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CNA INTERPRETA L’art. 62 del L’art. 62 del “decreto “decreto liberalizzazio liberalizzazio ni” ni” Checklist Checklist criticità e criticità e possibili possibili proposte proposte A cura di Avv. Roberta Righi Cna Interpreta Roma, 19 Aprile 2012

CNA INTERPRETA Lart. 62 del decreto liberalizzazioni Checklist criticità e possibili proposte A cura di Avv. Roberta Righi Cna Interpreta Roma, 19 Aprile

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CNA INTERPRETA

L’art. 62 del L’art. 62 del “decreto “decreto

liberalizzazioni”liberalizzazioni”

Checklist criticità Checklist criticità e possibili e possibili proposteproposte

A cura di

Avv. Roberta Righi

Cna Interpreta

Roma,

19 Aprile 2012

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Roma, 19 Aprile 2012 2

Gli elementi positivi Gli elementi positivi

La conferma e la riproposizione del necessario rispetto dei principi di trasparenza, correttezza, proporzionalità e reciproca corrispettività delle prestazioni che debbono regolare i rapporti commerciali e che possono tutelare meglio i piccoli imprenditori nella filiera dei prodotti agricoli e alimentari.

La riaffermazione del divieto di comportamenti scorretti e sleali, rafforzata dalla previsione di sanzioni per l’ipotesi di violazione di questi principi.

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Le criticità – Gli elementi di discussione Le criticità – Gli elementi di discussione

La obbligatorietà della forma scritta

Il contenuto obbligatorio a pena di nullità

Nullità rilevabile d’ufficio dal Giudice

Termini di pagamento imposti

Interessi di mora automatici maggiorati di due punti percentuali

Sanzioni a carico dei contraenti per il mancato rispetto degli obblighi

Sanzioni a carico del debitore per il mancato rispetto dei termini di pagamento

Possibilità di azione inibitoria in via cautelare da parte delle associazioni dei consumatori per la tutela degli interessi collettivi

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La forma scrittaLa forma scritta

L’art. 62, prevede al primo comma, la obbligatorietà della forma scritta per i contratti che abbiano ad oggetto la cessione dei prodotti agricoli e alimentari, ad eccezione di quelli conclusi con il consumatore finale.

La forma scritta, se da un lato introduce vantaggi di certezza della transazione e maggiore facilità di prova delle condizioni contrattuali in caso di controversia, pone anche possibili complicazioni in termini di maggiori adempimenti amministrativi.

Possibile propostaPossibile proposta: interpretazione autentica del significato di “forma scritta” che deve ricomprendere non solo il contratto nella sua forma più completa (utile per l’ipotesi di accordi-quadro), ma anche conferme d’ordine sottoscritte, fatture controfirmate e sottoscritte per accettazione (utili per l’ipotesi di vendite singole). In definitiva qualsiasi documento scritto che testimoni l’accordo delle parti dovrebbe essere considerato valido ai fini delle forma richiesta dall’art.62.

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Il contenuto obbligatorio Il contenuto obbligatorio

L’art. 62, comma 1, richiede che il contratto abbia un contenuto

minimo obbligatorio, costituito da:-Durata-Quantità e caratteristiche del prodotto-Prezzo-Modalità di consegna-Modalità di pagamento

Si tratta di condizioni che già connotano qualsiasi accordo contrattuale

di cessione di prodotti e che già possiamo trovare, nella maggior parte

dei casi, nella documentazione contabile (fatture).

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Nel dettaglio:

- La durata La durata ha in realtà senso solo se si tratti di rapporti continuativi. In

caso di vendite singole, la durata coincide con il tempo di consegna e/o

il tempo di pagamento. Una vera e propria clausola di durata si avrà

solo in un contratto quadro per la fornitura di prodotti.-Quantità e caratteristiche del prodotto Quantità e caratteristiche del prodotto sono elemento tipico e

necessario per identificare l’oggetto della cessione. Sono elementi già

presenti in qualsiasi fattura o documento accompagnatorio. -PrezzoPrezzo. Anche il prezzo è elemento tipico e necessario e non pone

particolari problematiche nelle vendite singole. Nelle vendite

continuative nell’ambito di un contratto quadro, la relativa clausola

dovrà essere formulata in termini generali facendo riferimento ad

esempio ai listini in vigore, ad un possibile incremento percentuale

annuale, a scalette sconti e così via.

Il contenuto obbligatorio Il contenuto obbligatorio

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Nel dettaglio:

-ModalitàModalità di consegnadi consegna. Da intendersi necessaria la indicazione del

tipo di consegna e cioè dalle modalità con cui la consegna viene

effettuata e quindi del mezzo utilizzato. Più in generale il riferimento

può essere anche ai termini di resa che, oltre ad indicare le modalità

del trasporto, definiscono, come è noto, anche la ripartizione di costi e

responsabilità (es. Franco Fabbrica) -Modalità di pagamentoModalità di pagamento. Nel caso di contratto quadro, sarà opportuno

indicare una clausola che contenga indicazione delle attuali modalità

di pagamento, facendo salva, se occorra, la facoltà delle parti di

regolare in maniera diversa le modalità nel corso della durata del

contratto

Il contenuto obbligatorio Il contenuto obbligatorio

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Termini di pagamento imposti Termini di pagamento imposti

Il 3° comma dell’art.62 indica termini legali obbligatori per i pagamenti,

distinguendo tra:-Merci deteriorabili; per le quali si prevedono 30 giorni massimo.-Tutte le altre merci, non deteriorabili; 60 giorni al massimo.

La previsione di sanzioni, anche particolarmente pesanti, per l’ipotesi di

mancato rispetto dei termini indicati, rende l’obbligo inderogabile dalle

parti (se non ovviamente in senso migliorativo per il creditore).

Si tratta di una disposizione che è molto più restrittiva di quella

comunitaria; la Direttiva 2011/7/UE infatti prevede una armonizzazione dei

termini di pagamento massimi a 60 giorni, con facoltà delle parti di

derogare, concordando per iscritto termini diversi. L’unico limite è quello

della palese iniquità a danno del creditore.

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Termini di pagamento imposti Termini di pagamento imposti

Il comma 3, modifica inoltre in senso peggiorativo, quanto era già

previsto all’art. 4 della legge 231/02: gli artt.3 e 4 di detta legge sono infatti

espressamente abrogati dal comma 11 dell’art. 62Possibile discriminazione rispetto a normative straniere, in particolare

quella comunitaria; possibile sottoposizione del contratto a normativa

straniera? Inderogabilità dell’art.62 rispetto alla normativa straniera? Possibile propostaPossibile proposta: Il comma 3 dell’art. 62 presenta possibili profili di

contrasto con la normativa comunitaria e potrebbe anche essere in

contrasto con i principi costituzionali di uguaglianza e libertà di iniziativa

economica. Modifica dell’articolo, almeno prevedendo derogabilità su

accordo delle parti.

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Interessi di mora automatici Interessi di mora automatici

Ancora, il 3° comma dell’art.62 prevede che gli interessi decorrano

automaticamente dal giorno successivo a quello di scadenza. Il saggio

degli interessi è maggiorato di due punti percentuali ed è inderogabile

La norma non lo indica espressamente, ma è da ritenere che il saggio di

base preso a riferimento sia quello degli interessi legali (ex art. 1284 c.c.)

applicati in generale per l’ipotesi di mora del debitore (attualmente è del

2,5%)

Per come è formulata la norma, è poi da ritenere che la inderogabilità

riguardi il saggio applicabile, e non l’applicazione degli interessi. Dunque gli

interessi possono essere fatti valere da chi vi abbia interesse ma non

devono obbligatoriamente essere calcolati e applicati.

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Il comma 5 dell’art. 62 prevede una sanzione amministrativa da Euro

516,00 fino a Euro 20.000,00 a carico del contraente, che non sia il

consumatore finale, che contravviene agli obblighi di cui al comma 1 (forma

scritta e contenuto obbligatorio).

Il criterio per determinare l’entità della sanzione è riferito al valore dei beni

oggetto di cessione

Sanzioni a carico dei contraenti Sanzioni a carico dei contraenti

Il comma 6 dell’art. 62 prevede una sanzione amministrativa da Euro

516,00 fino a Euro 3.000,00 a carico del contraente, che non sia il

consumatore finale, che contravviene agli obblighi di cui al comma 2

(principi di correttezza, trasparenza e proporzionalità)

Il criterio per determinare l’entità della sanzione è riferito al beneficio

ricevuto dal soggetto inadempiente.

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Sanzioni a carico del debitore Sanzioni a carico del debitore

Il comma 7 dell’art. 62 prevede invece una sanzione amministrativa

pecuniaria da Euro 500,00 fino ad Euro 500.000,00 a carico del debitore che

non rispetti i termini di pagamento. L’entità viene determinata sulla base del

fatturato dell’azienda debitrice, la ricorrenza e misura dei ritardi.

La vigilanza è affidata alla Autorità Garante per la Concorrenza e il

Mercato.

L’Autorità provvede d’ufficio o su segnalazione di qualunque soggetto

interessato; in questo ultimo caso, quali potrebbero essere i soggetti

interessati? Possibili terzi competitors dei contraenti?

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L’azione inibitoria delle associazioni dei L’azione inibitoria delle associazioni dei consumatori e delle rappresentanze imprenditoriali consumatori e delle rappresentanze imprenditoriali a livello nazionale a livello nazionale

Il comma 10 dell’art. 62 prevede anche la legittimazione delle associazioni

dei consumatori e delle categorie imprenditoriali presenti nel CNEL o

comunque rappresentative a livello nazionale, a richiedere, a tutela degli

interessi collettivi, l’inibitoria ai comportamenti in violazione delle disposizioni

contenute in detto articolo.

L’inibitoria è ammessa anche in via d’urgenza con richiesta di

provvedimento cautelare ex art. 669-bis c.p.c.

Quali sono gli interessi collettivi tutelati, in particolare nel caso di azioni

promosse dalle associazioni dei consumatori, trattandosi di norme che

regolano rapporti tra imprese e non ricadono, se non indirettamente, sui

consumatori finali? Quali sono i limiti della legittimazione ad agire delle

associazioni dei consumatori e delle rappresentanze imprenditoriali?

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Le proposte in sintesi Le proposte in sintesi

La forma scrittaLa forma scritta: nelle modalità applicative, definizione ampia di forma

scritta, ricomprendendo qualsiasi documento che testimoni l’accordo tra le

parti e che abbia come oggetto il contenuto obbligatorio indicato sempre nel

comma 1. In subordine, ricomprendere almeno la conferma d’ordine o la

fattura sottoscritte per accettazione.

Interessi: Interessi: conferma del saggio legale come tasso di riferimento.

I termini di pagamentoI termini di pagamento: evidenziazione del possibile contrasto del comma 3

dell’art. 62 con la normativa comunitaria ed eventuali profili di

incostituzionalità, per la mancata previsione della possibilità per le parti di

derogare, al termine massimo di pagamento, con accordo scritto.

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