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Codifica dell'architettura: da Vitruvio a Durand

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Page 1: Codifica dell'architettura: da Vitruvio a Durand

GIOVANNIOGGIANA STORIA DELL'ARCHITETTURA

CODIFICA DELL'ARCHITETTURADA VITRUVIO A DURAND

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Corso di Geometria Descrittiva – Codifica dell'architettura

L'architettura e l'esigenza di trasmettere la tecnica. L'esigenza di trasmettere l'esperienza ai posteri fa parte della natura umana. Anche l'architettura non si sottrae dal novero delle arti per cui si è cercato di fissare per iscritto definizioni, classificazioni, categorie, regole e tecnica. Il primo e più importante tra i trattati di architettura fu sicuramente quello di Vitruvio che proiettò la propria influenza sino al XIX secolo.

Vitruvio: Storia di un trattato L'importanza di Vitruvio è dovuta al suo trattato "De architectura" , scritto probabilmente tra il 27 e il 23 a.C.

Il trattato è sopravvissuto grazie ad un'unica copia, priva delle illustrazioni, proveniente dalle isole britanniche, portata da Alcuino alla corte di Carlo Magno. Il trattato fu copiato in vari esemplari a partire dalla copia originaria oggi persa. Tuttavia non esercitò alcuna influenza sull'architettura medioevale.Visto che altre copie sono documentate in Italia a fine Trecento, perde credito il mito della riscoperta fatta nel 1414 a Montecassino da Poggio Bracciolini che comunque deve averne rinvenuta una copia nelle sue ricerche, forse in area tedesca, contribuendo in seguito alla sua diffusione.Fu nel XV secolo che crebbe l'interesse per l'opera vitruviana soprattutto per merito di Lorenzo Ghiberti, Leon Battista Alberti, Francesco di Giorgio Martini a cui dobbiamo la prima, parziale, traduzione in volgare (manoscritta) e Raffaello (che la fece tradurre da Fabio Calvo per poterla studiare direttamente).Tra XV e XVI secolo il trattato fu pubblicato varie volte, dall'edizione principe curata da Sulpicio da Veroli detta "sulpiciana" (1490), all'edizione di fra Giocondo da Verona (Venezia, 1511) che è stata la prima in cui si è tentato di ricostruire le illustrazioni mancanti, importanti per interpretare il senso stesso di molte parti del trattato, a quella curata da Cesare Cesariano che fu la prima tradotta in volgare italiano (1521).

Contenuti del "De Architectura" L'opera è suddivisa in dieci libri che trattavano i seguenti argomenti:

Libro I: organizzazione urbana, formazione e competenze dell'architetto

Libro II: tecniche edificatorie e materiali, origine dell'architettura

Libro III e Libro IV: edifici sacri e ordini architettonici

Libro V: edifici pubblici con particolare riferimento al foro, alla basilica ed ai teatri

Libri VI e VII: edifici privati (luogo, tipologia, intonaci, pavimenti)

Libro VIII: Idraulica

Libro IX: orologi solari, digressione astronomica e astrologica

Libro X: Meccanica (costruzione di gru, macchine idrauliche e belliche)

Definizione di architettura in Vitruvio Nel libro I, Vitruvio definisce l'architettura come: "L'arte del costruire".

Le componenti dell'architettura: la triade Vitruviana Nel III libro Vitruvio definì una serie di componenti che devono essere presenti nell'architettura:

Tutte queste costruzioni devono avere requisiti di solidità, utilità e bellezza. Avranno solidità quando le fondamenta, costruite con materiali scelti con cura e senza avarizia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante;

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utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all'uso; bellezza, infine quando l'aspetto dell'opera sarà piacevole per l'armoniosa proporzione delle parti che si ottiene con l'avveduto calcolo delle simmetrie.

Da questo passo fu tratta l'esemplificazione nota come triade vitruviana per cui l'architettura deve soddisfare tre categorie:

firmitas (solidità);

utilitas (funzione);

venustas (bellezza).

Origine dell'architettura secondo Vitruvio

Vitruvio presenta l'origine dell'architettura sotto forma di legenda: narra dell'uomo e dell'esigenza primordiale di ripararsi dalle intemperie; tale esigenza lo spinge al gesto istintivo di coprirsi con le braccia sopra la testa. Il gesto darebbe origine alla struttura "a capanna" costruita con i rami grezzi intrecciati. Da questa struttura discendono, secondo Vitruvio, le colonne, la trabeazione e il timpano del tempio greco.

I trattati rinascimentali e manieristi Dell'influenza del trattato vitruviano tra il XV e il XIX secolo si è già detto. Questa influenza si è spesso tradotta con una feconda produzione trattatistica nel tentativo di aggiornare e diffondere la buona tecnica compositiva. Elencheremo i più importanti e i più influenti.

1452 - LEON BATTISTA ALBERTI, DE RE AEDIFICATORIA Il primo trattato di architettura, dopo quello di Vitruvio, fu quello di Leon Battista Alberti: il De Re Aedificatoria.Il De Re Aedificatoria, strutturato anch'esso in dieci libri, era povero di illustrazioni e diviso in quattro parti:

1 Prima parte, firmitas, analizza la scelta del terreno, i materiali da utilizzare e le fondazioni

Primo libro: Lineamenti

Secondo libro: Materiali

Terzo libro: Costruzioni

2 Seconda parte, utilitas, esamina i vari tipi di edifici

Quarto libro: Opere pubbliche

Quinto libro: Opere private

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3 Terza parte venustas, sulla bellezza architettonica intesa come un'armonia esprimibile matematicamente grazie alla scienza delle proporzioni, seguita da un trattazione sulle macchine per costruire

Sesto libro: Decorazioni

4 Quarta parte: costruzione dei fabbricati.

Settimo libro: Ornamenti per edifici sacri

Ottavo libro: Ornamenti per edifici secolari

Nono libro: Ornamenti per edifici privati

Decimo libro: Restauro degli edifici

1570 - ANDREA PALLADIO, I QUATTRO LIBRI DELL'ARCHITETTURA Nei Quattro libri sono indicate regole sistematiche per il costruire affiancate dalle opere realizzate da Palladio stesso. La ricchezza di illustrazioni e di esempi realizzati era tutt'altro che usuale e contribuì alla diffusione del trattato anche nel resto dell'Europa.Dal punto di vista compositivo Palladio intende le tipologie architettoniche come un insieme di elementi (scale, portici, sale) regolati dal comune modulo degli ordini architettonici, la cui combinazione dà luogo a infinite varianti.Il trattato di Palladio è strutturato in quattro tomi:

I libro : tratta la scelta dei materiali, le tecniche costruttive, le forme degli ordini architettonici in tutte le loro parti.

II libro : riporta disegni di ville, palazzi e costruzioni realizzate da Palladio.

III libro : descrive la maniera di costruire strade, ponti, piazze e basiliche.

IV libro : contiene i rilievi di un gran numero di edifici antichi.

Nel primo libro, Palladio identifica negli ordini architettonici la misura dello spazio; tale misura prenderà il nome di "Modulo" e darà la misura sia in pianta che in alzato [figura a sx].

Nel secondo libro offre una panoramica delle proprie realizzazioni come esempio di

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combinazione degli elementi architettonici secondo i Moduli descritti nel primo libro [figura a dx].

XVIII SECOLO - VOCE "ARCHITETTURA" IN DIDEROT-D'ALEMBERT, ENCYCLOPÉDIE L'Enciclopedia o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri è una vasta enciclopedia pubblicata nel XVIII secolo, in lingua francese, da un consistente gruppo di intellettuali sotto la direzione di Diderot e D'Alembert. Essa rappresenta un importante punto di arrivo di un lungo percorso teso a creare un compendio universale del sapere.L'importanza dell'Encyclopédie è legata al modello di schematizzazione del sapere secondo categorie e tipi. Il sapere stesso verrà diviso in Memoria, Ragione e Immaginazione contenenti a loro volta tutte le discipline (arti, mestieri, filosofie) raccolte in categorie e macro-categorie. Ogni disciplina sarà a sua volta schematizzata secondo un'identico sistema di catalogazione e rimando di voci.Stessa sorte toccherà alla voce "Architettura": questo modello di trasmissione del sapere sarà la base per l'erede del "trattato" nel tardo XIX secolo: il "Manuale".

1825 - J. N. L. DURAND, LEZIONI DI ARCHITETTURA (PRÉCIS DES LEÇONS D'ARCHITECTURE) Fondata nel 1794 da Jacques-Elie Lamblardie, Gaspard Monge e Lazare Carnot, l’École polytechnique è una delle più celebri scuole militari francesi. Scopo della scuola era quello di formare i genieri militari non gli architetti che invece si formavano nell'Ècole des Beaux Arts. Tra le materie di studio vi era anche la composizione architettonica e Jean Nicolas Louis Durand fu il docente di questa disciplina per ben quaranta anni. La raccolta delle dispense per le sue lezioni di Composizione Architettonica diede origine al noto saggio "Précis des leçons".Il "Précis" è organizzato in maniera molto schematica e asciutta tale da permettere agli allievi dell'École Polytechnique di imparare le basi della tecnica compositiva senza perdersi nei fronzoli ornamentali o decorativi.Durand, in maniera simile a Palladio, organizzerà la composizione in tre passaggi tali da raccordare utilitas, venustas e firmitas:

1 griglia geometrica;

2 tipi di spazi;

3 gerarchia dei percorsi distributivi;

Griglia Geometrica

La Griglia Geometrica è l'insieme di moduli che danno il ritmo all'architettura raccordandone le varie parti. Il suo ruolo può essere paragonato a quello della sezione ritmica in un brano musicale.Come detto la griglia è formata da moduli che possono essere organizzati secondo ordini di grandezza.

Lungo la griglia vengono allineati gli elementi architettonici strutturali: colonne, muri. Tra un incrocio e l'altro vengono posizionati i vuoti: porte, finestre, nicchie etc.

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Tipi di spazio: composizione di elementi architettonici

La combinazione di elementi architettonici (colonne, muri, finestre, porte, nicchie etc.) produce infinite variazioni di spazi.Le figure seguenti sono delle variazioni sul tema del "Portico"

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Le figure seguenti sono variazioni sul tema della "Sala":

Le figure seguenti sono variazioni sul tema della "Scala":

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Gerarchia dei percorsi distributivi: composizione di spazi

A seconda delle variabili in gioco (tipo di edificio, sito di costruzione, dimensione) si scelgono gli spazi e si comporranno secondo una precisa gerarchia dei percorsi distributivi.

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