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Some notes on Water Hammer (ITALIAN)
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Costruzioni Idrauliche Acquedotto con sollevamento meccanico 109
tutta la porta Q alla prevalenza Hm , sarà necessario provvedere all’installazione di un identico
gruppo pompa-motore di riserva. Se invece si ipotizzasse di suddividere la portata Q in due elet-
tropompe uguali, la pompa di riserva potrebbe essere una terza di uguale potenza. Anche
sull’utilizzo della riserva possono essere seguite due ipotesi : la prima che, distribuendo su tutte e
tre le macchine un identico carico di lavoro, prefissando una turnazione, porti tutte le pompe alla
fine della durata tecnico-economica e pertanto alla loro contemporanea sostituzione; ovvero la-
sciarne la riserva per il solo utilizzo in caso di rottura di una delle due in esercizio. Si tende alla
prima soluzione in quando a distanza anche di pochi anni risulta difficile trovare eventuali pezzi di
ricambio la qual cosa costringerebbe
comunque a ricomprare tutta l’elet-
tropompa. Analogo ragionamento viene
seguito quando i gruppi sono maggiori
di due; se l’impianto riveste una certa
importanza è da prevedere un gruppo
di riserva alimentato da un motore
Diesel (Figura 27) per garantire un mi-
nimo di esercizio anche in caso di pro-
lungata mancanza di energia elettrica.
Figura 27. Pompa centrifuga multistadio alimentata da un motore Diesel
4.6. FENOMENI DI MOTO VARIO NELLE CONDOTTE ELEVATORIE
In un impianto con sollevamento meccanico nel caso in cui si abbia un arresto brusco del funzio-
namento del motore della pompa, causato ad esempio per interruzione di energia elettrica, la co-
lonna d‘acqua, in moto ascendente, si arresta provocando all’inizio della condotta, nei pressi della
pompa, un’onda elastica di depressione (1^ Fase) che può scendere al disotto di quella atmosferica
con conseguenti sforzi di compressione sulla tubazione. Successivamente inizia a staccasi dal ser-
batoio verso la pompa un’onda elastica di pressione che produce sull’otturatore della valvola di ri-
tegno un colpo diretto o d’ariete (2^ Fase) che genera sovra-pressione estremamente pericolose
per la resistenza del materiale. Per contraccolpo si genera una seconda onda che si propaga dalla
pompa verso il serbatoio. Quando questa arriva al serbatoio un’altra onda si propaga verso la
pompa generando un secondo colpo d’ariete, smorzato rispetto alla fase precedente e fino
all’esaurimento del fenomeno dovuto alle perdite di carico per attrito lungo la condotta.
Figura 28. Schema di impianto di sollevamento con cassa d’aria per attenuazione del colpo d’ariete
Costruzioni Idrauliche 110
Ognuna di queste fasi ha una durata : c
L2 ⋅=τ essendo L la lunghezza della condotta e c la cele-
rità dell’onda elastica . Quest’ultima grandezza è funzione del modulo di compressibilità cubica ε e
della densità ρ dell’acqua del diametro D, dello spessore s e del modulo elastico E della condotta :
⎥⎦
⎤⎢⎣
⎡⋅
+ε
ρ=Es
D1
c
12
per acqua a circa 10°C ε= 2,09*108 kg/m2 ρ = 102 kg s2/m4
Nell’ipotesi di condotta estremamente rigida (E= ∞) la celerità ρε
=c =1.425 m/s.
In realtà, per effetto della deformabilità della tubazione, la celerità assume valori variabili anche in
funzione del modulo di elasticità E del materiale. (Tabella I)
Tabella I
Materiale tubazione Modulo E [N/m2] Celerità c [m/s]
Acciaio 2,06*1011 1000 ÷ 1250
Ghisa 1,05*1011 1000 ÷ 1200
PVC 3,10*109 250 ÷ 450
PEAD 8,8*108 200 ÷ 300
PRFV 1,2*1010 450 ÷ 600
Il fenomeno, sommariamente descritto, è estremamente complesso ed esula dai contenuti del cor-
so 6 e pertanto si forniscono nozioni di carattere pratico sufficienti per valutare le massime sovrap-
pressione e depressioni e per verificare la necessità o meno di dispositivi di attenuazione.
Si consideri una pompa che sollevi una portata Q0 con una velocità media in condotta V0 supposto
che la velocità diminuisca bruscamente ad un valore V< V0 si genera una depressione
)VV(gc
h 0 −⋅−=∆ [m]
Per arresto brusco del motore si avrà V=0 per cui la massima depressione sarà : 0Vgch ⋅−=∆ [m]
Nel caso di tubazione metallica c = 1000 m/s g = 9,81 m/s2 ∆h ≅ - 100 V0
Nel caso di tubazione di PEAD c = 200 m/s g = 9,81 m/s2 ∆h ≅ - 20 V0
La massima depressione, in metri di colonna d’acqua, risulta nel primo caso circa 100 volte la velo-
cità media mentre nel secondo caso scende a circa 20 volte. La massima sovrappresione generata
nella seconda fase, è circa uguale, in valore assoluto, alla massima depressione.
Nel caso di impianti elevatori la determinazione della legge di chiusura V = V(t) è estremamente
complessa tenuto conto sia del numero di giri della macchina e sia dalla curva caratteristica porta-
ta-prevalenza Q= Q(H).
6 Le situazioni particolari che possono verificarsi e la complessità del problema fanno si che tali dispositivi ven-gono, di regola, dimensionati da specialisti del settore.
Costruzioni Idrauliche Acquedotto con sollevamento meccanico 111
Numerosi studi effettuati su impianti sperimentali hanno evidenziato che la manovra di chiusura
non è istantanea in quanto la girante della pompa continua, per un breve tempo, a sollevare
l’acqua e che la pompa cessa di erogare portata quando il numero di giri scende a circa il 50 % di
quello di regime; pertanto è stata definita un’espressione analitica (Mendiluce) per la determinazio-
ne del tempo che intercorre tra lo stacco di energia ed il termine di erogazione della portata (V=0)
m0
c HgLV
kCT⋅
⋅⋅+= [secondi]
V0 = velocità media nel funzionamento a regime
Hm=prevalenza in m nel funzionamento a regime
L = lunghezza della condotta
C e k sono due costanti: C è dato in funzione del rapporto Hm/L (Tabella II)
Tabella II
Hm/L 0÷0,20 0,21÷0,28 0,29÷0,32 0,33÷0,37 0,38÷0,40
C 1 0,75 0,50 0,25 0
Per Hm/L>0,4 l’arresto della pompa si considera istantaneo.
k dipende dalla lunghezza della condotta L : K=1 per L > 2000 m ; K= 2- 0,0005 L per L ≤ 2000 m
Per la determinazione della massima oscillazione di carico si utilizza la formula di Micheaud
c0
max TgVL2
Y⋅
⋅⋅=∆
Le Norme Tecniche sulle tubazioni di cui al DM del 12 dicembre 1985 pongono limiti alla massima
sovrappressione da colpo d’ariete ammissibile in funzione della pressione idrostatica (Tabella III).
In caso di sovrappresioni maggiori occorrerà prevedere dispositivi di attenuazione .
Tabella III
Pressione idrostatica fino a 60 60÷100 100÷200 200÷300
Massima Sovrappressione 30 30÷40 40÷50 50÷60
Valori in m di colonna d’acqua
Costruzioni Idrauliche 112
ESEMPIO N.9
Riprendendo i dati dell’Esempio 7 verificare l’impianto per la sovrappressione da colpo d’ariete
ammissibile:
• portata Q0= 35 l/s
• condotta in acciaio [DN 200 Di =219 mm ] L= 14500 m ; salto geodetico di Hg=375 m
• altezza manometrica Hm = Hg+∆h= 448,96 m
• Velocità a regime 92,0
4219,0
035,0QV
20
0 =π⋅
=ω
= m/s
Per 031,014500
96,448L
Hm == C=0.5 mentre per L> 2000 m K=1
pertanto il tempo di chiusura 52,396,44881,9
1450092,015,0
HgLV
kCTm
0c ≅
⋅⋅
⋅+=⋅
⋅⋅+= secondi
mentre la massima sovrappressione 63,77252,381,9
92,0145002Tg
VL2Y
c
0max =
⋅⋅⋅
=⋅
⋅⋅=∆ (*) m
(*) valore superiore a quanto riportato nella Tabella III delle Norme Tecniche sulle tubazioni di cui
al DM del 12 dicembre 1985 e pertanto è da prevedere una cassa d’aria per l’attenuazione del colpo
d’ariete. All’interno della cassa l’acqua raggiunge un livello al disopra del quale c’è aria in pressione
che, in condizione di regime, ha un valore pari alla piezometrica nella sezione iniziale della condot-
ta. Nell’eventualità di stacco dell’energia e conseguente blocco della pompa diminuisce la portata
e conseguentemente la pressione in condotta ; l’aria contenuta nel serbatoio si espande inviando
acqua nella tubazione prolungando, di fatto, il tempo di chiusura Tc.Questo tempo è ovviamente
funzione del volume d’acqua immesso nella condotta, ovvero della dimensione e del numero della
casse.
Per il dimensionamento possono essere seguite teorie elastiche le quali tengono conto delle carat-
teristiche del liquido e della tubazione o teorie semplificate , o anelastiche, che considerano il
fluido incomprimibile e la condotta indeformabile (teoria di Evangelisti).