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pato alla lotta per la rina- scita della valle Bormida e “IL CORPO DELLE DONNE: contraddi- zioni e metamorfosi”, un progetto fotografi- co-pittorico di Paola Sanfilippo e Roberta Bragagnolo. Domenica alle 18 Andrea Pierdicca e Federico Canibus presenteranno “IL RACCONTO DEL FIUME RUBATO”, il monologo teatrale che racconta la lotta della gente della valle Bormida contro l’ACNA. Tutte le serate musica e gastronomia saranno in grado di soddisfare i palati più esigenti. Sibille. Nella stessa giornata si inaugureranno le mostre “DONNE CONTRO L’ACNA”, fotografie di donne che hanno parteci- La Festa dell’Unità di Cor- temilia si terrà dal 29 al 31 luglio. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare, indi- pendentemente dallo loro appar- tenenza politica. La Festa di quest’anno è dedicata alle donne. Ci sarà da bere e da mangiare co- me ad ogni festa, ma ci sarà anche molto altro. Si incomincia venerdì alle 18 con “LIBERE” un video di Cristina Comenci- ni a cui seguirà un dibatti- to con Laura Onofri, Maria Grazia Arnaldo e Bruna FESTA DELL’UNITA’ e di CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO edizione dedicata alle Donne A cura del Partito Democratico — Circolo di www.issuu.com/confronto www.issuu.com/confronto www.issuu.com/confronto www.issuu.com/confronto e.mail: [email protected] Via Cavour n. 7 - Cortemilia Anno XI- n. 3 luglio-agosto 2011 Ancora una volta la scure dei tagli si sta per abbattere sui più deboli. In questi giorni, si discute di “riordino dei servizi sanitari in Alta Langa” che tradotto vuol dire ridu- zione degli ambulatori territoriali e degli orari degli sportelli. Noi LAN- GHETTI che abitiamo sulle colline o giù nelle valli, raggiungiamo Alba a fatica e Cuneo è un miraggio. Siamo talmente lontani da tutto da apparire bizzarri quando riteniamo di esser “vicini” ad Acqui, Asti, Cai- ro o Savona. E ancora più bizzarri quando pensiamo a Cortemilia come a un “grosso centro”. I mezzi pubblici quasi non esistono e se non guidi paghi il taxi (se qualche buon’anima non ti scarrozza). Stanno cercando di attuare “risparmi” proprio dove la popola- zione è più anziana, più debole, senza tener conto che non siamo dei “privilegiati” se abbiamo, ogni tanto, qualche medico specialista. Di cosa stiamo parlando esatta- mente? Purtroppo lo scoprirete da soli: l’augurio più vivo che vi pos- siamo formulare è che possiate continuare a godere di buona salu- te. Il problema vero è che non pos- siamo farci curare in Svizzera (come Bossi) o negli Stati Uniti (come Berlusconi). Chi ce li dà i soldi? Cari governanti, vergognatevi. Con che faccia fate promesse mirabo- lanti (strade, tunnel, benessere) quando poi tentate di toglierci il poco che abbiamo? Con che faccia chiedete a noi ulteriori sacrifici? Un’amara conclusione: «Agiva per motivazioni politiche personali e non per l'interesse della pubblica amministrazione» è la ragione formale per l’arresto di Caterina Ferrero, assessore alla sanità della Regione Piemonte, giunta Cota, giugno 2011. VERGOGNA! ECONOMIA VERDE di Bruno Bruna pag. 2 L’AMMINISTRAZIONE SIA PIU’ INCISIVA pag. 3 PALLAPUGNO E TEATRO, GLI APPUNTAMENTI DELLA FESTA pag. 4 IL CORPO DELLE DONNE, DONNE LIBERE, CONTRO L’ACNA. pag. 5 TORNIAMO ALLA POLITI- CA di Ginetto Pellerino pag. 6 IL CAMMINO E’ APPENA INIZIATO di Lalo Bruna pag. 7 Sommario: stato un ritardo; si sarebbe potuti partire in primavera, mentre si è atteso troppo e l’attuale soppressione dei Consorzi ha bloccato tutto. Una delle proposte emerse in merito alla gestione del- la rifiuteria è di istituire un accesso mediante tessera: il rifiuto viene pesato, dà diritto a punti sulla tessera, che vengono poi convertiti o in sconti sulla bolletta o in premi. Il sistema è in vigore in alcune realtà vir- tuose e sta dando ottimi risultati. Sono poi state svolte alcu- ne considerazioni sul turi- smo, sostenendo che sono importanti anche quelle (Continua a pagina 3) dettaglio i criteri con cui vengono individuate le persone da assumere con contratti di collaborazione temporanei, in modo da non dare l’impressione a chi venisse escluso di es- serlo stato non perché ha santi in Paradiso, ma per ragioni oggettive. In generale si contesta all’Amministrazione di fare poca informazione concre- ta, se non le veline sui giornali: nessun notiziario comunale, nessun Consi- glio comunale aperto. Anche sulla questione rifiu- ti il coinvolgimento della popolazione non è stato sufficiente. Sulla sistema- zione della rifiuteria c’è Proseguono gli incontri della lista PER CORTEMI- LIA con alcuni cittadini per riflettere sull’andamento dell’Amministrazione co- munale e sulle azioni che bisognerebbe intraprende- re per far crescere Corte- milia. Vi sono state da parte di alcuni cittadini richieste sulle assunzioni tempora- nee (voucher, cantieri di lavoro, incarichi tempora- nei) effettuate dall’amministrazione co- munale. Si tratta di argo- menti delicati, su cui non è semplice dare risposta; il gruppo di opposizione ri- chiederà all’Amministra- zione di esplicitare più nel L’AMMINISTRAZIONE SIA PIU’ INCISIVA CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO

CONFRONTO luglio agosto 2011

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A cura del PD di Cortemilia CN

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Page 1: CONFRONTO luglio agosto 2011

pato alla lotta per la rina-scita della valle Bormida e

“IL CORPO DELLE DONNE: contraddi-zioni e metamorfosi”, un progetto fotografi-co-pittorico di Paola Sanfilippo e Roberta Bragagnolo. Domenica alle 18 Andrea Pierdicca e Federico Canibus presenteranno “IL RACCONTO DEL FIUME RUBATO”, il monologo teatrale che racconta la lotta della gente della valle Bo rm ida con t ro l’ACNA.

Tutte le serate musica e gastronomia saranno in grado di soddisfare i palati più esigenti.

Sibille. Nella stessa giornata si

inaugureranno le mostre “ D O N N E C O N T R O L’ACNA”, fotografie di donne che hanno parteci-

La Festa dell’Unità di Cor-temilia si terrà dal 29 al 31 luglio. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare, indi-pendentemente dallo loro appar-tenenza politica. La Festa di quest’anno è dedicata alle donne. Ci sarà da bere e da mangiare co-me ad ogni festa, ma ci sarà anche molto altro. Si incomincia venerdì alle 18 con “LIBERE” un video di Cristina Comenci-ni a cui seguirà un dibatti-to con Laura Onofri, Maria Grazia Arnaldo e Bruna

FESTA DELL’UNITA’ e di CONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTO edizione dedicata alle Donne

A cura del Partito

Democratico — Circolo di

www.issuu.com/confronto www.issuu.com/confronto www.issuu.com/confronto www.issuu.com/confronto e.mail: [email protected]

Via Cavour n. 7 - Cortemilia Anno XI- n. 3 luglio-agosto 2011

Ancora una volta la scure dei tagli si sta per abbattere sui più deboli. In questi giorni, si discute di “riordino dei servizi sanitari in Alta Langa” che tradotto vuol dire ridu-zione degli ambulatori territoriali e degli orari degli sportelli. Noi LAN-GHETTI che abitiamo sulle colline o giù nelle valli, raggiungiamo Alba a fatica e Cuneo è un miraggio. Siamo talmente lontani da tutto da apparire bizzarri quando riteniamo di esser “vicini” ad Acqui, Asti, Cai-ro o Savona. E ancora più bizzarri quando pensiamo a Cortemilia come a un “grosso centro”. I mezzi pubblici quasi non esistono e se non guidi paghi il taxi (se qualche buon’anima non ti scarrozza). Stanno cercando di attuare “risparmi” proprio dove la popola-zione è più anziana, più debole, senza tener conto che non siamo dei “privilegiati” se abbiamo, ogni tanto, qualche medico specialista. Di cosa stiamo parlando esatta-mente? Purtroppo lo scoprirete da soli: l’augurio più vivo che vi pos-siamo formulare è che possiate continuare a godere di buona salu-te. Il problema vero è che non pos-siamo farci curare in Svizzera (come Bossi) o negli Stati Uniti (come Berlusconi). Chi ce li dà i soldi? Cari governanti, vergognatevi. Con che faccia fate promesse mirabo-lanti (strade, tunnel, benessere) quando poi tentate di toglierci il poco che abbiamo? Con che faccia chiedete a noi ulteriori sacrifici? Un’amara conclusione: «Agiva per motivazioni politiche personali e non per l'interesse della pubblica amministrazione» è la ragione formale per l’arresto di Caterina Ferrero, assessore alla sanità della Regione Piemonte, giunta Cota, giugno 2011. VERGOGNA!

ECONOMIA VERDE

di Bruno Bruna pag. 2

L’AMMINISTRAZIONE SIA

PIU’ INCISIVA pag. 3

PALLAPUGNO E TEATRO,

GLI APPUNTAMENTI

DELLA FESTA pag. 4

IL CORPO DELLE DONNE,

DONNE LIBERE, CONTRO

L’ACNA. pag. 5

TORNIAMO ALLA POLITI-

CA di Ginetto Pellerino pag. 6

IL CAMMINO E’ APPENA

INIZIATO di Lalo Bruna pag. 7

Sommario:

stato un ritardo; si sarebbe potuti partire in primavera, mentre si è atteso troppo e l’attuale soppressione dei Consorzi ha bloccato tutto. Una delle proposte emerse in merito alla gestione del-la rifiuteria è di istituire un accesso mediante tessera: il rifiuto viene pesato, dà diritto a punti sulla tessera, che vengono poi convertiti o in sconti sulla bolletta o in premi. Il sistema è in vigore in alcune realtà vir-tuose e sta dando ottimi risultati. Sono poi state svolte alcu-ne considerazioni sul turi-smo, sostenendo che sono importanti anche quelle

(Continua a pagina 3)

dettaglio i criteri con cui vengono individuate le persone da assumere con contratti di collaborazione temporanei, in modo da non dare l’impressione a chi venisse escluso di es-serlo stato non perché ha santi in Paradiso, ma per ragioni oggettive. In generale si contesta all’Amministrazione di fare poca informazione concre-ta, se non le veline sui giornali: nessun notiziario comunale, nessun Consi-glio comunale aperto. Anche sulla questione rifiu-ti il coinvolgimento della popolazione non è stato sufficiente. Sulla sistema-zione della rifiuteria c’è

Proseguono gli incontri della lista PER CORTEMI-LIA con alcuni cittadini per riflettere sull’andamento dell’Amministrazione co-munale e sulle azioni che bisognerebbe intraprende-re per far crescere Corte-milia. Vi sono state da parte di alcuni cittadini richieste sulle assunzioni tempora-nee (voucher, cantieri di lavoro, incarichi tempora-n e i ) e f f e t t u a t e dall’amministrazione co-munale. Si tratta di argo-menti delicati, su cui non è semplice dare risposta; il gruppo di opposizione ri-chiederà all’Amministra-zione di esplicitare più nel

L’AMMINISTRAZIONE SIA PIU’ INCISIVA

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CONFRONTO Pagina 2

Economia verde: un’opportunità per il futuro - di Bruno Bruna

Colombatto, il quale ha affer-mato che la cultura ambienta-le è e deve essere trasversale e che occorre trovare un giu-sto equilibrio per dare la pos-sibilità a tutti gli ecosistemi e a tutti i territori di coesistere. La qualità dell’ambiente è molto importante, perché un ambiente degradato genera anche una società degradata. L’Assessore ha poi passato in rassegna le varie fonti ener-getiche, che presentano tutte aspetti positivi e negativi. Nel-la scelta occorre anche tene-re conto dell’impatto occupa-zionale che le diverse fonti

possono produrre, privilegiando quel-le che generano maggiore occupa-zione. Dopo i saluti dell’Assessore Regionale Alberto Cirio, Roberto Ca-vallo, Presidente della Cooperativa ERICA, ha illustra-to i 15 anni di suc-cesso della Coo-

perativa, mettendo in eviden-za, tra l’altro, come oltre 200 dei Comuni seguiti da Erica abbiano già raggiunto la quo-ta del 65% di raccolta diffe-renziata. Il prossimo obiettivo che ci si deve porre è comun-que quello di una riduzione della produzione di rifiuti. E’ intervenuto quindi il Sena-tore del Partito Democratico Roberto della Seta che ha preso spunto dall’esito dei recenti referendum per affer-mare che c’è una maggiore volontà dei cittadini di occu-parsi dei beni comuni e che occorre fare scelte coraggio-se a favore dell’ambiente, non temendo che tali scelte pos-sano ridurre il consenso. Ha sottolineato l’importanza della raccolta differenziata e del riciclaggio e della Green Eco-nomy. Il senatore del PDL Andrea Fluttero ha invece esposto un punto di vista diverso, dicen-dosi dispiaciuto dell’esito del referendum sul nucleare e sostenendo che l’informazione che viene data ai cittadini spesso non è ba-sata su fonti scientifiche. An-

che sulla Green Economy ha evidenziato le proprie per-plessità. Il convegno è stato chiuso da Edo Ronchi, già Ministro dell’Ambiente. Ronchi ha af-fermato che le analisi sullo stato dell’ambiente e su quan-to si debba intervenire per evitare disastri ambientali sono ormai condivise a livello mondiale; sull’ambiente non è più tempo di opinioni politi-che. Il documento finale dell’ultima Conferenza ONU sul clima, tenutasi a Cancun l’anno scorso, è stato appro-vato all’unanimità. Del resto, tanto per citare un dato, la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera è aumentata tanto negli ultimi 30 anni quanto era aumentata dal 1750 al 1980. Occorre quindi agire in fretta. Ronchi ha quindi ricordato le recenti elezioni nel land di Baden - Wurttemberg (capoluogo Stoccarda), la regione più industrializzata della Germania, dove i Verdi sono passati dal 12 al 24% dei consensi ed il loro leader è diventato cancelliere. Al primo punto del programma elettorale dei Verdi figurava la rinuncia definitiva al nucleare (votata poi dal Parlamento tedesco), l’incremento fino al 50% delle fonti di energia rinnovabile, l’aumento della raccolta differenziata e del riciclaggio, in poche parole l’essenza della Green Eco-nomy. “Del resto – ha detto Ronchi – il modello economico italiano è forse un modello di succes-so?”. Bisogna allora riflettere sullo sviluppo ed avere corag-gio. Se oggi ci sono dei seg-menti produttivi in controten-denza, sono proprio quelli legati all’economia verde, alle energie rinnovabili, al riciclo e le aziende che reggono me-glio la competizione sono quelle a maggiore qualità ambientale. I 15000 prodotti italiani etichettati con l’etichetta ecologica stano reggendo molto bene la con-correnza. L’economia verde può essere un’opportunità per il sistema Italia.

“Il prossimo obiettivo che

ci si deve porre è

comunque quello di una

riduzione della

produzione di rifiuti”

La Cooperativa E.R.I.C.A., di Alba, una delle aziende leader in Italia nella consulen-za alle amministrazioni pub-bliche per la gestione integra-ta dei rifiuti, ha festeggiato nel mese scorso i 15 anni di atti-vità. Tra le altre iniziative, venerdì 24 giugno, si è tenuto un interessante convegno, dal titolo “Green Economy e op-portunità di sviluppo. Rifles-sioni su una nuova economia per far fronte alla crisi”, di cui riportiamo la sintesi dei princi-pali interventi. All’inizio del convegno ha portato i suoi saluti il Sindaco di Alba Ma-rello, il qua-le ha affer-mato che uno dei punti cardi-ne della sua amministra-zione è pro-prio la valo-rizzazione ambientale. Tra le altre iniziative ha citato l’ampliamento in essere della raccolta differenziata per portarla dal 52% attuale al 65%. Ha poi detto che l’Amministrazione intende puntare anche alla diminuzio-ne dei rifiuti prodotti; in quest’ottica si collocano la realizzazione della casa dell’acqua, che eroga ogni giorno 1500 litri di acqua, con una notevole riduzione delle bottiglie di plastica e anche la revisione del Piano Regolato-re, che, rispetto a quello pre-disposto dalla precedente Amministrazione comunale, risparmia alla cementificazio-ne ben 280 ettari di territorio, puntando alla riqualificazione dell’esistente. Il Comune di Alba ha inoltre sottoscritto un Patto con altri Sindaci per arrivare ad adempiere l’obiettivo fissato dall’Unione Europea del “20-20-20”, ovve-ro un taglio delle emissioni di gas serra del 20%, la riduzio-ne del consumo di energia del 20%, il 20% del consumo energetico totale generato da fonti rinnovabili entro il 2020. E’ poi intervenuto l’Assessore provinciale all’Ambiente Luca

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CONFRONTO Pagina 3

manifestazioni (come le serate dedicate a Ileana Ghione), che non hanno come effetto immediato l’afflusso di migliaia di per-sone, ma che danno lustro al Comune, gli consentono di finire su giornali presti-giosi (come Il Times) e fanno conoscere il paese ad un pubblico diverso. L’attuale Amministrazione sembra avere puntato in-vece in modo quasi esclu-sivo sull’enogastronomia (che, a volte, come nel caso dei menù-concerto sembra pena l izza re l’aspetto culturale). Anche dopo la festa di Monteoli-veto, si esprimono forti preoccupazioni per la pro-s e c u z i o n e d i un’esperienza che aveva dimostrato di avere note-voli potenzialità. Come suggerimento si consiglia un utilizzo più intensivo della Chiesa di San Francesco, per recu-perare uno spazio esposi-tivo per ospitare mostre anche di livello nazionale. Una critica è emersa in relazione alla protezione civile: nata ufficialmente nel 2006, dodici anni dopo l’alluvione del 1994, non è abbas tanza segu i t a dall’amministrazione. Il Sindaco, che è responsa-bile della Protezione Civi-le, non se ne occupa diret-tamente. Un’altra critica rivolta dai precedenti am-ministratori è che non si sia dato seguito al gemel-laggio con San Julian della repubblica di El Salvador, che aveva una forte valen-za sociale. L’argomento forte della serata è stato però quello dei servizi. Prendendo spunto dalla ventilata chiu-sura del Pronto Soccorso di Acqui Terme, decretato dalla Giunta pdl-leghista di Cota e dell’Assessore Fer-rero (che è stata recente-mente arrestata con l’accusa di aver lucrato sui pannoloni per gli anziani), si è fatta una panoramica

L’AMMINISTRAZIONE SIA PIU’ INCISIVA

sulle difficoltà che hanno i cittadini di Cortemilia ad avere gli stessi servizi di altre città e di come la voce dell’Amministrazione comunale su queste pro-blematiche sia assai flebi-le. Proprio sulla Sanità, trat-tandosi di un argomento che in qualche misura interessa tutti, occorrereb-be alzare la voce. Tra un paio d’anni, infatti, sarà completato l’ospedale di Verduno e Cortemilia non è assolutamente dotata di strade che possano con-sentire di arrivare in tempi decenti al Pronto Soccor-so. Se chiuderà anche quello di Acqui, la situa-zione sarà ancora più drammatica. A Cortemilia mancano le strade. Non si sente però la voce dell’Amministrazione co-munale su questo proble-ma, non si sente la voce di quegli amministratori che prima delle elezioni regionali avevano accom-pagnato candidati e costi-tuito Comitati per il traforo Alba-Cortemilia. Serviva allora per far raccogliere qualche voto al politico di turno, ma servirebbe mol-to di più ora per cercare di fare avere qualche servi-zio in più ai cortemiliesi. Il dovere degli amministra-tori comunali è quello di cercare di far vivere al meglio la popolazione che amministrano. Sul proble-ma della sanità la mino-ranza comunale ha predi-sposto un ordine del gior-no da sot-t o p o r r e all’approva-zione nel-la prossi-ma seduta del Consi-glio comu-nale.

Ecco il testo in-tegrale: Il Consiglio Comunale

di Cortemilia Preso atto che è stato interrotto il rap-porto di lavoro “a gettoni” che la ASL CN2 aveva con alcuni infermieri che garan-tivano il supporto necessa-rio al corretto funziona-mento del servizio di pre-lievi ematici (con cadenza settimanale a Bossolasco e bisettimanale a Cortemi-lia) Tenuto conto che l’ambulatorio di oculi-stica delle sedi di Cortemi-lia e Santo Stefano Belbo offre un servizio non soddi-sfacente perché non segue un calendario di lavoro stabile e programmato (solo saltuariamente vengo-no aperte sedute che, spes-so, risultano insufficienti ai bisogni della popolazione) Appurato che per quanto riguarda le sedi di Cortemilia e Bossolasco, il servizio di pediatria è stato soppresso per i mesi di luglio e agosto, creando scompiglio, malumori e forti preoccupazioni nella popolazione, senza garan-zie che venga ripreso nel periodo autunnale Considerato che negli ultimi mesi la sede territoriale di Cortemi-lia ha visto drasticamente ridotto il servizio di Medici-na Legale (da 4 volte al mese, a due, ad una sola) mentre la frequenza sulla sede di Santo Stefano Bel-bo risulta essere di una volta ogni due mesi Verificata la volontà della Regione

Piemonte di ridurre drastica-mente i servizi offerti dal P.O. di Acqui Terme( AL), ospedale fuori dalla nostra ASL ma qualificato, comodo e vicino a molti comuni cu-neesi Tenuto conto Che la Provincia di Cuneo non ha previsto alcuna mi-glioria viaria per collegare la zona sud del territorio dell’ASL CN2 con il co-struendo ospedale di Verdu-no e che quindi l’accesso ai servizi ospedalieri da parte dei centri minori sarà nel prossimo futuro ancora più difficoltoso Esprime forte preoccupa-zione per la situazione che si sta venendo a creare. Ritiene assolutamente grave che, anziché ricercare ed abbattere gli sprechi nelle pubbliche amministrazioni, vengano apportati tagli ai già pochi servizi sanitari erogati sui territori distanti dai centri importanti. Queste zone spesso non sono servite da mezzi di trasporto pubblici e sono abitate prevalentemente da popolazione anziana: i più deboli non possono essere, ancora una volta, vittime della cattiva amministrazio-ne. Chiede con vigore alla ASL CN2 che non vengano sop-pressi i già minimi servizi che ancora vengono erogati nelle sedi territoriali di Corte-milia, Bossolasco e Santo Stefano Belbo, con partico-lare riferimento al servizio di pediatria, di prelievi ematici e di medicina legale.

Invita il Sindaco del Co-

mune di Cortemilia a tra-

smettere il presente ODG

a tutti i Comuni della Co-

munità Montana Alta

Langa dell’ASLCN2 (più

il Comune di San Giorgio

Scarampi AT) affinché lo

approvino e lo trasmetta-

no alla ASLCN2, alla

Presidente della Provin-

cia di Cuneo e al Presi-

dente della Giunta Regio-

nale.

Page 4: CONFRONTO luglio agosto 2011

CONFRONTO Pagina 4

Trofeo dei Borghi “Memorial Miché” - di Lalo Bruna

ovviamente, non ha bisogno di

presentazioni; San Michele,

capitanata come sempre da En-

zo Patrone, vincitore delle uni-

che due edizioni sfuggite alla

voracità di Balocco e compagni,

si è notevolmente rafforzato con

l’innesto di Giorgio Caviglia

accanto ai fratelli Vinotto. Ma

non sono da meno, no davvero,

né La Torre (Cecchini, Barto-

lucci, Pregliasco e Sandro) né

La Pieve (Gabriele e Silvano

Gazzano, Cavagnero e Olocco).

Le premesse per un bel torneo

– che , p e r sona lment e ,

quest’anno vorrei dedicare an-

che alla memoria di Gian-

carlino Caffa, un grande

amico della pallapugno

cortemiliese scomparso

pochi mesi fa –, insomma,

ci sono tutte. In attesa che

l’anno prossimo, per la

decima edizione – un tra-

guardo importante! –, si

riesca finalmente ad allar-

gare il torneo ad almeno

otto squadre e a riportare la

pallapugno là dove, più di un

secolo fa, essa è nata: nelle vie,

nelle piazze, nei cortili.

Venerdì 29 e sabato 30 luglio,

alle ore 18, si svolgerà nello sfe-

risterio di Cortemilia la nona

edizione del “Quadrangolare dei

borghi”, torneo di pallapugno

alla pantalera che dal 2007 è

d e d i c a t o a l l a memo r i a

dell’indimenticabile

segnacacce Miché

Gatti.

Se il tema principale

è quello di sempre

(riuscirà qualcuno a

battere San Pantaleo,

vincitore ben sei vol-

te?), si può dire che

mai come quest’anno

le quattro squadre

appaiono particolar-

mente forti e compat-

te, in grado, tutte, di

conquistare l’ambito trofeo.

San Pantaleo (Balocco, Gian-

franco e Jacopo Bosio, Gallina),

“Giancarlino Caffa, un

grande amico della

pallapugno cortemiliese”

Il racconto del Fiume Rubato alla festa dell’Unità

“Noi saremo lì,

con il nostro calore”

Andrea Pierdicca e Fede-rico Canibus saranno con noi, in una forma legger-mente diversa dalla prece-

dente edizione, ma sem-pre carica di suggestione. Noi saremo lì, con il no-stro calore.

Il 31 luglio sarà la settanta-novesima data per il Fiume Rubato. Il racconto della lotta contro l’Acna dei citta-dini della Valbormida ha fatto il giro d’Italia. Il 16 agosto 2007, nella piazza Beppe Fenoglio, eravamo veramente in tanti ad a-scoltare la nostra storia, la storia della tenacia e dell’ostinazione con cui la gente della Valle Bormida ha sconfitto il mostro. Mi auguro che il trentun luglio saremo altrettanti, anche se molti di quelli che han-no vissuto quegli splendidi e terribili anni di lotta non ci sono più. Portiamo i no-stri bambini, i giovani che oggi vedono scorrere un fiume pulito e forse sanno a mala pena che quel fiu-me è stato loro restituito dopo che per cent’anni era stato rubato alla no-stra comunità. Possiamo essere divisi su tutto, ma questo ricordo ci deve uni-re.

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CONFRONTO Pagina 5

Le donne hanno avuto un ruolo importante, decisivo nella lotta contro l’ACNA e per la rinascita della Valle Bormida. Sempre presenti ma quasi mai in prima fila (tanto che non è stato facile trovare fotografie che le ritraessero in azione), hanno avuto la costanza e la tenacia necessarie per scrivere la parola “fine” ad un

inqu ina -m e n t o d u r a t o cent’anni. Le oltre 60 foto-grafie in m o s t r a ne ritrag-gono solo a l c u n e , ma ideal-m e n t e

rappresentano tutte le donne che hanno lottato per riavere un fiume pulito.

“Se non ora quando?”: il 13 febbraio scorso le donne sono scese in piazza per rivendicare la propria dignità. E’ da quel-la manife-s t a z i o n e che è ri-partita la r i s c o s s a civile che ha visto poi far pre-valere i cand ida t i di centrosi-nistra alle elezioni di maggio ed i SI ai referendum di giugno. Da quell’esperienza sono poi nate una serie di iniziative che hanno visto le donne come protagoniste.

“LIBERE” è un film di Cristina Comencini che sarà proiettato venerdì 29 luglio alle ore 18.00 e a cui seguirà un dibattito sul ruolo delle donne nella nostra società.

Dalla riflessione sul corpo delle donne nasce il progetto foto-grafico-pittorico di Paola Sanfilippo e Roberta Bragagnolo “Il corpo delle donne: contraddizioni e metamorfosi”. Da sempre il corpo delle donne è stato territorio di contesa: un tempo enfatizzato e spesso torturato da corsetti, parrucche, calzatu-re…., oggi modificato da iniezioni e bisturi. Il corpo femminile è ancora il luogo “dove si esprime il potere e dove il potere, assumendone il controllo, esercita la maggiore repressione”. Il motivo ispiratore di questo lavoro ha una vena provocatoria,

legata alle deformazioni psicologiche e fisiche del corpo fem-

minile dovute alla predominanza discriminante di modelli este-

tici irreali. Il corpo ne è svilito e l’anima?

INAUGURAZIONE VENERDI’ 29 LUGLIO ALLE 18

Donna, “genio

scaltro della bellezza che il tempo non

sfiora”

IL CORPO DELLE DONNE

DONNE CONTRO L’ACNA

DONNE “LIBERE”

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CONFRONTO Pagina 6

Torniamo alla politica normale di Ginetto Pellerino

ascolto, di condivisione di idee e di progetti per una nuova Italia deve però sfo-ciare in qualcosa di concre-to, in un approdo costruttivo con cui dire basta alla “cattiva politica” di questi anni e ad una legge elettora-le vergognosa e pensare, invece, a soluzioni razionali e proposte fattive per rimet-tere in moto il paese. La riduzione della pressione fiscale sul lavoro e della spe-sa pubblica sono alla base di una vera riforma che rilance-rebbe in modo significativo l’Italia. E’ davvero assurdo e vergo-gnoso continuare a chiedere sacrifici a chi lavora e produ-ce senza avere la decenza di ridurre drasticamente i propri privilegi e intraprende-re una vigorosa azione per combattere la vera piaga del nostro tempo: l’evasione fi-scale. Nel settore privato gli stipen-di e le pensioni sono fermi da 10 anni e gli squilibri so-ciali e le divisioni sono forte-mente aumentati. Non ci so-no spazi di crescita e di con-correnza e sono venuti meno gli investimenti sui talenti e sulle energie dei nostri gio-vani, costretti ad emigrare all’estero per studiare e lavo-rare. Che Stato è quello che non è in grado di investire e far

crescere comparti fonda-mentali come la scuola, i trasporti e la sanità? O che per risparmiare e rinnovare propone effimere privatizza-zioni che si concretizzano nella cessione dei servizi agli “amici degli amici”? Ancora, che Stato è quello che non riesce ad opporsi all’acquisizione di interi pezzi dell’economia nazionale da parte di aziende di Paesi stranieri oppure gestisce la cosa pubblica con metodi esclusivamente clientelari? Gli ultimi eventi elettorali hanno dimostrato che la maggioranza dei cittadini non accetta più tutto questo e che la speranza di cam-biamento è viva ed ha preso il sopravvento sulla rasse-gnazione e il cinismo. Per tutte le persone di buon senso, impegnate in politica o nella società civile, è venu-to il momento di fornire un contributo per ridare una prospettiva all’Italia e una speranza ai tantissimi italiani che sono stanchi di slogan, proclami, promesse a vuoto e campagne elettorali per-manenti destinate a non pro-durre nulla. Serve un ritorno alla politica normale, fatta di idee, pro-getti, confronti, mediazioni, e non di scontri e inutili faziosi-tà.

“la speranza di

cambiamento è viva ed ha

preso il sopravvento

sulla rassegnazione

La grande partecipazione al voto nei referendum del 12-13 giugno è stato, certamen-te, un chiaro e forte segnale di reazione da parte dei cit-tadini, che in questo modo hanno mostrato di volersi riappropriare di quello spazio che per troppi anni è stato dominio esclusivo dei politici. Se a questo si aggiunge il risultato positivo ottenuto alle amministrative di maggio dal centro-sinistra e dai suoi candidati sindaci, molti dei quali provenienti dalla socie-tà civile, si può dire che è ripresa la voglia di tanti italia-ni, alle prese con gravi pro-blemi economici e sociali, di tornare a farsi ascoltare. Il segnale lo avevano già dato nei mesi scorsi le mi-gliaia di donne che manife-stavano nelle piazze per chiedere più rispetto per i loro diritti e, insieme a loro, i precari della scuola, i cas-sintegrati, i giovani disoccu-pati, i pensionati alle soglie della povertà e tutte quelle categorie di persone, sem-pre più numerose, che sono state duramente colpite da una crisi economica di per sé difficile, aggravata, però, dall’incapacità del governo di fornire risposte adeguate, al contrario di quanto è succes-so in Germania per esempio. L’effetto di questa nuova voglia di partecipazione e di

Sono stato subito affascinato dal suo formato grafico quando l’amico Sindaco di Levice, mal celando vivo orgoglio, mi omaggiò di questa pubblicazione elegante e discreta. Frutto del lavoro dei giovani di Levice coordinati dalle bra-vissime Anna Delmonte e Monica Francone (anch’esse giovanissime, sia ben chiaro!), “Nel momento dello scorrere di un tempo” è un libro fotografico che ci assorbe e ci fa viaggiare in epoche passate. Un tuffo nella langa dai primi del 900, costellato di espressioni ingessate e di vestiti lisi e fuori misura che direttamente (ma soprattutto indiretta-mente), ci proiettano in decenni di polvere e neve, in anni difficili di duro lavoro finalizzato al solo campare. A scan-

dire “lo scorrere del tempo” i momenti di festa, la scuola, il carnevale. Ingombranti e tragiche protagoniste, le guer-re: il libro riporta importanti testimonianze dirette di Carlo Taretto e Giuseppe Negro. Ogni qualche pagina, laconi-che ed evocative frasi ci suggeriscono precise chiavi di lettura, tra gli infiniti livelli di lettura che queste foto riesco-no ad offrire. La bellezza di questa pubblicazione di “poche parole” ma di grande impatto è che rappresenta uno splendido album fotografico sul passato di un paese importante che pen-sa, autorevolmente e tenacemente, al proprio futuro.

LIBRI: “Nel momento dello scorrere di un tempo”

Quando la buona politica incontra la cultura - di Stefano Garelli

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Il cammino è appena iniziato…. di Lalo Bruna

biamo essere in grado – noi del centrosinistra – di offrire un’alternativa di governo credibile. Per prima cosa, di conseguenza, è ora che la smettiamo di litigare su (quasi) tutto. Le recenti vi-cende della TAV insegnano. Si può, naturalmente, esse-re in disaccordo, ma una

volta che la maggioranza ha deciso, si va avanti, tutti insieme, verso l’obiettivo scelto. Proprio come si è fatto alle comunali di Milano. Se, invece, si cercano mille distinguo, magari inseguen-do la demagogia e la volga-rità di certi personaggi (mi viene in mente Beppe Gril-lo), è finita. Motivi per criticare il gover-no Berlusconi (senza dubbio il peggiore di sempre) ce ne sono a iosa: basta pensare a come stavamo prima dell’avvento del Cavaliere e come stiamo ora. Non è nemmeno il caso di perderci nelle notti di Arcore, che

offrono, comunque, uno spettacolo deprimente e penoso. Inutile, però, rin-facciare al governo della destra ciò in cui noi siamo stati maestri. Sessanta ministri e sottosegretari, per esempio, sono certa-mente troppi, peccato, pe-rò, che noi ne avessimo

più di cento…. Sui valori, sui no-stri valori, dobbia-mo essere ben saldi, senza com-promessi, pronti a lottare, con entu-siasmo ed equili-brio, per un’Italia migliore. Il cammi-no è appena inizia-to, dopo che, sol-

tanto un anno fa, avevamo regalato ai nostri avversari politici la Regione Piemon-te (anche se la vittoria del presidente Cota, special-mente dopo la recente condanna di Michele Giovi-ne e della sua lista “Pensionati per Cota”, ap-pare tutt’altro che regolare) e il Comune di Cortemilia, non mettendoci – tutti noi, io per primo – l’entusiasmo e l’impegno che, sempre, un confronto elettorale ri-chiede, anche quando pensi di avere già vinto. Il cammino, ripeto, è appe-

na iniziato. Per fortuna, è

iniziato bene.

<”Tempo di demolire, tempo di costruire; tempo di lutto, tempo di baldoria” dice l’Ecclesiaste. E’ giusto fe-steggiare il risultato di que-ste elezioni amministrative, che fa intravedere la possibi-lità di voltar pagina, una pa-gine politica italiana finora improntata a una crescente indecenza. Sarebbe tutta-via irresponsabile prolun-gare l’euforia oltre la sera di festa, perché per i vinci-tori di queste elezioni non comincia una marcia trion-fale assicurata bensì una dura e incerta prosa di lavoro quotidiano. Forse sperabilmente è iniziato un nuovo corso del Paese, ma non c’è alcun futuro felice garantito>. Faccio mio l’inizio di uno stu-pendo articolo di Claudio Magris – come lo sono, del resto, tutti gli articoli dello scrittore triestino – , apparso sul Corriere della Sera dello scorso primo giugno, pochi giorni dopo l’eccellente risul-tato delle liste di centrosini-stra alle amministrative, per svolgere, brevemente, due o tre considerazioni sul tema. Se davvero vogliamo che il berlusconismo, con tutti i suoi annessi e connessi (spinte xenofobe e razzisti-che della Lega comprese), proceda inesorabilmente verso la fine che merita, dob-

“Sui nostri valori

dobbiamo essere ben

saldi, senza compromessi,

pronti a lottare”

Care elettrici e cari elettori di Torino, Milano, Novara, Napoli, Cagliari, Gallarate e (udite udite) Arcore: GRAZIE! Quando i

cittadini possono scegliere di persona il candidato senza il veto dei partiti dimostrano di avere un grande cervello. A livello na-

zionale invece sono i partiti a decidere quali persone mandare in Paralamento togliendo ai cittadini una prerogativa essenziale

della Democrazia, secondo me le votazioni perdono una loro funzione. Se si presentassero con le loro facce non credo che onore-

voli come Daniela Plastica Santanché, Fabrizio Cicchitto, Maurizio Gasparri ecc. verrebero eletti. Il ministro Renato Pisolo Bru-

netta regolarmente battuto a Sindaco di Venezia insegna.

Verrebbero battuti perché questi onorevoli e ministri non dicono più nulla alla gente. Da almeno tre anni ripetono solo una cosa:

che Silvio Berlusconi è una vittima e che i magistrati sono un cancro.

Onorevoli, siete chiamati a governare, siete pagati profumatamente per risolvere il problema della disoccupazione giovanile, del

precariato a vita, della scuola, dell’evasione fiscale, del caro benzina per finanziare missioni di guerra. Lasciate il ruolo di difen-

sori civici e giudiziari di Berlusconi. Se il vostro padrone non è in grado di governare dovreste essere i primi a spronarlo e pun-

golarlo fornendo leggi. Da voi invece niente: encefalogramma piatto. Quando vi ascolto il vostro discorso mi sembra una segre-

teria telefonica: stesse accuse, stessi insulti. E alloca cari amici del centro sinistra, cerchiamo di mettere nell’agenda politica i

temi cari alla gente per coprire il vuoto che c’è dall’altra parte. E poi se anche a Milano si dice “VIVA VIVA PISAPIA CHE IL

BERLUSCA A PURTA’ VIA” allora sì che il vento è cambiato.

CATTIVERIE di Riccardo Ferrero

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