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COMUNE DI BOLOGNA
ORDINATIVO PRINCIPALE DI FORNITURA n° 60000642.0 DU RATA 9 ANNI DEL SERVIZIO LUCE E DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEGLI IMPIANTI SEMAFORICI E DI SEGNALETICA LUMINOSA, MEDIANTE ADES IONE ALLA CONVENZIONE CONSIP
PE PROGETTO ESECUTIVO DEGLI INTERVENTI
RT Relazione Tecnica
Titolo RIQUALIFICA ARENA PARCO PASOLINI
Stato / Codice progetto:
PE 0000040808_0
PE 0000040823_0
Codice di classif. elaborato
RT 0000040808_0
RT 0000040823_0
Progettista responsabile: Ing. Luca Moscatello
0 Prima
Emissione
25/10/2016 G. Becattini R. Piddiu L. Moscatello
Revisione Incaricato Verifica
Approvazione Data
Enel Sole Srl Polo Operation Nord 40131 Bologna - Via Carlo Darwin 4 T +39 0523 634091 - F +39 02 39652851 [email protected]
Comune di Bologna
Progetto per l’illuminazione esterna
Della nuova arena del Parco Pasolini quadro n. 237
PROGETTO ESECUTIVO
Progettista:
Dott. Ing. Luca Moscatello
2
SOMMARIO
INTRODUZIONE 4
PARTE A – PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO 5
Descrizione sommaria dell’intervento 5
Classificazione degli ambienti 5
Dati del sistema di distribuzione dell’energia elet trica 6
Descrizione dei carichi elettrici 6
Norme tecniche di riferimento 7
Vincoli 8
Caratteristiche generali 8 Disponibilità del servizio 8 Flessibilità 8
Protezioni 8 Protezioni contro i contatti diretti 8 Protezione contro i contatti indiretti 9 Protezione contro le correnti di sovraccarico 9 Protezione contro le correnti di corto circuito 9 Protezione contro i fulmini e sovratensioni 10
Dati dimensionali 10 Linee elettriche 10 Giunti dorsale / derivazione 10 Scavi 11 13 14 15 Sostegni e fondazioni 16
PARTE B – PROGETTO QUADRO ELETTRICO E TELECONTROLLO 17 Quadro comando 17
PARTE C – PROGETTO ILLUMINOTECNICO 17 Criteri di dimensionamento 17 Analisi dei rischi e categoria di progetto 17 Categoria di esercizio 18 Caratteristiche degli apparecchi 18 TCO (Total Cost of Ownership) 19 Dichiarazione di conformità 20
Verifiche e collaudi 21
PIANO DI MANUTENZIONE 21
ALLEGATO 4 - CRONOPROGRAMMA 23
ALLEGATO 5 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ DEL PROGE TTO ESECUTIVO ALLA LR.19/2003 E ALLA DIRETTIVA APPLICATIVA 24
3
ALLEGATO 6 – LEGENDA DEGLI INTERVENTI SUI CORPI ILL UMINANTI 25
ALLEGATO 7 – CALCOLI STATICI TIPOLOGICI E DESCRIZIO NE DELLE VERIFICHE STRUMENTALI SUI SOSTEGNI 32
Elaborati grafici planimetrici: Tavola 1 di 2 RIQUALIFICA ARENA PARCO PASOLINI
4
INTRODUZIONE
La presente relazione tecnica ha lo scopo di descrivere i criteri utilizzati per la
progettazione degli interventi relativi alla riqualifica dell’arena del parco Pasolini che sarà
alimentata dal quadro n. 237, con attenzione specifica agli apparecchi d’illuminazione ed
altri componenti d’impianto.
5
PARTE A – PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO
Descrizione sommaria dell’intervento
Riqualificazione dell’arena del parco Pasolini che sarà alimentata dal quadro n. 237 nel
Comune di Bologna. Gli impianti sono alimentati in derivazione. Le vie interessate dagli
interventi sono le seguenti:
ARENA PARCO PASOLINI
Le attività che saranno eseguite nell’ambito dell’intervento sono le seguenti:
Linee elettriche: La posa sarà interrata mantenendo la medesima tipologia dell’esistente.
Maggiori dettagli nella presente Parte A della rela zione e negli elaborati grafici
planimetrici allegati . L’intervento sulle linee elettriche esistenti vetuste degli impianti già
in derivazione è a carico del Comune.
Quadri elettrici: Non sono previsti interventi sul quadro.
Sostegni: mantenimento dei sostegni esistenti salvo verifica dello stato di conservazione
che sarà eseguito con le modalità descritte nell’ultima parte della presente Parte A
della relazione . L’eventuale intervento di sostituzione dei sostegni è previsto a carico
dell’Amministrazione comunale.
Apparecchi: è prevista la sostituzione di tutti gli apparecchi provvisti di sorgente ai vapori
di mercurio. L’intervento sugli apparecchi è a carico dell’Amministrazione comunale per
quanto attiene l’arredo urbano ed i corpi illuminanti montati su fune tesata. E’ previsto a
carico di Enel Sole per le rimanenti tipologie.
Telecontrollo: è prevista l’installazione dei dispositivi per telecontrollo punto punto dei
centri luminosi in tutti i corpi illuminanti oggetto del passaggio da alimentazione serie a
derivazione. L’intervento sul telecontrollo è previsto a carico di Enel Sole.
Classificazione degli ambienti
Le aree interessate dagli impianti elettrici oggetto della presente relazione, sono da
considerarsi ambiente ordinario esterno soggetto a traffico motorizzato e pedonale, per il
quale è prevista l’illuminazione pubblica. Esse rientrano pertanto nel campo di
applicazione della Norma CEI 64-8; V2 – Sezione 714, della norma UNI 11248 e UNI EN
13201-2/3/4.
6
Dati del sistema di distribuzione dell’energia elet trica
Sistema: TT
Tensione nominale: 230/400 V
Frequenza: 50 Hz
Corrente di corto circuito massima: 10 kA
Il valore della corrente di corto circuito massima è stato determinato sulla base della
Norma CEI 0-21 che al paragrafo 5.1.3 fissa il valore della corrente di cortocircuito
massima, da considerare per la scelta delle apparecchiature dell’Utente, a 10 kA per le
forniture trifase per Utenti con potenza disponibil e per la connessione fino a 33 kW .
Descrizione dei carichi elettrici
I carichi elettrici saranno costituiti da n. 65 apparecchi per illuminazione stradale e di aree
verdi. Il dettaglio degli apparecchi suddivisi per ciascuno dei circuiti del quadro elettrico
previsto è riportato nella tabella seguente, mentre la descrizione in dettaglio dei singoli
interventi è riportata in legenda degli elaborati grafici planimetrici e nell’Allegato 7.
I centri luminosi saranno alimentati dal quadro n. 237, per il quale non è prevista una
nuova fornitura di energia di potenza essendo l’attuale adeguata.
TIPO INTERVENTO POTENZA (W) Quantità (n) Quant. P [W]
A33 SBP (Aggiunto) 31 10 8 248
Quantità tot. App. Linea (n)
Potenza tot. Linea (W)
QUADRO 237
CIRCUITO 1
8
248
7
N. Quadro Indirizzo Potenza assorbita
[kW]
Potenza contrattuale
fornitura post intervento [kW]
Intervento sulla fornitura
237 Parco Pasolini 7,2 15 Adeguata
La posizione del nuovo quadro è riportata sugli elaborati planimetrici allegati. Tale potenza
è comprensiva anche di un adeguato margine per far fronte ad eventuali nuovi centri
luminosi da alimentare.
Norme tecniche di riferimento
Per la progettazione dell'impianto elettrico in oggetto si è fatto riferimento alle seguenti norme CEI
e disposizioni legislative vigenti in materia:
• Norma CEI 11-4
Norme per l’esecuzione delle linee elettriche aeree esterne;
• Norma CEI 11-17
Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo.
• Norma CEI 17-13/1
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT).
• Norma CEI 64-8 /1~7
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e
a 1500 V in corrente continua
• Norma CEI 0-21
Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle
imprese distributrici di energia elettrica
• Norma UNI 11248
Illuminazione stradale: selezione delle categorie illuminotecniche
• Norma UNI EN 13201-2
Illuminazione stradale – Parte 2: Requisiti prestazionali
• Norma UNI EN 13201-3
Illuminazione stradale – Parte 3: Calcolo delle prestazioni
• Norma UNI EN 13201-4
Illuminazione stradale – Parte 4: Metodi di misurazione delle prestazioni fotometriche
• Legge Regionale Emilia Romagna 19/2003
NORME IN MATERIA DI RIDUZIONE DELL’INQUINAMENTO LUMINOSO E DI RISPARMIO
ENERGETICO
8
Vincoli
Prima dell’inizio dei lavori sarà pianificato il coordinamento con gli altri eventuali operatori
coinvolti per individuare la presenza di reti che possano interferire con l’impianto in via di
riqualificazione.
Caratteristiche generali
Disponibilità del servizio
E’ previsto il funzionamento dell’impianto con accensione e spegnimento automatici,
ottenuti tramite relé astronomico stagionale per tener conto della diversa lunghezza del
giorno e della notte nei vari periodi dell’anno. L’installazione di un sistema di telecontrollo
punto punto permetterà la gestione dell’accensione secondo le seguenti modalità:
- Impianto non alimentato durante le ore diurne: in questo caso l’accensione è attuata
mediante la chiusura del contattore presente nel quadro di comando;
- Impianto alimentato durante le ore diurne: in questo caso l’accensione è attuata
mediante comandi gestiti attraverso le onde convogliate dal sistema di telecontrollo,
senza manovre sul contattore presente nel quadro di comando.
La scelta tra le due suddette modalità è legata alla presenza di servizi aggiuntivi
(videosorveglianza, spot Wi-fi, pannelli a messaggio variabile, ecc.) alimentati attraverso la
rete di illuminazione pubblica. Il passaggio da una modalità all’altra è gestibile a distanza
mediante modifica dei parametri di programmazione.
Flessibilità
Non è prevista la sostituzione dei conduttori esistenti. Tuttavia la riduzione della potenza
nominale dei corpi illuminanti permetterà potenziamenti eventualmente necessari.
Protezioni
Protezioni contro i contatti diretti
Tutte le parti attive dei componenti elettrici verranno protette mediante barriere o involucri
per impedire i contatti diretti.
Se uno sportello, pur apribile con chiave o attrezzo, è posto a meno di 2,5 m dal suolo e
dà accesso a parti attive, queste saranno rese inaccessibili al dito di prova (IP XXB) o
protette da un ulteriore schermo con uguale grado di protezione, a meno che lo sportello
non si trovi in un locale accessibile solo alle persone autorizzate.
9
Le lampade degli apparecchi di illuminazione diverranno accessibili solo dopo aver
rimosso un involucro o una barriera per mezzo di un attrezzo, a meno che l’apparecchio si
trovi ad una altezza superiore a 2,8 m (CEI 64-8 sezione 714.412).
Protezione contro i contatti indiretti
E’ previsto l’utilizzo esclusivo di componenti in classe di isolamento seconda o con
isolamento equivalente.
In particolare per i corpi illuminanti non è previsto alcun conduttore di protezione e le parti
conduttrici, separate dalle parti attive con isolamento doppio o rinforzato, non devono
essere collegate intenzionalmente a terra.
Tuttavia, non essendo previsto il rifacimento delle linee, delle derivazioni e dei giunti, è
previsto il mantenimento della stessa modalità di protezione contro i contatti indiretti
attualmente utilizzata.
Protezione contro le correnti di sovraccarico
Non è necessaria in quanto gli impianti di illuminazione sono soggetti a sovracorrente solo
in caso di cortocircuito (CEI 64-8/4 art. 473.1.2). L’utilizzo di interruttori magnetotermici
con corrente nominale pari a 25A rende comunque sempre verificata, sia per i cavi di
dorsale che per le derivazioni, la relazione:
In < Iz
Dove In: corrente nominale interruttore; Iz: portata del cavo
Protezione contro le correnti di corto circuito
La protezione è ottenuta tramite interruttore automatico magnetotermico, installato nel
quadro di comando, con potere di interruzione maggiore della corrente di cortocircuito
presunta nel punto di installazione.
Le caratteristiche dell’interruttore tetrapolare utilizzato sono le seguenti:
Tensione nominale [V] 400
Corrente nominale [A] 16
Potere di interruzione [kA] 10
tipo Curva C
10
Tale dispositivo garantisce la protezione anche dei conduttori di derivazione realizzati con
cavo tipo FG7R 2x2,5.
Vista la CEI 64-8/4 art. 533.3 nota “e”, e la CEI 64-8/4 art. 435.1, la verifica della relazione
seguente è condizione sufficiente per garantire la protezione del cavo contro i cortocircuiti
senza dovere procedere alla verifica della corrente di cortocircuito minima:
Ib < In < Iz
Dove Ib: corrente di impiego del cavo; In: corrente nominale interruttore; Iz: portata del cavo
Protezione contro i fulmini e sovratensioni
Non è necessaria (norma CEI 64.8; V2 art. 714.35)
Dati dimensionali
Linee elettriche
Parametri elettrici:
Impianto di 1ª categoria.
Distribuzione trifase 230/400 V.
Caduta di tensione di progetto = non applicabile
Fattore di potenza cos φ ≥ 0,9.
La distribuzione dal quadro è prevista secondo uno schema radiale semplice, che
garantisce un’adeguata affidabilità e funzionalità dell’impianto. L’utilizzo di apparecchi a
led determina una riduzione della potenza assorbita con conseguente diminuzione della
caduta di tensione rispetto allo stato di fatto. Si omette quindi il calcolo della caduta di
tensione.
Giunti dorsale / derivazione
Nel caso di linee interrate i collegamenti tra le linee dorsali e le derivazioni saranno
realizzati mediante giunti a resina bicomponente del tipo riaccessibile di dimensioni
adeguate. All’interno dei giunti saranno utilizzati connettori idonei all’accoppiamento di
conduttori in rame ed alluminio. Il giunto sarà installato all’interno del pozzetto presente
alla base del sostegno.
Nel caso di linee aeree i collegamenti tra le linee dorsali e le derivazioni saranno realizzati
mediante giunti a perforazione d’isolante idonei all’accoppiamento di conduttori in rame ed
alluminio.
11
Scavi
L’intervento prevede la posa dei nuovi cavi all’interno dei cavidotti esistenti. Nel caso sia
necessaria l’esecuzione di scavi a causa di ostruzioni o per brevi raccordi, i nuovi cavidotti
saranno della serie pesante di diametro minimo 100 mm, ed interramento secondo il
documento del Comune di Bologna PRESCRIZIONI TECNICHE PER GLI INTERVENTI
NEL SOTTOSUOLO (Approvate con Det.Dir. P.G.72411 del 06/04/2005). Si riportano di
seguito a titolo di esempio solo le schede di più frequente utilizzo rimandando al
documento completo per le altre tipologie di intervento.
12
13
14
15
16
Idonei pozzetti con chiusino in ghisa carrabile posti in prossimità di ogni eventuale nuovo
punto luce, nei cambiamenti di direzione e nei punti di snodo, assicureranno la necessaria
sfilabilità dei cavi. In particolare saranno in calcestruzzo senza fondo e avranno dimensioni
esterne 50x50 cm. Le botole di copertura saranno in cemento armato o in ghisa per
traffico pesante (C250-400 per zone carrabili - norme EN 124) e saranno composte da
telaio, controtelaio e guarnizioni in elastomeri.
Sostegni e fondazioni
La regola generale adottata nella riqualificazione degli impianti prevede il mantenimento
dei sostegni esistenti. Durante la fase di posa delle nuove linee di alimentazione saranno
comunque eseguite delle verifiche strumentali (descrizione delle prove in allegato 7) su un
campione di sostegni, ed a vista su tutti i restanti pali e supporti di montaggio (funi, bracci,
staffe, ecc.). Ciò al fine di intervenire in caso di criticità meccanica con verifiche più
approfondite o, nei casi più gravi, con la loro sostituzione. In base all’esito di tali prove
sarà predisposta una relazione sullo stato dei sostegni corredata dal computo metrico
delle opere previste che saranno comunque a carico dell’Amministrazione comunale.
Nell’allegato 7 sono riportate inoltre le verifiche statiche riferite alle diverse configurazioni
di linea /supporto / apparecchio previste nel progetto. In caso di sostituzione i nuovi
sostegni avranno caratteristiche dimensionali e meccaniche analoghe agli esistenti.
Gli eventuali nuovi sostegni saranno ubicati in modo da non arrecare intralcio alla
circolazione e non formare barriere architettoniche in conformità a quanto previsto dalla
norma CEI 64-8; V2 714. Saranno inoltre rispettate le normative vigenti relative ai
distanziamenti dei sostegni dai conduttori nudi delle linee elettriche aeree.
Il cavo all’ingresso nel sostegno sarà protetto con un tratto di tubo flessibile per evitare
danneggiamenti nella posa del cavo stesso. Nel caso sia necessaria la realizzazione di
una nuova fondazione, le relative caratteristiche meccaniche sono state determinate in
conformità a quanto prescritto dalla norma CEI 11-4 assumendo nullo il contributo del
terreno circostante la fondazione al momento stabilizzante il sostegno. Inoltre la verifica di
stabilità è stata effettuata nelle stesse ipotesi di calcolo adottate per la verifica dei
sostegni.
Esse saranno del tipo a blocco unico in calcestruzzo (Rck ≥ 30 kg/mm2 ) a forma di
parallelepipedo con dimensioni riportate di seguito:
1. Sostegni singoli 6 < H < 12 metri -----> base: 1 x 1 m; altezza: 1 m;
2. Sostegni singoli H ≤ 5 metri -----> base: 0,7 x 0,7 m; altezza: 0,7 m;
3. Sostegni multipli -----> base: 1,2 x 1,2 m; altezza: 1 m;
17
PARTE B – PROGETTO QUADRO ELETTRICO E TELECONTROLLO
Quadro comando
E’ previsto il mantenimento del quadro attuale n.20, recentemente riqualificato nell’ambito
del passaggio da alimentazione serie a derivazione della cabina Accursio.
Armadio contenitore
Non sono previste modifiche.
Componenti del quadro elettrico
Saranno mantenute le protezioni esistenti, non essendo prevista la sostituzione delle linee.
PARTE C – PROGETTO ILLUMINOTECNICO
L’intervento di riqualifica oggetto di progettazione prevede la realizzazione di nuovi
complessi illuminanti. Si rimanda agli elaborati grafici planimetrici ed alla legenda degli
interventi di cui all’allegato 6 per maggiori dettagli.
Criteri di dimensionamento
Per il calcolo illuminotecnico si sono considerati i requisiti illuminotecnici di cui alle norme
UNI 11248, UNI EN 13201-2/3/4 ed i vincoli imposti dalla legge Regionale dell’Emilia
Romagna 19/2003. I risultati ottenuti sono riportati nei calcoli illuminotecnici di cui
all’allegato 2. Come introdotto in precedenza non tutte le zone di studio analizzate
risultano conformi alle categorie illuminotecniche di progetto previste.
Analisi dei rischi e categoria di progetto
Per ciascuna strada oggetto di intervento è stato eseguito un sopralluogo con l’obiettivo di
valutare lo stato di fatto e determinare una gerarchia tra i parametri di influenza rilevanti.
Sono state considerate inoltre le indicazioni di cui al prospetto 2 della norma UNI 11248
2012 relative alla variazione di categoria illuminotecnica in funzione dei parametri di
influenza.
Il risultato di tale analisi è riportato di seguito.
18
Categoria di esercizio
La definizione di categorie di esercizio è legata alla variazione del traffico durante le ore
della notte rispetto ai parametri nominali delle strade oggetto di intervento. La definizione
di tali categorie recepisce anche la prescrizione della legge Regionale dell’Emilia
Romagna 19/2003, di prevedere ad una riduzione del flusso luminoso in misura non
inferiore al 30% entro orari da definire in accordo con l’Amministrazione Comunale. A tal
fine si riporta di seguito la sintesi dell’analisi effettuata sui dati forniti dall’Amministrazione
circa i flussi di traffico rilevati dalle spire semaforiche in prossimità dei principali incroci.
Categoria di progetto Tipo di strada Inizio
riduzione Fine
riduzione Percentuale
riduzione
ME3a Scorrimento/Interquartiere 0:00 6:00 30% ME3c Quartiere 0:00 6:00 30% ME4b Locale interzonale 0:00 Spegnimento 30% ME5 Locale 23:00 Spegnimento 30% CE4 Parchi e giardini: aree verdi 22:00 Spegnimento 40% S2 Percorsi ciclopedonali 22:00 Spegnimento 40%
Caratteristiche degli apparecchi
Per l’illuminazione delle aree oggetto del progetto, saranno utilizzati apparecchi conformi
ed installati secondo le prescrizioni della legge Regionale dell’Emilia Romagna 19/2003 e
successive modifiche ed integrazioni.
Gli apparecchi, del tipo chiuso, saranno dotati di sorgente LED o ioduri metallici,
alimentatore elettronico e sezionatore automatico per l’accesso all’unità elettrica. I dettagli
degli apparecchi riferiti ai singoli interventi, sono riportati in legenda degli elaborati grafici
planimetrici e nelle schede tecniche di cui all’allegato 5 ove sono presenti anche le
seguenti certificazioni previste dalla legislazione vigente:
- Misure fotometriche degli apparecchi sia in forma tabellare su supporto cartaceo
che in formato “Eulumdat” su supporto informatico;
VIA Classificazione CdSCategoria di ingresso
analisi dei rischi
Complessità del campo visivo
normale
Condizioni non conflittuali (assenza di intersezioni
e/o attraversamenti)
Flusso di traffico <50% rispetto alla portata di esercizio
Categoria di progetto
ARENA PARCO PASOLINI Area verde S2 S2
19
- Temperatura di Colore Correlata (CCT) e quando previsto (CCT>4000°K) lo spettro
della sorgente in formato numerico per il controllo dell’acv;
- Il gruppo RG di appartenenza;
- Le istruzioni di installazione.
Per quanto riguarda gli apparecchi d’arredo urbano sono state adottate le seguenti ipotesi
tra i modelli di riferimento individuati in accordo con l’Amministrazione Comunale:
Area Apparecchio
Arena parco Pasolini SBP Spillo
TCO (Total Cost of Ownership)
Si riporta di seguito il calcolo del TCO degli apparecchi stradali e d’arredo urbano previsti
20
Dichiarazione di conformità
Ai sensi dell’articolo 9 della “NUOVA DIRETTIVA PER L'APPLICAZIONE DELL'ART. 2
DELLA LEGGE REGIONALE 29 SETTEMBRE 2003, N. 19 RECANTE: “NORME IN
MATERIA DI RIDUZIONE DELL'INQUINAMENTO LUMINOSO E DI RISPARMIO
ENERGETICO”. si riporta in allegato 6 la Dichiarazione di Conformità del Progetto alla LR.
19/2003 e alla Direttiva applicativa.
Dati generali
Tasso di interesse annuo 7%
Tasso di guasto apparecchio annuo 1%
Tasso di guasto alimentatore annuo 2%
Ore funzionamento annue 4.083
Costo energia [€/kWh] 0,180€
Costo pulizia quadriennale [€/anno] 20,00€
Durata alimentatore [ore] 50.000
Durata apparecchio [ore] 70.000
Riepilogo
Costo apparecchio Costo alimentatore Potenza nominale TCO
Archilede iGuzzini ST1 66 Led 614,78€ 120,00€ 101 € 1.847,67
Archilede FIVEP 28 Led 465,03€ 120,00€ 47 € 1.217,13
Archilede FIVEP 44 Led 520,65€ 120,00€ 74 € 1.505,38
SBP Spillo 28 led rotosimmetrico 430,80€ 120,00€ 27 € 1.013,39
AEC Italo 2 Moduli asimmetrico 350mA 430,80€ 120,00€ 18 € 943,31
21
Verifiche e collaudi Al termine della realizzazione delle opere complete (compresa la posa dei nuovi
apparecchi e l’eventuale sostituzione di sostegni) è prevista l’esecuzione delle seguenti
operazioni di verifica dell’impianto:
- Esame a vista: verticalità ed allineamento in rettifilo dei sostegni (quando
prescrivibile); corretta installazione e/o orientamento degli apparecchi
d’illuminazione;
- Misura della resistenza di isolamento verso terra minima con apparecchi inseriti il
cui risultato deve essere ≥ 2/(L+N) = 0,125 MΩ dove L = lunghezza complessiva
linee di alimentazione (in chilometri con un minimo di 1) ed N = numero di
apparecchi di illuminazione installati;
- Misura della caduta di tensione con impianto a regime, in corrispondenza dei centri
luminosi più lontani dal quadro elettrico di comando;
- Prova di accensione dell’impianto mediante relé astronomico e selettore manuale;
- Prova funzionale dei dispositivi di protezione differenziale e dei dispositivi di
controllo;
- Verifica che le prescrizioni per la protezione contro i contatti indiretti siano state
soddisfatte.
Per le misure elettriche saranno utilizzati strumenti provvisti di certificato di taratura
rilasciato non più di due anni prima dalla data di effettuazione della misura.
Piano di manutenzione Si riportano di seguito gli interventi necessari per il mantenimento per tutta la durata
dell’impianto delle caratteristiche di funzionalità della struttura. Tali interventi sono da
considerarsi in aggiunta rispetto alla manutenzione ordinaria e rispetto alla manutenzione
su guasto legata al tasso di guasto specifico di ogni componente.
I dati riportati di seguito sono da considerarsi riferiti ad una vita utile di 20 anni .
Durante tale periodo non sono previsti interventi aggiuntivi rispetto alla manutenzione
ordinaria e su guasto sulle seguenti parti di impianto:
- Quadri di distribuzione;
- Linee elettriche e giunti;
- Sostegni
22
Tale ipotesi è condizionata al funzionamento di ogni componente nelle condizioni previste
dal costruttore.
Impianto /
Componente Intervento Frequenza intervento
Sis
tem
a d
i te
leco
ntr
oll
o
Sostituzione dispositivo per installazione all’interno di
apparecchio: la vita utile cosi come dichiarata dai
costruttori risulta > 10 anni. Si ritiene quindi ragionevole
di indicare una periodicità pari a 15 anni
Ogni 15 anni
Sostituzione dispositivo per installazione all’interno di
apparecchio: la vita utile cosi come dichiarata dai
costruttori risulta > 10 anni. Si ritiene quindi ragionevole
di indicare una periodicità pari a 15 anni
Ogni 15 anni
Ap
pa
recc
hio
ill
um
ina
nte
Verifica funzionale e pulizia Apparecchio illuminazione
(intervento necessario per garantire un flusso residuo
pari al 80% del valore nominale per tutta la vita utile dei
moduli led
Triennale
Sostituzione dei moduli led al fine di garantire un flusso
residuo pari al 80% del valore nominale Ogni 70.000 ore
Sostituzione dell’alimentatore Ogni 50.000 ore
23
ALLEGATO 4 - CRONOPROGRAMMA
24
ALLEGATO 5 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ DEL PROGE TTO ESECUTIVO ALLA LR.19/2003 E ALLA DIRETTIVA APPLICAT IVA
Il sottoscritto…………Luca Moscatello………………………………. con sede di lavoro in via
………Tor di Quinto……………………………….. n°…45-47… CAP……00191…………
Comune ………… Roma ………………………………….………. Prov. ……… RM ………
Tel ……06 83051…………….. iscritto all’Ordine degli ingegneri di Perugia…………
con numero 647………….
Progettista dell’impianto di illuminazione (identificazione come da Progetto esecutivo):
Progetto per l’illuminazione esterna delle aree alimentate dal quadro n.237
DICHIARA sotto la propria personale responsabilità che l’impianto e stato progettato in conformità:
- alla normativa vigente in Emilia Romagna in materia di riduzione dell’Inquinamento
Luminoso e Risparmio Energetico di cui alla L.R. 19/2003 “Norme in materia di
riduzione dell’Inquinamento Luminoso e di risparmio energetico” ed alla relativa
direttiva applicativa
- A tutta la normativa Tecnica vigente in materia come riportato al paragrafo Norme
Tecniche di Riferimento.
DECLINA - ogni responsabilità per sinistri a persone o a cose derivanti da una esecuzione sommaria
e non realizzata con i dispositivi previsti nel progetto illuminotecnico esecutivo.
- ogni responsabilità derivante da una scorretta installazione (non conforme alla L.R.
19/2003 e al presente progetto), ricordando che nel progetto sono presenti tutti gli
elementi per una installazione corretta.
Data ……………………………………… Firma
25
ALLEGATO 6 – LEGENDA DEGLI INTERVENTI SUI CORPI ILL UMINANTI Sigla
intervento
Descrizione Potenza assorbita
[W] Immagine
A01
Fornitura e posa di apparecchio FIVEP Archilede 28 Led in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
49
A02
Fornitura e posa di apparecchio FIVEP Archilede 44 Led in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
76
A03
Fornitura e posa di apparecchio iGuzzini Archilede 66 Led, ottica ST1, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
P1: 81W
P2: 97W
P3: 113W
A04
Fornitura e posa di apparecchio iGuzzini Archilede 30 Led, ottica ST1.2, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
46
A05
Fornitura e posa di apparecchio iGuzzini Archilede 48 Led, ottica ST1.2, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
P1: 61W
P2: 73W
P3: 83W
A06
Fornitura e posa di apparecchio iGuzzini Wow 96 Led, ottica ST1, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
P1: 116W
P2: 139W
P3: 163W
26
Sigla intervent
o Descrizione
Potenza assorbita
[W] Immagine
A07
Fornitura e posa di apparecchio iGuzzini Wow 96 Led, ottica ST1.2, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
P1: 118W
P2: 140W
P3: 163W
A08
Fornitura e posa di apparecchio FIVEP Archilede 16 Led in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
28
A09
Fornitura e posa di apparecchio iGuzzini Wow 84 Led, ottica A60, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
P1: 101W
P2: 122W
P3: 143W
A10
Fornitura e posa di apparecchio iGuzzini Archilede 66 Led, ottica ST1.2, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
P1: 81W
P2: 96W
P3: 113W
A11
Fornitura e posa di apparecchio iGuzzini Archilede 72 Led, ottica AS60, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
123
A20 SCH
Fornitura e posa di apparecchio Schreder Dexo 32 Led per montaggio su fune, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
36
27
Sigla intervent
o Descrizione
Potenza assorbita
[W] Immagine
A21 SCH
Fornitura e posa di apparecchio Schreder Dexo 48 Led per montaggio su fune, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
55
A22 SCH
Fornitura e posa di apparecchio Schreder Dexo 64 Led per montaggio su fune, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
72
A23 SCH
Fornitura e posa di apparecchio Schreder Dexo 64 Led per montaggio su fune, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
99
A20 SBP
Fornitura e posa di apparecchio SBP THEOS LUM MAXI 8 Led per montaggio su fune, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
36
A21 SBP
Fornitura e posa di apparecchio SBP THEOS LUM MAXI 8 Led per montaggio su fune, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
53
A22 SBP
Fornitura e posa di apparecchio SBP THEOS LUM MAXI 8 Led per montaggio su fune, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
69
A23 SBP
Fornitura e posa di apparecchio SBP THEOS LUM MAXI 16 Led per montaggio su fune, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
130
28
Sigla intervent
o Descrizione
Potenza assorbita
[W] Immagine
A30 AEC
Fornitura e posa di apparecchio AEC Italo2 Urban TP 16 Led, ottica rotosimmetrica, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
38
A30 SBP
Fornitura e posa di apparecchio SBP Spillo 28 Led, ottica rotosimmetrica, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
31
A30 ISLA
Fornitura e posa di apparecchio Schreder Isla 32 Led, ottica rotosimmetrica, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
36
A30 STY
Fornitura e posa di apparecchio Schreder Stylage 32 Led, ottica rotosimmetrica, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
39
A33 AEC
Fornitura e posa di apparecchio AEC Italo2 Urban TP 2 Moduli, ottica asimmetrica, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
20
A33 SBP
Fornitura e posa di apparecchio SBP Spillo 28 Led, ottica asimmetrica, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
31
A33 ISLA
Fornitura e posa di apparecchio Schreder Isla 32 Led, ottica asimmetrica, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
71
29
Sigla intervent
o Descrizione
Potenza assorbita
[W] Immagine
A33 STY
Fornitura e posa di apparecchio Schreder Stylage 32 Led, ottica asimmetrica, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
71
A34 AEC
Fornitura e posa di lanterna AEC 27 Led, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
45
A40
Fornitura e posa di proiettore FIVEP Levante Medium 16 Led, ottica stradale, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
38
A43
Ricablaggio di apparecchio esistente con alimentatore in derivazione per lampada JM 100W; compresa la fornitura dell’accenditore e del condensatore di rifasamento, la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
118
A44
Ricablaggio di apparecchio esistente con alimentatore in derivazione per lampada JM 250W; compresa la fornitura dell’accenditore e del condensatore di rifasamento, la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
275
A45
Ricablaggio di apparecchio esistente con alimentatore in derivazione per lampada JM 400W; compresa la fornitura dell’accenditore e del condensatore di rifasamento, la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
440
A46
Ricablaggio di apparecchio per segnalazione di attraversamento pedonale con alimentatore in derivazione per lampada JM 70W; compresa la fornitura dell’accenditore e del condensatore di rifasamento, la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
83
30
Sigla intervent
o Descrizione
Potenza assorbita
[W] Immagine
A47
Fornitura e posa di proiettore FIVEP Levante Medium 28 Led, ottica stradale, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
67
A48
Fornitura e posa di apparecchio THORN Danube per illuminazione di portici, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
17
A49
Ricablaggio tubi fluorescenti per segnalazione di attraversamento pedonale con tubi a LED, compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
10
A50
Ricablaggio di apparecchio esistente con alimentatore in derivazione per lampada JM 70W; compresa la fornitura dell’accenditore e del condensatore di rifasamento, la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
83
A51
Fornitura e posa di proiettore Thorn Areaflood Led, 84 Led, ottica asimmetrica, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
189
A52
Ricablaggio di apparecchio esistente con alimentatore in derivazione per lampada JM 150W; compresa la fornitura dell’accenditore e del condensatore di rifasamento, la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
175
A54
Fornitura e posa di proiettore FIVEP Levante Medium 44 Led, ottica stradale, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
104
31
Sigla intervent
o Descrizione
Potenza assorbita
[W] Immagine
A55
Fornitura e posa di proiettore Philips ClearFlood, 24 kl, ottica asimmetrica, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
184
A56
Fornitura e posa di proiettore Philips ClearFlood, 30 kl, ottica asimmetrica, in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
244
A58
Fornitura e posa di proiettore SBP PULSAR, 12 LED in sostituzione del corpo illuminante esistente; compresa la sostituzione del cavo di derivazione ed il rifacimento del giunto.
12
A59 Ricablaggio di apparecchio esistente con lampada LED 10W 10
32
ALLEGATO 7 – CALCOLI STATICI TIPOLOGICI E DESCRIZIO NE DELLE VERIFICHE STRUMENTALI SUI SOSTEGNI PROCEDURA OPERATIVA APPLICATA PER LE VERIFICHE STRU MENTALI SUI SOSTEGNI La verifica dello stato dei sostegni si articola nella seguente procedura che sarà posta in essere durante gli interventi per il passaggio da alimentazione serie a derivazione. A – CONTROLLO DELLO STATO DI CORROSIONE DEI SOSTEGNI 1. Esame visivo – Verrà sottoposta ad esame visivo la superficie esterna di ogni singolo sostegno, segnalando ogni anomalia riscontrata sulla superficie metallica, lo stato della guaina di protezione e quant’altro degno di segnalazione. Tale controllo è finalizzato ad accertare lo stato generale di conservazione del sostegno. 2. Misura della velocità di corrosione e del potenzial e – L’esame verrà eseguito a campione con apposita apparecchiatura per la determinazione del potenziale elettrochimico e della resistenza di polarizzazione. La velocità di corrosione sarà espressa in µ/anno ed il potenziale in mV è riferito all’elettrodo di riferimento rame – solfato di rame saturo. L’esame è di tipo non distruttivo poiché non comporta nessuna operazione che vari lo stato di fatto del sostegno (rimozione della guaina, rimozione della basetta, apertura di cavi ecc.) e permette di rilevare lo stato di corrosione della superficie esterna del palo all’incastro con il terreno/calcestruzzo. 3. Analisi spessimetrica – Verrà effettuata sui sostegni; nel caso in cui le analisi di cui ai punti 1 e 2 presentino valori critici. Tale misura consente un controllo più accurato che porta alla quantificazione dello spessore residuo. 5. Documentazione fotografica che attesti le aree maggiormente interessate dai fenomeni di corrosione e/o di danneggiamento meccanico; 6. Stesura della Relazione tecnica comprendente i risultati di tutte le verifiche ed i relativi certificati; B – RILASCIO DELLA CERTIFICAZIONE Sulla base dei risultati degli esami di cui ai punti precedenti verrà rilasciato il Certificato di Collaudo del Palo alla base d’incastro, a firma di ingegnere collaudatore specializzato nel settore della corrosione e III° livello UNI ISO 9712:2012, con indicazioni sullo stato di degrado e sulle tempistiche di un eventuale intervento di manutenzione/rimozione; inoltre saranno specificate e comunicate tutte quelle anomalie e varianti riscontrate sui sostegni durante i controlli quali ammaccature, ecc. C - RIPRISTINO RIVESTIMENTO ANTICORROSIVO ALLA BASE DEL SOSTEGNO Sui pali ove si renda necessario, saranno eseguite come di seguito specificato, le lavorazioni necessarie per l’installazione di rivestimenti protettivi anticorrosivi alla base di incastro del sostegno metallico. Tale operazione sarà articolata nelle seguenti fasi: • Creazione e delimitazione cantiere temporaneo su strada • Demolizione e rimozione della pavimentazione e del collarino in cemento circostanti il palo; • Rimozione vecchia guaina;
33
• Accurata pulizia meccanica della superficie da trattare con particolare attenzione alla fascia superiore che risulta la zona più critica per l’ingresso dell’acqua dall’esterno; • Asportazione polveri e grassi mediante accurata spazzolatura del palo con spola d’acciaio e con applicazione di solventi industriali; • Applicazione del prodotto anticorrosivo (ZincTape Metalnastri o similare); • Ripristino della zona demolita con malta cementizia. • Smaltimento a discarica dei residui; Si precisa che nel caso dell’intervento manutentivo alla base d’incastro con i prodotti anticorrosivi specifici da noi proposti si garantirà l’idoneità statica del sostegno per almeno 60 mesi relativamente alla base d’incastro.