Upload
ngokhanh
View
223
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
P a g . 1 | 14
www.magreinmenopausa.it
Anna Cuva
Come dimagrire eliminando un
solo alimento dalla tua tavola
Come dimagrire eliminando un solo alimento dalla tua tavola ____________________________________________________
P a g . 2 | 14
www.magreinmenopausa.it
L’autrice Ciao sono Anna Cuva, Naturopata, Professional Counselor e ideatrice del metodo MiM “Magre in
Menopausa”.
Ho avuto una menopausa precoce a 38 anni e adesso la vedo come una sfortuna e fortuna
insieme. E ti spiego perché.
Sfortuna per non avere più la possibilità di avere figli, di sentirti anticipatamente “vecchia” e
soprattutto rassegnata ad ingrassare!
Sensazioni che io ho provato a 38 anni e che sono le stesse che molte donne indipendentemente
dall’età provano quando inizia la menopausa.
E’ come se ti piombasse una tegola addosso che ti fa capire che sei irrimediabilmente non più
giovane. E non è solo una considerazione mentale che non ti fa sentire più bella e desiderabile
come un tempo. La terribile realtà è che il tuo fisico inizia a cambiare. E quindi inizi a vivere delle
“mirabilie” come avere imbarazzanti vampate di calore in pubblico o di vedere il tuo corpo
ammorbidirsi, afflosciarsi e modificarsi.
Questa è la versione sfigata della questione.
La buona notizia è che c’è anche la versione “fortunata”.
C’è un proverbio tibetano che dice: “Se c’è una soluzione perché ti preoccupi? Se non c’è una
soluzione perché ti preoccupi?”
All’arrivo della menopausa non c’è soluzione…quindi preoccuparsi, arrabbiarsi, avvilirsi e
lamentarsi non serve a nulla!
Quello che invece serve è come tu puoi “reagire” a questa situazione. Invece di lamentarti, puoi
decidere di impostare un nuovo stile di vita iniziando a fare attenzione a cosa mangi, a prenderti
cura del tuo corpo e decidere di essere felice.
E’ facile? Per niente!!! Ma è possibile! E io ne sono la prova vivente.
Da quella situazione “sfortunata” ho deciso di reagire per dimostrare che Magre (e belle) in
Menopausa è possibile! Ho indirizzato tutte le mie conoscenze di Naturopatia e Counseling a
questo scopo e il risultato è condensato nel Metodo MiM.
Dopo 15 anni non sono diventata una “guru”e non mi sento arrivata, perchè sono in continua
crescita, evoluzione, scoperta e apprendimento.
Ma una cosa la posso dire con certezza: ho trovato le soluzioni che mi fanno vivere felicemente la
menopausa!
Una di queste soluzioni…te la racconto in questo super report!
Come dimagrire eliminando un solo alimento dalla tua tavola ____________________________________________________
P a g . 3 | 14
www.magreinmenopausa.it
Disclaimer Questo disclaimer regola l'utilizzo di questo e-book.
Continuando nella lettura dichiari di accettarne le condizioni.
Le indicazioni riportate nel seguente e-book hanno esclusivamente scopo informativo e non
intendono sostituire i pareri del medico, di altri operatori sanitari o professionisti del settore che
devono sempre ed in ogni caso essere contattati all'insorgere di patologie.
In nessun caso l’autrice del testo o di altre parti connesse alla realizzazione, alla distribuzione e alla
promozione di questo e-book sono responsabili di qualsiasi eventuale danno collegabili all'uso di
tali informazioni.
Tutti i contenuti di questo e-book sono protetti dalla normativa sul diritto d'autore, non potranno
quindi essere pubblicati, iscritti, distribuiti o commercializzati senza la preventiva autorizzazione
scritta dell’autrice.
Come dimagrire eliminando un solo alimento dalla tua tavola ____________________________________________________
P a g . 4 | 14
www.magreinmenopausa.it
Sommario
UNA NOTIZIA SHOCKANTE............................................................................................................................. 5
FACCIAMO UN PASSO INDIETRO NEL TEMPO ................................................................................................... 6
NON C’E’ PIU’ IL GRANO DI UNA VOLTA ........................................................................................................ 8
PROVARE PER CREDERE ............................................................................................................................... 11
E ADESSO TOCCA A TE ................................................................................................................................. 13
BIBLIOGRAFIA .............................................................................................................................................. 14
Come dimagrire eliminando un solo alimento dalla tua tavola ____________________________________________________
P a g . 5 | 14
www.magreinmenopausa.it
UNA NOTIZIA SHOCKANTE
"I problemi di peso e di salute delle persone non sono dovuti né ai grassi, né agli
zuccheri, né al fatto che la civiltà informatica, con la sua eccessiva sedentarietà,
abbia sostituito il salubre stile di vita agreste. Il problema, secondo me, è il grano”.
Questo è l’incipit del bestseller del cardiologo americano William Davis, “La dieta
zero grano”.
E questa è la notizia più sconvolgente che abbia mai sentito in tema di
alimentazione.
Ma ci pensate? Il grano! L’ingrediente con cui facciamo il pane e la pasta!
Questa notizia detta a noi italiani che siamo il Paese del pane e della pasta è un vero
e proprio colpo al cuore. E lo è nel vero senso della parola. Infatti secondo le
ricerche e gli studi del professor Loren Cordain, Ph.D., insegnante presso la Colorado
State University, nel Dipartimento Salute e Scienze Motorie, il grano sembra essere
cardio-tossico1.
Ma non si tratta solo di cuore.
Nel libro di William Davis, La dieta zero grano, si riporta infatti che in “uno studio
recente condotto dal dottor Westman, 84 diabetici obesi hanno seguito una rigida
dieta povera di carboidrati e senza grano. Dopo sei mesi, il girovita che è un
indicatore del grasso viscerale è diminuito in media di oltre 12 centimetri e il peso è
sceso di 11 chili! Non solo: il 95 per cento dei partecipanti ha potuto ridurre i
farmaci antidiabete, e audite, audite: il 25 per cento ha potuto addirittura
interrompere le cure compresa l’insulina”.
Semplicemente eliminando il grano.
La notizia è davvero shockante.
E non è finita.
1 http://www.comemigliorare.com/doc/Wheat-lectins-heart-disease-2008.pdf
Come dimagrire eliminando un solo alimento dalla tua tavola ____________________________________________________
P a g . 6 | 14
www.magreinmenopausa.it
David Perlmutter, con La dieta intelligente, denuncia con determinazione che i
carboidrati possono distruggere il cervello! L’autore ci spiega che “anche i cosiddetti
carboidrati sani, come i cereali integrali, possono causare demenza, disturbo da
deficit di attenzione e iperattività, epilessia, ansia, mal di testa cronici, depressione,
calo della libido e molti altri mali.(…) Inoltre punta i riflettori sul vero colpevole di
tutte le malattie degenerative, ovvero l'infiammazione, che può essere scatenata dai
carboidrati, soprattutto da quelli che contengono glutine o un elevato livello di
zucchero.
Ma come è possibile che questa cosa accade ai nostri giorni quando per millenni la
farina di grano è stato il cibo alla base dell’alimentazione dei popoli.
FACCIAMO UN PASSO INDIETRO NEL TEMPO
La nascita dell’agricoltura risale a circa diecimila anni fa. Trovò la sua origine
nell’area della Mesopotamia, dall’addomesticamento di piante selvatiche. Dopo
attenta osservazione e ripetute prove, l’uomo si accorse che poteva cibarsi non solo
dei frutti degli alberi, raccogliendoli così come spontaneamente crescevano, ma
poteva anche coltivare il terreno e selezionare le specie di piante.
La pratica dell’agricoltura segnò per l’uomo il passaggio dal semplice sfruttamento
delle risorse naturali (caccia, pesca, raccolta di frutti) alla produzione diretta del cibo
per la sua sopravvivenza. Praticando l’agricoltura, l’uomo abbandonò il nomadismo
e cominciò a modificare l’ambiente: sistemazione del suolo con livellamento o
terrazzamenti, preparazione del terreno per la semina, opere di bonifica di zone
paludose e irrigazione di zone aride.
Come dimagrire eliminando un solo alimento dalla tua tavola ____________________________________________________
P a g . 7 | 14
www.magreinmenopausa.it
Jared Diamond, professore di Geografia e Fisiologia alla UCLA (Università della
California di Los Angeles) e autore del libro vincitore del premio Pulitzer Armi, acciaio
e malattie, sostiene che “l’adozione dell’agricoltura, in teoria il nostro passo più
decisivo in direzione di una vita migliore, è stata da molti punti di vista una catastrofe
da cui non ci siamo mai ripresi”. Il professor Diamond argomenta che, in base a quanto
abbiamo appreso dalla moderna paleopatologia, il passaggio dai gruppi di cacciatori-
raccoglitori alle società agricole fu accompagnato da una riduzione della statura, da
una rapida diffusione di malattie infettive come la tubercolosi e la peste bubbonica, e
da una strutturazione rigida della società in classi sociali (dai contadini al sovrano),
oltre ad aver posto le basi per le discriminazioni di genere.
Nei suoi libri Paleopathology at the Origins of Agriculture (Paleopatologia alle origini
dell’agricoltura) e Health and the Rise of Civilization (La salute e l’ascesa della civiltà),
l’antropologo Mark Cohen, dell’Università dello Stato di New York, sostiene che,
benché l’agricoltura abbia apportato un surplus alimentare ha anche fatto sì che le
persone lavorassero di più e più duramente. Il che comportò una riduzione delle fonti
di cibo passando dalla grande varietà di piante che venivano raccolte in precedenza
alle poche che potevano essere coltivate. Si diffusero, inoltre, una serie di malattie
fino a quel momento sconosciute. “Io credo che la maggior parte dei cacciatori-
raccoglitori abbiano scelto di non coltivare finché non sono stati costretti a farlo e, nel
momento in cui sono passati all’agricoltura, abbiano barattato la qualità per la
quantità” scrive l’antropologo.
Come dimagrire eliminando un solo alimento dalla tua tavola ____________________________________________________
P a g . 8 | 14
www.magreinmenopausa.it
La concezione moderna della vita dei cacciatori-raccoglitori – una vita breve, violenta,
disperata e con una cattiva alimentazione – potrebbe essere sbagliata.
L’adozione dell’agricoltura, secondo questo filone di pensiero, può essere vista come
un compromesso in cui convenienza, evoluzione sociale e abbondanza di cibo furono
acquistate al prezzo della salute umana.
La nostra epoca ha portato questa situazione all’estremo. Ma come è successo?
NON C’E’ PIU’ IL GRANO DI UNA VOLTA
Come dice il dott. Willian Davis nel suo libro: “Il grano, più di qualunque altro alimento
(compresi lo zucchero, i grassi e il sale) è l’elemento base dell’alimentazione attuale”.
Pensiamoci un attimo. Che cosa sarebbe un pranzo come si deve senza la pasta, un
sugo senza scarpetta, una colazione senza biscotti, una birra senza salatini, una torta
di mele senza pasta frolla?
Se ci guardiamo intorno, siamo praticamente circondati.
Basta entrare in un supermercato e rendersi conto dell’invasione del grano! Metri di
scaffali dedicati a pane di tutti i tipi: pane bianco, pane integrale, pane multicereale,
pane ai sette cereali, pane di segale, pane di segale integrale, pane lievitato
naturalmente, baguette, grissini, pane d’avena, pane ai semi di lino, pita, panini al
latte, rosette, pane per hamburger e pane per tramezzini. E poi gli scaffali degli snack,
con decine di marche di cracker e ventisette tipi di taralli, il pan grattato, i crostini, le
friselle, e così via. Senza contare il banco del panettiere e gli altri scaffali dedicati ai
prodotti per la colazione. Poi c’è lei, la regina degli alimenti a base di grano: la pasta!
Spaghetti, bucatini, lasagne, penne, rigatoni, conchiglie, pasta integrale, pasta verde,
pasta all’uovo e chi più ne ha più ne metta!
Il grano è sostanzialmente ovunque ed è il cereale più consumato sul nostro pianeta.
Ma allora com’è stato possibile che questa innocua pianta che ha nutrito generazioni
e generazioni di esseri umani si sia improvvisamente rivoltata contro di noi?
Quello che non tutti sanno, dice sempre William Davis, “non è lo stesso grano con cui
i nostri antenati impastavano il loro pane quotidiano. Il grano ovviamente ha avuto
Come dimagrire eliminando un solo alimento dalla tua tavola ____________________________________________________
P a g . 9 | 14
www.magreinmenopausa.it
un’evoluzione modesta nel corso dei secoli, ma è cambiato drasticamente negli ultimi
cinquant’anni, sotto la spinta dei nuovi scienziati agronomi. Il grano ha subito processi
di ibridazione, di incrocio e di «introgressione» che avevano l’obiettivo di renderlo più
resistente alle condizioni ambientali (come la siccità) o agli agenti patogeni (come i
funghi). Ma, soprattutto, le mutazioni genetiche hanno puntato a incrementarne la
resa per ettaro. Ad esempio, il raccolto medio di un’azienda agricola dell’America del
Nord è più che decuplicato rispetto a quello di un secolo fa. Una tale crescita
produttiva è stata resa possibile da cambiamenti genetici consistenti, fra cui la
trasformazione delle belle spighe dorate che ondeggiavano al vento dei tempi andati
nelle produttive varietà di grano nano di oggi, rigide e alte mezzo metro. Queste
trasformazioni, purtroppo hanno avuto un prezzo. (…)
L’idea che un alimento così fondamentale e profondamente radicato nell’esperienza
umana possa farci male è, per così dire, destabilizzante e contraria a una cultura
secolare che vede nel grano e nel pane la base dell’alimentazione. Ma il pane di oggi
non assomiglia più alle pagnotte che sfornavano i nostri antenati e il grano attuale
non è che un’eco sbiadita del grano che fu.
Dall’epoca delle spighe selvatiche che raccoglievano i primi esseri umani, il grano è
esploso in più di 25.000 varietà, di fatto tutte riconducibili all’intervento umano. (…)
Il passaggio dalla raccolta delle spighe selvatiche alla coltivazione fu un cambiamento
decisivo, che influenzò i loro comportamenti migratori e stimolò la produzione di
utensili e lo sviluppo del linguaggio e della cultura. Questo momento segnò l’inizio di
un’economia basata sull’agricoltura e su insediamenti a lungo termine: fu un
momento cruciale nella storia della civiltà umana. (…) Per la maggior parte dei dieci
millenni in cui il grano ha occupato un posto d’onore nelle grotte, nelle capanne, nelle
case di mattoni e sulle tavole degli uomini, quello che all’inizio era il semplice piccolo
farro selvatico si evolvette poi nel farro medio (detto anche emmer, o farro dicocco)
e infine nel Triticum aestivum, modificandosi gradualmente e a singhiozzo. Il grano
del Diciassettesimo secolo era uguale al grano del diciottesimo, che a sua volta era lo
stesso del diciannovesimo e della prima metà del ventesimo. (…) Nel Diciannovesimo
secolo e nella prima parte del ventesimo, come del resto nei secoli precedenti, il grano
ha subito pochi cambiamenti. La farina che adoperava mia nonna nel 1940 per fare i
suoi celebri muffin alla panna acida non era molto diversa dalla farina utilizzata dalla
sua bisnonna sessant’anni fa o, parimenti, dalla farina di una sua antenata di duecento
Come dimagrire eliminando un solo alimento dalla tua tavola ____________________________________________________
P a g . 10 | 14
www.magreinmenopausa.it
anni prima. La macinazione del grano è diventata sempre più meccanizzata nel
Ventesimo secolo, fornendo farina più fine in grandi quantità, ma la sua composizione
non era granché differente.
Questa situazione è cambiata repentinamente nella seconda metà del Ventesimo
secolo, quando un mutamento radicale nelle tecniche di ibridazione trasformò
significativamente il grano. Ciò che oggi viene chiamato grano è stato modificato non
dall’ambiente o dalle malattie ma da un intervento diretto dell’uomo.
Di conseguenza, il grano ha subito più interventi di Michael Jackson, è stato allungato,
cucito, tagliato e riattaccato ed è diventato una cosa completamente nuova, quasi
irriconoscibile rispetto al grano delle origini, di cui tuttavia continua a portare il nome.
Per rispondere alle esigenze della moderna produzione commerciale, il grano è stato
modificato in modo da incrementarne la produttività e ridurne i costi. Durante questo
processo, non ci si è praticamente mai domandati se le sue nuove caratteristiche
fossero compatibili con la salute umana”.
Sempre William Davis sostiene che “da qualche parte in questo lungo percorso della
storia del grano – forse cinquemila anni fa, ma più probabilmente negli ultimi
cinquant’anni –, il grano è cambiato. Il risultato è che una pagnotta, un biscotto o la
focaccia di oggi sono diversi da ciò che sarebbero stati millenni fa, e perfino da quelli
che facevano le nostre nonne. Anche se hanno lo stesso aspetto, anche se il sapore è
più o meno identico, ci sono alcune differenze biochimiche rilevanti. Piccoli
cambiamenti nella struttura proteica del grano possono produrre una differenza
enorme nel nostro organismo: la stessa differenza che passa tra l’innescare una
risposta immunitaria devastante e non l’innescarla affatto. (…)
La strana svista che è stata commessa durante l’ondata di incroci condotta dal
CIMMYT fu quella di non fare alcun test di sicurezza per verificare che le nuove varietà
di grano, così pesantemente modificate dal punto di vista genetico, non avessero
alcun impatto nocivo sulla salute di uomini e animali. L’intenzione di aumentare la
resa del grano era così risoluta, la certezza dei genetisti che l’ibridazione non avrebbe
avuto effetti negativi sulla salute era così assoluta e la necessità di ridurre la fame nel
mondo era così urgente che il grano uscito da questi esperimenti fu messo sul
mercato alimentare senza che ci si preoccupasse minimamente dei possibili rischi
legati al suo consumo.
Come dimagrire eliminando un solo alimento dalla tua tavola ____________________________________________________
P a g . 11 | 14
www.magreinmenopausa.it
Dal momento che l’ibridazione e gli incroci fornivano piante che erano essenzialmente
“grano”, fu semplicemente dato per scontato che le nuove varietà sarebbero state
perfettamente tollerate dai consumatori. Gli agronomi, in effetti, sorridevano all’idea
che l’ibridazione generasse piante nocive per la salute umana. Dopotutto, la tecnica
dell’ibridazione era stata utilizzata per secoli – seppure in forma più rozza – per le
piante, gli animali e perfino per gli esseri umani. Se si uniscono due varietà di
pomodoro quello che si ottiene è ancora un pomodoro, no? Quindi dov’è il problema?
La questione della salute umana o animale non venne mai sollevata. Nel caso del
grano fu analogamente dato per scontato che le trasformazioni del contenuto di
glutine e della struttura molecolare, le modificazioni di enzimi e proteine, o delle
qualità che rendono una pianta più soggetta o più resistente a certe malattie, non
avrebbero creato alcun problema agli esseri umani.
Ma evidentemente a giudicare dall’esplosione di intolleranza al grano per non parlare
della celiachia, non è stato così.
PROVARE PER CREDERE Mi rendo conto che può sembrare assurdo e so anche come ci si sente appena si
scopre questo fatto, perché è esattamente quello che è successo a me. Una sorta di
incredulità e sgomento.
La notizia è che il cereale più diffuso al mondo è l'alimento più dannoso per la
nostra salute.
Se ti trovi ad avere sempre la pancia gonfia, se cerchi senza successo di strizzarti
dentro i pantaloni dell'anno scorso, se continui a dire al tuo medico che mangi
veramente poco e comunque sei sovrappeso e hai la pressione e il colesterolo alti,
allora prendi in considerazione l'ipotesi di dire addio al grano.
Eliminato il grano, sparirà anche il problema.
Praticamente è semplicissimo! Basta escludere un solo alimento, il grano, e iniziare a
dimagrire.
Quando io appresi questa shockante verità l’unica cosa che potevo fare era quella di
provare.
Come dimagrire eliminando un solo alimento dalla tua tavola ____________________________________________________
P a g . 12 | 14
www.magreinmenopausa.it
E poiché ho la fortuna di avere un’indole curiosa a cui piace sperimentare ho fatto
un mini test di una settimana in cui ho tassativamente escluso ogni alimento in cui
fosse presente il grano.
Inizialmente provi una sensazione di completo smarrimento perché in tutto quello
che ti circonda c’è il grano! Ma poi ti accorgi che esistono tantissimi cereali
“alternativi” che ti permettono di non rinunciare ai farinacei che sono una
componente fondamentale di una buona alimentazione.
Ho scoperto l’esistenza della farina di riso, di mais, di teff; per non parlare di cereali
gustosi e facili da preparare come la quinoa, l’amaranto, il sorgo e il miglio.
Queste farine “alternative” sono sempre più diffuse anche nei supermercati e il
risultato, nel gusto e nell’aspetto, non ha nulla da invidiare a quello ottenuto con la
farina di grano.
Il risultato? Strabiliante!
Subitissimo, già nelle prime 48 ore si ha l’immediata sensazione di sentirti
finalmente sgonfia!
E poi ci sono incredibili ed inimmaginabili effetti collaterali!
La fame e l’appetito diminuiscono, quindi mangi di meno e l’apporto calorico si
riduce. La pancia si sgonfia e il peso diminuisce.
In più ti senti più energica, meno stanca e l’umore si alza.
Insomma posso proprio dire aver sperimentato una sensazione di benessere fisico a
360° che non provavo da anni!
Come dimagrire eliminando un solo alimento dalla tua tavola ____________________________________________________
P a g . 13 | 14
www.magreinmenopausa.it
E ADESSO TOCCA A TE Adesso sai. Adesso sai che il grano di oggi è una pianta creata in laboratorio che
purtroppo non ha più nulla in comune con quello dei nostri avi.
Come dice Davis William nel suo epilogo “forse non è impossibile riprenderci da
questa catastrofe chiamata «agricoltura», ma un primo passo fondamentale è quello
di ammettere le trasformazioni nefaste che abbiamo imposto a questa cosa che
continuiamo a chiamare grano.”
Sono ottimista. Vedo sempre più numerose le realtà di aziende agricole che hanno
recuperato i semi dei grani antichi e stanno portando avanti produzioni sane come
quelle di una volta.
Mi fa piacere segnalare queste 2 imprenditrici donne impegnate per una nuova
agricoltura:
Manuela Vestri, in Toscana che ha aderito all’associazione dii Coltivatori Custodi
affiliati alla Banca del Germoplasma. Si tratta dell’impegno concreto dell’azienda
nella conservazione del seme di grano antico toscano e nella salvaguardia del
patrimonio agro-alimentare mondiale. (www.agricolavestri.it)
Maria Vittoria Anedda, in provincia di Parma con la sua azienda “Eredità dal
passato” è impegnata nella produzione di grani antichi come Autonomia B, Risciola,
e Terminillo. (www.ereditadalpassato.it)
Sono piccoli semi che mi auguro si possano espandere sempre più al fine di
recuperare la bontà della nostra cultura alimentare fatta di pane e pasta.
Nel frattempo non mi resta che augurarmi che anche tu abbia il vivo desiderio di
sperimentare il “benessere senza grano”.
Il Metodo MiM – Magre in Menopausa – è stato studiato proprio partendo da tutte
queste considerazioni ed il mio augurio è che tu possa ritrovare prestissimo la tua
splendida forma.
Come dimagrire eliminando un solo alimento dalla tua tavola ____________________________________________________
P a g . 14 | 14
www.magreinmenopausa.it
BIBLIOGRAFIA
Davis, William - La dieta zero grano -. 2014 Mondadori Libri S.p.A., Milano
David Perlmutter - La dieta intelligente - 2015 Mondadori Libri S.p.A., Milano
Christophe Brusset - Siete pazzi a mangiarlo! - 2016 – EDIZIONI PIEMME S.p.A,
Milano