banca Ética;
Bancos online.
España y la economía global
La globalización;
El Fondo Monetario Internacional;
El Banco Mundial;
La Organización Mundial del Comercio;
La economía mundial entre foros y acrónimos: BRIC(S) y PI(I)GS, G7, G8, G20;
La economía española: los sectores productivos;
Las empresas españolas;
El turismo en España;
El ICEX;
Del milagro económico a la crisis.
Per la trattazione del tema sul turismo in Spagna è stato consultato il libro di testo:
- ¡Buen viaje! Di L. Pierozzi, Zanichelli, Bologna, 2012.
Panorámica histórica del siglo XX - XXI
Hacia la Guerra Civil;
La Guerra Civil (1936-1939);
La Dictadura: el Franquismo (1939-1975);
La Transición: hacia la democrazia;
Dos presidentes y dos visiones de Europa: Felipe González y José María Aznar;
El presidente José Luis Rodríguez Zapatero;
El terrorismo en España: ETA y el 11M.
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La imnigración en España: ayer y hoy.
Bibliografia dei testi consultati:
- Ponte al día; un recorrido por tierras y culturas hispanohablantes, di A. Brunetti, R.
Danielli, M. Estévez Oliva, A. Jiménez Velasco, Europass, Milano, 2008.
- Descubrir España y Latinoamérica, di A. R. Casasayas, Cideb, Genova, 2008.
- Una vuelta por la cultura hispana, di L. Pierozzi, Zanichelli, Bologna, 2015.
La organización política en España
El Estado español;
Las Comunidades Autónomas;
Las lenguas de España;
El poder legislativo;
El poder ejecutivo;
La administración general del Estado;
La descentralicación administrativa;
El sistema educativo.
Bibliografia dei testi consultati oltre al libro di testo in adozione:
- ¡Viva la cultura en España!, di A. Balea e P. Ramos, enClave Ele, España, 2007.
La comunicación escrita
Cómo redactar los siguientes documentos:
El informe;
El acta;
La carta de oferta;
El folleto;
La carta de solicitud de información;
El albarán;
La factura.
La gramática
Las subordinadas temporales;
El condicional simple y compuesto;
El imperfecto de subjuntivo;
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Las subordinadas sustantivas;
Uso del subjuntivo / indicativo con expresiones de probabilidad y deseo;
Los pronombres relativos;
Las subordinadas relativas;
Las subordinadas causales y finales.
* I contenuti sopra elencati sono quelli previsti in data 15 maggio, 2016.
METODOLOGIA E STRATEGIE
Nel corso dell’anno scolastico si è cercato di variare la metodologia di lavoro anche se la lezione
frontale ha prevalso per motivi di tempo e per la difficoltà di alcuni temi trattati. Tuttavia la lezione
frontale si è alternata con la lezione dialogata, le esercitazioni individuali o collettive alle quali se-
guivano dibatti (puesta en común). Si è cercato di adottare la metodologia migliore in base al conte-
nuto trattato e all’obiettivo da raggiungere.
STRUMENTI DI LAVORO
Il testo di riferimento per lo studio della grammatica e della sintassi è stato il libro ¡Trato hecho! El
español en el mundo de los negocios di Laura Pierozzi della casa editrice Zanichelli; altri strumenti
utilizzati sono stati :
il dizionario bilingue;
CD audio;
DVD per visionare brevi filmati in lingua spagnola.
LE VERIFICHE
Le verifiche scritte e orali hanno permesso agli alunni di focalizzare i loro punti di forza e lacune da
colmare. Le verifiche hanno previsto:
Prove scritte su argomenti grammaticali, sintattici, domande su temi studiati. Nel secondo
pentamestre si sono effettuate due simulazioni di terza prova d’esame con quesiti relativi
agli argomenti teorici studiati.
Prove orali con domande su argomenti studiati in classe.
Nello specifico:
Prove scritte: attraverso esercitazioni strutturate, brevi produzioni scritte su argomenti noti,
la verifica scritta ha permesso di valutare la capacità dello studente di saper organizzare un
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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messaggio chiaro, logico e corretto da un punto di vista lessicale, grammaticale e sintattico,
nonché la correttezza ortografica l’uso degli accenti, della punteggiatura e la scrittura dei
suoni più peculiari della lingua spagnola e la conoscenza degli argomenti affrontati in classe.
Prove orali: la verifica orale ha permesso di accertare in modo sicuro e diretto la conoscen-
za di nozioni grammaticali, sintattiche e teoriche, ma soprattutto ha consentito di verificare il
livello di competenza linguistica dello studente, la fluency, la padronanza lessicale, la capa-
cità di rispondere in modo opportuno alle sollecitazioni dell’insegnante. In modo più eviden-
te ed immediato si è potuto accertare la capacità dello studente di integrare le vecchie cono-
scenze ed abilità con quelle nuove, il tutto riprodotto nell’atto linguistico.
LA VALUTAZIONE
Nelle verifiche scritte si sono tenuti conto i seguenti indicatori:
1. Efficacia comunicativa; ovvero comprensibilità del messaggio, adempimento delle
funzioni richieste, adeguatezza sociolinguistica;
2. Capacità discorsiva e di organizzazione; coerenza, capacità di sviluppo, organizza-
zione interna;
3. Uso della lingua: coesione e uso degli esponenti linguistici;
4. Correttezza formale: lessico, sintassi, morfologia, ortografia;
5. Espressività: questo criterio aggiunge punti alla valutazione, non li toglie. Tiene con-
to dell’interesse ed originalità del contenuto, la ricchezza e la creatività verbale, la
capacità di coinvolgere il lettore, tratti di stile personale.
Nelle verifiche orali i criteri di riferimento sono stati:
1. Efficacia comunicativa;
2. Capacità interattiva: ovvero capacità di reazione e cooperazione nell’interazione in
lingua straniera;
3. Capacità espositiva: coerenza, organizzazione e sviluppo del discorso;
4. Uso della lingua: esponenti linguistici, coesione e ritmo;
5. Correttezza formale: lessico, sintassi, morfologia, pronuncia;
6. Conoscenza dei temi studiati;
7. Capacità di organizzazione e rielaborazione personale delle informazioni apprese.
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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LINGUA E CIVILTA’
SPAGNOLA (L2)
P r o f f . s s a M A R I A O L G A R O D R I G U E Z
F E R N A N D E Z
R E L A Z I O N E F I N A L E
E
P R O G R A M M A
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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RELAZIONE
Il gruppo di alunni della classe VE RIM che studia spagnolo come seconda lingua è composto da tre
alunni, due maschi e una femmina.
Durante tutto il triennio, questi tre alunni hanno frequentato le tre ore settimanali di lezione insieme
alla classe VF.
I tre allievi hanno sempre dimostrato interesse verso la materia, partecipando attivamente alle ore di
lezione insieme alla classe VF.
Educati e corretti, sono dotati di strumenti di base nel complesso idonei, mostrando solo in alcun
caso alcune lacune pregresse di tipo grammaticale.
Per quanto riguarda i risultati, hanno raggiunto buoni livelli di conoscenza e competenza.
Durante il terzo anno, l'alunna ha frequentato il corso di preparazione alla certificazione in lingua
spagnola DELE (livello B1) sostenendo poi l'esame finale.
Durante il quarto anno, la classe ha partecipato al soggiorno linguistico a Salamanca (Spagna), in-
sieme alla VF.
Gli alunni hanno vissuto una settimana alloggiati in famiglie e hanno frequentato un corso di lingua
spagnola.
Questa esperienza ha contribuito senza dubbi a rinforzare la loro motivazione allo studio della lin-
gua, creando un'occasione unica di contatto con la realtà della cultura e la società spagnola.
OBIETTIVI DIDATTICI
L'obiettivo primario è stato quello di rafforzare e sviluppare negli studenti un livello di apprendi-
mento corrispondente al livello B2 del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue, po-
tenziando le quattro abilità linguistiche (comprensione e produzione orale, comprensione e produ-
zione scritta).
Gli obiettivi di apprendimento in termine di conoscenze e competenze sono i seguenti:
Comunicare oralmente, interagendo in modo adeguato in varie situazioni reali, dando maggiore
spazio alle funzione comunicative e al lessico particolarmente legato al settore economico e
aziendale
Utilizzare strategie nell'interazione e nell'esposizione orale
Produrre testi comunicativi relativamente complessi
Redigere email, lettere commerciali, documenti del settore economico
Utilizzare lessico e fraseologia di settori codificati da organismi internazionali
Leggere,comprendere e riutilizzare testi informativi e pubblicitari come dépliant, lettere,
messaggi pubblicitari, articoli di giornale
Stabilire collegamenti tra le tradizioni e le situazioni economiche e commerciali del proprio
paese con i paesi di lingua spagnola.
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GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI
Gli obiettivi programmati all'inizio dell'anno sono stati raggiunti da tutti gli alunni, in maniera più
che soddisfacente per la maggior parte degli allievi.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Sono state svolte diverse prove scritte, sia con argomenti meramente grammaticali che con argo-
menti del mondo dell'economia e la cultura ispanica.
Oggetto di valutazione è stata la simulazione della III prova dell'Esame di Stato che gli alunni han-
no svolto durante il pentamestre.
Per quanto riguarda la parte orale, molto sollecitata dal docente, è stata valutata l’interazione in at-
tività comunicative, la capacità di parlare di argomenti di cultura ed economia.
Di grande importanza nella valutazione, sia orale che scritta, è stata la correttezza formale nei diver-
si ambiti linguistici: sintassi, lessico, morfologia, ortografia.
METODOLOGIE E STRUMENTI
La metodologia prevalente è stata la lezione frontale, ma sempre cercando di coinvolgere e svilup-
pare l'efficacia comunicativa, stimolando la partecipazione degli allievi con delle domande sugli
argomenti trattati o semplicemente chiedendo la loro opinione sui diversi temi affrontati.
La classe si è dimostrata capace di interagire in lingua spagnola, in maniera abbastanza autonoma.
Il lessico specifico è stato acquisito dai ragazzi anche effettuando dei collegamenti con le altre di-
scipline (ad. esempio Economia e Diritto), cercando, dove possibile, l'interdisciplinarità.
Gli argomenti svolti sono stati oggetto di verifiche, scritte e orali, e inseriti durante il pentamestre
nella simulazione della III prova.
STRUMENTI DI LAVORO
Il libro di testo in adozione è il manuale di spagnolo commerciale“¡Trato hecho!” (Edit.Zanichelli),.
L’insegnante ha integrato il testo con materiale cartaceo, audio e audiovisivo alla classe, oltre a pro-
porre esercitazioni guidate.
PROGRAMMA SVOLTO
Nel trimestre, sono stati privilegiati i contenuti di natura grammaticale, mentre nel pentamestre si è
preferito dare ampio spazio ai contenuti economici e culturali.
Grammatica
1. Gli accenti
2. Coppie di verbi: llevar-traer, pedir-preguntar, coger-tomar, etc
3. Forme perifrastiche
4. Discorso diretto/indiretto
5. Le preposizioni “por”, “para”
6. Ripasso di elementi grammaticali
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Economia e cultura
7. Le riunioni
8. Marketing
9. I prodotti
10. I prezzi
11. Pubblicità
12. Gestione dei prodotti
13. Le promozioni
14. I dépliant
15. Il commercio e la distribuzione dei prodotti
16. Relazioni commerciali
17. La franchigia
18. Il commercio equo solidale
19. Le forme di pagamento
20. Rischi nelle relazioni commerciali
21. Le clausole di pagamento nelle transazioni commerciali
22. Materiale da imballaggio
23. Import, export: bolla di consegna e fattura
24. I trasporti
25. Gli Incoterms
26. I documenti di vendita e trasporto
27. La Camera di Commercio
28. Le dogane
29. La OMC
30. La Guerra Civile spagnola
31. La dittatura di Franco
32. La transizione
33. La situazione dell'economia spagnola
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LINGUA E CIVILTA’
FRANCESE (L2)
P r o f f . s s a M A N U E L A S A P I G N O L I
R E L A Z I O N E F I N A L E
E
P R O G R A M M A
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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RELAZIONE
Conosco il gruppo di Francese dalla classe terza e col tempo si è consolidato un rapporto sereno e
rispettoso. In terza la classe era molto numerosa e la presenza di alcuni alunni particolarmente viva-
ci e poco motivati allo studio ha contribuito al consolidarsi di un clima poco proficuo all'apprendi-
mento. Diversi alunni sono stati respinti e in quarta il comportamento oltre che il rendimento sono
sensibilmente migliorati.
Ho condiviso con un gruppo abbastanza numeroso l'esperienza del soggiorno studio a Parigi in clas-
se quarta, l’esperienza è stata molto positiva per consolidare a acquisire maggior sicurezza in ambi-
to linguistico e per confrontarsi con la realtà culturale e sociale francese.
La classe si presenta eterogenea per attitudini verso la disciplina e organizzazione degli impegni
scolastici. Un piccolo gruppo si è impegnato con costanza ed ha partecipato alle lezioni con interes-
se e motivazione durante tutto il triennio, migliorando sensibilmente le competenze. Il resto della
classe è stato meno costante nell'impegno e anche lo studio meno approfondito.
Nell'ultimo periodo, anche in vista dell'esame, tutti hanno seguito le lezioni con maggior interesse e
partecipazione, hanno studiato con maggior regolarità e l'atteggiamento in classe è diventato più re-
sponsabile e consapevole.
La scelta di letture su argomenti di attualità che riguardano l’economia, l’ambiente, la scuola, la fa-
miglia, le nuove tecnologie e i mercati, ha stimolato il dialogo educativo e quasi tutti gli alunni han-
no cercato di interpretare l'attualità e cogliere i collegamenti suggeriti.
Nel complesso la classe sa interagire all’orale ed esporre gli argomenti studiati utilizzando lessico,
funzioni comunicative e codici linguistici adeguati alle situazioni. Per la valutazione sono stati pri-
vilegiati i contenuti rispetto alla correttezza grammaticale e ortografica.
Nell’ambito delle abilità di Comprensione scritta e orale e Produzione scritta e orale, particolare atten-
zione è stata data alle seguenti competenze:
Comprendere le idee ed i particolari significativi di testi orali e scritti in un ampio ambito di registri
e di varietà linguistici;
Sostenere una conversazione;
Interagire in maniera efficace in dialoghi, argomentando le proprie opinioni;
Produrre testi scritti adeguati al contesto e alla situazione di comunicazione su argomenti generali
e di carattere specifico all'indirizzo commerciale;
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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Favorire la produzione in modo personale, con chiarezza logica ed adeguata precisione lessicale,
con sufficiente coerenza e coesione, con le possibili inferenze;
Prendere coscienza degli aspetti fondamentali della civiltà del paese straniero, comprenderli e con-
frontarli con quelli relativi alla propria civiltà;
Utilizzare un dizionario bilingue e monolingue
Obiettivi disciplinari:
Comprensione orale
Comprendere conversazioni o messaggi autentici, comprendere una conversazione telefonica
Produzione orale
Interagire in conversazioni su temi o argomenti noti, esprimendo il proprio pensiero o opinioni,
esporre argomenti e relazionare argomenti di civiltà utilizzando un lessico adeguato e /o specifico.
Comprensione scritta
Comprensione di testi autentici, tratti da giornali o riviste, inerenti argomenti di attualità, fatti di
cronaca, economia, turismo e attualità sociale;
Saper decifrare e decodificare tabelle e grafici relativi a inchieste e statistiche;
Produzione scritta
Redigere lettere commerciali per richieste o in risposta;
Riassumere un testo;
Produrre testi espositivi, argomentativi su argomenti di carattere generale o specifico in modo
chiaro e coerente;
Rispettare la correttezza semantica e morfosintattica.
Verifiche e valutazione
Per la valutazione finale dei livelli di apprendimento, si è tenuto conto oltre che dei dati precisi de-
rivati dagli accertamenti e dalla misurazione delle prove di verifica, di fattori quali l'interesse, la
partecipazione attiva e costruttiva, l'impegno, lo sforzo fatto per migliorare il proprio livello di co-
noscenza della materia e la propria formazione di base.,
Le verifiche proposte sono diverse e diversificate in relazione ai percorsi disciplinari attuati: testi,
questionari a risposta aperta, chiusa, multipla.
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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Nello specifico per le prove scritte si osservano i seguenti criteri:
34. pertinenza;
35. organicità, applicazione;
36. correttezza formale e di applicazione;
37. ricchezza di contenuti;
38. originalità, approfondimenti, rielaborazione.
Per le prove orali:
1. Conoscenza dei contenuti;
2. correttezza espositiva;
3. pronuncia e intonazione
4. approfondimento, rielaborazione critica e personale;
5. collegamenti fra gli argomenti.
Il livello minimo riconosciuto è dato dal rispetto dei primi tre punti dello
schema di valutazione sinteticamente sopra esposto.
PROGRAMMA SVOLTO
Libro di testo “ Affaires et Civilisation” D.Traina, Minerva Scuola
Commerce
Il programma di commercio ha presentato problematiche commerciali con tipologie di comunica-
zioni scritte e orali relative a soluzioni di problemi che si possono riscontrare in un ambiente lavorati-
vo : spedizioni, ordini, fatture, pagamenti e reclami. Sono state svolte attività scritte e orali ine-
renti questo ambito e, per facilitare l’inserimento degli alunni nel mondo del lavoro, lettere perso-
nali di presentazione, curriculum vitae, dialoghi in situazione per preparare un colloquio di lavoro.
Utilizzando il libro di testo e materiale integrativo, come fotocopie, documenti video o registra-
zioni sono state sviluppate le seguenti unità:
Unité 5 : La livraison et ses problèmes ,
Unité 6 : La facturation et ses réclamations
Unité 7 : Le règlement et ses problèmes
Unité 8 : La recherche du personnel ou d’emploi
Unité 10 : Publicité et Marketing (pp.228-229)
Letture
Vendre directement sur sa page Facebook (p.115)
Tarifs, livraison: jouer la transparence (p.137)
Le virement utilisé par 38% des cyberacheteurs (p.157)
Le paiement via internet excite de nouveau les convoitises (p.177)
Les cadres misent sur les MBA pour doper leur carrière (p.203)
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Civilisation, Géographie
Dal libro di testo
La France physique
Institution et administration
Francophonie et pays francophones
La francophonie aujourd'hui
Les transports
L'essentiel sur l'UE
Les étapes de l'élargissement
Quels sont les symboles de l'Union européenne?
La mondialisation est-elle une chance pour les entreprises françaises?
Su fotocopie fornite dall'insegnante:
sono state scelte letture per trattare argomenti di attualità legati all'ambiente, alll'economia, al commer-
cio, ai mercati e alle problematiche inerenti :
La question de l'écologie, l'environnement une urgence mondiale
Expo: le message de la France, les quatre piliers
Six tuyaux pour être informé. Envie de préserver notre planète Terre?
Économie: Les particularités du système économique
Les 35 heures
La France et la mondialisation
Le marketing:
École : Échec scolaire: ce qui dépend de l'école et ce qui n'en dépend pas
L'organisation politique et administrative, les Drom et les Com
Les problèmes économiques de l'outre-mer
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LINGUA E CIVILTA’
TEDESCA (L3)
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RELAZIONE
Solo quattro alunni li questa classe studiano la Lingua Tedesca e, durante le tre ore settimanali, fre-
quentano le lezioni di terza lingua insieme ad un alunno della classe 5^ A AFM.
Ho seguito questo piccolo gruppo solo dal corrente anno scolastico.
Non ci sono stati problemi dal punto di vista disciplinare, la loro condotta si è mantenuta sempre
corretta, anche se sono emerse alcune difficoltà soprattutto nella comprensione e produzione sia
scritta che orale. Un alunno spesso non svolgeva il lavoro assegnato. Inoltre il gruppo si è spesso
assentato per partecipare a svariati progetti e attività, programmate peraltro all’inizio dell’anno sco-
lastico, di conseguenza il lavoro è stato svolto in modo discontinuo e il programma non ha avuto
uno svolgimento regolare, anche se in aderenza a quello ministeriale, cioè cercando di rafforzare il
linguaggio corrente e di far acquisire, unitamente al linguaggio specifico commerciale, informazioni
di carattere geografico e politico. Si sono affrontate tematiche di carattere tecnico-commerciale,
adatte al raggiungimento di una competenza linguistica di base in vista di una realizzazione profes-
sionale.
Le funzioni comunicative del linguaggio tecnico sono state tratte dal libro di testo in uso, operando
però delle scelte opportune, poiché questo, pur essendo un valido strumento didattico sia sul piano
metodologico che operativo, si è dimostrato in alcuni casi troppo dispersivo. Per fissare meglio gli
argomenti trattati sono stati svolti esercizi di varia tipologia per ogni tipo di lettera, utilizzando però
materiale tratto da altri testi.
Per ciò che riguarda la Landeskunde,poco è stato utilizzato del libro di testo: ho preferito servirmi di
testi autentici scaricati da Internet, forniti agli alunni mediante fotocopie poiché più aggiornati e
scritti in un linguaggio più attuale.
E’ stato dato largo spazio alla produzione scritta, alla comprensione e analisi di testi autentici come
quelli sopracitati e alla comprensione e produzione orali.
Sebbene il raggiungimento di una competenza tecnica sia stato l’obiettivo prioritario, non si è tutta-
via trascurato il raggiungimento della competenza comunicativa in senso lato, il che ha comportato,
specie nella prima parte dell’anno sco1astico, il ripasso di funzioni comunicative generali, legate a
particolari strutture grammaticali, in cui gli alunni erano carenti.
I risultati finali raggiunti, in base alle mete proposte, sono appena sufficienti per un alunno, poiché
non ha assimilato completamente, e comunque sempre con difficoltà espressive, i contenuti lingui-
stici studiati; gli altri si attestano su un profitto discreto.
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PROGRAMMA SVOLTO
Dal libro di testo: Fertig, los! Vol. 2, di Catani, Greiner Pedrelli, Zanichelli Ed. sono state svolte le
seguenti strutture e funzioni grammaticali:
Ripasso di costruzione di frasi principali e subordinate
Ripasso di preposizioni con Dativo, Accusativo, Dativo e Accusativo
Ripasso di verbi di stato e di moto
Ripasso delle declinazioni di articoli determinativi, indeterminativi, possessivi e dimostrativi
Ripasso di pronomi personali complemento e pronomi riflessivi
Complemento di tempo determinato con im, am, in, vor
Ripresa e approfondimento di preposizioni con Dativo
Ripasso di verbi separabili e inseparabili
Le tre declinazioni dell’aggettivo attributivo
Pronomi relativi e frasi subordinate relative
Was für ein
Ripasso di comparativo di maggioranza, minoranza, uguaglianza
Superlativo dell’aggettivo attributivo e dell’avverbio
Präteritum dei verbi deboli, forti, misti e ripasso del Präteritum dei verbi modali
Dal libro di testo : Wirtschaft on line, di Delor, Hepp, Foschi Albert, ed. Valmartina, sono stati
svolti i seguenti argomenti:
Wirtschaft und Politik:
Die Globalisierung: Ursachen und Definition
Gesellschaftliche und kulturelle Globalisierung
Vorteile und Nachteile der Globalisierung
Gewinner und Verlierer der Globalisierung
Deutschlands Außenhendel
Berliner und Hamburger Wirtschaft
Frankfurt am Main: Weniger Industrie mehr Service
Das politische System Deutschlands
Die wichtigsten politischen Organe der BRD
Die Bundesregierung, der Bundeskanzler und der Bundespräsident
Die Parteien in Deutschland
Landeskunde:
Oktoberfest in München (su schede fornite dall’Insegnante)
Deutschland auf einen Blick. Deutsche Landschaften
Deutschland physikalisch
Advent und Weihnachten (su schede fornite dall’Insegnante)
In Laboratorio Linguistico è stata inoltre seguita la serie televisiva: „Deutsch Extra“, con sottotitoli
in Lingua Tedesca, per potenziare le abilità di comprensione e produzione orali.
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Dal testo: Handelsplatz, di Bonelli-Pavan, Loescher editore, sono stati svolti i seguenti argomenti:
Deutsch-Italienische Wirtschaftsbeziehungen
Aus der Presse: Marketing, Werbung, PR
Erfahrungsbericht aus London
Gibt es einen Unterschieg zwischen Werbung und Reklame?
Arbeitsmigration
Per ciò che concerne la parte relativa alla corrispondenza commerciale, ho fornito fotocopie di
strutture e funzioni linguistiche per la redazione di lettere, e-mail e annunci tratte dal testo: Im
Handel, di Kilb, Selmi, Poseidonia Ed., in quanto il libro di testo in uso propone materiale meno
aggiornato.
Handelsdeutsch:
Werbeanzeige
Firmennachweis
Werbung
Auskünfte
Anfrage
Angebot
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MATEMATICA
APPLICATA
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RELAZIONE
La classe, inizialmente non molto partecipe, ha migliorato l’atteggiamento nei confronti dello studio
dimostrando maggior coinvolgimento ottenendo così un miglioramento dei risultati raggiunti. Alcu-
ni hanno operato con impegno raggiungendo livelli discreti mentre per altri ci sono stati alcuni pro-
blemi dal punto di vista del rendimento scolastico. Nel complesso tutti hanno però mostrato un mi-
glioramento.
Per affrontare i diversi temi ho privilegiato una metodologia che prevede momenti di presentazione
di contenuti e problemi, seguita da stimoli per lavori di gruppo e non, finalizzati ad un ripensamento
degli argomenti trattati e all'acquisizione di abilità operative nell'ambito proposto.
Ho concesso più spazio a lavori di tipo individuale rispetto ai passati anni scolastici.
Ho operato per raggiungere i seguenti obiettivi didattici specifici:
utilizzare criticamente tecniche e strumenti di calcolo;
matematizzare situazioni reali, sapendo utilizzare un opportuno modello, sapendo riconoscere
criticamente il valore delle informazioni in particolare in campo economico, e sapendo valutare
opportunamente le soluzioni proposte;
operare con modelli deterministici e non in ambiti disciplinari;
acquisire la capacità di rappresentare e risolvere problemi in particolare di tipo finanziario, eco-
nomico anche mediante l'uso di strumenti informatici;
esaminare dati e ricavare informazioni significative da tabelle, grafici ed altra documentazione;
utilizzare pacchetti applicativi riconoscendo i diversi sistemi di regole formali.
Per quanto concerne il programma svolto per raggiungere tali obiettivi, occorre sottolineare il fatto
che, essendo stati anticipati alcuni argomenti riguardanti lo studio di funzione alla classe quarta,
inizialmente questo anno ho proceduto agli opportuni richiami. Ho proseguito trattando gli argo-
menti necessari al raggiungimento delle capacità indispensabili per poter eseguire uno studio di fun-
zione completo, poi ho operato in larga misura sulle applicazioni moderne della matematica nel
campo commerciale ed industriale, formalizzando le problematiche concrete di un'azienda (pro-
blemi economici, problema delle scorte, investimenti industriali, problemi di trasporto....).
Si è reso necessario anche richiamare temi riguardanti la matematica finanziaria che erano stati
svolti in classe quarta, dovendo però tralasciare approfondimenti di argomenti di statistica. In qual-
che caso, gli argomenti teorici sono stati supportati da esercitazioni, in modo da rendere più concre-
to quanto analizzato.
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I risultati, pur non essendo omogenei, nel complesso si possono ritenere sufficienti.
Per quanto riguarda gli strumenti di verifica e metodi di valutazione, per ogni obiettivo, e per mo-
duli, è stato controllato il livello di preparazione con prove orali e scritte.
Ogni obiettivo, è stato controllato secondo una griglia concordata a livello di Consiglio di classe con
prove orali (dal posto e alla lavagna); prove scritte (verifiche tradizionali, simulazioni “terza pro-
va”).
La valutazione è la risultante di molti fattori che individuano le tappe dello sviluppo oggettivo e co-
gnitivo di ogni ragazzo, per cui ho tenuto conto della volontà e dell'impegno profuso nell'arco
dell’anno per superare le difficoltà incontrate.
TESTO IN ADOZIONE:
Autori: Massimo Bergamini, Anna Trifone e Graziella Barozzi
Titolo: Matematica.Rosso
Volume: 4 e 5.
Editore: Zanichelli
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PROGRAMMA SVOLTO
Il programma è compilato secondo una scansione per unità didattiche riportando per ciascuna la
terminologia utilizzata e ciò che occorre saper fare.
U.D. 1: LIMITI (richiami).
TERMINI
- Insieme di definizione (Dominio) - Infiniti - Limite di una funzione per x
a
- Limite di una funzione perx - Limite sinistro, limite destro -Forma indeterminata
Saper fare
Valutare a livello intuitivo la tendenza di una funzione
Utilizzare le proprietà dei limiti per il calcolo di limiti di funzioni razionali, irrazionali, e casi sem-
plici di funzioni trascendenti.
Riconoscere le forme indeterminate.
Risolvere le forme indeterminate del tipo 0
0;
; ; 0 .
U.D. 2: CONTINUITÀ
TERMINI:
- Funzione continua -Proprietà di una funzione continua. - Zero di una funzione
Saper fare:
Stabilire la continuità di una funzione in un punto.
Individuare le eventuali discontinuità di una funzione.
U.D. 3: DERIVABILITÀ E DERIVATE
TERMINI:
- Tasso di variazione - Tasso di variazione istantaneo - Tangente ad una curva
- Rapporto incrementale - Funzione derivata - Funzione composta
Saper fare:
Definire il tasso di variazione istantaneo di una grandezza in funzione di un’altra, come limite del
rapporto incrementale.
Definire la tangente in un punto del grafico di una funzione, come limite della retta secante.
Definire la derivata di una funzione in un punto.
Continuità e derivabilità di una funzione.
Individuare la derivata di y=xk con k
Conoscere le proprietà dell’operatore derivata rispetto somma prodotto e quoziente e utilizzarle per
il per il calcolo della derivata di una funzione.
Individuare la derivata della funzione esponenziale e logaritmica : y=ex
; y=ln (x).
Derivare una funzione definita per composizione in semplici casi.
Derivate successive.
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U.D. 4: STUDIO E RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DI FUNZIONI
TERMINI:
- Dominio (Insieme di definizione) - Asintoto - Punto stazionario
- Massimo e minimo - Flesso - Concavità
Saper fare:
Stabilire le caratteristiche principali del grafico di una funzione.
Funzioni crescenti e decrescenti. Individuare il grafico di una funzione
Enunciare il teorema di de l’Hôpital ed utilizzarlo per il calcolo di limiti.
Utilizzare lo studio della derivata per caratterizzare l’andamento grafico di una funzione.
Individuare i punti stazionari caratterizzandone il tipo.
Determinare per una funzione: l’insieme di definizione; la continuità, valutando il comportamento
nei punti discontinui; i limiti agli estremi degl’intervalli di definizione; il segno; l’intersezione con
gli assi; gli intervalli in cui è crescente o è decrescente; gli asintoti orizzontali, verticali e obliqui; i
punti di flesso; in quali intervalli la funzione ha la concavità rivolta verso l’alto o verso il basso; il
grafico.
Studiare semplici funzioni disegnandone il grafico.
U.D. 5 EQUIVALENZA FINANZIARIA(richiami)
TERMINI:
- Capitale iniziale – Montante – tasso di interesse – capitalizzazione composta – sconto –
tempo di impiego – Valore Attuale.
Saper fare:
Operazioni finanziarie e remunerazione del capitale nel caso del regime finanziario dell’interesse
composto. Problemi in regime di capitalizzazione composta. Capitalizzazione frazionata e tassi
equivalenti
U.D. 6 RENDITE (richiami)
TERMINI:
- Valore Attuale – Montante – tasso di interesse – durata – rendite posticipate –
anticipate – differite – temporanee – perpetue – frazionate – annue – poliennali
Saper fare:
Valore attuale di una rendita. Costituzione di capitale e montante di una rendita. Rendite anticipate e
differite. Problemi sulle rendite. Rendite frazionate. Problemi diversi sulle operazioni finanziarie.
Piani di ammortamento
U.D. 5: RICERCA OPERATIVA
TERMINI:
- Decisione - Modello matematico - Variabili d’azione
- Funzione obiettivo
- Vincoli - Ottimizzazione - Insieme discreto, continuo
- Regime di certezza, incertezza - Effetti immediati, differiti - Scelta fra
alternative - Punto di indifferenza - Problema delle scorte - Tasso di
valutazione - Tasso di impiego - Criterio dell’onere annuo medio
- Criterio del valor medio - Criterio del maximin - Criterio del minimax
- Rischio e sua misura.
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Saper fare:
Conoscere le principali motivazioni storiche della ricerca operativa.
Saper schematizzare le informazioni di un problema. Costruire il modello matematico di un pro-
blema.
Caratterizzare le diverse tipologie di problemi di Ricerca Operativa, utilizzando una opportuna ter-
minologia.
Saper studiare la parabola con asse di simmetria verticale e l’ iperbole equilatera.
Risolvere problemi dipendenti da una sola variabile d'azione ed in condizione di certezza con effetti
immediati.
Risolvere problemi di scelta fra due o più alternative.
Risolvere problemi sulle scorte.
Risolvere problemi di scelta in condizioni di certezza, con effetti differiti.
Conoscere il criterio di attualizzazione: tasso di valutazione.
Investimenti finanziari e investimenti industriali : Risolvere problemi di capitalizzazione composta
e rendite. Ricerca del tasso di impiego. Criterio dell’onere annuo medio.
Discutere l’effettiva applicabilità del modello matematico nel caso pratico in studio.
Scegliere le soluzioni ottime in condizioni di incertezza con effetti immediati.
Utilizzo del criterio del “pessimista”.
Probabilità di un evento. Utilizzo del criterio del valor medio
Valutazione del rischio. Scegliere una alternativa una volta fissato il rischio che si intende correre.
Libri di testo
Autori: Massimo Bergamini, Anna Trifone e Graziella Barozzi
Titolo: Matematica.Rosso
Volume: 4 e 5.
Editore: Zanichelli
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ECONOMIA
AZIENDALE
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RELAZIONE
L’articolazione dei contenuti del programma, svolto con la classe V E, indirizzo R.I.M., nel corso
dell’anno scolastico 2015/2016, è presentata nelle pagine seguenti di questo documento. I contenuti
sviluppati sono stati finalizzati al completamento di una formazione tecnico – professionale mirata
ad una visione globale dei fenomeni d’azienda, considerata come un sistema costituito da un insie-
me di parti fra di loro collegate e coordinate, aperto e dinamico per interagire in ambito sociale e
competitivo. Ciò premesso, lo svolgimento del piano di lavoro ha puntato molto sulla valorizzazio-
ne dei collegamenti fra i vari argomenti organizzandoli in modo tale da costituire dei “passi in avan-
ti” lungo il percorso della conoscenza del “sistema azienda” oggetto di studio dell’economia azien-
dale. Attenzione particolare è stata dedicata allo studio delle attività primarie e di supporto artefici
della capacità dell’azienda di produrre o distruggere valore e ricchezza; approfondimenti particolari
hanno riguardato le attività di marketing analitico, strategico e operativo, gli aspetti inerenti le di-
verse parti del sistema informativo aziendale che consentono, agli organi aziendali, di disporre di
dati e informazioni utili alla redazione del bilancio, all’attività decisionale di tipo strategico e tattico
per finire a quella di controllo, attuata con gli strumenti del sistema di budget e di reporting.
Obiettivi didattici – Gli obiettivi didattici riguardano sul piano della teoria i “saperi” (conoscenze
teoriche) e sul piano delle capacità applicative delle conoscenze, il “saper fare”, cioè le abilità e
competenze inerenti i contenuti proposti. L’intento è quello di formare persone dotate di flessibilità,
in grado di inserirsi in differenti ambiti operativi con un bagaglio di cognizioni durevoli e con la
capacità di adeguarsi ai continui cambiamenti della tecnologia, delle procedure operative e del
quadro normativo di riferimento. Per questo ho cercato di sviluppare il lavoro puntando sui concetti
base della disciplina per favorire la formazione delle idee e lo sviluppo dei ragionamenti sulle tema-
tiche fondamentali.
Metodologia didattica – Si sono svolte lezioni frontali, interattive, esercitazioni strutturate e semi
strutturate, analisi di casi aziendali e di documenti.
Strumenti didattici – Libro di testo, Codice Civile, lavagna, mappe concettuali commentate. Il li-
bro di testo utilizzato, denominato “Impresa e mercati internazionali” edito da Tramontana a cura
degli autori Astolfi, Barale, Nazzaro e Ricci, è stato integrato da fotocopie e documenti tratti da fon-
ti alternative.
Risultati ottenuti – I risultati conseguiti risultano mediamente soddisfacenti, differenziati per il
livello disomogeneo di abilità, interessi, impegno e partecipazione al dialogo educativo mostrati dai
componenti il gruppo classe. Nel complesso i livelli raggiunti si possono ritenere più che discreti
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PROGRAMMA SVOLTO
LE SOCIETA’ PER AZIONI
Classificazione delle società commerciali secondo il c.c. - Definizione di azione - Caratteristiche
che possiedono - Diritti che incorporano - I diversi valori delle azioni
Le SpA chiuse e SpA aperte
La costituzione delle SpA - Aspetti contabili nella costituzione delle S.p.A. tenendo conto della na-
tura dei conferimenti dei soci - I costi di impianto e il limite da osservare nella distribuzione degli
utili
La destinazione dell’utile e aspetto contabile - Classificazione delle riserve di utili
La sistemazione della perdita d’esercizio - Le rilevazioni contabili nelle diverse modalità di siste-
mazione della perdita d’esercizio
Classificazione degli aumenti di capitale sociale - Motivazioni che stanno alla base di un aumento di
capitale sociale - Orientamenti per determinare il prezzo di emissione - Aspetti contabili relativi ad
un aumento di capitale sociale reale in cui il prezzo di emissione contiene un sovraprezzo, un rim-
borso di costi e un conguaglio dividendi
Classificazione delle riduzioni di capitale sociale - Motivazioni che stanno alla base di una riduzio-
ne di capitale sociale - L’art. 2445 del Cod. Civ. – Aspetti contabili nella riduzione del capitale so-
ciale
L’emissione di un Prestito Obbligazionario - Limiti alla emissione di obbligazioni - I dietimi di inte-
resse - Il regolamento di un P.O.: contenuti - spetti contabili nella fase di emissione di un P.O. –
Modalità di rimborso delle obbligazioni - Aspetti contabili durante la gestione di un P.O.- Il rappor-
to di conversione – La conversione diretta e indiretta - Aspetti contabili nelle due tipologie di con-
versione azioni – obbligazioni
Definizione di riserve – Modalità di formazione delle riserve - Classificazione delle riserve - Scopi
delle riserve proprie di quelle improprie
IL BILANCIO D’ESERCIZIO
Finalità e funzioni del bilancio d’esercizio - Contenuto della clausola generale - I principi di reda-
zione del bilancio civilistico - I documenti che formano la struttura del bilancio d’esercizio
Il sistema informativo del bilancio d’esercizio e le sue parti componenti - I documenti di corredo,
quelli allegati e l’informativa supplementare - La logica di classificazione utilizzata negli schemi di
bilancio e la relativa simbologia impiegata –
L’iter per l’approvazione e la pubblicazione del bilancio d’esercizio
La forma assunta dallo SP civilistico - La classificazione delle poste inserite nello SP civilistico
Il criterio base nelle valutazioni previste dall’art. 2426 del Cod. Civ.- Analisi dell’art. 2426 del Cod.
Civ. sui criteri di valutazione
Le finalità della nota integrativa e i principali prospetti che la compongono
Finalità e contenuto della relazione sulla gestione redatta dagli amministratori
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Il Prospetto delle variazioni dei conti di PN e il Rendiconto finanziario facenti parte della c.d. in-
formativa supplementare
Il Bilancio in forma abbreviata: requisiti per poterlo redigere e semplificazioni espositive
La struttura del CE previsto dall’art. 2425 del Cod. Civ. - Classificazione dei costi che affluiscono
al CE civilistico – Le aree della gestione e i risultati economici intermedi previsti dallo schema di
CE del Cod. Civ. - Le aree della gestione previste dalla dottrina economico – aziendale: divergenze
rispetto a quelle previste dal legislatore
ANALISI DI BILANCIO PER INDICI
Obiettivi dell’analisi di bilancio per indici - Differenze fra gli indici e i margini - Le analisi puntuali
e quelle sequenziali - Le condizioni in cui un’azienda di produzione manifesta un equilibrio eco-
nomico, un equilibrio finanziario e un equilibrio patrimoniale - Le fasi del processo di analisi di bi-
lancio per indici
Il criterio di classificazione utilizzato per riclassificare lo SP ai fini delle analisi di bilancio - Macro-
classi (o aggregati) che compongono le fonti e gli impieghi
Le aree di gestione previste nella riclassificazione del CE civilistico ai fini dell’analisi di redditività
- Il CE rielaborato a “Valore Aggiunto” – Definizione e determinazione del VA - I risultati econo-
mici intermedi e il significato che assumono nella configurazione del CE a VA - Il CE rielaborato
secondo lo schema “a valore e costi del venduto” - La premessa necessaria per redigere il CE “a va-
lore e costi del venduto”- Le informazioni fornite dal CE configurato a “ valore e costi del venduto”
L’obiettivo fondamentale nell’analisi della situazione patrimoniale – finanziaria - Differenza fra in-
dici di composizione e indici di correlazione - Il livello di elasticità/rigidità degli impieghi- Il livello
di autonomia/dipendenza delle fonti -
Capitalizzazione e sottocapitalizzazione del patrimonio aziendale - Il leverage: determinazione e
lettura
L’obiettivo fondamentale nell’analisi finanziaria - I margini e gli indici per analizzare la solidità
della struttura finanziaria aziendale - Correlazione fra il margine di struttura globale (Msg) e l’entità
della giacenza in magazzino
I margini e gli indici per analizzare la liquidità aziendale - Gli indici di rotazione: determinazione e
finalità - Gli indici di giacenza/durata: determinazione e finalità
Gli obiettivi fondamentale nell’analisi economica - Gli elementi che incidono sulla determinazione
del ROE - L’effetto leva e le conseguenze che determina sulla redditività aziendale - Gli elementi
che incidono sulla determinazione del ROI – Gli indici di produttività: il fatturato per dipendente, il
VA per dipendente e l’incidenza del costo del lavoro sul VA
ANALISI DI BILANCIO PER FLUSSI
Definizione di flusso e di fondo - Gli obiettivi generali delle analisi di bilancio per flussi - I fondi
oggetto dell’analisi per flussi - L’equazione patrimoniale (A=PN+P) da cui si parte e il successivo
sviluppo - Variazioni finanziarie patrimoniali e reddituali e variazioni non finanziarie patrimoniali e
reddituali – Il flusso di CCN generato/assorbito dalla gestione reddituale corrente: procedimenti di
determinazione
Le fasi (o tappe) del processo (o percorso) dell’analisi dei flussi di CCN
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Il Rendiconto Finanziario (RF) delle variazioni di CCN: contenuto, rappresentazione e finalità - Il
RF elaborato a valori percentuali e le informazioni ottenibili dalla lettura verticale ed orizzontale del
prospetto - Interpretazioni tratte dalla lettura della 2^ sezione del RF
Analisi dei flussi di liquidità e individuazione delle variazioni finanziarie patrimoniali e reddituali -
Il cash flow e l’importanza che rappresenta per le decisioni che investono il futuro dell’attività
aziendale
PIANIFICAZIONE STRATEGICA
Concetto di strategia – Decisioni strategiche e decisioni tattiche – Richiamo a organi e funzioni che
compongono la struttura organizzativa – Richiamo ai diversi tipi di modelli organizzativi – Il pro-
cesso della gestione strategica
La fase della analisi della strategia: vision, mission, obiettivi di m/l/t, analisi SWOT con particolare
riferimento all’analisi del modello delle cinque forze, all’analisi dei fattori critici di successo e
all’analisi della catena del valore
La fase della scelta della strategia: strategia di corporate, strategia di business, strategie di funzione
– Le strategie di business: vantaggio di costo, vantaggio di differenziazione, vantaggio del valore
dell’offerta – La focalizzazione – Strategie di gruppo: strategie di consolidamento, di ridimensio-
namento e di sviluppo, interno ed esterno
La fase della pianificazione strategica: piani aziendali e piani di funzione – Il business plan
I COSTI E LA CONTABILITA’ ANALITICA
Fattori per migliorare la redditività aziendale - Rendimento di un fattore produttivo e modalità per
determinarlo
Il costo in economia aziendale - Gli elementi necessari a definire compiutamente un costo - Classi-
ficazione dei costi sulla base delle aree funzionali - I costi effettivi, i costi figurativi e la loro scom-
posizione - I costi classificati in base al momento della loro rilevazione - I costi fissi e i costi varia-
bili – Incidenza dei costi fissi e dei costi variabili sull’unità di prodotto - I costi diretti e i costi indi-
retti - I costi classificati per natura e per destinazione aziendale
Le configurazioni di costo - Le diverse configurazioni di costo nella modalità full costing e nella
modalità direct costing - Gli scopi delle diverse configurazioni di costo
Il diagramma di redditività – Determinazione della quantità di produzione da vendere per raggiun-
gere il punto di equilibrio
Il punto di pareggio espresso a quantità e a valore - Il diagramma R-V (Risultato – Vendite) - Van-
taggi rispetto al diagramma di redditività “classico”
Problemi di scelta fra più alternative economiche e costi rilevanti - Decisioni di scelta di breve pe-
riodo (decisioni correnti) e di lungo periodo (decisioni strutturali): quali comportamenti?
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Caratteristiche e scopi della CO. AN.- Riclassificazione dei costi oggetto di rilevazione della CO.
AN.
Le modalità di svolgimento della CO. AN - Le fasi di elaborazione dei costi -Definizione di centro
di costo - Localizzazione nei centri di costo: quali vantaggi ? -
Classificazione dei centri di costo - Imputazione dei costi su base unica e su base multipla azienda-
le: conseguenze
La CO. AN. tenuta in base all’oggetto: contabilità per commessa, contabilità per processo, contabili-
tà per lotto
La CO. AN. tenuta in base alla configurazione: contabilità a costi pieni, a costi variabili, ABC
IL SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE
E CONTROLLO DI GESTIONE
Dalla pianificazione strategica al controllo di gestione – Gli strumenti del controllo di gestione – La
contabilità direzionale e il sistema di budget: budget settoriali e budget aziendali
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DIRITTO E
RELAZIONI
INTERNAZIONALI
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RELAZIONE
Nello svolgere il programma ho cercato di concorrere a far conseguire agli alunni un bagaglio
culturale che li mettesse in grado di riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme
economiche, sociali ed istituzionali attraverso le sintesi fornite dall’economia e dal diritto,
evidenziandone l’interdipendenza e la loro dimensione locale/globale. Data l’oggettiva
sproporzione fra la vastità dei programmi ministeriali e le ore di lezione, non si è riusciti a trattare
approfonditamente alcuni argomenti che avrebbero meritato ulteriori approfondimenti come il
sistema tributario italiano mentre si sono sviluppate in maniera più approfondita le ragioni d’essere,
le caratteristiche e la funzione dell’attività finanziaria pubblica
Finalità e obiettivi. Gli obiettivi prevalenti sono stati mirati a fare acquisire un uso corretto ed
appropriato del linguaggio giuridico - economico, un utilizzo autonomo delle fonti giuridiche,
un’analisi autonoma del ruolo dello Stato in economia ed una consapevolezza del ruolo di cittadino
italiano ed europeo e di consumatore.
Gli alunni devono conoscere il processo di integrazione europea e comprendere l’evoluzione storica
del commercio internazionale, riconoscendone le fonti, i soggetti che vi operano e l’importanza
delle varie tipologie contrattuali; comprendere i caratteri distintivi dell’ordinamento internazionale
rispetto a quello statale e individuare composizione e funzioni degli organi giudiziari internazionali;
individuare i diritti dei consumatori e comprendere l’evoluzione delle norme a loro tutela per essere
consapevoli dei loro diritti.
Per quanto riguarda “Relazione Internazionale” devono essere a conoscenza dei principi
dell’imposizione e della spesa pubblica per comprendere le motivazioni della normativa in vigore e
la complessità dei rapporti economici e sociali esistenti.
Metodologia didattica. Per il conseguimento degli obiettivi sopra esposti sono state svolte lezioni
frontali, lezioni partecipate, discussioni di gruppo, prove di verifica strutturate e semi strutturate,
chiarimenti ed approfondimenti anche con l'ausilio di esperti.
Strumenti didattici. Sono stati adottati strumenti didattici quali fotocopie di documenti, articoli dei
quotidiani, film, documentari e libri di testo, più precisamente per Diritto: “Diritto - Relazione
internazionale per il marketing” di Busani, Deponti, ed. Le Monnier Scuola; per Relazione
Internazionale: “Economia-Mondo 2” di Crocetti, Cernesi, ed. Tramontana.
Tempi e orario. Le ore di insegnamento sono state cinque settimanali (tre di Relazione
Internazionale e due di Diritto).
Nel primo trimestre sono stati trattati i seguenti argomenti:
- per Relazione Internazionale: il settore pubblico dell’economia, la politica finanziaria, gli obiettivi
e gli strumenti della finanza pubblica, la politica della spesa, la politica dell’entrata (le diverse
forme, i diversi principi ed effetti dell’imposizione) e le imprese pubbliche;
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
70
- per Diritto: le organizzazioni attive nel commercio internazionale e qualche contratto
internazionale.
Nel pentamestre in Relazione Internazionale si è affrontato la politica di bilancio e cenni sulle
imposte dirette. Per Diritto si è trattata la risoluzione delle controversie internazionali e la tutela del
consumatore.
Criteri di valutazione. Sono state svolte diverse verifiche scritte ed orali.
La valutazione ha tenuto conto della partecipazione, dell’impegno, degli interventi e delle forme di
collaborazione, delle conoscenze e delle abilità acquisite ed evidenziate.
Obiettivi e risultati raggiunti. Ho seguito la classe per l’intero triennio. In questi anni è stato
possibile stabilire con diversi alunni un proficuo rapporto di collaborazione. Le sollecitazioni
proposte sono state sempre positivamente recepite, le lezioni sono state occasioni per ampliare le
loro conoscenze e il profitto medio raggiunto è più che discreto. Alcuni alunni hanno conseguito una
buona preparazione, frutto di lavoro costante e responsabile, dimostrando di sapere fare
collegamenti e rielaborare personalmente i contenuti, utilizzando la terminologia tecnica
appropriata. Anche gli alunni che negli anni passati si mostravano più fragili o a volte poco motivati
all'apprendimento quest'anno hanno evidenziato maggiore impegno ed attenzione, raggiungendo
risultati apprezzabili. Pochissimi alunni, tuttavia, non sono riusciti a superare le difficoltà incontrate
nello studio e l’impegno discontinuo è stato sopperito con uno studio mnemonico. Soprattutto nel
corso di quest’anno, comunque, la classe si è caratterizzata per il suo atteggiamento particolarmente
attivo e partecipe che ha reso possibile instaurare un clima di utili confronti su svariati argomenti di
attualità politica ed economica. Gli allievi infatti si sono dimostrati non solo interessati a tutte le
attività di approfondimento proposte ma anche contenti di potersi relazionare con persone
qualificate e con competenze specifiche.
PROGRAMMI SVOLTI
Diritto
Le fonti del diritto e gli organismi nazionali ed internazionali
Il Fondo monetario internazionale
L’Uncitral e l’uniformità del diritto
Il Dipute settlement body
Il diritto dell’Unione Europe
I contratti del commercio internazionale
La contrattazione internazionale e le condizioni di reciprocità
Il contratto internazionale di compravendita
Il contratto di agenzia e distribuzione
I contratti di spedizione e trasporto e le dogane
Le joint venture
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I pagamenti internazionale
I sistemi e le condizioni di pagamento
Le garanzie nei contratti internazionale (concetto)
La tutela del consumatore
I diritti del consumatore
La tutela del consumatore nel commercio elettronico
La risoluzione delle controversie
La giustizia internazionale
La Corte di giustizia dell’Unione Europea
La Corte internazionale di giustizia
Relazioni Internazionali
L’ATTIVITA’ ECONOMICA PUBBLICA
La presenza del soggetto economico pubblico nel sistema economico
trale
Le diverse funzioni svolte dal soggetto pubblico nel sistema economico
to pubblico nell'attività economica
L'intervento pubblico diretto e la regolamentazione del mercato
-mercato
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La politica economica
mica
La politica economica internazionale
Gli obiettivi della politica economica
ione
LA POLITICA DELLA SPESA PUBBLICA
Il fenomeno della spesa pubblica
oncetto di spesa pubblica
La spesa sociale
sociale in generale
L’assicurazione contro infortuni e malattie professionali (inconntro con esperti)
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
73
LA POLITICA DELLE ENTRATE PUBBLICHE
Le entrate pubbliche
ficazione delle entrate pubbliche
Le imposte
ressività di imposta
LA PROGRAMMAZIONE DELLE SCELTE PUBBLICHE
Il bilancio dello Stato
gie di bilancio
SI PREVEDE DI AFFRONTARE ANCORA I SEGUENTI TEMI:
view
Il patto di stabilità
IL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO
L’ Irpef: nozioni generali
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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
P r o f f . s s a L O R E D A N A M A R R A
R E L A Z I O N E F I N A L E
E
P R O G R A M M A
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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PROGRAMMA SVOLTO
Perfezionamento degli schemi motori di base:
- Es. elementari di sviluppo generale dalla stazione eretta e dal decubito supino, prono e laterale.
- Es. tonificanti muscoli addominali e dorsali.
- Es. di estensione e articolarità della colonna vertebrale, di scioltezza articolare, muscolare degli
arti.
- Es. di potenziamento arti superiori e inferiori a carico naturale e con uso di palloni medicinali.
- Es. di mobilità articolare a carattere generale, mobilità articolazione coxo-femorale e scapolo
omerale.
- Es. a coppie di opposizione e resistenza eseguiti in forma tradizionale, stretching.
- Percorsi di velocità e destrezza con serie di stazioni.
- Pratica delle attività sportive: fondamentali individuali e di squadra dei giochi sportivi.
- Combinazioni ai grandi attrezzi: parallele, spalliera, corpo libero
- Atletica: corsa veloce, getto del peso, salto in alto.
PROGRAMMA TEORICO
Apparato scheletrico:
tessuti, ossa, tronco, arti superiori e inferiori, osteoporosi.
Apparato articolare:
articolazioni sinartrosi, anfiartrosi e diartrosi, artrosi e artrite.
Apparato muscolare:
suddivisione dei muscoli
struttura dei muscoli stirati
come funzionano i muscoli
processo aerobico e anaerobico
tono muscolare
le contrazioni muscolari
Sistema nervoso:
la cellula nervosa
trasmissione dell’impulso nervoso
anatomia del sistema nervoso centrale: encefalo e midollo spinale
sistema nervoso periferico: i recettori
lesioni midollari
Apparato respiratorio
Gli organi dell’apparato respiratorio
Fasi dell’atto respiratorio
Frequenza respiratoria
Volumi polmonari
Muscoli dell’apparato respiratorio
Apparato cardio-circolatorio
Il sangue
La coagulazione del sangue
I gruppi sanguigni
Il cuore
Il ciclo cardiaco
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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I parametri dell’attività cardiaca
I vasi sanguigni(definizione di arterie, vene e capillari)
La circolazione del sangue
La pressione arteriosa
Paramorfismi:
paramorfismi e dismorfismi
paramorfismi del dorso e degli arti inferiori: abito astenico, dorso curvo, atteggiamento scoliotico,
scapole alate, piede piatto, ginocchio varo e valgo.
Elementi di primo soccorso:
Numeri utili
la respirazione artificiale
il massaggio cardiaco
lesioni a carico dei muscoli: contusione, crampo, stiramento, strappo
lesioni a carico dell’apparato scheletrico e articolazioni: distorsione, lussazione, infrazione, frattura
lesioni a carico dei tessuti: ferita, abrasione, emorragia, epistassi
Doping:
educazione e prevenzione
cosa si intende con il termine droga
farmaci che possono danneggiare l’organismo degli atleti
pratica da condannare dal punto di vista etico e biologico
Differenza tra Ed. Fisica, ginnastica e sport
L’Ed. Fisica di ieri e di oggi:
le basi educative e le prime esperienze europee: la scuola tedesca, svedese e inglese
la situazione italiana: nascita e sviluppo dell’educazione fisica
l’ed. fisica nel periodo fascista
le olimpiadi
la carta europea dello sport per tutti
Regolamento pallavolo
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SIMULAZIONI
PROVE
D’ESAME
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S I M U L A Z I O N I P R O V E D ’ E S A M E :
SIMULAZIONE 1^ PR OVA:
ITALIANO
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SIMULAZIONE PRIMA PROVA DI ITALIANO (26-02-2016)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. Durata massima della prova: 6
ore. E' consentito soltanto l'uso del dizionario italiano.
PRIMA OPZIONE
Steve Jobs, Discorso all’università di Stanford, 12 giugno 2005
La mia seconda storia parla di amore e di perdita.
Fui molto fortunato - ho trovato cosa mi piacesse fare nella vita piuttosto in fretta. Io e Woz fon-
dammo la Apple nel garage dei miei genitori quando avevo appena vent’anni. Abbiamo lavorato
duro, e in dieci anni Apple è cresciuta da noi due soli in un garage sino ad una compagnia da due
miliardi di dollari con oltre quattromila dipendenti. Avevamo appena rilasciato la nostra migliore
creazione - il Macintosh - un anno prima, e avevo appena compiuto trent’anni... quando venni li-
cenziato. Come può una persona essere licenziata da una Società che ha fondato? Beh, quando Ap-
ple si sviluppò assumemmo una persona - che pensavamo fosse di grande talento - per dirigere la
compagnia con me, e per il primo anno le cose andarono bene. In seguito però le nostre visioni sul
futuro cominciarono a divergere finché non ci scontrammo. Quando successe, il nostro Consiglio di
Amministrazione si schierò con lui. Così a trent’anni ero a spasso. E in maniera plateale. Ciò che
aveva focalizzato la mia intera vita adulta non c’era più, e tutto questo fu devastante.
Non avevo la benché minima idea di cosa avrei fatto, per qualche mese. Sentivo di aver tradito la
precedente generazione di imprenditori, che avevo lasciato cadere il testimone che mi era stato
passato. Mi incontrai con David Packard e Bob Noyce e provai a scusarmi per aver mandato
all’aria tutto così malamente: era stato un vero fallimento pubblico, e arrivai addirittura a pensare
di andarmene dalla Silicon Valley. Ma qualcosa cominciò a farsi strada dentro me: amavo ancora
quello che avevo fatto, e ciò che era successo alla Apple non aveva cambiato questo di un nulla.
Ero stato rifiutato, ma ero ancora innamorato. Così decisi di ricominciare.
Non potevo accorgermene allora, ma venne fuori che essere licenziato dalla Apple era la cosa mi-
gliore che mi sarebbe potuta capitare. La pesantezza del successo fu sostituita dalla soavità di esse-
re di nuovo un iniziatore, mi rese libero di entrare in uno dei periodi più creativi della mia vita.
Nei cinque anni successivi fondai una Società chiamata NeXT, un’altra chiamata Pixar, e mi inna-
morai di una splendida ragazza che sarebbe diventata mia moglie. La Pixar produsse il primo film
di animazione interamente creato al computer, Toy Story, ed è ora lo studio di animazione di mag-
gior successo nel mondo. In una mirabile successione di accadimenti, Apple comprò NeXT, ritornai
in Apple e la tecnologia che sviluppammo alla NeXT è nel cuore dell’attuale rinascimento di Apple.
E io e Laurene abbiamo una splendida famiglia insieme.
Sono abbastanza sicuro che niente di tutto questo mi sarebbe accaduto se non fossi stato licenziato
dalla Apple. Fu una medicina con un saporaccio, ma presumo che ‘il paziente’ne avesse bisogno.
Ogni tanto la vita vi colpisce sulla testa con un mattone. Non perdete la fiducia, però. Sono convin-
to che l’unica cosa che mi ha aiutato ad andare avanti sia stato l’amore per ciò che facevo. Dovete
trovare le vostre passioni, e questo è vero tanto per il/la vostro/a findanzato/a che per il vostro la-
voro. Il vostro lavoro occuperà una parte rilevante delle vostre vite, e l’unico modo per esserne
davvero soddisfatti sarà fare un gran bel lavoro. E l’unico modo di fare un gran bel lavoro è amare
quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi,
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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come capita per le faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l’avrete davanti. E,
come le grandi storie d’amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continuate a
cercare finché non lo trovate. Non accontentatevi.
La mia terza storia parla della morte.
Quando avevo diciassette anni, ho letto una citazione che recitava: “Se vivi ogni giorno come se
fosse l'ultimo, prima o poi lo sarà veramente”. Mi fece una gran impressione, e da quel momento,
per i successivi trentatré anni, mi sono guardato allo specchio ogni giorno e mi sono chiesto: “Se
oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?”. E ogni volta
che la risposta era “No” per troppi giorni consecutivi, sapevo di dover cambiare qualcosa.
Ricordare che sarei morto presto è stato lo strumento più utile che abbia mai trovato per aiutarmi
nel fare le scelte importanti nella vita. Perché quasi tutto - tutte le aspettative esteriori, l’orgoglio,
la paura e l’imbarazzo per il fallimento - sono cose che scivolano via di fronte alla morte, lascian-
do solamente ciò che è davvero importante. Ricordarvi che state per morire è il miglior modo per
evitare la trappola rappresentata dalla convinzione che abbiate qualcosa da perdere. Siete già nu-
di. Non c’è ragione perché non seguiate il vostro cuore.
Un anno fa mi è stato diagnosticato un cancro. Effettuai una scansione alle sette e trenta del matti-
no, e mostrava chiaramente un tumore nel mio pancreas. Fino ad allora non sapevo nemmeno cosa
fosse un pancreas. I dottori mi dissero che con ogni probabilità era un tipo di cancro incurabile, e
avevo un’aspettativa di vita non superiore ai tre-sei mesi. Il mio dottore mi consigliò di tornare a
casa ‘a sistemare i miei affari’, che è un modo per i medici di dirti di prepararti a morire. Significa
che devi cercare di dire ai tuoi figli tutto quello che avresti potuto nei successivi dieci anni in pochi
mesi. Significa che devi fare in modo che tutto sia a posto, così da rendere la cosa più semplice per
la tua famiglia. Significa che devi pronunciare i tuoi ‘addio’.Ho vissuto con quella spada di Damo-
cle per tutto il giorno. In seguito quella sera ho fatto una biopsia, dove mi infilarono una sonda nel-
la gola, attraverso il mio stomaco fin dentro l’intestino, inserirono una sonda nel pancreas e prele-
varono alcune cellule del tumore. Ero in anestesia totale, ma mia moglie, che era lì, mi disse che
quando videro le cellule al microscopio, i dottori cominciarono a gridare perché venne fuori che si
trattava una forma molto rara di cancro curabile attraverso la chirurgia. Così mi sono operato e
ora sto bene.
Questa è stata la volta in cui mi sono trovato più vicino alla morte, e spero lo sia per molti decenni
ancora. Essendoci passato, posso dirvi ora qualcosa con maggiore certezza rispetto a quando la
morte per me era solo un puro concetto intellettuale:
Nessuno vuole morire. Anche le persone che desiderano andare in paradiso non vogliono morire
per andarci. E nonostante tutto la morte rappresenta l’unica destinazione che noi tutti condividia-
mo, nessuno è mai sfuggito ad essa. Questo perché è come dovrebbe essere: la Morte è la migliore
invenzione della Vita. E’ l’agente di cambio della Vita: fa piazza pulita del vecchio per aprire la
strada al nuovo. Ora come ora ‘il nuovo’ siete voi, ma un giorno non troppo lontano da oggi, gra-
dualmente diventerete ‘il vecchio’e sarete messi da parte. Mi dispiace essere così drammatico, ma è
pressappoco la verità.
Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun’altro. Non rimanete
intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lascia-
te che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, ab-
biate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche mo-
do nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario.Quando ero giovane,
c’era una pubblicazione splendida che si chiamava The whole Earth catalog, che è stata una delle
bibbie della mia generazione. Fu creata da Steward Brand, non molto distante da qui, a Menlo
Park, e costui apportò ad essa il suo senso poetico della vita. Era la fine degli anni Sessanta, prima
dei personal computer, ed era fatto tutto con le macchine da scrivere, le forbici e le fotocamere po-
laroid: era una specie di Google formato volume, trentacinque anni prima che Google venisse fuo
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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ri. Era idealista, e pieno di concetti chiari e nozioni speciali.
Steward e il suo team pubblicarono diversi numeri di The whole Earth catalog, e quando concluse
il suo tempo, fecero uscire il numero finale. Era la metà degli anni Settanta e io avevo pressappoco
la vostra età. Nella quarta di copertina del numero finale c’era una fotografia di una strada di
campagna nel primo mattino, del tipo che potete trovare facendo autostop se siete dei tipi così av-
venturosi. Sotto, le seguenti parole: “Siate affamati. Siate folli”. Era il loro addio, e ho sperato
sempre questo per me. Ora, nel giorno della vostra laurea, pronti nel cominciare una nuova avven-
tura, auguro questo a voi.
Siate affamati. Siate folli.
Steve Jobs (1955-2011), nel 1976 insieme con Steve Wozniak e Ronald Wayne fondò la Apple,
dopo aver elaborato i primi progetti nel garage di casa sua. In soli dieci anni la società raggiunse
i 2 miliardi di dollari di fatturato e quattromila dipendenti: oggi Apple è la seconda azienda in
America e la prima nel settore dell'hi-tech a livello mondiale davanti a Google e Microsoft. Jobs
pronunciò questo discorso di fronte ad una vasta platea di neo laureati dell'università california-
na di Stanford.
1. Comprensione del testo
Basandoti sui fatti narrati scrivi la fabula di questo brano utilizzando al massimo 30 righe di foglio
protocollo.
2. Analisi e interpretazione
2.1 Per quale motivo, rileggendo la storia della sua vita, Steve Jobs valuta positivamente un fatto doloroso come il suo licenziamento nel 1985 da Apple, la società che lui stesso aveva fondato? 2.2 Quali considerazioni hanno aiutato Steve Jobs ad affrontare le scelte della vita con maggior leggerezza? 2.3 L'autore mette sullo stesso piano la passione per il proprio lavoro e quella sentimentale. Spiega questa affermazione. 2.4 II richiamo alla certezza della morte, che spesso nella storia dell'uomo voleva suonare minac-cioso per ricordare il giudizio divino, assume in questo discorso un valore positivo: perché? 2.5 Quali condizionamenti possono influenzare la nostra vita? Elencali spiegandoli. 2.6 Spiega il motto finale con cui Jobs saluta i neolaureati di Stanford: Stay hungry, stay foolish.
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
II momento storico che stiamo attraversando, la crisi economica, la mancanza di certezze, una società comples-
sa che ci richiede la capacità di reinventarci ogni giorno ci suggerisce di affrontare l'esistenza da hungry e foo-
lish? Esponi la tua opinione.
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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SECONDA OPZIONE
GIOVANNI PASCOLI, La tessitrice
La lirica, pubblicata nel 1898 sulla rivista II Marzocco, fu poi inserita nella sezione finale dei Canti
di Castelvecchio (1903), intitolata II ritorno a San Mauro.
Mi son seduto su la panchetta1
come una volta... quanti anni fa?
Ella, come una volta, s'è stretta2
su la panchetta.
E non il suono d'una parola;
solo un sorriso tutto pietà.
La bianca mano3 lascia la spola
4.
Piango, e le dico: Come ho potuto,
dolce mio bene, partir da te?
Piange, e mi dice d'un cenno muto:
Come hai potuto?
Con un sospiro quindi la cassa5
tira del muto pettine a sé.
Muta la spola passa e ripassa.
Piango, e le chiedo: Perché non suona
dunque l'arguto pettine più?
Ella mi fissa timida e buona:
Perché non suona?
E piange, e piange - Mio dolce amore,
non t'hanno detto? non lo sai tu?
Io non son viva che nel tuo cuore.
Morta! Sì, morta! Se tesso, tesso
per te soltanto; come, non so;
in questa tela6, sotto il cipresso,
accanto alfine ti dormirò.
1. Comprensione del testo
Sintetizza in 8-10 righe il contenuto della poesia
2. Analisi e interpretazione
2.1 Nella poesia il dialogo tra l'io lirico e la tessitrice è, in realtà, un monologo. Spiega il significato
di tale affermazione, servendoti di opportuni riferimenti testuali.
2.2 Quale significato simbolico assume la figura della giovane tessitrice?
1La panchetta: la panchetta che si trova davanti al telaio.
2S’ è stretta: la tessitrice fa posto al poeta.
3Bianca mano: la mano è cerea come quella di una mor-
ta. 4Spola: piccolo strumento per la tessitura su cui si av-
volge il filo; la spola viene fatta passare trai fili dell'or-
dito per ottenere il tessuto. 5La cassa... a sé: il telaio è composto da spola, pettine
(stecche verticali che dividono i fili dell'ordito), cassa
(parte mobile che trascina il pettine; il quale abbassan-
dosi fa stringere i fili della trama). Di solito l'arguto pet-
tine ha un suono acuto e penetrante, ora invece è muto. 6In questa tela...dormirò: il termine tela può alludere
ambiguamente al lenzuolo nuziale che le fanciulle un
tempo tessevano oppure al lenzuolo funebre che avvol-
geva il corpo del defunto.
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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2.3 Esamina il testo a livello lessicale e stilistico, individuando parole chiave, figure retoriche e re-
gistro linguistico. Procedi con opportuni riferimenti al testo e motivando le tue scelte.
2.4 Spiega qual è il tema del componimento, facendo riferimenti anche ad altre liriche dell’ autore.
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
3.1 L'interlocutrice pascoliana si può identificare con Erminia Tognacci, giovane tessitrice di Rimi-
ni, segretamente amata dal poeta ma morta ventenne nel 1878. La situazione lirica evoca Silvia di
Leopardi all'opre ferrminiIi intenta e che con la man veloce percorrea la faticosa tela (A Silvia vv.
10, 21-22). Quali analogie e differenze riscontri nelle due immagini femminili?
3.2 Inquadra l'ideologia e la poetica pascoliana nel Simbolismo europeo, riferendoti ai temi e alle
scelte stilistiche.
(Scegli uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in
tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del
«saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se
scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale
pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque
colonne di metà di foglio protocollo.
1) AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO
ARGOMENTO: Il poeta-bambino: un’immagine ricorrente
Documento 1
Imperocché quello che furono gli antichi, siamo stati noi tutti, e quello che fu il mondo per qualche
secolo, siamo stati noi per qualche anno, dico fanciulli e partecipi di quella ignoranza e di quei
timori e di quei diletti e di quelle credenze e di quella sterminata operazione della fantasia; [...]
quando i colori delle cose quando la luce quando le stelle quando il fuoco quando il volo degl'insetti
quando il canto degli uccelli quando la chiarezza delle fonti tutto ci era nuovo o disusato, né
trascuravamo nessun accidente come ordinario, né sapevamo il perché di nessuna cosa, e ce lo
fingevamo a talento nostro, e a talento nostro l'abbellivamo; quando le lagrime erano giornaliere, e
le passioni indomite e svegliatissime, né si reprimevano forzatamente e prorompevano arditamente.
Giacomo Leopardi, Discorso di un Italiano intorno alla poesia romantica, 1818
Documento 2
È dentro noi un fanciullino che non solo ha brividi [...] ma lacrime ancora e tripudi suoi. Quando la
nostra età è tuttavia tenera, egli confonde la sua voce con la nostra, e dei due fanciulli che ruzzano e
contendono tra loro, e, insieme sempre, temono sperano godono piangono, si sente un palpito solo,
uno strillare e un guaire solo. Ma quindi noi cresciamo, ed egli resta piccolo; noi accendiamo negli
TIPOLOGIA B- REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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occhi un nuovo desiderare, ed egli vi tiene fissa la sua antica serena meraviglia; noi ingrossiamo e
arrugginiamo la voce, ed egli fa sentire tuttavia e sempre il suo tinnulo squillo come di campanello.
Il quale tintinnio segreto noi non udiamo distinto nell'età giovanile forse così come nella più matura,
perché in quella occupati a litigare e perorare la causa della nostra vita, meno badiamo a quell'ango-
lo d'anima d'onde esso risuona. E anche, egli, l'invisibile fanciullo, si perita vicino al giovane più
che accanto all'uomo fatto e al vecchio, ché più dissimile a sé vede quello che questi.
Giovanni Pascoli, Il fanciullino, 1897
Documento 3
Dobbiamo provare a cercare le prime tracce dell'attività poetica già nel bambino? L'occupazione
preferita e più intensa del bambino è il giuoco. Forse si può dire che ogni bambino impegnato nel
giuoco si comporta come un poeta: in quanto si costruisce un suo proprio mondo, o meglio, dà a suo
piacere un nuovo assetto alle cose del mondo. Avremmo torto se pensassimo che il bambino non
prenda sul serio un tale mondo; egli prende anzi molto sul serio il suo giuoco e vi impegna notevoli
ammontari affettivi, distingue assai bene il mondo dei suoi giuochi dalla realtà e appoggia volentie-
ri gli oggetti e le situazioni da lui immaginati alle cose visibili e tangibili del mondo reale. Questo
appoggio e null'altro distingue il "giocare" del bambino dal "fantasticare". Anche il poeta fa quello
che fa il bambino giocando; egli crea un mondo di fantasia, che prende molto sul serio; che, cioè,
carica di grossi ammontari affettivi, pur distinguendolo nettamente dalla realtà.
Sigmund Freud, il poeta e la fantasia, 1907
Documento 4
Per fare, come per comprendere, l'arte, una cosa, è prima di ogni altra, necessaria: avere conservata
in noi la nostra infanzia; che tutto il processo della vita, d'altra parte, tende a distruggere. Il poeta è
un bambino che si meraviglia delle cose che accadono a lui stesso, diventato adulto. Ma fino a che
punto adulto? Tocchiamo qui una delle differenze che corrono fra la piccola e la grande poesia. Solo
là dove il bambino e l'uomo coesistono, in forme il più possibile estreme, nella stessa persona, nasce
- molte altre circostanze aiutando - il miracolo: nasce Dante. Dante è un piccolo bambino, conti-
nuamente stupito di quello che avviene a un uomo grandissimo; sono veramente «due in uno». [...]
Se l'uomo prevale troppo sul bambino [...] il poeta (in quanto poeta) ci lascia freddi. Se quasi solo il
bambino esiste, se sul suo stelo si è formato appena un embrione d'uomo, abbiamo «il poeta puer»
(Pascoli); ne proviamo insoddisfazione e un po' di vergogna
Umberto Saba, Scorciatoie e raccontini, 1945
Documento 5
Nella ricerca dell'autenticità, nell'attenzione all'es-sere, alle regioni profonde della sensibilità, il De-
cadentismo arriva presto alla scoperta dell'infanzia come dimensione privilegiata di decisive espe-
rienze. [...] L'infanzia attrae l'artista decadente perché appare simbolo per eccellenza dell'essere,
magari in contrasto con la vita adulta, che diventa luogo [...] dell'anonimato alienante dell'agire e del
fare. Siamo esattamente nella parabola che ha portato al rifiuto di ogni tipo di razionalismo: la ra-
gione nel senso classico è prerogativa dell'uomo adulto, consapevole, colto: le età classiche non
hanno conosciuto per niente l'infanzia, le sue risorse, la sua ricchezza. [...] Con l'insurrezione
dell'inconscio, comincia la progressiva valorizzazione dell'infanzia e la considerazione di essa come
stagione autonoma, autosufficiente [...]. Già il Pascoli è ben consapevole, nelle pagine del Fanciul-
lino, del ruolo che gioca nella poesia la condizione infantile.
Elio Gioanola, Il decadentismo, Roma, Edizioni Studium, 1972
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2) AMBITO SOCIO – ECONOMICO
ARGOMENTO: La scrittura nell’era digitale
Documento 1
Scuola digitale - Cl@ssi 2.0
L’azione Cl@ssi 2.0 si propone di modificare gli ambienti di apprendimento attraverso un utilizzo
costante e diffuso delle tecnologie a supporto della didattica quotidiana.
156 classi prime di scuola secondaria di primo grado diventano Cl@ssi 2.0: alunni e docenti posso-
no disporre di dispositivi tecnologici e device multimediali e le aule vengono progressivamente do-
tate di apparati per la connessione ad Internet.
Le Cl@ssi 2.0 costruiscono, con il supporto dell'A.N.S.A.S. e di una rete di Università associate, un
progetto didattico per la sperimentazione di metodologie didattiche avanzate.
Fonte: MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca)
Documento 2
La tradizione fa tendenza: tornano penna e calamaio
Non solo Bic, si riscoprono le stilografiche preziose
Lasciateci le penne: lo vuole il capufficio, lo impone la carriera, lo suggerisce Sabo Smart.
D’altronde, se Sarah Jessica Parker, giornalista e scrittrice, rinuncia al suo amato Mac per infilare
nella borsetta una stilografica di lusso, coordinata al colore del vestito, non possiamo che partire alla
ricerca del prossimo e prezioso acquisto. Anche perché lo stile si misura dal pennino e
dall’inchiostro scelti. Lo sa anche capitan Calamaio e la sua ciurma. Poco importa se i gemelli Biro
e Stilo sono schierati in seconda linea. È tempo di penne, piume e calamai. Sulla scrivania da lavoro
ritornano prepotenti: una volta tesori nascosti nel baule in soffitta (o ricordo di scuola di nonni e an-
tenati), oggi sono riproposti in una vasta gamma di soluzioni e colori. La tendenza vuole carta color
avorio, tonalità che fa capolino anche da agende e quaderni con un richiamo alle vecchie pergame-
ne.
Roberta Maresci, IL TEMPO.it 23/02/2014
Documento 3
«Non ci togliete l'unica cosa che tutti siamo in grado di fare ed è unica per ciascuno di noi. Il corsivo
è l'impronta digitale della nostra creatività. Scrivere a mano consente alla nostra anima di venir fuo-
ri. Il mondo è già abbastanza freddo e aspro: perché toglierci questo piccolo, personale pezzo di
umanità?».
Michael Moore, regista
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Documento 4
Documento 5
Il modo di vivere delle persone è mutato e gli studenti hanno nuove opportunità di apprendi mento.
In che modo la scuola si sta muovendo per rispondere al cambiamento?
“I nostri studenti acquisiscono nuove conoscenze, sviluppano abilità e competenze non solo nel ri-
stretto contesto scolastico, ma in contesti molto più ampi e globali.
Quello che gli esperti individuano infatti come ‘apprendimento formale’ rappresenta ormai solo una
parte dello sviluppo cognitivo dell’individuo. Le tecnologie consentono, attraverso l’ambiente vir-
tuale della rete e l’interconnessione, di apprendere in modo organizzato, ma non formale e spesso
l’apprendimento stesso avviene tra pari, in una grande community dove tutti i soggetti contribuisco-
no ad accrescere le competenze comuni.
Quando la scuola avrà piena consapevolezza di questo cambiamento, peraltro non più reversibile, il
divario tra docenti-studenti comincerà ad assottigliarsi.
Charles Darwin disse: “Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma
quella più reattiva ai cambiamenti”. Una scuola che voglia sopravvivere, non può che far proprio
questo pensiero. Per “sopravvivere”, come suggeriva Darwin, dobbiamo, quindi, promuovere una
cultura dell’apprendimento basata su un uso consapevole e critico dei linguaggi multimediali e delle
tecnologie della comunicazione, dobbiamo gestire l’innovazione tecnologica, non sottovalutarla o
tenerla lontana dalle aule scolastiche.
Rita Coccia, dirigente scolastica dossier Tecnologie, Scuola digitale ed educazione
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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Documento 6
Le opportunità offerte dalla tecnologia sono da considerarsi non soltanto in relazione allo sviluppo
di specifiche conoscenze o abilità, ma a supporto dell’intero processo di insegnamento/ apprendi-
mento per l’acquisizione di competenze complesse come la risoluzione dei problemi, lo sviluppo di
congetture e dimostrazioni. L’uso delle ICT (Information and Communications Technology) ed il
loro utilizzo applicato alla didattica offre la possibilità ai nativi digitali di confrontarsi con i conte-
nuti curriculari delle varie discipline in maniera innovativa e coinvolgente, utilizzando un linguag-
gio condiviso, comune. Il web diventa il presidio di un apprendimento in rete, un ambiente in cui si
trovano stimoli e potenzialità molto forti; un ambiente in cui il docente ha la possibilità di impostare
l’azione didattica nello stile di un linguaggio usato dai digital natives; un ambiente che diventa luo-
go di insegnamento e di apprendimento, un ambiente libero da confini nozionistici ed aperto ai con-
tenuti del villaggio globale.
Anna Pietra Ferraro, Cosa significa insegnare al tempo dei nativi digitali
Documento 7
Scrivere a mano? "Aiuta ad apprendere meglio"
“Non conta solo cosa scriviamo, ma come lo scriviamo”. Con questa frase la scrittrice Maria Kon-
nikova ha riaperto il dibattito negli Stati Uniti sulla necessità o meno di continuare a insegnare l'arte
di scrivere a mano. […]. La tesi ha incontrato non poco consenso ma come ampiamente immagina-
bile è tutt’altro che unanimemente condivisa. Nel suo articolo per il NY Times, la Konnikova dà
proprio voce a quanti, specie nel campo della psicologia cognitiva, sono poco o per nulla convinti
del fatto che il corsivo possa essere tranquillamente relegato tra le “bizzarre reliquie del passato”.
Tra questi lo psicologo francese Stanislas Dehaene: scrivere a mano – afferma – mette in moto un
circuito neurale che ci farebbe gradualmente assimilare il gesto necessario a tracciare uno specifico
segno. Ed è quel circuito – sintetizza – a rendere più facili i nostri percorsi di apprendimento. A so-
stegno di questa teoria, nell’articolo si legge anche di un test del 2012, condotto dalla psicologa Ka-
rin James, e realizzato con un gruppo di bambini. Il loro compito era di riprodurre una lettera in tre
differenti modi: su un foglio bianco; su una pagina che già conteneva un contorno tratteggiato della
lettera; e sullo schermo di un computer, servendosi di una tastiera. Con uno scanning cerebrale ef-
fettuato successivamente, fu chiaro che nel solo caso della scrittura a mano libera venivano attivate
con intensità le stesse aree del cervello normalmente stimolate negli adulti alle prese con attività di
lettura e scrittura. Questo perché, stando alle interpretazioni della James, è solo scrivendo a mano
libera che il bambino deve in pratica imparare a compiere un percorso, senza disporre di nessun al-
tro aiuto se non la possibilità di trarre tesoro dai propri errori.[…].
Sbagliando si impara, in estrema sintesi, e forse si riesce anche a immaginare di più, come suggeri-
sce un altro studio a opera di Virginia Berninger, secondo la quale “scrivendo a mano, i ragazzi non
solo erano in grado di comporre più parole e più in fretta, ma anche di esprimere più idee e pensie-
ri”. Inoltre e infine, i soggetti con la grafia migliore sembravano anche in grado di attivare le stesse
aree del cervello normalmente stimolate durante le attività di memorizzazione.
ParER (Polo archivistico dell’Emilia-Romagna )
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Documento 8
Scuola, strano, ma vero: bambini e ragazzi mostrano una crescente difficoltà a scrivere a mano.
Molti hanno perso la capacità di usare il corsivo e lo sostituiscono con caratteri stampatelli, affian-
cati gli uni agli altri. Per indagare sulle origini di questa recessione, l’università Roma Tre ha lancia-
to un esperimento i cui risultati sono stati illustrati oggi nel corso di un convegno al Museo naziona-
le romano.
“C’è una evidente relazione tra questa caduta della scrittura manuale e la diffusione di mezzi digita-
li” dice Antonella Poce, ricercatrice e docente di pedagogia sperimentale al dipartimento di Scienze
della formazione dell’Università Roma Tre, “Ci si deve chiedere però se ci si trovi di fronte solo a
un cambiamento tecnico nella produzione dei segni, oppure se al diverso modo di scrivere corri-
spondano cambiamenti nell’attività mentale che, in particolare nel caso dei bambini e dei ragazzi,
possono produrre conseguenze negative”.
Quel che gli studiosi delle neuroscienze stanno osservando, spiega Poce, è che alla diffusione dei
mezzi digitali corrisponde una diminuzione della memoria, della capacità di orientamento spaziale e
una meno precisa percezione delle relazioni temporali. “Da un punto di vista educativo la diminu-
zione della capacità di scrittura manuale appare spesso associata a una più limitata capacità di coor-
dinamento percettivo - motorio: è come dire che si osserva una sorta di rottura del rapporto tra pen-
siero e azione”.
Tommaso Micelli, Leccezionale Salento
3) AMBITO STORICO – POLITICO
ARGOMENTO: Sicurezza e libertà
Documento 1
Si accentua nel nostro tempo una forma di insicurezza collettiva indotta dalla situazione pericolosa,
violenta e incontrollabile in cui si trova una società globale allo sbando, sotto la guida di élite politi-
che e finanziarie in grave crisi. Da questa insicurezza, sempre più evidente, hanno origine disagi nel
comportamento individuale e collettivo che vale la pena di indagare. La paura delle responsabilità
della vita adulta, l'ansia di controllo sulla realtà circostante, la diffidenza verso il prossimo, i rituali
ossessivi come garanzia scaramantica, l'angoscia senza apparente motivo, la rimozione della morte,
gli attacchi di panico, il culto ridotto a idolatria, il distacco dagli istinti, la violenza senza movente e
certe disperate fasi depressive sono solo alcuni diffusi segnali che l'inconscio ci invia per aiutarci a
riconoscere la gravita della situazione collettiva. Cambiare forse si può ancora, ma per una trasfor-
mazione sociale sembra necessario tenere conto anche di che cosa vuoi dire, dal punto di vista psi-
cologico, quello che sta succedendo a ognuno di noi e nel mondo intero.
Marina Valcarenghi, L'insicurezza, 2009
Documento 2
Fino a che punto la libertà può essere limitata a vantaggio della sicurezza personale? Partendo dal
presupposto che la sicurezza è la base di un’esistenza libera bisogna però concentrarsi sulla perce-
zione del "limite alla libertà", che è tanto maggiore quanto più questo limite ci coinvolge da vicino.
«Se ai fini di tutelare la nostra sicurezza poniamo un limite alla libertà di qualcuno che percepiamo
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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diverso da noi – esordisce il ministro Amato –, consideriamo quel limite meno restrittivo. Ma se
esso riguarda noi stessi lo avvertiamo. Un esempio plausibile è dato dalla disputa in corso tra Usa e
Ue sulle norme di controllo volute dal governo americano nei confronti di chi entra negli Stati Uniti.
Per gli europei sono limitazioni eccessive ai diritti della persona».
«Non sempre capiamo quello che la metà degli imam predicano. In qualità di giudice posso espelle-
re dal Paese coloro che sono considerati artefici di disegni terroristici futuri. Ma l’espulso può ricor-
rere alla Corte europea di Strasburgo se nel Paese di destinazione c’è violazione dei diritti umani».
Insomma, ci troviamo a un bivio. «Da una parte ci sono i diritti umani dell’espulso. Dall’altro, inve-
ce, una questione: che cosa succederebbe se non decretassi l’espulsione?». C’è la presa di coscienza,
allora, che esiste un profilo della sicurezza che porta a misure che possono mettere a repentaglio di-
ritti che noi consideriamo non tangibili. Una via a senso unico, dunque.
Giuliano Amato, Libertà e sicurezza nell'Europa che cambia - lezione presso l'Università
Cattolica di Milano, 22-5- 2007
Documento 3
«Ai giorni nostri il problema sicurezza si è decisamente complicato - prosegue il ministro -: il terro-
rismo internazionale, il post 11 settembre, il fenomeno dell'immigrazione, la facilità di una comuni-
cazione internazionale capace di creare reti. In questo scenario la semplice distinzione noi-altro è
diventata illusoria». Di conseguenza nasce spontaneo domandarsi cosa sia ragionevole chiedere a
tutti, a "noi" e agli "altri", ai fini di prevenire il terrorismo, essendo quest’ultimo un fenomeno com-
pletamente nuovo per il nostro paese. «Il terrorismo ha introdotto in Europa una minaccia, non
esterna come quella alla quale eravamo abituati si tratta di gruppi privati dal potenziale illimitato
che possono disporre di arsenali, chimici o nucleari, in grado di provocare stragi di massa»
Giuliano Amato, Libertà e sicurezza nell'Europa che cambia - lezione presso l'Università
Cattolica di Milano, 22-5- 2007
Documento 4
L’Unione europea si fonda sul rispetto dei diritti dell’uomo, delle istituzioni democratiche e dello
Stato di diritto. La Carta dei diritti fondamentali sancisce tutti i diritti - personali, civili, politici,
economici e sociali - dei cittadini dell’Unione. L'Agenzia europea per i diritti fondamentali aiuta i
politici a elaborare la normativa in questo campo e a sensibilizzare l'opinione pubblica ai diritti fon-
damentali. Il cosiddetto "accordo di Schengen" garantisce il diritto di spostarsi liberamente da un
paese all’altro. Oggi, dunque, i cittadini europei non devono più esibire il passaporto o la carta
d’identità quando si recano in un altro paese dell'UE. ..... Importanti diritti sono riconosciuti anche
ai cinque milioni di cittadini di paesi terzi che attualmente lavorano nell'Unione europea. Sono state
elaborate procedure comuni per agevolare, per esempio, il ricongiungimento familiare o l'integra-
zione dei nuovi arrivati.
Mentre sempre più persone tentano di raggiungere l’Unione europea per sfuggire a guerre, persecu-
zioni e catastrofi naturali o semplicemente nella speranza di una vita migliore, gli Stati membri cer-
cano soluzioni comuni a sfide comuni. In particolare, stanno elaborando norme minime e procedure
per i richiedenti asilo, che determinino le modalità per presentare la domanda di asilo e le autorità
competenti per esaminarla, lo status del beneficiario e il ruolo delle autorità nazionali nell’assolvere
queste responsabilità.
Nel 2008 i leader dell'UE hanno siglato un patto europeo sull'immigrazione che fissa i principi alla
base di diverse normative europee. L'obiettivo è gestire l'immigrazione regolare in maniera tale da
tener conto delle priorità e delle esigenze dei singoli paesi europei e da promuovere l'integrazione. I
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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controlli alle frontiere esterne dell'UE saranno resi più efficaci. L'UE punta anche a creare partena-
riati con i paesi di origine e di transito al fine di migliorare le condizioni di vita in tali paesi.
L’Unione europea è anche determinata a dare un giro di vite all’immigrazione clandestina. Nel 2005
ha istituito l’agenzia Frontex, con il compito di organizzare la collaborazione operativa tra gli Stati
membri nel campo della sicurezza delle frontiere esterne. La libera circolazione all’interno dell’UE
è possibile soltanto se sono in atto controlli efficaci ed efficienti in tutti i punti d’ingresso.
Viviane Reding, Direzione generale Giustizia, libertà e sicurezza
Documento 5
Garantire la sicurezza dei cittadini è una delle priorità assolute dell’Unione. Ciò significa servirsi di
strumenti pratici e giuridici per impedire che le organizzazioni criminali – baroni della droga, traffi-
canti di esseri umani, riciclatori di denaro sporco, terroristi - approfittino delle libertà garantite
nell’Unione. All’atto pratico, cresce la cooperazione fra le forze di polizia nazionali, specie nel qua-
dro dell’Europol. Un’apposita legislazione è stata adottata per lottare contro il riciclaggio. Essa
permette di confiscare i proventi di reati e fa obbligo agli istituti creditizi e finanziari e a determina-
te categorie professionali, come avvocati, contabili e case da gioco, di dichiarare le operazioni di
valore pari o superiore a 15 000 euro.
Viviane Reding, Commissario europeo per la Giustizia
Documento 6
I ministri dell'interno dei Paesi UE, non hanno le idee chiare sulla conservazione dei dati del traffico
telefonico e telematico. Ma il nostro Ministro dell'interno Pisanu non ha manifestato incertezze e ha
detto semplicemente che il signor Rossi deve accettare qualche limitazione della sua privacy per
avere maggiore sicurezza. Tutto qui?
Se il problema fosse solo questo non ci sarebbe nulla da ridire: la difesa dal terrorismo vale bene
una limitata compressione del diritto alla riservatezza. In realtà i problemi sono molti e molto seri.
Esiste una cornice allarmante: quella della "autorizzazione di polizia" per svolgere l'attività, con il
corredo delle ispezioni e dell'acquisizione dei dati da parte delle forze dell'ordine. Il che comporta la
possibilità che i dati acquisiti con la finalità di combattere il terrorismo vengano usati anche per
procedimenti per la presunta commissione di altri reati.
Inoltre si deve valutare il fatto, non secondario, che la presenza di una sterminata quantità di archivi
di dati personali, nelle mani di titolari che non possono essere tutti onesti, rigorosi e preparati, costi-
tuisce un rischio per la riservatezza degli utenti. Ma c'è di più.
Le attività di cui stiamo parlando costituiscono il motore stesso della società dell'informazione: for-
nitura e acquisizione di servizi per via telematica, scambio di corrispondenza, ricerca di informazio-
ni. Sottoporre queste attività ad una "autorizzazione di polizia" è intollerabile in una società che si
dice libera e democratica. Contravvenire all'obbligo della richiesta di autorizzazione è un illecito
punibile. "Autorizzazione di polizia" significa che "Gli ufficiali e gli agenti di pubblica sicurezza
hanno facoltà di accedere in qualunque ora nei locali destinati all'esercizio di attività soggette ad
autorizzazione di polizia" (art. 16 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza).
Assoggettare a restrizioni di questo genere attività ormai quotidiane nella nostra società è tipico dei
Paesi dove non c'è una democrazia compiuta (la Cina, per esempio). E' vero che il terrorismo inter-
nazionale è una minaccia gravissima, incombente. Per combatterlo si deve arrivare a misure di que-
sta gravità?
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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Perché, nella sostanza, queste norme impongono pesanti limitazioni al nostro essere cittadini nella
società dell'informazione. Basta riflettere sul fatto che i dati delle nostre "navigazioni" possono rive-
lare le nostre idee politiche, le nostre tendenze sessuali, le nostre convinzioni religiose il nostro stato
di salute. Se si aggiungono gli header delle nostre e-mail, si aggiunge la possibilità di ottenere la
"mappa" completa dei nostri rapporti personali e di lavoro: è il caso di dire "privacy addio".
Manlio Cammarata, Libertà e sicurezza, Interlex, Diritto, Tecnologia, Infor-
mazione, 12-09-2005
4) AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Insediamenti urbani: quali problemi oggi?
Documento 1
L'esplosione delle città del Terzo mondo è stato soprattutto un fenomeno della seconda metà del
Novecento, e questa crescita non è stata più sinonimo di sviluppo industriale. Milioni di persone in
Asia, in Africa e in America Latina si sono spostate da zone agricole divenute sovraffollate, poco
produttive o desertificate, a città impreparate ad accogliere un così elevato flusso di immigrati. In
pochi anni le grandi metropoli del Nord America, dell'Europa e del Giappone si sono viste superare
da Città del Messico, San Paolo del Brasile, Calcutta, Nairobi, che però non erano in grado di offrire
lavoro e adeguati servizi ai nuovi arrivati. La disperazione di milioni di disoccupati agricoli ha ge-
nerato la speranza di trovare lavoro nelle città, sedi del terziario con tutte le sue ramificazioni, ma la
maggior parte degli immigrati, spesso analfabeti, non ha potuto integrarsi.
Città, quindi, nei paesi arretrati non è più sinonimo di industria: da metropoli a megalopoli, gli im-
mensi agglomerati urbani del Terzo mondo crescono in tutte le direzioni possibili, senza un piano
regolatore, senza servizi, e finiscono per diventare enormi focolai di malattie e di problemi sociali.
Così, intorno ad edifici moderni e grattacieli che ospitano uffici e abitazioni dei ceti più abbienti,
grandi alberghi e centri commerciali, crescono gli slums, le bidonvilles, le favelas, insediamenti in-
formali che costituiscono ormai la maggior parte dei quartieri delle metropoli del Terzo mondo.
In America Latina migliaia di bambini di strada (meninhos de rua, ninos de rua), abbandonati dai
genitori, o fuggiti da nuclei famigliari poverissimi, vivono in strada e rubano per vivere.
Atlante, Bologna, Zanichelli, 2012
Documento 2
L'obiettivo di un progetto di edilizia sostenibile consiste nel limitare al massimo le scelte
tecnologiche potenzialmente nocive, anche alla luce del fatto che l'abitazione e il luogo di lavoro
costituiscono lo spazio in cui l'uomo soggiorna per buona parte della sua esistenza. La sostenibilità
nell'edilizia non è quindi un lusso, ma nuova politica dell'abitare, responsabilità sociale e, anche,
social housing. Una simile prospettiva induce a porre notevole attenzione, soprattutto in fase
progettuale, alle istanze del recupero dell'edilizia esistente, alla riduzione degli sprechi di energia,
all'innovazione delle tecnologie costruttive, alla preferenza verso i materiali riciclabili, all'utilizzo di
fonti di energia rinnovabili ed energia pulita ed, infine, alla collocazione di ampie zone verdi
all'interno degli spazi edificati.
Ecco allora che non si parla soltanto della costruzione del singolo edificio, ma soprattutto dell'intero
ciclo di vita del prodotto edilizio (dalla progettazione alla dismissione del manufatto, passando
attraverso la sua costruzione e la fase operativa), il concetto di "eco-design" (o design
ecocompatibile), inteso come insieme di criteri di scelta, competenze, soluzioni tecnologiche e
strumenti applicativi, diviene elemento portante delle strategie per la sostenibilità dell'ambiente
costruito, nelle diverse fasi del processo costruttivo e alle diverse scale di riferimento.
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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Non basta: non si parla più di singolo edificio, ma di interi quartieri, di intere realtà urbane che
andrebbero progettate e ricostruite con criteri di sostenibilità, riorganizzando tutti i servizi
dell'abitare e della città, come il trasporto delle persone e delle merci, il servizio energia, l'uso e il
riciclo dei materiali, l'acqua, gli spazi di aggregazione e socialità, la natura in città e l'agricoltura di
prossimità. È ancora la città la principale infrastruttura per la vita e l'economia sostenibile del
futuro.
ANCE Lombardia, Legambiente, Costruire città
sostenibili,
Documento 3
Fin dall'Ottocento i gasometri sorgevano nei centri industriali ed erano magazzini di gas, ottenuto
dal carbone e dal petrolio sottoposti a speciali trattamenti e destinato alle città per i servizi domesti-
ci e per l'illuminazione.
La Ruhr, popolosa regione dal territorio ricco di carbone e di ferro, è stata a lungo la "capitale" tede-
sca dell'industria metallurgica ed estrattiva. Decontaminato agli inizi degli anni Novanta con capitali
forniti da un consorzio di società locali, il paesaggio del bacino è cambiato molto, trasformandosi in
parchi, giardini, laghi, canali. Le antiche strutture industriali non sono state demolite ma trasformate
in luoghi di interesse turistico, sia per promuovere la conoscenza della storia della regione sia per
ospitare attività culturali e ricreative di ogni genere (mostre, dibattiti, spettacoli, concerti e servizi
collaterali come ristoranti, bar, luoghi di ritrovo). La riconversione della Ruhr da sede industriale a
grande area verde, museo industriale e luogo |i attività sportive e culturali ha dato notevoli risultati
sul piano dei profitti, che hanno di gran lunga superato gli investimenti, e dell'occupazione.
Il primo conflitto mondiale è il primo tragico esempio della cosiddetta "guerra totale", di una guerra,
cioè, che non coinvolge solo eserciti e governi, ma che impegna tutte le energie e le risorse di una
nazione. Proponi un'analisi critica delle principali caratteristiche di questo fenomeno, con particola-
re riferimento alla situazione italiana dell’epoca.
Il candidato si soffermi anche, alla luce degli eventi più recenti, sul nuovo concetto di “guerra tota-
le” che investe l’aspetto ideologico, sociale ed economico.
TIPOLOGIA C- TEMA DI ARGOMENTO STORICO
OPERA: Gasometro di Oberhausen (bacino della Ruhr) Ger-
mania).
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
94
"Campagne e paesi d'Italia recano ancora le tracce di antichi mestieri che la produzione industriale
non ha soppiantato del tutto. Le botteghe artigiane continuano a essere luoghi di sapere e cultura ai
quali l'opinione pubblica guarda con rinnovato interesse.
Contemporaneamente anche il mondo artigiano è stato investito dall’innovazione tecnologica che ne
sta modificando contorni e profilo. Rifletti sulle caratteristiche dell’artigianato oggi e
sull’importanza storica, sociale ed economica che ha avuto e può avere in prospettiva per il nostro
Paese”.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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S I M U L A Z I O N I P R O V E D ’ E S A M E :
SIMULAZIONE 2^ PROVA:
LINGUA E CIVILTA’ INGLESE
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: ITRI – AMMINISTR.FINANZA MARKETING
ARTICOLAZIONE RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING
Tema di: LINGUA INGLESE
ESEMPIO PROVA
PART 1: Reading Comprehension
EXECUTIVE SUMMARY
This five-year marketing plan for Blue Sky Clothing has been created by its two founders to secure additional
funding for growth and to inform employees of the company’s current status and direction. Although Blue Sky
was launched only three years ago, the firm has experienced greater-than-anticipated demand for its products,
and research has shown that the target market of sport-minded consumers and sports retailers would like to buy
more casual clothing than Blue Sky currently offers. They are also interested in extending their product line as
well as adding new product lines. In addition, Blue Sky plans to explore opportunities for online sales. The
marketing environment has been very receptive to the firm’s high-quality goods—casual clothing in trendy
colors with logos and slogans that reflect the interests of outdoor enthusiasts around the country. Over the next
five years, Blue Sky can increase its distribution, offer new products, and win new customers.
COMPANY DESCRIPTION
Blue Sky Clothing was founded three years ago by entrepreneurs Lucy Neuman and Nick Russell. Neuman has
an undergraduate degree in marketing and worked for several years in the retail clothing industry. Russell
operated an adventure business called Go West! which arranges group trips to locations in Wyoming, Montana,
and Idaho, before selling the enterprise to a partner. Neuman and Russell, who have been friends since college,
decided to develop and market a line of clothing with a unique—yet universal—appeal to outdoor enthusiasts.
Blue Sky Clothing reflects Neuman’s and Russell’s passion for the outdoors. The company’s original cotton T-
shirts, baseball caps, and fleece jackets and vests bear logos of different sports—such as kayaking, mountain
climbing, bicycling, skating, surfing, and horseback riding. But every item shows off the company’s slogan:
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“Go Play Outside.” Blue Sky sells clothing for both men and women, in the hottest colors with the coolest
names—such as sunrise pink, sunset red, twilight purple, desert rose, cactus green, ocean blue, mountaintop
white, and river rock gray.
Blue Sky attire is currently carried by small retail stores that specialize in outdoor clothing and gear. Most of
these stores are concentrated in northern New England, California, the Northwest, and a few states in the South.
The high quality, trendy colors, and unique message of the clothing have gained Blue Sky a following among
consumers between the ages of 25 and 45. Sales have tripled in the last year alone, and Blue Sky is currently
working to expand its manufacturing capabilities.
Blue Sky is also committed to giving back to the community by contributing to local conservation programs.
Ultimately, the company would like to develop and fund its own environmental programs. This plan will outline
how Blue Sky intends to introduce new products, expand its distribution, enter new markets, and give back to
the community.
BLUE SKY’S MISSION AND GOALS
Blue Sky’s mission is to be the leading producer and marketer of personalized, casual clothing for consumers
who love the outdoors. Blue Sky wants to inspire people to get outdoors more often and enjoy family and
friends while doing so. In addition, Blue Sky strives to design programs for preserving the natural environment.
During the next five years, Blue Sky seeks to achieve the following financial and nonfinancial goals:
• Financial Goals
1. Obtain financing to expand manufacturing capabilities, increase distribution, and introduce two new product
lines.
2. Increase revenues by at least 50 percent each year.
3. Donate at least $25,000 a year to conservation organizations.
• Nonfinancial goals
4. Introduce two new product lines—customized logo clothing and lightweight luggage.
5. Enter new geographic markets, including southwestern and Mid-Atlantic States.
6. Develop a successful Internet site, while maintaining strong relationships with retailers.
7. Develop its own conservation program aimed at helping communities raise money to purchase open space.
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CORE COMPETENCIES
Blue Sky seeks to use its core competencies to achieve a sustainable competitive advantage, in which competi-
tors cannot provide the same value to consumers that Blue Sky does. Already, Blue Sky has developed core
competencies in (1) offering a high-quality, branded product whose image is recognizable among consumers;
(2) creating a sense of community among consumers who purchase the products; and (3) developing a reputa-
tion among retailers as a reliable manufacturer, delivering the requested number of products on schedule. The
firm intends to build on these competencies through marketing efforts that increase the number of products
offered as well as distribution outlets.
By forming strong relationships with consumers, retailers, and suppliers of fabric and other goods and services,
Blue Sky believes it can create a sustainable competitive advantage over its rivals.
[760 words]
http://www.iowacentral.edu/business/BCD/contests/MarketingPlan.doc.
Answer the following questions by using complete sentences and your own words.
1. What is the purpose of the Blue Sky Clothing’s marketing plan?
2. What are the company’s plans for the next five years?
3. What did the founders do before starting their business together?
4. Why does Blue Sky Clothing reflect the founders’ “passion for outdoors”?
5. What consumer target does the company aim at?
6. Where are the company’s products sold?
7. What are the company’s main goals?
8. How is the company going to give back to the community?
9. What are Blue Sky’s core competencies?
10. How does the company intend to outperform its competitors?
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
99
Part 2: WRITING
Choose one of the following questions.
Number your answer clearly to show which question you have attempted.
Either
1. You work in the Human Resources Department of Blue Sky Clothing. You have organized a training
seminar for the staff.
Write an e-mail to the staff to provide all the relevant information: type of seminar, aims, date, time,
place, why it is necessary to attend, etc. (250 words)
Or
2. You work in the Marketing Department of Blue Sky Clothing. The company is launching a new line of
products.
Write a promotional article for the customer newsletter. (250 words).
__________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso dei dizionari monolingue e bilingue. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che
siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
100
S I M U L A Z I O N I P R O V E D ’ E S A M E :
SIMULAZIONE TERZA PROVA
1^ SESSIONE
S V O L T A I N D A T A 1 0 / M a r z o / 2 0 1 6
T I P O L O G I A :
Q U E S I T I A R I S P O S T A S I N G O L A
D I S C I P L I N E C O I N V O L T E :
M A T E M A T I C A
E C O N O M I A A Z I E N D A L E
R E L A Z I O N I I N T E R N A Z I O N A L I
S P A G N O L O / T E D E S C O
D U R A T A : 3 O R E
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
101
Quesiti di Matematica Applicata inerenti alla “Terza Prova” – 10 Marzo 2016
1. Come esegui la ricerca di eventuali asintoti obliqui di una funzione ?
2. Illustra il concetto di dominio di una funzione irrazionale e se 223
7
x
xy
individua an-
che la presenza di un eventuale asintoto orizzontale.
Cognome……………………………….………Nome………………………
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
102
Economia aziendale - Simulazione 3^ prova – 10 marzo 2016
Cognome e nome__________________________________________ classe 5^ E 1) Lo Stato Patrimoniale riclassificato di un’impresa industriale presenta i seguenti valori di sintesi (importi
in migliaia di €)
STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO
IMPIEGHI FONTI
Attivo immobilizzato
Magazzino
Liquidità differite
Liquidità immediate
918.000
390.000
236.000
156.000
Capitale proprio
Passivo consolidato
Passivo corrente
833.000
418.760
448.240
Capitale investito 1.700.000 Totale fonti 1.700.000
Dai diversi documenti del sistema di bilancio, inoltre, si ricavano i dati indicati nella tabella che segue:
Descrizione Importi
Ricavi di vendita
Fatture di vendita(vendite + iva)
Fatture di acquisto (acquisti materie e servizi + iva)
Crediti commerciali
Debiti commerciali
Valore scorta di sicurezza del magazzino
430.000
524.600
273.280
109.290
45.540
117.000
Calcola i margini (o gli indici) di correlazione fonti – impieghi che ritieni più opportuni per valutare il grado
di solidità e solvibilità di detta impresa; determina gli indici di rotazione (e di durata) ed esprimi un sintetico
giudizio sulla struttura finanziario – patrimoniale.
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
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A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
103
2) Gli schemi di sintesi dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico riclassificati della TRANSIT
S.p.A., presentati a stati comparati, presentano i seguenti valori (importi espressi in migliaia di €):
STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO
IMPIEGHI Es N Es N-1 FONTI Es. N Es N-1
Attivo Immobilizzato
Attivo corrente
430
900
417
720
Capitale proprio
Passivo consolidato
Passivo corrente
475
136
719
394
115
628
Capitale investito 1.330 1.137 Totale Fonti 1.330 1.137
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
Descrizione Es. N Es N-1
Ricavi netti di vendita
Costo del venduto
Margine lordo sulle vendite
Costi commerciali e amministrativi
Utile operativo
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Saldo della gestione atipico – patrimoniale
Saldo della gestione straordinaria
Reddito al lordo delle imposte
Imposte sul reddito
Utile netto dell’esercizio
2.700
2.400
300
134
166
4
-44
+20
+9
155
75
80
2.500
2.287
213
87
126
6
-39
+10
+7
110
54
50
Presenta, con riferimento ai due periodi amministrativi, il calcolo del ROE e la sua scomposizione nei fattori
che lo determinano interpretando i risultati ottenuti ed evidenziando le cause del mutevole andamento della
redditività del capitale proprio
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
106
SIMULAZIONE III PROVA DI RELAZIONI INTERNAZIONALI
COGNOME E NOME____________________
CLASSE__________
DATA ____________
Per rispondere ai seguenti quesiti il candidato ha a disposizione 10 righe
Indica quali sono gli strumenti di politica monetaria che lo Stato potrebbe porre in essere per au-
mentare la moneta in circolazione
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Spiega il concetto di “contributo fiscale” ponendo in evidenza le affinità e le differenze con
l’imposta e con la tassa
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Quali possono essere le fonti delle entrate straordinarie e quali attualmente quelle più diffuse?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
107
S I M U L A Z I O N I P R O V E D ’ E S A M E :
SIMULAZIONE TERZA PROVA
2^ SESSIONE
S V O L T A I N D A T A 2 0 / A p r i l e / 2 0 1 6
T I P O L O G I A :
Q U E S I T I A R I S P O S T A S I N G O L A
D I S C I P L I N E C O I N V O L T E :
E C O N O M I A A Z I E N D A L E
R E L A Z I O N I I N T E R N A Z I O N A L I
F R A N C E S E
T E D E S C O
S P A G N O L O ( 2 L ) / S P A G N O L O ( 3 L )
D U R A T A : 3 O R E
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
108
Economia aziendale - Simulazione 3^ prova – 20 Aprile 2016
Cognome e nome__________________________________________ classe 5^ E
1) Nel reparto “accessori moda” di un lanificio sono stati confezionati nell’anno “n”
150.000 cappelli modello “Violetta”, venduti al prezzo medio di 15 € l’uno.
Ogni cappello ha richiesto 90 g di filato a 2 € per kilogrammo e 0,35 ore (21 minuti) di manodopera
diretta al costo orario di 24 €.
Le macchine impiegate per la lavorazione hanno complessivamente consumato
180.000 kW di energia elettrica per forza motrice al costo unitario di 1,50 €; la stiratura dei capi fi-
niti, eseguita da un laboratorio esterno, è costata 153.000 €.
Alla specifica produzione sono complessivamente attribuiti costi indiretti fissi attinenti alla fabbri-
cazione (ammortamenti delle macchine, relative manutenzioni e riparazioni, stipendi al personale di
stabilimento) per 360.000 €, costi generali (commerciali, amministrativi, tributari, finanziari) per
45.000 €, oneri figurativi per 144.000 €.
Calcola:
• il costo primo, il costo variabile di produzione, il costo industriale, il costo complessivo e il costo
economico- tecnico di ogni cappello “Violetta”;
• il margine di contribuzione unitario, l’utile di prodotto e il profitto netto di prodotto.
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
109
2) Dopo aver definito il concetto di strategia, descrivi le diverse fasi attraverso le quali si articola il
processo della gestione strategica ed’impresa.
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
112
Simulazione 3 Prova (Francese) 20 aprile 2016
L'Islande a annoncé, jeudi 12 mars, qu'elle retirait sa candidature à l'Union européenne (UE), deux ans après l'arrivée au pouvoir d'un gouvernement eurosceptique de centre droite, qui promettait de mettre un terme au processus lancé en 2009.
« La porte de l'UE reste naturellement ouverte à l'Islande », dont le renoncement à l'adhésion n'est pas un revers pour l'Union, a réagi vendredi une porte-parole de la Com-mission européenne, Maja Kocijancic. « L'Islande reste un partenaire important pour l'UE », a-t-elle ajouté, citant sa participation à l'Association européenne de libre-échange (AELE) et à la convention de Schengen, qui permet la libre-circulation des personnes.
Un gouvernement de gauche avait déposé sa candidature à une époque où une grave crise financière avait ébranlé la confiance des Islandais dans leurs institutions, et suscité l'envie de rejoindre la zone euro au vu de la chute de la valeur de la couronne.
1. Quelles sont les motivations qui ont poussé l’Islande à poser sa candidature pour entrer
dans l’ l’Union Européenne et pourquoi aujourd’hui elle y renonce?
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
2. Quels sont les objectifs de l’Union Européenne et ses domaines de compétence et des symboles?
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
113
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
114
SIMULAZIONE III PROVA DI RELAZIONI INTERNAZIONALI
COGNOME E NOME____________________
CLASSE__________
DATA ____________
Per rispondere ai seguenti quesiti il candidato ha a disposizione 10 righe
Distingui i vari tipi di imposte utilizzando diversi criteri
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Presenta esempi di politica della spesa pubblica con finalità redistributiva
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Esponi quali sono gli effetti economici che derivano da un’elevata pressione fiscale, secondo la teo-
ria di Laffer
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
115
Simulazione III Prova II Lingua Straniera- Spagnolo
Candidato: Classe:
1.-) El candidato explique de qué habla el texto y lo sitúe en el contexto histórico adecuado.
(10 righe)
«La situación es pavorosa, tenemos toda la provincia sin pan y sin la posibilidad ni la perspectiva
de adquirirlo. Aceite hace más de cuatro meses que no se ha racionado, y de otros productos no
digamos. En la provincia, prácticamente todos seríamos cadáveres si tuviéramos que comer de los
racionamientos de la Delegación de Abastos», aseguraba un informe de la Jefatura alicantina de la
Falange, en diciembre de 1940.
2.-) El candidato explique las causas económicas y sociales que llevaron a la Guerra Civil
(10 righe)
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
117
PROPOSTE
DI GRIGLIE
DI VALUTAZIONE
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
118
ITSE “RINO MOLARI” SANTARCANGELO DI ROMAGNA
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO
TIPOLOGIA A ANALISI DEL TESTO
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
ALUNNO_______________________________________________________CLASSE__________________
Indicatori Descrittori Punti
15
COMPRENSIONE
DEL TESTO
(Parafrasi/
riassunto)
Fraintende il testo / Non ne riconosce i contenuti essenziali
Riconosce solo parzialmente i contenuti; comprende il testo in modo frammentario
Riconosce gli elementi essenziali del significato; comprensione sostanziale del testo
Comprensione chiara dei concetti chiave
Comprensione chiara, precisa e ampia dei concetti chiave
Comprensione del testo completa e dettagliata
0,5
1
1,5
2
2,5
3
ANALISI DEL
TESTO
(analisi del contenuto
e degli aspetti
formali )
Mancato riconoscimento degli aspetti contenutistici e formali e interpretazione
inadeguata
Parziale riconoscimento degli aspetti contenutistici e formali e interpretazione non
sempre adeguata
Riconoscimento dei principali aspetti contenutistici e formali e interpretazione
complessivamente adeguata
Riconoscimento corretto degli aspetti contenutistici e formali e interpretazione adeguata
Riconoscimento completo degli aspetti contenutistici e formali e interpretazione adeguata
Riconoscimento completo e preciso degli aspetti contenutistici e formali e interpretazione
appropriata, argomentata e originale
0,5
1
1,5
2
2,5
3
INTERPRETAZIO
NE CRITICA E
APPROFONDIME
NTO
Scarsi riferimenti al contesto, modeste e scarsamente articolate le argomentazioni
Pochi riferimenti al contesto; argomentazioni generiche e non sempre corrette;
Sufficienti riferimenti al contesto; argomentazioni essenziali, semplici, ma
complessivamente corrette
Appropriati riferimenti al contesto; argomentazioni corrette e ben articolate;
approfondimenti adeguati
Opportuni riferimenti al contesto; argomentazioni e approfondimenti articolati e
significativi; riflessioni ampiamente motivate
1
1,5
2
2,5
3
COMPETENZE
LINGUISTICHE
Competenza sintattica
e grammaticale,
registro e stile
Numerosi e ripetuti errori in ambito ortografico e/o morfologico, sintattico; povertà
lessicale
Forma non sempre corretta: qualche errore morfosintattico e/o ortografico, alcune
improprietà lessicali
Rari e lievi errori/improprietà; lessico semplice e poco vario, ma adeguato alla
materia trattata
Occasionali imperfezioni morfosintattiche; discreta padronanza del lessico, controllo
abbastanza sicuro del registro; espressione chiara e abbastanza scorrevole.
Buona padronanza del lessico e controllo sicuro del registro; espressione chiara e
scorrevole, sintassi corretta.
Lessico ricco e vario; sicuro controllo del registro; sintassi corretta con elementi di
complessità.
1
2
2,5
3
3,5
4
STRUTTURA DEL
TESTO
Organizzazione e
coesione del testo
Assenza parziale o completa di un filo logico; coerenza e coesione scarse
Sviluppo logico del discorso con qualche disomogeneità
Sufficiente sviluppo logico del discorso; organizzazione del testo semplice ma linea-
re
Discorso chiaro ed efficace, logico e coeso
0,5
1
1,5
2
VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA
____/15
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
119
ITSE “RINO MOLARI” SANTARCANGELO DI ROMAGNA
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO
TIPOLOGIA B SAGGIO BREVE E ARTICOLO DI GIORNALE
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
ALUNNO__________________________________________________________CLASSE_________________
Indicatori Descrittori Punti
15 imi
COMPETENZE LINGUI-
STICHE
Competenza sintattica e grammati-
cale,
registro e stile
Numerosi e ripetuti errori in ambito ortografico e/o morfologico, sintattico;
povertà lessicale
Forma non sempre corretta: qualche errore morfosintattico e/o ortografico,
alcune improprietà lessicali
Rari e lievi errori/improprietà; lessico semplice e poco vario, ma adegua-
to alla materia trattata
Occasionali imperfezioni morfosintattiche; discreta padronanza del lessico,
controllo abbastanza sicuro del registro; espressione chiara e abbastanza scor-
revole.
Buona padronanza del lessico e controllo sicuro del registro; espressione chia-
ra e scorrevole, sintassi corretta.
Lessico ricco e vario; sicuro controllo del registro; sintassi corretta con ele-
menti di complessità.
1
2
2,5
3
3,5
4
PERTINENZA RISPETTO
ALLA TIPOLOGIA DI
SCRITTURA
Utilizzo della documentazione;
Rispetto delle consegne inerenti al
genere testuale (titolo, collocazio-
ne, citazioni, introduzione,…)
Mancato rispetto delle consegne e utilizzo inadeguato e inefficace dei docu-
menti
Limitato utilizzo dei documenti; utilizzo parzialmente adeguato dei documenti
Utilizzo semplice ma corretto dei documenti; sufficiente il rispetto delle
consegne.
Uso dei documenti appropriato e articolato; puntuale il rispetto delle conse-
gne.
Uso dei documenti critico e personale con selezione dei dati efficace e perti-
nente; puntuale il rispetto delle consegne
1
1,5
2
2,5
3
CONOSCENZE
Conoscenze e idee generiche e superficiali, talvolta non pertinenti e/o impreci-
se
Osservazioni limitate, conoscenze modeste
Osservazioni sufficientemente motivate; conoscenze e idee non approfon-
dite ma accettabili
Comprende bene i dati forniti, li utilizza e integra efficacemente con osserva-
zioni motivate e pertinenti
Mostra ottima padronanza dell’argomento, rielabora i dati forniti in modo or-
ganico e approfondito
1
1,5
2
2,5
3
STRUTTURA DEL TESTO
Organizzazione e coesione del testo
Assenza parziale o completa di un filo logico; coerenza e coesione scarse
Sviluppo logico del discorso con qualche disomogeneità
Sufficiente sviluppo logico del discorso; organizzazione del testo semplice
ma lineare
Il testo è articolato con chiara coerenza logica degli elementi del discorso
Il discorso è ben padroneggiato; svolgimento coeso fondato su relazioni logi-
che ineccepibili
1
1,5
2
2,5
3
ARGOMENTAZIONE E
RIFLESSIONE CRITICA
Capacità di rielaborazione critica,
originalità, creatività
Assenza di apporti critici personali
Sporadica presenza di apporti critici personali; argomentazione debole e su-
perficiale
Presenza di alcuni spunti critici, sia pure circoscritti o non sviluppati
Rielaborazione personale dei contenuti; valutazioni critiche opportunamente
motivate
Riflessioni ampiamente e criticamente motivate; argomentazioni e approfon-
dimenti articolati, significativi, anche con elementi di originalità.
0
0,5
1
1,5
2
VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA ____/15
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
120
ITSE “RINO MOLARI” SANTARCANGELO DI ROMAGNA
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO
TIPOLOGIA C (TEMA DI ARGOMENTO STORICO) E D (TEMA DI ORDINE GENERALE)
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
ALUNNO_________________________________________________CLASSE___________
Indicatori Descrittori Punti
15 imi
Competenze linguistiche
Competenza sintattica e gramma-
ticale,
registro e stile
Numerosi e ripetuti errori in ambito ortografico e/o morfologico, sintattico; po-
vertà lessicale
Forma non sempre corretta: qualche errore morfosintattico e/o ortografico, alcu-
ne improprietà lessicali
Rari e lievi errori/improprietà; lessico semplice e poco vario, ma adeguato
alla materia trattata
Occasionali imperfezioni morfosintattiche; discreta padronanza del lessico, con-
trollo abbastanza sicuro del registro; espressione chiara e abbastanza scorrevole
Buona padronanza del lessico e controllo sicuro del registro; espressione chiara
e scorrevole, sintassi corretta
Lessico ricco e vario; sicuro controllo del registro; sintassi corretta con elemen-
ti di complessità
1
2
2,5
3
3,5
4
Aderenza alla traccia com-
pletezza della trattazione
Inadeguata conoscenza dell’argomento; il testo è scarsamente pertinente alla
traccia
Trattazione superficiale e incompleta dell’argomento; parziale pertinenza ri-
spetto alla traccia
Conoscenza essenziale, ma sufficiente, dell’argomento; complessiva aderen-
za alla traccia
Conoscenza adeguata dell’argomento; informazione pertinente e discretamente
approfondita;
Buona padronanza dell’argomento; informazione pertinente e adeguatamente
approfondita
Conoscenza ricca, articolata e approfondita dell’argomento; puntuale l’aderenza
alla traccia
0,5
1,5
2
2,5
3
3,5
Capacità
argomentative
Argomentazioni irrilevanti.
Argomentazioni approssimative/superficiali.
Argomentazioni semplici/ non sempre motivate.
Argomentazioni chiare e lineari
Argomentazione esauriente e ben articolata; approfondimenti adeguati.
Argomentazione articolata, significativa, anche con elementi di originalità.
0,5
1
1,5
2,5
3
3,5
Capacità di rielaborazione criti-
ca, originalità, creatività
Assenza di note personali e di spunti critici.
Rielaborazione carente, ma parzialmente accettabile
Presenza di alcuni spunti critici non ampiamente sviluppati
Riflessioni critiche ben motivate; buona rielaborazione personale
Rielaborazione ricca, originale e personale
0
0,5
1
1,5
2
Struttura del testo
Organizzazione e coesione del
testo
Assenza parziale o completa di un filo logico; coerenza e coesione scarse
Sviluppo logico del discorso con qualche disomogeneità
Sufficiente sviluppo logico del discorso; organizzazione del testo semplice
ma lineare
Il testo è articolato con chiara coerenza logica degli elementi del discorso
Il discorso è ben padroneggiato; svolgimento coeso fondato su relazioni logiche
ineccepibili
0
0,5
1
1,5
2
VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA
____/15
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
121
ISTITUTO TECNICO per IL SETTORE ECONOMICO " R. MOLARI " SANTARCANGELO DI ROMAGNA ESAME DI STATO 2015-16
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA
INDICATORI DESCRITTORI LIVELLO PUNTI
COMPRENSIONE DEL TE-
STO E COERENZA
CON LE RICHIESTE
________ / 7
Completa e supportata dai necessari
elementi di giustificazione
Abbastanza completa e supportata da
alcuni elementi di giustificazione
Essenziale
Incompleta
Nulla o frammentaria
Ottimo
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente insuffi-
ciente
7
5-6
4-4,5
2-3
1-1,5
COMPLETEZZA E RIELA-
BORAZIONE PERSONALE
________ / 4
Testo articolato e originale
Testo piuttosto articolato
testo semplice
testo a volte un po' confuso
testo di difficile comprensione
Ottimo
Discreto-buono
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente insuffi-
ciente
4
3,5
3
2-2,5
1
CORRETTEZZA MORFO-
SINTATTICA
________ / 3
Corretta, chiara, sciolta; lessico ricco ed
appropriato
Sostanzialmente corretta/abbastanza
sciolta, con errori che non compromet-
tono la comprensione
Non sempre sciolta/Alcuni errori e im-
precisioni lessicali
Poco sciolta, piuttosto scorret-
ta/confusa; lessico impreciso ed inade-
guato
Molto scorretta, stentata, anche nelle
strutture di base; lessico inadeguato
Ottimo
Discreto-buono
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente insuffi-
ciente
3
2,5
2
1-1,5
0,5
RISPETTO DEL LIMITE
IMPOSTO ( NUMERO PA-
ROLE)
________ / 1
Utilizza un numero congruo di parole
rispetto alla richiesta
Utilizza un discreto numero di parole
anche se non del tutto conforme alla ri-
chiesta
Non utilizza un numero congruo di
parole
Adeguato
Non completamen-
te adeguato
Inadeguato
1
0,5
0,25
Punteggio __ / 15
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
122
PROPOSTA DI GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
CANDIDATO………………………………………CLASSE ……………….
INDICATORI ELEMENTI DI GIUDIZIO
PUNTEGGIO
CORRISPON-
DENTE AI DI-
VERSI LIVELLI
PUNTI
1. CONOSCENZA DEI
CONTENUTI E
PERTINENZA AL-
LA TRACCIA
NULLA
CARENTE
LACUNOSA
ESSENZIALE
COMPLETA
APPROFONDITA ED ELA-
BORATA
1
2
3
4
5
6
2. CAPACITÀ DI RIE-
LABORAZIONE E
SINTESI
LIMITATA
INCERTA
ADEGUATA
PIU’ CHE ADEGUATA
OTTIMA
1
2
3
4
5
3. CORRETTEZZA
ESPOSITIVA ED
ESATTO USO DEI
TERMINI SPECIFICI
DELLA DISCIPLINA
INADEGUATA
IMPRECISA
CORRETTA
APPROPRIATA ED ARTI-
COLATA
1
2
3
4
TOTALE
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
123
Scheda per la conduzione strutturata del colloquio
Cognome e nome dello studente
Argomento presentato dallo studente
Osservazioni sul colloquio
INDICATORI
Punteggio massimo
attribuibile
all’indicatore
Livelli di valore
/ valutazione
Punteggio corri-
spondente ai diversi
livelli
Voto attribuito
all'indicatore
1) Capacità espressiva generale e
specifica 5 punti
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo/Eccellente
1
2
3,5
4
4,5
5
2) conoscenza degli argomenti
proposti e di quelli richiesti 15 punti
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo /Eccellente
6
8
10
12
14
15
3) capacità di preservare le co-
noscenze e di collegarle anche in
forma pluridisciplinare
6 punti
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo /Eccellente
1
3
4
5
5,5
6
4) Capacità di discussione e
approfondimento dei diversi
argomenti
4 punti
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo /Eccellente
1
2
2,5
3
3,5
4
__________________________________ Voto complessivo ________/30
A.S. 2015/2016 Documento di programmazione del Consiglio di Classe della 5^E RIM
124
FIRME DEI DOCENTI E DEI RAPPRESENTANTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
MATERIA DOCENTE FIRMA
Religione Manuel Mussoni
Lingua e letteratura Italiana Cinzia Cesarini
Storia Cinzia Cesarini
Lingua e civiltà Inglese Cinzia Lisi
Lingua e civiltà Francese Manuela Sapignoli
Lingua e letteratura
Spagnola (L2)
Maria Olga Rodriguez
Fernandez
Lingua e letteratura
Spagnola (L3) Milena Piva
Lingua e letteratura
Tedesca (L3) Patrizia Cupioli
Matematica applicata Renzo Sancisi
Economia Aziendale Elvio Selighini
Diritto Anna Maria Perazzi
Relazioni Internazionali Anna Maria Perazzi
Educazione Fisica Loredana Marra
Approvato dai rappresentanti di classe
Martina Antoniacci________________________
Marta Righetti _________________________
Il Documento è stato approvato all’unanimità dal Consiglio di Classe nella seduta del 15.05.2016
Santarcangelo di Romagna, 15 maggio 2016