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CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3 RIUNIONE DEL 13 GENNAIO 2010 L'operato dell'ASL 3 in merito ad alcuni problemi sanitari legati all'inquinamento connesso all'inceneritore di Montale, con particolare riferimento alla contaminazione alimentare RELAZIONE DEL COMPONENTE dott.Michelangiolo Bolognini

CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

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RIUNIONE DEL 13 GENNAIO 2010 L'operato dell'ASL 3 in merito ad alcuni problemi sanitari legati all'inquinamento connesso all'inceneritore di Montale, con particolare riferimento alla contaminazione alimentare RELAZIONE DEL COMPONENTE dott.Michelangiolo Bolognini. CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3. - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

CONSIGLIO DEI SANITARIASL 3

RIUNIONE DEL 13 GENNAIO 2010

L'operato dell'ASL 3 in merito ad alcuni problemi sanitari legati all'inquinamento connesso

all'inceneritore di Montale, con particolare riferimento alla contaminazione alimentare

RELAZIONE DEL COMPONENTEdott.Michelangiolo Bolognini

Page 2: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

PRIMA COSA: IL NOSTRO MANDATO ISTITUZIONALE

Legge 23 dicembre 1978, n. 833 (nascita del Servizio Sanitario Nazionale)

Gli obiettivi (art.2):- la prevenzione delle malattie e degli

infortuni in ogni ambito di vita e di lavoro ...

- la promozione e la salvaguardia della salubrità e dell'igiene dell'ambiente naturale di vita e di lavoro ...

- l'igiene degli alimenti, delle bevande, dei prodotti e avanzi di origine animale per le implicazioni che attengono alla salute dell'uomo …

Page 3: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

L’attività di prevenzione del SSN

La prevenzione primaria ha come strumenti operativi soprattutto le normative e la loro applicazione “decisa ed intelligente” sul versante sanitario

CHE NON E’ FACILE

Intanto perché le recenti normative “ambientali” permettono che si possa inquinare

anche con sostanze estremamente pericolose per la salute (cancerogeni, genotossici, sostanze persistenti, bioaccumulabili ecc.),

in quanto sono frutto di compromessi “tecnico-politici”.

Possono anche esistere interessi legittimi lesi (spesso economici) e, meno spesso, conflitti di interesse (se c'è coincidenza tra soggetti economici e soggetti politici).

Il potere politico può inoltre cercare di condizionare l'operato tecnico professionale

Page 4: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

L’attività di prevenzione del SSN

Tra le attività di prevenzione (art. 20 della L.833/78) è prevista:

- la profilassi degli eventi morbosi, attraverso l'adozione delle misure idonee a prevenirne l'insorgenza …

( definizione che, se lo si vuole fare, lascia ampie possibilità di azione, non limitate ai soli “monitoraggi” ambientali e/o epidemiologici, )

- e comunque i limiti normativi, anche se frutto di “compromessi” tecnici-politici, esistono

- ed esistono le violazioni di questi limiti …

Page 5: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

IL DOPPIO SUPERAMENTO DEI LIMITI PER LA DIOSSINA NEL 2007 A MONTALE

Nel maggio 2007 l’ARPAT effettua il prelievo per il controllo annuale alle emissioni dell'inceneritore

Dopo oltre 70 giorni, il 17 luglio,vengono resi noti i risultati che superavano di quasi 7 volte il limite di legge

in modo assai anomalo l'allora sindaco di Montale emette, senza il prescritto parere dell’ASL, un'ordinanza che invece di sospendere subito l'attività (entro 4 ore) la posticipa di 36 ore

per permettere l'effettuazione di nuovi controlli e farlo così riaprire in tempi brevi

prendendo per buona la dichiarazione del gestore che “l'impianto funzionava correttamente” (il Comune è anche comproprietario dell'impianto)

Page 6: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

IL DOPPIO SUPERAMENTO DELL'INCENERITORE DI MONTALE DEI LIMITI PER LA DIOSSINA NEL 2007

inprevedibilmente anche i risultati del secondo prelievo, resi noti il 30 luglio (dopo 12 giorni), risultarono di quasi 4 volte superiori ai limiti di legge

per rispondere alle proteste di associazioni, comitati e cittadini (ma anche per permettere la riapertura dell'impianto) il vicepresidente della Provincia istituisce, il giorno stesso, un “Tavolo istituzionale”, col Direttore Generale di ASL 3, il Direttore del Dipartimento ARPAT, i sindaci e, in un primo tempo l'inquinatore (il gestore dell’impianto), successivamente furono chiamati l'oncologa d.ssa Patrizia Gentilini, indicata da Associazioni e Comitati, e il Presidente dell'Ordine dei medici di Pistoia)

Page 7: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

IL DOPPIO SUPERAMENTO DELL'INCENERITORE DI MONTALE DEI LIMITI PER LA DIOSSINA NEL 2007

il “Tavolo istituzionale” decise di istituire una commissione d'inchiesta per chiarire le cause del doppio superamento, che però non fornì risultati certi,

comunque la Provincia permette la sua riapertura nel novembre 2007, quasi in contemporanea con l'autorizzazione al potenziamento dell'impianto a 150 tonn./die (Ordinanza 2060 del 30 ottobre 2007)

il Direttore generale dell'ASL istituisce un “Tavolo tecnico” a supporto del “Tavolo istituzionale”, coordinato dal direttore del Dipartimento della prevenzione dell'ASL (e di cui fa parte anche l'ARPAT)

il “Tavolo tecnico”, che opera con una certa dialettica interna, definisce i i particolari del monitoraggio ambientale e sanitario, richiesto dal “Tavolo istituzionale”

Page 8: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

IL MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO

Realizzazione della modellistica di ricaduta per le diossine, centrata sul camino dell'inceneritore (sulla base di quella redatta dal Dipartimento di energetica dell’Università di Firenze e già fornita dal proprietario dell’impianto, in fase di procedura di V.I.A. per il potenziamento dell’inceneritore) validata dalla competente struttura regionale di ARPAT

effettuazione di una prima campagna di rilevazione di inquinanti nel terreno ed aghi di pino (diossine e metalli pesanti, senza PCB) con 29 campioni effettuati da ARPAT, con propri esclusivi criteri, interpretazione controversa dei risultati

Page 9: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3
Page 10: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

IL MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO

effettuazione di una prima campagna di rilevazione di inquinanti diossine, compresi i PCB simil diossina, ed alcuni metalli pesanti), su matrici biologiche ( con 38 campioni effettuati dall'ASL ed analizzati dall'IZP di Toscana-Lazio;

Seconda campagna di rilevazione sui terreni di ARPAT, 9 campioni (questa volta con anche i PCB)

Seconda campagna di rilevazione su matrici biologiche (per adesso 4 campioni)

Page 11: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

IL MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO

Campagna di rilevazione di diossine e PCB nell'acqua prelievi dell’ASL3 ed analisi di ARPAT FI (12 campioni, di cui 6 sulla rete acquedottistica), con ulteriori analisi, nella rete, del gestore Publiacqua (5 campioni); unico altro precedente “acquedottisico” in Italia l’indagine effettuata a Brescia nel 2005 (4 campioni).

Indagine epidemiologica, in collaborazione con i medici di base, per incidenza e mortalità di alcuni tumori (leucemie, linfomi, sarcomi, mielomi), in tre comuni (Montale, Agliana e Montecatini), con questionario “ad hoc” e futura georeferenzazione dei casi

Page 12: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

LA PAROLA DI UN CLINICO

Alcuni aspetti della patogenesi oncologica DATI RECENTI RELATIVI ALL'ATTIVAZIONE

DEL RECETTORE AHR NELLA PROMOZIONE DELLA CANCEROGENESI E NELLA IMMUNOSOPPRESSIONE TUMORALE

che possono avere dei riflessi nel nostro caso ...

ringrazio il dott. Ruggero Ridolfi dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM )

Page 13: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

Disponibilità BRM (IFN e IL-2) Inizio dell’immunoterapia1980

Dimostrazione di antigeni tumorali1970

Vaccinazioni aspecifiche (BCG..)1960

Flexene e Jobling

Kaliss

Richmond Prehn

TEORIA DELL’IMMUNOSTIMOLAZIONE

1907

1950

1972

Paul Ehrlich

Lewis Thomas e Sir McFarlane-Burnet

TEORIA DELL’IMMUNOSORVEGLIANZA

1909

1950

Linfociti regolatori (T-reg CD4+CD25+Foxp3+)

TEORIA DELL’IMMUNOEDITING (Dunn )

2004

2002-4

Immunosoppressione tumorale 1990

Landsteiner e Chase dimostrano il trasferimento di proteine immunitarie1900

Vaccinazioni su cani per ottenere sieri1800

Il chirurgo del Duca di Kent si inietta particelle tumorali…”a scopo di vaccinazione”1777

IMMUNITA’ ANTITUMORALE

Page 14: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

IMMUNOSTIMOLAZIONE

Tumore come malattia cronica

indolente che crea un quadro

tollerogenico immunosoppressivo

“Il tumore è una ferita

che non guarisce mai” (DVORAK)

IMMUNOSORVEGLIANZAIl sistema immunitario

sorveglia e impedisce la

crescita neoplastica

AUMENTO DEI TUMORI NEGLI

IMMUNODEPRESSI

Ichim CV; J Transl Med 2005

DUE TEORIE A CONFRONTODUE TEORIE A CONFRONTO

Page 15: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

THE 3 “E” OF CANCER

IMMUNOEDITING

Elimination

Immunosurve

illance

deleting the

developing

tumor

Equilibrium

Immunosystem

selects and

promotes

tumor cell clones

able to survive to

immune attack

Escape

Tumor expands in the immuno_competent host

PARADOXICAL ROLE of:

• Cytokines (IL-2)• APCs• T- Lymphocytes (T-

reg) Dunn GP; Nat Immunol 2002 and Immunity 2004

Page 16: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

CHRONIC INFLAMMATORY CONDITIONS

MICROENVIRONMENT

TUMOR GROWTHIMMUNO-SUPPRESIVEMECHANISMS

INHIBITION

INHIBITION

MYELOID SUPPRESSOR

CELL

Fas-L

TUMOR CELL

TH2

T-reg

NATURALKILLER

CYTOTOXIC T-CELL CD8+

APOPTOSIS

Page 17: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

IMMATURE DENDRITIC CELL

TGFβ R

CYTOTOXIC T-CELL CD8+

Fas L

APOPTOSIS

T-reg

NATURALKILLER

INHIBITION

TUMOR MICROENVIRONMENT

IL-10

VEGF

TGFβB7

JAK2 / STAT3

INHIBITION OF MATURATION

CHRONICINFLAMMATION MICROENVIROMENT

IDO

TH2

MYELOID SUPPRESSO

R CELL

IL-10

TUMOR CELL

Page 18: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

T-REG: CD4+CD25+FOXP3+

- Controllano l’autoimmunità

- I T-reg sopprimono la funzione degli effector in

vivo, con ruoli attivi in malattie autoimmuni, infettive e

dopo trapianto allogenico (Beyer M – Blood 2006)

I T-reg sono significativamente più numerosi nei

tessuti tumorali e nel sangue di paz oncologici esono in grado di determinare fenomeni di forte

immunosoppressione ( Miller AM – J of Immunol 2006)

Page 19: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

2009, Immunology, 127, 299–311

The aryl hydrocarbon receptor: a perspective on potential roles in the immune system

Emily A. Stevens, Joshua D. Mezrich and Christopher A. BradfieldUniversity of Wisconsin School of Medicine and Public Health, Madison, WI, USA

•For more than 30 years, the AHR has been studied as a receptor for environmental contaminants and as a mediator of chemical toxicity.

•Longstanding literature on 2,3,7,8 tetrachlorodibenzo-p-dioxin (TCDD) toxicology, as well as a flurry of recent high-profile papers, has

suggested a role for this protein in immunology.

•Activation of the AHR has long been known to cause immunotoxicity, including thymic involution. Recent data suggesting a role for the AHR

in regulatory T-cell (Treg) and T-helper 17 (Th17) cell development

Page 20: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

TCDDDIOXIN

AHR

CARCINOGENESIS

TUMOR GROWTH

E.A. Stevens; E.A. Stevens; Immunol. 127, 2009 127, 2009

CD8+

MYELOID SUPPRESSOR

CELL

TH2

TGF-β

PROLIFERATIONT-reg

CYTOTOXIC T-CELL INHIBITION

IARC

FIRST LEVEL

IN HUMAN t½ 7-11

YEARS

TOLLEROGENIC

Page 21: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

I LIMITI DI LEGGE PER LE DIOSSINEle normative non tengono conto in modo adeguato

dell’evoluzione delle conoscenze scientifiche, legate a nuove conoscenze sui meccanismi biologici, (si veda l'esempio precedente).

Comunque l' OMS nel 1998 revisionava i dati e riduceva significativamente la “dose massima ammissibile”

Nel 2001 la Commissione Europea, “considerato che la popolazione europea si troverebbe ancora al di sopra del limite della dose tollerabile giornaliera e settimanale” (quello dell'OMS) “ si propone”, come Strategia comunitaria ( G.U.C.E. 17.11.2001):

- “di ridurre la presenza di diossine e PCB nell'ambiente”

- “di ridurre la presenza di diossine e PCB nei mangimi e nei prodotti alimentari”

Page 22: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

“DIOSSINE”

Page 23: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

“DIOSSINE” Le diossine sono un gruppo numeroso di

congeneri (diossine, furani e PCB)

Esistono 419 tipi di diossine e correlati, distinguibili dal numero e posizione degli atomi di Cloro: diossine (135), furani (90), policlorobifenili-PCB (209, di cui 12 diossina-simili)

30 tipi sono stati considerati, dall’O.M.S. particolarmente tossici

Page 24: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

“DIOSSINE” E PCB

Le diossine ed i furani, In natura derivano dar incendi di foreste o da eruzioni vulcaniche

Si formano quando si bruciano sostanze contenenti Cloro a temperature inferiori agli 800°

Sono fra i più potenti cancerogeni noti (la 2.3.7.8 TCDD è classificata IARC cancerogeno gruppo 1).

Sono molecole estremamente stabili, ed entrano inevitabilmente nella catena alimentare (vegetali, foraggi, frutta, verdure, carni, pesce, latte e latticini)

Il 95% delle diossine è assunto con la dieta con fenomeni di bioaccumulo (anche di migliaia di

volte) Il tempo medio di dimezzamento negli organismi viventi

è di 7- 11 anni, ancora di più nell'ambiente A differenza delle diossine, i PCB sono stati prodotti per

uso industriale (fluidi per trasformatori, addittivi per vernici, carta, per giunti edilizi ecc.) la loro produzione è stata vietata in Europa dagli anni '80.

Page 25: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

“DIOSSINE” E PCB La dose massima tollerabile per diossine (compesi i

PCB diossino simili) secondo l’OMS (1998) è di 2pg TE/kg/die,per una persona di 70 kg la dose massima è quindi di 140 pg TE/die.

1 nanogrammo di diossina, in tossicità equivalente, rappresenta la dose massima tollerabile settimanale per una persona adulta (o per 3-4 bambini).

Gli inceneritori sono fonti di inquinamento da diossine e PCB (la principale per le diossine).

Attualmente l'inceneritore di Montale emette circa 60.000 dosi tossiche settimanali

Durante il superamento dei limiti del 2007 le dosi tossiche emesse furono diverse decine di milioni

Critiche sono anche le fasi di accensione e spegnimento (che a Montale nel 2009 sono state più del doppio rispetto al 2008)

Page 26: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

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Dai documenti ufficiali Europei (*) risultano i seguenti dati per l’Italia: 295,5 gr/anno di diossine in tossicità equivalente (TE)

prodotte dagli impianti di incenerimento (pari al 64% del totale). Di questi 170,6 gr/anno (pari al 37% del totale) sono prodotti dai soli impianti di incenerimento per rifiuti urbani

(*) inventario della Commissione Europea, rapporto finale del 31.12.2000, 3° volume, pag 69 http://ec.europa.eu/environment/dioxin/pdf/stage2/volume_3.pdf )

1.1%34,9%

64%

37%

Trasporto stradale

Ogni tipo di incenerimento

Incenerimento di rifiuti urbani

Altri tipi di combustioni

Page 27: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

Come si misurano le diossine? Per avere un dato riassuntivo della tossicità si

utilizza la “tossicità equivalente” (TE o TEq), che consiste nel “pesare” i 30 tipi più tossici con la diossina a massima tossicità (quella di Seveso)

Storicamente abbiamo avuto tre diversi sistemi di valutazione della TE, quello dell’US EPA, quello della NATO, quello dell’OMS

Per le emissioni (normativa ambientale) si calcolano solo le diossine ed I furani

Per la contaminazione alimentare (normativa sanitaria) si calcolano, oltre diossine e furani anche i PCB dioxin-like

Page 28: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

Come si misurano le diossine?• non-ortho substituted PCBs • PCB 77 0.0001• PCB 81 0.0001 • PCB 126 0.1 • PCB 169 0.01 • mono-ortho substituted PCBs • PCB 105 0.0001 • PCB 114 0.0005 • PCB 118 0.0001 • PCB 123 0.0001 • PCB 156 0.0005 • PCB 157 0.0005• PCB 167 0.00001• PCB 189 0.0001

Metodo di calcolo O.M.S. 1998

• chlorinated dibenzo-p-dioxins• 2,3,7,8-TCDD 1 • 1,2,3,7,8-PeCDD 1 • 1,2,3,4,7,8-HxCDD 0.1 • 1,2,3,6,7,8-HxCDD 0.1 • 1,2,3,7,8,9-HxCDD 0.1 • 1,2,3,4,6,7,8-HpCDD 0.01 • OCDD 0.0001 • chlorinated dibenzofurans • 2,3,7,8-TCDF 0.1 • 1,2,3,7,8-PeCDF 0.05 • 2,3,4,7,8-PeCDF 0.5 • 1,2,3,4,7,8-HxCDF 0.1• 1,2,3,6,7,8-HxCDF 0.1 • 1,2,3,7,8,9-HxCDF 0.1 • 2,3,4,6,7,8-HxCDF 0.1 • 1,2,3,4,6,7,8-HpCDF 0.01 • 1,2,3,4,7,8,9-HpCDF 0.01 • OCDF 0.0001

Page 29: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

I RISULTATI DEL MONITORAGGIOparte ambientale

I prelievi dei terreni furono effettuati da ARPAT con criteri assai opinabili (per es. togliendo in vari campioni la parte più superficiale del terreno, notoriamente la più inquinata) e non rendendo così affidabili i risultati.

Si evitò di caratterizzare in modo adeguato “la zona di non ricaduta” (per avere valori di fondo affidabili)

l'accuratezza laboratoristica della prima campaga di prelievi risultò essere assai diversa dai secondi prelievi (col paradosso che, secondo ARPAT, c'è più diossina a Cutigliano che a Montale)

il valore limite per diossine e PCB preso come riferimento fu quello che imporrebbe la bonifica.

Dal punto di vista normativo: si ricorda che il valore limite dei PCB è stato innalzato di 60 volte nel 2006, rispetto al limite precedente.

Page 30: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

I RISULTATI DEL MONITORAGGIOparte ambientale

I risultati furono resi pubblici da ARPAT nel sito internet della provincia di Pistoia, a fine 2008, in modo unilaterale senza essere validati dal Tavolo tecnico

ARPAT qui afferma: “i risultati non appaiono assolutamente correlabili con la possibile deposizione di emissioni provenienti dall'impianto di incenerimento di Montale”.

Mentre in una recente lettera ( 9 novembre 2009), ARPAT rispondendo al Comune di Montale, sembra cambiare idea “...non abbiamo mai smentito una diretta riferibilità dell'inquinamento presente in zona all'inceneritore di Montale”, scrive il suo responsabiile.

l'ARPAT non ha un mandato istituzionale chiaro e puntuale come il SSN

Page 31: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

IL MANDATO ISTITUZIONALE DI ARPAT(L.R. 30 del 22 giugno 2009)

ARPAT “concorre alla promozione dello sviluppo sostenibile”

e “contribuisce al mantenimento e al miglioramento sostanziale e misurabile dell’ambiente in Toscana,”

Il Consiglio regionale definisce “le attività istituzionali dell'ARPAT connesse alla tutela della salute” (la Carta dei servizi e dell'attività)

La Giunta regionale “assicura l’integrazione e la collaborazione tra ARPAT e le strutture del servizio sanitario regionale” (direttive annuali)

Page 32: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

I RISULTATI DEL MONITORAGGIOparte sanitaria

i risultati del monitoraggio nelle matrici biologiche, con prelievi effettuati dall'ASL ed analizzati dall'IZPS, a differenza del monitoraggio nei terreni, sono assai più significativi.

con molti superamenti dei limiti normativi per le diossine: 5 campioni su 8 per quanto riguarda la carne di pollo delle prime analisi (2 su 3 per gli animali giovani nel successivo controllo)

L'IZPS nel suo rapporto del febbraio 2009, dichiara che per l'area di ricaduta delle emissioni “ si nota una pressoché totale presenza” di diossine e PCB diossina simili nelle matrici analizzate,

mentre per l'area esterna alla ricaduta i risultati “non evidenziano criticità particolari”

Page 33: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3
Page 34: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

DIOSSINE SU CARNE DI POLLO

CAMPIONI CARNE DI POLLO

LOCALITA’ DIOSSINE ng/kg

LIMITE 4ng/KG1 PT (zona rossa) Montale 2,814 PT (zona rossa) Montale 4,1715 PT(zona rossa) Pistoia 16,93 Prato (zona rossa) Montemurlo 3,064 Prato (zona rossa) Montemurlo 5,889 PT (zona bianca)* sul confine zona rossa

Agliana 26,211 PT (zona bianca) Pistoia 3,9612 Prato ( zona bianca)

Altro inceneritore Prato 46,2

Page 35: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

I RISULTATI DEL MONITORAGGIOparte sanitaria

Il rapporto dell'IZPS (struttura del SSN) se può essere opinabile per quanto riguarda alcune affermazioni relative ad aspetti impiantistici (es. la non riconosciuta presenza di PCB nelle emissioni di questo inceneritore)

o per la non adeguata conoscenza del territorio (il campione pratese assai contaminato, e fuori area di ricaduta, è di un allevamento che è situato a 800 metri dall'inceneritore pratese di Baciacavallo).

Comunque è chiaro e poco smentibile per quanto riguarda la presenza di una diffusa contaminazione da diossina e PCB in alimenti provenienti dalla zona di ricaduta.

Page 36: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

CHE COSA ANDREBBE FATTO IN CASO DI CONTAMINAZIONE DA DIOSSINE-PCB

Secondo il Ministero: “il superamento dei limiti per diossine e PCB diossina-simili nei prodotti alimentari comporta la loro esclusione dal consumo umano e il successivo trattamento, ai sensi del regolamento CE 1774/2002, come materiali di categoria 2” (dichiarazione al Parlamento del Sottosegretario alla Salute Francesca Martini in data 4 febbraio 2009)

Secondo la regione Lombardia (già per i soli PCB), “ limitazione o sospensione di: allevamento all'aperto di animali destinati direttamente o con i loro prodotti all'alimentazione umana, di consumo di alimenti di origine animale prodotti in zona, di utilizzo di vegetali prodotti nell'area per l'alimentazione umana e/o per la zootecnia” (Decreto n. 1681 del 8.2.2005)

Page 37: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

SITUAZIONI PRECEDENTI di contaminazione da diossina

Seveso-MI (1976) Napoli e Caserta ( 2002) Brescia (2007) Caserta (2008) Taranto (2008) Maglie-LE (2009)In tutti questi casi (di diversa gravità ed estensione)

sono stati vietati produzione, consumo e commercializzazione di prodotti agricoli o animali della zona interessata

Page 38: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

LE AZIONI INTRAPRESE DALL'ASL 3

Il Servizio Veterinario si è occupato, in modo esclusivo, di questi superamenti dei limiti normativi

Non è stato proposto alle Autorità sanitarie Locali dell'area interessata (i sindaci di Agliana, Montale, Pistoia e Quarrata) alcun provvedimento relativo a divieti di allevamento, di commercializzazione e di consumo umano;

né per gli allevamenti di pollame risultati contaminati, né per gli altri allevamenti presenti nella zona.

Non risultano essere stati effettuati divieti per gli altri tipi di animali eventualmente presenti negli allevamenti interessati

Non si sono effettuati approfondimenti analitici (su vegetali e/o animali) nell'area interessata

Page 39: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

CONSEGUENZE

Il comportamento della ASL3 pone una parte del territorio toscano in una situazione di assoluta anomalia:

rispetto alla normativa comunitaria e nazionale

rispetto agli orientamenti ministeriali rispetto al mandato istituzionale rispetto anche al solo buonsenso

Page 40: CONSIGLIO DEI SANITARI ASL 3

PROPOSTE Raccomandazione di procedere, da parte

dell'Azienda USL, ad una valutazione interdisciplinare sulla necessità di tutelare la salute delle persone relativamente al consumo di alimenti contaminati da diossine, furani e PCB provenienti dall'area di maggiore ricaduta delle emissioni dell'inceneritore.

Richiesta che tale valutazione coinvolga quantomeno, oltre alla professionalità medico veterinaria, anche quella medica di sanità pubblica e quella medica di igiene degli alimenti e nutrizione e che tale valutazione sia adeguatamente motivata per quanto attiene i suoi contenuti nei versanti tecnici e normativi.