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1 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO PIANO TRIENNALE DELLA PERFORMANCE 2017-2019 Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, “Attuazione della Legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni” 1. Presentazione del Piano L’applicazione del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150, recante disposizioni per l’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e per l’efficienza e la trasparenza delle pubbliche amministrazioni, permette a queste ultime di rendere esplicito il lavoro svolto per misurarne e valutarne l’attività. Il Piano delle Performance, alla sua prima redazione, offre le proposte attraverso le quali ogni singola amministrazione avvia un processo di miglioramento continuo, rilevabile e misurabile. Il CIP, attraverso la pubblicazione del Piano in argomento, intende mettere a punto in modo trasparente gli obiettivi, le strategie utilizzate e le risorse disponibili per perseguire le proprie finalità istituzionali. Il CIP, riconosciuto Ente di Diritto Pubblico ai sensi della Legge n. 124 del 7/08/2015 e reso attuativo dal Decreto Legislativo n. 43 del 27 febbraio 2017, nonché dal nuovo Statuto in via di approvazione da parte degli Organi Vigilanti, è la Confederazione delle Federazioni Sportive Paralimpiche (riconosciute solo da CIP) e delle Discipline Sportive Paralimpiche (riconosciute solo dal CIP), delle Federazioni Sportive Nazionali Paralimpiche (unico soggetto giuridico riconosciuto dal CONI per l’attività olimpica e dal CIP per l’attività paralimpica) e delle Discipline Sportive Associate Paralimpiche (unico soggetto giuridico riconosciuto dal CONI per l’attività olimpica e dal CIP per l’attività paralimpica). Il CIP disciplina, regola e gestisce le attività sportive per persone disabili sul territorio nazionale, secondo criteri volti ad assicurare il diritto di partecipazione all’attività sportiva in condizioni di uguaglianza e pari opportunità. Per quanto riguarda l’agonismo di alt o livello, il CIP coordina e favorisce la preparazione atletica delle rappresentative paralimpiche delle diverse discipline in vista degli impegni nazionali ed internazionali e soprattutto dei Giochi Paralimpici Estivi ed Invernali, che si svolgono nelle stesse sedi e strutture utilizzate per le Olimpiadi circa due settimane dopo i Giochi Olimpici. Ad oggi il CIP riconosce 54 Entità Sportive tra Federazioni Paralimpiche (28), Discipline Paralimpiche (8), Enti di Promozione Paralimpica (13) ed Associazioni Benemerite Paralimpiche (5). Oltre alla Preparazione Paralimpica, le altre attività istituzionali del CIP riguardano l’Avviamento, la promozione, la Scuola, gli Acquisti e Lavori, gli Impianti e la Formazione e Ricerca.

COMITATO ITALIANO PARALIMPICO PIANO TRIENNALE …...2 2. Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e gli stakeholder esterni 2.1 Chi siamo – Dalla Nascita del movimento

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COMITATO ITALIANO PARALIMPICO

PIANO TRIENNALE DELLA PERFORMANCE

2017-2019

Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, “Attuazione della

Legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di

efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”

1. Presentazione del Piano

L’applicazione del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150, recante disposizioni per l’ottimizzazione della

produttività del lavoro pubblico e per l’efficienza e la trasparenza delle pubbliche amministrazioni,

permette a queste ultime di rendere esplicito il lavoro svolto per misurarne e valutarne l’attività. Il

Piano delle Performance, alla sua prima redazione, offre le proposte attraverso le quali ogni singola

amministrazione avvia un processo di miglioramento continuo, rilevabile e misurabile. Il CIP,

attraverso la pubblicazione del Piano in argomento, intende mettere a punto in modo trasparente gli

obiettivi, le strategie utilizzate e le risorse disponibili per perseguire le proprie finalità istituzionali.

Il CIP, riconosciuto Ente di Diritto Pubblico ai sensi della Legge n. 124 del 7/08/2015 e reso attuativo

dal Decreto Legislativo n. 43 del 27 febbraio 2017, nonché dal nuovo Statuto in via di approvazione

da parte degli Organi Vigilanti, è la Confederazione delle Federazioni Sportive Paralimpiche

(riconosciute solo da CIP) e delle Discipline Sportive Paralimpiche (riconosciute solo dal CIP), delle

Federazioni Sportive Nazionali Paralimpiche (unico soggetto giuridico riconosciuto dal CONI per

l’attività olimpica e dal CIP per l’attività paralimpica) e delle Discipline Sportive Associate

Paralimpiche (unico soggetto giuridico riconosciuto dal CONI per l’attività olimpica e dal CIP per

l’attività paralimpica).

Il CIP disciplina, regola e gestisce le attività sportive per persone disabili sul territorio nazionale,

secondo criteri volti ad assicurare il diritto di partecipazione all’attività sportiva in condizioni di

uguaglianza e pari opportunità. Per quanto riguarda l’agonismo di alto livello, il CIP coordina e

favorisce la preparazione atletica delle rappresentative paralimpiche delle diverse discipline in vista

degli impegni nazionali ed internazionali e soprattutto dei Giochi Paralimpici Estivi ed Invernali, che

si svolgono nelle stesse sedi e strutture utilizzate per le Olimpiadi circa due settimane dopo i Giochi

Olimpici. Ad oggi il CIP riconosce 54 Entità Sportive tra Federazioni Paralimpiche (28), Discipline

Paralimpiche (8), Enti di Promozione Paralimpica (13) ed Associazioni Benemerite Paralimpiche (5).

Oltre alla Preparazione Paralimpica, le altre attività istituzionali del CIP riguardano l’Avviamento, la

promozione, la Scuola, gli Acquisti e Lavori, gli Impianti e la Formazione e Ricerca.

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2. Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e gli stakeholder esterni

2.1 Chi siamo – Dalla Nascita del movimento attraverso la FISD fino al CIP

La costituzione della Federazione Italiana Sport Disabili – FISD, avvenuta nel novembre 1990, è stata

ottenuta dall’unificazione volontaria delle tre Federazioni sportive all’epoca competenti in materia di

handicap:

- FISHA (Federazione Italiana Sport Handicappati – fisici e mentali

- FICS (Federazione Italiana Ciechi Sportivi)

- FSSI (Federazione Italiana Silenziosi d’Italia)

Prima di giungere alla nascita di questo organismo unitario, unico soggetto qualificato a promuovere

e disciplinare l’attività sportiva per i disabili nel nostro paese, ciascuna di dette Federazioni aveva

percorso autonomamente la propria strada.

La FICS e la FSSI nacquero e svilupparono la loro attività in seno, rispettivamente, all’Unione Italiana

Ciechi ed all’Ente Nazionale Sordomuti. Ma, per il ruolo che prima la FISD ed oggi il Comitato

Italiano Paralimpico occupa all’interno dell’organizzazione sportiva nazionale, determinante è stata

l’attività posta in essere dalla FISHa.

Prima che si arrivasse alla sua nascita, avvenuta nel 1981, il movimento sportivo per persone disabili

mosse i primi passi negli anni che precedettero i primi Giochi Paralimpici di Roma del 1960, periodo

in cui ad Ostia, presso il Centro Paraplegici dell’INAIL, il Prof. Antonio Maglio diede impulso ed

attuazione ai principi dello sport terapia, sulla scia di quanto fatto dal neo chirurgo Prof. Ludwig

Guttmann in Gran Bretagna con i reduci della Seconda Guerra Mondiale ricoverati presso la “Spinal

Injuries Unit” di Stoke Mandeville.

Il Dott. Maglio è considerato il “Padre” della Sport Terapia e del paralimpismo in Italia in quanto

senza il suo lavoro la sua totale dedizione, che duro dal 1935, anno in cui si laureò in medicina e

chirurgia all’Università di Bari, fino al 7 gennaio 1988, giorno della sua scomparsa, Roma e l’Italia

non avrebbero avuto il privilegio di aver dato i natali ai Giochi Paralimpici Estivi, senza contare le

migliaia di persone disabili che in Italia devono alle sue intuizioni il prolungamento delle loro

aspettative di vita ed il loro proficuo reinserimento nella società civile.

In Italia, nei primi anni ’50, imperava una scarsa cultura in materia di handicap ed il Dott. Maglio

favorì un nuovo approccio al tema della disabilità, proponendo ai pazienti disabili del Centro

Paraplegici di Ostia “Villa Marina”, voluto nel 1957 dall’INAIL, di cui Antonio Maglio fu

vicedirettore e primario, l’avviamento allo sport come pratica riabilitativa e di recupero

dell’autostima. I risultati delle sue metodologie terapeutiche furono subito notevoli, tanto da condurre

ad una importante riduzione del tasso di mortalità ed attuazione degli stati depressivi dei pazienti.

Antonio Maglio fece esattamente quello che Ludwing Guttmann praticava a Stoke Mandeville, ma

ampliò notevolmente i programmi inserendovi discipline quali nuoto, pallacanestro, tennistavolo,

getto del peso, lancio del giavellotto, tiro con l’arco, scherma e corsa in carrozzina. In questa crescita

l’INAIL ha avuto un ruolo fondamentale rappresentato dal fatto che fino al 1972 era ancora il Centro

INAIL di Ostia a finanziare e potenziare lo sport dei paraplegici.

Solo nel 1974 si arrivò alla costituzione dell’Associazione Nazionale per lo sport dei paraplegici

(ANSPI) per promuovere lo sport quale diritto per tutti i cittadini disabili, e pochi anni dopo,

precisamente nel 1977, a dimostrazione della crescita del movimento, arrivò anche la partecipazione

ai Campionati Europei di atletica leggera a Vienna ed a quelli di basket in carrozzina in Olanda. Prima

che si arrivasse alla sua nascita, avvenuta nel 1981, la FISHa ha svolto la propria attività come ANSPI

(Associazione Nazionale Sportiva Paraplegici Italia) con lo scopo di stabilire un rapporto solido e

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continuativo con il Comitato Olimpico Nazionale a cui aderì nel 1981, compiendo il primo

significativo passo verso il riconoscimento dell’attività sportiva svolta dai portatori di handicap.

Sei anni dopo, nel 1987, il Comitato Olimpico decretò il riconoscimento giuridico della FISHa ed il

suo ingresso nell’olimpo delle Federazioni Sportive Nazionali effettive.

La FISHa ha fatto da traino e da guida per l’inquadramento giuridico, ottenuto successivamente nel

1990 con la costituzione della FISD, anche per le altre due federazioni di handicap, FICS e FSSI.

Il 1996 è stato un anno di grandi cambiamenti strutturali. Il settore silenziosi si è scorporato dalla

FISD assumendo lo status di Federazione-disciplina associata a quest’ultima. E’ stato costituito uno

specifico settore per l’handicap mentale (la cui attività venne inserita all’interno della FISHa a partire

dal 1982), in ottemperanza a quanto deliberato dall’Assemblea delle società sportive l’anno

precedente. Inoltre, in accordo con il corrispondente organismo internazionale, la FISD aderì al

movimento dello Special Olympics International, l’unico esistente e riconosciuto in quel momento e

competente per l’attività promozionale degli atleti affetti da disabilità mentale e l’INAS-FID, infatti

responsabile dell’attività agonistica dell’handicap mentale fu riconosciuta molti anni fa.

Pertanto la FISD del quadriennio 1996/2000 risultava strutturata in tre settori di attività: Settore

Ciechi Sportivi; Settore Handicap Mentale e Settore Handicap Fisico, mentre la Federazione Sportiva

Sordi venne riconosciuta direttamente dal CONI. I settori godevano di autonomia tecnica ed

organizzativa, gestivano per delega del Consiglio Federale l’attività sportiva di loro competenza,

sempre nel rispetto dello Statuto Federale, ma non avevano totale autonomia finanziaria.

Nel corso dei suoi primi anni di vita, la FISD ottenne importanti attestazioni di merito, oltre che dal

Comitato Olimpico Nazionale, anche da istituzioni nazionali e territoriali, migliorando notevolmente

la sua immagine nei confronti degli organi di informazione e dell’opinione pubblica (Ministeri,

Pubblica Istruzione e Salute, Atenei, IUSM, Enti locali etc.).

Nel 2000 è iniziato il graduale ma fondamentale percorso della FISD, dovuto sia ad interventi

normativi esterni, quali appunto il Decreto 242/99 ed il nuovo Statuto del CONI, sia a spinte unitarie

provenienti dall’interno della Federazione.

Il risultato di tale periodo è stata l’elaborazione di un nuovo Statuto Federale che, completato l’iter

approvativo nel giugno 2000, accolse le richieste di cambiamento, trasformando la FISD da Ente

Pubblico Organo del CONI ad associazione riconosciuta di diritto privato e strutturata. Anche a livello

organizzativo la FISD subì enormi mutamenti, risultando infatti ripartita in tre grandi aree di attività

facenti capo a due Comitati Nazionali, Attività Paralimpica, di Alto Livello e Promozionale.

Il vero anno di svolta è, tuttavia, il 2003. Con la Legge del 15 luglio 2003 n. 189 il legislatore ha

infatti finalmente disposto la trasformazione della FISD in Comitato Italiano Paralimpico (CIP),

affidandogli la disciplina, la regolamentazione e la gestione delle attività sportive dei disabili sul

territorio nazionale, secondo criteri democratici volti ad assicurare il diritto di partecipazione

all’attività sportiva in condizioni di uguaglianza e pari opportunità.

L’innovazione è di estrema importanza perché il CIP ha assunto il ruolo, di fatto e di diritto, di

Confederazione delle Federazioni e Discipline Sportive Paralimpiche, come previsto dall’art. 1 dello

Statuto, diventando concretamente “la casa comune dello sport”, agonistico e non, praticato da

persone con disabilità, dove tutti possono trovare spazi idonei alla loro attività, nel pieno rispetto delle

autonomie precedentemente acquisite. Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8

aprile 2004 si sono poi chiariti alcuni ambiti di competenza fondamentali che la predetta L. n.

189/2003 non approfondiva del tutto, disciplinando da un lato i rapporti tra il CIP, il CONI ed i relativi

organismi internazionali (IPC e CIO) e dall’altro, come ribadito anche dall’art. 1 dello Statuto,

stabilendo che compete all’Amministrazione Governativa il potere di vigilare, attraverso i propri

organi ed uffici, sull’attività svolta dal CIP, ferma restando la vigilanza unica del CONI

esclusivamente per le attività di alto livello e di preparazione paralimpica, di partecipazione ai Giochi

Paralimpici e per quelle previste dagli accordi internazionali.

Inoltre detto Decreto sanciva il compito primario in capo al CIP di coordinare, riconoscere e vigilare

tutte le discipline ed organizzazioni per disabili in Italia, assimilando, pertanto, il Comitato al CONI

nella sua funzione principale ed esclusiva riferita allo sport in generale.

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Fino ad arrivare alla Legge n. 124 del 7/08/2015, ricordata in premessa, che disciplina il CIP quale

Ente di Diritto Pubblico scorporato dal CONI, riconoscimento reso attuativo dal decreto legislativo

n. 43 del 27 febbraio 2017 e dal nuovo statuto in via di approvazione.

I suddetti provvedimenti hanno pertanto sancito definitivamente la valenza pubblica e sociale

dell’organismo CIP, che mira a garantire il diritto allo sport in tutte le sue espressioni “promuovendo

la massima diffusione della pratica sportiva per disabili in ogni fascia di età e popolazione, affinché

ciascun disabile abbia l’opportunità di migliorare il proprio benessere e di trovare una giusta

dimensione nel vivere civile proprio attraverso lo sport quale strumento di recupero, di crescita

culturale e fisica, nonché di educazione dell’individuo disabile e non.

2.2 Cosa facciamo

Alla luce di quanto sopra esposto, il CIP è l’ente individuato dal legislatore quale distributore di

benessere e quale responsabile dello svolgimento della pratica sportiva da parte della popolazione

disabile a qualunque livello e per qualsiasi tipologia di handicap e, dunque, quale soggetto deputato

a riconoscere e coordinare le federazioni, le organizzazioni e le discipline sportive riconosciute

dall’IPC e dal CIO, e comunque operanti sul territorio nazionale che curino prevalentemente l’attività

sportiva per disabili. Inoltre, nell’ambito dell’ordinamento sportivo paralimpico, detta principi contro

l’esclusione, le diseguaglianze, il razzismo e la xenofobia e assume e promuove le opportune

iniziative contro ogni forma di violenza e discriminazione nello sport paralimpico. D’intesa con il

CONI detta principi ed emana regolamenti in tema di tesseramento ed utilizzazione degli atleti di

provenienza estera, al fine di promuovere la competitività delle squadre nazionali, di salvaguardare

il patrimonio sportivo nazionale paralimpico e di tutelare i relativi vivai giovanili, e per prevenire e

reprimere l’uso di sostanze o di metodi che alterano le naturali prestazioni fisiche degli atleti nelle

attività agonistiche-sportive. Garantisce giusti procedimenti per la soluzione delle controversie

nell’ordinamento sportivo in armonia con il CONI e le Istituzioni Nazionali interessate. Infine, è

competente in via diretta ed esclusiva per le attività di avviamento allo sport realizzate attraverso

Convenzioni stipulate con gli Enti di assistenza e/o previdenza, le Unità Spinali, le Aziende

Ospedaliere, gli Istituti Scolastici, per il riconoscimento dei CASP (Centri di Avviamento allo Sport

Paralimpico), nonché per l’attività promozionale pre-agonistica svolta in forma più avanzata rispetto

al mero avviamento, tradotta anche nell’organizzazione di meeting promozionali sui vari territori,

avvalendosi delle proprie strutture territoriali.

2.3 Come operiamo

Il CIP opera attraverso i propri organi che sono, ai sensi dell’art. 5 dello Statuto, il Consiglio

Nazionale, la Giunta Nazionale, il Presidente, il Segretario Generale ed il Collegio dei Revisori dei

Conti.

Il Consiglio Nazionale è, ai sensi dell’art. 6 dello Statuto, il massimo organo rappresentativo dello

sport italiano paralimpico ed opera per la massima diffusione dell’intero movimento sportivo per

disabili, disciplinando e coordinando l’intera attività sportiva nazionale paralimpica sul territorio

nazionale in collaborazione con le Federazioni e le Discipline Sportive Paralimpiche.

Il Consiglio Nazionale è composto dai seguenti membri di diritto:

a) il Presidente del CIP che lo presiede;

b) i Presidenti delle FSP riconosciute;

c) i membri italiani appartenenti all’esecutivo IPC e/o DSP.

Sono invece membri elettivi:

a) quattro atleti e due tecnici sportivi in rappresentanza delle FSP e delle DSP;

b) tre rappresentanti delle strutture territoriali regionali;

c) Due rappresentanti degli Enti di Promozione Sportiva Paralimpica riconosciuti dal CIP;

d) Tre rappresentanti delle DSP.

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Tra i vari compiti istituzionali previsti dall’art. 6 dello Statuto ricordiamo che:

- adotta a maggioranza assoluta dei propri componenti e su proposta della Giunta Nazionale lo

Statuto, le revisioni o modifiche statutarie, da sottoporre all’approvazione dell’Autorità

Governativa competente in materia di Sport, che provvede entro 60 giorni sentito il CONI, e

gli altri atti normativi di competenza, nonché i relativi atti di indirizzo interpretativo ed

applicativo;

- elegge il Presidente ed i componenti della Giunta Nazionale, in conformità alle norme

statutarie e delibera nei casi di loro decadenza e sostituzione;

- stabilisce i principi fondamentali ai quali devono uniformarsi, per ottenere il riconoscimento

ai fini sportivi, gli statuti delle FSP, delle DSP, degli EPS, delle Associazioni Benemerite,

delle associazioni e società sportive e delibera in ordine ai suddetti provvedimenti;

- approva gli indirizzi generali sull’attività dell’Ente, il Bilancio Preventivo e quello di

Esercizio; ratifica le delibere della Giunta Nazionale relative alle variazioni di Bilancio;

- delibera, su proposta della Giunta Nazionale, il commissariamento delle FSP e delle DSP in

caso di gravi irregolarità nella gestione, di gravi violazioni dell’ordinamento ovvero in caso

di constatata impossibilità di funzionamento dei medesimi;

- recepisce la regolamentazione, i compiti ed il funzionamento del Tribunale Nazionale

Antidoping, dell’Alta Corte di Giustizia e del Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport,

nonché degli altri Organi Disciplinari in materia di doping istituiti presso il CONI;

- approva, su proposta della Giunta Nazionale e d’intesa con il CONI, il Codice di

Comportamento Sportivo;

- delibera, sentito il CONI, il Regolamento dell’Organizzazione Territoriale ed il Regolamento

di Amministrazione e Contabilità, entrambi da sottoporre all’Autorità Governativa;

- stabilisce le modalità di tenuta del Registro delle Società e delle Associazioni Sportive

Dilettantistiche CIP presso ed in accordo con il CONI, nonché, sempre in accordo con il

CONI, le relative procedure di verifica, notifica delle variazioni dei dati e l’eventuale

cancellazione.

Alle sedute partecipano, senza diritto di voto, il Segretario Generale ed i componenti del Collegio dei

Revisori dei Conti.

Il Consiglio Nazionale è convocato dal Presidente almeno due volte l’anno per l’approvazione del

Bilancio Preventivo e di quello di Esercizio, con i relativi adempimenti, nonché ogni qualvolta il

Presidente o la Giunta Nazionale lo ritengano necessario, ovvero, in seduta straordinaria, su richiesta

di almeno 1/3 dei componenti.

La Giunta Nazionale, ai sensi dell’art. 7 dello Statuto, è l’organo di indirizzo, esecuzione e controllo

dell’attività amministrativa del CIP, esercita il controllo sulle Federazioni e sulle Discipline Sportive

Paralimpiche e, attraverso queste, sulle loro articolazioni interne e sulle altre Entità riconosciute dal

CIP.

La Giunta Nazionale è composta da:

a) il Presidente del CIP che la presiede:

b) da dieci rappresentanti delle FSP e delle DSP, tre dei quali eletti fra gli atleti e tecnici sportivi:

c) da un rappresentante delle strutture territoriali regionali CIP;

d) dai membri italiani appartenenti all’esecutivo EPC ed IPC;

Alla riunioni della Giunta partecipano, senza diritto di voto, il Segretario Generale ed i componenti

del Collegio dei Revisori dei Conti.

La Giunta Nazionale rimane in carica per l’intero quadriennio paralimpico e, tra i vari compiti

istituzionali sanciti dall’art. 7 ricordiamo che:

- formula proposte di revisione dello Statuto da sottoporre al Consiglio Nazionale per

l’adozione;

- delibera, su proposta del Segretario Generale, sull’ordinamento e sull’organizzazione delle

aree di attività, degli Uffici, delle Strutture e sulla consistenza degli organici;

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- delibera in materia di assunzione del personale su proposta del Segretario Generale, avendo

cura di comunicare i relativi provvedimenti alla competente Autorità Governativa competente

in materia di sport;

- delibera il Bilancio Preventivo da sottoporre all’approvazione del Consiglio Nazionale entro

il 15 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, salvo proroga al 31 dicembre per

particolari esigenze e previa specifica delibera del Consiglio Nazionale; approva le variazioni

di Bilancio da predisporre e sottoporre alla ratifica del Consiglio entro e non oltre il 15

novembre dell’esercizio in corso;

- delibera il Bilancio di Esercizio da sottoporre all’approvazione del Consiglio Nazionale entro

il mese di aprile dell’anno successivo a quello di riferimento. Per particolari esigenze il

termine di approvazione può essere prorogato al 30 giugno, previa specifica delibera del

Consiglio Nazionale;

- esercita il controllo sulle FSP, sulle DSP e sulle altre Entità riconosciute, con particolare

riferimento all’utilizzo dei contributi finanziari assegnati annualmente;

- propone al Consiglio Nazionale il commissariamento delle FSP e delle DSP in caso di gravi

irregolarità nella gestione, di gravi violazioni dell’ordinamento ovvero in caso di constatata

impossibilità di funzionamento dei medesimi, o nel caso in cui non siano stati adottati, da

parte di dette Entità Riconosciute, gli adempimenti regolamentari;

- nomina il Segretario Generale, che deve essere persona in possesso di requisiti tecnico-

professionali che assicurino una specifica competenza nel campo dello sport ed in particolare

di quello paralimpico;

- adotta i provvedimenti necessari in caso di irregolarità amministrativa e può proporre al

Consiglio Nazionale la sospensione o la revoca dei contributi e, nei casi più gravi, la revoca

del riconoscimento sportivo; approva il Bilancio di Previsione e quello Consuntivo delle FSP

e delle DSP riconosciute solo dal CIP e non anche dal CONI;

- approva il prospetto annuale di spesa ed il rendiconto consuntivo delle attività paralimpiche

delle FSP e delle DSP riconosciute dal CONI oltreché dal CIP, nonché i documenti

previsionali e consuntivi di spesa delle altre Entità riconosciute relativamente all’attività

paralimpica svolta ed all’utilizzazione dei contributi ricevuti dal CIP;

- designa i componenti del Consiglio Direttivo della Fondazione Paralimpica;

- nomina i Revisori dei Conti in rappresentanza del CIP nelle FSP e nelle DSP; può nominarli

nei Comitati Regionali del CIP;

- elegge nel suo seno due Vice Presidenti, di cui uno con funzioni Vicarie;

- approva la normativa sportiva in materia di antidoping per le FSP e DSP riconosciute sia solo

dal CIP che anche dal CONI, da sottoporre all’Autorità Governativa competente in materia;

approva gli statuti, i regolamenti attuativi, i regolamenti di giustizia sportiva delle FSP, delle

DSP nonché gli Statuti degli EPSP e delle AB, valutandone la conformità alla Legge, allo

Statuto del CIP ed ai principi informatori;

- delibera sulle azioni e sulla resistenza in giudizio del CIP;

- nomina commissioni e gruppi di studio ed affida incarichi ad esperti su materie attinenti lo

sport e le attività del CIP, determinandone la durata in carica e l’entità dei compensi nei limiti

delle disposizioni di legge vigenti;

- assegna i budget di spesa alle strutture regionali e definisce annualmente il budget da

assegnare alla Fondazione Paralimpica;

- delibera il Commissariamento dei Comitati Regionali in caso di gravi irregolarità nella

gestione o di gravi o ripetute violazioni ovvero in caso di constatata impossibilità di

funzionamento dei medesimi;

- adotta in casi straordinari di necessità ed urgenza, con obbligo di sottoporle a ratifica nella

prima riunione del Consiglio Nazionale, delibere di competenza del Consiglio Nazionale con

esclusione di quelle inerenti all’esercizio delle funzioni di indirizzo ed all’approvazione del

Bilancio Preventivo e di Esercizio;

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- approva il Regolamento relativo alla composizione ed al funzionamento della Commissione

Nazionale Atleti;

- nomina, su eventuale richiesta delle varie FSP interessate, un commissario ad acta per

procedere alle modifiche degli Statuti Federali rese necessarie da norme di legge o delibere

normative del CIP.

La Giunta Nazionale è convocata dal Presidente almeno sei volte l’anno, nonché ogni qualvolta il

Presidente ne ravvisi la necessità, ovvero in seduta straordinaria, su richiesta di almeno cinque dei

suoi componenti.

Il Presidente del CIP, a norma dell’art. 36 dello Statuto, è eletto dal Consiglio Nazionale e nominato

con decreto dell’Autorità Governativa competente in materia di sport. Ai sensi dell’art. 8 dello Statuto

è il legale rappresentante del CIP e rimane in carica per 4 anni, coincidenti con il quadriennio

paralimpico.

Per concorrere all’elezione il candidato deve avere una serie di requisiti di particolare esperienza e

competenza nel campo della disabilità in generale e soprattutto in quella della disabilità sportiva,

previsti dall’art. 8, comma 2, dello Statuto e, una volta eletto, può essere riconfermato per due mandati

consecutivi, mentre per un eventuale terzo mandato consecutivo è necessario raggiungere una

maggioranza del 55% dei votanti. Deve aver ricoperto la carica di Presidente o Vicepresidente o

Consigliere Nazionale del CIP (o ex FISD), di Presidente o Vicepresidente di una FSP o DSP, oppure

essere stato un atleta partecipante ai Giochi Paralimpici, oppure essere stato Presidente di un Comitato

Regionale del CIP (o ex FISD) per un intero quadriennio. La carica di Presidente è incompatibile con

altre cariche sportive in seno alle FSP riconosciute dal CONI, alle Entità riconosciute dal CIP, nonché

con ogni altra carica centrale e territoriale del CIP e societaria.

Il Presidente:

- ha la rappresentanza legale del CIP e svolge i compiti previsti dall’ordinamento sportivo, sia

in ambito nazionale che internazionale; - convoca e presiede il Consiglio Nazionale e la Giunta Nazionale e garantisce l’attuazione

delle deliberazioni; - provvede, in base ai dettami dell’art. 36 dello Statuto ed entro il 31 dicembre dell’anno in cui

si sono svolti i Giochi Paralimpici Estivi a convocare il Consiglio Nazionale Elettivo, che

dovrà svolgersi entro il 30 aprile dell’anno successivo; - formula proposte alla Giunta Nazionale sui provvedimenti di competenza della stessa;

- adotta, nei casi di necessità ed urgenza, i provvedimenti di competenza della Giunta

Nazionale, con l’obbligo di sottoporli a ratifica di tale organo nella prima riunione successiva

ala loro adozione;

- redige la Relazione analitica al Bilancio Preventivo ed al Bilancio di Esercizio,

rispettivamente sugli specifici obiettivi e programmi di attività e di spesa e sulla gestione

particolare generale dell’esercizio interessato;

- esercita le altre attribuzioni previste dalla Legge e dallo Statuto.

Il Segretario Generale, ai sensi dell’art. 9 dello Statuto, è nominato dalla Giunta Nazionale su

proposta del Presidente e rimane in carica per l’intero quadriennio paralimpico.

Il Segretario Generale:

- provvede alla gestione amministrativa ed organizzativa del CIP in base agli indirizzi della

Giunta Nazionale ed è a capo dei servizi e degli uffici del Comitato, di cui coordina

l’organizzazione generale, conferendo nomine ed incarichi al personale dipendente;

- propone alla Giunta Nazionale l’assunzione di personale, gli incarichi di consulenza e

collaborazione nelle materie ritenute utili allo sport per disabili, eventuali contratti con società

di servizi e cooperative ritenute funzionali alle finalità istituzionali del CIP;

- predispone il Bilancio Preventivo ed il Bilancio di Esercizio del CIP e provvede agli

adempimenti connessi;

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- assegna, su delega della Giunta Nazionale, budget agli uffici, strutture e servizi del CIP

verificandone la rispondenza agli obiettivi ed ai programmi di spesa e relazionando in merito

alla Giunta stessa;

- assume impegni di spesa su materie attinenti al personale, al funzionamento ed

all’organizzazione e partecipa senza diritto di voto alle sedute del Consiglio e della Giunta

Nazionale, attuandone le deliberazioni;

- svolge i compiti previsti dall’ordinamento sportivo a livello nazionale ed internazionale

La carica di Segretario Generale è incompatibile con quella di componente degli Organi Centrali e

Territoriali del CIP e delle Entità Riconosciute dal CIP.

Il Collegio dei Revisori dei Conti è composto, ai sensi dell’art. 10 dello Statuto, da tre membri

effettivi e due supplenti, di cui uno effettivo ed uno supplente eletti dal Consiglio Nazionale nella sua

seduta di insediamento quadriennale, un membro effettivo nominato dal CONI, uno effettivo ed uno

supplente nominati dall’Autorità Governativa competente in materia di sport, e rimane in carica 4

anni coincidenti con il quadriennio paralimpico. Svolge funzioni di carattere amministrativo-

contabile effettuando il riscontro della gestione del Comitato, di cui accerta la regolare tenuta dei libri

contabili, vigila sull’osservanza delle leggi e dei regolamenti in materia amministrativa e contabile

ed esamina i Bilanci Consuntivi e Preventivi, predisponendo le relative relazioni di

accompagnamento. I Revisori dei Conti assistono alle riunioni del Consiglio Nazionale e della Giunta

Nazionale ed il Collegio si riunisce solamente su convocazione del Presidente.

Sistema di giustizia e di arbitrato per lo sport. Ai sensi dell’art. 11 dello Statuto le norme che

disciplinano l’alta Corte di Giustizia Sportiva, il Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport ed il

Tribunale Nazionale Antidoping, ovverosia gli artt. 12 bis, 12 ter e 13 dello Statuto CONI, si

applicano integralmente alle discipline paralimpiche riconosciute dal CIP, nonché a quelle

riconosciute dal CIP e dal CONI.

Codice di comportamento sportivo. Il CIP, ai sensi dell’art. 12 dello Statuto, rimanda integralmente

al Codice di Comportamento Sportivo, approvato dal CONI, in merito alla definizione dei doveri di

lealtà, correttezza e probità sportiva che sono tenuti ad osservare tutti i soggetti appartenenti

all’ordinamento paralimpico (atleti, tecnici, dirigenti, ecc.).

Il CIP, altresì, opera attraverso una propria dettagliata Organizzazione Territoriale. Essa, ai sensi

dell’art. 13 dello Statuto, è costituita dai Comitati Regionali e dai Delegati Provinciali.

La Conferenza Nazionale dell’Organizzazione Territoriale, istituita ai sensi dell’art. 13 dello Statuto,

è presieduta dal Presidente del CIP o da un suo delegato membro della Giunta Nazionale, riveste

compiti di rappresentanza e coordinamento dell’organizzazione territoriale ed è composta dal

Segretario Generale, o da un suo delegato, e da tutti i Presidenti dei Comitati Regionali. Questi ultimi

eleggono, altresì, tre propri membri, in rappresentanza delle aree Nord, Centro e Sud, quali

componenti del Consiglio Nazionale. Il ruolo precipuo dei Comitati Regionali è quello di

rappresentanza e di controllo sulle realtà locali di loro competenza, mentre prima dell’avvento delle

FSP e delle DSP era prettamente gestionale ed organizzativo delle varie attività sportive. Inoltre esse,

oltre a cooperare con gli organi centrali ed a promuovere e curare i rapporti con le strutture territoriali

del CONI, delle FSP, delle DSP, di tutte le altre Entità riconosciute dal CIP e con gli Enti Pubblici

locali, hanno la delicata responsabilità di sensibilizzare le Amministrazioni Locali in merito ad ogni

problematica riguardante lo sport per disabili, favorendo ed incoraggiando l’emanazione di

provvedimenti legislativi o di natura amministrativa che abbiano ad oggetto tale argomento,

unitamente a misure di finanziamento non sempre agevoli da ottenere.

In caso di gravi irregolarità nella gestione o di ripetute violazioni dell’ordinamento, ovvero in caso di

constatata impossibilità di funzionamento, la Giunta Nazionale può deliberare il commissariamento

dei suddetti Comitati.

9

Ai sensi dell’art. 14 dello Statuto in ogni Regione è istituito un Comitato Regionale, i cui organi sono

il Presidente, la Giunta Regionale ed il Consiglio Regionale, mentre nelle Regioni con scarsa

rappresentatività territoriale la Giunta Nazionale può assumere decisioni diverse in merito

all’istituzione ed al funzionamento dei predetti Organi Regionali.

Il Comitato Regionale, sempre ai sensi dell’art. 14 dello Statuto, coordina, altresì, l’attività dei

Delegati Provinciali, vigilando sull’andamento della stessa, anche in relazione alla compatibilità

finanziaria dei programmi con i fondi loro assegnati.

10

ORGANIGRAMMA CIP CENTRALE

ORGANIGRAMMA COMITATI REGIONALI

11

3. Identità

3.1 L’amministrazione in cifre

Vengono di seguito sinteticamente riportati i dati più significativi relativamente ai dipendenti del CIP,

alle risorse finanziarie a disposizione ed al numero delle strutture periferiche attraverso cui il CIP

opera sul territorio riferite all’anno 2017.

a) I dipendenti

Attualmente risultano in servizio presso il CIP 60 dipendenti effettivi, compreso il Segretario

Generale, che considerando i part time risultano essere 56,5 effettivi in regime di full time, di cui 43

ubicati presso la sede centrale e 17 presso le sedi periferiche dei Comitati Regionali, divisi in categorie

nel modo seguente:

CATEGORIE N. DIP. PER CATEGORIA COSTO UNITARIO AZIENDALE PER

CATEGORIA FULL TIME COSTO AZIENDALE TOT.

Dirigente 1 € 151.867,00 € 151.867,00

QS 1 € 85.965,86 € 85.965.86

Q 8 € 80.541,73 € 644.333,84

C4 3 € 54.968,61 € 164.905,83

C3 6 € 51.556,15 € 309.336,90

C2 4 (di cui 1 part time 83,33%) € 47.635,64 € 182.601,69

C1 6 € 46.902,86 € 281.417,16

B4 10 (di cui 2 par time 75%) € 44.552,63 € 423.249,98

B3 6 (di cui 2 al 75% e 3 al 50%) € 42.268,00 € 169.072,00

B2 10 (di cui 2 pt all’83,33% e 2 pt al 75%

€ 39.379,48 € 360.975,94

B1 1 € 38.865,53 € 38.865,53

A4 3 € 37.802,07 € 113.406,21

A3 1 € 36.558,22 € 36.558,22

TOTALI 60 € 758.863,78 € 2.962.555,33

b) Le risorse finanziarie a disposizione relative all’anno 2017

Contributo statale Euro 17.628.450,00

Contributo INAIL Euro 3.000.000,00

Contributo Fondazione Roma Terzo Pilastro Euro 950.000,00

Contributo Eni Euro 230.000,00

Interessi attivi bancari Euro 3.000,00

c) Il numero delle Strutture Territoriali

La descrizione dell’organizzazione territoriale è stata già esplicitata al paragrafo 2.3, a cui si fa rinvio.

Oltre alla sede centrale, l’articolazione territoriale del CIP è composta dai seguenti Comitati

Regionali, Delegazione Regionale e Delegazioni Provinciali:

12

1. Delegazione Regionale Valle D’Aosta

2. Delegazione Provinciale di Trento

3. Delegazione Provinciale di Bolzano

4. Comitato Regionale Piemonte

5. Comitato Regionale Lombardia

6. Comitato Regionale Liguria

7. Comitato Regionale Veneto

8. Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia

9. Comitato Regionale Emilia Romagna

10. Comitato Regionale Toscana

11. Comitato Regionale Lazio

12. Comitato Regionale Marche

13. Comitato Regionale Umbria

14. Comitato Regionale Abruzzo

15. Comitato Regionale Campania

16. Comitato Regionale Molise

17. Comitato Regionale Basilicata

18. Comitato Regionale Calabria

19. Comitato Regionale Puglia

20. Comitato Regionale Sicilia

21. Comitato Regionale Sardegna

3.2 Mandato istituzionale e Missione

Il Mandato istituzionale e la Missione del CIP, già menzionati in premessa, sono esplicitati dagli artt.

dall’1 al 4 dello Statuto dello stesso. In particolare:

TITOLO I

DISPOSIZIONI GENERALI

Art. 1 – Definizione

1.Il Comitato Italiano Paralimpico, come detto, costituito con personalità giuridica di diritto pubblico

ai sensi della Legge n. 124 del 7/08/2015, è la Confederazione delle Federazioni Sportive

Paralimpiche (riconosciute solo da CIP) e delle Discipline Sportive Paralimpiche (riconosciute solo

dal CIP), delle Federazioni Sportive Nazionali Paralimpiche (unico soggetto giuridico riconosciuto

dal CONI per l’attività olimpica e dal CIP per l’attività paralimpica) e delle Discipline Sportive

Associate Paralimpiche (unico soggetto giuridico riconosciuto dal CONI per l’attività olimpica e dal

CIP per l’attività paralimpica).

2. Il CIP è autorità di disciplina, regolazione e gestione delle attività sportive per disabili fisici,

intellettivi e sensoriali, di seguito denominate “paralimpiche” anche in accordo con il CONI.

IL CIP è posto sotto la vigilanza dell’Amministrazione Governativa competente in materia di Sport

nonché sotto quella del CONI esclusivamente per le attività di alto livello e di preparazione

paralimpica, di partecipazione ai Giochi Paralimpici e per quelle previste dagli accordi internazionali,

International Paralympic Commettee – di seguito denominato I.P.C. – e International Olympic

Commettee – di seguito denominato C.I.O. (ad esempio Giochi del Mediterraneo).

13

Art. 2 - Funzioni di disciplina e regolazione

1. Il CIP presiede, cura e coordina l’organizzazione delle attività sportive sul territorio nazionale.

2. Il CIP detta i principi fondamentali per la disciplina delle attività sportive paralimpiche e per la

tutela della salute degli atleti disabili, di seguito denominati paralimpici, anche al fine di garantire il

regolare e corretto svolgimento delle gare, delle competizioni e dei campionati.

3. Il CIP detta principi per promuovere la massima diffusione della pratica sportiva paralimpica in

ogni fascia di età e di popolazione, con particolare riferimento allo sport giovanile paralimpico, anche

in accordo con il CONI e ferme le competenze delle Regioni e delle Province autonome di Trento e

Bolzano in materia.

4. Il CIP, nell’ambito dell’ordinamento sportivo paralimpico detta principi contro l’esclusione, le

diseguaglianze, il razzismo e la xenofobia e assume e promuove le opportune iniziative contro ogni

forma di violenza e discriminazione nello sport paralimpico.

5. Il CIP, d’intesa con il CONI, detta principi ed emana regolamenti in tema di tesseramento e

utilizzazione degli atleti di provenienza estera al fine di promuovere la competitività delle squadre

nazionali, di salvaguardare il patrimonio sportivo nazionale paralimpico e di tutelare i relativi vivai

giovanili.

6. Il CIP, nell’ambito dell’ordinamento sportivo, detta principi per assicurare che ogni giovane atleta

paralimpico formato da Federazioni Sportive Paralimpiche, Discipline Sportive Paralimpiche, società

o associazioni sportive ai fini di alta competizione riceva una formazione educativa o professionale

complementare alla sua formazione sportiva.

7. Il CIP detta principi per prevenire e reprimere l’uso di sostanze o di metodi che alterano le naturali

prestazioni fisiche degli atleti nelle attività agonistico-sportive, in accordo con il CONI.

8. Il CIP garantisce giusti procedimenti per la soluzione delle controversie nell’ordinamento sportivo

in armonia con il CONI e le Istituzioni Nazionali interessate.

Art. 3 – Funzioni di gestione

1. Il CIP promuove la massima diffusione della pratica sportiva paralimpica, anche al fine di garantire

l’integrazione sociale e culturale degli individui con disabilità, tenendo conto delle competenze delle

Regioni, delle province autonome di Trento e Bolzano e degli Enti locali.

2. Il CIP promuove e tutela lo sport giovanile degli atleti paralimpici fin dall’età pre-scolare. Il Cip è

competente in via diretta ed esclusiva per le attività di avviamento allo sport realizzate attraverso

Convenzioni stipulate con Enti di assistenza e/o previdenza, le Unità Spinali, le Aziende Ospedaliere,

gli Istituti Scolastici, per il riconoscimento dei CASP (Centri di Avviamento allo Sport Paralimpico)

nonché per l’attività promozionale pre-agonostica svolta in forma più avanzata rispetto al mero

avviamento di cui sopra tradotta anche nell’organizzazione di meeting promozionali sui vari territori,

avvalendosi delle proprie strutture territoriali.

3. Il CIP previene e reprime l’uso di sostanze o metodi che alterano le naturali prestazioni fisiche

degli atleti nelle attività agonistico-sportive, anche in collaborazione con il CONI e le Autorità

14

preposte alla vigilanza e al controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive

paralimpiche.

4. Il CIP cura la preparazione degli atleti paralimpici, lo svolgimento di manifestazioni sportive e

l’approntamento dei mezzi necessari alla partecipazione della delegazione italiana ai giochi

paralimpici e ad altre manifestazioni sportive paralimpiche sanzionate dall’IPC o dagli Organismi

Internazionali competenti.

4-bis. Il CIP, anche in collaborazione con Federazioni Sportive Paralimpiche (riconosciute solo da

CIP) e delle Discipline Sportive Paralimpiche (riconosciute solo dal CIP), delle Federazioni Sportive

Nazionali Paralimpiche (unico soggetto giuridico riconosciuto dal CONI per l’attività olimpica e dal

CIP per l’attività paralimpica) e delle Discipline Sportive Associate Paralimpiche (unico soggetto

giuridico riconosciuto dal CONI per l’attività olimpica e dal CIP per l’attività paralimpica) ed il

CONI, cura le attività di formazione e aggiornamento dei quadri tecnici e dirigenziali, i rapporti

universitari e con il MIUR anche per quel che attiene le attività di formazione tecnico sportiva

paralimpica del personale docente, nonché le attività di ricerca applicata allo sport paralimpico.

5. Il CIP gestisce attività connesse e strumentali all’organizzazione e al finanziamento dello sport

paralimpico.

Art. 4 – Principio di autonomia sportiva

1. Il CIP è affiliato all’I.P.C. ed ha la rappresentanza esclusiva presso di esso o eventuali

Organizzazioni Internazionale riconosciute dall’IPC stesso. Il CIP si rapporta, altresì, con ogni altra

Organizzazione Internazionale riconosciuta dal CIO o dall’IPC competente in materia di sport disabili

fatta salva la diretta rappresentanza internazionale con gli Organismi all’uopo preposti, esercitata da

ciascuna Federazione sportiva paralimpica e Disciplina sportiva paralimpica.

2. Il CIP svolge le proprie funzioni e i propri compiti con autonomia e indipendenza di giudizio e di

valutazione, in armonia con le deliberazioni e gli indirizzi dell’IPC, d’intesa con il CONI ed in

ossequio agli accordi IPC/CIO.

2 bis. Il CIP, salvaguardando la sua autonomia da ingerenze di natura politica, religiosa ed economica,

in conformità ai principi sanciti dalla Hand Book Paralimpica, intrattiene rapporti di collaborazione

con le organizzazioni internazionali, l’Unione Europea, le Regioni, le province autonome di Trento e

Bolzano e gli Enti locali, e coopera con le pubbliche ai programmi di promozione e sostegno dello

sport paralimpico.

3. Il CIP può presentare all’Autorità Governativa competente in materia di Sport e per il suo tramite

al Governo e al Parlamento, proposte e osservazioni in ordine alla disciplina legislativa in materia di

sport paralimpico, tenendo anche conto dell’evoluzione dell’ordinamento europeo e di quello

internazionale.

15

3.3 Albero della Performance

Viene di seguito rappresentato, attraverso l’albero della performance, il collegamento tra il mandato

istituzionale e le priorità politiche/mission come sopra descritti, del CIP.

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MANDATO ISTITUZIONALE

MISSIONE

FUNZIONI DI DISCIPLINA E REGOLAZIONE FUNZIONE DI GESTIONE

FSP e

FSNP

DSP e

DSNP EPSP AB PARALIMPIADI PROMOZIONE

AVVIAMENTO

ALLO SPORT

17

4. Analisi del contesto

Per mantenere il grado di efficienza il CIP prevede di proseguire l’attività di contenimento dei costi,

in base ai dettami della spending review, di proseguo del sistema di trasparenza e di formazione del

personale. Proseguirà, nel corso del triennio 2017-2019, l’applicazione del D.Lgs. 150/2009

“Attuazione della Legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del

lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni” e del D.Lgs. 14 marzo

2013, n. 33, “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione

di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”, tra le altre cose con l’istituzione dell’OIV

– Organismo Indipendente di Valutazione della Performance – il quale eserciterà, in piena autonomia,

le attività elencate al comma 4 dell’art. 14 del citato D.Lgs. 150/2009, riconducibili alle funzioni di

valutazione della performance del CIP.

5. Priorità politiche

Dopo anni vissuti nell’incertezza dell’entità contributiva e dei lunghi tempi necessari al relativo

formale accertamento dei finanziamenti da parte del Governo, legati all’approvazione delle varie

Leggi Finanziarie prima e di Stabilità poi, che hanno recato spesso forte nocumento alla

programmazione istituzionale del CIP, nonché nell’attesa del riconoscimento formale del CIP quale

Ente di Diritto Pubblico per la gestione dello sport paralimpico (sport disabili), alla pari del CONI

per la gestione dello sport olimpico (sport per normodotati), finalmente l’emanazione della L. n. 124

del 2015, già più volte citata, ha dotato il CIP della tanto auspicata personalità giuridica di diritto

pubblico e, quindi, dei medesimi diritti e doveri del CONI. Riconoscimento perfezionato con il

Decreto Legislativo n. 43 del 27 febbraio 2017, anch’esso più volte citato, e che sarà perfetto con la

definitiva approvazione da parte degli Organi Vigilante del nuovo Statuto, come sopra ricordato.

L’esercizio 2017, pertanto, ha inaugurato un ciclo completamente diverso dal passato, caratterizzato

da più certezze, sia sotto il profilo delle garanzie istituzionali e finanziarie, sia sotto quello

dell’assoluta complessità che la guida della macchina paralimpica comporta, non più paragonabile ad

una piccola utilitaria, ma ad una macchina di buon livello, attenzionata costantemente dagli organi

d’informazione e di Governo, immersa nella pubblica burocrazia. Il passaggio del personale e di altre

attività alla Coni Servizi S.p.a., che avverrà attraverso la prossima sottoscrizione di un apposito

contratto di servizi, renderà più chiaro il futuro organizzativo del Comitato, analogo a quello del

CONI, soprattutto per la comune gestione di molteplici attività riconducibili ai due enti pubblici da

parte della società del MEF. Pertanto, una forte presa di coscienza del percorso svolto dal CIP

nell’ultimo biennio e dei futuri suoi obiettivi ad opera di tutte le componenti del Comitato gioverà

sicuramente alla sua incessante crescita ed al miglioramento della cultura sull’handicap nel nostro

paese.

6. Dagli obiettivi strategici agli obiettivi operativi

Il budget 2017 del Comitato si differenzia nettamente, pertanto, da quello del 2016 in ragione del

finanziamento di € 17.128.450 contenuto nella legge di stabilità 2016 e del contributo di € 500.000

stanziato con decreto del Presidente CDM. Inoltre, lo scorporo definitivo dal CONI dovrebbe

determinare un ulteriore contributo oscillante tra i 2.500.000 e i 3.000.000 di euro assegnato,

esclusivamente per l’anno 2017, con decreto della Presidenza CDM in accordo con il MEF, che dal

2018 confluirà nell’unico finanziamento annuale previsto per il CIP attraverso la legge di stabilità.

18

La convenzione quadro CIP/INAIL, che prevede un’assegnazione al CIP di € 3.000.000 annui a

sostegno della sua attività istituzionale, con particolare riferimento ad iniziative di avviamento allo

Sport, alla gestione del portale SuperAbile, all’organizzazione di eventi promozionali e di rilievo, al

supporto delle entità paralimpiche riconosciute, è stata rinnovata per l’anno 2017 alle stesse

condizioni allo scopo di avere più tempo a disposizione per definire al meglio i nuovi contenuti

dell’accordo per il triennio 2018/2020. La Fondazione Roma Terzo Pilastro e la società ENI hanno

rinnovato anche per l’anno 2017 l’accordo di partenariato con il Comitato (€ 950.000 la Fondazione

e € 230.000 ENI). Il Bilancio di Previsione 2017 (€ 21.128.450) è maggiorato di € 6.308.910 rispetto

al Bilancio di Previsione 2016 (euro 14.819.540) e contempla una disponibilità globale superiore di

€ 6.321.353 rispetto a quella del bilancio di esercizio 2015. Pertanto, la programmazione istituzionale

del CIP 2017 tiene conto prettamente dei costi per le attività delle entità riconosciute (€ 9.540.250),

degli oneri per il personale CIP in servizio presso gli uffici centrali e territoriali, dei costi di

funzionamento realmente necessari (€ 4.705.103), dei fondi da assegnare agli organi territoriali Cip

(€ 600.000), delle iniziative scolastiche, promozionali (unità spinali-centri riabilitazione ecc.) e di

quelle CIP-INAIL (€ 920.000) e dei costi di avviamento del Centro Sportivo Tre Fontane (€ 1.250.000

previsione dei costi). La previsione si chiude con circa € 3.000 di interessi attivi bancari, in quanto è

pressoché gratuita l’attività di avviamento di pertinenza del Comitato (convenzionamenti con Istituti

scolastici – avviamento assistiti INAIL – Unità Spinali - CASP etc).

Si espongono qui di seguito i principali programmi ed obiettivi dell’esercizio 2017 che, finalmente,

possono trovare una copertura di spesa più appropriata alle reali esigenze istituzionali del Comitato.

1) Attività Paralimpica e di Alto Livello

Contributi alle Entità Riconosciute (FSP, DSP, Associazioni Benemerite) - € 9.450.250

Il sistema di allocazione delle risorse alle Entità riconosciute utilizzato per l’Esercizio 2017 ha

mantenuto l’impianto elaborato dalla Commissione Parametri istituita per l’Esercizio 2015, basato

sull’articolazione del budget complessivo in diverse categorie contributive. Il sistema in uso consente

infatti al Comitato di rafforzare la propria capacità di indirizzo nei confronti delle attività poste in

essere dalle Federazioni e Discipline sportive riconosciute.

L’incremento delle Risorse a disposizione ha consentito di assegnare i contributi in modo più coerente

rispetto alle effettive necessità manifestate dalle Entità riconosciute, attraverso la presentazione dei

programmi sportivi per l’anno 2017 e i recenti Giochi paralimpici di Rio hanno dimostrato come una

preparazione paralimpica svolta in base alle reali esigenze delle singole discipline sportive alla fine

paga in termini di risultati conseguiti.

Quindi, i fondi per la Preparazione Paralimpica rappresentano ancora una volta la categoria

contributiva più significativa: assegnati a n. 20 Federazioni Sportive Paralimpiche, tra estive ed

invernali, per un totale di € 4.259.000, assorbendo il 45 % del totale delle risorse assegnate.

In particolare, come detto, il Comitato ha ritenuto di dover incrementare in maniera consistente i

contributi destinati all’Attività di Preparazione Paralimpica a favore delle FSP coinvolte con i Giochi

Paralimpici Invernali di Pyeong Chang 2018 (FISG e FISIP), nonché di riequilibrare le risorse

economiche di quelle FSP che, non avendo qualificato Atleti/Squadre ai Giochi di Rio 2016, avevano

ricevuto tagli consistenti del contributo stesso per l’anno 2016 (FIPIC e FISPIC). Inoltre, con il

riconoscimento delle Federazioni FITA e FIBa quali FSP in ragione della loro presenza nel

19

programma dei Giochi paralimpici estivi di Tokio 2020, vengono aggiunte ulteriori risorse

economiche sul contributo globale da prevedersi per le entità riconosciute.

I contributi assegnati per le Risorse Umane risultano, nel complesso, lievemente superiori rispetto a

quelli dell’Esercizio precedente ( € 2.250.000) in quanto si è valutato di garantire almeno una Risorsa

a tutte le FSP riconosciute anche dal CONI e la copertura delle spese aggiuntive derivanti dai

passaggi di categoria o del profilo economico del personale loro assegnato, secondo quanto stabilito

dal CCN CONI/FSN.

Considerate le difficoltà espresse dalle 7 Federazioni Sportive di matrice paralimpica nella gestione

delle crescenti spese di funzionamento, nonché di quelle straordinarie relative all’anno 2017 e

attribuibili prevalentemente allo svolgimento delle Assemblee Elettive, gli importi assegnati nella

categoria “Funzionamento”, per un totale di € 660.000 sono stati incrementati del 15/20%.

L’entità dei contributi complessivamente assegnati alle FSP/DSP per l’Attività tecnico-sportiva,

finalizzata a garantire e sviluppare la pratica di base della disciplina sportiva di riferimento, ha subito

variazioni modeste, mentre il contributo erogato per lo svolgimento dell’ Attività di Alto Livello, a

Federazioni praticanti sport non inseriti nel programma dei Giochi, è aumentato per effetto

dell’incremento riconosciuto alla FSSI per la partecipazione alle Deaflympics estive ed alla FISDIR

per il gran numero di tesserati e affiliati/iscritti e la gran mole di lavoro svolto.

Nel riconoscere l’importanza della promozione sportiva ai fini del reclutamento di nuovi Atleti in

vista del prossimo quadriennio paralimpico 2017-2020, il contributo per l’Attività di Promozione

Sportiva è stato assegnato alle sole FSP ritenute in grado di garantire lo svolgimento di una minima

attività di promozione.

Nel complesso sono stati stanziati fondi per le Entità riconosciute per l’esercizio 2017 per un totale

di € 9.540.250, il 61% di tale importo è stato finalizzato all’attività sportiva in senso stretto (Attività

di base, Preparazione Paralimpica, Alto Livello e Promozione), il 31% è stato stanziato per far fronte

alle spese di gestione (Risorse Umane e Funzionamento), mentre il restante 8% è stato stanziato per

i premi ai tecnici medagliati a Rio (€ 185.000) , per le indennità di carica da corrispondere ai

presidenti delle 9 FSP riconosciute solo dal Cip (€ 162.000) e per il SOI (€ 474.250 – stanziamento

con Legge di Stabilità n. 208 del 28/12/215 € 500.000 decurtato di € 25.750 con l’approvando disegno

di Legge di Stabilità 2016)

Giochi Paralimpici Pyeong Chang 2018

Nel corso dell’anno 2017 prenderanno il via i processi tecnico-organizzativi relativi alla

partecipazione della Rappresentativa Italiana ai Giochi Paralimpici Invernali di Pyeong Chang 2018.

Le spese imputate a carico del Bilancio 2017 sono riferite alla partecipazione di 2/3 delegati al

Seminario dei Capi Missione che avrà luogo nel mese di marzo (€ 50.000) e all’anticipazione delle

spese per la prenotazione degli Alberghi della Famiglia Paralimpica (€ 40.000), spese di Rate Card,

ovvero per l’allestimento degli Uffici della Missione Italiana (€ 30.000).

Progetto Pyeong Chang 2018 – Tokyio 2020 - € 650.000,00

Il Progetto in argomento si propone di individuare le strategie ed i mezzi più idonei per supportare la

preparazione tecnico agonistica delle squadre nazionali in vista dei Giochi Paralimpici di Pyeong

Chang 2018, tra i quali il più rilevante, da un punto di vista economico, è rappresentato dagli Assegni

20

Mensili di Preparazione” che vengono corrisposti agli Atleti appartenenti al Club Paralimpico, ovvero

agli atleti di elite del Comitato attualmente pari a 56 unità, i cui importi variano in funzione della

distanza temporale dall’evento paralimpico e raggiungono il tetto massimo nell’anno di svolgimento

dei Giochi, periodo in cui gli Atleti sostengono sacrifici maggiori per la preparazione ai Giochi.

Considerato che nel corso dell’anno 2017 si svolgeranno i Campionati Mondiali di tutti gli sport

invernali nonché di diverse discipline estive, è ipotizzabile un incremento del numero degli Atleti di

Club nel corso dei prossimi 12 mesi (€ 550.000).

Inoltre è intenzione del Comitato confermare il “Programma Test Event” che prevede il sostegno

economico-organizzativo a favore delle Federazioni che intendono prendere parte ai Test Event

organizzati dal Comitato Organizzatore e/o organizzare sopralluoghi in loco al fine di valutare e

predisporre le migliori condizioni tecnico-organizzative in vista dei Giochi del 2018 (€ 100.000).

Contributi a favore dei Gruppi Sportivi Militari e Civili di appartenenza degli Atleti di

Club - € 200.000

Si ritiene opportuno “equiparare” il trattamento economico riservato ai Gruppi Sportivi

appartenenti ai Corpi dello Stato anche alle Società Sportive “civili” che hanno Atleti

appartenenti al Club Paralimpico. In particolare si tratterebbe di corrispondere a tutte le Società

Sportive di appartenenza degli Atleti appartenenti al Club Paralimpico, indipendentemente dal

fatto che le stesse siano civili o militari, un contributo mensile (circa 300 euro) per ciascun Atleta

fino a permanenza nella specifica lista di Club.

Alla luce della riconoscenza e della fiducia nei confronti delle società sportive che hanno

preparato gli Atleti contribuendo al raggiungimento di risultati prestigiosi per il Comitato, tale

contributo verrebbe assegnato alle Società Sportive di appartenenza (civili o militari) senza

vincoli di destinazione e sarebbe comprensivo sia dell’eventuale destinazione agli atleti, sia delle

spese di preparazione.

Attività Antidoping

Sono stati inseriti nel TDP 2017 controlli antidoping finalizzati soprattutto all’attività degli sport

inseriti nel programma dei Giochi Paralimpici invernali di Pyeong Chang e di alcune discipline

estive ritenute più a rischio doping, prevedendo, ove possibile, controlli mirati a sorpresa e la

raccolta di campioni ematici, per un programma più efficace verso l’abuso di sostanze e metodi

che ormai non possono essere rilevati nelle analisi delle urine (costo complessivo stimato €

87.000)

A tale proposito, nelle more della sottoscrizione del Contratto di Servizi con CONI Servizi

S.p.A., si è reputato opportuno siglare un accordo provvisorio con NADO ITALIA per la

gestione di tutta l’attività antidoping del Comitato, attraverso l’inserimento di 2 figure esperte

CIP nell’ambito della Commissione Antidoping e del Comitato per l’esenzione ai fini terapeutici,

i cui minimi costi graveranno sul CIP stesso.

Commissione Nazionale Atleti - € 15.000

L’importo stanziato a favore della CNA, pari ad € 15.000, sarà utilizzato per le spese relative alle

riunioni del Comitato Esecutivo e della Commissione stessa, che conta attualmente n. 28 componenti,

21

oltre ai 4 rappresentanti dell’Esecutivo, nonché per le spese di trasferta del suo Presidente. Il notevole

incremento del finanziamento CIP permetterà di realizzare un lavoro più completo e rilevante a

supporto degli uffici competenti del Comitato.

Partecipazione ad organismi interazionali - € 33.000

Le spese per l’adesione agli organismi internazionali riconosciuti (IPC, EPC, IWAS, IBSA, CP-

ISRA) per l’anno 2017, ammontano ad un totale di € 13.000.

Nel corso dell’anno 2017 si svolgeranno le Assemblee Elettive sia dell’IPC, prevista a Doha nel mese

di settembre, che dell’EPC per le quali si ritiene quanto mai opportuna la partecipazione del

Presidente del CIP e/o di suo Delegato (€ 20.000).

European Youth Games - € 50.000

I Giochi Europei della Gioventù rappresentano per la loro finalità prettamente promozionale una

manifestazione di rilevanza assoluta per il Comitato pertanto, anche in considerazione del fatto che

la manifestazione si terrà in Italia, si è ritenuta opportuna la partecipazione di una Rappresentativa

Italiana in tutte le discipline previste nel programma sportivo. Lo stanziamento per la partecipazione

agli EYG, diversamente da quanto previsto nelle passate edizioni, è stato destinato direttamente al

COL della manifestazione (€ 50.000)

Premi Tecnici Rio 2016 - € 185.000

Alla luce dei risultati eccellenti conseguiti dalla Missione Italiana partecipante ai Giochi Paralimpici

di Rio 2016, il Comitato ha riconosciuto un premio a favore dello staff tecnico federale, societario

e/o personale delle discipline medagliate (€ 7.500 per ciascuna medaglia d’oro, € 5.000 per quella

d’argento e € 2.500 per quella di bronzo).

2) Avviamento allo sport – promozione – scuola

Tale attività costituisce il secondo braccio del corpo paralimpico, dopo quello che muove e dirige

l’attività di preparazione paralimpica e di alto livello. L’avviamento allo sport, le iniziative

squisitamente promozionali ed il mondo scolastico sono attività quasi del tutto sottratte alle

competenze istituzionali delle varie FSP e DSP, in quanto la complessità e la rilevanza delle tematiche

trattate può avere come diretto interlocutore principalmente il Comitato centrale che, attraverso

l’esperienza e le conoscenze dei suoi uffici ed organi, anche avvalendosi delle sue entità riconosciute,

può fornire risposte esaurienti alla grande domanda di pratica sportiva paralimpica. Sul lato della

scuola - soprattutto attraverso il lavoro dell’apposita Commissione Nazionale – sul lato dell’accordo

quadro CIP-INAIL - soprattutto attraverso il lavoro dell’apposita commissione paritetica - nonché

considerate le convenzioni in essere (Villa delle Ginestre - Sicilia, Niguarda - Lombardia, Santa

Maria Misericordia - Umbria, Montecatone – Emilia Romagna, Cannizzaro - Sicilia, Gervasutta –

Friuli, CPO Ostia – Lazio, Ospedale Marino – Cagliari etc. ) e da stipulare con le unità spinali e i

centri di riabilitazioni, le attività di avviamento allo sport e meramente promozionali proseguono (si

prevede uno stanziamento per il 2017 di € 450.000), migliorando quanto più possibile, soprattutto

alla luce del CIP Ente Pubblico.

22

In ciascuna delle 16 unità spinali/centri riabilitativi, oggi convenzionati con il Comitato Paralimpico

(più tre in corso di perfezionamento) ormai da qualche anno si sviluppano progetti su base annuale

finanziati dal CIP centrale e coordinati dai Comitati Regionali. Al primo momento di contatto ed

informazione dei pazienti, ospedalizzati e non, fanno seguito corsi di avviamento in varie discipline

selezionate in accordo fra i dirigenti sanitari ed i comitati regionali CIP, gestiti attraverso il

coinvolgimento dei tecnici iscritti agli Albi Federali. Se inizialmente, nel contesto riabilitativo, le

attività più promosse erano quelle del nuoto, della scherma in carrozzina, del tennis tavolo e del tiro

con l’arco, ultimamente discipline emergenti e sport di squadra stanno affacciandosi sullo scenario.

Questi ultimi riscuotono forte interesse fra i pazienti per il positivo impatto psicologico determinato

dalla socializzazione che sono in grado di sviluppare infatti, l’attività riabilitativa in situazioni ludiche

e, soprattutto, in gruppo costituisce un importante momento di confronto e di spinta al superamento

del limite, ma poiché richiedono maggiori sforzi in termini organizzativi e di risorse rispetto alle

discipline individuali tendono ad essere poco proposti.

Partendo da questo, al fine di fornire supporto ai Comitati Regionali nello sviluppo di contatti per

l’ampliamento del numero dei centri convenzionati, oltreché dell’offerta sportiva che tende ad essere

piuttosto costante e ripetitiva nel tempo, per l’anno 2017 è stato previsto:

a) Lo stanziamento di un importo pari a € 160.000 per la prosecuzione delle progettualità nei

Centri Ospedalieri – Unità Spinali – Centri di Riabilitazione riconosciuti. Tale somma è stata

preventivata sulla base dei dati relativi allo scorso anno e tenendo conto dei nuovi

convenzionamenti. Con riferimento a ciascun progetto il CIP eroga i costi per il pagamento dei

tecnici (tra i 14 e i 20 euro l’ora circa) e per l’acquisto di materiale sportivo.

b) La destinazione di adeguate risorse economiche (€ 100.000) alla programmazione di

un’attività mirata ad incrementare il numero dei centri convenzionati, ad ampliare l’offerta

sportiva all’interno di quelli già attivi ed a sviluppare attività in grado di condurre alla pratica

sportiva costante i pazienti avviati, incentivando da un lato corretti stili di vita attraverso lo sport

e, dall’altro, la ricerca di nuovi talenti sportivi. Ciò potrà avvenire attraverso la progettazione e

costruzione di una rete che coinvolga, in maniera costante ed uniforme, sul territorio, i Comitati

Regionali CIP, le società sportive, i tecnici federali adeguatamente formati, i Dirigenti Sanitari

dei Centri riabilitativi e delle Unità spinali; la promozione di iniziative con i degenti di dette

strutture, di incontro e di confronto, idonee a costituire uno stimolo motivazionale e ad agevolare

la condivisione e la partecipazione nelle strutture sportive sul territorio; la produzione di materiale

di impatto mediatico e divulgativo, anche attraverso la creazione di uno spazio web dedicato.

Il progetto per la realizzazione degli obiettivi descritti sarà sottoposto alla Fondazione III Pilastro per

poter essere parzialmente finanziato nel quadro dell’iniziativa congiunta Fondazione – CIP per il

2017 “dall’avviamento a Peyong Chang 2018 e Tokio 2020”.

Il rapporto con la Scuola è un aspetto nevralgico da tenere in considerazione nella determinazione

delle politiche di avviamento allo sport paralimpico.

Al momento, il Bando Scuola costituisce la forma più efficace di intervento per creare sinergie fra le

istituzioni scolastiche e quelle sportive. L’edizione 2016 di detta iniziativa, attuata in collaborazione

con la Fondazione Terzo Pilastro, rientrante nel progetto “dall’avviamento a Rio 2016”, ha consentito

di destinare alle società sportive che hanno sviluppato progetti interessanti con le scuole e reti di

scuole sul territorio € 75.000 utilizzati per premiare i 30 migliori progetti su 96 pervenuti, iniziative

23

queste che sarebbe opportuno replicare, possibilmente aumentando il numero dei progetti da

premiare. Mantenendo invariati i criteri di attribuzione stabiliti per il bando relativo all’anno

2015/2016, con uno stanziamento di € 155.000 si potrebbe arrivare a premiare fino a 40 nuovi

progetti. Ciò, naturalmente, nelle more della strutturazione di un sistema che consenta di consolidare

procedure di convenzionamento con la scuola idonee a coinvolgere stabilmente ed efficacemente

l’elevatissimo numero di ragazzi con disabilità presenti nella scuola ed interessati all’attività sportiva.

Un recente rapporto divulgato dall’ISTAT, con riferimento all’anno scolastico 2014-2015, evidenzia

che gli alunni con disabilità presenti nella scuola sono circa 86.000 nella scuola primaria e 66.863

nella secondaria di primo grado. Sebbene tali dati, come confermato dal MIUR, comprendano una

vasta casistica di bambini con bisogni educativi speciali legati a problematiche di tipo

comportamentale e problemi di apprendimento dovuti all’utilizzo di lingue straniere e sono, quindi al

di fuori del nostro raggio di azione, sicuramente esiste un bacino consistente di ragazzi che ad oggi

non riusciamo a raggiungere e che potrebbero trarre enorme beneficio dalla pratica sportiva

paralimpica. Nella progettazione del nuovo sistema e di ulteriori iniziative con il mondo scolastico,

un ruolo fondamentale va riconosciuto alla Commissione Scuola. Nel rispetto e nei limiti consentiti

dalle vigenti disposizioni di legge si segnala la necessità di destinare risorse allo sviluppo di

progettualità da parte della Commissione o di alcuni membri della stessa in funzione delle specifiche

attitudini e competenze (€15.000). Sempre nell’ambito della Scuola preme sottolineare l’importanza

di destinare risorse al finanziamento di attività di formazione/informazione nella scuola primaria,

attraverso l’aggiornamento dei Tutor nell’ambito del progetto Sport di Classe. Come noto, detta

importante iniziativa, realizzata di concerto fra il MIUR, il CIP ed il CONI, consente la

formazione/informazione degli insegnanti di discipline sportive, i Tutor appunto, che si interfacciano

con la scuola primaria e che entrano, in concreto, in rapporto con gli insegnanti di educazione fisica

degli istituti comprensivi nei quali la scuola primaria è inserita, per promuovere l’educazione fisica

nella scuola primaria. I tutor sono in grado di veicolare informazioni importanti sul nostro movimento

ai giovani nella fascia di età fra i 6 e i 14 anni. La formazione dei tutor/insegnanti avviene a livello

regionale attraverso i formatori CONI CIP MIUR. Questo sistema consente di raggiungere con

cadenza periodica, praticamente a costo zero per il CIP, gli insegnati delle scuole primarie. Sarebbe

importante destinare risorse alla capillarizzazione di questo sistema eventualmente con il

coinvolgimento diretto della Scuola dello Sport visto che, spesso, i formatori CIP, uno per regione,

non sono in grado di assicurare l’aggiornamento dei tutor a livello provinciale. Sarebbe interesse del

CIP chiedere ed ottenere l’inserimento nel progetto, ovviamente intervenendo con un minimo

impegno economico (un’ora di formazione ha un costo di € 75) di un’ulteriore formatore CIP in ogni

regione, destinato all’aggiornamento dei tutor a livello provinciale (€ 55.000).

Società sportive riconosciute CASP

A partire dal 1 gennaio 2016 sono entrate in vigore le nuove procedure per il riconoscimento ed il

funzionamento dei CASP, con l’obiettivo di rilanciarne la funzione di reclutamento e avvio di giovani

alla pratica sportiva paralimpica, superando le criticità strutturali legate ad una realtà mutata rispetto

a quando essi furono introdotti.

Dopo un primo momento di disorientamento manifestato dalle associazioni sportive, che negli anni

passati erano state riconosciute come CASP, a riorganizzare la programmazione per continuare ad

essere qualificate come Centri di Avviamento allo Sport Paralimpico in base alle nuove regole, ad

oggi 17 società hanno chiesto il riconoscimento del CIP.

24

A più di un anno circa dall’entrata in vigore della nuova disciplina occorre migliorare la normativa

nella parte riferita alla maturazione del contributo al CASP legato al numero dei tesserati, prevedendo

la possibilità, per i tesserati nel secondo semestre dell’anno di riferimento, di ottenere il contributo

calcolando la continuità di almeno 6 mesi di attività anche con riferimento al periodo a cavallo fra

due anni solari.

Anche tenuto conto di quanto sopra, per il 2017 sono stati stanziati € 40.000 per i contributi da erogare

in funzione delle attività svolte, salvo eventuale integrazione.

Avviamento assistiti INAIL e persone segnalate dal Centro di Vigorso di Budrio.

In forza della convenzione CIP / INAIL che prevede, finanziandolo, l’avviamento degli assisiti INAIL

e dei pazienti segnalati dal Centro Protesi di Budrio, da gennaio ad oggi i corsi autorizzati presso le

società sportive affiliate a FSP, DSP ed Enti di Promozione riconosciuti dal CIP sono circa 500. A

partire dalla fine di ottobre 2016 le autorizzazioni sono state sospese in attesa di un nuovo

stanziamento di Bilancio. Dopo la riorganizzazione del sistema di avvicinamento alla pratica sportiva

degli assistiti INAIL, infatti, si è assistito ad una progressiva crescita della domanda di avviamento e

quest’anno, partiti con l’avviamento 3, le richieste di corsi sono cresciute in modo esponenziale.

Se da un lato l’intensificazione dell’attività corsuale evidenzia una efficace azione divulgativa sul

territorio, va evidenziato che l’età media dei richiedenti è piuttosto alta: dei 194 assistiti avviati nel

2016, 32 sono ultracinquantenni (19 sono di età compresa fra i 50 ed i 56 anni; 8 di età compresa fra

i 57 ed i 65 anni e 5 fra i 66 ed i 71). Nelle more di una stipula di una nuova Convenzione Quadro

CIP/INAIL prorogata per il solo anno 2017 sarebbe opportuno rivedere il sistema dei rimborsi

favorendo l’avviamento dei più giovani.

Per il 2017 lo stanziamento è pari a € 470.000, comprensivo del rimborso per le attività degli sportelli

informativi.

Assolutamente positivi sono stati, poi, i risultati della collaborazione fra il CIP Emilia Romagna ed il

Centro protesi di Vigorso di Budrio che, con il progetto Sport Empowerment, sempre realizzato

nell’ambito della commissione quadro CIP INAIL, ha consentito di avvicinare alla pratica sportiva

oltre 1000 persone in due anni (2014-2015), molte delle quali una volta tornate presso la loro

residenza si sono dedicate ad una pratica sportiva stabile. Stiamo in attesa di ricevere informazioni

sul numero di persone tesserate presso le entità paralimpiche dopo questa esperienza. Il progetto,

ritenuto estremamente valido dall’INAIL, reiterato nel 2016, potrebbe essere rifinanziato, sempre

attraverso la fondazione paralimpica, nel 2017.

Infine, un’ultima significativa iniziativa in materia di Avviamento riguarda l’utilizzazione del Centro

Tre Fontane per promuovere l’avvicinamento alla pratica sportiva attraverso il supporto di figure

professionali all’uopo formate dal CIP

25

3) Attività di Riconoscimento, Vigilanza e Supporto

Tale attività evidenzia le preminenti funzioni del Comitato, assimilate a quelle del CONI per lo sport

olimpico. Infatti se si considerano le 28 Federazioni Sportive Paralimpiche, le 8 Discipline Sportive

Paralimpiche, i 13 Enti di promozione sportiva, le 5 associazioni benemerite riconosciute, tutte

organizzazioni vigilate e finanziate dal CIP per le competenti attività paralimpiche, oltre alle entità

convenzionate ed alle altre realtà sportive che attendono una risposta dal CIP sulla possibilità di

praticare sport per disabili ai vari livelli, ci si rende conto della fondatezza dell’affermazione.

Sull’argomento occorre precisare che, in attuazione al decreto legislativo sulla natura pubblica del

CIP, diverso è il legame instaurato con le Federazioni e Discipline Sportive Paralimpiche riconosciute

solo dal CIP rispetto a quelle riconosciute anche dal CONI. Infatti, tale Decreto prevede una vigilanza

assoluta del CIP sulle Federazioni e Discipline Sportive Paralimpiche riconosciute solo dal CIP ed

una vigilanza sulla sola attività paralimpica esercitata sulle Federazioni e Discipline Sportive

riconosciute anche dal CONI. Pertanto, diversi sono gli atti procedurali conseguenti, come differente

è il peso politico (2 voti per le Federazioni e Discipline Sportive Paralimpiche in Giunta Nazionale e

Consiglio Nazionale, 1 voto per le Federazioni e Discipline Sportive riconosciute anche dal CONI)

espresso in seno agli organi istituzionali. A tale proposito risulta essenziale formulare una nuova

mappatura delle entità riconosciute, più rigorosa ed effettivamente rispondente al ruolo, ai compiti e

prerogative del neo ente pubblico. L’incremento dei contributi alle organizzazioni sportive

riconosciute determinerà un incremento dei controlli e delle regole poste a presidio degli stessi e tutti

gli uffici del Comitato dovranno allinearsi con i più stringenti adempimenti imposti dalla riforma. Il

CIP potrà svolgere, così, il ruolo effettivo di ombrello delle sue realtà riconosciute, attraverso

l’erogazione di servizi (trasporti, classificazioni, visite d’idoneità agonistiche, assegni mensili agli

atleti del Club Parlimpico, progetti comuni e agevolazioni loro garantiti), soprattutto alle

organizzazioni sportive di matrice CIP, anche ai fini della massima uniformità di azione e intenti.

Anche sul lato della promozione e formazione, il CIP supporterà le sue FSP curando gli aspetti più

squisitamente didattici, scientifici e promozionali (€ 250.000), quali le iniziative CIP/INAIL, le

pubblicazioni, i progetti di sviluppo dell’attività sportiva paralimpica etc. Continuerà l’azione di

divulgazione del messaggio paralimpico presso tutte le possibili istituzioni nazionali e territoriali

interessate, realizzata grazie alla sottoscrizione di protocolli d’intesa con ministeri, atenei, IUSM,

presidi sanitari, assistenzialistici, riabilitativi, scolastici, unità spinali, enti di promozione sportiva,

associazioni di categoria. La strada intrapresa, infine, con i gruppi sportivi militari sta determinando

risultati di rilievo ed il protocollo d’intesa sottoscritto con il Ministero della Difesa sta recando

grandi benefici al movimento paralimpico nazionale sotto il profilo della pratica sportiva accordata

agli ex militari gravemente feriti, vista anche la medaglia di bronzo conseguita dall’atleta Monica

Contraffatto ai recenti giochi di Rio, con la possibilità concreta di fruire dei relativi servizi messi a

disposizione dai corpi militari della Difesa stessa (Carabinieri – Esercito – Marina – Aeronautica,

tutti potenziali reclutatori di atleti paralimpici).

4) Contratto di servizio CIP – CONI Servizi SPA – Organi di gestione centrali e territoriali

Oggi, alla luce delle argomentazioni esposte, dell’immagine e credibilità acquisite dal Comitato e,

soprattutto, con la recente trasformazione del CIP in Ente di Diritto Pubblico non è più giustificabile

la distanza esistente tra il centro e la periferia, in termini di considerazione, competenza, azione

politica e presa di coscienza del rinnovato ruolo del CIP, della sua funzione primaria di ente vigilante

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e coordinatore delle attività ed organizzazioni sportive per disabili, non è più comprensibile e, quindi,

accettabile una conduzione dei programmi territoriali incentrata su schemi e atteggiamenti superati e

non in linea con la veste politica, giuridica ed organizzativa del Comitato. Oggi i Comitati Regionali

sono costituiti dai rappresentanti territoriali delle FSP e DSP riconosciute, come il CONI, con la

conseguenza che, se a tale dato di fatto, si aggiungono i risultati ottenuti dalle poche Regioni aventi

leggi favorevoli per lo sport paralimpico, si impone un’attenta riflessione sui referenti territoriali del

Comitato, molti dei quali non hanno assunto coscienza del loro rilevante ruolo, riflesso di quello

assunto dal CIP a livello nazionale. Pertanto, i poteri, prerogative e finalità assegnati ai Comitati

Regionali CIP dal nuovo regolamento sull’organizzazione territoriale e, soprattutto, il notevole

avanzo di cassa degli organi territoriali (circa € 400.000 allo stato attuale), obbligano il CIP centrale,

a modificare l’atteggiamento nei confronti della sua periferia, assegnando ad essa un budget annuale

(€ 424.500) correlato alle reali esigenze e competenze di ciascun Comitato Regionale (funzionamento

e attività sportiva) stanziando però un importo totale pari ad € 600.000 per consentire eventuali

integrazioni di budget correlate alle effettive e specifiche necessità. Ad ogni struttura regionale spetta

il compito di rappresentare il CIP sul territorio di pertinenza con tutte le istituzioni politiche e sportive,

a cominciare naturalmente dal CONI, di vigilare sull’attività sportiva paralimpica di riferimento, di

reperire risorse economiche dall’INAIL e dagli enti territoriali per supportare, attraverso iniziative

promozionali e di avviamento allo sport, i programmi periferici delle varie entità riconosciute.

Pertanto è assai importante che i Comitati Regionali CIP scelgano le migliori quattro figure tecnico-

professionali del territorio di riferimento (referente tecnico, INAIL, scolastico, impiantistica-

sportiva) in modo da offrire il più alto sostegno promozionale a FSP e società sportive, come è

importante l’apporto del CIP centrale alla sua periferia in termini di servizi apprestati (personale-

trasporto, comunicazione, mezzi tecnologici ecc.) e di contributi economici per il suo funzionamento,

delegati provinciali compresi, per l’avviamento allo sport, per la rappresentanza territoriale, visto lo

scorporo dal CONI comporterà che gli oneri della sede centrale e di quelle territoriali saranno a totale

carico del Comitato. Il netto incremento delle responsabilità delle strutture territoriali CIP e delle loro

nuove incombenze indurrà i referenti periferici ad organizzare e presidiare tutte le iniziative di

avviamento allo sport rimaste nella competenza diretta del Comitato centrale (meeting promozionali

integrativi delle attività sportive paralimpiche programmate dalla FSP / DSP interessate, apertura e

controllo dei CASP, avviamento allo sport INAIL, sportelli informativi, unità spinali etc). Per quanto

attiene al funzionamento degli organi centrali, il contratto di servizio sottoscritto a breve “ex iure”

con CONI Servizi Spa, per la gestione del personale CIP e di altre attività che il Comitato intenderà

delegare, muterà sostanzialmente l’azione politica e amministrativa del Comitato sulle sue risorse

umane, nonché sull’assetto dei suoi uffici centrali. Infatti, il passaggio del personale CIP alla CONI

Servizi S.p.A., 57 risorse compreso il Segretario Generale determinerà un inevitabile cambio del

datore di lavoro, dal CIP alla CONI Servizi S.p.a., la quale dirigerà il personale per conto e in

relazione alle specifiche esigenze del CIP. Restano salve le competenze del personale direttamente

collegate al CIP Ente Pubblico, quali quelle riferite all’attività del doping, della giustizia, degli organi

collegiali e territoriali, della vigilanza da esercitare sulle entità riconosciute, delle segreterie

particolari del Presidente e del Segretario Generale, dei rapporti istituzionali, nel qual caso sarà

direttamente il CIP a gestire le relative risorse umane sempre poste a disposizione della CONI Servizi.

Pertanto, nonostante le unità lavorative siano 60, 57 è il numero delle risorse umane in regime di full-

time interamente coperte dal contributo del CONI e la somma dei part-time in essere fa esattamente

57.

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Le esigenze del Comitato collimano, fatta eccezione per le esigenze di trasporto imprescindibili per

il mondo della disabilità, con i tagli disposti dalla L.122/2010, relativamente alla quasi totale rinuncia

a consulenze e collaborazioni, salvaguardate soltanto se ritenute strettamente necessarie e funzionali

all’assetto strutturale del Comitato (fiscale – lavoro– rapporti INAIL). Vengono garantite, infine, le

indennità di funzione da corrispondere ai componenti degli Organi Centrali, incrementati in funzione

della diversa natura pubblica e del notevole incremento del budget economico del Comitato (€

129.000), saranno garantite le riunioni degli Organi Collegiali (circa 10 tra Giunte Nazionali e

Consigli Nazionali), delle Commissioni Nazionali Scuola/Atleti, e interfederale di garanzia, delle

Consulte degli Organi Territoriali, incrementando lo stanziamento riferito al Collegio dei Revisori (€

30.000), per consentire la nomina dei Revisori per le strutture territoriali.

5) Immagine, Comunicazione e marketing

La grande crescita d’immagine del CIP, sancita formalmente dalla Legge Madia e dal relativo decreto

attuativo, induce il Comitato ad occuparsi più proficuamente dell’attività di marketing, come ha

iniziato a fare con successo attraverso gli accordi con ENI e Fondazione Terzo Pilastro, (circa €

1.000.000 la Fondazione, € 500.000 ENI) oltre ai Partner pubblici INAIL e RAI. Inoltre, l’ufficio

competente avrà cura di proporre una serie di pubblicazioni, di realizzazioni grafiche e pubblicitarie

riferite alla nuova e più importante veste pubblica del CIP. Pertanto, un’azione più efficace al

riguardo, ed avvalendosi di professionisti del settore da mettere eventualmente a disposizione di

CONI Servizi, può comportare più cospicui benefici economici al Comitato, le cui grandi potenzialità

non sono ancora state espresse appieno in tale contesto. L’accordo quadro con la RAI anche per il

2017 consentirà al CIP di proseguire al meglio sua opera di divulgazione e informazione, attraverso

una partnership che porterà effetti non soltanto nelle produzione televisive o nelle messe in onda di

alcuni eventi sportivi internazionali paralimpici, ma anche nella realizzazione di vere e proprie

campagne promozionali, attraverso video-promo indirizzati ai concetti di inclusione e integrazione

attraverso lo sport, la cui diffusione è stata particolarmente apprezzata anche nella precedente

edizione dell’accordo medesimo. E’ necessaria l’ideazione grafica e la successiva realizzazione di

gadget del Comitato Italiano Paralimpico, dai pin a oggetti di uso quotidiano, da far pervenire anche

alle strutture periferiche (€ 40.000). Nella nuova veste di Ente Pubblico, è indispensabile, per il CIP,

garantirsi il più completo servizio d’informazione, avvalendosi delle agenzie di stampa più

accreditate, per conoscere tempestivamente e quotidianamente tutte le news di carattere politico,

sportivo, economico e sociale. A tale proposito, è stato sottoscritto un nuovo abbonamento ai notiziari

Italpress e Ansa a partire dal 1° gennaio 2017 e fino al 31 dicembre 2018, al fine di comprendere

opportunamente tutto il periodo pre e post Paralimpiadi Invernali di Pyong Chang 2018, evento di

massimo richiamo sulla stampa. L’offerta economica presentata da Italpress (migliorata con

l’inserimento di corrispondenze video su alcuni eventi) e Ansa, per tutto il periodo sopra indicato, è

pari ad € 82.000 (iva 4% inclusa), con uno sconto di circa il 30% grazie al contratto biennale proposto,

dei quali € 41.000 imputabili all’anno 2017. Al fine di completare tale aspetto, legato alla conoscenza

e alla diffusione delle notizie afferenti il Comitato, è indispensabile garantirsi il più completo servizio

di rassegna stampa, per il monitoraggio quotidiano dell’attività sportiva e promozionale paralimpica

e delle pagine social interessate al movimento, da poter caricare sul sito istituzionale del Comitato ad

uso di tutti gli utenti. La società Datastampa, leader nel settore delle tecnologie media da oltre trenta

anni e, già in passato, fornitrice del nostro Comitato, ha proposto un’articolata offerta di rassegna

stampa online annuale e monitoraggio web e social, utile a valutare la crossmedialità di

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notizie/comunicati, andamento del traffico e interesse del pubblico e, quindi, a orientare le scelte di

comunicazione dell’Ente. Il servizio è consultabile su spazio web e anche su Blackberry, Smartphone

e Tablet (€ 29.000). L’accresciuta visibilità del movimento paralimpico, grazie anche a un efficace

lavoro svolto nel corso dei Giochi Paralimpici di Rio de Janeiro 2016 con gli organi di comunicazione

e la conseguente crescita delle visite sul sito CIP e sui profili social dello stesso, rende necessaria

un’ulteriore evoluzione grafica del sito in oggetto, affidando tale compito ad agenzia qualificata e

ipotizzando una spesa di circa € 15.000. Nel corso degli anni si è rilevato come sia stato fondamentale

l’evoluzione del linguaggio e la qualità dell’attenzione riservate al movimento paralimpico italiano

da parte degli organi di comunicazione. Per questo si intende realizzare, in ossequio alla normativa

che prevede l’aggiornamento professionale da parte dei giornalisti iscritti all’albo, per il 2017, un

corso di matrice CIP sullo sport paralimpico, riconosciuto dall’Ordine Nazionale dei giornalisti, che

permetta non soltanto di stringere rapporti ancora più efficaci con coloro che amplificano le azioni

del CIP, ma di raccontarle con proprietà di linguaggio e doverosa considerazione. Sempre nell’ambito

della comunicazione istituzionale e non, al fine di presentare, con la maggiore efficacia possibile, i

più significativi eventi del 2017, saranno organizzate conferenze stampa specifiche, con la

realizzazione del materiale necessario alle stesse € 20.000.

6) Centri Sportivi

Tre Fontane

Dopo oltre otto anni dall’indizione del relativo bando di gara sono giunti al termine i lavori di

realizzazione dell’Impianto Sportivo Tre Fontane, la Cittadella dello sport disabili Capitolina, sono

stati effettuati i vari collaudi tecnico-amministrativi e si è proceduto alla trasmissione, presso gli uffici

ed organi preposti, di tutta la documentazione necessaria ad ottenere l’accatastamento e l’agibilità al

fine di inaugurare la fase di gestione delle attività, purtroppo però, a causa di impedimenti burocratici,

questo non si è ancora verificato, infatti la complessa situazione generata dalla emersione della

comproprietà dell’area su cui sorge l’Impianto da parte del Comune di Roma (circa il 51%) e

dell’EUR S.p.a. (circa il 49%) non è stata ancora risolta. Si auspica una pronta risoluzione della

bagarre in modo tale da consentire alle FSP del Nuoto e dell’Atletica Leggera, nonché al Comitato

Regionale CIP Lazio di insediarsi presso gli uffici costruiti all’interno del centro e, per quanto

riguarda dette Federazioni, ognuna per le proprie specifiche competenze, di dare inizio concreto alle

loro attività, sempre sotto il coordinamento del CIP. I costi fissi stimati sono pari ad € 1.200.000

relativi alla manutenzione degli impianti tecnologici, delle aree a verde, della piscina e dei campi

nonché delle pulizie esterne e dei fabbricati, della vigilanza. Nel contempo, in considerazione della

volontà dello Stato di finanziare il secondo lotto con un contributo che si aggira intorno ad euro

5.000.000 si sta rivedendo e attualizzando la parte di progetto relativa, alla costruzione di un

palazzetto dello sport, con all’interno ulteriori locali ad uso ufficio, nonché di una foresteria per

ospitare gli atleti e le squadre federali, tutto ciò realizzato attraverso l’esperimento di una procedura

ad evidenza pubblica.

Erice

Con l’entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs n. 50/16) nel mese di aprile 2016, e

delle conseguenti modifiche derivate a livello regionale suggellate dalla legge n. 8/2016 della Regione

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Sicilia, si è dovuto procedere ad un gran lavoro sia tecnico che giuridico di rivisitazione ed

armonizzazione della maggior parte dei documenti prodotti negli ultimi anni e per il momento la

realizzazione dell’Impianto è in una fase di stallo.

San Giovanni Rotondo

Il cambio dei vertici del Comune Pugliese ha determinato un prolungato stop dei rapporti

CIP/Comune di S. Giovanni Rotondo, pertanto, il Comitato avvierà nuove trattative con

l’amministrazione Comunale, sia per recuperare il contributo mai erogato al CIP per la consulenza

tecnica apportata al progetto di riqualificazione della loro Cittadella dello Sport, sia per capire meglio

se ci siano ancora i presupposti per una fattiva collaborazione.

7) Il processo seguito e le azioni di miglioramento del Ciclo delle Performance

7.1 Coerenza con la programmazione economico-finanziaria e di Bilancio

Il ciclo della Performance è stato sviluppato in stretto raccordo con la programmazione economica-

finanziaria e di Bilancio. In particolare:

- nella Relazione del Presidente del CIP al Bilancio di Previsione 2017 sono stati delineati gli

obiettivi strategici dell’anno in corso, che hanno fornito gli indirizzi guida per l’elaborazione

del presente Piano della Performance;

- gli obiettivi strategici sono stati delineati anche sulla base delle proposte formulate dai singoli

Capi Area del CIP;

- il presente Piano è pubblicato sul sito del CIP nella Sezione Amministrazione Trasparente,

sottosezione Performance.

7.2 Azioni per il miglioramento del Ciclo della Performance

Nell’anno in corso l’impegno di miglioramento del Ciclo di gestione delle Performance del CIP si

focalizzerà prioritariamente su due obiettivi:

1. il completamento di una serie di indicatori rappresentativi delle performance organizzative

delle varie Aree, in vista di un monitoraggio costante dell’efficienza, dell’efficacia e della

qualità delle prestazioni erogate verso gli stakeholder interni ed esterni;

2. miglioramento delle modalità e degli strumenti di comunicazione nei confronti degli

stakeholder esterni.

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Indice

1. Presentazione del Piano

2. Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e gli stakeholder esterni

2.1 Chi siamo

2.2 Cosa facciamo

2.3 Come operiamo

3. Identità

3.1 L’amministrazione in cifre

3.2 Mandato istituzionale e Missione

3.3 Albero della Performance

4. Analisi del contesto

5. Priorità politiche

6. Dagli Obiettivi strategici agli obiettivi operativi

6.1 Attività Paralimpica e di Alto Livello

6.2 Avviamento allo sport – promozione – scuola

6.3 Attività di Riconoscimento, Vigilanza e Supporto

6.4 Contratto di servizio CIP – CONI Servizi SPA – Organi di gestione centrali e territoriali

6.5 Immagine, Comunicazione e marketing

6.6 Centri Sportivi

7. Il processo seguito e le azioni di miglioramento del Ciclo delle Performance

7.1 Coerenza con la programmazione economico-finanziaria e di Bilancio

7.2 Azioni per il miglioramento del Ciclo della Performance