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REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA CONSIGLIO REGIONALE CONVENZIONE REGIONALE PER LA STESURA DEL NUOVO STATUTO DI AUTONOMIA *** CONTRIBUTI DI ENTI ED ORGANIZZAZIONI *** Contributo dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Consulta del Friuli Venezia Giulia Pervenuto il 23 giugno 2004 DOC_CONV _082(ContrOrg56)

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REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA

CONSIGLIO REGIONALE

CONVENZIONE REGIONALE

PER LA STESURA DEL NUOVO STATUTO DI AUTONOMIA

* * *

CONTRIBUTI DI ENTI ED ORGANIZZAZIONI

* * *

Contributo dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e DalmaziaConsulta del Friuli Venezia Giulia

Pervenuto il 23 giugno 2004

DOC_CONV _082(ContrOrg56)

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Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia

Consulta del Friuli Venezia Giulia

Istriani, fiumani e dalmati .

nel nuovo Statuto di Autonomia

con un "Progetto" per il futuro

Contenuti della relazione:

1. L'ANVGD - brevepremessa storica

2. L'attività svolta

3. Contributo alla stesura del nuovo Statuto

4.Il nostro futuro in un "Progetto"

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Trieste, 23 giugno 2004

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Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia

Consulta del Friuli Venezia Giulia

Istriani, fiumani e dalmati

nel nuovo Statuto di Autonomia

con un "Progetto" per il futuro

1. L'ANVGD - brevepremessa storica

L'ANVGD- AssociaZione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia è una delle associazioni -

la più rappresentativa per, numero di iscritti e per diffusione territoriale - nata nel 1947

dall'esigenza di dare voce ai 350 mila esuli dall'Istria, Fiume e Dalmazia, che furono costretti ad

abbandonare la loro Terra dopo il secondo conflitto mondiale.

Di questi, circa 100 mila scelsero di radicarsi nel Friuli Venezia Giulia, ed in particolare a

Trieste (circa 60 mila); circa 15.000 furono quelli che scelsero Gorizia e circa 25.000 quelli che

scelsero altri comuni della regione, divenendone parte significativa, dal punto di vista numerico e

qualitativo. Moltissimi, infatti, furono i rappresentanti nelle istituzioni, nelle associazioni di

categoria, nelle professioni o mestieri di origine giuliano-dalmata, i quali seppero donare

professionalità, entusiasmo e passione alla Terra che li aveva accolti.

L'ANVGD opera con assiduità in ciascuna delle province, con un Comitato provinciale e

diverse Delegazioni nei Comuni con un maggior numero di abitanti.

Tra le diverse associazioni che operano nel mondo degli esuli giuliano-dalmati, l'ANVGD è

l'unica che è presentesu tutto il tenitorio nazionale, con oltre 50 Comitatiprovinciali attivi, un

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grande numero di manifestazioni culturali, con una intensa attività educativa nelle scuole e nelle

comunità, con una ragguardevole attività editoriale (libri, periodici).

Alla funzione iniziale dei Comitati, prevalentemente destinata ad assicurare assisteJ;lZa,guida

e solidarietà, si è progressivamente sostituita un'attività culturale, promozionale e "politica", intesa

nel senso di interloquire con le Istituzioni nazionali, ma anche con la Regione, le Province ed i

Comuni. Il nostro scopo è sempre stato quello di favorire la conoscenza dell 'Esodo e dei problemi

ad esso connessi, per 50 anni dimenticata dalla storiografia nazionale.

2. L'attività svolta

L'ANVGD, nel corso dei decenni, ha svolto una vasta opera di assistenza morale, materiale

e giuridica in favore degli esuli e la sua azione è stata spesso determinante sul piano politico e

legislativo. Fondamentale l'impegno profuso nella difficile battaglia per la definizione del Trattato

di Pace 1945-1947, e fino al 1954 ha operato per il ritorno di Trieste all'Italia. Ha continuato nella

difesa della zona B e dell,Istria fino al Trattato di Osimo del 1975. In questo lasso di tempo ha

svolto anche attività di patronato a favore degli esuli contribuendo a risolvere i problemi delle case,

del lavoro, delle pensioni, dei danni di guerra (104.000 pratiche) e dei beni abbandonati (35.000

pratiche inoltrate e non ancora risolte). Ma si è occupata anche di salvaguardare cultura, civiltà e

tradizioni sviluppando una vasta rete di attività che continua a dare i suoi fÌ11tti.

3. Contributo alla stesura del nuovo Statuto

Questa riflessione vuole rappresentare un modesto contributo da parte dei Comitati

provinciali di Trieste, Gorizia, Udine e Pordenone, alla stesura del nuovo Statuto di Autonomia, di

cui la Regione a breve si doterà.

I Comitati provinciali dell'ANVGD del Friuli Venezia Giulia chiedono che, nel nuovo

Statuto, la popolazione istriano-fiumano-dalmata venga considerata componente fondante della

Regione stessa, sino a caratterizzarne la specialità. Appare fuor di dubbio, infatti, che una ragione di

forza su cui debba fondarsi la nostra "specialità" non possa più essere un confine che nei fatti non

esiste più, ma la ricchezza delle sue componenti. Va da sé che anche in termini di componenti

contano le dimensioni e la necessità di rapportarsi, per i giuliano-dalmati, con una Terra di origine

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appartenente sino a ieri ad un "Est" che ha scavato solchi abissali e che, dopo 50 anni, non ha

ancora risolto il problema dei beni abbandonati, con cui l'Italia ha pagato i debiti di guerra.

Per tanto è necessario che, anche per il futuro, la Regione s'impegni a mantenere ed

incrementare il livello dei diritti acquisiti che permettano di continuare ed accrescere le azioni

positive per assicurare l'esistenza della popolazione istriano-fiumano-dalmata. Queste azioni si

realizzano nell'ambito dell'editoria (libri e periodici d'informazione), dell'attività culturale e

dell'organizzazione di eventi (mostre e convegni), del mantenimento delle tradizioni religiose (feste

patronali), delle relazioni con le località di provenienza e con i giuliano-dalmati nel mondo

(iniziative congiunte) ed attività di patronato.

Episodi come quello legato all'ultima legge finanziaria regionale, che ha di fatto decurtato i

mezzi a disposizione, rischiano di pregiudicare decenni di sforzi destinati al mantenimento di un

livelio .dignitoso di presenza civile e culturale di questa popolazione nella nostra regione. E ciò

proprio mentre, finalmente, l'opinione pubblica nazionale e regionale è stata avvicinata ai problemi

dell'Esodo anche grazie alla legge che istituisce la Giornata del Ricordo dell'Esodo e delle Foibe,

attraverso una intesa trasversale nel Parlamento e nelle forze politiche del nostro Paese.

.,' 4.Il nostro futuro in un "Progetto"

Ma la nostra volontà, con l'allargamento dell'Europa ad Est, e il superamento di quei confini

che h~o segnato in modo profondo e traumatico la nostra esistenza, è di crescere. Abbiamo un

Sogno, che è diventato il nostro Progetto: riuscire a costruire un collante civile e culturale - con le

risorse e gli strumenti posti in essere pure dalla Regione - che dia anche alle future generazioni

l'opportunità, il desiderio, il bisogno di sentirsi appartenenti ad un mondo giuliano-dalmato ricco,

orgoglioso di un patrimonio storico e civile che va recuperato e affidato al futuro.

La nostra aspirazione ben si colloca nell 'idea di Euroregione, di cui la Regione Istriana è

parte centrale. Chi se non noi ed i nostri discendenti potranno rappresentare questo collante,

attraverso la storia che unisce le nostre genti e terre. Fondamentale, infatti, sarà la ricomposizione di

un popolo, pur nel rispetto delle realtà di appartenenza ed in collaborazione con le stesse, attraverso

iniziative congiunte e condivise, sia di carattere culturale che economico, per un "ideale" ritorno dei

nostri figli nelle terre dei padri come cittadini europei nell'Unione Europea.

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A tale fihe abbiamo operato e stiamo operando con tutte le nostre forze, puntando su

iniziativeconcrete,attuali,aperte,e sull'infonnazione- la creazionedel Centrodi Documentazione

Multimediale per la Cultura Giuliana Istriana Fiumana e Dalmata con il suo sito

www.arcipelagoadriatico.it rappresenta una delle tappe - onde riuscire a veicolare' il nostro

messaggio in regione ed ovunque vivano oggi le genti di questo popolo sparso che intende

ricomporsi attraverso iniziative di ampio respiro.

Anche la Giornata del Ricordo - stabilita dalla Legge, quale atto di riconoscimento del

Governo nei confronti del nostro percorso storico, della nostra opera e del nostro ruolo - intende

diventare un momento di scambio e di dibattito sulla vicenda istriano-fiumano-dalmata, sul nostro

desiderio di comunicare e di crescere, anche con l'appoggio della Regione FVG.

Ed infine, l'ANVGD, esprime il proprio rammarico per il fatto che nella Convenzione non

sia stato espresso anche un rappresentante degli esuli, che avrebbe potuto contribuire nel dibattito e

nella stesura del nuovo Statuto. Siamo comunque a disposizione per fornire materiale ed ulteriori

chiarimenti qualora ritenuti necessari.

Ing. Silvio Cattalini

Presidente del!à Consulta

del! 'ANVGD del Friuli Venezia Giulia

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"

Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia

Consulta del Friuli Venezia Giulia

Istriani, fiumani e dalmati

nel nuovo Statuto di Autonomia

con un "Progetto" per il futuro

Comunicato stampa

"Chiediamo che la Regione, nel nuovo Statuto, ribadisca e rinsaldi il ruolo degli esuli e

individui gli strumenti necessari a suppOliareil nostro Progetto per ilfuturo". Questa, in sintesi, la

richiesta fonnulata dalla Consulta dell'ANVGD del Friuli Venezia Giulia che questo pomeriggio

(rnercoledì 23 giugno 2004) è stata convocata in Consiglio regionale per un 'audizione sul'"

Documento in dibattito.

"La nostra volontà, - così i quattro Presidenti dei Comitati provinciali ANVGD del FVG -

con l'allargamento dell'Europa ad Est, e il superamento di quei confini che hanno s~gnato in modo

profondo e traumatico la nostra esistenza, è di crescere. Abbiamo un Sogno, che è diventato il

nostro Progetto: riuscire a costruire un' collante civile e culturale - con le risorse e gli strumenti

posti in essere pure dalla Regione -~che dia anche ane future generazioni l'opportunità, il desiderio,

il bisogno di sentirsi appartenenti ad un mondo giuliano-dalmato ricco, orgoglioso di un patrimonio

storico e civile che va recuperato e affidato al futuro.

"La nostra aspirazione - hanno continuato - ben si colloca nelI'idea di Euroregione, di cui la

Regione Istriana è parte centrale. Chi se non noi ed i nostIi discendenti potranno rappresentare

questo collante, attraverso la storia che unisce le nostre genti e terre. Fondamentale, infatti, sarà la

ricomposizione di un popolo, pur nel lispetto delle realtà di appalienenza ed in collaborazione con

le stesse, attraversoiniziative congiunte e condivise, sia di carattere culturale che economico, per un

"ideale" ritorno dei nostri figli nelle telTedei padri come cittadini europei nell'Unione Europea".

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Ed infine, l'ANVGD, ha voluto esprimere il proprio rammarico per il fatto che nella

. Convenzionenon sia stato espresso anche un rappresentantedegli esuli, che avrebbe potuto

contribuire nel dibattito e nella stesura del nuovo Statuto. Siamo comunque a disposizione per

fornire materiale ed ulteriori chiarimenti qualora ritenuti necessari.

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Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia

Consulta del Friuli Venezia Giulia

Comitato di Gorizia

Nome e Cognome dotto cav. uff. Rodolfo Ziberna - PresidenteIndirizzo ab.Indirizzo sedeTe!. celI.

, Te!. sedeFax sede

Via Oberdan, 24 (6/E) - 34170 Gorizia335.6938882

0481.533911

0481 - 533911

Comitato di Pordenone

Nome e CognomeIndirizzo ab.Indirizzo sede"Te!. sede

Comitato di Trieste

Nome e CognomeIndirizzo ab.Indirizzo sedeTe!. sedeFax sedeWebE-mail

Comitato di Udine

Nome e CognomeIndirizzo ab.Indirizzo sedeTe!. ab.Fax ab.

Silvano Varin - Presidente

Largo Cervignano, 75/9 - 33170 Pordenone

c.so Garibaldi, 47 - 33170 Pordenone0434 - 29460

Renzo Codarin - Presidente

Via San Spiridione, 2 - 34124 Trieste

Via Mialno, 22 - 34135 Trieste040-366877

040-3722960

http://www.triesteistria.it

[email protected]

Silvio Cattalini - Presidente

Via Ciconi, 26 - 33100 UdineVicolo Sillio, 5 - 33100 Udine

0432 - 501682

0432 - 506203

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