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DEFINIZIONE
Un cluster è un gruppo di note adiacenti, diatoniche o cromatiche, eseguite simultaneamente.
I rapporti che si stabiliscono tra i singoli suoni non sono determinati.
DEFINIZIONE
Nel cluster viene indicato il limite inferiore e superiore delle frequenze che lo compongono.
Negli strumenti a tastiera l’ampiezzadel cluster è soggettiva e dipendedall’estensione degli arti (mano eavambraccio) dell’esecutore
Henry Cowell Primo compositore ad
utilizzare i cluster
Altri compositori che hanno fatto un costante uso di cluster nelle loro composizioni:
Karlheinz Stockhausen
György Ligeti
Krzysztof Penderecki
Cluster con tasti neri Cluster con tasti bianchi Cluster con entrambi i tasti
Limiti del cluster Sviluppo del cluster
MORFOLOGIA DEL CLUSTER Il CLUSTER può essere piccolo:
formato da due tasti adiacenti suonato nello stesso momento.
Il compositore scrive a proprio modo il Cluster a seconda delle sue intenzioni.
MORFOLOGIA DEL CLUSTER Cowell scrive le note esterne ed
indica se il cluster deve essere eseguito con le note diatoniche (leggi tasti bianchi del pianoforte) o con le note cromatiche (leggi tasti neri del pianoforte), oppure con entrambe le soluzioni.
Chi è stato il primo? E 'difficile dirlo, dipende dalla
definizione stessa di cluster.
L’uso di accordi, amalgami sonore erano stati usati nei decenni precedenti a Cowell.
Chi è stato il primo? Il merito di Cowell è stato quello
di aver escogitato un sistema di notazione dei clusters.
Prima di lui i compositori indicavano in partitura tutte le note da eseguire nel blocco sonoro.
Chi è stato il primo? Leo Ornstein (1892-2002), pianista
e compositore fu uno dei primi ad utilizzare i cluster.
Nell'esempio riportato di seguito osserviamo come L. Ornstein riproduce graficamente i cluster
Perché si eseguono i cluster?
I cluster sono divertenti!
I bambini percuotono la tastiera con le mani e traggono piacere da questa operazione.
I cluster comunicano un senso di libertà.
Peculiarità timbriche.
Come si produce un CLUSTER Per riprodurre un cluster con tutto l’avambraccio
occorre rilasciare completamente il corpo sulla tastiera.
L’esecutore può liberare le proprie tensioni, ricreando le sensazioni del bambino che si approccia alla tastiera, all’interno di una cornice governata dalla propria sensibilità musicale.
Eseguire un cluster richiede delle specifiche competenze, diverse da quelle proprie della tradizionale tecnica pianistica. Il pianista deve imparare ad usare altre parti del corpo.
Tremolo di cluster Antinomy, m. 3
Esempio di TREMOLO con due avambracci.
Tasti neri Tasti neri
Tasti bianchi Tasti bianchi
Tipi di cluster Arpeggio con l’avambraccio
La freccia indica la
direzione del cluster
La freccia indica la
direzione del cluster
Cluster arpeggiato Cluster arpeggiato
CLUSTER ORCHESTRALE
Anche l’orchestra può eseguire cluster
Blocchi statici
Blocchi dinamici
Blocco statico
Blocco statico
Blocco dinamico
Blocco dinamico
Blocchi statici
In questo tipo di cluster ogni strumento esegue una nota con durata “x”
Il cluster non prevede alcun tipo di movimento interno
Cluster dinamici
Il blocco prevede una articolazione interna: presenza di linee “polifoniche”, dinamiche individuali o per sezioni che enfatizzano le peculiarità timbriche.
Le linee sono indipendenti ed il cluster si sviluppa attraverso l’incontro/scontro delle linee stesse.
Cluster dinamici
Il cluster crea forme geometriche.
La forma geometrica si forma attraverso la contemporaneità delle linee.
Ligeti, Lontano pag. 24
Esempio di cluster dinamico
Il cluster si muove nello “spazio totale sonoro”
dell’orchestra creando chiaramente la
sensazione di movimento “magmatico”.
Le linee rosse evidenziamo il moto delle parti
che attraversa l’intera gamma timbrica.
L’effetto finale può essere paragonato alla
sovrapposizione di tonalità cromatiche che si
stemperano le une nelle altre
Ascolto 2 Ligeti, Atmospheres
Livello 1: blocchi geometrici
cluster
Livello 2: ambiti e dinamiche
Livello 3: spettrogramma
dell’onda
Cluster vocali
Cluster dinamico
Il blocco si concretizza attraverso il gioco “polifoniche” delle voci.
Anche il testo rende dinamico il cluster
Esempio 2:
Cluster semistatico
i contralti si muovono creando un alone dinamico
Le restanti voci sono sostanzialmente ferme
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