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RASSEGNA STAMPA Comunicato stampa VIOLENZA FEMMINILE: A ROMA OGGI TASK FORCE Aggiornamento 22 aprile 2014 VIOLENZA FEMMINILE: A ROMA OGGI TASK FORCE ON.DA – OMS PER PROMUOVERE L’IMPEGNO DELLE ISTITUZIONI NEL PREVENIRE GLI ABUSI Roma, 10 aprile 2014

Comunicato stampa tavolo tecnico violenza femminile ... · Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne e la violenza domestica che, tuttavia, per entrare in vigore necessita

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RASSEGNA STAMPA

Comunicato stampa

VIOLENZA FEMMINILE: A ROMA OGGI TASK FORCE

Aggiornamento

22 aprile 2014

VIOLENZA FEMMINILE: A ROMA OGGI TASK FORCE ON.DA – OMS PER PROMUOVERE L’IMPEGNO DELLE

ISTITUZIONI NEL PREVENIRE GLI ABUSI

Roma, 10 aprile 2014

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Sommario TESTATA DATA LETTORI

Agenzie

IL VELINO 10/04/2014 per staff editoriale

TMNEWS 10/04/2014 per staff editoriale

ITALPRESS (2 LANCI) 10/04/2014 per staff editoriale

Web

CORRIERE.IT 10/04/2014 257.372

NEWSIT24.COM 10/04/2014 n.d.

TMNEWS.IT 10/04/2014 7.785

NOTIZIE.YAHOO.COM 10/04/2014 n.d.

LIQUIDAREA.COM 10/04/2014 n.d.

LIBEROQUOTIDIANO.IT 11/04/2014 14.763

LIBERO.IT 11/04/2014 n.d.

POURFEMME.IT 11/04/2014 n.d.POURFEMME.IT 11/04/2014 n.d.

PARTITODEMOCRATICO.IT 11/04/2014 n.d.

ILEANAARGENTIN.IT 11/04/2014 n.d.

PIUSANIPIUBELLI.IT 11/04/2014 n.d.

CORRIERENAZIONALE.IT 11/04/2014 n.d.

TMNEWS.IT 11/04/2014 7.785

NOTIZIE.YAHOO.COM 11/04/2014 n.d.

NOTIZIE.TISCALI.IT 11/04/2014 n.d.

VIDEO.ILSOLE24ORE.COM 11/04/2014 175.579

DONNA.DIARIODELWEB.IT 11/04/2014 n.d.

HEALTHDESK.IT 11/04/2014 n.d.

AFFARITALIANI.IT 14/04/2014 n.d.

MARKETPRESS.INFO 14/04/2014 n.d.

MEDIAPOLITIKA.COM 14/04/2014 n.d.

SCIENZA.PANORAMA.IT 21/04/2014 42.311

TOTALE 26 505.595

Fonte dati: Audipress, Anes, Auditel, Audiradio, Au diweb

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Agenzie

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IL VELINO 1/2Data: 10 aprile 2014

Lettori: per staff editoriale

VIOLENZA SU DONNE, A ROMA OGGI TASK FORCE O.N.D.A.-OMS PERPROMUOVERE IMPEGNO ISTITUZIONI NEL PREVENIRE ABUSI

Roma - Presentare le Linee Guida OMS e definire l’impegno dell’Italia nel favorirela ratifica della Convenzione di Istanbul negli altri Paesi europei: questi i principaliobiettivi del Tavolo tecnico sulla violenza femminile, promosso dall’OsservatorioNazionale sulla salute della Donna (O.N.Da), in collaborazione conl’Organizzazione Mondiale della Sanità, e tenutosi oggi a Roma, alla presenza diParlamentari italiane e straniere, clinici e associazioni femminili. La violenza controle donne è un fenomeno in costante crescita e di drammatica attualità, una vera epropria emergenza sanitaria, in Italia come nel resto del mondo. Secondo i dati delrecente rapporto OMS, oltre 1 donna su 3 nel mondo è vittima di abusi fisici e/osessuali, spesso per mano del proprio partner, e il 30% degli atti di violenza siverificano all’interno delle mura domestiche.

Preoccupanti anche i dati che si registrano nel nostro Paese: in base alle ultimestime Istat disponibili, circa 7 milioni di italiane, nella fascia d’età compresa tra i 16e 70 anni, hanno subìto una forma di violenza, fisica o sessuale, nel corso dellapropria vita – nel 14,3% dei casi da parte del proprio compagno – ma soltanto ilpropria vita – nel 14,3% dei casi da parte del proprio compagno – ma soltanto il7% delle donne lo ha denunciato. Il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa haapprovato nel 2011 la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne e laviolenza domestica che, tuttavia, per entrare in vigore necessita ancora dellaratifica di altri 2 Stati Membri UE. La ratifica italiana della Convenzione di Istanbule l’approvazione del Decreto legge contro il femminicidio, avvenute nel 2013,rappresentano importanti azioni del nostro Governo per contrastare un fenomenoche costituisce una vera e propria “malattia” sociale, con conseguenze negativesulla salute fisica e mentale delle vittime.

“La rapida ratifica della Convenzione di Istanbul testimonia, con chiarezzainequivocabile, un cambiamento di rotta, una rinnovata percezione della necessitàdi agire in modo coeso”, afferma il Sottosegretario al Ministero degli Esteri, MarioGiro. “L’Italia sostiene l’inserimento dei diritti delle donne come un asse portantedei nuovi obiettivi di sviluppo del Millennio post 2015 e sostiene l’adozione di unarisoluzione ONU su matrimoni forzati come seguito delle precedenti risoluzioniONU che davano mandato per informativa sul tema. La condanna di tutte le formedi violenza nei confronti delle donne e delle fanciulle, in quanto violazioni del pienogodimento dei diritti umani da parte delle stesse, deve essere una certezza. Né letradizioni o gli usi consuetudinari, né le pratiche culturali, la riservatezza o lareligione, né il cosiddetto “onore” od un presunto trattamento disuguale giustificatodalla diversità dei ruoli possono essere invocati a giustificazione della violenza odella discriminazione.

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IL VELINO 2/2Data: 10 aprile 2014

Lettori: per staff editoriale

L’obiettivo finale è rendere la discriminazione e le violenze contro le donneinaccettabili, sia culturalmente che socialmente. Lavoriamo insieme per favorire lapromozione dei diritti umani delle donne e l’uguaglianza di genere: lo dobbiamoalle donne e agli uomini, ma soprattutto a tutte le vittime, ai caduti ed anche allesopravvissute di una violenza, ormai di portata globale.” “Allo scopo di rendereapplicabile la Legge contro il femminicidio nel nostro Paese, è necessariocontinuare a tenere alta l’attenzione delle Istituzioni italiane su questo tema. Ilruolo delle Parlamentari nella lotta alla violenza sulle donne è strategico sia per iloro contatti con le realtà locali sia per la possibilità di legiferare", affermaFrancesca Merzagora, Presidente O.N.Da.

“Il Tavolo tecnico di oggi prosegue il percorso di sensibilizzazione sulla violenzaintrapreso dallo scorso anno a fianco dell’OMS. Tra gli obiettivi dell’incontro,possibile grazie al sostegno a O.N.Da di Mediolanum Farmaceutici, vi è ladivulgazione in Italia delle Linee Guida dell’OMS, volte ad aiutare i Paesi amigliorare l’approccio del proprio sistema sanitario nell’affrontare casi di abusi, lapresentazione alle Parlamentari inglesi e belga del lavoro svolto nel nostro Paeseper arrivare alla ratifica della Convenzione di Istanbul e il tentativo di far sì cheper arrivare alla ratifica della Convenzione di Istanbul e il tentativo di far sì chel’Italia diventi guida nel favorire la ratifica negli altri 2 Stati Membri dell’UnioneEuropea, a testimonianza dell’impegno del nostro Governo nel contrastare laviolenza di genere”.

“I dati del rapporto mondiale OMS sulla violenza femminile sono assolutamentepreoccupanti e illustrano come il problema riguardi trasversalmente tutte le donnesenza differenza di età, origine, stato sociale, luogo”, dichiara MarleenTemmerman, Direttore del Dipartimento di Salute Riproduttiva e Ricercadell’Organizzazione Mondiale della Sanità. “I dati impongono quindi una lettura chenon sia solo limitata ai confini nazionali, ma che veda i diversi soggetti dellacomunità internazionale impegnati sullo stesso fronte. In questa lotta verso unsistema di tolleranza zero nei confronti della violenza sulle donne, i Parlamentaripossono giocare un ruolo chiave. Grazie ai poteri in tema di legislazione,accountability, promozione e definizione del bilancio, possono far sì che le politichenazionali siano adeguate alla lotta e prevenzione di questo fenomeno. Possonoanche fare in modo che i Paesi aderiscano ad impegni internazionali, quali laConvenzione di Istanbul”.

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TMNEWSData: 10 aprile 2014

Lettori: per staff editoriale

A ROMA TASK FORCE ONDA-OMS CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Roma, 10 apr. (TMNews) - Presentare le Linee Guida OMS e definire l'impegnodell'Italia nel favorire la ratifica della Convenzione di Istanbul negli altri Paesieuropei: questi i principali obiettivi del Tavolo tecnico sulla violenza femminile,promosso dall'Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da), incollaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanità, e tenutosi oggi aRoma, alla presenza di Parlamentari italiane e straniere, clinici e associazionifemminili.La violenza contro le donne è un fenomeno in costante crescita e di drammaticaattualità, una vera e propria emergenza sanitaria, in Italia come nel resto delmondo. Secondo i dati del recente rapporto OMS, oltre 1 donna su 3 nel mondo èvittima di abusi fisici e/o sessuali, spesso per mano del proprio partner, e il 30%degli atti di violenza si verificano all'interno delle mura domestiche.Preoccupanti anche i dati che si registrano nel nostro Paese: in base alle ultimestime Istat disponibili, circa 7 milioni di italiane, nella fascia d'età compresa tra i 16e 70 anni, hanno subìto una forma di violenza, fisica o sessuale, nel corso dellapropria vita - nel 14,3% dei casi da parte del proprio compagno - ma soltanto il 7%propria vita - nel 14,3% dei casi da parte del proprio compagno - ma soltanto il 7%delle donne lo ha denunciato. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in unmessaggio in occasione dell'evento, ha detto che la violenza contro le donne,"oltre a rappresenta una piaga sociale che oltre ad avere costi altissimi in terminiumani e di sofferenza ne ha di parimenti ingenti sotto il profilo sanitario e sociale" esi è detta "fermamente convinta che la rete sia un modello vincente".

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ITALPRESS (1° lancio)Data: 10 aprile 2014

Lettori: per staff editoriale

VIOLENZA DONNE: A ROMA TASK FORCE O.N.DA-OMS PER IMPEGNOPREVENZIONE ROMA(ITALPRESS) - Presentare le Linee Guida OMS e definire l'impegno dell'Italia nelfavorire la ratifica della Convenzione di Istanbul negli altri Paesi europei: questi iprincipali obiettivi del Tavolo tecnico sulla violenza femminile, promossodall'Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da), in collaborazionecon l'Organizzazione Mondiale della Sanita', e tenutosi oggi a Roma, alla presenzadi Parlamentari italiane e straniere, clinici e associazioni femminili.La violenza contro le donne e' un fenomeno in costante crescita e di drammaticaattualita', una vera e propria emergenza sanitaria, in Italia come nel resto delmondo. Secondo i dati del recente rapporto OMS, oltre 1 donna su 3 nel mondo e'vittima di abusi fisici e/o sessuali, spesso per mano del proprio partner, e il 30%degli atti di violenza si verificano all'interno delle mura domestiche.Preoccupanti anche i dati che si registrano nel nostro Paese: in base alle ultimestime Istat disponibili, circa 7 milioni di italiane, nella fascia d'eta' compresa tra i 16e 70 anni, hanno subito una forma di violenza, fisica o sessuale, nel corso dellapropria vita - nel 14,3% dei casi da parte del proprio compagno - ma soltanto il 7%delle donne lo ha denunciato.delle donne lo ha denunciato.Il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa ha approvato nel 2011 laConvenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne e la violenza domesticache, tuttavia, per entrare in vigore necessita ancora della ratifica di altri 2 StatiMembri UE.La ratifica italiana della Convenzione di Istanbul e l'approvazione del Decretolegge contro il femminicidio, avvenute nel 2013, rappresentano importanti azionidel nostro Governo per contrastare un fenomeno che costituisce una vera epropria "malattia" sociale, con conseguenze negative sulla salute fisica e mentaledelle vittime.(ITALPRESS) - (SEGUE).sat/com10-Apr-14 18:27

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ITALPRESS (2° lancio)Data: 10 aprile 2014

Lettori: per staff editoriale

VIOLENZA DONNE: A ROMA TASK FORCE O.N.DA-OMS PER IMPEGNOPREVENZIONE-2-"La rapida ratifica della Convenzione di Istanbul testimonia, con chiarezzainequivocabile, un cambiamento di rotta, una rinnovata percezione della necessita'di agire in modo coeso - afferma il sottosegretario agli Esteri, Mario Giro -. L'Italiasostiene l'inserimento dei diritti delle donne come un asse portante dei nuoviobiettivi di sviluppo del Millennio post 2015 e sostiene l'adozione di una risoluzioneONU su matrimoni forzati come seguito delle precedenti risoluzioni ONU chedavano mandato per informativa sul tema. La condanna di tutte le forme diviolenza nei confronti delle donne e delle fanciulle, in quanto violazioni del pienogodimento dei diritti umani da parte delle stesse, deve essere una certezza. Ne' letradizioni o gli usi consuetudinari, ne' le pratiche culturali, la riservatezza o lareligione, ne' il cosiddetto "onore" od un presunto trattamento disuguale giustificatodalla diversita' dei ruoli possono essere invocati a giustificazione della violenza odella discriminazione.L'obiettivo finale e' rendere la discriminazione e le violenze contro le donneinaccettabili, sia culturalmente che socialmente.Lavoriamo insieme per favorire la promozione dei diritti umani delle donne eLavoriamo insieme per favorire la promozione dei diritti umani delle donne el'uguaglianza di genere: lo dobbiamo alle donne e agli uomini, ma soprattutto atutte le vittime, ai caduti ed anche alle sopravvissute di una violenza, ormai diportata globale"."Allo scopo di rendere applicabile la Legge contro il femminicidio nel nostro Paese,e' necessario continuare a tenere alta l'attenzione delle Istituzioni italiane suquesto tema. Il ruolo delle Parlamentari nella lotta alla violenza sulle donne e'strategico sia per i loro contatti con le realta' locali sia per la possibilita' dilegiferare - afferma Francesca Merzagora, presidente O.N.Da -. Il Tavolo tecnico dioggi prosegue il percorso di sensibilizzazione sulla violenza intrapreso dallo scorsoanno a fianco dell'OMS. Tra gli obiettivi dell'incontro, possibile grazie al sostegno aO.N.Da di Mediolanum Farmaceutici, vi e' la divulgazione in Italia delle LineeGuida dell'OMS, volte ad aiutare i Paesi a migliorare l'approccio del propriosistema sanitario nell'affrontare casi di abusi, la presentazione alle Parlamentariinglesi e belga del lavoro svolto nel nostro Paese per arrivare alla ratifica dellaConvenzione di Istanbul e il tentativo di far si' che l'Italia diventi guida nel favorirela ratifica negli altri 2 Stati Membri dell'Unione Europea, a testimonianzadell'impegno del nostro Governo nel contrastare la violenza di genere".(ITALPRESS).sat/com10-Apr-14 18:27

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Web

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CORRIERE.ITData: 10 aprile 2014

Utenti unici: 257.372

Riunito a Roma in un tavolo tecnico parlamentari italiane e s traniereVIOLENZA CONTRO LE DONNE, DANNI INCALCOLABILI: SERVE UNA TA SKFORCELa vittima di violenza sessuale può sviluppare disturbi psic hici, fisici, oltreche psicosomatici, collocabili in un range di gravità molto ampiodi Claudio Mencacci, Direttore Neuroscienze AO Fatebenefra telli, Milano PresidenteSocietà Italiana di Psichiatria

Il 35% delle donne nel mondo subisce violenza fisica o sessuale nel corso dellavita, sette milioni di donne solo in Italia. Le conseguenze fisiche e mentali sonoincalcolabili. Porre rimedio è imprescindibile e occorre una task forse in cui leparlamentari giocano un ruolo importante. Per questo O.N.Da e l’OMS hannoriunito a Roma in un tavolo tecnico parlamentari italiane e straniere anche perpromuovere la ratifica della Convenzione di Istanbul nei Paesi mancanti. Studipromuovere la ratifica della Convenzione di Istanbul nei Paesi mancanti. Studiepidemiologici internazionali hanno dimostrato conseguenze fisiche, psicologiche esociali della violenza che provocano danni di lungo periodo. La vittima di violenzasessuale può sviluppare disturbi psichici, fisici, oltre che psicosomatici, collocabiliin un range di gravità molto ampio: lesioni determinate direttamente dai traumi,patologie ginecologiche, disturbi alimentari, sintomi di ansia, abuso di sostanze,bassa autostima, disfunzioni sessuali senza contare che la violenza in gravidanza,seconda causa di morte, provoca danni anche nel cervello del nascituro.Disturbi mentali, dolori, idee suicideLe donne che hanno subito più violenze dai partner nel corso della vita, nel 35.1%dei casi hanno sofferto di depressione per i fatti subiti, perdita di fiducia eautostima (48,8%), sensazione di impotenza (44,9%), disturbi del sonno (41,5%),ansia (37,4%), difficoltà i concentrazione (24,3%), dolori ricorrenti in diverse parti(18,5%), difficoltà a gestire i figli (14,3%), idee di suicidio e autolesionismo(12,3%). Violenza e abuso sessuale nei primi anni di vita sono predittori di disturbimentali tardivi. Essere testimone di aggressioni o subirne personalmente infamiglia, aumenta il rischio di disturbi mentali e di conseguente coinvolgimento inrelazioni abusanti. Recenti studi confermano che al 97% delle vittima vienericonosciuto un disturbo acuto da stress a una settimana e nel 47% a tre mesi daltrauma. Disturbi depressivi da 44 al 59% a distanza di anni, abuso di sostanze emaggior rischio suicidario. Anche il rapporto dell’OMS ha messo in luce leconseguenze della violenza sulle donne e le Linee guida cliniche sulla rispostadella violenza offrono strumenti importanti per gli operatori sanitari per riconosceree aiutare le vittime di violenza. Oltre 60 ospedali con i Bollini rosa in Italia sonostati premiati per i servizi dedicati alla violenza e per l’esistenza di un protocollo dipronto soccorso violenza (la mappa). La Società italiana di psichiatria raccomandamassima attenzione per il dilagare di un fenomeno in triste espansione.

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NEWSIT24.COM 1/2Data: 10 aprile 2014

Utenti unici: N.D.

VIOLENZA SU DONNE, A ROMA OGGI TASK FORCE O.N.D.A.-OMS

Per promuovere impegno istituzioni nel prevenire abusiPresentare le Linee Guida OMS e definire l’impegno dell’Italia nel favorire laratifica della Convenzione di Istanbul negli altri Paesi europei: questi i principaliobiettivi del Tavolo tecnico sulla violenza femminile, promosso dall’OsservatorioNazionale sulla salute della Donna (O.N.Da), in collaborazione conl’Organizzazione Mondiale della Sanità, e tenutosi oggi a Roma , alla presenza diParlamentari italiane e straniere, clinici e associazioni femminili. La violenza controle donne è un fenomeno in costante crescita e di drammatica attualità, una vera epropria emergenza sanitaria, in Italia come nel resto del mondo. Secondo i dati delrecente rapporto OMS, oltre 1 donna su 3 nel mondo è vittima di abusi fisici e/osessuali, spesso per mano del proprio partner, e il 30% degli atti di violenza siverificano all’interno delle mura domestiche. Preoccupanti anche i dati che siregistrano nel nostro Paese: in base alle ultime stime Istat disponibili, circa 7milioni di italiane, nella fascia d’età compresa tra i 16 e 70 anni, hanno subìto unaforma di violenza, fisica o sessuale, nel corso della propria vita -nel 14,3% dei casida parte del proprio compagno -ma soltanto il 7% delle donne lo ha denunciato. Ilda parte del proprio compagno -ma soltanto il 7% delle donne lo ha denunciato. IlComitato dei Ministri del Consiglio d'Europa ha approvato nel 2011 laConvenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne e la violenza domesticache, tuttavia, per entrare in vigore necessita ancora della ratifica di altri 2 StatiMembri UE. La ratifica italiana della Convenzione di Istanbul e l’approvazione delDecreto legge contro il femminicidio, avvenute nel 2013, rappresentano importantiazioni del nostro Governo per contrastare un fenomeno che costituisce una vera epropria "malattia" sociale, con conseguenze negative sulla salute fisica e mentaledelle vittime."La rapida ratifica della Convenzione di Istanbul testimonia, con chiarezzainequivocabile, un cambiamento di rotta, una rinnovata percezione della necessitàdi agire in modo coeso", afferma il Sottosegretario al Ministero degli Esteri, MarioGiro. "L’Italia sostiene l’inserimento dei diritti delle donne come un asse portantedei nuovi obiettivi di sviluppo del Millennio post 2015 e sostiene l’adozione di unarisoluzione ONU su matrimoni forzati come seguito delle precedenti risoluzioniONU che davano mandato per informativa sul tema. La condanna di tutte le formedi violenza nei confronti delle donne e delle fanciulle, in quanto violazioni del pienogodimento dei diritti umani da parte delle stesse, deve essere una certezza. Né letradizioni o gli usi consuetudinari, né le pratiche culturali, la riservatezza o lareligione, né il cosiddetto "onore" od un presunto trattamento disuguale giustificatodalla diversità dei ruoli possono essere invocati a giustificazione della violenza odella discriminazione.L’obiettivo finale è rendere la discriminazione e le violenze contro le donneinaccettabili, sia culturalmente che socialmente. Lavoriamo insieme per favorire lapromozione dei diritti umani delle donne e l’uguaglianza di genere: lo dobbiamoalle donne e agli uomini, ma soprattutto a tutte le vittime, ai caduti ed anche allesopravvissute di una violenza, ormai di portata globale.”

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NEWSIT24.COM 2/2Data: 10 aprile 2014

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"Allo scopo di rendere applicabile la Legge contro il femminicidio nel nostro Paese,è necessario continuare a tenere alta l’attenzione delle Istituzioni italiane su questotema. Il ruolo delle Parlamentari nella lotta alla violenza sulle donne è strategicosia per i loro contatti con le realtà locali sia per la possibilità di legiferare", affermaFrancesca Merzagora, Presidente O.N.Da."Il Tavolo tecnico di oggi prosegue il percorso di sensibilizzazione sulla violenzaintrapreso dallo scorso anno a fianco dell’OMS. Tra gli obiettivi dell’incontro,possibile grazie al sostegno a O.N.Da di Mediolanum Farmaceutici, vi è ladivulgazione in Italia delle Linee Guida dell’OMS, volte ad aiutare i Paesi amigliorare l’approccio del proprio sistema sanitario nell’affrontare casi di abusi, lapresentazione alle Parlamentari inglesi e belga del lavoro svolto nel nostro Paeseper arrivare alla ratifica della Convenzione di Istanbul e il tentativo di far sì chel’Italia diventi guida nel favorire la ratifica negli altri 2 Stati Membri dell’UnioneEuropea, a testimonianza dell’impegno del nostro Governo nel contrastare laviolenza di genere"."I dati del rapporto mondiale OMS sulla violenza femminile sono assolutamentepreoccupanti e illustrano come il problema riguardi trasversalmente tutte le donnesenza differenza di età, origine, stato sociale, luogo", dichiara Marleensenza differenza di età, origine, stato sociale, luogo", dichiara MarleenTemmerman, Direttore del Dipartimento di Salute Riproduttiva e Ricercadell’Organizzazione Mondiale della Sanità. "I dati impongono quindi una lettura chenon sia solo limitata ai confini nazionali, ma che veda i diversi soggetti dellacomunità internazionale impegnati sullo stesso fronte. In questa lotta verso unsistema di tolleranza zero nei confronti della violenza sulle donne, i Parlamentaripossono giocare un ruolo chiave. Grazie ai poteri in tema di legislazione,accountability, promozione e definizione del bilancio, possono far sì che le politichenazionali siano adeguate alla lotta e prevenzione di questo fenomeno. Possonoanche fare in modo che i Paesi aderiscano ad impegni internazionali, quali laConvenzione di Istanbul".

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TMNEWS.ITData: 10 aprile 2014

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A ROMA TASK FORCE ONDA-OMS CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Roma, 10 apr. (TMNews) - Presentare le Linee Guida OMS e definire l'impegnodell'Italia nel favorire la ratifica della Convenzione di Istanbul negli altri Paesieuropei: questi i principali obiettivi del Tavolo tecnico sulla violenza femminile,promosso dall'Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da), incollaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanità, e tenutosi oggi aRoma, alla presenza di Parlamentari italiane e straniere, clinici e associazionifemminili.La violenza contro le donne è un fenomeno in costante crescita e di drammaticaattualità, una vera e propria emergenza sanitaria, in Italia come nel resto delmondo. Secondo i dati del recente rapporto OMS, oltre 1 donna su 3 nel mondo èvittima di abusi fisici e/o sessuali, spesso per mano del proprio partner, e il 30%degli atti di violenza si verificano all'interno delle mura domestiche.Preoccupanti anche i dati che si registrano nel nostro Paese: in base alle ultimestime Istat disponibili, circa 7 milioni di italiane, nella fascia d'età compresa tra i 16e 70 anni, hanno subìto una forma di violenza, fisica o sessuale, nel corso dellapropria vita - nel 14,3% dei casi da parte del proprio compagno - ma soltanto il 7%delle donne lo ha denunciato. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in unmessaggio in occasione dell'evento, ha detto che la violenza contro le donne,"oltre a rappresenta una piaga sociale che oltre ad avere costi altissimi in terminiumani e di sofferenza ne ha di parimenti ingenti sotto il profilo sanitario e sociale" esi è detta "fermamente convinta che la rete sia un modello vincente".

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NOTIZIE.YAHOO.COMData: 10 aprile 2014

Utenti unici: N.D.

A ROMA TASK FORCE ONDA-OMS CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Roma, 10 apr. (TMNews) - Presentare le Linee Guida OMS e definire l'impegnodell'Italia nel favorire la ratifica della Convenzione di Istanbul negli altri Paesieuropei: questi i principali obiettivi del Tavolo tecnico sulla violenza femminile,promosso dall'Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da), incollaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanità, e tenutosi oggi aRoma, alla presenza di Parlamentari italiane e straniere, clinici e associazionifemminili.La violenza contro le donne è un fenomeno in costante crescita e di drammaticaattualità, una vera e propria emergenza sanitaria, in Italia come nel resto delmondo. Secondo i dati del recente rapporto OMS, oltre 1 donna su 3 nel mondo èvittima di abusi fisici e/o sessuali, spesso per mano del proprio partner, e il 30%degli atti di violenza si verificano all'interno delle mura domestiche.Preoccupanti anche i dati che si registrano nel nostro Paese: in base alle ultimestime Istat disponibili, circa 7 milioni di italiane, nella fascia d'età compresa tra i 16e 70 anni, hanno subìto una forma di violenza, fisica o sessuale, nel corso dellae 70 anni, hanno subìto una forma di violenza, fisica o sessuale, nel corso dellapropria vita - nel 14,3% dei casi da parte del proprio compagno - ma soltanto il 7%delle donne lo ha denunciato. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in unmessaggio in occasione dell'evento, ha detto che la violenza contro le donne,"oltre a rappresenta una piaga sociale che oltre ad avere costi altissimi in terminiumani e di sofferenza ne ha di parimenti ingenti sotto il profilo sanitario e sociale" esi è detta "fermamente convinta che la rete sia un modello vincente".

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LIQUIDAREA.COM 1/2Data: 10 aprile 2014

Utenti unici: N.D.

VIOLENZA FEMMINILE: A ROMA OGGI TASK FORCE O.N.DA OMS PERPROMUOVERE L IMPEGNO DELLE ISTITUZIONI NEL PREVENIRE GLI ABUSINel mondo, il 35% delle donne subisce violenza fisica o sessua le, 7 milionisolo nel nostro Paese. Incalcolabili e permanenti i rifless i sulla salute fisicae mentale delle donne. Questi i dati allarmanti di un emergenza sociale cheimpone urgenti risposte concrete da parte dei Governi e dei S istemi SanitariNazionali.Roma, 10 aprile 2014 Presentare le Linee Guida OMS e definire l impegnodell’ Italia nel favorire la ratifica della Convenzione di Istanbu l negli altri Paesieuropei: questi i principali obiettivi del Tavolo tecnico sulla violenza femminile ,promosso dall’ Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna(O.N.Da), incollaborazione con l Organizzazione Mondiale della Sanità , e tenutosi oggi aRoma, alla presenza di Parlamentari italiane e straniere, clinici e associazionifemminili .La violenza contro le donne è un fenomeno in costante crescita e di drammaticaattualità, una vera e propria emergenza sanitaria, in Italia come nel resto delmondo. Secondo i dati del recente rapporto OMS, oltre 1 donna su 3 nelmondo. Secondo i dati del recente rapporto OMS, oltre 1 donna su 3 nelmondo è vittima di abusi fisici e/o sessuali , spesso per mano del propriopartner, e il 30% degli atti di violenza si verificano all’ interno delle muradomestiche.Preoccupanti anche i dati che si registrano nel nostro Paese: in base alle ultimestime Istat disponibili, circa 7 milioni di italiane , nella fascia d età compresa tra i16 e 70 anni, hanno subìto una forma di violenza, fisica o sessuale, nel corso dellapropria vita nel 14,3% dei casi da parte del proprio compagno ma soltanto il 7%delle donne lo ha denunciato.Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha approvato nel 2011la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne e la violenzadomestica che, tuttavia, per entrare in vigore necessita ancora della ratifica di altri2 Stati Membri UE.La ratifica italiana della Convenzione di Istanbul e l approvazione del Decreto leggecontro il femminicidio, avvenute nel 2013, rappresentano importanti azioni delnostro Governo per contrastare un fenomeno che costituisce una vera epropria malattia sociale, con conseguenze negative sulla salute fisica e mentaledelle vittime. La rapida ratifica della Convenzione di Istanbul testimonia, con chiarezzainequivocabile, un cambiamento di rotta, una rinnovata percezione della necessitàdi agire in modo coeso , afferma il Sottosegretario al Ministero degli Esteri, MarioGiro. L Italia sostiene l inserimento dei diritti delle donne come un asse portante deinuovi obiettivi di sviluppo del Millennio post 2015 e sostiene l adozione di unarisoluzione ONU su matrimoni forzati come seguito delle precedenti risoluzioniONU che davano mandato per informativa sul tema.

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LIQUIDAREA.COM 2/2Data: 10 aprile 2014

Utenti unici: N.D.

La condanna di tutte le forme di violenza nei confronti delle donne e delle fanciulle,in quanto violazioni del pieno godimento dei diritti umani da parte delle stesse,deve essere una certezza. Né le tradizioni o gli usi consuetudinari, né le praticheculturali, la riservatezza o la religione, né il cosiddetto onore od un presuntotrattamento disuguale giustificato dalla diversità dei ruoli possono essere invocati agiustificazione della violenza o della discriminazione. L obiettivo finale è rendere ladiscriminazione e le violenze contro le donne inaccettabili, sia culturalmente chesocialmente. Lavoriamo insieme per favorire la promozione dei diritti umani delledonne e l uguaglianza di genere: lo dobbiamo alle donne e agli uomini, masoprattutto a tutte le vittime, ai caduti ed anche alle sopravvissute di una violenza,ormai di portata globale. Allo scopo di rendere applicabile la Legge contro il femminicidio nel nostro Paese,è necessario continuare a tenere alta l attenzione delle Istituzioni italiane su questotema. Il ruolo delle Parlamentari nella lotta alla violenza sulle donne è strategicosia per i loro contatti con le realtà locali sia per la possibilità di legiferare“,afferma Francesca Merzagora , Presidente O.N.Da. Il Tavolo tecnico di oggiprosegue il percorso di sensibilizzazione sulla violenza intrapreso dallo scorsoanno a fianco dell ’OMS. Tra gli obiettivi dell ’incontro, possibile grazie al sostegno aanno a fianco dell ’OMS. Tra gli obiettivi dell ’incontro, possibile grazie al sostegno aO.N.Da di Mediolanum Farmaceutici, vi è la divulgazione in Italia delle Linee Guidadell ’OMS, volte ad aiutare i Paesi a migliorare l approccio del proprio sistemasanitario nell ’affrontare casi di abusi, la presentazione alle Parlamentari inglesi ebelga del lavoro svolto nel nostro Paese per arrivare alla ratifica della Convenzionedi Istanbul e i l tentativo di far sì che l Italia diventi guida nel favorire la ratifica neglialtri 2 Stati Membri dell ’Unione Europea, a testimonianza dell impegno del nostroGoverno nel contrastare la violenza di genere . I dati del rapporto mondiale OMS sulla violenza femminile sono assolutamentepreoccupanti e illustrano come il problema riguardi trasversalmente tutte le donnesenza differenza di età, origine, stato sociale, luogo , dichiara MarleenTemmerman , Direttore del Dipartimento di Salute Riproduttiva e Ricercadell Organizzazione Mondiale della Sanità. I dati impongono quindi una lettura chenon sia solo limitata ai confini nazionali, ma che veda i diversi soggetti dellacomunità internazionale impegnati sullo stesso fronte. In questa lotta verso unsistema di tolleranza zero nei confronti della violenza sulle donne, i Parlamentaripossono giocare un ruolo chiave. Grazie ai poteri in tema di legislazione,accountability, promozione e definizione del bilancio, possono far sì che le politichenazionali siano adeguate alla lotta e prevenzione di questo fenomeno. Possonoanche fare in modo che i Paesi aderiscano ad impegni internazi onali, quali laConvenzione di Istanbul .

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LIBEROQUOTIDIANO.IT 1/2Data: 11 aprile 2014

Utenti unici: 14.763

TASK FORCE PER DIRE BASTA ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

O.N.Da e OMS insieme per divulgare l’impegno delle istituzio ni nelcombattere gli abusi. In Italia muore 1 donna ogni 3 giorni pe r violenze chenel 70% dei casi vengono subite all’interno delle mura domes tiche

Nel mondo il 35% delle donne subisce violenza fisica o sessuale, 7 milioni solo nelnostro Paese. Incalcolabili e permanenti i danni sulla salute fisica e mentale dellevittimeLa violenza contro le donne è un fenomeno che non tende ad arrestarsi ed è incostante crescita e di drammatica attualità, nel mondo oltre una donna su 3 ècostante crescita e di drammatica attualità, nel mondo oltre una donna su 3 èvittima di abusi fisici e/o sessuali, spesso per mano del proprio partner. Quantoappare è solo la punta dell’iceberg che si manifesta con delitti e omicidi ma quelloche sfugge è l’origine della violenza spesso riconducibile a retaggi culturali in cui ladonna è spesso discriminata e considerata ‘inferiore’ rispetto all’uomo. Sarebbeopportuno sensibilizzare le nuove generazioni per sconfiggere questoanalfabetismo affettivo ormai troppo diffuso in Italia e nel mondo, introducendonelle scuole oltre alla classica ora di educazione sessuale, un’ora dedicataall’educazione ai sentimenti. Fondamentale è l’intervento del Parlamento italianocon l’avvio di azioni legislative mirate a frenare e fermare il femminicidio. IlComitato dei Ministri del Consiglio d'Europa ha approvato nel 2011 la Convenzionedi Istanbul contro la violenza sulle donne e la violenza domestica che, tuttavia, perentrare in vigore necessita ancora della ratifica di altri 2 Stati Membri UE. Laratifica italiana della Convenzione di Istanbul e l’approvazione del Decreto leggecontro il femminicidio, avvenute nel 2013, rappresentano importanti azioni delnostro Governo per contrastare un fenomeno che costituisce un vero e proprioallarme sociale, con conseguenze devastanti sulla salute fisica e mentale dellevittime. Infatti il danno subito non è passeggero o momentaneo, spesso sisviluppano disturbi psichici, psicosomatici sia a breve che a lungo termine in basealla gravità dell’abuso subito, all’identità dell’aggressore, alla vulnerabilità e allasituazione psicologica della vittima e alla rete di supporto familiare e sociale. “Larapida ratifica della Convenzione di Istanbul testimonia, con chiarezzainequivocabile, un cambiamento di rotta, una rinnovata percezione della necessitàdi agire in modo coeso”, afferma il Sottosegretario al Ministero degli Esteri, MarioGiro .

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LIBEROQUOTIDIANO.IT 2/2Data: 11 aprile 2014

Utenti unici: 14.763

“L’Italia sostiene l’inserimento dei diritti delle donne come un asse portante deinuovi obiettivi di sviluppo del Millennio post 2015 e sostiene l’adozione di unarisoluzione ONU su matrimoni forzati come seguito delle precedenti risoluzioniONU che davano mandato per informativa sul tema. La condanna di tutte le formedi violenza nei confronti delle donne e delle fanciulle, in quanto violazioni del pienogodimento dei diritti umani da parte delle stesse, deve essere una certezza. Né letradizioni o gli usi consuetudinari, né le pratiche culturali, la riservatezza o lareligione, né il cosiddetto “onore” od un presunto trattamento disuguale giustificatodalla diversità dei ruoli possono essere invocati a giustificazione della violenza odella discriminazione. L’obiettivo finale è rendere la discriminazione e le violenzecontro le donne inaccettabili, sia culturalmente che socialmente. Lavoriamoinsieme per favorire la promozione dei diritti umani delle donne e l’uguaglianza digenere: lo dobbiamo alle donne e agli uomini, ma soprattutto a tutte le vittime, aicaduti ed anche alle sopravvissute di una violenza, ormai di portata globale.” E’fondamentale creare una rete di sostegno che metta in pratica un protocollooperativo “Allo scopo di rendere applicabile la Legge contro il femminicidio nelnostro Paese, è necessario continuare a tenere alta l’attenzione delle Istituzioniitaliane su questo tema. Il ruolo delle Parlamentari nella lotta alla violenza sulledonne è strategico sia per i loro contatti con le realtà locali sia per la possibilità dilegiferare", afferma Francesca Merzagora , Presidente O.N.Da. “Il Tavolo tecnicolegiferare", afferma Francesca Merzagora , Presidente O.N.Da. “Il Tavolo tecnicodi oggi prosegue il percorso di sensibilizzazione sulla violenza intrapreso dalloscorso anno a fianco dell’OMS. Tra gli obiettivi dell’incontro, possibile grazie alsostegno a O.N.Da di Mediolanum Farmaceutici, vi è la divulgazione in Italia delleLinee Guida dell’OMS, volte ad aiutare i Paesi a migliorare l’approccio del propriosistema sanitario nell’affrontare casi di abusi, la presentazione alle Parlamentariinglesi e belga del lavoro svolto nel nostro Paese per arrivare alla ratifica dellaConvenzione di Istanbul e il tentativo di far sì che l’Italia diventi guida nel favorirela ratifica negli altri 2 Stati Membri dell’Unione Europea, a testimonianzadell’impegno del nostro Governo nel contrastare la violenza di genere”.Task Force O.N.Da. E’ stato definito l’impegno dell’Italia nel favorire la ratificadella Convenzione di Istanbul negli altri Paesi europei: questo uno dei principaliobiettivi del tavolo tecnico sulla violenza femminile, promosso dall’OsservatorioNazionale sulla salute della Donna (O.N.Da), in collaborazione conl’Organizzazione Mondiale della Sanità. “I dati del rapporto mondiale OMS sullaviolenza femminile sono assolutamente preoccupanti e illustrano come il problemariguardi trasversalmente tutte le donne senza differenza di età, origine, statosociale, luogo”, dichiara Marleen Temmerman , Direttore del Dipartimento diSalute Riproduttiva e Ricerca dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. “I datiimpongono quindi una lettura che non sia solo limitata ai confini nazionali, ma cheveda i diversi soggetti della comunità internazionale impegnati sullo stesso fronte.In questa lotta verso un sistema di tolleranza zero nei confronti della violenza sulledonne, i Parlamentari possono giocare un ruolo chiave. Grazie ai poteri in tema dilegislazione, accountability, promozione e definizione del bilancio, possono far sìche le politiche nazionali siano adeguate alla lotta e prevenzione di questofenomeno. Possono anche fare in modo che i Paesi aderiscano ad impegniinternazionali, quali la Convenzione di Istanbul”. (GIOIA TAGLIENTE)

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LIBERO.IT 1/2Data: 11 aprile 2014

Utenti unici: N.D.

TASK FORCE PER DIRE BASTA ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

O.N.Da e OMS insieme per divulgare l’impegno delle istituzio ni nelcombattere gli abusi. In Italia muore 1 donna ogni 3 giorni pe r violenze chenel 70% dei casi vengono subite all’interno delle mura domes tiche

Nel mondo il 35% delle donne subisce violenza fisica o sessuale, 7 milioni solo nelnostro Paese. Incalcolabili e permanenti i danni sulla salute fisica e mentale dellevittimeLa violenza contro le donne è un fenomeno che non tende ad arrestarsi ed è incostante crescita e di drammatica attualità, nel mondo oltre una donna su 3 ècostante crescita e di drammatica attualità, nel mondo oltre una donna su 3 èvittima di abusi fisici e/o sessuali, spesso per mano del proprio partner. Quantoappare è solo la punta dell’iceberg che si manifesta con delitti e omicidi ma quelloche sfugge è l’origine della violenza spesso riconducibile a retaggi culturali in cui ladonna è spesso discriminata e considerata ‘inferiore’ rispetto all’uomo. Sarebbeopportuno sensibilizzare le nuove generazioni per sconfiggere questoanalfabetismo affettivo ormai troppo diffuso in Italia e nel mondo, introducendonelle scuole oltre alla classica ora di educazione sessuale, un’ora dedicataall’educazione ai sentimenti. Fondamentale è l’intervento del Parlamento italianocon l’avvio di azioni legislative mirate a frenare e fermare il femminicidio. IlComitato dei Ministri del Consiglio d'Europa ha approvato nel 2011 la Convenzionedi Istanbul contro la violenza sulle donne e la violenza domestica che, tuttavia, perentrare in vigore necessita ancora della ratifica di altri 2 Stati Membri UE. Laratifica italiana della Convenzione di Istanbul e l’approvazione del Decreto leggecontro il femminicidio, avvenute nel 2013, rappresentano importanti azioni delnostro Governo per contrastare un fenomeno che costituisce un vero e proprioallarme sociale, con conseguenze devastanti sulla salute fisica e mentale dellevittime. Infatti il danno subito non è passeggero o momentaneo, spesso sisviluppano disturbi psichici, psicosomatici sia a breve che a lungo termine in basealla gravità dell’abuso subito, all’identità dell’aggressore, alla vulnerabilità e allasituazione psicologica della vittima e alla rete di supporto familiare e sociale. “Larapida ratifica della Convenzione di Istanbul testimonia, con chiarezzainequivocabile, un cambiamento di rotta, una rinnovata percezione della necessitàdi agire in modo coeso”, afferma il Sottosegretario al Ministero degli Esteri, MarioGiro .

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LIBERO.IT 2/2Data: 11 aprile 2014

Utenti unici: N.D.

“L’Italia sostiene l’inserimento dei diritti delle donne come un asse portante deinuovi obiettivi di sviluppo del Millennio post 2015 e sostiene l’adozione di unarisoluzione ONU su matrimoni forzati come seguito delle precedenti risoluzioniONU che davano mandato per informativa sul tema. La condanna di tutte le formedi violenza nei confronti delle donne e delle fanciulle, in quanto violazioni del pienogodimento dei diritti umani da parte delle stesse, deve essere una certezza. Né letradizioni o gli usi consuetudinari, né le pratiche culturali, la riservatezza o lareligione, né il cosiddetto “onore” od un presunto trattamento disuguale giustificatodalla diversità dei ruoli possono essere invocati a giustificazione della violenza odella discriminazione. L’obiettivo finale è rendere la discriminazione e le violenzecontro le donne inaccettabili, sia culturalmente che socialmente. Lavoriamoinsieme per favorire la promozione dei diritti umani delle donne e l’uguaglianza digenere: lo dobbiamo alle donne e agli uomini, ma soprattutto a tutte le vittime, aicaduti ed anche alle sopravvissute di una violenza, ormai di portata globale.” E’fondamentale creare una rete di sostegno che metta in pratica un protocollooperativo “Allo scopo di rendere applicabile la Legge contro il femminicidio nelnostro Paese, è necessario continuare a tenere alta l’attenzione delle Istituzioniitaliane su questo tema. Il ruolo delle Parlamentari nella lotta alla violenza sulledonne è strategico sia per i loro contatti con le realtà locali sia per la possibilità dilegiferare", afferma Francesca Merzagora , Presidente O.N.Da. “Il Tavolo tecnicolegiferare", afferma Francesca Merzagora , Presidente O.N.Da. “Il Tavolo tecnicodi oggi prosegue il percorso di sensibilizzazione sulla violenza intrapreso dalloscorso anno a fianco dell’OMS. Tra gli obiettivi dell’incontro, possibile grazie alsostegno a O.N.Da di Mediolanum Farmaceutici, vi è la divulgazione in Italia delleLinee Guida dell’OMS, volte ad aiutare i Paesi a migliorare l’approccio del propriosistema sanitario nell’affrontare casi di abusi, la presentazione alle Parlamentariinglesi e belga del lavoro svolto nel nostro Paese per arrivare alla ratifica dellaConvenzione di Istanbul e il tentativo di far sì che l’Italia diventi guida nel favorirela ratifica negli altri 2 Stati Membri dell’Unione Europea, a testimonianzadell’impegno del nostro Governo nel contrastare la violenza di genere”.Task Force O.N.Da. E’ stato definito l’impegno dell’Italia nel favorire la ratificadella Convenzione di Istanbul negli altri Paesi europei: questo uno dei principaliobiettivi del tavolo tecnico sulla violenza femminile, promosso dall’OsservatorioNazionale sulla salute della Donna (O.N.Da), in collaborazione conl’Organizzazione Mondiale della Sanità. “I dati del rapporto mondiale OMS sullaviolenza femminile sono assolutamente preoccupanti e illustrano come il problemariguardi trasversalmente tutte le donne senza differenza di età, origine, statosociale, luogo”, dichiara Marleen Temmerman , Direttore del Dipartimento diSalute Riproduttiva e Ricerca dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. “I datiimpongono quindi una lettura che non sia solo limitata ai confini nazionali, ma cheveda i diversi soggetti della comunità internazionale impegnati sullo stesso fronte.In questa lotta verso un sistema di tolleranza zero nei confronti della violenza sulledonne, i Parlamentari possono giocare un ruolo chiave. Grazie ai poteri in tema dilegislazione, accountability, promozione e definizione del bilancio, possono far sìche le politiche nazionali siano adeguate alla lotta e prevenzione di questofenomeno. Possono anche fare in modo che i Paesi aderiscano ad impegniinternazionali, quali la Convenzione di Istanbul”. (GIOIA TAGLIENTE)

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POURFEMME.IT 1/2Data: 11 aprile 2014

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VIOLENZA SULLE DONNE: DANNI SU SALUTE E PSICHE, SERVE UNA TAS KFORCE

La violenza sulle donne provoca danni su salute e psiche . Serve una taskforce per O.N.Da e l’OMS. Dai disturbi alimentari fino all’ansia e alla depressione,i dati rilevati a livello mondiale evidenziano una situazione molto grave. Solo inItalia le donne che hanno subito episodi di violenza sono milioni. Per frenare ildilagare di questo turpe fenomeno a Roma è stato organizzato un tavolo tecnico .Premiati gli ospedali che hanno messo a punto un protocollo rosa di prontosoccorso per le vittime ma è necessario procedere con la ratifica dellaConvenzione di Istanbul nei Paesi mancanti.

Violenza sulle donne: serve task forceI dati aggiornati sul fenomeno della violenza delle donne disegnano un quadroallarmante in cui, su scala mondiale, circa il 35% della popolazione femminilesubisce violenza fisica o sessuale nel corso della vita. Più chiara può apparire lasituazione se stringiamo il campo al nostro paese che tristemente occupa il 18°posto nella classifica dei paesi più violenti: ben sette milioni di donne solo in Italiahanno dovuto affrontare situazioni di questo tipo. Le conseguenze sullo stato fisicoe psicologico della persona sono incalcolabili ed è per questa ragione che O.N.Dae l’OMS hanno riunito a Roma un tavolo tecnico, cui hanno partecipatoparlamentari italiane e straniere. Una vera e propria task force contro la violenzasulle donne . Lo scopo è promuovere la ratifica della Convenzione di Istanbul neiPaesi mancanti.Violenza sulle donne: conseguenze fisiche e psicologiche

Gli studi internazionali hanno dimostrato quali sono le conseguenze che derivanodalle violenze subite dalle donne: fisiche, psicologiche e sociali che non siconcludono con la fine dell’atto violento ma continuano a persistere anche nellungo periodo. La vittima può accusare disturbi psichici , fisici , psicosomatici .La gravità dei sintomi può andare dai disturbi alimentari e dalla scarsa autostima,fino ad ansia, abuso di sostanze, patologie ginecologiche , disfunzioni sessuali.La violenza in gravidanza , seconda causa di morte, provoca danni anche nelcervello del nascituro. Violenza e abuso sessuale, inoltre, possono provocaredisturbi mentali.

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POURFEMME.IT 2/2Data: 11 aprile 2014

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Il protocollo per donne vittime di violenza

Il rapporto dell’OMS ha evidenziato non solo le conseguenze che una violenzasessuale può comportare allo stato psicofisico della vittima ma ha sottolineatol’importanza delle Linee guida cliniche da adottare in casi come questi. Più di 60ospedali con i Bollini rosa in Italia sono stati premiati per aver adottato un vero eproprio protocollo di pronto soccorso per le vittime e per tutti gli altri servizidedicati all’assistenza delle donne che hanno subito violenza sessuale, oggi innumero sempre più alto tra le donne cougar.

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PARTITODEMOCRATICO.IT 1/2Data: 11 aprile 2014

Utenti unici: N.D.

VIOLENZA, IN ITALIA 7 MILIONI DI DONNE LA SUBISCONOLa violenza contro le donne e' un fenomeno in costante crescit a e didrammatica attualita', una vera e propria emergenza sanitar ia, in Italia comenel resto del mondo.

Roma - La violenza contro le donne e' un fenomeno in costante crescita e didrammatica attualita', una vera e propria emergenza sanitaria, in Italia come nelresto del mondo. Secondo i dati del recente rapporto Oms, oltre 1 donna su 3 nelmondo e' vittima di abusi fisici e/o sessuali, spesso per mano del proprio partner, eil 30% degli atti di violenza si verificano all'interno delle mura domestiche.il 30% degli atti di violenza si verificano all'interno delle mura domestiche.Presentare le Linee Guida OMS e definire l'impegno dell'Italia nel favorire laratifica della Convenzione di Istanbul negli altri Paesi europei: questi i principaliobiettivi del Tavolo tecnico sulla violenza femminile, promosso dall'OsservatorioNazionale sulla salute della Donna (O.N.Da), in collaborazione conl'Organizzazione Mondiale della Sanita', e tenutosi ieri a Roma, alla presenza diParlamentari italiane e straniere, clinici e associazioni femminili.Preoccupanti anche i dati che si registrano nel nostro Paese: in base alle ultimestime Istat disponibili, circa 7 milioni di italiane, nella fascia d'eta' compresa tra i 16e 70 anni, hanno subi'to una forma di violenza, fisica o sessuale, nel corso dellapropria vita - nel 14,3% dei casi da parte del proprio compagno - ma soltanto il 7%delle donne lo ha denunciato.Il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa ha approvato nel 2011 laConvenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne e la violenza domesticache, tuttavia, per entrare in vigore necessita ancora della ratifica di altri 2 StatiMembri UE. La ratifica italiana della Convenzione di Istanbul e l'approvazione delDecreto legge contro il femminicidio, avvenute nel 2013, rappresentano importantiazioni del nostro Governo per contrastare un fenomeno che costituisce una vera epropria "malattia" sociale, con conseguenze negative sulla salute fisica e mentaledelle vittime."La rapida ratifica della Convenzione di Istanbul testimonia, con chiarezzainequivocabile, un cambiamento di rotta, una rinnovata percezione della necessita'di agire in modo coeso", afferma il Sottosegretario al Ministero degli Esteri, MarioGiro. "L'Italia sostiene l'inserimento dei diritti delle donne come un asse portantedei nuovi obiettivi di sviluppo del Millennio post 2015 e sostiene l'adozione di unarisoluzione ONU su matrimoni forzati come seguito delle precedenti risoluzioniONU che davano mandato per informativa sul tema.

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PARTITODEMOCRATICO.IT 2/2Data: 11 aprile 2014

Utenti unici: N.D.

La condanna di tutte le forme di violenza nei confronti delle donne e delle fanciulle,in quanto violazioni del pieno godimento dei diritti umani da parte delle stesse,deve essere una certezza."Allo scopo di rendere applicabile la Legge contro il femminicidio nel nostro Paese,e' necessario continuare a tenere alta l'attenzione delle Istituzioni italiane suquesto tema. Il ruolo delle Parlamentari nella lotta alla violenza sulle donne e'strategico sia per i loro contatti con le realta' locali sia per la possibilita' dilegiferare", afferma Francesca Merzagora, Presidente O.N.Da. "Il Tavolo tecnico dioggi prosegue il percorso di sensibilizzazione sulla violenza intrapreso dallo scorsoanno a fianco dell'OMS. Tra gli obiettivi dell'incontro, possibile grazie al sostegno aO.N.Da di Mediolanum Farmaceutici, vi e' la divulgazione in Italia delle LineeGuida dell'OMS, volte ad aiutare i Paesi a migliorare l'approccio del propriosistema sanitario nell'affrontare casi di abusi, la presentazione alle Parlamentariinglesi e belga del lavoro svolto nel nostro Paese per arrivare alla ratifica dellaConvenzione di Istanbul e il tentativo di far si' che l'Italia diventi guida nel favorireConvenzione di Istanbul e il tentativo di far si' che l'Italia diventi guida nel favorirela ratifica negli altri 2 Stati Membri dell'Unione Europea, a testimonianzadell'impegno del nostro Governo nel contrastare la violenza di genere"."I dati del rapporto mondiale OMS sulla violenza femminile sono assolutamentepreoccupanti e illustrano come il problema riguardi trasversalmente tutte le donnesenza differenza di eta', origine, stato sociale, luogo", dichiara MarleenTemmerman, Direttore del Dipartimento di Salute Riproduttiva e Ricercadell'Organizzazione Mondiale della Sanita'. "I dati impongono quindi una letturache non sia solo limitata ai confini nazionali, ma che veda i diversi soggetti dellacomunita' internazionale impegnati sullo stesso fronte. In questa lotta verso unsistema di tolleranza zero nei confronti della violenza sulle donne, i Parlamentaripossono giocare un ruolo chiave". (DIRE)

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ILEANAARGENTIN.IT 1/2Data: 11 aprile 2014

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DONNE. NEL MONDO IL 35% SUBISCE VIOLENZA, IN ITALIA SONO 7 MLN

A ROMA TASK FORCE ONDA-OMS PER PROMUOVERE IMPEGNOISTITUZIONI (DIRE) Roma, 10 apr. – La violenza contro le donnee’ un fenomenoin costante crescita e di drammatica attualita’, una vera e propria emergenzasanitaria, in Italia come nel resto del mondo. Secondo i dati del recente rapportoOms, oltre 1 donna su 3 nel mondo e’ vittima di abusi fisici e/o sessuali, spessoper mano del proprio partner, e il 30% degli atti di violenza si verificano all’internodelle mura domestiche. Presentare le Linee Guida OMS e definire l’impegnodell’Italia nel favorire la ratifica della Convenzione di Istanbul negli altri Paesidell’Italia nel favorire la ratifica della Convenzione di Istanbul negli altri Paesieuropei: questi i principali obiettivi del Tavolo tecnico sulla violenza femminile,promosso dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da), incollaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanita’, e tenutosi oggi aRoma, alla presenza di Parlamentari italiane e straniere, clinici e associazionifemminili. Preoccupanti anche i dati che si registrano nel nostro Paese: in basealle ultime stime Istat disponibili, circa 7 milioni di italiane, nella fascia d’eta’compresa tra i 16 e 70 anni, hanno subi’to una forma di violenza, fisica o sessuale,nel corso della propria vita – nel 14,3% dei casi da parte del proprio compagno –ma soltanto il 7% delle donne lo ha denunciato. Il Comitato dei Ministri delConsiglio d’Europa ha approvato nel 2011 la Convenzione di Istanbul contro laviolenza sulle donne e la violenza domestica che, tuttavia, per entrare in vigorenecessita ancora della ratifica di altri 2 Stati Membri UE. La ratifica italiana dellaConvenzione di Istanbul e l’approvazione del Decreto legge contro il femminicidio,avvenute nel 2013, rappresentano importanti azioni del nostro Governo percontrastare un fenomeno che costituisce una vera e propria “malattia” sociale, conconseguenze negative sulla salute fisica e mentale delle vittime.“La rapida ratifica della Convenzione di Istanbul testimonia, con chiarezzainequivocabile, un cambiamento di rotta, una rinnovata percezione della necessita’di agire in modo coeso”, afferma il Sottosegretario al Ministero degli Esteri, MarioGiro. “L’Italia sostiene l’inserimento dei diritti delle donne come un asse portantedei nuovi obiettivi di sviluppo del Millennio post 2015 e sostiene l’adozione di unarisoluzione ONU su matrimoni forzati come seguito delle precedenti risoluzioniONU che davano mandato per informativa sul tema. La condanna di tutte le formedi violenza nei confronti delledonne e delle fanciulle, in quanto violazioni del pienogodimento dei diritti umani da parte delle stesse, deve essere una certezza.

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ILEANAARGENTIN.IT 2/2Data: 11 aprile 2014

Utenti unici: N.D.

“Allo scopo di rendere applicabile la Legge contro il femminicidio nel nostro Paese,e’ necessario continuare a tenere alta l’attenzione delle Istituzioni italiane suquesto tema. Il ruolo delle Parlamentari nella lotta alla violenza sulle donne e’strategico sia per i loro contatti con le realta’ locali sia per la possibilita’ dilegiferare”, afferma Francesca Merzagora, Presidente O.N.Da. “Il Tavolo tecnico dioggi prosegue il percorso di sensibilizzazione sulla violenza intrapreso dallo scorsoanno a fianco dell’OMS. Tra gli obiettivi dell’incontro, possibile grazie al sostegno aO.N.Da di Mediolanum Farmaceutici, vi e’ la divulgazione in Italia delle LineeGuida dell’OMS, volte ad aiutare i Paesi a migliorare l’approccio del propriosistema sanitario nell’affrontare casi di abusi, la presentazione alle Parlamentariinglesi e belga del lavoro svolto nel nostro Paese per arrivare alla ratifica dellaConvenzione di Istanbul e il tentativo di far si’ che l’Italia diventi guida nel favorirela ratifica negli altri 2 Stati Membri dell’Unione Europea, a testimonianzadell’impegno del nostro Governo nel contrastare la violenza di genere”. “I dati delrapporto mondiale OMS sulla violenza femminile sono assolutamente preoccupantie illustrano come il problema riguardi trasversalmente tutte ledonne senzae illustrano come il problema riguardi trasversalmente tutte ledonne senzadifferenza di eta’, origine, stato sociale, luogo”, dichiara Marleen Temmerman,Direttore del Dipartimento di Salute Riproduttiva e Ricerca dell’OrganizzazioneMondiale della Sanita’. “I dati impongono quindi una lettura che non sia sololimitata ai confini nazionali, ma che veda i diversi soggetti della comunita’internazionale impegnati sullo stesso fronte. In questa lotta verso un sistema ditolleranza zero nei confronti della violenza sulle donne, i Parlamentari possonogiocare un ruolo chiave”. (Elp/ Dire)

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PIUSANIPIUBELLI.IT 1/2Data: 11 aprile 2014

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VIOLENZA FEMMINILE: OLTRE 1 DONNA SU 3 NEL MONDO È VITTIMA DIABUSIPresentare le Linee Guida OMS e definire l’impegno dell’Italia nel favorire laratifica della Convenzione di Istanbul negli altri Paesi europei: questi i principaliobiettivi del Tavolo tecnico sulla violenza femminile, promosso dall’OsservatorioNazionale sulla salute della Donna (O.N.Da), in collaborazione conl’Organizzazione Mondiale della Sanità , tenutosi a Roma alla presenza diParlamentari italiane e straniere, clinici e associazioni femminili.

I datiLa violenza contro le donne è un fenomeno in costante crescita e di drammaticaattualità, una vera e propria emergenza sanitaria, in Italia come nel resto delmondo. Secondo i dati del recente rapporto OMS, oltre 1 donna su 3 nel mondo èvittima di abusi fisici e/o sessuali, spesso per mano del proprio partner, e il 30%degli atti di violenza si verificano all’interno delle mura domestiche.Preoccupanti anche i dati che si registrano nel nostro Paese: in base alle ultimestime Istat disponibili, circa 7 milioni di italiane, nella fascia d’età compresa tra i 16stime Istat disponibili, circa 7 milioni di italiane, nella fascia d’età compresa tra i 16e 70 anni, hanno subìto una forma di violenza, fisica o sessuale, nel corso dellapropria vita – nel 14,3% dei casi da parte del proprio compagno – ma soltanto il7% delle donne lo ha denunciato.Questi i dati allarmanti di un’emergenza sociale che impone urgenti risposteconcrete da parte dei Governi e dei Sistemi Sanitari Nazionali. Il Comitato deiMinistri del Consiglio d'Europa ha approvato nel 2011 la Convenzione di Istanbulcontro la violenza sulle donne e la violenza domestica che, tuttavia, per entrare invigore necessita ancora della ratifica di altri 2 Stati Membri UE.

La Convenzione di IstanbulLa ratifica italiana della Convenzione di Istanbul e l’approvazione del Decretolegge contro il femminicidio, avvenute nel 2013, rappresentano importanti azionidel nostro Governo per contrastare un fenomeno che costituisce una vera epropria “malattia” sociale, con conseguenze negative sulla salute fisica e mentaledelle vittime.“Né le tradizioni o gli usi consuetudinari, né le pratiche culturali, la riservatezza o lareligione, né il cosiddetto ‘onore’, o un presunto trattamento disuguale giustificatodalla diversità dei ruoli, possono essere invocati a giustificazione della violenza odella discriminazione. L’obiettivo finale è rendere la discriminazione e le violenzecontro le donne inaccettabili, sia culturalmente che socialmente.”, afferma ilSottosegretario al Ministero degli Esteri, Mario Giro .“Allo scopo di rendere applicabile la Legge contro il femminicidio nel nostro Paese,è necessario continuare a tenere alta l’attenzione delle Istituzioni italiane su questotema. Il ruolo delle Parlamentari nella lotta alla violenza sulle donne è strategicosia per i loro contatti con le realtà locali sia per la possibilità di legiferare", affermaFrancesca Merzagora , Presidente O.N.Da.

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PIUSANIPIUBELLI.IT 2/2Data: 11 aprile 2014

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“I dati del rapporto mondiale OMS sulla violenza femminile sono assolutamentepreoccupanti e illustrano come il problema riguardi trasversalmente tutte le donnesenza differenza di età, origine, stato sociale, luogo”, dichiara MarleenTemmerman , Direttore del Dipartimento di Salute Riproduttiva e Ricercadell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

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CORRIERENAZIONALE.ITData: 11 aprile 2014

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A ROMA "TASK FORCE" OMS-O.N.DA PER LOTTA CONTRO VIOLENZADONNE

Per promuovere l'impegno delle istituzioni nel prevenire ab usi

Roma (TMNews) - Presentare le linee guida dell'Organizzaione mondiale dellaSanità e promuovere l'impegno dell'Italia nel favorire la ratifica della Convenzionedi Istanbul in Europa. Sono questi i principali obiettivi del Tavolo Tecnico sullaviolenza femminile, promosso dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna,in collaborazione con l'Oms, organizzato a Roma. Nel corso dell'incontro, MarleenTemmerman, direttrice del dipartimento di salute riproduttiva e ricerca dell'Oms, hasottolineato come la violenza contro le donne sia un fenomeno in costante crescitain tutto il mondo: "La violenza contro le donne è un problema che riguarda moltiPaesi anche se assume forme diverse a livello globale, ma la violenza contro ledonne è ovunque. Nel mondo una donna su tre subisce violenze dal propriopartner o violenza sessuale al di fuori del proprio ambientedomestico".Preoccupanti sono anche i dati che si registrano in Italia, secondo ledomestico".Preoccupanti sono anche i dati che si registrano in Italia, secondo lestime ufficiali, circa sette milioni di donne, tra i 16 e i 70 anni, hanno subìto unaforma di violenza fisica o sessuale nel corso della propira vita. Nel 14,3% dei casigli abusi sono arrivati dal proprio partner, ma solo il 7% delle donne ha denunciatola violenza. Un vero e proprio allarme sociale nel nostro Paese come hadenunciato Claudio Mencacci, presidente della società italiana di psichiatria che hafocalizzato l'attenzione sull'ultimo anno."La conseguenza della violenza contro ledonne in Italia porta numeri da strage. Dal 2013, dove oltre 177 donne sono stateuccise, di cui 130 in famiglia, i primi dati del 2014 ad aprile parlano già di 27 donneuccise. Il 58% di queste violenze viene fatta dai partner, si tratta di intimate partnerviolence, il 28% da partner separati. Questo ci dice come la condizione dellepersone più vicine, più intime sia la condizione di maggiore pericolo".SecondoFrancesca Merzagora, presidente di Onda, per rendere applicabile la legge controil Femminicidio in Italia è necessario continuare a tenere alta l'attenzione delleistituzioni su questo tema"Vorremmo che le linee guida emanatedall'Organizzazione mondiale della sanità venissero recepite nel nostro Paese eche si potesse creare una task force per cercare di combattere questo fenomeno estare vicino alle tante vittime che in Italia sono sette milioni e ogni anno subisconoviolenza".Il sottosegretario agli Esteri, Mario Giro, presente all'incontro, haricordato come l'Italia sostenga l'inserimento dei diritti delle donne come asseportante dei nuovi obiettivi di sviluppo del Millennio post 2015 e sostiene l'adozionedi una risoluzione dell'Onu contro i matrimoni forzati. Da parte sua Ottavia Landi diChiavenna di Mediolanum Farmaceutici ha posto l'accento sull'impegno dellaazienda nel sostenere la lotta alla violenza contro le donne. "Crediamo comeazienda italiana impegnata sul territorio di dover stare accanto a istituzioni perpromuovere e portare sempre più l'attenzione su queste problematiche".

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TMNEWS.IT 1/2Data: 11 aprile 2014

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A ROMA "TASK FORCE" OMS-O.N.DA PER LOTTA CONTRO VIOLENZADONNEPer promuovere l'impegno delle istituzioni nel prevenire ab usi

Intervista a: dott.ssa Marleen Temmerman, prof. Claudio Me ncacci, dott.ssaFrancesca Merzagora, dott.ssa Ottavia Landi di Chiavenna

Roma (TMNews) - Presentare le linee guida dell'Organizzazione mondiale dellaSanità e promuovere l'impegno dell'Italia nel favorire la ratifica della Convenzionedi Istanbul in Europa. Sono questi i principali obiettivi del Tavolo Tecnico sullaviolenza femminile, promosso dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna,in collaborazione con l'Oms, organizzato a Roma. Nel corso dell'incontro, MarleenTemmerman, direttrice del dipartimento di salute riproduttiva e ricerca dell'Oms, hasottolineato come la violenza contro le donne sia un fenomeno in costante crescitain tutto il mondo: "La violenza contro le donne è un problema che riguarda moltiPaesi anche se assume forme diverse a livello globale, ma la violenza contro ledonne è ovunque. Nel mondo una donna su tre subisce violenze dal propriopartner o violenza sessuale al di fuori del proprio ambientedomestico".Preoccupanti sono anche i dati che si registrano in Italia, secondo lestime ufficiali, circa sette milioni di donne, tra i 16 e i 70 anni, hanno subìto unaforma di violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. Nel 14,3% dei casigli abusi sono arrivati dal proprio partner, ma solo il 7% delle donne ha denunciatola violenza. Un vero e proprio allarme sociale nel nostro Paese come hadenunciato Claudio Mencacci, presidente della società italiana di psichiatria che hafocalizzato l'attenzione sull'ultimo anno."La conseguenza della violenza contro ledonne in Italia porta numeri da strage. Dal 2013, dove oltre 177 donne sono stateuccise, di cui 130 in famiglia, i primi dati del 2014 ad aprile parlano già di 27 donneuccise. Il 58% di queste violenze viene fatta dai partner, si tratta di intimate partnerviolence, il 28% da partner separati. Questo ci dice come la condizione dellepersone più vicine, più intime sia la condizione di maggiore pericolo".SecondoFrancesca Merzagora, presidente di Onda, per rendere applicabile la legge controil Femminicidio in Italia è necessario continuare a tenere alta l'attenzione delleistituzioni su questo tema.

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TMNEWS.IT 2/2Data: 11 aprile 2014

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Vorremmo che le linee guida emanate dall'Organizzazione mondiale della sanitàvenissero recepite nel nostro Paese e che si potesse creare una task force percercare di combattere questo fenomeno e stare vicino alle tante vittime che inItalia sono sette milioni e ogni anno subiscono violenza".Il sottosegretario agliEsteri, Mario Giro, presente all'incontro, ha ricordato come l'Italia sostengal'inserimento dei diritti delle donne come asse portante dei nuovi obiettivi disviluppo del Millennio post 2015 e sostiene l'adozione di una risoluzione dell'Onucontro i matrimoni forzati. Da parte sua Ottavia Landi di Chiavenna di MediolanumFarmaceutici ha posto l'accento sull'impegno della azienda nel sostenere la lottaalla violenza contro le donne. "Crediamo come azienda italiana impegnata sulterritorio di dover stare accanto a istituzioni per promuovere e portare sempre piùl'attenzione su queste problematiche".

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NOTIZIE.YAHOO.IT 1/2Data: 11 aprile 2014

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A ROMA "TASK FORCE" OMS-O.N.DA PER LOTTA CONTRO VIOLENZADONNEPer promuovere l'impegno delle istituzioni nel prevenire ab usi

Intervista a: dott.ssa Marleen Temmerman, prof. Claudio Me ncacci, dott.ssaFrancesca Merzagora, dott.ssa Ottavia Landi di Chiavenna

Roma (TMNews) - Presentare le linee guida dell'Organizzazione mondiale dellaSanità e promuovere l'impegno dell'Italia nel favorire la ratifica della Convenzionedi Istanbul in Europa. Sono questi i principali obiettivi del Tavolo Tecnico sullaviolenza femminile, promosso dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna,in collaborazione con l'Oms, organizzato a Roma. Nel corso dell'incontro, MarleenTemmerman, direttrice del dipartimento di salute riproduttiva e ricerca dell'Oms, hasottolineato come la violenza contro le donne sia un fenomeno in costante crescitain tutto il mondo: "La violenza contro le donne è un problema che riguarda moltiPaesi anche se assume forme diverse a livello globale, ma la violenza contro ledonne è ovunque. Nel mondo una donna su tre subisce violenze dal propriopartner o violenza sessuale al di fuori del proprio ambientedomestico".Preoccupanti sono anche i dati che si registrano in Italia, secondo lestime ufficiali, circa sette milioni di donne, tra i 16 e i 70 anni, hanno subìto unaforma di violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. Nel 14,3% dei casigli abusi sono arrivati dal proprio partner, ma solo il 7% delle donne ha denunciatola violenza. Un vero e proprio allarme sociale nel nostro Paese come hadenunciato Claudio Mencacci, presidente della società italiana di psichiatria che hafocalizzato l'attenzione sull'ultimo anno."La conseguenza della violenza contro ledonne in Italia porta numeri da strage. Dal 2013, dove oltre 177 donne sono stateuccise, di cui 130 in famiglia, i primi dati del 2014 ad aprile parlano già di 27 donneuccise. Il 58% di queste violenze viene fatta dai partner, si tratta di intimate partnerviolence, il 28% da partner separati. Questo ci dice come la condizione dellepersone più vicine, più intime sia la condizione di maggiore pericolo".SecondoFrancesca Merzagora, presidente di Onda, per rendere applicabile la legge controil Femminicidio in Italia è necessario continuare a tenere alta l'attenzione delleistituzioni su questo tema.

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NOTIZIE.YAHOO.IT 2/2Data: 11 aprile 2014

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Vorremmo che le linee guida emanate dall'Organizzazione mondiale della sanitàvenissero recepite nel nostro Paese e che si potesse creare una task force percercare di combattere questo fenomeno e stare vicino alle tante vittime che inItalia sono sette milioni e ogni anno subiscono violenza".Il sottosegretario agliEsteri, Mario Giro, presente all'incontro, ha ricordato come l'Italia sostengal'inserimento dei diritti delle donne come asse portante dei nuovi obiettivi disviluppo del Millennio post 2015 e sostiene l'adozione di una risoluzione dell'Onucontro i matrimoni forzati. Da parte sua Ottavia Landi di Chiavenna di MediolanumFarmaceutici ha posto l'accento sull'impegno della azienda nel sostenere la lottaalla violenza contro le donne. "Crediamo come azienda italiana impegnata sulterritorio di dover stare accanto a istituzioni per promuovere e portare sempre piùl'attenzione su queste problematiche".

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NOTIZIE.TISCALI.IT 1/2Data: 11 aprile 2014

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A ROMA "TASK FORCE" OMS-O.N.DA PER LOTTA CONTRO VIOLENZADONNEPer promuovere l'impegno delle istituzioni nel prevenire ab usi

Intervista a: dott.ssa Marleen Temmerman, prof. Claudio Me ncacci, dott.ssaFrancesca Merzagora, dott.ssa Ottavia Landi di Chiavenna

Roma (TMNews) - Presentare le linee guida dell'Organizzazione mondiale dellaSanità e promuovere l'impegno dell'Italia nel favorire la ratifica della Convenzionedi Istanbul in Europa. Sono questi i principali obiettivi del Tavolo Tecnico sullaviolenza femminile, promosso dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna,in collaborazione con l'Oms, organizzato a Roma. Nel corso dell'incontro, MarleenTemmerman, direttrice del dipartimento di salute riproduttiva e ricerca dell'Oms, hasottolineato come la violenza contro le donne sia un fenomeno in costante crescitain tutto il mondo: "La violenza contro le donne è un problema che riguarda moltiPaesi anche se assume forme diverse a livello globale, ma la violenza contro ledonne è ovunque. Nel mondo una donna su tre subisce violenze dal propriopartner o violenza sessuale al di fuori del proprio ambientedomestico".Preoccupanti sono anche i dati che si registrano in Italia, secondo lestime ufficiali, circa sette milioni di donne, tra i 16 e i 70 anni, hanno subìto unaforma di violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. Nel 14,3% dei casigli abusi sono arrivati dal proprio partner, ma solo il 7% delle donne ha denunciatola violenza. Un vero e proprio allarme sociale nel nostro Paese come hadenunciato Claudio Mencacci, presidente della società italiana di psichiatria che hafocalizzato l'attenzione sull'ultimo anno."La conseguenza della violenza contro ledonne in Italia porta numeri da strage. Dal 2013, dove oltre 177 donne sono stateuccise, di cui 130 in famiglia, i primi dati del 2014 ad aprile parlano già di 27 donneuccise. Il 58% di queste violenze viene fatta dai partner, si tratta di intimate partnerviolence, il 28% da partner separati. Questo ci dice come la condizione dellepersone più vicine, più intime sia la condizione di maggiore pericolo".SecondoFrancesca Merzagora, presidente di Onda, per rendere applicabile la legge controil Femminicidio in Italia è necessario continuare a tenere alta l'attenzione delleistituzioni su questo tema.

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Vorremmo che le linee guida emanate dall'Organizzazione mondiale della sanitàvenissero recepite nel nostro Paese e che si potesse creare una task force percercare di combattere questo fenomeno e stare vicino alle tante vittime che inItalia sono sette milioni e ogni anno subiscono violenza".Il sottosegretario agliEsteri, Mario Giro, presente all'incontro, ha ricordato come l'Italia sostengal'inserimento dei diritti delle donne come asse portante dei nuovi obiettivi disviluppo del Millennio post 2015 e sostiene l'adozione di una risoluzione dell'Onucontro i matrimoni forzati. Da parte sua Ottavia Landi di Chiavenna di MediolanumFarmaceutici ha posto l'accento sull'impegno della azienda nel sostenere la lottaalla violenza contro le donne. "Crediamo come azienda italiana impegnata sulterritorio di dover stare accanto a istituzioni per promuovere e portare sempre piùl'attenzione su queste problematiche".

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VIDEO.ILSOLE24ORE.COM 1/2Data: 11 aprile 2014

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A ROMA "TASK FORCE" OMS-O.N.DA PER LOTTA CONTRO VIOLENZADONNEPer promuovere l'impegno delle istituzioni nel prevenire ab usi

Intervista a: dott.ssa Marleen Temmerman, prof. Claudio Me ncacci, dott.ssaFrancesca Merzagora, dott.ssa Ottavia Landi di Chiavenna

Roma (TMNews) - Presentare le linee guida dell'Organizzazione mondiale dellaSanità e promuovere l'impegno dell'Italia nel favorire la ratifica della Convenzionedi Istanbul in Europa. Sono questi i principali obiettivi del Tavolo Tecnico sullaviolenza femminile, promosso dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna,in collaborazione con l'Oms, organizzato a Roma. Nel corso dell'incontro, MarleenTemmerman, direttrice del dipartimento di salute riproduttiva e ricerca dell'Oms, hasottolineato come la violenza contro le donne sia un fenomeno in costante crescitain tutto il mondo: "La violenza contro le donne è un problema che riguarda moltiPaesi anche se assume forme diverse a livello globale, ma la violenza contro ledonne è ovunque. Nel mondo una donna su tre subisce violenze dal propriopartner o violenza sessuale al di fuori del proprio ambientedomestico".Preoccupanti sono anche i dati che si registrano in Italia, secondo lestime ufficiali, circa sette milioni di donne, tra i 16 e i 70 anni, hanno subìto unaforma di violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. Nel 14,3% dei casigli abusi sono arrivati dal proprio partner, ma solo il 7% delle donne ha denunciatola violenza. Un vero e proprio allarme sociale nel nostro Paese come hadenunciato Claudio Mencacci, presidente della società italiana di psichiatria che hafocalizzato l'attenzione sull'ultimo anno."La conseguenza della violenza contro ledonne in Italia porta numeri da strage. Dal 2013, dove oltre 177 donne sono stateuccise, di cui 130 in famiglia, i primi dati del 2014 ad aprile parlano già di 27 donneuccise. Il 58% di queste violenze viene fatta dai partner, si tratta di intimate partnerviolence, il 28% da partner separati. Questo ci dice come la condizione dellepersone più vicine, più intime sia la condizione di maggiore pericolo".SecondoFrancesca Merzagora, presidente di Onda, per rendere applicabile la legge controil Femminicidio in Italia è necessario continuare a tenere alta l'attenzione delleistituzioni su questo tema.

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Vorremmo che le linee guida emanate dall'Organizzazione mondiale della sanitàvenissero recepite nel nostro Paese e che si potesse creare una task force percercare di combattere questo fenomeno e stare vicino alle tante vittime che inItalia sono sette milioni e ogni anno subiscono violenza".Il sottosegretario agliEsteri, Mario Giro, presente all'incontro, ha ricordato come l'Italia sostengal'inserimento dei diritti delle donne come asse portante dei nuovi obiettivi disviluppo del Millennio post 2015 e sostiene l'adozione di una risoluzione dell'Onucontro i matrimoni forzati. Da parte sua Ottavia Landi di Chiavenna di MediolanumFarmaceutici ha posto l'accento sull'impegno della azienda nel sostenere la lottaalla violenza contro le donne. "Crediamo come azienda italiana impegnata sulterritorio di dover stare accanto a istituzioni per promuovere e portare sempre piùl'attenzione su queste problematiche".

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DAILYMOTION.COM 1/2Data: 11 aprile 2014

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A ROMA "TASK FORCE" OMS-O.N.DA PER LOTTA CONTRO VIOLENZADONNEPer promuovere l'impegno delle istituzioni nel prevenire ab usi

Intervista a: dott.ssa Marleen Temmerman, prof. Claudio Me ncacci, dott.ssaFrancesca Merzagora, dott.ssa Ottavia Landi di Chiavenna

Roma (TMNews) - Presentare le linee guida dell'Organizzazione mondiale dellaSanità e promuovere l'impegno dell'Italia nel favorire la ratifica della ConvenzioneSanità e promuovere l'impegno dell'Italia nel favorire la ratifica della Convenzionedi Istanbul in Europa. Sono questi i principali obiettivi del Tavolo Tecnico sullaviolenza femminile, promosso dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna,in collaborazione con l'Oms, organizzato a Roma. Nel corso dell'incontro, MarleenTemmerman, direttrice del dipartimento di salute riproduttiva e ricerca dell'Oms, hasottolineato come la violenza contro le donne sia un fenomeno in costante crescitain tutto il mondo: "La violenza contro le donne è un problema che riguarda moltiPaesi anche se assume forme diverse a livello globale, ma la violenza contro ledonne è ovunque. Nel mondo una donna su tre subisce violenze dal propriopartner o violenza sessuale al di fuori del proprio ambientedomestico".Preoccupanti sono anche i dati che si registrano in Italia, secondo lestime ufficiali, circa sette milioni di donne, tra i 16 e i 70 anni, hanno subìto unaforma di violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. Nel 14,3% dei casigli abusi sono arrivati dal proprio partner, ma solo il 7% delle donne ha denunciatola violenza. Un vero e proprio allarme sociale nel nostro Paese come hadenunciato Claudio Mencacci, presidente della società italiana di psichiatria che hafocalizzato l'attenzione sull'ultimo anno."La conseguenza della violenza contro ledonne in Italia porta numeri da strage. Dal 2013, dove oltre 177 donne sono stateuccise, di cui 130 in famiglia, i primi dati del 2014 ad aprile parlano già di 27 donneuccise. Il 58% di queste violenze viene fatta dai partner, si tratta di intimate partnerviolence, il 28% da partner separati. Questo ci dice come la condizione dellepersone più vicine, più intime sia la condizione di maggiore pericolo".SecondoFrancesca Merzagora, presidente di Onda, per rendere applicabile la legge controil Femminicidio in Italia è necessario continuare a tenere alta l'attenzione delleistituzioni su questo tema.

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DAILYMOTION.COM 2/2Data: 11 aprile 2014

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Vorremmo che le linee guida emanate dall'Organizzazione mondiale della sanitàvenissero recepite nel nostro Paese e che si potesse creare una task force percercare di combattere questo fenomeno e stare vicino alle tante vittime che inItalia sono sette milioni e ogni anno subiscono violenza".Il sottosegretario agliEsteri, Mario Giro, presente all'incontro, ha ricordato come l'Italia sostengal'inserimento dei diritti delle donne come asse portante dei nuovi obiettivi disviluppo del Millennio post 2015 e sostiene l'adozione di una risoluzione dell'Onucontro i matrimoni forzati. Da parte sua Ottavia Landi di Chiavenna di MediolanumFarmaceutici ha posto l'accento sull'impegno della azienda nel sostenere la lottaalla violenza contro le donne. "Crediamo come azienda italiana impegnata sulterritorio di dover stare accanto a istituzioni per promuovere e portare sempre piùl'attenzione su queste problematiche".

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DONNA.DIARIODELWEB.IT 1/2Data: 11 aprile 2014

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FEMMINICIDIO: LA SOLA LEGGE NON BASTA

Intervista a: dott.ssa Marleen Temmerman, prof. Cla udio Mencacci, dott.ssa Francesca Merzagora, dott.ssa Ottavia Landi di Chiav enna

Secondo Francesca Merzagora, presidente di Onda, per rendere applicabile lanorma è necessario tenere alta l'attenzione delle istituzioni: «Vorremmo che lelinee guida emanate dall'Oms venissero recepite nel nostro Paese e che sipotesse creare una task force per combattere questo fenomeno e stare vicino alletante vittime che in Italia sono 7 milioni»

ROMA - Le linee guida dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) perpromuovere l'impegno dell'Italia nel favorire la ratifica della Convenzione diIstanbul in Europa contro la violenza sulle donne, sono state illustrate durante ilTavolo Tecnico sulla violenza femminile, promosso dall'Osservatorio nazionalesulla salute della donna, in collaborazione con l'Oms, a Roma.7 MILIONI ITALIANE VITTIME ABUSI - Nel corso dell'incontro, MarleenTemmerman, direttrice del dipartimento di salute riproduttiva e ricerca dell'Oms, hasottolineato come la violenza contro le donne sia un fenomeno in costante crescitain tutto il mondo: «La violenza contro le donne è un problema che riguarda moltiPaesi anche se assume forme diverse a livello globale, ma la violenza contro ledonne è ovunque. Nel mondo una donna su tre subisce violenze dal propriopartner o violenza sessuale al di fuori del proprio ambiente domestico».Preoccupanti sono anche i dati che si registrano in Italia, secondo le stime ufficiali,circa sette milioni di donne, tra i 16 e i 70 anni, hanno subìto una forma di violenzafisica o sessuale nel corso della propria vita.SOLO 7% DENUNCIA - Nel 14,3 per cento dei casi gli abusi sono arrivati dalproprio partner, ma solo il 7 per cento delle donne ha denunciato la violenza. Unvero e proprio allarme sociale nel nostro Paese come ha denunciato ClaudioMencacci, presidente della società italiana di psichiatria che ha focalizzatol'attenzione sull'ultimo anno. «La conseguenza della violenza contro le donne inItalia porta numeri da strage. Dal 2013, dove oltre 177 donne sono state uccise, dicui 130 in famiglia, i primi dati del 2014 ad aprile parlano già di 27 donne uccise. Il58 per cento di queste violenze viene fatta dai partner, si tratta di intimate partnerviolence, il 28 per cento da partner separati. Questo ci dice come la condizionedelle persone più vicine, più intime sia la condizione di maggiore pericolo».

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DONNA.DIARIODELWEB.IT 2/2Data: 11 aprile 2014

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CREARE UNA TASK FORCE - Secondo Francesca Merzagora, presidente diOnda, per rendere applicabile la legge contro il Femminicidio in Italia è necessariocontinuare a tenere alta l'attenzione delle istituzioni su questo tema: «Vorremmoche le linee guida emanate dall'Organizzazione mondiale della sanità venisserorecepite nel nostro Paese e che si potesse creare una task force per cercare dicombattere questo fenomeno e stare vicino alle tante vittime che in Italia sonosette milioni e ogni anno subiscono violenza». Il sottosegretario agli Esteri, MarioGiro, presente all'incontro, ha ricordato come l'Italia sostenga l'inserimento deidiritti delle donne come asse portante dei nuovi obiettivi di sviluppo del Millenniopost 2015 e sostiene l'adozione di una risoluzione dell'Onu contro i matrimoniforzati. Da parte sua Ottavia Landi di Chiavenna di Mediolanum Farmaceutici haposto l'accento sull'impegno della azienda nel sostenere la lotta alla violenzacontro le donne. «Crediamo come azienda italiana impegnata sul territorio di doverstare accanto a istituzioni per promuovere e portare sempre più l'attenzione suqueste problematiche».

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HEALTHDESK.IT 1/2Data: 12 aprile 2014

Utenti unici: N.D.

UNA TASK FORCE PER FERMARE LA VIOLENZA SULLE DONNE

Un terzo delle donne nel mondo è vittima di abusi fisici e/o sessuali, spesso permano del proprio partner, e il 30% degli atti di violenza si verificano all’interno dellemura domestiche. Nel nostro Paese, le ultime stime Istat disponibili dicono checirca 7 milioni di italiane, nella fascia d’età compresa tra i 16 e 70 anni, hannosubìto una forma di violenza, fisica o sessuale, nel corso della propria vita (nel14,3% dei casi dal proprio compagno) ma soltanto il 7% delle donne lo hadenunciato. Con danni ovviamente incalcolabili e permanenti sulla salute fisica ementale delle donne.Sono anche queste cifre che hanno motivato il Tavolo tecnico sulla violenzafemminile, promosso dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda),in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità, che si è riunito aRoma giovedì 10 aprile. Obiettivi principali dell'incontro presentare le Linee guidaOms e definire l’impegno dell’Italia nel favorire negli altri Paesi europei la ratificaOms e definire l’impegno dell’Italia nel favorire negli altri Paesi europei la ratificadella Convenzione di Istanbul, approvata nel 2011 dal Comitato dei ministri delConsiglio d'Europa, contro la violenza sulle donne e la violenza domestica che,tuttavia, per entrare in vigore necessita ancora della ratifica di altri due Statimembri Ue.«La rapida ratifica della Convenzione di Istanbul – sostiene il sottosegretario agliEsteri, Mario Giro - testimonia, con chiarezza inequivocabile, un cambiamento dirotta, una rinnovata percezione della necessità di agire in modo coeso. L’Italiasostiene l’inserimento dei diritti delle donne come un asse portante dei nuoviobiettivi di sviluppo del Millennio post 2015 – aggiunge - e sostiene l’adozione diuna risoluzione Onu su matrimoni forzati come seguito delle precedenti risoluzioniOnu che davano mandato per informativa sul tema. La condanna di tutte le formedi violenza nei confronti delle donne e delle fanciulle, in quanto violazioni del pienogodimento dei diritti umani da parte delle stesse, deve essere una certezza. Né letradizioni o gli usi consuetudinari, né le pratiche culturali, la riservatezza o lareligione, né il cosiddetto “onore” od un presunto trattamento disuguale giustificatodalla diversità dei ruoli possono essere invocati a giustificazione della violenza odella discriminazione. L’obiettivo finale è rendere la discriminazione e le violenzecontro le donne inaccettabili, sia culturalmente che socialmente. Lavoriamoinsieme per favorire la promozione dei diritti umani delle donne e l’uguaglianza digenere: lo dobbiamo alle donne e agli uomini, ma soprattutto a tutte le vittime, aicaduti ed anche alle sopravvissute di una violenza, ormai di portata globale».Per rendere applicabile la legge contro il femminicidio nel nostro Paese, «ènecessario continuare a tenere alta l’attenzione delle Istituzioni italiane su questotema. Il ruolo delle Parlamentari nella lotta alla violenza sulle donne – sottolineaFrancesca Merzagora, presidente Onda - è strategico sia per i loro contatti con lerealtà locali sia per la possibilità di legiferare».

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HEALTHDESK.IT 2/2Data: 12 aprile 2014

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I dati del rapporto mondiale Oms sulla violenza femminile «sono assolutamentepreoccupanti – avverte Marleen Temmerman, direttore del Dipartimento di Saluteriproduttiva reicerca dell’Organizzazione mondiale della sanità - e illustrano come ilproblema riguardi trasversalmente tutte le donne senza differenza di età, origine,stato sociale, luogo. I dati impongono quindi una lettura che non sia solo limitata aiconfini nazionali – prosegue - ma che veda i diversi soggetti della comunitàinternazionale impegnati sullo stesso fronte. In questa lotta verso un sistema ditolleranza zero nei confronti della violenza sulle donne, i parlamentari possonogiocare un ruolo chiave. Grazie ai poteri in tema di legislazione, accountability,promozione e definizione del bilancio, possono far sì che le politiche nazionalisiano adeguate alla lotta e prevenzione di questo fenomeno. Possono anche farein modo che i Paesi aderiscano a impegni internazionali, quali la Convenzione diIstanbul».

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AFFARITALIANI.ITData: 14 aprile 2014

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A ROMA "TASK FORCE" OMS-O.N.DA PER LOTTA CONTRO VIOLENZADONNE

Intervista a: dott.ssa Marleen Temmerman, prof. Claudio Me ncacci, dott.ssaFrancesca Merzagora, dott.ssa Ottavia Landi di Chiavenna

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MARKETPRESS.INFO 1/2Data: 14 aprile 2014

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VIOLENZA FEMMINILE: A ROMA TASK FORCE O.N.DA - OMS PERPROMUOVERE L?IMPEGNO DELLE ISTITUZIONI NEL PREVENIRE GLIABUSI

Roma, 14 aprile 2014 - Presentare le Linee Guida Oms e definire l’impegnodell’Italia nel favorire la ratifica della Convenzione di Istanbul negli altri Paesieuropei: questi i principali obiettivi del Tavolo tecnico sulla violenza femminile,promosso dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (o.n.da), incollaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, e tenutosi il 10 aprile aRoma, alla presenza di Parlamentari italiane e straniere, clinici e associazionifemminili. La violenza contro le donne è un fenomeno in costante crescita e didrammatica attualità, una vera e propria emergenza sanitaria, in Italia come nelresto del mondo. Secondo i dati del recente rapporto Oms, oltre 1 donna su 3 nelmondo è vittima di abusi fisici e/o sessuali, spesso per mano del proprio partner, eil 30% degli atti di violenza si verificano all’interno delle mura domestiche.Preoccupanti anche i dati che si registrano nel nostro Paese: in base alle ultimePreoccupanti anche i dati che si registrano nel nostro Paese: in base alle ultimestime Istat disponibili, circa 7 milioni di italiane, nella fascia d’età compresa tra i 16e 70 anni, hanno subìto una forma di violenza, fisica o sessuale, nel corso dellapropria vita, nel 14,3% dei casi da parte del proprio compagno, ma soltanto il 7%delle donne lo ha denunciato. Il Comitato dei Ministri del Consiglio d´Europa haapprovato nel 2011 la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne e laviolenza domestica che, tuttavia, per entrare in vigore necessita ancora dellaratifica di altri 2 Stati Membri Ue. La ratifica italiana della Convenzione di Istanbul el?approvazione del Decreto legge contro il femminicidio, avvenute nel 2013,rappresentano importanti azioni del nostro Governo per contrastare un fenomenoche costituisce una vera e propria “malattia” sociale, con conseguenze negativesulla salute fisica e mentale delle vittime. “La rapida ratifica della Convenzione diIstanbul testimonia, con chiarezza inequivocabile, un cambiamento di rotta, unarinnovata percezione della necessità di agire in modo coeso”, afferma ilSottosegretario al Ministero degli Esteri, Mario Giro. L’Italia sostiene l’inserimentodei diritti delle donne come un asse portante dei nuovi obiettivi di sviluppo delMillennio post 2015 e sostiene l’adozione di una risoluzione Onu su matrimoniforzati come seguito delle precedenti risoluzioni Onu che davano mandato perinformativa sul tema. La condanna di tutte le forme di violenza nei confronti delledonne e delle fanciulle, in quanto violazioni del pieno godimento dei diritti umani daparte delle stesse, deve essere una certezza. Né le tradizioni o gli usiconsuetudinari, né le pratiche culturali, la riservatezza o la religione, né ilcosiddetto “onore” od un presunto trattamento disuguale giustificato dalla diversitàdei ruoli possono essere invocati a giustificazione della violenza o delladiscriminazione. L’obiettivo finale è rendere la discriminazione e le violenze controle donne inaccettabili, sia culturalmente che socialmente.

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MARKETPRESS.INFO 2/2Data: 14 aprile 2014

Utenti unici: N.D.

Lavoriamo insieme per favorire la promozione dei diritti umani delle donne el’uguaglianza di genere: lo dobbiamo alle donne e agli uomini, ma soprattutto atutte le vittime, ai caduti ed anche alle sopravvissute di una violenza, ormai diportata globale”. “Allo scopo di rendere applicabile la Legge contro il femminicidionel nostro Paese, è necessario continuare a tenere alta l’attenzione delle Istituzioniitaliane su questo tema. Il ruolo delle Parlamentari nella lotta alla violenza sulledonne è strategico sia per i loro contatti con le realtà locali sia per la possibilità dilegiferare", afferma Francesca Merzagora, Presidente O.n.da. “Il Tavolo tecnico dioggi prosegue il percorso di sensibilizzazione sulla violenza intrapreso dallo scorsoanno a fianco dell’Oms. Tra gli obiettivi dell’incontro, possibile grazie al sostegno aO.n.da di Mediolanum Farmaceutici, vi è la divulgazione in Italia delle Linee Guidadell’Oms, volte ad aiutare i Paesi a migliorare l’approccio del proprio sistemasanitario nell’affrontare casi di abusi, la presentazione alle Parlamentari inglesi ebelga del lavoro svolto nel nostro Paese per arrivare alla ratifica della Convenzionedi Istanbul e il tentativo di far sì che l’Italia diventi guida nel favorire la ratifica neglialtri 2 Stati Membri dell’Unione Europea, a testimonianza dell’impegno del nostroGoverno nel contrastare la violenza di genere”. “I dati del rapporto mondiale OmsGoverno nel contrastare la violenza di genere”. “I dati del rapporto mondiale Omssulla violenza femminile sono assolutamente preoccupanti e illustrano come ilproblema riguardi trasversalmente tutte le donne senza differenza di età, origine,stato sociale, luogo”, dichiara Marleen Temmerman, Direttore del Dipartimento diSalute Riproduttiva e Ricerca dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. “I datiimpongono quindi una lettura che non sia solo limitata ai confini nazionali, ma cheveda i diversi soggetti della comunità internazionale impegnati sullo stesso fronte.In questa lotta verso un sistema di tolleranza zero nei confronti della violenza sulledonne, i Parlamentari possono giocare un ruolo chiave. Grazie ai poteri in tema dilegislazione, accountability, promozione e definizione del bilancio, possono far sìche le politiche nazionali siano adeguate alla lotta e prevenzione di questofenomeno. Possono anche fare in modo che i Paesi aderiscano ad impegniinternazionali, quali la Convenzione di Istanbul”.

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MEDIAPOLITIKA.COMData: 14 aprile 2014

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A ROMA UN TAVOLO TECNICO CONTRO LA VIOLENZA SULLE D ONNE

di Mariacrstina Gioavnnini

Nel mondo, una donna su tre subisce violenza almeno una volta nel corso dellavita. Un dato che, in Italia, riguarda 7 milioni di donne tra i 16 e 70 anni. Donne chesolo nel 7% dei casi scelgono di denunciare. Forse perché, almeno nel 30% deicasi, la violenza scatta all’ombra delle pareti domestiche, in famiglia, spesso agitadal proprio compagno.I dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità presentano un quadro didiscriminazione e violenza trasversale, senza differenza di età, origine, statosociale. Un quadro che impone una lettura oltre i confini nazionali, e che vuole idiversi soggetti della comunità internazionale impegnati sullo stesso fronte.È questo lo scenario di partenza del Tavolo tecnico sulla violenza femminile,organizzato il 10 aprile a Roma da O.n.d.a. – Osservatorio Nazionale sulla saluteorganizzato il 10 aprile a Roma da O.n.d.a. – Osservatorio Nazionale sulla salutedella Donna e dall`Organizzazione Mondiale della Sanità.Il tavolo ha presentato le Linee Guida OMS per migliorare l’approccio del sistemasanitario in caso di abusi e ha ribadito l`impegno dell`Italia per la ratifica dellaConvenzione di Istanbul negli altri Paesi europei. A questo proposito, FrancescaMerzagora, Presidente di O.n.d.a., ha sottolineato l’importanza dell’incontro con leparlamentari di Inghilterra e Belgio, e il ruolo guida del nostro Paese nel favorire laratifica anche in questi altri due Stati Membri dell’Unione Europea.“In questa lotta per un sistema di tolleranza zero nei confronti della violenza sulledonne – ha spiegato inoltre Marleen Temmerman, direttore del Dipartimento disalute riproduttiva e ricerca dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – iParlamentari possono giocare un ruolo chiave. Grazie ai poteri in tema dilegislazione, accountability, promozione e definizione del bilancio, possono far sìche le politiche nazionali siano adeguate alla lotta e prevenzione di questofenomeno”.L’Italia ha tempestivamente ratificato la convenzione di Istanbul e considera i dirittidelle donne un asse portante dei nuovi obiettivi di sviluppo del Millennio post 2015.Allo stesso modo il nostro Paese sostiene l`adozione di una risoluzione Onu sumatrimoni forzati come seguito delle precedenti risoluzioni che davano mandatoper informativa sul tema.Chiudendo con le parole del sottosegretario agli Esteri, Mario Giro, il fine ultimo diquesto impegno è l`uguaglianza di genere: “lo dobbiamo alle donne e agli uomini,ma soprattutto a tutte le vittime e anche alle sopravvissute di una violenza ormai diportata globale”.

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SCIENZA.PANORAMA.IT 1/2Data: 21 aprile 2014

Utenti unici: 42.311

VIOLENZA, SOLO SETTE DONNE SU CENTO DENUNCIANOEmerge dal tavolo tecnico promosso a Roma dall'Osservatori o nazionalesulla salute della donna

di Marino Petrelli

Nel mondo, il 35 per cento delle donne subisce violenza fisica o sessuale, 7 milionisolo nel nostro paese secondo l’Istat nella fascia di età tra i 16 i 70 anni. E solo il 7per cento di queste denuncia una violenza . Secondo i dati del recente rapportodell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), oltre 1 donna su 3 nel mondo èvittima di abusi fisici e/o sessuali, spesso per mano del proprio partner, e il 30 pervittima di abusi fisici e/o sessuali, spesso per mano del proprio partner, e il 30 percento degli atti di violenza si verificano all’interno delle mura domestiche. Eccoperché l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (O.N.Da ), incollaborazione con l’Oms, ha promosso nei giorni scorsi un tavolo tecnico sullaviolenza femminile a Roma.Il Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa ha approvato nel 2011 laConvenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne e la violenza domesticache, tuttavia, per entrare in vigore necessita ancora della ratifica di altri 2 statimembri Ue. “La rapida ratifica della convenzione testimonia, con chiarezzainequivocabile, un cambiamento di rotta, una rinnovata percezione della necessitàdi agire in modo coeso – sottolinea Mario Giro, sottosegretario al ministero degliEsteri -. L’Italia sostiene l’inserimento dei diritti delle donne come un asse portantedei nuovi obiettivi di sviluppo del millennio post 2015 e sostiene l’adozione di unarisoluzione Onu su matrimoni forzati come seguito delle precedenti risoluzioni chedavano mandato per informativa sul tema”.COSTI SOCIALI ENORMISono quasi 17 miliardi di euro l’anno i costi calcolati in base alla prima indaginenazionale sull’identificazione e analisi dei costi economici e sociali della violenzasulle donne realizzata da Intervita Onlus: 2,3 miliardi riguardano i costi monetaridiretti dei servizi e gli effetti moltiplicatori economici, oltre 14 miliardi quelli umani edi sofferenza, emotivi ed esistenziali sostenuti dalle vittime, dai loro figli e daifamiliari. In generale, nel mondo, l’area più colpita è quella europea con il 37 percento. Nel 42 per cento dei casi a livello globale, dice l’Oms, le donne restanomenomate o con problemi fisici duraturi. “Allo scopo di rendere applicabile la leggecontro il femminicidio nel nostro paese, è necessario continuare a tenere altal’attenzione delle Istituzioni italiane su questo tema – afferma FrancescaMerzagora, presidente O.N.Da - Il tavolo tecnico prosegue il percorso di

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SCIENZA.PANORAMA.IT 2/2Data: 21 aprile 2014

Utenti unici: 42.311

sensibilizzazione sulla violenza intrapreso dallo scorso anno a fianco dell’Oms. Tragli obiettivi dell’incontro, possibile grazie al sostegno di Mediolanum Farmaceutici ,vi è la divulgazione in Italia delle Linee guida dell’Oms, volte ad aiutare i paesi amigliorare l’approccio del proprio sistema sanitario nell’affrontare casi di abusi, lapresentazione alle Parlamentari inglesi e belga del lavoro svolto nel nostro Paeseper arrivare alla ratifica della Convenzione di Istanbul e il tentativo di far sì chel’Italia diventi guida nel favorire la ratifica negli altri 2 stati membri dell’Unioneeuropea”.Studi epidemiologici internazionali hanno dimostrato conseguenze fisiche,psicologiche e sociali della violenza sia a breve che a lungo termine. Particolareattenzione è stata data dall’Oms alle patologie mentali: disturbo acuto da stress,diagnosticato nel 97 per cento delle vittime ad una settimana dalla violenzasessuale e nel 47 per cento a tre mesi dal trauma, disturbo post traumatico dastress, dal 13 al 70 per cento, disturbi depressivi, tra il 44 e il 59 per cento anche adistanza di anni. “Le donne che hanno subito più violenze dai partner nel corsodistanza di anni. “Le donne che hanno subito più violenze dai partner nel corsodella vita, nel 35,1 per cento dei casi, hanno sofferto di depressione a seguito deifatti subiti, perdita di fiducia e autostima nel 48,8 per cento, disturbi del sonno al41,5 per cento, ansia, difficoltà di concentrazione, dolori ricorrenti in diverse parti inpercentuale tra il 37 e 19 per cento – dice Claudio Mencacci, direttore deldipartimento di Neuroscienze AO Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano epresidente della Società italiana di psichiatria -. Tra le conseguenze delle violenzesubite, il 22,6 per cento ha dichiarato di stare più attenta quando esce, il 16,6 percento è diventata più fredda e più chiusa, il 4,2 per cento non ha più fiducia negliuomini, il 2,8 per cento è diventata più aggressiva”.